DOCUMENTO DI INQUADRAMENTO DELLE POLITICHE … · 12 dell’11 marzo 2005 sostanzialmente conferma...

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1 DOCUMENTO DI INQUADRAMENTO DELLE POLITICHE URBANISTICHE DEL COMUNE DI TRIUGGIO AI SENSI DELL’ART. 25 DELLA L.R. N. 12 DELL’11 MARZO 2005

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DOCUMENTO DI INQUADRAMENTO DELLE POLITICHE URBANISTICHE

DEL COMUNE DI TRIUGGIO

AI SENSI DELL’ART. 25 DELLA L.R. N. 12 DELL’11 MARZO 2005

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INDICE

1) PREMESSA

2) INQUADRAMENTO TERRITORIALE

3) STRUMENTI URBANISTICI VIGENTI

4) INDIRIZZI E OBIETTIVI DELLE POLITICHE URBANISTICHE DEL COMUNE DI TRIUGGIO

4.1) sistema ambientale

4.2) sistema insediativo

4.3) sistema della mobilità

5) PRINCIPI E REGOLE PER L’AMMISSIBILITA’ DEI PROGRAMMI INTEGRATI DI

INTERVENTO

6) PROCEDURE E CRITERI DI VALUTAZIONE DEI PROGRAMMI INTEGRATI DI INTERVENTO

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1) PREMESSA

Con la Legge n. 179 del 17 febbraio 1982 così detta “Botta Ferrarin” e conseguentemente con le

leggi della Regione Lombardia n. 9 del 12 Aprile 1999 “disciplina dei programmi integrati di

intervento” e n. 12 dell’11 Marzo 2005, sono state introdotte, ratificate e precisate alcune

sostanziali innovazioni per il governo del territorio, nella direzione della costruzione di una visione

dinamica e processuale della pianificazione, con particolare riferimento alla fase di applicazione e

attuazione degli strumenti urbanistici generali.

Le decisioni amministrative relative all’assetto e trasformazione del territorio - tradizionalmente

legate ad una logica di “centralismo” e “verticalismo”- oggi non si possono considerare esaurite a

seguito della redazione del P.R.G. e con una conseguente applicazione meccanica e acritica delle

relative e complesse norme tecniche che regolano l’attuazione dello strumento urbanistico

generale vigente nel comune di Triuggio.

Le normative vigenti hanno di fatto precisato con sempre maggiore dettaglio le politiche

urbanistiche individuando con rigidità indici fondiari, quantità standard, azzonamenti, divisioni

funzionali ecc… ed hanno moltiplicato gli strumenti di pianificazione, aumentando le rigidità

normative spesso a discapito delle qualità proprie di un progetto di trasformazione del territorio e

dei reali bisogni della popolazione.

Tale quadro normativo che regola le trasformazioni del territorio è ormai riconosciuto sia dagli

operatori privati che pubblici, eccessivamente rigido, poco stimolante le operazioni di

trasformazione urbana.

Gli assetti, l’organizzazione spaziale degli interventi le opere pubbliche o di interesse pubblico

connesse devono trovare una concreta applicazione in atti capaci di rendere attuabili le proposte

dell’imprenditoria privata, volte anche al raggiungimento degli obiettivi dell’Amministrazione

Comunale.

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Si tratta di introdurre nella gestione del PRG elementi e fattori di elasticità che consentano, senza

rinunciare a una valutazione di assetto generale del piano, di passare da un metodo di valutazione

basato sulla conformità dei progetti alle norme specifiche del piano regolatore ad un “controllo” di

coerenza dei progetti con i programmi e le richieste di prestazioni individuate dell’ Amministrazione

Comunale.

Il documento di inquadramento delle politiche urbanistiche comunali” introdotto dalla L.R. 9/1999

con il fine primario di coordinare gli interventi sul territorio, assume il compito di delineare il quadro

di riferimento programmatico e procedurale per le trasformazioni territoriali che l’Amministrazione

Comunale intende promuovere.

La Legge Regionale dà quindi un carattere ordinario agli elementi introdotti dalla legge 179/92:

flessibilità degli strumenti attuativi, collaborazione e compartecipazione fra pubblico e privato non

solo finanziaria, ricorso all’accordo di programma, realizzazione di infrastrutture o servizi di

interesse collettivo anche in gestione convenzionata tramite l’intervento diretto dell’operatore

privato.

La recente Legge regionale n. 12 dell’11 marzo 2005 sostanzialmente conferma tale regime,

conserva l’istituto dei Programmi Integrati di Intervento, attribuisce al nuovo strumento “Piano di

Governo del Territorio” ed in particolare al “Documento di Piano” il compito di coordinamento e di

programmazione degli interventi.

Nella attuale fase di transizione tra il “Vecchio” PRG (Piano Regolatore Generale) e il “nuovo” PGT

(piano di governo del territorio) la materia è regolata da uno specifico articolo della legge 12/05 che

recita “in attesa del documento di piano, la presentazione dei programmi integrati di intervento è

subordinata all’approvazione di un documento di inquadramento redatto allo scopo di definire gli

obiettivi generali e gli indirizzi dell’azione amministrativa comunale nell’ambito della

programmazione integrata di intervento”

Il documento di inquadramento è un atto programmatico dinamico, aperto al dialogo e alla

collaborazione con gli operatori, associazioni, cittadini per una partecipata gestione delle

trasformazioni territoriali.

Esso si pone come strumento finalizzato a facilitare l’attuazione di progetti di trasformazione

urbana, in linea con i mutamenti del contesto urbano e sociale e in coerenza con gli obiettivi

ritenuti da questa amministrazione strategici.

Nel perseguire un interesse generale che comunque privilegi le tematiche di interesse pubblico

esso si pone come strumento capace sia di garantire adeguati spazi agli elementi caratterizzanti i

singoli progetti di trasformazione urbana sia di indicare in un quadro strategico gli obiettivi prioritari

afferenti lo sviluppo e la trasformazione del territorio comunale.

2) INQUADRAMENTO TERRITORIALE

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I dati di inquadramento territoriale sono ripresi dalla relazione generale del P.R.G. approvata nel

2005, alla quale si rinvia per ulteriori dettagli.

Triuggio si colloca nel punto di passaggio dalla pianura alla collina. Oltre che dal Lambro il

territorio comunale è profondamente segnato dai suoi affluenti: Pegorino, Cantalupo e Brovada.

Triuggio registra una superficie di 8,43 Ha ed una popolazione di 7.685 abitanti al 31 dicembre

2001.

Oltre che dalla S.P. n°. 135 il Comune di Triuggio è interessato dalla linea ferroviaria Monza -

Molteno - Oggiono che l'attraversa da nord a sud ed è servito da una rete capillare di strade

comunali (19 km.) e vicinali (6 km.).

Il Comune si articola in più centri: Triuggio, Tregasio, Rancate, Canonica e Ponte Albiate ed i

numerosissimi insediamenti sparsi, vecchi e non.

Triuggio è dotato di un Piano Regolatore Generale approvato con deliberazione di C.C. n° 22 del

19 giugno 2005.

Il Comune dispone di una Scuola Media, di due Scuole Elementari e di quattro Scuole Materne

private.

Partecipa a cinque Consorzi: Alto Lambro, Smaltimento Rifiuti Brianza Milanese, Villa Greppi

Brianteo, Parco Regionale della Valle del Lambro ed ha tre Società di Capitali: Sviluppo Brianza,

C.T.N.M. spa e C.A.P. spa.

Partecipa inoltre all’Accordo di Programma della Comunità Alloggio Handicappati

Medio – Gravi con altri Comuni dell’area.

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Scheda informativa

Superficie : ha 843 Kmq. 8,43

Abitanti : n°. 7.685 al 31 dicembre 2001

Nuclei : Triuggio, Tregasio, Canonica, Ponte, Rancate

Consorzi : - Parco Regionale della Valle del Lambro- Consorzio provinciale della Brianza milanese per

lo smaltimento rifiuti solidi urbani con sede inSeregno

- Consorzio di “Villa Greppi" per l’istruzione superiore- Consorzio Alto Lambro per la depurazione degli

scarichi, con sede in Monza- Consorzio per l’acqua potabile ai Comuni della

Provincia di Milano- Consorzio Trasporti Nord Milano- Azienda Sanitaria Locale – Provincia di Milano 3

A.S.L. 3 – Area Distrettuale di Monza

Vincoli : - Vincolo idrogeologico ai sensi dell’art. 1 delR.D.L. 30 dicembre 1923 n°. 3267

Linee di trasporto : - F.S. Monza – Molteno – Oggiono su ferro

- C.T.N.M. su gomma

- Dell’Orto su gomma

Strade : Strade provinciali n°. 1 (S.P. n°. 135)

Fiumi : n°. 1 - Fiume Lambro

Torrenti : n°. 3[Rio Brovada, Rio Pegorino, Rio Cantalupo]

Inquadramento urbanistico : Il Comune di Triuggio è dotato di un P.R.G. vigente, approvato con Deliberazione C.C. n° 22 del 19 giugno 20 05.

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STATO DI FATTO

Una volta assunti i necessari riferimenti generali, qualsiasi ipotesi di progetto deve avere come

punto di partenza la realtà, sia quella comunale che quella intercomunale.

L’analisi dello stato di fatto è stata promossa per gli anni 1991 – 2001.

QUADRO SOCIO – ECONOMICO

Vengono di seguito sintetizzate alcune analisi condotte per meglio definire il Quadro socio –

economico.

Triuggio si caratterizza innanzitutto per il seguente andamento demografico:

COMUNE DI TRIUGGIO - ANDAMENTO DEMOGRAFICO 1991 - 31.12.2003

Periodo Popolazione Nati Morti Immigrati Emigrati N°.famiglie

al 31.12.1991 7012 57 57 135 91 2448

al 31.12.1992 7095 64 57 194 128 2485

al 31.12.1993 7211 77 60 215 116 2535

al 31.12.1994 7263 60 66 175 117 2583

al 31.12.1995 7244 74 69 175 178 2601

al 31.12.1996 7287 68 60 202 167 2635

al 31.12.1997 7392 62 59 245 143 2706

al 31.12.1998 7478 69 64 259 178 2775

al 31.12.1999 7526 80 60 241 213 2821

al 31.12.2000 7598 78 63 237 180 2864

al 31.12.2001 7685 74 55 266 198 2911

al 31.12.2002 7785 76 51 259 184 2986

al 31.12. 2003 7939 83 60 315 184 3066

Saldo 2.918 2.077

Media annua 70,

9 60,0

Incrementi 927 618

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L’andamento demografico degli ultimi 13 anni descrive una realtà molto positiva:

- un forte incremento demografico (* 927 ab. pari al 13,22%);

- un saldo medio positivo nati/morti di 10,9 ab./anno;

- un saldo positivo immigrati/emigrati di 841 abitanti;

- un forte incremento del numero di famiglie di nuova formazione o immigrazione

(+ 618 famiglie).

Da evidenziare anche il forte ricambio di popolazione: in valore assoluto sono (2.918 -+ 2.077 =)

4.995 abitanti che nel corso degli ultimi tredici anni sono entrati o usciti da Triuggio, salvo

naturalmente casi di ritorno e di nuova uscita.

La realtà socio - economica di Triuggio è inoltre ben rappresentata dalle seguenti tabelle di

raffronto con la realtà socio – economica dei Comuni limitrofi.

1) Andamento della popolazione

1971 1971/1981 1981 1981/1991 1991 1991/2001 2001 1971/2001

% % % %

Prov. di Milano 3.727.841 2,982 3.839.006 -2,613 3.738.685 -3,332 3.614.108 -3,051

Triuggio 6.054 7,780 6.525 7,019 7.012 9,441 7.674 26,759

Albiate 4.564 -2,169 4.465 -1,008 4.420 17,986 5.215 14,264

Sovico 6.146 6,199 6.527 5,332 6.875 2,444 7.043 14,595

Macherio 5.433 21,130 6.581 -2,219 6.435 0,404 6.461 18,921

Lesmo 4.182 23,314 5.157 22,028 6.293 2,368 6.442 54,041

Correzzana 953 36,411 1.300 22,692 1.595 15,674 1.845 93,599

Besana B.za 11.437 3,366 11.822 4,365 12.338 14,419 14.117 23,433

Carate B.za 14.702 3,176 15.169 1,820 15.445 3,859 16.041 9,108

2) Densità media delle famiglie

1.981 1.991 2.001Famiglie Componenti % Famiglie Componenti % Famiglie Compo nenti %

Prov. di Milano 3.839.006 1.423.856 3.738.685 2,626 1.498.029 3.592.258 2,398

Triuggio 6.525 2.387 7.012 2,938 2.888 7.628 2,641Albiate 4.465 1.611 4.420 2,744 2.046 5.204 2,543

Sovico 6.527 2.429 6.875 2,830 2.728 7.040 2,581

Macherio 6.581 2.213 6.435 2,908 2.484 6.459 2,600

Lesmo 5.157 2.203 6.293 2,857 2.466 6.442 2,612

Correzzana 1.300 503 1.595 3,171 670 1.843 2,751

Besana B.za 11.822 4.303 12.338 2,867 5.334 13.874 2,601

Carate B.za 15.169 5.340 15.445 2,892 6.132 15.938 2,599

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3) Densità popolazione residente

Ha 1981 1981-1991 1991 1991-2001 2001

n°. % n°. %

Prov. di Milano 1.980,06 1.938,8300 -2,613 1.888,1675 -3,541 1.821,3000

Triuggio 8,37 779,5699 7,019 834,2891 9,770 915,8000

Albiate 2,90 1.539,6552 -1,008 1.524,1379 17,988 1.798,3000

Sovico 3,25 2.008,3077 5,332 2.115,3846 2,761 2.173,8000

Macherio 3,21 2.050,1558 -2,219 2.004,6729 0,091 2.006,5000

Lesmo 5,11 1.009,1977 22,028 1.231,5068 2,371 1.260,7000

Correzzana 2,52 515,8730 22,692 632,9365 15,667 732,1000

Besana B.za 15,77 749,6512 4,365 782,3716 14,498 895,8000

Carate B.za 9,95 1.524,5226 1,820 1.552,2613 3,861 1.612,2000

4) Consumo di suolo e massimo incremento di superfic ie urbanizzata nella

Brianza Centro

Superficiecomunale

Superficieurbanizzata

Indice delconsumo disuolo

Incremento percentualerispetto alla superficie

urbanizzata

Indice del consumo disuolo alla situazione

delle previsionikmq. Kmq. % % %

Albiate 2,90 1,60 55,172 2,00 55,69

Besana in Brianza 15,70 4,90 31,210 4,00 32,47

Biassono 4,80 2,80 58,333 2,00 60,07

Briosco 6,70 2,10 31,343 4,00 32,36

Brugherio 10,30 5,80 56,311 2,00 57,69

Carate Brianza 9,90 4,70 47,475 2,00 48,53

Correzzana 2,50 0,70 28,000 4,00 27,69

Giussano 10,20 6,80 66,667 1,00 67,13

Lesmo 5,00 2,30 46,000 2,00 46,98

Lissone 9,30 7,00 75,269 1,00 75,83

Macherio 3,30 2,00 60,606 2,00 60,69

Monza 33,10 23,80 71,903 1,00 72,76

Muggiò 5,50 3,40 61,818 2,00 63,05

Renate 2,90 1,30 44,828 2,00 46,88

Sovico 3,30 1,90 57,576 2,00 58,33

Triuggio 8,40 2,50 29,762 4,00 30,48Vedano al Lambro 2,00 1,60 80,000 1,00 83,31

Veduggio con Colzano 3,50 1,50 42,857 3,00 44,05

Verano Brianza 3,50 2,40 68,571 1,00 67,63

Villasanta 4,80 3,30 68,750 1,00 69,06

Totale ambito Centro 147,60 82,30 55,759 1,70 56,73

Totale ambito Brianza 424,30 199,40 46,995 2,40 48,11

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5) Densità addetti all'industria

Ha 1981 1981-1991 1991 1991-2001 2001n°. % n°. %

Prov. di Milano 1.980,06 404,8337 -16,024 339,9650 -18,463 277,1970

Triuggio 8,37 146,5950 15,077 168,6977 -54,745 76,3440

Albiate 2,90 429,3103 -21,687 336,2069 33,436 448,6206

Sovico 3,25 495,0769 -12,554 432,9231 42,502 616,9230

Macherio 3,21 662,6168 -12,224 581,6199 -11,462 514,9532

Lesmo 5,11 188,8454 -3,834 181,6047 46,121 265,3620

Correzzana 2,52 132,9365 -45,075 73,0159 -32,065 49,6031

Besana B.za 15,77 193,4052 -8,590 176,7914 -2,296 172,7330

Carate B.za 9,95 318,7940 4,887 334,3719 6,162 354,9748

6) Densità totale addetti

1981 1991 2001addetti

2001%

Prov. di Milano 1.581,981 798,95

Triuggio 1.955,000 233,57

Albiate 2.139,000 737,58

Sovico 2.856,000 878,76

Macherio 2.414,000 752,02

Lesmo 2.562,000 501,36

Correzzana 336,000 133,33

Besana B.za 4.981,000 315,85

Carate B.za 7.459,000 749,64

7) Numero di abitazioni e stanze

N.B.: nella determinazione del numero di stanze al 2001, i dati del Censimento 2001

non

risultano omogenei ai dati del Censimento 1991.

Il dato è stato ricavato applicando all’incremento di stanze lo stesso rapporto

stanze/abitazioni registrato nel 1991.

1.991 2001 1991/2001

Abitazioni Stanze St./abitaz. Abitazioni Stanze St./abit az. Abitazioni Stanze

n°. n°. % n°. n°. % % %

Prov. di Milano 1.533.420 5.281.367 3,444 1.582.693 5.451.063 3,444 1,032 1,032

Triuggio 2.570 9.942 3,868 3.016 11.667 3,868 1,174 1,174

Albiate 1.748 6.395 3,658 2.241 8.198 3,658 1,282 1,282

Sovico 2.569 9.763 3,800 2.859 10.865 3,800 1,113 1,113

Macherio 2.388 8.810 3,689 2.686 9.909 3,689 1,125 1,125

Lesmo 2.414 9.644 3,995 2.513 10.039 3,995 1,041 1,041

Correzzana 545 2.428 4,455 695 3.096 4,455 1,275 1,275

Besana B.za 4.649 18.557 3,992 5.668 22.624 3,992 1,219 1,219

Carate B.za 5.665 22.068 3,895 6.498 25.312 3,895 1,147 1,147

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8) Densità abitativa

1.991 2001 1991/2001Stanze Abitanti Ab./st. Stanze Abitanti Ab./St. Stanze Abi tanti

n°. n°. % n°. n°. % % %Prov. di Milano 5.281.367 3.738.685 0,708 5.451.063 3.614.108 0,663 1,032 0,967

Triuggio 9.942 7.012 0,705 11.667 7.674 0,658 1,174 1,094Albiate 6.395 4.420 0,691 8.198 5.215 0,636 1,282 1,180

Sovico 9.763 6.875 0,704 10.965 7.043 0,642 1,123 1,024

Macherio 8.810 6.435 0,730 9.909 6.461 0,652 1,125 1,004

Lesmo 9.644 6.293 0,653 10.039 6.442 0,642 1,041 1,024

Correzzana 2.428 1.595 0,657 3.096 1.845 0,596 1,275 1,157

Besana B.za 18.557 12.338 0,665 22.624 14.117 0,624 1,219 1,144

Carate B.za 22.068 15.445 0,700 25.312 16.041 0,634 1,147 1,039

Andamento demografico

L'andamento demografico di Triuggio quale risulta dalla tabella n°. 1 è positivo (+ 1.620) dal 1971

al 2001, con un incremento quasi costante nel decennio ( + 7 / 9%) ed un incremento finale 1971 -

2001 del 26,75% superiore a quello negativo della Provincia di Milano e a quello positivo (+ 18%)

dei Comuni lungo la direttrice Monza - Carate B.za: inferiore soltanto a quella dei Comuni limitrofi

(+ 93% di Correzzana; + 54% di Lesmo; + 23% di Besana B.za).

Andamento delle famiglie

Interessante risulta l’andamento demografico per quanto riguarda le famiglie: dal 1991 al 2003

abbiamo avuto un incremento di 618 contro un incremento di popolazione di 927 persone.

L’andamento lascia intendere che l’incremento demografico è quasi dovuto all’incremento delle

famiglie, sottintendo una forte attrazione insediativa del Comune di Triuggio per le famiglie.

Densità media delle famiglie

Parallelamente a Triuggio si registra una densità media delle famiglie (2,641) superiore a quella

della Provincia (2,398) ed a quella dei Comuni della direttrice Monza - Carate B.za (2,5 - 2,6).

La densità di Triuggio è anche superiore a quella di Besana B.za (2,601) e di Lesmo (2,612).

Densità popolazione residente

La densità di popolazione residente (915,80) registra un andamento opposto ai precedenti e risulta

inferiore a quella della Provincia (1.821,30), dei Comuni della direttrice Monza - Carate B.za

(2.173,80 di Sovico) ma anche a quella di Lesmo ( 1.260,70) e superiore a quella di Besana B.za

(895,80).

12

Densità abitativa

Al 1991 Triuggio registrava una densità abitativa di 0,705 ab./st., quasi uguale a quella della

Provincia (0,708), inferiore a quella dei Comuni della direttrice Monza - Carate B.za (0,73 di

Macherio) e superiore a quella dei Comuni confinanti (0,653 di Lesmo).

Al 2001, pur nei limiti di cui al NB1, la densità abitativa di Triuggio è pari a quella della Provincia di

Milano e superiore a tutte le densità abitative registrate nei vari Comuni.

Numero di abitazioni e stanze

La composizione delle abitazioni registra al 1991 un numero di stanze molto elevata (3,868)

superiore a quello medio della Provincia (3,444) e come al solito superiore ai Comuni della

Direttrice Monza - Carate B.za (3,800 per Sovico) e inferiore a quello dei Comuni limitrofi (4,455 di

Correzzana).

Come già detto, il numero di stanze al 200, è stato ricavato per estrapolazione dei dati dal

Censimento 1991, essendo i dati del 2001 non omogenei a quelli del 2001.

Densità addetti all'industria

Triuggio ha subito un drastico ridimensionamento di densità dal 1991 al 2001 (da 168,6977 a

76,3440).

Il dato è appena superiore a quello di Correzzana e di gran lunga inferiore a quello della direttrice

Monza - Carate B.za (616,9230 di Sovico) e dei Comuni limitrofi (265,36 di Lesmo).

E' enormemente inferiore a quello della Provincia (277,1970).

Consumo del suolo

Complessivamente Triuggio registra un indice del consumo del suolo del 29,762% inferiore a

quello della Brianza (46,995%) ed anche a quello di tutti i Comuni limitrofi (60,606% di Macherio).

E' leggermente superiore solamente a quello di Correzzana (28,000).

Sintesi

Triuggio è una città prevalentemente residenziale, con bassissima densità di addetti all'industria.

Questa caratteristica è ulteriormente rafforzata da un incremento di popolazione che potrebbe

ulteriormente aumentare sia per immigrazione soprattutto di famiglie, sia per natalità in riferimento

alla densità media delle famiglie.

Potrebbe ulteriormente migliorare la qualità della vita, abbassando ulteriormente il rapporto

stanze/abitazioni e stanze/abitanti.

Statisticamente Triuggio registra dati disomogenei rispetto a quelli dei Comuni lungo la direttrice

Monza - Carate B.za, e diversificati rispetto ai Comuni limitrofi, che rappresentano una realtà più

omogenea a quelle della Brianza Collinare, anche lecchese.

13

COMPUTO DELLA CAPACITA' INSEDIATIVA TEORICA DELLA

VARIANTE GENERALE DEL P.R.G. E DEL FABBI SOGNO DI

STANDARD

PREMESSA

Le iniziative delineate nel capitolo precedente per riqualificare, differenziare ed

incrementare l’offerta dei servizi alle persone e per le attività, deve essere tradotto in un

vero e proprio piano dei servizi così come previsto dalla L.R. n°. 1/2001, fondato

innanzitutto sulla quantificazione del fabbisogno di vani pregresso ed insorgente.

Tale fabbisogno fa necessariamente riferimento al numero di abitanti ipotizzato alla data

di progetto: 2014.

Tale numero di abitanti viene poi tradotto in numero di vani abitabili, che risulta

necessariamente superiore a quello degli abitanti, in quanto la dotazione vani per

abitante, è già oggi superiore ad uno.

CALCOLO DEL FABBISOGNO DI VANI ABITABILI

Il calcolo del fabbisogno dei vani abitabili deve essere elaborato in funzione del bisogno di

vani pregressi ed insorgenti in riferimento al numero di Cittadini ipotizzati in Triuggio al

2014.

Ciò significa calcolare il fabbisogno di vani abitabili sulla base dell’ incremento teorico di

popolazione per estrapolazione dell'incremento annuo registrato negli ultimi tredici anni e

per adeguamento dello standard abitativo attuale, sulla base di un indice di affollamento

che si assume come obiettivo per il 2014, pari a 0,63 ab./vano.

Quantificazione abitanti

L'esame dello sviluppo demografico negli ultimi anni (1991 - 2003) così come illustrato

dalle tabelle 1a e 1b (vedi P.R.G.) registra un incremento di popolazione di 927 abitanti

pari ad un incremento complessivo dell’ 13,22%.

Applicando l’incremento decennale (927 : 13 x 10 =) 713 abitanti alla popolazione

residente al 2014, si ottiene una popolazione di (7.939 + 713 =) 8.652 abitanti reali, con

un fabbisogno volumetrico aggiuntivo di (ab. 713 x 150 mc./ab. =) mc. 106.950.

Quantificazione vani

14

Come illustrato dalle tabelle n°. 7 e 8 del Doc. n°. 4 – Relazione – cap. C – Stato di

fatto,(vedi P.R.G.) nella determinazione del numero di stanze al 2001, i dati del

Censimento 2001 non risultano omogenei ai dati del Censimento 1991. Il numero di vani

al 2001 è stato pertanto ricavato applicando, in forma prudenziale, all’incremento di

svani lo stesso rapporto vani/abitazioni registrate al 1991.

E' possibile allora formulare questa tabella:

Abitanti Stanze ab./st.

1991 7.012 9.942 0,705

2001 7.674 11.667 0,658

Applicando al numero di nuovi abitanti un indice di affollamento di 0,63 quale obiettivo per

il 2014, avremo un fabbisogno per adeguamento dell'indice ((ab. 8.652: 0.63 ab/va =

13.733) – (11.667 + 713) vani) di 1.353,33 vani che moltiplicato per 150 mc. individua un

fabbisogno di mc. (vani 1.353,33 x 150 mc./va=) 202.999,50

Il fabbisogno volumetrico totale risulterà di mc. (202.999,50 + 106.950 =) 309.949,00

mc.

La tabella di cui all'allegato n°. 4b al Doc. 2 - Variante Generale del P.R.G., ha calcolato

la capacità insediativa della Variante Generale, quale risulta dai lotti liberi edificabili e

dall’applicazione delle N.T.A. del P.R.G., di 308.799,15 mc. leggermente inferiore al

fabbisogno.

COMPUTO DELLA CAPACITA' INSEDIATIVA DI P.R.G.

Il computo della capacità insediativa teorica viene effettuata nel rispetto della L.R. n°.

1/2001: al numero degli abitanti residenti al 2004 pari a 7.939, vengono sommati gli

abitanti teorici quali risultano dalla volumetria ancora edificabile sui lotti liberi o per il

completamento degli insediamenti esistenti così come risultano nell'Allegato n°. 4a e 4b

del doc. n°. 2 Azzonamento della Variante Generale.

Tale volumetria di progetto viene divisa per 150 mc./ab.

a) abitanti al 2004 n°. 7.939,00

b) capacità insediativa residua di cui all'Azzonamento

(allegato n°. 4a e 4b)(vedi P.R.G.) n°. 1.658,66

c) capacità insediativa residua di cui alle N.T.A. n°. 400,00

TOTALE CAPACITA' INSEDIATIVA TEORICA n°. 9.997,66

Arrotondamento n°. 10.000,00

FABBISOGNO DEGLI STANDARDS URBANISTICI RELATIVI AGL I

INSEDIAMENTI RESIDENZIALI

15

La Variante Generale del P.R.G. deve verificare lo standard di 26,5 mq./ab. previsto

dalla L.R. n°. 1/2001 in riferimento alla capacità insediativa residenziale teorica di 10.000

vani abitabili, equiparandolo questo scopo i vani agli abitanti.

n°. 10.000 v.ab. x 26,5 mq./Ab. = mq. 265.000,00

FABBISOGNO DEGLI STANDARDS URBANISTICI RELATIVI AGL I

INSEDIAMENTI INDUSTRIALI E DI SERVIZIO

La dotazione di standards urbanistici relativi agli insediamenti produttivi ed ai nuovi

insediamenti di servizio alle persone e per le attività deve rispettare quanto previsto dalla

L.R. n°. 1/2001 ed essere pari al 10% della Superfi cie Lorda di Pavimento (S.l.p.)

destinata ad insediamenti produttivi ed al 150% della S.l.p. degli insediamenti di servizio.

a) industriali (superficie lorda di pavimento)

mq. 194.089,54 x 10% Azzonamento = mq. 19.408,95

mq. 10.000,00 x 10% N.T.A. = mq. 1.000,00

Totale = mq. 20.408,95

b) servizi (S.l.p.)

mq. 49.116,75 x 100% Azzonamento = mq. 49.116,75

mq. 5.000,00 x 100% N.T.A. = mq. 5.000,00

Totale = mq. 54.116,75

TOTALE A) + B) = mq. 74.525,70

La S.l.p. per servizi della zona B/SU è considerata al 100% o al 50% in riferimento ai

singoli comparti di intervento, in attuazione delle N.T.A. del P.R.G. (ART. 30)

Qualora il fabbisogno di standards sia superiore al 100%, le N.T.A. prevedono, ad

esempio, che per insediamenti commerciali di media struttura di vendita superiore a 600

mc. in sede di P.A. verrà resa disponibile la quota di standard aggiuntiva.

FABBISOGNO COMPLESSIVO

a) fabbisogno per insediamenti residenziali = mq. 265.000,00

b) fabbisogno per insediamenti industriali = mq. 20.408,95

c) fabbisogno per insediamenti di servizio = mq. 54.116,75

TOTALE = mq. 339.525,70

VERIFICA COMPLESSIVA DEGLI STANDARDS URBANISTICI DE LLA

VARIANTE GENERALE DEL P.R.G. (tabelle 2a, 3c e 3d)

- U2

16

previsti differenza

Residenza = mq. 339.002,00 + 74.002,00

Produttivo e Artigianale = mq. 23.023,00 + 2.614,05

Servizi = mq. 43.490,00 + - 10.626,75

= mq. 405.515,00 + 65.989,30

maggiore del fabbisogno di legge.

- U1

La maggior dotazione di standard soddisfa anche il fabbisogno di U1 (urbanizzazione

primaria) obbligatoriamente da cedere nei casi e secondo le modalità definite dall’art.

11a delle N.T.A. del P.R.G.

Tale quantificazione viene prudenzialmente quantificata in [(3 mq./ab. di parcheggio +

3 mq./ab. di verde) x 10.000 ab. =] 60.000 mq. che ridurrebbe la disponibilità

complessiva di standard a 5.989,30 e quella in particolare per la residenza a

(74.002,00 – 60.000 =) 14.002,00 mq.

Le dotazioni di standard risultano pertanto di

- residenza è pari a (mq. 339.002,00– 60.000 = ) 279.002,00 : 10.000 = 27,90 mq./ab.

- produttivo e artigianale è pari al (mq. 23.023,00 + 782,67* = ) 23.805,67 mq. :

194.084,54 mq- = 12,3%

- servizi è pari a (mq. 43.490,00 + 11.168,75* =) 54.658,75 mq. : 49.116,75 mq. =

111,3%

* = quota di standard recuperato nei P.A.

17

3 INDICE DEL CONSUMO DI SUOLO

Superficie comunale mq. 8.400.000,00

Zone Urbanizzate (art. 84 N.T.A. del P.T.C.P.) mq. 3.083.686,00

% superficie urbanizzate/superficie comunale 36,71%

Verifica della precondizione per l’ammissibilità di incrementi delle espansioni urbanizzative

Zone C P.R.G. previste s.l.p. mq. 183.700,44

Zone C P.R.G. vigente attuate s.l.p. mq. 130.197,19

% zone C attuate / Zone C previste 71,26%

Zone D P.R.G. previste s.l.p. mq. 110.118,00

Zone D P.R.G. vigente attuate s.l.p. mq. 75.753,00

% zone D attuate / Zone D previste 68.79%

Incremento ammesso di superficie urbanizzata

mq. 3.083.686,00 x 4% = mq. 123.347,44

Incrementi della Variante del P.R.G.

3,4% = mq. 103.851,00

N.B.: La percentuale di superficie urbanizzata riferita alla superficie comunale risulta

superiore (36,71%) a quella dichiarata negli studi del P.T.C.P.M. (29,31%)

3) STRUMENTI URBANISTICI VIGENTI

Il Comune di Triuggio è dotato dei seguenti strumenti urbanistici e piani di settore:

− PRG adottato con delibera di C.C. n.8 del 06/02/2004, pubblicato 18/02/2004, approvato con

delibera di C.C. n. 22 del 19/06/2005;

− 1^ Variante parziale al P.R.G. art. 25 l.r. 12/05 modifica area standard per realizzazione

attrezzature comunali; adottata con delibera di C.C. n.41 del 25/07/2005, pubblicato

29/08/2005, approvato con delibera di C.C. n. 55 del 29/11/2005;

− Piano Urbano del Traffico approvato con delibera di C.C. n.62 del 25/11/1999;

− Zonizzazione Acustica del Territorio approvato con delibera di C.C. n.65 del 26/11/2003;

− Piano di Illuminazione Comunale approvato con delibera di C.C. n.56 del 29/11/2005.

4) INDIRIZZI E OBIETTIVI DELLE POLITICHE URBANISTICHE DEL COMUNE DI

TRIUGGIO

18

Di seguito vengono indicati gli indirizzi e gli obiettivi generali delle politiche urbanistiche del

dell’Amministrazione Comunale, gli interventi di programmazione integrata dovranno pertanto

contenere delle azioni atte al raggiungimento di alcuni dei seguenti obiettivi delle politiche

urbanistiche dell’ Amministrazione comunale.

Le stesse proposte di trasformazione territoriale contenute nei Programmi Integrati di Intervento

destinate alla realizzazione di :

- Servizi ad uso pubblico

- Viabilità e infrastrutture

- Edificazione polifunzionale

saranno valutate sulla base sia dell’entità degli obiettivi che il P.I.I. intende raggiungere che delle

modalità e tempi di attuazione.

Si richiamano nel contempo le caratteristiche che le proposte di Programma Integrato di

Intervento devono contenere per essere ammissibili, riportate all’art. 87 della L.R. 12/05 :

1. previsione di una pluralità di destinazioni e funzioni, comprese quelle inerenti alle

infrastrutture pubbliche e di interesse pubblico, alla riqualificazione ambientale, naturalistica

e paesistica;

2. compresenza di tipologie e modalità di intervento integrate, anche con riferimento alla

realizzazione e al potenziamento delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria;

3. rilevanza territoriale tale da incidere sulla riorganizzazione dell’ambito urbano.

Per essere ammissibili i programmi integrati di intervento dovranno possedere almeno due delle

caratteristiche sopra indicate.

4.1 SISTEMA AMBIENTALE

Gli indirizzi relativi al sistema ambientale sono quelli del risparmio e della tutela delle risorse

naturali, della sostenibilità nel senso che “ è sostenibile quello sviluppo che fa fronte alle necessità

del presente senza compromettere la capacità delle future generazioni di soddisfare le proprie

esigenze “ e della compatibilità ovvero permettere agli essere viventi di rapportarsi con il proprio

ambiente in assenza di conflitti, consentendo interventi di edificazione ed urbanizzazione coerenti

con tali indirizzi.

Gli indirizzi di carattere generale afferenti le diverse tematiche ambientali di difesa del suolo e del

sottosuolo, dall’esposizione dai fattori di inquinamento possono essere così riassunti :

1. tutelare la qualità del suolo e del sottosuolo;

2. riduzione dell’esposizione alle situazioni di rischio per la salute e ripristino delle condizioni

di qualità e naturalità e di equilibrio ecologico;

19

3. valorizzare il sistema del verde quale elemento determinante la qualificazione

paesaggistica di Triuggio.

Per quanto riguarda il primo indirizzo legato ai temi ambientali saranno ritenuti prioritari gli

interventi finalizzati al raggiungimento dei seguenti obiettivi :

a) bonifica dei siti contaminati;

b) minimizzazione nel consumo del suolo;

c) limitazione nella frammentazione del suolo libero, difesa del medesimo, definizione di

coerenti limiti di sviluppo insediativo;

Per quanto riguarda il secondo indirizzo legato ai temi ambientali saranno ritenuti prioritari gli

interventi finalizzati al raggiungimento dei seguenti obiettivi :

a) ridurre il livello di inquinamento atmosferico, acustico, elettromagnetico e luminoso;

b) realizzazione di una corretta progettazione degli edifici mediante l’impiego di tecniche di

risparmio energetico e l’impiego di materiali di costruzione naturali e finiture “bio-

compatibili”;

c) rinaturalizzazione degli alvei dei fiumi al fine di un incremento delle capacità autodepurativa

e promozione di interventi tesi a ridurre i danni derivanti da esondazioni;

d) riqualificazione della rete idrografica minore (reticolo idrico minore) per un migliore

funzionamento del sistema idraulico di superficie;

e) bonifica e riqualificazione delle aree industriali e di cava dimesse;

Per quanto riguarda il terzo indirizzo legato ai temi ambientali saranno ritenuti prioritari gli

interventi finalizzati al raggiungimento dei seguenti obiettivi :

a) realizzazione di un sistema continuo di aree verdi;

b) realizzazione di corridoi ecologici, di passaggi ecologici nelle infrastrutture e creazione di

connessioni tra le aree verdi interni all’abitato e le aree a parco e consolidamento e nuove

fasce verdi lungo i corsi d’acqua;

c) approfondire le tematiche ambientali del Parco della Valle del Lambro articolate per

tipologia (parco storico – oasi naturale) e per gestione (privata pubblica convenzionata

ecc…), declinare le stesse tematiche ambientali in diversi progetti di opportunità tra cui

l’organizzazione di un sistema di parchi intercomunali intesi come riorganizzazione

dell’attività agricola esistente, valorizzazione dei percorsi ciclo-pedonali e permeabilità

anche visiva degli spazi;

d) completare il progetto di riqualificazione e valorizzazione del “Chignolo” , bosco di 12 ha

punto di riferimento per l’educazione ambientale, luogo di riorganizzazione dell’intero

20

territorio comunale dal punto di vista paesistico e storico, e di connessione attraverso la

valle del Cantalupo tra Villa Sacro Cuore e Villa Luisa e l’abitato di Triuggio.

4.2 SISTEMA INSEDIATIVO

I programmi integrati di intervento che avranno carattere di priorità dovranno prevedere i nuovi

insediamenti in aree industriali dimesse, già urbanizzate o parzialmente utilizzate, essi dovranno

inoltre introdurre modalità progettuali, realizzativi e gestionali di qualità e innovative in termini di

inserimento paesistico – ambientale, sia in rapporto con il contesto sia dal punto di vista di impiego

di materiali, tipologie, elementi architettonici.

La realizzazione di nuovi insediamenti dovrà inoltre prevedere modalità realizzative volte al

risparmio energetico e all’edilizia sostenibile.

Gli indirizzi di carattere generale afferenti le politiche del sistema insediativo, ritenute dal

documento di inquadramento prioritari sono sostanzialmente tre :

1. recupero e valorizzazione dei nuclei urbani e creazione di condizioni abitative sia

quantitative sia qualitative accessibili anche alle classi sociali più deboli;

2. sviluppo di un tessuto produttivo diffuso e a contenuto impatto ambientale e integrazione

delle funzioni commerciali nell’abitato;

3. assicurare una adeguata dotazione e accessibilità dei servizi.

Per quanto riguarda il primo indirizzo legato alle problematiche afferenti il sistema insediativo

saranno ritenuti prioritari gli interventi finalizzati al raggiungimento dei seguenti obiettivi :

a) garantire un corretto inserimento paesistico delle trasformazioni e di costruzione di un disegno

di “frangia urbana” e di ridefinizione dei “margini urbani”;

b) promuovere le iniziative volte alla realizzazione di edilizia convenzionata e sovvenzionata e alla

promozione di una “città solidale” in grado di rispondere al fabbisogno di case espresso dai ceti

sociali più deboli;

c) riqualificazione e revisione dell’intero patrimonio pubblico per precisare destinazioni e ricerca

di una maggiore flessibilità;

d) promuovere la riconversione e riqualificazione delle aree industriali dismesse mediante progetti

coerenti con i caratteri del contesto edificato;

e) tutelare e valorizzare il patrimonio storico architettonico e archeologico;

f) riuso del patrimonio archeologico industriale per l’insediamenti di servizi a scala urbana;

g) per il nucleo di Triuggio :

21

- valorizzare la polarità che caratterizza Triuggio consolidando i centri di

aggregazione esistenti (scolastici – sportivi – per il trasporto) attraverso il loro

completamento la loro riqualificazione e accessibilità;

- ricomposizione del centro abitato organizzando un ambito a traffico limitato capace

di valorizzare il suo impianto storico e la sua connessione con il centro sportivo e

scolastico;

- potenziamento delle connessioni con gli altri centri promuovendo interventi sulla

mobilità;

- potenziamento della sua centralità economica produttiva (polo terziario -

direzionale);

- potenziamento dell’impianto dei servizi pubblici;

- rilocalizzazione della sede del Parco della Valle del Lambro;

h) per il nucleo di Tregasio

- completamento del disegno di centro abitato;

- riqualificazione e nuova localizzazione dei luoghi di aggregazione;

- riqualificazione nuclei storici e ricomposizione e identificazione della centralità

urbana attorno alle emergenze architettoniche.

i) per il nucleo di Canonica

- accessibile dalla linea Monza Molteno Oggiono e dalla strada provinciale Seregno

Usmate è il punto di confluenza delle valli che si ricollegano alla Valle del lambro :

Valle del Pegorino e di Cantalupo, devono essere pertanto incentivati gli interventi

finalizzati al potenziamento di Canonica quale polo di eccellenza per attività

culturali, turistico – alberghiere;

- promuovere il recupero dell’impianto storico Villa Taverna – complesso storico

monumentale della chiesa e del cimitero – percorso di alto interesse paesistico;

- recupero e ampliamento delle aree a verde per uso pubblico in connessione con gli

ambiti del Parco Regionale della Valle del Lambro;

j) per il nucleo di Rancate

- Riqualificazione complessiva dell’abitato;

- Potenziare le trasformazioni volte alla formazione di un centro per il tempo libero;

k) Per il nucleo di Ponte Albiate

- recupero dell’antico nucleo in connessione con il contesto ambientale storico e

paesaggistico;

22

- Riqualificazione urbana e ambientale e idrogeologica degli insediamenti;

- Potenziamento della funzione “amministrativa” mediante l’ottimizzazione e il

potenziamento degli spazi del palazzo comunale;

Per quanto riguarda il secondo indirizzo legato alle problematiche afferenti il sistema insediativo

saranno ritenuti prioritari gli interventi finalizzati al raggiungimento dei seguenti obiettivi :

a) sostegno all’insediamento di attività ad alto contenuto tecnologico ed alle attività

economiche private impegnate sui temi dell’ambiente;

b) privilegiare attività che si ricollegano al sistema produttivo locale ( nel settore del tessile

e dell’abbigliamento e arredamento);

c) potenziamento delle capacità ricettive e di promozione turistico;

d) creazione di luoghi integrati, polifunzionali, con l’inserimento di esercizi di vicinato e

medie strutture volto a rafforzare il sistema commerciale a servizio dei residenti e di

rilancio della piccola e media impresa commerciale;

e) realizzazione di spazi per mercati rionali e creazione di servizi a “supporto”(trasporto

pubblico, sosta ecc..).

Per quanto riguarda il terzo indirizzo legato alle problematiche afferenti il sistema insediativo

saranno ritenuti prioritari gli interventi finalizzati al raggiungimento dei seguenti obiettivi :

a) favorire la possibilità per ciascun cittadino di trovare adeguate risposte alle diverse

esigenze di qualità della vita;

b) rafforzare il ruolo di Triuggio quale sede del Parco della Valle del Lambro sia in termini

istituzionali che di pianificazione promuovendo la realizzazione di una nuova sede del

Parco e di un centro di documentazione ambientale di interesse sovra-comunale;

c) riutilizzo delle aree dimesse per l’insediamento di servizi a scala urbana e sovra-comunale;

d) ottimizzazione e riutilizzo per servizi del patrimonio pubblico;

e) realizzazione di luoghi di centralità, in ogni frazione, integrati con servizi di interesse locale.

4.3) SISTEMA DELLA MOBILITA’

Per migliorare l’accessibilità e la mobilità interna del territorio comunale l’orientamento principale è

rivolto ad una accentuazione della “gerarchia” della rete di mobilità per dividere il traffico di

attraversamento dei nuclei abitati da quello con destinazione all’interno degli stessi nuclei.

Inoltre la realizzazione o la riqualificazione dei tracciati stradali deve essere progettata con una

particolare attenzione agli aspetti paesistici e ambientali con adeguati studi di inserimento

paesistico e alla realizzazione di ponti ecologici.

23

Gli indirizzi e gli obiettivi di carattere generale afferenti le politiche di mobilità ritenute dal

documento di inquadramento prioritarie sono sostanzialmente tre :

1. la diffusione di modalità di spostamento a basso impatto;

2. il miglioramento dell’accessibilità rispetto alla viabilità esterna;

3. la riduzione del traffico di attraversamento delle frazioni.

Per quanto riguarda il primo indirizzo legato ai temi della mobilità saranno ritenuti prioritari gli

interventi finalizzati al raggiungimento dei seguenti obiettivi :

a) riorganizzare e potenziare le linee di trasporto pubblico, in un sistema integrato volto a

ridurre l’uso del mezzo di trasporto privato;

b) valorizzare la Monza - Molteno - Oggiono in termini di frequenza e riqualificare l’ambito

della stazione in termini di accessibilità e di ridefinizione funzionale (integrazioni con

funzioni di servizio e commerciali);

c) realizzare gli itinerari ciclabili e pedonali che hanno caratteristiche di maggiore continuità o

punti di integrazione con le linee di trasporto pubblico, recuperando una concezione

unitaria di città nella ricerca di un equilibrio tra mobilità, morfologia urbana e paesaggio,

promuovere una mobilità diffusa sul territorio sia per il tempo libero che per i collegamenti

casa - lavoro casa – scuola;

d) recuperare il tessuto connettivo (vecchi sentieri) che nel rispetto dei luoghi colleghi

insediamenti agricoli, ville storiche luoghi di culto e di servizio;

Per quanto riguarda il secondo indirizzo legato ai temi della mobilità saranno ritenuti prioritari gli

interventi finalizzati al raggiungimento dei seguenti obiettivi :

a) potenziare la correlazione tra viabilità locale e sovra comunale, in particolare tra sp135 e

centro di Triuggio e Canonica;

b) riqualificazione del sistema viario e adeguamenti alle normative in termini di sicurezza;

c) realizzazione di parcheggi di corona dei centri storici, realizzazione di parcheggi di

interscambio;

d) inserimento ambientale e territoriale delle infrastrutture mediante la realizzazione di opere

a “basso impatto” riducendo la compromissione visiva ed ambientale delle strutture viarie.

Per quanto riguarda il terzo indirizzo legato ai temi della mobilità saranno ritenuti prioritari gli

interventi finalizzati al raggiungimento dei seguenti obiettivi :

a) intercettazione del traffico di attraversamento lungo un anello stradale esterno in grado di

costruire nell’abitato una “isola” riservata con origine e destinazione interna al bacino

stesso;

24

b) realizzazione della “tangenzialina” dell’abitato di Triuggio in modo di liberare l’abitato

stesso dal traffico di attraversamento;

c) riqualificazione della S.P. 135 e nuovo attraversamento di Canonica Lambro in modo di

liberare il centro di Canonica dal traffico di attraversamento recuperando tutti gli elementi

storici e ambientali di questo “ polo di eccellenza”.

5) PRINCIPI E REGOLE PER L’AMMISSIBILITA’ DEI PROGRAMMI INTEGRATI DI

INTERVENTO

Il documento di inquadramento si pone come strumento di orientamento e indirizzo per i progetti di

trasformazione territoriale ed è chiamato altresì a svolgere un ruolo di garanzia che il processo non

si sottragga ai controlli necessari ad assicurarne l’aderenza dei contenuti agli obiettivi generali

indicati nel precedente cap. 4 “ indirizzi e obiettivi delle politiche urbanistiche del Comune di

Triuggio” .

1. I Programmi Integrati d’Intervento sono intesi quali atti di programmazione negoziata e la

valutazione degli stessi sarà effettuata in coerenza con gli obiettivi e le indicazioni

contenute nel presente documento con particolare riferimento al cap. 4 “ indirizzi e obiettivi

delle politiche urbanistiche del Comune di Triuggio” .

2. I programmi da sottoporre all’Amministrazione Comunale dovranno documentare

l’inserimento del progetto all’interno del contesto territoriale e ambientale, mediante la

rappresentazione planivolumetrica del progetto e una relazione che evidenzi le logiche

insediative proposte sia dal punto di vista dimensionale e funzionale sia dal punto di vista

della dotazione di opere e infrastrutture di urbanizzazione.

3. Le modalità edificatorie saranno valutate e analizzate in funzione del contesto territoriale ed

ambientale nel quale andranno a collocarsi, avendo cura di non generare squilibri fra varie

parti del territorio comunale in termini di densità e tipologia insediativa. Eventuali progetti

innovativi rispetto ai predetti connotati funzionali e tipologico - ambientali, dovranno essere

motivati e giustificati dal raggiungimento di particolari obiettivi strategici fissati dal presente

documento di inquadramento, ovvero da dimostrati vantaggi per l’interesse collettivo.

4. La densità edilizia dovrà essere contenuta negli indici (Utilizzazione territoriale e

Utilizzazione fondiaria) previsti dal PRG vigente. Per i Programmi Integrati di Intervento che

propongano variante al PRG per quanto attiene agli indici di densità edilizia non potrà –

comunque – essere superata la densità edilizia massima contenuta negli indici

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(Utilizzazione territoriale e Utilizzazione fondiaria) consentiti per le zone B/SU di

ristrutturazione e di completamento per servizi urbani di cui all’art. 30.1 delle n.t.a. del

P.R.G. vigente. Per quanto attiene agli altri parametri edilizi (rapporto di copertura, altezze,

distanze ecc.) ove non precisati si farà riferimento ai parametri dettati per la zona B1

residenziale di completamento ad alta densità di cui all’art. 27.4 delle Norme Tecniche

Attuative del PRG.

5. La dotazione di standard dovrà essere garantita nel rispetto delle disposizione del vigente

P.R.G., delle indicazioni contenute nel piano dei servizi e, in ogni caso, dei dettati dell’art.

90 della L.R. 12/05. Al fine di soddisfare il fabbisogno di verde primario e parcheggi indotto

dai nuovi insediamenti, la dotazione delle relative aree sarà integralmente reperita

all’interno degli ambiti di intervento, nei limiti di quanto definito dal 3° comma dell’art. 9 della

L.R. 12/05 e in misura non monetizzabile per la residenza almeno pari a quanto stabilito dal

P.R.G. per i piani attuativi (3mq/ab. verde 3mq/ab. parcheggi).

6. La realizzazione di infrastrutture per i servizi di interesse generale ai sensi dell’art. 90 della

legge 12/2005 concorre alla costituzione della dotazione di standard nella misura derivante

dal confronto tra il valore complessivo delle stesse infrastrutture, accertato mediante

specifico progetto preliminare comprensivo della stima delle opere, ed il valore espresso in

€/mq. determinato ai fini della monetizzazione delle aree a standard indicato nel

successivo comma 7; potranno altresì essere ceduti edifici esistenti necessari alla

realizzazione di infrastrutture o nuovi edifici o s.l.p. realizzati per servizi di interesse

generale il cui valore, stabilito con perizia asseverata, potrà essere scomputato dalla

monetizzazione ed anche dagli oneri di urbanizzazione, con ogni onere a riguardo ad

esclusivo carico del richiedente.

7. Il corrispettivo per la monetizzazione delle aree necessarie per soddisfare gli standard

urbanistici, per i P.I.I. viene fissato nella misura non inferiore a €. 70,00 al mq.

8. Negli interventi che non comportano variante al P.R.G. vigente, che prevedano la

realizzazione di funzioni residenziali, terziarie e commerciali, gli oneri di urbanizzazione

primaria e secondaria richiesti, possono essere corrisposti mediante la realizzazione di

opere pubbliche al servizio della cittadinanza concorrenti al raggiungimento degli obiettivi

dell’Amministrazioni Comunale. Per gli interventi che comportano incrementi volumetrici e/o

modifiche alle destinazione d’uso con conseguente variante al PRG si applica, quale

contributo aggiuntivo al totale degli importi relativi alla somma degli oneri di urbanizzazione,

del contributo commisurato al costo di costruzione e del valore delle aree a standard come

indicato al precedente paragrafo 6, un incremento del 25%. L’importo complessivo di detti

oneri dovrà essere destinato prioritariamente per la realizzazione di opere pubbliche al

servizio della cittadinanza.

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9. Negli interventi che comportano variante al P.R.G. vigente in relazione ad incrementi

volumetrici e/o modifiche alla destinazione d’uso che prevedano la realizzazione di funzioni

residenziali, dovrà essere garantita una quota non inferiore al 15 % della s.l.p. residenziale

da destinare a edilizia residenziale convenzionata ai sensi della Legge 10/77; in alternativa

a quanto sopra previsto ed esclusivamente per edifici di pregio storico-architettonico e per i

nuclei storici, sarà dovuto, oltre al contributo aggiuntivo di cui a punto 8, un ulteriore

contributo pari al 25% del totale degli importi relativi alla somma degli oneri di

urbanizzazione, del contributo commisurato al costo di costruzione e del valore delle aree a

standard come indicato al precedente paragrafo 6, da applicarsi al 15% della s.l.p.

residenziale.

10. Il computo finalizzato alla stima delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria

previste a scomputo degli oneri di urbanizzazione, nonché dei progetti preliminari di cui al

precedente punto 6, dovrà essere analiticamente redatto prioritariamente sulla base dei

prezzi unitari indicati dal bollettino della Camera di Commercio di Milano in vigore al

momento della presentazione del Programma Integrato di Intervento ribassati del 10%.

6) PROCEDURE E CRITERI DI VALUTAZIONE DEI PROGRAMMI INTEGRATI DI INTERVENTO

La procedura di approvazione dei Programmi integrati di Intervento è strutturata per rispondere a

caratteristiche di trasparenza, pubblicità e rapidità di istruttoria , essa prevede una proposta iniziale

volta a verificare la conformità del programma alle linee di indirizzo e agli obiettivi generali

dell’Amministrazione Comunale come indicate al precedente paragrafo e conseguentemente una

proposta definitiva finalizzata alla adozione ed approvazione del Programma Integrato di

Intervento.

6.1 PROPOSTA INIZIALE

Il procedimento di adozione e definitiva approvazione del programma integrato di intervento potrà

essere preceduto dalla presentazione da parte degli interessati da una proposta iniziale, volta a

verificare la conformità del programma integrato di intervento alle linee di indirizzo e ai criteri e

obiettivi della Amministrazione Comunale.

La presentazione della proposta iniziale non comporterà alcun pregiudizio per la definizione del

successivo procedimento di approvazione definitiva.

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Detta proposta iniziale, in coerenza con quanto stabilito dalla deliberazione della Giunta della

Regione Lombardia, dovrà essere corredata dalla seguente documentazione :

1. schema di massima del progetto plani volumetrico in scala 1: 10.000 definito nelle sue

componenti tipologiche, di destinazioni e di funzioni, individuando le urbanizzazioni primarie

esistenti e quelle funzionali all’intervento

2. relazione tecnica contenente le finalità del programma riferite agli obiettivi indicati dal

documento di inquadramento

3. relazione economica di massima, con riferimento alla realizzazione ed eventuale gestione

di opere e interventi di interesse pubblico

4. schema di convenzione

L’istruttoria sulla proposta iniziale dovrà concludersi entro 60 giorni dalla sua presentazione. I

predetti termini potranno essere interrotti per una sola volta, entro 30 giorni dalla presentazione,

per eventuali integrazioni documentali.

6.2 PROPOSTA DEFINITIVA

Indipendentemente dalla presentazione della proposta iniziale i soggetti interessati potranno

presentare all’Amministrazione Comunale una proposta definitiva dei Programmi Integrati di

Intervento ai sensi dell’art 91 e succ. della Legge Regionale 12/2005.

La documentazione minima a corredo della proposta di Programma Integrato di Intervento dovrà

essere composta da :

1. planimetria di inquadramento territoriale e stralcio degli strumenti urbanistici vigenti;

2. eventuali elaborati di variante agli strumenti urbanistici vigenti;

3. documentazione fotografica che rappresenti da più punti di vista lo stato di fatto

dell’intervento;

4. stato di fatto degli ambiti di intervento con indicazione delle opere di urbanizzazione

primaria e secondaria esistenti;

5. zonizzazione di progetto con i relativi dati tecnici;

6. progetto plani volumetrico in scala 1:500 definito nelle sue componenti morfologiche

tipologiche destinazioni funzionali e con indicazione delle tipologie edilizie;

7. profili, altezze del nuovo costruito e relazioni con lo stato di fatto;

8. progetto definitivo delle opere di urbanizzazione primarie e secondarie;

9. computo metrico estimativo delle opere di urbanizzazione previste a scomputo degli oneri;

10. viste assonometriche, prospettive, rendering, ecc… di illustrazione dell’inserimento

ambientale della proposta di trasformazione;

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11. relazione tecnica illustrativa degli interventi proposti contenente anche la stima economica

di massima;

12. cronoprogramma temporale di attuazione dei lavori ed eventuali frazionamenti in stralci

funzionali;

13. schema di convenzione;

14. relazione geologica;

15. valutazione ambientale nei casi di cui art. 4 l.r. 12/05;

16. qualsiasi altra documentazione che l’Amministrazione Comunale ritenga necessaria sia per

una adeguata valutazione del programma integrato di intervento sia in relazione alle

specifiche richieste di altri enti eventualmente coinvolti nel procedimento.

L’istruttoria e la successiva approvazione della proposta avverrà come indicato dall’art.14 della

Legge Regionale 12/2005.

6.3 ADOZIONE E APPROVAZIONE DEI P.I.I.

I programmi integrati di intervento, sia di iniziativa privata che pubblica, saranno approvati in

conformità con le vigenti disposizioni di Legge e seguiranno un iter differenziato in funzione della

loro coerenza o meno con la strumentazione urbanistica comunale vigente.

Arch. Ambrogio Erba iscritto all’Ordine degli

architetti della provincia di Monza e Brianza

al n. 822