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il DucatoAumentano Imu e addizionale Irpef. Sui dirigenti invece nessun taglioDistribuzione gratuita Poste Italiane Spa-Spedizione in a.p. - 70% - DCB Pesaro

Quindicinale - 27 aprile 2012 - Anno 22 - Numero 8 Ducato on line: ifg.uniurb.it

Periodico dellIstituto per la formazione al giornalismo di Urbino

Citt

Sacrifici, ma non per tuttiIn attivo il bilancio 2011 grazie alle vendite di immobili e ai fondi della RegioneAnche per questanno la vendita degli immobili, insieme con un fondo della regione Marche di due milioni di euro, permette al comune di Urbino di presentare in attivo il bilancio consuntivo del 2011. Rispettato il patto di stabilit, che prevedeva un vincolo di 1 milione e 200 mila euro. Per lassessore al Bilancio Maria Clara Muci quello di Urbino un bilancio sano. Il prossimo anno per saranno richiesti nuovi impegni: un milione in meno di trasferimenti statali e 400 mila euro in pi da accantonare per il patto di stabilit. Nonostante tagli e rigore richiesti dal governo, il bilancio aumenta, passando da 22 a 24,5 milioni di euro. Resta invece stabile la spesa corrente intorno ai 17 milioni di euro. Stangata sui cittadini: cresce laddizionale Irpef, mentre laliquota Imu sulla seconda casa sale al 9,6 per mille. Ma i sacrifici non sono richiesti a tutti. Restano da favola gli stipendi dei cinque dirigenti comunali, compreso il segretario. In media guadagnano 91 mila euro lordi, circa tre volte pi del sindaco. A Pesaro lo stipendio dei loro omologhi di tremila euro pi basso. alle pagine 2 e 3

Archivio storico, miniera doroApre al pubblico la sede dellArchivio di Stato in via Oddi, sotto le scuole medie Volponi. Accessibili a tutti per la prima volta i documenti dellArchivio storico del Comune di Urbino: due secoli di storia di delibere, espropri e realizzazioni di opere pubbliche. Accessibili anche quelli dellAsur, lAzienda sanitaria regionale. a pagina 4

Quel mio 25 aprile, 67 anni fa

Economia

Produzione anno zeroSecondo lultimo rapporto Confindustria Marche leconomia marchigiana a rischio recessione. Allarmanti i dati in possesso della Regione: il Pil caler sia nel 2012 che nel 2013 dell'1,8%. Il settore pi colpito ledilizia che conta un alto tasso di cassaintegrati. a pagina 7

Universituel mio 25 aprile di 67 anni fa, Giovanni Bischi, 90 anni e uno dei pochi partigiani ancora in vita. Racconta la storia di Maria Keller, la ballerina ucraina accusata di essere una spia dei tedeschi e fucilata da tre partigiani di Cantiano. Nella foto, una colonna dellesercito sulla linea gotica.

Q

a pagina 9

In Camerun contro malaria e AidsLe facolt di Farmacia di Urbino e Camerino hanno stretto un accordo di collaborazione con lUniversit di Dshang del Camerun per formare venti giovani camerunensi. Tra gli obiettivi, quello di istituire una nuova facolt in cui insegnare le moderne tecniche farmacologiche. a pagina 13

LEDITORIALE

L

a redazione del Ducato va in ferie. Con questo numero si conclude lattivit dellundicesimo biennio della Scuola di giornalismo. La redazione chiude i battenti, ma i praticanti non andranno in vacanza. Sono in partenza per gli stage che completeranno la loro esperienza formativa, prima dellesame di Stato a ottobre. Altri 32 professionisti, cresciuti professionalmente a Urbino, stanno per entrare nel mercato e sono ragazzi di cui siamo certi sentirete parlare. Moltissimi dei loro predecessori sono oggi firme autorevoli e prestigiose delle principali testate nazionali; diversi hanno ruoli di responsabilit. Questo biennio ha avutouno straordinario momento di visibilit nel periodo dellemergenza neve che ha messo in ginocchio Urbino e il Montefeltro; una palestra vera, un banco di prova straordinario, un esercizio sul campo che i giornalisti del Ducato hanno affrontato con grande professionalit e con lo spirito di sacrificio che si richiede ai cronisti di razza. Sono arrivati anche i primi riconoscimenti: due giornaliste del Ducato

Un biennio che parte un altro che arriverhanno vinto il primo premio del Concorso nazionale indetto dallOrdine dei giornalisti fra tutte le Scuole dItalia. I primi di luglio partiranno per uno stage di un mese a New York; unesperienza professionale nel Palazzo di vetro dellOnu nella sede dellUnited Nations Correspondent Associations. La Redazione del Ducato riaprir (speriamo) a novembre con 32 nuovi praticanti. Abbiamo scritto speriamo perch le nubi sul futuro della Scuola sono sempre incombenti e minacciose. La formazione dei giornalisti un servizio pubblico che va garantito a tutti i giovani che abbiano attitudine e vocazione per una professione che sempre pi difficile e complessa. Questa Scuola ha creato un modello formativo che ha dato risultati concreti, certi e verificabili, tanto da essere indicata fra le eccellenze formative in campo nazionale e un esempio a livello europeo. Al di l dei riconoscimenti e degli attestati restano le incertezze economiche che rischiano di metterne in discussione la sopravvivenza. Una redazione corposa e motivata come quella del Ducato un pungolo costante. Ai giovani praticanti cerchiamo di insegnare che la ricerca della verit senza limiti, che le notizie devono essere attentamente e scrupolosamente verificate, che bisogna ascoltare e dare voce a tutte le fonti, che i fatti devono essere sempre separati dalle opinioni. In questi due anni abbiamo cercato di stimolare la voglia di sapere per far sapere e di capire per far capire. I ragazzi hanno acquisito il principio che la malizia giornalistica non stanca routine di catalogazione di

cose astratte, noiose, banali e lontane da ogni curiosit di lettura e di ascolto, ma capacit di analisi e di critica. Il Ducato non pu e non deve essere il portavoce di una parte; non neppure lhouse organ dellUniversit, di cui la Scuola pure una emanazione; non un bollettino che pubblica comunicati. Le note ufficiali sono una fonte, non la verit. In questo lavoro complesso e difficile di analisi e di elaborazione i cronisti possono commettere errori che devono essere pronti a correggere. Se derogassimo da queste regole verremmo meno ai principi fondanti della Scuola. Il Ducato ha una sua linea e la esprime attraverso gli editoriali. Posizione, comunque, che separata e disgiunta dai fatti che devono essere raccontati nella loro completezza. Questa impostazione ha creato insofferenze, malumori e qualche incomprensione, ma il confronto rimasto sempre su binari di correttezza. Un bel segnale, anche perch le passioni e la forza delle idee sono il sale della democrazia. Lintolleranza la sua negazione. Arrivederci a novembre (speriamo).

Sport

Imma vola a LondraLatleta della Chateau dAx garegger con la nazionale italiana di volley alle Olimpiadi di Londra 2012. Una carriera, quella di Imma Sirresi, promettente sin dagli inizi, con lesordio in serie A a soli quattordici anni con la Santeramo. Allattivo, gi una vittoria nel campionato europeo juniores. a pagina 15

il Ducato

2011, oltre due milioni dagli immobili alienati

La Regione fa la sua parte: altri aiuti per il patto di stabilitnche questanno il bilancio del comune di Urbino si salva con la vendita di case e poderi per due milioni e mezzo di euro. Per carit, non si tratta di gioielli di famiglia. Sono beni infruttiferi, cio immobili che al Comune non davano un soldo. Ma non sono inniti. Gi lanno scorso un buco di 800 mila euro nel bilancio comunale era stato ripianato vendendo campi e cascine. E soprattutto, quando si cerca di far cassa vendendo case, non sempre detto che si trovino acquirenti. Palazzo Chiocci, che avrebbe dovuto portare nelle casse del Comune un milione e mezzo di euro, rimasto invenduto per un anno. Certo, scrivere il bilancio di un Comune resta comunque un percorso a ostacoli: ci vorrebbe la nanza creativa. Oggi per non chiudere in rosso i bilanci e rischiare la bancarotta i comuni italiani devono far ricorso a ogni tipo di aiuto. Cos, di fronte ai vincoli stringenti del patto di stabilit (un milione e 200 mila euro era lobiettivo per il 2011), per il comune di Urbino e gli altri enti locali marchigiani servito anche il contributo della Regione. Sotto i Torricini sono arrivati ben due milioni di euro che hanno permesso di far quadrare i conti, insieme alla paccata di immobili alienati. Urbino ha cos chiuso il 2011 con un avanzo di gestione di circa 383 mila euro. Il nostro un bilancio sano, ha dichiarato lassessore Maria Clara Muci presentando il consuntivo del 2011 in consiglio comunale. Passando i numeri sotto la lente dingrandimento, per, si scopre che dal 2007 le spese correnti sono rimaste pi o meno costanti, intorno ai 16 17 milioni di euro. Si tratta di quelle spese che il Comune deve affrontare ogni anno: stipendi, asili nido, scuole, assistenza, manutenzione, bollette e via dicendo. Se ci fossero degli sprechi si troverebbero in questa voce del bilancio. Sembra paradossale, ma in tempo di rigore e tagli il bilancio di Urbino si gona, passando da 22 a 24 milioni e mezzo di euro. Questo perch, tra le spese impegnate dalla citt ducale, rientrano anche gli investimenti per le grandi opere, come il Padiglione (la nuova residenza per anziani) e il progetto di Santa Lucia, dove sorgeranno nuovi parcheggi e un centro commerciale. Eppure, la torta poteva essere anche pi grande: Rispetto ai 7 milioni e mezzo previsti per le spese in conto capitale (cio gli investimenti, ndr) alla ne sono stati impegnati poco pi di 4 milioni di euro, ricorda Alfredo Bonelli, uno dei capigruppo dopposizione in Consiglio comunale. Ma le difcolt per i comuni non niranno. Anche perch per il prossimo anno il governo impone nuovi sacrici: il vincolo del patto di stabilit crescer ancora, raggiungendo un milione e 600 mila euro. Fondi che non possono essere utilizzati dai comuni e che vengono depositati alla Tesoreria dello Stato come garanzia sul debito pubblico statale. Il rischio per gli enti locali quello di tagliare servizi essenziali per rispettare il patto. Cos, raggiunto un traguardo, si guarda gi alle prossime scadenze. Per approvare il bilancio di previsione del 2012 il governo Monti ha concesso una tregua: c tempo no al 30 giugno. Lassessore Muci ha individuato le priorit: Il nostro obiettivo mantenere i servizi alla persona e difendere il welfare, oltre a un minimo di manutenzione per strade e verde pubblico. Per evitare tagli importanti ai servizi (si pensa gi a un sacricio di 100 mila euro rispetto allo scorso anno) sar inevitabile diminuire la spesa, rimasta no ad oggi stabile negli anni. Senza dimenticare che i comuni dovranno convivere con i nuovi tagli al fondo statale, ridotto di un miliardo e mezzo. Per Urbino, rispetto al bilancio di previsione 2011, i trasferimenti statali saranno inferiori di un milione di euro. Tutto in attesa di sapere se Roma manterr le promesse, coprendo i danni causati dalla storica nevicata di febbraio. Per Urbino il conto si rivelato salato, oltre un milione di euro. Cos la vera stangata colpir i cittadini: sulle loro spalle peseranno anche laumento dellIrpef e lintroduzione dellImu, la tassa sugli immobili, anticipata dal governo Monti al 2012.

Vendite e aiuti: il bilancio salvo A24,5 382

Limposta sulla casa pesa sui cittadini

I milioni di euro a cui ammonta il bilancio del comune di Urbino, come emerge dal bilancio consuntivo 2011

Imu col vento in poppaGli stipendi ai dirigenti restano invariati, cos come la spesa corrente, e il bilancio del Comune si allarga. Ma ad aumentare, come spesso accade, sono le tasse per i cittadini. Lassessore al bilancio Maria Clara Muci ha spiegato in consiglio comunale che la previsione per il 2012 di innalzare lImu, la nuova imposta sulla casa, per i proprietari di seconde e terze case. Laliquota di base stabilita dal governo Monti fissata al 7,6 per mille, ma a Urbino sar applicata al 9,6. I comuni hanno, infatti, la possibilit di aumentare o diminuire del 3 per mille quella di base, fino a un massimo dello 10,6 per mille e a un minimo del 4,6. Passando agli esempi concreti, chi ha una seconda casa con rendita catastale di 350 euro pagher 564 euro di Imu con laliquota al 9,6 per mille invece dei 447 con aliquota al 7,6: pi di 100 euro in pi. Con rendita di 450 euro, pagher 725 euro anzich 575. Si salvano dalla stangata i proprietari di seconde case con contratti di affitto a canone concordato, che avranno laliquota di base al 7,6: In questo modo ha dichiarato lassessore al Bilancio speriamo di incentivare questa tipologia di affitto, vantaggiosa per gli inquilini, e di ridurre le locazioni in nero. Stessa aliquota per gli anziani che vivono nelle case di riposo. Sulla prima abitazione, invece, laliquota dovrebbe essere fissata al 4 per mille, quindi in linea con quella di base stabilita dal governo. N aumenti n diminuzioni imposte dal Comune, ma per i proprietari di un solo immobile si tratta pur sempre di una nuova imposta rispetto alla vecchia Ici sulla prima

Le migliaia di euro di avanzo di gestione nel bilancio consuntivo del 2011

9,6x1000Laliquota IMU su seconda e terza casa che sar applicata dal comune di Urbino

Laliquota IMU sulla prima casa che sar applicata dal comune di Urbino

4x1000

Immobili e aumento addizionale Irpef: cos il Comune fa cassa con le tasse

Addizionale Irpef decisa dal Comune di Urbino in aumento rispetto allo 0,6% dello scorso anno

0,8%

casa, che era stata abolita dal precedente governo. I nuovi costi per i cittadini non riguarderanno soltanto le imposte sulla casa. Il Comune ha annunciato un aumento delladdizionale comunale Irpef, che passer dallo 0,6 allo 0,8 per cento. Alcuni giorni fa c stato anche un incontro tra rappresentanti del Comune e di Rete Impresa Italia (che comprende Confesercenti, Confcommercio, Confartigianato, Cna e Casartigiani). Si parlato di Imu, Irpef e tassa di soggiorno per i commercianti. Laliquota applicata per gli immobili destinati ad attivit produttive potrebbe essere compresa tra 9,1 e 9,6 per mille, come sulla seconda casa: A causa dellincertezza normativa continua lAssessore al Bilancio Muci - siamo obbligati a lavorare sulla base di alcune stime. Incontreremo di nuovo le associazioni di categoria a settembre, dopo il pagamento della prima rata dellImu. In quella fase sia il Governo che i comuni faranno unaccurata valutazione del gettito effettivamente generato. Capiremo cos quale sar la pressione fiscale adeguata a garantire il pareggio del bilancio comunale. Si dicono soddisfatte le associazioni di categoria: Abbiamo accolto con positivit le intenzioni del Comune afferma Domenico Passeri di Confesercenti Urbino ma questo non significa che abbiamo trovato laccordo definitivo. Capiamo le esigenze dellamministrazione, ma non si pu pesare troppo su chi lavora. Per questo aspettiamo lincontro di settembre.

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PRIMO PIANO

Nella citt ducale guadagnano in media 91mila euro. Pi ricchi che a Pesaro

Quei dirigenti dalle uova doroLopposizione attacca: Servizi esternalizzati, ma gli stipendi restano gli stessi. Il sindaco: Siamo virtuosi

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opravvivono ad ogni elezione, non conta il colore: sono sempre nella stanza dei bottoni. Hanno contratti dacciaio, difcile liberarsi di loro. E i loro stipendi? Sono doro. Altro che politici, ecco i veri Duchi di Urbino. Sono i cinque dirigenti del Comune. Sono loro a dirigere i lavori, a conoscere la macchina amministrativa. Non come i politici. Deve parlare con il dirigente, risponde il politico, quando le informazioni che vengono chieste sono troppo dettagliate. Una competenza che a Urbino viene retribuita piuttosto bene: ogni dirigente costa in media 91 mila euro lordi (ma se non contiamo lunico dirigente a tempo determinato, la spesa media sale a 99 mila euro). A Pesaro, circa cinque volte pi grande di Urbino, la spesa media per ogni dirigente di circa 88 mila euro. A Jesi, un comune con 40 mila abitanti (cifra simile a quella della citt ducale se agli urbinati aggiungiamo gli studenti), ogni dirigente costa in media 77 mila euro. Sar anche perch i dirigenti di Urbino sono tutti del massimo grado: un esercito di generali. Lo stipendio dirigenziale si calcola sommando diverse voci. Al minimo di 43 mila euro va aggiunta anche la retribuzione di posizione. Si tratta di una cifra che pu variare dai 6 mila ai 40 mila in base allimportanza e alla responsabilit delle funzioni svolte. A Urbino, se escludiamo un dirigente precario, tutti gli altri hanno la massima responsabilit e quindi la massima retribuzione: altri 43 mila euro. Non va cos ovunque: negli altri comuni gli stipendi cambiano in maniera molto pi sensibile. A Jesi, per esempio, la retribuzione di posizione varia da un minimo di ottomila euro a un massimo di 30 mila. A Pesaro invece da un minimo di 19 mila a un massimo di 40 mila euro, sempre lordi. Importanti e ben pagati, quindi, ma non solo: i dirigenti ducali sono anche bravissimi. Se vanno giudicati dai premi che ricevono per i risultati ottenuti, Urbino ha una squadra di dirigenti da far invidia a un cantone svizzero. A parte il povero precario, che nel 2010 ha ricevuto solo duemila euro, gli altri hanno ottenuto come premio ai risultati la stessa identica cifra, cio praticamente il massimo. Per loro 8.194,27 euro a testa.

A Urbino cinque funzionari che costano quasi mezzo milione di euro

Nel 2010 il Comune ha pagato 180 mila euro di consulenze esterne

A dare obiettivi e controllare che vengano raggiunti ci pensa il nucleo di valutazione insieme al sindaco, Franco Corbucci, agli assessori e al Segretario Comunale. Guarda caso uno dei cinque dirigenti. Tra questi traguardi ce ne sono alcuni che lasciano i non-tecnici piuttosto perplessi. Come il progetto Miglioriamo lo spostamento casa lavoro, che non sembra un problema proprio frequente per gli urbinati. Oppure lobiettivo Realizzazione delle iniziative natalizie. Traguardi felicemente raggiunti, visto che il Segretario Michele Cancellieri ha portato a casa a ne 2010 un cospicuo assegno da 9.640 euro. Per non parlare dei bandi: tutti i dirigenti ne hanno almeno uno da predisporre tra i loro obiettivi. Il non-tecnico potrebbe pensare che scrivere bandi sia lassoluta e normale amministrazione per un Comune. Ma non cos: si tratta di compiti ardui, la cui riuscita deve essere adeguatamente remunerata. Poi ci sono obiettivi cos difcili da richiedere lo sforzo congiunto di tre dirigenti diversi. Come ad esempio la Messa a regime e attivazione della videosorveglianza agli accessi del centro storico. Un compito tanto complesso che i tre funzionari non sono riusciti a venirne a capo: come ogni urbinate pu constatare, quelle telecamere sono ancora spente. Questo per non ha impedito ai tre dirigenti di portare a casa un grasso assegno. Tutti e cinque sommati, i grand comms di Urbino sono costati al Comune, nel 2010, 459 mila euro. Sembrerebbe una cifra sufciente, ma non tutto. Bravi ed efcienti, ma non onnipotenti. Nello stesso anno, dove i suoi dirigenti non sono arrivati, il comune di Urbino ha dovuto invocare un aiuto esterno. Cos ha richiesto una trentina di consulenze esterne, per un costo totale di altri 182 mila euro. Che la dirigenza non fosse onnipotente, per, il Comune lo sapeva da un po. Dal 2000 sono stati infatti esternalizzati (cio dati in gestione al di fuori del Comune) diversi servizi: dalla gestione dellacquedotto, a quella dei riuti passando per gli asili nido. Senza contare la creazione di Urbino servizi, controllata al cento per cento dal Comune, che si occupa di parcheggi, scuola bus, della gestione della Casa Albergo, degli eventi e della far-

I costi dei dirigentiFacoltStipendio medio Retribuzione di posizione media Retribuzione di risultato media Costo totale della dirigenza Numero totale dei dirigenti

Urbino

37.467 7.676

91.952

25.612 7.812

88.480

Pesaro

24.412 4.505

77.669

Jesi

459.764 5

1.504.160 17

388.384 5

Fonte: Comuni di Pesaro, Jesi e Urbino

macia comunale. Queste esternalizzazioni per non hanno portato a una diminuzione di responsabilit (e quindi di stipendi) per i dirigenti. Come si sarebbe aspettata lopposizione. Da tempo chiedevamo un consiglio monotematico proprio su questo argomento, dice Alfredo Bonelli, uno dei capigruppo dellopposizione. Sul tema per non c molto da dire. La legge prescrive che la spesa per il personale resti sotto il 50 per cento del bilancio comunale e Urbino rispetta questa regola. Siamo un comune sano, ha infatti risposto il sindaco Franco Corbucci su questo tema. Senza voler aggiungere altro. I servizi sono a cura di Alberto Soa, Antonio Siragusa e Davide Maria De Luca

Nella pagina accanto il comune di Urbino. A sinistra lAssesore al bilancio Maria Clara Muci. Fonte Comune di Urbino.

IL CONTRATTO NAZIONALE

CASTA SENZA QUATTRINI

Dirigenti: tutele dacciaioNon che ogni Comune scelga e come trattare i suoi dirigenti. A parte una certa essibilit, le regole generali sono scritte nella pietra del Contratto collettivo nazionale. Si tratta di un agile documento di una trentina di pagine e integrato dalla cinquantina di fogli del vecchio Contratto nazionale del 99. La parte pi interessante quella che riguarda gli stipendi. Parliamo di cifre lorde e di tredici mensilit. Tre le voci che formano lo stipendio di un dirigente comunale. La prima lo stipendio tabellare (circa 40 mila euro) una specie di minimo sindacale. Al tabellare va aggiunto qualche spicciolo per indennit varie e, soprattutto, la retribuzione di posizione. Questultima voce lasciata alla discrezione del singolo Comune e serve a remunerare in maniera diversa le diverse posizioni che un dirigente pu occupare. Va da un minimo di seimila euro a un massimo di 40 mila. Inne lultima voce la retribuzione di risultato. Una specie di premio che viene assegnato ai dirigenti che hanno completato gli obbiettivi che vengono ssati allinizio dellanno.

Politici locali quasi volontariDopo la Casta, il Vaffa Day e tante altre brutte parole viene quasi voglia di dire: poveri politici! Nel raffronto con i tecnici salta fuori che i pi poveri sono proprio loro: i maraja della casta. Basta unocchiata rapida ai dati sugli stipendi dei dirigenti locali (sono pubblici e rintracciabili sul sito di ogni Comune) per farsi unidea. Difcile che tra premi al risultato e retribuzioni di posizione prendano meno di 60 mila euro (e molto pi spesso la cifra veleggia intorno agli 80 mila). E i politici? A Urbino gli stipendi sono pi alti della media: essendo un capoluogo di provincia i suoi politici vengono remunerati come se Urbino avesse pi di 50 mila abitanti. Una magra consolazione: i consiglieri comunali portano a casa un gettone di presenza di poco pi di dieci euro (lordi) per ogni seduta del consiglio. Un assessore con un lavoro dipendente guadagna 658 euro mentre un autonomo ne guadagna il doppio esatto: 1.317. Il sindaco inne se la cava un poco meglio: il suo lavoro di alta responsabilit gli permette di guadagnare la bella cifra di 2.928 euro.

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il Ducato

La sede di via Oddi pronta in autunno

Archivio storico, una miniera accessibile a tuttiSaranno disponibili i documenti inediti del ComuneMARIA SARA BERTUCCIOLI

L

a sede dell'Archivio di Stato di via Oddi aprir al pubblico in autunno. Dopo anni di polemiche inizia quindi a schiarirsi la situazione archivistica di Urbino. Nel frattempo gli spazi di via Oddi sono ugualmente accessibili ma non 'sicamente': i documenti contenuti all'interno verranno trasportati dal deposito temporaneo all'attuale sede di Piano Santa Lucia, almeno due volte alla settimana afferma il direttore dell'Archivio di Stato di Pesaro e Urbino, Antonello De Berardinis. L'idea di unire diversi archivi in un'unica struttura ormai datata di qualche anno. L'Archivio di Stato dovrebbe contenere solo documentazione statale mentre ogni istituzione dovrebbe avere un archivio storico spiega De Berardinis ma sarebbe un aumento di costi e di personale. Cos nata l'idea del Polo ArchivisticoTerritoriale, che raccoglie la documentazione storica proveniente da diverse istituzioni. Il Polo dovrebbe avere la sua sede naturale a Palazzo Gherardi ma per ora tutto sospeso e la sede resta quella inaugurata nel 2007 in via Piano Santa Lucia mentre gli archivi storici dell'Universit rimangono nelle proprie sedi. Negli scorsi anni ci sono state polemiche sullo stato degli edici adibiti a deposito e idee sulla nuova destinazione del Polo Archivistico Territoriale. Avevamo proposto di utilizzare gli spazi inutilizzati della Data racconta il giornalista Francesco Colocci ma l'amministrazione non ha nemmeno preso in consider-

azione lidea. Intanto ci si deve accontentare degli spazi che verranno aperti in via Oddi anche se, prosegue Colocci,non si sa bene cosa c' e come conservato. In via Oddi, allinterno del complesso scolastico Volponi si trova una sezione dell'Archivio storico del Comune di Urbino con documenti dal periodo napoleonico a oggi che non sono mai stati accessibili a nessuno. E' un tesoro quello che si apre agli occhi dello studioso e del curioso. Si pu rintracciare tutto quello che riguarda il Comune di Urbino in pi di due secoli di storia: dalla realizzazione di opere pubbliche come strade e piazze alle gestione delle farmacie passando per ristrutturazioni e delibere. Senza dimenticare l'espropriazione di terreni per la costruzione della Ferrovia subappennina che avrebbe dovuto collegare Urbino a Santarcangelo e mai ultimata. Ma non basta: si possono anche trovare le delibere che riguardano la realizzazione di industrie e notare come negli anni sessanta a Urbino fosse molto semplice da parte dell'Amministrazione comunale 'segnalare' una persona da impiegare all'interno di una grande fabbrica bisognosa di dipendenti. Tra i fascicoli e le 'scatole' non ci sono solo documenti che provengono dall'archivio comunale ma anche da quello sanitario ex Irab: anche qui si possono scovare chicche interessanti. Come le autorizzazioni di abitabilit rilasciate dall'ufciale sanitario sia per le case ma anche per i loculi cimiteriali. Poi la terminologia cambiata aggiunge De Berardinis da abit-

abilit ad agibilit. Inoltre stato acquisito materiale dei 42 comuni della Provincia che fanno capo al comprensorio urbinate. E' possibile consultare i documenti dello Stato Civile dal 1876 al 1871 e in alcuni casi anche dal 1808 dice De Berardinis. Tante le richieste da parte di chi deve presentare una domanda per ricongiungimenti familiari oppure solamente per curiosit per vedere il proprio atto di nascita e per ricostruire una parte dell'albero genealogico di famiglia.

Traspare una certa soddisfazione dalle parole del direttore: Per ora abbiamo sistemato l'archivio storico del Comune e quello dell'Asur e siamo riusciti a digitalizzare le pergamene del fondo del Ducato di Urbino custodito all'Archivio di Firenze. E le prospettive? La sistemazione dell'intero patrimonio archivistico del territorio con acquisizione, schedatura e conservazione. Una storia che ha pure un lieto ne dopo le polemiche. Grazie al trasferimento della

sezione dell'archivio comunale in via Oddi siamo riusciti a salvare tutta la documentazione che prima era custodita in via Pozzo Nuovo. L'archivio infatti sarebbe andato disperso: Palazzo De Rossi che custodiva i documenti di due secoli di storia di Urbino ha subto un cedimento strutturale. Un happy end in attesa del trasferimento 'ideale' del Polo Archivistico a Palazzo Gherardi: i nanziamenti sono stati stanziati, ma dei lavori nemmeno l'ombra.

LARCHIVIO IN 18 ANNI

AMIANTOA pagina 2 del numero precedente del Ducato (16 aprile 2012) le tonnellate di amianto compatto nella zona di Urbino sono state indicate erroneamente in 10 milioni. Invece, la cifra esatta riportata nel censimento effettuato dalla Regione Marche nel 2007 di 10 mila. Ce ne scusiamo con i lettori.

1994 - LErsu sfratta lArchivio di Stato da Palazzo Corboli 1996 - Palazzo Chiocci viene scelto come nuova sede dellArchivio 2000 - Trasloco dal sottotetto al primo piano di Palazzo Corboli - Palazzo Chiocci inadatto a custodire lArchivio 2007 - Inaugurazione della nuova sede sotto la Scuola elementare Pascoli in via Piano Santa Lucia 2009 - Arrivano i nanziamenti per i lavori di Palazzo Gherardi, scelto come sede del Polo Archivistico Territoriale 2012 - Apertura al pubblico della sede dellArchivio in via Oddi: sono consultabili documenti dellArchivio storico comunale

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CITT

Dopo 20 anni il laboratorio creato da Giancarlo De Carlo torna a Urbino

Ilaud, un amore che rinasceUna serie di seminari per discutere sui tanti cambiamenti che stanno trasformando la citt ducalePAOLA ROSA ADRAGNA

S

ono passati 20 anni, ma sar come rincontrare un vecchio amico. Urbino e lIlaud lInternational laboratoty of architecture and urban design di nuovo insieme, come li aveva immaginati Giancarlo de Carlo nel 1976. Ad agosto il laboratorio glio di del grande architetto torna nella citt ducale dopo aver girato lItalia e aver portato architetti di fama mondiale e studenti di tutto il mondo a pensare e progettare nel nostro Paese. Si tratta di unassociazione che promuove la ricerca e lalta formazione nel campo dellarchitettura e del disegno urbano che ha coinvolto numerose universit in tutta Europa e in Nord America, per poi aprirsi anche allAmerica Latina, alla Cina e al Giappone. LIlaud spiega il dottor Carlo Giovannini, dirigente dellufcio Urbanistico del Comune nato a Urbino con spirito internazionale. Qui rimasto dalla data della sua fondazione no al 1981. Si poi spostato a Venezia, Siena, San Marino, per tornare dal 1991 al 1993 e riprendere a girovagare. Ma Urbino la sua citt natale, importante che ci torni. Tanti i temi che verranno affrontati. Grazie allelaborazione del nuovo piano strategico e di gestione del sito Unesco spiega Paolo Ceccarelli, presidente dellIlaud e curatore del nuovo progetto di sviluppo della citt si sono create opportunit per discutere e approfondire problematiche dovute al cambiamento che Urbino sta attraversando. Parliamo della conservazione del centro storico, della riqualicazione e dellabitabilit delle frazioni e delle aree di nuova espansione,dellautosufcienza energetica ma anche della tutela del paesaggio dai grandi impianti per la produzione di energia alternativa. Si proceder secondo un programma di dieci seminari internazionali di approfondimento su temi relativi alle trasformazioni sociali ed economiche e siche del territorio urbinate, con la collaborazione anche dellUniversit Carlo Bo. Il primo si terr gi nel mese di maggio, con lo scopo di capire come Urbino possa rendersi pi attraente agli occhi dei turisti. Contributo fondamentale quello delle scuole di architettura e urbanistica di numerosi Paesi, tra i quali Cina, India, Giappone, Brasile, Argentina, Norvegia e Stati Uniti. Altre tematiche importanti sono quelle relative al territorio della Comunit Montana dellAlto e Medio Metauro e del Montefeltro, alla base del programma del Distretto Culturale Evoluto promosso dal Comune di Urbino con lappoggio della Provincia di Pesaro-Urbino. Unoccasione decisiva per rafforzare il legame afevolitosi con la morte di De Carlo e rendere nuovamente Urbino la base del lavoro dellIlaud.

Sopra: il Palazzo Ducale e le locandine di alcuni seminari Ilaud a Urbino Sotto: un autobus sovraffollato per Pesaro

In dieci senza nemmeno un appiglio sulla linea rapida per Pesaro

Adriabus, si viaggia ancora in piediVALENTINA GERA CE

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osto che errare umano, perseverare resta diabolico. LAdriabus, compagnia che serve Urbino e collega il Montefeltro a Pesaro con un autobus ad alta velocit, la rapida, era gi stata pizzicata lanno scorso a sorvolare su alcune disposizioni regionali. La delibera 1061/2002 ancora valida e stabilisce che nelle tratte senza fermate di oltre 20 km i passeggeri debbano sprofondare tutti sui seggiolini, indipendentemente dalla capienza del bus. Capita ancora invece che viaggiatori paganti 3 euro e 40, siano indirettamente costretti, bagagli al seguito, a viaggiare in piedi sulla superveloce Urbino-Pesaro o Pesaro-Urbino tra le curve che separano i Torricini dalla Palla di Pomodoro. La scelta la solita: salire e adeguarsi o attendere una quarantina di minuti la corsa seguente. Gli autisti, interrogati sul perch si ripeta puntualmente ogni fine settimana la stessa scena, rispondono che Non capita quasi mai. I bagagli, troppi per entrare negli appositi scomparti, finiscono sugli scalini del bus. Quando si arriva a destinazione, allapertura delle porte, crollano a terra. Stiamo monitorando gli studenti verso Urbino perch ci rendiamo conto che dobbiamo fare in modo che a Urbino ci si arrivi con pi frequenza e che le corse siano quanto pi possibile in coincidenza con i treni aveva assicurato il presidente dellAdriabus Giorgio Londei. Questanno la compagnia ha garantito un autobus rapido ogni 60 minuti portando a 12 il numero delle corse. Ma basta presen-

tarsi il venerd pomeriggio alla fermata in Piazza Mercatale o la domenica alla stazione di Pesaro, per rendersi conto che non sufficiente. In prossimit di ponti e feste le giornate pi critiche. La situazione peggiora la domenica. Lultima rapida parte da Pesaro alle 18,30 in concomitanza con larrivo dei treni regionali in partenza da Bologna e Ancona, che collegano nord e sud Italia alla citt di Pesaro. Il 15 aprile, giorno di rientro per molti studenti dalle festivit pasquali, due autobus, uno messo a disposizione per loccasione, non sono bastati per viaggiare a norma di legge. Gli automezzi sono partiti con 10 persone in piedi ciascuno. Questo inconveniente non porta solo risparmi, ma anche nuovi introiti nelle casse dellazienda. Il guadagno? Ipotizzando una decina di passeggeri in piedi sulla tratta, 30 euro a corsa. A costo zero. I passeggeri non si lamentano solo di questo, ma anche del comportamento, a volte sprezzante dei conducenti. Accade spesso che guidino attaccati al cellulare e dimentichino le fermate - racconta Paola - Quando lo si fa notare, non si scusano. Non sempre sono allaltezza. Un autista nuovo, lanno scorso -ricorda Paolo - guidando in direzione Pesaro, si informava con la gente sullautobus su quale strada prendere. E durante la neve? Mentre diventavamo ghiaccioli e le porte restavano chiuse alla fermata -racconta Anna - il commento del conducente stato: Se avete freddo andate a prendere una bevanda calda al bar, cos vi scaldate!.

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il Ducato

Diego Tancredi, orafo di Napoli, da tre mesi in franchising a Fermignano

Compro oro senza ingannoLunica quotazione di borsa sul metallo puro a 24 carati. Chi scrive il prezzo in euro sui volantini, menteSTEFANO STRANOFermignano, da tre mesi, aperto un negozio compro oro che va contro lo stereotipo truffaldino diffuso. Diego Tancredi, 40 anni, artigiano orafo di Napoli, ha scelto di aprire un negozio in franchising (la catena si chiama EuroXOro, sede legale a Morciano di Romagna) per continuare in futuro unattivit di famiglia insegnatagli il padre, che ha fatto questa professione per cinquantanni. Il suo obiettivo metter da parte denaro sufficiente per tornare presto a seguire solo la sua passione, la produzione artigianale. Intanto, ha scelto di lavorare con la massima trasparenza in un settore spesso vituperato, accusato - spesso a ragione - di riciclaggio di denaro proveniente di dubbia provenienza, bilance truccate, gioielli comprati senza documenti didentit e senza rilasciare ricevute fiscali. Spiega DiegoTancredi:Prima facevo tuttaltra professione ora difficile stimare quanto si pu guadagnare, specie in un paesino di 8-9mila abitanti. Dipende poi dalla quotazione ufficiale di borsa, che cambia di minuto in minuto, e dal tipo di oro che porta il cliente. Pu capitare di fare anche sei o sette operazioni in un giorno e non veder nessun cliente per tre settimane . A seconda della purezza, ci sono delle distinzioni sul tipo di metal-

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A destra Diego Tancredi, titolare del negozio EuroXOrodi Fermignano, a sinistra, un corteo della CGIL della Provincia di Pesaro e Urbino

lo. Loro finopuro 24 carati, mentre quello pi utilizzato nelle lavorazioni orafe, o in ambito medico, oro 750 e il numero indica la percentuale di purezza rispetto al metallo 24 carati (18/24, pari al 75 per cento, 750 millesimi). Loro 18 carati ha una parte di un metallo diverso (argento, rame, nichel e palladio) che lo rende pi malleabile ed quello pi diffuso nei gioielli. C anche quello 585 precisa lorafo e 14 carati che ha meno oro puro nella lega, quello che ha pietre incastonate. Io non rivendo loro, qui viene ritirato e portato in fonderia. Anche per questo nei volanti-

ni pubblicitari non ho scritto alcun prezzo in euro, una maniera disonesta di attirare clienti, non mi interessa. Il tutto avviene in piena legalit: Faccio firmare la liberatoria al cliente per ogni operazione su cui dichiara che gli oggetti sono di propriet personale, la fotocopia del documento didentit e trascrivo tutto nel registro della questura. Tutto ufficiale, pago il 50-55 per cento di tasse, ho spese di portavalori di fusione, la licenza, le royalties al franchising. Alla fine, il margine di guadagno sulle trattative di circa il 20 per cento. E il giro di clienti comincia a ve-

dersi.Al mese verranno una trentina di persone prosegue lorafo e distinguerei pi tra uomini e donne che tra anziani e giovani. In genere sono donne dai 30 ai 50 anni. Non vedo una differenza nemmeno di ceto sociale, non vero che loro viene venduto solo da chi ha bisogno, ma c anche chi deve pagare luniversit al figlio, le rate della macchina, la ristrutturazione della casa, o anche una vacanza pi costosa. E vero che nei paesi piccoli c la mentalit che ci si separa dalloro per povert, forse perch le generazioni pi anziane hanno un legame affettivo maggiore con gli oggetti pre-

ziosi. C una procedura precisa, poi, se nel negozio entra qualche persona sospetta: ho una telecamera di video sorveglianza interna collegata direttamente con i carabinieri di Fermignano commenta Diego Tancredi e nel caso una persona facesse molte operazioni, in pochi giorni con oggetti diversi, lo segnalo perch c sospetto di ricettazione. Il problema la proliferazione dei compro oro e le licenze concesse in modo illegale: Ce ne sono troppi che lavorano in modo disonesto ribadisce Diego Tancredi e questo aumenta il rischio di riciclaggio e evasione fiscale. Ma c il modo di distinguere: i regolari come me hanno la licenza rilasciata dal questore, viene fatto uno screening di due mesi sulla persona, non si deve avere alcun precedente penale. La licenza solo personale e sono io che devo stare attento ai clienti: se mi portano oggetti falsi, contraffatti, rubati, sono io che non mi devo fidare di loro. Insomma, da alcuni segnali si pu capire se un compro oro sospetto. Uno fondamentale come viene pesato La bilancia deve essere a vista, elettronica e vidimata con bollino della camera di Commercio. Questo il cliente lo deve esigere. Pochi compro oro la fanno vidimare, e anche chi lo fa e possiede quella meccanica si presta pi a imprecisione, o peggio a mentire ai clienti - e 10 grammi in meno pu voler dire anche 300 euro.

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ECONOMIA

Mentre si salvano tessile e settore gomma-plastica, cala la produzione edile

Sono crollate le costruzioniIl settore segna un -24 per cento, tempi duri per muratori e manovali. E le piccole imprese piangonoSTEFANIA CARBONIi produce e si vende sempre meno, specialmente nel pesarese. Sono questi i segni particolari della crisi economica nella provincia, che emergono dallultima analisi trimestrale di Confindustria PesaroUrbino. Un pesarese che ha smesso di produrre con lo stesso ritmo di prima, che subisce costi di gestione sempre maggiori e che non riesce a vendere pi come in passato, specialmente allestero (6,1%). C calo sia nella produzione del materiale (-1,6% rispetto al 2010) che nella vendita del prodotto (-3,0%). I settori che si salvano da questa flessione sono quelli della gomma-plastica e il tessile. Per il mercato estero resiste anche il settore dei minerali non metalliferi. La gomma-plastica un settore precisa il Centro Studi Confindustria - con clientela fissa e stabile. Questo perch sono poche le aziende che se ne occupano e quindi landamento positivo anche di una sola incide positivamente nei dati trimestrali. Una conseguenza della crisi economica sono i posti di lavoro che diminuiscono a vistosamente. Nellultimo trimestre 2011 nella sola provincia di Pesaro-Urbino loccupazione scesa del 4,4%. Le imprese manifatturiere attive hanno fatto registrare una leggera diminuzione della produzione, -0,8% rispetto al 2010. La crisi si spostata nella distribuzione aggiunge Domenico Passeri, direttore Confesercenti Urbino ora a soffrire sono anche le aziende a gestione familiare, che non riescono pi a sostenere i costi di produzione. Uno dei settori pi colpiti senzaltro ledilizia. Negativi i risultati sia dal punto di vista produttivo che occupazionale. Aumenta il livello di cassa integrazione, le ore di CIG sfiorano gli attuali 108 milioni, triplicando rispetto al 2008. Secondo Confindustria il settore edile negli ultimi cinque anni ha perso in termini reali il 24,1%. Si ritornati in pratica ai livelli di produzione di met anni 90. Il calo dovuto anche alla diminuzione dei permessi per costruire. Le imprese edili attive nel duemilaundici erano 6.292, (0,5% rispetto allanno precedente). Tessile e abbigliamento sono i reparti che resistono, arrivando perfino a chiudere positivamente il 2011. Una nota positiva, ma solo dal punto di vista produttivo. Sale al 3,5% la produzione, mentre invece negativo landamento delle vendite con un calo del 10,2%. Nonostante ci per aumentano le imprese attive nel settore moda, 702 nel 2011 (+3,7% rispetto al 2010). I problemi che non facilitano la vita di imprese provinciali secondo Confindustria sono essenzialmente due: la burocrazia, che frena e costa alle attivit, e le infrastrutture materiali carenti, come ad esempio la mancanza di un secondo casello autostradale: Ci sono molte piccole aziende che da sole non riescono a uscire dalla crisi commenta Confindustria Pesaro Urbino quello che si deve fare favorire le aggregazioni, creare contratti di rete fra aziende, questo per renderle pronte ad affrontare il mercato estero. Unirsi lunica via duscita. Le attivit pi grandi ci riescono, perch avvantaggiate strutturalmente commenta Passeri Quello che possono fare i pi piccoli unirsi per settori e aree, ma per questo c bisogno anche di sostegni economici.

Tutte le cifre della crisiSettore Produzione Vendite

Mobile Legno Tessile Meccanica

-4,6% +3,5% -4,3%

-10,6% -10,2% -11,3%

*previsioni Ance: calo degli investimenti nel settore edile -3,8% nel 2012 rispetto allanno precedente

Fonte: dati Confindustria Pesaro-Urbino ultimo trimestre 2011 Previsioni vendite mercato interno ed estero in calo per il 2012

Dati Inps: provincia di Pesaro Urbino la peggiore delle Marche

Cassa integrazione, record di oreMARTINA MANFREDI

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l 2012 peggio del 2011 e da febbraio a marzo sembra di essere su un aereo in picchiata. E la situazione delle aziende di Pesaro Urbino che emerge dai dati dellInps elaborati dalla Cgil Marche. La crisi c e non accenna ad attenuarsi. Crescono le ore di cassa integrazione in tutte le sue forme (ordinaria, straordinaria e in deroga) e cresce la disoccupazione ordinaria. Se da febbraio a marzo del 2012 la cassa integrazione cresciuta in tutta la regione Marche (ad eccezione della provincia di Ascoli Piceno), il record va alla provincia di Pesaro Urbino: a marzo 2012 gli stipendi pagati dallInps sono aumentati del 277,5% rispetto a febbraio 2012 e del 21,7% rispetto a marzo dello scorso anno. Le 451.561 ore di febbraio a marzo sono diventate 1.704.533. Tra gennaio e giugno 2011 le ore autorizzate erano state 2.121.683, divenute 2.424.389 tra gennaio e giugno 2012, un aumento pari al 14,3%. Se la tendenza confermata in tutta la regione Marche, dove la cassa integrazione cresciuta del 113% da febbraio a marzo 2012 passando da circa 2 milioni di ore a oltre 4 milioni, i dati pi gravi rimangono quelli della nostra provincia: solo a Pesaro Urbino le ore sono cresciute anche in confronto al 2011. Nelle Marche, la cassa integrazione complessiva scesa del 4,2% rispetto a marzo 2011 e dell1,9% rispetto al semestre gennaio-giugno dello scorso anno. Anche tra febbraio e marzo 2012, le ore di cassa integrazione sono raddoppiate in gran parte delle Marche, ma addirittura quadruplicate nella provincia di Pesaro Urbino. Secondo il responsabile della Cgil Urbino, Luigi Torelli, a essere colpite sono soprattutto le aree di Urbania e Fermignano, dove ci sono pi fabbriche. Urbino spiega Torelli stata colpita pi supercialmente rispetto alle zone di Urbania e Fermignano, dove ci sono le aziende tessili e

metalmeccaniche, i settori pi colpiti dalla crisi. Ora, siamo tutti in attesa di politiche di ripresa da parte del governo. In particolare, nella nostra provincia il mese scorso sono state richieste 279.662 ore di cassa integrazione ordinaria, 246.119 ore di cassa integrazione straordinaria e 1.1178.752 ore di cassa integrazione in deroga, quella che cresciuta di pi rispetto a febbraio 2012 (+475,5%). Il ricorso a questo contributo salariale il provvedimento cresciuto di pi tra febbraio e marzo 2012 anche nella regione Marche (+255,8%). Tante richieste di cassa integrazione forse anche in parte dovute al maltempo che ha colpito la regione, in particolare la provincia di Pesaro Urbino, nei primi mesi del 2012. Un calcolo che per non tiene conto delle aziende agricole: Nel settore i lavori sono stagionali afferma Fausto Placuzzi di Coldiretti e le assunzioni non arrivano no a primavera. La neve ha creato danni permanenti alle strutture e agli allevamenti, per esempio, ma spesso queste erano realt familiari che non assumevano prima e tanto meno assumeranno ora. Cresce la cassa integrazione, ma cresce anche la disoccupazione: nel primo trimestre del 2012 la disoccupazione ordinaria nella provincia passata da 1.461 domande accolte nel 2011 a 2.496 nel 2012, un aumento del 70,8%. Tendenza confermata nelle Marche, in cui le domande di disoccupazione sono state presentate da oltre 13mila lavoratori, 4.300 in pi del 2011 (+49,4%). Secondo Cgil Marche, il dato pi preoccupante per la regione laumento delle domande di indennit di disoccupazione a requisiti ridotti, 1.400 in pi rispetto allo stesso periodo del 2011, destinata a precari con lavori cos discontinui da non aver diritto allindennit ordinaria. Questi numeri ci dicono che la crisi pesante permane commenta Daniela Barbaresi della Cgil Marche e richiede interventi urgenti attraverso investimenti pubblici e privati: senza misure forti, le difcolt produttive e occupazionali non si attenueranno.

Crescita Cig provinciale La cassa integrazione complessiva da febbraio a marzo 2012 a Pesaro Urbino quadruplicata

277,5% 113%

Crescita Cig regionale Tanto aumentata la cassa integrazione complessiva da febbraio a marzo 2012 nella regione Marche

Crescita rispetto al 2011 La percentuale di crescita a marzo 2012, rispetto a marzo 2011, della cassa integrazione nella provincia

21,7%

Le ore di Cig richieste Nel marzo 2012 sono state richieste quasi 280mila ore di cassa integrazione nella provincia di Pesaro Urbino7

279.662

il Ducato

Da maggio a settembre tante le rievocazioni storiche in tutta la provincia

Viaggio estivo nel MedioevoDalla Festa del Duca a Pesaro Antiqua i costumi storici slano nelle citt attirando il turismo dliteBARBARA LUTZUtintura delle stoffe. Il tutto accompagnato da cibi e bevande antichi e dalla musica delle arpe celtiche, dei violini e delle cornamuse. Per chi poi fosse stanco dellItalia ma non volesse prendere un aereo, c sempre San Marino dietro langolo. Dal 26 al 29 luglio il Medioevo sar protagonista della piccola repubblica. Giocolieri, giullari e burattinai si confonderanno tra la folla del mercato dove circa 50 espositori delizieranno il palato del pubblico con sapori antichi. Di notte, alla Cava dei Balestrieri, gruppi storici, sbandieratori e arcieri provenienti da Gubbio, Urbino e altre citt del Centro Italia si esibiranno in spettacoli e tornei. In caso di pioggia sempre meglio optare per una mostra. Fino all8 luglio a Urbino sar ancora possibile visitare quella delle Citt Ideali, dove il quadro urbinate si incontra con quello di Baltimora dopo ventanni. A far loro da cornice oltre 50 opere tra sculture, medaglie, codici e dipinti tra cui anche la Pala Oddi di Raffaello, concessa dai Musei Vaticani. E per chi non ne avesse avuto abbastanza della neve, tra giugno e luglio al collegio Raffaello verranno esposte, dopo quelle dellIfg (Passata la tempesta), altre foto scattate durante i quindici giorni della neve. Questa volta si tratta, per, di un concorso organizzato dalla Pro-Urbino. La foto pi bella verr premiata con un riconoscimento in denaro. A luglio, tra il 21 e il 29, Urbino riproporr il Festival di musica antica, una settimana in cui si alterneranno corsi ed esibizioni di musica medievale e rinascimentale con artisti provenienti da diverse parti del mondo. Tra il 7 e il 10 giugno Fermignano propone la quinta edizione del Weekend letterario, con un grande mercatino del libro nel centro storico, dibattiti con diversi autori e poeti ma anche concerti, rappresentazioni teatrali e spettacoli. Il tutto con lobiettivo di promuovere la letteratura. Sempre a Fermignano il 26 maggio ci sar il raduno delle auto depoca, mentre il 31 agosto inizia il ventisettesimo Gran Premio del Biciclo Ottocentesco, loriginale corsa con gli antenati della moderna bicicletta. Lestate urbinate sar salutata come consuetudine dalla Festa dellaquilone. L1 e il 2 settembre lappuntamento alle Cesane per la 57esima edizione di quella che la pi antica manifestazione italiana di volo collettivo di aquiloni.

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meteorologi hanno azzardato: lestate in arrivo e chi preferisce un po di cultura alle spiagge affollate della Romagna, Urbino e la sua provincia potrebbero essere una valida alternativa. Lappuntamento pi atteso per chi rimarr allombra dei torricini senza dubbio la festa del Duca. Dal 17 al 19 agosto allinterno delle mura ducali si torner indietro di sei secoli, riportando per le strade del centro storico lantico splendore della corte dei Montefeltro. Per tre giorni non ci si dovr stupire, quindi, di incontrare incantatori di serpenti, fachiri e danzatrici, mentre via Veneto, via Puccinotti, via Raffaello e via Bramante saranno invase da ceramisti, orafi, intagliatori, miniaturisti e conciatori di pelli che mostreranno, e insegneranno a chiunque abbia la volont e la pazienza, mestieri ormai dimenticati. Il tutto con un sottofondo di musica antica, reading poetici e spettacoli teatrali. La manifestazione, organizzata dallassociazione Ars Urbino ducale, arrivata ormai alla sua 31esima edizione e questanno avr una novit: il gioco dellAita, un gioco militaresco di forza e destrezza che si svolgeva alla corte di Federico. A completare levento il Torneo degli Arcieri delle dieci contrade di Urbino. Il Rinascimento rivive anche a S. Angelo in Lizzola, con la sedicesima edizione della rievocazione storica in costume Alla corte dei Mamiani. Il 4 e il 5 agosto sar come essere nel 1584, il giorno in cui venne fatta un grande festa per ringraziare Francesco Maria II Della Rovere, ultimo Duca di Urbino, per l' investitura concessa al conte Giulio Cesare Mamiani. Per chi ama le rievocazioni storiche ed disposto a fare unora di auto, anche Pesaro potrebbe essere unalternativa. Il 6 maggio, al parco Miralfiore, Galli, Greci e Romani combatteranno come fossero nel IV secolo a.C., con marce, imboscate, battaglie campali e scontri armati di vario genere. Qualche giorno dopo, il 25, 26, 27, si trasferiranno al campo di Marte nel quartiere di Baia Flaminia per la quarta edizione di Pesaro Antiqua. A 50 metri dal mare, otto gruppi storici ricostruiranno la vita quotidiana di 2300 anni fa, con gli antichi accampamenti, mercatini, tornei e duelli. Non mancheranno attivit come la tessitura e la

Fachiri, danzatrici e incantatori di serpenti fanno rivivere la Corte di Federico

Quinto anno per il Master di informazione culturale

S, con la cultura si mangiaCGIULIA FOSCHI on la cultura non si mangia. Chiunque si ostini a credere in questo settore se lo sar sentito dire almeno una volta. Qualcuno, invece, ha deciso di costruirci una professione. Il Master Redattori per linformazione culturale nei media di Urbino arrivato alla quinta edizione; tra gli ex studenti c chi lavora alla Feltrinelli, chi al portale web Milano Nera o per Wuz, uno dei principali siti di riferimento per le notizie di cultura e spettacolo. Molti sono stati assunti da ufci stampa nazionali, altri hanno deciso di aprire la propria agenzia di servizi: E questo il nostro obiettivo. Formare specialisti dellinformazione culturale con unaltissima professionalit, spiega Roberto Danese, direttore del Master. Il mercato c. In Italia il numero di festival, eventi culturali e ere di settore elevatissimo, e altrettanto lo lafuenza e linteresse del pubblico. Quasi sempre per gli ufci stampa vengono gestiti da personale improvvisato, che normalmente si occupa di altro. E qui che si inseriscono i nostri alunni. Alla cronica carenza di fondi del settore culturale, eterna prima vittima dei tagli di ogni governo, si risponde con la competenza. Un investimento che paga. Come al Festival della Mente di Sarzana, evento coperto ormai da tutti i principali media nazionali grazie al lavoro dellufcio stampa. Una cittadina che con il festival ha cambiato volto, riempiendo improvvisamente ristoranti e alberghi. Non solo pensieri e parole, quindi: quarantamila partecipanti -paganti- in un paio di giorni. Giornalisti sui generis, cos si deniscono. Preparati per un tipo digiornalismo con dinamiche proprie, per il quale richiesta una formazione specica, diramata in diverse specializzazioni, dalla musica al teatro, dalle arti visive al cinema. Lufcio stampa lo sbocco prioritario, ma anche gli aspetti redazionali e organizzativi fanno parte del percorso. Oltre ai festival e ai grandi eventi culturali, anche per i neo esperti della cultura il web che apre nuove prospettive. Portali specializzati, versioni online di quotidiani e periodici, e poi le-commerce: Amazon, Ibs, Bol, sono solo le prime librerie online. Un settore in forte crescita, dove trovano spazio diverse professionali. Non solo gestione del sito o vendita -chiarisce Roberto Danese- ma anche lavoro di redazione. Questi siti non possono prescindere da approfondimenti e recensioni. In attesa di affrontare il lavoro vero e proprio, i ragazzi del Master iniziano da Urbino. Venerd 20 aprile alla libreria Montefeltro lo scrittore e giornalista Alessandro Zaccuri ha presentato il suo ultimo romanzo, Dopo il Miracolo. Ufcio stampa dellevento a cura del Master. Zaccuri, redattore delle pagine di cultura de lAvvenire, ottimista sul futuro dellinformazione culturale: Primo, perch il livello culturale medio oggi nettamente pi alto; secondo, il concetto di cultura si allargato, e spazia negli ambiti pi variegati; terzo, non si deve pi pensare alla cultura come a un settore isolato dal linguaggio inaccessibile, ma come alla pagina che pi incuriosisce il pubblico. Unapertura potenziata dai nuovi media che, conclude Zaccuri puntano molto sullapprofondimento e su un discorso culturale esteso che la carta stampata normalmente fatica a supportare e diffondere.

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CULTURAGiovanni Bischi ricorda il suo 25 aprile

Con i miei 20 anni allora ero il pi giovane tra i partigianiMARIA SARA FARCI

Al centro un momento della Festa del Duca; in altro la Festa dellAquilone alla Fortezza Albornoz (foto di Paolo Mini). In basso lultima edizione di Pesaro Antiqua (foto di Cristiano Andreani). A anco, una casa semidistrutta usata come rifugio durante la resistenza e Giovanni Bischi. ex partigiano.

i fu come un risveglio di un popolo oppresso. E cos si trovarono gomito a gomito preti e militari; intellettuali e operai; contadini e contadine di ogni tendenza politica: tutti si sono trovati daccordo per combattere contro i tedeschi e i fascisti. Era un popolo oppresso che si risvegliava e questo risveglio stato bello, lo ricorda cos Giovanni Bischi, 90 anni, uno dei pochi partigiani ancora in vita, il 25 aprile 1945, con le parole del suo amico Paolo Volponi. Il giorno della liberazione Giovanni era gi a casa. Ero alla scuola ufficiali a Padova quando ci hanno catturato i tedeschi, in un momento di distrazione della sentinella che era sul carro armato, ho saltato il muro alto tre metri e sono scappato nelle campagne. Poi sono arrivato sino a Fermignano e subito mi sono schierato con i partigiani. Mio padre non si era mai iscritto al fascio, aveva sempre rifiutato lidea di diventare fascista e quindi era difficile per me rimanere a casa a far nulla. Ho organizzato il fronte della giovent, ma non mi fidavo di tutti. E aveva ragione. Erano gli ultimi mesi del 1944 quando il Triestino, un vero e proprio traditore, fa il nome di Giovanni ai tedeschi: Mi hanno cercato e non mi hanno trovato, allora hanno preso mio padre. Doveva essere fucilato a Forl, poi miracolosamente lo abbiamo salvato. Sono andato a parlare con il Federale e siccome sapevo che si conoscevano da quando erano bambini, gli ho detto: Si ricorda di Italo? un repubblicano, ma non ha mai dato fastidio a nessuno. Lui mi ha risposto: Tu non fare leroe, rifugiati nelle campagne e non farti pi vedere. A tuo padre ci penso io. E cos stato liberato insieme ad altri nove di Fermignano. Io mi sono ritirato come avevo promesso, sono stato in campagna per un po di tempo, a CaMarino a sei chilometri da Fermignano. In realt, il Triestino non si limit fare il nome di Bischi e dei suoi compagni, ma fece anche fucilare Don Giuseppe Rinaldini, che per miracolo rimase in vita: Fu uno scampato nel vero senso della parola: gli hanno tolto trentasette pallottole e il colpo di grazia non lha ucciso. C stata lomert continua Giovanni nessuno ha parlato fino allarrivo degli alleati. Poi ha dovuto subire un pro-

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cesso per riavere il suo nome, perch allanagrafe di Urbania risultava deceduto. In quegli anni il timore di essere traditi era sempre dietro langolo. Basta ricordare lepisodio della fucilazione di Maria Keller, la ballerina ucraina, accusata dai partigiani del Montefeltro di essere una spia. Era una persona pericolosa e la paura era a fior di pelle. Se questa avesse riferito ai tedeschi dove eravamo sarebbe stata la nostra fine. Noi eravamo a Colle Antico, fra Pianello di Cagli e Umbertide. Era una spia condannata dal fascismo a 25 anni di carcere. Un giorno incontra il Prefetto di Perugia Rocchi, vede che una bella ragazza e le dice: vuoi uscire da questa prigione? Ti devi intromettere tra i partigiani e ci riferisci dove sono, perch abbiamo bisogno di fare un rastrellamento. E cos entrata nel gruppo dei resistenti, non ha mai fatto la spia, ma alla fine stata fucilata da tre partigiani di Cantiano. Giovanni, che allepoca aveva 22 anni, non ha mai preso parte ai combattimenti, il suo compito era quello di fare da collegamento fra i vari nuclei: Ci si ritrovava in campagna, nelle case dei contadini, e si organizzavano operazioni di sabotaggio alla ferrovia, una volta abbiamo fatto saltare un treno carico di munizioni. In realt, io capii subito che se volevamo vincere, non dovevamo combattere con le armi, ma trovare un metodo pi diplomatico. Ci siamo dati da fare per decidere noi il segretario comunale del fascio e avendolo cercato noi sapevamo che non ci avrebbe disturbato. Lo stesso accadde con il maresciallo dei carabinieri Antonio Boeri che poi divenne un ottimo partigiano. Allinizio ebbe un po di paura, perch pens: e se poi questi mi tradiscono? per con molta diplomazia, non ha mai fatto arrestare nessuno, ci ha fatto occupare la caserma senza colpo ferire e poi diventato uno di noi. Giovanni ci racconta tutto questo nella sua poltrona con il braccio fasciato. In vita sua non ha mai visto un ospedale, ma la gioia di raccontare la sua esperienza al fronte gli fa dimenticare che non pi un ragazzino e cos gli scalini bagnati sulla soglia di casa lo tradiscono. Si rompe il braccio proprio davanti ai nostri occhi, ma lui non cede: ha sentito questa intervista come un dovere, il dovere di mantenere viva, anno dopo anno, quella memoria.

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il Ducato

Il ricavato verr devoluto allistituto Pascoli per nanziare progetti educativi

Walt Disney, festa continuaLa compagnia teatrale Gruppo Insieme il 12 e 13 maggio al Sanzio con lo spettacolo Liberi di volareDINO COLLAZZO

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eter Pan, Cenerentola Biancaneve e Capitan Uncino, tutti insieme in un'unica grande avventura. Un musical che fa del teatro Sanzio il luogo dellimmaginazione, dove piccoli e grandi per due ore si ritroveranno immersi in un mondo fantastico. Liberi di volare. il titolo dello spettacolo che il 12 e 13 maggio andr di nuovo in scena. Sul palcoscenico si alterneranno i colori, le musiche e i protagonisti dei lm animati pi belli dagli anni 50 ad oggi. A raccontare questa storia la compagnia teatrale Gruppo Insieme. Attiva dal 1996, ma presente come Gruppo Teatro Musica gi dal 1982. Siamo tutte persone con la passione per il teatro dice Giuseppe Biancalana, direttore artistico - Con il tempo il gruppo cambiato, quello che per rimasto uguale lo spirito con cui facciamo le cose. Il Gruppo Insieme un associazione no-prot e tutti gli spettacoli che portano in scena sono sempre legati a progetti di benecenza. Come nel caso di Liberi di volare. La prima volta che lo abbiamo presentato stato nel 2011 dice Biancalana e lincasso stato devoluto a sostegno del progetto lettura promosso dal Comune. Lidea di riproporlo, a distanza di un anno, nata attraverso un collaborazione con la scuola Pascoli. Il ricavato delle due serate servir a nanziare progetti educativi. Dando un occhiata alla trama della pice teatrale si nota la semplicit del messaggio. Il soggetto e la sceneggiatura sono originali. Lucia Tempesta ha infatti immaginato una storia in cui si incontrano tutti i protagonisti delle favole. Sullo sfondo un principe antipatico e annoiato che passa le sue giornate davanti alla tv e ai videogiochi. in lui che si ritrova lincipit e la morale di questa storia. I personaggi che si alternano sulla scena dovranno fare i conti con i suoi ordini assurdi. Pensando che la vita come uno dei suoi giochi, in cui con un clic decide cosa far fare agli altri, il principe imporr

Nelle foto a sinistra il Gruppo Insieme nello spettacolo Liberi di volare (foto Giacomo Pirozzolo). A destra le tre scene con i quattro danzatori. In basso la band Sciampagn e Ghianda

divieti e limiti nel regno di molto, molto lontano. Ed ecco allora che non si potranno pi mangiare i dolci, non si potr pi giocare con gli amici, non si potr pi fare il bagno in piscina, no al divieto che spezza il sogno della favola: non si pu pi volare. qui che si cela la metafora di questo racconto. Lo spettatore portato a immaginare come possa essere la vita delle fate senza poter volare o quella delleterno fanciullo Peter Pan. Un intreccio ben costruito e diretto, giocato tutto sulla fantasia e che vuole ricordare a piccoli e grandi limportanza dellimmaginazione.

car te llo ne10

CinemaTO ROME WITH LOVE Ducale Feriali: 20,30 22,30 Festivi: 16,30 18,30 - 20,30 22,30 Di Woody Allen, con Woody Allen, Alec Baldwin, Roberto Benigni, Penelope Cruz, Judy Davis, Antonio Albanese. Liberamente ispirato al Decameron di Boccaccio, il film narra le avventure dei personaggi che vedranno la loro vita cambiata per sempre..

IncontriOPEN DAY Accademia Belle Arti 6 e 7 maggio PRIMAVERE ARABE E FUTURO DELL EUROPA Aula Rossa Facolt di Economia 3 maggio ore 15.30 Le prospettive per la societ, la politica e la democrazia nei Paesi del Maghreb coinvolti dalle recenti manifestazioni di piazza contro i governi nazionali. Le conseguenze per Italia ed Europa. Organizzato in collaborazione on lassociazione Oltre le Frontiere

TeatroANDAR PER FIABE Teatro Sanzio 6 maggio ore 17.00

LAccademia di Belle Arti di Urbino aprir le scuole di Decorazione, Grafica, Pittura, Scenografia, Scultura e Nuove Tecnologie dellarte. Unquipe di docenti e allievi illustrer le attivit attraverso laboratori ed allestimenti appositamente progettati per loccasione

La rassegna per i bambini..di ogni et. Ideata e diretta da Simone Guerro e Lucia Palozzi. Lidea nasce dallincontro con Fabio, un ragazzo affetto dalla sindrome di Down, che ha la capacit di credere sempre nella realizzazione dei suoi sogni

SPETTACOLI

Il 10 maggio al teatro Sanzio le nuove promesse della scena contemporanea

Danzautori bravi, bravi, braviNei tre progetti di ricerca il conitto essenza- apparenza, il rapporto tra corpo e vita e il dilemma sullidentitMARTINA ILARIalla chutney di prugne e zenzero, i gesti unici e precisi del cucinare vengono inframmezzati da fratture e movimenti inconsapevoli. Il corpo diventa un tramite attraverso cui viaggiare tra ordinario e astratto e la cucina il punto di partenza o di arrivo di un divagare in cui anche gli oggetti mutano i loro signicati abituali. Verso la luce di Leonardo Diana. Un lavoro in tre quadri. Nel primo, il corpo del ballerino si confronta con il suo doppio psichico; nel secondo si contorce, sofferente e abbandonato a se stesso, come un meccanismo difettoso; nel terzo cambia pelle, per rinascere in una dimensione nuova. La condizione umana delluomo disorientato e ossessionato dalla ricerca della sua identit lanalisi portante della pice. Unidentit instabile, che non trascina mai lindividuo verso approdi denitivi ma lo costringe a interrogativi logoranti. Lo spirito, sottomesso alla paura del nuovo, delega al corpo, nella sua semplicit apparente, il quesito dellidentit. Ma il corpo non riesce a risolverlo; in scena vediamo infatti una sagoma che si muove senza logica, incapace di collocarsi in uno spazio e in mezzo agli altri.

arte, sperimentazione, inniti percorsi di ricerca. Questa la danza: mai uguale, mai bloccata in una moda unica. Nuovi linguaggi, sempre pi vari, coinvolgono giovani talenti che in giro per lItalia e il mondo, propongono le loro analisi sul corpo e sulla vita. Arriveranno a Urbino, il 10 maggio, quattro danzatori che nellultimo anno, per qualit e originalit delle loro proposte, sono emersi dalla Vetrina giovane danza dautore. Ve li presentiamo qui. Do not, maybe di Paolo Amerio e Angela Rabaglio. La scena si svolge in un tennis club, uno dei luoghi preferiti dalla societ borghese. Lesigenza di apparire oscilla con il desiderio di raggiungere una dimensione pi vera, senza falsicazioni. Il percorso di ricerca di un qualcosa che non conosciuto n chiaro, percorre tutta la performance. I danzatori portano allestremo un dialogo tra loro stessi, il tempo e lo spazio. La sperimentazione di questi due autori, per la prima volta insieme nella creazione di una coreograa, nasce dal comune fascino verso le possibilit mutevoli che lunione di teatro e movimento porta con s. The cut- tuk show di Marta Cortellazzo. Il mondo della cucina e quello della danza viaggiano insieme in una ricetta. Durante la preparazione del pollo marinato

Il folk dialettale dei cinque pazzi suonator di Pieve di Cagna

Rock e sciampagn, la ricetta della bndNOEMI BICCHIARELLI

R

idere ridere e ridere ancora.... cos cantava Vecchioni trenta anni fa. quello che si fa durante i concerti degli Sciampagn e Ghianda, gruppo folk rock dialettale di Pieve di Cagna. Cinque ragazzi semplici, genuini. Capelli lunghi e vestiti trasandati, l'aspetto non conta, conta solo divertirsi. Le canzoni sono tutte in dialetto: Dai so vien ma la Piccagna!, I vuria un giorn diar, Chel burdell sal scarminell, raccontano storie di paese, di amici, di fatti veramente accaduti. Muore il loro cane investito da un'auto e gli si dedica una canzone, un amico vuol comprare un trattore ma non ha i soldi e via che ci si scrive su qualcosa. Tutto diventa musica ed un pretesto per divertirsi, niente frasi fatte o canzonette sdolcinate. Cantiamo in dialetto perch ci fa sentire pi a nostro agio, 'a chsa nostra se parla acse' racconta Federico Gennarini detto Killer, voce del gruppo scrivere in italiano e in inglese 'en fa per no'. Insomma un gruppo musicale diverso dai soliti noi non siamo dei veri musicisti, abbiamo iniziato solo perch ci avevano detto che cos si abbordavano le ragazze, 'ma ci han freghet! scherza Federico. Si fa musica per ridere, per fare casino,

anzi rapasceto come lo chiamano loro. Durante i live pu accadere di tutto, vedere per credere. Un pubblico di fedelissimi che li segue ovunque per non perdersi il loro sci: S s per carit, le parole inglesi scrivile come si pronunciano - si raccomanda il nostro pubblico va dai 0 ai 90 anni, siamo un gruppo di amici ed eroi. Ma la musica per voi passione? Certo, importante come 'un bicchier de vin sa la crescia de Pasqua', fondamentale dunque. Ispirati dall'orchestra Castellina Pasi, orchestra da ballo degli anni '50, la band suona insieme dal 2008, un album pubblicato nel 2010, ora stanno registrando il secondo che vedr l'ingresso di un nuovo componente alla sarmonica. Diversi i laiv di maggio, a giugno partir Tra l'imbra e l'ambra Tur Estiv che li porter nelle feste paesane e cantine della provincia l che noi ci sentiamo pi a nostro agio. Gli Sciampagn e Ghianda hanno anche una guardia del corpo Mister bistecca e un leader che non il cantante ma un grosso maiale di peluche. il nostro art director, Giovanni Cotica racconta Federico ci ha condotto verso lo spirito della ghianda e ha cambiato le nostre vite annafandole di puro e fresco sciampagn. Senza di lui la nostra storia non avrebbe senso. Un maiale? Lo spirito della ghianda? Non si pu spiegare, per capire 'nit a veda i sunator!'.

ConcertiLA CALANDRIA Teatro Sanzio 29 e 30 aprile ore 21.15 SCIAMPAGN E GHIANDA In tour da maggio nella provincia di PesaroUrbino

MostreTWOGETHER Sale del Castellare, Palazzo Ducale Dal 14 al 30 maggio. Ore: 9.30/18 Un viaggio dallItalia allAfrica attraverso gli occhi dei bambini. Questo il tema della mostra promossa da Africa Mission Cooperazione e Sviluppo Onlus che racconta un progetto tra due scuole dellinfanzia: una di Urbino e una di Kampala, in Uganda

SagreSAGRA DELLA TAGLIATELLA Fermignano ex stazione 28-29-30 aprile 1 maggio

Sport95 GIRO DITALIA Venerd 11 maggio

Regia di Amleto Santoriello. La Compagnia dialettale urbinate si cimenta nei quattro atti della commedia liberamente tratta da La Calandria di Bernardo Dovizi da Bibbiena. Tutto in dialetto urbinate. Prevendita biglietti: Bar del teatro fino al 29 aprile.

Il gruppo di folk-rock dialettale in giro per tutta lestate tra feste paesane, cantine e locali della provincia. Tra limbra e lambra tur estiv partir il 4 maggio dallenoteca di Lunano. (per info pagina fb Giovanni Sciampagn e Ghianda)

Organizzata dallassociazione ricreativa culturale Gruppo Giovani Fermignano, nasce con lo scopo di esaltare e diffondere la conoscenza di questo piatto tipico. Si potr vedere la preparazione della sfoglia, preparata con acqua e farina, come i tempi antichi

La sesta tappa del 95Giro dItalia (dal 5 al 27 maggio 2012) partir da Urbino. Un percorso di 207 chilometri di media montagna con arrivo a Porto SantElpidio tra le discese e le salite dellentroterra marchigiano

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il Ducato

Una scoperta targata UniUrb

Anidride carbonica, il nemico del clima nascosto nei ghiacciVALENTINA BICCHIARELLI

In alto unimmagine del Polo Sud. A sinistra Simone Galeotti durante una spedizione in Antartide

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a paleoclimatologia non mai stata cos attuale. La storia del clima, come la storia delluomo, si conferma una fonte preziosa di informazioni per capire il presente. Il clima del pianeta cambiato continuamente nelle diverse epoche geologiche e anche nel passato ci sono stati fenomeni di riscaldamento globale. Sappiamo che oggi laumento delle temperature dovuto alla grande quantit di anidride carbonica, prodotta dalluso di combustibili fossili. Ma da dove derivava la Co2 causa del riscaldamento climatico del passato? Ce lo spiega una ricerca internazionale, in cui lUniversit di Urbino ha giocato un ruolo di primo piano, al fianco dellUniversity of

Massachussetts, Yale University, University of Sheffield, University of Colorado e Penn State University. Finora si pensava che la fonte del carbonio fosse nel metano intrappolato nei fondali oceanici, secondo questa ricerca, invece, stato lo scioglimento del permafrost polare, ossia il suolo permanentemente ghiacciato, a rilasciare carbonio, sottoforma di gas serra, ossia metano e anidride carbonica. Il permafrost spiega Simone Galeotti, professore del Dipartimento di scienza della Terra, della vita e dellambiente, che ha condotto lindagine per lateneo ducale capace di intrappolare il carbonio e lo preserva come un frigorifero. Ma quando la temperatura sale e il ghiaccio si scioglie, il carbonio si libera in gas serra, che a loro volta contribuiscono a riscaldare

latmosfera e a sciogliere i ghiacci. Si crea cos un pericoloso sistema di autoalimentazione. Se applichiamo questa scoperta nel mondo attuale, capiamo che il permafrost potrebbe rappresentare una fonte di rischio: il graduale riscaldamento indotto dall'aumento di Co2 potrebbe far sciogliere i ghiacci polari causando ulteriori emissioni di gas serra in atmosfera. La scoperta stata pubblicata il 5 aprile scorso su Nature, la rivista pi prestigiosa nel panorama della comunit scientifica internazionale. Il team di ricercatori ha analizzato alcuni episodi di riscaldamento globale avvenuti 50-56 milioni di anni fa, in cui sono state sprigionate nellatmosfera grandi quantit di metano e Co2, che hanno provocato laumento delle temperature e lacidificazione degli

oceani, causando anche lestinzione di alcuni microrganismi nei fondali marini. Ma mentre in passato il riscaldamento era un evento naturale, conseguenza dalla variazione dellasse e dellorbita terrestre rispetto al Sole, nel nostro mondo il fenomeno influenzato dallazione delluomo. Nella ricerca stato determinante lo studio delle rocce nella zona vicino a Gubbio: la successione degli strati ha permesso di identificare le fasi dellorbita terrestre associati agli eventi climatici. Lanidride carbonica continua Galeotti un fattore determinante per il cambiamento climatico. Oggi siamo usciti dal normale spettro di variazione di Co2, che va da circa 200 parti per milione nelle fasi glaciali a circa 300 parti in quelle interglaciali. Nella fase attuale siamo arrivati ad avere

quasi 400 parti di Co2 per milione, a fine secolo raggiungeremo probabilmente quota 600. Lidea della ricerca studiare le condizioni climatiche pi estreme del passato per capire cosa ci aspetta nel futuro. Ma cosa succede quando si arriva a un livello di anidride carbonica troppo alto? Loceano se la riprende indietro. Su 8 giga tonnellate di carbonio emesse ogni anno, loceano ne assorbe 3. Ma questo altera il pH dellacqua, causando lacidificazione dello strato superficiale e compromettendo la sopravvivenza di alcune specie di esseri viventi. A che punto siamo oggi? Loceano non ha ancora iniziato a rispondere al riscaldamento globale. I guai inizieranno quando anche loceano si scalder e contribuir a un ulteriore rilascio di Co2 nellatmosfera.

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UNIVERSIT

Le facolt di farmacia di Urbino, Camerino e Dshang per formare i giovani laureati

Camerun, universit solidaliIl professor Cantoni: Troppe emergenze, serve un processo di educazione e conversione alla medicina modernaDORIANA LEONARDOzie internazionali che si occupano delle malattie in questo paese, come malaria e aids. Vorremmo perci organizzare delle spedizioni sul campo, in Camerun, per combatterle. Si tratta di malattie che si combattono con dei preparati farmaceutici di una volta, che le nostre farmacie non fanno pi perch non servono - Cantoni ma possiamo insegnarle. E il punto di partenza quello di istruire i giovani, magari intrecciando le pratiche della moderna medicina con i loro rimedi naturali. Il Camerun un paese che basa le cure mediche sulle tradizioni popolari e c la consapevolezza che non possa essere trasformato in maniera repentina, serve un processo lento di educazione e conversione, dice il professor Cantoni, i rimedi naturali hanno un fondo di verit e aspettano solamente di essere tradotte dalla medicina moderna. Hanno concepito obiettivi umanitari ambiziosi e di grande livello le universit di Urbino e Camerino, tra questi c anche lidea di aiutare i neolaureati camerunesi a mettere in piedi aziende farmaceutiche, che producano medicine, integratori alimentari, farmaci naturali estratti dalle piante. Le autorit camerunensi - fa sapere il preside chiedono alle aziende farmaceutiche di fare pressione al nostro governo perch ci sia un dialogo diretto. Per la cooperazione internazionale - continua Cantoni - il nostro paese d dei soldi che spesso non arrivano a destinazione. Perci - spiega - preferirebbero quello che fa la Germania, che d gli stessi soldi alle aziende farmaceutiche tedesche, che poi trasferisce i farmaci nel mercato camerunense. Preferirebbero una cosa del genere e questo si sta avviando. Potrebbe essere un veicolo per avviare un processo produttivo in questo paese.

B

ambini a piedi nudi lungo il corso del fiume Benue, alcuni troppo magri, altri sono ciechi, altri ancora portati in braccio dalle loro madri perch non possono camminare. LAfrica afflitta da molte malattie, colera e Hiv sopra tutte, poi malaria, febbre di dengue, cecit fluviale, poliomelite. La popolazione ha bisogno di aiuto per affrontare e sopravvivere ai tanti drammi quotidiani. Guardando a questesigenza lUniversit di Urbino e lUniversit di Camerino hanno firmato un accordo con lUniversit di Dshang, del Camerun, per formare giovani farmacisti e trasferire la moderna farmacologia in uno degli stati pi grandi ma anche pi poveri del mondo. Una collaborazione interuniversitaria che dal prossimo anno accademico porter a selezionare venti laureati del corso in professioni sanitarie delluniversit camerunese, i migliori, i pi promettenti. Perch loro saranno il futuro: avranno il compito di studiare e formarsi per salvare vite umane. La loro sar una vera e propria missione. Per lUniversit di Urbino un nuovo e prestigioso passo verso linternazionalizzazione dellAteneo e lintegrazione con le altre universit marchigiane - ha detto il professor Stefano Pivato, Rettore dellUniversit di Urbino ringrazio i colleghi che si sono mostrati sensibili e attenti a un tema cos rilevante quale la formazione delle nuove generazioni in un paese che punta su innovazione e ricerca per il suo futuro sviluppo, qual il Camerun. In una prima fase, questi venti ragazzi dovranno adeguare la loro preparazione a quella richiesta nelle universit italiane, perci durante il primo anno lUniversit di Dshang attiver dei corsi di farmacia in lingua inglese e nel frattempo gli studenti impareranno litaliano. Poi il secondo e il terzo anno arriverranno in Italia: dieci a Urbino e dieci a Camerino, per seguire le lezioni e fare tirocinio. Quando diventeranno dottori in farmacia, saranno pronti per tornare a Dshang, dove insegneranno la materia in una nuova facolt creata ad hoc. In un primo momento saranno affiancati dai docenti di Urbino e Camerino, poi continueranno da soli e saranno i promotori delle moderne cure sanitarie. Oltre al progetto formativo, sono previste delle ricerche in campo sanitario e delle attivit a supporto della popolazione locale. Ci sono molte emergenze, molte parassitosi dice il professor Orazio Cantoni, il Preside della Facolt di Farmacia dellUniversit di Urbino che ha firmato laccordo a Roma per conto del Rettore Stefano Pivato - ci siamo incontrati con un docente camerunense che un punto di riferimento delle agen-

Sopra un gruppo di medici e infermieri in un ospedale africano. Accanto la rma a Roma dellaccordo tra lUniversit di Urbino, Camerino e Dshang. Sotto una bimba affetta da cecit uviale

LE MALATTIE AFRICANE

-AIDS: secondo lUNAIDS circa il 5,1% della popolazione adulta ne affetto. E la prima causa di morte in Camerun. -Malaria: colpisce lintero paese ed causata da parassiti. -Febbre gialla e febbre di Lassa: molto comuni, sono entrambe febbri emorragiche virali, la prima si trasmette attraverso zanzare infette, la secondo portata dai roditori. -Colera: molto frequenti le epidemie. Nei primi sei mesi del 2011 ci sono stati 10.580 casi di colera e quasi 400 morti per la malattia infettiva. -Cecit uviale: una malattia infettiva che, secondo lOMS, ha reso cieche pi di tre milioni di persone nel mondo. E la seconda causa di cecit tra le patologie infettive. La colpa del ume che mangia gli occhi o meglio della puntura di una mosca che vive lungo i umi.

Facebook, Twitter, YouTube e Flickr: i quattro canali ufciali

L ateneo diventa sempre pi socialGABRIELE MICELI

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e universit italiane hanno aperto le loro porte ai social network. A varcare la soglia sono stati 53 atenei su 97. Annunci di borse di studio, locandine di feste, informazioni sugli orari di ricevimento. Ecco cosa si trova, per esempio, in una pagina ufciale di Facebook. Il tutto in un linguaggio sempre meno istituzionale, in pratica social. Nella lista non poteva mancare quella di Urbino, che si conferma tra le migliori (tenendo conto del rapporto tra gli studenti delluniversit e quelli iscritti alle pagine ufciali). Lateneo ducale, oltre a Facebook, Twitter e YouTube, tra i pochi ad avere anche un account su Flickr, dove vengono raccolte le foto ufciali. La pagina Facebook di Urbino seguita da quasi 9mila persone, che commentano, scambiano informazioni come una vera e propria comunit. A crearla stato Fabio Giglietto, ricercatore presso il dipartimento di Scienze della comunicazione e fondatore dellOsservatorio universit italiane su Facebook: La cosa buffa che la pagina nata da una mia iniziativa personale. In breve tempo ha raggiunto migliaia di mi piace - 3mila nelle prime settimane - e a quel punto diventata il canale ufciale dellateneo. Oggi una pagina aperta a

studenti, ex studenti e simpatizzanti dellUniversit. A gestirla c anche Donatello Trisolino, webmaster dellateneo. A due anni dalla sua creazione, come successo con la pagina ufciale del Ducato (con oltre 18 mila contatti), il boom si avuto durante lemergenza neve, quando pi di 5mila studenti hanno interagito con la pagina in cerca di informazioni. Ma di fronte alle tante richieste, fondamentale - continua Giglietto - creare una social media policy in modo da conoscere i limiti di utilizzo della piattaforma, come avviene negli Stati Uniti. LUniversit di Urbino possiede anche un account Twitter (seguito da quasi 2mila persone), YouTube (con 57 iscritti e oltre 24mila visualizzazioni), e Flickr (con 113 set fotograci). Un dato in linea con lutilizzo dei social network nelle universit italiane: secondo uno studio Social Media and Italian Universities, condotto dallo stesso Giglietto e da Alessandro Lovari, docente allUniversit di Siena, i canali pi utilizzati dagli atenei sono Facebook (44,2%), YouTube (32,6%), Twitter (29,5%) e Flickr (2,85%). I migliori risultati riguardano lUniversit per Stranieri di Perugia (in rapporto agli studenti iscritti) e lUniversit degli Studi di Torino (per numero di mi piace).

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il Ducato

La Chateau dAx alla ricerca di un nuovo allenatore dopo laddio di Salvagni

Sei atlete in cerca dautoreIl direttore sportivo Merendoni: Ci serve uno spirito dinamico, non uno snob che cerca la squadra perfettaNADIA FERRIGOria di novit in casa Chateau dAx. A stagione conclusa, per la squadra di pallavolo urbinate arrivato il momento di pensare alla formazione per il prossimo anno. E le incognite sono ancora molte, prima tra tutte il nome del nuovo allenatore. Il tecnico bolognese Franois Salvagni ha lasciato la squadra per firmare un accordo biennale con la Chieri Torino Volley. Dopo tre anni di successi, ora di cambiare coach e c da scommettere che non sar unimpresa facile: Salvagni era riuscito a portare la squadra ai vertici della pallavolo italiana ed europea. Dopo il quinto posto nel campionato 20092010, che lha visto vincitore del premio come miglior tecnico di serie A1, nel torneo successivo ha collezionato un quarto posto in regular season e laffermazione in Coppa Cev. Rimarr indelebile nel cuore dei tifosi il ricordo del Palamondolce in festa, con gli spalti stracolmi dei Fedelissimi in giallo e blu. Ora per i dirigenti della societ tempo di rimboccarsi le maniche, tutto da ridefinire. Il direttore sportivo Gianluca Merendoni fa un bilancio degli ultimi tre anni: La punta delliceberg labbiamo raggiunta con la vittoria della Coppa Cev. Lultima pu essere definita una buonissima stagione, anche se le premesse non erano delle migliori. Nella stagione appena conclusa la squadra urbinate riuscita a strappare un terzo posto in campionato, ha guadagnato laccesso alla semifinali della Coppa Cev, oltre che un lasciapassare per la Final Four di Coppa Italia. Tutti ottimi risultati, ma c mancato lexploit assoluto. In attesa della nomina ufficiale del nuovo direttore dorchestra, la societ urbinate ha affidato a Paolo Giardinieri, scout man del club del presidente Sacchi, il compito di primo allenatore. Giardinieri ha guidato la squadra nel torneo di Piacenza della settimana scorsa, in occasione della prima Nordmeccanica Cup, terminata con la vittoria della squadra ospite Rebecchi Nordmeccanica Piacenza. Non abbiamo ancora un allenatore definitivo. Certo avremo un cambio di panchina commenta Merendoni - Salvagni ha deciso di cambiare squadra, siamo arrivati insieme al termine fisiologica di un percorso, il passaggio avvenuto con molta tranquillit. Ora cerchiamo prima di tutto una persona intelligente, con uno spirito dinamico che ben si adatti alla nostra societ, che con pochi mezzi si propone di competere con squadre ben pi ambiziose. Non vogliamo uno snob, uno che esige la squadra perfetta... Anche perch di certo con un budget limitato come il nostro non la possiamo garantire. Abbiamo bisogno di un tecnico che come Salvagni abbia molta voglia di competere, energia e motivazioni necessarie per arrivare. E restano ancora molti dubbi sulla rosa delle giocatrici. Solo la polacca Katarzyna Skorupa, Lucia Frisanti e Lise Van Hecke e hanno un contratto in essere che le lega alla societ, tutte le altre atlete sono libere di cambiare squadra o restare. Conclude Merendoni: Non sappiamo ancora con precisione quale sar la formazione, anche perch la campagna acquisti appena iniziata, ci sono le prime schermaglie. Anche se il grande sogno per il prossimo anno sarebbe vincere la Coppa dei Campioni. Certo non abbiamo le carte in regola per puntare subito alla vittoria, ma abbiamo lambizione di essere una societ che pu dare qualche preoccupazione alle favorite. Vogliamo essere una mina vagante nel campionato, come stato lanno scorso per la Coppa Cev. E poi, come sempre, c lambizione di continuare a far divertire i tifosi.

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La squadra e i tifosi in festa dopo la vittoria di una partita del campionato appena concluso (Foto di Andrea Ceccarini). Nella pagina accanto il maestro di jujitsu Bruno Marra in allenamento con i suoi allievi

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SPORT

La disciplina orientale di autodifesa

Jujitsu, imparare larte di vincere con dura dolcezzaDOMENICO A. MASCIALINO

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n uomo meditava in un tempio, alla ricerca di risposte ai suoi quesiti. Era un medico e uno studioso di arti marziali, e desiderava progredire nella sua tecnica. Un giorno, durante unabbondante nevicata, not che, mentre i rami di molti alberi si spezzavano sotto il peso della neve, quelli del salice, flessibili, la lasciavano cadere per poi ritornare nella posizione originaria. Fu cos che Shirobei Akiyama, molti secoli fa, secondo la leggenda, ebbe lidea per una nuova arte marziale: il jujitsu. La dolce arte (questo il significato di jujitsu in giapponese) infatti, ha per principio cardine proprio la cedevolezza: non lutilizzo della forza bruta contro lavversario, ma lo sfruttamento della sua stessa forza. Lorigine della disciplina tuttora incerta: le prime notizie risalgono al XVI secolo, ma sembra che sia nata molti secoli prima. Una delle sue caratteristiche distintive la completezza: comprende infatti sia i colpi del karate che le proiezioni del judo, che vanno a sommarsi a strangolamenti, immobilizzazioni, spazzate, leve articolari. Sempre la leggenda vuole che fosse nata con lo scopo di permettere ai samurai di difendersi anche in assenza della katana. A Urbino larte marziale presente grazie a un corso tenuto al Palazzetto dello sport ogni luned e mercoled alle 20 dal maestro Bruno Marra. Al corso partecipano circa 16 allievi, di tutte le et. Lo scopo non gareggiare a livello agonistico, ma imparare a difendersi. Il jujitsu serve ad acquisire sicurezza ed equilibrio ci spiega il maestro, quarto dan e 30 anni di insegnamento alle spalle. Non un arte che spinge ad aggredire, quanto a mantenere il controllo delle situazioni: molto pi facile, infatti, fare male a qualcuno che saper dosare la