Domande Per Un Cammino Di Comunione

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Domande per un cammino di libertà in Comunità 1. Voglio davvero aderire alla Comunità, la scelta che io ho fatto mi appartiene davvero, è motivata, libera da condizionamenti interiori? 2. Ho coscienza che questo cammino non è ordinario, ma frutto di un carsima che ha esigenze specifiche, comporta doni ed obblighi peculiari? 3. L’indolenza, l’inerzia, l’accidia indeboliscono la mia appartenenza? 4. Investo i miei doni, il mio capitale esistenziale in Comunità? 5. I miei bisogni (affermazione, autonomia, comodità, distrazioni ecc…) mi mettono in contraddizione con i valori a cui ho aderito? 6. In che modo pratico l’ascesi per distinguere le mie esigenze vere - quelli che nascono dal mio stato di vita (famiglia, lavoro, parrocchia ecc…) - da quelle false? 7. Mi riconosco nella Comunità, nelle sue radici, nella sua storia, nella sua evoluzione, nei membri che la compongono ed in quelli che la guidano, la sento come un progetto di Dio o la ritengo una proposta vaga, imprecisa? 8. Condivido la mia vita personale, le mie sofferenze o sono un’isola, un mondo chiuso che profondamente non vuole comunicarsi? 9. Mi pongo su un livello paritario con gli altri? Al di là della diversità di doni, storie ed intelligenze, ho consapevolezza di essere concretamente debole come gli altri, di avere il bisogno ed il dovere del rispetto e della compassione? 10. Riparo il male mio e degli altri o soffro in silenzio lasciando crescere in me il risentimento aspettando che le mie ragioni trovino soddisfazione?

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Domande per un cammino di libert in Comunit 1. Voglio davvero aderire alla Comunit, la scelta che io ho fatto mi appartiene davvero, motivata, libera da condizionamenti interiori?2. Ho coscienza che questo cammino non ordinario, ma frutto di un carsima che ha esigenze specifiche, comporta doni ed obblighi peculiari?3. Lindolenza, linerzia, laccidia indeboliscono la mia appartenenza?4. Investo i miei doni, il mio capitale esistenziale in Comunit?5. I miei bisogni (affermazione, autonomia, comodit, distrazioni ecc) mi mettono in contraddizione con i valori a cui ho aderito?6. In che modo pratico lascesi per distinguere le mie esigenze vere - quelli che nascono dal mio stato di vita (famiglia, lavoro, parrocchia ecc) - da quelle false?7. Mi riconosco nella Comunit, nelle sue radici, nella sua storia, nella sua evoluzione, nei membri che la compongono ed in quelli che la guidano, la sento come un progetto di Dio o la ritengo una proposta vaga, imprecisa?8. Condivido la mia vita personale, le mie sofferenze o sono unisola, un mondo chiuso che profondamente non vuole comunicarsi?9. Mi pongo su un livello paritario con gli altri? Al di l della diversit di doni, storie ed intelligenze, ho consapevolezza di essere concretamente debole come gli altri, di avere il bisogno ed il dovere del rispetto e della compassione?10. Riparo il male mio e degli altri o soffro in silenzio lasciando crescere in me il risentimento aspettando che le mie ragioni trovino soddisfazione?