Economia e politia dell’amiente e dell’energia A.A. 2012-2013 e Ambiente IV... · La...
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Economia e politica dell’ambiente e dell’energia
A.A. 2012-2013
Modulo IVa Le industrie energetiche:
Le fonti fossili
Gli stadi dell’attività energetica (in generale)
• Scoperta
• Estrazione Fase mineraria
• Trasformazione
• Trasporto e distribuzione
L’importanza dei problemi legati ai diversi stadi varia da un’industria energetica ad un’altra
L’industria petrolifera
• La fase di scoperta:
• Elevati costi fissi
• Elevata incertezza
Entrambe le caratteristiche favoriscono una struttura di mercato altamente concentrata, con imprese dotate di grandi risorse finanziarie
Il petrolio
Petroleum: nella terminologia anglosassone, una miscela naturale di idrocarburi e altre sostanze:
- In fase liquida (oil)
- In fase gassosa (natural gas)
- In fase solida (bitumi e asfalti)
In italiano, petrolio indica di solito solo la forma liquida (“olio” o “greggio”)
L’unità di misura del greggio è il barile (barrel) che corrisponde a 159 litri
Il petrolio (in senso lato) ha origine da un processo di alterazione termica di materiale organico disperso nelle rocce sedimentarie
Il 90% delle riserve di olio è contenuto in meno di 1500 grandi giacimenti (una piccola parte degli oltre 40.000 giacimenti (oil fields) esistenti)
I giacimenti differiscono per la qualità dell’olio in essi contenuto (inversamente proporzionale al tenore di zolfo e direttamente alla densità, misurata mediante i gradi API)
Riserve: L’insieme dei prodotti contenuti in giacimenti accertati ed effettivamente sfruttabili data la tecnologia ed i prezzi correnti Risorse: Produzione cumulata+Riserve+Giacimenti potenzialmente scopribili e sfruttabili Riserve/Produzione annua= Durata in anni delle riserve esistenti L’entità delle riserve è comunque soggetta ad incertezza e viene stimata in modo più preciso man mano che il giacimento viene sfruttato. La stima è tanto più precisa quanto più numerosi sono i pozzi scavati.
PRODUCTION
TOTA
L P
ETR
OLE
UM
INIT
IALL
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PLA
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(PII
P)
UN
DIS
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IIP
DIS
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MM
ERC
IAL
SUB
-CO
MM
ERC
IAL
RESERVES
CONTINGENT RESOURCES
UNRECOVERABLE
PROSPECTIVE RESOURCES
UNRECOVERABLE
Riserve e risorse secondo la nomenclatura Society of Petroleum Engineers
0,0
200,0
400,0
600,0
800,0
1000,0
1200,0
1400,0
1600,0
Tito
lo a
sse
Oil proven reserves
World
OPEC
Fonte: BP Statistical Review
Total North America 5%
Total S. & Cent. America
17%
Total Europe & Eurasia
10%
Total Middle East 55%
Total Africa 10%
Total Asia Pacific 3%
Proven Oil Reserves 2010
La concentrazione geografica delle riserve
Fonte BP Statistical review
La concentrazione per impresa
La concentrazione geografica si riflette in una forte concentrazione per impresa. Il 50% delle riserve mondiali di olio è controllato da 3 imprese (Saudi Arabian Oil Company, Petroleos de Venezuela.S.A, National Iranian Oil Company ), il 90% da 13 imprese appartenenti a 12 paesi. L’italiana ENI è al 26 posto, e controlla il 3 per 1000 delle riserve mondiali
(Fonte: www.petrostrategies.org/)
Modalità di accesso alle risorse
I giacimenti di petrolio appartengono in genere al governo del paese che li ospita, per cui le imprese esploratrici ed estrattrici devono concludere contratti con i governi.
I principali modelli di accordo sono: 1. Concessione mineraria: la Oil company si assume l’intero rischio
minerario e paga una royalty proporzionale alla produzione (di fatto un’imposta di fabbricazione) più un’imposta sul reddito
2. Production sharing: i costi di esplorazione vengono condivisi con il paese, se l’esplorazione ha avuto successo, altrimenti restano a carico dell’ oil company. La produzione viene divisa e il governo commercializza la propria quota indipendentemente dalla oil company
3. Prestazione di servizi: la oil company fornisce appunto i servizi (di esplorazione e di sfruttamento) ma il rischio di esplorazione prima e di commercializzazione poi sono in capo al paese proprietario.
4. Joint ventures: collaborazione tra più imprese per suddividere il rischio. Nel caso di joint ventures con l’impresa del paese ospitante, questo ha il vantaggio dell’accesso alla tecnologia.
L’OPEC
L’OPEC è un cartello internazionale, del quale fanno attualmente parte 12 paesi
- Nigeria, Angola, Libia e Algeria
- Iran, Iraq, Kuwait, Qatar, EAU, Arabia Saudita
- Ecuador, Venezuela
Controllano circa l’80% delle riserve di petrolio e il 50% di quelle di gas naturale
La raffinazione
• Il petrolio greggio non è utilizzabile direttamente, ma va trasformato in altri “vettori” energetici mediante un processo detto raffinazione. Il settore della raffinazione è relativamente meno concentrato di quello dell’esplorazione/sfruttamento (il 50% della capacità di raffinazione è controllato da 9 imprese che non coincidono in parte con le imprese estrattrici)
• Si tratta in gran parte delle stesse compagnie che si occupano dell’upstream, anche se con una graduatoria un po’ diversa (p.e. il primo raffinatore mondiale è Exxon, che si trova però in 14ma posizione nella graduatoria delle riserve) La National Iranian Oil&Gas Company, che è la prima nella graduatoria delle riserve, è 14 ma nella raffinazione.
• Questo suggerisce che il settore è fortemente integrato in senso verticale.
• Le motivazioni dell’integrazione verticale sono numerose, ma soprattutto legate alla gestione dell’incertezza e alla necessità di programmazione dell’intera filiera.
Distillazione primaria (topping)
• Separazione dei “tagli” di idrocarburi in funzione del punto di ebollizione. Il topping dà luogo a :
- Gas di petrolio liquefatto
- Virgin Naphta (leggera e pesante)
- Kerosene
- Gasoli (leggero-medio-pesante)
- Residuo Atmosferico
(input dei processi successivi)
Vacuum (distillazione sotto vuoto)
• Il RA viene trasformato in gasolio (più pesante dei precedenti) ed in un residuo pesante
• Il gasolio da Vacuum viene poi trasformato mediante cracking in prodotti più leggeri
Reforming catalitico , isomerizzazione, desolforazione, coking (ciclo complesso)
• La virgin naphta viene migliorata per la
produzione di benzine (Reforming, isomerizzazione)
• Tutti i prodotti vengono depurati dallo zolfo (desulphuration)
• Pet-coke (o coke di petrolio, combustibile molto pesante) riutilizzato dalla raffineria stessa
• Dal punto di vista economico, ciò che più ci interessa è che la raffineria è un impianto multiprodotto. Il problema decisionale dell’impresa è in questo caso un tipico problema di programmazione lineare
Pc=prezzo del greggio (“crude”)
PG=prezzo del gasolio
PL=prezzo del LPG
PK=prezzo del Kerosene
N lavoro, w salario
3 impianti con capacità limitate
maxPGG PLL PKK PCC wN
C C1 C2 C3 0
N N1 N2 N3 0
C1 C1
C3 C3
C2 C2
minC1
1G
,N1
1G
minC2
2G
,N2
2G
minC3
3G
,N3
3G
G 0
minC1
1L
,N1
1L
minC2
2L
,N2
2L
minC3
3L
,N3
3L
L 0
minC1
1K
,N1
1K
minC2
2K
,N2
2K
minC3
3K
,N3
3K
K 0
Margine di raffinazione
• (Ricavo dai prodotti raffinati – costo del greggio e altri costi di raffinazione)/quantità di greggio= margine di raffinazione unitario
PGGPLLPKKPCCwN
C
-5,00
0,00
5,00
10,00
15,00
20,00
25,00
30,00
1Q
92
4Q
92
3Q
93
2Q
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00
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01
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2Q
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Refining Margins (USGC)
Refining Margins (USGC)
Margini di raffinazione “benchmark” in USD /barile. Fonte BP statistical review
-20,00
0,00
20,00
40,00
60,00
80,00
100,00
120,00
92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111
Refining margin
crude oil price
Margini di raffinazione e prezzi del greggio. Fonte BP statistical review
La questione petrolifera
- Esistono regole ottimali per lo sfruttamento di risorse scarse ?
- Il petrolio è destinato ad esaurirsi ?
- Come funziona il mercato del petrolio ?
- La dipendenza petrolifera è un problema?