ECONOMIA DEI SISTEMI INDUSTRIALI - docente.unicas.it · la produzione per vendere ad un prezzo ......
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ECONOMIA DEI SISTEMI
INDUSTRIALI
Ing. Marco Greco
0776/2994353
VI LEZIONE 09/10/2012
Un mercato oligopolistico è un mercato nel quale sono
presenti solo poche imprese, ciascuna delle quali, con le
sue scelte, può esercitare un impatto sensibile sul profitto
degli altri venditori. Interdipendenza strategica
L’oligopolio è un tipo di concorrenza imperfetta, nel quale
pochi venditori vendono prodotti simili (petrolio, palle da
tennis, auto, computer, apparecchiature elettriche)
Si distingue dalla concorrenza monopolistica, nella quale
molte imprese vendono prodotti simili ma non identici (CD,
videogiochi).
Oligopolio
• Convenienza ad operare come un monopolio riducendo
la produzione per vendere ad un prezzo al di sopra del
costo marginale (tenendo conto del fatto che il ricavo
marginale non è costante)
• Agendo in autonomia perdono il potere di mercato
(monopolistico)
• Barriere all’entrata
• naturali o ‘innocenti’: economie di scala, pubblicità,
ricerca e sviluppo, brevetti
• strategiche: controllo di input essenziali, capacità
produttiva in eccesso
Oligopolio
Oligopolio
• Equilibrio in un mercato oligopolistico
A differenza degli altri mercati finora presi in esame
(concorrenza perfetta, monopolio e concorrenza
monopolistica) i produttori in oligopolio devono
considerare la risposta dei rivali prima di decidere la
quantità da produrre e il prezzo di vendita
Oligopolio
Definizione di equilibrio
• Le imprese fanno il meglio che possono e non hanno incentivo a cambiare prezzo o quantità
• Tutte le imprese tengono conto delle decisioni dei rivali e presumono che i rivali facciano lo stesso
• Equilibrio di Nash: ogni impresa massimizza il proprio obiettivo date le azioni delle imprese rivali
Le principali strutture di mercato
Forma di
mercato
Comportamento
strategico
Omogeneità
del
prodotto
Libertà
di
entrata
Simmetria
tecnologica
Numero
di
imprese
Monopolio N S N S Una
Oligopolio S S/N S/N S/N Poche
Selezione
competitiva
N S S N Molte
Concorrenza
monopolistica
N N S S Molte
Concorrenza
perfetta
N S S S Molte
Tipologia dei mercati
Tipo di prodotto
Differenziati Omogenei
Una
Poche
Numero di imprese
Molte
Monopolio
Acqua potabile
Raccolta rifiuti
Oligopolio
Petrolio greggio
Palle da tennis
Concorrenza
monopolistica
Romanzi
Film
Concorrenza
perfetta
Frumento
Latte
Obiettivi prioritari
in mercati prossimi all’oligopolio
• Scegliere un comportamento competitivo.
• Controllare la quota di mercato e la quota della
pressione totale di marketing.
• Sfuggire dall’interdipendenza concorrenziale
con la differenziazione o con la segmentazione.
Comportamenti competitivi
in mercati prossimi all’oligopolio
• Per comportamento competitivo si intende l’atteggiamento che un’impresa assume nel suo processo decisionale a fronte delle azioni e reazioni dei concorrenti.
• Alcuni comportamenti tipo:
- comportamento indipendente (non considero le altre)
- comportamento accomodante (taciti accordi)
- comportamento adattativo (reagisco dopo aver osservato)
- comportamento anticipatore (agisco considerando una reazione adattativa)
- comportamento aggressivo (prevedo le risposte altrui e scelgo la strategia più sfavorevole per l’avversario)
Comportamenti competitivi
in mercati prossimi all’oligopolio
• Molto spesso le imprese oligopolistiche adottano un comportamento strategico: agiscono in base alle mosse compiute dagli avversari per “rubare” quote di mercato.
• Per questo, spesso, in mancanza di accordi per cooperare, producono esiti negativi per tutte (riduzione dei margini di profitto).
• La quantità e il prezzo di equilibrio in oligopolio vengono determinati dall’interazione strategica delle imprese.
• Le imprese hanno sempre come obiettivo la massimizzazione del profitto.
• La situazione di equilibrio in questo mercato viene raggiunta per un livello di quantità e prezzo intermedi rispetto a quelli che si avrebbero in concorrenza perfetta e in monopolio.
Teoria dei giochi
Esempio 6.1: duopolio petrolifero
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Iraq
Alta
produzione
Bassa
produzione
Iran Alta produzione 40, 40 60, 30
Bassa produzione 30, 60 50, 50
In questo caso la collusione permetterebbe a
Iran ed Iraq di conseguire profitti maggiori, a
danno dei consumatori
Esempio 6.2: protezionismo
a) Qual è la strategia dominante per gli Stati Uniti? Quale quella del Messico?
b) Qual è l’equilibrio di Nash per la politica commerciale?
c) Nel 1933 il Congresso degli Stati Uniti ha ratificato il North American Free Trade Agreement (NAFTA), con il quale Stati Uniti e Messico si sono accordati per una riduzione simultanea delle barriere doganali. I guadagni descritti nella tabella giustificano tale accordo?
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USA
Dazi bassi Dazi alti
MESSICO Dazi bassi 25, 25 10, 30
Dazi alti 30, 10 20, 20
Esempio 6.2: protezionismo
a) Per gli USA, dazi alti è dominante, per il MESSICO anche
b) L’equilibrio di Nash si trova in corrispondenza di dazi alti praticati da entrambi gli stati
c) L’accordo NAFTA rappresenta una situazione di cooperazione tra i due paesi, la scelta concordata di dazi bassi per entrambe i paesi permette sia al Messico che agli USA di raggiunger il migliore dei risultati possibili: un guadagno per entrambe di 25 miliardi.
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Esempio 6.2: protezionismo
• Il risultato della combinazione dazi bassi per entrambi i paesi confrontato a quello dazi alti per entrambe i paesi rappresenta sicuramente un incremento in termini di benessere della nazione.
• Infatti i dazi sono una barriera al commercio internazionale, che porta sempre un beneficio per entrambi i paesi.
• I risultati delle altre due combinazioni con dazi alti e dazi bassi, possono rappresentare un beneficio per il surplus di alcune delle parti che compongono il benessere della nazione (ad esempio dazi alti favoriscono il benessere dei produttori) ma ciò avviene a scapito del benessere di altre componenti della società.
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Esempio 6.3: disarmo nucleare
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USA
Armamento Disarmo
U.R.S.S.
Armamento Rischio, Rischio Sicuro e potente, Alto
rischio
Disarmo Alto rischio, Sicuro e
potente Sicuro, Sicuro
La guerra dei prezzi
La concessione di una riduzione di prezzo provoca lo spostamento di una massa di clienti.
La quota di mercato dell’impresa aumenta.
Ne risentono immediatamente i concorrenti.
I concorrenti praticano la stessa riduzione di prezzo per contrastare il deflusso.
La parità di prezzi tra imprese rivali è ripristinata, ma a un livello inferiore e meno remunerativo per tutti.
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La guerra dei prezzi
• Per questo spesso le imprese oligopolistiche stabiliscono accordi espliciti o segreti (detti “di cartello” o “trust”), per cooperare e mantenere così alti i profitti.
• Esempi:
(OPEC, società assicuratrici, ecc…)
• Per questo molti stati si sono dotati di autorità Antitrust
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Il duopolio
• Sul mercato vi sono due sole imprese (impresa A ed impresa B)
– Si parla in questo caso di duopolio
• Le due imprese producono un identico bene
L’analisi del duopolio si basa sulla teoria dei giochi
Variabili rilevanti nel modello
• Prezzi praticati da ciascuna impresa, p1 e p2
• Quantità offerte da ciascuna impresa, q1 e q2
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Tre casi
A. Una delle due imprese prende le proprie decisioni prima dell’altra
– L’interazione ha la forma di un gioco sequenziale
– Leader di prezzo: impresa che prende le proprie decisioni di prezzo prima dell’altra
• La seconda impresa conosce già le decisioni della prima quando prende le proprie decisioni di prezzo
• La seconda impresa è detta follower di prezzo
– Leader di quantità: impresa che prende le proprie decisioni di quantità prima dell’altra
• La seconda impresa conosce già le decisioni della prima quando prende le proprie decisioni di quantità
• La seconda impresa è detta follower di quantità
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Tre casi
B. Le due imprese decidono simultaneamente
• L’interazione ha la forma di un gioco simultaneo
• Le imprese decidono simultaneamente i prezzi oppure le quantità
C. Le due imprese colludono
• Decidono congiuntamente il prezzo e la quantità
• L’interazione ha la forma di un gioco cooperativo
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Modalità di Oligopolio
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Decisioni sulle
quantità Decisioni sui prezzi Tipo di gioco
Decisioni
sequenziali
Leadership di
quantità:
Modello di
Stackelberg
Leadership di prezzo Sequenziale
Decisioni
simultanee
Determinazione
simultanea della
quantità:
Modello di Cournot
Determinazione
simultanea del
prezzo:
Modello di Bertrand
Simultaneo
Collusione
Determinazione
congiunta delle
quantità
Determinazione
congiunta dei prezzi Cooperativo
Modello di Bertrand
• Un bene omogeneo
• Due imprese identiche (MC1=MC2) che stabiliscono i rispettivi prezzi p1 e p2 simultaneamente
• Capacità produttiva infinita
• Domanda lineare
• I prodotti sono perfetti sostituti, quindi se p1<p2, i consumatori compreranno solo da 1, che si aggiudicherà l’intera domanda D(p1) (e viceversa)
• Se entrambe fissano p1=p2, supponiamo che ciascuna riceva metà del mercato
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Modello di Bertrand
• L’ideale per l’impresa i è fissare il prezzo
di monopolio
• D’altronde, l’impresa j, fissando pj appena
sotto pi, otterrebbe tutto il mercato per sé
ad un prezzo quasi monopolistico,
raddoppiando il suo payoff!
– Entrambe sono spinte dallo stesso desiderio
di avere tutto il mercato, ed abbassano il
prezzo fino a eguagliare i costi marginali
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Modello di Bertrand
• La funzione di reazione dell’impresa i è
una funzione 𝑝𝑖∗ 𝑝𝑗 che rappresenta per
ciascun prezzo dell’impresa j il prezzo
ottimale dell’impresa i
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Non è incredibile?
• Un solo concorrente in più rispetto al
monopolio basta per azzerare i profitti!
• Tre elementi critici:
– Differenziazione del prodotto
– Concorrenza dinamica
– Vincoli di capacità
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Vincoli di capacità
• Supponiamo che l’impresa i non possa
vendere più di ki
• Se p2>p1 e D(p1)>k1
– Allora l’impresa 1 venderà k1
– La domanda per l’impresa 2 a sua volta sarà
data da max {D(p2)- k1; 0} con D(p2) pari alla
domanda che l’impresa 2 otterrebbe se non ci
fosse la concorrenza dell’altra.
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Vincoli di capacità
p
q1, q2
MC
Ricavo
Marginale (tratteggiato)
D
d2
P(k1+k2)
k1
r2
k1 k2
k1+k2
P2<P(k1+k2)
-
+
P2>P(k1+k2)
Prezzo
che
uguaglia
la
capacità
produttiva
totale
cpppqpp 1211211 ,,
Domande di beni differenziati:
Payoff:
21211 , bppappq
cpbppaMaxp
121 1
Funzioni di reazione:
cbpap
cbpap
112
221
2
1 R
2
1 R
Duopolio di Bertrand con
differenziazione
• Le quote di mercato ora non dipendono solo dal
prezzo, ma da differenze nel design, nelle
caratteristiche e durata del prodotto di ogni impresa
12122 , bppappq
cpppqpp 2122122 ,,
p2
p1
R2(p1)
R1(p2)
1/2(a+c)
1/2(a+c)
N
(a-c)/(2-b)
(a-c)/(2-b)
Duopolio di Bertrand con
differenziazione
4 :Nash - Bertrand di Equilibrio
3 : 2 Impresa reazione di Curva
3 : cui da 0412'
2021220
i 0MC 20)(
212 212
21
141
2
241
1211
12
2
11111
i
122211
PP
PP
P PPP
PPPPQP
QC
PPQPPQ
Duopolio di Bertrand con prodotti
differenziati
Bertrand con beni differenziati
P1
P2
Equilibrio collusivo
4
6
6 4
Curva di reazione 1
Curva di reazione 2
Bertrand e collusione
• In assenza di collusione P1=P2=4
Π1=Π2= 4*8-20=12
• Se le due imprese colludono P1=P2=6
Π1=Π2= 6*6-20=16
• Se una collude, ma l’altra devia P1=6
P2=4
Π1=4*6-20=4; Π2= 10*4-20=20
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