Dr.ssa Anna Maria Pisanello Psicologa...

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Studio Psicologico di Psicoterapia Dr.ssa Anna Maria Pisanello

Psicologa - Psicoterapeuta

Thiene Galleria Garibaldi 35 Tel. 0445 381975- 3401773678

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Dr.ssa Anna Maria Pisanello

Psicologa – Psicoterapeuta

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AUTOSTIMA Il Mondo nelle Tue Mani

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Di

Anna Maria Pisanello



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Migliora la tua Autostima!

Scopri come potenziare la tua Autostima per migliorare la tua vita

personale e professionale.

COS’E’ L’AUTOSTIMA?

L’autostima è il pensiero che abbiamo di noi stessi e la fiducia che riponiamo nel

nostro valore e nelle nostre capacità. Sin dall’infanzia iniziamo a costruire la nostra

autostima determinando così la nostra auto immagine. Col passare del tempo la

alimentiamo o la indeboliamo attraverso le varie esperienze che facciamo nella nostra

vita. E’ importante comprendere che il nostro pensiero influisce in modo

fondamentale sul concetto che ci costituiamo nel confronto fra noi stessi e il mondo

che ci circonda.

Una visione negativa di noi stessi determina un drastico calo della nostra autostima.

Ecco che ci aspettiamo di essere calpestati e disprezzati dagli altri aprendo la strada

all’essere vittime e aspettandoci il peggio. E quando formuliamo questi pensieri,

siamo noi stessi ad attirare il peggio e di solito lo otteniamo. Così diveniamo

gradualmente remissivi o tiranni e riteniamo che gli altri siano responsabili delle

nostre azioni.

Peraltro, la bassa autostima si ripercuote sui nostri comportamenti e sul nostro stile di

vita. Quando la nostra autostima è a un buon livello lo comprendiamo da un sentire

sintonico con noi stessi e con gli altri.



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“Amare se stessi, è una dichiarazione di valore.”

Quando valutiamo noi stessi, possiamo amare anche gli altri, perché preziosi quanto

noi!

Quando non amiamo noi stessi, i nostri sentimenti per gli altri possono essere

negativi e di paura.


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Struttura della Personalità

La nostra Personalità è costituita da una parte più profonda di noi “Es”, dove risiede il

vissuto di noi stessi, ossia la nostra identità e da una parte più esteriore molto più

flessibile, “Io”, costituita dalle nostre capacità e dal nostro comportamento.

L’identità di noi stessi si affianca ai nostri valori, ciò in cui confidiamo saldamente e

alle nostre credenze, ciò in cui crediamo fermamente.

I condizionamenti sociali e l’educazione che abbiamo ricevuto, “Super- Io”,

influiscono fortemente sulla nostra identità.

Questo insieme di elementi: identità, valori e credenze, danno luogo al nostro Potere

Personale che si consolida, gradualmente, sin dall’infanzia.




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La motivazione

La motivazione è una forma di forte energia vitale che è in ognuno di noi e che

mettiamo in moto per raggiungere i nostri obiettivi.

Come abbiamo detto, la nostra personalità è un concentrato di valori, credenze e

bisogni, quando questi elementi sono diretti col massimo dell’energia verso un unico

obiettivo, avremo generato la giusta forza motivazionale.

Alla base di questo processo quello che più conta è la consapevolezza e la volontà di

prendere una decisione di cambiamento.

Per mantenere alta la nostra autostima dobbiamo sempre avere degli obiettivi chiari da

perseguire.




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Cos’è un Obiettivo?

Un obiettivo è una forma mentale di proiezione del pensiero verso il futuro, in cui

collochiamo l’immagine di noi stessi indirizzata verso una meta.

In questo processo dobbiamo avere chiarezza su cosa vogliamo

fare e dove desideriamo andare.

Per raggiungere la meta è molto importante come istruiamo noi stessi. E’ necessario

predisporre un piano di azione che possa segnare la strada che ci porterà verso quella

che per noi sarà la nostra meta. Poi possiamo intraprendere azioni continuative, che

mirino al punto verso cui vogliamo andare.




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Un Obiettivo deve essere:

In questo percorso possiamo aiutarci ponendoci delle giuste domande potenzianti.

DOMANDE POTENZIANTI

Quando ci poniamo queste domande, possiamo iniziare a trovare le

giuste risposte dentro noi stessi.

Mi piace, dove sono ora?

Il mio rapporto con me stesso e con gli altri in cosa può migliorare?

Dove voglio andare?

Cosa mi da piacere?

Cosa mi fa sentire bene?

Che cambiamenti posso apportare in quello che sto facendo ora?

Come parlo a me stesso?

Cosa mi dico?

Quali pensieri mi intrappolano?

Come posso modificarli?



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Individuiamo le Nostre Convinzioni Depotenzianti

Le nostre convinzioni depotenzianti ci stanno condizionando e sono il prodotto delle

nostre passate esperienze.

In realtà, noi siamo il prodotto della nostra mente e dei nostri programmi inconsci. In

questo modo abbiamo condizionato l’attuale visione del mondo e della vita.

Proprio a causa di vecchi programmi della nostra mente agiamo e ci comportiamo

sempre nello stesso modo. Se i nostri programmi inconsci ci guidano al pensiero

pessimistico e alla perdita delle nostre potenzialità noi continueremo ad agire in

funzione del nostro passato.

Infatti, quando siamo intrappolati in un meccanismo di pensiero negativo, cerchiamo

la conferma alla nostra negatività continuando a ripetere comportamenti che ci

boicottano.




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Se ci soffermiamo a pensare cosa è stato di noi in passato, quali esperienze ci hanno

portato a costruire alcune credenze, sarà naturale capire come siamo giunti a certe

conclusioni.

Se ritorniamo indietro con i nostri ricordi, possiamo ascoltare noi stessi e sentire le

nostre stesse parole associate a vuote credenze come: “ Non ci riesco”, “ Mi è

impossibile cambiare ”, “ Non posso farci niente” ecc.

Questa è la trappola della nostra mente e diventa veramente

pericolosa.

Attraverso le nostre credenze diventiamo quello che siamo, in positivo o in negativo.

Se continuiamo a limitare il nostro potenziale, saremo le vittime delle nostre stesse

CREDENZE LIMITANTI.

Se decidiamo di prendere la via della consapevolezza e decidiamo di ribaltare il

meccanismo, la nostra vita prenderà una nuova direzione di benessere e successo:

CREDENZA POTENZIANTE.

Possiamo iniziare a fare dei nuovi piccoli gesti quotidiani ripetuti, costanti, finalizzati

al raggiungimento dei nostri obiettivi.



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La Teoria di Abraham Maslow

Forse la più conosciuta teoria motivazionale è quella della Piramide dei Bisogni,

elaborata dallo psicologo statunitense Abraham Maslow che ci ha fornito una

schematizzazione delle principali necessità umane distribuendole gerarchicamente.

Secondo questa teoria della motivazione gli esseri umani sono motivati da bisogni

insoddisfatti e alcuni più primitivi devono essere soddisfatti prima di quelli più

maturi.

Affinché i bisogni più maturi o altruistici possano essere soddisfatti, è necessario

soddisfare almeno in parte i bisogni più arcaici.

L’elemento fondamentale che muove qualsiasi essere umano è la necessità di

soddisfare un bisogno.

Queste necessità sono dette bisogni – carenze.

Mentre, ci motiviamo a soddisfare questi bisogni-carenze di base ci muoviamo verso

la Crescita e solo alla fine raggiungiamo la Realizzazione.

Il bisogno è quindi innato, genetico e può essere notevolmente stimolato, favorito,

incrementato dalle interazioni socioculturali, dai contesti esperienziali in cui

l’individuo vive, apprende e si forma.



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È da questa consapevolezza che Maslow concepì una scala dei bisogni umani,

suddivisa in cinque livelli, dai più elementari ai più complessi.

Questa scala è conosciuta come "La Piramide di Maslow". I bisogni sono, in ordine di

livello, dal basso verso l’alto:



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La Piramide Motivazionale di Maslow

Bisogni fisiologici: bisogni primari per la sopravvivenza – respirare, bere, mangiare,

dormire.

Bisogni di sicurezza: necessità primaria di protezione e tranquillità.

Bisogni di appartenenza: necessità di poter sviluppare relazioni sociali, al fine di

sentirsi parte di un gruppo (senso di appartenenza).

Bisogno di stima: bisogno di essere rispettati, apprezzati e approvati, di sentirsi

competenti e produttivi.

Bisogno di auto realizzazione: necessità di realizzare se stessi portando a compimento

le proprie aspettative, nonché di occupare una posizione soddisfacente nel proprio

gruppo.



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E’ un processo che rappresenta una vera e propria scalata. L’auto realizzazione è il

culmine della teoria motivazionale di Maslow.

Si tratta della ricerca del pieno potenziale che possiamo raggiungere come persone.

A differenza dei bisogni arcaici o inferiori questo bisogno non è mai pienamente

soddisfatto.

Quando cresciamo psicologicamente, ci sono sempre nuove opportunità per

continuare a crescere.

Ma, questo è il grande potere di scegliere.

Le nostre scelte sono fondamentali per creare le nostre esperienze.

Perché è importante?

“Ogni persona è unica e irripetibile”.

Nessuno può modellare una persona sull'immagine di un'altra.

Quando chiediamo a un bambino di vivere secondo l'immagine di un genitore o

viceversa siamo fuori dal lecito della moralità.

Infatti, solo quando riusciamo a renderci conto che siamo degli esseri unici con le

uguaglianze e le differenze di ogni altro essere umano allora possiamo smettere di

paragonare noi stessi a qualcun altro e quindi smettere anche di giudicarci e di

punirci.



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La buona autostima è collegata a un buon funzionamento personale, più felice,

efficace.

Infatti, la depressione è la conseguenza di uno stile cognitivo che presuppone una

critica e negativa valutazione di sé.

Questo è molto importante sin da bambini.

E’ proprio nell’età infantile che nascono le prime percezioni di se stessi che ci

porteremo avanti nel corso della vita.

Soltanto quando ci sentiamo competenti a livello socio – emozionale siamo in grado

di vivere un’auto valutazione positiva che è la forza maggiore che ci aiuterà a vivere

felicemente la nostra vita.

Le convinzioni, che abbiamo su noi stessi, determinano il senso di auto efficacia nelle

varie prestazioni.




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Elementi che intaccano l’autostima

Sono le nostre credenze che distorcono il nostro pensiero rispetto all’auto valutazione:

1. TRARRE CONCLUSIONI AFFRETTATE

2. FOSSILIZZARSI SUI DETTAGLI NEGATIVI

3. GENERALIZZARE

4. SOPRAVVALUTARE EVENTI NEGATIVI

5. SOTTOVALUTARE EVENTI POSITIVI

6. ASSUMERSI LA RESPONSABILITÀ PERSONALE DI EVENTI

NEGATIVI

7. PENSARE IN TERMINI DI «TUTTO O NIENTE»

Questi “errori cognitivi” influenzano il modo in cui ci sentiamo e

di conseguenza il modo in cui ci comportiamo.



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Ricordiamo che il modo in cui pensiamo influenza le nostre azioni

e le nostre emozioni.


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