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EDITORIALE

OOttobre è stato un mese terribile in tema di immigrazione. La tragedia di Lampedusa ha riacceso i fari, a dir la veritàmai spenti, soprattutto dai cittadini di Lampedusa, su una questione molto importante che non riguarda solo il nostroPaese ma tutta l’Europa, la questione degli sbarchi e delle tragedie del mare in cui sono coinvolti i migranti.Le immagini delle bare e di quei morti sono state per giorni davanti agli occhi di tutti. La tragedia del 3 ottobre scorsonon era la prima e forse non sarà l’ultima se non si trova una soluzione politica. Finalmente l’Europa si è accorta dellaquestione e per questo voglio riportare le parole pronunciate dal Presidente della commissione europea Barroso al Con-siglio europeo di Bruxelles.“L’Italia non può farcela da sola: l’immigrazione è un tema europeo.” In questa occasione si sono levate numerosevoci in favore di un intervento coordinato. La richiesta di una strategia comune del premier Enrico Letta, è stata, infatti,accolta dal presidente della commissione europea Barroso. “Gli Stati membri - ha detto Barroso – hanno chiesto allaCommissione di istituire una task force per affrontare il problema. In dicembre presenteremo un rapporto, ne discu-teremo anche in Consiglio europeo e oggi chiedo una risposta forte da parte dell’Unione europea”. “Punto di partenzarafforzare gli strumenti di controllo delle frontiere europee con Eurosur, Frontex; rendere più efficace la collaborazionecon i Paesi d’origine, in modo da monitorare i flussi e combattere la tratta degli esseri umani, controllata dal crimineorganizzato. Al vaglio anche la proposta di riaprire il capitolo, chiuso da anni, di una riforma delle politiche d’asilo.”Come riportato dall’Agenzia Ansa del 13 ottobre scorso “il mare continua a restituire i corpi dei migranti morti nel nau-fragio dello scorso 3 ottobre a Lampedusa. Con l’ultimo recupero il bilancio ufficiale e provvisorio sale a 364 vittime.La stima più bassa riferita da alcuni dei 155 sopravvissuti, parla di 518 migranti a bordo del barcone colato a picco da-vanti a Cala Croce; la più alta di 545. Secondo l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), sarebberotra 50 e 70 i corpi delle persone ancora da recuperare.”Ed inoltre riporta sempre l’Agenzia Ansa “il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz, che ha incontrato PapaFrancesco, ha parlato con il pontefice della tragedia di Lampedusa e invocato “un’urgente e nuova strategia Ue sul-l’immigrazione”. “Nulla sembra dissuadere i mercanti di morte, neanche le quasi proibitive condizioni meteo: oggi ilvento da sud, con forti raffiche di libeccio e scirocco, ha ingrossato il mare nel canale di Sicilia e fatto registrare a Lam-pedusa un picco termico superiore a 35 gradi; mentre nell’hangar del piccolo aeroporto dell’isola, bare si aggiungonoa bare, in attesa di sepoltura. E i familiari delle vittime, molti dei quali sono venuti a Lampedusa, attendono di cono-scere dove saranno seppelliti i loro cari. Sono queste le priorità”, insieme alle condizioni del centro d’accoglienza del-l’isola, che dispone di soli 250 posti letto.” E’ l’allarme lanciato dal sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini. Un allarme chenon può rimanere inascoltato, la questione Lampedusa e sbarchi riguarda non solo l’Italia ma tutta l’Europa. Ci augu-riamo che alle parole seguano soluzioni e fatti concreti per fermare queste tragedie.Papa Francesco nella udienza di mercoledì 30 ottobre ha pronunciato parole toccanti e vicine ad ognuno di noi, hadetto “Tutti abbiamo sperimentato insicurezze, smarrimenti e perfino dubbi: tutti e anche io”. “L’insicurezza - ha spie-gato - è parte del cammino della fede, tutto ciò non deve stupirci: tutti siamo fragili, tutti abbiamo limiti, non bisognaspaventarsi”. A tranquillizzarci, secondo il Pontefice, deve essere la verità della fede per la quale “l’amore di Dio bru-cia anche i nostri peccati”. “In questi momenti difficoltosi - ha spiegato Papa Bergoglio - è necessario confidare nel-l’aiuto di Dio, mediante la preghiera filiale, e, al tempo stesso, è importante trovare il coraggio e l’umiltà di aprirsi aglialtri”. Infatti, “la nostra fede ha bisogno del sostegno degli altri, specialmente nei momenti difficili”.” Quanto è bello -ha concluso il Papa - sostenerci gli uni gli altri nell’avventura meravigliosa della fede!”. Condividendo e parafrasandole parole del Santo Padre credo che stia nel sostenerci gli uni negli altri la soluzione di molte questioni importanti,come quella di Lampedusa. Non si può restare inermi a guardare o ricordarsi che esiste la questione migranti solo da-vanti a grandi tragedie come questa. Urge soluzione che coinvolga tutti al più presto.

DOMENICO MAMONE - Presidente dell’Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori

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Domenico MamonePresidente Nazionale UNSIC

Tragedia Lampedusa:“Italia Frontiera d’Europa”,le parole di Barroso al Consiglio d’Europa

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IIl 16 ottobre la Fao celebrala Giornata Mondialedell'Alimentazione

DOMENICO MAMONE

Presidentedell’UnioneNazionaleSindacaleImprenditorie Coltivatori

La “nuova”mediazione civile

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Settimana europeaper la sicurezza, l’UNSIC partecipaalla Campagna “Ambienti di lavorosani e sicuri”

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EDITORIALE

IL SISTEMA SERVIZI UNSIC

CAF UNSIC Informa: IMU e TRISE,la nuova tassazione degli immobilidal 2014

DAL NAZIONALE

MONDO AGRICOLO

La Regione Lazio amplia le funzionidei Centri d'Assistenza Agricola

Riforma della politica agricolacomune: accordo politicosugli ultimi punti in sospeso

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14 DAL TERRITORIO

UNSIC Cosenza: “Sicurezza sullavoro”, le novità del “Decretodel fare” in un seminario

Evento di solidarietà “Una partita perla vita”, la Dirigenza Nazionale UNSICscende in campo per la piccola Giulia

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CESCA UNSIC: Seminariosulla “condizionalità” organizzatodalla Regione Campania

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Tragedia Lampedusa:“Italia Frontiera d’Europa”,le parole di Barroso al Consigliod’Europa

Modica: Scerbatura,tutela del paesaggio in areerurali. Sottoscritti due protocollid’intesa

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Fondolavoro alla Conferenzanazionale “ICT e Adult Learning”

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Detrazione per risparmio energeticoe per ristrutturazione prorogatafino al 31 dicembre 2014

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22 DALLE REGIONI

JUS JURIS

LAVORO E PREVIDENZA

Il DecretoLavoro

Rendita Inail: rivalutatol’importo delle prestazionieconomiche per i titolari

Assicurazione Socialeper l’Impiego (ASpI)anche per i soci di cooperative

SO

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NOVITÀ24

Liquidazione anticipata in unicasoluzione degli importi non ancorapercepiti di ASpI e mini ASpIper lo svolgimento di attivitàautonome

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INFOIMPRESAPeriodico

dell’Unione NazionaleSindacale Imprenditori e Coltivatori

Direttore responsabileDomenico Mamone

RedazioneMaria Grazia Arceri - Francesca Campanile

Sonia D’Annibale - Francesca GambiniNazareno Insardà - Salvatore Mamone

Fortunata Reggio - Lea Capriotti - Vittorio Piscopo

Progetto Grafico - ImpaginazioneFortunata Reggio

Sede legale e Redazione

Via Angelo Bargoni, 78 - 00153 RomaTel. 06 58333803 - Fax 06 5817414

www.unsic.it - [email protected]

Registr. Tribunale di Roma

N° 76/2003 del 5/03/2003

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IL SISTEMA SERVIZI UNSIC

UNSIC ha aderito alla campa-gna Ambienti di lavoro sani esicuri 2012-2013 – “Lavo-

riamo insieme per la prevenzione deirischi”. Dal 21 ottobre e fino al 26 sitiene la Settimana europea per la si-curezza e la salute sul lavoro 2013, ilprincipale evento di sensibilizzazionedel suo genere, volto a migliorare lasicurezza e la salute nei luoghi di la-voro, presenti in Europa.L’evento è coordinato dall’Agenzia eu-ropea per la sicurezza e la salute sullavoro (EU-OSHA) e attuato dai suoipartner nei 28 Stati membri dell’UE ein altri paesi ed è volto alla diffusionedei messaggi dell’attuale CampagnaAmbienti di lavoro sani e sicuri “La-voriamo insieme per la prevenzionedei rischi”.EU OSHA ricorda che le attività dellaSettimana mirano ad incoraggiare ilcoinvolgimento attivo dei dirigentinella riduzione dei rischi, oltre che la

collaborazione dei lavoratori, dei lororappresentanti e di altre parti interes-sate a questa attività. EU OSHA ri-corda che sul sito dedicato allaCampagna ci sono numerosi stru-menti pratici che possono aiutare leorganizzazioni a migliorare la ge-stione della SSL e la partecipazionedei lavoratori sul luogo di lavoro. Unaserie di soluzioni preventive concer-nenti il settore edile, sanitario, alber-ghiero, della ristorazione e delcatering, ad esempio, includono listedi controllo che possono essere uti-lizzate da dirigenti e lavoratori.Inoltre, datori di lavoro e lavoratoripossono essere indotti ad agire in talsenso ispirandosi agli studi di casidell’EU-OSHA, i quali offrono esempieccellenti di gestione efficace dellasicurezza e della salute. Tali studi, de-rivanti da un’ampia gamma di settorie industrie, sono raccolti in una bancadati online di facile accesso.

Per quanto riguarda le iniziative in Ita-lia, il Ministero del lavoro ricorda chetra le numerose proposte promossenell’ambito della Campagna europearientra il progetto “Frecciarosa” delGruppo Ferrovie dello Stato italiane,al quale aderisce l’Inail, inteso a sen-sibilizzare le viaggiatrici su tematicheche riguardano stili di vita, tutela dellasalute e sicurezza nei luoghi di lavoro.L’Inail è stato presente nelle principalistazioni ferroviarie e a bordo delleFrecce per promuovere spazi dedicatiall’informazione sui rischi presenti neiluoghi di lavoro e sulle relative misuredi prevenzione e, con i suoi esperti,per realizzare momenti dimostratividedicati a particolari focus tematiciquali i disturbi muscolo-scheletrici. L’UNSIC, avendo dedicato un settorealla Sicurezza sul Lavoro, sensibilealla tematica, sostiene la campagnaattraverso la diffusione di notizie sulsito www.enuip.it.

L’

La Settimana europea e gli strumenti per la sicurezza,l’UNSIC partecipa alla Campagna Ambienti di lavorosani e sicuri

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el disegno di Legge di stabi-lità, varato il 15 ottobre 2013dal Consiglio dei ministri,

spicca per importanza la riforma delprelievo sulla casa. In particolare,nella tassazione immobiliare sta perirrompere un altro acronimo con cuigli italiani dovranno familiarizzare ilprima possibile: il TRISE (Tributo suiservizi comunali) che dal 2014 sosti-tuirà la TARES. Il nuovo tributo dicompetenza e gestione dell’ente co-munale, è composto da due compo-nenti: la TARI, che servirà a coprire icosti del servizio di raccolta dei rifiutie la TASI, imposta che copre i serviziindivisibili dei comuni. La prima sarà calcolata sulla superfi-cie calpestabile; la seconda partirà daun’aliquota dell’1 per mille o da uncorrispettivo di 1 euro a metro qua-dro, che si sommeranno alle aliquoteIMU e daranno vita al tetto massimodell’imposizione. L’IMU non si pagherà più sugli immo-bili adibiti ad abitazione principale,fatta eccezione per gli immobili dilusso, ossia per quegli immobili di pre-gio che sono quelli individuati dalle ca-tegorie catastali A/1, A/8 e A/9:- A/1, abitazione di tipo signorile; - A/8, abitazioni in ville; - A/9, castelli e palazzi di eminentipregi artistici o storici. Dunque, un’abitazione principale clas-sificata nella categoria catastale A/7(abitazioni in villini), rientra a pieno ti-tolo nella disposizione di sospen-sione prevista dal D.L. 54/2013 e diabrogazione del versamento confer-mato dal D.L. 102/2013 (per l’acconto2013) e nell’eliminazione dell’impostaper il saldo 2013. La Legge di stabilità 2014 punta, in-fatti, a istituzionalizzare la cancella-

zione del prelievo sull’immobile adi-bito ad abitazione principale e assi-milati. L’IMU graverebbe solo suiproprietari di un immobile di pregio,con una stretta ulteriore rispetto al si-stema odierno, visto che la detra-zione per ogni nucleo familiarepotrebbe essere limitata a 200 euroal posto dei 600 per chi ha 4 figli. Nonostante sia presente nel testo ladeducibilità al 50% del prelievo suicapannoni dall’IRPEF e dall’IRES manon dall’IRAP, tale previsione norma-tiva potrebbe slittare a un successivoprovvedimento, così come il ritornodell’imposta sui redditi per gli immo-bili non locati. L’aliquota di partenzadella TASI sarà fissata all’1 per mille oa 1 euro a metro quadro. L’arbitrio del-l’ente comunale sta nella scelta diuno dei due parametri, fermo re-stando che il tetto massimo dell’im-

posizione non potrà superare l’ali-quota massima dell’IMU più la pre-detta maggiorazione. La sommadella “vecchia” IMU e della “nuovaTASI” sui servizi potrebbe, dunque,arrivare al 5 per mille sull’abitazioneprincipale e all’11,6 per mille sugli altriimmobili. Inoltre, l’IMU costituirà labase imponibile della TASI. A versarla non saranno solo i proprie-tari, ma anche gli inquilini in una mi-sura tra il 10 e il 30% dell’imposta. Una ripartizione che non sussisteràinvece per la TARI, che spetteràesclusivamente a chi occupa l’immo-bile, commisurata ad anno solare eparametrata sulla superficie degli im-mobili. In realtà è il TRISE (costituitoda TASI e TARI) che andrà versato inquattro rate trimestrali con scadenza16 gennaio, 16 aprile, 16 luglio e 16dicembre.

CAF UNSIC Informa: IMU e TRISE, la nuovatassazione degli immobili dal 2014

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rogrammato in collabora-zione con l’INEA il giorno 15ottobre 2013, dalle ore 9,30

alle ore 13,30, presso la sede dellaRegione Campania – Centro direzio-nale di Napoli, si è svolto il Seminariosulla “condizionalità e la Misura 114.Al seminario hanno partecipato tutti itecnici consulenti degli Organismi diConsulenza Aziendale in materia, ri-conosciuti, tra cui i rappresentanti delCESCA UNSIC. Ai tecnici che hannofrequentato l’intero tirocinio, è statorilasciato regolare attestato profes-sionale di partecipazione.Come è noto, l’insieme degli atti edelle norme che va sotto il nome di“condizionalità” è tematica obbligato-

ria nei protocolli di consulenza soste-nuti attraverso la misura 114 è perquesto che la Regione ha messo a di-sposizione degli Organismi un’appo-sita strumentazione – il SETA – peragevolarli nell’erogazione dei servizidi consulenza presso le aziende be-neficiarie. E’ altrettanto noto, che ilservizio di consulenza nell’aziendadeve essere finalizzato non solo a pro-porre miglioramenti nella gestione delterritorio e dell’ambiente, ma anche adiffondere la conoscenza delle nor-mative sulla sicurezza nei luoghi di la-voro. Un servizio orientato a trasferireagli imprenditori agricoli informazioni,procedure da seguire, ma anche unsupporto tecnico e professionale per

l’eventuale adeguamento dell’aziendaagli standard previsti dalle norme. E’con tale obiettivo, pertanto, che il Se-SIRCA ha voluto promuovere un ap-posito seminario di aggiornamentosu tale tematica, che fa seguito aquello svolto a Benevento il 20 giu-gno scorso, ed incentrato sulla con-dizionalità nel settore zootecnico.L’intento è quello di perfezionare le co-noscenze tematiche dell’ottempe-ranza da parte dei tecnici consulentiaffinchè venga a migliorare anche ilservizio di consulenza erogato alleaziende agricole. L’occasione si è pre-stata, infine, anche per un utile refreshsul software SETA che interviene pro-prio sul tema in discussione.

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CESCA UNSIC: Seminario sulla “condizionalità”organizzato dalla Regione Campania

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ome rende noto l’Isfol, sonostati quasi 150 i partecipantiche hanno assistito ai lavori

della Conferenza Nazionale che, perl’appunto, l’Isfol ha organizzato, conil patrocinio della Provincia, a Torino il24 settembre scorso, sul tema dellerelazioni tra le tecnologie dell’infor-mazione e della comunicazione e l’ap-prendimento in età adulta. Ai lavori della Conferenza Nazionaleha partecipato il Direttore di Fondola-voro Carlo Parrinello.L’evento è stato un interessante mo-mento di confronto tra i relatori e gliintervenuti per apportare un contri-buto al raggiungimento degli obiettivi

di comunicazione e sensibilizzazioneprevisti nel progetto “It – Implemen-tation of the EE agenda on adult lera-ning 2012-2014”, finanziato con ilsostegno della Commissione Euro-pea, per assicurare future opportunitàper approfondire tale tema. Il Programma di apprendimento per-manente che fa seguito all’AgendaEuropea rinnovata per l’apprendi-mento degli adulti si concentra su al-cuni settori specifici: fare in modoche l’apprendimento permanente e lamobilità divengano una realtà; mi-gliorare la qualità e l’efficacia del-l’istruzione e della formazione,promuovere l’equità, la coesione so-

ciale e la cittadinanza attiva attraversol’apprendimento degli adulti; incorag-giare la creatività e l’innovazione degliadulti e i loro ambiti di apprendi-mento; migliorare la base di cono-scenze sull’apprendimento degliadulti e monitorare il settore.Il progetto si pone l’obiettivo di ri-spondere all’esigenza di accrescere illivello di consapevolezza e sensibiliz-zazione sul tema dell’apprendimentopermanente presso i decisori politicia livello territoriale, gli operatori pub-blici e privati nell’ambito dell’istru-zione e della formazione, le partisociali, le imprese e gli operatori delterzo settore.

Fondolavoro alla Conferenza nazionale “ICTe Adult Learning – Torino 24 settembre 2013

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a pubblicazione della legge n.98 del 9 agosto 2013 (in Gaz-zetta Ufficiale n. 194 del 20

agosto 2013, n. 63) di conversionedel Dl “fare” (Dl 69/2013) ha rivisitatoil regolamento interministeriale n.180/2010 (già modificato con Dl n.145/2011). E’ stato così definito uncomplesso iter legislativo in tema dimediazione civile quale condizione diprocedibilità dell’azione giudiziale al-l’indomani della sentenza della Cortecostituzionale (n. 272/2012) cheaveva ridimensionato l’intero sistemadella mediazione obbligatoria per l’ac-certato eccesso di delega legislativa.Nel nuovo Testo normativo all’articolo5 è stato inserito il comma 1-bis ilquale prevede che per esercitare ingiudizio un’azione relativa a una con-troversia in materia di condominio, di-ritti reali, divisione, successioniereditarie, patti di famiglia, locazione,comodato, affitto di aziende, risarci-mento del danno derivante da re-sponsabilità medica e sanitaria e dadiffamazione con mezzo della stampao con altro mezzo di pubblicità, con-tratti assicurativi, bancari e finanziari,è necessario, con l’assistenza dell’av-vocato, preliminarmente esperire ilprocedimento di mediazione.L’esperimento del procedimento dimediazione è condizione di procedi-bilità della domanda giudiziale.L’improcedibilità deve essere ecce-pita dal convenuto, a pena di deca-denza, o rilevata d’ufficio dal giudice,non oltre la prima udienza. Il giudice,anche in sede di giudizio di appello,valutata la natura della causa, lo statodell’istruzione e il comportamentodelle parti, può disporre l’esperi-mento del procedimento di media-zione; in tal caso, l’esperimento del

procedimento di mediazione è condi-zione di procedibilità della domandagiudiziale anche in sede di appello. Ilprovvedimento di cui al periodo pre-cedente è adottato prima dell’udienzadi precisazione delle conclusioni ov-vero, quando tale udienza non è pre-vista, prima della discussione dellacausa. Ove tutte le parti aderenti allamediazione siano assistite da un av-vocato, l’accordo che sia stato sotto-scritto dalle parti e dagli stessiavvocati costituisce titolo esecutivoper l’espropriazione forzata, l’esecu-zione per consegna e rilascio, l’ese-cuzione degli obblighi di fare e nonfare, nonchè per l’iscrizione di ipotecagiudiziale. Gli avvocati attestano ecertificano la conformità dell’accordoalle norme imperative e all’ordinepubblico. In tutti gli altri casi l’accordoallegato al verbale è omologato, suistanza di parte, con decreto del pre-sidente del tribunale, previo accerta-mento della regolarità formale e delrispetto delle norme imperative e del-l’ordine pubblico. Ma un’altra forma di obbligatorietà èstata introdotta dalla riforma: si trattadella mediazione “per ordine” del giu-dice. Nel testo originario del Dlgs28/2010 il legislatore, che aveva pun-tato quasi esclusivamente sulla ob-bligatorietà ope legis in quantostrumento di filtro e, quindi, di pre-venzione della lite (rispetto all’ac-cesso alla giurisdizione statale), avevaaffidato al giudice – che ovviamenteinterviene dopo che la controversia siè già radicata giudiziariamente – ilruolo di impulso alla mediazione. Ilgiudice infatti poteva soltanto invitarele parti ad attivare il procedimento dimediazione extragiudiziale, ma oc-correva a tal fine il consenso delle

stesse perché l’invito potesse poi di-venire vincolante (seppure sul pianonegoziale). Nella nuova formulazionedell’art. 5, comma 2, Dlgs 28/2010viene invece affidato un nuovo e piùincisivo ruolo al giudice il quale saràin grado di vincolare le parti e ordi-nare che le stesse diano l’avvio ad unprocedimento di mediazione.I presupposti sono gli stessi; in qua-lunque momento – prima dell’udienzadi precisazione delle conclusioni edanche in sede di giudizio di appello –valutata la natura della causa, lo statodell’istruzione e il comportamentodelle parti, il giudice potrà disporrel’esperimento della mediazione, chein tal caso diverrà condizione di pro-cedibilità della domanda. Viene a con-figurarsi una “doppia” obbligatorietà:un obbligo ex lege e, l’altro, che si af-fida alla valutazione discrezionale delgiudice. Se da un canto, quindi il legi-slatore ha attenuato l’obbligatorietà(in fase preventiva), dall’altro, ha raf-forzato la stessa (in fase successiva)affidando il successo della media-zione non solo al mediatore ed agliorganismi, ma in una logica più com-plessa ed inclusiva anche ad avvocatie magistrati.Ricordiamo che le modifiche in ma-teria di mediazione sono vigenti dal21 settembre 2013.Approfondendo il discorso introdotto,rammentiamo che il decreto-legge 21giugno 2013, n. 69 nel ripristinare ilprocedimento di mediazione riportain vigore le disposizioni dichiarate in-costituzionali per eccesso di delegadalla Corte costituzionale e sonostate altresì introdotte nuove normequali: per la presentazione della do-manda l’istante dovrà attenersi ad uncriterio di competenza territoriale del-

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DAL NAZIONALE

La “nuova”mediazione civile

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l’organismo da adire; ora il giudicepuò ordinare, e non solo invitare, leparti di procedere alla mediazione, laprocedura di mediazione avrà inizio eprosecuzione solo a seguito del con-senso delle parti raccolto in un incon-tro preliminare di programmazioneche costituisce condizione di procedi-bilità da tenersi entro 30 giorni dal de-posito dell’istanza; in caso di mancatoaccordo il primo incontro di program-mazione è totalmente gratuito; le con-troversie di Rc auto sono escluse dallematerie per cui è previsto l’incontro diprogrammazione, mentre sono stateaggiunte le controversie in tema di ri-sarcimento del danno derivante da re-sponsabilità (non solo medica ma piùampiamente) sanitaria; la durata mas-sima dell’intera procedura è stata ri-dotta da 4 a 3 mesi; gli avvocati iscrittiall’albo sono mediatori di diritto edhanno l’obbligo di aggiornamento pro-fessionale ed assistono le parti du-rante l’intera procedura di mediazione.Nelle materie elencate dall’articolo 5,comma 1 del d.lgs. 28/2010 (media-zione obbligatoria):• chi vuole iniziare una causa civiledeve prima contattare un organismoiscritto nel registro tenuto dal Mini-stero della giustizia;

• è fissato un primo incontro di pro-grammazione con un mediatore e leparti;• all’esito dell’incontro preliminare diprogrammazione, le parti decidonose concludere la mediazione con unaccordo, oppure proseguire la me-diazione o ancora, in caso di mancatoaccordo, terminare la procedura dimediazione e andare in giudizio(senza pagare le indennità della me-diazione);• il mediatore redige un verbale cheattesta l’esito della procedura;• il mediatore, in caso di mancato ac-cordo, formula una proposta di con-ciliazione;• il giudice può prendere provvedi-menti nei confronti della parte che harifiutato la proposta di conciliazione;• il verbale di accordo, alle condizionidi legge, costituisce titolo esecutivo.Gli avvocati iscritti all’albo sono di di-ritto mediatori. Gli avvocati iscritti adorganismi di mediazione devono es-sere formati in materia di mediazionee frequentare corsi di aggiornamentoteorico-pratici. Dal punto di vista delmetodo e dei rapporti con il pro-cesso, il decreto legislativo distinguedue tipi di mediazione: facoltativa,cioè scelta dalle parti; obbligatoria (ex

lege o per ordine del giudice), quandoper poter procedere davanti al giu-dice, le parti debbono aver tentatosenza successo la mediazione.L’improcedibilità deve essere ecce-pita dal convenuto, a pena di deca-denza, o rilevata d’ufficio dal giudicenon oltre la prima udienza. La media-zione torna obbligatoria per 4 anni(cioè fino al 2017) in materia di: con-dominio; diritti reali; divisione; suc-cessioni ereditarie; patti di famiglia;locazione; comodato; affitto diaziende; risarcimento del danno deri-vante da responsabilità medica e sa-nitaria e da diffamazione con il mezzodella stampa o con altro mezzo dipubblicità; contratti assicurativi, ban-cari e finanziari.In questi casi, la parte che intendeagire in giudizio ha l’onere di tentarela mediazione, con l’assistenza di unavvocato, che deve, chiaramente eper iscritto, informare il proprio assi-stito, sia della possibilità di procederealla mediazione e delle relative age-volazioni fiscali che dei casi in cui ilprocedimento di mediazione è condi-zione di procedibilità della domandagiudiziale. Il giudice, qualora rilevi lamancata allegazione del documentoall’atto introduttivo del giudizio, in-

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forma la parte della facoltà di chie-dere la mediazione. In ogni altra ma-teria la mediazione potrà essereavviata dalle parti su base volontaria,sia prima che durante il processo. Ilprocedimento di mediazione ha unadurata massima stabilita dalla leggedi tre mesi, trascorsi i quali il pro-cesso può iniziare o proseguire. Iltempo impiegato per il procedimentodi mediazione non è computabile aifini della verifica della durata ragione-vole del processo, ai sensi delle L.89/2011. Quando il primo incontro diprogrammazione tra le parti e il me-diatore si conclude con un mancatoaccordo, non è dovuto alcun com-penso per l’organismo di mediazione.Procedimento di mediazione:• La mediazione si introduce con unasemplice domanda all’organismo nelluogo del giudice territorialmentecompetente per la controversia, con-tenente l’indicazione dell’organismoinvestito, delle parti, dell’oggettodella pretesa e delle relative ragioni.• Le parti possono scegliere libera-mente l’organismo. In caso di più do-mande, la mediazione si svolgeràdavanti all’organismo presso cui èstata presentata la prima domanda.• Presentata la domanda presso l’or-ganismo di mediazione, è designato

un mediatore ed è fissato un primoincontro di programmazione, in cui ilmediatore verifica con le parti la pos-sibilità di proseguire il tentativo dimediazione (non oltre trenta giorni daldeposito della domanda).• La domanda e la data dell’incontrosono comunicate all’altra parte,anche a cura dell’istante.• Le parti devono partecipare alla pro-cedura di mediazione, già dal primo in-contro, con l’assistenza di un avvocato.• Per la mediazione obbligatoria, ilmancato accordo in sede di primo in-contro di programmazione vale cometentativo di mediazione esperito ai finidella procedibilità dell’azione giudi-ziale. In caso di mancato accordo, icosti della mediazione sono gratuiti.• Dalla mancata partecipazione senzagiustificato motivo al procedimentodi mediazione, il giudice può desu-mere argomenti di prova nel succes-sivo giudizio ai sensi dell’articolo 116,secondo comma, del codice di pro-cedura civile.• Quando la mediazione è condizionedi procedibilità della domanda giudi-ziale, il giudice condanna la parte co-stituita, che non partecipa alprocedimento senza giustificato mo-tivo, al pagamento di una somma parial contributo unificato. Quando tutte

le parti sono assistite da un avvocato,il verbale di accordo, sottoscrittodalle parti e dagli stessi avvocati, co-stituisce titolo esecutivo per l’espro-priazione forzata, per l’esecuzione perconsegna e rilascio, l’esecuzionedegli obblighi di fare e non fare, oltreche per l’iscrizione di ipoteca giudi-ziale. Gli avvocati attestano e certifi-cano la conformità dell’accordo allenorme imperative e all’ordine pub-blico. In tutti gli altri casi l’accordo al-legato al verbale, su istanza di parte,è omologato dal tribunale, e costitui-sce titolo esecutivo per l’espropria-zione forzata, per l’esecuzione informa specifica, oltre che per l’iscri-zione di ipoteca giudiziale.Tutti gli atti relativi al procedimento dimediazione sono esenti dall’impostadi bollo e da ogni altra spesa, tassa odiritto di qualsiasi specie e natura.Il verbale di accordo è esente dall’im-posta di registro sino alla concor-renza del valore di 50.000 euro. Incaso di successo della mediazione, leparti avranno diritto a un credito d’im-posta fino a un massimo di 500 europer il pagamento delle indennità com-plessivamente dovute all’organismodi mediazione. In caso di insuccessodella mediazione, il credito d’impostaè ridotto della metà.

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l disegno di legge di stabilità2014 varato dal governo il 15 ot-tobre 2013 proroga di un anno,

fino al 31 dicembre 2014, la detra-zione IRPEF del 65% per gli interventidi risparmio energetico e del 50% perle ristrutturazioni e l’acquisto di mo-bili ed elettrodomestici. Per il rispar-mio energetico le detrazioni fiscali del65% per gli interventi di riqualifica-zione energetica degli edifici sonoprorogate fino alla fine del 2014, man-tenendo l’attuale aliquota, per poi de-crescere progressivamente. Nel 2015le detrazioni scendono infatti al 50%e nel 2016 tornano al 36%, seguendoil bonus ristrutturazioni cui sono stateaccomunate.Per gli interventi che interessano leparti comuni degli edifici condomi-niali o tutte le unità immobiliari di cuisi compone il condominio, le spesesostenute fino al 30 giugno 2015sono detraibili al 65%, mentre quelleeffettuate fino al 30 giugno 2016 usu-fruiscono del bonus al 50%. La detrazione nella misura del 65%spetta per le spese sostenute per lariqualificazione energetica degli edi-fici prevista dall’art. 1, commi da 344a 349, Finanziaria 2007 ed è usufrui-bile in 10 quote annuali di pari im-porto. Considerato che dettadetrazione può essere utilizzata sia dapersone fisiche che da soggetti ope-ranti in regime d’impresa, la detra-zione potrà essere fruita dallepersone fisiche “private” e dai lavora-tori autonomi, sulla base del principiodi cassa, mentre dalle imprese/so-cietà secondo il principio di compe-tenza. Per le spese agevolabili, illimite e la percentuale di detrazionevariano sulla base del tipo di inter-vento partendo da una detrazione

massima di 100.000 (65% su unaspesa di 153.846,15) prevista per la ri-qualificazione energetica globale perfinire con una detrazione di 30.000(65% su una spesa di 46.153,85) perla sostituzione di impianti di climatiz-zazione invernale. Per quanto riguarda le ristrutturazioni,anche la detrazione fiscale del 50%per gli interventi di ristrutturazione èprorogata fino alla fine del 2014. Lespese sostenute nel 2015 sarannopoi agevolate con una detrazione fi-scale del 40%. Nel 2014 e nel 2015 iltetto di spesa agevolabile resta fermoa 96 mila euro. A partire dal 2016 ilbonus torna invece all’aliquota ordi-naria del 36% e il tetto di spesascende a 48 mila euro. Per il Bonusmobili il Decreto 63/2013 prevedevaal comma 2 dell’art. 16 che: “ai con-

tribuenti che fruiscono della detra-zione per interventi di recupero delpatrimonio edilizio è altresì ricono-sciuta una detrazione dall’impostalorda, fino a concorrenza del suo am-montare, nella misura del 50 percento delle ulteriori spese documen-tate per l’acquisto di mobili finalizzatiall’arredo dell’immobile oggetto di ri-strutturazione […]”.Di fatto, quindi, la detrazione IRPEFdel 50% era estesa alle spese perl’acquisto di mobili e spettava su unimporto massimo di spesa di €10.000 con detrazione in 10 quote an-nuali di pari importo. Nel disegnodella legge di stabilità 2014 è previstala proroga del bonus mobili sino al 31dicembre 2014, sempre in abbina-mento obbligatorio con i lavori di re-cupero edilizio.

Detrazione per risparmio energeticoe per ristrutturazione prorogata fino al 31 dicembre 2014

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l Consiglio dei Ministri che si èriunito il 15 ottobre scorso ha ap-provato, “su proposta del mini-

stro dell’Economia e delle Finanze,Fabrizio Saccomanni, due disegni dilegge. Il primo contenente disposi-zioni per la formazione del bilancioannuale e pluriennale dello Stato(Legge di Stabilità 2014). Il secondoriguardante il bilancio di previsionedello Stato per l’anno finanziario 2014e il bilancio pluriennale per il triennio2014-2016.” “La Legge di Stabilitàper il 2014 – come si legge nel co-municato stampa di Palazzo Chigi -segna una svolta nella programma-zione economico-finanziaria degli ul-timi anni, realizzando le due priorità dipolitica economica del Governo: fa-vorire la crescita e promuovere l’oc-cupazione. Con le misure dispostenel provvedimento si avvia un per-corso di riduzione del carico fiscalesulle famiglie e sulle imprese.La spending review che verrà progres-sivamente implementata nel corso del2014 potrà ulteriormente contribuire aindividuare le razionalizzazioni dellaspesa con le quali finanziare ulterioreriduzione della pressione fiscale.Al tempo stesso si interrompe una at-titudine a privilegiare i tagli alla spesain conto capitale rispetto ai tagli allaspesa in conto corrente e quindi siaumentano le risorse finanziarie pereffettuare investimenti, sostenendoanche così le potenzialità di crescitadi cui si registrano da qualche tempoi segnali. Inoltre vengono destinate ri-sorse per le politiche sociali adeguatea sostenere le fasce più deboli dellapopolazione e aiutarle ad affrontaregli effetti della prolungata crisi, chetuttora si avvertono. Nel dettaglio, laLegge di Stabilità prevede interventi

per 27,3 miliardi di euro nel triennio2014-2016, di cui 11,6 nel solo 2014,così suddivisi: 14,6 miliardi nel trien-nio per sgravi fiscali (rispettivamente9 per le famiglie e 5,6 per le imprese);i 3,7 miliardi del 2014 sono destinatiper 2,5 miliardi alle famiglie (1,5 ri-guardano l’Irpef) e per 1,2 miliardi alleimprese; 11,2 miliardi nel triennio perazioni sociali, progetti di investi-mento, impegni internazionali, di cui6,2 in conto capitale; per il 2014 siprevedono 6,4 miliardi; 1,5 miliardiper investimenti a livello locale e la re-stituzione di debiti commerciali diparte capitale. Questi interventi sono

stati programmati con soluzioni checonsentono di rispettare l’impegno dicontenere il deficit nell’ambito degliobiettivi comunitari e invertire la ten-denza del debito pubblico.Infatti per le coperture degli interventiprogrammati nel 2014 che produ-cono minore gettito o maggiorispese, vengono reperite risorse per3,5 miliardi da tagli alla spesa, per 1,9miliardi da interventi fiscali privi di ef-fetti depressivi sull’economia, per 3,2miliardi da dismissioni, rivalutazioni,cespiti e partecipazioni, trattamentoperdite. La differenza tra il costo degliinterventi e le risorse reperite a co-

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Il Consiglio dei Ministriapprova la Legge di Stabilità

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pertura degli stessi comporta il rag-giungimento del deficit programmato(pari al 2,5% del PIL, superiore quindidi 0,2 punti percentuali rispetto al ten-denziale registrato dal Documento dieconomia e finanza dell’aprile 2013).Il Governo reputa che nel corso deiprossimi mesi il bilancio dello Statopotrà registrare ulteriori introiti chetuttavia non possono oggi esserequantificati e quindi contabilizzati.Provvedimenti per il rientro dal-l’estero di capitali italiani così come larivalutazione delle quote di partecipa-zione al capitale della Banca d’Italiapotranno generare nuovo gettito perle casse pubbliche da destinare agliobiettivi principali del Governo, tra iquali certamente la riduzione dellapressione fiscale.

La Legge di Stabilità va quindi ad in-teressare cinque macro aree:

Interventi per persone, famiglie e so-cietà - Riduzione dell’Irpef per i lavo-ratori, Disposizioni in favore degliesodati, Rifinanziamento della CassaIntegrazione Guadagni, Nuove misurecontro la povertà, 5 x 1000, Fondo perle politiche sociali, Fondo per la nonautosufficienza, Finanziamento delFondo per le Università, Potenzia-mento della Protezione Civile e Pianoper la difesa del suolo.

Interventi per le imprese - Riduzionedel costo del lavoro per le imprese,Detrazione dell’Irap per i nuovi as-sunti, Potenziamento dell’ACE (Aiutoalla Crescita Economica), Rivaluta-zione dei beni di impresa e delle par-tecipazioni, Incremento del Fondo digaranzia per le PMI, Incremento delFondo di sviluppo e coesione, Stopall’aumento IVA per le imprese so-ciali, Rifinanziamento del Fondo per icontratti di sviluppo, Rifinanziamentodel Fondo per la crescita sostenibile.

Investimenti - Allentamento dei vin-coli del Patto di Stabilità per i Comuni,Completamento del sistema MOSEdi Venezia, Fondi ANAS per le Infra-strutture e Salerno-Reggio Calabria,Manutenzione straordinaria delle Fer-rovie e velocizzazione del CorridoioAdriatico, Ricostruzione dell’Aquila,Trasporto pubblico locale, Ecobonuse ristrutturazioni edilizie.

La Nuova Service Tax - Con la Leggedi Stabilità 2013 arriva il riordino delsistema di tassazione locale chepone l’Italia in linea con gli standardeuropei. Per l’abitazione principale, alposto di IMU e TARES si istituisceuna tassa sui servizi municipali il cuigettito andrà interamente ai Comuni.La nuova Service Tax avrà due

gambe: la tassa che serve a coprire icosti del servizio di raccolta rifiuti. Ècalcolata in base ai metri quadrati osull’effettiva quantità di rifiuti confe-rita nel caso dei comuni in grado dimisurarla. La versa chi occupa l’im-mobile. La tassa sui servizi indivisibiliofferti dai comuni. È calcolata sul va-lore catastale ed è pagata dai pro-prietari e per una piccola quota, tra il10 e il 30%, anche da chi la occupa.La Service Tax è piena autonomia:una tassa locale pagata ai Comuniper pagare i servizi dei Comuni.

Il Cofinanziamento dei Fondi Struttu-rali Europei 2014-2020 - La Legge diStabilità stanzia significative risorseper il nuovo ciclo di programmazionedei Fondi europei e nazionali per lepolitiche di coesione territoriale, im-pegnando il governo a fare la propriaparte per i prossimi anni in modostrutturato con il concorso di Ue e re-gioni. In particolare, si stanziano: 24miliardi di euro di quota di comparte-cipazione nazionale (che si aggiun-gono ai quasi 30 miliardi di fondistrutturali UE); ulteriori 55 miliardi peril Fondo per lo Sviluppo e la Coesione(ex Fondo Fas), di cui l’80% in favoredel Mezzogiorno. In totale si arrivaquindi a circa 110 miliardi di euro neiprossimi sette anni per le politiche dicoesione territoriale.”

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incontro si è svolto venerdì25 ottobre ad Acri, dalle ore18,00 presso la Sala delle co-

lonne di Palazzo Sanseverino Falcone,per aprire la celebrazione dei ventianni di attività del Consorzio Cesapiche, nel territorio acrese, si occupa disostenere i cittadini per quanto ri-guarda diversi servizi (contabilità, caf,patronato, formazione, finanziamenti,sicurezza). I contenuti della relazioneprincipale sono stati affidati all’ing.Giuseppe Grandinetti del Servizioispettivo della Direzione del lavoro diCosenza. Sono intervenuti Emilio Ser-volino, presidente del Consorzio Ce-sapi e Carlo Franzisi, presidentedell’UNSIC provinciale di settore.L’incontro, inoltre, è stata l’occasione

per raccogliere la testimonianza diNunziato Roselli ex minatore acrese,che ha raccontato la sua esperienzaquotidiana con i rischi derivanti daun’attività lavorativa altamente peri-colosa nel libro “Ricordi ed Emozionidi un Minatore Poeta”. In materia disicurezza il “Decreto del fare” (de-creto legge n. 69/2013) e la recentelegge di conversione (legge 9/8/2013)hanno introdotto diversi cambia-menti. Sono stati toccati alcuni im-portanti articoli del noto “Testo unicoin materia di salute e sicurezza sul la-voro”. Novità importanti riguardano,ad esempio, il tema della formazione,l’elaborazione del Duvri (Documentounico di elaborazione dei rischi da in-terferenze), norme sui cantieri tem-

poranei e mobili, le modalità di effet-tuazione della valutazione dei rischi.“Si è voluto celebrare il ventennale diattività del Consorzio Cesapi – ha di-chiarato Carlo Franzisi – con un semi-nario sulla sicurezza sul lavoro perchéda diversi anni di attività seguiamol’evoluzione delle norme in materia esiamo a fianco delle nostre impreseper quanto riguarda gli adempimentisulla formazione.Il Cesapi Imprese in tutti questi anniha avuto un ruolo di proposta e dipromozione dell’imprenditorialità,senza mai tralasciare la promozionesociale”. Terminato il seminario, la se-rata è proseguita con animazione emusica, a cura di Angelo Capalbo diRadio Akr.

UNSIC Cosenza: “Sicurezza sul lavoro”,le novità del “Decreto del fare” in un seminario

L’

i è svolta dal 24 al 27 ottobre2013 la IV edizione del Saloneper l’Edilizia del Mediterra-

neo, presso il Centro fieristico le Ci-miniere di Catania.Il 27 ottobre, nella giornata conclusivasi è tenuta la cerimonia di assegna-zione del riconoscimento sull’ediliziabiocompatibile. Hanno presenziatoalla consegna del premio, RosarioCrocetta Presidente della Regione Si-ciliana, Antonina Liotta, Commissariostraordinario Provincia Regionale diCatania, Enzo Bianco Sindaco Città diCatania, Dina Castronovo PresidenteVOI- Volontari Ospedalieri Italiani, Ni-

cola Colombrita Presidente ANCE Ca-tania, Maurizio Gibilaro Coordinatoreprovinciale Telethon, Giuseppe GiglioPresidente provinciale UNSIC, Gio-vanni Tringali Direttore scientificoIRMA Istituto ricerche mediche e am-bientali. L’attribuzione di attestazionisono andate: Menzione speciale al-l’Azienda espositrice per bio-compa-tibilità di prodotto; Segnalazioneall’Azienda del panorama nazionaleper ecobiologicità del processo.La relazione è stata svolta nel corsodell’incontro da Francesco Ferrara,Fondazione Italiana per la Bioarchitet-tura® e l’antropizzazione sostenibile

dell’ambiente. I riconoscimento sonostati consegnati da Alessandro Lan-zafame, Direttore EUROFIERE.

Catania:Premio Nazionale Edilizia Biocompatibile

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DAL TERRITORIO

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i è svolta al velodromo PaoloBorsellino di Palermo l’11 ot-tobre dalle ore 16.30 la “PAR-

TITAXLAVITA”, un importante eventodi solidarietà per raccogliere fondi perGiulia Montera, nata nel 2010 e af-fetta da pachigiria in encefalopatiacon ritardo neuromotorio grave.La piccola Giulia di tre anni deve su-bire un importante intervento negliStati Uniti; la partita della vita è stataideata per raccogliere i fondi per per-mettere alla famiglia di poter affron-tare i costi di tale operazione,necessaria per darle una speranza divita. L’evento ha visto scendere incampo alcuni Dirigenti UNSIC, il Pre-sidente Nazionale UNSIC DomenicoMamone, il Presidente del PatronatoENASC Salvatore Mamone e il Diri-gente nazionale Nazareno Insardà emolti altri che vi hanno aderito, in-dossando la maglia della NazionaleAIDAONLUS - Associazione ItalianaDiversamente Abili (di cui è Presi-dente Nazareno Insardà), che si èconfrontata con la Nazionale VIP esport presieduta da Maurizio Scalvinie tanti personaggi del mondo dellosport, della musica e dello spetta-colo, anche loro scesi in campo perla nobile causa, come la Nazionaledei magistrati della sezione Antimafiadi Palermo e la nazionale di “Una lottax la vita” associazione fondata e rap-presentata dal papà di Giulia Mon-tera. Un grande impegno, questo, adimostrazione della sensibilità che ivertici nazionali dimostrano a favoredei diversamente abili e delle personebisognose. I Dirigenti e colleghi dellanostra Organizzazione e delle suestrutture collegate, che hanno presoparte all’iniziativa di solidarietà hannoavuto la bella opportunità di contri-

buire alla buona riuscita dell’evento.Lo scopo, infatti, come è stato dettoin premessa, è stato quello di racco-gliere i fondi necessari per permet-tere alla piccola Giulia di recarsi negliStati Uniti per sottoporsi ad un impo-nente intervento chirurgico, che nonle garantisce la guarigione, ma la so-pravvivenza ed uno stile di vita mi-gliore. E’ da ricordare che sono ormaialcuni anni che l’UNSIC partecipa amanifestazioni di solidarietà di questotipo, con l’aspirazione a continuare acontribuire con continuità a iniziativebenefiche.“Quella di oggi – ha detto Il Presi-dente Nazionale Unsic Domenico Ma-mone - è stata una esperienza,particolarmente significativa e che miha segnato nel profondo, perché harappresentato un grande momento diriflessione sulle problematiche ri-guardanti il mondo della disabilità.”Gli ha fatto eco, Salvatore Mamone,Presidente del Patronato Enasc, cheha ricordato come l’ente che guidanasce per operare nel sociale, nello

specifico nell’assistenza sociale, epertanto con una particolare sensibi-lità verso le tematiche riguardanti ilbene comune, la solidarietà, l’ascoltoe l’aiuto. “Nonostante da molti annisono nel mondo della disabilità bat-tendomi in particolare modo per l’in-serimento dei ragazzi disabili nelmondo dello sport, ha detto Naza-reno Insardà la storia di Giulia mi hacolpito in maniera forte e subito misono mobilitato coinvolgendo volon-tari e sostenitori dell’associazioneche hanno risposto prontamente etutti insieme ci siamo stretti intornoalla piccola Giulia ed ai suoi familiari.” Tra i personaggi illustri che sonoscesi in campo per la “PARTITAXLA-VITA” gli attori Massimiliano Buz-zanca, Gigi Miseferi e AnnalisaInsardà, l’ex Campione di Juve eRoma Dario Bonetti, gli ex calciatoridi Lazio e Napoli Luciano de Paola eRoberto De Zerbi.E’ stata infine colta l’occasione per ri-cordare Bartolo Furfaro al quale èstata anche dedicata la serata.

Evento di solidarietà “Una partita per la vita”,la Dirigenza Nazionale UNSIC scende in campoper la piccola Giulia

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stato siglato in data 27 set-tembre 2013 il verbale di ac-cordo tra la Regione Puglia e

le parti sociali relativo agli ammortiz-zatori sociali in deroga per il periodofino al 31 dicembre 2013. L’accordoprevede che: per la mobilità in de-roga, in riferimento alla comunica-zione da parte dell’Inps degli esitidelle istruttorie relative all’anno 2013,si stabilisce che l’autorizzazione ov-vero la comunicazione di diniego deltrattamento da parte dell’Inps sono

comunicati esclusivamente mediantepubblicazione dei relativi atti dirigen-ziali sul Burp della Regione Puglia,nonchè all’Albo online nelle paginedel sito (www.regione.puglia.it).Tale pubblicazione avrà valore di noti-fica all’interessato; per la cassa inte-grazione in deroga, al fine diconsentire la chiusura dei procedi-menti amministrativi e del relativomonitoraggio della spesa in tempicerti, sono integrati tutti gli Accordisottoscritti nel corso del 2013, si pre-

vedendo tre scadenze per l’invio delladocumentazione cartacea, fermo re-stando l’obbligo di invio della do-manda in formato elettronico sulsistema Sintesi nei termini previsti.Ossia il 31 ottobre 2013 per le do-mande relative al primo quadrimestre2013, il 30 novembre 2013 per le do-mande relative al periodo maggio-giu-gno 2013; 31 maggio 2014 per ledomande relative al periodo luglio-di-cembre 2013. L’accordo rimarrà va-lido sino al 31 dicembre 2013.

Puglia: Accordo su ammortizzatori socialiin deroga anno 2013

È

Riunione dell’Unsic ad Acriper pianificare le attività sulterritorio con l’amministra-

zione comunale. Nella sede del-l’Unione nazionale sindacaleimprenditori e coltivatori, si è tenutoun incontro tra il neo presidente dellaCommissione attività produttive dellacittà di Acri Pietro Lupinacci ed i diri-genti della sede zonale di Acri: Emi-lio Servolino, Vincenzo Rostanzo,Luigi Vangieri, Franco Montalto, An-tonio Natalini; a presenziare, CarloFranzisi il presidente provincialeUnsic di settore, Cristina Abbruzzese,responsabile fiscale del ConsorzioCesapi e Carmelo Gallo, direttore delPatronato Enasc di Acri. “L’incontro -riporta un comunicato - si è svolto inun clima di cordialità e disponibilitàvolto ad intraprendere percorsi con-

divisi e di collaborazione. Il presidentedella Commissione attività produttivePietro Lupinacci, promotore dell’in-contro, ha illustrato gli obiettivi che in-tende perseguire.È prevista una manifestazione nelmese di dicembre nella quale coin-volgere tutti i settori (cultura, spetta-colo e attività commerciali). Durantela riunione si è parlato anche del so-stegno alle imprese attraverso la rea-

lizzazione degli insediamenti produt-tivi di Chianette e Macchia di Baffi”.“Confermo al Presidente la disponibi-lità e collaborazione con l’Ammini-strazione attuale - ha dichiarato CarloFranzisi - come si è sempre fatto negliultimi trent’anni, indipendentementedalle collocazioni politiche. Ci po-niamo in modo propositivo ma senzatrascurare la difesa delle impresecome mission istituzionale”.

Agricoltura in Calabria:riunione promossa dall’Unsic ad Acri

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ottoscritti il 21 ottobre scorsoa Palazzo San Domenico dueprotocolli d’intesa aventi ad

oggetto rispettivamente: lavori di ma-nutenzione ordinaria delle banchine edei relitti stradali ricadenti lungo lestrade comunali e quello relativo almantenimento della manutenzionerelativa alle aree a verde pubbliche edegli edifici scolastici.Il primo protocollo, siglato dal Sin-daco, è stato sottoscritto dal P.O. Gio-vanni Pluchino e dai rappresentantidelle associazioni di categoria.Per la Coldiretti, Franco Savarino, perl’Unsic, Agatino Antoci e Mario Ab-bate, per la Confagricoltura, GiovanniAdamo. Presenti il vice sindaco, Gior-gio Linguanti, l’assessore Pietro Lo-refice e il vice presidente delconsiglio Michele Pulino. Oggettodella convenzione con gli imprendi-tori agricoli, rappresentati dalle tre as-sociazioni di categoria, è l’appalto dimanutenzione territoriale e ambien-tale (strade, relitti stradali, aree di pro-prietà dell’Ente) in deroga alle normevigenti secondo quanto stabilito nel-

l’apposito bando e secondo le undicizone rurali individuate con appositoatto deliberativo. Il decreto legislativon° 228/2001 prevede che gli enti pos-sono stipulare convenzioni e contrattidi collaborazione con gli imprenditoriagricoli, al fine di favorire e promuo-vere lo svolgimento di attività multi-funzionali quali, la promozione dellevocazioni produttive territoriali, la tu-tela delle produzioni di qualità e delletradizioni alimentari locali, la sistema-zione e la manutenzione del territorio,la salvaguardia del paesaggio agrarioe forestale, la cura e il mantenimentodell’assetto idrogeologico. Per questefinalità gli enti possono stipulare con-tratti d’appalto con imprenditori agri-coli di importo annuale non superiorea 50 mila euro nel caso di imprendi-tori singoli e di 300mila euro nel casod imprenditori in forma associata cosìcome previsto dalle norme vigenti.L’iniziativa, oggetto della conven-zione, è vincolata con l’approvazionedella determina a contrattare, senzala quale nulla si ha a pretendere.Il protocollo sottoscritto ha la durata

triennale. Il secondo protocollo d’in-tesa siglato dal Sindaco e sottoscrittodalla PO, ing. Carmelo Denaro e daldirettore dell’Azienda Foreste dema-niali di Ragusa, Antonio De Marco, haad oggetto il mantenimento, la curacolturale e la fruizione delle aree averde pubblico e degli edifici scola-stici ai fini del mantenimento dellecondizioni igieniche e della preven-zione degli incendi.L’azienda Foreste realizzerà le operenecessarie nell’arco di sei mesi e pre-senterà il rendiconto dei lavori e dellespese sostenute, sino ad un mas-simo di € 10 mila. “Con le due con-venzioni formalizzate stamani,commenta il Sindaco Abbate, da-remo ordine e decoro alle strade ru-rali delle undici zone con cui abbiamodiviso la campagna modicana. Scer-batura, manutenzione relitti stradali efinalmente la sistemazione dei mu-retti a secco. Il quadro si completamantenendo la manutenzione nellearee a verde pubblico e negli edificiscolastici. Così come ci eravamo im-pegnati.”

Modica: scerbatura, tutela del paesaggioin aree rurali. Sottoscritti due protocolli d’intesa

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MONDO AGRICOLO

ella nuova Pac 2014/2020,decidono gli Stati membri; ingioco tre opzioni. La scelta

entro il 1° agosto 2014. Decisivi, per-tanto, gli anni 2013, 2014 e 2015.L’aumento degli aiuti sotto la mediasarà finanziato da quelli che stannosopra la media. Gli accordi politici del26 giugno 2013 e del 24 settembre2014 tra la Commissione, il Consiglio

e il Parlamento europeo hanno san-cito le regole del sostegno dellanuova Pac 2014-2020.La fase successiva sarà l’approva-zione dei regolamenti di base, con laprocedura della decisone tra Parla-mento Europeo e Consiglio, previstaper novembre 2013. Seguirà l’appro-vazione dei regolamenti attuativi dellaCommissione, prevista per marzo

2014, e le decisioni nazionali, entro il1° agosto 2014. A livello comunitario,la quasi totalità degli aspetti dellanuova Pac 2014-2020 è ormai defi-nita, anche se alcuni dettagli do-vranno essere definiti in fase distesura dei regolamenti. Invece,molte decisioni spettano agli Statimembri e, per questi, dovremo at-tendere il 1° agosto 2014.

Pac 2014/2020: gli effetti della Convergenzasul valore dei nuovi titoli

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a Giunta regionale del Lazioha approvato una delibera-zione che amplia le funzioni

dei Caa, Centri di assistenza agricola,riduce i tempi di determinate proce-dure e semplifica i controlli. Lo rendenoto, in un comunicato, la regioneLazio. “Con questa delibera - spiegal’assessore regionale all’AgricolturaSonia Ricci - proseguiamo l’impegnopreso nell’importante attività di sem-plificazione che la Giunta regionale hamesso in campo sin dai primi giorni.Vengono ampliate, infatti, le funzionidei Caa, che abbiano i requisiti aggiun-tivi e siano autorizzati dalla Regione,con l’attribuzione di determinate pro-cedure: la certificazione della qualificadi Iap, imprenditore agricolo profes-sionale, e di Cd, coltivatore diretto;l’abilitazione all’esercizio dell’attivitàagrituristica; l’autorizzazione per gliimpianti di produzione di energia dafonti rinnovabili e la verifica delle do-

mande per i bandi legati ad alcunemisure del Psr, programma di svi-luppo rurale, che prevedano la proce-dura d’istruttoria automatizzata”.“Un ulteriore elemento di novità è l’in-troduzione del limite di 30 giorni dallapresentazione delle domande istruitedai Caa presso l’amministrazionecompetente, scaduto il quale scatta ilsilenzio assenso (60 giorni per i bandidel Psr). Una novità che consente disnellire l’iter burocratico e permette ilveloce completamento delle pratiche- conclude Ricci. Inoltre entro il 31gennaio 2014 la giunta regionaleadotterà il Piano annuale dei controlliin agricoltura che sarà fortementesemplificato. Saranno previsti infattil’eliminazione di controlli non neces-sari rispetto alla tutela degli interessipubblici, la programmazione e il co-ordinamento di controlli delle ammi-nistrazioni che operano sul territorioregionale; la collaborazione con i sog-

getti controllati per prevenire i rischie le situazioni di irregolarità e l’infor-matizzazione degli adempimenti edelle procedure amministrative. Ciòdi cui siamo convinti è che la dove-rosa e importante attività di controlloregionale non deve essere di intralcioal normale esercizio delle attività diun’impresa, ma deve rappresentareuno strumento formativo e informa-tivo per un’agricoltura di qualità nel ri-spetto delle leggi”.

La Regione Lazio amplia le funzionidei Centri d’Assistenza Agricola

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a Giornata mondiale del-l’alimentazione, organiz-zata dalla Fao, si tiene

tutti gli anni il 16 ottobre. La primaedizione si è tenuta nel 1981 e in que-sta data viene celebrata la fondazionedella Fao, che risale al 1945.La Giornata mondiale dell’alimenta-zione ha lo scopo di sensibilizzarel’opinione pubblica sul problema dellafame e della malnutrizione nelmondo, e ha come obiettivo princi-pale incoraggiare le persone, a livelloglobale, ad agire contro questi pro-blemi. Viene celebrata in oltre 150

paesi e ogni anno viene messo in ri-salto un particolare tema sul qualevengono focalizzate le attività. Lo slo-gan di quest’anno ‘Le persone sanedipendono da sistemi alimentarisani’, pone l’accento sulla necessitàdi sistemi alimentari sostenibili per lasicurezza alimentare e la nutrizione.Secondo gli ultimi dati, sono 842 mi-lioni le persone al mondo cronica-mente sottoalimentate. Al contempo,modelli di sviluppo non sostenibilistanno degradando l’ambiente e mi-nacciano la biodiversità e gli ecosi-stemi che saranno necessari per la

nostra alimentazione futura. Un si-stema alimentare è costituito dal-l’ambiente, dalle persone, dalleistituzioni e dai processi attraverso iquali i prodotti agricoli sono prodotti,lavorati e portati ai consumatori.Ogni aspetto del sistema alimentareha un effetto sulla disponibilità finalee sull’accessibilità ai diversi alimenti -e quindi sulla capacità dei consuma-tori di scegliere una dieta sana. Il pro-gramma della Giornata Mondialedell’Alimentazione è stato ricco dieventi che si sono tenuti a Roma e intutto il mondo.

Il 16 ottobre la Fao celebra la Giornata Mondialedell’Alimentazione, “Le persone sane dipendonoda sistemi alimentari sani”

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a Commissione, il Consi-glio e il Parlamento euro-peo hanno raggiunto un

accordo politico sulle ultime que-stioni rimaste in sospeso dopo il pre-cedente accordo del 26 giugno sullaRiforma della Politica Agricola Co-mune (nel contesto del quadro finan-ziario Pluriennale 2014-2020, vediIP/13/613 e MEMO/13/621). “Sonolieto che, dopo l’accordo politico glo-bale nel mese di giugno, abbiamoormai finalizzato la Riforma della PACnel suo complesso”, ha detto il Com-missario all’agricoltura europea Da-cian Ciolos.“Vorrei congratularmi con i Ministri eDeputati per il modo in cui sono riu-sciti a trovare un compromesso cherispetti la procedura di co-decisione

su questi temi. Dopo questo accordospero che un voto formale giungeràrapidamente dal Parlamento e dalConsiglio, e consentirà ai testi legi-slativi e alle disposizioni transitorie diessere formalmente adottati entro lafine dell’anno e di essere applicati dal1° gennaio 2014. E’ importante per gliagricoltori europei, perché ciò forniràloro una maggiore certezza per glianni a venire “. Fatta salva l’approva-zione formale da parte di entrambe leistituzioni e l’adozione di atti giuridicisull’insieme del bilancio dell’UnioneEuropea per il periodo 2014-2020,l’accordo è la parte finale di un ac-cordo globale che assegna una nuovadirezione alla Politica Agricola Co-mune e tiene maggiormente contodelle aspettative della società. I prin-

cipali elementi dell’intesa si som-mano a quelli di giugno. Per quantoriguarda i pagamenti diretti, “Plafona-mento & Degressività”: è stato rag-giunto un accordo sulla degressivitàobbligatoria ed il plafonamento vo-lontario. L’aiuto dei pagamenti direttidi cui potrà beneficiare ciascunaazienda (escluso il pagamento rela-tivo al greening) subirà un riduzionedi almeno il 5% a partire da €150.000. Per tener conto della mano-dopera, gli Stati Membri potrannoscegliere di detrarre i costi, salarialiaziendali prima di applicare queste ri-duzioni. Tale riduzione non sarà obbli-gatoria per gli Stati Membri cheapplicheranno il “pagamento redistri-butivo” in base al quale almeno il 5%del Bilancio Nazionale dovrà essere

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Riforma della politica agricola comune (PAC):accordo politico sugli ultimi punti rimasti in sospeso

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accantonato per essere ridistribuitosui primi ettari di tutte le aziende.I fondi “risparmiati” attraverso questomeccanismo resteranno allo StatoMembro o alle Regione interessate, everranno trasferiti al plafond dello“sviluppo rurale” per essere utilizzatisenza obbligo di cofinanziamento.Convergenza esterna: i plafond na-zionali riservati per i pagamenti direttidisponibili per ogni Stato Membro sa-ranno adeguati gradualmente inmodo che gli Stati Membri in cui il pa-gamento medio (€/ettaro) è attual-mente inferiore al 90% delpagamento medio nella Unione ve-dranno tale pagamento progressiva-mente aumentato (di un terzo delladifferenza tra il proprio importo effet-tivo e il 90% della media UE), con l’ul-teriore garanzia che ciascuno StatoMembro raggiungerà il livello minimoda qui al 2019. Gli importi messi a di-

sposizione degli altri Stati Membriche attualmente ricevono pagamential di sotto della media europea, sa-ranno adeguati di conseguenza.Trasferimento di fondi tra pilastri: gliStati Membri avranno la possibilità ditrasferire al loro “Sviluppo Rurale” almassimo il 15% dei loro plafond na-zionali destinati ai pagamenti diretti(primo pilastro). Tali importi non ri-chiederanno cofinanziamento. GliStati Membri potranno anche deci-dere di trasferire ai pagamenti direttifino ad un massimo del 15% degli im-porti destinati al proprio “SviluppoRurale” o fino ad un massimo del25% per gli Stati Membri che rice-vono meno del 90% della media na-zionale dell’Unione per i pagamentidiretti.Sviluppo Rurale - Stanziamenti nazio-nali: gli stanziamenti previsti per loSviluppo Rurale per Stato Membro

sono inclusi nel Regolamento dibase, ma questi importi potranno es-sere modificati a livello nazionale, ovetecnicamente necessario, da un attodelegato o, se previsto, da un atto le-gislativo.Tasso di cofinanziamento: I tassimassimi di cofinanziamento UE per lamaggior parte dei pagamenti sarannodel 85% nelle regioni meno svilup-pate (le regioni ultra-periferiche edelle isole minori del Mar Egeo), del75% o del 63% nelle regioni in tran-sizione e del 53% nelle altre regioni“tra cui l’Italia”, ma potranno esseremaggiori per misure di sostegno a fa-vore della formazione, della coopera-zione, della creazione di gruppi diproduttori e dei sussidi per i giovaniagricoltori, così come per i pro-grammi LEADER e per le spese rela-tive a progetti ambientali e aicambiamenti climatici.”

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BOLZANO:LA GIUNTA PROPONE RIDUZIONE

PESO FISCALE SU IMPRESE E FAMIGLIE

“Ridurre il peso fiscale su aziende efamiglie con l’obiettivo di rilanciarel’economia e di accrescere il potered’acquisto dei consumatori. Con que-sto doppio obiettivo la giunta provin-ciale di Bolzano ha proposto lariduzione di un punto percentualedelle aliquote Irap, e l’innalzamentoda 15mila a 28mila euro della sogliadi azzeramento dell’addizionale re-gionale Irpef. In concreto, per quanto riguardal’Irap, ciò si potrebbe tradurre in unariduzione di un punto percentualedelle aliquote attualmente applicate.Ciò significherebbe per la generalitàdelle imprese il passaggio dal 2,98%all’1,98%, mentre le imprese tassateal 2,5%, ovvero quelle virtuose cheincrementano i posti di lavoro, il va-lore della produzione o gli investi-menti in ricerca e innovazione,scenderebbero all’1,5%.”“Con queste modifiche -ha conclusoil presidente Luis Durnwalder- le age-volazioni sull’addizionale Irpef arrive-rebbero ad interessare oltre 200milaaltoatesini, mentre oggi si è a quota95mila persone. Per la Provincia le mi-nori entrate fiscali sull’addizionaleIrpef sarebbero nell’ordine dei 25 mi-lioni di euro”.

PERUGIA:DA PROVINCIA 3,8 MLN EURO

PER FAVORIRE L’OCCUPAZIONE

Sostenere il sistema produttivo versola ripresa economica; aumentare l’oc-cupazione; migliorare la qualità deiservizi per il lavoro offerti soprattutto

mediante i Centri per l’Impiego. Sonoqueste le finalità che la Provincia diPerugia persegue con l’emanazionedell’avviso pubblico per l’erogazionedi servizi alle imprese e ai lavoratorifinanziato con risorse del Por UmbriaFse 2007-2013, presentato alla Saladel Consiglio provinciale. “Garantirecrescita economica e sostenibilitàguardando con coraggio e lungimi-ranza oltre la crisi che stiamo attra-versando è l’obiettivo che ci siamoprefissati per aiutare lavoratori, im-prese e famiglie.Dopo tre anni (2010-2012) di impegnidedicati quasi in via esclusiva alla cigin deroga (strumento che è conti-nuato anche nel 2013, seppur tramille difficoltà finanziarie) e alle politi-che passive, presentiamo oggi unnuovo avviso che finalmente guardaalla crescita e allo sviluppo.A tutti gli attori del mondo del lavoroe della formazione professionale vo-gliamo dare risposte innovative edimmediate che, grazie anche all’effi-cace azione dei Cpi, siano in grado diaccompagnare la crescita competi-tiva delle imprese e lo sviluppo diadeguate competenze delle risorseumane nel nostro territorio”.“L’avviso prevede infatti strumenti in-novativi con immediata operatività.Anche in questa occasione, partico-lare attenzione è stata data a catego-rie svantaggiate, disabili, donne eover 45”.

LAZIO:GIUNTA APPROVA PROPOSTA DI LEGGE

SUL WELFARE SOCIALE

“Riorganizzare l’intera rete dei servizisociali regionali rendendoli più effi-cienti ed efficaci sotto il profilo della

gestione, della programmazione edella spesa, con una maggiore atten-zione ai bisogni delle persone più de-boli sia dal punto di vista sociale chesanitario. E’ questo l’obiettivo dellaproposta di legge approvata dallagiunta regionale del Lazio sul ‘Si-stema integrato degli interventi e deiservizi sociali della Regione Lazio’. IlSistema regionale del welfare rifor-mato garantirà un raccordo più fortetra gli interventi sociali e sanitari a li-vello di programmazione, organizza-zione, erogazione e finanziamento.Finora, infatti, si è avuto un sostan-ziale scollamento tra sistema socialee sanitario, con una cattiva qualitàdegli interventi e un conseguentespreco di risorse.La legge individua, oggi, nel distrettosocio-sanitario l’ambito territoriale ot-timale sia per la gestione associatadei servizi sociali sia per l’integrazionesocio-sanitaria. Comuni e associati edAsl dovranno adottare una specificaconvenzione per l’integrazione socio-sanitaria. Il raggiungimento degliobiettivi di integrazione sarà un ele-mento fondamentale per la valuta-zione sia per i responsabili dei pianisociali di zona, sia per i direttori deidistretti sanitari. Inoltre la legge sta-bilisce il potenziamento della Confe-renza locale per la sanità che verràtrasformata nella Conferenza socialee sanitaria. La nuova legge ribalteràradicalmente anche i meccanismi fi-nanziari della spesa sociale.I comuni, infatti, utilizzavano le risorsedei propri bilanci esclusivamente peri servizi singolarmente erogati ai lorocittadini, mentre i piani sociali di zonadistrettuale venivano finanziati quasiinteramente dalla regione per forniresoltanto servizi integrativi all’offerta

DALLE REGIONI

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comunale. Con la nuova legge i co-muni dovranno destinare la maggiorparte delle loro risorse al finanzia-mento dei piani di zona distrettuale ela Regione interverrà con fondi inte-grativi per riequilibrare e garantire ser-vizi uniformi su tutto il territorio. Questo permetterà di razionalizzare laspesa e di ridistribuire in modo più ef-ficiente le risorse con maggiori bene-fici per i cittadini. La riforma punta,inoltre, a definire un modello di wel-fare ‘plurale’, con un sistema di go-verno allargato, basato sulla gestionedei servizi in forma associata da partedei comuni per migliorare la qualitàdegli interventi e della spesa.Fino ad oggi i servizi sociali nel Laziosono stati gestiti soprattutto dal sin-golo comune, la nuova legge prevedela possibilità di mantenere a livello co-munale soltanto quei sevizi che nonhanno rilevanza sanitaria e che com-portano una modesta complessitàgestionale. Tutti gli interventi do-vranno essere gestiti a livello asso-ciato dai comuni. Per la stesura del Piano è previsto ilcoinvolgimento degli organismi delterzo settore, delle organizzazioni sin-dacali e delle Asl. La Regione avràl’obbligo di verificare la coerenza deiPiani sociali di zona con il Piano re-gionale e il loro stato di attuazione.La legge prevede, inoltre, l’istituzionedi un Osservatorio regionale sulla po-vertà. Oggi una struttura simile esistesolo in forma sperimentale, attra-verso un protocollo di intesa tra la Re-gione Lazio e la Comunità diSant’Egidio. L’Osservatorio diventeràa tutti gli effetti un organismo dellaRegione e avrà il compito di analiz-zare il fenomeno della povertà nelLazio e di elaborare politiche innova-tive di inclusione sociale. Sono previ-sti anche diversi strumenti pergarantire la qualità degli interventi edei servizi.L’adozione, per esempio, da parte deicomuni del distretto di una carta deidiritti di cittadinanza sociale, l’attua-

zione di processi di valutazione daparte dei cittadini e delle associazionidi tutela degli utenti e un monitorag-gio periodico attraverso il Sistema in-formativo e dei servizi sociali el’Anagrafe elettronica dei servizi so-ciali.

CONTRAFFAZIONE E PROPRIETÀ INDUSTRIALE:DAL MISE UN MILIONE DI EURO

PER NUOVI PROGETTI

Il Ministero dello Sviluppo Economicopromuove iniziative di sensibilizza-zione dei cittadini sulla tutela dellaproprietà industriale e sulla preven-zione e contrasto della contraffa-zione. Le proposte possono esserepresentate da gruppi di associazioninazionali di consumatori e utenti.

Le risorse a disposizione sono pari aun milione di euro. Le domande di fi-nanziamento vanno presentate entroil 15 novembre 2013.

MARCHE:BANDO FSC MARCHE- FONDO SVILUPPO E COESIONE

FSC MARCHE - Fondo Sviluppo eCoesione “Interventi per l’incrementoe la stabilizzazione dell’occupazioneattraverso la ricerca, la creazione losviluppo di unità produttive e le startup innovative”. E’ un bando pro-mosso dalla Regione Marche che sirivolge alle aree: industria, artigia-nato, istruzione, formazione e lavoro.La Scadenza del banco è prevista peril 31 dicembre 2017.

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NOVITÀ

EUROSTAT:NEL 2012 DEFICIT ITALIA AL 3%,DEBITO/PIL AL 127%

Il rapporto deficit/Pil dell’Italia nel2012 è stato del 3%, in calo rispettoal 3,8% del 2011. Lo comunica l’Eu-rostat, nella seconda lettura sui datisu debito e deficit dei Paesi del-l’Unione Europea. Continua, invece, asalire il rapporto debito pubblico/Pil:nel 2012 ha raggiunto il livello recorddel 127% (pari a 1.989 miliardi) ri-spetto al 120,7% del 2011.Nell’area euro il deficit degli Stati sulPil si è attestato al 3,7% e al 3,9%nella Ue a 28, mentre il debito pub-blico al 90,6% nell’eurozona eall’85,1% nella Ue a 28. L’Italia si classifica seconda fra i PaesiUe per il rapporto debito/Pil. La Gre-cia è prima con il 156,9%, il Porto-gallo terzo con il 124,1% e l’Irlandaquarta con il 117,4%.

SVIMEZ:TASSO REALE DISOCCUPAZIONE AL SUD

SUPERA 28% IN 2012

Nel 2012 il tasso di disoccupazioneregistrato ufficialmente è stato del17% al Sud e dell’8% al Centro-Nord.Il tasso di disoccupazione ufficiale ri-leva però una realtà in parte alterata.La zona grigia del mercato del lavorocontinua ad ampliarsi per effetto inparticolare dei disoccupati impliciti, dicoloro cioè che non hanno effettuatoazioni di ricerca nei sei mesi prece-denti l’indagine. Considerando que-sta componente, il tasso didisoccupazione effettivo nel Centro-Nord sfiorerebbe la soglia del 12% eal Sud passerebbe dal 17% al 28,4%(era stimato al 22,4% nel 2008).E’ quanto rileva Svimez nel Rapportoannuale, presentato nei giorni scorsia Roma.Dei 3 milioni 337mila Neet registratinel 2012, 2 milioni sono donne e 1milione e 850mila si trovano al Sud.Anche se nel 2012 il 55% dei Neet

italiani è al Sud, dal 2007 al 2012 nelCentro-Nord i Neet sono cresciuti del38,5%, cinque volte più del Sud (7%).Inoltre fra gli inattivi al Sud i diplomatisono il 33,7% e i laureati il 27,3%.Dall’indagine si evince anche chepeggiora il processo di transizionescuola-lavoro: i giovani residenti alCentro-Nord lasciano la scuola unanno dopo i loro coetanei meridionali,ma entrano nel mercato del lavoro seianni prima di loro. In relazione ai tipidi contratto, la flessibilità sembra fun-zionare più per trovare posti di lavoroprecari e poco formativi piuttosto chefavorire il recupero del gap esperien-ziale. “E’ necessaria una riqualifica-zione delle istituzioni, che permetta disuperare diffuse inefficienze e di as-sicurare la realizzazione di politichenazionali ed europee dirette alla cre-scita dell’economia e dell’occupa-zione nel Mezzogiorno.” Lo afferma ilPresidente della Repubblica GiorgioNapolitano, nel messaggio inviato inoccasione della presentazione delRapporto Svimez 2013 sull’economiadel Mezzogiorno, Ocse: 1 su 3 disoc-cupati senza lavoro oltre 12 mesi, rad-doppiati dal 2007.

UE PROPONE NUOVO SISTEMA INDICATORI

PER MISURARE SITUAZIONE SOCIALE

“Rafforzare il monitoraggio del lavoroe delle sfide sociali e consolidare il co-ordinamento delle politiche nell’ambitodel semestre europeo. Potenziare lasolidarietà e la mobilità professionale.Migliorare il dialogo sociale. Queste learee su cui punta la Commissione eu-ropea, che ha proposto la creazione diun sistema ‘segnapunti’ per identifi-care più velocemente i principali pro-blemi occupazionali e socialidell’Unione.”“Per essere sostenibile nel lungo ter-mine l’Unione economica e moneta-ria europea deve rafforzare la propriadimensione sociale”, ha spiegato La-szlo Andor, commissario Ue per gliAffari sociali. Gli indicatori del nuovo

sistema comprendono il tasso di di-soccupazione e la sua evoluzione, ilnumero dei giovani senza lavoro, ilreddito lordo disponibile delle fami-glie, il tasso di popolazione in età la-vorativa a rischio povertà e lediseguaglianze. La Ue, ha sottolineato il presidentedella Commissione europea, JosèManuel Barroso, “ha fatto notevolipassi avanti in termini di governanceeconomica negli ultimi cinque anni,garantendo aiuti finanziari a moltiStati membri vulnerabili. Dall’iniziodella crisi abbiamo intrapreso azionimirate contro il disagio sociale che siè creato nelle nostre società”.

MIGLIORARE L’ISTRUZIONE

E LA FORMAZIONE DEGLI ADULTI

“Un adulto su cinque in Europa pos-siede esigue competenze alfabetichee matematiche, e nemmeno un di-ploma di laurea in una medesima ma-teria garantisce l’equivalenza dellivello di competenze in paesi diversi,secondo la prima indagine completaa livello internazionale sulle compe-tenze degli adulti pubblicata dal-l’OCSE e dalla Commissioneeuropea. L’indagine valuta le compe-tenze alfabetiche, matematiche e dirisoluzione dei problemi nell’ambitodelle tecnologie dell’informazione edella comunicazione (TIC) di un cam-pione di circa 5.000 adulti di età tra 16e 65 anni in 17 paesi dell’Ue: Belgio(Fiandre), Repubblica ceca, Dani-marca, Estonia, Finlandia, Francia,Germania, Irlanda, Italia, Cipro, PaesiBassi, Austria, Polonia, Slovacchia,Spagna, Svezia e Regno Unito (Inghil-terra e Irlanda del Nord), nonché inAustralia, Canada, Giappone, Repub-blica di Corea, Norvegia e Stati Unitid’America.Le conclusioni sottolineano la neces-sità di orientare gli investimenti versoun miglioramento dell’istruzione edella formazione professionale al finedi aumentare le competenze e l’oc-

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cupabilità nei paesi europei. L’inda-gine, nota anche come programma divalutazione internazionale delle com-petenze degli adulti (PIAAC), è stataavviata da Androulla Vassiliou, com-missaria europea responsabile perl’Istruzione, la cultura, il multilingui-smo e la gioventù, e da Ángel Gurría,segretario generale dell’Organizza-zione per la cooperazione e lo svi-luppo economico (OCSE).I dati raccolti dall’OCSE dimostranol’esistenza di differenze significativetra gli Stati membri. Ad esempio, unadulto su cinque possiede esigue ca-pacità alfabetiche e matematiche inIrlanda, Francia, Polonia e RegnoUnito, dato che aumenta fino a unadulto su tre in Spagna ed in Italia.Più del 40% della popolazione adultanei Paesi Bassi, in Finlandia e in Sve-zia possiede un’elevata capacità di ri-soluzione dei problemi nell’ambitodelle TIC, mentre in Spagna, Italia,Cipro, Polonia e Slovacchia quasi unadulto su cinque non possiede com-petenze informatiche di nessun ge-nere. Nei Paesi Bassi e in Finlandia ipunteggi inerenti alle competenze al-fabetiche degli studenti che hanno re-centemente completato la scuolasecondaria superiore si avvicinano osono più elevati rispetto a quelli deilaureati in Irlanda, Spagna, Italia,Cipro e Regno Unito (Inghilterra/Ir-landa del Nord). In Belgio (Fiandre),Spagna, Francia, Italia e Finlandia, lapadronanza delle competenze alfabe-tiche e matematiche è notevolmentepiù elevata tra le persone di età com-presa tra 25 e 34 anni che tra quelle dietà compresa tra 55 e 65 anni.I risultati dell’indagine e le relative im-plicazioni in materia di istruzione eformazione verranno discussi con gliStati membri con l’obiettivo di aiutarlia definire le iniziative che permette-ranno di rimediare alle carenze de-scritte. Il nuovo programmaErasmus+ per l’istruzione, la forma-zione e la gioventù sosterrà progettiintesi a sviluppare e migliorare le

competenze degli adulti. L’indaginepuò anche aiutare gli Stati membri adefinire le priorità che richiederannoper il periodo 2014-2020 un finanzia-mento dal Fondo sociale europeo;quest’ultimo costituisce una delleprincipali fonti di investimenti in com-petenze e formazione e può anchemigliorare l’accesso alla formazioneper i gruppi vulnerabili.”

CONDOMINIO E PRIVACY:LA NUOVA GUIDA DEL GARANTE

Il vicino di casa può installare una te-lecamera che riprende l’ingresso delproprio appartamento o il posto auto?Chi può accedere ai dati del contocorrente del condominio? Le infor-mazioni sui morosi possono essereaffisse nella bacheca o comunicate asoggetti esterni? Quali dati possonoessere pubblicati sul sito web condo-miniale?Sono numerosi i quesiti che sorgononella vita di ogni condominio. Spessosemplici dubbi o errate interpretazioninormative possono sfociare in spia-cevoli discussioni o , addirittura, incause civili e penali. Proprio per faci-litare un dialogo equilibrato tra tutti gli“abitanti” del condominio - dai con-domini agli inquilini in affitto, dal por-tiere ai fornitori esterni - il Garanteprivacy ha predisposto un sinteticomanuale che affronta i temi più caldiin materia di trattamento di dati per-sonali: “Il condominio e la privacy”. Ilvademecum prende in esame i casiche più frequentemente emergononella vita condominiale, dall’assem-blea all’accesso agli archivi, dalle co-municazioni agli interessati ai rapporticon l’amministratore.La guida tiene conto anche delle no-vità introdotte dalla recente riformadel condominio, entrata in vigorenello scorso mese di giugno 2013, eoffre le prime risposte ad alcuni deiquesiti già pervenuti al Garante in me-rito alla corretta applicazione dellenuove norme, come quelle relative al

cosiddetto “condominio digitale”.

APPROVATA LA LEGGE “VALORE CULTURA”

La Camera ha definitivamente appro-vato i primi di ottobre il testo del De-creto Valore Cultura già approvato inSenato il 25 settembre e in Consigliodei Ministri il 2 agosto 2013. Rispetto al testo varato dal Governoil Parlamento ha introdotto alcune no-vità: per il Maxxi di Roma è stato sta-bilizzato un finanziamento annuo di 5milioni di euro; per una serie di sitiche presentano gravi rischi di dete-rioramento e per le celebrazioni diparticolari ricorrenze sono stati stan-ziati 8 milioni di euro; il tax credit peril cinema e per l’audiovisivo, comeauspicato dagli operatori del settore,viene aumentato e stabilizzato allacifra di 110 milioni di euro (20 milioniin più rispetto alla prima stesura);sono stati liberalizzati gli spettacolidal vivo per un pubblico inferiore alle200 persone; sono stati ricostituiti gliorganismi collegiali tagliati con laspending review ma necessari perdecidere collegialmente l’utilizzodelle risorse del Ministero dei BeniCulturali; viene stabilito un meccani-smo per garantire l’erogazione di con-tributi pubblici imparziali.È previsto il riordino delle proceduredella concessione dei contributi sta-tali attraverso un regolamento ispi-rato a criteri di: pubblicità,trasparenza, imparzialità. Aumenta da5.000 a 10.000 euro la soglia entro laquale sono più facili le donazioni in fa-vore della cultura che potranno es-sere effettuate: senza oneriamministrativi a carico del privato,con la garanzia della destinazione in-dicata dal donatore, con la piena pub-blicità delle donazioni ricevute e delloro impiego.

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LAVORO E PREVIDENZA

Il Decreto Lavoro

l decreto-legge n. 76 del 28 giugnopunta ad aumentare il contenuto oc-cupazionale della ripresa, a ridurre

l’inattività e migliorare l’occupabilità deigiovani e a fronteggiare il disagio sociale,soprattutto nel Sud Italia, dove il feno-meno è più acuto. Specificamente mira a:accelerare la creazione di posti di lavoro,a tempo determinato e indeterminato, so-prattutto per giovani e disoccupati di tuttele età; anticipare la “Garanzia Giovani”,per creare nuove opportunità di lavoro edi formazione per i giovani, ridurre l’inatti-vità e la disoccupazione; migliorare il fun-zionamento del mercato del lavoro epotenziare le politiche attive; aumentarele tutele per imprese e lavoratori; interve-nire per ridurre la povertà assoluta e ac-crescere l’inclusione sociale.Viene istituito, in via sperimentale, nel li-mite delle risorse individuate ai commi 12e 16 dell’art. 1, un incentivo a favore deidatori di lavoro (quindi anche non im-prenditori, ma con l’eccezione dei datoridi lavoro domestici) che assumano concontratto a tempo indeterminato lavora-tori di età compresa tra i 18 ed i 29 anni(l’espressione è la stessa usata per gli ap-prendisti nel D.L.vo n. 167/2011, per cuisi ritiene che l’età massima sia 29 anni e364 giorni) che abbiano uno dei seguentirequisiti (ovviamente, disgiunti tra loro):a) siano privi di un impiego regolarmenteretribuito da almeno sei mesi. Tale ele-mento va interpretato alla luce del DM 20marzo 2013 (G.U. del 2 luglio 2013), inbase al quale esso si considera posse-duto anche se il giovane è stato dipen-dente con un contratto a termine nonsuperiore a sei mesi o se, per lo stessoperiodo, ha prestato attività di lavoro au-tonomo o parasubordinato per un redditonon superiore a 4.800 euro, o 8.000 europer le collaborazioni coordinate e conti-nuative e le altre prestazioni ex art. 50,comma 1, lettera c-bis, del DPR n.917/1986. Sul punto, occorre considerarequanto affermato dal Ministero del La-voro nella circolare n. 24 del 25 luglio2013, quando ha affermato che il limitetemporale dei sei mesi, citato nel DM del20 marzo u.s., non si riferisce tanto allaregolarità del rapporto ma alla rilevanzasotto il profilo della durata; b) siano privi di un diploma di scuola

media superiore o professionale. In sededi conversione è stata cancellata la letterac) che prevedeva il viver soli con personea carico. Le assunzioni devono essere ef-fettuate a decorrere dal giorno succes-sivo a quello (comma 10) nel qualesaranno approvati gli atti di riprogramma-zione (che sarà pubblicizzato dal Mini-stero del Lavoro sul proprio sito internetistituzionale) e, comunque, entro il 30 giu-gno del 2015 e comportare un incre-mento occupazionale netto che vienecalcolato secondo un sistema già in uso(si pensi alle assunzioni incentivate con ilcredito d’imposta in alcune aree delPaese che si chiama ULA - unità lavorativeannue – cui fa riferimento il RegolamentoCE n. 800/2008) che prende in considera-zione il numero dei lavoratori rilevato ognimese e il numero dei lavoratori media-mente occupati nei dodici mesi prece-denti l’assunzione. I lavoratori a tempoparziale vengono calcolati “pro – quota”secondo la previsione dell’art. 6 delD.L.vo n. 61/2000. L’incremento occupa-zionale va verificato al netto delle diminu-zioni verificatesi in società controllate ocollegate ex 2359 c.c. o facenti capo,anche per interposta persona, allo stessosoggetto Questo articolo afferma chesono considerate società controllate: a) le società in cui un’altra società disponedella maggioranza dei voti esercitabili nel-l’assemblea ordinaria; b) le società in cui un’altra società di-spone di voti sufficienti per esercitareun’influenza dominante nell’assembleaordinaria; c) le società che sono sotto influenza do-minante di un’altra società in virtù di par-ticolari vincoli contrattuali con essa;d) ai fini dell’applicazione di quanto previ-sto ai punti a) e b) vanno computati anchei voti spettanti a società controllate, a so-cietà fiduciarie e ad interposta persona,mentre non vanno computati i voti spet-tanti per conto terzi. Sono consideratecollegate le società sulle quali un’altra so-cietà esercita un’influenza notevole.L’influenza si presume quando nell’assem-blea ordinaria può essere esercitato al-meno 1/5 dei voti o un 1/10 se la società haazioni quotate in mercati regolamentati.L’incentivo viene corrisposto per 18 mesi,mediante conguaglio contributivo (per

l’agricoltura si seguono le regole specifi-che del settore) ed è pari ad 1/3 della re-tribuzione mensile lorda ai finiprevidenziali e, in ogni caso, non può su-perare i 650 euro mensili.Se, invece, ci si trova di fronte ad una tra-sformazione del rapporto da tempo de-terminato a tempo indeterminato,l’incentivo, sempre nei limiti massimi di650 euro mensili e con le modalità delconguaglio, viene corrisposto per 12mesi, sempre che ricorrano le condizionisoggettive riferite ai lavoratori ai puntisopra evidenziati e che la trasformazionecomporti un incremento occupazionale,con “esclusione dei lavoratori in riferi-mento ai quali i datori di lavoro abbianogià beneficiato dell’incentivo”. Per aver di-ritto a tale agevolazione il datore di lavorodeve procedere, entro un mese, all’as-sunzione di un altro lavoratore che, peral-tro, può anche non essere in possessodei requisiti previsti ai punti a) e b).La disposizione non parla delle tipologiecontrattuali mediante le quali deve avve-nire l’ulteriore assunzione, affermando,soltanto, che deve essere un “contratto dilavoro dipendente”. Ai fini del godimentodegli incentivi la disposizione rimanda allecondizioni previste dall’art. 4 comma 12della legge n. 92/2012 (rispetto dei dirittidi precedenza legali e contrattuali, ancheriferiti a precedenti risoluzioni del rap-porto o a contratti a termine, o ad obblighiscaturenti dalla legge- ma gli incentivi infavore dei disabili ex art. 13 della legge n.68/1999 “sono fuori” in quanto speciali -,o a situazioni di crisi con intervento di mi-sure di sostegno del reddito), dall’art. 4,comma 13 (criteri per la determinazionedel diritto agli incentivi ed alla loro durata)e dall’art. 4, comma 15 (perdita degli in-centivi per inoltro tardivo telematico dellacomunicazione di assunzione per il pe-riodo decorrente tra l’inizio del rapportoagevolato e la data della comunicazione).Sul punto è opportuno fare un rinvio allacircolare INPS n. 137/2012 che ha trattatola materia in maniera complessiva e pon-derata. L’incentivo, rispetto al qualel’INPS, entro sessanta giorni dalla entratain vigore del decreto legge n. 76/2013,emanerà chiarimenti amministrativi edoperativi, adeguando le proprie procedureinformatiche (comma 9), sarà ricono-

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sciuto in base all’ordine cronologico rife-rito alla data di assunzione più risalente inrelazione alle domande pervenute. Il nuovo comma 14 prevede, in modo pre-ciso e puntuale, la procedura di approva-zione da parte dell’INPS con tempi certi ecadenzati (3 giorni dall’istanza per comu-nicare la effettiva disponibilità del benefi-cio con riserva di una somma pari albeneficio spettante in base alla docu-mentazione allegata, 7 giorni lavorativi perla stipula del contratto che dà diritto al-l’agevolazione, ulteriori 7 giorni lavorativicon l’onere per il datore di comunicarel’avvenuta stipula del contratto che dàluogo all’agevolazione). I termini sono pe-rentori e il “non rispetto” comporta la de-cadenza dalla riserva di prenotazionedell’incentivo, rimesso a disposizione diulteriori potenziali beneficiari. La fasciadei soggetti interessati (18 – 29 anni) po-trebbe essere assunta anche con con-tratto di apprendistato che, quindi,essendo particolarmente invitante sottol’aspetto delle agevolazioni economiche,contributive, normative e fiscali rispetto alcontratto a tempo indeterminato discipli-nato dall’art. 1, potrebbe far pendere la bi-lancia verso questa tipologia contrattualela quale, sembrerebbe farsi preferire peruna più facile “spendibilità” sul mercatodel lavoro, anche se la stessa è stretta-mente correlata allo svolgimento di unpiano formativo da svolgere, in forte pre-valenza, in “the job”, secondo le previsionidella contrattazione collettiva di settore. L’art. 2 propone misure finalizzate a fron-teggiare la grave crisi occupazionale checoinvolge, soprattutto i giovani. Nel testodefinitivo della legge n. 99/2013, rispettoa quello originario contenuto nel D.L. n.76/2013, è scomparso qualsiasi riferi-mento alla straordinarietà ed al terminedel 30 giugno 2015. In tale quadro di rife-rimento vanno valutate alcune iniziativeche riguardano l’apprendistato professio-nalizzante che è definito “modalità tipicadi entrata dei giovani nel mercato del la-voro”: entro il 30 settembre 2013 la Con-ferenza Stato – Regioni dovrà adottarelinee guida volte a disciplinare l’apprendi-stato professionalizzante ( è stato tolto ilriferimento al 31 dicembre 2015 ed allemicro imprese, piccole e medie impresecome individuate dalla raccomandazionedella Commissione Europea del 6 maggio2003), anche in vista di una disciplinamaggiormente uniforme su tutto il terri-torio nazionale dell’offerta formativa pub-blica (ossia, quella di base e trasversaleper un massimo di 40 ore annue). In que-ste linee guida possono essere indivi-duate disposizioni derogatorie del D.L.von. 167/2011 concernenti:

a) il piano formativo individuale obbliga-torio soltanto per l’acquisizione dellecompetenze tecnico – professionali especialistiche (è questa una grossa novitàsotto l’aspetto prettamente operativo); b) la registrazione della formazione e dellaqualifica professionale ai fini contrattualieffettuata su un documento avente i con-tenuti minimi del modello di libretto for-mativo (il modello ministeriale, moltosemplice, risalente al 2005); c) in caso di imprese multi localizzate laformazione avviene nel rispetto della di-sciplina ove l’impresa ha la sede legale(tale principio appare del tutto analogo aquello già contenuto nell’art. 7 del D.L.von. 167/2001). Trascorso senza alcuna decisione il ter-mine del 30 settembre 2013 i principi con-tenuti nelle lettere a), b) e c) trovanodiretta applicazione, ferma restando lapossibilità di una diversa disciplina in se-guito all’adozione delle suddette lineeguida o in seguito all’adozione di disposi-zioni di specie da parte delle singole Re-gioni. Ovviamente, la legislazioneregionale dovrebbe avere, sull’argo-mento, una certa flessibilità: in caso con-trario, si tornerebbero a creare problemidi costituzionalità, già affrontati dalla Con-sulta, alla luce dell’art. 117 Cost. Altra no-vità concernente l’apprendistato ècontenuta all’art. 9, comma 3: si tratta diuna “aggiunta”, attraverso il comma 2 –bis, all’art. 3 del D.L.vo n. 167/2011 e ri-guarda il “dopo” l’ottenimento dellaqualifica o del diploma professionale at-traverso l’iter previsto dall’art. 3: “Suc-cessivamente al conseguimento dellaqualifica o diploma professionale ai sensidel D.L.vo n. 226/2005, allo scopo di con-seguire la qualifica professionale ai finicontrattuali, è possibile la trasformazionedel contratto in apprendistato professio-nalizzante o di mestiere: in tal caso, la du-rata massima complessiva dei dueperiodi di apprendistato non può ecce-dere quella individuata dalla contratta-zione collettiva di cui al presentedecreto”. I commi 4 e 5 dell’art. 2, previsti dal D.L.n. 76/2013 sono stati cancellati dallalegge di conversione sia per evitare pro-blemi di costituzionalità, sia perché al-cune Regioni (v. Emilia – Romagna, Sicilia)hanno cominciato a dare attuazione allelinee guida della Conferenza Stato – Re-gioni del 24 gennaio 2013. Al contempo,però, è stato previsto, per il sostegno alsettore dei beni culturali, l’istituzione di unfondo straordinario di un milione di eurodenominato “Fondo mille giovani per lacultura”, destinato alla promozione di ti-rocini formativi e di orientamento nei set-

tori della cultura e formativi destinati aigiovani fino a 29 anni. Con decreto “con-certato” tra Lavoro e Beni Culturali daemanare entro 60 giorni dalla data di en-trata in vigore della legge di conversionesaranno definite le modalità ed i criteri diaccesso ai benefici del Fondo. L’aboli-zione dei commi 4 e 5, disposta in osse-quio alle precedenti pronunce della CorteCostituzionale (v. tra le altre la n.287/2012) postula la necessità di risolvereil problema di quelle Regioni che nonhanno ancora recepito gli indirizzi dellelinee guida. Si ritiene che nelle realtà re-gionali ove si è legiferato in base alle vec-chie regole, si continui ad applicare quellanormativa, laddove invece non sia statamai emanata alcuna disposizione, nonsarà possibile instaurare nuovi tirocini, senon dopo una sollecita approvazione diuna normativa “figlia” dell’accordo Stato– Regioni e Province Autonome del 24febbraio 2013. Un’altra norma introdottain sede di conversione prevede che per itirocini formativi previsti dall’accordo sullelinee guida della Conferenza Stato – Re-gioni del 24 gennaio 2013 i datori di la-voro pubblici e privati, con sedi in piùRegioni, possano far riferimento alla nor-mativa della Regione ove è ubicata lasede legale: parimenti, le comunicazionisui tirocini (art. 1, comma 1180, dellalegge n. 296/2006) possono essere ac-centrate sul servizio informatico nel cuiambito territoriale insiste la sede. Con i commi successivi trovano una pro-pria disciplina i tirocini “curriculari” in am-bito universitario, previsti nei piani distudio, finalizzati a favorire l’incontro conle imprese in un’ottica di alternanza trastudio ed attività produttive. Le Universitàdebbono stilare una graduatoria degliaventi diritto secondo criteri di premialità:regolarità del percorso di studi; votazionemedia degli esami; condizioni economi-che dello studente individuate in base al-l’ISEE. La durata minima del tirocinio è ditre mesi, le Università corrispondono rim-borsi nella misura massima di 200 euroche rappresentano il 50% della sommacomplessiva (l’altra parte è erogata dalsoggetto ospitante, pubblico o privato).Con un decreto interministeriale (Istru-zione ed Economia) da varare entro ses-santa giorni, andranno fissati i criteri per ipiani triennali di intervento per tirociniextra curriculari destinati ai giovani chefrequentano la quarta classe delle supe-riori, con priorità per chi è iscritto agli isti-tuti tecnici e professionali, sulla base diprincipi meritocratici. Vale la pena di ri-cordare che in favore dei giovani fre-quentanti attività di tirocinio va “aperta” laposizione INAIL e va stipulata l’assicura-

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zione per la responsabilità civile contoterzi.L’art. 2, comma 9, ha prorogato fino al 15maggio 2015 il termine per usufruire delcredito d’imposta per le assunzioni, inpianta stabile ad incremento della baseoccupazionale, nelle aziende ubicate nelMezzogiorno, di lavoratori svantaggiati omolto svantaggiati, secondo la defini-zione fornita dal Regolamento CE n.800/2008. L’art. 3 prevede, tra le altre cose, borse ditirocinio formativo (art.3, comma 1, letterac ) in favore di giovani che non lavorano,non studiano e non partecipano ad alcunaattività di formazione, di età compresa trai 18 ed i 29 anni, residenti o domiciliatinelle Regioni del Mezzogiorno. Tali attivitàdanno diritto alla percezione di un’inden-nità di partecipazione, finanziata per il2013, per il 2014 ed il 2015 con 56 milionidi euro per ogni anno di riferimento. La di-sposizione prevede una serie di modalitàdi assegnazione delle risorse che sonodelineate al comma 3. Anche le forme diauto impiego ed imprenditorialità previstedal D.L.vo n. 185/2000 sono rifinanziateper un triennio con 26 milioni di euro peril 2013 ed il 2014 e con 28 milioni di europer il 2015, con priorità riservata ai bandiche prevedano il sostegno di nuovi pro-getti o imprese che possano avvalersi diun’azione di accompagnamento e tuto-raggio per l’avvio ed il consolidamentodell’attività imprenditoriale da parte dialtra impresa già operante da tempo, consuccesso, in altro luogo e nella medesimaattività. All’interno di questo articolo as-sume una particolare valenza il c.d. “Pianodi azione e di coesione” che, nella so-stanza, è un accordo sottoscritto da Basi-licata, Calabria, Campania, Puglia,Sardegna, Sicilia, Abruzzo e Molise fina-lizzato ad accelerare l’utilizzo dei fondistrutturali per evitare la restituzione dellesomme non spese nel periodo program-mato 2007 -2013. L’art. 5 prevede una apposita struttura,con compiti propositivi ed istruttori, conscadenza al 31 dicembre 2015, destinataa promuovere le iniziative per il pro-gramma “Garanzia dei Giovani” e per la ri-collocazione dei soggetti che hannousufruito degli ammortizzatori in deroga.La commissione è composta dal Segre-tario Generale del Ministero del Lavoro oda un Dirigente Generale, dal Presidentedell’ISFOL, dal Presidente di Italia LavoroSpA, dal Direttore Generale dell’INPS, daiDirigenti Generali del Ministero del Lavoroe del Ministero dell’Istruzione, dell’Uni-versità e della Ricerca chiamati in causaper le materie oggetto di intervento, datre rappresentanti della Conferenza Stato

– Regioni, da due rappresentanti desi-gnati dall’Unione delle Province Italiane, eda un rappresentante dell’Unione delleCamere di Commercio. La partecipazioneè gratuita e dà diritto soltanto ad inden-nità di missione. Il compito della com-missione è definito dal comma 2 eriguarda: a) l’interazione tra i diversi livelli di Go-verno per la realizzazione delle politicheoccupazionali, raccogliendo dati sulla si-tuazione dei servizi all’impiego delle Re-gioni, sulle quali incombe un onere dicomunicazione bimestrale; b) la definizione di linee guida nazionali,da adottarsi anche a livello locale per laprogrammazione degli interventi di poli-tica attiva ed i criteri di utilizzo delle ri-sorse economiche; c) la stipula di convenzioni ed accordi construtture pubbliche e private; d) l’indirizzo ed il coordinamento degli in-terventi del Ministero del Lavoro, del-l’ISFOL e di Italia Lavoro SpA; e) la definizione e la individuazione dellemigliori prassi da promuovere e diffon-dere tra i vari soggetti operanti per la rea-lizzazione degli obiettivi; f) la valutazione degli interventi realizzatisulla base dell’efficacia, dell’efficienza edell’impatto sulla premialità; g) l’attività progettuale per integrazionedei sistemi informativi; h) l’attività di monitoraggio e le conse-guenti proposte al Ministro del Lavoro fi-nalizzate al miglioramento dell’azioneamministrativa; i) l’avviamento di una organizzazione si-stemica con successiva pubblicazione inrete, relativa alla formazione professio-nale finanziata in tutto o in parte con ri-sorse pubbliche, rapportata al tasso dicoerenza tra la formazione impartita e glieffettivi sbocchi professionali, con di-stacco temporaneo, se necessario, di per-sonale di Italia Lavoro SpA, dell’ISFOL edei Centri per l’Impiego, senza maggiorioneri per la finanza pubblica; j) la promozione dell’accessibilità da partedi ogni persona interessata o del manda-tario della persona stessa, alle banchedati, da chiunque gestite e detenute, con-tenenti informazioni sugli studi compiutidalla persona stessa o sulle sue espe-rienze formative o lavorative. L’art. 6, che prevedeva disposizioni in ma-teria di istruzione e formazione è statosoppresso con la legge di conversione. Le modifiche alla normativa sui contrattia termine sono contenute nell’art. 7 ilcomma 1-bis del D.L.vo n. 368/2001 è so-stituito dal seguente: “Il requisito di cui alcomma 1 (che sono le esigenze tecnico,produttive, organizzative e sostitutive)

non è richiesto: nell’ipotesi del primo rap-porto a tempo determinato, di durata nonsuperiore a dodici mesi comprensivadella eventuale proroga, concluso tra undatore di lavoro o utilizzatore e un lavora-tore per lo svolgimento di qualunque tipodi mansione, sia nella forma del contrattoa tempo determinato, sia nel caso di primautilizzazione di un lavoratore nell’ambito diun contratto di somministrazione a tempodeterminato ai sensi del comma 4 dell’art.20 del D.L.vo n. 276/2003; in ogni altra ipo-tesi individuata dai contratti collettivi,anche aziendali, stipulati dalle organizza-zioni sindacali dei lavoratori e dei datori dilavoro comparativamente più rappresenta-tive sul piano nazionale”. Da quanto appena detto si elimina la vec-chia ipotesi (peraltro non utilizzata) cherinviava alla contrattazione nazionale o sedecentrata, a quella di secondo livello, lapossibilità di prevedere altre ipotesi nellapercentuale del 6%, e si lascia spazio allacontrattazione, anche aziendale, di preve-dere ipotesi ulteriori all’interno del con-tratto “acausale”. Lo spazio riservato dalLegislatore alle c.d. “ipotesi ulteriori” fa sìche con accordi sindacali si possa pen-sare di attivare contratti senza causale aldi là della fattispecie del “primo rapportoa tempo determinato”.Viene abrogato il comma 2 – bis dell’art. 4che non consentiva la proroga per il con-tratto a tempo determinato “acausale”:di conseguenza, tale contratto ora può es-sere prorogato come gli altri contratti atermine, essendo allo stesso applicabile“in toto” la disciplina della proroga (ovvia-mente, la logica ci porta a dire che, inquesto caso, non c’è bisogno della cau-sale, pur se la disposizione di riferimento– art. 4 del D.L.vo n. 368/2001- fa riferi-mento alle tipizzazioni): tutto questo, ov-viamente, nei limiti del tetto massimo didodici mesi. Per il resto, ai contratti “acau-sali” trovano applicazione tutti gli istitutiprevisti dal D.L.vo n. 368/2001: computa-bilità (anche per la somministrazione“acausale”) nel tetto massimo dei 36mesi oltre il quale l’ulteriore rapporto(fatta salva l’ipotesi della sottoscrizionederogatoria ed assistita di un altro con-tratto a termine presso la DTL) è a tempoindeterminato, diritto di precedenza incaso di assunzione a tempo indetermi-nato se il precedente contratto è duratoalmeno 6 mesi, “stop and go” limitato a10 e 20 giorni, computabilità ex art. 35della legge n. 300/1970 nei limiti di duratada questo previsti (a breve cambierannoin virtù della legge comunitaria 2013 diprossima approvazione). Va, inoltre, ricor-dato che tra i contratti a termine che rien-trano sotto “l’ombrello applicativo” del

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D.L.vo n. 368/2001 gli unici esonerati “exlege” dal rispetto dei termini, seppur ri-dotti ora previsti, riferiti al periodo di “la-tenza” tra un rapporto e l’altro, sono quellidisciplinati dall’art. 28 della legge n.221/2012 per le c.d “start-up innovative”ove i contratti possono essere sviluppati,anche senza soluzione di continuità, nel-l’arco temporale massimo dei 36 mesi. Percompletezza di informazione, si sottolineacome il rispetto dei termini di “stacco” tradue rapporti a tempo determinato, non siapplica anche a quelli dei lavoratori in mo-bilità stipulati ex art.8, comma 2, dellalegge n. 223/1991: ma qui, come si vedràtra poco, è la stessa disposizione a chia-rirlo (art. 10, comma 1, del D.L.vo n.368/2001), affermando, espressamente,l’esclusione dalla disciplina specifica. Altre novità intervengono con la modificadell’art. 5. La prima concerne il comma 2del contratto che viene considerato atempo indeterminato dalla scadenza deitrenta giorni (se il precedente rapportoaveva una durata inferiore a 6 mesi) o deicinquanta giorni (se superiore), in caso disforamento oltre il termine temporale fis-sato, pur se il contratto è stato stipulatocome “acausale”. Ciò, ovviamente, com-porta il pagamento maggiorato sulla retri-buzione globale di fatto (con incidenzasugli istituti correlati) che è del 20% finoal decimo giorno oltre il termine fissato edel 40% a partire dal giorno successivo.Viene, altresì, cancellato l’obbligo dellacomunicazione dello sforamento del ter-mine (era il comma 2 – bis dell’art. 5) che,peraltro, non risultava sanzionato in casodi inadempimento.La seconda novità (nuovo comma 3 del-l’art. 5) è che lo “stop and go” tra un con-tratto a termine e l’altro torna ad esseredi 10 o 20 giorni, a seconda che il prece-dente rapporto abbia avuto una duratafino a sei mesi o superiore. La disposi-zione non si applica alla ipotesi di due as-sunzioni successive a termine (comma 4),ai contratti per attività stagionali (comma4 – ter) e laddove vi sia una previsionespecifica dei contratti collettivi, ancheaziendali, che potrebbero abbassare ulte-riormente o annullare “lo stacco”. Anche l’art. 10 che tratta le esclusioni e lediscipline specifiche è interessato dallenovità. La prima riguarda l’esclusione dalcampo di applicazione del D.L.vo n.368/2001, prevista al comma 1: oltre al la-voro temporaneo, ai contratti di forma-zione e lavoro (che non ci sono più),all’apprendistato, ai rapporti a termineche non costituiscono lavoro subordinato(es. tirocini), ai richiami del personale vo-lontario dei Vigili del Fuoco, ora sono in-seriti espressamente i contratti a termine

dei lavoratori in mobilità (art. 8, comma 2,della legge n. 223/1991). Per la verità la di-zione del comma 6 (ora abrogato) ove glistessi erano contemplati faceva, in uncerto senso, intendere la loro estraneitàalle stesse causali previste dal D.L.vo n.368/2001, ma recenti sentenze di meritoavevano richiesto per tali contratti la cau-sale ex art. 1, comma 1. Con questo op-portuno cambiamento vengono menotutta una serie di discussioni relative allaapplicabilità o meno di alcuni istituti tipicidel D.L.vo n. 368/2001 come la computa-bilità nei 36 mesi o come il rispetto dello“stacco” tra un rapporto a termine e l’altrocon i soggetti in mobilità, che non trovanoapplicazione. La legge di conversione hapremesso alla modifica appena citata leparole “ferme restando le disposizionidegli articoli 6 (principio di non discrimi-nazione) ed 8 (criteri di computo ai finidell’applicazione dell’art. 35 della legge n.300/1970), disposizione che, peraltro, èstata modificata dall’art. 12 della legge n.97/2013, pubblicata in Gazzetta Ufficialeil 20 agosto 2013 il quale ricomprende nelnumero medio mensile tutti i lavoratori atermine impiegati negli ultimi due annisulla base dell’effettiva durata del rap-porto di lavoro e non, come diceva il pre-cedente testo, con la limitazione delladurata fino a nove mesi. La seconda no-vità riguarda una modifica al comma 7dell’art. 10 ove si parla dei limiti quantita-tivi di utilizzazione per i quali si rimandaalla contrattazione collettiva: ora, nelcomputo sono compresi non soltantoquelli previsti, in via generale, dal comma1, ma anche i rapporti “acausali” (comma1-bis). Con una disposizione contenutanella legge di conversione (art. 7, commae, lettera a), si è intervenuti sull’istituto deldistacco, disciplinato dall’art. 30 delD.L.vo n. 276/2003, con un comma ag-giuntivo che è il 4 – bis: “qualora il di-stacco di personale avvenga tra aziendeche abbiano sottoscritto un contratto direte di impresa che abbia validità ai sensidel D.L. n. 5/2009, convertito, con modifi-cazioni, dalla legge n. 33/2009, l’interessedel distaccante sorge automaticamentein forza dell’operare della rete, fatte salvele norme in materia di mobilità del lavora-tore previste dall’art. 2103 c.c. . Inoltre perle stesse imprese è ammessa la codato-rialità dei dipendenti ingaggiati con regolestabilite attraverso il contratto di retestesso”. Il contratto di rete è quello attra-verso il quale più imprenditori perse-guono lo scopo di accrescereindividualmente e collettivamente la pro-pria capacità innovativa e la propria com-petitività sul mercato e, a tal fine, siobbligano, sulla base di un programma

comune di rete, a collaborare in forme ein ambiti predeterminati attinenti all’eser-cizio delle proprie imprese ovvero a scam-biarsi informazioni o prestazioni di naturaindustriale, commerciale, tecnica o tec-nologica ovvero ancora ad esercitare incomune una o più attività rientranti nel-l’oggetto della propria impresa.Il Legislatore parla di “codatorialità”: sitratta di un concetto che dovrà essere ap-profondito, atteso che la titolarità con-giunta (da parte datoriale) relativa alrapporto di lavoro, appartiene a due o (ad-dirittura) più soggetti diversi e che non cisi trova di fronte a due (o più) rapporti atempo parziale ove ogni datore di lavoro èresponsabile del singolo contratto che alui fa riferimento.Per il resto l’istituto del distacco è rima-sto completamente uguale rispetto alpassato nel senso che (art. 30 del D.L.von. 276/2003) occorre, per la sua realizza-zione, la temporaneità, l’interesse del di-staccante e l’esecuzione di unadeterminata attività da parte del lavora-tore distaccato, fermo restando che ilprimo datore di lavoro rimane responsa-bile del trattamento economico, contri-butivo, assicurativo e normativo neiconfronti del lavoratore. Su quanto ap-pena detto si ritiene necessario il rinvio al-l’interpello n. 1 del 2 febbraio 2011 delMinistero del Lavoro che ha trattato pun-tualmente i tre aspetti sopra evidenziati.Se il distacco comporta un mutamento dimansioni ciò deve avvenire con il con-senso dell’interessato, mentre, in caso diutilizzazione del lavoratore ad oltre 50 Km.dalla propria sede di servizio, debbono es-sere, necessariamente, comprovate lecondizioni tecniche, produttive, organiz-zative o sostitutive che hanno determi-nato il trasferimento.La disciplina relativa al distacco, in alter-nativa al licenziamento, prevista, con ac-cordo sindacale, dall’art. 8, comma 3,della legge n. 236/1993, resta fuori dalladisciplina dell’art. 30. Se, infine, il di-stacco è intervenuto in violazione dei re-quisiti previsti dalla legge, l’interessatopuò, con ricorso giudiziale, notificatoanche soltanto a chi ne ha utilizzato la pre-stazione, chiedere la costituzione di unrapporto di lavoro subordinato nei con-fronti di quest’ultimo, con le conse-guenze previste dall’art. 27, comma 2, delD.L.vo n. 276/2003 (somministrazione ir-regolare).

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lavoratori autonomi che svolgono l’attività di pesca, anche quando non siano associati in cooperativa, sono sog-getti alla legge 13 marzo 1958, n. 250 e sono tenuti a versare all’Inps un contributo mensile, soggetto ad ade-guamento annuale, commisurato alla misura del salario convenzionale per i pescatori della piccola pesca marittima

e delle acque interne associati in cooperativa.Per il corrente anno la variazione percentuale ai fini della perequazione automatica delle pensioni è stata accertata dal-l’ISTAT nella misura del 3 per cento. La misura del salario giornaliero convenzionale per i pescatori soggetti alla legge13 marzo 1958, n. 250, risulta come segue:

Su tale retribuzione mensile devono essere calcolati, per il 2013, i contributi dovuti dai pescatori “autonomi”. Per quantoriguarda lo sgravio contributivo ex art. 2, comma 2, della legge 22 dicembre 2008, n. 203, l’articolo 1, c. 74 della leggedi stabilità 2013 dispone che “I benefici di cui all’articolo 6 del decreto-legge 30 dicembre 1997, n. 457, convertito, conmodificazioni, dalla legge 27 febbraio 1998, n. 30, sono corrisposti nel limite del 63,2 per cento per gli anni 2013 e2014, del 57,5 per cento per l’anno 2015 e del 50,3 per cento a decorrere dall’anno 2016”. A far tempo dal periodo “gen-naio 2013”, quindi, le imprese in questione sono tenute a diminuire la percentuale del beneficio spettante, che – in con-seguenza - si attesterà sulle seguenti percentuali:

•·63,20% per gli anni 2013 e 2014;•·57,50% per il 2015;•·50,30% per il 2016.E’ quanto rende noto l’Inps nella circolare n. 137/2013.

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Inail, con la circolare n. 50 del10 ottobre 2013, ha comuni-cato la rivalutazione annuale,

con decorrenza retroattiva dal 1° lu-glio 2013, delle prestazioni economi-che per infortunio sul lavoro emalattia professionale dei settori in-dustria, agricoltura, nonchè per me-dici radiologi e tecnici sanitari diradiologia autonomi. In base alle di-

sposizioni dettate da quattro Decretidel Ministero del Lavoro e delle Poli-tiche Sociali, tutti datati 10 giugno2013. La circolare rende noto che nelsettore industriale, la retribuzionemedia giornaliera per la determina-zione del massimale e del minimaledella retribuzione annua è fissata ineuro 76,11, mentre il minimale e ilmassimale di rendita sono rispettiva-

mente determinati nelle misure dieuro 15.983,10 e di euro 29.682,90. Nel settore agricolo la retribuzioneconvenzionale annua per la liquida-zione delle rendite ai lavoratori atempo indeterminato è fissata in euro24.122,02. In entrambi i settori, l’as-segno “una tantum” in caso di morte,è stabilito nella misura di euro2.108,62.

Rendita Inail: rivalutato l’importodelle prestazioni economiche per i titolari

L’

Pescatori autonomi,aliquota contributiva per l’anno 2013

I

Anno 2013

misura giornaliera

misura mensile (25gg)

Retribuzione convenzionale

€ 26,15

€ 654,00

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ono state fornite dall’Inps conla circolare n. 145 del 9 otto-bre le istruzioni procedurali e

contabili riguardanti le disposizioni dicui all’art. 2 comma 19 della Legge 28giugno 2012 n. 92 il quale - in via spe-rimentale e nel limite massimo di 20milioni di euro per ciascuno degli anni2013, 2014 e 2015 – prevede che illavoratore avente diritto alla corre-sponsione dell’indennità di disoccu-pazione ASpI o mini ASpI possarichiedere la liquidazione anticipata inun’unica soluzione degli importi delrelativo trattamento non ancora per-

cepiti, al fine di intraprendere un’atti-vità di lavoro autonomo, ovvero peravviare un’attività in forma di auto im-presa o di micro impresa, o per asso-ciarsi in cooperativa.Sono destinatari dell’intervento i la-voratori beneficiari dell’indennitàmensile ASpI o mini-ASpI che inten-dono:• intraprendere un’attività di lavoroautonomo;• avviare un’attività di auto impresa odi micro impresa;• associarsi in cooperativa in confor-mità alla normativa vigente;

• sviluppare a tempo pieno un’attivitàautonoma già iniziata durante il rap-porto di lavoro dipendente la cui ces-sazione ha dato luogo alla prestazioneASpI o mini-ASpI;• intraprendere attività di collabora-zione a progetto ovvero di co.co.cosvolta con committente diverso daldatore di lavoro con cui è cessato ilrapporto di lavoro - che ha determi-nato il diritto all’indennità di disoccu-pazione ASpI o mini ASpI – ovverodiverso da eventuali società control-late o collegate ai sensi dell’art. 2359del c.c.

Liquidazione anticipata in unica soluzionedegli importi non ancora percepiti di ASpI emini ASpI per lo svolgimento di attività autonome

S

al combinato disposto deicommi 1, 2, 38 e 69, letterac) dell’art. 2 della legge di ri-

forma si ricava l’ambito di applica-zione dell’Assicurazione sociale perl’impiego (ASpI) alle nuove tipologiedi lavoratori.Sono inclusi nell’ambito di applica-zione tutti i lavoratori dipendenti,compresi gli apprendisti e i soci lavo-ratori di cooperativa che abbiano sta-bilito, con la propria adesione osuccessivamente all’instaurazione delrapporto associativo, un rapporto dilavoro in forma subordinata. Lo ha co-municato l’Inps con la circolare n.144/2013 del 08/10/2013. Ricordiamoche il 16 maggio 2013 è stato pubbli-

cato sulla Gazzetta Ufficiale n. 113 ilDecreto n. 71253 del 25 gennaio2013 che consente l’attuazione diquella parte della disciplina introdottadalla Legge 28 giugno 2012 n. 92 che- in relazione all’estensione dellanuova assicurazione ASpI ad alcunetipologie di lavoratori in precedenzanon rientranti nel campo di applica-zione dell’assicurazione contro la di-soccupazione - ha disposto, adeterminate condizioni, un allinea-mento graduale del contributo ASpIall’aliquota contributiva ordinaria ASpIdell’1,61% (1,31% + 0,30%) per glianni dal 2013 al 2017. Il provvedi-mento interministeriale determinaper l’anno 2013 le misure delle in-

dennità di disoccupazione ASpI emini ASpI, da liquidare alla nuova pla-tea degli assicurati, in funzione del-l’effettiva aliquota di contribuzione.Sono pertanto obbligatoriamente as-soggettati all’ASpI, oltre ai lavoratoriin precedenza assicurati contro la di-soccupazione involontaria, i lavoratoridipendenti appartenenti alle seguenticategorie:• apprendisti;• soci lavoratori delle cooperative dicui al D.P.R. n. 602 del 1970;• personale artistico, teatrale e cine-matografico, con rapporto di lavorosubordinato.

Assicurazione Sociale per l’Impiego (ASpI)anche per i soci di cooperative

D

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JUS JURIS

MALATTIA - DIRITTO DI DIFESA- IN UN PROCEDIMENTODISCIPLINARE(CORTE DI CASSAZIONE SENTENZA N. 3058DEL 8 FEBBRAIO 2013)

“La Cassazione ha ritenuto legittimoil licenziamento disciplinare emessosenza la preventiva audizione del la-voratore, il quale per motivi “depres-sivi” aveva più volte procrastinatol’incontro. La Suprema Corte ha evi-denziato come l’indisponibilità ripe-tuta per motivi di salute non dovesseessere usata dal lavoratore comemezzo dilatorio per rimandare siste-maticamente il provvedimento disci-plinare e paralizzare, così, il poteredisciplinare del datore di lavoro. In-fatti, “nulla si poteva obiettare alla So-cietà appellante che si era mostratasempre disponibile (per ben quattrovolte) affinché l’appellato potesseesercitare il diritto di difesa”; inoltre,la malattia (stato depressivo) “non ap-pariva, in concreto, aver impedito fi-sicamente al lavoratore di effettuareil colloquio, né di ragguagliare ade-guatamente il rappresentante sinda-cale sulle giustificazioni da fornirerispetto ai fatti contestati”.”

ILLEGITTIMO - IL LICENZIAMENTO- SE LA PATOLOGIA - NON ÈPARTICOLARMENTE GRAVE(CORTE DI CASSAZIONE SENTENZA N. 23068DEL 10 OTTOBRE 2013)

“La Suprema Corte ha affermato la il-legittimità del licenziamento di un la-voratore che presenti una patologiafisica non eccessivamente invali-dante e, comunque, compatibile conle mansioni assegnategli, una voltaadottate le cautele di legge in gradodi ridurre i rischi per la salute; ciòanche se il medico competente del-l’azienda aveva espresso parere ne-gativo all’idoneità. Secondo i giudici della SupremaCorte “nel caso di contrasto tra il con-tenuto del certificato del medico cu-

rante e gli accertamenti compiuti dalmedico di controllo, il giudice del me-rito deve procedere alla loro valuta-zione comparativa al fine di stabilirequale delle contrastanti motivazionisia maggiormente attendibile, attesoche le norme che prevedono la pos-sibilità di controllo della malattia, nel-l’affidare la relativa indagine ad organipubblici per garantirne l’imparzialità,non hanno inteso attribuire agli atti diaccertamento compiuti da tali organiuna particolare ed insindacabile effi-cacia probatoria che escluda il gene-rale potere di controllo del giudice”.”

NON ENTRA - NEL PERIODODI COMPORTO - LA MALATTIA- “CAUSATA” DAL DATORE DI LAVORO(CORTE DI CASSAZIONE SENTENZA N. 23068DEL 10 OTTOBRE 2013)

“È illegittimo il licenziamento del di-pendente assente per malattia pro-vocata dall’azione di mobbing che ildatore di lavoro esercita nei suoi con-fronti con sanzioni disciplinari spro-positate, richiami ingiustificati e visitefiscali “a raffica”. La Suprema Corte sottolinea come, incasi del genere, il licenziamento nonpossa essere efficace qualora l’as-senza sia “imputabile alla responsa-bilità del datore di lavoro” enemmeno se l’assenza del lavoratoreper malattia supera il periodo di com-porto.”

REATO PENALE - MANCATA ESIBI-ZIONE - DOCUMENTI AGLI ISPET-TORI DEL LAVORO(CORTE DI CASSAZIONE SENTENZA N. 42334DEL 15 OTTOBRE 2013)

“La terza sezione penale della Cassa-zione ha affermato che il datore di la-voro che omette di esibire ladocumentazione richiesta dall’ispet-tore del lavoro, risponde penalmentedi ciò. Si tratta delle richieste di noti-zie concernenti violazioni delle leggisui rapporti di lavoro, sulle assicura-

zioni sociali, sulla prevenzione el’igiene del lavoro, che assumono va-lore strumentale rispetto alla funzioneistituzionale di controllo esercitatadall’Ispettorato del lavoro.Il reato in questione si configura, nonsoltanto nel caso di richiesta di sem-plici notizie, ma anche nell’ipotesi diomessa esibizione della documenta-zione che consenta all’Ispettorato dellavoro la vigilanza sull’osservanzadelle disposizioni in materia di lavoro,previdenza sociale e contratti collet-tivi di categoria, ivi compresa quellasulle assunzioni, necessaria per veri-ficare l’adempimento dei conse-guenti obblighi contributivi. Infine, igiudici della Suprema Corte ricordanoche l’articolo 4, ultimo comma, dellalegge n. 628 del 1961 punisce “coloroche, legalmente richiesti dall’Ispetto-rato di fornire notizie a norma del pre-sente articolo, non le forniscano o lediano scientemente errate od incom-plete”.”