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Economia Politica (M-Z)
Marco Grazzi
Settimana IIICorso di Laurea in Scienze Sociali e del Servizio Sociale
Corso B (M-Z)Anno Accademico 2010/11
Marco Grazzi Economia Politica 2010/11
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Riassunto della puntata precedenteLe imprese che tendono a massimizzare il profitto scelgono il volumedi produzione che corrisponde all’uguaglianza tra MC e MR nel trattocrescente della funzione di MC. Se in questa situazione il profitto èpositivo l’impresa produce altrimenti l’impresa deve valutarel’opportunità economica della produzione.
Anticipazioni sulla prossima puntataLe funzioni dei costi di produzione presentano andamenti differenti aseconda che l’impresa operi in condizioni tecniche di breve periodo,ovvero in presenza di significativi vincoli nell’organizzazioneproduttiva, oppure quando operi in condizioni di lungo periodo senzacioè ostacoli tecnici ad un completo adattamento dell’organizzazioneproduttiva a cambiamenti della domanda e dei prezzi di produzione.
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La funzione di produzione
Un fattore di produzione è un bene o servizio(input) utilizzato perottenere un altro bene o servizio(output). I fattori di produzionenecessari per l’ottenimento di una data quantità di prodotto dipendonodalla tecnologia disponibile.
L’economista considera la tecnologia come esogena(6= ingegnere) e sioccupa di scegliere il mix efficiente di fattori produttivi. In questocontesto si definisce:
la funzione di produzioneLa funzione di produzione è una relazione che definisce la massimaquantità di prodotto tecnicamente ottenibile con ogni dato mix difattori produttivi
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La funzione di produzione
Consideriamo un semplice esempio in cui due soli sono i fattorinecessari alla produzione di un dato bene. La funzione di produzionepuò essere rappresentata in un tabella
4 4 100
K L Q
2 7 106
4 12 200
8 8 200
3 5 103
Naturalmente 100 unità di prodotto possono essere ottenute anche con4 unità di capitale e 8 di lavoro ma non è efficiente quindi questacombinazione non fa parte della funzione di produzione.
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La funzione di produzione
Consideriamo un semplice esempio in cui due soli sono i fattorinecessari alla produzione di un dato bene. La funzione di produzionepuò essere rappresentata in un tabella
4 4 100
K L Q
2 7 106
4 12 2008 8 200
Tecnica di produzione A
Tecnica di produzione B
3 5 103
Naturalmente 100 unità di prodotto possono essere ottenute anche con4 unità di capitale e 8 di lavoro ma non è efficiente quindi questacombinazione non fa parte della funzione di produzione.
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La funzione di produzione
Consideriamo un semplice esempio in cui due soli sono i fattorinecessari alla produzione di un dato bene. La funzione di produzionepuò essere rappresentata in un tabella
4 4 100
K L Q
2 7 106
4 12 2008 8 200
Tecnica di produzione A
Tecnica di produzione A
3 5 103
Naturalmente 100 unità di prodotto possono essere ottenute anche con4 unità di capitale e 8 di lavoro ma non è efficiente quindi questacombinazione non fa parte della funzione di produzione.
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La funzione di produzione
Consideriamo un semplice esempio in cui due soli sono i fattorinecessari alla produzione di un dato bene. La funzione di produzionepuò essere rappresentata in un tabella
4 4 100
K L Q
2 7 106
4 12 2008 8 200
Tecnologia
di
produzione3 5 103
Naturalmente 100 unità di prodotto possono essere ottenute anche con4 unità di capitale e 8 di lavoro ma non è efficiente quindi questacombinazione non fa parte della funzione di produzione.
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Efficienza tecnica ed efficienza economica
Per passare da considerazioni di efficienza tecnica a condizioni diefficienza economica occorre considerare i prezzi dei fattori diproduzione.
K L Q Pk Pl TCk TCl TC
4 4 100 320 300 1280 1200 2480
2 6 100 320 300 640 1800 2440 *
Tecniche di produzione che utilizzano un elevato rapporto K/L sichiamano ad alta intensità di capitale. Per contro quelle caratterizzateda un alto valore del rapporto L/K si dicono ad alta intensità di lavoro.
Cosa succede se il prezzo del lavoro(salario) aumenta?
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Efficienza tecnica ed efficienza economica
K L Q Pk Pl TCk TCl TC
2 6 100 320 340 640 2040 2680
4 4 100 320 340 1280 1360 2640 *
L’aumento del prezzo del lavoro genera due effetti:
1 aumento del costo totale di produzione
2 spostamento della convenienza economica verso tecniche diproduzione a più alta intensità di capitale
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Costi totali, medi e marginali di lungo periodo
Si definisce LUNGO PERIODO il tempo necessario all’impresa permodificare l’organizzazione di tutte le attività produttive. Solo nellungo periodo si possono acquisire nuovi impianti, assumere nuovilavoratori, . . .
LTC: è il costo totale minimo di produzione corrispondente adogni ipotetica quantità di prodotto nell’ipotesi che l’impresapossa modificare tutti i fattori e scelga, per ogni volume diproduzione, la tecnica più efficiente.
LMC: è la variazione del LTC conseguente ad un incrementopermanente della produzione di un’unità.
LAC: è il rapporto tra LTC e la quantità prodotta in condizioni dilungo periodo.
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Relazioni tra LTC, LMC e LAC
Alcune proprietà generali delle curve di costo di lungo periodo:
1 i LTC aumentano sempre all’aumentare della quantità prodotta
2 la forma della curva di LMC e LAC dipende naturalmente daquella della curva di LTC
3 LMC e LAV sono legati tra loro da una relazione logica che valesempre, qualsiasi sia la funzione di LTC.
se LMC<LAC allora il LAC è decrescentese LMC>LAC allora il LAC è crescente.quando LMC=LAC il LAC è al suo valore minimo.
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Rappresentazioni grafiche delle curve di costo di LR
LTC
q
LTC
Perché rappresentiamo la curva LTC con questa forma?
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Le economie di scala
La produzione di lungo periodo di un bene è caratterizzata daeconomie di scala se al crescere della quantità prodotta (cioè dellascala di produzione) il costo medio diminuisce.
Possibili cause delle economie di scala:1 INDIVISIBILITÀ di alcuni fattori del processo produttivo. Per
produrre si sostengono dei costi che, nel limite della capacitàproduttiva dei fattori indivisibili, non variano al variare dellaquantità prodotta.
2 DIVISIONE DEL LAVORO o specializzazione. Da Adam Smithalle catene di produzione o isole di produzione.
3 REGOLA DEI 2/3 è collegata ai vantaggi dell’impiego diparticolari impianti. Serbatoi del petrolio o magazzino a forma diparallelepipedo ( capacità varia con il volume, costi con l’area)
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Le economie di scala
La produzione di lungo periodo di un bene è caratterizzata dadiseconomie di scala se al crescere della quantità prodotta (cioè dellascala di produzione) il costo medio aumenta.
Possibili cause delle diseconomie di scala:1 DISECONOMIE MANAGERIALI dovute ai crescenti costi di
controllo e coordinamento delle attività di un’organizzazionesempre più complessa.
2 dimensione TERRITORIALE e GEOGRAFICA delle attivitàd’impresa.
Gli economisti assumono che per basse quantità prevalgano leeconomie di scala mentre quando la produzione cresce oltre certilivelli prevalgono le diseconomie di scala.
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Curve di costo di lungo periodo
LTC(q) = aq− bq2 + cq3
LTC
q
LTC
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Curve di costo di lungo periodo
LTC(q) = aq− bq2 + cq3
LMC(q) =dLTC
dq= a−2bq+3cq2
LTC
LMC
LAC
q
q
LTC
LMC
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Curve di costo di lungo periodo
LTC(q) = aq− bq2 + cq3
LMC(q) =dLTC
dq= a− 2bq + 3cq2
LAC(q) =LTC
q= a− bq + cq2
q*
LACmin
LTC
LMC
LAC
q
q
LTC
LACLMC
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Curve di costo di lungo periodo
LTC(q) = aq
LMC(q) =dLTC
dq= a
LAC(q) =LTC
q= a
LTC
LMC
LAC
q
q
LTC
LACLMC =
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La scelta del volume ottimo di produzione nel LR
Come individuiamo il volume di produzione che massimizza ilprofitto dell’impresa nel lungo periodo?
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La scelta del volume ottimo di produzione nel LR
LTCLACLMCMRp
qq*
1. MR=LMC per determinare q*
LMC
DMR
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La scelta del volume ottimo di produzione nel LR
LTCLACLMCMRp
* *
1. MR=LMC per determinare q*
2. Data q trovate p
qq*
p*E
LMC
DMR
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La scelta del volume ottimo di produzione nel LR
LTCLACLMCMRp
sono positivi?3. Calcolate i profittti totali:
* *
1. MR=LMC per determinare q*
2. Data q trovate p
q*
*
*
costi totali
LMC
LAC
P
LAC
q
MR D
profitti
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La scelta del volume ottimo di produzione nel LR
Il processo di scelta del livello di produzione ottimale nel lungoperiodo è un processo a tre stadi:
1 s’identifica la q∗ in corrispondenza della quale MR=MC edRMdq
<dLMC
dq
2 si determina p∗ individuandolo sulla curva di domanda incorrispondenza di q∗
3 si controlla che i profitti siano positivi ovvero che p∗ > LAC(q∗)altrimenti sarebbe meglio chiudere l’impresa
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Costi totali, medi e marginali di breve periodo
In condizioni di BREVE PERIODO un’impresa non è in grado diadattarsi completamente a cambiamenti esogeni di domanda, ditecnologia o dei prezzi dei fattori.
Nel breve periodo possiamo quindi distinguere due tipi di fattori diproduzione:
Fattori variabili di produzione: sono risorse disponibili inquantità adattabile al volume della produzione da realizzare.
Fattori fissi di produzione: sono risorse necessarie allaproduzione la cui quantità disponibile è data.
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I costi fissi
La presenza di fattori fissi di produzione ha due importanticonseguenze:
L’impresa è costretta a sopportare dei costi fissi, ovvero dei costiche non dipendono dal volume di produzione che l’impresadecide di realizzare ma dalla quantità di fattori fissi di cuil’impresa dispone.
L’impresa non è in grado di riorganizzare flessibilmente la suaproduzione
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Curve di costo di breve periodo
STC(q) = SFC + SVC(q)
q
STCSVCSFC
SFC
SVC
STC=SFC+SVC
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Curve di costo di breve periodo
STC(q) = SFC + SVC(q)
SMC(q) =dSTC(q)
dq=
dSVC(q)dq
q0
q
q
SMC
SAC
STC STC
SMC
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Curve di costo di breve periodo
STC(q) = SFC + SVC(q)
SMC(q) =dSTC
dq
SAFC(q) =SFC
q
q
q
SMC
STC
SMC
SAFC
SFAC
STC
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Curve di costo di breve periodo
STC(q) = SFC + SVC(q)
SMC(q) =dSTC
dq
SAFC(q) =SFC
q
SAVC(q) =SVC(q)
q
q
q
STC
SMC
SAC
STC
SMC SAVC
SAFC
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Curve di costo di breve periodo
STC(q) = SFC + SVC(q)
SMC(q) =dSTC
dq
SAFC(q) =SFC
q
SAVC(q) =SVC(q)
q
SATC(q) =SFC
q+
SVC(q)q
q
q
STC
SMC
SAC
STC
SMC
SAVC
SATC
SAFC
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Curve di costo di breve periodo
STC(q) = SFC + SVC(q)
SMC(q) =dSTC
dq
SAFC(q) =SFC
q
SAVC(q) =SVC(q)
q
SATC(q) =SFC
q+
SVC(q)q
q0 q1 q2
q
q
SMC
STC
SMC
SAC
SAVC
SAFC
SATC
SVC
STC
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LMC e SMC: stessa forma ma diverse cause
LMC e SMC presentano la stessa caratteristica forma ad U. Tuttaviale ragioni economiche di tale simile forma sono diverse.
Nel lungo periodo l’impresa è in grado di variare tutti i fattoriproduttivi. In caso di un aumento della domanda può decidere diaumentare la produzione installando una nuova sofisticata lineadi assemblaggio in grado di ridurre significativamente il costomedio. Ad un certo punto entrano in gioco le diseconomie discala ed i costi medi cominciano ad aumentare.
Nel breve periodo l’esistenza di un fattore fisso (un macchinario)fa sì che l’impresa per aumentare la produzione non possa cheaumentare l’impiego dei fattori variabili (lavoro). In questasituazione possiamo spiegare intuitivamente la forma ad U dellaSMC.
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La legge dei rendimenti decrescenti
La funzione di produzione
L2L1L3 L
q
Funzione diproduzione
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La legge dei rendimenti decrescenti
La funzione di produzione
La produttività marginaledel lavoro
La legge dei rendimentidecrescenti
MPL
L2 L3
MPL
APL
L1
L
L
q
APL
Funzione diproduzione
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La scelta del volume ottimo di produzione nel breve periodo
Come individuiamo il volume di produzione che massimizza ilprofitto dell’impresa nel breve periodo?
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La scelta del volume ottimo di produzione nel breve periodo
p*
q* q
SMC
SAC
E
D
RM
SMC
SAVCSATC
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La scelta del volume ottimo di produzione nel breve periodo
p*
q* q
SMCSMC
SAC
SAVC
SATC
costi variabili
D
RM
E
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La scelta del volume ottimo di produzione nel breve periodo
p*
q* q
SMCSMC
SAC
SAVC
SATC
costi variabilicosti fissi
D
RM
E
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La scelta del volume ottimo di produzione nel breve periodo
p*
q* q
SMCSMC
SAC
SAVC
SATC
costi variabilicosti fissiprofitto
D
RM
E
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La scelta del volume ottimo di produzione nel breve periodo
EsercizioRifate l’ultimo grafico in modo da ottenere un profitto negativo
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Il processo di scelta del livello di produzione ottimale nel breve è unprocesso a tre stadi:
1 s’identifica la q∗ in corrispondenza della quale MR=MC edRMdq
<dMC
dq
2 si determina p∗ individuandolo sulla curva di domanda incorrispondenza di q∗
3 si controlla che i profitti (anche se negativi) coprano almeno icosti variabili cioè siano tali che p∗ ≥ SAVC(q∗) altrimentisarebbe meglio non produrre.
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