Disturbo Specifico di Lettura LA DISLESSIA bg.pdf · 5 Disturbo specifico di lettura Anna M. Re...

9
1 Disturbo specifico di lettura Anna M. Re Disturbo Specifico di Lettura LA DISLESSIA Anna M. Re Università degli studi di Padova Disturbo specifico di lettura Anna M. Re Con il termine LETTURA si possono intendersi, in realtà, almeno due cose: LETTURA STRUMENTALE COMPRENSIONE Capacità di riconoscere e denominare velocemente e correttamente le parole di un testo. Capacità si rappresentarsi il contenuto di quello che sta leggendo Disturbo specifico di lettura Anna M. Re Definizione di DISLESSIA Il disturbo comprende una specifica e significativa compromissione nello sviluppo delle capacità di lettura che non è solamente spiegata dall’età mentale, da problemi di acutezza visiva o da inadeguata istruzione scolastica. (ICD-10) Incidenza sulla popolazione del 4% circa, secondo il DSM-IV (1996), considerata però nella sua manifestazione più specifica la sua frequenza è dell’1%. Disturbo specifico di lettura Anna M. Re Disturbi di comprensione Lo studente con disturbo di comprensione del testo presenta: una prestazione al di sotto della norma in prove specifiche che valutano la comprensione del testo (sotto le 2 deviazioni standard dalla media); una valutazione dell’intelligenza al di sopra della fascia del ritardo mentale, di solito consistentemente più elevata rispetto agli esiti nella prova di comprensione (criterio della discrepanza); nessuna situazione di svantaggio socio-culturale o di carenza di istruzione; nessun ritardo mentale o deficit di tipo sensoriale (visivo o uditivo).

Transcript of Disturbo Specifico di Lettura LA DISLESSIA bg.pdf · 5 Disturbo specifico di lettura Anna M. Re...

1

Disturbo specifico di lettura

Anna M. Re

Disturbo Specifico di Lettura

LA DISLESSIA

Anna M. Re

Università degli studi di Padova

Disturbo specifico di lettura

Anna M. Re

Con il termine LETTURA si possono intendersi, in realtà, almeno due cose:

LETTURA STRUMENTALE COMPRENSIONE

Capacità di riconoscere e denominare velocemente e correttamente le parole di un testo.

Capacità si rappresentarsi il contenuto di quello che sta leggendo

Disturbo specifico di lettura

Anna M. Re

Definizione di DISLESSIA Il disturbo comprende una specifica e significativa compromissione nello sviluppo delle capacità di lettura che non è solamente spiegata dall’età mentale, da problemi di acutezza visiva o da inadeguata istruzione scolastica. (ICD-10)

Incidenza sulla popolazione del 4% circa, secondo il DSM-IV (1996), considerata però nella sua manifestazione più specifica la sua frequenza è dell’1%.

Disturbo specifico di lettura

Anna M. Re

Disturbi di comprensione Lo studente con disturbo di comprensione del testo

presenta:

una prestazione al di sotto della norma in prove specifiche che valutano la comprensione del testo (sotto le 2 deviazioni standard dalla media);

una valutazione dell’intelligenza al di sopra della fascia del ritardo mentale, di solito consistentemente più elevata rispetto agli esiti nella prova di comprensione (criterio della discrepanza);

nessuna situazione di svantaggio socio-culturale o di carenza di istruzione;

nessun ritardo mentale o deficit di tipo sensoriale (visivo o uditivo).

2

Disturbo specifico di lettura

Anna M. Re

SECNODO UN PFROSSEORE DLEL’UNVIESRITA’

DI CMABRDIGE, NON IMORPTA IN CHE ORIDNE

APAPAINO LE LETETRE IN UNA PAOLRA,

L’UINCA CSOA IMNORPTATE E’ CHE LA PIMRA E

L’ULIMTA LETETRA SINAO NEL PTOSO GITUSO.

IL RIUSTLATO Può SERBMARE MLOTO

CNOFSUO, MA NOONSTATNE TTUTO SI PUO’

LEGERGE SEZNA MLOTI PRLEOBMNI Disturbo specifico di lettura

Anna M. Re

MODELLO

NEUROPSICOLOGICO

Modello a due vie

(Coltheart, 1978;1981)

Disturbo specifico di lettura

Anna M. Re

PAROLA SCRITTA

Sistema di analisi visiva

Lessico di entrata visiva

Sistema semantico

Lessico di uscita fonologico

Buffer fonemico

PAROLA LETTA

Conversione Grafema -fonema

Lettura delle non-parole

Via semantica

Via fonologica

Disturbo specifico di lettura

Anna M. Re

PAROLA SCRITTA

Sistema di analisi visiva

Lessico di entrata visiva

Sistema semantico

Lessico di uscita fonologico

Buffer fonemico

PAROLA LETTA

Conversinone Grafema -fonema

Lettura delle non-parole

Via semantica

Via fonologica

3

Disturbo specifico di lettura

Anna M. Re

Dislessia Fonologica

Dovuta ad una lesione della via Fonologica.

Buona capacità di lettura di parole;

Incapacità di leggere le parole nuove;

Incapacità di leggere le NON PAROLE.

Disturbo specifico di lettura

Anna M. Re

PAROLA SCRITTA

Sistema di analisi visiva

Lessico di entrata visiva

Sistema semantico

Lessico di uscita fonologico

Buffer fonemico

PAROLA LETTA

Conversinone Grafema -fonema

Lettura delle non-parole

Via semantica

Via fonologica

Disturbo specifico di lettura

Anna M. Re

Dislessia superficiale

Dovuta ad una lesione della via Semantico - Lessicale.

Buona capacità di lettura di parole regolari e non parole;

Incapacità di leggere le parole irregolari: ad esempio ancòra e àncora

Incapacità di leggere le parole OMOFONE NON OMOGRAFE, ad esempio “l’ago” e “lago”.

Disturbo specifico di lettura

Anna M. Re

Modello Evolutivo

Uta Frith (1985)

4

Disturbo specifico di lettura

Anna M. Re

Modello Evolutivo (Frith, 1985) Stadio

Logografico

Stadio Alfabetico

Stadio Ortografico

Stadio Lessicale

Il bambino riconosce alcune parole per la presenza di alcuni indizi.

Il bambino legge utilizzando le regole di conversione grafema- fonema.

Il bambino impara le regole ortografiche e sintattiche. Unità di lettura è la sillaba.

Formazione di un magazzino lessicale. Il bambino inizia la leggere seguendo la via semantico-lessicale

Disturbo specifico di lettura

Anna M. Re

Integrando il modello

neuropsicologico e quello evolutivo...

Un arresto allo stadio logografico o alfabetico Dislessia Fonologica e Superficiale.

Un arresto allo stadio ortografico

Dislessia Superficiale. (Tressoldi, 1991)

Prima un bambino impara a leggere attraverso la via Fonologica e poi attraverso la via Semantico-Lessicale

(Cornoldi,1999)

Disturbo specifico di lettura

Anna M. Re

Criteri generali per la valutazione della lettura strumentale

(dalla Consensus Conference) Rispetto al Disturbi Specifico di decodifica della lettura, oltre ai

criteri generali relativi a tutta la categoria dei DSA, i punti

generalmente condivisi riguardano:

1) la necessità di somministrare prove standardizzate di lettura a più livelli: lettere, parole, non-parole, brano;

2) la necessità di valutare congiuntamente i due parametri di rapidità/accuratezza nella performance;

3) la necessità di stabilire una distanza significativa dai valori medi attesi per la classe frequentata dal bambino [convenzionalmente fissata a -2ds dalla media per la velocità e al di sotto del 5° percentile per l’accuratezza], in uno o nell’altro dei due parametri menzionati.

Disturbo specifico di lettura

Anna M. Re

La scelta delle prove:

caratteristiche psicometriche

Validità ecologica: le prove devono essere il più simili

possibile all’abilità richiesta nella vita quotidiana

Validità concorrente: la prestazione deve risultare

deficitaria anche in prove analoghe a quelle utilizzate

Validità discriminante: le prove devono discriminare la

condizione di difficoltà/ritardo da quella di disturbo

Dati normativi aggiornati e campione rappresentativo

Informazioni sull’attendibilità test-retest e sulla stima

dell’errore di misura

5

Disturbo specifico di lettura

Anna M. Re

Prove di Correttezza e Rapidità

Prove di Lettura MT per la Scuola Elementare - 2

di Cesare Cornoldi e Giovanni Colpo

1998 – OS Editore

Nuove Prove di Lettura MT per la Scuola Media Inferiore

di Cesare Cornoldi e Giovanni Colpo

1995 – OS Editore

Disturbo specifico di lettura

Anna M. Re

Le prove

I elementare: intermedia e finale

II elementare: ingresso intermedia e finale

III elementare: ingresso intermedia e finale

IV elementare: ingresso e finale

V elementare: ingresso e finale

I media: ingresso e finale

II media: ingresso e finale

III media: ingresso e finale

Disturbo specifico di lettura

Anna M. Re

Caratteristiche del materiale e

modalità di somministrazione

Un brano stampato su cartoncino per il soggetto

Scheda con brano e griglia per la raccolta dati

per l’esaminatore

Cronometro per la misura del tempo

Consegna: Ora ti chiedo di leggere questo brano

a voce alta. Userò il cronometro per misurare il

tempo di lettura, ma non ti preoccupare di andare

troppo veloce: leggi meglio che puoi.

Disturbo specifico di lettura

Anna M. Re

Modalità di

somministrazione

Appena termina le lettura del titolo da parte dell’esaminatore, inizia la lettura da parte del soggetto (si fa partire il cronometro).

L’esaminatore non deve intervenire in alcun modo per segnalare errori o omissioni.

L’esaminatore annota il tempo di lettura dell’intero brano e gli errori. Se un soggetto è in evidente difficoltà nel portare a termine la lettura, ci si può fermare dopo 4 minuti.

6

Disturbo specifico di lettura

Anna M. Re

Prova MT

IV elementare finale

Disturbo specifico di lettura

Anna M. Re

La siglatura degli errori Errori da 1 punto

inesatta lettura della sillaba

omissione di sillaba, parola o riga

aggiunta di sillaba, di parola, e rilettura di una stessa riga

pausa per più di 5 secondi

Errori da ½ punto

spostamento di accento

grossa esitazione (ar… armadio)

autocorrezione per errore grave (non vanno penalizzate le autocorrezioni per gli errori da ½ punto)

Gli errori da 1 punto che NON cambiano il significato della frase vengono valutati solo mezzo punto.

Disturbo specifico di lettura

Anna M. Re

Indici ricavati dalla prova

Punteggio di rapidità

si calcola dividendo il numero complessivo di

sillabe per il totale dei secondi impiegati per

leggere il brano.

Punteggio di correttezza

Σ errori

Disturbo specifico di lettura

Anna M. Re

Calcolo del punteggio di velocità Si divide il numero complessivo di secondi per

il numero di sillabe di cui è composto il brano.

Ad es. 4’ = 240” , sillabe brano = 146

240:146 = 1.64. Cioè per leggere una sillaba il bambino impiega in medio 1,64 secondi, ossia 164 centesimi di secondi. [Oppure 146 sill.:240” = 0.61 sill/sec.]

Si confronta il punteggio ottenuto con le fasce di prestazioni riportate sul manuale.

7

Disturbo specifico di lettura

Anna M. Re

Come leggerli?

Le prove MT, in quanto prove standardizzate, offrono la possibilità di confrontare i punteggi ottenuti dal nostro soggetto con un campione normativo di riferimento. I dati normativi, per semplicità interpretativa, sono stati organizzati in fasce di prestazione:

CCR – PS – RA – RII

Disturbo specifico di lettura

Anna M. Re

Le fasce di prestazione

Le fasce di prestazione sono 4:

1. Criterio Completamente Raggiunto (CCR),

2. Prestazione Sufficiente (PS),

3. Richiesta di Attenzione (RA),

4. Richiesto di Intervento Immediato (RII).

Disturbo specifico di lettura

Anna M. Re

Approfondimento

Secondo livello: utilizzo di prove di

approfondimento che definiscano il profilo per

consentire una corretta progettazione di

intervento.

La scelta delle prove deve essere fatta in base

alla fase di acquisizione della lettura, tenendo

conto della diversa espressività del disturbo

nelle diverse fasi evolutive dell’abilità di lettura.

Disturbo specifico di lettura

Anna M. Re

Prime fasi di acquisizione (bambini di I e II

primaria, o bambini più grandi con profili simili a

quelli dei bambini alle prime fasi): indagare i

prerequisiti della lettura (sia visivi che fonologici)

con prove che valutino le abilità di analisi e

fusione fonemica, di riconoscimento di singoli

grafemi e di ricerca visiva

Fasi più avanzate (bambini dalla terza primaria):

indagare il livello della lettura di liste di parole

isolate (prove di lettura di parole e nonparole e

di riconoscimento di parole omofone)

8

Disturbo specifico di lettura

Anna M. Re

Prove di lettura di parole e non

parole

Prova 2 (liste di parole) e Prova 3 (liste di non

parole)

tratte dalla DDE-2 Batteria per la valutazione

della Dislessia e della Disortografia Evolutiva

– 2

di Sartori, Job, Tressoldi

2007, Giunti O.S., Firenze

Disturbo specifico di lettura

Anna M. Re

Prova 2

lettura di parole

Prova di lettura di liste di parole

di diversa frequenza d’uso.

Si raccolgono i tempi di lettura e

il numero di errori.

Le autocorrezioni non sono

considerate errori.

Per ogni parola, si calcola un solo

errore.

Disturbo specifico di lettura

Anna M. Re

Prova 3

lettura di non parole

Prova di lettura di liste di non

parole. Serve a valutare il

metodo indiretto di lettura.

Si raccolgono i tempi di

lettura e il numero di errori.

Le autocorrezioni non sono

considerate errori.

Per ogni parola, si calcola un

solo errore.

Disturbo specifico di lettura

Anna M. Re

Analisi delle prestazioni

Tempo: calcolo del numero di deviazioni standard dalla media (punto z)

z = X (media del campione di riferimento) – tempo del soggetto

DS (deviazione standard del campione di riferimento)

Prestazione deficitaria: 2 DS sotto la media se si tiene conto dell’errore standard di misura (.30), allora anche da 1.8 DS sotto la media

Errori: confronto con le diverse fasce della distribuzione in percentili Prestazione deficitaria: al di sotto del 5° percentile

9

Disturbo specifico di lettura

Anna M. Re

La comprensione (dalla Consensus Conference)

Nell’ambito della letteratura internazionale, inoltre, vari studi stanno evidenziando, accanto al profilo della dislessia intesa come disturbo specifico della decodifica, anche l’accezione di disturbi della comprensione del testo scritto indipendenti sia dai disturbi di comprensione da ascolto che dagli stessi disturbi di decodifica. La Consensus Conference accoglie l’invito a considerare il disturbo di comprensione come un possibile disturbo specifico di apprendimento ma sottolinea la necessità di studiarne meglio le caratteristiche […]

Disturbo specifico di lettura

Anna M. Re

La comprensione

Le prove MT di comprensione consentono di ottenere una misura della capacità di comprensione del soggetto, confrontabile con i dati normativi

Le prove sono costituite da brani diversificati per classe e periodo dell’anno scolastico, seguito da domande con risposte a scelta multipla. Le domande sono state costruite per valutare i diversi aspetti implicati nella comprensione del testo scritto.

Disturbo specifico di lettura

Anna M. Re

Le prove I elementare: intermedia e finale

II elementare: ingresso, approfondimento 1 e 2, intermedia, finale

III elementare: ingresso, approfondimento 1 e 2, intermedia, finale

IV elementare: ingresso, approfondimento 1 e 2, finale

V elementare: ingresso, approfondimento 1 e 2, finale 1 e 2

I media, III media e III media:

ingresso: testo narrativo e testo informativo

finale: testo narrativo e testo informativo

Disturbo specifico di lettura

Anna M. Re

Modalità di

somministrazione

Consegna: leggere il brano in

maniera silente ed in seguito

rispondere alle domande indicando

una alternativa di risposta. Il testo

rimane a disposizione del bambino

che può consultarlo quante volte

vuole.

Attribuzione dei punteggi: 1 punto

per ogni risposta esatta.

Confronto del punteggio ottenuto

con i dati normativi (fasce di

prestazione CCR – PS – RA – RII).