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DSA e scuola media

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DSA e scuola media

Conoscere senza sapere

I DSA sono disturbi dell’adattamento

Sono disturbi dell’apprendimento implicito

(apprendimento procedurale)

Sono processi innati di accumulazione e

processamento dell’esperienza

Producono efficienza e automatismi

Nei DSA questo apprendimento è

compromesso

La comprensione

La procedura in realtà è semplice. Prima di tutto occorre

separare le cose in gruppi. Talvolta un mucchio solo è

sufficiente a seconda di quanto ce n’è da fare. È meglio

fare pochi oggetti alla volta che tutti insieme. Anche se lì

per lì questo non sembra importante, tuttavia di solito

nascono complicazioni se si esagera. Errori possono

costare soldi. All’inizio sembra complicato, ma poi con il

tempo diventa parte della vita quotidiana di una persona.

DI COSA SI STA PARLANDO?

DSA nella Secondaria

Nella Scuola Secondaria di 1° grado possiamo avere:

allievi diagnosticati nella Primaria

allievi non individuati che presentano un divario tra rendimento e potenzialità.

le problematiche diventano più rilevanti: accanto alle disabilità iniziano ad evidenziarsi atteggiamenti di disattenzione, distrazione, demotivazione e ansia.

Variabilità interindividuale. Caratteristiche.

Epoca della diagnosi.

Riduzione dei problemi più lievi.

Lentezza esecutiva

Problemi legati alla comprensione e alla

stesura testo

Possono intervenire problematiche emotive

e comportamentali

Nella scuola secondaria di 1°e 2° grado

Nella scuola secondaria di 1°e 2° grado

Divario tra potenzialità cognitive e richieste della scuola

Si evidenziano problemi di disistima e frustrazione causati dal perdurare degli

insuccessi

La scuola può essere vissuta come ambiente altamente stressante

Problematiche psico-comportamentali che vanno ad unirsi ai problemi di

apprendimento

Rischio: l’abbandono degli studi

Difficoltà critiche

alle medie

Automatizzazione dei processi

Sequenze

Copiatura dalla lavagna, dettatura, spelling (quindi estrema difficoltà a scrivere i compiti sul diario)

Lentezza e errori di lettura

Ritardi in più materie

Scarsa comprensione del testo

L’apprendimento non è un

fenomeno unitario

APPRENDIMENTO DI ABILITA

Esempi:

Decodifica del testo

Scrittura sotto dettatura

Esecuzione calcoli

automatici- incosci- preattentivi

Basso consumo di energia

Rigidi

APPRENDIMENTO DI CONCETTI

Esempi:

Comprensione di un testo.

Stesura di un testo coeso-coerente

Comprensione di un problema

Volontari- attentivi- consci

Alto consumo di energia

flessibili

Abilità strumentali

Le abilità sono definite “strumentali” per

significare che sono le “porte di ingresso” per

gli apprendimenti concettuali.

In situazioni normali l’apprendimento di abilità e

l’apprendimento di concetti

procedono in modo integrato.

UN’ABILITA’ E’ LA CAPACITA’ DI UN SOGGETTO DI ESEGUIRE UNA PROCEDURA, COMPOSTA DA UNA SEQUENZA DI ATTI IN MODO: v RAPIDO v STANDARDIZZATO v CON BASSO DISPENDIO DI RISORSE ATTENTIVE

Un soggetto viene definito abile in un compito

quando riesce ad eseguirlo ripetutamente, in modo

soddisfacente e senza sforzo apparente.

RIESCE QUINDI AD

AUTOMATIZZARE LE PROCEDURE

Automatizzare significa:

PER LA LETTURA:

decodificare in modo automatico, rapido e

corretto il grafema (linguaggio scritto) in fonema

(linguaggio orale)

PER LA SCRITTURA:

trasformare il linguaggio verbale, tenendo conto

delle regole linguistiche, in linguaggio scritto in

modo automatico, rapido e corretto.

Patologia dell’apprendimento

In patologia si possono osservare due tipi di dissociazioni:

1. l’apprendimento delle abilità è integro,

mentre è compromesso l’apprendimento concettuale: ritardo mentale

2. l’apprendimento concettuale è integro,

mentre è compromesso l’apprendimento di abilità: DSA

Abilità strumentali

Problemi comportamentali

Problemi legati allo sviluppo

del sé

Difficoltà di apprendimento e

BES Basso rendimento scolastico causato da

una bassa potenzialità intellettiva

Basso livello socioculturale

Particolari caratteristiche familiari

Problemi emotivo-motivazionali

Handicap sensoriali, mentali

Disturbi specifici dell’apprendimento

BES e scuola

I BES non hanno una valenza

categoriale

Sono bisogni educativi da

soddisfare

Disturbi specifici

Dell’apprendimento

•Dislessia

•Disgrafia

•Disortografia

•Discalculia

•Disturbo

soluzione dei

problemi

•Disturbi non verbali

Dell’apprendimento

• Disprassie

Disturbo

Comprensione

Del testo

Interventi compensativi

Lettore esterno: La lettura può essere registrata dall’insegnante o da un compagno o fatta leggere da un software. L’importante è che l’allievo dislessico possa accedere alla comprensione attraverso l’ascolto del testo

Software didattico: C.A.R.L.O., Alfa Reader, soft Mappe concettuali: automatizzano le abilità carenti

Registrazione La registrazione delle lezioni e la predisposizione di scalette degli argomenti trattati permettono all’allievo a casa di utilizzare il riascolto della lezione accompagnandosi al libro di testo.

Computer/tablet permettono la correzione automatica di una percentuale altissima di errori e la rilettura di quanto scritto.

Tavola pitagorica, calcolatrice permettono la riuscita del calcolo

Valutazione formativa

Nella valutazione tener conto dei progressi e privilegiare

le prove orali

schede strutturate

l’esigenza di un tempo maggiore per l’ esecuzione.

Gli allievi vanno incoraggiati ad una attenta riflessione metacognitiva.

Predisporre strumenti e attività per la crescita e l’autonomia.

Caratteristiche della lettura

Solo una diagnosi sanitaria permette di accertare il grado di severità di dislessia. Per la scuola è molto importante conoscere il grado di compromissione delle abilità.

Lettura: la mappatura delle competenze di lettura deve essere effettuata prendendo in considerazione tre indici: rapidità, correttezza e comprensione.

Generalmente potremmo avere:

dislessici medio/lievi che leggono molto lentamente, ma riescono a capire globalmente il testo

dislessici severi che accanto ad una lettura lenta evidenziano numerosi errori di correttezza che non permettono loro la comprensione del testo.

Cosa fare dopo la diagnosi

Dopo la diagnosi, se il bambino è nel primo ciclo della scuola elementare si consiglia generalmente una terapia logopedica, puntando l’attenzione soprattutto sulla capacità metafonologica, o una terapia neuropsicologica.

Nelle fasi successive, invece, è consigliato un intervento di tipo metacognitivo.

L’ambiente soprattutto quello familiare deve appoggiare il bambino, aiutandolo nella ricerca delle strategie di compenso e soprattutto nella costruzione di una immagine positiva di sé.

Cosa devono fare i genitori

È bene innanzitutto precisare che i dislessici hanno un diverso modo di imparare, ma possono imparare.

I genitori devono:

Informarsi sul problema

Cercare una appropriata valutazione diagnostica

Discutere del problema con gli insegnanti

Aiutarlo nelle attività scolastiche (leggergli ad alta voce)

Supplire la lettura con altri strumenti di informazione (cassette, CD, video).

Cosa deve fare l‘insegnante

L’insegnante deve:

Accogliere realmente la “diversità”, studiarla, comunicare serenamente con il bambino e dimostrargli comprensione

Parlare alla classe e non nascondere il problema (un modo può essere chiedere ad ogni alunno della classe di esporre ai compagni una loro difficoltà)

Spiegare alla classe il perché del diverso trattamento che viene riservato in varie occasioni ai dislessici

Utilizzare le risorse dei compagni di classe assegnando ad esempio un Tutor al bambino dislessico

Cosa non fare per i DSA

Leggere di più non migliora l’abilità di lettura

Gli esercizi ripetitivi non provocano generalizzazione

dell’apprendimento

L’uso di un compenso/dispensa non riduce le

possibilità di sviluppo della competenza

Ciò che non è terminato a scuola non può essere

finito a casa

La quantità di lavoro a casa deve essere compatibile

con il livello raggiunto dal bambino

Lentezza ed errori nella lettura/scrittura

Automatizzazione dei processi

Difficoltà nel ricordare le categorizzazioni

Difficoltà a memorizzare sequenze

Difficoltà di copia e nella dettatura

Autocorrezione degli errori

Difficoltà nell’espressione scritta

Difficoltà nelle lingue straniere

Le caratteristiche delle difficoltà

La lettura

Decodifica: capacità di riconoscere

denominare correttamente le parole che

compongono un testo

(automatizzazione del processo) Bottom-

up Comprensione: capacità di cogliere il significato

(rappresentazione mentale del contenuto) Top-down

Per l’interpretazione del testo

Sollecitare le conoscenze precedenti: lessicale, inerenti l’argomento,generali riguardanti la conoscenza del mondo.

Attivare: schemi (oggetti, persone azioni), scripts (strutture di azione)

Creare aspettative rispetto all’argomento

Fare attenzione alla leggibilità (caratteristiche morfosintattiche, lessicali) e alla comprensività (organizzazione delle informazioni) del testo che favoriscono i processi inferenziali e di previsione

Operare semplificazioni testuali: alleggerire il carico informativo

Insegnare all’utilizzo dei dispositivi extratestuali: titolo, sommari,immagini

Insegnare a focalizzazione parti e a operare inferenze (colori diversi)

Monitorare i processi metacognitivi

Gli ostacoli alla comprensione

Densità informativa.

- costruire un rapporto bilanciato tra le

informazioni codificate in forma scritta e gli

apparati di supporto (immagini …)

- alleggerire il carico informativo:

semplificazioni testuali. Introduzione di

espedienti grafici: dimensione carattere, a

capo, interlinea ….

Lavoro collaborativo

Evitare che il peso della comprensione

gravi sul singolo

Favorire lavori di coppia, gruppo.

I contributi dei compagni favoriscono le

strategie di controllo e monitoraggio della

comprensione, il coinvolgimento emotivo

Utilizzare un lettore esterno (compagno/tutor)

Insegnare all’uso di un software di sintesi vocale

Incentivare all’uso di dizionari digitali, registrazioni

Ridurre i testi e operare con mediatori didattici

Privilegiare le verifiche orali e l’uso di mediatori anche durante le verifiche

Favorire la registrazione delle lezioni predisponendo scalette degli argomenti

Lettura decifratoria (molto) compromessa

Importante è che l’allievo acceda all’ascolto

del testo

Nello studio delle discipline: cosa

controllare

Lessico specifico

Quantità di informazioni

Tempo di elaborazione

L’integrazione delle informazioni

Metodo di studio: si tende a sottolineare

tutto, difficoltà nell’individuare delle

informazioni principali.

Leggi sottolinea e ripeti?

Mediatori didattici

Mediatori didattici

Tabelle, schemi, mappe

Aiutano nell’apprendimento

Sollecitano le generalizzazioni

Aiutano ad appropriarsi di quadri d’insieme

Sono strumenti di apprendimento ma anche

di presentazione degli argomenti nelle

interrogazioni programmate

Sollecitano i processi di pensiero, la

riflessione

Mappe mentali. Brainstorming

hanno

una struttura a

raggera

che

enfatizzano la grafica

si fondano

sulla logica

associazionista

sono strumenti per

raccogliere

velocemente le

idee/concetti

Il processo di scrittura richiede:

il passaggio da schemi orali aperti a schemi scritti chiusi

la pianificazione dei nodi di contenuto e della loro forma linguistica

la capacità di revisione durante e dopo il processo di scrittura

• la traduzione del codice orale nel codice scritto

Comprensione del testo

Impegna tre componenti:

memoria (raccoglie,organizza,ricostruisce)

Intelletto (interpreta)

emozioni (inducono a riconoscersi nel

testo)

inferenze

Sono la sostanza di cui è fatta la

comprensione del testo

Collegano le conoscenze linguistiche

Alle conoscenze sul mondo

Comprendere significa costruirsi un

modello mentale della situazione di cui

tratta il testo

esempio

Disegna un cerchio

Mettici questi numeri: 12,9, 6, 3.

Mettici due frecce: una lunga che va verso

il 12 e una corta che va verso il 3.

Collega le frecce tra loro

disegno

Didattica Metacognitiva

La didattica metacognitiva

è un approccio didattico

che utilizza

deliberatamente e sistematicamente

concetti e metodologie

mutuati dagli studi sulla

metacognizione

Didattica Metacognitiva

L’insegnante

che opera a livello metacognitivo

interviene a quattro livelli diversi:

1. Conoscenze sul funzionamento cognitivo

2. Autoconsapevolezza

3. Autoregolazione

4. Variabili psicologiche sottostanti

Didattica metacognitiva

Aiutare l’allievo a conoscere le proprie modalità di

apprendimento (monitoraggio cognitivo)

Aiutare l’allievo a riconoscere il livello di acquisizione

delle proprie abilità per lo svolgimento di compiti

(autoregolazione)

Aiutare l’allievo a riconoscere e applicare

consapevolmente comportamenti, strategie utili ad un

più efficace processo di apprendimento

Incoraggiare alla scelta di strategie operative più

adeguate al suo apprendimento

Rendere consapevole l’allievo che l’appropriazione

delle capacità di autocontrollo e revisione gli

permettono apprendimenti e risultati migliori.

Prove di diagnosi pedagogica

Lettura: prove MT per la scuola media

Scrittura:valutazione delle abilità di scrittura. Classe 5°

Comprensione del testo: prove criteriali B in “Nuova guida alla comprensione del testo”

Matematica: questionari “Matematica e metacognizione”

Calcolo: prove AC.MT 11-14

Soluzione problemi matematici: prove SPM

Screening alle medie: elenco

prove

prove lettura MT per le medie

valutazione delle abilità di scrittura vol 5

AC-MT test di valutazione delle abilità di calcolo

test di Corsi avanti e indietro per le abilità visuo-spaziali

questionario di autopercezione a scuola (in diagnosi dei disturbi dell’apprendimento scolastico) cfr appendice a diagnosi dei dist. Scolastici

*in alternativa alla prima prova: Batteria per la dislessia e disortografia evolutiva, prove 4 e prova 5.

Programmi di didattica

metacognitiva

Imparare a studiare 2

Difficoltà di lettura nella scuola media

Produzione del testo scritto liv. 2

Nuova guida alla comprensione del testo

L’intelligenza numerica

Matematica e metacognizione

Bibliografia ragionata 1 Manuali generali

Pontecorvo, Manuale di psicologia dell’educazione. Il Mulino

Boscolo, Psicologia dell’apprendimento scolastico. Utet

Orsolini. Il suono delle parole. La Nuova Italia

Sartori. La lettura. Il Mulino

Sono quattro manuali universitari che sintetizzano in modo efficace gli odierni risultati della ricerca scientifica.

Testi di primo approccio

Biancardi, Milano. Quando un bambino non sa leggere. Rizzoli

Stella, La dislessia. Mulino

Cornoldi, Le difficoltà dell’apprendimento. Mulino

Lucangeli, Ianniti, Vettore, Lo sviluppo dell’intelligenza numerica. Carocci

Sono libri appartenenti a collane di divulgazione (“Farsi un’idea”, “Le bussole”) scritti da alcuni dei massimi esperti italiani.

Ianes, Cramerotti, Tait. La dislessia. Erickson

Cofanetto contenente libro, dvd video, cd room, della collana “facciamo il punto di…”. Contiene un libretto-guida, video interviste di alcuni dei massimi esperti italiani, materiali stampabili in PDF e versioni dimostrative di alcuni soft educativo-didattici.

Test di valutazione

Tretti e ali. Test IPDA. Erickson

È un questionario osservativo per l’identificazione precoce delle difficoltà di apprendimento nell’ultimo anno della scuola dell’infanzia.

Marotta, Trasciani, Vicari. Test CMF valutazione delle competenze metafonologiche. Erickson.

Cornoldi, Colpo. Nuove prove di lettura MT per la scuola elementare e la scuola Media inferiore. O.S.

Cornoldi, Cazzola. AC-MT e AC-MT 11- 14 valutazione delle abilità di calcolo. Erickson

Lucangeli, Tressoldi, et ali. SPM. Test abilità di soluzione dei problemi matematici. Erickson

Rossi, Malaguti. Valutazione delle abilità di scrittura. Manuale generale e volumi da 1 a 5. Erickson

Programmi didattici Programmi didattici scuola secondaria

1. Cornoldi, De Beni, Gruppo MT. Imparare a studiare 2. Erickson

2. De Beni, Cornoldi, Caretti, Meneghetti. Nuova guida alla comprensone del testo, vol 1- 3 – 4

3. Friso, Molin, Poli. Difficoltà di lettura nella scuola media. Erickson

4. Robbins. Esercizi di analisi del testo livello 2. Erickson

5. Ferraboschi, Meini. Produzione del testo scritto livello 2. Erickson

6. Lucangeli, De Candia, Poli. L’intelligenza numerica. Terzo volume Erickson

7. Cornoldi, Caponi, Falco et alii. Matematica e metacognizione. Erickson.

Sono libri basati sulla didattica metacognitiva, organizzati per unità d’apprendimento.

PROGETTO INTEGRATO

D’INTERVENTO PRECOCE

SUI DISTURBI SPECIFICI

DELL’APPRENDIMENTO

(DSA)

Difficoltà d’apprendimento

È importante

distinguere

Difficoltà: migliora fino

alla scomparsa con

interventi adatti

da

Disturbo: migliora, ma

non scompare con

interventi adatti

Disturbi specifici

Dell’apprendimento

•Dislessia

•Disgrafia

•Disortografia

•Discalculia

•Disturbo

soluzione dei

problemi

•Disturbi non verbali

Dell’apprendimento

• Disprassie

Disturbo

Comprensione

Del testo

I Disturbi Specifici dell’

Apprendimento

Caratteristica

Disabilità

disturbo

Modalità individuale di funzionamento

Connotazione sociale (facilitazioni)

Linguaggio specialistico

La diagnosi dei DSA

Si ottiene osservando i criteri di:

Discrepanza (la prestazione è molto al di

sotto della media)

Esclusione (non vi sono altri fattori

causali)

Deve essere funzionale

Dopo la diagnosi

Cosa fare dopo la diagnosi?

Dai 7 ai 10/11 anni:

Percorso abilitativo: logopedia, laboratori

fonologici a scuola

Dagli 11/12 anni:

Misure compensative e dispensative

i percorsi delle disabilità

Esigenze di produzione scritta e di

lettura

Discalculia

MODELLO CONOSCENZA NUMERICA E CALCOLO (McCLOSKEY, CARAMAZZA E BASILI, 1985)

SISTEMA

COMPRENSIONE NUMERI

SISTEMA CALCOLO

SISTEMA PRODUZIONE

NUMERI

DIFFICOLTA’

SISTEMA

COMPRENSIONE NUMERI

significato dei simboli numerici valore quantitativo delle cifre valore posizionale delle cifre

SISTEMA CALCOLO

-SEGNI OPERAZIONI

- FATTI ARITMETICI (Es. TABELLINE)

- PROCEDURE CALCOLO

SISTEMA PRODUZIONE

NUMERI - SAPER NUMERARE IN

AVANTI E ALL'INDIETRO - SAPER SCRIVERE NUMERI

SOTTO DETTATURA

- SAPER INCOLONNARE

I TRE MECCANISMI BASE

DELL’INTELLIGENZA NUMERICA

Meccanismi Semantici

(regolano la comprensione della quantità)

(3 = ) Meccanismi Lessicali

(regolano il nome del numero)

(1 – 11)

Meccanismi Sintattici

(Grammatica Interna = Valore Posizionale delle Cifre) (25= 2 decine e 5 unità )

DA DOVE NASCONO LE

DIFFICOLTA’?

DALL’INCONTRO TRA

SISTEMA NUMERICO E SISTEMA VERBALE

1. PROCESSI SEMANTICI

Comprensione della quantità

> 0 0

0 0

0

2. PROCESSI LESSICALI

Il nome del numero

Transcodifica: 7…….sette…….0000000………VII

Errore: scrivi quattro ……. 8

3. PROCESSI SINTATTICI

La grammatica numerica

SISTEMA NUMERICO

38,24

. Unisci in 1333 l’1 a 333

13 letto al contrario è 31

che ha significato.

SISTEMA VERBALE

,

.

Qui se APE lo leggi al contrario

non ha senso EPA

Discalculia e disorganizzazione

spaziale

Anche le difficoltà di organizzazione

spaziale che provengono dal disturbo non

verbale (Disprassia) provocano delle

difficoltà come:

Errori di allineamento

Incapacità a capire il ruolo del valore

posizionale

La legge 170 del 2010

Riconosce i DSA Disciplina cosa devono fare il SSN e la Scuola nei

confronti dei DSA Dispone che la scuola organizzi attività di screening

volte ad individuare i casi sospetti (art.3) L’ articolo 5 regola le misure educative e didattiche di

supporto, come l'uso di una didattica individualizzata e personalizzata o l'introduzione di strumenti compensativi, nonché misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali

Misure anche per i familiari (art. 6) che potranno usufruire di orari di lavoro flessibili.

Piano didattico personalizzato

Programmazione personalizzata

Caratteristiche funzionali del disturbo

Patto con la famiglia

Attività DSA a. sc. 2014-15

Screening alunni prima classe scuola Primaria

Laboratori fonologici e Kit DSA

Sportello DSA per le famiglie e i docenti

Stesura del PDP da parte dei C. di Cl. e dei team

Incontri tematici con i genitori

GRUPPO OPERATIVO DSA

Scuola Primaria: Serafini Ilaria (insegnante).

Scuola Secondaria I grado: Vincenzo Di

Napoli(insegnante e psicologo).

Volontarie: Lavinia Lombardi (psicologa),

Veronica Giannini (psicologa)

Giusy Cataldo (psicologa)

Referente: Vincenzo Di Napoli.

LABORATORI ALUNNI PRIMO

CICLO PRIMARIA

Screening iniziale proposto all’intera classe

Al gruppo a rischio individuato con il monitoraggio in ingresso verrà proposto:

LABORATORIO DI ATTIVITA’ DI LETTURA SUBLESSICALE

Secondo screening a fine anno Classe Prima: se permangono difficoltà verranno riproposti i laboratori di recupero anche nel secondo anno della scuola Primaria

LABORATORI ALUNNI

SECONDO CICLO PRIMARIA

Nella terza, quarta e quinta classe della scuola

Primaria

vengono attivati laboratori DSA con interventi

di abilitazione e compensazione

LABORATORI kit DSA

Rivolti agli alunni della secondaria

Insegnare l’uso dei mezzi compensativi

informatici

Organizzazione : 2/3 incontri

in piccoli gruppi di 3 alunni

In orario scolastico

Sportello DSA e disagio

scolastico

Condotto dal referente DSA e dalle

psicologhe

3 ore Settimanali

Aperto alle famiglie

Ai docenti

Agli alunni della scuola

media

PDP

Stesura del Piano Didattico Personalizzato

entro i primi 3 mesi

Collaborazione per la stesura con

i singoli C. di Cl. e i team

Condivisione con le famiglie

Consegna alle famiglie