DOPO IL MODELLO CHE HA TRAGHETTATO LA CASA …

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la 26 FEBBRAIO 2010 IL VENERDI DI REPUBBLICA 26 FEBBRAIO 2010 135 134 IL BUS DEL FUTURO TOP TEN I dieci Crossover più venduti in Italia a gennaio 2010 la curiosità la novità Sembra una follia, e in parte lo è davvero, ma il mondo delle due ruote si sta orientando sempre più verso modelli super ecologici, ma costruiti nel più totale disprezzo delle più basilari regole che dovrebbero essere legge per veicoli a basso impatto ambientale. Ossia leggerezza e semplicità costruttiva. L’ultimo Suzuki Burgman Fuel Cell è un po’ il simbolo di questa tendenza comune a tutte le case motociclistiche: presentare scooter a basso impatto ambientale ma che pesano come bufali e che sono più complicati di una centrale nucleare. Questo Burgman usa addirittura la sofisticatissima tecnologia Fuel Cell ed è pronto per la produzione in serie. Sono cominciati così i primi test a Londra, per la gioia del vice sindaco Kit Malthouse, che si è subito affrettato a dichiarare: «Alla città di Londra è stato affidato il compito di introdurre la tecnologia a idrogeno e le infrastrutture per poter supportare questa scelta». Giusto, ma quello che Malthouse non dice è che questo Burgman costerà come una Jaguar e che per produrlo dovrebbero essere impiegate almeno 20 volte le risorse, in termini di energia e di Co 2 bruciata, necessarie per produrre un piccolo scooter tradizionale. Certo, dove circolerà questo Burgman non inquinerà – anche se l’idrogeno in qualche modo va poi prodotto – e i vantaggi per una città come Londra saranno sicuramente tanti. Lo stesso discorso non vale, ovviamente, per il pianeta. E si scopre anche che questo scooter è equipaggiato con l’ultima versione di celle combustibili prodotte dall’azienda Britannica Intelligent Energy... Insomma, una cosa è certa, finché i sindaci penseranno solo alle proprie città, anche le case motociclistiche penseranno a fare solo scena. E fino a quando – finalmente – non si avrà un approccio più globale, il problema ambientale non sarà mai risolto davvero. Ma quanta Co 2 si produce per costruire gli eco-scooter IL CARBURANTE DEL FUTURO Il Suzuki Burgman Fuel Cell è equipaggiato con l’ultima versione di celle combustibili a idrogeno Tutto il mondo del Gruppo Fiat e dei suoi tanti marchi è a portata di clic con il sito destinato ai clienti e al rapporto con l’azienda. È il più grande d’Europa, è multilingue, e multicanale (video, chat, sms) e vale davvero una visita. www.customercenter.fiat.com ...FIAT RECORD EUROPEO il sito L’ULTIMO SUZUKI BURGMAN: NON INQUINA, MA PER FARLO SI IMPIEGA 20 VOLTE L’ENERGIA DI UN MODELLO TRADIZIONALE la moto di vincenzo borgomeo Il costruttore Irisbus (gruppo Iveco) e la Ratp, la società di trasporti pubblici di Parigi, hanno presentato nella capitale francese il prototipo di un nuovo bus ibrido, dai consumi particolarmente ridotti, presentato come il «bus del futuro». Battezzato Hynovis, questo veicolo, che verrà testato nella regione parigina, consentirà di risparmiare tra il 15 e il 30 per cento d di carburante. DODGE, RECORD DEL MONDO... Una Dodge 426 Charger (motore 426 Hemi da 900 Cv), elaborata da SpeedFactory in collaborazione con Vortech Superchargers e Paramount Performance, ha stabilito su una pista statunitense il nuovo record mondiale di accelerazione da fermo sul quarto di miglio (402,336 metri) per berline passando in 9,453 secondi da 0 a 233,966 km/h. IL VENERDI DI REPUBBLICA P er carità, non chiamatela Suv. La Nissan Juke è, infatti, l’au- to che non c’era. Un baby crossover, dicono gli esperti della casa giappo- nese. Qualcosa di più piccolo e di- verso rispetto alla madre di tutti i crossover, ovvero la Qashqai che tanto successo ha regalato alla casa giapponese (oltre mezzo milione di unità in Europa in meno di tre an- ni). La Juke, derivata dal concept Qazana, può essere definita un con- nubio esclusivo tra la solidità tipica di un Suv e lo stile di una sportiva, anzi «il primo crossover compatto dell’industria automotive che cam- bierà la faccia dei mercati dove ar- riverà», come ha affermato Colin Dodge, vice presidente Nissan. Obiettivi ambiziosi, dunque, per un modello destinato ad una forte ope- ra di conquista sulla concorrenza e con un ruolo da volano nel piano di sviluppo predisposto dalla casa giapponese per consolidare la pro- pria uscita dalla crisi, dopo l’annun- cio di un ritorno all’utile nel terzo trimestre. Il nuovo baby crossover, costruito sulla piattaforma B del- l’Alleanza Renault-Nissan, sarà un DOPO IL MODELLO CHE HA TRAGHETTATO LA CASA GIAPPONESE FUORI DALLA CRISI, ARRIVA JUKE. PICCOLO E COMPATTO, È DESTINATO AL MERCATO EUROPEO, MA ANCHE A QUELLO GIAPPONESE E STATUNITENSE. PER UN RILANCIO MONDIALE DI VALERIO BERRUTI automotori dolce vita oltre 60 milioni di euro e permette di conservare, nello stabilimento di Sunderland, in Inghilterra, dove sa- rà prodotto, 1.000 posti di lavoro». La produzione destinata a Giappo- ne e Nord America uscirà invece dallo stabilimento di Oppama, in Crossover di dimensioni ridotte, ha una lunga lista di dotazioni tra cui il Nissan Dynamic Control System per modificare le impostazioni di guida Per bissare il successo della Qashqai Nissan si affida a un baby-crossover prodotto globale. Ovvero, andrà in vendita, oltre che in Europa, anche in Giappone e Nord America. Il mercato di riferimento però sarà il Vecchio Continente. E infatti «Juke rappresenta in Europa» ha detto ancora Dodge «un investimento di Giappone. Le vendite di Juke pren- deranno il via in Giappone que- st’estate, mentre il lancio in Nord America è previsto per l’autunno. In Europa, dove la Nissan conta di vendere 100 mila esemplari l’anno, l’appuntamento è per settembre con l’Italia destinata ad essere uno dei mercati più promettenti. Qui la linea da coupé sportiva della parte superiore (alta linea di cintura, fine- strini rastremati, tetto discendente e porte posteriori con maniglie na- scoste nel telaio degli sportelli) e quella di Suv nella parte inferiore (ruote massicce, ampi pneumatici, buona altezza da terra e assetto vi- goroso) dovrebbe incontrare il suc- cesso già ottenuto dalla Qashqai. La Juke, prevista sia a trazione an- teriore che 4x4 disporrà di tre mo- torizzazioni, tutte Euro5: un diesel e due benzina da 1,6 litri. Lunghissimo l’elenco delle dotazio- ni: dalla telecamera posteriore per il parcheggio al Nissan Dynamic Control System che consente al pi- lota di modificare le impostazioni dinamiche di guida e di regolare va- rie funzioni di bordo. 1 NISSAN QASHQAI 2.613 2 PEUGEOT 3008 1.061 3 SUZUKI SX4 409 4 KIA SOUL 347 5 VOLVO XC60 273 6 FORD KUGA 271 7 DR DR5 248 8 FIAT SEDICI 212 9 CHEVROLET CAPTIVA 179 10 TOYOTA URBAN CRUISER 173 JUKE { NISSAN QAZANA NISSAN QASHQAI

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2 6 F E B B R A I O 2 0 1 0I L V E N E R D I D I R E P U B B L I C A 2 6 F E B B R A I O 2 0 1 0 135134

IL BUS DEL FUTURO

TOP TEN I dieci Crossover più venduti in Italia

a gennaio 2010

la curiosità la novità

Sembra una follia, e in parte lo è davvero, ma il mondo delle due ruote si sta orientando semprepiù verso modelli super ecologici, ma costruiti nel più totale disprezzo delle più basilari regole che dovrebbero essere legge per veicoli a bassoimpatto ambientale. Ossia leggerezza e semplicitàcostruttiva. L’ultimo Suzuki Burgman Fuel Cell è un po’ il simbolo di questa tendenza comune a tuttele case motociclistiche: presentare scooter a bassoimpatto ambientale ma che pesano come bufali e che sono più complicati di una centrale nucleare.Questo Burgman usa addirittura la sofisticatissimatecnologia Fuel Cell ed è pronto per la produzione in serie. Sono cominciati così i primi test a Londra, per la gioia del vice sindaco Kit Malthouse, che si è subito affrettato a dichiarare: «Alla città di Londra è stato affidato il compito di introdurre la tecnologia a idrogeno e le infrastrutture per potersupportare questa scelta».Giusto, ma quello che Malthouse non dice è che questo Burgman costerà come una Jaguar e cheper produrlo dovrebbero essere impiegate almeno 20 volte le risorse, in termini di energia e di Co2

bruciata, necessarie per produrre un piccolo scootertradizionale. Certo, dove circolerà questo Burgman

non inquinerà – anche sel’idrogeno in qualche modova poi prodotto – e i vantaggi per una cittàcome Londra sarannosicuramente tanti. Lo stessodiscorso non vale,ovviamente, per il pianeta. E si scopre anche che questo scooter è equipaggiato con l’ultimaversione di cellecombustibili prodottedall’azienda BritannicaIntelligent Energy...Insomma, una cosa è certa,finché i sindaci penseranno

solo alle proprie città,anche le case

motociclistichepenseranno a fare soloscena. E fino a quando – finalmente– non si avrà unapproccio più

globale, il problemaambientale non sarà mairisolto davvero.

Ma quanta Co2 si produce per costruire gli eco-scooter

IL CARBURANTE

DEL FUTURO

Il Suzuki Burgman Fuel Cellè equipaggiato con l’ultimaversione di cellecombustibili a idrogeno

Tutto il mondo del Gruppo Fiat e dei suoi tantimarchi è a portatadi clic con il sitodestinato ai clienti e al rapporto

con l’azienda. È il più granded’Europa, è multilingue, e multicanale (video, chat, sms) e vale davvero una visita.www.customercenter.fiat.com

...FIAT RECORD EUROPEO il sito

■ L’ULTIMO SUZUKI BURGMAN: NON INQUINA, MA PER FARLO SI IMPIEGA 20 VOLTE L’ENERGIA DI UN MODELLO TRADIZIONALE

la moto

di vincenzo borgomeo

Il costruttore Irisbus (gruppo Iveco)e la Ratp, la società di trasportipubblici di Parigi, hanno presentatonella capitale francese il prototipo di un nuovo bus ibrido,dai consumi particolarmenteridotti, presentato come il «bus del futuro». Battezzato Hynovis,questo veicolo, che verrà testatonella regione parigina, consentirà di risparmiare tra il 15 e il 30 per cento d di carburante.

DODGE, RECORD DEL MONDO...

Una Dodge 426 Charger (motore 426 Hemi da 900 Cv),elaborata da SpeedFactory in collaborazione con VortechSuperchargers e ParamountPerformance, ha stabilito su una pista statunitense il nuovo record mondiale di accelerazione da fermo sulquarto di miglio (402,336 metri) per berline passando in 9,453secondi da 0 a 233,966 km/h.

I L V E N E R D I D I R E P U B B L I C A

Per carità, non chiamatela Suv.

La Nissan Juke è, infatti, l’au-

to che non c’era. Un baby crossover,

dicono gli esperti della casa giappo-

nese. Qualcosa di più piccolo e di-

verso rispetto alla madre di tutti i

crossover, ovvero la Qashqai che

tanto successo ha regalato alla casa

giapponese (oltre mezzo milione di

unità in Europa in meno di tre an-

ni). La Juke, derivata dal concept

Qazana, può essere definita un con-

nubio esclusivo tra la solidità tipica

di un Suv e lo stile di una sportiva,

anzi «il primo crossover compatto

dell’industria automotive che cam-

bierà la faccia dei mercati dove ar-

riverà», come ha affermato Colin

Dodge, vice presidente Nissan.

Obiettivi ambiziosi, dunque, per un

modello destinato ad una forte ope-

ra di conquista sulla concorrenza e

con un ruolo da volano nel piano di

sviluppo predisposto dalla casa

giapponese per consolidare la pro-

pria uscita dalla crisi, dopo l’annun-

cio di un ritorno all’utile nel terzo

trimestre. Il nuovo baby crossover,

costruito sulla piattaforma B del-

l’Alleanza Renault-Nissan, sarà un

■ DOPO IL MODELLO CHE HA TRAGHETTATO LA CASA GIAPPONESE FUORI DALLA CRISI, ARRIVA JUKE. PICCOLO E COMPATTO,È DESTINATO AL MERCATO EUROPEO, MA ANCHE A QUELLO GIAPPONESE E STATUNITENSE. PER UN RILANCIO MONDIALE

DI VALERIO BERRUTIautomotori

dolcevita

oltre 60 milioni di euro e permette

di conservare, nello stabilimento di

Sunderland, in Inghilterra, dove sa-

rà prodotto, 1.000 posti di lavoro».

La produzione destinata a Giappo-

ne e Nord America uscirà invece

dallo stabilimento di Oppama, in

Crossover di dimensioni ridotte, ha una lunga lista di dotazioni tra cui il Nissan Dynamic Control System permodificare le impostazioni di guida

Per bissare il successo della Qashqai Nissan si affida a un baby-crossover

prodotto globale. Ovvero, andrà in

vendita, oltre che in Europa, anche

in Giappone e Nord America. Il

mercato di riferimento però sarà il

Vecchio Continente. E infatti «Juke

rappresenta in Europa» ha detto

ancora Dodge «un investimento di

Giappone. Le vendite di Juke pren-

deranno il via in Giappone que-

st’estate, mentre il lancio in Nord

America è previsto per l’autunno.

In Europa, dove la Nissan conta di

vendere 100 mila esemplari l’anno,

l’appuntamento è per settembre

con l’Italia destinata ad essere uno

dei mercati più promettenti. Qui la

linea da coupé sportiva della parte

superiore (alta linea di cintura, fine-

strini rastremati, tetto discendente

e porte posteriori con maniglie na-

scoste nel telaio degli sportelli) e

quella di Suv nella parte inferiore

(ruote massicce, ampi pneumatici,

buona altezza da terra e assetto vi-

goroso) dovrebbe incontrare il suc-

cesso già ottenuto dalla Qashqai.

La Juke, prevista sia a trazione an-

teriore che 4x4 disporrà di tre mo-

torizzazioni, tutte Euro5: un diesel

e due benzina da 1,6 litri.

Lunghissimo l’elenco delle dotazio-

ni: dalla telecamera posteriore per

il parcheggio al Nissan Dynamic

Control System che consente al pi-

lota di modificare le impostazioni

dinamiche di guida e di regolare va-

rie funzioni di bordo.

1 NISSAN QASHQAI 2.613

2 PEUGEOT 3008 1.061

3 SUZUKI SX4 409

4 KIA SOUL 347

5 VOLVO XC60 273

6 FORD KUGA 271

7 DR DR5 248

8 FIAT SEDICI 212

9 CHEVROLET CAPTIVA 179

10 TOYOTA URBAN CRUISER 173

JUKE{

■ NISSAN QAZANA■ NISSAN QASHQAI