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BUILDINGS Edifici MARMOMACCHINE CLASSIC 002 tranamente uno degli edifici più avveniristici costruiti di recente in Italia, se non il più avveniristico in assoluto, non è stato realizzato in una grande città ma, al contrario, in una piccola cittadina veneta della fascia pedemontana, piuttosto lontana quindi dai gangli vitali della nostra società sempre più urbanizzata: stiamo parlando dello Spazio Eventi e Ricerca Grappa Nardini (foto 1; disegni 1 e 2) realizzato dall’omonima ditta per celebrare i 225 anni d’attività di questa industria. Il patron Giuseppe Nardini non ha badato a spese e, per realizzare un edificio che non passasse inosservato ma celebrasse l’operosità della sua famiglia, ha dato l’incarico ad uno dei più noti architetti italiani, Massimiliano ddly enough, one of the most futuristic edifices recently built in Italy – if not the most futuristic in absolute – is not in a big city but in a little foothill town in Veneto, rather far from the vital ganglia of our increasingly urbanized society. We are talking about the Grappa Nardini Research & Multimedia Center (photo 1; drawings 1 and 2) commissioned by the homonymous distiller to celebrate its 225 th anniversary. Owner Giuseppe Nardini intended to spare no expense and to build something that, far from going unnoticed, would celebrate his family’s industriousness, commissioning one of Italy’s most famous architects, Massimiliano Fuksas with the declared intent of Franco Vianello S O Uno dei più avveniristici progetti di Massimiliano Fuksas One of Massimiliano Fuksas’ most futuristic designs Un edificio tra terra, acqua e cielo A building twixt earth, water and sky Ardesia, un lapideo dall’aspetto quasi metallico, per una struttura high-tech Slate, a stone with an almost metallic appearance, for a high-tech structure A Bassano del Grappa hanno distillato... il futuro dell’architettura! At Bassano del Grappa they’ve distilled… the future of architecture!

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A Bassano del Grappa hanno distillato... il futuro dell’architettura! At Bassano del Grappa they’ve di sti l l ed… the future of architecture! 1. Bassano del Grappa. Le due bolle che caratterizzano questo innovativo progetto architettonico di Massimiliano Fuksas.

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tranamente uno degli edifici piùavveniristici costruiti di recente in Italia, se non il più avveniristico in assoluto, non è stato realizzato in una grande città ma, al contrario, in una piccola cittadina veneta della

fascia pedemontana, piuttosto lontanaquindi dai gangli vitali della nostra societàsempre più urbanizzata: stiamo parlandodello Spazio Eventi e Ricerca GrappaNardini (foto 1; disegni 1 e 2) realizzatodall’omonima ditta per celebrare i 225 annid’attività di questa industria. Il patronGiuseppe Nardini non ha badato a spese e,per realizzare un edificio che non passasseinosservato ma celebrasse l’operosità dellasua famiglia, ha dato l’incarico ad uno deipiù noti architetti italiani, Massimiliano

ddly enough, one of the most futuristic edifices recently built in Italy – if not the most futuristic in absolute – is not in a big citybut in a little foothill town in Veneto, rather far from the

vital ganglia of our increasingly urbanizedsociety. We are talking about the GrappaNardini Research & Multimedia Center(photo 1; drawings 1 and 2) commissionedby the homonymous distiller to celebrate its225th anniversary. Owner Giuseppe Nardiniintended to spare no expense and to buildsomething that, far from going unnoticed,would celebrate his family’sindustriousness, commissioning one ofItaly’s most famous architects, MassimilianoFuksas with the declared intent of

Franco Vianello

S O

Uno dei più avveniristici progetti di Massimiliano FuksasOne of Massimiliano Fuksas’ most futuristic designsUn edificio tra terra, acqua e cieloA building twixt earth, water and skyArdesia, un lapideo dall’aspetto quasi metallico, per una struttura high-techSlate, a stone with an almost metallic appearance, for a high-tech structure

A Bassano del Grappa hanno distillato...il futuro dell’architettura!At Bassano del Grappa they’ve distilled…

the future of architecture!

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1. Bassano delGrappa. Le due

bolle checaratterizzano

questoinnovativo

progettoarchitettonico di

MassimilianoFuksas.

Bassano delGrappa, Italy.

The two bubblesfeatured in this

innovativearchitectural

design byMassimiliano

Fuksas.

Disegno /Drawing 1.

Sezione delprogetto

realizzato daFuksas per le

distillerieNardini a

Bassano delGrappa

Cross-section ofFuksas’ designfor the Nardini

distilleries inBassano del

Grappa.

Disegno /Drawing 2. Uno

degli schizziprogettuali di

Fuksas.

One of Fuksas’design

sketches.

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Fuksas, con il dichiarato intento di proiettarela sua ditta, produttrice d’acquavite, nelterzo millennio. Cosa che l’architetto romanoè senz’altro riuscito a fare nel migliore deimodi. Infatti, il progettista di origini lituane,uno dei più talentuosi e, possiamo dire,visionari presenti a livello internazionale, hainventato per lui una costruzione addiritturaspaziale, costituita da due ellissoidi in vetro,simili a grandi bolle verdi, sovrapposte traloro, che paiono galleggiare tra terra, acquae cielo. La nuova realizzazione però non siferma ai due grandi, scenografici, spaziellissoidali, che sono solo la parte piùevidente (ed attraente) di un progetto che sisviluppa per lo più sottoterra.

L’architettoMassimiliano Fuksas nasce a Roma, nel1944, da padre lituano e madre romana. Silaurea alla facoltà di architetturadell’Università La Sapienza di Romaquando lavora già da due anni in uno studioprofessionale e dopo avere anche già fattopratica presso lo studio di Jørn Utzon aCopenaghen.Ma è un giovane dal forte spirito artistico,attratto anche dalle altre arti, in particolaredalla pittura, tanto da frequentare per uncerto periodo addirittura l’atelier di DeChirico. In seguito dichiarerà chel’architettura è molto prossima alla sculturasentendosi egli più artista che architetto.Successivamente collabora con la stessaUniversità con attività di tipo didattico e diricerca mentre contemporaneamentesvolge preziose collaborazioni con architetticoetanei come Jean Nouvel, conesperienze particolari che generanointeresse in tutto l’ambiente. È proprio inFrancia che Fuksas inizia a lavorare conrisultati particolarmente brillanti, tanto daaprirsi un primo studio a Parigi (1989). Soloin questo paese, più aperto ai giovaniprogettisti che cercano di far carriera,Fuksas ha infatti la possibilità di emergere edi far valere le proprie capacità, mentre inItalia la situazione risultava molto più

projecting his company, a maker of aquavitae, into the third millennium. Somethingthat the Roman architect succeeded indoing to the hilt. In fact, this architect ofLithuanian origin is one of the most talentedand we might say visionary on theinternational scene, and invented whatlooks like an alien spacecraft consisting oftwo glass ellipsoids, similar to big greenbubbles, abutting one another and seemingto hover between earth, water and sky.However, the new creation doesn’t stopwith these huge ellipsoids, which are onlythe most striking (and attractive) part of adesign that mostly develops under theground.

The architectMassimiliano Fuksas was born in Rome in1944, his father Lithuanian and his motherRoman. He got his degree in architecture atLa Sapienza University in Rome when hehad already been working at an architecturefirm for two years and had had an internshipwith Jørn Utzon in Copenhagen.Yet he was a young man with a stronglyartistic bent, attracted by other art forms,especially painting, to the point that hecould often be found at De Chirico’s studio.Afterwards he would declare thatarchitecture is very skin to sculpture andthat he feels himself to be more artist thanarchitect.He later worked with the university asteacher and researcher, at the same timegaining interesting experience witharchitects his same age like Jean Nouvel,with projects centering on environments asa whole. And it was right in France thatFuksas began to work with especiallybrilliant results, becoming so successfulthat he opened his first office in Paris(1989). It was in this country, more receptiveto young designers beginning their careers,that Fuksas was able to make a name forhimself, while in Italy the situation wasmuch harder. And in fact this was the sameroad taken by another famous Italian

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difficile. È questo lo stesso percorsoseguito, non a caso, dall’altro celebrearchitetto italiano, Renzo Piano, che solooltralpe ha avuto la possibilità di lavoraresin da subito a importanti progetti.Comunque, è solo a partire dagli anni ’90che a Fuksas arrivano gli incarichiinternazionali più prestigiosi: parliamo delleTwin Towers di Vienna, due torri gemelle incristallo, particolarmente visibili data la loroparticolare posizione; della nuova sedeFerrari a Maranello e degli stores Armani,celebre quello di Hong Kong, dalla lungascia rossa che contraddistingue i variambienti interni.L’apoteosi (al momento?) di Fuksas arrivacon la Nuova Fiera di Milano, a suo tempoaddirittura il più grande cantiere del mondo,dato che l’edificio, di forma allungata, hauna lunghezza di vari chilometri. Lavoroimponente anche perché precedutodall’opera di bonifica del terreno che eraoccupato da una raffineria dell’AGIP.Questo progetto, caratterizzato da unapasserella centrale di vetro particolarmenteammaliante, presenta vortici e vulcani chelo movimentano e l’abbelliscono, creandoun nuovo stile-Fuksas che sembra legatoalle nuvole, alle turbolenze e ai movimentidel cielo. Su questa linea sarà, infatti, ancheil prossimo progetto, il nuovo CentroCongressi all’EUR a Roma, dall’internoaddirittura “sognante”, dal biancore ecandore diffuso (grazie al travertino oltreche al vetro), dotato di un auditorium, digrandi dimensioni, che verrà sospeso alcentro della sala, quasi come una grandenuvola, invenzione che ricorda non poco lebolle aeree di Bassano. Ma oltre al CentroCongressi dell’EUR Fuksas è pronto arealizzare nuove strutture particolari in varieparti del mondo, anche a Vilnius, inLituania, proprio nella terra dei padri, doveha presentato un progetto per lacostruzione del Centro Baltico. Comunque Fuksas non è presente nelcampo dell’architettura solo comeprogettista, ma, ad esempio, dal 2000 tiene

architect, Renzo Piano, who was given bigprojects immediately only in France. In any case, it was only in the 1990s thatFuksas began to get big, prestigiouscommissions, such as the Twin Towers inVienna, two glass skyscrapers particularlyevident due to their positioning; newFerrari headquarters in Maranello, and twoArmani shops, the most famous of whichin Hong Kong, with a long red waveleading through its interiors.His apotheosis (for the time being?) camewith creation of the New Milan ExpoComplex, at the time the largest worksitein the world since its elongated shapestretches for several kilometers. Anenormous effort, especially since it had tobe preceded by reclaiming the terrain,formerly occupied by an AGIP refinery.This design, featuring a central glasswalkway, is given movement by vortexesand volcanoes that also embellish it,creating a new Fuksas style seeminglylinked to clouds, turbulences andmovements in the sky. The same linewould be followed in his next project, theEUR Congress Center in Rome, with a“dreamlike” interior, white and diffused inlighting (thanks to travertine and glass)housing a spacious auditorium suspendedin the center almost like a cloud, aninvention not unlike the airy bubbles inBassano. But in addition to the EURCongress Center Fuksas is ready to createnew, unusual structures in other parts ofthe world, for example in Vilnius,Lithuania, home of his forbears, where hehas presented a design for the BalticCenter buildings.Furthermore, Fuksas works in thearchitecture field not only as a designerbut since 2000 has been writing aprestigious column for the top Italiannewsweekly L’Espresso, and was alsopresident of the Venice ArchitectureBiennial from 1998 to 2000, designing theseventh edition of the expo under the title:“Less aesthetics, more ethics”.

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anche una prestigiosa rubrica d’architetturasul settimanale L’Espresso, una delle piùimportanti testate di tutto il panoramaeditoriale italiano, ed è stato anchepresidente della Biennale d’Architettura diVenezia, dal 1998 al 2000, allestendo lasettima edizione dell’esposizione dal titolo:“Less aesthetics, more ethics”.

Il suo stileNon è facile definire lo stile di Fuksasessendo i suoi edifici molto diversi tra loro,ed avendo avuto la sua idea d’architetturamolte trasformazioni nel tempo. Si può direche sia passato da uno stile puramentedecostruttivista a forme addirittura aeree eleggere nelle ultime, fantasioserealizzazioni. Fuksas ha dichiarato che ilsuo materiale più amato era il cemento, nonsolo perché materia molto plastica efacilmente lavorabile dall’architetto maanche perché molto economico e l’unicoche il giovane Fuksas si poteva permetterenei suoi primi progetti. Ora, invece, nellesue più recenti realizzazioni, che possiamodefinire addirittura faraoniche, doveovviamente non ci sono più problemi dibudget, l’architetto romano fa grande usodi vetro, materiale in realtà ben pocoplastico.Della prima fase decostruttivista non è soloemblematico ma addirittura traumaticol’edificio della palestra di Paliano (realizzatoinsieme ad Anna Maria Sacconi, nel 1979),dalla facciata addirittura sghemba, chesembra proprio sia sul punto di cadere...espediente escogitato, a detta degliarchitetti, anche per accordarsi con laparticolare pendenza del terreno. Coltempo gli edifici di questo architetto si sonofatti più lineari, addirittura geometrici (vedisede Ferrari a Maranello, Europark 1 aSalisburgo, le Twin Towers a Vienna), tantoda potersi definire, forse tristemente per lui,strutture quasi normali, nel senso dianonime, a parte qualche particolare, comeil tetto rosso, d’interminabili dimensioni, delgrande centro commerciale di Salisburgo. Il

His styleIt isn’t easy to define Fuksas’ style since hisbuildings differ quite a bit from one anotherand since his idea of architecture hasundergone many transformations over time.It could be said that he went from a purelydeconstructionist style to light, airy formsin his latest fanciful creations. Fuksasdeclares that his most beloved material hadbeen concrete, not just because it’s aplastic material very easy to work with butalso because it is very economical and theonly one that, as a youth, he could afford touse in his earliest projects. Now, however,in his latest creations (which we can defineas gargantuan) and with no budgetproblems, this Roman architect makes agreat use of glass, a material that is muchless plastic.Emblematic (and even downright traumatic)of his early deconstructionist phase wasthe Paliano gym building (designed withAnna Maria Sacconi in 1979), an edificewith an actually lopsided façade that looksas if it’s about to collapse… an expedientdevised, say the architects, to adapt to theparticular slope of the terrain. Through timehis buildings became more linear, evengeometrical (Ferrari headquarters inMaranello, Europark 1 in Salzburg, the TwinTowers in Vienna) definable – perhaps sadlyfor him – as almost normal structures, inthe sense of being anonymous save forsome details, such as the endless red roofon the big Salzburg mall. Red is his favoritecolor and can be found in many of hiscreations, often as a painterly brushstrokelike the deliberately shocking one inside theArmani store in Hong Kong.It was only after these linear andgeometrical designs made a name for himinternationally that Fuksas lightened up hisstyle, going on to the airy, the cloudy, theglassy and even the dreamlike, the mostexalted form of which can be seen in thenew EUR Congress Center, which Fuksaseven now says is the architecture thatembodies him best.

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rosso è il colore senz’altro preferito daFuksas, presente in molte sue realizzazioni,spesso e volentieri una vera e propriapennellata pittorica, come quellavolutamente scioccante presente all’internodell’atelier Armani a Hong Kong.Solo dopo queste lineari e geometricheproduzioni che l’hanno affermato a livellointernzionale, Fuksas ha alleggerito il suostile, passando all’aereo, al nuvoloso, alvitreo, ad una progettualità addiritturasognante che dovrebbe trovare la suamassima esaltazione nel nuovo CentroCongressi dell’EUR, che già ora Fuksasritiene come la struttura architettonica chepiù lo realizzerà.

L’edificioLo Spazio Eventi e Ricerca Grappa Nardini,costruito tra il 2001 e il 2004, è costituito dadue parti totalmente diverse, addiritturaopposte: le due bolle in vetro s’innalzanoesternamente al terreno, sfasate tra loro in

The buildingThe Grappa Nardini Research & MultimediaCenter, built between 2001 and 2004,consists of two totally different, evenopposing, parts: two glass bubbles risingabove the ground, staggered in height andspace, supported by the oblique ramp ofthe stairway and a set of thin metal pilasterslooking more like cables anchoring it to theground than actual support structures(photo 2). Underground, instead, lies theactual entrance, left fairly bare, and below ita 100-seat auditorium. You can get to theauditorium from this underground entrancebut also from a big external one facing theoriginal building, slightly sloped and themain one used for crowd-drawing events. Inany case, from the underground entranceyou can ascend to the two bubbles, whichhost the company’s research laboratories(photos 3 and 4). In fact, in his projectFuksas designed these two structures toresemble the glass bulbs used in the

2. Quasicome un

essere alienouno dei dueellissoidi dà

l’impressionedi muoversi

tra lavegetazione,grazie anche

all’effettosbieco delle“gambe” di

sostegno.

Almost likean alien

being, one ofthe two

ellipsoidsseems to

move acrossthe grass,

thanks to theslant of its

support“legs”.

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altezza e spazialmente, e sono sostenutedalla rampa obliqua dell’ascensore e dauna serie di sottili pilastri metallici chesembrano più delle funi che le tengonolegate al terreno che delle vere e propriestrutture di sostegno (foto 2); nelsottosuolo, invece, è stato scavato il veroingresso, lasciato piuttosto spoglio, e, al disotto di questo, un auditorium da 100 posti.All’auditorium è possibile arrivarci perquesta entrata sotterranea ma anche da ungrande ingresso esterno che dà verso ilvecchio edificio, dal lento pendio, e checostituisce l’entrata principale quandoviene allestito un Evento Nardini e ilpubblico si fa folla. Dall’ingressosotterraneo si sale comunque alle due bolledove sono ospitati i laboratori del centroricerca della ditta (foto 3 e 4); nella sua ideaprogettuale Fuksas ha infatti pensatoqueste due strutture come dei particolarialambicchi simili a quelli che vengonoutilizzati durante il processo di distillazionedella grappa. Le due bolle verdi sono staterealizzate in un particolare vetrotrasparente, multistrato, altamentetecnologico, in grado parzialmente anche dicurvarsi. Dal basso è bello intuire cosasuccede all’interno del laboratorio, unavisibilità al pubblico che dà un senso dielevata e tecnologica professionalità alladitta stessa.È da rimarcare la particolare posizione

distilling process for grappa. The two greenbubbles are made from special transparent,multi-layer high-tech glass able to becurved. From below it’s fascinating toimagine what’s happening inside thelaboratory and this public visibility projectsan impression of the extreme andtechnological professionalism of thecompany itself.Also worthy of note is the particular positionin the environment the new creation enjoys,in parkland outside the town walls and nextto the old buildings in which Nardiniproducts are still made. The area had beenrezoned as a park some years ago andskillfully modified by Fuksas, one of whosetasks was to save its trees. The architectdecided that the presence of water (photos

3. Latrasparenza

del vetropermette di

osservarel’interno dei

duelaboratori diricerca della

distilleriaNardini.

Thetransparency

of the glassmakes it

possible tolook inside

the tworesearch labs

of theNardini

4. Le duebollesembranoquasisospese inaria,essendopocoappariscentigli elementidi sostegnodellestrutture.

The twobubbles lookalmostsuspended inair, thanks tothe nearinvisibility oftheir supportstructures.

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5 and 6) would further enhance his designand indeed the pond does, thanks to itsown reflections and the fact that, reflectingthe structure, it seems much deeper than itactually is – only five centimeters! To crossthe pond and get to the stairway accessingthe bubbles you must follow a narrowwalkway paved in big slabs of slate (photos7-9): the whole would be reminiscent of aJapanese garden were it not for the “spacestation” overhead!

The stoneThe slate used on the access path is gray,dark gray to black, as is typical of thismaterial. Slate is a metamorphic silicaterock featuring a compact structure, veryfine grain and an evident schistosity thatcan be observed best laterally, on the so-called counter-grain side, where thematerial looks very much like a stratified

6. Piccolebolle

emergonodall’acqua: dei

lucernaisubacquei per

la strutturainterrata,

dando ancorpiù un senso

spazialeall’insieme.

Little bubblesrise from the

water:underwater

skylights forthe

undergroundstructure,

which give aneven more

“space-station”

feeling to thewhole.

5. Tra gliobblighi

imposti a Fuksas c’era

quello dipreservare gli

alberi del parco; il

laghetto è,invece,

un’innovazionevoluta

dall’architetto.

One of the tasks set

Fuksas was topreserve thetrees in the

park; the pondwas instead adevice added

by the architect.

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ambientale in cui è stata installata questanuova struttura, un grande spazio verdefuori dalle mura cittadine, a lato dellevecchie strutture che ospitano tuttora lastessa Nardini, una zona adibita a parcoqualche anno fa e opportunamentemodificata da Fuksas, che tra le pochedirettive a lui imposte aveva quella disalvare gli alberi. L’architetto decise che,per ambientare al meglio la sua struttura,fosse presente anche uno spazio acqueo(foto 5 e 6): l’acqua ovviamente esaltal’edificio stesso, grazie ai suoi riflessi ma èanche la stessa struttura che, riflettendosi,fa sembrare molto più profondo il laghettoche invece ha una profondità di soli cinquecentimetri! Per attraversare lo spazioacqueo e arrivare all’ascensore, e quindialle bolle, si deve percorrere uno strettosentierino ricoperto da grandi lastre diardesia (foto 7-9): il tutto fa pensare ad ungiardino giapponese se non fosse per lagrande struttura tecnologica sovrastante!

Il lapideoL’ardesia presente nei vialetti d’accesso allebolle è di color grigio, essendo questomateriale variabile nella tinta, che va, infatti,dal grigio scuro al nero. Si tratta di unaroccia metamorfica, di tipo silicatico,caratterizzata da struttura compatta, granafinissima e da una evidente scistosità che sipuò osservare soprattutto lateralmente, inquello che si definisce il contro, in cui ilmateriale appare molto simile, comeaspetto, ad una roccia sedimentariastratificata. L’ardesia è un particolare tipo difillade, roccia costituita da un insieme diminerali silicatici, dalle dimensioniridottissime, caratterizzata dal colore scuroper la presenza di sostanze di tipocarbonioso finemente diffuse. Un tipoparticolare di ardesia è la Lavagna ligure,termine diventato comune perché lelavagne scolastiche di una volta, quellenere, venivano realizzate proprio in questomateriale, che risulta più tenero e con piùfacilità divisibile in lastre.

sedimentary rock. Slate is a special type ofphyllite, a rock made up of a set of minutesilicate minerals whose dark color comesfrom finely scattered particles of carbon.One particular kind of slate is Ligurianblackboard, so named because classroomblackboards were made from it, since it is asofter variety easier to cleave into slabs.In architecture slate is generally used split;its most attractive characteristic is a slightgleam that gives it a silvery nuance pleasingto look at. However, slate is little used fordecorative purposes because it cannot bepolished, and mostly for outdoor pavementsor for facing and cladding of the rustic type,even in small-sized ashlars.

7. Una strettapasserella inardesiapermette diarrivare,attraverso leacque dellaghettoartificiale, allarampadell’ascensore.

A narrow slatewalkway takesyou across theartificial pondto the accessstairway.

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L’ardesia nel campo architettonico viene ingenere applicata lavorata allo spacco; lasua caratteristica più attraente è una certairidescenza, un leggero brillio che le dà unasfumatura argentata piacevole da guardare.Tuttavia l’ardesia è un materiale pococonsiderato nel campo ornamentale, nonessendo lucidabile, e viene utilizzatasoprattutto per la realizzazione dipavimentazioni esterne o per il rivestimentod’interni o di esterni di tipo rustico, in concianche di piccole dimensioni.

8. L’ardesia scura,dall’aspetto quasi

metallico, ben s’accordacon lo stile high-tech

dell’edificio.

Dark slate, almostmetallic in appearance,

goes well with the high-tech style of the

edifice.

9. Particolaredella

passerella inardesia cheattraversa illaghetto per

arrivare ai dueellissoidi.

Detail of theslate walkway

that crossesthe pond to thetwo ellipsoids.

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