Donne Magazine

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Periodico online d’informazione tutta al femminile Non solo il Blog GREEN STYLE Mangiare BIO ARTE Renata Pfeiffer VIVIPARCHI Acquaworld MY HOME Decorare la tavola L’INTERVISTA Annalisa Minetti KIDS Li vogliamo creativi! Numero Sette - Novembre Dicembre 2012

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Periodico online d’informazione tutta al femminile

Non solo il Blog

GREEN STYLEMangiare BIO

ARTERenata Pfeiffer

VIVIPARCHIAcquaworld

MY HOMEDecorare la tavola

L’INTERVISTAAnnalisa Minetti

KIDSLi vogliamo creativi!

Numero Sette - Novembre Dicembre 2012

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Stazioni sciistiche, parchi naturalistici e faunistici, parchi acquatici, parchi divertimento, parchi avventura, parchi didattici, giardini botanici, ville antiche, dimore storiche, castelli, musei, rafting, hotel, camping, B&B, agriturismo, masserie e molto altro ancora

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� EDITORIALE ...................................................................................................... 5

� NOTIZIEVIVIPARCHI, NATURINO ................................................................................................. 6TALENTI QUOTIDIANI, CESARE PACIOTTI ...................................................................... 7

� GREEN STYLEMangiare BIO, il trend del futuro .................................................................................. 8

� L’INTERVISTAANNALISA MINETTI, VELOCE COME IL VENTO .............................................................. 10

� NOI...Gender Gap Report 2012, Povere donne italiane .......................................................... 12Come eravamo: Donne nel ventennio fascista .................................................................. 14

� VIVIPARCHIACQUAWORLD, Il mare in Lombardia ........................................................................... 18

� BABYROTAVIRUS, Nel dubbio sempre meglio una telefonata al pediatra ............................... 20

� KIDSBambini… Li vogliamo creativi ................................................................................... 21

� CREATIVITÀPer un invito natalizio .................................................................................................. 22Alberello “ricicloso” ..................................................................................................... 23

� IO LEGGOISA GRASSANO, NUNZIA PENELOPE ............................................................................. 24SAVANNA FOX, GIORGIO FORATTINI, DOMINIQUE LOREAU, FEDERICA BOSCO ................... 25

� MY HOMECome decorare la tavola del Natale 2012 .................................................................... 26

� DESIGNNatale con… MARCEL WANDERS ............................................................................... 30

� POESIAFino Alla fine del mondo .............................................................................................. 34

� ARTERENATA PFEIFFER e il mondo degli abissi .................................................................... 35

� FOODIl pranzo di Natale “rustico chic” ................................................................................. 36

� BENESSEREDIEGO DALLA PALMA Professional, Provato per Voi ...................................................... 39

� CHI SIAMO .......................................................................................................... 39

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La nostra ricetta per ortaggi sani e genuini è: la passione per i prodotti della terra, la valorizzazione delle zone vocate alla produzione agricola,

Valorizziamo le produzioni agricole attraverso la selezione e la raccolta, il taglio ed il lavaggio, e

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� EDITORIALE

Èuscito da poco il Gender Gap Report 2012 da cui risulta cheNOI donne italiane, non siamo messe tanto bene e, nellalista, veniamo addirittura dopo il Burundi. Ne parliamo a pa-

gina 12. Continua anche il nostro viaggio nella “storia della donna”e analizziamo a pagina 14, sempre insieme a Sara Venchiarutti,come vivevano le donne nel ventennio fascista. L’Intervista è invecededicata a una donna speciale, Annalisa Minetti, che vi invito a leg-gere a pagina 10.Poi, argomenti più “leggeri” ma – secondo me e spero anche pervoi – sempre interessanti. Date un’occhiata al pranzo di Natale chepropone Anna Marangella o al design di Marcel Wanders, propostoda Maria Grazia Cicala. E per i regali di Natale, non perdete le re-censioni e i consigli di Liliana Russo nella rubrica “Io leggo”.Il prossimo appuntamento con Donne Magazine “sfogliabile” sarànel 2013, a giugno/luglio, con uno “Specialone” di cui non possoancora anticipare nulla, per scaramanzia… Per il resto, non scordate di passare ogni giorno, sul sito di Donne Magazine (testata regolarmenteregistrata in Tribunale) – www.donne-magazine.com – a leggere i nostri post e, se volete e ne aveteil tempo, a farci conoscere le vostre opinioni su ciò che scriviamo.Insomma… teneteci d’occhio!Buone Feste a tutti.

Antonella Pfeiffer

È

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� NOTIZIEa cura della Redazione

6 DonneMagazine - Non solo il Blog

Èuscita la Guida Viviparchi2013. Più di 420 paginein cui sono illustrati in

modo dettagliato tutti i più im-portanti Parchi del divertimen-to, di avventura e i più beipercorsi e itinerari didattici eludici d’Italia che fanno parte,appunto, del Circuito Vivipar-chi.Viviparchi srl può essere inteso,infatti, come un circuito esclu-sivo del divertimento e dellacultura di grande qualità, in-teramente dedicato alle fami-glie italiane.

Sono più di 500 le strutturedescritte quest’anno e che rac-chiudono in sé il requisito fon-damentale per essere inclusenel progetto Viviparchi: un fortee chiaro carattere “familyfriendly”. Strutture, servizi eagevolazioni per rendere real-mente il tempo libero a “misuradi famiglia”.

L’acquisto di una Guida Vivi-parchi 2013 dà diritto all’e-sclusivissima Card Viviparchi2013, grazie alla quale è pos-sibile ottenere agevolazioni eco-nomiche importanti, tra cuil’ingresso gratuito per i proprifigli (fino ai 13 anni non com-piuti) in molti parchi del di-vertimento, o significative ri-duzioni per tutta la famiglia.Viviparchi offre un modo nuovoper vivere il tempo libero infamiglia, dunque… meglio ap-profittarne!Ulteriori info su: www.viviparchi.eu

Guida Viviparchi 2013

Bellissima idea quella diNaturino (nota azienda dicalzature per bambini),

di MammaFelice (la mammablogger italiana più amata dellarete) e di Raffaella Maria Baz-zanini, giovane e talentuosa il-lustratrice per libri d’infanzia.Per Natale, hanno infatti rea-lizzato un libro per bambiniche contiene il calendario del-l’Avvento, l’immancabile let-terina stampabile per BabboNatale, l’albero di Natale dacolorare e decorare, un rac-

conto, una simpatica ricetta,qualche gioco divertente e, perfinire, le idee per realizzare lacalza della Befana.Senza dubbio un regalo a cui inostri bimbi non potranno ri-nunciare per trascorrere in al-legria le vacanze natalizie. Che una buona dose di creati-vità non guasta mai!“Il libro di Natale di Naturino”,è scaricabile e stampabile dalsito Naturino (www.naturino.com)e, per i più tecnologici, è di-sponibile gratuitamente anche

nell’Apple Store in versioneeBook.

Il libro di Natale

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Vi segnaliamo un concorsonazionale di micro-scritturacreativa dedicato alla va-

lorizzazione della figura femmi-nile e delle pari opportunità e alrifiuto di ogni forma di discri-minazione di natura sessuale. È questo lo spirito di “TalentiQuotidiani - Racconti di fretta pernarrare l’avventura di essere don-na”, il progetto promosso dal-l’Arci provinciale di Siena e fi-nanziato dalla Regione Toscanagrazie al bando della legge 16del 2009 sulla cittadinanza digenere. Il concorso è aperto a

tutti e prevede la presentazione,entro il 30 gennaio 2013, di unbreve elaborato in qualsiasi formanarrativa – racconto breve, diario,poesia, narrazione e favola –della lunghezza massima di 100parole e dedicato alla valorizza-zione della figura femminile inqualità di eroina della quotidia-nità, con punti di vista originalie diversi. Il concorso si chiuderàcon la pubblicazione degli ela-borati vincitori selezionati dallagiuria e il volume sarà presentatonel corso di un evento che vedràanche la premiazione ufficiale

dei vincitori. I racconti sarannopubblicati anche sul sito dell’Arciprovinciale di Siena e sul blogdel progetto www.talentiquoti-diani.it. L’iniziativa conta anchesul supporto dell’AssociazioneCulture Attive di San Gimignano;dell’Associazione ArcisolidarietàColibrì di Ville di Corsano; del-l’Associazione Movimento pan-sessuale Arcigay di Siena e del-l’Associazione Archivio UDI dellaprovincia di Siena.I racconti devono pervenire en-tro il 30 gennaio 2013 pressol’Associazione Arci ProvincialeSenese, in Piazza Maestri delLavoro, 27, a Siena. Non fafede il timbro postale. Per ul-teriori informazioni sulle mo-dalità di partecipazione, è pos-sibile scaricare il bando dalsito www.talentiquotidiani.it,scrivere un’e-mail all’[email protected] chiamare il numero0577.247510.

Talenti Quotidiani

Vinci una scarpa da Principessa!Indossare scarpe esclusive Cesare Paciotti disegnate appositamente per te? Oggi non è più un sogno… Fino al 15 giugno 2013 acquistando in Profumeria almeno un prodotto della gamma Parfums e Skin CareCesare Paciotti si può partecipare al Concorso “Vinci una scarpa da Principessa”.Alla fortunata vincitrice estratta a sorte tra le partecipanti verrà consegnato un prezioso ed esclusivo paio discarpe da sera interamente realizzate su misura dalla Cesare Paciotti e disegnate appositamente per il con-corso dallo Stilista.Partecipare è semplice! All’interno della confezione acquistata di un qualsiasi prodotto della gamma Parfumse Skin Care Cesare Paciotti è registrato un “numero di produzione” che identifica univocamente il prodotto.Conservato il flacone e lo scontrino fiscale comprovanti l’avvenuto acquisto si potrà alternativamente pro-cedere all’iscrizione al concorso in due modi:- Accedendo alla pagina facebook “Concorso Vinci una scarpa da principessaCesare Paciotti” e cliccando in alto a destra nella bacheca sul pulsante "PAR-TECIPA" (si aprirà il form di partecipazione dove inserire i dati richiesti) .

- Ritirando nella profumeria dove si è acquistato il prodotto la cartolina di par-tecipazione che dovrà essere compilata e spedita con i dati richiesti, in bustachiusa, al seguente indirizzo: Weruska & Joel srl, Corso Moncalieri 381, 10133Torino con l’ indicazione: “Concorso: Vinci una scarpa da principessa”.

Tra tutte le cartoline ricevute via posta o mail correttamente compilate e inoltrateentro il 30 giugno 2013 ne verrà estratta a sorte una che determinerà il vinci-tore… il Concorso premierà anche la Profumeria in cui l’acquisto è stato effet-tuato. Gamma prodotti disponibili distribuiti in esclusiva da Weruska & Joel srl e rego-lamento completo del concorso su: www.weruska.com

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Uno studio dell’Universitàdi Stanford, pubblicatosull’Annals of Internal Me-

dicine, sostiene che non vi sianoprove certe, a lungo termine, chei cibi bio siano più sani rispetto aquelli “convenzionali” ma, certa-mente, è un dato di fatto chestudi clinici, abbiano dimostratoche già dopo solo pochi giorni dialimentazione a base di cibo bio,cala vertiginosamente il livello dipesticidi nelle urine. Inoltre si èdimostrato che gli alimenti biocontengono più vitamine e an-tiossidanti degli altri. Questo misembra già un buon punto perscegliere alimenti bio ma, in pra-tica, cos’è l’agricoltura biologica?Io non sono un esperta però misono documentata e ho appresoche l’agricoltura biologica si fondasu pratiche ideate per minimizzarel’impatto umano nell’ambiente eper permettere al sistema agricolodi operare nel modo più naturalepossibile. In agricoltura biologicasi seguono di solito le seguentipratiche:

• La rotazione delle culture perun uso efficiente delle risorselocali

• Limiti ristrettissimi nell’usodi pesticidi, fertilizzanti, an-tibiotici, additivi e coadiu-vanti

• Divieto di OGM (organismigeneticamente modificati)

• Uso delle risorse del luogo• Scelta di coltivare piante e

allevare animali capaci diadattarsi naturalmente allecondizioni dell’ambiente

• Nutrire gli animali con fo-raggio biologico

Gli alimenti biologici devonoessere certificati ed etichettatisecondo le direttive europee.Dunque, quando andiamo a farela spesa, non dimentichiamocidi leggere bene l’etichetta.

� GREEN STYLEa cura di Antonella Pfeiffer

� GREEN STYLEa cura di Antonella Pfeiffer

8 DonneMagazine - Non solo il Blog

MangiareBIOMangiareBIOIl trend del futuroIl trend del futuro

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Si è stimato che nel 2011 levendite di prodotti bio abbianoavuto un incremento del 9%,dato destinato a crescere perquanto riguarda il 2012.Oltretutto, mentre fino a qual-che anno fa, mangiare bio, eraconsiderata da molti una modariservata a pochi, visto soprat-tutto i costi che, all’epoca,avevano i prodotti bio sugliscaffali al supermercato o inalcuni negozi specializzati, ogginon è più così in quanto iprezzi si sono per lo più livellaticon quelli dei prodotti con-venzionali.

L’idea (a torto o a ragione) chegli alimenti bio siano più sanirispetto a quelli convenzionalisi sta comunque diffondendoe ora si presta decisamentepiù attenzione alla qualità deicibi e a cosa si mette nel car-rello della spesa. Sembra un“controsenso”, un “tornare in-dietro” nel tempo ma ci sonotantissimi cittadini che – aigiorni nostri - coltivano pomo-dori, zucchine e lattuga sulbalcone di casa mentre, i piùfortunati, magari possono con-tare su un pezzetto di orto. In-somma, mangiare bio e man-tenere un’alimentazione equi-librata sembra essere il trenddel futuro, e noi ci adeguiamo.

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10 DonneMagazine - Non solo il Blog

� L’INTERVISTA

È appena uscito il libreria il tuolibro dal titolo “Iride, velocecome il vento” pubblicato daEdizioni San Paolo, in cui rac-conti la tua vita. Cosa ti haspinto a scriverlo?La voglia di raccontarmi.Vorrei dare forza alle personepiù deboli, quelle che per qual-siasi tipo di problema si ango-sciano, dicendo loro che Tuttoè possibile, aiutarli a viveremeglio se solo si decide di far-lo.

Credo che questo libro possaessere di aiuto a molte donne.Lo pensi anche tu?Assolutamente si.La donna è un patrimonio dasalvaguardare.Io credo di rappresentare laparte femminile audace e vorrei

che quello che non lo è lo fos-se.Ogni donna merita il meglio,l’amore, la serenità, la mater-nità… il rispetto.

A Londra hai ottenuto un risultatostrepitoso.Quali emozioni hai provato a po-chi secondi dal “via”? Non avevipaura?Mi sentivo una leonessa.Nessuna paura, anzi.Avevo la sensazione di essereun super eroe.Avevo i brividi dall’emozione edovunque passassero i brividii miei muscoli diventavano piùforti.Sensazione irreale ma straor-dinaria.Non vedevo l’ora di partire,fremevo.

Volevo vincere con me stessae ci sono riuscita.

E sul podio, poi, come ti seisentita? Oltre alla gioia, suppongoimmensa, non hai provato unsentimento di “rivalsa” nei con-fronti del destino? Un “Toh, cel’ho fatta”…Quel momento è stato forteperché rappresenti la nazione.Il punto più alto del mio pa-triottismo.Rivalsa?Ho sempre dovuto dimostrarea qualcuno che si sbagliavanei miei confronti, ma senzarabbia, con i fatti.Giudicate voi se ci sono riu-scita.

Come ci riesci, cosa ti spinge a“non mollare mai”?

a cura di Antonella Pfeiffer

ANNALISA MINETTIVeloce come il vento

Annalisa Minetti, quest’estate, ci ha fatto sognare. È infatti riuscita a vincerela medaglia di bronzo nei 1.500 metri ai Giochi Paraolimpici di Londra 2012e a fare il record del mondo nella categoria T11 (non vedenti). Non penso ci

sia bisogno di dirvi quanto io sia felice che abbia deciso di rilasciare questa intervistaa Donne Magazine. Oltre alla stima che provo per lei, credo che possa essere unesempio per tutte noi, un bell’esempio di donna che “non molla mai”. Annalisa af-fronta la vita con grinta e tenacia e la sua forza si legge nel suo sorriso.

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Quella è l’indole, ma non pen-sate che io non abbia mai mo-menti difficili.Anch’io penso di mollare tuttoqualche volta, ma come sidice… non è forte colui chenon cade, ma chi cade e sirialza.Io mi sono dovuta rialzare tantevolte e farei le stesse cose conla stessa forza e intensità.

La fede rappresenta una parteimportante della tua vita. Non tisei mai arrabbiata con Dio?Anzi.È sempre il mio grande puntodi riferimento.Non posso arrabbiarmi con chimi ha dato il dono di non ve-dere.Questa per me è stata unagrande concessione.Credo di essere un mezzo perlui.Credo che attraverso la miafede, io debba dimostrare chele sue parole possono essereascoltate e ascoltandole si puòmigliorare la propria vita equella degli altri.Un po’ presuntuosa come af-fermazione ?No. Ho notato che molti si ver-gognano di dire che sono cre-denti, invece bisogna mostrarela propria fede, perché ci rendemigliori e consapevoli di essereuniti nel sacrificio come nellagioia.

Io mi sento una mamma imper-fetta ma vera. Tu, che mammapensi di essere? Essere Mamma è il mestierepiù difficile al mondo ma hoimparato che non si può essereperfette, questo creerebbe fru-strazione a noi Mamme e insi-curezza ai nostri figli.Bisogna, invece, dare il mas-

simo in ogni situazione.Solo cosi possiamo non rim-proverarci nulla e rendere loroindipendenti e forti.Il vero obiettivo della nostragenitorialità.Mi piace citare un passo di undei miei Libri preferiti, “Il Pro-feta” di Gibran:Essi non provengono da voi,ma attraverso voi,E benché stiano con voi nonvi appartengono.Potete dar loro il vostro amorema non i vostri pensieri,Perché essi hanno i propri pen-sieri.Potete alloggiare i loro corpima non le loro anime,Perché le loro anime abitano

nella casa del domani, che voinon potete visitare, neppurein sogno.Potete sforzarvi d’essere similia loro, ma non cercate di ren-derli simili a voi.

Ogni capitolo del tuo libro ha iltitolo di un colore dell’arcoba-leno? Sì perché Iride vestiva di unvelo trasparente e ogni voltache passava vicino al sole ilsuo vestito prendeva tutti i co-lori dell’arcobaleno e cosi hoavuto questa idea iniziativache mi piaceva molto.

Grazie, Annalisa. Di cuore. Grazie a voi.

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12 DonneMagazine - Non solo il Blog

Il Gender Gap Report 2012ci fa soffrire un’altra volta.La condizione della donne

in Italia non solo non migliorama addirittura regredisce: se-condo lo studio che il WorldEconomic Forum compie ognianno, infatti il BelPaese si piazzaall’80 posto (su un totale di135 Paesi considerati) in terminidi partecipazione economica epolitica, di aspettative di vita edi uguaglianza retributiva. Unaposizione mutata, in peggio, ri-spetto al 2011: l’anno scorsoeravamo infatti al 74 posto.E, neanche a dirlo, ci troviamoin coda rispetto a Paesi come ilMozambico, il Burundi, Trinidadde Tobago, il Madagascar, laColombia… e via dicendo.In testa, com’è immaginabile,ci sono soprattutto i Paesi delNord: Islanda, Finlandia, Nor-vegia e Svezia ad occupare leprime quattro posizioni.Se si spulciano le analisi con-tenute nel Report, in termini dipartecipazione economica ledonne italiane sono addiritturaal 101° posto, in termini dieducation saliamo al 65°, per

quanto riguarda la salute e leaspettative di vita ci piazziamoal 76° posto, se si considerainvece il potere politico scen-diamo al 71° posto.E con i dati si potrebbe andareavanti ancora a lungo: il GenderGap Report è infatti un’analisiattenta, dettagliata e costanteche ogni anno viene presa comepunto di riferimento in tutto ilmondo. Ma, in fondo, non cam-bierebbe nulla. Finiremmo colrattristirci ancora di più.Il concetto è chiaro: il nostroPaese continua ad essere negliultimi posti delle classificheche misurano la condizione delledonne.Ci dovremmo forse stupire?Grandi cambiamenti, in questiultimi anni, non ce ne sonostati. Sia in termini di normesia in termini di mentalità. E iragionamenti e le discussionisull’opportunità di introdurre lequote rosa in politica sono nau-fragati.Ma davvero un Paese come ilnostro può essere così snob dasostenere che le quote rosa sianoun’offesa alle donne stesse?

Siamo nella condizione di uti-lizzare motivazioni ideologicheper tralasciare una misura chequanto meno ci porterebbe alpari di altri Paesi, per quantoriguarda la rappresentanza po-litica?L’opinione è del tutto personale,e in quanto tale completamenteopinabile, ma finché non avremouna rappresentanza femminileadeguata in Parlamento e negliorgani governativi difficilmentepotremo portare avanti battaglieche abbiano al centro del lorointeresse le prerogative e le ne-cessità del mondo femminile.È vero, sappiamo tutti che lequote rosa sarebbero un “mez-zuccio”, uno strumento “volga-re” per ottenere una presenzaadeguata in politica: ma pos-siamo permetterci di non adot-tarle?Possiamo concederci il lusso diaspettare che la società civile,e il mondo politico, introiti inmaniera spontanea e naturaleil concetto che le donne devonoessere parte del nostro Paese,della nostra classe dirigenteperché tutti, non solo noi espo-

� NOIa cura di Sara Venchiarutti

Gender GapReport 2012Povere donne italiane…

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13Numero Sette - Novembre Dicembre 2012

nenti del sesso femminile, negioveremmo?Credo proprio di no.Credo che l’esperienza di altriPaesi dimostri come le quoterosa siano servite. Nell’imme-diato ma soprattutto nel lungoperiodo: servono soprattutto aforzare un cambio di mentalità,a superare una condizione re-trograda difficile da scalfire.Naturalmente non bastano lequote rosa a farci cambiarerotta: ci vorrebbe una vera epropria rivoluzione culturale cheinondi il Paese.Forse, a quel punto, vedremmomodelli di donna diversi da

quelli che ci vengono propagatiattualmente: in televisione ve-dremmo più donne “parlanti” emeno “appariscenti”, in Parla-mento smetteremo di vederedonne dal naso all’insù prota-goniste di calendari per camio-nisti a favore di donne con in-dubbie competenze e capacità,alle fiere incontreremo più donnea capo di progetti ed esposizionie meno ragazze in minigonnaaccanto a prototipi di automobilio motociclette.Ma la rivoluzione culturale nonè di certo dietro l’angolo.Potremmo però favorirla, acce-lerarla, sostenerla: in primis vo-

tando per essere parimenti rap-presentate in politica.Poi, questo lo devo proprio dire,dovremo fare anche noi un granbello sforzo.Sì, noi donne.Perché peggio dei maschilistici sono le donne che non so-stengono le donne.Iniziamo a farlo.P.S. Per chi volesse leggere ilReport in dettaglio ecco il linkhttp://www.weforum.org/issues/global-gender-gapPersonalmente sconsiglio di leg-gerlo: a noi donne viene l’irre-frenabile voglia di fare la valigiae trasferisci al Nord.

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www.donne-magazine.com

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14 DonneMagazine - Non solo il Blog

Il percorso che le donne han-no seguito, almeno fino allaseconda guerra mondiale,

sembra essere davvero similead un’eterna altalena: un veroalternarsi di momenti bui e con-quiste, di continui e desolantipassi indietro e faticose ricon-quiste.E le donne che vissero duranteil ventennio fascista, tra la primae seconda guerra mondiale, eb-bero proprio la sfortuna di vedertramontare i progressi e le grandiconquiste che erano state otte-nute durante il primo conflitto.La retorica fascista era basataessenzialmente sugli stessi prin-cipi che regolavano la filosofiacattolica, almeno per quanto ri-guarda la concezione delle don-ne. In altre parole per il fascismole Italiane erano "importanti" inquanto mogli e madri esemplari,angeli del focolare, madri dipionieri e di soldati, miliziacivile al servizio dello Stato. Equesti sono solo alcuni dei titolionorifici che la dittatura attri-

buiva alle donne, a testimo-nianza dei loro doveri verso ilregime e dei presunti diritti cheil regime stesso concedeva loro.Il lavoro extra domestico chetanto era stato utile durante ilprimo conflitto mondiale tornòquindi ad essere osteggiato tantodalla Chiesa quanto dalle auto-rità fasciste (in primis Mussolinistesso), secondo cui le madrinon dovevano dedicare tempoad attività lavorative che le di-stogliessero dai loro ruoli prin-cipali. Nel 1934 Mussolini af-

fermò addirittura che il lavoroera potenzialmente pericolosoper le donne e che avrebbe po-tuto renderle sterili mentre «lostesso lavoro che causa nelladonna la perdita degli apparatigenerativi porta nell’uomo unafortissima virilità fisica e mora-le»1. Sotto il fascismo non eraquindi più possibile parlare diemancipazione femminile at-traverso il lavoro. Il duce introdusse un fiume dileggi discriminatorie fin da subitoper escludere le donne da molte

� NOIa cura di Sara Venchiarutti

Come eravamo...Donne nel ventennio

fascistaTra famiglia e divisa

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attività, in netto contrasto conla legge Sacchi del 1919 (unadelle tante conquiste perse du-rante il ventennio) che avevaabolito quasi tutti gli ostacoli allavoro femminile. La giustifica-zione fornita dal partito fascistaera che si trattava solo di misuretemporanee rese necessarie dallacrisi economica.E così nel 1923 il regime ordinòdi licenziare tutti i dipendentiche erano stati assunti duranteil conflitto: la maggior parte na-turalmente erano donne. Dal 1926 vennero escluse daiposti di lavoro al ministero dellePoste e vennero bloccate le as-sunzioni di insegnanti di alcunematerie (quelle considerate piùprestigiose) nei licei e negli isti-tuti magistrali. Dal 1933 i con-corsi per i nuovi posti nellapubblica amministrazione nonpotevano accettare donne. Nel1938 venne perfino approvatoun decreto legge che imponevail limite del 10% nelle assun-zioni delle donne in attività nonmanuali, sia nel settore pubblicoche in quello privato. L’assun-zione di manodopera femminilefu vietata completamente nellepiccole imprese.Queste misure forti e repressivefurono accompagnate da unavera e propria campagna pro-

creatrice e demografica: la re-torica di quegli anni puntavasulla pubblica esaltazione dellamaternità a sostegno della forzadello Stato nazionale. Ogni illusione di poter rivestireun ruolo attivo nella costruzionedel nuovo ordine andò in fran-tumi: la maternità veniva ridottaall'atto fisico di produrre bam-bini. Il concetto alla base del-l’idea fascista era chiaro: piùfigli, più uomini da mettere indivisa.E le donne più prolifiche veni-vano premiate con onorificenzepubbliche.Naturalmente, allo stesso tempo,la politica fascista si dimostravarigidissima nei confronti di tuttii metodi contraccettivi e dell’a-borto: nel 1930 venne infattidefinito come un vero e proprioreato contro la stirpe, che potevaessere punito anche con la re-clusione.In maniera simile, anche l’i-struzione femminile venne osteg-giata: le donne che studiavanoe che ambivano ad avere unacarriera lavorativa disubbidivanoallo Stato e al loro dovere dicontribuire ad allargare la po-polazione. Se quindi il regimefascista accettava la partecipa-zione delle donne alle scuoleelementari (naturalmente intrise

di retorica e propaganda fascistavolta a manipolare l’istruzionee l’educazione delle future don-ne, madri e mogli), dall’altrolato scoraggiava la presenza dialunne nelle scuole superiori emagistrali con misure concretee chiarissime, come l’aumentodelle tasse scolastiche per lestudenti donne.Con questa filosofia, se da unlato i fascisti condannavanotutte le pratiche connesse conl'emancipazione femminile (dalvoto al lavoro extradomestico,al controllo delle nascite) inrealtà dall'altro lato, nel tentativodi accrescere la forza economicadella nazione e di mobilitareogni risorsa disponibile (inclusala capacità riproduttiva delledonne ) i fascisti finivano, ine-vitabilmente, per promuoverequegli stessi cambiamenti checercavano di evitare. Un vero eproprio paradosso.Il partito fascista mobilitò infattiun intero esercito di donne.Creò la mobilitazione femminilepiù importante e più diffusache c’era mai stata fino ad orae che nemmeno i primi movi-menti femministi erano riuscitiad ottenere. Uno strumento fon-damentale per il fascismo, perallargare e massimizzare la base,ma che a lungo andare si dimo-strò un’arma a doppio taglio.Dopo il 1925 le donne organiz-zate non furono mai più consi-derate un interlocutore dellapolitica fascista. La dittatura ri-conosceva infatti solo due “mo-vimenti” delle donne: le orga-nizzazioni femminili fasciste ei gruppi cattolici. Le femministedi un tempo volsero quindi illoro impegno al volontariato so-ciale o all'attivismo culturale,dando vita ad una nuova culturafemminile di dimensioni nazio-

15Numero Quattro - Maggio Giugno 2012

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16 DonneMagazine - Non solo il Blog16 DonneMagazine - Non solo il Blog

nali. Le organizzazioni che rac-colsero maggior consenso furonoi fasci femminili che misero indivisa un numero incredibile didonne: nel 1929 100.000 iscrit-te, nel 1940 750.000 e nel1942 1 milione. Numeri maivisti prima: e le ragioni di questaadesione di massa furono mol-teplici. Va infatti precisato cheinizialmente, negli anni ’20, ilpartito di Mussolini non sem-brava particolarmente misogino,addirittura era d’accordo a so-stenere la richiesta di suffragiouniversale.Inoltre, dal 1923 ogni sezionelocale del partito doveva avereun fascio femminile che era di-retto da una segretaria, la qualerispondeva direttamente alla suafiduciaria provinciale.Inutile farsi ingannare: si trattavacomunque di reti maschili, conla partecipazione di rappresen-tanti femminili in ruoli subordi-nati e con doveri ben precisi.Quando infatti alcune segretariechiesero di poter indossare lacamicia nera, la risposta fuchiarissima:«La camicia nera è il simbolovirile dello spirito combattivodella nostra rivoluzione e nullaha a che fare con il compito dibene e di assistenza socialeche il Fascismo ha affidato alledonne»2.

L’adesione ai fasci non fu semprespontanea: lo fu soprattuttonegli anni ’30 quando moltedonne giovani, vissute negli anniin cui la retorica e la propagandafascista la faceva da padrone,vedevano l’iscrizione come unacosa naturale e positiva. E lo fuanche per quelle donne cheavevano creduto nella promessadi Mussolini di supportare ilsuffragio universale (promessa,neanche a dirlo, rinnegata pocopiù tardi). Ma per gran parte delle altredonne rappresentò soprattuttouna scelta obbligata: dagli anni’30 avere la tessera dei fasci(che aveva peraltro un costobassissimo) era un requisito ne-cessario per godere di beneficiin campo sociale e perfino perpoter accedere a certi lavori,soprattutto nel settore pubblico.Le donne fasciste dovevano par-tecipare alle riunioni e ai raduni,guadagnare consenso e nuoviiscritti al movimento attraversoattività caritative, occuparsi dipropaganda, assistere i malatied i feriti, fare da madrine ainuovi fasci di combattimento.Le donne si rivelarono quindiin questi anni lo strumento piùefficace a disposizione del re-gime per tessere le lodi del par-tito e per fidelizzare un foltogruppo di reti familiari. Ma a

loro era esplicitamente interdettaogni autonoma iniziativa politica.La perfetta donna fascista eraquindi un ibrido, nuovo e inte-ressante: serviva tutti i bisognidella famiglia e, al contempo,si faceva carico dell'interessedello Stato.La mobilitazione di massa, per-fettamente riuscita, ebbe peròl'effetto imprevisto (e di certonon voluto) di scalfire la conce-zione tradizionale della donnae della famiglia. In altre parole,mentre le istituzioni fasciste ri-spolveravano nozioni antiquatedi maternità e paternità, fem-minilità e virilità, richiedevano,al tempo, nuove forme di coin-volgimento sociale per le donne.Coinvolgimento realizzato in ter-mini autoritari, non liberalde-mocratici. In conclusione, la vastissimamobilitazione rosa che passòattraverso i fasci e le organizza-zioni cattoliche fu guidata daistanze indubbiamente anti fem-ministe ma, paradossalmente,contribuì a creare nuovi spazidi attivismo femminile nellasfera pubblica. Se quindi questoperiodo costituì una sorta difreno sul progresso, per quantoriguarda lo sviluppo della politicafemminile, dall’altro creò le pre-messe per l’ammissione delledonne nella vita pubblica e alvoto.Al prossimo capitolo della nostrarubrica spetterà il compito didescrivere la vita quotidianadelle donne vissute nel bel mez-zo della seconda guerra mon-diale.

1 Cfr. Perry Willson, Italiane: Biografiadel Novecento, Laterza 2011, pag.1262 Cfr. Perry Willson, Italiane: Biografiadel Novecento, Laterza 2011, pag.153

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� VIVIPARCHIa cura di Saverio Fontana (A.D. di Viviparchi Srl)

Ècon molto piacere che,su questo numero pre-natalizio di Donne Ma-

gazine, vi presento Acquaworld,il primo parco acquatico co-perto in Italia e aperto anchenella stagione invernale. Acquaworld, da quest’anno, fainfatti parte del Circuito Vivi-parchi che racchiude le miglioristrutture del Divertimento edella Cultura di qualità dedicatoa tutte le famiglie, ed è natu-ralmente presente nella GuidaViviparchi 2013. Adesso, sco-priamolo insieme!Ideato e sostenuto da un gruppod’imprenditori lombardi che,forte delle precedenti esperienzee dei risultati raggiunti, hannodeciso di continuare a investirenel settore del tempo libero edel benessere, è stato presen-tato nel settembre del 2009 eoggi è diventato, a tutti gli ef-fetti, una solida realtà a dispo-sizione non solo di tutte le fa-miglie ma anche rivolta al vastopubblico che intende usufruiredei servizi dedicati sì al diver-timento ma anche al relax. Ilparco, infatti, è suddiviso indiversi aree pensate per le di-verse tipologie di pubblico.

ADVENTUREWORLD: 1.100 metrilineari di scivoli acquatici diultima generazione. Le partenzee gli arrivi degli scivoli sonointeramente al coperto, idealeper la stagione invernale. Inol-tre, l’accesso agli scivoli è vin-colato all’altezza degli utenti:per Black Mamba, Space Bowle Magic Eye sono necessari120 cm, per Green Pyton eIce Express 130 cm, mentreper gli scivoli più adrenalinici(Starlight, Turbo Slide e BluSpeed) l’altezza minima richie-

sta sono 140 cm. E per i piùpiccoli c’è Baby Slide.

FUNWORLD: ampi laguna e va-sca ad onde, ricca di giochiacquatici, vasche idromassag-gio e river. Un’area dunquepensata principalmente per lefamiglie e un’utenza giovane,caratterizzata da un forte im-patto sul divertimento e il gioco.A ciò si aggiunge MINIWORLD,area baby e kids, con vasche egiochi dedicati ai bimbi dazero a tre anni.

AcquaworldIl mare in Lombardia

18 DonneMagazine - Non solo il Blog

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19Numero Sette - Novembre Dicembre 2012

RELAXWORLD: per il relax piùprofondo, con finiture e arredidi qualità superiore con accessoriservato ai maggiori di 15anni. Anche qui l’elemento do-minante è l’acqua, arricchitodi aspetti attrattivi quali lagrotta delle cascate con tem-porale monsonico, vasca salinaesterna riscaldata, stanze delvapore e vasche di reazione a38° e 18°. Insomma, un para-diso per chi ha bisogno di ri-lassarsi e godere dei beneficidell’acqua.Ad Acquaworld si trova anche

RISTOWORLD, un grande puntodi ristoro, uno snack bar dovepoter consumare pizze, paninie insalate per dare più gustoal vostro divertimento.

BUSINESSWORLD: un grandespazio modulabile in tre diffe-renti dimensioni e con capienzafino a 260 persone, pensatoper ospitare ogni genere diEvento, anche aziendale.Tutta la struttura è caratterizzatada un’architettura fortementeinnovativa e di grande impatto,che utilizza materiali d’avan-

guardia. Inoltre, è stata pro-gettata con grande attenzioneal risparmio energetico, preve-dendo. Tra l’altro, le migliori tecnologieper la gestione domotica. Graziealla copertura in ETFE, infatti,ad Acquaworld è possibile go-dere dei raggi del Sole anchein pieno inverno.

Acquaworld è l’ideale per tra-scorrere giornate serene e inallegria con tutta la famiglia!

Per info: www.acquaworld.it

Page 20: Donne Magazine

20 DonneMagazine - Non solo il Blog

� BABYa cura di Emanuela Beretta

RotavirusNel dubbio, sempre meglio una telefonataal pediatra

Il rotavirus rappresenta lacausa più comune di ga-stroenterite nei neonati e

nei bambini di tutto il mondoed è la causa più frequente diricovero nell’infanzia. Si stimache nei mesi invernali, nel no-stro paese circa cinquantamilabambini finiscono in prontosoccorso per infezione da ro-tavirus. I più colpiti hanno trai sei e i ventiquattro mesi d’età.Il virus è molto contagioso edè infettivo già due giorni primache si manifestino i sintomi efino al loro persistere. La tra-smissione avviene più che altroattraverso il contatto delle manisporche per aver toccato pan-noloni o per aver accudito aibambini malati. Avviene altresì

per via aerea. Tosse, starnuti,scambio di oggetti (come gio-cattoli) infettati e poi portatialla bocca (attenzione anchealle manine sporche!).I sintomi, davvero fastidiosi,del rotavirus sono diarrea e vo-mito, come in una normale ga-stroenterite, ai quali si aggiun-gono febbre, disidratazione,sonnolenza e secchezza dellemucose. Nonostante nella maggior par-te dei casi i disturbi si risol-vano in breve tempo e senzanecessità di esami o di cureparticolari, è bene non sotto-valutare la situazione e rivol-gersi al pediatra qualora ilbambino appaia particolar-mente provato. Tra i rischi maggiori della ma-lattia c’è, infatti, la disidrata-zione che, nei più piccoli, puòprovocare problemi clinici pe-santi.Il bambino deve assumere moltiliquidi per reintegrare quellipersi a causa degli attacchi divomito e/o diarrea. Incoraggiare quindi il bambinoa bere di frequente, anche a

piccoli sorsi, acqua o soluzionisaline reidratanti. Qualora lamamma allatti, potrà offrirgliil seno con maggior frequenza.Per quanto riguarda l’alimen-tazione, vanno evitati cibi gras-si, fritti e molto conditi, ma seil bambino ha fame, non è ilcaso di limitarlo.In caso di febbre sopra i tren-totto gradi e mezzo si può som-ministrare un farmaco antipi-retico come il paracetamolo.Per vomito e diarrea, invece, èmeglio aspettare che i disturbivadano ad attenuarsi da solifino a scomparire del tutto,senza ricorrere, se possibile,ai medicinali che comunqueagirebbero sul sintomo e nonsul virus.Attualmente sono disponibilidue vaccini antirotavirus chesi somministrano in due o tredosi, per via orale, come unfermento lattico. La vaccinazione, non obbliga-toria, è a pagamento ed è rac-comandata per i più picciniche frequentano l’asilo nido ola scuola materna dove il rischiodi contagio è massimo.Image from Google

Page 21: Donne Magazine

21Numero Sette - Novembre Dicembre 2012

� KIDSa cura

di Emanuela Beretta

Bambini… Li vogliamo creativi!

Lasciare spazio alla creati-vità dei bambini è fonda-mentale. La curiosità, l’im-

maginazione, la voglia di osser-vare, di inventare e fantasticareaiutano i nostri piccoli a scoprirela realtà esterna, ad acquistareuna maggiore consapevolezzadi se stessi e sono alla basedell’ingegno che li accompagneràper tutta la vita e che potrà aiu-tarli a risolvere situazioni difficili. Per aiutarli a sviluppare la crea-tività fin dai primi anni di vita èfondamentale lasciarli sperimen-tare. Devono sentirsi liberi diesprimersi. Manipolare, colorare,costruire, anche ai più piccolibasterà poco per divertirsi e daresfogo alle proprie idee.L’unica regola è ovviamente tenerconto dell’età del bambino. Nondovrà mancare la vigilanza diun adulto e l’ambiente o i ma-teriali a sua disposizione devonoessere sicuri perché a volte difantasia ne hanno davvero troppae a farsi male basta un attimo.Giocattoli troppo ricercati sa-rebbero inutili perché il bambinofinirebbe col diventare partepassiva del gioco. Raramenteun gioco dispendioso o ultramoderno sarà un buon compa-gno, soprattutto per i più piccini. I nostri bambini sono ingegnosi,basteranno due cucchiai di legno

e un coperchio per essere sca-tenati batteristi e un cartonecon qualche accorgimento sitrasformerà in una perfetta vet-tura da formula uno. Lasciamoci coinvolgere! Giochia-mo con lui e lasciamoci guidare.Sarà un tempo prezioso per en-trambi e infondo è divertenteanche per noi cimentarsi con lecostruzioni che tanto apprezza!Aiutiamolo a sperimentale, aesprimersi, pazienza se il pavi-mento si sporcherà di farina opiccolissimi pezzi di cartoncinicolorati. In casa forse ci sarà unpo’ di confusione ma non limi-tiamolo fintanto che è possibile.Non può scarabocchiare sui murima un grande foglio di cartasteso sul pavimento sarà un’ot-tima “tela” sulla quale dipingere,soprattutto per i più piccoli cheamano giocare a terra.Se nel gioco saranno coinvoltiamichetti, fratelli e i genitoristessi, dalla collaborazione tuttitrarranno beneficio e per i piùgrandicelli ci sarà un utile con-fronto d’idee.L’importante è che il piccolo sisenta incoraggiato e sostenutonelle proprie inclinazioni. Mo-striamoci fiduciosi e positivi. Se lo spazio in casa lo permette,si può riservare un angolo tuttoper lui. Tappeti e cuscini per i

più piccoli o sedie e tavolino amisura. Elinor Goldschmied, psi-cologa britannica, ha inventatoper i più piccini il cestino deitesori. Si riempire un contenitorecon oggetti di diversi materialinaturali: cartone, legno, gomma,pelle, tessuto, metallo. Il bimboli potrà scegliere, toccare, farsuonare. Inventerà giochi tuttisuoi, ce li donerà per poi ri-prenderseli sperimentando mol-tissime sensazioni, e stimolandotutti i sensi.Che dire poi del baule dei tra-vestimenti? Abiti vecchi, par-rucche, cappelli e accessori fa-ranno diventare principesse opirati, ballerine o guerrieri.Fino ai tre anni la pasta damodellare o quella di sale sa-ranno molto apprezzate e sti-moleranno la manualità. Nonè da meno la pasta per la pizzao per le torte. Basta un grem-biulino e utensili su misuraperché il nostro bambino di-venti un cuoco provetto…Se il tempo è favorevole, sarà lanatura a ispirarlo. Foglie, fiori, pi-gne, rametti e sassolini, un car-toncino e della colla vinilica… Ilnostro bambino così svilupperàle proprie idee e conoscenze, escoprirà le attitudini personali eacquisterà fiducia in se stesso ein ciò che lo circonda.

Page 22: Donne Magazine

� CREATIVITÀa cura di Rossella Calvi

Per un invito natalizio...Siete stati invitati a una

cena natalizia e non sa-pete cosa portare ai pa-

droni di casa? Che ne pensatedi una bottiglia di vino presentataal meglio? Ecco come si fa…

Esecuzione:• Tagliare il feltro rosso 30x30 • Avvolgere la bottiglia di vino echiuderla con due nastrini di ra-fia: uno in prossimità del collodella bottiglia e l’altro verso labase.

• “Appendere” al collo una deco-razione di panno o feltro

• Decorare il sacchetto color avanacon adesivi (Babbo Natale con idoni)

• Inserire la bottiglia• Chiudere il sacchetto: da una parte con un nastrino rosso, dall’altra con un cartoncino rosso piegato in due,dove si possono inserire altri adesivi e dove verrà scritto il messaggio augurale

• Sul retro del sacchetto apporre il vostro logo, la vostra sigla, la data e un timbrino (si acquistano già prontiper l’uso) con scritto “fatto a mano”

• Prendere il cestino verde in feltro e applicare con la colla a caldo icuori rossi nella posizione che preferite

• Inserire il sacchetto con la bottiglia all’interno del cestino di feltroe...il gioco è fatto! L’effetto è delizioso!

Qualora siate voi a imbottigliare il vino suggerisco una personalizzazione:ritagliare dalla carta da pacco color avana una simpatica etichetta cheriporta il nome del vino e l’annata con l’aggiunta di qualche disegnofatto dai vostri figli!In ultimo, propongo alcuni pensieri sul vino che si possono scrivere osul biglietto o sul sacchetto (a voi la scelta):“Il vino aggiunge un sorriso all’amicizia ed una scintilla all’amore”(Edmondo De Amicis)“Siedo scomposto su un mucchio di fieno. Scrivo Haiku. E bevo vino”(Jack Kerouac)“Il vino non si beve soltanto, si annusa, si osserva, si sorseggia e…sene parla” (Anonimo)Buon Lavoro e ciao a tutti!

22 DonneMagazine - Non solo il Blog

Materiali utilizzati:• Foglio feltro rosso • Ornamento feltro da appen-dere alla bottiglia

• Nastri di rafia naturale• Nastrini raso rosso• Adesivi (soggetti natalizi)• Porta oggetti feltro verde • Cuori rossi di feltro• Rettangolino carta rossa pie-gata in due per chiudipacco

• Forbici (con punta arroton-data)

• Righello• Colla a caldo (da utilizzaresolo in presenza di un adulto)

• Tappeto da taglio• Taglierino (da utilizzare soloin presenza di un adulto)

Page 23: Donne Magazine

� CREATIVITÀa cura

di Serena Marini

Alberello“ricicloso”Si sta avvicinando il

Natale, momentomagico per tutta la

famiglia per l’avvolgente at-mosfera, per la gioia che portae per il calore umano che sisente stando tutti insieme. Oltrea decorare l’albero di Natale ecomporre il presepe, ci sonoaltre decorazioni che si possonorealizzare, a mano, per l’interacasa e, visto che manca ancora

un po’ di tempo, iniziamo proprioda una decorazione da posizio-nare su una mensola o comedecoro in cucina o, perché no,sul comodino della camera. Utilizzeremo materiale di riciclomostrando ai bambini i tantimodi in cui alcuni materiali sipossono riutilizzare, per poi la-sciare campo libero alla lorofantasia per la colorazione e ladecorazione del materiale.

Materiali utilizzati:• cartoncino ondulato• tempere colorate: verde, rossoe marrone (o colori a piacere)

• pennello• colla liquida

Esecuzione:Tagliamo in diverse strisce il cartoncino ondulato; ce ne ser-viranno 6 verdi per comporre l’albero, 1 marrone per il troncodell’albero e 1 rosso per la decorazione in alto. Con le tempere coloriamo le singole strisce da un lato elasciamo asciugare bene per poi poterle girare e colorare in-teramente anche l’altro lato. Quando saranno ben asciutti, possiamo iniziare ad arrotolarlisu se stessi fino ad ottenere tanti rotoli di diverso colore chefisseremo alla fine con una goccia di colla liquida; per comporre il nostro albero dovremo procedere per piani:come prima cosa comporremo la parte dell’albero. Andiamo a incollare la base che sarà composta da tre cerchi assemblati uno accanto all’altro; sopra neincolleremo due e alla fine uno solo nell’ultimo piano ottenendo così una forma triangolare. In alto andremo asistemare la nostra decorazione rossa mentre quella marrone che rappresenta il tronco andrà nella parte sottoe, dovendo reggere l’intera struttura per farla stare in piedi, dovremo incollarla nel senso opposto delle altre.

23Numero Sette - Novembre Dicembre 2012

Page 24: Donne Magazine

Isa Grassano In viaggio con le amicheMollate tutto e partite! Newton Compton Editori

Isa Grassano, giornalista freelance, collabora con diverse testate dove pubblica articolidedicati al viaggio. Il nuovo libro è “In viaggio con le amiche - Mollate tutto e partite!”.Non vi resta che fare e valigie. Quale donna non ha sognato almeno una volta di mollarea casa mariti, fidanzati e figli e partire anche solo per qualche giorno, magari con leamiche del cuore? Il piacere di ritrovare un po’ di pace, di non pensare alla casa, ai piattida lavare, alla spesa, ai compiti… liberarsi di tutto, anche se per poco. La complicità tradonne, il piacere di un pranzo e di un pomeriggio di shopping con le amiche è un piacereche forse gli uomini non capiranno mai. Non cambia nulla quando si parla di viaggi. Lo dicono le statistiche. Negli ultimi 10 anni, il numero di chi parte da sola, con l’amicadel cuore o con un gruppo di donne è cresciuto. Ci sono quelle che amano farsi coccolaredalle acque calde di un centro termale e quelle che impazziscono per i musei, quelle chesono connesse 24 ore su 24 anche in vacanza e quelle che staccano tutto, a volte ancheil telefono, quelle che vogliono scoprire il cuore di una città e gli angoli nascosti e quelleche vogliono stare solo a prendere il sole senza muovere nemmeno un muscolo. Ad ognunala sua vacanza, il suo momento speciale, la sua fuga. In questo libro troverete tanti sug-gerimenti e consigli per trovare il posto su misura. Ad ogni consiglio seguono una serie disiti internet dove trovare info e prezzi e naturalmente… buon viaggio!

Nutella, 30 ricette top Tea EditoriGolosoni di tutte le età, ecco il libro per voi! “Nutella, 30 ricette top”. 30 ricette crea-tive, semplici e di sicuro effetto per soddisfare i golosi. Un libro che ha preso per lagola anche i francesi ed è rimasto in classifica per oltre un anno. Dai muffin con Nutellaal rotolo farcito, dal millefoglie caffè e Nutella al tiramisù fino alle delizie meringate dizuppa inglese… Insomma, ce n’è per tutti i gusti e tutti i palati ma l’unica resta lei: laNutella. Sarà un caso che il libretto si apre e si chiude con la fotografia di un cucchiaiopieno di Nutella? Mmmmmmmmmmmmm, che tentazione irresistibile!

24 DonneMagazine - Non solo il Blog

Nunzia Penelope Ricchi e poveri Ponte alle GrazieTra i libri inchiesta appena arrivati in libreria, troviamo Nunzia Penelope (già autrice di“Soldi rubati”) con “Ricchi e poveri” (il gruppo musicale non c’entra!). In tempi di taglie spending rewiew, questo libro inchiesta mette in evidenza la disuguaglianza di un Paesedove il 10% della popolazione possiede metà della ricchezza nazionale, e il 90% si divideil resto. Partendo da un paradosso: i prezzi aumentano ma non per i super ricchi! Qui il problema vero non è quanto guadagna un manager, il problema non è impoverire iricchi ma è come riportare i soldi nelle tasche dei poveri! Per i ricchi la crisi non vale,anzi, la bella vita costa sempre meno. Prendete l’inflazione: nel 2012, a fronte di uncosto della vita che per un comune mortale è aumentata di oltre il 3%, quella dei superricchi è diminuita dell’1,6%. Come spendono i super ricchi e come fanno ad arrivare afine mese i nuovi poveri, quelli sempre più numerosi, costretti a trasferirsi nelle baracco-poli perché non si possono permettere un affitto o un mutuo. Quanto potrà durare tuttoquesto, prima che gli esclusi rivendichino la loro parte? Ci sono altri dati ufficiali. La ric-chezza privata in Italia: 8.640 miliardi. Debito pubblico in Italia: 1.972 miliardi. Famigliericche: 2,5 milioni. Famiglie molto ricche: 240.000. Famiglie povere: 3,2 milioni. Fami-glie molto povere: 1,4 milioni. Un Paese ricco, abitato da poveri. Troppo poveri.

� IO LEGGOa cura di Liliana Russo

Page 25: Donne Magazine

25Numero Sette - Novembre Dicembre 2012

Giorgio Forattini Fateci la carità Mondadori

Forattini è il vignettista satirico più famoso d’Italia, famoso anche perché con un tem-pismo da cadeaux perfetto arriva proprio un attimo prima del Natale, con l’immancabilelibro di vignette satiriche.

Federica Bosco Pazze di me Mondadori

La storia è quella di Andrea, un trentenne che dopo essere stato abbandonato dapiccolo dal padre, vive con una banda di donne che compongono la sua famiglia:mamma, nonna, badante della nonna, 3 sorelle più o meno isteriche… Francescadisadattata da sempre, Veronica scrittrice di successo che fa esattamente il contra-rio di quello che consiglia alle lettrici (un classico!) e Beatrice bella come il sole erompipalle come poche con l’unico obiettivo di sposare uno bello e tanto ricco! In questa famiglia sembra che tutte abbiano bisogno di lui e Andrea non riesce adavere una vita sua. Ci prova quando incontra Giulia, ma ogni volta che cerca di starecon lei ecco che sul più bello suona il telefono. Come finirà? Non c’è sempre il lietofine ma Andrea capirà cosa deve fare per mettere la sua vita sul binario giusto, eanche quella delle donne della sua vita.

Dominique Loreau L’arte della semplicità VallardiQuesto libro è un saggio che mi è rimasto sotto una pila di altri libri e quasi me n’erodimenticata. Non è recentissimo, ma vi invito a leggerlo o a regalarlo, perché a me hatrasmesso tanta pace e serenità. Loreau é francese ma vive da 25 anni in Giappone eda questo Paese ha assorbito la filosofia e lo stile di vita. In questo periodo di difficoltàgenerale, forse riuscire a semplificare e migliorare la nostra qualità della vita, è piùsemplice di quanto possiamo immaginare. Liberare la mente dai pregiudizi, impararead apprezzare il silenzio, svuotare gli armadi dalle cose inutili, abbandonare gli acquisticompulsivi e smettere di accumulare oggetti inutili, coltivare la vera bellezza in tutte lesue forme, mettere a fuoco il proprio stile, dare valore al relax, utilizzare pochi ma buoniprodotti di bellezza, magari fatti in casa, mangiare meno ma meglio. Ci sono tantissimiconsigli, tutti semplici e possibili. Forse abbiamo bisogno di riscoprire tutti un po’ disemplicità, semplificare e arricchire la nostra vita è possibile. Non è più tempo di ec-cessi.

Savanna Fox Una particolare specie di tentazione Sperling & Kupfer

Confesso che ero perplessa, quando la casa editrice me l’ha presentato come qual-cosa che mi facesse ricordare le 50 sfumature di grigio, nero, rosso… francamenteho pensato: oh no, un altro così, no! Poi ho iniziato a leggerlo e la storia, lo ammetto,è carina. Qualche sfumatura di sesso c’è, indubbio, ma condita con la voglia di tro-vare l’amore, quello vero. La storia è quella di Georgia, rimasta vedova troppo presto,che fa parte di un club della lettura, dove a un certo punto, qualcuno propone unlibro erotico e a lei si apre un mondo (anche alle amiche per la verità!). Per lavoro la nostra protagonista incontra Woody, un giocatore di hockey, anzi il gio-catore numero uno di hockey, bello, affascinante, possente e tanto sexy… Comenon farci un pensierino? E questo pensierino diventerà qualcosa di più coinvolgente,in tutti i sensi!

Page 26: Donne Magazine

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� MY HOMEa cura di Dalia Marchesi

La tavola di Natale è, as-sieme all’albero, ma an-cora più di questo, il fulcro

dei festeggiamenti. Dalla tavolaparte lo stile delle decorazionidi tutta la casa.Molto spesso, tuttavia, la nostraapparecchiatura natalizia diventala ripetizione di stili e colori tradi-zionali (rosso, verde, oro, argento).Come renderla indimenticabile enello stesso tempo trendy?Ecco qualche consiglio per ap-prontare una tavola natalizia“d’effetto”. Naturalmente sonoconsigli che vanno bene in ognioccasione, non soltanto per que-sto Natale.Innanzitutto, gli elementi fon-damentali da tenere presenti ele domande che vi dovrete fare(e a cui dovrete rispondervi apriori) sono queste:- Il numero di ospiti (che in-fluenza la grandezza del tavoloe la distribuzione dei posti atavola)

- La forma del tavolo: quadrato,rettangolare, circolare o oblun-go (perchè in base a questovaria la scelta del tipo di tova-glia: ad esempio, non potete

mettere un runner rettangolaresu un tavolo tondo, perchènon è armonioso)

- Lo stile: formale, casual, con-temporaneo, ecologico, shabby,rustico, stravagante, kitch, mo-daiolo, etnico, misto, oppurequello che più si avvicina alvostro gusto

- Qual è il mood che cercate dicreare e che volete trasmettere?Convenzionale, anticonvenzio-nale, rilassato, elegante, sobrio,allegro e divertente, trendy….

In base alle vostre scelte passe-rete poi a selezionare:- Il colore o i colori più adatti

per accompagnare sia lo stileprescelto che il mood che in-tendete trasmettere ai vostriospiti

- Gli elementi e gli accessoriper la decorazione di cui avetebisogno per “accompagnare”entrambi (stile e mood)

- Il tipo di tovaglia (tradizionale,tovagliette all’americana, run-ner, centrotavola in stoffa,ecc…) e i tovaglioli

- Il servizio di piatti e bicchieriRicordo che gli accessori per ladecorazione comprendono:- sottopiatti- sottibicchieri- portatovaglioli- centrotavola- portacandele- runner- decorazioni per la tavola- segnaposto- decorazioni per le sedieNon sono tutti obbligatori, ov-viamente; anzi, più lo stile itendeessere minimal e sobrio, chiaro,delineato, più il mood contem-poraneo, meno sono gli elementida considerare per la sua “messain scena”.Molto utile sarebbe farvi una

Come decorarela tavoladel Natale 2012

26 DonneMagazine - Non solo il Blog

Nazmyal, design&styleNazmyal, design&styleNazmyal, design&style

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Una tavola rustica ma contemporanea.Servizio Urban di Villeroy & Boch. Fonte: Il sole 24 ore.

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sorta di mood board con ritaglidi giornale, fotografie, esempi diambienti natalizi che compren-dono la tavola, o anche di dettagli,che vi possono aiutare a scegliereil vostro stile e ciò che volete tra-

smettere a chi vi sta intorno.Detto questo passo ad esporrele tendenze di quest’anno.Gli stili per il Natale 2012, de-cretati da Christmasworld, unadelle maggiori fiere europee per

la decorazione stagionale, sceltesulla scia delle tendenze cheemergono contemporaneamentenella moda, nel design e nel-l’arredamento, sono sostanzial-mente quattro:

1. Il soft cloud, armonioso edelegante, delicato, femminile,leggero, trasparente ed evane-scente; va completato, per unsicuro effetto, da una calda il-luminazione, che avvolge forme

e crea ombre, per un delicatoeffetto sensoriale.Fondamentale il bianco in tuttele tonalita’, con tocchi di argento,oro, bronzo, e trasparenze. Per gli accessori sono consi-

gliati elementi glitterati, i ma-teriali soffici, quelli trasparentiquali cristallo, vetro, plasticao swarovski. Servizi di piattibianchi, con decorazioni in oroo argento.

27Numero Sette - Novembre Dicembre 2012

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Soft cloud e colori pantone abbinati (sulla destra dell’immagine).Fonte: Christmasworld.

Un’esempio di stile soft cloud,romantico ma contemporaneo. Fonte: Modern furniture

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28 DonneMagazine - Non solo il Blog

2. Il late night glam, attraente esensuale, che combina glamour,disco, e chic anni ‘70, caratterizzatoda linee opulente, raffinate, lieve-mente snob, e da elementi decorativi

rivisti e corretti in chiave moderna.Consigliati servizi di piatti in bronzo,marrone, bianco e bronzo; tovaglienei colori pantone suggeriti (moltoattuale il viola); accessori glitterati

in bronzo, viola, marrone, blu scuroo oltremare, melanzana. Suggeritol’uso di candele per un’atmosferasoffusa e decorazioni dalle formesensuali.

3. Il fancy folk, allegro, vibrantee vitale: il tema dominante è l’a-more per il rurale, il creativo, ilnaturale, caratterizzato prodottied allestimenti fatti a mano edin cui folklore e tradizione sonoreinterpretati in chiave moderna. Servizi di piatti semplici e dall’a-spetto rustico, tovaglie in colorie materiali naturali (cotone grezzo,lana, iuta…), accessori handmaderivisti secondo uno spettro cheva da un raffinato tocco di kitchalla purezza della natura (com-posizioni e centro-tavola con fiorisecchi, pigne, rametti, castagne,foglie secche, ecc…).

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Late night glam + colori pantone abbinati. Fonte: Christmasworld.

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Fancy folk + colori pantone abbinati. Fonte: Christmasworld.

Per un fancy folk contemporaneo.Fonte: HGTV.

Ancora fancy folk.Fonte: The heart of the sea.

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29Numero Sette - Novembre Dicembre 2012

4. Il cool vibrancy, uno stile ot-timistico e vitale, deciso, in cuii colori forti si abbinano ad undesign minimal: un lookmodernoe definito, carico di colori intensiche sembrano irradiare lucecome se fossero illuminati. Consigliato lo sfondo bianco (to-vaglia o tavolo nudo – in mdf,legno colorato, vetro, plastic –con tovagliette coloratissime),sul quale i colori vivaci risaltanoparticolarmente; superfici mo-nocrome e design scultoreo eminimalista per piatti e bicchieri;accessori contemporanei e mo-tivi grafici d’effetto, fluorescen-ze, trasparenze colorate in tonibrillanti, materiali moderni etecnologici, intrecci tessili sin-golari.

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Cool vibrancy + colori pantone abbinati. Fonte: Christmasworld.

Accessori coloratissimi per una tavola cool vibrancy.Fonte: The perfect palette.

Esempio di late night glam, sensualita’ a tavola. Fonte: Housetohome.

Page 30: Donne Magazine

Nel mondo del design èuna vera celebrità. Ge-niale, istrionico ed eclet-

tico, ha conquistato col suotalento i maggiori brand e ipiù importanti musei del mon-do, divenendo uno dei più si-gnificativi designer olandesi:parliamo di Marcel Wanders.Arrivato alla notorietà neglianni ’90 con il movimento con-

cettuale Droog Design, nel2000, reclutando i migliori ta-lenti in circolazione ha datovita a Moooi, innovativo branddi arredamento di cui è ancheart director. Suggestiva la suaproduzione di oggetti ispiratialle favole e al mondo onirico.I suoi lavori sono esposti alMoMa di New York, al Museumof Modern Art di san Francisco,

allo Stedelijk Museum di Am-sterdam, al Vitra Design Mu-seum in Germania.Qui le ultimissime novità dalsuo mondo… dai regali di Nataleal Design per creme-gioiello ecollezioni tableware assoluta-mente bianche, anche se ormaidatate al 2011. Quali sorpreseci riserverà per il Natale 2012?Intanto prendiamo delle idee.

Per Marks & Spencer (M & S)ha lanciato la collection MarcelWanders per M & S. La colle-zione è una gamma di giftingche include accessori maschilie femminili, dolci e dolciumi,cosmetici, i prodotti per lacasa e un’emozionante gammadi prodotti di Natale… Un De-sign accessibile a tutti!!!

� DESIGNa cura di Maria Grazia Cicala

Natale con…MarcelWanders Marcel Wanders

30 DonneMagazine - Non solo il Blog

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La collezione comprende oltre150 regali dal design unico eun negozio on-line disponibileal www.marksandspencer.com.

Marks& Spencer(M & S)collectionMarcel Wandersper M & S

Marks& Spencer(M & S)collectionMarcel Wandersper M & S

MW AQ. C

MW AQ. C

Page 32: Donne Magazine

Con la linea COSME Decorte,Marcel Wanders lancia MW AQ.COSME Decorte è un brand difascia alta per la bellezza consede a Tokyo.

La collaborazione iniziata conlo sviluppo di una nuova lineadi prodotti skincare. Con uningrediente idratante specialenoto come mucinsome e l’in-

clusione di legno di sandaloper calmare la mente, AQ MWcerca di portare la rigenerazionedella pelle e relax per la donnaesigente…

Non solo è moderno ed elegantema il suo design riflette la bel-lezza dei prodotti e incarnaanche la qualità superiore dei

prodotti che assicurano di do-nare alla pelle del viso la lu-minosità di un diamante… AQMW è disponibile esclusiva-

mente per il mercato asiaticoe solo nei grandi magazzini ealcuni negozi di cosmetici spe-ciali. www.cosmedecorte.com

32 DonneMagazine - Non solo il Blog

Cosme DecorteFirst campaignmodel SigridAgren. Photography byErwin Olaf. ArtDirection MarcelWanders.

Cosme DecorteFirst campaignmodel SigridAgren. Photography byErwin Olaf. ArtDirection MarcelWanders.

Page 33: Donne Magazine

Invece, la prima edizione del-l’incontro tra Alessi e MarcelWanders ha individuato una col-lezione completa di articoli per

la tavola di sensibilità umani-stica e ricca di dettagli. Percelebrare questo rapporto allaInternational Contemporary Fur-

niture Fair, Marcel ha creatoun’interpretazione artistica dellacollezione da tavola sotto formadi un’installazione video.

Ed è recente la notizia che lacollezione da tavola di MarcelWanders per World Class di

KLM Business è stata acquisitadall’Art Institute di Chicagoper includerla nella loro colle-

zione permanente di Architet-tura e Design… Alcune fotoper voi…

33Numero Quattro - Maggio Giugno 2012

Alessi- Marcel Wanders, Fotografia Nicole Marnati,Idea e Direzione artistica diMarcel WandersCollezione:'Keramiekmuseum Princesse-hof', Leeuwarden (PaesiBassi)

Alessi- Marcel Wanders, Fotografia Nicole Marnati,Idea e Direzione artistica diMarcel WandersCollezione:'Keramiekmuseum Princesse-hof', Leeuwarden (PaesiBassi)

collezione da tavola di Marcel Wanders per World Class di KLM Business

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34 DonneMagazine - Non solo il Blog

� POESIAa cura di Antonio Borrelli

Fino alla fine del mondoAscoltamie ricorda che nessuno è perfetto,quindi leggimi per l’ultima volta,perché tu sei il frutto che ho lasciato marcire,quando dubitavo della nostra storia d’amore,macchiandomi l’anima con una colpa eterna,trasformando tutti i tuoi giorni nell’oscurità,causandoti soltanto un male dietro l’altro,forse ero la vittima prescelta dall’invidia,che desiderava spazzare via i nostri baci,che invece sono qui vicino al mio cuore,dove respiro intensamente il tuo amore.

Ascoltami,forse il sesso non era la risposta ai miei dubbie molte lacrime non hanno lavato i tuoi errori,ma sto ancora osservando il mio bieco egoismoe quasi mi sembra di non rispettare questa vita,quel dono bellissimo da vivere nelle tue labbrae forse non dovrò proprio mai più scordare,che la passione è una follia del cuore,che l’amore è la gioia della vita,capace di sconfiggere la morte,mentre la passione ci inganna,come il vizio di una notte.

Ascoltami,qualsiasi cosa potrà accadere in futuro,tu rimarrai il regalo più bello del cielo,perché sei un battito infinito del cuore,quello che non avrei mai immaginato,un mistero più arcano delle profezie,come questo strano sentimento,che eliminerà il mio patimento,sopportando insieme la paurae un destino che appare nero,insieme contro l’incertezza,insieme contro il pericolo,insieme contro il dolore,tu sei l’anima che salva,quella mai ascoltata,il brivido della vita,forse fino alla fine,di noi, me, tee del mondo.

Brevedescrizione diFino alla finedel mondo

“Amor Omnia Vincit”La passione è paragonabile alla menzognasenza speranza, che incatena milionid’individui sconosciuti. L’olocausto moraledelle anime che dimenticano il significatodell’amore, proprio questo è il messaggionascosto tra le righe. L’amore è l’arca disalvezza dell’umanità, perché se mai cisarà un diluvio di lacrime, o una possibilefine del mondo, solamente amandocicapiremo l’eternità della breve esistenzaterrena.

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35Numero Sette - Novembre Dicembre 2012

� ARTEa cura

di Antonella Pfeiffer

Renata Pfeiffere il mondodegli abissiUn successo annunciato

Si è tenuta presso il MuseoFondazione Luciana Ma-talon di Milano la mostra

“Il magico mondo degli abissi”dell’artista Renata Pfeiffer cheha riscontrato un successostraordinario. Infatti, la mostra– che doveva concludersi il 27ottobre scorso – è stata prorogatafino alla prima settimana dinovembre.L’artista ha immaginato le in-credibili creature del mondosommerso e per questo ha sca-vato con la mente e con la suaperizia tecnica nei fondali delmare e in quelli della terra. Un vero e proprio viaggio ametà tra fantasia e realtà.Renata Pfeiffer ha iniziato aesporre le sue opere negli anniSettanta, ottenendo un lusin-ghiero consenso sia da partedel pubblico sia dalle più auto-revoli personalità della criticacontemporanea: Liana Bortolon,Dino Buzzati, Alfio Coccia, Raf-faele Carrieri, Brunetta, GiorgioMascherpa, Gilberto Madioni,Dino Villani, Maria Pia Matteotti,tra molti altri, hanno dato moltorisalto alle sue creazioni conarticoli e recensioni sui giornali

più importanti dell’epoca. Pur-troppo la sua attività artisticaha subito un brusco arrestonegli anni Novanta a causa diun grave tumore che l’ha colpita.Malgrado ciò, Renata non si èmai data per vinta, combattendoil male e sconfiggendolo, e haripreso a lavorare con i coloriacrilici, abbinandoli all’effettoluminoso di metalli e pietre.Oggi i suoi quadri sono compostida metalli e gioielli: rame, bron-zo, alluminio, fili d’acciaio, ma-

teriali di recupero, minuteriemetalliche e pietre semipreziose(diaspri, corniole, quarzi, pietredi Maiorca e cristalli di Boe-mia).Una particolarità singolare èche i gioielli che fanno parte diciascun quadro si possono stac-care e indossare.Renata Pfeiffer ha dedicatoquesta mostra al marito EnricoBagnoli, compagno di una vitae grande ed insuperato dise-gnatore.

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DonneMagazine - Non solo il Blog

� FOODa cura di Anna Marangella

� FOODa cura di Anna Marangella

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Il pranzo di Natalerustico chicIl pranzo di Natalerustico chic

Risotto con salsiccia,funghi e scaglie di granaCosa vi serve:• 500 gr di riso carnaroli• 120 gr di funghi porcini secchi• 200 gr di salsiccia • brodo vegetale • vino bianco secco• sale • pepe • uno spicchio d’aglio• scaglie di grana • olio extravergine• un pezzetto di burro per mantecare

Preparazione: Tre ore prima di preparare il risotto mettere i funghi a bagno in acqua a temperaturaambiente. In una casseruola versare un bel giro d’olio e lasciarvi soffriggere lo spicchio d’aglio.Eliminarlo, versare il riso e lasciarlo tostare a fiamma vivace. Bagnare con un bicchiere abbondantedi vino e lasciarlo evaporare. Unire la salsiccia privata del budello e tritata. Bagnare con un mestolodi brodo e unire i funghi sciacquati e ben strizzati. Filtrare con un telo pulito l’acqua di ammollo deifunghi e usarla per la cottura del risotto alternandola al brodo vegetale. Quando il risotto è prontospegnere la fiamma e mantecare con poco burro. Servire per caldo cosparso di scaglie di grana.

Pane veloce con le nociCosa vi serve:• 400 gr di farina Manitoba• 100 gr di noci sgusciate e tritate finemente• 370 ml di acqua appena tiepida• mezzo cubetto di lievito di birra • un cucchiaino e mezzo di sale • un cucchiaino di miele

Preparazione: In una tazza sciogliamo il lievito e il miele in una parte dell’acqua. In una ciotola versiamola farina, le noci e aggiungiamo il composto di lievito e il resto dell’acqua mescolando velocemente conuna forchetta. Per ultimo uniamo il sale. Mescoliamo di nuovo per amalgamarlo al composto. Otterremoun impasto risulterà molle, appiccicoso e non liscio. Spolveriamo la superficie con una manciata difarina, copriamo e mettiamo a lievitare per un'ora e mezza. A questo punto trasferiamo l’impasto su unateglia ricoperta di carta da forno infarinata (teniamo la parte infarinata dell’impasto rivolta verso l’alto).Dividiamolo in tre filoni uguali modellandoli con delicatezza per non sgonfiarli. Inforniamoli a 240 gradiper 30 minuti circa, finché non sono ben dorati.

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37Numero Sette - Novembre Dicembre 2012

Arrosto di coscia di maialino al sale aromatizzatoalle erbe con patate, broccoli e carotine glassate

Cosa vi serve per la frolla:• 150 gr di farina 00• 100 gr di burro morbido• 50 gr di zucchero a velo• 1 tuorlo d’uovo• un pizzico di sale• un pizzico di lievito per dolci• aroma di vaniglia

Preparazione: Preparare la frolla mettendo in una ciotola tutti gli ingredienti e impastando velocementeformando una palla. Porla in frigorifero per una ventina di minuti. Sbucciare e tagliare a pezzetti le pere.In una padella far sciogliere il burro con lo zucchero di canna a fuoco basso, versarvi le pere e cuocerleper otto minuti mescolando spesso per ricoprirle bene di caramello.Foderare con la frolla 6 stampini da crostatina, bucherellare il fondo e distribuirvi le pere e le gocce dicioccolata. Infornare a 180 gradi per 20 minuti circa. Servirle accompagnate da panna montata pocozuccherata.

Cosa vi serve per la farcia alle pere:• 2 grosse pere• 4 cucchiai rasi di zucchero di canna• 30 gr di burro• gocce di cioccolato fondente• panna montata poco zuccherata per servire

Cosa vi serve:• un arrosto di coscia di maialino con la sua cotenna (circa 2 chili di peso)• sale aromatizzato alle erbe(da preparare come spiegato nella ricetta)

• 7 - 8 patate di media grandezza• 2 grosse cime di broccolo verde• una confezione da 450 gr di carotine baby surgelate• burro • miele • olio extravergine d’oliva • aglio • peperoncino• sale • pepe • peperoncino

Crostatine con pere glassatee gocce di cioccolato

Preparazione: Prepariamo il nostro arrosto incidendo con qualche taglietto la cotenna e massaggiandolouniformemente con due manciate di sale aromatizzato preparato così: mettiamo nel mixer una tazza disale grosso, un cucchiaio di rosmarino, uno spicchio d’aglio, qualche foglia di salvia, del pepe nero ingrani, una foglia di alloro, del timo. Frulliamo il tutto. Disponiamo l’arrosto su una teglia unta e inforniamoloa 180 gradi per circa due ore spennellandolo ogni tanto con il fondo di cottura che si formerà.Carotine glassate: Scottare le carotine ancora surgelate in acqua bollente per un minuto.Scolarle e versarle in una padella in cui si sarà fatto sciogliere un pezzetto di burro aggiungere uncucchiaino di miele e cuocere sempre a fuoco basso finché sono tenere. Regolare di sale e servire. Broccoli ripassati: Lessare al dente i broccoli, scolarli bene e versarli in una padella con olio, unospicchio d’aglio, sale e un pizzico di peperoncino. Spadellare per qualche minuto finché non sonoben insaporiti.Spicchi di patate al forno: Sbucciate e tagliate prima in quattro e poi in otto spicchi delle patate dimedia grandezza. Tuffatele per tre minuti in acqua bollente poi scolatele e asciugatele bene con uncanovaccio. Disponetele in una teglia con olio, pepe e un po’ del sale aromatico preparato per l’arrosto.Cospargete con 50 gr di burro fuso e infornate a 180 gradi fino a completa doratura. Ci vorrannocirca 20-30 minuti.

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Un paio di giorni fa hoavuto l’occasione di te-stare, presso il Centro

Benessere Maylea in Via Turatia Segrate (MI), un trattamentoviso per pelli mature, firmatoDiego Dalla Palma.Oltre al rilassante (ma sul serio)massaggio di benvenuto e dopoun accurato trattamento viso,ho scoperto la cosmesi del“con”, contro quella del “sen-za”. In che senso?Il trattamento fatto con i pro-dotti della della linea RVB DiegoDalla Palma Professional, hannoun’azione bio-rivitalizzante mul-ti-attiva, con la formula 51+3Complex che ha in sé i seguentielementi, ecco il concetto del“con”:20 amminoacidiFondamentali per la neo for-mazione cellulare16 vitamineProteggono dalle azioni esterne6 oligo-elementi naturaliFondamentali per il metaboli-smo cellulare3 acidi nucleiciPer la vitalità cellulare4 ceramidiCostituiscono la funzione “bar-riera”2 osmo-protettori cellulari

Per il corretto contenuto del-l’acqua all’interno delle cellule3 acidi jaluronici1 Leviga le micro rughe2 Idratazione e compattezzacutanea3 Neo formazione di acido ia-luronico

Il risultato, a dire il vero, l’honotato subito: viso sgonfio (lemie perenni occhiaie erano sva-nite), zampe di gallina intornoagli occhi dimezzate e pelle pu-lita e liscia; in più e non menoimportante, uno stato di benes-sere generale, dovuto probabil-mente anche ai massaggi alviso fatti durante le varie fasidel trattamento, applicando ivari prodotti. Fantastica anchel’applicazione del siero per ilcontorno occhi e labbra, cosache a casa, da sola, non facciomai anche se dovrei.Naturalmen-te i vari trat-tamenti visoeffettuati incicli di 5 o10 sedute,sono perso-nalizzati, sidecide il trat-tamento spe-

cifico e in certi casi si utilizzanoanche macchinari per avere ri-sultati ancora più efficaci unen-do ossigeno o LPG Endermo-logie viso, in base al check updella pelle della cliente. In-somma, se avete occasione ditestare la crema 51+3 ComplexRVB Diego Dalla Palma Pro-fessional, non tiratevi indietroperché, ve lo garantisco, re-sterete sbalordite dal risultatofinale.Stampando questo articolo avretela possibilità di ritirare pressoil Centro Benessere Maylea unpiccolo tester dove potete provareuna delle linee Diego Dalla Pal-ma.Maylea BenessereVia Turati,520090 Segrate (MI)Tel: 02 2132498Sito: www.mayleabenessere.ite-mail: [email protected]

Provato per Voi…

� BENESSEREa cura di Antonella Pfeiffer

38 DonneMagazine - Non solo il Blog

Page 39: Donne Magazine

39Numero Sette - Novembre Dicembre 2012

� CHI SIAMO

DONNE MAGAZINEwww.donne-magazine.com

Anno 1° - N. 7N° 181 Tribunale di Milano – 06/04/2012

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Direttore ResponsabileFabrizio Vallari

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Hanno collaborato a questo numero:Anna Marangella

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Numero Sette - Novembre Dicembre 2012

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