Dott.ssa Eddy Spezzati 26 febbraio 2013 , Sabbio Chiese ... · DDAI) 4) Livello cognitivo al limite...
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Dott.ssa Eddy Spezzati26 febbraio 2013 , Sabbio Chiese
Alunni con Bisogni educativi
specialiUna panoramica
Dott.ssa Eddy Spezzati26 febbraio 2013 , Sabbio Chiese
Alunni con Bisogni educativi
specialiUna panoramica
Salve a tutti
Eddy SpezzatiInsegnante di scuola elementare (plesso di Odolo)PedagogistaPsicologa (specializzazione in disturbi
dell'apprendimento e psicologia dell'emergenza)Psicoterapeuta in formazione
LA MIA FIGURA
I. FormazioneII.Aiuto nella compilazione dei PDPIII.Indicazioni metodologiche e didattiche per
DSAIV.Fornitura di una biblioteca sui DSA
(RISORSE PERMETTENDO ...)
A. EinsteinSiamo tutti dei geni, ma se un pesce
viene giudicato in base alla sua capacità di arrampicarsi su un albero, si sentirà uno stupido per tutta la vita”.
PROGRAMMA DI OGGI 1) Panoramica sui BSE e DSA 2) La normativa vigente 3) Il percorso di attenzione e riconoscimento
alla scuola materna, elementare e secondaria di primo grado
4) I contenuti di una diagnosi 5) Cosa possiamo fare 6) Domande
BSE 27 dicembre 2013
Vi sono comprese tre grandisotto-categorie: 1) quella della disabilità;2) quella dei disturbi evolutivi specifici3) quella dello svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale
2) DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI1) DSA
2) Deficit di linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria
3) Attenzione ed iperattività (ADHD oppure DDAI)
4) Livello cognitivo al limite ( 85/ 70) è una via di mezzo tra disabilità e disturbi evolutivi specifici NON USUFRUISCONO DELLA LEGGE 104, MA DELLA 107
3) SVANTAGGIO
1) Socioeconomico2) Linguistico3) Culturale NON USUFRUISCONO DELLA LEGGE 104, MA DELLA 107 e 53
Vediamo insieme le caratteristiche dei punti 2 e 3
Vi sono comprese tre grandisotto-categorie: 1) quella della disabilità;2) quella dei disturbi evolutivi specifici3) quella dello svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale
ANCHE LUI … “Ogni volta che mi davano un testo da leggere ad alta
voce, per me era un incubo. Le insegnanti mi sgridavano, i miei compagni mi prendevano in giro perché non sapevo pronunciare le parole in modo corretto e rapido come loro. Alla fine trovai la soluzione per farmi voler bene almeno dai miei compagni: portai in classe serpenti e mini bombe da fare esplodere durante le lezioni. Gli altri ragazzi cominciarono a guardarmi con simpatia; le insegnanti invece limitavano le sgridate perché pensavano fosse una mia reazione psicologica al disagio che provavo nel non saper leggere”.
STEVE JOBS
DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTOCRITERI DI DEFINIZIONE
• Compromissione significativa della funzione (=lettura, scrittura, grafia, ambito matematico );
• Capacità intellettive nella norma;• Assenza di deficit sensoriali, di danno neurologico, di
disturbi relazionali primari, presenza di normali opportunità educative.
DISLESSIA Lettura strumentale
DISORTOGRAFIA Componente ortografica
della scrittura
DISCALCULIA• Abilità numeriche e di
calcolo
DISGRAFIA• Componente grafo-
motoria della scrittura
Ricaduta scolastica dei DSA
ALTRE CARATTERISTICHE
• Familiarità nel 60 – 70% dei casi;• Frequente comorbidità (=compresenza) tra i 3
disturbi dislessia, disortografia e discalculia;• Eterogeneità dei profili di sviluppo• Quadro sintomatologico in evoluzione nel tempo;• Associazione con disturbi psicopatologici (come
ansia, scarsa autostima, demoralizzazione, depressione, comportamenti-problema, difficoltà di adattamento sociale, etc.)
DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO• DISTURBO: alterazione di un processo mentale,
determina disabilità, è invalidante l’adattamento socio-ambientale, permane nel tempo, si differenzia dalla DIFFICOLTA’ di apprendimento; in questo caso si ha un RITARDO che può essere colmato, l’intervento riabilitativo permette di superare alcuni scogli e l’alunno può allinearsi alle prestazioni dei compagni .
• SPECIFICO: riguarda solo quella particolare funzione mentale, le altre non sono compromesse.
• APPRENDIMENTO: acquisizione e automatizzazione di nuove competenze. Apprendimenti ve ne sono, ma non attraverso la letto-scrittura. Attenzione a non impedire la motivazione e la capacità di accedere a nuove informazioni.
ESEMPIO
• Un bambino con DIFFICOLTA’ di apprendimento ha un RITARDO che può essere colmato, proprio con la riabilitazione o con l'uso degli strumenti compensativi di cui, paradossalmente, alla fine egli non avrà più bisogno
• Un bambino con DISTURBO avrà invece solo lenti e limitati progressi, sia con la riabilitazione, che con gli strumenti compensativi
• QUINDI, A MIO PARERE, MEGLIO SOVRASTIMARE
DALLE LINEE GUIDA
DISLESSIA: definizione Da un punto di vista clinico, la dislessia si manifesta
attraverso una minore correttezza e rapidità della lettura a voce alta rispetto a quanto atteso per età anagrafica, classe frequentata, istruzione ricevuta.
Risultano più o meno deficitarie - a seconda del profilo del disturbi in base all’età - la lettura di lettere, di parole e non-parole, di brani.
Diagnosticabile alla fine della II elementare
DISLESSIA EVOLUTIVA:ancora sulla definizioneI.La dislessia è una disabilità (quindi invalidante, compromette il normale adattamento socio-ambientale) II.di origine neurobiologica (non è colpa né dell’insegnamento, né del bambino, né della famiglia).III.Viene definita EVOLUTIVA perché fa parte dello sviluppo del bambino e non è conseguente ad un trauma o ad una compromissione anche da adultoIV. MA SOPRATTUTTO NON E' UNA MALATTIA DALLA QUALE SI PUO' GUARIRE: E' UN MODO
DI ESSERE
CRITERINOTARENOTARE
- - Rapidità : circa 3 sillabe al secondo per riuscire a Rapidità : circa 3 sillabe al secondo per riuscire a comprendere, quindi, a studiarecomprendere, quindi, a studiare- Correttezza: è importante anche quella- Correttezza: è importante anche quella
VIA FONOLOGICA
CONVERSIONE Ad ogni simbolo viene associato un suonoBUFFER FONOLOGICO: Magazzino di memoria a breve termine ( “Metti tutto insieme, ora ...” dice la maestra)
SEGNI PRECOCI DI RISCHIO(CARATTERISTICHE CHE E’ OPPORTUNO OSSERVARE)
• Difficoltà nell’associazione grafema-fonema e/o fonema-grafema;
• Mancato raggiungimento del controllo sillabico in lettura e in scrittura;
• Eccessiva lentezza in lettura e in scrittura;• Incapacità a produrre le lettere in stampato maiuscolo in modo
riconoscibile• Disturbi del linguaggio in generale.
Consensus Conference - I Disturbi Evolutivi Specifici dell’Apprendimento: raccomandazioni per la pratica clinica definite con il metodo della Consensus Conference, (Milano 2007)
ESEMPI CLINICI DISLESSIAERRORI DI SUONIERRORI DI SUONI
• Scambi di vocali Scambi di vocali es. sole x salees. sole x sale
• Scambi di consonanti:Scambi di consonanti:fonologicamente similifonologicamente simili es. chilurgo x chirurgo, es. fento x ventoes. chilurgo x chirurgo, es. fento x ventovisivamente simili visivamente simili es. dando x bandoes. dando x bando
• Omissione di suoni Omissione di suoni es. deuncia x denunciaes. deuncia x denuncia
• Aggiunta di suoni Aggiunta di suoni es. sfrogo x sfogo; tanta x tana;es. sfrogo x sfogo; tanta x tana;
• Riduzione di gruppi Riduzione di gruppi es. dette x dentees. dette x dente
• Riduzione di dittonghi Riduzione di dittonghi es. pede x piedees. pede x piede
• Inversioni, migrazioni Inversioni, migrazioni es. sera x resaes. sera x resa
VALUTAZIONE LOGOPEDICA
ESEMPI CLINICI DISLESSIAERRORI DI LETTURA• Errori di recupero errato dei di/trigrammi es. magnone x maglione
• Errori di omissione/ aggiunta di doppie es. cerro x cero, distaco x distacco
• Errori di recupero del lessico ortografico es. pesce x pace
• Errori di accentazione es. margìne x màrgine
• Errori di anticipazione:Lessicale es. bambino x bambolaMorfologici/Derivazionali es. mangiavano x mangiano, avete x avendo
Omissioni di parola
Salto di riga
ESEMPI CLINICI DISLESSIA• ERRORI CARATTERISTICI A LIVELLO DI LETTERA:
• CONFUSIONI PER SOMIGLIANZA FONETICAD TV FB PC GR L
• CONFUSIONI PER SOMIGLIANZA MORFOLOGICAa em nb dp qn us z
DISTURBI SECONDARI• Rifiuto di leggere; evitamento di attività che mettono a
confronto con i limiti;• Comportamenti – problema: bambino iperattivo,
provocatorio, disturbante, contenimento gravoso;• Ansia: timore/rifiuto della scuola, demotivazione, sintomi
neurovegetativi come mal di testa, di pancia, vomito, diarrea, tachicardia etc.;
• Depressione: ritiro in sé stessi, insicurezza, timore;• Impotenza appresa, autoetichettamenti negativi, senso di
inadeguatezza, di indegnità, di incapacità (bambino che “getta la spugna”, non vale la pena impegnarsi);
• Altre strategie di evitamento: “fa il simpatico”, giocherella, riempie i discorsi di facezie, sciocchezze, o comunque di argomenti non pertinenti.
ALTRI SEGNI A CUI PRESTARE ATTENZIONE
• Difficoltà sequenze mnemoniche ( giorni, mesi, )Difficoltà sequenze mnemoniche ( giorni, mesi, )• Difficoltà scrittura numeri ( 6/9 )Difficoltà scrittura numeri ( 6/9 )• Difficoltà mnemoniche generali ( tabelline )Difficoltà mnemoniche generali ( tabelline )• Difficoltà lettura orologioDifficoltà lettura orologio• Difficoltà ordine temporale ed organizzazione spazialeDifficoltà ordine temporale ed organizzazione spaziale
ESITI IN ETA’ ADULTA
• Affaticabilità in tutti i compiti che Affaticabilità in tutti i compiti che richiedono lettura;richiedono lettura;
• Lettura ancora lenta e faticosa, con Lettura ancora lenta e faticosa, con qualche errore;qualche errore;
• Difficoltà di comprensione e di studio;Difficoltà di comprensione e di studio;• Difficoltà con le lingue straniere;Difficoltà con le lingue straniere;• Bassa stima di sé. Bassa stima di sé.
COME VIENE VALUTATA
Lettura
LETTURA DI BRANO IN 4 MINUTILETTURA DI SEQUENZA DI PAROLELETTURA DI SEQUENZA DI NON PAROLE
LA DISGRAFIA(dalle linee guida)
La disgrafia fa riferimento al controllo degli aspetti grafici, formali, della scrittura manuale, ed è collegata al momento motorio-esecutivo della prestazione.La disgrafia si manifesta in una minore fluenza e qualità dell’aspetto grafico della scrittura, la disortografia (...) entrambi, naturalmente, sonoin rapporto all’età anagrafica dell’alunno.
LA DISGRAFIAE’ generalmente legata ad un
quadro di Disprassia Può essere secondaria ad una
lateralizzazione incompletaPuò incidere sul controllo
fonologico ed ortografico
PRASSIASequenza di movimenti finalizzati al raggiungimentodi uno scopo. Viene eseguita in modo Automatico (veloce, efficientecon poco dispendio di energia)
Correlazioni tra disprassia e Correlazioni tra disprassia e disgrafiadisgrafia
La disgrafia è composta da una duplice difficoltà:1- di pianificazione del gesto grafico, nella sequenza di gesti che conduce alla produzione del grafema;2- nella componente esecutiva di controllo del tratto, fluidità del gesto, concatenazione, controllo e scioltezza del movimento.
La La disgrafiadisgrafia è una forma diè una forma di disprassiadisprassia
PERCHE' PUNTARE TANTO SULLA BELLA GRAFIA?
I. Una grafia fluida, rende libere maggiori energie per occuparsi della correttezza formaleII. E' associata ad una postura correttaIII.Credo che sia la più facilmente prevenibile (a meno di difficoltà motorie insormontabili) IV.Amore per il bello
UNA PARENTESI SUL CORSIVOI.Non è necessario scrivere in corsivo a tutti costi (anche se il corsivo è la lingua degli adulti, di tutti gli adulti)II. Tuttavia è necessario conoscerloIII.Va presentato come ultimo carattere (FINE PRIMA O INIZIO SECONDA)IV.La scrittura del bambino (corsivo oppure no) deve avere queste 3 caratteristiche:
SpeditezzaLeggibilitàFruibilità
DOVE INIZIA LA BRUTTA GRAFIA E QUANDO POSSIAMO PARLARE DI DISGRAFIA?• Lettere o parole mal allineate
• spazio insufficiente tra le parole
• curve acute di collegamento
• irregolarità nei collegamenti (pause)
• assenza di collegamenti
• collisione di lettere
• forma e dimensione delle lettere variabile
• deformazioni di lettere
• ripassature e correzioni
COME VIENE VALUTATAGrafia
- OSSERVAZIONE DEL BAMBINO DURANTE L'ATTIVITA' DI SCRITTURA (postura, prensione, forza, ecc...)
- VALUTAZIONE DEI PARAMETRI SOPRADESCRITTI
- NON VI E' UN TEST UNIVOCO
La disortografiaDisturbo che impedisce al bambino di
memorizzare ed utilizzare con sistematicità le regole ortografiche anche più comuni della nostra lingua.
DALLE LINEE GUIDA
DEFINIZIONE la disortografia riguarda l’utilizzo, in fase di scrittura, del
codice linguistico in quanto tale; (...) la disortografia è all’origine di una minore correttezza del testo scritto.
In particolare, si può definire come un disordine di codifica del testo scritto, che viene fatto risalire ad un deficit di funzionamento delle componenti centrali del processo di scrittura, responsabili della transcodifica del linguaggio orale nel linguaggio scritto.
Diagnosticabile alla fine della II elementare
SEGNI PRECOCI DI RISCHIO(CARATTERISTICHE CHE E’ OPPORTUNO OSSERVARE)
• Difficoltà nell’associazione grafema-fonema e/o fonema-grafema;
• Mancato raggiungimento del controllo sillabico in lettura e in scrittura;
• Eccessiva lentezza in lettura e in scrittura;.
Consensus Conference - I Disturbi Evolutivi Specifici dell’Apprendimento: raccomandazioni per la pratica clinica definite con il metodo della Consensus Conference, (Milano 2007)
ESEMPI CLINICI DISLESSIA/DISORTOGRAFIA
ERRORI DI SUONIERRORI DI SUONI
• Scambi di vocali Scambi di vocali es. sole x salees. sole x sale
• Scambi di consonanti:Scambi di consonanti:fonologicamente similifonologicamente simili es. chilurgo x chirurgo, es. fento x ventoes. chilurgo x chirurgo, es. fento x ventovisivamente simili visivamente simili es. dando x bandoes. dando x bando
• Omissione di suoni Omissione di suoni es. deuncia x denunciaes. deuncia x denuncia
• Aggiunta di suoni Aggiunta di suoni es. sfrogo x sfogo; tanta x tana;es. sfrogo x sfogo; tanta x tana;
• Riduzione di gruppi Riduzione di gruppi es. dette x dentees. dette x dente
• Riduzione di dittonghi Riduzione di dittonghi es. pede x piedees. pede x piede
• Inversioni, migrazioni Inversioni, migrazioni es. sera x resaes. sera x resa
VALUTAZIONE LOGOPEDICA
ESEMPI CLINICI DISLESSIA• ERRORI CARATTERISTICI A LIVELLO DI LETTERA:
• CONFUSIONI PER SOMIGLIANZA FONETICAD TV FB PC GR L
• CONFUSIONI PER SOMIGLIANZA MORFOLOGICAa em nb dp qn us z
ALTRI SEGNI A CUI PRESTARE ATTENZIONE
• Difficoltà sequenze mnemoniche ( giorni, mesi, )Difficoltà sequenze mnemoniche ( giorni, mesi, )• Difficoltà scrittura numeri ( 6/9 )Difficoltà scrittura numeri ( 6/9 )• Difficoltà mnemoniche generali ( tabelline )Difficoltà mnemoniche generali ( tabelline )• Difficoltà lettura orologioDifficoltà lettura orologio• Difficoltà ordine temporale ed organizzazione spazialeDifficoltà ordine temporale ed organizzazione spaziale
La disortografia: cause
La disortografia può essere determinata da problemi di natura molto diversa:
1) Nell’emisfero sinistro è notevolmente più sviluppata la zona adibita al linguaggio; se si utilizza l’emisfero destro, meno specializzato in tal senso ci sono più difficoltà. Per questo si è portati a credere che la maggior causa di disturbi quali la dislessia e la disortografia siano proprio il mancinismo e la mal laterizzazione. Queste tesi sono supportate anche dalle statistiche, secondo cui circa la metà dei dislessici sarebbero mancini.
La disortografia: cause 2) Una errata organizzazione spazio-temporale. I bambini che
ne sono affetti, infatti, spesso non riescono a distinguere bene destra e sinistra, prima e dopo, sotto e sopra
3) Svariati scienziati invece fanno risalire la cosa a cause di ordine genetico, per casi di familiarità e di una maggiore incidenza nei maschi piuttosto che nelle femmine
4) Molti non si sentono di rifiutare a priori ragioni di sofferenza cerebrale: molti bambini affetti da dislessia e disortografia sono prematuri o il frutto di gravidanze difficili e in gran parte dei casi sono andati incontro a sofferenza fetale.
LORENZO CALIGARIS - AID MILANO
• ERRORI FONOLOGICI Scambio di grafemi
(FOLPE per VOLPE ) Omissione/aggiunta di
lettere o sillabe (POLETA per POLENTA , TAVOLOVO per TAVOLO )
Inversione di lettere o sillabe ( IL per LI )
Grafema inesatto (TORFA per TORTA )
Classificazione DIAGNOSTICA degli errori ortografici
LORENZO CALIGARIS - AID MILANO
ERRORI NON FONOLOGICI (ORTOGRAFICI)
– Separazione illegale (IN SIEME)– Fusione illegale (LALBERO)– Scambio grafema omofono ( C/Q
SQUOLA per SCUOLA)– Omissione/aggiunta della lettera h
Classificazione DIAGNOSTICA degli errori ortografici
LORENZO CALIGARIS - AID MILANO
• ALTRI ERRORI (FONETICI)– Omissione/aggiunta di accenti
(PERCHE)– Omissione/aggiunta di doppia
(MELLA per MELA)
Classificazione DIAGNOSTICA degli errori ortografici
LORENZO CALIGARIS - AID MILANO
FASE LOGOGRAFICA Vocabolario visivoVocabolario visivo(Riconoscimento di un limitato insieme di parole sulla base di elementivisivi caratteristici)
*FASE SILLABICA Scrittura per sillabeScrittura per sillabe
FASE ALFABETICA Conversione grafemafonema
(Lettura di parole nuove decodificabili con la corrispondenza segnosuono)
FASE ORTOGRAFICA Associazione gruppigrafemici -
singoli suoni(Eccezioni al sistema di corrispondenza grafema-fonema)
Modello cognitivo dell’apprendimento della lettura e della scrittura
FIRTH 1985
(Frith, 1985)