ECONOMIA POLITICA E INFORMAZIONE ECONOMICA · La CONTABILITA’ ECONOMICA NAZIONALE è l’insieme...

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IPC MARCO POLO VENTIMIGLIA ISISS FERMI POLO MONTALE Autore: prof. Giancarlo Memmo ECONOMIA POLITICA E INFORMAZIONE ECONOMICA PARTE SECONDA

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IPC MARCO POLO VENTIMIGLIA

ISISS FERMI POLO MONTALE Autore: prof. Giancarlo Memmo

ECONOMIA POLITICA E INFORMAZIONE ECONOMICA

PARTE SECONDA

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PARTE SECONDA

11. I DATI DELLA CONTABILITA’ NAZIONALE.

12. IL PRODOTTO NAZIONALE E INTERNO.

13. I VARI MODI DI CALCOLARE IL PRODOTTO NAZIONALE.

14.IL REDDITO NAZIONALE.

15. I DOCUMENTI DELLA CONTABILITA’ NAZIONALE.

16. GLI INDICATORI DELLO SVILUPPO.

17. GLI INDICATORI DI FINANZA PUBBLICA.

18. I DOCUMENTI DELLA PROGRAMMAZIONE PUBBLICA.

19. RIASSUNTO CONCLUSIVO DEL MODULO.

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I DATI DELLA CONTABILITA’ NAZIONALE

La CONTABILITA’ ECONOMICA NAZIONALE è l’insieme dei conti mediante i quali si descrivono quantitativamente la situazione del sistema economico in un determinato arco di tempo, solitamente un anno. La differenza tra flussi e stock: il caso del PIL (prodotto interno lordo): ANNO 2016 ANNO 2017= +18%

PIL Paese A= 2.200 MLD euro STOCK= consistenza patrimoniale finale FLUSSO= incrementi/decrementi economico finanziari Quindi ogni flusso è destinato a modificare gli stock

ISTAT

RILEVAZIONI CONTABILI

CONTABILITA’ ECONOMICA NAZIONALE

AGGREGAZIONE

DATI ECONOMICI

SERVIZI

INDUSTRIA

AGRICOLTURA

INDUSTRIA

AGRICOLTURA

SERVIZI

STOCK

FLUSSO=18%

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PIL OCCUPATI ITALIA: PERCENTUALE OCCUPATI NEI SETTORI AIS

AGRICOLTURA

I N D U S T R I A

TERZIARIO (S)

PRIMARIO

(A)

SECONDARIO (I)

Considerazioni: 1) Un paese viene definito

industrializzato quando il numero degli occupati nell’industria supera di almeno il 10% il numero degli occupati in agricoltura;

2) La presenza di un terziario non sempre è un indice “positivo” soprattutto se il terziario è solo statale;

3) Il numero di addetti o occupati in rapporto ai settori e alla relativa percentuale rispetto all’intero PIL, ci può dare informazioni sul grado di efficienza economica del settore (per esempio pochi occupati che producono un buon valore aggiunto in agricoltura;

4) Primario perché fornisce input economici all’industria (secondario) e lo sviluppo dell’industria fornisce input economici ai “servizi” (terziario).

SERVIZI PAESE INDUSTRIALIZZATO

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1970 ⇒ SEC (**) = modello europeo armonizzazione conti (SISTEMA EUROPEO DEI CONTI)

*revisionato ogni 10 anni

** basato sulla partita doppia (in uscita per l’operatore che la origina e in ingresso per l’operatore che la riceve

CONTABILITA’ NAZIONALE: IL CONCETTO DI RESIDENTE

IL PROBLEMA DELLA DISTRIBUZIONE DEL REDDITO Gli stock e i flussi nulla ci dicono su come il reddito è distribuito tra la popolazione, un primo indicatore grezzo è quello del Reddito pro-capite, cioè:

𝑌𝑌𝑌𝑌𝑌𝑌𝑌𝑌𝑌𝑌𝑌𝑌𝑌𝑌𝑌𝑌𝑌𝑌𝑌𝑌𝑃𝑃𝑌𝑌𝑃𝑃𝑌𝑌𝑌𝑌𝑌𝑌𝑌𝑌𝑌𝑌𝑌𝑌𝑌𝑌𝑌𝑌 𝑟𝑟𝑌𝑌𝑟𝑟𝑌𝑌𝑟𝑟𝑌𝑌𝑌𝑌𝑟𝑟𝑌𝑌

= Ypc (reddito procapite) Y=Yeld=reddito

Tuttavia il dato è molto grezzo, perché è come se tutti prendessero la stessa percentuale di reddito prodotto, ma sappiamo che non è così, sappiamo che i poveri esistono ed esistono coloro che percepiscono meno del reddito procapite. Quindi nonostante la produzione sia “sociale”, la distribuzione del prodotto non è sociale ma avviene a seconda della forza dei gruppi di pressione, per cui in certe

MODELLO SEC 95 (*)

INDIVIDUARE GLI OPERATORI ECONOMICI

DEFINIRE I FLUSSI/RELAZIONI

IDENTIFICARE GLI AGGREGATI ECONOMICI

RESIDENTE=SOGGETTO CENTRO PROPRI ………INTERESSI ECONOMICI

INTERNO TERRITORIO ECONOMICO

NAZIONALE

RESIDENTI

INTERNO

NAZIONE

Giuridico Amministrativo

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epoche alcuni gruppi riescono ad accaparrarsi quote crescenti di produzione e in altri periodi storici quote via decrescenti. LA FUNZIONE DI PRODUZIONE

La funzione mette in relazione il prodotto Q con i fattori della produzione K=capitale e L= lavoro, la funzione è costruita tenendo ferma la capacità tecnologica e produttiva (innovazioni e impianti) LA DISTRIBUZIONE DEL PRODOTTO SOCIALE (REDDITO) Popolazione 100%

75%

50%

25%

Ypc 75% Ynaz Y

Pop x Ypc = Ynazionale

Q q2 q1

K, L L1 L2

ZONA DEI RENDIMENTI DECRESCENTI

ZONA DEI RENDIMENTI CRESCENTI

RENDIMENTI COSTANTI

RENDIMENTI DECRESCENTI O ZONA DELLA DISOCCUPAZIONE NASCOSTA

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3

2

1

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Il 75% del Ynazionale è distribuito al 25% della popolazione e il 75% della popolazione ha il 10% del Ynazionale

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UN METODO DI MISURA DELLA DISEGUAGLIANZA: LA CURVA DI LORENZ E L’INDICE DI GINI Uno dei metodi più interessanti per misurare il grado di diseguaglianza della distribuzione del reddito è costituito dalla cosiddetta curva di Lorenz, rappresentata nella figura 1.

Figura 1 • La retta a 45° indica una distribuzione perfettamente ugualitaria. Ogni punto della curva di Lorenz indica la percentuale di reddito percepita da una percentuale di famiglie. Lo scarto della curva di Lorenz dalla retta a 45°, indicato dall’area ombreggiata, costituisce una misura del grado di diseguaglianza nella distribuzione del reddito.

L’asse verticale indica le percentuali del reddito delle famiglie; l’asse orizzontale indica le percentuali di famiglie. Una distribuzione perfettamente uniforme del reddito si avrebbe qualora il 20% delle famiglie ottenesse il 20% del reddito totale (e anche all’interno di questa fascia la distribuzione risultasse uniforme), il 40% delle famiglie percepisse il 40% del reddito, e così via. La curva tratteggiata della figura rappresenta questo caso di distribuzione perfettamente eguale. La curva di Lorenz descrive, invece, la distribuzione effettiva del reddito: ogni punto della curva indica la percentuale di reddito ricevuto nella realtà da una percentuale di famiglie. Lo scarto della curva di Lorenz dalla curva della perfetta uguaglianza è indicato dall’area ombreggiata, che costituisce una misura del grado di disuguaglianza nella distribuzione del reddito. Quanto più è ampia quest’area, tanto maggiore è la distanza della distribuzione effettiva dalla perfetta uniformità. Nel caso di completa disuguaglianza, l’area coinciderebbe con il triangolo 0AB.È possibile fornire un indice specifico della disuguaglianza, che è dato dal rapporto tra l’area compresa tra la curva di eguaglianza perfetta e la curva di Lorenz e l’area del triangolo 0AB. Tale indice, definito coefficiente di Gini, assume un valore compreso tra 0 (per l’uguaglianza perfetta) e 1 (per la massima disuguaglianza). (Claudio Tangocci Economia politica • © Ulrico Hoepli Editore S.p.A. 2012)

Perc

entu

ale

redd

ito

uguaglianza

Curva

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http://www.americaoggi.info/2011/10/10/27168-divario-sempre-crescente-buffett-la-lotta-di-classe-esiste-e-labbiamo-vinta-noi (la lotta di classe secondo uno degli uomini piu’ ricchi del mondo)

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IL PRODOTTO NAZIONALE E INTERNO

Gli economisti della scuola neoclassica, non potevano concepire una crisi economica, tutti i mercati sono in equilibrio o vanno in equilibrio, quindi se c’è sottoccupazione i salari diminuiranno fino ad assorbire tutta la mano d’opera disponibile. Quindi il salario W di equilibrio è quello che permette la piena occupazione del lavoro L, l’aumento del reddito complessivo determinerà un aumento del risparmio e secondo Say tutto il risparmio è in equilibrio con l’investimento, cioè la produzione crea la sua domanda….ma la crisi del 1929 fece crollare questa visione economica.

Studiando quella crisi economica Keynes formulò la sua Teoria Generale, criticando la visione neoclassica, introducendo la possibilità per il sistema economico di stare in situazione di sottoccupazione.

Per Keynes l’espansione monetaria da sola non basta per far ripartire il sistema economico, perché la diminuzione del tasso di interesse oltre a creare delle aspettative per la preferenza per la liquidità sul futuro andamento, non va oltre un certo livello in quanto opera la trappola della liquidità: gli operatori si convincono che i tassi di interesse sono così bassi che non potranno che aumentare, quindi preferiscono fare incetta di scorte di liquidità, che potranno utilizzare quando si alzeranno i tassi di interesse valorizzando la loro liquidità (Valore liquidità= tasso di

AD

AS

P1

Q1

P1=indice dei prezzi

Q1= quantità prodotti

P1xQ1= PNL

AD>AS=P1↑↑ inflaz.

AD<AS=P1↓ deflaz.

VISCHIOSITA’ DEI PREZZI: l’aumento dei prezzi è più veloce della diminuzione (crescono velocemente, si abbassano lentamente).

E=EQUILIBRIO

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interesse x quantita’ di moneta) o comprando titoli sfruttando i prezzi più bassi ( i Ptit…ma se mi tengo “liquido”, scommettendo che i tassi di interesse non potranno che aumentare, il Ptit e quindi comprerò..).

Quindi da sola l’espansione monetaria può non bastare a far ripartire il sistema e ha effetti inflazionistici gravi: gli operatori nella zona della trappola della liquidità rimangono “liquidi” e quindi non tutto il risparmio si trasforma in investimento, cade la legge di Say!

A questo punto interviene lo Stato, secondo Keynes solo lo Stato può con il deficit spending (disavanzo di bilancio) fare quelle opere e attività economiche che i privati non sono disposti a fare data la congiuntura negativa…però sono disponibili a prestare soldi allo Stato (debito pubblico).

Quindi nelle crisi è importantissima la leva fiscale (in termini di deficit spending non di nuove tasse perché queste non risolvono il problema e deprimono i consumi e la produzione).

Approfondimenti: 1) Teoria Generale di Keynes; 2) Poltica Monetaria; 3) Preferenza per la liquidità; 4) Trappola della liquidità; 5) Deficit Spending DEFINIZIONI:

Bisogna escludere i beni intermedi nel calcolo per evitare duplicazioni:

Il valore della Pizza venduta, incorpora già il valore della farina acquistata, dei pelati e degli altri ingredienti…

Pizza=100= 40 farina+30 ingredienti+10 altro+ 20 guadagno

Il valore aggiunto VA è dato dalla differenza tra il ricavo complessivo e il costo dei beni intermedi necessari per produrre il bene:

VA=RICAVO - COSTI BENI INTERMEDI

VA Pizza= 100-40-30-10 =20

Il PRODOTTO NAZIONALE LORDO è costituito dalla somma dei valori monetari di tutti i beni e servizi finali prodotti in un anno dagli operatori economici nazionali (imprese, Pubblica Amministrazione, famiglie) sia all’interno che all’estero.

PNL

SOMMA DEI VALORI MONETARI DI TUTTI I BENI E SERVIZI FINALI PRODOTTI

SOMMA DEI VALORI AGGIUNTI DELLE SINGOLE IMPRESE

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In sintesi le differenze:

Il PIL è il valore dei beni e servizi prodotti esclusivamente sul solo territorio nazionale, da operatori economici nazionali o stranieri.

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PILpc= 𝑃𝑃𝑌𝑌𝑌𝑌𝑌𝑌𝑛𝑛𝑛𝑛𝑌𝑌𝑟𝑟𝑌𝑌 𝑌𝑌𝑎𝑎𝑌𝑌𝑟𝑟𝑌𝑌𝑌𝑌𝑟𝑟𝑌𝑌 𝑟𝑟𝑌𝑌𝑌𝑌 𝑃𝑃𝑌𝑌𝑌𝑌𝑟𝑟𝑌𝑌

prodotto pro capite

Il prodotto interno lordo pro capite è comunque una media che nulla ci dice su come è effettivamente distribuito il reddito.

I VARI MODI DI CALCOLARE IL PNL

Ynaz

Tempo

Il prodotto è sociale:

CONSUMO

K, L, T ⇒ MERCATO ⇐ Consumatori

PRODUZIONE

incremento

decremento I

ΔPIL/anno

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1. IL PNL NOMINALE E REALE

ANNO PRODUZIONE PREZZO MONETARIO UNITARIO

PNL

NOMINALE

Δ PNL

1 5 MELE 100€ =500 € PNL1

2 ESEMPIO DI CRESCITA SOLO NOMINALE Pnl2-Pnl1=50

5 MELE 110€ =550 € PNL2

CRESCITA DEL 10% ??????

PRODOTTO NAZIONALE LORDO O NETTO A PREZZI DI MERCATO =

Comprende/non comprende, le imposte indirette

PRODOTTO NAZIONALE NOMINALE = i prezzi dei beni e servizi sono quelli attuali dell’anno considerato.

PRODOTTO NAZIONALE REALE = i prezzi dei beni e servizi sono quelli dell’anno base.

PRODOTTO NAZIONALE NETTO =

PNL - ammortamenti

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2. IL PIL/PNL A PARITA’ DEI POTERI D’ACQUISTO (PPA)

PAESE A (EUROPA) PAESE B (U.S.A.)

Tasso di cambio=

1€=2$

PIL REALE PIL NOMINALE

PIL REALE PIL NOMINALE

5 mele P1=100€

5x100=500€

5 mele P1= 100 $

5x100=500$

PIL NOMINALE ESPRESSO IN $:

500€x2=1000€

PIL NOMINALE ESPRESSO IN €=

500/2= 250€

??????

PILreale A= PIL reale B

PIL€A=500x2=1.000€ ≠ PIL$B = 500 $

Quindi nominalmente il Paese A ha il PIL DOPPIO rispetto al Paese B, ma IL PIL REALE E’ IDENTICO!!!

Per evitare le ILLUSIONI MONETARIE dovute anche ai TASSI DI CAMBIO, dobbiamo chiederci:

quale è la massa monetaria necessaria per acquistare 5 mele?

500€A ⇔ 500$B

Occorre calcolare lo stesso PIL a parità di potere d’acquisto delle valute nazionali.

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IL REDDITO NAZIONALE

PRODUZIONE = 100 AUTO

Prezzo unitario= 10.000 € RICAVO= 1.000.000 €

1.000.000 €

Costo del lavoro

(salari)

AMMORTAMENTO IMPIANTI +

REMUNERAZIONE CAPITALE

PROFITTO

(imprenditorialità)

COSTO OPPORTUNITA’

(Mec)

IL MIGLIOR IMPIEGO

ALTERNATIVO DEL CAPITALE

(monetario)

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Si può pensare per completezza a remunerare anche il fattore produttivo Terra, nel senso che nella parabola neoclassica si può ulteriormente distinguere tra il proprietario degli impianti (il Capitalista, dove il capitale è inteso in senso fisico) e il proprietario della terra dove sorgono gli impianti (la Rendita intesa come remunerazione per il valore della terra occupata dagli impianti produttivi).

A patto che la produzione realizzata, venga tutta venduta, cioè non ci siano crisi di sovrapproduzione (!), possiamo dire che:

π = PROFITTO

Y(yeld)=REDDITO

W (wage)= SALARI

K= capitale fisico (impianti, capannoni, ecc.)

T= RENDITA TERRIERA (sempre in termini di “costo opportunità del miglior impiego alternativo di quella terra)

RICAVO=Y= π+w+T SCOMPOSIZIONE DEI REDDITI DISTRIBUITI DURANTE LA

PRODUZIONE

PRODUZIONE P=prezzo unitario

w=salario unitario

T=rendita terra (affitto terreno)

K=impianti,materie prime, ammortamento e remunerazione dell’investimento

π

bravura imprenditore

100 AUTO 10.000 1.000 100.000 200.000 ammortamenti e materie prime totali

Mec=30%

In dieci anni i 200.000 euro avrebbero reso circa il 30% cioè

50.000 euro

400 OPERAI 400.000

IMPIANTI 250.000

IMPRENDITORIALITA’ 150.000.000

PRODOTTO 1.000.000

N.B. E’ agevole dimostrare che spesso T+K+π, fanno capo ad un’unica persona che è il capitalista, cioè colui che detiene il capitale.

Quindi il PNL o Y o R, è controbilanciato dai redditi distribuiti nella produzione.

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Il Consumo aumenta generalmente all’aumentare del reddito disponibile Yd (al netto delle tasse), ovviamente a un certo punto all’aumentare del reddito, il consumo si stabilizza: solitamente consumano in proporzione al reddito disponibile, molto di piu’ “i poveri” che “le classi abbienti”. In ogni caso un livello minimo di consumo anche in assenza di reddito disponibile deve esserci per la mera sopravvivenza (C0 da indebitamento).

Il Risparmio aumenta anche esso all’aumentare del reddito, tuttavia poiché comporta comunque un Yd per finanziare il Cm o “consumo di cittadinanza” a cui corrisponde un S=0 (le persone hanno qualcosa in più della mera sopravvivenza biologica..), infine -S0 serve per finanziare il C0 (ci si indebita per vivere).

Una ulteriore considerazione lega il Yd all’età degli individui, da cui discende il principio Keynesiano che la popolazione anziana statisticamente risparmia meno (in termini di flussi non di stock e comunque si pensi alla distanza sempre più ampia tra i redditi pensionistici che sono al 40-50% dell’ultimo Yd da lavoro) rispetto alla popolazione giovane.

Y= C+S (mercato)

Y= C+I (produzione)

Y=Y=C+S=C+I

0

Cm

-S0

C0

S, C

S=0 Yd=Ycit

C0

Yd

C

FUNZIONE DEL CONSUMO

C=f(Yd)

C0= consumo irriducibile

C=f (Yd)

S=SAVE =risparmio

Yd

C=f (Yd) FUNZIONE DEL RISPARMIO

S=f (Yd)

-S0 =indebitamento per vivere

EQUILIBRIO

C+S = C+I

S=I

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Quindi il mercato macroeconomico è in equilibrio quando tutto il risparmio S, viene convertito in investimento I.

La natura circolare del Reddito Nazionale è data dal fatto che:

- Le famiglie alle imprese i fattori produttivi con i quali vengono prodotti i beni e servizi che le famiglie stesse acquistano (flusso reale) pagandoli con il denaro ricevuto dalle imprese sotto forma di redditi distribuiti durante la produzione (flusso monetario);

- La Pubblica Amministrazione (PP.AA.) acquista dalle imprese i beni e servizi e dalle famiglie i fattori produttivi necessari per la spesa pubblica (flusso reale) pagandoli con i tributi versati dalle famiglie e dalle imprese (flusso monetario);

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- Gli operatori economici se acquistano beni dall’estero (importazioni), tendono a pagarli in equilibrio con i beni prodotti in loco ma venduti all’estero (esportazioni)

X= esportazioni M=importazioni BP=X-M=bilancia dei pagamenti Per calcolare il valore dei beni e servizi prodotti dalla PPAA, poiché spesso non hanno un prezzo di mercato, si adotta la finzione che il valore sia dato dai costi di personale ecc. necessari per produrli.

N.b.

Se la BP è in negativo, vuol dire che ci stiamo indebitando con operatori esteri per acquistare le importazioni, ciò determina una perdita sul Y nazionale.

EQUAZIONE DEL REDDITO NAZIONALE

Y= C+I+G+BP

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I DOCUMENTI DELLA CONTABILITA’ NAZIONALE

Il BILANCIO ECONOMICO NAZIONALE (quello “pubblico” lo trovate qui: http://www.mef.gov.it/) mostra come vengono impiegate le risorse raccolte e disponibili.

ENTRATE=RISORSE DISPONIBILI USCITE= IMPIEGHI EFFETTUATI

PIL

+

IMPORTAZIONI

CONSUMI

+

INVESTIMENTI PRIVATI E PUBBLICI

+

ESPORTAZIONI

OFFERTA AGGREGATA DOMANDA AGGREGATA

IL CONTO ECONOMICO DELLE RISORSE E DEGLI IMPIEGHI

1) https://www.forexguida.com/finanza/il-conto-economico-delle-risorse-e-degli-impieghi.html

2) http://economia.unipv.it/pagp/pagine_personali/gascari/macro/Lezione%203.pdf

3) http://www.treccani.it/enciclopedia/contabilita-nazionale_%28Enciclopedia-delle-scienze-sociali%29/

4) https://www.simone.it/newdiz/newdiz.php?action=view&dizionario=6&id=704

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GLI INDICATORI DELLO SVILUPPO

CRESCITA ECONOMICA ≠ SVILUPPO SOCIO ECONOMICO

PROFITTO ≠ UMANAMENTE ACCETTABILE

TUTTO CIO’ CHE E’

PROFITTEVOLE

NON E’

NECESSARIAMENTE

UMANAMENTE

AUSPICABILE

CRESCITA

ECONOMICA

ESTERNALITA’

POSITIVE

NEGATIVE

DISECONOMIE:

es. inquinamento

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PNL=ASPETTI QUANTITATIVI= crescita economica SVILUPPO = ASPETTI QUALITATIVI Es. creo 1.000 posti di lavoro

precari

Dimezzando lo stipendio (job sharing)

Mansioni di basso profilo, ecc.

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Vilfredo Pareto (ottimo paretiano)

Lo sviluppo è fortemente legato al benessere personale nazionale, prevedibilmente una migliore distribuzione del reddito, aumenterebbe il reddito personale disponibile e quindi migliorebbe la propria utilità o benessere.

Pareto per evitare visoni “egualitariste” della società capitalista, coniò la sua definizione e postulato di ottimo paretiano che sostanzialmente afferma che la distribuzione ottimale del reddito deve essere quella che può migliorare la posizione di alcuni ma SENZA PEGGIORARE LA POSIZIONE DI NESSUN ALTRO, in sostanza i margini di distribuzione del prodotto sociale sono affidati ai flussi e non agli stock.

Per approfondire:

1) https://www.simone.it/newdiz/newdiz.php?action=view&dizionario=6&id=2286 2) http://www.treccani.it/enciclopedia/ottimo-di-pareto_%28Dizionario-di-

Economia-e-Finanza%29/ 3) http://www.okpedia.it/ottimo_paretiano

SVILUPPO BENESSERE PIGOU E LA FELICITA’ DELLA NAZIONE

DISTRIBUZIONE DEL REDDITO EGUALITARIA FA AUMENTARE IL BENESSERE NAZIONALE

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GLI INDICATORI DELLA FINANZA PUBBLICA

1. L’ATTIVITA’ FINANZIARIA PUBBLICA

2. LA SPESA PUBBLICA

3. LE ENTRATE PUBBLICHE

DERIVATI=deriva dalla ricchezza posseduta da

altri soggetti.

LA SPESA PUBBLICA è data dall’insieme dei mezzi finanziari che lo Stato e gli EE.PP. impiegano per il soddisfacimento dei bisogni collettivi.

Le SPESE DI PRODUZIONE o spese per beni e servizi, sono somme pagate alla PP.AA. per Lavoro, Beni strumentali e Fattori produttivi che servono per produrre BENI E SERVIZI PUBBLICI da mettere a disposizione dei cittadini.

I TRASFERIMENTI sono somme pagate dalla PP.AA. a favore di determinate categorie di soggetti erogate a titolo gratuito.

ENTRATE PUBBLICHE

PREZZI

TRIBUTI

(derivati)

PRESTITI

(derivati)

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Per ENTRATE PUBBLICHE si intende il complesso dei mezzi monetari che entrano nelle casse dello Stato e degli EE.PP. per perseguire le finalità che sono loro proprie.

I PREZZI sono il ricavato della vendita di beni e servizi prodotti da imprese o della vendita di beni facenti parte del patrimonio pubblico.

I TRIBUTI sono la principale fonte di entrate dello Stato, sono prelevamenti di denaro fatti ai cittadini avvalendosi del potere coercitivo dello Stato, che gli deriva dalla sua sovranità in questo settore.

IMPOSTE ⇒ finanziano i servizi indivisibili (difesa, ordine pubblico, sanità, tutela ambientale).

TASSE ⇒ finanziano i servizi divisibili ( istruzione, sanità, giustizia, raccolta di rifiuti-TARI).

4. LA PRESSIONE FISCALE

Pt = ∑𝑻𝑻𝑻𝑻𝑻𝑻𝑻𝑻𝑻𝑻𝑻𝑻𝑻𝑻𝑷𝑷𝑻𝑻𝑷𝑷

(pressione tributaria)

Pf = ∑𝒕𝒕𝒕𝒕𝒕𝒕𝒕𝒕𝒕𝒕𝒕𝒕𝒕𝒕+𝒄𝒄𝒄𝒄𝒄𝒄𝒕𝒕𝒕𝒕𝒕𝒕𝒕𝒕𝒕𝒕𝒕𝒕𝒕𝒕𝑷𝑷𝑻𝑻𝑷𝑷

(pressione fiscale) 45%

Pfn = ∑𝒕𝒕𝒕𝒕𝒕𝒕𝒕𝒕𝒕𝒕𝒕𝒕𝒕𝒕+𝒄𝒄𝒄𝒄𝒄𝒄𝒕𝒕𝒕𝒕𝒕𝒕𝒕𝒕𝒕𝒕𝒕𝒕𝒕𝒕+𝒑𝒑𝒕𝒕𝒑𝒑𝒑𝒑𝒕𝒕𝒕𝒕𝒕𝒕𝒕𝒕𝑷𝑷𝑻𝑻𝑷𝑷

(pressione finanziaria) 50%

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5. LA CRESCITA DELLA SPESA PUBBLICA E IL DEBITO PUBBLICO

Nella misura in cui la Pf aumenta, potrebbe disincentivare la produzione, quindi diminuire il gettito fiscale e poiché certi servizi pubblici sono imprescindibili, si manifesta una vischiosità della spesa pubblica (che non scende) e quindi una maggiore richiesta di prestiti su titoli del debito pubblico o sovrano.

Pf ↑ ⇒ Debito PP ↑↑

LA CURVA DI LAFFER

N.B. Negli Stati Uniti, la teoria di Laffer venne applicata con la Regan economics, il risultato finale fu un gigantesco buco di bilancio che la FED dovette ripianare con nuova moneta.

CRISI DEL DEBITO SOVRANO

= default (insolvenza)

DEFICIT → E< U

DEBITO PUBBLICO = moneta dovuta dallo Stato ai suoi cittadini o ad altri Paesi o Istituzioni Internazionali.

INTERESSI SUL DEBITO

FIDUCIA

RATING

RICHIESTA TIT DEL DEB PUB

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Δ s = SPREAD = i btp (ITA) – i bund (D)

Δ s ↑ ⇒ cade il Governo Berlusconi 2011

Δ s ↓ ⇒ gli investitori stranieri hanno fiducia ITA e comprano titoli deb pub

http://goofynomics.blogspot.it/2014/01/53-anni-di-spread.html

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6. IL PATTO DI STABILITA’ E CRESCITA 𝐷𝐷𝐷𝐷𝐷𝐷𝐷𝐷𝐷𝐷𝐷𝐷𝐷𝐷𝑃𝑃𝐷𝐷𝑃𝑃

< 3% 𝐷𝐷𝐷𝐷𝐷𝐷𝐷𝐷𝐷𝐷𝐷𝐷𝑃𝑃𝐷𝐷𝑃𝑃

< 60% ⇐ early worning Patto di stabilità e crescita → Amsterdam 1997 Maastricht 1992 → convergenza delle economie europee

CRITICA

EUROPA DELLA TECNOCRAZIA, DELLE BANCHE E DELLE MULTINAZIONALI: hanno fatto la moneta (l’euro) SENZA L’UNIONE POLITICA !

I DOCUMENTI DELLA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

BILANCIO

STATO FUNZIONI

DOC. CONTABILE

SPESE X I CITTADINI

ENTRATE DEL CITTADINO

ANNO Finanziario

1-12

DOC. POLITICO = POLITICA ECONOMICA

DOC. GIURIDICO

=

LEGGE

AUTORIZZA

SPESE/ENTRATE

PAESE DEMOCRATICO

Deve essere approvato dai cittadini

PARLAMENTO (*)

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(*)

Parlamento inglese Assemblea rappresentativa del Regno d'Inghilterra, nata dall'evoluzione del Consiglio del re e delle corti feudali. Fu convocato per la prima volta nel 1264, dopo che la Magna charta (1215) aveva sancito che il re non aveva il diritto di riscuotere tasse senza il suo consenso.

http://www.treccani.it/enciclopedia/magna-charta_%28Enciclopedia-dei-ragazzi%29/

BILANCIO DI COMPETENZA E BILANCIO DI CASSA

ENTRATE USCITE/SPESE

ACCERTAMENTO IMPEGNO BILANCIO COMPETENZA

RISCOSSIONE LIQUIDAZIONE

VERSAMENTO ORDINE

PAGAMENTO BILANCIO DI CASSA

BILANCIO PREVENTIVO

CONSUNTIVO CORTE DEI CONTI

PREVENTIVO

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CONSEGNE/CONCLUSIONI

RIASSUMI INDIVIDUALMENTE CON L’AIUTO DEL MANUALE IL MODULO PRESENTATO.

Ventimiglia, gennaio 2018

Prof. Giancarlo Memmo

MANOVRA FINANZIARIA DELLO

STATO

DISEGNO DI LEGGE DI APPROVAZIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE ANNUALE

DISEGNO DI LEGGE DI APPROVAZIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE PLURIENNALEALE

RELAZIONE ECONOMICA E FINANZ. PUBBLICA

DECISIONI DI FINANZA PUBBLICA

DISEGNO DI LEGGE DI STABILITA’ ( ex Legge Finanziaria) + COLLEGATI