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Mendrisiottoe Basso Ceresio

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Mendrisio:Layout 1 05/12/08 09:41 Pagina 1

Reg. Trib. Milano n. 447 del 09/8/95 • Direttore Responsabile: Manuela Mancini • Caporedattore: Cristina Marina • Coordina-mento: Elisabetta Grimaldi • Grafica: Gianluca Ubezzi • Stampa: Grafica Pioltello srl • Direzione, redazione, amministrazione:Via San Simpliciano, 4 - 20121 Milano - Tel. 02862327 - 028690587 - 02866490 - Fax 02863856 - [email protected] - www.communicationagency.it • Editore: Communication Agency Int. srl • Tiratura del presente numero: 20.000 copie


4 Mendrisiotto Basso Ceresio, la regione da scoprire6 Monte San Giorgio, un patrimonio verde7 Un tuffo nel passato remoto, il sito di Tremona-Castello8 Nel cuore del Monte: l’Albergo Serpiano9 Mövenpick Albergo Touring di Chiasso, ospitalità che conquista

10 Atenaeo del Vino, contaminazioni in enoteca10 Ristorante Torchio Antico di Arzo11 Grotto Loverciano, regno dei formaggini11 Vecchia Osteria di Seseglio11 Ristorante Funivia, si mangia tra le nuvole12 A tavola e in cantina, una gastronomia da scoprire13 Nuove Terme di Stabio: dove continua il benessere14 Da Mendrisio al lungolago tesori da scoprire15 Cultura e arte nel Mendrisiotto16 Non solo Foxtown: le vie dello shopping16 Ticino, terra di ciclismo17 Un lago di eventi18 Dalla Valle di Muggio alle Gole della Breggia


LE DESTINAZIONI DI MASTER MEETING MENDRISIOTTO E BASSO CERESIO

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Tradizione e dinamismo

È il sogno di tutti andare in vacanzain un luogo bello, ricco di fascino an-tico e di ottimo cibo, nel quale sfrut-tare una moderna e completa offertadi relax e benessere nella natura maanche dove trovare occasioni unichedi svago e divertimento, dalle gite inbarca al gioco nel casinò, allo shop-ping sfrenato a prezzi concorrenziali.Pensare poi di andarci senza esserecostretti a fare un viaggio lungo mi-gliaia di chilometri e stancarsi salen-do e scendendo da aerei e trenisembra addirittura un’utopia. Cosadire poi quando si scopre che inquesto luogo incredibile non si deveneppure far fatica a farsi capire, per-ché tutti parlano italiano?E infatti siamo vicinissimi all’Italia, per

Unisce due anime che si completanoin un mix unico: antiche e affascinanti

tradizioni rurali e gastronomiche,derivanti da una natura incontaminatanella quale immergersi tra acqua emonti, si sposano alla modernità dei

trattamenti termali e di benessere e alletante possibilità di fare shopping e

sport. Siamo nel Mendrisiotto BassoCeresio, quella parte di Svizzeraitaliana che, a nord di Como,

si estende fino al Lago di Luganoa cura di Davide Deponti

foto: Ente Turistico Mendrisiotto e Basso Ceresio e Jacques Perler

Una regionea due velocità



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l’esattezza in quella parte della Sviz-zera – il Canton Ticino – che italianalo è per davvero, quando si parla dicultura, di storia, di gastronomia, ditradizioni e, soprattutto di lingua. Èqui infatti che si trova la regione delMendrisiotto Basso Ceresio: appenaattraversata la frontiera di Chiasso (a10 chilometri da Como e a 40 chilo-metri da Milano) ci si inoltra in un ter-ritorio verdissimo e per gran parte in-contaminato, tanto che al suo inter-no si trova anche una riserva protet-ta come Patrimonio dell’Umanitàdell’Unesco. È l’area del Monte SanGiorgio, vetta posta proprio alle spal-le del centro di Mendrisio e a piccosul Lago Ceresio, e ricca di boschi eanimali selvatici oltre che di unaquantità innumerevole di fossili risa-lenti a diversi milioni di anni fa.

Benvenutinella “Lombardia svizzera”Un gioco di parole, certo, ma cheesprime bene come ci si trova a sog-giornare in questo incantevole angoloverde del Canton Ticino, dove tuttorichiama la cultura e le tradizione delnostro paese. Nel Mendrisiotto Bas-so Ceresio infatti, le origini italiane sivivono e si scoprono ogni giorno edè facile trovarsi a proprio agio, daogni punto di vista. Basta capire, e losi fa in fretta, che si è giunti in un luo-go dove alle inconfondibili e irrinun-ciabili tradizioni italiche in fatto di cu-cina, modo di fare e ricerca del be-nessere e del relax fisico, si unisconole apprezzate caratteristiche svizzeredi tranquillità e sicurezza a tutti i livelli,oltre che naturalmente di pulizia ecordialità. «Vogliamo aprire la nostraregione all’Italia», spiega Nadia Lupi,direttrice dell’Ente Turistico del Men-drisiotto Basso Ceresio, «per mostra-re che siamo in grado di offrire tantoa livello di vacanze e soggiorni turisti-ci a chi parla e vive come noi. Pernoi, infatti, l’Italia è una sorella vicinae chi ha già provato a vivere la nostraaccoglienza sa bene che qui ci si tro-va come a casa. La nostra è unasvizzera “italiana” a tutti gli effetti eproprio per questo chi arriva qui dalbel paese ci si trova subito alla perfe-zione. Senza contare che con la no-stra grande vocazione al relax e albenessere a 360 gradi offriamo gran-di possibilità di soggiorni di riposo,cura e wellness termale (dalle Termedi Stabio al Centro benessere delSerpiano), inseriti in un territorio an-cora davvero a misura d’uomo. E nelquale una natura bella e affascinantela fa da padrone».

A sinistra, unapanoramica del MonteGeneroso e del MonteSan Giorgio. Sopra,Nadia Lupi, direttricedell’Ente Turistico delMendrisiotto BassoCeresio




Monte San Giorgioun patrimonio verdeSono due le vette che caratterizzanoil panorama del Mendrisiotto BassoCeresio e che si fronteggiano proprionei pressi delle prime rive del Lago diLugano. Se il Monte Generoso (altoben 1.704 metri) è conosciuto e ap-prezzato da tempo come meta turi-

stica invernale ed estiva, un vero te-soro storico, artistico e naturale dascoprire, è il prospiciente Monte SanGiorgio. Non per nulla la selvaggiamontagna ticinese, la cui vetta misu-ra 1.097 metri e si prospetta proprioa picco sulla sponda del Ceresiodominata dal borgo di Brusino, haricevuto il riconoscimento di Patri-monio Mondiale dell’Unesco nel2003.Il principale motivo è la presenza nel-la roccia della montagna ticinese didecine di migliaia di fossili, ottima-mente conservati, di rettili, pesci, in-setti e piante rarissime che risalgonoanche a 230 milioni di anni fa, nel-l’era storica conosciuta col nome ditriassico medio. In quel lontanissimotempo, infatti, le vette dell’attuale ter-ritorio del Mendrisiotto Basso Cere-sio emergevano da un bacino delmare Tetide, lo specchio d’acquacorrispondente all’incirca al MareMediterraneo di oggi. Una parte mol-to interessante dei reperti fossiliestratti dalle viscere del Monte SanGiorgio si possono ammirare nellesale espositive del bel Museo deiFossili di Meride, un piccolo ma af-fascinante centro situato a mezzacosta del monte stesso. Da vedereuna volta a Meride anche le cinque-centesche chiese di San Silvestro edi San Giorgio, oltre a diversi esem-pi di edifici storici seicenteschi comela Casa Oldelli.

In alto, una panoramicadel borgo di Meride.Qui sotto, i tetti delpiccolo centro storicodi Arzo




Un tuffo nel passato remotoMa non sono solo i fossili gli unici“reperti” che fanno del Monte SanGiorgio un luogo unico e da tutelareper la sua bellezza. A metà strada,infatti, tra il capoluogo Mendrisio e lavetta della montagna ticinese, la-sciando la strada principale si rag-giunge, nascosto tra i boschi di leccie castagni, un vero tesoro archeolo-gico, quello del sito di Tremona-Ca-stello. Posta su quello che è il primorilievo che si incontra salendo verso ilMonte e conosciuto col nome di col-lina di Castello, quest’area unica intutta la Svizzera ospita reperti che ri-salgono addirittura al V millennio a.C.La posizione dominante del sito sullacircostante Valle del Laveggio èuno dei motivi poi che spiega perchéin questo luogo unico sono anchestate ritrovate numerosissime e suc-cessive rovine e vestigia di civiltà piùrecenti (datati fino a circa il 1200d.C.): l’uomo infatti sceglie sempre iposti più belli e protetti per utilizzarlicome avamposti e per realizzarvi leproprie residenze. Gli scavi a Tremo-na-Castello sono iniziati in tempi re-centissimi: è solo dal 1991 che glistorici e gli archeologi dell’ARAM,Associazione Ricerche Storiche e Ar-cheologiche del Mendrisiotto, hannocominciato la loro attività in loco. Su-bito è apparso chiaro quanto il sitosia straordinario e che i suoi repertiappartengono ad almeno quattro fa-si di frequentazione: la prima e più

antica riferibile al era Neolitica (V mil-lennio a.C.), la seconda a circa due-mila anni dopo (3200 a.C.), la terzadurante l’Età del Ferro (IX secoloa.C.) e la più recente nel periodomedievale (tra il 900 e il 1200 d.C.).Oltre ad ammirare gli scavi di Tremo-na-Castello gli appassionati di storiavi possono anche partecipare: con-tattando ARAM ci si può iscrivere acorsi di teoria e pratica dello scavo.

A sinistra, cavedi marmo di Arzo.Sotto, i resti delle muradegli antichiinsediamenti diTremona-Castello




Nel cuore del MonteQuasi sulla cima del Monte SanGiorgio, a pochi passi dalla zona nel-la quale è venuta alla luce buonaparte degli oltre 10mila fossili chehanno reso la montagna Patrimoniodell’Unesco e circondata da una na-

In alto, il panorama daRovio con il MonteGeneroso, il Monte SanGiorgio e il Lago diLugano. Sotto, lafunivia che da BrusinoArsizio porta alSerpiano

tura unica che comprende enormiboschi di castagni, frassini e tigli –tra le cui radici si scovano nella giu-sta stagione fino a 554 specie diver-se di funghi –, si raggiunge un’altraunicità che caratterizza questa spe-ciale vetta svizzera. È la struttura ric-ca e accogliente che fa capo all’Al-bergo Serpiano e che comprendediversi servizi da non perdere. Comele camere e gli spazi comuni di quali-tà superiore (pari a quelle di un hotel4 stelle italiano, anche se coi prezzipiù vantaggiosi di un 3 stelle). O an-cora come il Centro Wellness cura-tissimo, ospitato nelle ville Concor-dia e Aurora, e nel quale sono a di-sposizione tantissimi trattamenti. Eun giardino-parco ampissimo nelquale girovagare liberamente utiliz-zando la dozzina di sentieri segnalatie ben tenuti. Come poi il centro SPAinterno che racchiude piscina coper-ta, whirlpool, sauna, bagno turco,solarium e palestra, completamenteutilizzabile ogni sera fino alle 21. Inol-tre due diversi ristoranti, la internaLocanda Ticinese e il panoramicoFunivia – chiamato così perché rag-giungibile anche in teleferica dallasottostante riva del Lago di Lugano– nei quali si possono provare le pre-libatezze gastronomiche mendrisiot-te e svizzere create dallo chef Nico-la Rigamonti.Infine una grande terrazza panorami-




ca, dove d’estate è possibile – anziconsigliato – cenare avendo davantia se lo spettacolo dell’ansa del Lagodi Lugano e della sponda opposta aquella occupata proprio dal MonteSan Giorgio, nonché i vicinissimi everdi boschi che riportano lo sguar-do in territorio italiano e in quella pro-vincia di Varese che ospita l’oppostoversante della montagna ticinese.

Rilassarsi dentroil “Patrimonio”Tranquillità, relax e trattamenti di be-nessere che aiutano a rigenerarsi e arecuperare energie, anche perchéaccresciuti dal contesto naturale uni-co che circonda il complesso di qua-lità che fa parte dell’Albergo Ser-piano. Si dorme infatti scegliendotra le tre tipologie di camere disponi-bili – comfort, deluxe e romantiche,ovvero arredate a tema “di coppia”con accorgimenti speciali –, dopodi-ché si può scegliere di lasciarsi coc-colare, da soli o in coppia, dalleesperte mani che accolgono gli ospi-ti nel grande Centro Wellnes. Impac-chi, tra cioccolato, argilla e fiori di fie-no, peeling e bagni rilassanti sonosolo il preludio ai tanti tipi di massag-gi disponibili: al miele, con oli essen-ziali “planetari”, Shaolin e “hot sto-ne”, con le pietre calde di formazionevulcanica.

L’ospitalità che conquistaNel pieno centro storico di Chiasso,invece, a due passi dalla stazioneferroviaria, che garantisce rapidi ecostanti collegamenti giornalieri conMilano e l’Italia, e dalle bellezze arti-stiche di cui è ricca la cittadina sviz-zera, il Mövenpick Albergo Tou-ring, in piazza Indipendenza, è ladestinazione giusta per chi giunge inSvizzera e cerca un luogo conforte-vole e accogliente nel quale fare tap-pa per iniziare una vacanza nel Men-drisiotto Basso Ceresio.Struttura moderna e attrezzata an-

che per l’accoglienza di famiglie conbambini, il Mövenpick ha da pocoannesso alla sua struttura storicauna nuova ala con 18 nuove camere(che si aggiungono alle 60 prece-denti), tutte arredate in stile contem-poraneo, e con una bella palestra,adatta a chi non riesce a rinunciarealla sua oretta di fitness neppure invacanza. Completano l’offerta del-l’albergo uno spazioso bar, un risto-rante aperto a pranzo e a cena euna terrazza estiva nella quale ven-gono organizzati concerti aperitivo eserate a tema. Per il 2009 infine èprevista la realizzazione di un com-pleto restyling delle camere meno re-centi sullo stile accattivante e mini-mal delle nuove.

Chiasso. La fontana diPiazza Indipendenza,nel centro dellacittadina di frontiera




Gastronomia da scoprireL’anima lombarda e italiana del Men-drisiotto Basso Ceresio si scopre na-turalmente anche a tavola, luogo do-ve, per antonomasia, si ritrovano letradizioni e le ricchezze di ogni po-polo e di ogni territorio. In questo an-golo italiano della Svizzera poi nume-rosissimi sono i prodotti tipici localiche la natura mette a disposizione dicuochi e chef creativi e ambiziosi perrendere il soggiorno culinario unico eincredibile. Vino doc, castagne, for-maggi di centinaia di qualità diverse,selvaggina, polenta e pasta fatta amano sono solo alcune delle tracceche si seguono per scovare i gusti diuna gastronomia che nulla ha da in-vidiare a quella italiana e della qualeinfatti è sorella gemella.

Contaminazioni in enotecaSono quelle che propone ogni gior-no lo chef Davide Alberti ai fortuna-ti gourmet che si siedono ai tavolidell’Atenaeo del Vino di Mendri-sio in via Portico Virunio 1 è un loca-le dalla vocazione di enoteca e dellasperimentazione da ristorante stella-to, unisce una ricchissima cantinacomprendente circa 450 etichette al-la possibilità di gustare i piatti dellatradizione ticinese e lombarda rivisi-tati con contaminazioni mediterra-nee. Nella ricercata carta dei vini so-no presenti ben 50 etichette ticinesi,molte delle quali quasi introvabili al-trove, che fanno dell’Atenaeo del Vi-no un indirizzo unico per gustare ilprodotto delle uve regionali. Ad esseperò si unisce una ricca lista anchedi vini francesi, scelti ogni mese degli

esperti enologici del locale sia peressere degustati nella zona enotecadagli intenditori, sia per accompa-gnare al meglio i piatti che lo chef Al-berti propone su una carta ampia erinnovata ogni mese e mezzo perseguire i sapori della stagione. Danon perdere i risotti e gli gnocchi ol-tre alle ricette a base di carne di co-niglio, contaminate con spezie e sa-pori in arrivo da tutto il bacino delmediterraneo.

Nell’antico conventoNella magica cornice del piccoloborgo di Arzo, un paese gioiello dascoprire a piedi senza fatica, magaridopo mangiato, e situato vicino allependici del Monte San Giorgio e pro-prio sotto la vetta del Poncione d’Ar-zo, si scopre la fresca cucina di ungiovane chef ticinese che ha tutte lecarte in regola per lasciare il segno. Ilsuo nome è Claudio Panzeri e lasua missione è quella di proporre aiclienti del suo Ristorante TorchioAntico in Piazzetta Bustelli 1 unagastronomia fatta di sapori e ingre-dienti autentici e scelti con cura, oltrea un attenzione per le ricette medi-terranee e locali e per la pasta fre-sca. Come gli gnocchi o come i ra-violi di sfoglia al cacao ripieni alle oli-ve. E per chi ha ancora nostalgiadella vicina Lombardia ecco da pro-vare un ottimo ossobuco. Il tutto inun contesto tranquillo e familiare, trale mura centenarie di un antico con-vento e le travi di un vero torchio set-tecentesco che da il nome al locale.

Qui sopra, l’angoloenoteca e le miglioribottiglie che ilRistorante “Atenaeo delVino” propone peraccompagnare i piattidello chefDavide Alberti.Di fianco, due immaginidella Vecchia Osteriadi Seseglio




Nel regno dei formagginiIn uno speciale angolo dei sobborghidi Mendrisio, in località Castel SanPietro e proprio abbarbicato alle ver-di falde del Monte Generoso, il Grot-to Loverciano di Castel San Pietro èuno storico locale che porta avanti latradizione delle locande di una volta.Carne alla griglia, formaggini fatti in

casa proprio come nel secolo scor-so, mortadella e fagioli e rustisciada(piatto tipicissimo delle campagne ti-cinesi fatto con frattaglie di maiale ar-rosto) sono proposti sui tavoloni inpietra del cortile, tra gli alberi e cam-po per il gioco delle bocce.

Alla tavola dell’ErminioFu durante la seconda meta dell’Ot-tocento che il signor Fontana, primostorico proprietario del ristorante, in-ventò il suo mitico risotto dell’Erminiocon fegatini di pollo, zafferano ed em-mental. Ancora oggi, a quasi due se-coli di distanza, resta uno dei piattipiù apprezzati dai clienti tra quelli pre-senti sulla prelibata lista della Vec-chia Osteria di Seseglio in viaCampora 11 ora gestita con passionee volontà dallo chef Ambrogio Ste-fanetti. Mangiando tra le antiche mu-ra dello storico locale posto sulle pen-dici del Colle di Pedrinate, a un vero eproprio passo dal confine italiano, sipossono poi gustare altre ricette suc-culente come quelle a base di caprio-lo o di pesce di lago, dal persico alluccio. E quando arriva la bella sta-gione si anima anche il grande spazioesterno dalla bella vista sui boschi, un

luogo che mantiene la struttura dellavecchia corte lombarda ottocentesca,periodo di costruzione dell’edificio. Èlà che viene servita e si gusta tantacarne alla griglia di qualità.

Qui si mangia tra le nuvolePosto alla stazione di arrivo della te-leferica Brusino-Serpiano dalla qualeprende appunto il suo nome, il Ri-storante Funivia appartiene al con-testo speciale e rilassante dell’Alber-go Serpiano e ne sviluppa anche dallato gastronomico la filosofia di be-nessere a 360 gradi. Una volta arri-vati infatti ai 650 metri di altezza do-ve si trova il ristorante con la suascenografica terrazza in pietra, luogoideale per consumare i pasti durantela stagione estiva, si può far spaziarelo sguardo su un’ampia fetta di LagoCeresio e di Monte San Giorgio egoderne la bellezza naturale anchementre si gusta una cucina non trop-po elaborata, ma dai sapori decisi einteressanti. Il tutto innaffiato con ot-timi vini locali.

A sinistra, la salainterna del GrottoLoverciano. Sopra, il settecentescotorchio che dà il nomeal ristorante di Arzogestito dal giovanechef Claudio Panzeri


La polenta, unodei piatti tipicidella cucina ticinese.Sotto, vigneti nellazona di Montalbano



A tavola e in cantinaAnche quella del Mendrisiotto BassoCeresio, un po’ come tutta la cucinaticinese, affonda le sue radici nellatradizione prealpina e lombarda ed èattentissima ai prodotti del territorioe delle immediate vicinanze: quindiformaggio, carne, patate, polenta ecastagne, ma anche il riso della “so-rella” Lombardia. Su questi succu-lenti ingredienti di base si fondaquindi una cucina sostanziosa masempre abbastanza leggera da do-nare sempre energia e quasi mai pe-santezza. Ecco allora minestrone, zuppa dizucca e risotti ai quali seguono lecarni arrosto (di coniglio, capretto eselvaggina), in umido o in salmì –spesso e volentieri servite con la po-lenta – e il gustosissimo pesce di fiu-

me e di lago al forno. Senza dimenti-care che nei dintorni del Lago Cere-sio si coltivano e si producono ancheottimi vini. Il re delle enoteche ticinesiè sicuramente il Ticino Doc Merlot,bevanda corposa e profumata che siaccosta bene a quasi tutti i saporitipiatti della tradizione locale. Unamenzione ancora la meritano i pro-dotti caseari e il miele. Terra nota intutto il mondo per il latte e i formag-gi, la Svizzera non si smentisce nep-pure nella sua parte italiana: nelMendrisiotto Basso Ceresio infatti sigustano ottimi formaggi freschi ostagionati e soprattutto i famosissimi“formaggini” fatti in casa secondotradizione. Si possono assaggiare freschi o conuna breve stagionatura di massimodue settimane e sono realizzati nelledue versioni a pasta dolce e a pastaacida. Tra questi ultimi ottimo è ilZincarlin, presidio “slow food”. Infineil miele: nella ticinese Valle di Mug-gio, a due passi dal capoluogo Men-drisio, se ne produce una variantedoc, profumata con diverse specievegetali del territorio, come acacia,tiglio e castagna.




Il benesserecontinua alle termeNel Mendrisiotto Basso Ceresio,davvero un territorio percorribile facil-mente e a misura d’uomo, le possi-bilità di benessere spaziano dalla cu-cina all’interazione con la natura. Enon manca nemmeno la possibilitàdi fare le terme, ovvero di sfruttare leacque salubri di una vera e propriafonte termale che tramite l’uso diavanzati strumenti tecnologici e me-todi terapici contribuisce a migliorarecorpo e mente. Proprio come dice-vano i latini, insomma, mens sana incorpore sano. E non per nulla la cit-tadina di Stabio – luogo dove sorgo-no le uniche terme della regione –deve il suo nome al termine latinostabulum, ovvero luogo di soggior-no. Qui infatti, oltre duemila anni fa,era sita una stazione di cambio constalla dell’esercito di Giulio Cesare. Esi sa che i Romani avevano un rap-porto speciale con le terme: anche iltermine spa (salus per aquam) derivada un loro modo di dire. Oggi perònella piccola cittadina mendrisiotta, asfruttare l’acqua sulfurea e salso-bromo-iodata che sgorga a 34 °Cdalla fonte cittadina c’è lo stabili-mento delle Nuove Terme di Sta-bio in via Bagni 14. Rilanciato dapoco, grazie alla nuova gestione pri-vata garantita dalla famiglia Fontanae dal lavoro della infaticabile direttri-ce Cinzia Bernasconi, e in conti-

nuo costante rinnovamento e am-pliamento, il centro benessere offrenon solo le strutture legate ai repartiper inalazioni, fanghi e balneoterapia,ma anche una lunga serie di tratta-menti da centro estetico, un ampiapalestra attrezzata e la possibilità dipartecipare a una vasta serie di corsiper il benessere psicofisico. E se leproprietà della speciale acqua sta-biense sono usate anche in tratta-menti di ultimissima generazione co-me l’ozonoterapia, tra i corsi a di-sposizione degli ospiti, che possonofrequentare le Nuove Terme di Stabioogni giorno feriale e anche al sabatodalle 9 alle 13, ci sono quelli aggior-nati di Bodyvive, Bodybalance, Ac-quapilates, Tai Chi e Yoga in acqua.

A Stabio, lostabilimento delleNuove Terme proponetrattamenti di bellezza,fanghi e idroterapiache sfrutta l’acquasulfurea e salso-bromo-iodata chesgorga a 34 °C




Da Mendrisio al LungolagoCittà più importante insieme allafrontaliera Chiasso e capoluogo deldistretto del Mendrisiotto, il “magnifi-co borgo” – questo è l’impegnativoma meritato soprannome che si por-ta con se Mendrisio – è un luogodove storia, cultura, tradizione eavanguardia si mescolano in un mixdavvero unico e da non perdere.Senza contare che Mendrisio è an-che la prima “Città Slow” in Svizzera.Entrando, magari dalla settentrionalePorta di San Giovanni, nel suograzioso centro storico, raccolto co-me tutta la cittadina sulle prime pen-dici del Monte Generoso, e cammi-nando placidamente per le vie e i pa-lazzi antichi della zona pedonale, siscoprono monumenti di bellezza uni-ca come la Torre Campanaria me-dievale che domina la principalePiazza del Ponte o la chiesa gentili-zia di San Sisino alla Torre. Parti-colare anche la chiesa di San Gio-vanni Battista, il cui attiguo e affa-scinante Monastero dei Serviti è oggisede del ricco Museo d’Arte; men-tre l’importantissima Accademiadell’Architettura è ospitata nellaneoclassica struttura dell’ex Ospe-

Sopra, l’approdo per lebarche dei turisti aBrusino Arsizio.In basso, un panoramadel centro di Riva SanVitale, borgo postoproprio all’inizio delLago di Lugano

dale della Beata Vergine. E poco piùa nord del centro ecco la storica edecorata via delle Cantine, un an-golo di storia della Svizzera ancora adisposizione dei turisti. È la stradadove si aprono i cortili e i pergolatidei tanti grotti cittadini, i locali cheportano avanti la tradizione della cu-cina tipica di trattoria, fatta di grigliae formaggini ma non solo, e che quihanno la particolarità di conservaregli ottimi vini locali nelle cantine sca-vate nella porosa e ventilata rocciadel Generoso. Salendo qualche kmancora più a nord si raggiungono poiCapolago e le acque blu del Cere-sio: vale davvero la pena percorrerea piedi o in bicicletta la linea costieradel lungolago – sia in direzione estverso Melano e Bissone, sia in di-rezione ovest verso Brusino Arsizio– per comprendere la maestosità ela bellezza unica di questo specchiod’acqua alpino. Una delle mete danon perdere è l’antico Battisteroospitato dal borgo di Riva San Vita-le: risalente al V secolo d.C., è testi-mone delle origini celtiche e romanedella regione.




Cultura e arteÈ quella che il Mendrisiotto BassoCeresio fa a tutti gli appassionati diarte e architettura, grazie alla pre-senza nel territorio regionale di diver-se strutture museali di qualità inter-nazionale. Si parte dal centro del ca-poluogo Mendrisio, là dove si trova ilcittadino Museo d’Arte in PiazzaSan Giovanni: vi si ammirano operedi artisti soprattutto svizzeri che ri-percorrono la storia dell’arte dal Cin-quecento a oggi. Vero fiore all’oc-chiello dell’offerta culturale del Men-drisiotto è però il Museo Vela di Li-gornetto. Si tratta della casa mu-seo, ospitata in una bellissima villa dicampagna ottocentesca ristrutturatadal famoso architetto contempora-neo Mario Botta, del celebre scultoreVincenzo Vela (1820-1891). Famo-sissimo soprattutto in Italia per esse-re stato lo scultore ufficiale della fa-miglia Savoia durante il periodo risor-gimentale di metà Ottocento, Vela èun’artista fondamentale per capirel’estetica e la poetica che ha perva-so la scultura europea nei secolisuccessivi alla sua opera. Passeg-

giare tra le bianche mura dei padi-glioni osservando le serie espressionidei suoi Cavour, Vittorio Emanuele eGaribaldi equivale a fare davvero untuffo nel più importante periodo sto-rico italiano, qui raccontato da unodei principali e più diretti testimoniartistici. E per non farsi – giustamen-te – mancare nulla e fare un saltonella storia delle arti e delle avan-guardie più recenti, basta raggiunge-re il bel centro storico pedonale diChiasso e visitare il m.a.x.Museo divia Dante Alighieri. Si tratta di unabella mostra permanente dedicataall’artista svizzero-tedesco Max Hu-ber, pittore e grafico conosciuto intutto il mondo che lavorava nel suostudio in centro a Milano e ritornavapoi ogni sera a vivere nella adorataChiasso. Un giro nell’esposizionepermette di scoprire gli aspetti dellagrafica e del design svizzero, italianoe internazionale che hanno gettato lebasi della progettazione artistica earchitettonica di oggi.

L’ingresso delm.a.x.Museo a Chiasso.Sotto, due immagini diMendrisio, capoluogodel Mendrisiotto BassoCeresio e prima CittàSlow in Svizzera,premiata per la qualitàdella gastronomia


Ticino terra di ciclismoTanto che le due ruote più famose e vincenti, quelle che contano di più perquesto sport che appassiona milioni di tifosi in tutto il mondo, si daranno ap-puntamento proprio a Mendrisio e nel Mendrisiotto Basso Ceresio a fine set-tembre 2009, per darsi battaglia ai Campionati Mondiali di Ciclismo su strada(www.mendrisio09.ch).



Non solo FoxtownOvvero non di solo outlet, gli appas-sionati e, soprattutto, le appassiona-te di shopping possono godere du-rante un soggiorno nel MendrisiottoBasso Ceresio. Certo è che, negliultimi anni, la presenza a Mendrisiodel megaspaccio e centro commer-ciale specializzato in offerte di acqui-sto scontate che porta il nome diFoxTown in via Maspoli 18 ha atti-rato sulla cittadina svizzera le ben ri-poste attenzioni di chi allo shoppingnon sa mai rinunciare. Abbigliamen-to uomo, donna e bambino, calzatu-re, occhiali, cosmetica e telefoniasono solo alcune delle categoriemerceologiche nelle quali ci si im-batte lungo i 2 km e mezzo di vetri-ne dei 130 negozi che fanno partedella struttura FoxTown. Senza di-menticare che, per riposarsi dalle fa-tiche degli acquisti, si possono sfrut-

tare i 7 bar e ristoranti compresi nel-la struttura dell’outlet, nonché il con-tiguo Casinò Admiral. E per chinon fosse stremato dopo la visita al-la madre di tutti i megastore, nientepaura: al Navyboot Outlet di Mor-bio Inferiore in viale Breggia 11, siscopre un’altra oasi infinita ricca discarpe, stivali e abbigliamento all’ul-tima moda. E chi è appassionato dimercatini e bancarelle all’aperto,ogni ultimo sabato del mese infatti,dalle 9 alle 17, nel centrale corsoSan Gottardo trova un ricchissimoMercato dell’Usato, nel quale sco-vare abbigliamento e oggettisticavaria a prezzi speciali. Il mercolediinvece al piazzale della Valle di Men-drisio c’è un ricco mercato, mentrenel borgo stesso di Mendrisio e nelcentro di Chiasso è ci sono diverseinteressanti boutique per chi ama loshopping di qualità.




Un lago di eventiÈ il primo di tutti, il più antico, quelloche si può anche considerare un mo-mento per le compere, ma che si tie-ne in un bel sobborgo di Mendrisioda quasi quattrocento anni ininterrot-tamente ogni 11 novembre, è la Fie-ra di San Martino. Mercato di ban-carelle stracolme di prodotti tipici eancora come secoli fa esposizione dianimali da fattoria e bestiame da red-dito, si svolge negli spazi prospicientila chiesetta dedicata proprio al quelSan Martino che, come racconta latradizione sia italiana che ticinese,“trasforma il mosto in vino”. Appun-tamento quindi autunnale per anto-nomasia, la Fiera è solo la punta del-l’iceberg di una stagione delle fogliemorte che nel Mendrisiotto BassoCeresio è sinonimo di eventi all’inse-

gna della tradizione e della gastrono-mia. Come la manifestazione Saporie Saperi, kermesse dedicata ai pro-dotti agroalimentari del Canton Ticinoche vengono presentati attraverso unvasto programma di degustazioni mi-schiate a visite guidate culturali checoinvolgono tutto il borgo di Mendri-sio. E ancora come la storica e im-mancabile Rassegna Gastronomi-ca, giunta nel 2008 alla 45° edizionee specchio fedele della qualità e dellebontà che si trovano sulle tavole deipiù gustosi e affascinanti ristorantidella regione, e le Processioni Sto-riche di Mendrisio. E non mancanemmeno la musica: a febbraio, perl’undicesimo anno, il Jazz Festivaldi Chiasso porterà nella cittadina ti-cinese i più importanti interpreti dallesette note internazionali.

Per saperne di piùMendrisiotto Turismowww.mendrisiottotourism.ch

Valle di Muggiowww.valledimuggio.ch

Monte Generosowww.montegeneroso.ch

Parco delle Gole della Breggiawww.parcobreggia.ch

ARAMwww.aram-ti.ch

Casinò Admiralwww.casinomendrisio.ch

Rassegna Gastronomicawww.rassegnagastronomica.ch

Jazz Festival di Chiassowww.jazzfestivalchiasso.ch

Dove dormireAlbergo Serpianowww.serpiano.ch

Mövenpick Albergo TouringPiazza Indipendenza 1www.moevenpick.ch

Dove MangiareAtenaeo del Vino di MendrisioVia Portico Virunio 1www.atenaeodelvino.ch

Ristorante Torchio AnticoPiazzetta Bustelli 1www.torchioantico.ch

Grotto LovercianoCastel San Pietrowww.grottoloverciano.ch

Vecchia Osteria di Sesegliovia Campora 11www.vecchiaosteria.ch

Ristorante Funiviawww.funivia.ch

TermeNuove Terme di Stabiovia Bagni 14www.termestabio.ch

MuseiMuseo d’ArtePiazza San Giovanniwww.mendrisio.ch

Museo Vela di Ligornettowww.museo-vela.ch

m.a.x.Museovia Dante Alighieriwww.maxmuseo.ch

Museo dei Fossili di MerideCasa Comunale di Meridewww.montesangiorgio.ch

Pinacoteca ZüstRancatewww.ti.ch/zuest

Museo EtnograficoValle di MuggioCabbiowww.mevm.ch

Dove comprareFoxTownVia Maspoli 18www.foxtown.ch

Navyboot OutletViale Breggia 11Morbio Inferiorewww.navyboot.ch




A tutta naturaGrazie alle rivalutazioni territoriali por-tate avanti dalle istituzioni pubblichedel Mendrisiotto Basso Ceresio, oggiquesta piccola ma affascinante re-gione del Ticino svizzero è all’avan-guardia anche per quanto riguardal’offerta di turismo naturale, attivitàsportiva e benessere all’aria aperta.Primo luogo da consigliare agli ap-passionati di natura e montagna in

vacanza da queste parti è sicura-mente la splendida Valle di Mug-gio. Tipico esempio di vallata preal-pina dal paesaggio verdissimo epressoché incontaminato, è ricoper-ta da una lunga collana di pascoli,prati e boschi che, partendo dai 300metri di altezza di Morbio, raggiungeil picco massimo di 1.704 metri. Èqui che betulle, olmi, faggi e castagnifanno da cornice a un variopintoquadro naturalistico nel quale sonoprotagonisti camosci, cervi, caprioli etantissimi altri animali selvatici. Perammirare da vicino i quali basta contranquillità avventurarsi lungo i quasi

Qui sopra, le Gole dellaBreggia, protette dalprimo Geoparcosvizzero. A destra, unaveduta della Valledi Muggio. In basso, laChiesa di Obino, CastelSan Pietro




vano migliaia di fossili di pesci e ani-mali anfibi che vissero negli antichis-simi mari che ricoprivano questa re-gione qualche milione di anni fa.E non è finita qui. La Valle di Muggiodurante soprattutto il periodo estivosi trasforma anche in un paradisoper biker. Lungo le sue incantevolistrade e sentieri si snoda un impe-gnativo ma davvero splendido per-corso per biciclette e mountain bikeche in 44 km di lunghezza porta araggiungere la cima dell’Alpe del Bo-nello, attraversando i villaggi tipici diCabbio e Gaggio.

200 km dei 21 percorsi segnalati(sono in totale ben 300 i km di sen-tieri escursionistici gestiti in totaledall’Ente Turismo regionale), i piùbelli dei quali conducono alla vettadel Monte Bisbino o sulla cime delSasso Gordona. Poiché poi, a quoteun poco più basse, il territorio dellaValle di Muggio conserva un riccopatrimonio di testimonianze della ci-viltà contadina ticinese, può essereinteressante fermarsi a visitare, in lo-calità Cabbio, il Museo Etnograficovalligiano (Casa Cantoni, www.mevm.ch): si tratta di una rassegnautilissima per scoprire i segreti dellavita agreste che per secoli ha carat-terizzato la quotidianità delle popola-zioni ticinesi. Inoltre si possono sco-prire veri gioielli storici e architettonicirestaurati grazie agli sforzi del museostesso, come ad esempio il mulinodi Bruzella. Ma la Valle di Muggionon è solo terra e montagna, è an-che acqua. Lungo il suo fondovalleinfatti si snoda placido e cristallino ilcorso del fiume Breggia. Proprio nel-la parte meridionale della vallata ilsuo scorrere millenario ha creato untanto particolare paesaggio di roccee di canyon che, dal 2001, è statoprotetto con una riserva nazionaledal nome di Parco delle Gole dellaBreggia. Primo geoparco dell’interaSvizzera, quello del Breggia com-prende un territorio caratterizzatoanche da un’altra unicità da scoprire.Nelle rocce delle gole, infatti, si tro-

A sinistra, un romanticoscorcio del borgo diCabbio. Qui sopra,lavoro nei campi nellaValle di Muggio. Sotto,il mulino del Ghitello


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