e20 rivista

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E20 SECSERVIZI STRATEGIE E TECNOLOGIE PER IL CREDITO E LA FINANZA 01 2015 DAL DATA QUALITY ALLA DATA GOVERNANCE: L’ESPERIENZA DI SEC SERVIZI Risultati raggiunti e scenari futuri SEC AUMENTA LA PERFORMANCE: IL NUOVO MAINFRAME Aggiornamento dell’hardware con nuove tecnologie EVOLUZIONE MULTICANALITÀ SEC Evoluzione dell’interazione Banca/Cliente LA CIRCOLARE 263 Nuove Disposizioni di Vigilanza Prudenziale LA NUOVA FIRMA GRAFOMETRICA SU TABLET: la firma autografa elettronica con valore legale TARGET2 SECURITIES Piattaforma tecnica comune per il regolamento contestuale delle transazioni in titoli

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E20 SECSERVIZISTRATEGIE E TECNOLOGIE PER IL CREDITO E LA FINANZA

012015

DAL DATA QUALITY ALLADATA GOVERNANCE:

L’ESPERIENZA DI SEC SERVIZI

Risultati raggiunti e scenari futuri

SEC AUMENTALA PERFORMANCE:IL NUOVO MAINFRAME Aggiornamento dell’hardware con nuove tecnologie

EVOLUZIONEMULTICANALITÀ SEC Evoluzione dell’interazione Banca/Cliente

LA CIRCOLARE 263Nuove Disposizioni

di Vigilanza Prudenziale

LA NUOVA FIRMAGRAFOMETRICA

SU TABLET: la firma autografa elettronica

con valore legale

TARGET2 SECURITIESPiattaforma tecnica comuneper il regolamento contestualedelle transazioni in titoli

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E20 03

EDITORIALE

Il 2015 sarà un anno molto importante per SEC Servizi, un anno in cui l’Azienda avrà, ancora una volta, la possibilità di dimostrare la propria capacità di affrontare sfide importanti. Di fatto il difficile con-testo economico in cui ancora ci troviamo ad operare ed i profondi cambiamenti dell’odierna società ci spingono al cambiamento. Svi-luppare nuovi strumenti e nuove metodologie in grado di supporta-re il quotidiano lavoro dei nostri Clienti: sarà questo l’Obiettivo. Oggi più che mai mantenere alta la qualità dei servizi ad un prezzo com-petitivo risulta un “must” dal quale non possiamo prescindere. Le linee guida delineate per il prossimo futuro confermano l’approccio già intrapreso negli ultimi anni, ponendo particolare attenzione allo sviluppo progettuale, all’innovazione e alle attività di ottimizzazione interna in linea con le esigenze del mercato. Questi sono stati e sempre più saranno i fattori di successo di domani.

Presidente SEC SERVIZI

Samuele Sorato

Samummmmmmmmmm ele Sorato

EDITORIALEUn anno di sfide e cambiamenti per SEC Servizi

E20 SECSERVIZISTRATEGIE E TECNOLOGIE PER IL CREDITO E LA FINANZA

012015

DAL DATA QUALITY ALLADATA GOVERNANCE:

L’ESPERIENZA DI SEC SERVIZI

Risultati raggiunti e scenari futuri

SEC AUMENTALA PERFORMANCE:IL NUOVO MAINFRAME Aggiornamento dell’hardware con nuove tecnologie

EVOLUZIONEMULTICANALITÀ SEC Evoluzione dell’interazione Banca/Cliente

LA CIRCOLARE 263Nuove Disposizioni

di Vigilanza Prudenziale

LA NUOVA FIRMAGRAFOMETRICA

SU TABLET: la firma autografa elettronica

con valore legale

TARGET2 SECURITIESPiattaforma tecnica comuneper il regolamento contestualedelle transazioni in titoli

In copertina:

L’evoluzione digitale a portata di mano

Samuele Sorato

Presidente SEC Servizi

EditoreSEC SERVIZI S.c.p.AVia Transalgardo, 1 - 35129 PadovaTelefono 049 2297570E-mail: [email protected] 049 2297550

Direttore ResponsabileRobert Hassan

Progetto editoriale e graficoSEC SERVIZI

StampaCENTROOFFSET MASTERMestrino - Padova

®

Hanno collaboratoAspergh Giada, Balzano Giuseppe, Beggiato Carlo, Biscaro Manuel, Cerreti Sergio, Cicognani Anna, Daniele Davide, Della Ratta Vincenzo, Esposito Scandaletti Martina, Fantin Ruggero, Fortini Francesca, Meggiato Silvia, Palma Mara, Quercia Antonio, Querini Pamela, Roberti Vittory Paolo, Signorelli Renato, Tarozzi Andrea, Zennaro Luigi, Zuppa Cesare.

Autorizzazione del Tribunale n. 1690 del 5 Dicembre 2007

E20STRATEGIE E TECNOLOGIE PER IL CREDITO E LA FINANZA

01012015

SECSERVIZI

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sommE2020

TARGET2 SECURITIESPiattaforma tecnica comune per il regolamento contestuale delle transazioni in titoli

...la collaborazione fra SEC Servizi e le

proprie Banche Clienti/Socie è la garanzia per il

conseguimento degli obiettivi…

Nel luglio del 2008 la Banca centrale europea ha dato av-vio al progetto TARGET2-Securities (T2S), con l’obiettivo di creare ed offrire a tutti i depositari centrali in titoli (CSD - Central Securities Depository), una piattaforma tecnica comune per il regolamento contestuale delle transazioni in titoli, domestiche e transfrontaliere, sia per la componente titoli sia per il controvalore in moneta di banca centrale. Attualmente ogni CSD regola secondo il proprio set up tecnico e rispettando le norme di legge nazionali. L’inte-razione tra CSD è inefficiente e costosa. L’avvio di T2S, previsto per la fine di giugno 2015, si prefigge tre principali finalità:

consentire agli intermediari di regolare tutte le tran-sazioni in titoli concluse sui mercati europei utilizzan-do un unico conto di regolamento, con netti benefici in termini di gestione della propria liquidità;

ridurre sensibilmente il costo di regolamento delle transazioni transfrontaliere, fino a renderlo uguale a quello delle transazioni domestiche;

armonizzare le modalità operative e standardizzare i processi di regolamento, favorendo in tal modo la competizione tra i depositari centrali nell’offerta di servizi a più elevato valore aggiunto.

A regime pertanto T2S sarà determinante per superare la complessità e frammentazione dell’attuale infrastrut-tura del mercato europeo, composto di oltre 30 diversi sistemi di regolamento titoli, aumentando la trasparenza e la concorrenza fra CSD europei.La data di go-live della prima wave (ne sono pianifica-te quattro entro il 6/2/2017) è prevista per il 22 giugno 2015, e comprende i depositari centrali di Italia, Grecia, Malta, Romania e Svizzera.

20 | TARGET2 SECURITIES Piattaforma tecnica comune per il regolamento contestuale delle transazioni in titoli

E20 17

MULTICANALITÀ

EVOLUZIONE MULTICANALITÀ SECEvoluzione dell’interazione Banca/Cliente

…definire un piano evolutivo delle

Multicanalità…

Nell’attuale contesto bancario osserviamo una graduale evolu-zione del rapporto Banca-Cliente che impone di rivedere in ma-niera strutturata il modo in cui viene oggi analizzato, compreso e di conseguenza servito il Cliente stesso. Tale evoluzione rappre-senta anche un’importante opportunità per il sistema Bancario Italiano ed Internazionale che, con strategie differenti, le Banche Italiane stanno cogliendo e sviluppando. Sempre di più i canali alternativi alla Filiale sono utilizzati dai clienti per operazioni informative/dispositive, nonostante il ruolo della Filiale rimanga ancora cruciale soprattutto sui temi di advisory:

Si riduce drasticamente l’operatività in Filiale (circa il 15% annuo in meno) con parallela crescita nell’utilizzo dei canali self service (ATM, Internet Banking e Mobile Banking in testa – circa il 40% in più dei versamenti totali veicolati su ATM); il contatto umano rimane cruciale per la vendita di prodotti complessi (in Italia circa l’80% delle vendite è ancora esegui-to in Filiale mentre in Europa anche la vendita si sposta sui canali remoti);

Cresce il ruolo dei canali diretti nella fase di prevendita, diven-tando sempre più importante per contattare e coinvolgere il Cliente (+4% nel 2013 l’incremento dei clienti che utilizzano il web per cercare informazioni prima di acquistare un prodotto finanziario in Italia);

Il Cliente diventa sempre più “inter-canale” e orientato alle nuove tecnologie (circa l’80% delle interazioni Banca-Clien-te avviene al di fuori del canale Filiale e circa il 25% dei clienti effettua oltre il 90% delle operazioni attraverso i canali diretti).

La trasformazione digitale dei consumatori italiani è ormai evi-dente e anche i clienti delle Banche sono ormai sempre più abi-tuati a relazionarsi con la Banca stessa, attraverso nuovi canali d’interazione:

17 | EVOLUZIONE MULTICANALITÀ SEC Evoluzione dell’interazione Banca/Cliente

E20 13

LEAN THINKING

L’APPLICAZIONE DEI PRINCIPI LEAN

AL GOVERNO DEI PROGETTI“Filosofia del fare”

…percorso di apprendimento organizzativo e miglioramento del

rendimento aziendale…

Come anticipato in precedenti articoli, Lean Thinking non è solo un metodo organizzativo e lavorativo che mira a sviluppare dei processi “snelli”, cioè liberati da ogni spreco e a valore ma è una “filosofia del fare” orientata al miglioramento continuo. Que-sto approccio è quanto mai appropriato nel mondo di oggi, che può vivere solo attraverso un’economia sostenibile: non c’è più margine per sprecare, occorre fare sempre meglio.Per il settore dei servizi, e in particolare dei servizi finanziari (Banche e Assicurazioni) in cui la qualità e i costi del servi-zio, ma anche l’innovazione, dipendono dalla “robustezza” dei processi e dei progetti ad essi associati questa fase diventa fondamentale e costituisce un percorso privilegiato di appren-dimento organizzativo e di miglioramento delle performance aziendali.L’esperienza evidenzia che il vantaggio competitivo basa-to solamente sulle tecnologie risulta efficace solo nel breve termine. Per realizzare una reale sostenibilità è fondamentale sviluppare idee, misurare e gestire efficacemente gli asset in-tangibili, ovvero le competenze aziendali, il lavoro di squadra, la flessibilità, la corretta comunicazione.SEC Servizi ha iniziato la diffusione operativa del Lean attra-verso cantieri. Dopo il primo finalizzato al miglioramento della gestione del demand ordinario, si è iniziato un nuovo cantiere nello sviluppo dei progetti. L’analisi della situazione attuale ha consentito di individua-re chiari punti di miglioramento lavorando direttamente nel “Gemba” col team:

Affidabilità delle specifiche, ossia necessità di avere chiara comprensione delle esigenze del cliente.

Visione non sempre integrale dei progetti complessi. Possibilità di migliorare la sincronia tra i differenti attori del

progetto (azienda, fornitori, clienti interni ed esterni).

13 | L’APPLICAZIONE DEI PRINCIPI LEAN AL GOVERNO DEI PROGETTI “Filosofia del fare”

E2008

Nel corso degli ultimi anni il tema del Data Quality è stato uno dei più trattati nel settore bancario: l’esigen-za di avere informazioni affidabili e tempestive è una necessità derivante sia dalle richieste del business (Governo aziendale e modelli evoluti di Risk Mana-gement, Pianificazione, Marketing), sia dalle richieste dell’autorità di vigilanza, con disposizioni che richie-dono espressamente l’attestazione dei livelli di certi-ficazione della qualità delle informazioni fornite dagli intermediari finanziari. Per rispondere a queste esigenze, SEC Servizi ha avviato specifiche progettualità in ambito Data Qua-lity già a fine del 2012, sotto la spinta dei Program-mi propedeutici alla certificazione AIRB (Advandec Internal Rating Based) dei rischi di Credito, con l’o-biettivo dunque in primo luogo di garantire la qualità delle informazioni su cui si basano i modelli interni di rating. L’obiettivo è stato quindi rispondere ai requisiti espressamente riportati nell’ambito della normativo, ovvero garantire:

continuità nella gestione della qualità dei dati: “le procedure di raccolta, archiviazione ed elaborazione dei dati garantiscono il rispetto di elevati standard di qualità”;

definizione di uno “standard aziendale di data policy comprensivo dei controlli previsti e delle misure per trattare i dati mancanti o non soddisfacenti”, che ga-rantisca nel continuo il mantenimento della qualità del dato, con assegnazione di ruoli e responsabilità;

storicizzazione “dei controlli effettuati e degli esiti, dei dati scartati o introdotti nelle varie fasi, delle informa-zioni mancanti, non plausibili […]”.

Consapevolezza del Patrimonio

informativo...

DAL DATA QUALITY ALLA DATA GOVERNANCE: L’ESPERIENZA DI SEC SERVIZI Risultati raggiunti e scenari futuri

08 | DAL DATA QUALITY ALLA DATA GOVERNANCE: L’ESPERIENZA DI SEC SERVIZI Risultati raggiunti e scenari futuri

06 E20

INTERVISTA A LUCIANO DALLA RIVADirettore Generale SEC Servizi

6 EE2E202E20

Il nuovo anno è appena iniziato. Un’occasione que-sta per fare il punto della situazione: definire lo sce-nario complessivo nel quale ha operato SEC Servizi nel 2014 e comprendere quali saranno i vostri piani per i tempi futuri.

Direttore, come è andato il 2014 per SEC Ser-

vizi?

Definirei il 2014 come un anno positivo. I risultati

del sistema bancario nazionale sono sotto gli occhi

di tutti. È stato, pertanto, un anno senz’altro impe-

gnativo anche per SEC Servizi, un anno che però

ha permesso all’Azienda di confermare il proprio

volto, quello di una realtà sana, solida, e dinamica.

Direttore, le parole chiave per descrivere la

strategia che avete messo in atto?

Curiosità e innovazione: non mi stancherò mai di

dire che la strategia vincente è quella di osservare

ed anticipare il mercato, offrendo ai clienti servizi e

tecnologie in grado di supportarli nel rinnovamento

dei prodotti, dei processi e delle metodologie di la-

voro. Occorre prevedere i cambiamenti per riuscire

ad intervenire tempestivamente in tutti gli ambiti in

cui ciò è possibile..

…e nel futuro?

Nel futuro di SEC si prospetta un percorso di ul-

teriore evoluzione “digitale” per servire meglio i

Clienti, anche sfruttando le potenzialità offerte dal-

la tecnologia, per rendere la nostra organizzazione

sempre più efficiente ed agile. I profondi cambia-

Luciano Dalla Riva

Direttore Generale

SEC Servizi

Nuove strategie, nuovi servizi, “giocando d’anticipo” per non

trovarci impreparati ai continui cambiamenti...

06 | INTERVISTA A LUCIANO DALLA RIVA Direttore Generale SEC Servizi

E20 03

EDITORIALE

Il 2015 sarà un anno molto importante per SEC Servizi, un anno in cui l’Azienda avrà, ancora una volta, la possibilità di dimostrare lapropria capacità di affrontare sfide importanti. Di fatto il difficile con-testo economico in cui ancora ci troviamo ad operare ed i profondicambiamenti dell’odierna società ci spingono al cambiamento. Svi-luppare nuovi strumenti e nuove metodologie in grado di supporta-re il quotidiano lavoro dei nostri Clienti: sarà questo l’Obiettivo. Oggipiù che mai mantenere alta la qualità dei servizi ad un prezzo com-petitivo risulta un “must” dal quale non possiamo prescindere. Lelinee guida delineate per il prossimo futuro confermano l’approcciogià intrapreso negli ultimi anni, ponendo particolare attenzione allosviluppo progettuale, all’innovazione e alle attività di ottimizzazioneinterna in linea con le esigenze del mercato. Questi sono stati esempre più saranno i fattori di successo di domani.

Presidente SEC SERVIZI

Samuele Sorato

Samuele SoratoSamuele Soratoam

EDITORIALEUn anno di sfide e cambiamenti per SEC Servizi

E20 SECSERVIZISTRATEGIE E TECNOLOGIE PER IL CREDITO E LA FINANZA

012015

DAL DATA QUALITY ALLADATA GOVERNANCE:

L’ESPERIENZA DI SEC SERVIZI

Risultati raggiunti e scenari futuri

SEC AUMENTALA PERFORMANCE:IL NUOVO MAINFRAME Aggiornamento dell’hardware con nuove tecnologie

EVOLUZIONEMULTICANALITÀ SEC Evoluzione dell’interazione Banca/Cliente

LA CIRCOLARE 263Nuove Disposizioni

di Vigilanza Prudenziale

LA NUOVA FIRMAGRAFOMETRICA

SU TABLET: la firma autografa elettronica

con valore legale

TARGET2 SECURITIESPiattaforma tecnica comuneper il regolamento contestualedelle transazioni in titoli

In copertina:

L’evoluzione digitale a portata di mano

Samuele Sorato

Presidente SEC Servizi

Editore

Direttore Responsabile

Progetto editoriale e grafico

Stampa

Hanno collaboratoAspergh Giada, Balzano Giuseppe, Beggiato Carlo, Biscaro Manuel, Cerreti Sergio, Cicognani Anna, Daniele Davide, Della Ratta Vincenzo, Esposito Scandaletti Martina, Fantin Ruggero, Fortini Francesca, Meggiato Silvia, Palma Mara, Quercia Antonio, Querini Pamela, Roberti Vittory Paolo, Signorelli Renato, Tarozzi Andrea, Zennaro Luigi, Zuppa Cesare.

E20STRATEGIE E TECNOLOGIE PER IL CREDITO E LA FINANZA

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SECSERVIZI

03 | EDITORIALE Un anno di sfide e cambiamenti per SEC Servizi 06

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Page 5: e20 rivista

CONTENUTI

ario numero 01|2015E20

DI QUESTO NUMERO...

E2028

LA CIRCOLARE 263Nuove Disposizioni di Vigilanza Prudenziale

…Coinvolgimento dei vertici aziendali;

Visione integrata dei rischi; Sicurezza informatica;

Controlli…

La Circolare 263, emanata nel 2006, è un provvedimen-to di Banca d’Italia contenente le ”Nuove Disposizioni di Vigilanza Prudenziale”.Il 15° aggiornamento di tale circolare, pubblicato il 3 luglio 2013, inserisce nel Titolo V della normativa: il capitolo 7 “il sistema dei controlli interni”, il capitolo 8 “il sistema informativo”,e il capitolo 9 “la continuità operativa”.SEC Servizi, pur non essendo soggetto vigilato, in ac-cordo con le Banche, provvede alla verifica dei requisiti normativi richiesti dalla 263 specificatamente per quanto attiene le componenti erogate del Sistema Informativo e della Continuità Operativa.I principi fondamentali a cui si ispira l’aggiornamento e che hanno impatto diretto su SEC Servizi, riguardano sostanzialmente:

Il coinvolgimento dei vertici aziendali, ovvero la for-malizzazione di un’attività di governance del siste-ma informativo, con un’indicazione delle responsa-bilità degli organi aziendali e la loro relazione con l’outsourcer.

La visione integrata dei rischi, ovvero la rappresenta-zione del processo di analisi del rischio informatico e correlazione con il rischio operativo

La definizione delle attività della funzione di sicurezza informatica.

L’efficienza e l’efficacia dei controlli.

Le scadenze:

Gennaio 2014

Produzione della Gap Analysis rispetto ai requisiti espressi dal 15° aggiornamento.

28 | LA CIRCOLARE 263 Nuove Disposizioni di Vigilanza Prudenziale

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voro

...

E2034

BISCARO MANUEL Amministrazione e Vigilanza“Come raggiungere l’obiettivo? Evitando la frenesia e lavorando con inesorabile determinazione”Aforisma Manuel Biscaro

BEGGIATO CARLO Finanza e Credito“Non ho trovato la macchina sportiva dei miei sogni. Così me la sono costruita io”Ferdinand Porsche

QUERCIA ANTONIO Personale e Organizzazione

“Non tutto ciò che può essere contato conta;

non tutto ciò che conta può essere contato”

Albert Einstein

ASPERGH GIADAProgetti“Il coraggio non è la mancanza di paura ma la capacità di vincerla”Nelson Mandela

PALMA MARA Sicurezza

“L’autostima NON è sufficiente… IMPORTANTE è anche quello che

gli altri pensano di NOI... Solo se ci si ferma ad ascoltare, si ha la possibilità di migliorarci”

Mara Palma

MEGGIATO SILVIA Prodotti

“L’azione giusta è quella che realizza l’armonia”

Alessandro Biral

CICOGNANI ANNA Sistemi Centrali e Architetture“La felicità è quando ciò che pensi, ciò che dici e ciò che fai sono in armonia”Mahatma Gandhi

CERRETI SERGIO Sistemi Centrali e Architetture“Soltanto chi esce dal labirinto può essere felice, ma soltanto chi è felice può uscirne”Michael Andreas Helmuth Ende

A MARA Sicurezza

sufficiente… che quello che sano di NOI...

a ad ascoltare, di migliorarci”

Mara Palma

QUPer

IA ottiella nia”o Biral

ASPEAProgett“Il coragla mancma la caNelson Mande

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BEGGIATFinanza e Cr“Non ho trovatomacchina sporCosì me la sonFerdinand Porsche

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BISCARO Amministrazio“Come raggiungEvitando la frenecon inesorabile dAforisma Manuel Biscaro

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“L’autostima IMPORTANT

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34 | I VOLTI DI SEC

ARGOMENTI CHE TRATTEREMO...

NEL PROSSIMO NUMERO

SEC SERVIZI S.C.p.A. è una Società Consortile per Azioni costituita fra Istituti Bancari nel 1972 con la finalità di fornire servizi di operatività bancaria e tecnologica ai propri soci e clienti. SEC SERVIZI si è trasformata ed evoluta nel tempo ed oggi opera nel settore dell’Information & Communication Technology (ICT) erogando servizi altamente innovativi che includono ap-plication e facility management, consulenza, formazione e assistenza a supporto di un vasto parco di soci e clienti che cresce in modo signifi-cativo ogni anno, composto da Istituti di Credito, Istituzioni Finanziarie e Imprese. L’offerta modulare di full outsourcing copre tut-ti gli ambiti dell’Information & Communication Technology proponendo anche soluzioni evolu-te di multicanalità. SEC SERVIZI vuole essere “un leader riconosciuto nell’erogazione di ser-vizi al settore finanziario e non, che sostiene, sviluppa e promuove la conoscenza tecnolo-gica e finanziaria nell’ambito della comunità economica, scientifica e sociale”.I servizi erogati comprendono: Application Management: presidio operativo delle applicazioni, manutenzione adattativa e sviluppo evolutivo;

Facility Management & Operations: ero-gazione di servizi host, trattamento input/output, servizi di telecomunicazioni e sicu-rezza, gestione hardware periferico, servizi di hosting/ housing;

servizi di Assistenza, Formazione, Consulen-za e Sviluppo progetti;

servizi di Printing. L’impegno profuso nell’operare a garanzia di una funzionale ottimizzazione dei processi esternalizzati e la consapevolezza di dover agire nel rispetto e nell’interesse di tutti gli stakeholder - come sancito dal Codice Etico aziendale adottato nel 2003 - trovano piena corrispondenza nella mission aziendale. SEC SERVIZI vuole essere un’azienda partner dei propri Clienti che si avvale di competenze qualificate e opera in stretta collaborazione con la comunità al fine di offrire: una gamma completa di servizi di elevato

standard qualitativo, tempestivi, adeguabili al contesto e all’occorrenza modulabili;

servizi eccellenti, sicuri ed affidabili, capa-ci di garantire ai propri Clienti uno stabile vantaggio competitivo sulle aree critiche di business;

competitività sui costi in un’ottica di massi-mizzazione del rapporto qualità/prezzo;

un “sistema azienda” di elevata qualità e di-mostrata responsabilità etico/sociale, in gra-do di promuovere, sviluppare e diffondere la conoscenza tecnologica e finanziaria;

la massima valorizzazione del capitale uma-no, per lo sviluppo delle competenze chiave, individuali ed aziendali.

Centralità del Cliente, condivisione delle stra-tegie di intervento per lo sviluppo di sinergie di competenza, completezza ed elevata qualità delle soluzioni disponibili, rappresentano i fon-damenti che SEC SERVIZI pone a garanzia di un servizio innovativo, sicuro ed economicamente competitivo, in grado di valorizzare e potenzia-re il business dei propri Soci e Clienti aggiun-gendo valore alla qualità dei servizi forniti. E20

numero 02|2015

nel prossimo numero

NUOVA INTERVISTA AL DIRETTORE GENERALE Approfondimenti su strategie e scenario economico

EL PROSSIMO NUMERO

ISTA

PROSSIMI CONVEGNI Post redazionale dedicato agli eventi in programma

I VOLTI DI SEC Chi saranno i volti che compongono il team di SEC Servizi?

DIAMO VOCE AI CLIENTI Nuovi protagonisti nella rubrica dedicata ai nostri clienti 35 | NEL PROSSIMO

NUMERO Argomenti che tratteremo...

E2024

LA NUOVA FIRMA GRAFOMETRICA SU TABLET:la firma autografa elettronica con valore legale

… la Firma Elettronica Avanzata, punta ad eliminare i

documenti cartacei sostituendoli con uno strumento digitale sicuro…

La firma elettronica avanzata (definita dall’art. 1, com-ma 1, lett. q-bis del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 del “Codice dell’amministrazione digitale”) consiste nell’«insieme di dati in forma elettronica allegati oppure connessi a un documento informatico che consentono l’identificazione del firmatario del documento e garanti-scono la connessione univoca al firmatario, creati con mezzi sui quali egli può conservare un controllo esclu-sivo, collegati ai dati ai quali detta firma si riferisce in modo da consentire di rilevare se i dati stessi siano stati successivamente modificati».Costituisce una firma più forte rispetto alla firma elettro-nica semplice (così come definita allo stesso articolo e comma, lett. q del “Codice dell’amministrazione digita-le”) in quanto:

consente l’identificazione del firmatario consente la connessione univoca dello stesso al do-

cumento firmato; la connessione è creata utilizzando mezzi sui quali il

firmatario può conservare il controllo esclusivo; consente di rilevare se i dati sono stati modificati

successivamente all’apposizione della firma elettro-nica avanzata.

L’art. 21, comma 2, del Codice dell’Amministrazione Digitale dispone che «il documento informatico sotto-scritto con firma elettronica avanzata, qualificata o digi-tale, formato nel rispetto delle regole tecniche di cui all’ articolo 20, comma 3, che garantiscano l’identificabilità dell’autore, l’integrità e l’immodificabilità del documento, ha l’efficacia prevista dall’articolo 2702 del codice civile. L’utilizzo del dispositivo di firma si presume riconducibile al titolare, salvo che questi dia prova contraria».

24 | LA NUOVA FIRMA GRAFOMETRICA SU TABLET: la firma autografa elettronica con valore legale

E20 31

MAINFRAME

SEC AUMENTA LA PERFORMANCE:

IL NUOVO MAINFRAMEAggiornamento dell’hardware con nuove tecnologie

Ad inizio 2014, SEC ha avviato un progetto di rinnovo tecnologico della piattaforma Mainframe con l’obiettivo di aggiornare le principali componenti hardware con le più recenti tecnologie disponibili, in particolare dotando l’infrastruttura di 2 nuovi elaboratori IBM zEC12 e di un nuovo sistema storage IBM DS8870.Le nuove macchine sono state attivate nei 2 siti (Produ-zione e D/R), senza interruzioni nell’erogazione dei servi-zi, grazie all’eccellente livello di alta affidabilità raggiunto dall’infrastruttura mainframe di SEC.La principale attività di progetto ha riguardato la sostitu-zione dell’elaboratore IBM z10 attivo nel sito di produ-zione con il nuovo IBM zEC12, avvenuta a metà giugno 2014.La nuova macchina è caratterizzata dall’utilizzo di pro-cessori da 5.5 Ghz (z10 = 4.4Ghz) che, in termini di ve-locità di calcolo, la collocano al vertice tra quelle presenti nel mercato informatico di tipo “Enterprise”.L’efficienza generale della macchina è stata ulteriormen-te migliorata, rispetto alla precedente, grazie all’adozio-ne di nuovi livelli di cache e di memoria, all’ampliamento di quelle esistenti, ad una connettività più performante e ad un firmware più efficiente. In complesso, l’insieme di queste innovazioni tecnolo-giche, hanno incrementato di circa il 90% la capacità elaborativa di ogni singolo processore installato.Infatti i 17 processori di cui è dotato il nuovo zEC12 equivalgono, in termini di velocità complessiva di calcolo (mips), ai 31 processori del precedente z10.In generale i benefici ottenuti da SEC con l’attivazione del nuovo Mainframe, si possono ricondurre ai seguenti aspetti:

SEC Servizi in continuo aggiornamento per essere sempre al passo

con i tempi...

31 | SEC AUMENTA LA PERFORMANCE: IL NUOVO MAINFRAME Aggiornamento dell’hardware con nuove tecnologie

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Page 6: e20 rivista

06 E20

INTERVISTA A LUCIANO DALLA RIVADirettore Generale SEC Servizi

6 E2EE2E2222E2200000000000000

Il nuovo anno è appena iniziato. Un’occasione que-sta per fare il punto della situazione: definire lo sce-nario complessivo nel quale ha operato SEC Servizi nel 2014 e comprendere quali saranno i vostri piani per i tempi futuri.

Direttore, come è andato il 2014 per SEC Ser-

vizi?

Definirei il 2014 come un anno positivo. I risultati

del sistema bancario nazionale sono sotto gli occhi

di tutti. È stato, pertanto, un anno senz’altro impe-

gnativo anche per SEC Servizi, un anno che però

ha permesso all’Azienda di confermare il proprio

volto, quello di una realtà sana, solida, e dinamica.

Direttore, le parole chiave per descrivere la

strategia che avete messo in atto?

Curiosità e innovazione: non mi stancherò mai di

dire che la strategia vincente è quella di osservare

ed anticipare il mercato, offrendo ai clienti servizi e

tecnologie in grado di supportarli nel rinnovamento

dei prodotti, dei processi e delle metodologie di la-

voro. Occorre prevedere i cambiamenti per riuscire

ad intervenire tempestivamente in tutti gli ambiti in

cui ciò è possibile..

…e nel futuro?

Nel futuro di SEC si prospetta un percorso di ul-

teriore evoluzione “digitale” per servire meglio i

Clienti, anche sfruttando le potenzialità offerte dal-

la tecnologia, per rendere la nostra organizzazione

sempre più efficiente ed agile. I profondi cambia-

Luciano Dalla Riva

Direttore Generale

SEC Servizi

Nuove strategie, nuovi servizi, “giocando d’anticipo” per non

trovarci impreparati ai continui cambiamenti...

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E20 07

INTERVISTA A LUCIANO DALLA RIVA

menti della società attuale, infatti, ci con-

sentono di giocare d’anticipo. Nuovi servizi

e nuove metodologie di erogazione per dar

vita a strategie diversificate che ci permet-

tano di rispondere appieno alle richieste dei

nostri clienti.

Direttore, nel concreto di cosa parliamo?

Può farci qualche esempio di tale “evolu-

zione digitale”?

Certo! Per “evoluzione digitale” intendo lo

sviluppo del sistema informatico nei diversi

ambiti di applicazione che vanno dalla mul-

ticanalità alla dematerializzazione senza tra-

lasciare aspetti inerenti l’automazione delle

filiali e dei processi. Negli articoli che com-

pongono il presente E-20 abbiamo proprio

cercato di riportare tutti gli argomenti più

rappresentativi di questo 2015: nuovi canali

d’interazione tra Banca e Cliente, la nuova

firma grafometrica su tablet con valore lega-

le, multicanalità integrata, digitalizzazione e

dematerializzazione, digital work place, au-

tomazione, mobilità... .

Direttore, in conclusione, come descrive-

rebbe SEC Servizi?

SEC Servizi è ogni singola persona che la-

vora in questa azienda. A far la differenza

sono persone preparate, servizi di livello

e i migliori sistemi disponibili sul merca-

to, uniti alla grande capacità di ascoltare

e affiancare il Cliente per accompagnarlo

anche nelle richieste più ambiziose e per

questo sfidanti.

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E2008

Nel corso degli ultimi anni il tema del Data Quality è stato uno dei più trattati nel settore bancario: l’esigen-za di avere informazioni affidabili e tempestive è una necessità derivante sia dalle richieste del business (Governo aziendale e modelli evoluti di Risk Mana-gement, Pianificazione, Marketing), sia dalle richieste dell’autorità di vigilanza, con disposizioni che richie-dono espressamente l’attestazione dei livelli di certi-ficazione della qualità delle informazioni fornite dagli intermediari finanziari. Per rispondere a queste esigenze, SEC Servizi ha avviato specifiche progettualità in ambito Data Qua-lity già a fine del 2012, sotto la spinta dei Program-mi propedeutici alla certificazione AIRB (Advandec Internal Rating Based) dei rischi di Credito, con l’o-biettivo dunque in primo luogo di garantire la qualità delle informazioni su cui si basano i modelli interni di rating. L’obiettivo è stato quindi rispondere ai requisiti espressamente riportati nell’ambito della normativo, ovvero garantire:

continuità nella gestione della qualità dei dati: “le procedure di raccolta, archiviazione ed elaborazione dei dati garantiscono il rispetto di elevati standard di qualità”;

definizione di uno “standard aziendale di data policy comprensivo dei controlli previsti e delle misure per trattare i dati mancanti o non soddisfacenti”, che ga-rantisca nel continuo il mantenimento della qualità del dato, con assegnazione di ruoli e responsabilità;

storicizzazione “dei controlli effettuati e degli esiti, dei dati scartati o introdotti nelle varie fasi, delle informa-zioni mancanti, non plausibili […]”.

Consapevolezza del Patrimonio

informativo...

DAL DATA QUALITY ALLA DATA GOVERNANCE: L’ESPERIENZA DI SEC SERVIZI Risultati raggiunti e scenari futuri

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E20 09

DATA GOVERNANCE

Partendo da questi requisiti, Sec Servizi ha poi avviato un confronto con le best practice di mercato, scegliendo di collaborare con i con-sulenti di System Evolution (cfr. riquadro a par-te) per l’impostazione del proprio framework operativo di Data Quality, che si è tradotto nei seguenti risultati:a. una Data Policy interna per garantire nel

continuo la qualità dei dati. Attraverso tale policy sono stati identificati gli attori (e ruoli) coinvolti nel processo di Data Quality ed è stato appunto codificato il processo orga-nizzativo di gestione della qualità dei dati, con l’istituzione di un Comitato Data Qua-lity, comitato interaziendale composto da referenti SEC e Banche che si riunisce con cadenza mensile;

b. un processo per l’individuazione e la gestio-ne delle anomalie con l’attribuzione di ruoli e responsabilità, sulla base delle linee guida previste dalla Data Policy. Tale processo si struttura in quattro macrofasi che garanti-scono un continuo presidio del sistema dei controlli:

Progettazione - presa in carico delle attività di impostazione, analisi, realizza-zione e avvio in esercizio di un apparato di controllo di qualità delle informazioni in un particolare ambito informativo;

Esercizio - esecuzione periodica dei controlli e al trattamento delle anomalie rilevate;

Miglioramento - modalità di intervento per la risoluzione di anomalie ricorrenti o gravi che richiedano azioni sulle pro-cedure informatiche;

Regia e Monitoraggio - attività di gover-no dell’intero processo.

c. Una metodologia di progettazione di con-trolli ed una metrica di misurazione di indi-catori di qualità dei dati, come conformità ad una serie di requisiti stabiliti dai seguenti criteri:

Accuratezza - Compatibilità delle infor-mazioni oggetto di controllo rispetto ad una fonte ritenuta corretta;

Coerenza - Compatibilità delle informa-zioni presenti in due strutture informati-ve;

Consistenza - Compatibilità di informa-zioni presenti nella stessa struttura in-formativa;

Completezza - Valorizzazione di infor-mazioni che non possono avere valori nulli;

Stabilità - Variazione “nella norma” di una informazione rispetto alle sue ver-sioni precedenti.

A supporto dei processi descritti è stata poi delineata e sviluppata un’adeguata strumen-tazione informatica integrata nell’architettura applicativa complessiva di SEC Servizi, in gra-do di eseguire i controlli previsti sulle strutture dati oggetto di analisi, fornire cruscotti sinteti-

Fig. 1

Il processo di

Data Quality

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E20 10

DAL DATA QUALITY ALLA DATA GOVERNANCE: L’ESPERIENZA DI SEC SERVIZI Risultati raggiunti e scenari futuri

ci di monitoraggio degli indicatori di qualità e supportare gli utenti - rimanendo sempre in un unico contesto applicativo - in processi di ana-lisi dei dati al fine di comprendere i fenomeni che comportano specifiche anomalie eviden-ziate dai controlli. Per questa implementazione ci siamo avvalsi della strumentazione di Busi-ness Intellingence di SAS, in grado di abilitare efficaci e performanti processi di analisi dei dati.In termini di punti di controllo, dall’avvio del progetto, sono stati sviluppati circa 700 con-trolli che, finalizzati a incidere principalmente sugli ambiti che impattano sui processi di cal-colo del rating e degli RWA, hanno interessato i seguenti temi:

Anagrafe; Processi di segmentazione credit risk; Bilanci; Centrale Rischi;

Fidi e Garanzie; Immobili; Motori PD (Corporate / Retail); Motori LGD; Processi di attribuzione del Rating; Segnalazioni di Vigilanza (dati di input e ri-

sultati calcolo RWA).I processi di controllo vengono elaborati con periodicità mensile ed i risultati con-sentono il popolamento di una dashboard di indicatori sintetici che espongono la mi-sura della qualità dei dati, secondo le me-triche definite.L’ambito Data Quality non si esaurisce con quanto attivato ma se ne prevede un progres-sivo e veloce ampiamento, in termini di obietti-vi e di ambito informativo coperto, soprattutto per completare gli obiettivi di controllo previsti dai programmi AIRB (pianificati oltre 500 ul-teriori controlli per il primo semestre 2015) e

Fig. 2

Architettura applicativa

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E20 11

DATA GOVERNANCE

per dare risposta alle nuove issue poste dalle prassi della nuova vigilanza europea e dalle prime azioni successive al setup delle nuove funzioni di Data Governance introdotte dalla

Vigilanza Prudenziale, che può prendere for-ma solo se presenti solide fondamenta date da processi e sistemi di Data Quality maturi ed estensivamente applicati.

Fig. 3

Dashboard Key Quality

Indicators

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E20 12

DAL DATA QUALITY ALLA DATA GOVERNANCE: L’ESPERIENZA DI SEC SERVIZI Risultati raggiunti e scenari futuri

La pressione regolamentare è stata in questi ultimi anni l’elemento de-terminante che ha spinto la maggior parte delle aziende operanti nel settore dei servizi finanziari a adottare un approccio sistemico alla qua-lità dei dati. Col passare del tempo l’urgenza di conformità alle nor-mative si è fatta più pressante. Ma chi, come SEC Servizi, impiega già da tempo standard e pratiche di data quality può ormai apprezzare e testimoniare un valore che va al di là della compliance: l’applicazione di processi codificati per la verifica e il miglioramento del patrimonio informativo contribuisce a prevenire l’insorgere di anomalie, riduce la necessità di operare in emergenza su dati non accurati o incompleti, accresce la reputazione e la confidenza sulla affidabilità delle informa-zioni, aumenta l’efficienza. Un sistema di qualità dei dati è costituito da alcune componenti fondamentali. E’ innanzitutto necessario identificare un modello dei processi di qualità dei dati: progettazione di un impianto di controllo, esercizio periodico delle regole, remediation delle anomalie riscontrate, miglioramento strutturale, regia e monitoraggio sono pro-cessi tipici che vanno regolati, definendone gli obiettivi e l’articolazione in fasi e attività. I processi impegnano e coinvolgono una serie di attori, il cui contributo è stabilito da un modello di ruoli e responsabilità. I pro-cessi sono poi sostenuti da una opportuna strumentazione costituita da una serie di componenti che supportano ad esempio l’esecuzione fisica dei controlli, la registrazione e la tracciatura di issue, l’analisi degli esiti. Inoltre non vi è miglioramento consapevole senza misurazione: è quindi opportuno identificare e rilevare periodicamente una serie di indicatori, in grado di rappresentare i principali fenomeni connessi alla qualità dei dati, quali ad esempio la difettosità, la copertura dei controlli, il bac-klog degli interventi di remediation. Insediare e attivare un sistema di Data Quality significa quindi stabilire, formalizzare in un documento di standard (data quality policy) principi, processi, ruoli e responsabilità, strumenti e metriche. Questi standard vanno insediati, attivati nell’or-ganizzazione (è questo uno dei compiti più ardui) e sono poi impiegati per gestire potenzialmente tutti i dati aziendali, attraverso un percorso progressivo, regolato da un Piano di Data Quality. System Evolution ha raccolto i concetti fondamentali di questo approccio, le tecniche, i mo-delli di governo e di gestione della qualità dei dati in una metodologia specifica, IQF© (Information Quality Framework©), impiegata da SEC Servizi per l’implementazione della propria Policy di Data Quality. L’a-dozione di uno standard regola le modalità impiegate in tutti gli ambiti informativi e i comparti aziendali per garantire una gestione sistemica della affidabilità dei dati; è un passo importante di un percorso virtuoso e sostenibile verso un più consapevole governo del patrimonio informa-tivo.

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E20 13

LEAN THINKING

L’APPLICAZIONE DEI PRINCIPI LEAN

AL GOVERNO DEI PROGETTI“Filosofia del fare”

…percorso di apprendimento organizzativo e miglioramento del

rendimento aziendale…

Come anticipato in precedenti articoli, Lean Thinking non è solo un metodo organizzativo e lavorativo che mira a sviluppare dei processi “snelli”, cioè liberati da ogni spreco e a valore ma è una “filosofia del fare” orientata al miglioramento continuo. Que-sto approccio è quanto mai appropriato nel mondo di oggi, che può vivere solo attraverso un’economia sostenibile: non c’è più margine per sprecare, occorre fare sempre meglio.Per il settore dei servizi, e in particolare dei servizi finanziari (Banche e Assicurazioni) in cui la qualità e i costi del servi-zio, ma anche l’innovazione, dipendono dalla “robustezza” dei processi e dei progetti ad essi associati questa fase diventa fondamentale e costituisce un percorso privilegiato di appren-dimento organizzativo e di miglioramento delle performance aziendali.L’esperienza evidenzia che il vantaggio competitivo basa-to solamente sulle tecnologie risulta efficace solo nel breve termine. Per realizzare una reale sostenibilità è fondamentale sviluppare idee, misurare e gestire efficacemente gli asset in-tangibili, ovvero le competenze aziendali, il lavoro di squadra, la flessibilità, la corretta comunicazione.SEC Servizi ha iniziato la diffusione operativa del Lean attra-verso cantieri. Dopo il primo finalizzato al miglioramento della gestione del demand ordinario, si è iniziato un nuovo cantiere nello sviluppo dei progetti. L’analisi della situazione attuale ha consentito di individua-re chiari punti di miglioramento lavorando direttamente nel “Gemba” col team:

Affidabilità delle specifiche, ossia necessità di avere chiara comprensione delle esigenze del cliente.

Visione non sempre integrale dei progetti complessi. Possibilità di migliorare la sincronia tra i differenti attori del

progetto (azienda, fornitori, clienti interni ed esterni).

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L’APPLICAZIONE DEI PRINCIPI LEAN AL GOVERNO DEI PROGETTI“Filosofia del fare”

Necessità di anticipare l’identificazione dei problemi (ritardi, errori, “not right first time”).

Necessità di coinvolgere maggiormente l’utilizzatore finale.

È per risolvere questi temi tipici delle attività progettuali che all’inizio degli anni ’90 è stato messo appunto il metodo innovativo oggi noto in Europa con il nome di Visible Planning®, (applicazione dei principi LEAN al governo dei progetti di innovazione e sviluppo prodotto). Il metodo riesce a coniugare aspetti e stru-menti tipici del project management a stru-menti ed azioni che agiscono sulla dimen-sione “persona/organizzazione”.Obiettivi più importanti:1) Pianificazione visiva, anticipazione dei

problemi, gestione delle issues.2) Abbattimento dei problemi tra funzioni,

consapevolezza e produttività, migliora-mento continuo.

3) Velocità nella diffusione della conoscenza, capitalizzazione della conoscenza.

Tale approccio non è un’azione puntuale di miglioramento, ma un cambiamento della gestione che deve crescere quotidianamen-te sul campo.

La sfida è fare in modo che le persone del team sviluppino e facciano proprie delle nuove prassi lavorative, nuove azioni e, in-fine, nuovi strumenti che garantiscano di poter governare i progetti, aumentando l’ef-ficacia operativa.Il metodo attualmente in corso di implemen-tazione su pochi progetti pilota si pone la finalità di visualizzare le attività per rilevare i problemi, rendere visual la gestione, mettere in vista tutte le informazioni che permetto-no di condurre efficacemente e di ridurre il “time-to-market” degli sviluppi. Il Visible Planning inoltre consente di miglio-rare direttamente i meccanismi di comunica-zione e relazionali tra i componenti del team, facilitare l’individuazione anticipata dei rischi di progetto e dei problemi “veri”, favorire la diffusione e la capitalizzazione della cono-scenza, sia tra le diverse funzioni, che all’in-terno della stessa.Ogni giorno, i membri del team sincronizza-no le loro attività e trattano rapidamente i problemi prima che questi possano compro-mettere il raggiungimento degli obiettivi. Si verificano gli indicatori di performance indi-viduati, i piani d’azione e delle scadenze, e

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E20 15

il rispetto della qualità e della risoluzione dei problemi identificati di volta in volta. Gli stru-menti sono poco costosi e di facile utilizzo (post-it, lavagne).Nell’impostare questa modalità è fondamenta-le la presenza dei manager in modo da sprona-re il team sulle performance e sostenerle nella risoluzione dei problemi operativi, motivare nel perseguimento del miglioramento continuo.

Per migliorare ulteriormente su questo pun-to, SEC Servizi sta ora concentrando l’atten-zione sull’A3 tramite workshop per formare il management sui temi trattati dal volume Managing to Learn di John Shook, uno dei massimi esperti del lean thinking a livel-lo mondiale che illustra la metodologia A3, per l’applicazione diffusa del metodo PDCA (Plan-Do-Check-Act), il problem solving ba-

LEAN THINKING

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E20 16

sato sul metodo scientifico, e ne offre tre prospettive fondamentali per chiunque vo-glia cimentarsi in un processo reale di lean transformation.

A3: Imparare ad apprendere,

per comunicare, per risolvere problemi,

per la crescita dei collaboratori

L’A3 come: strumento e metodologia per il problem

solving; processo di management basato sulla

responsabilità per il decision making e l’execution nelle organizzazioni;

processo di apprendimento e di sviluppo delle risorse umane.

L’A3 infatti è uno strumento semplice, rigo-roso e standardizzato per affrontare i proble-mi, capirne le cause radice, proporre solu-zioni e monitorarne l’avanzamento. Di fatto si tratta di un foglio di carta strutturato (e appunto prende il nome dal formato di car-ta internazionale A3), su cui concentrare il

processo di soluzione dei problemi basato sul metodo scientifico in modo semplice e condiviso. L’A3 è però anche un processo che confi-gura la natura dei rapporti organizzativi e dà forma ai ruoli organizzativi, ai processi de-cisionali, ai processi di coordinamento e a quelli di controllo. Infine l’A3 è anche un processo di appren-dimento (e di insegnamento). Nelle organiz-zazioni in generale ma ancor più nelle realtà legate ai servizi, le persone sono la forza reale, i responsabili del miglioramento con-tinuo e del problem solving. E l’A3 è proprio quel processo in cui le “due eliche del DNA” su cui si basa il pensiero snello (persone e processi) si congiungono e rinforzano a vi-cenda. Un’organizzazione fondata sull’A3 è un’organizzazione che, mentre prende deci-sioni e risolve problemi al fine di servire me-glio i propri clienti attraverso i propri value stream, migliora anche se stessa, con un processo continuo.

L’APPLICAZIONE DEI PRINCIPI LEAN AL GOVERNO DEI PROGETTI“Filosofia del fare”

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E20 17

MULTICANALITÀ

EVOLUZIONE MULTICANALITÀ SECEvoluzione dell’interazione Banca/Cliente

…definire un piano evolutivo delle

Multicanalità…

Nell’attuale contesto bancario osserviamo una graduale evolu-zione del rapporto Banca-Cliente che impone di rivedere in ma-niera strutturata il modo in cui viene oggi analizzato, compreso e di conseguenza servito il Cliente stesso. Tale evoluzione rappre-senta anche un’importante opportunità per il sistema Bancario Italiano ed Internazionale che, con strategie differenti, le Banche Italiane stanno cogliendo e sviluppando. Sempre di più i canali alternativi alla Filiale sono utilizzati dai clienti per operazioni informative/dispositive, nonostante il ruolo della Filiale rimanga ancora cruciale soprattutto sui temi di advisory:

Si riduce drasticamente l’operatività in Filiale (circa il 15% annuo in meno) con parallela crescita nell’utilizzo dei canali self service (ATM, Internet Banking e Mobile Banking in testa – circa il 40% in più dei versamenti totali veicolati su ATM); il contatto umano rimane cruciale per la vendita di prodotti complessi (in Italia circa l’80% delle vendite è ancora esegui-to in Filiale mentre in Europa anche la vendita si sposta sui canali remoti);

Cresce il ruolo dei canali diretti nella fase di prevendita, diven-tando sempre più importante per contattare e coinvolgere il Cliente (+4% nel 2013 l’incremento dei clienti che utilizzano il web per cercare informazioni prima di acquistare un prodotto finanziario in Italia);

Il Cliente diventa sempre più “inter-canale” e orientato alle nuove tecnologie (circa l’80% delle interazioni Banca-Clien-te avviene al di fuori del canale Filiale e circa il 25% dei clienti effettua oltre il 90% delle operazioni attraverso i canali diretti).

La trasformazione digitale dei consumatori italiani è ormai evi-dente e anche i clienti delle Banche sono ormai sempre più abi-tuati a relazionarsi con la Banca stessa, attraverso nuovi canali d’interazione:

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E20 18

EVOLUZIONE MULTICANALITÀ SECEvoluzione dell’interazione Banca/Cliente

Internet ormai è un mass media consoli-dato (oltre il 50% della popolazione ha ac-cesso al web);

Cresce l’utilizzo dei device “in mobilità” (smartphone e soprattutto tablet, che nell’ultimo anno è cresciuto del 161%), de-stinati nel futuro a sostituire i pc (desktop e laptop) in molte delle attività quotidiane;

Il Contact Center diventa sempre più una macchina di proposizione commerciale e supporto all’attività di contatto del gestore in Filiale;

I social media oramai sono una realtà sia tra i Consumatori sia nelle Aziende (più del 90% delle aziende a livello mondiale utiliz-zano i Social Media).

In tale contesto, SEC Servizi ha definito un piano di Evoluzione della Multicanalità volto a migliorare il servizio attualmente offerto alle Banche Consorziate, per supportarle nel rag-giungimento di obiettivi strategici quali:

Acquisizione online di nuova Clientela; Cross selling “remoto”; Ottimizzazione del cost-to-serve; Incremento della Customer Experience.

SEC Servizi collabora con Accenture nella predisposizione e realizzazione di un piano per declinare un percorso evolutivo dell’attua-le Piattaforma Multicanale arrivando a definire una partnership che prevede due fasi attuative per un totale di circa 13 mesi.

Il Piano di lavoro si articola sui seguenti filoni di attività:

Refresh look&feel: a seguito di uno stu-dio condotto sull’usabilità e sulla customer experience delle attuali applicazioni multica-nale, viene proposta una rivisitazione grafica in primo luogo per migliorare l’appeal e lo stile delle applicazioni, per rafforzare e moderniz-zare la proposizione del brand delle banche ed in secondo luogo per ridisegnare il layout al fine di collocare in modo ottimale i nuovi contenuti interattivi sia in termini di proposi-zione prodotti e servizi che in termini di web collaboration.

Funzionalità e capability “Must Have”: SEC Servizi si è da sempre impegnata per rimanere in linea con i benchmark di merca-to offrendo un’ottima offerta di funzionalità

Analisi della domanda - evoluzione dell'interazione Banca/ Cliente

30%

42% 42%

I canali diretti sono già chiave per l'operatività transazionale …

(# medio mensile transazioni effettuate allo sportello, Mln)

Nell'acquisto di prodotti complessi i canali diretti sono rilevanti solo in fase di pre-vendita1 …

(% di attività di prevendita svolte su canali diretti in Italia e EU, 2012)

… perché il "fattore umano" resta cruciale nella gestione di bisogni complessi

(Survey su panel clienti bancari italiani sul "Ruolo del Gestore", %)

Fonte: elaborazione Accenture dati caso reale Italiano Fonte: Report EFMA, 2012

Fonte: Multichannel Banking in Europe, Gennaio 2012 1) Dati al netto del ruolo dei canali diretti nella pre-vendita effettuata tramite rete terza Fonti: elaborazione Accenture dati EFMA

8910

13-15% p.a.

2012 2011 2010 2009

Pro

do

tti

sem

plic

i P

rod

ott

i co

mp

less

i

65%

52%

35%

Carte di credito 48%

Depositi

95%

85%

80%

5%

Investimenti 20%

Prestiti personali 15%

Mutui

Filiale Canali diretti

25

18

7

Investimenti Prestiti personali Mutui

33% 33% 34% 34% EU EU

70%

30% 7 clienti su 10

ritengono fondamentale la relazione umana

nella gestione dei "momenti della verità"

ITA ITA

… e per l'acquisto di prodotti semplici (Vendite per canale in Italia al 2016, %)

Fig. 1

Evoluzione

dell’interazione

Banca/Cliente

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E20 19

multicanale; per continuare a perseguire tale obiettivo vengono introdotte nuove funzio-nalità quali ad esempio il bonifico estero, la gestione completa dei propri bonifici perma-nenti, l’evoluzione dell’agenda personale per essere informato sui prossimi eventi contabili, nuovi simulatori per vincoli e prestiti. Partico-lare attenzione viene inoltre data alla continua estensione della gamma di funzionalità of-ferte sulle piattaforme smartphone e tablet: gestione dei conti deposito, dei mandati sdd e consultazione dei finanziamenti, sono solo alcune delle funzioni che renderanno sempre più appetibile e completo l’utilizzo dei canali in mobilità.

Prodotti digitali e processi online: cre-azione di nuovi wizard di vendita per l’acqui-sizione della clientela con riconoscimento via web e la vendita di prodotti in modalità Pa-perless.

Contact Center: evoluzione del canale telefonico con l’obiettivo di migliorare gli stru-menti di ingaggio a disposizione del cliente e dell’operatore. Si propone pertanto un nuovo albero IVR e l’implementazione di una nuova

Fonte: Elaborazione Accenture su dati Google su panel di consumatori a livello Mondo

Ricerca e acquista direttamente online

Ricerca online e si reca nel punto

vendita per effettuare l'acquisto

Visita in primis il punto vendita, per poi

acquistare online

Ricerca online, visita il punto vendita per

esaminare l'articolo ed infine acquista online

ANALISI A LIVELLO MONDO

WorkStation informativa per l’operatore che rappresenti una single customer view del clien-te: un accentrato di informazioni patrimoniali, comportamentali e di marketing che pone la base per una mirata proposizione commercia-le e di servizio omnicanale. Funzionalità/ Capability Innovative:

creazione di una piattaforma che consenta al cliente di poter interagire tramite chat o web chat con il proprio Gestore Remoto ed evo-luzione dell’attuale PFM (Personal Financial Management). Integrazione tra Canali e Customer In-

telligence: potenziamento e valorizzazione degli attuali strumenti di Campaign Manage-ment al fine di creare un’efficace “Intelligenza di Marketing”, in modo da identificare i bisogni chiave dei Clienti/Prospect e cogliere tutte le opportunità nei diversi punti di contatto.Al fine di ottimizzare il time-to-market di un programma tanto sfidante, sono previsti rilasci progressivi delle funzionalità nell’arco dell’inte-ra durata del progetto.Vi terremo aggiornati sull’evoluzione del pro-getto nelle prossime edizioni!

Fig. 2

Customer Journey dei

consumatori

MULTICANALITÀ

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E2020

TARGET2 SECURITIESPiattaforma tecnica comune per il regolamento contestuale delle transazioni in titoli

...la collaborazione fra SEC Servizi e le

proprie Banche Clienti/Socie è la garanzia per il

conseguimento degli obiettivi…

Nel luglio del 2008 la Banca centrale europea ha dato av-vio al progetto TARGET2-Securities (T2S), con l’obiettivo di creare ed offrire a tutti i depositari centrali in titoli (CSD - Central Securities Depository), una piattaforma tecnica comune per il regolamento contestuale delle transazioni in titoli, domestiche e transfrontaliere, sia per la componente titoli sia per il controvalore in moneta di banca centrale. Attualmente ogni CSD regola secondo il proprio set up tecnico e rispettando le norme di legge nazionali. L’inte-razione tra CSD è inefficiente e costosa. L’avvio di T2S, previsto per la fine di giugno 2015, si prefigge tre principali finalità:

consentire agli intermediari di regolare tutte le tran-sazioni in titoli concluse sui mercati europei utilizzan-do un unico conto di regolamento, con netti benefici in termini di gestione della propria liquidità;

ridurre sensibilmente il costo di regolamento delle transazioni transfrontaliere, fino a renderlo uguale a quello delle transazioni domestiche;

armonizzare le modalità operative e standardizzare i processi di regolamento, favorendo in tal modo la competizione tra i depositari centrali nell’offerta di servizi a più elevato valore aggiunto.

A regime pertanto T2S sarà determinante per superare la complessità e frammentazione dell’attuale infrastrut-tura del mercato europeo, composto di oltre 30 diversi sistemi di regolamento titoli, aumentando la trasparenza e la concorrenza fra CSD europei.La data di go-live della prima wave (ne sono pianifica-te quattro entro il 6/2/2017) è prevista per il 22 giugno 2015, e comprende i depositari centrali di Italia, Grecia, Malta, Romania e Svizzera.

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E20 21

L’Approccio di SEC e delle Banche:

la scelta del global Custodian

Nel corso del 2013, con previdente anticipo, è stato affrontato uno studio di fattibilità delle possibili opzioni di adesione alla piattaforma T2S, confrontando le seguenti ipotesi:

adesione ad un unico global custodian per i servizi di settlement e custodian sia sul mercato domestico che estero

mantenimento del modello attuale: Monte-Titoli per i titoli Italiani e diversi provider per i mercati esteri.

Il Gruppo di lavoro T2S, costituito dalle ban-che della Governance e da SEC, ha quindi selezionato un elenco di Service Provider, tra i quali il CDS Italiano MonteTitoli, verificando la loro offerta in base a diversi driver, fra i quali:

Completezza dei servizi erogati da ciascuno; Offerta economica; Approccio, costi e rischi del progetto; Saving organizzativi sui Back Office delle

Banche.Al termine dello studio, che si è realizzato gra-zie alla proficua ed intensa collaborazione delle Banche componenti il gruppo di lavoro T2S, SEC, su indicazione del CdA del 21/05/2014, ha scelto BNP Paribas Securities Services come provider unico per T2S.BNP Paribas Securities Services è presente in 34 paesi, la sede Italiana di Milano gestisce 480 miliardi di asset in custodia presso MonteTitoli, regolando il 34% delle operazioni su MTS (Mer-

cato dei Titoli di Stato) ed il 21% dei flussi di trading su Borsa Italiana (dati 2013). Gestisce più di 20 fra Banche e Brokers su Monte Titoli e più di 30 sui mercati Esteri, ed offre, oltre alla custodia ed al regolamento, una gamma di ser-vizi a valore aggiunto (ad esempio assistenza sui temi fiscali, traduzione delle comunicazioni dagli emittenti esteri) in grado di ridurre ed efficientare l’attività di Back Office delle Banche Clienti.Il percorso di adesione a T2S mediante BNP-SS prevede due step: 1) la migrazione degli strumenti finanziari dete-

nuti dalle Banche, sia in conto proprio che in conto terzi, dagli attuali depositari (Italiani ed Esteri) a BNP–SS. Questa fase costitui-sce il prerequisito per poter accedere a T2S tramite BNP-SS.

2) la predisposizione dell’ambiente applicativo ed organizzativo all’operatività T2S garanti-ta dal Global BNP-SS.

T2S

Scenario

operativo per le

banche del Consorzio

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TARGET2 SECURITIESPiattaforma tecnica comune per il regolamento contestuale delle transazioni in titoli

Il piano di progetto della prima macroattività ha previsto la migrazione delle 4 Banche della Governance entro la fine del 2014. Allo scopo SEC si è posta al fianco delle Banche e di BNP-SS per garantire la massima efficacia nello scambio dei flussi e nei processi operativi dei Back Office. Le procedure applicative dell’Area Finanza sono state implementate così da gestire: l’invio e la ricezione automatici a/da BNP-SS

di tutti i messaggi di regolamento prodotti a fronte dell’operatività su strumenti finanziari;

la contabilizzazione diretta da Area Finanza alla procedura Banche di tutti gli importi di regolamento su BNP-SS;

la spunta automatica con il depositario BNP-SS dei saldi degli strumenti finanzia-ri e della movimentazione cash associata alle operazioni in titoli.

La seconda attività prenderà avvio con uno specifico progetto da gennaio a luglio 2015. Va rimarcato che grazie all’adesione al Glo-bal, la complessità del progetto, sia per SEC (modifiche del parco applicativo della Finanza) che per le Banche (revisione dei processi or-ganizzativi ed operativi del Back Office) sarà notevolmente ridotta rispetto allo scenario che si sarebbe realizzato dovendo aderire diretta-mente al CDS Italiano Montetitoli.Gli step progettuali ad oggi percorsi, dallo stu-dio di fattibilità preliminare alla rilevante attività di migrazione, hanno dimostrato una volta di più quanto la fattiva e stretta collaborazio-ne fra SEC e le proprie Banche Clienti/Socie sia la migliore garanzia per il conseguimento con successo e reciproca soddisfazione degli obiettivi delle Stesse, presenti e futuri.

Pianificazione

progettuale:

calendario delle

singole Migrazioni

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E2024

LA NUOVA FIRMA GRAFOMETRICA SU TABLET:la firma autografa elettronica con valore legale

… la Firma Elettronica Avanzata, punta ad eliminare i

documenti cartacei sostituendoli con uno strumento digitale sicuro…

La firma elettronica avanzata (definita dall’art. 1, com-ma 1, lett. q-bis del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 del “Codice dell’amministrazione digitale”) consiste nell’«insieme di dati in forma elettronica allegati oppure connessi a un documento informatico che consentono l’identificazione del firmatario del documento e garanti-scono la connessione univoca al firmatario, creati con mezzi sui quali egli può conservare un controllo esclu-sivo, collegati ai dati ai quali detta firma si riferisce in modo da consentire di rilevare se i dati stessi siano stati successivamente modificati».Costituisce una firma più forte rispetto alla firma elettro-nica semplice (così come definita allo stesso articolo e comma, lett. q del “Codice dell’amministrazione digita-le”) in quanto:

consente l’identificazione del firmatario consente la connessione univoca dello stesso al do-

cumento firmato; la connessione è creata utilizzando mezzi sui quali il

firmatario può conservare il controllo esclusivo; consente di rilevare se i dati sono stati modificati

successivamente all’apposizione della firma elettro-nica avanzata.

L’art. 21, comma 2, del Codice dell’Amministrazione Digitale dispone che «il documento informatico sotto-scritto con firma elettronica avanzata, qualificata o digi-tale, formato nel rispetto delle regole tecniche di cui all’ articolo 20, comma 3, che garantiscano l’identificabilità dell’autore, l’integrità e l’immodificabilità del documento, ha l’efficacia prevista dall’articolo 2702 del codice civile. L’utilizzo del dispositivo di firma si presume riconducibile al titolare, salvo che questi dia prova contraria».

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Pertanto il documento sottoscritto con firma elet-tronica avanzata ha valore legale sostanzialmente pari alla firma digitale, purché essa sia stata gene-rata ed apposta nel rispetto delle regole tecniche di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 22 febbraio 2013, pubblicato sulla Gaz-zetta Ufficiale n. 117 del 21 maggio 2013.La firma elettronica avanzata è quindi una fir-ma tecnologicamente neutra che non fa riferi-mento alla tecnologia utilizzata. La firma elettronica avanzata oggi più diffusa è la firma su tablet, o firma grafometrica, appo-sta su un particolare tablet con una speciale pen drive, idonea a memorizzare alcune ca-ratteristiche biometriche: velocità della firma, pressione, accelerazione.In linea con la normativa vigente, SEC ha svilup-pato il processo per la Firma Elettronica Avan-zata (FEA) al fine di poter arrivare ad eliminare i documenti cartacei sostituendoli con uno stru-mento digitale sicuro, la firma su Tablet, nonché l’archiviazione digitale fino ad arrivare all’archivia-zione digitale di tutta la contrattualistica.Si può tranquillamente parlare di rivoluzione perché tali saranno i miglioramenti e i risparmi che i processi di firma e archiviazione elettro-nica porteranno. Basti pensare ai costi di ge-stione che vi sono alla base anche delle più semplici operazioni “allo sportello”: tempo ne-cessario per stampare il documento cartaceo, costo materiale della stampa e della carta non-ché manutenzione dei relativi dispositivi (stam-pante, fotocopiatrice, scanner ), costi in termini di costo del lavoro relativi al tempo necessario per l’archiviazione, costi relativi agli spazi fisici da destinare ad archivio ( obbligo di conservare per 10 anni i documenti bancari). Per non par-lare del guadagno in termini di inquinamento, in un’epoca in cui la green economy fa da apripi-sta a tutte le future tecnologie. La soluzione di firma grafometrica di SEC Ser-vizi viene riassunta nello schema funzionale illustrato nella pagina a fianco.Il cuore della soluzione è rappresentato dall’applicazione RifactumDocSignature che si

interfaccia con tutte le componenti funzionali del processo per la gestione end-to-end del documento firmato grafometricamente. Tale soluzione è indipendente dal software di ge-stione del device (XYZMO o EURONOVATE) e dall’hardware utilizzato e gestisce sia il pro-cesso per la FEA in sede (mediante tablet col-legati alla postazione di lavoro) che fuori sede (mediante tablet collegati in 3G alla rete).Il disegno architetturale è orientato a garantire la massima usabilità lato cliente preservando e garantendo la tenuta legale dell’intero processo.La soluzione è già attiva in Produzione per la firma grafometrica per le contabili di cassa, in-tegrata con la procedura di sportello ed utiliz-zata su oltre 1.000 postazioni di filiale: ad oggi vengono gestite (raccolte ed archiviate) circa 40.000 contabili al giorno. Il passo successivo sarà estendere la funzione alla maggior parte della contrattualistica nonché realizzare un nuovo processo di firma differita

FIRMA GRAFOMETRICA

che permetta al gestore di preparare la vendita senza avere il cliente davanti e “congelarla” in at-tesa di futura attivazione o, in alternativa, in caso di rapporti pluri-intestati, di gestire la raccolta delle differenti firme in tempi diversi, provveden-do all’attivazione del rapporto solo successiva-mente al completamento del processo di acqui-sizione dei firmatari. L’obiettivo è quello di supportare l’attività del gestore nella predisposizione di un’offerta di

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LA NUOVA FIRMA GRAFOMETRICA SU TABLET:la firma autografa elettronica con valore legale

servizi per la clientela propedeutica all’incontro con il cliente, nella direzione di una relazione più efficace nell’ambito consulenziale ed effi-ciente in quello operativo.Parallelamente si sta operando per gestire la firma grafometrica al “fuori sede”, avvalendosi di tablet da 10” connessi alla rete in 3G, per l’e-rogazione di una consulenza finanziaria presso

il cliente, rendendola disponibile, non appena firmata, in real time sui sistemi informatici per le successive lavorazioni. A questo si aggiun-gerà la possibilità di integrare anche i servizi di vendita dei prodotti a catalogo sempre fuori sede, anche in modalità differita consentendo al gestore di realizzare una offerta personaliz-zata propedeutica all’incontro presso il cliente. Tutto ciò si traduce in un maggior efficienta-mento nell’utilizzo delle risorse banca, prima occupate in operazioni a basso valore aggiun-to, supportate da una evoluzione dei sistemi informativi razionale ed integrata. È cresciuta pertanto la necessità di sviluppare progetti che rispetto alla classica dematerializ-zazione che parte dal cartaceo per poi passare in digitale, consentano di partire direttamente dal digitale andando a tagliare all’origine tut-ti i costi di scansione e archiviazione (spesso sottovalutati ma importanti in termini moneta-ri), contribuendo a fornire soluzioni efficienti a supporto del business.

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LA CIRCOLARE 263Nuove Disposizioni di Vigilanza Prudenziale

…Coinvolgimento dei vertici aziendali;

Visione integrata dei rischi; Sicurezza informatica;

Controlli…

La Circolare 263, emanata nel 2006, è un provvedimen-to di Banca d’Italia contenente le ”Nuove Disposizioni di Vigilanza Prudenziale”.Il 15° aggiornamento di tale circolare, pubblicato il 3 luglio 2013, inserisce nel Titolo V della normativa: il capitolo 7 “il sistema dei controlli interni”, il capitolo 8 “il sistema informativo”,e il capitolo 9 “la continuità operativa”.SEC Servizi, pur non essendo soggetto vigilato, in ac-cordo con le Banche, provvede alla verifica dei requisiti normativi richiesti dalla 263 specificatamente per quanto attiene le componenti erogate del Sistema Informativo e della Continuità Operativa.I principi fondamentali a cui si ispira l’aggiornamento e che hanno impatto diretto su SEC Servizi, riguardano sostanzialmente:

Il coinvolgimento dei vertici aziendali, ovvero la for-malizzazione di un’attività di governance del siste-ma informativo, con un’indicazione delle responsa-bilità degli organi aziendali e la loro relazione con l’outsourcer.

La visione integrata dei rischi, ovvero la rappresenta-zione del processo di analisi del rischio informatico e correlazione con il rischio operativo

La definizione delle attività della funzione di sicurezza informatica.

L’efficienza e l’efficacia dei controlli.

Le scadenze:

Gennaio 2014

Produzione della Gap Analysis rispetto ai requisiti espressi dal 15° aggiornamento.

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LA 263

Luglio 2014

Adeguamento alle disposizioni contenute nel capitolo 9 della Continuità Operativa.

Febbraio 2015

Adeguamento alle disposizioni contenute nel Capitolo 8 relativo al Sistema Informati-vo, in particolare:- Disciplina sul governo o organizzazione

del SI- Policy e disciplina degli strumenti di go-

verno dell’ICT- Introduzione della disciplina del rischio

informatico- Disciplina sulla data governance- Disciplina organica sulla sicurezza infor-

matica.Luglio 2016

Adeguamento alle disposizioni relative all’esternalizzazione di funzioni azienda-li con disciplina stringente dei contratti di outsourcing.

Le Attività svolte da SEC

Gap Analysis e Master Plan

L’attività relativa all’interpretazione del provve-dimento e la definizione dell’ambito impattato è stata condotta dal gruppo di lavoro Sec-Banche, in accordo alle linee guida emerse nell’ambito dell’Osservatorio Sicurezza e Fro-di Informatiche e dell’Osservatorio Business Continuity di ABILab, cui ABI ha delegato l’a-nalisi della tematica.A conclusione della Gap Analysis si è ritenuto opportuno porre all’attenzione alcuni spunti di riflessione tali da supportare la Direzione ed il CDA nella valutazione delle proprie decisioni:

Le disposizioni, pur regolando le Banche in quanto soggetti Vigilati, impongono in via indiretta rilevanti riflessioni strategiche su SEC Servizi. Allo stato attuale appare plausibile prevedere la necessità di valu-tare una trasformazione organizzativa per poter rispondere alle esigenze dei propri soci/clienti con inevitabili riflessi sulla com-posizione dei costi.

L’impostazione di un sistema di control-li interni strutturato in capo a SEC Servizi passa attraverso importanti attività di for-malizzazione di prassi, processi e proce-dure oltre che attraverso la definizione di controlli di primo, secondo e terzo livello alla stregua di un soggetto Vigilato.

Quindi, nell’ottica di rispondere in modo strut-turato ai requisiti espressi dalla Circolare 263, SEC Servizi ha individuato la necessità di ri-vedere i presidi organizzativi per un governo puntuale su:

la gestione della sicurezza informatica; l’analisi del rischio informatico; il sistema di gestione dei dati.

Il tutto finalizzato all’ottenimento di : una corretta visibilità delle tematiche di sicu-

rezza, rischio informatico e data governance; una sinergia tra le funzioni di controllo e le

funzioni operative/tecniche; una efficacie interazione tra le funzioni SEC

e le funzioni Banca in ambito rischio, sicu-rezza, dati, normativa e controlli.

un’adeguata separazione di ruoli tra le fun-zioni operative e le funzioni di controllo.

Progetto Fase1

(Gennaio - Settembre 2014):

definizione dei processi e produzione dei

documenti aziendali per la gestione ed il

controllo del sistema informativo

Partendo dal Master Plan predisposto a se-guito dell’attività di Gap Analysis, sono stati individuati 6 cantieri operativi che raggrup-pano le 25 attività progettuali individuate per rispondere ai requisiti del Capitolo 8 - Sistema Informativo e le attività relative al Capitolo 9 - Continuità Operativa.In questa prima fase SEC ha inteso rispondere fornendo alle Banche utenti la documentazio-ne richiesta nel cap. 8 (allegato A) e cap. 9 nonché quanto ritenuto utile, in termini di do-cumentazione ed adeguamento dei processi, per soddisfare i requisiti normativi dei suddetti capitoli.

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LA CIRCOLARE 263Nuove Disposizioni di Vigilanza Prudenziale

Deliverable

Metodologia di analisi del rischio informatico

Policy di Sicurezza (rif. ISO27001)

Procedure di Sicurezza (rif. ISO27001)

Standard di Data Governance

Regolamento Amministratori di Sistema

Policy di esternalizzazione

Piano di Continuità Operativa

Regolamenti dei Comitati di Governance: Comitato Tecnico, Comitato IS Audit

Policy di gestione delle fonti normative in ambito 263

Progetto Fase 2

(Settmbre 2014 - Febbraio 2015):

iniziative progettuali per rendere operativi i

processi ad oggi disegnati

Nell’ottica di rispondere in modo strutturato ai requisiti espressi dalla Circolare 263, SEC Servizi ha individuato una serie di iniziative pro-gettuali per i seguenti cantieri:Contratti di outsourcing:

Adeguamento dei contratti attivi e dei contratti dei fornitori ai requisiti espressi dalla 263.

Sicurezza IT:

Policy di Sicurezza Internet Payments -

Elenco delle regole tecniche di sicurezza implementate nel sistema multicanale.

Framework controlli di secondo livello IT Security.

Rischio IT:

Adozione di un tool di IT Risk abilitante all’in-tegrazione del Rischio IT con altri processi aziendali (in particolare sicurezza, dati, inci-dent) ed adeguato per fornire i dati di input per il rischio operativo delle Banche.

Incident/Change:

Adeguamento dei processi di Incident e Change

Interventi progettuali in ambito Asset Ma-nagement

Master Plan complessivo:

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MAINFRAME

SEC AUMENTA LA PERFORMANCE:

IL NUOVO MAINFRAMEAggiornamento dell’hardware con nuove tecnologie

Ad inizio 2014, SEC ha avviato un progetto di rinnovo tecnologico della piattaforma Mainframe con l’obiettivo di aggiornare le principali componenti hardware con le più recenti tecnologie disponibili, in particolare dotando l’infrastruttura di 2 nuovi elaboratori IBM zEC12 e di un nuovo sistema storage IBM DS8870.Le nuove macchine sono state attivate nei 2 siti (Produ-zione e D/R), senza interruzioni nell’erogazione dei servi-zi, grazie all’eccellente livello di alta affidabilità raggiunto dall’infrastruttura mainframe di SEC.La principale attività di progetto ha riguardato la sostitu-zione dell’elaboratore IBM z10 attivo nel sito di produ-zione con il nuovo IBM zEC12, avvenuta a metà giugno 2014.La nuova macchina è caratterizzata dall’utilizzo di pro-cessori da 5.5 Ghz (z10 = 4.4Ghz) che, in termini di ve-locità di calcolo, la collocano al vertice tra quelle presenti nel mercato informatico di tipo “Enterprise”.L’efficienza generale della macchina è stata ulteriormen-te migliorata, rispetto alla precedente, grazie all’adozio-ne di nuovi livelli di cache e di memoria, all’ampliamento di quelle esistenti, ad una connettività più performante e ad un firmware più efficiente. In complesso, l’insieme di queste innovazioni tecnolo-giche, hanno incrementato di circa il 90% la capacità elaborativa di ogni singolo processore installato.Infatti i 17 processori di cui è dotato il nuovo zEC12 equivalgono, in termini di velocità complessiva di calcolo (mips), ai 31 processori del precedente z10.In generale i benefici ottenuti da SEC con l’attivazione del nuovo Mainframe, si possono ricondurre ai seguenti aspetti:

SEC Servizi in continuo aggiornamento per essere sempre al passo

con i tempi...

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SEC AUMENTA LA PERFORMANCE: IL NUOVO MAINFRAMEAggiornamento dell’hardware con nuove tecnologie

1. Tempi di risposta delle transazioni online: è stata rilevata una riduzione che varia a secon-da delle funzione dal 20% all’80%. Il beneficio medio è indicativamente di circa il 50%.

I grafici che seguono visualizzano (vedi cerchi verdi) la riduzione del tempo di risposta di al-cune tipologie di transazioni dopo l’attivazione del nuovo zEC12.

Area Finanza

Bancomat

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2. Durata delle finestre batch: importanti anti-cipi nella chiusura di alcune delle principali applicazioni.

3. Utilizzo complessivo della potenza elabo-rativa disponibile: si registra una diminuzio-ne di consumi dell 15% nella fascia oraria 09:00-12:59 (Online) e del 35% fascia oraria 04:00-08:59 (Chiusura batch).

Il seguente grafico evidenzia il calo dei con-sumi complessivi dei sistemi SEC (linea blu)

registrato dopo la sostituzione dell’elabora-tore. Le colonne rosse rappresentano gli accoda-menti medi, anch’essi in significativo calo. Un’ultima considerazione riguarda la sca-labilità verticale del nuovo elaboratore che, nella massima configurazione, con 101 processori, può aumentare la capacità ela-borativa fino ad oltre 4 volte rispetto all’at-tuale.

MAINFRAME

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BISCARO MANUEL Amministrazione e Vigilanza“Come raggiungere l’obiettivo? Evitando la frenesia e lavorando con inesorabile determinazione”Aforisma Manuel Biscaro

BEGGIATO CARLO Finanza e Credito“Non ho trovato la macchina sportiva dei miei sogni. Così me la sono costruita io”Ferdinand Porsche

QUERCIA ANTONIO Personale e Organizzazione

“Non tutto ciò che può essere contato conta;

non tutto ciò che conta può essere contato”

Albert Einstein

ASPERGH GIADAProgetti“Il coraggio non è la mancanza di paura ma la capacità di vincerla”Nelson Mandela

PALMA MARA Sicurezza

“L’autostima NON è sufficiente… IMPORTANTE è anche quello che

gli altri pensano di NOI... Solo se ci si ferma ad ascoltare, si ha la possibilità di migliorarci”

Mara Palma

MEGGIATO SILVIA Prodotti

“L’azione giusta è quella che realizza l’armonia”

Alessandro Biral

CICOGNANI ANNA Sistemi Centrali e Architetture“La felicità è quando ciò che pensi, ciò che dici e ciò che fai sono in armonia”Mahatma Gandhi

CERRETI SERGIO Sistemi Centrali e Architetture“Soltanto chi esce dal labirinto può essere felice, ma soltanto chi è felice può uscirne”Michael Andreas Helmuth Ende

A MARA Sicurezza

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Mara Palma

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ARGOMENTI CHE TRATTEREMO...

NEL PROSSIMO NUMERO

SEC SERVIZI S.C.p.A. è una Società Consortile per Azioni costituita fra Istituti Bancari nel 1972 con la finalità di fornire servizi di operatività bancaria e tecnologica ai propri soci e clienti. SEC SERVIZI si è trasformata ed evoluta nel tempo ed oggi opera nel settore dell’Information & Communication Technology (ICT) erogando servizi altamente innovativi che includono ap-plication e facility management, consulenza, formazione e assistenza a supporto di un vasto parco di soci e clienti che cresce in modo signifi-cativo ogni anno, composto da Istituti di Credito, Istituzioni Finanziarie e Imprese. L’offerta modulare di full outsourcing copre tut-ti gli ambiti dell’Information & Communication Technology proponendo anche soluzioni evolu-te di multicanalità. SEC SERVIZI vuole essere “un leader riconosciuto nell’erogazione di ser-vizi al settore finanziario e non, che sostiene, sviluppa e promuove la conoscenza tecnolo-gica e finanziaria nell’ambito della comunità economica, scientifica e sociale”.I servizi erogati comprendono: Application Management: presidio operativo delle applicazioni, manutenzione adattativa e sviluppo evolutivo;

Facility Management & Operations: ero-gazione di servizi host, trattamento input/output, servizi di telecomunicazioni e sicu-rezza, gestione hardware periferico, servizi di hosting/ housing;

servizi di Assistenza, Formazione, Consulen-za e Sviluppo progetti;

servizi di Printing. L’impegno profuso nell’operare a garanzia di una funzionale ottimizzazione dei processi esternalizzati e la consapevolezza di dover agire nel rispetto e nell’interesse di tutti gli stakeholder - come sancito dal Codice Etico aziendale adottato nel 2003 - trovano piena corrispondenza nella mission aziendale. SEC SERVIZI vuole essere un’azienda partner dei propri Clienti che si avvale di competenze qualificate e opera in stretta collaborazione con la comunità al fine di offrire: una gamma completa di servizi di elevato

standard qualitativo, tempestivi, adeguabili al contesto e all’occorrenza modulabili;

servizi eccellenti, sicuri ed affidabili, capa-ci di garantire ai propri Clienti uno stabile vantaggio competitivo sulle aree critiche di business;

competitività sui costi in un’ottica di massi-mizzazione del rapporto qualità/prezzo;

un “sistema azienda” di elevata qualità e di-mostrata responsabilità etico/sociale, in gra-do di promuovere, sviluppare e diffondere la conoscenza tecnologica e finanziaria;

la massima valorizzazione del capitale uma-no, per lo sviluppo delle competenze chiave, individuali ed aziendali.

Centralità del Cliente, condivisione delle stra-tegie di intervento per lo sviluppo di sinergie di competenza, completezza ed elevata qualità delle soluzioni disponibili, rappresentano i fon-damenti che SEC SERVIZI pone a garanzia di un servizio innovativo, sicuro ed economicamente competitivo, in grado di valorizzare e potenzia-re il business dei propri Soci e Clienti aggiun-gendo valore alla qualità dei servizi forniti. E20

numero 02|2015

nel prossimo numero

NUOVA INTERVISTA AL DIRETTORE GENERALE Approfondimenti su strategie e scenario economico

EL PROSSIMO NUMERO

ISTA

PROSSIMI CONVEGNI Post redazionale dedicato agli eventi in programma

I VOLTI DI SEC Chi saranno i volti che compongono il team di SEC Servizi?

DIAMO VOCE AI CLIENTI Nuovi protagonisti nella rubrica dedicata ai nostri clienti

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www.secservizi.it

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