DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI · Valutazione dei rischi “trasversali” riguardanti...
Transcript of DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI · Valutazione dei rischi “trasversali” riguardanti...
1
ISTITUTO COMPRENSIVO CHIOGGIA 4
Sede Scuola Secondaria di Primo Grado “N. De Conti”
via Laguna n. 428 – Chioggia (VE)
SCUOLA PRIMARIA “DON MILANI”
via D. Schiavo – Sottomarina
DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
INTEGRAZIONE AL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI REDATTO AI SENSI DEL D.LGS.626/94 e sue m. ed i.
AGGIORNAMENTO AI SENSI
D.LGS. 81/2008 (Articoli 17, 28, 29)
SETTEMBRE 2011
2
Scuola: ISTITUTO COMPRENSIVO CHIOGGIA 4 VEIC84900L Sede Dirigenza Scolastica: Scuola Secondaria di Primo Grado
“N. De Conti” via Laguna n. 428 Città Chioggia Provincia Venezia Plessi di appartenenza: 1. Scuola Secondaria di 1 Grado “N. De Conti”
via Laguna n.428 – Sottomarina
2. Scuola Elementare “Don Milani”
via D. Schiavo – Sottomarina
3. Scuola Elementare “M. Merlin”
via P. E. Venturini – Sottomarina
4. Scuola dell’Infanzia “Brondolo”
loc. Brondolo – Sottomarina Codice Fiscale e P. IVA: ____________________ Attività principali: Scolastiche ed educative
3
PREMESSA
Il presente documento di aggiornamento della valutazione dei rischi,
redatto conformemente al D.Lgs. 81/2008 (ex art. 4 comma 2 del D. Lgs.
626/94), ha lo scopo di dare una reale ed opportuna base di valutazione al
datore di lavoro sui rischi presenti nei vari ambienti lavorativi in cui sono
chiamati ad operare i lavoratori della scuola.
Esso illustra il complesso delle operazioni concernenti la valutazione di
tutti i rischi effettuate ai sensi del D.Lgs. 81/2008 (ex art. 4, comma 1 del
D.Lgs. 626/94), con particolare riguardo alle indicazioni fornite dagli
articoli 28-29 del Decreto stesso.
Il presente documento si articola nelle seguenti sezioni:
- Notizie ed informazioni di carattere generale comprendenti i dati
identificativi dell’istituzione scolastica, la struttura organizzativa dei vari
plessi, l’organizzazione dei luoghi di lavoro.
- Notizie ed informazioni di carattere generale
- Relazione sulla valutazione dei rischi comprendente:
• indicazione dei criteri adottati nella valutazione,
• analisi delle situazioni di pericolo,
• legislazione di riferimento,
• soggetti coinvolti nella valutazione dei rischi,
• metodi di indagine,
• individuazione delle misure e relativa programmazione per la
loro realizzazione.
- Individuazione delle “aree aziendali” tipo
- Individuazione dei criteri e degli indici di valutazione sulle
probabilità di rischio
- Valutazione dei rischi nelle varie aree aziendali dei singoli plessi
- Programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione
- Eventuale documentazione di supporto allegata
4
NOTIZIE DI CARATTERE GENERALE e rif. art. 28 comma 2 e) – D. Lgs. 81/2008
(soggetti che hanno partecipato alla valutazione dei rischi)
Denominazione Istituzione Scolastica: ISTITUTO COMPRENSIVO CHIOGGIA 4 Sede Dirigenza Scolastica: Scuola Secondaria di Primo Grado “N. De Conti” Via Laguna n.428 - Chioggia (VE) Dirigente Scolastico: Prof. Sergio Ferroli Attività: Attività scolastica – educativa Totale organico:
Uomini
Donne
Totali
Dirigente Scolastico
Insegnanti
Personale A.T.A.
Alunni
Totale
Datore di lavoro: Prof. Sergio Ferroli Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione: Ing. Sandro Signoretto Medico Competente: dott. Osvaldo Mazzotta Servizio di Prevenzione e Protezione - Referente di plesso per la sicurezza: Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza: Sig. ra Maria Penzo Riferimenti al presente documento: 1 copia custodito presso la sede della Dirigenza Scolastica
5
INFORMAZIONI GENERALI Numero edifici scolastici (plessi):
4
Denominazione e dislocazione dei plessi:
1. Scuola Secondaria di 1 Grado “N. De Conti” via Laguna n.428 – Sottomarina
2. Scuola Elementare “Don Milani” via D. Schiavo - Sottomarina di Chioggia (VE)
3. Scuola Elementare “Merlin” via P. E. Venturini - Sottomarina di Chioggia (VE)
4. Scuola Materna “Brondolo” loc. Brondolo - Sottomarina di Chioggia (VE)
Proprietà degli edifici: Comune di Chioggia
Nomina medico competente:
Dott. Osvaldo Mazzotta
Registro infortuni: Uno per ciascun plesso, custodito in sede
Controlli sanitari personale docente e non docente:
Periodici
6
RELAZIONE SULLA VALUTAZIONE DEI RISCHI Rif. art. 28 comma 2 a) – D. Lgs. 81/2008
CRITERI SEGUITI
Il Dirigente Scolastico dell’Istituzione scolastica (D.S.) ha ritenuto di
interpretare il D.Lgs. 81/2008 prioritariamente in termini di "miglioramento
della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro".
Allo scopo il D.S., avendo ben chiaro che l'obiettivo della valutazione rischi è
quello di stabilire provvedimenti necessari a garantire la sicurezza del lavoro,
ha adottato una procedura per steps, costituita in modo da consentire un
riesame generale della situazione del sistema sicurezza e salute
nell’Istituzione scolastica, come di seguito descritto:
- Individuazione di tutte le situazioni di pericolo ed identificazione delle
esposizioni ai rischi di macchine, attrezzature, caratteristiche posti di lavoro,
dell'ambiente e dei materiali utilizzati.
- Controllo sull'osservazione delle norme vigenti e/o norme di buona tecnica
in materia di prevenzione ed igiene del posto di lavoro.
- Partecipazione dei lavoratori, in particolare dello stesso D.S. e dei vari
incaricati referenti della sicurezza per i singoli plessi.
- Valutazione dei rischi come procedimento di probabilità che si verifichi un
danno in condizioni di impiego e/o esposizione.
- Individuazione delle misure di prevenzione e protezione da attuare in
conseguenza della valutazione per migliorare e/o ridurre al minimo i rischi.
- Programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione dei rischi
e riesame periodico almeno annuale ed occasionale ad ogni variazione
significativa dell'ambiente di lavoro.
7
ANALISI SITUAZIONI DI PERICOLO
Il programma di tutte le situazioni di pericolo ed identificazione delle
esposizioni ai rischi di macchine, attrezzature, caratteristiche dei posti di
lavoro, dell'ambiente e dei materiali utilizzati è stato fatto con l'ausilio di liste
di controllo per ogni settore di indagine dell'azienda in modo da passare in
rassegna i principali aspetti della sicurezza:
- rischi per la sicurezza dei lavoratori,
- rischi per la salute dei lavoratori,
- aspetti organizzativi e gestionali.
Questo ha permesso di avere un metodo che fornisce un facile strumento
dell'utilizzatore delle liste per pervenire ad un giudizio del rischio e quindi
delle priorità di intervento.
Ai rischi sopra citati si sono poi aggiunti quelli individuati dal nuovo Decreto,
in particolare agli articoli 28-29 in cui vengono considerati anche i rischi
collegati allo stress lavoro-correlato, i rischi per particolari tipologie di
lavoratori (donne, minori, stranieri,….) ed i rischi che espongono i lavoratori
a particolari situazioni che possono comprometterne la sicurezza e la salute.
LEGISLAZIONE DI RIFERIMENTO
Le liste di controllo sono state redatte mediante l'analisi accurata della
normativa vigente e degli standard internazionali di norma di buona tecnica e
pratica, integrando, ove è possibile, con indicazioni derivanti dal buon senso
ingegneristico.
Le leggi e le norme fondamentali prese in riferimento sono tutte quelle poi
confluite nel T.U. della sicurezza, ovvero il D. Lgs. 81 del 9 aprile 2008.
Di volta in volta si è fatto riferimento a normative specifiche del settore
lavorativo ed a tutte quelle normative attualmente ancora esistenti, non ancora
completamente assorbite dal nuovo Decreto, come ad esempio il D.M.
10.03.98 ed il D.Lgs. 388/2003 regolanti rispettivamente la gestione della
prevenzione incendi e quella del primo soccorso aziendale.
8
SOGGETTI COINVOLTI NELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI
L'individuazione dei rischi ed il successivo approfondimento sono stati
eseguiti prevedendo il coinvolgimento delle seguenti persone:
• Datore di lavoro (D.S.)
• Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP)
• Rappresentante dei Lavoratori (RLS)
• Medico Competente (MC)
• Servizio di Prevenzione e Protezione (referenti di plesso)
• Consulenti esterni
Dato il tipo di attività la nomina e la conseguente presenza del medico
competente è limitata alle sole attività di segreteria.
METODO DI INDAGINE
Per la valutazione dei rischi vista come procedimento di probabilità che si
verifichi un danno in condizioni di impiego e/o esposizione è stata utilizzata
una metodologia consistente nell’uso di schede (check-list) da cui è possibile
ottenere l’elenco delle situazioni di pericolo nell’ambiente scolastico.
In esse è riportato:
Suddivisione dei singoli plessi in “aree aziendali” omogenee per destinazione
d’uso, dimensioni e frequenza.
Generalità riguardo dati strutturali, elenco dei macchinari, elenco delle
operazioni lavorative, dei materiali e dei prodotti utilizzati.
Valutazione dei rischi per la sicurezza.
Valutazione dei rischi per la salute.
Aspetti organizzativi e gestionali.
Valutazione dei rischi “trasversali” riguardanti stress lavoro-correlato.
9
INDIVIDUAZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE E
RELATIVO PROGRAMMA DI ATTUAZIONE
L'esame dei vari fattori di rischio identificati dà la conoscenza dell'aspetto del
rischio che può essere:
- Tollerabilità al rischio.
- Possibilità di eliminare il rischio.
- Riduzione delle probabilità di accadimento del danno.
- Mitigabilità delle conseguenze del rischio.
Il prodotto della valutazione del rischio è un giudizio generale sulla sicurezza
dei vari aspetti dell'attività lavorativa, corredato dall'esplicita dichiarazione
che gli stessi sono conformi alle norme di Legge vigenti ed ai principi di
buona tecnica e che rispetta le misure generali di tutela per la protezione della
salute e per la sicurezza dei lavoratori riportati dal D.Lgs. 81/2008.
Il programma di attuazione delle misure viene redatto a seguito di analisi di
tutte le indagini fatte riportate in ciascun punto del presente documento,
tenendo conto delle caratteristiche dimensionali, strutturali e produttive della
scuola e valutando la compatibilità con le risorse umane, economiche e
finanziare disponibili.
Tale programma di attuazione dovrà, inoltre, essere confrontato e verificato
con l’Ente proprietario delle strutture e degli impianti generali (Comune,
Provincia, Regione…), e richiederà un coordinamento dei vari interventi sulla
base delle segnalazioni della dirigenza scolastica e sulla base delle
disponibilità tecniche e finanziarie dell’Ente stesso.
Periodicamente si procederà a verificare e controllare l'attuazione del
programma e ad apportare eventuali correttivi.
10
INDIVIDUAZIONE TIPOLOGIE DI LAVORATORI ESPOSTI A RISCHI PARTICOLARI E LAVORATORI PARTICOLARMENTE SENSIBILI
Rif. art. 28 comma 1 – D. Lgs. 81/2008
Per queste categorie di lavoratori, legate al genere, all’età, alla presenza di
malattie particolari, a problemi legati alla comunicazione (lingua) ed alle
abitudini (tradizioni e cultura), si fa riferimento direttamente al presente
documento, nelle varie sezioni.
In particolare per le lavoratrici madri e/o in stato di gravidanza, è già stato
stilato un documento di valutazione dei rischi specifico, che periodicamente
viene aggiornato.
PRESENZA LAVORATORI PARTICOLARMENTE SENSIBILI
SI’ NO
Donne in stato di gravidanza X
Minori X
Portatori di pacemaker (interferenza elettromagnetica) X
Lavoratori con pregresse patologie del sistema uditivo X
Lavoratori stranieri X
11
INDIVIDUAZIONE DELLE “AREE AZIENDALI” TIPO
In ciascun plesso dell’Istituzione scolastica sono state individuate delle zone
omogenee per destinazione d’uso, dimensioni e frequenza; tali zone sono
state definite “aree aziendali” secondo una terminologia corrente nella
valutazione dei rischi negli ambienti di lavoro.
Tali aree raggruppano elementi strutturali affini tra loro che possono
presentare elementi di rischio specifici non presenti, o comunque diversi, in
altre zone dello stesso plesso.
La suddivisione delle aree aziendali tipo utilizzata nel presente documento di
valutazione dei rischi è la seguente:
AREA AZIENDALE A
AREA AZIENDALE B
AREA AZIENDALE C
AREA AZIENDALE D
AREA AZIENDALE E
AREA AZIENDALE F
AREA AZIENDALE G
Aule (compresi i corridoi, i bagni, la sala insegnanti e gli ambienti scolastici in genere)
Laboratori (informatica e/o audiovisivi)
Palestra
Mensa (compresi i servizi annessi)
Spazi esterni (cortili, giardini…)
Aula Magna (auditorium…)
Uffici
AREA AZIENDALE H Aule attrezzate per allievi diversamente abili AREE AZIENDALI L Laboratori e/o officine (chimica, fisica,
officine specialistiche varie…)
NOTA: Ciascun plesso può presentare una o più aree aziendali.
12
INDIVIDUAZIONE DEI CRITERI E DEGLI INDICI DI
VALUTAZIONE SULLA PROBABILITÀ DI RISCHIO
Il rischio R è dato dal prodotto della probabilità P che un evento possa
accadere ed il danno D che può essere provocato.
In formule:
R = P x D
Assegnando una scala da 1 a 4, sia alla probabilità P che al danno D, il rischio
può avere dei valori compresi tra 1 e 16.
Definiremo, quindi, quattro categorie di rischio:
• I = Irrilevante con R = 1
• C = Contenuto con R = 2 ÷÷÷÷3
• R = Rilevante con R = 4 ÷÷÷÷ 8
• E = Elevato con R = 9 ÷÷÷÷16
Tale relazione può essere rappresentata in forma matriciale ponendo in ascissa
la probabilità P e il danno D in ordinata come segue:
4
4
8
12
16
3
3
6
9
12
2
2
4
6
8
1
1
2
3
4
Prodotto
1
2
3
4
13
I criteri di valutazione ed individuazione dei rischi può essere sintetizzata
nelle seguenti tabelle.
PROBABILITA’
VALORE DI
PROBABILITA'
DEFINIZIONE INTERPRETAZIONE DELLA
DEFINIZIONE
1
Improbabile
• Il suo verificarsi richiederebbe la
concomitanza di più eventi poco probabili
• Non si sono mai verificati fatti analoghi
• Il suo verificarsi susciterebbe incredulità
2
Poco probabile
• Il suo verificarsi richiederebbe circostanze
non comuni e di poca probabilità
• Si sono verificati pochi fatti analoghi
• Il suo verificarsi susciterebbe modesta
sorpresa
3
Probabile
• Si sono verificati altri fatti analoghi
• Il suo verificarsi susciterebbe modesta
sorpresa
4
Molto probabile
• Si sono verificati altri fatti analoghi
• Il suo verificarsi è praticamente dato per
scontato
DANNO
VALORE DI
DANNO
DEFINIZIONE INTERPRETAZIONE DELLA
DEFINIZIONE
1
Lieve
• Infortunio con assenza dal posto di lavoro
inferiore a 8 gg.
• Danni pressoché nulli alle cose.
2
Medio
• Infortunio con assenza dal posto di lavoro
fino a 30 gg.
• Danni limitati alle cose.
3
Grave
• Infortunio con assenza dal posto di lavoro
oltre 30 gg.
• Malattie professionali con invalidità
permanenti.
• Danni rilevanti alle cose.
4
Molto grave
• Infortunio con assenza dal posto di lavoro
oltre 30 gg.
• Malattie professionali con totale invalidità
permanenti.
• Danni ingenti alle cose.
14
AREA AZIENDALE A: Aule e ambienti scolastici in genere PARTE GENERALE
A1. DATI STRUTTURALI
Superficie m2 Adeguata
Cubatura m3 Adeguata
Ventilazione naturale Sufficiente Ventilazione artificiale Non esistente Illuminazione naturale Sufficiente Illuminazione artificiale Sufficiente Numero addetti che lavorano ≤ 30 (per aula) A2. MACCHINE RISCHIO TIPO OPERAZIONI ADDETTI DURATA I C R E fotocopiatr
ici didattiche insegnanti Temporanea X
Lavagna luminosa
didattiche
insegnanti
Temporanea
X
Registratori
didattiche insegnanti temporanea X
Macchinette caffè
Pausa
insegnanti
Temporanea
X
Macchine pulitrici
Pulizie
Personale
ATA
Fuori orario scolastico
X
A3. ELENCO PRODOTTI USATI RISCHIO TIPO QUANTITÀ/ANNO I C R E Cancelleria X Gesso X Detersivi e alcool Controllate X Toner fotocop. Limitata X
15
VALUTAZIONE RISCHI PER LA SICUREZZA
A4. LUOGHI E POSTI DI LAVORO RISCHIO I C R E A4.1 Aree di transito
Ampie e libere
X
A4.2 Scale
A norma
X
A4.3 Spazi di lavoro
Adeguati
X
A4.4 Pavimenti
In alcune aule al primo piano ed al piano terra vi sono dei sollevamenti (5B, 2C, 2B, 3B, 4A)
X
A4.5 Solai e soppalchi
Inesistenti
X
A4.6 Porte/uscite emergenza
A norma
X
A4.7 Luci di emergenza
Non sufficienti
X
Osservazioni ed integrazioni alla tabella A4:
rischio di particolare rilievo (rischio rilevante R) riscontrato negli ambienti scolastici è dato dalla presenza di serramenti e infissi metallici con parti e sporgenze taglienti sia nelle aule che negli spazi antistanti le aule. Particolarmente pericolosi anche i rivestimenti metallici dei davanzali della terrazza che presentano sporgenze taglienti anche in prossimità delle uscite di emergenza. A5. ATTREZZATURA DI LAVORO RISCHIO I C R E A5.1 Macchine
Vedi tab. A2
X
A5.2 Attrezzi manuali
X
A5.3 Apparecchi a pressione
Inesistenti
X
A5.4 Mezzi di sollevamento e trasporto
Carrellino manuale
X
A5.5 Ascensori, montacarichi
A norma
X
A5.6 Manipolazione manuale di oggetti
Nessuna particolare
X
A5.7 Manutenzione e collaudi
Periodica
X
16
A6. IMPIANTI ELETTRICI RISCHIO I C R E A6.1 Costruzione impianto e requisiti normativi
Richiesta certificazione. Presenza di prese non correttamente installate in alcune aule (aula sostegno, anti-aula computer, 1C, 4C)
X
A6.2 Messa a terra e verifiche
Richiesta certificazione
X
A7. PREVENZIONE INCENDI ED ESPLOSIONI
RISCHIO
I C R E A7.1 Piano emergenza/evacuazione
Tenere aggiornato
X
A7.2 Segnaletica di sicurezza
Da potenziare in particolare acustica
X
A7.3 Impianti antincendio
Adeguati. Tuttavia si rileva l’importanza di disporre un estintore a CO2 in prossimità della centralina elettrica.
X
A8. SERVIZI IGIENICI DI BENESSERE COLLETTIVO
RISCHIO
I C R E A8.1 Spogliatoi
Idonei
X
A8.2 Gabinetti, docce, lavabi
Guasti vari presenti nei locali sia al pianoterra che al primo
X
A8.3 Armadietti
Non sufficienti
X
A8.4 Locali di riposo
Non previsti
X
A8.5 Locale mensa
Non presente
X
A8.6 Presidi sanitari di pronto soccorso
Piccolo ambulatorio e cassetta P.S.
X
A8.7 Procedura di pronto soccorso
Vedere piano di emergenza
X
17
A9. IMMAGAZZINAMENTO RISCHIO I C R E A9.1 Materie prime e prodotti vari
Detersivi pulizie
X
A9.2 Prodotti finiti
Nessuno particolare
X
A9.3 Gas, sostanze pericolose
Nessuno particolare
X
A9.4 Tipo immagazzinamento
Armadietti e scaffalature
X
A9.5 Portata struttura
Adeguata
X
18
VALUTAZIONE RISCHI PER LA SALUTE
A10. ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI RISCHIO I C R E A10.1 Polveri e fibre
Nessuno particolare
X
A10.2 Vapori e fumi
Nessuno particolare
X
A10.3 Sostanze pericolose
Nessuno particolare
X
A10.4 Sostanze putrescibili
Nessuno particolare
X
A11. ESPOSIZIONE AD AGENTI BIOLOGICI RISCHIO I C R E A11.1 Classificazione agente
Nessuno particolare
X
A11.2 Infezione per manipolazione
Nessuno particolare
X
A11.3 Infezione per esposizione
Nessuno particolare
X
A12. ESPOSIZIONE AD AGENTI CANCEROGENI
RISCHIO
I C R E A12.1 Limitazione aree
Nessuno particolare
X
A12.2 Livello di conoscenza
Nessuno particolare
X
A12.3 Etichettatura
Nessuno particolare
X
A12.4 Procedura di utilizzo
Nessuno particolare
X
A12.5 Amianto e piombo
Nessuno particolare (vedi dich. Comune di Chioggia)
X
A12.6 Altre
No
X
A13. MICROCLIMA RISCHIO I C R E A13.1 Valutazione
Buona
X
A13.2 Temperatura
Nei limiti
X
A13.3 Umidità
Nei limiti
X
A13.4 Ventilazione
Sufficiente
X
A13.5 Climatizzazione
Inesistente
X
A13.6 Impianto di riscaldamento
A metano
X
19
A14. RUMORE RISCHIO I C R E A14.1 Rapporto valutazione
Non necessario
X
A14.2 Mappa rumorosità
Non necessario
X
A14.3 Informazione e formazione
Effettuata
X
A15. ILLUMINAZIONE RISCHIO I C R E A15.1 Naturale
Appena sufficiente a causa del cattivo orientamento delle aule. Presenza di fastidiosi riflessi nelle giornate di sole
X
A15.2 Artificiale (tipo prevalente)
Neon
X
A15.3 Diretta/indiretta
Sufficiente
X
A15.4 Localizzata
Non necessaria
X
A16. EMISSIONI RISCHIO I C R F A16.1 Lavorazioni
Nessuno particolare
X
A16.2 Camini
Nessuno particolare
X
A16.3 Tecnologia abbattimento
Nessuno particolare
X
A17. RIFIUTI RISCHIO I C R E A17.1 Tipo
Raccolta differenz. (carta, umido…..)
X
A17.2 Stoccaggio
Limitato
X
A17.3 Smaltimento
Esterno (A.S.P.)
X
A17.4 Protezione
Sufficiente
X
20
A18. VIDEOTERMINALI RISCHIO I C R E A18.1 Requisiti (schermo, tastiera, piano di lavoro, sedile)
Monitoraggio periodico per il rispetto dei limiti di Legge
X
A18.2 Ambiente (spazio, riflessi e contrasti)
Adeguato
X
A18.3 Programma e tempi di lavoro
Stabiliti (vedere circolare del D.S.)
X
A19. IGIENE AMBIENTALE RISCHIO I C R E A19.1 Analisi
Periodica
X
A19.2 Valutazione
Positiva
X
A20. MOVIMENTAZIONE MANUALE DI CARICHI
RISCHIO
I C R E A20.1 Analisi
Effettuata
X
A20.2 Valutazione
Nessun rischio particolare
X
21
ASPETTI ORGANIZZATIVI GESTIONALI
A21. ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO RISCHIO I C R E A21.1 Posizione del lavoro
Corretta
X
A21.2 Movimenti scorretti
Nessuno particolare
X
A21.3 Manutenzione ordinaria e straordinaria
Periodiche
X
A21.4 Monitoraggio e controllo della sicurezza
Periodico
X
A22. INFORMAZIONE E FORMAZIONE RISCHIO I C R E A22.1 Divulgazione tramite circolari dei nomi vari responsabili
Effettuata
X
A22.2 Conoscenza diritti e doveri
Effettuata
X
A22.3 Formazione della sicurezza generale e specifica
Formazione permanente
X
A22.4 Formazione all’assunzione e al trasferimento posto nuovo
Effettuata
X
A23. NORME E PROCEDURE DI LAVORO RISCHIO I C R E A23.1 Utilizzo procedure particolari
Nessuna
X
A23.2 Norme particolari di riferimento
Nessuna
X
A24. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI
RISCHIO
I C R E A24.1 Requisiti DPI
Protezione delle mani (pers. A.T.A.)
X
A24.2 Criteri di individuazione ed uso
Guanti di gomma
X
A24.3 Fornitura
Scuola
X
A24.4 Manutenzione
Nessuna
X
22
AREA AZIENDALE B: Laboratori attrezzati PARTE GENERALE
B1. DATI STRUTTURALI
Superficie m2 Adeguata
Cubatura m3 Adeguata
Ventilazione naturale Sufficiente Ventilazione artificiale Non esistente Illuminazione naturale Sufficiente Illuminazione artificiale Sufficiente Numero addetti che lavorano ≤ 30 (per aula) B2. MACCHINE RISCHIO TIPO OPERAZIONI ADDETTI DURATA I C R E
Computer
didattiche
Insegnanti e allievi
Periodica
X
Periferiche computer
didattiche
Insegnanti e allievi
Periodica
X
Registratori
didattiche insegnanti Temporanea X
Video Registrator
i
didattiche
insegnanti
Periodica
X
B3. ELENCO PRODOTTI USATI RISCHIO TIPO QUANTITÀ/ANNO I C R E Cancelleria X Toner fotocop. Limitata X
23
VALUTAZIONE RISCHI PER LA SICUREZZA
B4. LUOGHI E POSTI DI LAVORO RISCHIO I C R E B4.1 Aree di transito
Libere
X
B4.2 Scale
Fuori norma le esterne di emergenza (a chiocciola in c.a.)
X
B4.3 Spazi di lavoro
Adeguati
X
B4.4 Pavimenti
Idonei
X
B4.5 Solai e soppalchi
Inesistenti
X
B4.6 Porte/uscite emergenza
A norma
X
B4.7 Luci di emergenza
A norma
X
B5. ATTREZZATURA DI LAVORO RISCHIO I C R E B5.1 Macchine
Vedi tab. B2
X
B5.2 Attrezzi manuali
X
B5.3 Apparecchi a pressione
Inesistenti
X
B5.4 Mezzi di sollevamento e trasporto
Inesistenti
X
B5.5 Ascensori, montacarichi
A norma
X
B5.6 Manipolazione manuale di oggetti
Nessuna particolare
X
B5.7 Manutenzione e collaudi
Periodici
X
B6. IMPIANTI ELETTRICI RISCHIO I C R E B6.1 Costruzione impianto e requisiti normativi
Richiesta certificazione
X
B6.2 Messa a terra e verifiche
Richiesta certificazione
X
24
B7. PREVENZIONE INCENDI ED ESPLOSIONI
RISCHIO
I C R E B7.1 Piano emergenza/evacuazione
Tenere aggiornato
X
B7.2 Segnaletica di sicurezza
Sufficiente
X
B7.3 Impianti antincendio
Adeguati È stata fatta richiesta di un estintore a CO2 per l’aula computer
X
B8. SERVIZI IGIENICI DI BENESSERE COLLETTIVO
RISCHIO
I C R E B8.1 Spogliatoi
Non necessari
X
B8.2 Gabinetti, docce, lavabi
Vedi A8.2
X
B8.3 Armadietti
Non sufficienti
X
B8.4 Locali di riposo
Non previsti
X
B8.5 Locale mensa
Non presente
X
B8.6 Presidi sanitari di pronto soccorso
Piccolo ambulatorio e cassetta P.S.
X
B8.7 Procedura di pronto soccorso
Vedere piano di emergenza
X
B9. IMMAGAZZINAMENTO RISCHIO I C R E B9.1 Materie prime e prodotti vari
Nessuno particolare
X
B9.2 Prodotti finiti
Nessuno particolare
X
B9.3 Gas, sostanze pericolose
Nessuno particolare
X
B9.4 Tipo immagazzinamento
Armadietti e scaffalature
X
B9.5 Portata struttura
Adeguata
X
25
VALUTAZIONE RISCHI PER LA SALUTE
B10. ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI RISCHIO I C R E B10.1 Polveri e fibre
Nessuno particolare
X
B10.2 Vapori e fumi
Nessuno particolare
X
B10.3 Sostanze pericolose
Nessuno particolare
X
B10.4 Sostanze putrescibili
Nessuno particolare
X
B11. ESPOSIZIONE AD AGENTI BIOLOGICI RISCHIO I C R E B11.1 Classificazione agente
Nessuno particolare
X
B11.2 Infezione per manipolazione
Nessuno particolare
X
B11.3 Infezione per esposizione
Nessuno particolare
X
B12. ESPOSIZIONE AD AGENTI CANCEROGENI
RISCHIO
I C R E B12.1 Limitazione aree
Nessuno particolare
X
B12.2 Livello di conoscenza
Nessuno particolare
X
B12.3 Etichettatura
Nessuno particolare
X
B12.4 Procedura di utilizzo
Nessuno particolare
X
B12.5 Amianto e piombo
Nessuno particolare (vedi dich. Comune di Chioggia)
X
B12.6 Altre
Radiazioni schermi
X
B13. MICROCLIMA RISCHIO I C R E B13.1 Valutazione
Buona
X
B13.2 Temperatura
Nei limiti
X
B13.3 Umidità
Nei limiti
X
B13.4 Ventilazione
Sufficiente
X
B13.5 Climatizzazione
Inesistente
X
B13.6 Impianto di riscaldamento
A metano
X
26
B14. RUMORE RISCHIO I C R E B14.1 Rapporto valutazione
Non necessario
X
B14.2 Mappa rumorosità
Non necessario
X
B14.3 Informazione e formazione
Effettuata
X
B15. ILLUMINAZIONE RISCHIO I C R E B15.1 Naturale
Sufficiente
X
B15.2 Artificiale (tipo prevalente)
Neon
X
B15.3 Diretta/indiretta
Sufficiente
X
B15.4 Localizzata
Non necessaria
X
B16. EMISSIONI RISCHIO I C R F B16.1 Lavorazioni
Nessuno particolare
X
B16.2 Camini
Nessuno particolare
X
B16.3 Tecnologia abbattimento
Nessuno particolare
X
B17. RIFIUTI RISCHIO I C R E B17.1 Tipo
Raccolta differenz. (carta, umido…..)
X
B17.2 Stoccaggio
Limitato
X
B17.3 Smaltimento
Esterno (A.S.P.)
X
B17.4 Protezione
Sufficiente
X
B18. VIDEOTERMINALI RISCHIO I C R E B18.1 Requisiti (schermo, tastiera, piano di lavoro, sedile)
Monitoraggio periodico per il rispetto dei limiti di Legge
X
B18.2 Ambiente (spazio, riflessi e contrasti)
Adeguato (anche se non in tutte le postazioni)
X
B18.3 Programma e tempi di lavoro
Stabiliti (vedere circolare del D.S.)
X
27
B19. IGIENE AMBIENTALE RISCHIO I C R E B19.1 Analisi
Periodica
X
B19.2 Valutazione
Positiva
X
B20. MOVIMENTAZIONE MANUALE DI CARICHI
RISCHIO
I C R E B20.1 Analisi
Effettuata
X
B20.2 Valutazione
Nessun rischio particolare
X
28
ASPETTI ORGANIZZATIVI GESTIONALI
B21. ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO RISCHIO I C R E B21.1 Posizione del lavoro
Corretta
X
B21.2 Movimenti scorretti
Nessuno particolare
X
B21.3 Manutenzione ordinaria e straordinaria
Periodiche
X
B21.4 Monitoraggio e controllo della sicurezza
Periodico
X
B22. INFORMAZIONE E FORMAZIONE RISCHIO I C R E B22.1 Divulgazione tramite circolari dei nomi vari responsabili
Effettuata
X
B22.2 Conoscenza diritti e doveri
Effettuata
X
B22.3 Formazione della sicurezza generale e specifica
Formazione permanente
X
B22.4 Formazione all’assunzione e al trasferimento posto nuovo
Effettuata
X
B23. NORME E PROCEDURE DI LAVORO RISCHIO I C R E B23.1 Utilizzo procedure particolari
Nessuna
X
B23.2 Norme particolari di riferimento
Nessuna
X
B24. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI
RISCHIO
I C R E B24.1 Requisiti DPI
Protezione della vista, e della colonna
X
B24.2 Criteri di individuazione ed uso
Schermi a bassa emissione di radiazioni
X
B24.3 Fornitura
Scuola
X
B24.4 Manutenzione
Nessuna particolare
X
29
AREA AZIENDALE C: Palestra PARTE GENERALE
C1. DATI STRUTTURALI
Superficie m2 Adeguata
Cubatura m3 Adeguata
Ventilazione naturale Sufficiente Ventilazione artificiale Non esistente Illuminazione naturale Sufficiente Illuminazione artificiale Sufficiente Numero addetti che lavorano 1÷3 C2. MACCHINE RISCHIO TIPO OPERAZIONI ADDETTI DURATA I C R E Macchine pulitrici
Pulizie
Personale
ATA
Fuori orario scolastico
X
C3. ELENCO PRODOTTI USATI RISCHIO TIPO QUANTITÀ/ANNO I C R E Attrezz. Sportiva Uso didattico X Detersivi e alcool Controllate X
30
VALUTAZIONE RISCHI PER LA SICUREZZA
C4. LUOGHI E POSTI DI LAVORO RISCHIO I C R E C4.1 Aree di transito
Requisiti minimi
X
C4.2 Scale
Adeguate
X
C4.3 Spazi di lavoro
Adeguati
X
C4.4 Pavimenti
Idonei
X
C4.5 Solai e soppalchi
Inesistenti
X
C4.6 Porte/uscite emergenza
A norma.
X
C4.7 Luci di emergenza
A norma
X
C5. ATTREZZATURA DI LAVORO RISCHIO I C R E C5.1 Macchine
Vedi tab. C2
X
C5.2 Attrezzi manuali
X
C5.3 Apparecchi a pressione
Inesistenti
X
C5.4 Mezzi di sollevamento e trasporto
Inesistenti
X
C5.5 Ascensori, montacarichi
Inesistenti
X
C5.6 Manipolazione manuale di oggetti
Nessuna particolare
X
C5.7 Manutenzione e collaudi
Periodica
X
C6. IMPIANTI ELETTRICI RISCHIO I C R E C6.1 Costruzione impianto e requisiti normativi
Richiesta certificazione
X
C6.2 Messa a terra e verifiche
c.s.
X
C7. PREVENZIONE INCENDI ED ESPLOSIONI
RISCHIO
I C R E C7.1 Piano emergenza/evacuazione
Tenere aggiornato
X
C7.2 Segnaletica di sicurezza
Non del tutto sufficiente
X
C7.3 Impianti antincendio
Adeguati
X
31
C8. SERVIZI IGIENICI DI BENESSERE COLLETTIVO
RISCHIO
I C R E C8.1 Spogliatoi
Idonei salvo intervento di risanamento generale
X
C8.2 Gabinetti, docce, lavabi
Come sopra
X
C8.3 Armadietti
Non sufficienti
X
C8.4 Locali di riposo
Non previsti
X
C8.5 Locale mensa
Non necessario
X
C8.6 Presidi sanitari di pronto soccorso
Piccolo ambulatorio e cassetta P.S.
X
C8.7 Procedura di pronto soccorso
Vedere piano di emergenza
X
C9. IMMAGAZZINAMENTO RISCHIO I C R E C9.1 Materie prime e prodotti vari
Mat. Sportivo
X
C9.2 Prodotti finiti
Nessuno particolare
X
C9.3 Gas, sostanze pericolose
Nessuno particolare
X
C9.4 Tipo immagazzinamento
Armadietti e scaffalature
X
C9.5 Portata struttura
Adeguata
X
32
VALUTAZIONE RISCHI PER LA SALUTE
C10. ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI RISCHIO I C R E C10.1 Polveri e fibre
Nessuno particolare
X
C10.2 Vapori e fumi
Nessuno particolare
X
C10.3 Sostanze pericolose
Nessuno particolare
X
C10.4 Sostanze putrescibili
Nessuno particolare
X
C11. ESPOSIZIONE AD AGENTI BIOLOGICI RISCHIO I C R E C11.1 Classificazione agente
Nessuno particolare
X
C11.2 Infezione per manipolazione
Nessuno particolare
X
C11.3 Infezione per esposizione
Nessuno particolare
X
C12. ESPOSIZIONE AD AGENTI CANCEROGENI
RISCHIO
I C R E C12.1 Limitazione aree
Nessuno particolare
X
C12.2 Livello di conoscenza
Nessuno particolare
X
C12.3 Etichettatura
Nessuno particolare
X
C12.4 Procedura di utilizzo
Nessuno particolare
X
C12.5 Amianto e piombo
Nessuno particolare (vedi dich. Comune di Chioggia)
X
C12.6 Altre
No
X
C13. MICROCLIMA RISCHIO I C R E C13.1 Valutazione
Buona
X
C13.2 Temperatura
Nei limiti
X
C13.3 Umidità
Nei limiti
X
C13.4 Ventilazione
Sufficiente
X
C13.5 Climatizzazione
Inesistente
X
C13.6 Impianto di riscaldamento
A metano – ventilconvettori
X
33
C14. RUMORE RISCHIO I C R E C14.1 Rapporto valutazione
Non necessario
X
C14.2 Mappa rumorosità
Non necessario
X
C14.3 Informazione e formazione
Effettuata
X
C15. ILLUMINAZIONE RISCHIO I C R E C15.1 Naturale
Sufficiente
X
C15.2 Artificiale (tipo prevalente)
Lampade alogene
X
C15.3 Diretta/indiretta
Sufficiente
X
C15.4 Localizzata
Non necessaria
X
C16. EMISSIONI RISCHIO I C R F C16.1 Lavorazioni
Nessuno particolare
X
C16.2 Camini
Nessuno particolare
X
C16.3 Tecnologia abbattimento
Nessuno particolare
X
C17. RIFIUTI RISCHIO I C R E C17.1 Tipo
Raccolta differenz. (carta, umido…..)
X
C17.2 Stoccaggio
Limitato
X
C17.3 Smaltimento
Esterno (A.S.P.)
X
C17.4 Protezione
Sufficiente
X
C18. VIDEOTERMINALI RISCHIO I C R E C18.1 Requisiti (schermo, tastiera, piano di lavoro, sedile)
Non presenti
X
C18.2 Ambiente (spazio, riflessi e contrasti)
Non significativo
X
C18.3 Programma e tempi di lavoro
Non significativi
X
34
C19. IGIENE AMBIENTALE RISCHIO I C R E C19.1 Analisi
Periodica
X
C19.2 Valutazione
Positiva
X
C20. MOVIMENTAZIONE MANUALE DI CARICHI
RISCHIO
I C R E C20.1 Analisi
Effettuata
X
C20.2 Valutazione
Nessun rischio particolare
X
35
ASPETTI ORGANIZZATIVI GESTIONALI
C21. ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO RISCHIO I C R E C21.1 Posizione del lavoro
Corretta
X
C21.2 Movimenti scorretti
Nessuno particolare
X
C21.3 Manutenzione ordinaria e straordinaria
Periodiche
X
C21.4 Monitoraggio e controllo della sicurezza
Periodico
X
C22. INFORMAZIONE E FORMAZIONE RISCHIO I C R E C22.1 Divulgazione tramite circolari dei nomi vari responsabili
Effettuata
X
C22.2 Conoscenza diritti e doveri
Effettuata
X
C22.3 Formazione della sicurezza generale e specifica
Formazione permanente
X
C22.4 Formazione all’assunzione e al trasferimento posto nuovo
Effettuata
X
C23. NORME E PROCEDURE DI LAVORO RISCHIO I C R E C23.1 Utilizzo procedure particolari
Nessuna
X
C23.2 Norme particolari di riferimento
Nessuna
X
C24. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI
RISCHIO
I C R E C24.1 Requisiti DPI
Protezione delle mani (pers. A.T.A.)
X
C24.2 Criteri di individuazione ed uso
Guanti di gomma
X
C24.3 Fornitura
Scuola
X
C24.4 Manutenzione
Nessuna
X
Note: • nella stanza in prossimità della palestra, dove la cooperativa esterna tiene i prodotti e
le attrezzature per le pulizie, persistono infiltrazioni d’acqua rischio C (contenuto).
36
AREA AZIENDALE E: Spazi esterni PARTE GENERALE
E1. DATI STRUTTURALI
Superficie m2 Adeguata
Cubatura m3 /
Ventilazione naturale Esterna Ventilazione artificiale / Illuminazione naturale Esterna Illuminazione artificiale Pubblica Numero addetti che lavorano Nessuno in particolare E2. MACCHINE RISCHIO TIPO OPERAZIONI ADDETTI DURATA I C R E
Moto-falciatrice
Giardinaggio
Esterni
Periodica
X
E3. ELENCO PRODOTTI USATI RISCHIO TIPO QUANTITÀ/ANNO I C R E Mat. da giardino Limitata X
37
VALUTAZIONE RISCHI PER LA SICUREZZA
E4. LUOGHI E POSTI DI LAVORO RISCHIO I C R E E4.1 Aree di transito
Ampie e libere
X
E4.2 Scale
Fuori norma le esterne di emergenza (a chiocciola in c.a.)
X
E4.3 Spazi di lavoro
Adeguati
X
E4.4 Pavimenti
Corsie pedonali
X
E4.5 Solai e soppalchi
Inesistenti
X
E4.6 Porte/uscite emergenza
A norma
X
E4.7 Luci di emergenza
A norma
X
E5. ATTREZZATURA DI LAVORO RISCHIO I C R E E5.1 Macchine
Vedi tab. E2
X
E5.2 Attrezzi manuali
Da giardinaggio
X
E5.3 Apparecchi a pressione
Inesistenti
X
E5.4 Mezzi di sollevamento e trasporto
Inesistenti
X
E5.5 Ascensori, montacarichi
Non pertinente
X
E5.6 Manipolazione manuale di oggetti
Nessuna particolare
X
E5.7 Manutenzione e collaudi
Periodica
X
E6. IMPIANTI ELETTRICI RISCHIO I C R E E6.1 Costruzione impianto e requisiti normativi
Richiesta certificazione
X
E6.2 Messa a terra e verifiche
Richiesta certificazione
X
E7. PREVENZIONE INCENDI ED ESPLOSIONI
RISCHIO
I C R E E7.1 Piano emergenza/evacuazione
Tenere aggiornato
X
E7.2 Segnaletica di sicurezza
Sufficiente
X
E7.3 Impianti antincendio
Adeguati
X
38
E8. SERVIZI IGIENICI DI BENESSERE COLLETTIVO
RISCHIO
I C R E E8.1 Spogliatoi
Non necessari
X
E8.2 Gabinetti, docce, lavabi
Non presenti
X
E8.3 Armadietti
Non necessari
X
E8.4 Locali di riposo
Non previsti
X
E8.5 Locale mensa
Non pertinente
X
E8.6 Presidi sanitari di pronto soccorso
Piccolo ambulatorio e cassetta P.S.
X
E8.7 Procedura di pronto soccorso
Vedere piano di emergenza
X
E9. IMMAGAZZINAMENTO RISCHIO I C R E E9.1 Materie prime e prodotti vari
Nessuna particolare
X
E9.2 Prodotti finiti
Nessuno particolare
X
E9.3 Gas, sostanze pericolose
Nessuno particolare
X
E9.4 Tipo immagazzinamento
Eventuale box esterno
X
E9.5 Portata struttura
Adeguata
X
39
VALUTAZIONE RISCHI PER LA SALUTE
E10. ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI RISCHIO I C R E E10.1 Polveri e fibre
Nessuno particolare
X
E10.2 Vapori e fumi
Nessuno particolare
X
E10.3 Sostanze pericolose
Nessuno particolare
X
E10.4 Sostanze putrescibili
Eventuale presenza di rifiuti organici
X
E11. ESPOSIZIONE AD AGENTI BIOLOGICI RISCHIO I C R E E11.1 Classificazione agente
Nessuno particolare
X
E11.2 Infezione per manipolazione
Nessuno particolare
X
E11.3 Infezione per esposizione
Nessuno particolare
X
E12. ESPOSIZIONE AD AGENTI CANCEROGENI
RISCHIO
I C R E E12.1 Limitazione aree
Nessuno particolare
X
E12.2 Livello di conoscenza
Nessuno particolare
X
E12.3 Etichettatura
Nessuno particolare
X
E12.4 Procedura di utilizzo
Nessuno particolare
X
E12.5 Amianto e piombo
Nessuno particolare
X
E12.6 Altre
No
X
E13. MICROCLIMA RISCHIO I C R E E13.1 Valutazione
Esterna
X
E13.2 Temperatura
Esterna
X
E13.3 Umidità
Esterna
X
E13.4 Ventilazione
Esterna
X
E13.5 Climatizzazione
Inesistente
X
E13.6 Impianto di riscaldamento
Inesistente
X
40
E14. RUMORE RISCHIO I C R E E14.1 Rapporto valutazione
Non necessario
X
E14.2 Mappa rumorosità
Non necessario
X
E14.3 Informazione e formazione
Effettuata
X
E15. ILLUMINAZIONE RISCHIO I C R E E15.1 Naturale
Sufficiente
X
E15.2 Artificiale (tipo prevalente)
Pubblica
X
E15.3 Diretta/indiretta
Sufficiente
X
E15.4 Localizzata
Non necessaria
X
E16. EMISSIONI RISCHIO I C R F E16.1 Lavorazioni
Nessuno particolare
X
E16.2 Camini
Nessuno particolare
X
E16.3 Tecnologia abbattimento
Nessuno particolare
X
E17. RIFIUTI RISCHIO I C R E E17.1 Tipo
Raccolta differenz. (mat. organico…)
X
E17.2 Stoccaggio
Limitato
X
E17.3 Smaltimento
Esterno (A.S.P.)
X
E17.4 Protezione
Sufficiente
X
E18. VIDEOTERMINALI RISCHIO I C R E E18.1 Requisiti (schermo, tastiera, piano di lavoro, sedile)
/
X
E18.2 Ambiente (spazio, riflessi e contrasti)
/
X
E18.3 Programma e tempi di lavoro
/
X
41
E19. IGIENE AMBIENTALE RISCHIO I C R E E19.1 Analisi
Periodica
X
E19.2 Valutazione
Appena positiva
X
E20. MOVIMENTAZIONE MANUALE DI CARICHI
RISCHIO
I C R E E20.1 Analisi
Effettuata
X
E20.2 Valutazione
Nessun rischio particolare
X
42
ASPETTI ORGANIZZATIVI GESTIONALI
E21. ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO RISCHIO I C R E E21.1 Posizione del lavoro
Corretta
X
E21.2 Movimenti scorretti
Nessuno particolare
X
E21.3 Manutenzione ordinaria e straordinaria
Periodiche
X
E21.4 Monitoraggio e controllo della sicurezza
Periodico
X
E22. INFORMAZIONE E FORMAZIONE RISCHIO I C R E E22.1 Divulgazione tramite circolari dei nomi vari responsabili
Effettuata
X
E22.2 Conoscenza diritti e doveri
Effettuata
X
E22.3 Formazione della sicurezza generale e specifica
Formazione permanente
X
E22.4 Formazione all’assunzione e al trasferimento posto nuovo
Da programmare
X
E23. NORME E PROCEDURE DI LAVORO RISCHIO I C R E E23.1 Utilizzo procedure particolari
Nessuna
X
E23.2 Norme particolari di riferimento
Nessuna
X
E24. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI
RISCHIO
I C R E E24.1 Requisiti DPI
Protezione delle mani (pers. A.T.A.)
X
E24.2 Criteri di individuazione ed uso
Guanti di gomma
X
E24.3 Fornitura
Scuola
X
E24.4 Manutenzione
Nessuna
X
43
INTEGRAZIONE VALUTAZIONE RISCHI
• SICUREZZA • SALUTE • ASPETTI ORGANIZZATIVI E GESTIONALI
Nuove forme di rischio introdotte ed approfondite dal nuovo D.Lgs.81/2008
44
INTEGRAZIONE VALUTAZIONE RISCHI PER LA SICUREZZA
A/L25. LUOGHI DI LAVORO PARTICOLARI RISCHIO
I C R E
A/L25.1
Locali sotterranei o
semisotterranei
X
A/L25.2
Locali in ambienti con sospetto
inquinamento
X
A/L25.3
Locali in ambienti con sospetta
presenza di sostanze nocive
X
A/L25.4
Presenza di vasche, serbatoi,
recipienti, tubazioni
X
A/L25.5
Presenza di silos
X
A/L25.6
Presenza di particolari locali con
pericolo generico
X
A/L26. PARTICOLARI SITUAZIONI DI RISCHIO PER
LA SICUREZZA
RISCHIO
I C R E
A/L26.1
Rischio elettrico
X
A/L26.2
Rischio incendio
X
A/L26.3
Rischio esplosione
X
A/L26.4
Rischio fuga di gas
X
A/L26.5
Rischio di folgorazione
X
A/L26.6
Rischio per utilizzo di particolari
sostanze e preparati pericolosi
X
A/L26.7
Presenza di particolari situazioni
di pericolo generico
X
45
INTEGRAZIONE VALUTAZIONE RISCHI PER LA SALUTE
A/L27. PARTICOLARI SITUAZIONI DI RISCHIO PER
LA SALUTE
RISCHIO
I C R E
A/L27.1
Esposizione ad agenti chimici
X
A/L27.2
Esposizione ad agenti cancerogeni
mutageni
X
A/L27.3
Esposizione ad agenti biologici
X
A/L27.4
Esposizione a rumore
X
A/L27.5
Esposizione a vibrazioni
O Sistema mano-braccio
O A corpo intero
X
A/L27.6
Esposizione da ultrasuoni
X
A/L27.7
Esposizione da infrasuoni
X
A/L27.8
Esposizione da campi
elettromagnetici
X
A/L27.9
Esposizioni da radiazioni ottiche
X
A/L27.10
Esposizione in situazioni
climatiche estreme
O Ambienti termici severi freddi
O Ambienti termici severi caldi
O Elevata umidità
O Scarsa ventilazione
O Attività all’aperto con
condizioni climatiche estreme
X
A/L27.11
Esposizioni da attività ad
atmosfere iperbariche
X
A/L27.12
Altre esposizioni rischiose per la
salute
X
46
INTEGRAZIONE VALUTAZIONE RISCHI ASPETTI ORGANIZZATIVI
GESTIONALI
A/L28. RISCHI TRASVERSALI O ORGANIZZATIVI RISCHIO
I C R E
A/L28.1
Orari di lavoro particolari
X
A/L28.2
Lavoro per squadre
X
A/L28.3
Lavoro per turni
X
A/L28.4
Lavoro notturno
X
A/L28.5
Cicli di lavoro
X
A/L28.6
Presenza di lavoratori minori
X
A/L28.7
Presenza di lavoratori stranieri
X
A/L28.8
Presenza di lavoratrici in stato di
gravidanza
X
A/L28.9
Presenza di lavoratori con
patologie particolari
X
A/L28.10
Altri rischi legati alla gestione ed
organizzazione del lavoro
X
47
A/L29. FATTORI PSICOLOGICI RISCHIO
I C R E
A/L29.1
Ripetitività del lavoro
X
A/L29.2
Carenze di contributo al processo
decisionale e situazioni di
conflittualità
X
A/L29.3
Complessità delle mansioni
A/L29.4
Carenza di controllo
X
A/L29.5
Potenziale rischio di mobbing
O Verticale
O Orizzontale
X
A/L29.6
Potenziale rischio di burn-out
X
A/L29.7
Particolari fonti di stress
lavoro-correlato
X
A/L29.8
Altri fattori di rischio psicologico
X
A/L30. FATTORI ERGONOMICI RISCHIO
I C R E
A/L30.1
Movimentazione manuale dei
carichi
X
A/L30.2
Postura
X
A/L30.3
Movimenti ripetitivi arti superiori
X
A/L30.4
Lavori in altezza
X
A/L30.5
Lavori in spazi angusti
X
A/L30.6
Lavori in acqua
O in superficie (es. piattaforme)
O su imbarcazioni
O in immersione
X
A/L30.7
Altri lavori in situazioni difficili
X
48
PROGRAMMA DI ATTUAZIONE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
Rif. art. 28 comma 2 b) – D. Lgs. 81/2008
Dalla valutazione dei rischi presenti negli ambienti di lavoro si sono stabiliti i
seguenti interventi così riepilogati:
RISCHIO (C) CONTENUTO INTERVENTO
A2-A5.1-B2-B5.1-C2-C5.1-E2-E5.1 Macchine
Una particolare attenzione va posta nell’utilizzo di tutte le macchine presenti negli ambienti di lavoro. In modo particolare dovrà essere curata la formazione del personale addetto alle macchine fotocopiatrici e a tutte le attrezzature ad alimentazione elettrica come le macchine pulitrici. Tutte le apparecchiature dovranno essere munite di libretto di istruzione e manutenzione. Dovrà, infine, essere curata la manutenzione ordinaria e straordinaria nonché l’utilizzo di componenti elettrici (prese, spine ecc..) a norme CEI.
A3-C3 A9.1-C9.1 Prodotti usati A9.4-C9.4 Tipo immagazzinamento
Gesso: si cercherà di utilizzare barrette compatte e dure, non sbriciolabili e a bassa emissione di polvere. Detersivi e alcool: andrà limitata la quantità di detersivi in deposito mantenendo una quantità di liquidi infiammabili al di sotto dei 20 litri. Per il deposito saranno utilizzati armadietti e scaffalature con bacino di contenimento e chiuse a chiave. La Direzione ha già disposto l’utilizzo di sostanze detergenti alternative all’alcool e a tutti i prodotti derivati da esso.
49
RISCHIO (C) CONTENUTO INTERVENTO
A4.4 Pavimenti
Richiedere la riparazione di alcuni pavimenti delle aule al primo piano.
A4.7-B4.7-C4.7- E4.7 Luci di emergenza
Dovrà essere chiesto un potenziamento dell’illuminazione di emergenza.
E5.2 Attrezzi manuali
Per quanto riguarda gli attrezzi manuali per l’area E si raccomanda l’utilizzo a solo personale esterno (comunale).
A6-B6-C6-E6 Impianti elettrici
Il D.S. ha chiesto copia delle dichiarazioni di conformità al Comune, di tutti gli impianti, in particolare di quello elettrico e di quello di messa a terra. Verrà richiesto un intervento per la sistemazione di tutte le prese.
A7.2-C7.2 Segnaletica di sicurezza
Potenziare la segnaletica acustica nell’area A e visiva nell’area C.
C8.1 Spogliatoi
Dovrà essere richiesto un intervento generale di risanamento (tubazioni, rivestimenti, luci...)
50
RISCHIO (C) CONTENUTO INTERVENTO
A8.2-B8.2-C8.2 Bagni, docce, lavabi
Dovrà essere richiesto un intervento per adeguare definitivamente i servizi igienici (tubazioni, rivestimenti, luci...)
A8.3-B8.3-C8.3 Armadietti
Secondo le disponibilità finanziarie della scuola verranno acquistati dei nuovi armadietti da destinare al personale.
E10.4 Sostanze putrescibili
L’eventuale presenza di rifiuti di carattere organico dovrà essere verificata da personale A.T.A. con controlli periodici e in occasione dell’utilizzo da parte di alunni e insegnanti per attività educative all’aperto.
A15.1-B15.1 Illuminazione naturale A15.2-B15.2-C15.2-E15.2 Illuminazione artificiale
Cercare soluzioni per il miglioramento dello sfruttamento della luce naturale. L’illuminazione artificiale è costituita da neon in tutte le aree eccetto l’area C (lampade di tipo alogeno o gas). Tutte le lampade dovranno essere controllate e sostituite non appena iniziano a diffondere una luce tremolante e/o fioca per evitare dannosi fastidi alla vista.
A18.1-B18.1 Requisiti videoterminali
Dovrà essere predisposto un monitoraggio periodico per il rispetto della normativa relativamente a tempi di lavoro e conseguente organizzazione del lavoro per evitare dannosi fastidi alla vista.
51
RISCHIO (C) CONTENUTO INTERVENTO
E19.2 Valutazione igiene ambientale
L’eventuale presenza di rifiuti di carattere organico dovrà essere verificata da personale A.T.A. con controlli periodici e in occasione dell’utilizzo da parte di alunni e insegnanti per attività educative all’aperto. Dovrà essere richiesta una pulizia periodica degli spazi esterni in particolare nei periodi di maggior utilizzo degli stessi da parte di alunni e insegnanti, specialmente quelli relativi a manutenzioni straordinarie e potature.
52
RISCHIO (C) CONTENUTO
INTERVENTO
Sezione 25 Integraz. Valut. rischi sicurezza: luoghi di lavoro particolari
/
Sezione 26 Integrazione valutazione rischi per la sicurezza: particolari situazioni di rischio per la sicurezza
A/L 26.1 Rischio elettrico Gli impianti devono essere costantemente monitorati. Da richiedere copia dichiarazione di conformità alla L.46/90 e sue m. ed i. all’ente proprietario dell’edificio A/L 26.2 Rischio incendio Il plesso è a rischio medio. Vanno effettuate delle prove di evacuazione e messa in pratica piani di emergenza (min. 2 per anno scolastico).
Sezione 27 Integraz. Valut. rischi per la salute: particolari situazioni di rischio per la salute
/
53
RISCHIO (C) CONTENUTO
INTERVENTO
Sezione 28 Integrazione valutazione rischi aspetti organizzativi e gestionali: rischi trasversali organizzativi
A/L28.6 Presenza di lavoratori minori. Gli allievi minori sono configurati come lavoratori solo nell’utilizzo di laboratori e/o officine attrezzate ed in ogni caso godono di misure di prevenzione e protezione adeguate al loro stato. Rimane un livello di attenzione superiore a quello di rischio irrilevante in quanto le situazioni di rischio necessitano di verifiche periodiche continue da attivare in tempi ragionevoli.
A/L28.7 Presenza di lavoratori stranieri L’eventuale presenza di lavoratori e/o allievi stranieri richiede l’affiancamento di persone (insegnanti e/o personale ATA) in grado di fare da interprete prioritariamente nelle situazioni di emergenza e comunque nelle normali procedure di sicurezza da attuare quotidianamente. Nei casi specifici verranno predisposti “piani” personalizzati secondo le esigenze e le situazioni che si vengono a presentare.
A/L28.8 Presenza di lavoratrici in stato di gravidanza. È già stato predisposto un piano di valutazione dei rischi specifico che viene confermato in tutti i suoi punti. Per quanto riguarda le nuove forme di rischio individuate dal nuovo D.Lgs.81/2008 non si riscontrano particolari problemi. Verranno comunque analizzate le singole situazioni e verranno prese le necessarie misure di prevenzione e protezione quali: spostamento ad altra mansione (quando possibile) o astensione anticipata dal lavoro ai sensi e per gli effetti del D.Lgs. 151/2001.
Sezioni 29-30 Integrazione valutazione rischi aspetti organizzativi e gestionali: fattori psicologici fattori ergonomici
A/L29.6 - A/L29.7 Potenziale rischio di burn-out Particolari fonti di stress lavoro-correlato I due rischi non sono da sottovalutare per il personale ATA, ma soprattutto per gli insegnanti, con attività di insegnamento talvolta ripetitiva ed in rapporto con “il pubblico” (gli allievi) non sempre in atteggiamento di disponibilità e di collaborazione. Andranno limitate le operazioni ripetitive ed andranno presi provvedimenti di temporaneo allontanamento e/o cambio di mansione per gli operatori in difficoltà rispetto a questo problema.
55
INDICI DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO E
CONSEGUENTI TEMPI DI ATTUAZIONE NELLA
PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERVENTI CORRETTIVI Rif. art. 28 comma 2 c) – D. Lgs. 81/2008
I = Irrilevante
C = Contenuto
R = Rilevante
E = Elevato
Dalla valutazione dei rischi presenti negli ambienti di lavoro (escludendo il rischio irrilevante per cui si può ritenere sufficiente il normale monitoraggio e l’ordinaria manutenzione), si sono stabiliti i seguenti interventi così riepilogati: TEMPI DI ATTUAZIONE DEGLI INTERVENTI A RISCHIO CONTENUTO Nei casi di rischio contenuto (o medio) i tempi di intervento non possono che essere stabiliti in norme comportamentali quotidiane ed in interventi a medio e lungo termine. Tali rischi risultano infatti essere controllabili salvo tenere una soglia di attenzione appena maggiore nello svolgimento delle normali attività lavorative. Nella valutazione del rischio medio viene intrinsecamente evidenziata la necessità di rafforzare tutte le operazioni di monitoraggio della sicurezza e le attività di manutenzione e pulizia. TEMPI DI ATTUAZIONE DEGLI INTERVENTI A RISCHIO RILEVANTE Nei casi di rischio rilevante (o alto) i tempi di intervento non possono che essere stabiliti in norme comportamentali quotidiane ed in interventi a breve termine. Tali rischi devono essere immediatamente controllabili e necessitano di una soglia di attenzione maggiore nello svolgimento delle normali attività lavorative. Nella valutazione del rischio alto viene intrinsecamente evidenziata la necessità di apportare le migliorie necessarie per riportare il livello di rischio almeno a rischio contenuto. Gli interventi, come riportato nella presente valutazione, saranno apportati possibilmente entro un termine, ad esempio, di 60 giorni. TEMPI DI ATTUAZIONE DEGLI INTERVENTI A RISCHIO ELEVATO I casi di rischio elevato (o molto alto) sono caratterizzati dall’urgenza dell’intervento. I tempi di intervento non possono che essere stabiliti in norme comportamentali quotidiane ed in interventi a brevissimo termine. Tali rischi richiedono, nella fase di transizione verso la normalizzazione del rischio, una soglia di attenzione elevata nello svolgimento delle normali attività lavorative. Se necessario andranno annullate tutte le attività fino alla normalizzazione e/o alla riconduzione a livello di rischio accettabili (rischio almeno medio-contenuto). Gli interventi, nel caso si presentassero situazioni a questi livelli di rischio, dovranno essere apportati possibilmente entro un termine, ad esempio, di 10 giorni.
56
INDIVIDUAZIONE DELLE PROCEDURE PER L’ATTUAZIONE
DELLE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
ASSEGNAZIONE RUOLI NELL’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
E MANSIONI CON ESPOSIZIONI A RISCHI SPECIFICI Rif. art. 28 comma 2 d) f) – D. Lgs. 81/2008
Dalla presente valutazione dei rischi non emergono particolari situazioni di rischio. Le procedure per l’attuazione delle misure di prevenzione e protezione verranno di volta in volta stabilite secondo priorità di intervento e capacità di spesa ed impiego di personale interno. Le procedure di gestione delle emergenze, delle attività di prevenzione e protezione incendi e di primo soccorso aziendale sono affidate alle squadre secondo nomina fatta dal DS nel primo periodo di ogni anno scolastico. Tali nomine sono valide fino alla definizione del nuovo organigramma di sicurezza. Gli addetti incaricati sono in possesso di adeguate competenze e capacità, hanno la formazione necessaria prevista dalla legge, e sono in condizioni fisiche, psichiche e relazionali tali da poter svolgere gli incarichi senza pregiudizio alcuno.
57
CONCLUSIONI L’aggiornamento per la valutazione dei rischi del presente plesso è stato eseguito
in osservanza del D.Lgs. 81/2008 nel mese di settembre dell’anno 2011.
Firma del Dirigente Scolastico (D.S.)
Firma del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (R.S.P.P.)
Firma del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (R.L.S.)
Chioggia, 10 settembre 2011