DISCARICA E DEPURATORE Cattivo odore nell'aria, bollicine ...ndici milioni di euro rari e preziosi...

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Ci sono i segni premonitori in tutta la Locride di una sotterra- nea attività dei partiti politici e di singoli aspiranti candidati che si preparano alla guerra per la con- quista di un seggio al Consiglio regionale. continua a pagina 8 DISCARICA E DEPURATORE Cattivo odore nell'aria, bollicine in mare. La Locride viaggia spedita verso il punto di non ritorno?

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Ci sono i segni premonitori intutta la Locride di una sotterra-nea attività dei partiti politici e disingoli aspiranti candidati che sipreparano alla guerra per la con-quista di un seggio al Consiglioregionale.

continua a pagina 8

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DOMENICA 03 AGOSTO 3www.rivieraweb.itCONTROCOPERTINA

STEFANO MAZZETTINI

Undici milioni di euro rari e preziosi perfare della Locride, giungla diasfalto,cemento e incuria, un’unica città

verde, lunga 70 chilometri e larga 25. Ventidue milioni, invece, per lo sviluppo stra-tegico, ovvero per far passare la Locride dallatotale stagnazione, dall’attuale declino epocalealla crescita, fermo restando che quest’ultimaha tempi medio lunghi.Vincenzo Loiero, ex sindaco di Grotteria, oggipresidente del Consorzio Locride Ambiente, èl’uomo che dovrà gestire sia il malloppo com-plessivo di 33 milioni di euro, sia dimostrare lapercorribilità delle due fase progettuali:Raccolta differenziata e sviluppo economico.«Bisogna darsi una mossa, cambiare passo»afferma un po’ preoccupato. Entro fine anno dovrà rendicontare alla comu-nità europea, dire dove questo comprensoriovuole andare. Nero su bianco. Qual è il suoprogetto, come passare dall’utopia alla realtà.Loiero avverte una grossa responsabilità, maopera con entusiasmo, chiede sostegno:«Dobbiamo pensare alle future generazioni.

In questa direzione il principale obiettivo è chesi apra un dibattito, che l’Associazione deiComuni della Locride faccia delle proposte,che tutti gli attori protagonisti del nostro terri-torio non demoliscano le idee altrui, che impa-rino ad ascoltare, a dialogare, altrimenti sirischia un continuo gioco a perdere che ali-menta l’arretratezza».Vincenzo Loiero sa bene che grazie a questisoldi può passare alla storia come colui che havinto la battaglia più difficile degli ultimi 10anni, ovvero quella della gestione dei rifiuti.Una sfida che si chiama Eco Locride, un pro-getto già stilato e totalmente compatibile conle direttive di Horizon 2020, protocollo rigidoin tema di tutela ambientale e di ecosostenibi-lità redatto dagli esperti di Bruxelles.La Locride ha una sola possibilità: diventareun’oasi, fare una rivoluzione verde e poi, suquesta piattaforma, innestare strategicamentee compatibilmente i rami dello sviluppo.-E come si fa?- chiediamo a Loiero prima deisaluti finali.La risposta è coerente con la nuova prospetti-va, è Eco Locride al 100%: «Pedalare, bisognapedalare».

sviluppoe

L’uomo da 33 milioni

di Euro

La Locride ha una sola possibilità: diventare un’oasi, fare una rivoluzione verde e poi, su questa piattaforma, innestarestrategicamente e compatibilmente i rami dello sviluppo.

Vincenzo Loiero può passare alla storia

come colui che ha vinto ledue battaglie più difficilidegli ultimi venti anni:

gestione dei rifiuti esviluppo della Locride

Rifiuti

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DOMENICA 03 AGOSTO 4www.rivieraweb.itPRIMO PIANO

RIVIERA

Chi ha ucciso l’oculista?Fortunato La Rosa è un medico oculista in pensione, che dopoaver diretto il reparto oculistica dell'ospedale di Locri si è deci-so ad occuparsi in prima persona dei terreni di proprietà cherimangono nel territorio del comune di Canolo. Per raggiun-gere i suoi terreni il dottore La Rosa si sposta con un fuoristra-da, passando da Gerace, superando il “quadrivio” dove l'exstatale 111 scende a Cittanova. Quei terreni, incolti per anni,hanno accolto loro malgrado le mandrie delle vacche sacre edi quelle profane che passavano a brucare quello che trovava-no. Ma quando il terreno da incolto è diventato coltivato egestito dall'oculista le vacche, che non comprendono cosasignifica proprietà privata sono tornate a pascolare danneg-giando le colture. Il medico ha segnalato il fatto ai carabinieri,che sono risaliti al proprietario delle mucche attraverso l'orec-chino identificativo.L'otto settembre 2005 Fortunato La Rosa viene attinto da

almeno tre colpi di arma da fuocoe muore. Chi ha ucciso l'oculista ?Sono passati nove anni da quelgiorno d'estate e quello dell'ex pri-mario è rimasto, almeno per ilmomento, un delitto senza un col-pevole.Nell'immediatezza gli investigatorihanno puntato l'indice contro pos-sibili interessi sui terreni del medi-co, che potevano far gola a qualcu-no. Non si è parlato, all'epoca, di

delitto di 'ndrangheta.Ma dietro ad ogni delitto “eccellente” o meno che sia la'ndrangheta è sempre coinvolta, direttamente o indirettamen-te, quanto meno per via del controllo del territorio che si diceeserciti in tutti i locali in cui è presente. E la montagna traGerace, Canolo e Cittanova è un territorio dove gli interessidelle consorterie criminose di più locali convergono cercandodi accaparrarsi quantomeno il taglio boschivo e quant'altro,per come riportato un una recente indagine collegata con ilprocesso “Saggezza”.Il delitto di Fortunato La Rosa, seppur indirettamente, forseavrebbe meritato un immediato coinvolgimento della procuraantimafia, alla quale il fascicolo giungerà dopo alcuni anni eche ad oggi lo tiene aperto in attesa di sviluppi investigativi.Ad oggi si potrebbe scrivere un inizio di romanzo noir, con intesta un oculista ucciso, un turco che non le manda a dire mache agisce attraverso un avvocato, il quale a sua volta approfit-ta di un giovane ricciolino che per affrancarsi dalla povertàsarebbe pronto a che ad eseguire un delitto e poi tornare a casasenza battere ciglio. In questa storia, per finire, ci starebbebene un collaboratore di giustizia, che potrebbe anche soloconfermare quale possibile movente il mancato rispetto dellavittima verso una vacca, magari di origine turca, sacra o profa-na che sia.

ANTONIO TASSONE

Tra i protagonisti del campionatoromeno c'è anche il sidernese CosimoFigliomeni. Partito in piena estate perun provino di dieci giorni con la squa-dra del Gaz Metan Medias, l'atleta haconvinto tutto lo staff tecnico, guidatodall'ex nazionale romeno CristianDulca, ha rescisso l'accordo con ilRoccella (squadra con cui aveva vintoil torneo di Eccellenza e che quest'an-no disputerà il torneo di serie D)“volando” in Romania . A segnalarlo ai dirigenti romeni è statoun altro sidernese, Massimo Stalteriche della medesima squadra è dadiverso tempo il preparatore atletico. Cosimo Figliomeni, nato a Siderno il 7ottobre del 1992, ha già indossato lemaglie dell'Hinterreggio, del

Catanzaro e della Vibonese.Domenica scorsa, all'esordio nellamassima serie romena, CosimoFigliomeni è stato mandato in camposin dal primo minuto. In piena “zonaCesarini” , in una partita che si dispu-tava in trasferta contro il Botosani, ilgiovane sidernese ha scaraventato lapalla in rete del 0-3 finale con un preci-so diagonale (dopo una splendidaazione personale) mettendo a segno ilsuo primo goal stagionale nel campio-nato romeno. Ovviamente è stata unagrande gioia che Cosimo, il quale, giu-stamente, ha voluto condividere que-sta gioia con parenti e amici. Da noiraggiunto per un prima dichiarazionesi è così espresso: «Sono contento diquesta mia nuova avventura, non pote-vo sognare un esordio più bello con ilprimo gol, sperando che non sia l'uni-

co. Questo è solo l'inizio, sono consa-pevole di non aver fatto ancora nulla di

concreto. I primi giorni per me sonostati un po' duri considerata la diversitàdella lingua e un ambiente per metutto nuovo, ma devo ringraziare il miocompagno di squadra Roberto Romeo(è di Soverato, ndr) che mi sta aiutan-do tanto su questi aspetti così come unringraziamento mi sento di rivolgerloanche al mio preparatore atleticoMassimo Stalteri nonché al mio procu-ratore Bruno Larosa che ha semprecreduto nelle mie capacità ma il ringra-ziamento mio più grande va alla miafamiglia che mi ha sempre sostenutosin da ragazzino quando iniziai i primiallenamenti nella scuola calcio dellaJuventina Siderno. Dovrò cercare didare di più, sperando che le cose vada-no in meglio». Noi di “Riviera” ti seguiremo conaffetto, forza Cosimo, in bocca al lupo.

ANTONIO TASSONE

Chi poteva immaginare che il vinci-tore del Gran Premio di FormulaUno d’Ungheria, Daniel Ricciardo(soprannominato Red Bull) avesseorigini casignanesi? Tutti hanno improvvisamente sco-perto che Daniel Ricciardo, l'assodella Formula Uno, è nato a Perthma la sua mamma, Grace Pulitanò,è figlia dei casignanesi AntonioPulitanò e Paola Tallariti e che,come tanti fecero in quel periodo,emigrò in Australia negli anni ‘50.Così come molti nostri conterranei“australiani”, neanche i genitori diDaniel hanno mai “reciso” i legamicon il loro paese d'origine. Un filodiretto Casignana-Perth che verràconsolidato nel tempo. In questacittà, che continua a dare tanto aicalabresi, le tradizioni vanno sem-

pre mantenute. E ora, un interopaese, con in testa il consigliereregionale Pietro Crinò, hanno fattorichiesta al campione di Formula 1di venire a trovarli in Calabria. Aquanto pare Daniel parla italiano,

conosce le nostre tradizioni cultura-li e soprattutto la nostra cucina. Sidice che per lui un appuntamentoirrinunciabile siano le cene domeni-cali dai nonni. Il padre Joe, ex pilo-ta, è nato a Ficarra in provincia di

Messina, e si trasferito inAustralia all'età di sette anni. Almomento, con due vittorie e treterzi posti collezionati fin qui,Ricciardo ha fatto meglio deltitolatissimo pilota tedescoSebastian Vettel. Attualmentemancano otto Gran Premi dadisputare in giro per il mondo edil “casignanese” Ricciardopotrebbe centrare l'appunta-mento per scrivere la storia diquesto sport.

Tutti i calabresi faranno il tifo perlui in attesa di poterlo abbracciare,un giorno, nella “sua” Casignana.Sarà un sogno? Lo vedremo!

GIUDIZIARIA Il campione di Formula 1, Daniel Ricciardo invitatonella Locride a scoprire le sue origini casignanesi

Cosimo Figliomeni ingaggiato nella serie A della Romania

CATERINA RINALDO E STEFANOTALLARITA,I BISNONNI MATERNI DIDANIEL

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DISCARICA E DEPURATORE

RIVIERA

ANTONIO TASSONE

Qualche mese fa da questa testata partì un appel-lo accorato con una richiesta precisa circa lecondizioni dell'impianto di trattamento dei

rifiuti sito sulle sponde sidernesi del torrente Novito. Lanostra richiesta era di conoscere dalla bocca delle auto-rità competenti (Regione, Provincia, Comune e societàche gestisce l'impianto) il motivo dei quotidiani miasmiche provengono da un impianto che serve oltre cin-quanta comuni della Calabria. Da quel giorno nessuna risposta! In compenso i miasmie cattivi odori, con l'aumento delle temperature, sonoaumentati esponenzialmente ed i cittadini sidernesi,esasperati, hanno costituito un'associazione denomina-ta “Riviera pulita”. L'omertosa reticenza di tutte leautorità competenti ci ha spinto ad effet-tuare delle indagini volte a scoprire imotivi per cui l'impianto di separazio-ne dei rifiuti sito in località San Leoproduca costantemente cattivi odori.Ci siamo chiesti se tali miasmi possonoavere effetti nocivi sulla salute dell'uo-mo ma in ogni caso è già gravissimosubire un inquinamento olfattivo di taleportata in un periodo che dovrebbevedere la nostra zona una perla sottoogni punto di vista. Le uniche strutture ricettive sidernesidistano pochissimo dall'impianto di sele-zione che dal tramonto in poi dà il megliodi se intossicando turisti e cittadini checertamente avrebbero gradito sentire ilprofumo del gelsomino. Tornando alle nostre ricerche abbiamo scoperto che lacausa principale della puzza è da addebitarsi non tantoai rifiuti indifferenziati che quotidianamente vengonoscaricati nell'impianto dai comuni della Locride quantoalla frazione umida da raccolta differenziata che arrivadai comuni calabresi che raccolgono l'umido. Tale fra-zione viene lasciata dentro l'impianto di selezione sider-nese per giorni. Dopo un ciclo di trattamento dentrodei tunnel la frazione organica, che emana un nausea-bondo e acre odore, ogni sera al tramonto viene carica-ta in dei camion che all'alba la trasferiscono da Sidernoverso le successive fasi di lavorazione. È proprio que-st'attività che provoca i cattivi odori! Prova ne è che lefasi di caricamento e trasferimento corrispondono tem-poralmente ai fastidiosi odori che quotidianamentesono avvertiti da turisti e cittadini. Non siamo catastrofisti e neanche disfattisti ma la cosache più ci preoccupa, oltre alla puzza che impregnafinanche i nostri vestiti, e che inquieta la comunità, è iltotale silenzio da parte della società che gestisce l'im-pianto. Di solito chi ha le carte in regola non si dimo-stra evasiva agli occhi di chi ha sete di verità e dimostraamore e rispetto per l'ambiente.

L’impianto di separazione è il colpevoledell’odore appestante che invade

Siderno al tramonto. Un olezzo chedanneggia ambiente e turismo ECOLOGICA

È IN AGGUATO?

LA CATASTROFE

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DOMENICA 03 AGOSTO 7www.rivieraweb.it

SETTIMANALE

LIDIA ZITARA

Il Comune di Siderno sta valutando unabozza di transazione nella procedura legaleriguardante il depuratore, accordando alla

società che lo gestisce, “Siderno Ambiente”(azienda con sede a Rovigo), una cifra ini-

ziale di sei milioni di euro. Tutto questo avviene all’interno dei labi-rinti dei tribunali e all’oscuro dell’UfficioLegale del Comune, attraverso unabozza transattiva (cioè un accordo),stesa da “Siderno Ambiente” e presen-tata di sorpresa, come in un legal-movieamericano. Gli avvocati del Comune, stipendiati for-fettariamente per seguire le cause pub-bliche, si sono visti esautorare senza spie-gazioni, e sostituire da un legale diCatanzaro, Fulvio Giannitti, al quale vieneaccordato un pagamento “pieno” con varibonus per la trasferta. Un fatto quanto mai strano, se si considerache la causa era già istruita da due anni, ed

era già in fase avanzata. Ma la cosa più singo-lare è che le “carte” erano a tutto favore delComune, che probabilmente avrebbe vintocon un esborso di gran lunga inferiore.Ovviamente questi soldi non vengono dalletasche dei Commissari, ma da quelle dei citta-dini, quindi si possono spendere a piacere. Sul depuratore, poi le cose non sono mai statelimpide, esattamente come le acque in entratae in uscita. I comuni interessati dal depuratore“consortile” sono numerosi. Non solo Siderno,ma anche Locri, Grotteria, Gerace, Agnana,Canolo e Antonimina. Gli ultimi tre non sonomai stati allacciati, mentre Locri non ha quasimai versato le sue quote (tanto che c’è un altroprocedimento aperto per questo motivo) e lequote di Grotteria e Gerace sono minime.

Ai tempi di Ritorto era anche stata proposta lacostruzione di un mega-depuratore consortileche dovesse servire la vallata del Torbido, a cuila giunta sidernese si oppose poiché ecologica-mente insostenibile. Nonostante il cattivo funzionamento, ilComune di Siderno accetta molti oneri dimanutenzione e gestione, ammontanti ad unacifra che -secondo fonti attendibili- è certificataper quattro milioni di euro dal 2004 ad oggi.“Siderno Ambiente” pretende il pagamentodella quota pubblica dell’investimento (il48,2%), Siderno non paga: si finisce in tribuna-le. Nel 2010 l’intero procedimento legale vienecaricato sulle spalle di Siderno in quanto comu-ne capofila. In questi giorni, senza interpellare i curatoridell’Ufficio Legale, la Commissione Prefettiziaè in procinto di accettare una transazione con“Siderno Ambiente”, convenendo una cifra pari6 milioni di euro, richiesta dall’azienda in quan-to ammontare iniziale dell’investimento.

Uno dei nodi è proprio questo: “SidernoAmbiente” non ha mai conteggiato un riscattoesibendo certificazioni e fatture, e basa la suarichiesta sulla cifra investita. Non solo: oltre i 6milioni chiesti, si esige una cifra non precisataper la gestione successiva al 2010. Somma chedovrà essere anticipata da Siderno, che per recu-perare la spesa dovrà a sua volta rivalere solo neiconfronti dei comuni di Locri e Gerace (que-st’ultimo solo dal 2012 in poi). Insomma, Siderno paga e poi si vedrà. Perché tutti questi sotterfugi? Non si giustifica ilmotivo per il quale il Comune –in procinto dichiudere la causa, forse vincendola- mette daparte i legali (stipendiati) per patteggiare unpagamento non definito, attraverso un altroavvocato, che dovrà essere pagato a parte. Perché una cifra tanto alta, che andrà a inciderepesantemente sulle nostre bollette? I 4 milionidi euro già versati sono stati sottratti? Qual è lacifra finale che graverà sulle casse di Siderno? Icontenziosi con gli altri comuni vedranno unsuccesso? E in caso opposto, quanto graverà

sulle tasse dei cittadini sidernesi? Vorremmo ricordare che la sede di “SidernoAmbiente” è a Rovigo, che si tratterrà il 20% diiva spesa dai cittadini sidernesi, che finirà nellecasse delle banche di Rovigo. Ma non è finita qui: il Comune di Siderno atten-de un finanziamento regionale di 3.700.000euro, che non può essere erogato se il comuneha pendenze legali con la ditta che dovrà com-pletare i lavori. È noto infatti che Siderno rien-tra tra i comuni “in procedura d’infrazione” peril mancato rispetto della depurazione dei reflui,e il Piano Nazionale per il Sud prevede deifinanziamenti per raggiungere la corretta gestio-ne del servizio, ma il contenzioso in corso“determina un rilevante impedimento alla rea-lizzazione dell’intervento programmato, soprat-tutto in mancata definizione del riscatto”. Sirende quindi necessario chiudere tutto in frettaper riaffidare i lavori a “Siderno Ambiente” acondizioni super-agevolate. Già, perché l’azien-da non è obbligata a far nulla se i fondi dellaRegione non verranno assegnati. Ciò che emerge questa vicenda enigmatica e didubbia legalità, è che il commissariamento diSiderno e dei paesi locridei sia in definitiva uncomodo sistema per lo Stato di fare intenziona-le confusione tra conti bancari pubblici e privati,intorbidire l’acqua per nascondere azioni miratead un vantaggio personale, e infine far spesaretutto ai cittadini, con la scusa del “servizio”, cheè stato strapagato ma mai avuto. Sorgono ragio-nevoli sospetti sulla metodica di gestione dellepubbliche finanze e sulla legittimità della dichia-razione di dissesto. Ci si chiede anche che tipo di situazione buro-cratica e finanziaria lasceranno i Commissari auna futura giunta, e viene spontaneo domandar-si: se fosse stato un sindaco a compiere unamossa del genere, non sarebbe stato subito addi-tato?

Lo strano caso della transazione sul depuratore

Quando le carte sono più sporche delle discariche

CALa Commissione

Prefettizia è inprocinto di

accettare unatransazione con

“SidernoAmbiente”,

convenendouna cifra pari 6milioni di euro

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DOMENICA 03 AGOSTO 8www.rivieraweb.itPOLITICA

RIVIERA

ILARIO AMMENDOLIA

Ci sono i segni premonitori intutta la Locride di una sotterra-nea attività dei partiti politici e

di singoli aspiranti candidati che si pre-parano alla guerra per la conquista di unseggio al Consiglio regionale. Tra poco inizierà la consueta guerra diparole tanto più violenta quanto piùinutile.Si odono gli squilli di tromba, urtano idestrieri, cozzano le armature, si incro-ciano le spade.Ma come nella battaglia di Maclodiomagistralmente descritta da Manzoninon si combatte per noi, anzi “noi” sare-mo il bottino che il vincitore reclameràdopo l'armistizio con l'antico nemico e“l'uno e l'altro” peseranno sul nostrocollo.Alle spalle di costoro non c'è niente senon il “Nulla” della “storia infinita”.Non ci sono proposte, non ci sono pro-getti, non c'è storia, non c'è passato, nonci sarà futuro.Ho avuto già modo di dire: l'anno scor-so almeno mille giovani laureati hannolasciato la Calabria per stabilirsi in altriparti d'Italia e d'Europa. Moltissimiragazzi dalla Locride.Sono ingegneri gestionali, informatici,architetti, medici, laureati in economia,in scienze agrarie, in legge, in filosofia,scienze della comunicazione.Si tratta della nostra “migliore gio-ventù” condannata ad emigrare.Una Terra anemica e dissanguata conti-

nua a dare il proprio sangue privandosicosì del nerbo della propria popolazionee del proprio futuro.I vitalizi dei consiglieri regionali costanouna decina di milioni di euro ogni anno,con questi stessi fondi si potrebbe dareun contributo di inserimento ai giovanilaureati per non abbandonare questaterra.È una scelta! In Calabria s'è deciso dimantenere privilegi di casta e contem-poraneamente di bruciare il futuro deinostri giovani.Una decisione bipartisan che la dicelunga sull'evaporazione della politica a

prescindere dagli schieramenti.Alla vigilia delle elezioni, c'è qualcunoche prende questo impegno solenne diabolire sin da subito i vitalizi a favoredella nostra gioventù?Chi assume su di sé l'onere di abrogare -sin dal primo mese della prossima legi-slatura regionale - gli indecenti contri-buti ai gruppi consiliari?Chi ha una strategia per ridurre di alme-no il 50% i costi per quella parte dellaburocrazia regionale perfettamente inu-tile?Chi si impegna a dar vita ad una stazio-ne unica appaltante, soprattutto per la

sanità, omologando i prezzi dei singoliprodotti a quelli delle Regioni virtuose?In pochi mesi si potrebbe mettere incampo una strategia d'urto, una politicavirtuosa tesa a risparmiare milioni dieuro per destinarle ai giovani, allo svi-luppo, all'intervento sulle fasce dipovertà estrema, agli ammalati gravicostretti a defaticanti e costosi viaggidella speranza.Ma queste cose non c'entrano con que-sta “politica.”I partiti e i singoli candidati hanno scel-to e privilegeranno ancora un altrocampo di battaglia a loro più congenia-le. Chiederanno i voti come favore ed inquanto “notabili” in un territorio diestrema povertà. Prometteranno, minacceranno ma laviolenza e la seduzione delle parole saràsimmetrica all'inconsistenza dei fatti .Ogni volta, in questi interminabili 44anni di esperienza regionale, segnata daesasperante continuità, abbiamo carica-to di aspettative il momento elettorale.Dopo qualche tempo ci siamo voltati edabbiamo scoperto di essere un passoindietro rispetto al punto di partenza.Resistono i vitalizi, i costi della politica,gli sprechi, i costi della burocrazia, l'in-capacità di dare risposte. Restano inevase le richieste di cambia-mento. Così, ogni esperienza di governoregionale ha lasciato una Calabria piùavvilita, più frustrata, più rassegnata ,più angosciata., più povera, più crimina-lizzata. Sarà ancora così, perché la bat-taglia è stata- ed è- sui nomi e non sui

contenuti.Dice un'antico adagio popolare “ ilbuon tempo si vede dal mattino”. Secosì è la Calabria, con le prossime ele-zioni regionali, si avvia ad un'altra cupanotte di lampi e di tuoni.C'è una sola salvezza: la discesa incampo del nostro popolo e, qualchevolta, il miracolo può succedere.Dobbiamo pretendere che la politicaritorni viva liberandosi da questi fanta-smi.C'è un'altra Locride testarda, sognatri-ce, colta, popolare, ferita, infangata,portatrice di errori e di generosità.A questa Locride è necessario dare unaparola. Il 2 settembre sarò ancora a Polsi, cifradella nostra storia.A Polsi un popolo vinto viene ogni annoinchiodato alla croce che è costretto aportare sulle spalle.Luogo altamente simbolico dove all'in-domani della strage di Duisburg cisiamo riuniti, insieme: popolo, vescovo,sindaci, professori dell'UNICAL, intel-lettuali, giornalisti e, dopo appena unmese, eravamo all'Università diCosenza, ancora insieme, per approvareil “Manifesto per un'altra Calabria.”Poi, la peggiore Calabria ha soffocato lamigliore Locride.Ci troviamo ancora una volta ad unbivio.Ci sono due strade: una approda a que-sta politica inutile e l'altra, certamentepiù faticosa ci avvia verso il sogno, lalotta ed il possibile riscatto.

La peggiore Calabria ha soffocato la Locride migliore

ELEZIONI REGIONALI TRA PRIVILEGI DI CASTA E POSSIBILITÀ DI CAMBIAMENTO

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DOMENICA 03 AGOSTO 10www.rivieraweb.itATTUALITÀ

Il Tribunale di Locri registraun numero sempre crescentedi problemi dovuti al perso-nale ridotto. Al momentol'ufficio UNEP (notifiche eprotesti) va avanti a fatica,contando sulla disponibilitàdei dipendenti, ma a gennaiosono previsti due pensiona-menti che manderanno in tiltil sistema. Qualcuno potrà congratular-si interiormente, poiché gli“ufficiali giudiziari” nonsono molto amati. In genereci si scorda che sono proprioloro a notificare atti che par-tono dal privato, come sfrat-ti, ingiunzioni di pagamento,rivalse varie, rimborsi, ecc. Il Ministero di Giustizia nonindice concorsi dal 2004 el'organico è rimasto in sotto-numero. Quando gli uffici diSiderno e Locri sono statiaccorpati, nel settembre2013, le file agli sportelli pergli avvocati sono diventatepiù lunghe, tanto chel'Ordine ha chiesto un secon-do sportello per accelerare itempi. Agli impiegati con-verrebbe, farebbero meno

ore di lavoro, ma non glirimarrebbe il tempo per glialtri compiti quotidiani. Farela fila non piace a nessuno,ma sembra che gli avvocatidovranno rassegnarsi. Il fatto grave è che non sonoprevisti rimpiazzi per i pen-sionamenti, e che a gennaio2015 andranno in pensionedue funzionari, di cui unocon una specializzazionesulle notifiche internaziona-li. Si prevedono quindi ritar-di sulle notifiche civili, poi-ché la priorità verrà riservataal settore penale per eviden-ti motivi. Anche stavolta sarà il cittadi-no a pagarne le conseguen-ze. Un sistema giudiziarioinsufficiente e farraginoso èfunzionale allo stritolamentodei diritti del cittadino chesubiamo quotidianamente. Se si pensa che ai magistratidel Tar sono garantite par-celle da 1300 euro a udienza,si comprende come le castediventino ogni giorno piùpotenti e più indifferenti alla“gente comune”.

L. Z. FRANCESCA BARRANCA

Il geometra Caterina Furfaro dallo scor-so 26 Maggio è primo cittadino delComune di Agnana. Dal giorno dellasua proclamazione ad oggi ha già fattodelle significative scelte e sta operandoper meritarsi la fiducia dei suoi concitta-dini. Da una piccola realtà dellaLocride, Agnana, un Comune di circa620 abitanti, arriva un messaggio inco-raggiante, in un certo senso “controcor-rente”, rispetto alla politica di questitempi che si associa al verbo prendere,togliere qualcosa ai cittadini.Chiediamo al Sindaco Furfaro perchéha rinunciato all'indennità di primo cit-tadino di Û600 netti da destinare allacostituzione di un fondo sul quale è già

stato pubblicato un bando per l'eroga-zione di voucher?«Perché, ci riferisce Caterina Furfaro,bisogna pensare a chi ha più bisogno. Ioho già il mio stipendio di dipendentepubblico, lavoro presso l'ufficio tecnicodel Comune di Caraffa (CZ), per cui horitenuto opportuno fare questa rinunciaper dare un piccolo sollievo alle famiglieagnanesi.I beneficiari dei voucher saranno impie-gati per 15 ore mensili in servizi di assi-stenza in favore di anziani e disabili o inaltri lavori di utilità pubblica».Sono passati ormai oltre due mesi dallaproclamazione a primo cittadino, comesi sta trovando ad operare e quali pro-grammi intende portare avanti con laSua amministrazione?

«Per il mese di Novembre stiamo pro-grammando la sagra dell'olio d'oliva pervalorizzare i nostri prodotti tipici e lanostra storia. Al momento stiamo ope-rando bene e cercheremo di migliorare,grazie alla collaborazione dei cittadini edei dipendenti comunali che si stannoimpegnando su tutti i fronti.Abbiamo ripulito le strade e a breve par-tirà il servizio di raccolta differenziatadei rifiuti.Per Settembre Ottobre, con delibera,dedicheremo la Via Enrico Cialdini,senatore e militare del Regno d'Italia,noto per aver commesso crimini di guer-ra durante gli anni del brigantaggio, o aNicola Zitara, o a Pasquino Crupi, duegrandi intellettuali che hanno ridatolustro alla nostra storia».

Scopertura dell'organico degli Ufficiali GiudiziariDa gennaio problemi anche per i cittadini

Al neo sindaco di AgnanaL’intervista Caterina Furfaro ha rinunciato all'indennità

di carica come primo cittadino perdestinarla all'erogazione di buoni lavoro eservizi in favore di anziani e disabili.

La prima promessa è mantenuta. Le altre?

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SUMMER

SARA JACOPETTA

Sciamu a ballare. I Sud Sound Systemlo cantano proprio bene e con unamusicalità che prepara l'umore perpassare un paio d'ore a dimenarsisotto le stelle. Da questo punto divista, la Locride offre una serie di pos-sibilità che, se ti fai quattro conti,potresti passare l'intera settimana, dallunedì alla domenica, a ballare. Comeghiri dopo un lungo letargo, ci si risve-glia e ci si prepara per scendere in

pista. Ma come? Partiamo dal pome-riggio stesso, dedicato a telefonate ewhatsappate ad amici e non, ad unaserie di giri telefonici per sapere “chisiamo, quanti siamo”, ma soprattutto“abbiamo un tavolo?”. Ore spese aconvincere l'indeciso di turno, a deci-dere chi guiderà in modo tale che glialtri possano alzare il gomito a pro-prio piacimento, e non solo per ese-guire il “put your hands up” urlatodalla consolle del deejay. All'entratadel locale, è una marmaglia di genteche spinge, in fila, con delle tessere inmano molto simili a dei buoni pasto,con la differenza che in questi localinon si mangia nulla, ma si beve tanto.E infatti noti intorno a te persone checonosci, ma che non riconosci, inmodalità “very happy”. Perfino queltipo che ricordi da sempre imbroncia-to, è salito sul tavolo a ballare, facen-

dosi spazio tra la ciotola del ghiaccio ei bicchieri ormai vuoti. Le notti dan-zanti hanno un che di Capodanno, trai fuochi d'artificio e queste bottiglieche arrivano ai tavoli con tante scintil-le. Sa di 31 dicembre perché la folla sidimena come se dovesse realmentefesteggiare l'ultimo dell'anno, e maga-ri, in realtà, qualcuno il giorno dopodeve anche svegliarsi per andare alavorare. I contatti sono iper-ravvici-nati, tanto che ti trovi a cantare laRettore mangiando i capelli dellaragazza davanti a te. Sembra quasi diessere su una nave, visto il barcolliogenerale di tutti, ma in realtà i piedisono a terra, è solo la mente che volacon l'aiuto di qualche sorso, spessorubato dal bicchiere dall'amico. Forseè per questo motivo che vengono datedue cannucce in un cocktail: per con-dividere.

PilloleNaturopatiche

A cura di:Patrizia Pellegrini

Naturopata Bioterapia Nutrizionale®Presidente Associazione Culturale Tone

Se davvero arriva ilcaldo... consigli per tePrediligere i prodotti di stagione.Cerchiamo di mangiare secondo iritmi della natura: in estate, fruttae verdura hanno proprietàdiuretiche, idratanti, rinfrescanti,antiossidanti. Proprio ciò cheserve in primis per contrastare ilcaldo. Bere almeno 2 litri di acquaal giorno (non troppo fredda) perreintegrare i liquidi persi con lasudorazione. Un bicchiere ogniora, non bere tanta acqua in brevetempo. Assumerla anche durantei pasti: facilita la digestione eaccelera lo svuotamento dellostomaco, attenuando così la sen-sazione di pesantezza che a voltesopraggiunge dopo mangiato.No a: insaccati, carne conservata,formaggi stagionati, piatti troppoelaborati e conditi e, in generale, atutti gli alimenti ricchi di sodio. Ilrischio è quello di trattenere liqui-di e gonfiarsi.Sì, invece, al sale marino grezzo,perché ricco di potassio, sodio,calcio, magnesio e zinco. Mineraliessenziali per stare in benesseredurante il periodo estivo. In ques-ta stagione va usato un pizzico disale in più rispetto all'inverno. Ma

solo un pizzico! È bene evitare di bere alcolici esuper-alcolici. Oltre ad esseremolto calorici, aumentano lasudorazione e rendono impegnati-va la dispersione del calore cor-poreo. Fare uso di spezie e piante aro-matiche. Le prime hanno il van-taggio di stimolare la termogenesie, quindi, di sudare e bruciareanche calorie. Le spezie migliorano l'igiene e ilbenessere intestino durante l'es-tate. Le seconde tengono “abada” l'appetito. Scegliere alimenti leggeri per nonaffaticare la digestione. Il consiglioin più? Sminuzzate le verdure,così rimangono per meno tempodentro lo stomaco.Se il caldo fa soffrire di insonnia,via libera a lattuga, radicchio efrutta secca, ridotta in piccoleporzioni. Grazie alla ricchezza intriptofano vi aiuteranno ascivolare più facilmente tra lebraccia di morfeo.In estate si invecchia di più:portare in tavola ogni giorno ali-menti ad azione antiossidante,come carote, radicchio, albicoc-che, pomodori, peperoni e pescheè una sana scelta di salute ebellezza!

Novitàsport

Una tavola ai piedi, uno spe-ciale giubetto tecnico e untubo collegato ad un acquas-cooter. Si chiama flyboard ilnuovo sport acquatico chearriva dalla Francia e oraimpazza su tutte le spiaggeitaliane.Si chiama Flyboard e, gra-zie alla propulsione assicu-rata dall’acquascooter, per-mette di muoversi sia sott’ac-qua come un delfino sia schiz-zare fuori nell’aria ed effettuare dellevere e proprie acrobazie, sfidando leleggi di gravità, ma anche di più. Perchéil congegno permette di rimanere sospe-si in aria come Iron Man, l’eroe deifumetti Marvell.

BubbleFootball, un nuovo

incredibilemodo di

giocare a calcio

Gioventù by nightBeddrha preparate stasira c'è na festa

Flyboard: il nuovo sportacquatico arrivasulle spiagge italiane

Per chiunque fosse ormai stanco della soli-ta partitella a calcetto con gli amici è statada poco inventata un'incredibile variantedell'amatissimo calcetto. Sta infatti ormaispopolando in tutto il mondo questo incre-dibile e divertentissimo sport: il BubbleFootball.

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Amanti dello jogging? Patiti della bicicletta? Innamorati del tennis? Per nontrasformare il momento dedicato al piacere dello sport in una lunga, este-nuante (e pericolosa) attività, evitate categoricamente le ore troppo calde ocorrete il rischio di un colpo di calore. I sintomi sono simili a quelli dell’inso-lazione: malessere generale, mal di testa, nausea, febbre con sudorazioneintensa, sete, vertigini, aumento della frequenza cardiaca, respiro affannoso.Altrettanto importante è non scegliere la sera per praticare i vostri esercizi fisi-ci con la scusa che si suda di meno: rischiate di compromettere la qualità delvostro sonno notturno.Ricordate, poi, di proteggere la pelle dai raggi del sole con le creme più adat-te al vostro fototipo se non volete ritrovarvi con fastidiose scottature, e sceglie-te un abbigliamento che consenta una corretta traspirazione. Infine, prima dicimentarvi nel vostro sport preferito, dedicate un paio di minuti allo stret-ching, per riscaldare i muscoli.

Consigli utili per gliamanti dello jogging

Un make-upda sogno

Capelli,wet effect

Celiaci, sotto con pane e pasta!

Il trucco tradizionale con noiosieyeliner va in soffitta per lascia-re spazio a fiori, animali, glittere piume. La make-up artisttedesca Svenja Schmitt dà piùluce agli occhi femminili con lesue creazioni che, seppure nonvedremo spesso 'indossate'dalle signore che comune-mente incontriamo, lascerannoun segno nella moda delmaquillage... (Foto Iberpress)

Rock, sexy e semplicida realizzare, icapelli dall'effetto

bagnato ci riportanonei backstage anni'90, tra volumi con-tenuti e spalle lasci-

ate ben in vista. Unalinea che torna di ten-denza, non solo inpasserella, ma anchesullo street style.

Fluttuando su abitieleganti o look

molto più casual

Esplosiva novità nel campo dell'alimentazione dei celiaci e delle privazioni alle quali debbono sottostare:prossimamente sarà infatti possibile per un celiaco mangiare pane e pasta!

La sorprendente e attesa novità ci arriva dai ricercatori dell'Università di Foggia, i quali hannostudiato e messo a punto un sistema che consente di convertire il glutine contenuto nella

farina in un "Gluten Friendly" (glutine amichevole) perfettamente tollerato dai celiaci.Il metodo studiato non agisce direttamente sul glutine contenuto nelle farine, ma

blocca il processo che, nell'organismo di un celiaco, scatena l'intolleranza ali-mentare, causa di tanti problemi. Questo nuovo e rivoluzionario metodo,

perfettamente collaudato e funzionante, è ora oggetto di commercializ-zazione da parte dell'Università, anche a livello internazionale, esiamo certi che molto presto i celiaci potranno tornare ad assapo-rare la cucina mediterranea senza alcun rischio e senza dover rinun-ciare all'ineguagliabile gusto di questa cultura gastronomica che nonha eguali nel mondo.

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DOMENICA 03 AGOSTO 14www.rivieraweb.itPOSTA

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GERENZA Le COLLABORAZIONI non precedute dalla sottoscrizionedi preventivi accordi tra l’editore e gli autori sono da

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Festa dell’Unità in Villa comunale

Fermenti culturali

SidernoLETTERA DAL CARCERE DA CARLO PISCIONERI

Grande successo di critica e di pubblicoper l'inaugurazione dell'AccademiaInternazionale “Città di Roma” per laCalabria, che ha avuto luogo nel giardinodi “Villa Doiva” in Bovalino Marina, resi-denza di Concettina Audino, presidente.Molte le presenze: della Cultura, dell'Arte,dello spettacolo, del giornalismo; eccellen-ze del Territorio calabrese che, dentro efuori i nostri confini, si distinguono perprofessionalità, creatività, intelligenza. La serata si è aperta con il discorso dellapresidente che , ha evidenziato pur senzafinanziamenti, di voler portare avanti contutte le sue forze e quelle del Direttivo,“iniziative” di varia e diversa natura augu-randosi che possano, tra l'altro, essereaccolte e “sostenute” per il loro profilosocio-culturale, affinché favoriscano la ri-costruzione della immagine dellaRegione. Nel Direttivo: l'ispettore emeritoFrancesco Fusca (Ministero P. I. / I. U. R.)intellettuale a 360°, Poeta e scrittore, con-ferenziere e saggista, PresidenteOnorario; Giuseppe Romeo; la docenteinsegnate Anna Chiricosta: MarisaRomeo, sindaco di Ferruzzano; la scrittri-ce e poetessa Bruna Filippone (Comitatonazionale “Pari Opportunità”, MIUR); ilpittore Giuliano Zucco; il professor BrunoTozzo, presidente della Civitas bruniana”;l'oculista Roberto Polito, Poeta ePresidente di "Medici in Africa"; SeverinaCarteri.

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Domenica 3 Agosto 2014 dalle ore 20.30 presso la VillaComunale sul Lungomare delle Palme, il Circolo PD diSiderno organizza la “Festa de l'Unità 2014”. La serata inizierà con un incontro politico-culturale. Inseguito all'introduzione del Segretario del Circolo Pd diSiderno, Mariateresa Fragomeni, e del Segretario dellaFederazione Provinciale di Reggio Calabria, SebyRomeo, ci sarà l'intervento dell'On. Gero Grassi, vice-presidente del Gruppo PD alla Camera dei Deputati,che esporrà “il racconto della Vicenza del PresidenteDC “Aldo Moro”, rapito e ucciso dalle Brigate Rosseattraverso la lettura dei documenti di Stato”.Saranno presenti anche il Consigliere regionale Ninode Gaetano, il deputato Demetrio battaglia, il senatoreMarco Minniti. A seguire, un momento tutto musicale con i “SognidiRock ‘n roll (cover band di Ligabue) in concerto.Sin dalle ore 20.00 e per tutta la durata dell'evento saràattivo uno stand gastronomico con panini e salsicce ebibite varie.

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMOÈ pomeriggio, da qualche ora ho fatto ilcolloquio con i miei figli, Irene eVIincenzo, accompagnati da miamamma da mia sorella e mia nipoteGiorgia, e sento ancora addosso il pro-fumo della loro dolcezza, del loroamore e della loro tristezza.Ho ancora lo stomaco chiuso e un nodoin gola poiché rimbomba nella mia testala voce di mio figlio che, stringendomi lebraccia al collo mi chiede: papà quandotorni a casa? Mentre mia figlia riem-piendomi di baci mi dice: papà senza dite non mi diverto più. Ma lo strazio piùgrande è quello di non saper dare lorouna risposta, di non poterli consolare efar capire che l’ingiustizia patita dal pro-prio padre è tanto severa quanto inop-portuna poiché sono certo della miainnocenza e anche del fatto che unpadre deve rimanere sempre vicino aipropri figli per esercitare al meglio ilproprio ruolo genitoriale, accudirli nellebelle e nelle brutte esperienze, indiriz-zando loro le strade da seguire nellasperanza che siano quelle giuste .Sono consapevole anche del fatto che seuna persona è colpevole di qualcosadeve pagare, ma sono altresì consape-vole che se una persona non è dichiara-ta colpevole, o non se ne hanno le

prove, non è giusto che finisca in carce-re attraverso la cosiddetta custodia cau-telare, che io considero una sorta dicondanna anticipata, senza che nessunoti possa dare la possibilità di difendertise non passano almeno 2-3 anni, allon-tanandoti dagli affetti più cari e con ilrischio di perdere tutto.Da questo spunto mi sorgono sponta-nee una serie di domande che io stessovorrei rivolgere ad un qualsiasi giudice.Vorrei farmi spiegare come mai, tantoper citarne alcuni, Schettino, dopo l’in-sano gesto, è libero di difendersi e poiritornare a casa? Come mai Lusi, dopoessersi fregato una montagna di soldipubblici, cioè derivanti dal nostro lavo-ro, dopo un mese di clausura sembrasparito nel nulla? Per questi soggettiperché non è stata applicata la custodiacautelare? Mi viene da chiedere se solo chi è accu-sato di associazione possa incorrere inquesto provvedimento (cosiddetto art74 ) o chi, come me, ha peccato di inge-nuità, credendo nel lavoro lecito e albene della famiglia , non riuscendo atrovare nel codice penale nessun riferi-mento a tale aggettivo.E poi non parliamo del trattamento checi viene riservato, consentendoci divedere i nostri cari solo quattro ore al

mese più un'altra se si hanno bambinipiccoli, come se avessimo la peste,manca soltanto che ci mettano in qua-rantena.Intanto sono rinchiuso in una cella cheio considero come una tana, nella qualemi rifugio dalla realtà che non riesco piùa comprendere e mi sfugge, non riescopiù a distinguere il bene dal male, comeci esortava a farlo il nuovo Vescovo, checi ha onorato della sua presenza in que-sto luogo avvolto dal nulla e forsedimenticato da Dio, il quale tarda adapplicare la Legge Divina illuminandochi deve giudicare e punire i veri colpe-voli, per trasformare il mondo intero inun prato pieno di fiori e di colori accesitanto quanto la voglia di vivere in pace esenza ingiustizie.Ma questa cella è luogo anche di malin-conia, di sfogo e di pianti che mi porta-no ad una triste solitudine e al pensierodi un mondo che vedo sempre piùsprofondare negli abissi, negli inganni enell’ingordigia di persone sempre piu’incapaci .Carissimi figli miei scusatemi se mi sonoperso nei miei tormenti, d’altronde que-sta lettera è indirizzata a voi, e per primacosa vorrei dirvi di credere nei valorifondamentali della vita, di studiare, e amalincuore, se potete, allontanatevi da

questa terra maledetta dove qualcunouna mattina si è svegliato sognando chequi si e’ o mafiosi e ricchi o deboli epoveri, categorie alle quali vorrei chevoi non apparteneste.Voglio scusarmi prima con te Irene, checon quel sorriso mi inebri il cuore, pernon essere stato presente alla tua PrimaComunione, ai tuoi saggi di danza, allatua vita quotidiana, che soprattutto aquesta eta’ richiede la mia presenza ;Poi voglio scusarmi con te Vincenzo,luce dei miei occhi, perche’ sono statoassente al tuo compleanno, non ti hopotuto seguire a scuola di calcio , nonson potuto venire davanti a scuola adaspettare l’uscita e vederti gioire assie-me ai tuoi compagni .Mi scuso con voise qualche vostro amichetto vi prendein giro perche’ avete il papà in carcere;non arrabbiatevi, dite loro che io vivoglio un mondo di bene e darei la vitaper la vostra felicità, mi avete rubato ilcuore ma sopravvivo e sconfiggo tutte leavversita’ grazie all’amore che mi date ela gioia di sapere che siete i miei figli.Permettetemi, gioielli miei, di ringrazia-re dal profondo del cuore anche lavostra mamma la quale si è dimostrataforte e benevola nell’affrontare questabrutta realtà.Moglie mia, continua a stare al miofianco con la pazienza di sempre; riser-va una carezza ed un bacio ogni sera ainostri angeli da parte mia, e vedrai cheil nostro amore sarà l’antidoto controquesto doloroso momento.Ringrazio tutta la mia famiglia e gliamici più cari sempre vicini ai miei figliVi amo da morire, Irene e Vincenzo, ilvostro caro papà.

Carlo Piscioneri

“Ai miei figli”

Giorno 6 agosto alle ore 17:00, presso il Centro Culturale “Falcone-Borsellino” di contrada Giardino nel Comune di San Luca, verran-no consegnati due premi in denaro ai vincitori dei “concorsi di idee”indetti dall’Amministrazione per “un parco urbano” e per “un’areaattrezzata con annesso monumento ai caduti”. Nel corso della man-ifestazione saranno esposte e illustrate tutte le proposte progettuale.La partecipazione all’evento è aperta al pubblico.

SAN LUCA PREMIA PROGETTI DI ARCHITETTURA

I trasporti del Nord migliori di quelli del Sud, un mito da sfatare?SARA LEONE

Tutti crediamo in strutture sovrannaturali, tra-sporti all'avanguardia, mezzi impeccabilmentepuliti, moderni, ma soprattutto nuovi.Forse tutti crediamo in un Nord sempre ecomunque migliore del Sud.E per certi aspetti lo è. Lo è per l'organizzazio-ne -straordinaria- delle risorse, lo è per alcuniservizi offerti. Non lo è perché al Nord, ladistinzione fra le classi sociali, più o menoabbienti, è ancora più marcata.C'è chi può permettersi la prima classe su untreno regionale, con i sedili in pelle, lo schiena-le confortevole e una piacevole aria condizio-nata. C'è poi la stragrande maggioranza chedeve disporre di una miserevole seconda clas-se, con cagnolini (con tutto il rispetto per icagnolini), odore di sudore, finestrini guasti,posti a sedere sempre esauriti e sofferenza pertutto il viaggio.

E dalle stazioni centrali per raggiungere le fio-renti cittadine sul mare è un inferno.Specialmente d'estate.E noi che pensavamo che certe cose succedes-sero solo "giù al Sud". Così si realizza che alsimpatico trenino di Siderno, basterebbeaggiungere venti carrozze e sarebbefatta...avremmo un treno di tutto rispetto, oalmeno avremmo un treno come quelli alNord. La prima classe quasi sempre vuota, soloqualche posto a sedere occupato con classeacquisita da fiorenti manager in giacca e cra-vatta, che potrebbero, talvolta, iniziare a soffri-re di solitudine.E qualche volta la gente con biglietto per laseconda, amareggiata e disperata, si intrufolanella prima classe, con la speranza di non rice-vere sgradevoli visite da parte del controllore.Qualche volta succede, il controllore non sale,e un posto rigorosamente in piedi sulla secon-da classe è libero, qualche furbetto si è imbuca-

to sulla prima. Altre volte meno fortunate, arri-va il controllore che con innata calma e corte-sia invita i passeggeri a dirigersi verso la classedel biglietto acquistato (sempre e solo la secon-da). O se volessero usufruire del confort dellaprima, pagare la differenza.Dopo aver constato la situazione: recarsi in unasauna, con diversi cattivi odori, e scomoditàinaccettabile, rigorosamente in piedi, o pagarela differenza e rimanere in prima classe?Quelli che se lo possono permettere infilano amalincuore la mano in tasca, gli altri si armanodi forza di volontà e scendono negli inferi, chis-sà in quale girone.Insomma anche al Nord questa è la storia: i ric-chi usufruiscono di servizi ottimi, la fasciamedio-bassa della popolazione si deve accon-tentare di servizi a pagamento neanche degnidi questo nome. Così noi gente del Sud realiz-ziamo che il tanto acclamato Nord, è anchequesto.

CONCORSO D’IDEE: LA RIGENERAZIONE URBANA LOCOMOTORE NELLA CAPITALE DELL’ASPROMONTE ORIENTALE

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COPERTINA

Messicani e calabresiNarcotraffico

«Imprenditori calabresi nello Yucatanstanno comprando tutto cash».

Un riciclo dei soldi del narcotrafficocotto e mangiato sul posto

subito diversi attentati -. Tra l’altro sottoli-nea il giornalista de “la Repubblica” è«una città in cui non uccidono mai nessu-no. In Messico, in quella zona c’è statosolo un omicidio». Business is business, ei narcos lo sanno. Quindi anche il Messicocome tutte le frontiere criminali si dividein zone d’influenza e in zona d’investi-menti e di guerra tra bande. «Lo Yucatanè la zona degli affari. La zona più carognaper i giornalisti è lo stato di Vera Cruz. Ilconfine con il Texas è il territorio del traf-fico, si contano fino a 76 omicidi in ungiorno. C’è un paesino al confine con ilTexas che è passato da 25.000 a 1.000 abi-tanti, sono tutti fuggiti per le guerre tracartelli». I cartelli si sono divisi il territorio, sono ipadroni indiscussi di intere aree delMessico. Durante la nostra conversazioneaccenniamo solo qualche nome, ma

«negli ultimi dieci anni hanno ucciso 76giornalisti e ne sono scomparsi 16. Siamoandati nella zona dello Yucatan dove cisono gli investimenti immobiliari e nelsettore turistico. Siamo stati a Playa delCarmen e abbiamo raccolto testimonian-ze significative di operatori immobiliarimessicani, ma anche italiani. Ci sarebbeuna grande quantità di “imprenditori”calabresi che compravano in manierasospetta tutto in contanti. Questa notizia

poi c’è stata confermata anche da altrefonti che avevamo sul territorio». La con-ferma che questi investimenti sianosospetti e abbiano attirato l’attenzionedelle forze dell’ordine ci arriva quandoBolzoni fa riferimento a delle operazioniche i dipartimenti anti droga messicani estatunitensi hanno effettuato, operazioniin cui sarebbero stati arrestati calabresiche operavano tra Canada, Stati Uniti,Messico e Calabria. Ecco di nuovo il col-

legamento: Canada, Stati Uniti, Messicoe Calabria… Moreno Gallo. La riscoper-ta dell’America.La zona di Playa del Carmen è una bollafelice, un paradiso. È una zona per cui inarcos hanno un reverenziale rispetto,perché produce ricchezza, perché attiraturisti. «Cancun è una città di mafia» hadetto a Bolzoni Mario R. MenéndezRodriguez, direttore di “Por Esto” - gior-nale di denuncia dello Yucatan che ha

La Riviera Maya e la Riviera Achea sono legate a filo doppio. Acollegarle un corridoio che percorre gli Stati Uniti e il Canada. Eun boss ammazzato sotto il sole di Acapulco, Moreno Gallo

IN MESSICO

SERVIZIO A CURAELEONORA ARAGONA

L’11 novembre 2013, sotto i 29 gradidel sole di Acapulco, è stato uccisoMoreno Gallo, boss della ‘ndranghe-

ta in Canada. Il segnale è chiaro, l’omicidioè il simbolo della faida canadese che si èinnescata con lo spostamento del baricen-tro del narcotraffico dalla Colombia alMessico. I 65 morti in 5 anni nel crimeitalo-americano nascono dal nuovo Edendel traffico di droga, nascono dal nuovopotere dei cartelli messicani. Ai calabresiamano la tintarella perfetta che possonoprendere sulle spiagge messicane.A sciogliere alcuni dubbi sono le parole diAttilio Bolzoni, giornalista de “laRepubblica”, che incontriamo di ritornoproprio dalla terra dei narcos. I calabresisono i più forti in Messico? «Sì, credo di sì.Vedi siciliani ce n’è veramente pochi eanche napoletani. E poi i calabresi stannocomprando tutto cash». Questa sì che èuna novità. Se quello che dice Bolzonivenisse confermato sarebbe un nuovomodo di fare business. In Colombia landrangheta non ha mai investito, mentre aquanto sembra in Messico si sta dandoall’assalto del mattone riciclando diretta-

mente sul posto grossi quantitativi di dena-ro provenienti della coca, e da altro. Cottoe mangiato. Certo la Colombia non era ilMessico, l’appeal turistico non è paragona-bile. Bolzoni e Massimo Cappello, il registacon cui sta lavorando ad un documentariosui giornalisti uccisi in Messico, sono statisulla costa caribica del Messico, chiamataanche Riviera Maya. Un posto suggestivo,storico, turistico. Un luogo in cui non sem-bra neanche di trovarsi nel paese in cui

VA AL MASSIMO

LA ‘NDRANGHETA

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DOMENICA 03 AGOSTO O 17www.rivieraweb.it

«Questo giornale è blasfemo» avrà pen-sato Attilio Bolzoni, giornalista de “laRepubblica”, leggendo quanto abbia-

mo scritto sull’inchino di Oppido. Ha decisoquindi di incontrarci nella nostra redazioneper tentare di capire le nostre posizioni piutto-sto divergenti e singolari sul caso del mese.Era in Calabria da qualche settimana di ritor-no da un viaggio in Messico, dov’era stato conMassimo Cappello, documentarista, per rea-lizzare un video reportage sui giornalisti uccisinella terra dei narcos. Hanno la pelle bruciata dal sole, lui e il suoregista, sono sudati e avrebbero bisogno di unpo’ di riposo quando giungono in redazione.Invece con piglio deciso Bolzoni dice:«Facciamo dieci minuti di riprese». È unarichiesta ferma, a cui non si può dire di no. Iltono calmo e la statura di Bolzoni non devonotrarre in inganno, è un generale. E credo chela pacatezza nel parlare e la sobrietà nel porsi

in una discussione molto accesa sarebbero leg-germente intaccate.Attilio Bolzoni è un esperto di crimine. La suaè un’esperienza maturata sul campo, nellaSicilia delle stragi dei corleonesi e dei maxiprocessi. Viene da una scuola dura e di livel-

lo com’è stata quella de “l’Ora”. Neglianni ha più vote fatto capolino in

Calabria e nella Locride per rac-contare alcuni episodi, uno sututti è stato l’omicidioFortugno. «Sono venuto in Calabriaqualche settimana prima deldelitto. In regione regnavauno strano silenzio e tor-nando a Roma ho dettoad alcuni colleghi e al

direttore guardate chesta succedendo qualcosa

in Calabria. C’erano tutte le condizioni e c’eral’aria perché da un momento all’altro accades-se qualcosa. Dopo aver fatto venticinque annidi Sicilia certi dettagli li cogli. Qualsiasi giorna-lista siciliano, allenato nella palestra Palermo,avrebbe capito le stesse cose». Però non sonostati tutti allenati nella palestra Palermo.Come non tutti scavano sotto la superficie. Maquesta è un’altra storia.Dicevamo, l’omicidio Fortugno. «Secondo mesi è scoperto molto poco. AlessandroMarcianò, alias Celentano, è stato condanna-to dalla cassazione come mandante? Ecco ioda cittadino italiano e da giornalista che inve-stiga su queste cose non mi ritengo soddisfat-to da questo esito giudiziario. Credo che que-sto omicidio, più politico che mafioso, sia natoin ben altri contesti e che non ci si possa accon-tentare di Marcianò come mente di questodelitto così delicato, unico delitto eccellente inCalabria negli ultimi vent’anni. Come non misoddisfano le indagini intorno all’omicidioMattarella, Pio La Torre, sui poliziotti uccisi aPalermo e sui giornalisti uccisi e scomparsi». Se in Sicilia fosse stato ucciso un vicepresi-dente della Regione con le stesse dinamiche emodalità come lo avresteraccontato?«Dipende dalla persona di cui siparla. Con Lima non c’è stata nessuna pru-denza sapevamo che era storicamente legato adegli ambienti mafiosi di Palermo ci sonoquintali di atti parlamentari che lo legavano acerte realtà. Su Fortugno che cosa c’era perinsinuare qualche sospetto? Posso dirti che èvero che c’era una situazione complicata dalpunto di vista politico. C’era stato un governodi centrodestra e poi uno spostamento vistosodi voti che aveva fatto vincere il centrosinistra,soprattutto tra il reggino e la Locride. Quellospostamento di voti molto importante avevadeterminato la vittoria di un partito a discapi-to di un altro. Ecco credo che in quello sposta-mento e nelle manovre politiche intorno aquello spostamento sia da ricercare l’omicidioFortugno. Ma la vittima è vittima innanzitutto[e questo non è mai stato in discussione, nda].Mi hanno insegnato a vederla così, certo mirendo conto di quello che dici. È una storiamolto complicata, tra il reggino e la Locridec’è un grumo di potere molto trasversale da unpunto di vista politico». Quindi sul casoFortugno forse c’è ancora qualcosa da dire?«Imagistrati se non hanno prove non possonocondannare. Noi che siamo osservatori esterniabbiamo il dovere di andare oltre. In questocaso credo che mentre per le stragi siciliane siapassato troppo tempo per riprendere in manoi fili, per il delitto Fortugno, essendo più recen-te, si potrebbe ancora risalire alla verità». Quindi c’è un problema nel lavoro investigati-vo in Calabria? «La lotta al crimine calabreseè iniziata con grandissimo ritardo. Quando èarrivato Pignatone diversi anni fa insieme aPrestipino, Cortese. La loro squadra fu defini-ta modello palermitano. Fino ad allora non siera fatto nulla. Lì secondo me hanno iniziatouno straordinario lavoro che è stato l’annozero della lotta contro la ‘ndrangheta. Anchela nuova squadra sta proseguendo in manieraaltrettanto straordinaria, ma ripeto è l’inizio diuna stagione. L’accoppiata procuratore

Pignatone prima, poi Cafiero De Raho,con l’impegno di un pezzo dello Statoper affrontare questa emergenza credo

sia stata estremamente importante». «Un pezzo dello Stato». Bolzoni è uno

che sceglie con cura le parole, lo fa permestiere e ha alle spalle un’esperienza tren-

tennale. La sua espressione è studiata.Quello delle complicità che hannopermesso alla mafia, prima, e alla’n-

drangheta, poi, di crescere è uno degliaspetti che Bolzoni cita spesso parlando di cri-minalità e potere. «Se lo Stato per 40 anni si èdisinteressato della Calabria e della sua crimi-nalità poi è stato difficile aggredire il proble-ma».

ormai i gruppi messicani sono conosciutiin tutto il mondo. D’altra parte i signoridella droga, come spesso sono definiti daigiornalisti, ostentano il loro predominio.Su “Internazionale” in un articolo del 24Luglio 2013, dal titolo Quali sono i princi-pali cartelli della droga messicani, svettavauna foto della Reuters/Contrasto del foto-grafo Tomas Bravo in cui era ritratta unamontagna marchiata, neanche si trattassedi un vitello, con una “Z”. La “Z” dei LosZetas, cartello composto da paralimitarifuoriusciti dal cartello del Golfo, è ritenu-to il cartello più grande, più crudele e agi-sce nello stato di Tamaulipas, nel nord estdel paese. Sulla costa del Pacifico c’è il car-tello Sinaloa, era il numero uno fino all’en-trata in scena dei Los Zetas, famoso per lacapacità di corruzione di polizia e rappre-sentanti del governo. Ha perso poterequando il cartello Jalisco, che usava comebraccio armato, è passato dalla parte deiLos Zetas. Anche il cartello Beltràn-Leyvanacque alleato di Sinaloa e poi passò aisignori di Tamaulipas, opera nello nelPacifico in particolare nello stato diMorelos.Poi abbiamo il cartello del Golfo che staperò perdendo la sua influenza. Il cartellodi Juàrez è anche esso in difficoltà ed è inlotta con quello di Sinaloa, ma controlla uncorridoio importante tra il Messico e ilTexas, la città di El Paso. Ed infine laFamilia, con base a Michoacana, è un’or-ganizzazione indipendente ed è in guerracon i Los Zetas al fianco del cartello delGolfo. Ma la ‘ndrangheta con chi farà affari?Quale sarà il cartello con cui ha stretto unaccordo? Con chi Moreno Gallo intratte-neva rapporti ad Acapulco? E la Siderno

Group di Toronto?Il Messico ha molti legami con la Calabria.Non solo quella tratta Canada-Stati Uniti-Messico-Calabria. Non solo MorenoGallo. Non solo il Siderno Group.Sentendo parlare della guerra tra narcos,del traffico di stupefacenti e degli omicidiche avvengono nella Riviera Maya, il traitd’union con la Riviera Achea balza agliocchi. È ancora una volta una frase diBolzoni a trasformare un dubbio, unsospetto, una sensazione in qualcosa dipiù. Quando parlando degli omicidi deigiornalisti messicani ci dice che «Non cisono colpevoli in prigione e spesso, comein Calabria o in Sicilia, quando uccidonoun giornalista seguono la pista passionale.Sia per uomini che per donne. La maggiorparte degli omicidi di questi giornalisticontrariamente a quello che comunemen-te si pensa sono attribuibili a governatori,sindaci amministratori locali, a forze spe-ciali ed esercito, e solo il 7% ai narcos». Un pezzo del Messico combatte i narcos eun altro ci fa affari. I cartelli sono ingrassa-ti indisturbati per anni e con il beneplacitodi molti. E qualcuno gli vende armamentie munizioni e ha le mani sporche. Sembradi sentire il discorso che Bolzoni fa sullacriminalità in Calabria. Certo con le dovu-te differenze. Ma la domanda che sorgespontanea è la stessa per entrambe le orga-nizzazioni, narcos e ‘ndrangheta. Possibileche uno Stato, nel caso della ‘ndrangheta,o diversi Stati, nel caso dei narcos, non rie-scano a sconfiggere questi criminali?Possibile che questi criminali siano cosìpotenti da essere quasi intoccabili? La domanda a Bolzoni l’ho posta in mododiverso e per quanto riguarda la ’ndran-gheta. Credo però che la sua risposta possavalere per entrambi i casi. «Da quello cheho capito credo che la ‘ndrangheta abbiasalvato, dopo le stragi del 1992, il sistemacriminale italiano. Credo che questa siauna certezza anche vista l’espansione cheha avuto in tutta Italia, in tutta Europa enel mondo reinvestendo secondo mequantità infinite di denaro proveniente daltraffico di stupefacenti. Per non parlarepoi dei rapporti con pezzi delle istituzioni.Credo che la ‘ndrangheta non sia una sem-plice organizzazione criminale. La diffe-renza tra il crimine comune e il criminedella criminalità mafiosa è che la prima havissuto ai margini della società ed è semprestata combattuta dal potere. La secondainvece ha sempre vissuto dentro la societàed è sempre stata protetta dal potere. Nonsi spiegherebbe altrimenti com’è possibileche da cento anni continuiamo a parlarnecome se si trattasse di un’emergenza, men-tre loro stanno lì giorno dopo giorno adingrassare». E precisa che «le organizza-zioni criminali tradizionali italiane, laCosa nostra siciliana, la ndrangheta cala-brese, la camorra napoletana esistono da150 anni, da quando esiste l’Unità d’Italia.Credo che non si tratti quindi di organizza-zioni di volgari malfattori perché se cosìfosse, se fossero solo dei malfattori, degliassassini soltanto trafficanti di droga loStato li avrebbe spazzati via in un attimo.Ma crediamo davvero che il problemasiano Riina, Peppe Tiradritto, o chi perloro o i Mammoliti o i Piromalli o iMadonia. Loro non sono volgari malfatto-ri, loro passano e sono passati, mentre lapotenza delle mafie è sempre rimasta.Credo che la loro forza stia nelle loro com-plicità e Cosa Nostra ha una storia cente-naria di complicità come credo la abbia landrangheta».

Il giornalista de “laRepubblica”, ospite

della nostra redazione,sostiene con convizione

che le mafie non sianosolo bande di malfattori,

ma che sopravvivanograzie alle complicità

dello Stato. «Lo Statoper 40 anni si è

disinteressato dellacriminalità calabrese»

Dall’inchino di Oppido

all’omicidioFortugno.

A ritroso conAttilio Bolzoni

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DOMENICA 03 AGOSTO 18www.rivieraweb.itCULTURA E SOCIETÀ

Kaulon o Kaulonia anticamente fu una importantecolonia della Magna Grecia, i cui resti sorgono neipressi di Punta Stilo, nel comune di Monasterace, inprovincia di Reggio Calabria. L'area intorno al sito sucui insisteva la poleis viene chiamata dagli archeologiKauloniatide. La sua nascita è di origine incerta comepur anche la sua reale fondazione e diretta dipenden-za, ma la ricerca archeologica è infatti concorde nel-l'individuare nell'VIII secolo a.C. il periodo di fonda-zione di Kaulon; probabile fosse una colonia alledipendenze di Kroton scelta per la sua posizione stra-tegica. Fonti antiche accertano che Kaulon avesse unporto con doppio approdo situato alla foce della fiu-mara d'Assi e che fosse quindi una città che commer-ciava molto in legname. Un luogo ricco di materieprime quali pietra, magnesia, sale, oro e piombo, chesarebbe stato anche un centro per la produzione dimanufatti in metallo e vasellame, a dimostrazionedelle importanti monete ritrovate dal 1911 ad oggi. Kaulon aveva una attività produttiva e commercialemolto fiorente su tutto il litorale Jonico e forse anchecon l'attuale Sicilia e non si esclude la possibilità dicollegamenti commerciali diretti con la Grecia. Lapiccola colonia attirava molti nemici delle zone limi-trofe che probabilmente l'anno invasa e saccheggiatapiù volte nei secoli. La storia, l'arte, il valore di questoluogo sono ancora nascoste nelle sue terre, segreta-mente tutto custodito. Sono infatti resti di questoluogo i testimoni diretti mediante i quali si attestal'importanza di Kaulon nel tempo che fu. Oggi que-sti ruderi costituiscono il Parco Archeologico. Lastruttura della città prevedeva l'esistenza di un centrourbano principale, cinto da mura e posto al livello delmare, all'interno del quale era presente un tempiodorico, di cui ancora oggi sono visibili le fondamenta.Secondo gli studi effettuati, alla costruzione di questotempio avrebbero partecipato maestranze prove-nienti da Siracusa, data l'alta quantità di calcare sice-liota. L'area antistante il tempio era altresì occupatadal centro abitato, come testimoniato dai reperti iviritrovati, e che testimoniano la progressiva erosionedella costa nell'area. Il tempio della Passoliera, di cui si possono ammirarei ritrovamenti, e una ricostruzione nel MuseoNazionale di Reggio Calabria, era dotato di tegolecon incasso multiplo a dentiera. Sfuggiti ai predatoridi opere d'arte, vista l'incuria che si è protratta neltempo sul sito archeologico di Kaulon, una serie divasi, piatti decorati di grandi dimensioni e arule voti-vi del Tempio. Nell'area archeologica di Kaulon, adimostrazione di una cultura che si è protratta neisecoli, è stata ritrovata una pavimentazione con dise-gnato un drago di epoca successiva a quella greca,attualmente custodita nei musei di Reggio Calabria.L'opera detta Drakon è di estremo interesse archeo-logico e artistico. È il reperto rappresentativo di tuttal'area archeologica di Monasterace. Migliaia di reperti provenienti dagli scavi effettuati aKaulon, che sono oggi custoditi nel Museo Nazionaledi Reggio Calabria e nel Museo archeologico diMonasterace Marina nei pressi del Tempio Dorico.Tra i reperti una nota particolare va alle monete.Kaulon è stata la prima al mondo a coniare monetein argento. I ritrovamenti confermano anche unaeccellente manifattura nelle lavorazioni e le icone.L'argento per il conio veniva estratto nella vallatainterna oggi denominata Stilaro, conosciuta anche inepoca moderna per le miniere da cui si estraevaMobildeno.

Il Dragone di Kaulon

ARTE E DINTORNIdi Domenico Spanò

SCOUT: ALVIA LA ROUTENAZIONALE

Èl'evento che ogniscout tra i 16 e i 21anni sta attendendo

con ansia e trepidazione: laroute nazionale 2014. Dicosa si tratta? Sono oltre30.000 giovani che, con zainoin spalla e tanta voglia diavventura, percorreranno apiedi diverse strade (metafo-ricamente definite come stra-de di coraggio), dal 1 al 6agosto. Saranno 456 i cordo-ni di giovani che si muove-ranno in 20 regioni. Poi, dal 7al 10 agosto, avverrà l'incon-tro di tutti i partecipanti alparco regionale di SanRossore (Pisa). Presenteanche la Locride che vedrà ilclan/fuoco di Gioiosa Jonicaimpegnato in un'esperienzanautica in Puglia, ilclan/fuoco di Locri che inve-ce percorrerà tutta l'Italia perarrivare nel fresco Trentino equello di Roccella diretto aRoma. Il clan/fuoco diSiderno, ponendo uno sguar-do ai nostri bei boschi, hainvece deciso di ospitare ungruppo scout della Sardegnaed uno di Milano. Partirannodalla Comunità Incontro diZervò a scendere fino allaLimina, fino ad arrivare aSiderno, per poi recarsi tuttiinsieme al grande incontro aPisa. Sarà il sentiero deiBriganti ad inaugurare ilcammino del Siderno e deisuoi amici fino a concludersicol sentiero dei Greci. Ogniclan mobile di formazionesarà munito di un cellularecon GPS che traccerà intempo reale la strada percor-sa: il 7 agosto si avrà una car-tina completa che si interse-cherà con altre centinaia ditragitti. Inoltre, ogni clansarà impegnato lungo il cam-mino a scrivere la Carta dicoraggio, un impegno di tuttii giovani verso il Paese e laChiesa. Ogni clan lasceràlungo il proprio percorso unatavoletta nel luogo per essopiù significativo con unafrase forte. Per cui, se vi capi-terà di passeggiare per lenostre montagne e di leggereuna frase che vi farà riflette-re, sappiate che sarà il segnodi un gruppo di giovani chesperano e auspicano il cam-biamento. Non ci resta cheaugurarvi buona strada.

Sara Jacopetta

Anche la Calabriaospiterà un cordonedi giovani

Donne lavoro e... prospettive

La rinascita del Sud

Si è tenuto sabato scorso, a S. Ilariodello Ionio, il convegno Cisl “Donne,lavoro e... Prospettive”, organizzato dalCoordinamento Donne ReggioCalabria, sul tema dell'occupazionefemminile e giovanile. A introdurre ildibattito Nausica Sbarra, responsabiledel Coordinamento Donne Cisl, che hadiscusso a lungo riguardo alla fortenatura sessista nel mercato del lavoro ela necessità di valorizzare il ruolo e lecompetenze delle donne, per dare uninput alla crescita economica e socialedel nostro paese. Sbarra ha presentatopoi il Piano Garanzia Giovani, partito il1 maggio, un progetto che si pone comeobiettivo l'inserimento dei giovani dai15 ai 29 anni (i cosiddetti Neet, che nonstudiano e non lavorano) all'interno diuna realtà lavorativa o formativa,mediante tirocini, contratti di appren-distato, eccetera. Se da un lato il pro-getto Garanzia Giovani è un buonpiano di contrasto della disoccupazionegiovanile, dall'altro rappresenta un'op-portunità per ripensare e riqualificare iservizi pubblici per l'impiego, collegan-doli alle agenzie di lavoro private. Nelcorso del dibattito il sindaco si è com-plimentato per l'importanza dell'inizia-tiva facendo peraltro un appello allafutura classe politica: “Serve un impe-gno serio e preciso per i giovani e ledonne di questa nostra terraCalabrese”. Dopo l'introduzione diNausica Sbarra, Maria Simone, compo-nente del Coordinamento Donne, hamoderato i lavori presentando

Giuseppe Gullace (direttore Centroper l'impiego di Locri), l'imprenditoreRosario Condarcuri, Mario Diano(Presidente Istituto Europeo superioreper il turismo di Locri) e il consigliereregionale Nino De Gaetano. Il dott.Gullace ha posto l'attenzione sui datiallarmanti raccolti dal centro per l'im-piego di Locri, che mostrano comenella Locride ci siano circa 36.128 per-sone prive di un'occupazione.Condarcuri ha invece sottolineato lanecessità di salvaguardare e promuove-re l'imprenditoria locale, mentre Dianoha proposto il turismo come ancora disalvezza per la Calabria. Il consigliereregionale De Gaetano ha posto l'accen-to sull'unità e l'aggregazione che devo-no caratterizzare il percorso comune diassociazioni sindacali, classe politica eterritorio. Insomma, per le donne e per

i giovani la situazione calabrese ètutt'altro che facile, basti pensare chenella nostra regione sono presenti ven-tiseimila donne disoccupate in piùrispetto al 2011. Un quadro generalepiuttosto preoccupante, soprattutto sesi tiene in considerazione la discrimina-zione sessuale che viene portata avantisotto gli occhi di tutti ancora nel 2014.Ha concluso i lavori il segretario pro-vinciale Domenico Serranò sottoli-neando che il sindacato è quella manoche aiuta giovani e donne a diventarefuturi lavoratori. Nel mondo le donnehanno sempre più visibilità e ruoli diprestigio, ma la Calabria è in ritardo sututto, non poteva certo fare eccezionein questo. La CISL con una sola fraseconclude: “dobbiamo diventare ciò chevogliamo vedere”. (lr)

Sabato scorso un partecipato convegno CISL a S. Ilario dello Ionio

KATIA CANDIDO

Il Meridione d'Italia, vittima di un assetto sociale edistituzionale: classi dirigenti interessate all'estrazionedella rendita, quali la terra nell'800, i finanziamentipubblici nel 900, più che agli investimenti produttivi eche hanno lucrato, sulla miseria della stragrande partedei loro conterranei. Vittima della mafia e dei ricattiche però ha anche la determinazione di affermare ilproprio diritto ad essere libero. Questa è la storia diun risveglio, di occhi che si sono aperti sulla realtàmolto spesso inaccettabile, di persone che hanno final-mente potuto guardarsi intorno e riconoscere i dannida loro subiti e poter chiedere finalmente “Giustizia”.La storia di persone che si sono riconosciute le unecon le altre ed ora, pronti ad aggregarsi per gridare:“non vogliamo sopportare più”. E sono molte le cose che non vogliono sopportare più,il ricatto tradotto in “salute o lavoro” che per decenniha avvelenato il sud dall'indifferenza generale,sostanze tossiche che s'infiltrano nella nostra terrainquinando il nostro cibo o peggio, veleni non alimen-tari ma sociali che s'introducono all'interno del nostroessere rendendo molti di noi privi di senso civico emorale. Sono cittadini qualsiasi che lentamente pren-dono coscienza delle proprie capacità e trovano in sestessi, ma anche nell'impegno condiviso, il coraggio, lafiducia e la forza per rialzarsi e rifondare la comunitàin cui vivono, lottando per il prevalere della legalità. Èquesto il messaggio che ci giunge dal capolavoro diPino Aprile “Il Sud puzza”, storie di vergogna e diorgoglio. Quella puzza transitoria, avvallata da troppotempo ormai che sta a significare il passaggio da uno

stato remissivo ad uno stato di ribellione civile, crean-do delle associazioni, dei gruppi che lottano insiemeper la rinascita del Sud, sottomesso per anni da coloroche si sono serviti dei nostri paesi per riempirsi le pro-prie tasche attraverso la criminalità organizzata. Storieesemplari, di gente che con coraggio e determinazioneha sfidato il potere mafioso molte volte a rischio dellapropria vita. La società sta cambiando, grazie ai valori,ai sani principi e alla cultura; anche noi siamo italiani,anche noi abbiamo una dignità. Adesso Basta!

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Soffermarsi sugli aspetti positivi diuna Regione sembrerebbe impresaardua tenendo in considerazione il

periodo delicato del nostro Paese maquando l’arte impera è doveroso farlo.La sinergia, le idee propositive, gli stimo-li produttivi, le continue creazioni sononecessari per lo sviluppo di ogni territo-rio: Angelo Laganà rappresenta unaguida indispensabile per il decollo dellaterra di Calabria. Nasce a Melito PortoSalvo con le note musicali nel suo DNA,tant’è vero che a soli sette anni si iscrivea scuola di fisarmonica ed è sui tasti diquesto strumento che si forgia la sualuminosa carriera.“Camminavo per le vie di RoccellaJonica, racconta il musicista, con la miafisarmonica sulle spalle, più alta di me”.A 16 anni compone la sua prima canzonee partecipa ad un concorso radiofonicoRAI “ La Palma D’ Argento”, con il suobrano “dov’è l’amore”. Si aggiudicai ilprimo premio a livello nazionale. Perl’artista calabrese, un escalation di pre-stigiosi successi. Si laurea in Economia eCommercio, insegna Matematica manon è la professione di insegnante il suovero obiettivo di vita. Lascia i banchi discuola per dedicarsi totalmente alle suevere passioni. Musicista, editore, compo-sitore, giornalista, fotografo. Con i suoiscatti fotografici ha immortalato la storiadel calcio mondiale, fermando i pallonisulle traverse, prima che toccassero i pali,sulle linee della porta e le azioni deibomber più famosi. Angelo Laganà,quindi, è un artista poliedrico creativo,propositivo amante delle “unicità”.Uniche sono le sue composizioni musica-li per la RAI: scive le sigle de “LaDomenica Sportiva”- “Mondo Motori”-“Giro d’Italia”-“Contro sport”. Scrive lesigle per i campionati mondiali di calciodi “Italia ‘90”-“USA 94”-“Francia 98”.Le sue idee creative sono in continueespansione e crescita, spazia dalla musicaall’editoria, dal giornalismo alla fotogra-fia. Nella sua abitazione sita a RoccellaJonica, espone un vero museo dell’artesottolineando i momenti più prestigiosidella sua luminosa carriera. Alla pareteben messo in evidenza la lettera autogra-fa esclusiva proveniente dalla CasaBianca scritta di proprio pugno dal presi-dente Bill Clinton, la foto con il PapaGiovanni Paolo II, che l’ha ricevuto inVaticano, coppe trofei e la chiave dellacittà di Toronto, consegnata al talentuo-so Angelo nel momento in cui col grup-po “I figli di Calabria”, l’artista si è esibi-to nei locali e nelle piazze più importantidel Canada. Con “I figli di Calabria”, sto-rico gruppo di Soverato composto origi-nariamente da sei elementi, si raggiungo-no le mete musicali più ambite fino alpunto di diventare cittadini onorari dellacittà statunitense. La passione per l’editoria esplode dopoaver conosciuto il noto Ezio Greggio conil quale danno vita al magazine “MondoBiellese” e collabora per lunghi noveanni. La sinergia con il Greggio naziona-le, porta Angelo Laganà a cimentarsianche nelle vesti di attore riscuotendograndi successi di pubblico con il film“Sbamm”. Numerosi le testate sportivea sua firma: dopo aver seguito per unlungo periodo le imprese della squadradel Catanzaro, diventa direttore di“Roma Mia”, quindicinale illustrativodelle imprese della Roma Calcio perventi lunghi anni. Scrive l’inno dellaRoma “Samba Romano”, approda conl’editoria e con i suoi scatti fotografici sututti i terreni di gioco della seria A. Segueil cammino della “Nazionale Italiana di

Calcio”, pubblicando il Magazine” ItaliaMia”, di cui è editore per dieci anni,seguendo la squadra in tutto il mondo.Le idee del vulcanico Angelo Laganàsono in continua evoluzione. Scritturatodalla FRE.MUS, casa discografica deiFratelli Reitano, scrive per il grandeMino quattro brani destinati a fare il girodel mondo. L’ amore per la sua terra diCalabria lo porta, però, a fare ritorno nelsuo paese d’origine ed ecco che in occa-sione dell’ingresso nell’olimpo del calciodella Reggina di Lilli Foti, il giornalistadecide di dedicare un quindicinale spor-tivo a favore della squadra dello Stretto,tra le firme autorevoli anche quella diAntonello Lupis. Nasce il giornaleRegginAlè, diretto dallo stesso Laganà,autore non solo dell’iniziativa editorialema anche delle numerose fotografie cheimpreziosiscono l’operato. Scrive lemusiche dell’omonimo inno amaranto,“RegginAle’”, i testi sono dell’ autriceRosella Garreffa la quale ha cantato einciso il brano ad opera di Massimo Idàtecnico del suono nella Master recordingdella Capitale; i cori di CarmineGarreffa. Trentamila le copie distribuiteallo stadio Granillo di Reggio Calabria alpunto da interessare la stampa e i medianazionali. “RegginAlè, puntualizzaAngelo Laganà, si è posizionato primo inclassifica per 21 settimane davanti ad inniimportanti come quello della Roma,Juventus, Milan, nel programma RAI,“Tutti i Calci Minuto per Minuto”. LaReggina in seria A continua a regalareemozioni ed ecco che la coppia vincenteLaganà- Garreffa, decide di dare spazioad un altro lavoro musicale “ RegginaReggina Reggina, con l’ausilio del gior-nalista Tonio Licordari. Le più grandetestate giornalistiche e programmi televi-sivi si sono interessati di tale iniziativa.La presenza di Angelo Laganà nei ret-tangoli verdi di gioco non è finalizzatasolo all’ uso della “penna” ma anche perusufruire di scatti fotografici d’autore inun passaggio epocale dall’analogico aldigitale destinati a lasciare un’improntaindelebile nella storia dei tempi.Fotografo in Italia, Europa, Americhe,anche la squadra Nazionale Cantanti hapotuto usufruire dell’arte del figlio diCalabria. Con i suoi lavori artistici il foto-grafo Nazionale è stato presente anchealla BIT di Milano nel 2013 e 2014 ani-mando con i suoi libri illustrati su cartapatinata lucida l’evento.Produttore musicale e scopritore ditalent i fa della stessa Rosella Garreffa,una musa Amaranto e una cantante alivelo nazionale e non solo. Scrivono“CapoSud”, su idea del giornalistaDomenico Lanciano come inno dellaCalabria proposto, poi, alle Olimpiadi diAtene, indescrivibile successo in Grecia.Successivamente, “Amori Mediterranei”

– “Calabria Terra Mia”- e il DVD con leimmagini più belle della RegioneCalabria da Monasterace aBrancaleone.Varca l’oceano l’Angelo nazionale eapproda a Cuba (115concerti),Argentina, Buenos aires, Australia,Marocco, Uruguay, Brasile, s’ innamoradel bello, traduce le emozioni in musica,immortala la vita, canta, suona incanta lagente del luogo fino ad essere ospite ditutte le emittenti televisive e radiofoni-che: il successore di Astor Piazzolla hapreso il volo verso mete irraggiungibili.Torna in Italia per essere premiato al tea-tro “ Il Bagaglino” , insignito del PremioMuseo” di Roma. Mike Bongiorno lopremia per la migliore fotografia, ilpopolo lo applaude e lo cerca. La suafisarmonica midi incanta Sanremo e conRosella Garreffa partecipa alla finale diSanremo giovani con il brano “Notte”,composto dall’ artista roccellese, aggiu-dicandosi la finalissima. “Emozioni inde-scivibili, dichiara il compositore Laganà,nell’ attimo in cui Rosella Garreffa, auto-re della parte letteraria ha cantato al tea-tro Ariston al cospetto degli autori, musi-cisti e ospiti prestigiosi del tempio musi-cale”.Oltre 500 i motivi composti e portati intournee nei 5 Continenti e depositati allaS.I.A.E. Come poter etichettare ungrande? su quale aspetto potremmo sof-fermarci per dare un’ impronta artistica achi come obiettivo finale ha lo scopo dirinverdire le proprie origini legate al Suddella nostra Penisola? L’impresa èalquanto ardua se si pensa alle varie sfac-cettature di una persona altamente pro-duttiva e creativa come Angelo Laganà.La locride e non solo può usufruire deisuoi lavori editoriali anche legati alla bel-lezza del territorio: libri , book fotografi-ci, dvd evidenziano attraverso scattiencomiabili i dettagli di un’ intera bellez-za. Roccella Jonia-Marina di GioiosaJonica- Città di Gerace: foto panorami-che e poster regalano agli ospiti calabre-si momenti di autentica ospitalità. Lemini guide, sua ultima creazione, inoltre,servono per impreziosire gli itinerari dichi sceglie la nostra terra. In cantiere?“Sarebbero sempre poche le idee perpoter valorizzare il nostro magnifico ter-ritorio, conclude l’ artista calabrese piu’famoso al mondo, ma con amore e pre-disposizione sarò sempre al cospettodella nostra gente”. L’ ultima sua faticamusicale , ancora in lavorazione, l’ innoufficiale del Roccella Calcio, cantato daRosella Garreffa, testi della stessa can-tante, musiche di Angelo Laganà.Quando la passione per l’ editoria e loscatto fotografico incontrano la musicaper dare vita alla melodia dell’ anima, li’c’ è Angelo Laganà.

LR

Angelo LaganàCULTURA ARTE E SPETTACOLO

e le sue nuoveMini-Guide

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BLOB

RIVIERA

L’Oroscopone fantascientifico per nerd by Giuditta

Ariete: linaspettatamente una personariconosce sulla vostra maglietta il voltodella dottoressa Crusher di Star Trek TNG,persino con la tuta di “generazioni”. Coltida commozione e stupore non saprete trat-tenere le lacrime e avrete uno svenimento.Dieci cc di tricordrazene in un ipospray,infermiera Ogawa!

Toro: la Forza è con voi durante unalotta senza quartiere contro il fantasma diBob Anderson. La minaccia dell'ombraincombe su di voi, con una sventagliata disciabolate ricaccerete i fantasmi nell'ombradell'oblio. Siete spadaccini raffinati.

Gemelli: se le vostre ossa di adamantiosentono troppo il potere attrattivo diMagneto, lasciatevi trasportare, perchéopporsi sarà inutile. Contate sui vostri poe-tri di autoguarigione immediata per argina-re i danni dell'impatto, e procuratevi unaGlock 17...

Cancro: avete perso la memoria persona-le nel tentativo di espandere il chip mnemo-nico piazzato nel vostro cervello. Peccatoche il chip contenesse il libro nero dellebuste paga e delle mazzette ai politici, percui la Polizia vi dà la caccia. Rifugiatevi nelquartiere degli emarginati e ricordate dicambiare l'acqua al delfino.

Leone: la pace regnerà nel mondo perchél'Umanità è protetta da voi, anche contro lostrapotere dei Meganoidi 'ndranghetisticommissariati. Ai vostri nemici spetta lamorte! Entrate in azione! E ora con l'aiuto delsole, avrete la vittoria. Scissione! Attaccosolare! Scontro! Energia!

Vergine: uscite fuori di casa e trovate unenorme roccia nera di forma parallelipedale,proprio davanti alla porta? Il vostro pcemette una lucina rossa e vi chiama“Davide”, minacciando di togliervi l'aria?Rientrate in casa, svegliate tutti e cancellatedalla vostra playlist tutti i brandi di Strauss.

W Boxeur

La “pennichellina”A Pino del “Paradise Beach”: “Oh! oh! oh! Lo sai perchè la gente s'arrovella e diceche la vita nun è bella? Perchè je tocca de campà de corza, e stretta in una morza, nunc'ha più er tempo della pennichella; ossìa, quella mezz'ora de dormita, che se facevanonno! La quale, dentro ar treno della vita... è er supplemento rapido dèr sònno!”

Chi dei due è Gonzalo Higuain? La stella argentinadel Calcio Napoli è stata vista aggirarsi dalle partidel lungomare di Siderno. Lo impongono i colorisociali bianco-azzurri dell’Argentina, del Napoli edel Siderno. Il nostro amico Danilo Romeo, separa-to dalla nascita, unisce alle capacità realizzative de“El Pipita” anche l’esplosività del fisico “un incro-cio tra due grandi centravanti argentini comeCrespo e Batistuta.

Noi di “Riviera” ci accorgiamo che è arri-vata l’estate quando a Siderno ogni annoarriva puntuale l’amico Antonio Cortesedetto “Scirea”. E lo comunica anche viatelefonino: “haò, so arrivato”

Come direbbe il mitico Ezio Greggio : è lui o non èlui...ma certo che è lui !! Direttamente dal lido diSiderno, solo per gli amici di Riviera una bella fotodi Teresa e Totò Spataro, alias “mutandone”.

È’ estate Scirea

Angela Fest

Ecco a voi in questa fotod’archivio il grande NinoBenvenuti ed il consiglie-re regionale OnorevoleCandeloro Imbalzano.Campione olimpico nel1960, campione mondialedei Pesi medi tra il 1967 eil 1970, è stato uno deimigliori pugili italiani euno tra gli atleti più amatidal pubblico italiano.Abile anche come com-mentarore

Totò & Teresa

Siderno, quartiere dei pescatori, 29 Luglio 2014. La mezza luna trail ponente e l'Orsa minore e una lunga tavola apparecchiata alcentro della ruga marinara e sotto una luce fioca. Nel posto d'o-nore meritato, Nonna Angelina Leonardo sorride al mondo cheva avanti, attorniata da decine di nipoti, pronipoti, dai figli a datutti quelli che la vogliono bene. Il sapore squisito di una seratad'estate che ricorre ogni anno, ci riempie i cuori di gioia e di festa.

Pesca ai gamberiPiazzare reti e trappole lungo miglia marine rincorsi dauccelli rapinatori e speranzosi di un boccone, cercandogamberi allegri che nel loro cammino a ritroso finisconoavviluppati nelle trappole. E battere lo Jonio in lungo elargo, per la gloria dei cocktail e delle fritture, come vec-chi bucanieri del mediterraneo, orgogliosi dei tesori itticie campioni della pazienza venatoria.

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DOMENICA 3 AGOSTO 23www.rivieraweb.it

SETTIMANALE

Bilancia: compostezza e diplomaziasono il vostro forte. Durante la partita ascacchi, se il Wookiee compie una piccolascorrettezza, siate prudenti e lasciate cor-rere. L'eroismo non è il vostro forte duran-te questa settimana. Una camminatasobria e un tono di voce piuttosto piattovi aiuteranno ad uscire dall'assedio delletruppe dell'Impero.

Capricorno: vi sentite un po' finti, comeartificiali, e avete il presentimento che nondurerete più di quattro anni? Brutto brut-to periodo, con pioggia a getto continuoe robaccia cinese da asporto come cena.Evitate isterismi e stranezze come passar-vi il nero attorno agli occhi con l'aero-grafo. Attenti alle dita.

Scorpione: in questo momento vi senti-te come privi dell'uso delle gambe, su unasedia a rotelle dell'anima? Inventatevi unaseconda vita, nella quale siete alti e blu, econ una manata potete far volare la testadel vostro fratellino piccolo o del capuffi-cio. Potrebbe capitarvi di dovervi scontra-re con una specie di capitano Kurtz, ma èil prezzo da pagare.

Sagittario: la salute in questo periodo vitormenta: dopo i pasti venite colti da convulsio-ni e crampi allo stomaco, che si risolvonosolo quando dalla vostra pancia escono, infila, un alieno, H.R. Giger resuscitato,Carlo Rambaldi putrefatto e SigourneyWeaver da giovane. Purtroppo il Gavisconnon è sufficiente.

Acquario: casa vostra vi appare piccolapiccola, come , diciamo una lavatrice in voloper la Luna? Potrebbe non finire qui, erompersi qualcosa durante il rimescola-mento dell'ossigeno (attivo), costringen-dovi a stringervi forte forte ai vostri paren-ti per risparmiare aria. Non preoccupatevi:vi aiuteranno il tenente Dan e un tale conun gilet bianco.

Pesci: il lavoro fa schifo e gli alieni stan-no arrivando sulla terra. Almeno la secon-da parte è meglio. Assicuratevi che glialieni non divorino topi vivi, che nonabbiano l'aspetto di gamberoni e che nonabbiano paura dell'acqua. In quel casopotete preoccuparvi davvero.

Passaggio a Nord-Ovest, dalla politica al matri-monio. Ecco a voi il consigliere comunale di Locri,Anna Baldassarro assieme al marito nel giornodelle nozze.

Evviva gli sposi

Chi cerca la TitinaIo cerco la Titina, Titina, o Titina, io cerco e nonla trovo chissà dove sarà. Io cerco la Titina, Titina,la Titina, io cerco la Titina...chissà dove sarà! Dove sarà! Dove sarà!

Al Pericle d’oro il gruppo di Riviera assieme aldirettore del “Garantista” Piero Sansonetti. Inprimo piano i nostri punti di forza Ercole,Rosario, Ilario, il figlio di Pasquino Vincenzo epiù defilati Eleonora e Paola.

La sidernese DanielaFazzolari, la Diana di“Centovetrine“, sposa il suoprincipe Sergio Sparascio. Lenozze si svolgeranno adAgosto.Gli sposi celebreranno il loromatrimonio nel Salento, chis-sà dove… e intanto lei lasciaCentovetrine per un pò…una lunga luna di miele?Auguri agli sposi! Chissà chenon venga a trovarci...

Con l’Ulivo ti condisci, con il Polo ti congeli, conCarbonella ti riscaldi...ecco Antonio Ferreri alleprese sulla spiaggia con i residui e l’incuria. Semprecontro: questa volta sotto tiro quelli del volontaria-to «che predicano bene e razzolano male»

Carbonella vulcanico

P r e v i s i o n i

Barboon e caffèQuelli di via Jonio, lavoratori, amici e fedelissimidel nostro settimanale. Quando oltre a barba,shampo e capelli c’è sempre un caffè e unastretta di mano, il tradizionale saloon diventa unmomento di socialità.

Binomio d’autore

Enzo De Leonardis immortalato assiema aMaurizio Bonetti alias il mago “Gandalf”.Maurizio conosce perfettamente il futuro delnostro amico perchè tirando fuori la “sfera dicristallo” gli ha già fatto le “previsioni”

Amici nella vita di tutti i giorni e soprattutto sempreassieme in giro per la Calabria. Stiamo parlando deinostri amici Miky e Anthony Voice che in comune hannola passione per il Siderno calcio.

Tanti auguriAlla nostra stimata collega MariaGiovanna Cogliandro che nei giorniscorsi si è laureata con il massimo deivoti. Tantissimi auguri da tutta la reda-zione di “Riviera” che le augura unfuturo ricco di soddisfazioni.

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