Don Luigi Palazzolo

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Don Luigi Palazzolo Don Luigi Palazzolo Il Il sacerdote sacerdote

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Don Luigi Palazzolo. Il sacerdote. un prete. senza titoli né privilegi,. semplicemente "prete"!. un prete. che amava definirsi “ignorante” ma che in realtà. "vide da lontano". La sua vocazione-missione è essere…. prete della confidenza in Dio Provvidente; - PowerPoint PPT Presentation

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Don Luigi PalazzoloDon Luigi Palazzolo

Il Il sacerdotesacerdote

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La sua vocazione-La sua vocazione-missione è essere…missione è essere…

prete della prete della predicazionepredicazione tra la gente semplice del tra la gente semplice del popolo; popolo;

prete dell’prete dell’oratoriooratorio, tra la , tra la gioventù poveragioventù povera

prete della prete della comunionecomunione, , sempre più intima col sempre più intima col PadrePadre, di una comunione , di una comunione fedele e operosa con la fedele e operosa con la ChiesaChiesa e di una e di una comunione proficua comunione proficua con i con i fratellifratelli

prete della prete della confidenzaconfidenza in Dio in Dio Provvidente; Provvidente;

prete dell’prete dell’umiltàumiltà profonda, profonda, della della ubbidienzaubbidienza perfetta, perfetta, di una evangelica di una evangelica povertàpovertà

prete della prete della caritàcarità e della e della gratuitàgratuità

prete della prete della gioiagioia prete dellaprete della preghierapreghiera prete della prete della sapienza sapienza

umile e semplice umile e semplice

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La predicazioneLa predicazione Immerso nel popolo con il cuore Immerso nel popolo con il cuore

e con l’attività, don Luigi ne e con l’attività, don Luigi ne interpreta bene gli slanci interpreta bene gli slanci

religiosi, la fede semplice ma religiosi, la fede semplice ma robusta; ne intuisce le possibilità robusta; ne intuisce le possibilità

da sviluppare e le ombre da da sviluppare e le ombre da rischiarare. rischiarare.

Sa trovare il tono giusto per Sa trovare il tono giusto per parlare dell’parlare dell’Amabile InfinitoAmabile Infinito

all’uomo oppresso dalla all’uomo oppresso dalla pesantezza della vita quotidiana, pesantezza della vita quotidiana, sa aprire la povertà materiale e sa aprire la povertà materiale e

morale alla speranza.morale alla speranza.

La parte sua nelle Missioni era la gioventù d’ambo i sessi... La parte sua nelle Missioni era la gioventù d’ambo i sessi... In questo nessuno riusciva meglio del Palazzolo. Nei discorsi In questo nessuno riusciva meglio del Palazzolo. Nei discorsi che faceva ai giovani e alle giovani, era impareggiabile. Li che faceva ai giovani e alle giovani, era impareggiabile. Li teneva là gli uni e le altre pendenti dalle sue labbra. Sapeva teneva là gli uni e le altre pendenti dalle sue labbra. Sapeva condire quei discorsi con fatti e con uno stile che i giovani condire quei discorsi con fatti e con uno stile che i giovani sarebbero stati immobili tutto il giorno ad ascoltarlo... sarebbero stati immobili tutto il giorno ad ascoltarlo... Altra sua occupazione e Altra sua occupazione e fatica nel tempo delle Missioni era il canto: raccoglieva fatica nel tempo delle Missioni era il canto: raccoglieva quanti più poteva giovani e giovanette e insegnava loro delle quanti più poteva giovani e giovanette e insegnava loro delle canzoncine sacre, in gran parte di sua composizione, che canzoncine sacre, in gran parte di sua composizione, che poi faceva cantare in chiesa”. poi faceva cantare in chiesa”. (don Luigi Rossi, testimone e compagno nelle (don Luigi Rossi, testimone e compagno nelle missioni popolari)missioni popolari)

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L’oratorioL’oratorio

Largo spazio alle Largo spazio alle festefeste religiose e non religiose (il carnevale, le religiose e non religiose (il carnevale, le sagre di paese ecc.) per cui si metteva in moto l’attività di tutti, dai sagre di paese ecc.) per cui si metteva in moto l’attività di tutti, dai ragazzi ai collaboratori giovani e adulti, laici, preti e suore.ragazzi ai collaboratori giovani e adulti, laici, preti e suore.

Non mancava mai, anzi don Luigi lo voleva di proposito, il Non mancava mai, anzi don Luigi lo voleva di proposito, il sano sano divertimentodivertimento: rappresentazioni teatrali di vario tipo e in particolare : rappresentazioni teatrali di vario tipo e in particolare l’attività della baracca dei burattini, manovrati con arte da don Luigi l’attività della baracca dei burattini, manovrati con arte da don Luigi stesso.stesso.

Presenza attiva nell’oratorio di gruppi o associazioni particolari, per Presenza attiva nell’oratorio di gruppi o associazioni particolari, per una una formazione cristiana più capillareformazione cristiana più capillare e approfondita dei ragazzi e approfondita dei ragazzi e giovani...e giovani...

Scuole seraliScuole serali per giovani e adulti analfabeti, ovviamente poveri per giovani e adulti analfabeti, ovviamente poveri operai e contadini; scuole festive per le ragazze che andavano ben operai e contadini; scuole festive per le ragazze che andavano ben presto al lavoro e non avevano potuto frequentare normalmente le presto al lavoro e non avevano potuto frequentare normalmente le scuole elementari.scuole elementari.

Per don Luigi la parola Per don Luigi la parola “ORATORIO” significa:“ORATORIO” significa:

Intensa e ben organizzata Intensa e ben organizzata attività attività catechisticacatechistica per tutti; per tutti;

Tempi della Tempi della preghierapreghiera, , importanti e ben importanti e ben curati: curati: Don Luigi si studiava di rendere amabile ai Don Luigi si studiava di rendere amabile ai ragazzi la preghiera, in modo che non la ragazzi la preghiera, in modo che non la prendessero come un peso, ma come il prendessero come un peso, ma come il soddisfacimento di un bisogno dell’anima. Non soddisfacimento di un bisogno dell’anima. Non teneva i ragazzi lungamente in chiesa. teneva i ragazzi lungamente in chiesa. Brevi le Brevi le orazioni, brevi i discorsi, brevi le funzioni, non orazioni, brevi i discorsi, brevi le funzioni, non lunghe nemmeno le preparazioni ai sacramenti” .lunghe nemmeno le preparazioni ai sacramenti” .

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La comunione La comunione con il con il

Padre…Padre…

Da qui, la scelta di servire Da qui, la scelta di servire gli ultimi diviene una gli ultimi diviene una conseguenza logica e conseguenza logica e indispensabile: nel volto dei indispensabile: nel volto dei poveri e degli ultimi è poveri e degli ultimi è riflesso il volto di Dio; riflesso il volto di Dio; servendo e vivendo con loro, servendo e vivendo con loro, entra in perfetta comunione entra in perfetta comunione col Padre.col Padre.

““Chi alla vista di un Dio crocifisso può Chi alla vista di un Dio crocifisso può resistere a non amarlo?” resistere a non amarlo?” Don Luigi vede in Gesù che muore ignudo Don Luigi vede in Gesù che muore ignudo sulla Croce il gesto più alto dell’Amore di sulla Croce il gesto più alto dell’Amore di Dio Padre. Quando contempla questo Dio Padre. Quando contempla questo mistero d’amore ne resta affascinato mistero d’amore ne resta affascinato fino ad avvertire che non può tirarsi fino ad avvertire che non può tirarsi indietro, che deve “darsi” come Lui indietro, che deve “darsi” come Lui

La strada sicura per entrare in La strada sicura per entrare in comunione con Dio e per vivere comunione con Dio e per vivere come Lui è l’Eucarestia come Lui è l’Eucarestia “Quando riceviamo “Quando riceviamo l’Eucarestia diventiamo l’Eucarestia diventiamo una cosa stessa con Cristo: una cosa stessa con Cristo: noi ci mutiamo in Lui.”noi ci mutiamo in Lui.”

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La ferma volontà di vivere in comunione con il La ferma volontà di vivere in comunione con il Signore Gesù genera come conseguenza in don Luigi Signore Gesù genera come conseguenza in don Luigi il desiderio di essere in comunione con la Chiesa: il desiderio di essere in comunione con la Chiesa: “Ecco dunque la prima cosa: stare attaccati “Ecco dunque la prima cosa: stare attaccati a Gesù Cristo, ma nel modo che Egli vuole, a Gesù Cristo, ma nel modo che Egli vuole, cioè con quell’ossequio di ubbidienza alla cioè con quell’ossequio di ubbidienza alla sua Sposa che, salendo Egli al Cielo, ci ha sua Sposa che, salendo Egli al Cielo, ci ha lasciata quale interprete della sua volontà: lasciata quale interprete della sua volontà: la Chiesa! Chi non ubbidisce alla sua la Chiesa! Chi non ubbidisce alla sua Chiesa, non è con Gesù Cristo.”Chiesa, non è con Gesù Cristo.”

… … con la Chiesacon la Chiesa

Alle sue suore raccomanda: Alle sue suore raccomanda: “State sempre unite al Sommo “State sempre unite al Sommo Pontefice … in Pontefice … in tutto ciò che riguarda la fede, il tutto ciò che riguarda la fede, il costume ed il governo della costume ed il governo della Chiesa in generale Chiesa in generale e il nostro minimo istituto in e il nostro minimo istituto in particolare.”particolare.”

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Il vivere in intima unione con il Padre e in pieno accordo con la Chiesa Il vivere in intima unione con il Padre e in pieno accordo con la Chiesa genera in lui la volontà di comunione con i fratelli e il desiderio di genera in lui la volontà di comunione con i fratelli e il desiderio di coinvolgere il maggior numero di persone per dare una risposta coinvolgere il maggior numero di persone per dare una risposta all’Amore gratuito ricevuto. all’Amore gratuito ricevuto.

Don Luigi fa emergere le capacità insite nel cuore di ognuno e fa Don Luigi fa emergere le capacità insite nel cuore di ognuno e fa fruttificare al meglio le risorse umane di cui riesce a disporre; con la fruttificare al meglio le risorse umane di cui riesce a disporre; con la semplicità e l’umiltà che gli derivano dall’essere strumento nelle mani semplicità e l’umiltà che gli derivano dall’essere strumento nelle mani di Dio, fa comunione con gli uomini, tra gli ultimi e i più poveri, dove di Dio, fa comunione con gli uomini, tra gli ultimi e i più poveri, dove si riflette la presenza di Cristo e chiede risposte concrete e chiare. si riflette la presenza di Cristo e chiede risposte concrete e chiare.

““Prendiamocela di patto che siamo poveri e dobbiamo stare Prendiamocela di patto che siamo poveri e dobbiamo stare da poveri e coi poveri; Gesù Cristo ci vuole coi poveri, coi da poveri e coi poveri; Gesù Cristo ci vuole coi poveri, coi poveri … coi poveri. poveri … coi poveri. Dovete vivere da povere con le povere e gustare gli Dovete vivere da povere con le povere e gustare gli incomodi della povertà”incomodi della povertà”

Per don Luigi il modello da seguire nelle relazioni è la Sacra Famiglia Per don Luigi il modello da seguire nelle relazioni è la Sacra Famiglia di Nazareth, dove tutto viene vissuto in armonia, dove regna la pace e di Nazareth, dove tutto viene vissuto in armonia, dove regna la pace e ognuno si sente partecipe e coinvolto nelle scelte di vita dell’altro. ognuno si sente partecipe e coinvolto nelle scelte di vita dell’altro.

… … con i fratellicon i fratelliin particolare con i “non in particolare con i “non

raggiunti”raggiunti”

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La confidenzaLa confidenza Con la sua vita di povertà il Palazzolo testimonia che Con la sua vita di povertà il Palazzolo testimonia che

solamente il Signore è la vera e solida ricchezza per ogni solamente il Signore è la vera e solida ricchezza per ogni uomo e che a Lui solo si deve la confidenza radicale: uomo e che a Lui solo si deve la confidenza radicale:

"Prega tanto il Signore che ci dia, e a me in "Prega tanto il Signore che ci dia, e a me in particolare, grande confidenza in Lui. Bisogna particolare, grande confidenza in Lui. Bisogna persuadersi che da Lui solo dobbiamo aspettarci persuadersi che da Lui solo dobbiamo aspettarci tutto, dagli uomini nulla”tutto, dagli uomini nulla”

La sua fiducia in un Padre che gratuitamente ama e serve la La sua fiducia in un Padre che gratuitamente ama e serve la vera grandezza dell'uomo, è confermata, ancora più vera grandezza dell'uomo, è confermata, ancora più chiaramente e abbondantemente, dalla costante, quasi chiaramente e abbondantemente, dalla costante, quasi scrupolosa, preoccupazione di assecondare sempre e scrupolosa, preoccupazione di assecondare sempre e dovunque la volontà di Dio.dovunque la volontà di Dio.

È uno dei propositi più sottolineati negli esercizi spirituali, è È uno dei propositi più sottolineati negli esercizi spirituali, è

il tema che più frequentemente ricorre nel suo epistolario e il tema che più frequentemente ricorre nel suo epistolario e rappresenta il filo conduttore della sua attività. Le diverse rappresenta il filo conduttore della sua attività. Le diverse iniziative (oratorio maschile, oratorio femminile, Istituto iniziative (oratorio maschile, oratorio femminile, Istituto delle suore, apertura delle varie case) fioriscono dal suo delle suore, apertura delle varie case) fioriscono dal suo cuore e dalle sue mani solo quando è sicuro di essere nella cuore e dalle sue mani solo quando è sicuro di essere nella volontà del Signore. volontà del Signore.

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L’umiltà …L’umiltà …

Una volta fu visto viaggiare sopra un carretto tirato da un asino e Una volta fu visto viaggiare sopra un carretto tirato da un asino e tenendo in mano, per ripararsi dalla pioggia, un ombrello lacero tenendo in mano, per ripararsi dalla pioggia, un ombrello lacero e rotto. Si recò con un simile equipaggio da Torre Boldone fino a e rotto. Si recò con un simile equipaggio da Torre Boldone fino a Gavarno, a visitare Mons. Speranza …. Mons. Speranza lo accolse Gavarno, a visitare Mons. Speranza …. Mons. Speranza lo accolse con grande amorevolezza e lo volle a pranzo. Venuta l’ora della con grande amorevolezza e lo volle a pranzo. Venuta l’ora della partenza, il Palazzolo, presente il Vescovo, fece attaccare il suo partenza, il Palazzolo, presente il Vescovo, fece attaccare il suo giumento al carretto e stava per montarvi, mentre un suo giumento al carretto e stava per montarvi, mentre un suo orfanello pigliava le redini. Allora il Vescovo, volendo far prova orfanello pigliava le redini. Allora il Vescovo, volendo far prova dell’umiltà e della obbedienza del Palazzolo, gli disse: dell’umiltà e della obbedienza del Palazzolo, gli disse: «In «In complesso ella è ben comoda codesta vostra vantata complesso ella è ben comoda codesta vostra vantata umiltà. Siete venuto qui senza fatica al mondo col umiltà. Siete venuto qui senza fatica al mondo col vostro carrettino guidato da mano altrui. Vorrei vostro carrettino guidato da mano altrui. Vorrei vedervi un po’ pigliare voi stesso le briglie del vostro vedervi un po’ pigliare voi stesso le briglie del vostro giumento e guidarlo a mano».giumento e guidarlo a mano». Non ci volle altro pel Non ci volle altro pel Palazzolo. Giubilante d’aver avuto un tal comando dal suo Palazzolo. Giubilante d’aver avuto un tal comando dal suo Vescovo, collocò tosto sul carretto il suo orfanello e pigliato con Vescovo, collocò tosto sul carretto il suo orfanello e pigliato con una mano per le briglie il giumento, coll’altra agitando da bravo una mano per le briglie il giumento, coll’altra agitando da bravo carrettiere la frusta e gridando appunto come sogliono i carrettiere la frusta e gridando appunto come sogliono i carrettieri, si pose in viaggio, e sarebbe certamente andato fino a carrettieri, si pose in viaggio, e sarebbe certamente andato fino a Torre ed in capo al mondo in quella maniera, se lasciatogli fare Torre ed in capo al mondo in quella maniera, se lasciatogli fare così un tratto di via, Monsignore non lo avesse richiamato, così un tratto di via, Monsignore non lo avesse richiamato, ordinandogli di montare di nuovo sul carretto e di usare poi ordinandogli di montare di nuovo sul carretto e di usare poi parcamente di queste mostre di umiltà.parcamente di queste mostre di umiltà.

Dal Castelletti:Dal Castelletti: “… Il vero umile poco “… Il vero umile poco parla di sé. E se ne parla lo fa con la parla di sé. E se ne parla lo fa con la consapevolezza di chi si sente consapevolezza di chi si sente bisognoso dell’aiuto di Dio. Nella bisognoso dell’aiuto di Dio. Nella maggior parte delle sue lettere si firma maggior parte delle sue lettere si firma coi nomi di coi nomi di povero peccatore, sacco di povero peccatore, sacco di miserie, prete miserabile, miserie, prete miserabile, e simili. e simili. Scrivendo alla Madre Gabrieli la Scrivendo alla Madre Gabrieli la supplica supplica «per amor del caro nostro «per amor del caro nostro Gesù e della dolce Madre Maria» Gesù e della dolce Madre Maria» a non a non volergli tacer nulla di nulla che vegga volergli tacer nulla di nulla che vegga in lui di mancante.in lui di mancante.

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… … l’obbedienza…l’obbedienza… Don Rossi racconta:Don Rossi racconta:

«Era di una obbedienza singolare, cosicché si può dire, che viveva «Era di una obbedienza singolare, cosicché si può dire, che viveva di obbedienza. Voleva l’obbedienza in tutto, anche nelle cose di obbedienza. Voleva l’obbedienza in tutto, anche nelle cose minime e vi si atteneva scrupolosamente. Per lui il Superiore era minime e vi si atteneva scrupolosamente. Per lui il Superiore era tutto; la voce del Superiore era la voce di Dio. … Non ragionava su tutto; la voce del Superiore era la voce di Dio. … Non ragionava su quello che gli veniva imposto, né discuteva, ma lo poneva in quello che gli veniva imposto, né discuteva, ma lo poneva in esecuzione. L’obbedienza lo rendeva tranquillissimo del suo esecuzione. L’obbedienza lo rendeva tranquillissimo del suo operare. L’obbedienza lo avrebbe mandato nel fuoco. Quante volte operare. L’obbedienza lo avrebbe mandato nel fuoco. Quante volte mi diceva tutto allegromi diceva tutto allegro: :

““Il Superiore ha approvato, che faccia Il Superiore ha approvato, che faccia questo, che faccia quest’altro; sono sicuro questo, che faccia quest’altro; sono sicuro quindi, che non isbaglio!quindi, che non isbaglio! ». ».

Don Luigi scrive a Madre Teresa:Don Luigi scrive a Madre Teresa: ““Preghi per me, perché ho bisogno di umiltà profonda Preghi per me, perché ho bisogno di umiltà profonda

per essere lucido e netto con chi mi dirige. Se sarò per essere lucido e netto con chi mi dirige. Se sarò obbediente, sarò morto di quella morte, che è la più viva obbediente, sarò morto di quella morte, che è la più viva vita e sarò salvo. Siamo obbedienti fino a morire!”.vita e sarò salvo. Siamo obbedienti fino a morire!”.

““Se l’obbedienza mi permettesse di fare tutto quello che Se l’obbedienza mi permettesse di fare tutto quello che

la mia mente mi suggerisce, benché siano cose la mia mente mi suggerisce, benché siano cose stravaganti, qual nocumento mi porterebbe il mondo? stravaganti, qual nocumento mi porterebbe il mondo? Ciò che porta danno non è che il peccato; questo debbo Ciò che porta danno non è che il peccato; questo debbo fuggire a costo della vita; ma le cattive figure che avessi fuggire a costo della vita; ma le cattive figure che avessi a fare, facendomi tenere dal mondo per pazzo o stolto, a fare, facendomi tenere dal mondo per pazzo o stolto, queste anzi mi servono per tenermi umiliato. queste anzi mi servono per tenermi umiliato.

Page 13: Don Luigi Palazzolo

… … la povertàla povertàDon Luigi durante gli esercizi a Roma:Don Luigi durante gli esercizi a Roma: ““Non so se nella S. Messa o nella meditazione Non so se nella S. Messa o nella meditazione

prima mi si presentò alla mente, che Gesù morì prima mi si presentò alla mente, che Gesù morì ignudo sulla croce e però sentii desiderio di povertà ignudo sulla croce e però sentii desiderio di povertà e abbandonar tutto. … Grande eccitamento ancora e abbandonar tutto. … Grande eccitamento ancora a spogliarmi di tutto per amore di Gesù. In questo a spogliarmi di tutto per amore di Gesù. In questo ebbi pensato la notte, nella quale non ho dormito il ebbi pensato la notte, nella quale non ho dormito il mio solito e sono stato molto tempo svegliato e mio solito e sono stato molto tempo svegliato e agitato dolcemente da questi pensieri. … Mi ha agitato dolcemente da questi pensieri. … Mi ha messo in grande agitazione la mia risoluzione, ma messo in grande agitazione la mia risoluzione, ma avendo parlato col mio R. Direttore, mi sentii quieto avendo parlato col mio R. Direttore, mi sentii quieto e sono deciso per il sì..... Passeggiando nel giardino e sono deciso per il sì..... Passeggiando nel giardino sentii grande consolazione nel seguitare Gesù sentii grande consolazione nel seguitare Gesù ignudo; e questo mentre pensavo appunto alla mia ignudo; e questo mentre pensavo appunto alla mia risoluzione. Viva la povertà”. risoluzione. Viva la povertà”.

““Salendo le scale per entrare in Salendo le scale per entrare in cella, ho dovuto fermarmi sulle cella, ho dovuto fermarmi sulle scale istesse a ragionarla un scale istesse a ragionarla un poco col Cuore purissimo di poco col Cuore purissimo di Maria, la cui bella immagine sta Maria, la cui bella immagine sta dipinta sul muro del terrapieno, dipinta sul muro del terrapieno, ed anche là ho sentito ravvivarmi ed anche là ho sentito ravvivarmi il mio desiderio. il mio desiderio.

Al dubbio che mi disturbava, se Al dubbio che mi disturbava, se dovrò privarmi del tal quadro, dovrò privarmi del tal quadro, del cembalo, ecc. ecc., rispondo:del cembalo, ecc. ecc., rispondo: Farò quello che Dio vorrà.Farò quello che Dio vorrà.

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Carità e gratuitàCarità e gratuità

““Se vi sono delle anime da salvare, e Iddio si compiace di Se vi sono delle anime da salvare, e Iddio si compiace di salvarle per mezzo nostro, come dire di no?”.salvarle per mezzo nostro, come dire di no?”. Così scriveva il Così scriveva il Palazzolo, giustificando la larghezza sua nell’aver accettato alcuni Palazzolo, giustificando la larghezza sua nell’aver accettato alcuni orfani. Lo muoveva a compassione la miseria dei corpi, ma ancor più orfani. Lo muoveva a compassione la miseria dei corpi, ma ancor più quella delle anime; quindi gli era caro il togliere quei poveri derelitti quella delle anime; quindi gli era caro il togliere quei poveri derelitti dalla strada e custodirli corporalmente per poter poi loro giovare dalla strada e custodirli corporalmente per poter poi loro giovare nell’anima, apprendendo loro a conoscere ed amare il buon Dio. nell’anima, apprendendo loro a conoscere ed amare il buon Dio.

Così mons Amadei dice di lui:Così mons Amadei dice di lui:La sua vocazione: essere memoria di Cristo crocifisso, La sua vocazione: essere memoria di Cristo crocifisso,

poveropovero e umile, nel gratuito e completo darsi ai fratelli, e umile, nel gratuito e completo darsi ai fratelli,

in particolare dove è richiesta maggior gratuità, cioè in particolare dove è richiesta maggior gratuità, cioè nel nel

servizio ai più bisognosi, privi di qualsiasi aiuto e servizio ai più bisognosi, privi di qualsiasi aiuto e rifiutati rifiutati

da tutti. da tutti.

Il fuoco della carità che gli arde nel cuore, quella carità Il fuoco della carità che gli arde nel cuore, quella carità la radicale, la più illimitata, che non dice mai “basta” non gli lascia pace. la radicale, la più illimitata, che non dice mai “basta” non gli lascia pace. Come un padre tenero ed affettuoso è sollecito del bene materiale e Come un padre tenero ed affettuoso è sollecito del bene materiale e spirituale dei suoi figli, ai quali pur nella povertà non vuole che manchi il spirituale dei suoi figli, ai quali pur nella povertà non vuole che manchi il necessario per la vita del corpo e che abbondino i conforti che tengono necessario per la vita del corpo e che abbondino i conforti che tengono vivo lo spirito. vivo lo spirito. (Castelletti)(Castelletti)

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La gioiaLa gioia

Parlando di come vuole le sue suore, per la sua naturale Parlando di come vuole le sue suore, per la sua naturale sensibilità e delicatezza, don Luigi non indugia sensibilità e delicatezza, don Luigi non indugia nell’affermarenell’affermare::“Il modo di trattare mi piace che sia “Il modo di trattare mi piace che sia rispettoso con tutti, ma nello stesso tempo rispettoso con tutti, ma nello stesso tempo aperto, franco, allegro”aperto, franco, allegro”. .

E così le persone, anche le più ferite dalla vita per non E così le persone, anche le più ferite dalla vita per non aver avuto una famiglia, non aver provato un affetto vero, aver avuto una famiglia, non aver provato un affetto vero, scoprono di “stare a cuore” a un Dio che scoprono di “stare a cuore” a un Dio che

““non dimentica, anzi accarezza i suoi poverellinon dimentica, anzi accarezza i suoi poverelli” ” e gustano la gioia e la sicurezza di avere un Dio-Papà che e gustano la gioia e la sicurezza di avere un Dio-Papà che pensa a loro; sperimentano la soddisfazione di essere figli pensa a loro; sperimentano la soddisfazione di essere figli amati, riescono a cogliere in sé il positivo che li abita, amati, riescono a cogliere in sé il positivo che li abita, cominciano a dialogare nella verità e nella fiducia; cominciano a dialogare nella verità e nella fiducia; imparano a volere il bene e a compierlo, consapevoli di imparano a volere il bene e a compierlo, consapevoli di avere un posto e un compito nella vita e nella società.avere un posto e un compito nella vita e nella società.

Scrive di lui Mons Mariano LovatoScrive di lui Mons Mariano Lovato: :

““La gioia del Palazzolo era quella La gioia del Palazzolo era quella di chi aveva scoperto la chiamata di chi aveva scoperto la chiamata del Signore a del Signore a trasformarsi in dono per tutti trasformarsi in dono per tutti e continuamente vi corrispondeva. e continuamente vi corrispondeva. Chi gli si accostava capiva subito Chi gli si accostava capiva subito che Dio che Dio lo allietava di perenne e giovanile lo allietava di perenne e giovanile gioia, che in lui gioia, che in lui tutto era unificato e trasfigurato tutto era unificato e trasfigurato dall’amore. dall’amore.

Il Castelletti annota:Il Castelletti annota: “… abbondava nei divertimenti. “… abbondava nei divertimenti. Permetteva tutti i giuochi, purché non vi fosse Permetteva tutti i giuochi, purché non vi fosse peccato; durante il carnevale procurava quanti peccato; durante il carnevale procurava quanti divertimenti poteva; merende, cene, fantocci, divertimenti poteva; merende, cene, fantocci, recite, anche balli (s’intende di ragazzi e recite, anche balli (s’intende di ragazzi e giovanetti fra di loro); d’autunno passeggiate. E giovanetti fra di loro); d’autunno passeggiate. E non ultimi i burattini, le commedie, le farse e la non ultimi i burattini, le commedie, le farse e la musica che curava lui stesso senza risparmiare musica che curava lui stesso senza risparmiare spese e energie.spese e energie. Amava, come S. Filippo Neri, Amava, come S. Filippo Neri, l’allegria e andava egli stesso a scuotere e l’allegria e andava egli stesso a scuotere e rimproverare quelli che nel tempo della rimproverare quelli che nel tempo della ricreazione e dei divertimenti si stavano soli e ricreazione e dei divertimenti si stavano soli e taciturni”. taciturni”.

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La preghieraLa preghiera Dal Castelletti:Dal Castelletti: “Aveasi collocato nel suo “Aveasi collocato nel suo

studiolo una grande croce di legno, alta studiolo una grande croce di legno, alta non meno di due metri col Crocifisso non meno di due metri col Crocifisso dipinto da lui stesso secondo il suo dipinto da lui stesso secondo il suo genio, tutto coperto di lividure, di genio, tutto coperto di lividure, di sangue, di piaghe da capo a piedi. Là sangue, di piaghe da capo a piedi. Là davanti al Crocifisso pregava e pregava davanti al Crocifisso pregava e pregava lungamente il dì e la notte”lungamente il dì e la notte”

Così scriveva a mons. Valsecchi:Così scriveva a mons. Valsecchi: "Mi "Mi permetta adunque secondo permetta adunque secondo l'usato da più e più anni di potere l'usato da più e più anni di potere in questo mese della Madonna in questo mese della Madonna passare le notti nella Chiesa passare le notti nella Chiesa dinanzi al SS. Sacramento"dinanzi al SS. Sacramento"

La preghiera e l'ascesi lo La preghiera e l'ascesi lo avevano introdotto sempre avevano introdotto sempre più nella "stanza fortunata" più nella "stanza fortunata" del Cuore di Cristo: del Cuore di Cristo: "Tuo in "Tuo in Gesù nel cui Cuore mi Gesù nel cui Cuore mi trovi... Ti lascio nel Cuore di trovi... Ti lascio nel Cuore di Gesù, là mi troverai"Gesù, là mi troverai"

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Sapienza, umiltà, Sapienza, umiltà, semplicitàsemplicità

““Attendiamo a santificarci Attendiamo a santificarci nell'Umiltà, e a correre dietro a nell'Umiltà, e a correre dietro a quello che vuole da noi Gesù, come a quello che vuole da noi Gesù, come a Lui piace puramente e Lui piace puramente e semplicemente”.semplicemente”.

Vita umile e nascosta quella condotta dal Vita umile e nascosta quella condotta dal Palazzolo. Nella gerarchia ecclesiastica non fu Palazzolo. Nella gerarchia ecclesiastica non fu mai altro che semplice prete. Non ambì, non mai altro che semplice prete. Non ambì, non cercò, non ebbe cariche, benefici, onorificenze. cercò, non ebbe cariche, benefici, onorificenze. Gli bastava operare per la maggior gloria di Dio, e Gli bastava operare per la maggior gloria di Dio, e unico premio che ambisse su questa terra, sapersi unico premio che ambisse su questa terra, sapersi benvoluto ed approvato da’ suoi Superiori. Non benvoluto ed approvato da’ suoi Superiori. Non parlava mai nemmeno del bene che si operava nei parlava mai nemmeno del bene che si operava nei suoi Istituti; costretto da necessità o convenienza suoi Istituti; costretto da necessità o convenienza a parlare, lo faceva con parole umili e di a parlare, lo faceva con parole umili e di rendimento di grazie a Dio, ben mostrando come rendimento di grazie a Dio, ben mostrando come da lui solo riconoscesse quel bene. da lui solo riconoscesse quel bene.

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Papa Giovanni XXIII, uomo Papa Giovanni XXIII, uomo evangelicamente semplice, da tutti evangelicamente semplice, da tutti stimato e amato per questa sua stimato e amato per questa sua caratteristica, scrisse: “Il culmine della caratteristica, scrisse: “Il culmine della vita umana e cristiana è vita umana e cristiana è essere semplici” essere semplici” e aggiunge, non a caso, “con prudenza”.e aggiunge, non a caso, “con prudenza”.

Gesù nel suo Vangelo pone addirittura, Gesù nel suo Vangelo pone addirittura,

come condizione indispensabile per come condizione indispensabile per entrare nel Regno del Padre, che è entrare nel Regno del Padre, che è regno di verità, giustizia e fraternità, il regno di verità, giustizia e fraternità, il “diventare semplici come un bambino”.“diventare semplici come un bambino”.

Nell’esperienza relazionale di don Luigi, spicca in modo Nell’esperienza relazionale di don Luigi, spicca in modo evidente evidente la semplicità la semplicità nei rapporti con il prossimo, nei rapporti con il prossimo, chiunque esso sia, grandi e piccoli, collaboratori, le sue chiunque esso sia, grandi e piccoli, collaboratori, le sue ““benedette figlie”benedette figlie” (le sue Suore), autorità ecclesiastiche (le sue Suore), autorità ecclesiastiche e civili, miti e prepotenti, con chi era in sintonia e con e civili, miti e prepotenti, con chi era in sintonia e con chi lo osteggiava.chi lo osteggiava.

““Siate semplici semplici semplici semplici, avete Siate semplici semplici semplici semplici, avete capito?” - capito?” - così scrive alle sue più dirette collaboratrici, le così scrive alle sue più dirette collaboratrici, le prime Poverelle, chiamate a servire i poveri - “prime Poverelle, chiamate a servire i poveri - “Il vostro Il vostro comportamento sia sodo, uguale, sciolto, allegro, umile, comportamento sia sodo, uguale, sciolto, allegro, umile, semplice”. semplice”. Il suo è uno stile di semplicità contagioso, Il suo è uno stile di semplicità contagioso, disarmante e accattivante: attira, apre il cuore dell’altro, disarmante e accattivante: attira, apre il cuore dell’altro, rende accoglienti, dona fiducia e ispira confidenza.rende accoglienti, dona fiducia e ispira confidenza.

““Di più la semplicità ha con sé un tale carattere severo Di più la semplicità ha con sé un tale carattere severo di giustizia e di onestà che serve mirabilmente ad di giustizia e di onestà che serve mirabilmente ad allontanare chiunque non avesse retta intenzione, allontanare chiunque non avesse retta intenzione, nell’entrare in questa Casa”. nell’entrare in questa Casa”. Semplicità, verità e trasparenza che don Luigi vive Semplicità, verità e trasparenza che don Luigi vive profondamente in tutte le relazioni: “profondamente in tutte le relazioni: “Se la legna la dona Se la legna la dona ai poveri orfanelli me la mandi come vuole. Se poi invece ai poveri orfanelli me la mandi come vuole. Se poi invece me la fa pagare, me la dia della più buona”. me la fa pagare, me la dia della più buona”.

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