Doll News #52 Aprile 2009

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52 NEWSLETTER DEL DOLL COLLECTORS’ CLUB ITALIA APRILE 2009 www.dcci-italia.com ph. Emma Gilardi s Buon compleanno, Barbie

description

this issue variously celebrates Barbie's 50th anniversary from the standpoint of a number of adult doll collectors. So it won't be only a "pink dream" but a recflection on Barbie's time.

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NEWSLETTER DEL DOLL COLLECTORS’ CLUB ITALIA

APRILE 2009www.dcci-italia.com

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Buoncompleanno,

Barbie

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Doll Collectors’ news è una pubblicazione indipendente a cura del Doll Collectors’ Club Italia. Non è invendita ed è distribuita gratis esclusivamente ai soci del Club. Nessun articolo può essere riprodottoanche in parte senza l’autorizzazione scritta del Doll Collectors’ Club Italia.

E D I T O R I A L E

Bambole del mese

Notizie dal Club

Barbie's Angels

La valle delle bambole

Barbie Link

Walk of Fame

ARTtenzione

In questonumero

Fuori cornice…

Cara la mia Barbie

Barbie teatrale

Out of the frame

BJD e l'esteticadell'ambiguità

Assaggio di saggio 3

Chi fa la Doll News:Editor-in-chief:

Daniela Ferrando (DF)Art directorEmma Gilardi

Public relationsStaff Milano

+ tutti i collezionisti,preziosi autori

di rubriche, articoli, foto!

Rubriche

s’

Happy Birthday To You!!!!Immagina, immagina che quest'anno tu compia 50 anni. Immagina chedurante la tua vita, tu sia partita da semplice modella sulla spiaggia, eche poi tu sia stata infermiera, cantante di night, creatrice e redattrice dimoda, insegnante, e che tu abbia ricevuto eserciti di amici e fattobarbecue per tutto il Centro America. Immagina che tu ti sia fatta vestireda Mary Quant ed abbia cantato con i Beatles, che ti sia abbronzata aMalibu, che i tuoi capelli potessero crescere e decrescere a dismisura.Immagina che il tuo fidanzato sia un citrullo sfortunato di cui tutti sidimenticano il nome, ma che tu lo ami imperterrita e platonicamente da50 anni quasi (sì lo sappiamo la storia con quel surfista australiano erasolo una scusa per visitare le spiagge di Sydney).Immagina di esserti fatta il femminismo, il controfemminismo, di esserestata mandata al rogo, e poi invece santificata. Immagina di essere statasulla luna, ambasciatrice dell'Unicef e candidata alla presidenza degliStati Uniti.Immagina che tu abbia vinto il concorso di Miss America, che tu abbiafatto parte di un gruppo rock e di aver vinto X-factor (è vero, in Americasi chiama Idol), immagina che una mattina ti svegli caucasica e platinata,quella dopo afroamericana e piena di ricci, e il giorno dopo ti ritrovi gliocchi a mandorla e i capelli drammaticamente lisci e piatti.Immagina che dopo essere stata chirurgo, infermiera, dentista eveterinario, ti ritrovi principessa sull'isola perduta e che guardandoti allospecchio sembri più giovane di quando sei partita, per questa carriera.Immagina di essere stata rimodellata, rimaneggiata, ripettinata eritruccata, almeno un milione di volte, immagina che i tuoi capelli possanocambiare colore secondo il tuo umore.Immagina che tua mamma ti sforni sorelline a ciclo continuo, ma che tunon ti ricordi nemmeno che faccia abbia tua madre.Lo hai fatto?Immagina allora che per il tuo compleanno tutti vogliano parlare di te; chiti ama e ti ha amato, chi ti ha odiato, chi ti conosce e chi non ti conosce,chi ti capisce e chi non ti capisce, chi ha qualcosa da dire, e chi inveceda dire non ha proprio niente. Immagina che molti continuano a ripetertiche sei un cattivo esempio, che travii le ragazzine e che insegni loroprincipi errati, con tutte le tue case, le tue macchine, i tuoi cavalli ed i tuoiYacht (per non parlare delle piscine!!!!)E poi! Quella vita così sottile, quel seno florido e le gambe lunghe, proprionon si fa!!! Immagina che continuino a rifriggere che sei inadeguata, chesei diseducativa, che sei l'espressione cristallizzata della middle classdella provinciona americana, che ti lasci travolgere dalle mode, e che noninsegni il senso della modestia e della misura (e l'uncinetto no?)Che dici? Ti scivola? Ma sei di plastica? Ma che sei Barbie? Auguri !!! Buon 50° compleanno cara icona del tempo e delle mode,simbolo del Novecento che è passato e che ha lasciato un segno cosìprofondo che sei tra i simboli dell'umanità insieme all'uomo Vitruviano diLeonardo da Vinci ed alla formula della relatività di Einstein, sei statasigillata nella capsula del tempo e mandata in orbita nello spazio. Epensare che nello spazio ci eri già stata, libera e tutta vestita di rosa!!!Chissà Leonardo da Vinci cosa ne penserebbe di te!

Antonio

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Immaginiamo Barbie. Nel 1959 fa il suo ingressoufficiale nel modo dei giocattoli, tutti lo sappiamo.Quest'anno si parla molto di questo evento, 50 annisono un traguardo importante. Importante per noi,che da anni la amiamo, ma anche per il mondo delgioco. Ufficialmente chi nel '59 comprò quellabambola appariscente e adulta ha ora in casa unabambola “antica”. Antica ma così moderna chesembra anacronistico avvicinarla alla serietà di uningresso come quello di quest'anno. Ancoraimbattibile come concetto e ancora vicino al mondodell'infanzia. Questo “Dolls of the month” vuoleessere un omaggio a lei e a tante altre, sarà quindidifferente dai precedenti.Mattel U.S.A. per il 2009 ha previsto diversebambole, tante festeggeranno il cinquantesimoanniversario di Barbie altre invece saranno nuove econ linee che celebreranno semplicemente labellezza femminile. Quella bellezza che la nostrafashion doll ha sempre avuto che ci ha conquistatoe che tuttora (lo spero) ci mantiene legati a lei comein una lunga storia di amore.

Spesso ho sentito collezionisti, e io stesso l'hodesiderato, che vorrebbero realizzare la loro Barbie(o fashion doll) dei sogni. In fin dei conti però labambola dei sogni già la abbiamo, se nonfisicamente sappiamo quale ci renderebbe moltofelice se fosse nella nostra collezione. Dopo 11 annidi ricerche, risparmi e patimenti, ho conquistato lamia (una ponytail brunette del '60, una #3) e lasoddisfazione ora non ha pari. Così per scriverequesto brano ho fatto un gioco, ho immaginato di

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Ovvero: le migliori bambole in circolo recensite daMarco Banfi scelte esclusivamente secondo il suoparere personale.

Le bamboledel mese

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essere un designer che negli anni '50 studiò iltrucco di Barbie. Questa persona ha realizzato la suabambola dei sogni e l’ha resa inequivocabile, permilioni di persone che ci hanno giocato in questi 50anni e come simbolo stesso del gioco. Lasciamo adaltri le implicazioni sociali e psicologiche della cosa,vorrei essere come nostro solito deliziosamentesuperficiale, e infatti parliamo di trucco... ah, beatochi lo ha inventato!

Un volto. Uno che accompagnerà, a volteinfluenzandolo, un immaginario estetico perdecenni. Quel volto è probabilmente nato dal fruttodi una o tante citazioni e probabilmente ne è fontedi altrettante, e di loro ci occuperemo insieme. Ènato in un decennio in cui le regole che dominavanola bellezza femminile erano severe e rigide, a volteanche crudeli.

Immaginiamo il volto di Barbie: piccole sopraccigliaaccuratamente disegnate ad ala di gabbianocastano scuro; ciglia nere e piene; eyeliner cheaccenna una piccola virgola agli angoli esterni dientrambi gli occhi; ombretto azzurro che sfuma nelgrigio; labbra rosse e luminose, grandi, bendelineate; gote spolverate di rosso che alzano glizigomi.

Marco Banfi www.flickr.com/photos/mood4mod

Nota per le foto: Le immagini delle riviste e le illustrazionivintage sono recuperate da internet; alcune foto delle Barbiesono mie, altre recuperate da Flickr, se qualcuno vedesse lapropria bambola ritratta grazie di cuore per la preziosa fonteiconografica!

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Coffeecakedolls ovvero Pam Austria, Germania, Italia… vintage

Fuori cornice,dopo“out ofthe frame”

È utile scrivere qualche tempo dopo l'evento diCalenzano dello scorso dicembre.Perché il giorno stesso e nei giorni successivi siè completamente sotto l'effetto frizzantino delcontest e della giornata e delle centinaia di fotosu flickr che piovono da tutte le parti. Per chiorganizza, occorrono tempi di recupero.

Allora. L'idea di derivare bambole da dipintifamosi ha attirato molti partecipanti.Ha alzato il livello di difficoltà creativa - era piùdifficile banalizzare - e ha fatto capire cosacontinua a piacere ai realizzatori, cosa invececolpiva di più i visitatori, attirava l'invidia opiuttosto ha provocato lo stupore quest'anno.La prossima edizione, chissà!

Più avanti, nelle pagine centrali a colori di

questa stessa news, una carrellata dellabambole in concorso per chi non le avesse vistedal vero o in internet. Al di là dei premi, meritati,voglio sottolineare la passione con cui tuttihanno cercato l'ispirazione e l'hannotrasformata in creazione tridimensionale. Manon solo loro…

L'evento è fatto anche di espositori cheinvestono, curiosi che intervengono, staff che siprodiga dappertutto. Si condividono ore diallestimento, cene, viaggio, acquisti… mi hacolpito moltissimo l'aiuto ricevuto nel prepararela sala. Tutti sapevano i loro compiti, comeprima di una cerimonia collaudata. Dava moltoil senso di una community - cosa che, più omeno, siamo.

(DF)

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La giuria pensosa (Otto) sospirante (Antonio) serafica (Giuseppe) ammiccante (Daniela)

“Parade” creata e offerta da Mauro Marchetti per l'asta su

Scorciodel tavolo contest

Elvira si scalda con un 4° premio

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Daniela premia Anna,Otto domina il centro pagina

dida foto

Bellezze costumate Valentina e la sua bambola si somigliano!

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Join us! Stay with us!Iscriversi o rinnovare l'iscrizione per un

anno al Doll Collectors' Club Italia costa(ancora e soltanto) 20 euro. Pagabili a scelta:• 20 euro direttamente al tavolo DCCI

alle convention • 21 euro via paypal a [email protected]

(1 euro per commissioni paypal)• 20 euro sulla postepay

# 4023 6004 6481 1795intestata a Gai Cinzia Anna, avvisando Cinzia del pagamento avvenuto,all'email [email protected]

Grazie!

Notiziedal ClubE invece sììì:

21 giugno 2008Club Meeting a Milano :)

allora è vero.Faremo il club meeting domenica 21 giugno, aMilano, con delle novità!

Ma prima di tutto, ringrazio pubblicamente MarcoBanfi e Alessandro Borghi che hanno trovato ilposto. Grazie per aver voluto tenacemente cercare!Com'è il posto:• NUOVO - è il Negozio Civico di Milano, dietropiazza San Babila.• GRATIS! è uno spazio del Comune. Pubblico.Durante il ns evento potranno entrare visitatoriinteressati.• SPAZIOSO - e ha una vetrina stupenda,lunghissima, con una mensolona per esporrebambole che tutti dall'esterno potranno vedere• ATTREZZATO - schermo, proiettore, connettività• CENTRALE - ci si arriva facilmente

Cosa faremo* h 10 registrazione e accoglienza* h 11.30 > 13 due relazioni tra storia a attualità -probabilmente, su primi modelli di bambole(Antonio Russo) e sulla bambola come modello* h 13 pranzo libero* h 14 > auguri Barbie!

* h 15 > 17 scambi e riffa

Cosa vi chiediamo*portare una vostra bambola da mettere in vetrina!A breve vi dirò il tema* anticipare 10 euro via paypal [email protected] (o a mano a me) comecontributo per il brindisi o su postepay # 4023 60046481 1795 intestata a Gai Cinzia Anna* donare qualcosa per la riffa* avvisare se avete ospiti personali - anche per lorovalgono i 10 euro* tenere un comportamento responsabile: abbiamoeccezionalmente ottenuto di poter fareabbonamenti, vendere biglietti riffa, fare un mini-mercatino. Le regole del Negozio Civico lovieterebbero, ma grazie ad una scrittura privata noici assumiamo la gestione del meeting. Meritiamocila fiducia che hanno voluto accordarci* dare pronta diffusione di questo messaggio tra gliamici

A presto,

Daniela Ferrando Doll Collectors' Club Italia

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AppuntamentiNel mondo7-11 luglioBarbie 50th Gala2009 National Barbie Doll Collectors ConventionWashington DC, USAwww.barbieconvention.com

In Italia8 marzo, 15 novembre Un Milione di giocattoliMostra mercato del giocattolo d'epoca e da collezioneCremona, frazione Cavatigozzi, palestra comunalewww.aigec.it

19 aprileBambole a [email protected] www.bambolearoma.it

5 aprile, 14 giugno, 6 settembre, 20 dicembreBorsa Scambio Giocattoli e ModellismoNovegro, [email protected] www.parcoesposizioninovegro.it

10 maggio, 4 ottobrePiacenza Toys ExpoPizzighettone (CR)www.aigec.it

21 giugno Milano Club MeetingNegozio Civico, MilanoPrelazione ai soci DCCI

Grazie a tutti per aver partecipato ancora aDolls4Children: risultato, una donazione di 500 euro aTelefono Azzurro.Un grazie speciale a tutti: donatori, artisti, compratoriE soprattutto all'indistruttibile staff D4C e a eBay Italia.

Noi e

Cara la miaBarbie,

Barbie cinquantenne nei media:lettera agrodolce di una collezionista

Tu ed io ci conosciamo da tanto tempo: dalla finedegli anni 60, quando cominciasti a essere la miapiù agognata e preferita compagna di giochi, perpoi passare alla metà degli anni 90, allorché tiriscoprii piacevolmente come collezionista adulta.Nel 2009 compi 50 anni e scopro che di teultimamente parlano a iosa i media e soprattutto igiornali, le riviste e più prestigiosi quotidianinazionali, anche nei loro siti web. Non passasettimana che, sfogliando uno di questi non scopraun articolo su te e poi, non ci crederai, ma mi ritrovoamici, parenti e conoscenti che ritagliano le pagineed i trafiletti e me li mandano, ben conoscendo lamia passione per te. Come al solito leggo tutto,avidamente.Bene, allora non vuoi sapere cosa scrivono di te, equalche, rara, volta di noi (tuoi collezionisti)?Devo ammettere che l'occasione del tuo 50°compleanno ha risvegliato e riaccesoquell'interesse per te, che ultimamente era un po'sopito. I riflettori sono tornati ad essere puntati sudi te, rediviva “Solo in the Spotlight” e ciò non puòche giovarti. Come si suole dire: l'importante è chese ne parli! Sarebbe inutile negare che non ci facciapiacere ritrovarti ad occhieggiare dalle pagineillustrate: per me è come rivedere qualcuno difamiglia.Tuttavia, da amica sincera, non vorrei ferirti, malascia che ti esprima la mia disillusione eperplessità su quello che scrivono o mostrano di te:ci sono rimasta un po' male, però tutto questo blabla giornalistico mi è sembrato nella stragrandemaggioranza dei casi scontato, ripetitivo, banale,approssimativo. Quante volte ho letto in questi

PS qualcuno sa niente delle “Only hearts club”?

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giorni la tua mini-storia: quando e come sei nata eperché…. ormai lo sa anche il gatto della portinaia!Probabilmente i vari giornalisti hanno attinto tuttidalla stessa fonte e “ci han dato di copia e incolla”alla grande! (noi invece sappiamo che se avesserocercato di più, avrebbero trovato materiale un po'più interessante).Abbondano i reportages fotografici di vere sfilate dimoda a te inspirate, in cuiimprobabili mannequins in carneed ossa, abbigliate da famosicouturiers, ti fanno il verso conrisultati alquanto discutibili. Pernon parlare delle tue numerose ericorrenti biografie fotografiche, incui si mescolano senza senso e conerrori clamorosi foto d'epoca e non:proprio recentemente ho visto unafoto di una riproduzione del 1994(commerativa del 35° anno diBarbie) spacciata per una vera,rarissima, preziosa Barbie #1 del1959… ti confesso che mi si èaccapponata la pelle!Saranno organizzati feste, eventi intuo onore, anche in Italia, celebratiampiamente e preventivamentedalla stampa. La soubrette di turno,che dicono tanto ti somigli e chemanco a farlo apposta si è confessata perl'occasione tua collezionista, t'impersonerà e saràuna tua “very special testimonial”. Forse ci saràanche una FIAT 500 personalizzata Barbie: evai,basta che aiuti a risollevare il martoriatomercato italiano dell'auto.Ma la nostra stampa nostrana e tutti questiorganizzatori di mega eventi per il cinquantenario,sa o si è mai data la briga di scoprire che anche inItalia esiste, ed anche da diverso tempo, un mondocollezionistico legato a te Barbie, ben articolato ediversificato, che “si impegna”, ognuno a suo

modo, organizzando mostre, club, mercatini-scambio, conventions, contests, meetings, ritrovi,comunità virtuali, blogs, siti web oppure anche solopartecipando semplicemente ad uno di questi? Quando, raramente, mi è capitato di leggere inquesti giorni articoli a proposito di noi collezionisti, igiornalisti italiani sono sovente andati a scomodarequelli esteri senza sforzarsi di andare a cercare

“eccellenti” rappresentanti,esistenti sul suolo patrio. A queicari giornalisti sarebbe bastato,seduti comodamente allascrivania, davanti al loro pc,andare sul qualsiasi motore diricerca in Internet per venire incontatto con noi o anche soloprendere informazioni su di noi.Ed anche allorquando parlano dinoi, sovente ci dipingono troppospesso in tono caricaturale,come delle macchiette, deibambini/e mai cresciuti, spinti damanie compulsive-ossessive,tesi ad accaparrarsi econtendersi il maggior materialebarbifero possibile, come se unacollezione si giudicasse solo dalnumero di pezzi posseduti, allastregua di Guinness dei primati.

Dietro al tuo collezionare, cara Barbie, c'è pas-sione, gioia, divertimento ma anche conoscenze,letture, approfondimenti, confronti, scambi, incontri,aggiornamenti… insomma cultura.

Cara la mia bambola, adesso ti devo lasciare, devotornare agli impegni “seri” della vita di tutti i giorni,ma tu resta lì, accompagnami sempre come haifatto sinora.Tanti auguri Barbie e 100 di questi anni!

Laura Ostinelli

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Barbie teatrale.A tu per tu con l'autrice

“Casa di bambole!”: uno spettacolo teatrale dedicato a Barbie. Diretto agliadulti, per pensare.Da un contatto con Antonella dell'Ariccia (co-autrice del testo e attriceprotagonista) è nata questa conversazione.

• Daniela: 100 parole per raccontarti.Antonella: Mi rimane sempre difficile descrivermi.Ho sempre diviso la mia vita tra quelli che sono dueinteressi principali: il teatro e la storia dell'arte,interessi che comunque in qualche modo siintrecciano e alimentano l'un l'altro. Come attriceho lavorato con diverse compagnie teatrali, comeautrice invece sono al mio debutto assoluto. Vorreia questo proposito ricordare che il testo che nasceda una mia idea ed è stato poi scritto a quattro manicon Alessandro Trigona.Mi interessa molto anche il lavoro sul teatro dinarrazione e sul racconto. Organizzo infatti oramaida diversi anni serate di racconti, immagini emusica dal titolo Tempo di Esposizione.Se dovessi dire qualcosa di me in una sola frasedirei che "mi piace giocare" utilizzando questotermine nella sua accezione più ampia. Ed è proprioper questo non voler mai smettere di giocare cheho deciso di fare l'attrice e sono arrivata a scrivereuno spettacolo in cui le protagoniste volenti onolenti devono stare al gioco.

• D: com'è nata l'idea di scrivere une pièce suBarbie? A: Come tutte (o quasi) le bambine ho amatogiocare con le Barbie e sono rimasta sempreaffascinata da loro mondo. Crescendo mi sono resa

conto che quella bambola, più di qualsiasi altra,aveva influenzato il mio immaginario ed era rimastaun punto di riferimento anche estetico semprepresente. Ho cominciato quindi ad interrogarmi sulperché proprio questa bambola fosse diventata unvero e proprio mito, un'icona intramontabile permolte generazioni. L'idea dello spettacolo nascequindi da una duplice spinta, quella più giocosa dipoter finalmente "essere ", indossare i panni di unaBarbie e quella più seria di indagare, attraversoquesto simbolo, l'universo femminile con i suoistereotipi, le sue regole, le sue contraddizioni e lesue costrizioni. Mi interessava infatti che questouniverso venisse visto e letto proprio attraverso gliocchi di una bambola come Barbie.

• D: Sai, vero, che le primissime Barbie, sotto lapettinatura a coda di cavallo erano piuttosto calveanche loro? A: In realtà lo avevo immaginato vedendone le foto.Ma ti confesso che non ne ho mai vista una dal vero.

• D: Ci sono doll collectors che vedono davveroBarbie come un sogno in rosa e altri che, come te,cercano di svelarne le malizie... hai mai parlato conloro, per documentarti? A: No, ho scoperto lo sconfinato mondo deicollezionisti di Barbie quando avevo già scritto lo

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Note di regìa: Barbie ci rimanda l'immagine diuna femminilità che si manifestaprepotente in tutto il suodesiderio di piacere e primeg-giare; di mettersi al centro, omeglio, di essere il centro. Salesulla cabriolet e la vedi sfrecciarecapelli al vento: saluta, sorride, sicambia un'altra volta d'abito, poisaluta e sorride di nuovo. Il testodi Alessandro Trigona e AntonellaDell'Ariccia parte da questiassunti per poi mettere incontraddizione, per toglieremetaforicamente le parrucchealle bambole e mostrarne la testacalva. Barbie, Midge e Skipper sinascondono dietro relazioni fattesolo di frasi registrate eprestabilite; ma quando l'ultimafrase, delle 270 a disposizione, èstata detta, quando il tempo haconsumato ancora e ancoraquegli stanchi dialoghi, nonrimane che tirarsi recipro-camente i capelli, strapparsi viale parrucche e vedere cosa c'èsotto...Per scoprire se quellebambole sono davvero quelloche appaiono...per svelare ilgioco a cui stanno giocando...

(Alessandro Baracco, registadello spettacolo)

A cura di Daniela Ferrando

spettacolo. Per documentarmi ho parlato con quelle che io chiamo le"barbiste" ragazze e donne che hanno amato le Barbie e hannogiocato con loro. Ho letto inoltro quasi tutto quello che sono riuscita areperire sull'argomento: da i mini libri con tutti i vestiti di barbie, aivecchi album delle figurine usciti fuori dai cassetti delle mie amiche,fino ai vari libri di taglio più storico e sociologico come quello appenauscito di Nicoletta Bazzano. Mi piacerebbe però in una fasesuccessiva del lavoro (voglio perfezionare e sistemare il testo) parlarecon qualche collezionista e avere i suo punto di vista.

• D: come ha reagito il pubblico che è venuto allo spettacolo?A: In generale credo di poter dire che lo spettacolo sia piaciuto. Quelloche è stato particolarmente apprezzato è stato proprio il testo con lasua ironia e i suoi colpi di scena.Il pubblico si è molto divertito ed ha amato entrare nella "casa dellebambole" cogliendone lo spirito decisamente ludico e grottesco.

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Tra abiti sontuosi, nudità,insondabili misteri della psichee intrepide provocazioni,le immagini delle bambole in concorso.Per la vostra delizia.

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Ciò che colpisce delle BJD, è soprattutto la bellezzadelicata, quasi eterea dei volti. Soprattutto per lebambole maschio, la loro bellezza androgina, tipicadegli anime e dei manga giapponesi di genereshojo1, shonen'ai2 e yaoi3, le rende particolarmenteaffascinanti, capaci di racchiudere in sé quell'idealeestetico totale conosciuto come bishonen (belragazzo) tipico della cultura giapponese.L'immaginario legato all'androginia mira allacompletezza e all'integrazione, non solo sul pianoreligioso o mistico, ma anche su quello psicologicoe dell'immagine. Il risultato è talvolta ambiguo, manasce da un bisogno che è reale, e perdura neltempo e nelle culture.L'ideale orientale è quello di una bellezza checomprenda “tutto”. La bellezza androgina èapprezzata perché ha qualcosa di divino, sopran-naturale e angelico, perché è maschile e femminile

allo stesso tempo. L'androginia è anche un segno dinobiltà. L'ideale del “nobile”, in ogni paese e in ogniepoca, è sempre stato “effeminato”. Nei giorninostri, molti modelli, specialmente quelli d'altamoda, hanno spesso tratti femminei. L'aspettoandrogino comunica sempre un'ideale di grandezzae completezza, qualcosa che va al di là della norma,che si riempie di un fascino magnetico e misterioso.Insieme alla bellezza femminea dei personaggimaschili e all'omosessualità, anche il tema deltravestitismo e del cross-dressing è molto diffusonei manga per ragazze (ne sono un esempio Laprincipessa Zaffiro o Lady Oscar).Molte collezioniste di BJD sono appassionate delgenere yaoi, questa loro passione trapela nellacreazione dei personaggi per le loro bambole.Spesso questi personaggi sono omosessuali, marappresentano un'ideale di omosessualità particolare.

BJD e l'esteticadell'ambiguitàUna tesi di laurea sulle BJD! L'autrice Gabriella Calvano, ce lemostra come sono: androgine. Cioè né maschi, né femmineperché sono sia maschi che femmine al tempo stesso.

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Si tratta di un romanticismo meno melenso e più“forte” nella coppia, dove entrambe le parti hannocaratteri importanti ed anche molto maschili, equindi nessuno è veramente succube dell'altro.Per le ragazze, la passione per il genere yaoi èanche una sorta di compensazione psicologica inquanto eliminazione della concorrenza femminile.Sapere che un personaggio è omosessuale, che siaesso una bambola, il personaggio di un fumetto, ouna persona famosa, lo rende in qualche modoirraggiungibile per qualsiasi altra donna: “Se nonposso averlo io, non deve essere di nessuna”.L'omosessualità, per queste ragazze, non rende talipersonaggi meno attraenti, anzi, l'irraggiungibilitàche viene loro conferita ne aumenta il mistero e ilfascino.La bellezza androgina, la passione per gli shonen'aie gli yaoi, e il cross-dressing, sono tutti aspetti delmondo giovanile giapponese attuale che si riflettononel collezionismo di bambole. Essendo lapersonalizzazione la caratteristica principale delleBJD, non si limitano le potenzialità di uno sculpt asolo maschio o solo femmina ma, lo stesso volto,truccato in modo differente, può rappresentare siauna bellissima donna che un uomo affascinante.Le BJD, con i loro volti eterei, maschili e femminiliallo stesso tempo, ben si prestano alla creazione diun personaggio che racchiuda in sé l'ideale di unabellezza completa. Spesso le creature che vengonorappresentate sono demoni, angeli, elfi e vampiri,personaggi fantastici che nell'immaginariocollettivo sono percepiti come esseri perfetti, chepossiedono le qualità preferite della femminilità edella mascolinità, di una bellezza tale datrascendere il tempo.

1.Con questo termine - che significa “ragazza” - ci si riferiscea un genere di anime e manga destinato a un pubblicofemminile. I temi trattati sono soprattutto l'amore e l'amicizia.

2. Da shonen, "ragazzo", e ai, "amore"; è un genere di animee manga che tratta di relazioni affettive a carattereomosessuale tra adolescenti o giovani ragazzi.

3. Genere di anime e manga focalizzato su relazioni sessualiomosessuali tra protagonisti maschili (corrispondentefemminile yuri). Si distingue dallo shonen'ai perché sifocalizza sull'aspetto esplicito dell'atto sessuale, mentre loshonen'ai si basa sulla relazione amorosa e viene pocoenfatizzata la parte fisica.

Glossario BJD:http://www.mochidelicious.com/dollsmania/forum/viewtopic.php?t=6283

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LA BAMBOLA MERCE

La Mattel si colloca oggi fra imaggiori produttori di giocattolial mondo. La sua sede centrale sitrova a El Segundo, nellaCalifornia meridionale. Possiedeinoltre ventiquattro filiali e ottofabbriche situate in diversi paesi,tra cui l'Italia, con un personalecomplessivo di quindicimilaunità, duecento nel solo settoredi progettazione e sviluppo. Ilsuccesso di Barbie è merito di JillBarad, che a sua volta si era giàaffermata nel campo dei prodotticosmetici. La bambola Barbie èstata prodotta dapprima negliStati Uniti e in Giappone, poi inMalesia,12 nelle Filippine, aFormosa, in Corea, nella Repub-blica Popolare Cinese, a HongKong e in Messico. Stando a unarticolo apparso recentementesu Mondo Barbie, all'epoca in cuile bambole venivano fabbricatein California la visita alla fabbricaveniva proposta alle ragazzine invacanza.13

Nel 1991 la Mattel aveva unfatturato complessivo di 1,6miliardi di dollari, di cui circa unmiliardo proveniva dalle venditedi Barbie. Secondo “Le Figaro”del 5 marzo 1993, il giro d'affaridella Mattel è aumentato di unaltro 17% nel 1992, con unaumento dei profitti pari al 21%.Le entrate sono dovute es-senzialmente alla bambolaBarbie, che viene venduta in piùdi cento paesi del mondo. Ilgruppo adatta le sue strategie divendita ai paesi in cui opera:l'esempio della Mattel Francepotrebbe essere analizzato perillustrare le caratteristiche diquesto marketing “naziona-lizzato”.La Mattel dichiara di avervenduto 650 milioni di bambolein tutto il mondo a partire dal1959. Negli Stati Uniti ne avevavenduti cinque milioni nel 1963,venti milioni nel 1988 e trentamilioni nel 1989, su cinquantamilioni di bambole vendute alivello mondiale.14 Fra le bambine

queste bambole vanno a ruba, agiudicare dai dati forniti dallaMattel e dalla stampa: sembrache le bambine americane nepossiedano in media sette, due lepiccole francesi di età compresafra i tre e gli undici anni, tre leitaliane e tre le bambinetedesche. “Quelle che non nepossiedono nemmeno una sonouna minoranza: il 14% in Francia,il 2% nella Germania Federale, il3% negli Stati Uniti, il 4% inItalia.”15 Oltre a vendere la stessaBarbie, la Mattel offre deicontratti di licensingad altrigruppi, come ad esempio laDisney. La sua strategiacommerciale consiste anchenell'incentivare al massimo lavendita degli accessori perBarbie e nel ricercare accordicon i produttori di abbigliamentoper bambini, in particolare nelsettore della biancheria da notte:la Mattel ha stipulato uncontratto con il gruppo Aviva e haformato una jointventure conBenetton.16

Assaggiodi saggio 3

Terza puntata del tentativo di proporre al collector anche pigroil saggio pesantuccio di Marianne Débouzy in dosi digeribili.Chi vuole il boccone intero, può sempre scrivermi (DF)

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LA BAMBOLA GIOCATTOLO

Ci sono dei collezionisti chepossiedono fino a undicimilaBarbie. Ciò può far pensare a unagrande varietà di modelli, mentrein realtà c'è un solo modello dibase che ha subito qualchemodifica nel tempo, rimanendofondamentalmente inalterato.Secondo la documentazionedella Mattel France, “Barbieaveva una figura perfetta per iparametri della culturaoccidentale: gambe slanciate,braccia lunghe, vita snella, colloallungato ... era la bellezza allostato puro.” Una bellezzaanatomicamente improbabile,come dimostra M.F. Motz: “Lemisure di Barbie (alta 29 cm inorigine) ne fanno un prodigio oun mostro della natura, ... perchéil busto prominente èsproporzionato rispetto al restodel corpo.”17L'età di Barbie è indefinibile -adolescente presunta ma ancheadulta dichiarata, sviluppatasessualmente ma anomala da unpunto di vista anatomico (per nonparlare di Ken, il suo compagno).Nelle “generazioni” di Barbiesuccedutesi tra il 1959 e il 1971è stata introdotta qualchemodifica: fra i primi modellic'erano anche delle bambolebrune, ma molto rapidamente labambola bionda si è imposta. La

quantità di “modelli” immessi sulmercato (circa trenta all'annonegli ultimi anni), non può chericordare il susseguirsi di nuovimodelli di automobili. Anche perle bambole si pianifical'obsolescenza: le “novità”vengono ampiamentepubblicizzate, anche se labambola rimane nel complessoinvariata. E questi cambiamenti,secondari ma significativi,riguardano i capelli, la vita, ilcolore, e soprattutto i vestiti diBarbie.Anche la sua morfologia è stataleggermente modificata.

12. Nel 1989 i vestiti di Barbievenivano prodotti in Malesia: “Ognivolta che si disegna un modello, lo simemorizza attraverso il computer e losi trasmette via satellite alle fabbrichedella Mattel in Malesia”. Doug Stewart,In the Cutthroat World of Toy Sales:Child's Play Is Serious Business,“Smithonian”, dic. 1989, p. 81.

13. Vedi Kathryn Harrison, da ThickerThan Water in Mondo Barbie, LucindaEbersole and Richard Peabody, eds.,New York, St. Martin Press, 1993, pp.44-5.

14. “Newsweek”, 20 feb. 1989;Working Woman, maggio 1990, p. 91.

15. Le XXe siècle des femmes, cit., p.454; si veda anche “Business Week”,8 giugno 1992; Jill Barad in “The NewYork Times”, 22 giugno 1992, D 9;“The European”, 22 feb. 1991.

16. “La bambola possiede oggi più disessanta licenze: può venderequalsiasi cosa, dagli hula hoop allevaligie”. “La biancheria da notte èl'articolo più venduto.” Kate Fitzgerald,Barbie Grows Up, “Advertising Age”, 1°giugno 1992. Barbie è anche “unmarchio che può far vendere”, “MattelFashions Boutiques”, ibidem, 1°giugno 1991. Le licenze principali inFrancia sono Les Trois Suisses:abbigliamento, casual e biancheria danotte; Edito Agenda Barbie;Panini/France Images: album efigurine; VICI: biciclette; Belin: biscotti;Ed. Hemma: libri per bambini(Documen tazione Mattel France).

17. M. F. Motz, “I Want to Be a BarbieDoll”, cit., pp. 128-29; sui collezionistianche F. Theimer, Barbie, cit.; NidiNkagbu, “In Love with a Shapely Pieceof Plastic”, “The Independent” 23 ott.1991; Carol Masciola “Stolen, 5000Barbies, Unplayed with”, “InternationalHerald Tribune

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Conoscete il film Ces Messieurs de la famille (trad.lett. “Quei signori della famiglia”), girato alla fine del1967 e uscito nelle sale [francesi, NdT] nel 1968?Ci sono molte probabilità che la vostra risposta siano. E come rimproverarvi per questo? Non si puòcerto dire che sia un capolavoro della settima arte.Eppure il suo regista, Raoul André (specializzato neifilm a budget ridotto), aveva saputo circondarsi digrandi artisti francesi: Michel Serrault, Jean Poiret,Jean Yanne, Francis Blanche, Michel Galabru, DarryCowl e Annie Cordy.Devo citare anche una bella starlette statunitensealla sua prima apparizione cinematografica e chenon figura nemmeno tra le comparse: la bambolaBarbie.Dal momento che siamo alla fine degli anniSessanta, Barbie non è altro che una splendidaTwist n'Turn bionda in top arancione e maglia a retebianca.All'ottavo minuto del film Michel Serrault aliasGabriel Pelletier, direttore commerciale, prendeparte a una riunione manageriale riguardante unmisterioso “Progetto 308” che non è altro che labambola Barbie!Il dirigente della società accoglie il proprio direttorecommerciale e altri quadri dell'impresa spiegando

loro che labambolafatta dicaucciùsinteticoè prontadal puntodi vistatecnicoma non può essere redditizia dal punto di vistacommerciale facendo riferimento al solo mercatoeuropeo. Propone dunque di associarsi a unindustriale di Boston per affrontare gli Stati Uniti: sel'accordo verrà firmato, la fortuna è assicurata.Nei due minuti della sequenza, il direttore gioca conla Barbie Twist n'Turn, le accarezza i capelli, le piegale gambe e la tiene anche per i piedi.È divertente sottolineare che, in questo film, Barbieè francese e si cerca di imporla sul mercatostatunitense, mentre nella realtà in quella stessaepoca in Francia la società Jouets Rationnels facevail contrario proponendo sul mercato francese la pinup americana.Secondo la mia modesta opinione di criticocinematografico non professionista, la presenza diBarbie in questo film costituisce il solo elemento di

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Ci vuole un occhio cinefilo pazzesco.Ma chicche così fanno la gioia del collezionista...

Il primo filmfrancesedi Barbieera pessimo!

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interesse della storia. Ma è sempre appassionantescoprire in un vecchio film o su una rivista di queglianni una bambola Barbie vintage quando non ci siaspetta di trovarla: Barbie abbandona per unmomento i nostri ripiani da collezionisti e vienerispedita nella propria epoca, ritornando a essere

per il tempo di un film o di una foto più nuova e piùbella che mai.

Eric Chatillon,trad. Moviem@tica

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aappppuunnttaammeennttoo ccoonn ggllii aannnnii ‘‘8800

La ditta messicana CIPSA ha prodottonumerosi modelli oltre alle FreeMoving…uno dei miei favoriti èsicuramente rappresentato dallePeinado Magico, una sorta diversione messicana delle piùfamose Quick Curl con le qualihanno in comune la fibra deicapelli. Il mold utilizzato per Valerie è sempre quellodi Stacey ma in questo caso non è semplicericonoscerlo a causa del trucco che è molto diversoda quello tipico delle classiche Stacey. Nel miopersonalissimo giudizio relativo al confronto traBarbie e Valerie di solito vince la seconda perdolcezza dei lineamenti e particolari degni di nota,ma ammetto che nel caso delle Peinado Magicodevo proprio ricredermi. La Valerie è decisamentemeno attraente di Barbie che, in questo caso, èproprio insuperabile. Il motivo è presto detto: BarbiePeinado Magico utilizza il mold Steffie ed ècuratissima nei dettagli e nei particolari. Maandiamo con ordine. Proprio come nel caso delleFree moving descritto nella scorsa news, anche nelcaso di Valerie Peinado Magico esistono 2 versioniche si distinguono solo per le differenticombinazioni del vestitino. La Valerie PeinadoMagico ha i capelli castano scuro, con la rigacentrale e grossi boccoli realizzati con la stessafibra utilizzata dalle Quick Curl: facile da pettinare

edacconciare grazie

alla struttura capace di mantenere la forma datapoiché più rigida rispetto a quella dei capelliutilizzati “normalmente”. Gli occhi sono sottili maintensi, blu truccati con un largo eyeliner e ciglianere che spiccano moltissimo sull'ombretto bianco.Le sopracciglia sono alte, piccole e sottili e lelabbra, che lasciano intravedere i denti, sembranoavere appena ricevuto una leggera passata dilucidalabbra. Il vestito, pur essendo lo stesso nelle 2versioni, cambia nel colore: il body con manichelunghe e scollo quadrato può essere giallo o colorlavanda, la gonna bon ton lunga al ginocchiomarrone acceso ovvero rosa mentre il foulard benstretto al collo può essere rosso con stampe vivacio nei colori del rosa e del nero con disegni gialli. Gliaccessori a corredo sono rappresentati da unpettine, una spazzola, un arricciatore, 2 fermagli eun paio di scarpette a punta quadrata.La Barbie Peinado Magico è invece davverodeliziosa: la pelle è rosata, gli occhi sono grandi e

…que vivaBarbie!

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blu, le sopracciglia folte e decise, lelabbra carnose sono chiuse e bentruccate ed i capelli acconciabili,lunghi fino alle spalle e con tanto diboccolo finale, sono di un belbiondo cenere intenso. Le manisono quelle Mexico ed il corpo ha lavita girevole e le gambe pieghevoli.Di Barbie Peinado Magico neesistono 3: le prime due sono stateprodotte differenziando solo i coloridei vestiti mentre la terza, con laquale venivano regalati ben altri 2vestitini oltre ad un piccolo diarioper la bambina, è nata comeversione speciale per festeggiare il

secondo anniversario della produzione di questomodello. La Barbie Peinado Magico indossa una

magliettasenza manichea scolloquadrato injersey, sullaquale spicca ilfoulard strettoal collo, ed unalunga ed ampiagonna a fioricolorati susfondo chiaro.

Le differenze di colore negli abitini consentono,anche in questo caso di poter stimare la cronologiadella produzione. Nella prima versione la maglietta

è verde scuro abbinata alfoulard verde chiaro mentre lagonna ha fiori rosa, verdi eazzurri su fondo bianco mentrenella seconda la maglietta ed ilfoulard sono arancioni ed i fioridella gonna hanno colori moltopiù intensi ed accesi (rosso,arancio, verde vivo). Nella terzaversione infine, specialeanniversario, la maglietta ed ilfoulard sono si colore bluintenso cui è abbinata la gonnacon stampa floreale nei varitoni del blu su fondo bianco.

Nicoletta Ruta

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Ne «Le ragazze dalla pelle di luna», apparso sul n.9 di «Barbie News»,Pietro Peroni accennava alla bambola “africana” che Marlene Dietrichaveva come portafortuna sul set di «L'angeloazzurro», Savage.Per dare il via alla rubrica «La valle delle bambole»,dedicata a cosa, dove, quanto e come il cinemarappresenta le bambole e le “racconta” a tutti noi, hoscelto due immagini che ritraggono Savage in tutto ilsuo splendore: nella prima è insieme a Marlene eall'altro portafortuna della diva, un bambolotto dallefattezze orientali; nella seconda è insieme a EmilJannings, mostro sacro del cinema tedesco e co-protagonista de «L'angelo azzurro». Non trovate cheil primo vincitore dell'Oscar come miglior attoreprotagonista e Savage facciano un figurone insieme?La terza immagine... vi lascia pregustare uno dei prossimi film di cuiparleremo, è insomma un piccolo antipasto. Di celluloide e vinile,ovviamente.

Moviem@ticahttp://moviematica.blogspot.com

Una nuova rubrica, unanuova collaborazione:un'esperta di cinema,che si è appassionataalle bambole!

La valledelle bambole #1Dal vinile alla celluloide... e ritorno!

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Per ogni volta che qualcuno dice “Barbie” nelmondo (quindi miliardi di volte), se non sono soldisonanti per la Mattel quantomeno è fama, fama,fama.

Tanto più adesso, in questomezzo secolo. E se nonbastassero le collezioniufficiali, i gift set creati espacciati per l'occasione,l'indotto dei vestitini e degliaccessori compresi i vestitini egli accessori con marchioBarbie per le bambine,dobbiamo considerare tutto ilvintage movimentato ocustodito dai collezionisti,quelli di sempre e glispecialisti improvvisati. Nonbasta. Quanti creatori di OOAKlavorano su Barbie, parlandodi lei e andando oltre Barbie inogni diversa realizzazione? Egli esponenti dell'artecontemporanea che ladistruggono e la fannorinascere in mille modi?Anche loro le danno fama,fama, fama.

Poi c'è tutta la parte cheriguarda i media (come per esempiowww.barbiemedia.com) e tutto il materiale filmico chepotete guardarvi su youtube e tutti i vari siti, forum,blog, santuari virtuali e stupende galleries d'immaginiche si trovano in rete - molti di noi ne hanno - per tuttele volte che qualcuno digita “Barbie”.Io stessa utilizzo il tag “Barbie” volentieri, perché soche è attraente e una buona parola-chiave che siapplica in molti contesti, e non solo alla lettera.

Ma Barbie esonda anche da una quantità di eventi più

o meno spontanei, più o meno sponsorizzati, più omeno soubrettati. Per cui è una pioggia: cocktail rosa,balli a tema, camere d'albergo deliranti rosa, moda

vintage, emissioni filatelicheanniversarie (es del MuséeNational del Principato diMonaco) e naturalmentemerende, aperitivi, feste esfilate spontanee ironiche emolto fai-da-te: sì, quelle deicollezionisti, secondo me lepiù sentite e sentimentali!

E quanta fama aggiungiamo a Barbie anche quandonon stiamo parlando di lei come bambola, ma usiamoil suo nome per dare un'idea, ad esempio quandodescriviamo una ragazza bionda, levigata,

appariscente e a volte nonnecessariamente un mostro diintelligenza, dicendo “è unaBarbie”. Questo, ahimé, è unparagone che di solito ancheun non collezionista afferra. Eanche se dipinge Barbie inmodo deteriore, le dà fama,fama, fama.

Vogliamo infine parlare di tuttequelle parole usate tra noicollectors, parole che derivanoda Barbie come “barbiefero,barbiesco, barbiecidio,barbielogico, barbiemetrico”?Ok, se tutta questa fama vi hafatto venire fame, il mio

sommesso suggerimento è celebrare con un vassoiodi meringhe. Sì, meringhe, la vera dolce punizione delcollezionista, ma non mi sento obbligata a rivelareperché.

Daniela Ferrandohttp://dollculture.blogspot.com/

Barbie Link Daniela Ferrando

http://dollculture.blogspot.com/

Liberi collegamenti dollculturali

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Passate le Feste Natalizie, mi è rimasta inbocca una certa qual voglia di dolci… e difantasia… e di bambole, ovviamente!

Googlando qua e là, tra un dolcetto e una tortina, trauna Barbie e una Misaki, ho ben pensato diimmergermi completamente nel mondocaramelloso di Willy Wonka e della sua fabbrica delcioccolato. Con mia grande sorpresa ho trovatomolte dolls a tema, ognuna molto bella e ben fatta,ognuno con un tocco di magia zuccherosa!

La prima, che conoscevo da tempo e che hascatenato la mia curiosità, è di Lorena di Cats 'n'

Dolls. Una perfetta riproduzione (forse un po' troppostatica) di Johnny Deep nel film diretto da TimBurton. Il bellissimo soprabito in velluto bordeaux eil cilindro danno alla bambola un aplomb moltobritannico, spiazzato dagli occhiali bianchi e dalbastone da passeggioarcobaleno. Nel complessola creazione è molto simileall'action figure di Willy incommercio.

Originalissima e spet-tacolare la Blythe (unabambola donna, quindi,anzi…ragazzina!) trasfor-mata in Willy e scovatada diversi appassionatibambolari che hanno postato su Flickr le loro foto

Bamboli dolcicome il miele…

"Ogni cosa in questo posto è commestibile.Persino io sono commestibile. Ma questo si

chiama cannibalismo, miei cari bambini, e perciònon è ben visto in molte società"*

Walk of Fame… girovagando nel mondo delle ooaks secondo il gusto e il parere personale di Sonya

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di Tokyo.Io la trovo molto molto bella, saràche Blythe riproduce l'espressionetriste e malinconica di Willybambino. Complimenti davvero a chi

ha avuto l'idea!Si sono ispirate a alla prima edizione del film,invece, Prickly eVikky. Entrambehanno riprodottoin modo fedele eallo stessotempo originaleGene Wilder.Appena ho vistola foto del Kencustomizzato daPrickly, mi èpreso un colpo…sembra di vederel'attore inpersona!Perfino lo sguardo un po' stranito e impacciato èstato riprodotto con l'aiuto di un ottimo repaint e unreroot indiavolato!

Su ebsqart, invece, c'è un vero eproprio tutorial per la creazione di

Willy-Gene. Vikki, l'artista, hacreato una bambola posizionabilemolto simile al personaggio delprimo film e devo dire che lefattezze poco “da bambola” e

molto “da folletto” premianol'ingegno di questa ragazzache regala un'anima alla suacreatura.

Ho trovato poi due mini-Willy dalsapore antico: uno fatto in pannolenci e uno all'uncinetto. Più che

bambole sembrano dei biscottini o

delle bambole di pezza da strapazzare quando,fuoco nel camino, fuori si scatena il temporale…

Oompa Loompa Doompadee Dah If you're not greedy you will go far

You will live in happiness too Like the Oompa

Oompa Loompa doompadee do*

*La fabbrica di cioccolato di Tim Burton 2005

Sonya Lanfranchi

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I mille modi delle bambole nell'arte e non solo.

ARTtenzione

Arte sulle bambole d'arte.

Nati, illustratrice, ama le enchanted dolls (le pallide OOAK di Marina Bychkova)e ha dedicato loro lavori che sanno di favola.

www.nati-art.com www.enchanteddoll.com ph. Emma Gilardi