DISC DOG ITALIA Magazine 15-9-2010

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Nasce il Disc Dog Italia Forum! Grazie al lavoro di due nuove e atti- vissime socie della Federazione nasce il primo Forum Italiano dedicato com- pletamente alla nostra amatissima disciplina: www.discdogforum.it. Il Forum si pone l’obbiettivo di diven- tare una piazza di confronto, scam- bio, crescita o puro divertimento per tutti i soci Federali e non. Il Disc Dog Italiano è già da mesi presente su Facebook e nella rete attraverso il sito ww.discdog.it e la mailing list Frisbee Dog Italia, ma un forum da qualcosa in più: è un ambien- te più famigliare, più ordinato, più facilemente rintracciabile e usufrui- bile. Sarà possibile postare articoli, foto, annunci, messaggi, domande e tanto altro ancora. Sommario: Disc Dog Forum 1 Purina e Fidd 2 I consigli del veterinario 3 Il gioco nella relazione sociale 4 Disc Doggers: non solo cani 7 Il kennel dei lettori 9 Notizie di rilievo: Disc Dog Forum Purina e Fidd Veterinaria Il gioco Non solo cani Kennel dei lettori Federazione Italiana Disc Dog Magazine Data 15/09/2010 Anno 1, Numero 4 HAVE FUN, HAVE DISCS Sperando che tale punto di incontro diventi presto un punto di riferimento ringraziamo Oriana e Paola e i loro compagni per il duro lavoro e l’impegno messo in questo progetto e ci auguria- mo che i loro sforzi vengano Ripagati da una massiva e attiva pre- senza di appassionati e curiosi. Invitiamo quindi tutti coloro che hanno un sito a pubblicare oltre al sito della Fidd anche questo del Forum e a colla- borare perché sia un successo! Federazione Italiana Disc Dog Multimedia: Mailinglist: http://groups.google.com/group/frisbeedogsitalia?hl=it. Facebook: Gruppo “Disc Dog Italia “ Sito: www.discdog.it

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Disc Dog Italian federation magazine

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Nasce il Disc Dog Italia Forum!

Grazie al lavoro di due nuove e atti-

vissime socie della Federazione nasce

il primo Forum Italiano dedicato com-

pletamente alla nostra amatissima

disciplina: www.discdogforum.it.

Il Forum si pone l’obbiettivo di diven-

tare una piazza di confronto, scam-

bio, crescita o puro divertimento per

tutti i soci Federali e non.

Il Disc Dog Italiano è già da mesi

presente su Facebook e nella rete

attraverso il sito ww.discdog.it e la

mailing list Frisbee Dog Italia, ma un

forum da qualcosa in più: è un ambien-

te più famigliare, più ordinato, più

facilemente rintracciabile e usufrui-

bile. Sarà possibile postare articoli,

foto, annunci, messaggi, domande e

tanto altro ancora.

Sommario:

Disc Dog Forum 1

Purina e Fidd 2

I consigli del

veterinario

3

Il gioco nella

relazione sociale

4

Disc Doggers:

non solo cani

7

Il kennel dei

lettori

9

Notizie di rilievo:

Disc Dog Forum

Purina e Fidd

Veterinaria

Il gioco

Non solo cani

Kennel dei lettori

Federazione Italiana Disc Dog

Magazine

Data 15/09/2010

Anno 1, Numero 4

HAVE FUN, HAVE

DISCS

Sperando che tale punto di incontro

diventi presto un punto di riferimento

ringraziamo Oriana e Paola e i loro

compagni per il duro lavoro e l’impegno

messo in questo progetto e ci auguria-

mo che i loro sforzi vengano

Ripagati da una massiva e attiva pre-

senza di appassionati e curiosi.

Invitiamo quindi tutti coloro che hanno

un sito a pubblicare oltre al sito della

Fidd anche questo del Forum e a colla-

borare perché sia un successo!

Federazione Italiana Disc Dog Multimedia:

Mailinglist: http://groups.google.com/group/frisbeedogsitalia?hl=it.

Facebook: Gruppo “Disc Dog Italia “

Sito: www.discdog.it

La Fidd e la Purina insieme

per la diffusione del Disc

Dog in Italia!

La Purina, uno dei marchi

Leader del settore mangi-

mistico cercava una discipli-

na rispettosa del cane ma

allo stesso tempo spettaco-

lare e di facile accesso per

il pubblico. Inoltre cercava

un ente serio, di fiducia,

che portasse avanti dei va-

lori seri e che fosse in linea

con la loro necessità di ap-

parire come una azienda per

le famiglie e per il benesse-

re del cane.

La Purina ha trovato tutto

questo in Fidd.

La Fidd ha trovato in Purina

un partner serio e dalla

grande visibilità e potenzia-

lità. Così è nato questo con-

nubio vincente.

La Purina offrirà alla Fidd

premi per le prossime gare,

gadget e pubblicità.

Per tutte le associazioni i-

scritte alla Fidd che ne fa-

ranno richiesta (con antici-

po per motivi di gestione)

verranno inoltre forniti

gadget e materiale pubbli-

citario per le proprie mani-

festazioni ed attività.

Verrà inoltre creata una

squadra di praticanti tra i

migliori in Italia che verrà

sponsorizzata direttamente

dalla Purina per esibizioni e

demo ufficiali e apparizioni

sui maggiori Media e con

una fornitura annuale di

mangime per i propri cani.

Chi tra i soci fosse inte-

ressato può contattare la

Fidd per le selezioni

Federazione Italiana Disc Dog e Purina

HAVE FUN, HAVE DISCS Pagina 2

Tomus Day Milano 17 ottobre

Dimostrazioni, giochi, attività, gadget per

esperti e novizi, adulti e bambini!

Quando si dice in giro che si pra-

tica il Disc Dog con il proprio ca-

ne spesso ci si sente rispondere

"io no, è troppo pericoloso...con

tutti quei salti il cane si spacca!"

Cerchiamo quindi di chiarire un

po' questo punto.

Posto che il gioco/sport del Fri-

sbee non comprende solamente la

disciplina del Freestyle a cui que-

sta risposta fa chiaramente rife-

rimento (è l'unica in cui siano

possibili salti più o meno pericolo-

si) non è così scontato che ciò sia

dannoso, almeno se fatto nella

maniera giusta.

Certo se noi prendiamo il nostro

cane che fino a 2 minuti prima se

ne stava pasciuto sul divano a

dormire con la pancia piena e gli

chiediamo di fare una routine di

90secondi con 35 salti di cui 20

voult (ossia i salti che usano il

corpo umano come trampolino di

lancio)...è normale che si faccia

del male!

Come tutte le discipline sportive

anche il k9 frisbee richiede una

seria preparazione, dei piani di

lavoro e un allenamento costante

(quindi non una volta ogni tanto

quando ci si ricorda...ma a caden-

ze settimanali-giornaliere fisse!).

Un altro punto da considerare è

che il problema non sono i salti

ma sono gli atterraggi.

I consigli del veterinario:

I pericoli del Disco

Anno 1, Numero 4 Pagina 3

Perchè questi non diventino peri-

colosi dobbiamo avere un cane

dai muscoli e tendini allenati in

modo da ammortizzare al meglio

l'urto (più o meno come un atleta

di ginnastica artistica!), un ter-

reno adatto (assolutamente no

ad asfalto, mattonelle o comun-

que pavimentazioni rigide, si a

prati ben tosati e piani, senza

buche), un buon lancio, questo

perchè la maggior causa di brut-

ti atterraggi sono dei brutti lan-

ci...il cane non sa prevedere pri-

ma come volerà il disco e si ri-

trova ad assumere posizioni

scomposte mentre è in volo...per

poi atterrare malamente, non da

ultimo è necessario un buon alle-

namento: più il cane viene allena-

to GRADUALMENTE più saprà

gestirsi in volo, coordinarsi e

atterrare in modo corretto oltre

ad avere una muscolatura ade-

guata.

E' importantissimo poi come in

tutti gli sport sottoporsi a vi-

sita medica... non tanto il

conduttore, ma il cane!

E' importante escludere qual-

siasi tipo di patologia schele-

trica, articolare, cardia-

ca...qualunque tipo di patologia

che possa peggiorare a causa

di un'attività fisica sportiva.

Se poi possediamo un cane parti-

colarmente pesante e per cui è

controindicato saltare o fare

numeri strani... non disperiamo!

Il freestyle non è solo salti a-

crobatici, ma è anche tecnica!

E' insegnare al cane a prendere

dischi lanciati in modo strano,

insegnargli a prendere un frisbe-

e dopo aver fatto uno slaloom

attorno alle nostre gambe o un

twist... il freestyle è divertimen-

to e fantasia per cane e condut-

tore.

Non dimentichiamo inoltre le

altre discipline più "tranquille"

dove ciò che è richiesto è solo

correre:

il distance/accurancy: cercare di

fare più strada possibile nel

tempo predefinito

il time trial: raggiungere la di-

stanza di 20m in meno tempo

possibile

extreme distance: il cane deve

prendere il disco con il condut-

tore che cerca di fare il lancio

più lungo possibile.

In queste discipline non è richie-

sta una grande sollecitazione

come nel freestyle, non è richie-

sta particolare atleticità da par-

te del conduttore e non è richie-

sto un allenamento diverso dalle

corse nel prato (certo più ci si

allena meglio si va...e comunque

ricordiamoci che sono sempre

degli scatti in velocità e quindi

non adatti a cani displasici).

Per quanto riguarda la scelta del

disco, importante quanto i punti

di cui sopra vi rimando al primo

numero di questo giornalino.

L’importanza del gioco per lo sviluppo

corretto dei cuccioli, di qualsiasi spe-

cie animale, ormai è cosa risaputa. Nel

gioco si verifica la possibilità di mon-

tare e rimontare sequenze di comporta-

mento volte a conseguire destrezza

nell’azione. L’esercizio ludico permet-

te l’esecuzione di modalità iterative,

destinate più tardi a combinarsi in mo-

do tale da risultare utili alla risoluzio-

ne di problemi effettivi (Bruner,

1976). Di conseguenza avrebbe la fun-

zione di incoraggiare la ripetizione di

trame motorie e di sperimentare nuovi

comportamenti, in modo da facilitare

l’attuazione di trame di comportamen-

to adattative sempre più adeguate al

rapporto con l’ambiente e pertanto

essenziali alla sopravvivenza della

specie (Bertacchini, 1985).

Ma nell’adulto il gioco che significato

ha? Cosa lo differenzia dal lavoro

(naturalmente quello non coercitivo la

cui differenza è visibile a tutti)?

Quando lanciamo la palla al nostro

cane stiamo veramente giocando con

lui o stiamo facendo qualcos’altro? Gli

studiosi danno diverse definizioni e

significati al gioco, ma nessuna riesce

a spiegare in modo veramente comple-

to questa “entità” così astratta, ma allo

stesso tempo così fondamentale per

una vita equilibrata:

a) Gioco come sfogo di un surplus di

energia, secondo cui il soggetto dispo-

ne di un eccessiva carica energetica

che ha bisogno di scaricare, facendo

qualunque tipo di gioco. E’ stato però

osservato che a volte il cucciolo (se

l’interesse persiste) gioca anche dopo

l’insorgere della stanchezza.

b) Gioco come residuo di funzioni

ataviche, secondo cui il soggetto ripro-

duce spontaneamente alcune attività

degli antenati. Giocare molto da cuc-

cioli (insieme ad altri cuccioli) signifi-

ca avere più probabilità di socializza-

zione da adulti. Questa teoria può spie-

gare giochi come la lotta, la corsa,

l’inseguimento, la caccia

c) Gioco come funzione e conserva-

zione dello sviluppo, secondo cui, da

un lato, il gioco sviluppa e conserva le

funzioni utili alla vita adulta e,

dall’altro, agisce come una valvola di

sicurezza per scaricare l’energia di

alcune tendenze antisociali che

l’individuo si porta con se dalla nasci-

ta. Questa teoria però non spiega il

gioco negli adulti

d) Gioco come esercizio preparatorio,

secondo cui l’attività ludica ha il com-

pito di esercitare funzioni biologiche

che saranno poi utilizzate nella vita

adulta (ad es. il cucciolo salta sulla

palla che gli rotola davanti e la adden-

ta, come in seguito farà con una preda

vera).

La maggior parte degli studiosi accet-

tano determinate caratteristiche de-

scrittive del gioco che sono:

1- Il gioco è piacevole e divertente.

Anche quando non sia effettivamente

accompagnato da segni di allegria è

valutato in modo positivo da chi lo

svolge.

2- Il gioco non ha scopi estrinseci. Le

sue motivazioni sono intrinseche e non

perseguono obiettivi (le azioni impara-

te possono servire nella vita reale, ma

non è il loro fine ultimo nel momento

in cui vengono acquisite). E’ più un

godimento di mezzi che uno sforzo

rivolto a un particolare fine. In termini

utilitaristici, è in se improduttivo.

3- Il gioco è spontaneo e volontario.

Non è obbligatorio, ma liberamente

scelto.

4- Il gioco necessita di impegno attivo

da parte del giocatore. Alcuni studiosi

hanno proposto un’utile definizione di

gioco, inteso come tutto ciò che non è:

- Comportamento consumatorio

- Comportamento strumentale che con-

duca esplicitamente ad uno scopo e-

strinseco

- Competizione in vista di uno stan-

dard di eccellenza

- Comportamento socialmente prescrit-

to o imposto

Nelle specie fitogenicamente più evo-

lute esiste una demarcazione netta tra

attività ludica e reale, gli individui di

queste specie fanno precedere le attivi-

tà di gioco da un segnale che indica lo

stacco o il salto di piano tra due tipi di

condotta. Il segnale indica, al destina-

tario del messaggio, che le attività

compiute da quel momento in poi de-

vono essere intese come gioco e fin-

zione della condotta che sta per essere

manifestata, anche se si utilizzano

comportamenti singoli o settori com-

portamentali che di solito vengono

utilizzati nella vita reale con significati

specifici (Bertacchini, 1985).

Spesso, nel gioco, i ruoli vengono in-

vertiti: soggetti più deboli possono

“giocare” a fare i capi e soggetti più

forti possono buttarsi a terra facendo

finta di essere prede; ma nonostante la

finzione, la libertà relativa e i

“permessi momentanei”, i soggetti

rimangono sempre ben coscienti che si

parla di gioco e che la realtà è un’altra

cosa.

Il gioco nella relazione sociale

Anno 1, Numero 4 Pagina 4

Il gioco può servire a studiarsi e a conoscersi in modo

approfondito, per capire meglio i punti deboli

dell’avversario o per capire i propri limiti, per intendere

meglio la vita reale: ma è sempre un momento di “vita

parallela”, dove possono vigere altre regole e i confini

venire stravolti.

Comunque non è mai questo il fine ultimo della sessione

di gioco in se stessa (almeno non a livello cosciente).

I giochi eseguiti dai cani si possono in genere dividere in:

a- Giochi locomotori (salti, corse improvvise, rotolarsi,

ecc)

b- Giochi con oggetti

c- Giochi sociali (agguati, inseguimenti, lotte, piccoli

morsi, cura del corpo e abbozzi di monta)

Lasciando da parte i giochi tra conspecifici, vediamo ora i

giochi che più spesso avvengono tra cane e conduttore e

cerchiamo di analizzarli in modo da capire se sono vera-

mente giochi o se si rischia di passare da un “mondo pa-

rallelo” a quello reale senza accorgersene.

I più comuni di questi giochi sono:

Tira e molla – Lotta – Rincorsa di oggetti – Rincorsa di

persone – Ricerca.

Il cucciolo non conosce appieno il significato delle sue

azioni e fino ad un’età di circa 5 mesi tutto gli è permesso

anche nei confronti degli adulti.

Poi, man mano che cresce, inizia a subire una serie di

“punizioni” o di “risposte” e in base a queste impara che

determinate azioni hanno diversi significati sociali. Quin-

di mentre alcuni giochi fatti dai cuccioli non sono niente

più che attività ludiche fini a se stesse, che imitano azioni

di cui il cucciolo non conosce il vero significato, gli stessi

giochi fatti con un cane adulto possono assumere signifi-

cati molto importanti a livello sociale. Questo non signifi-

ca che il cane adulto non debba più giocare! Significa che

può diventare più facile il passaggio dalla modalità ludica

alla modalità reale (e sociale), senza rendersi conto che il

cane non sta più giocando, ma interagendo in modo più

serio e, appunto, “adulto”. Questo passaggio può avere

diversi significati e quindi problematiche a seconda del

gioco che si sta eseguendo e in genere avviene quando

questo tipo di attività viene protratto per tempi troppo

lunghi e il livello di stimolo per il cane diventa troppo

alto da gestire.

L’esempio classico è dato dal gioco del tira e molla, ama-

tissimo in genere da tutti i cani, cuccioli e adulti. Questo

gioco si basa su una prova di forza, su una situazione di

sfida e di confronto. Nel cucciolo può servire a infonder-

gli fiducia in se stesso (quando lo si lascia vincere) oppu-

re a ridimensionarlo (quando lo si fa perdere), ma da par-

te del cucciolo non ci sarà mai aggressività: per lui è un

gioco e basta.

Nel cane adulto (ma può avvenire già nel cucciolone dai

5 mesi in su) questa attività inizia sempre come gioco, ma

può facilmente sfociare (soprattutto se ci sono già altre pro-

blematiche) in una prova di forza, in cui il cane non vuole

perdere perché deve dimostrare la sua superiorità nei con-

fronti del proprietario. A questo livello non si parla più di

gioco. Si è passati ad un altro livello, ad un livello di aggres-

sività in cui il cane smette di tirare solo per il gusto di gioca-

re ma prende la questione come una cosa più seria, ovvero

come un’affermazione sociale. Questo avviene soprattutto

con cani molto forti caratterialmente, o quando il gioco vie-

ne protratto per così tanto tempo che il cane pensa che non

si tratti più di divertirsi, ma di vedere chi vince.

Un altro gioco che può avere diversi significati è il gioco

della lotta. Il contatto fisico continuo con il padrone inizial-

mente, per il cane, è molto piacevole e va a stimolare quei

ricordi relativi alle cure della madre. Se il gioco viene pro-

tratto per troppo tempo, però, può prendere due vie: se è

molto fisico e prepotente, può diventare (come per il tira e

molla) una prova di forza e quindi può sfociare in aggressi-

vità; se invece il contatto rimane leggero e piuttosto langui-

do (lo stesso vale per coccole eccessive soprattutto nell’area

dello sterno o inguinale) si può arrivare ad una stimolazione

sessuale. Nel maschio si potranno quindi notare

l’esposizione del pene e l’ingrossamento del bulbo. Ci po-

tranno essere tentativi di monta (da non confondere con la

monta da dominanza) che, se non corrisposti (come normal-

mente succede) potranno portare a manifestazioni aggressi-

ve. Il punto critico quindi rimane sempre la durata del gioco

(Toth et al. 2008). Per quanto riguarda i giochi di rincorsa

(di oggetti, di persone o di altri animali), si tratta sempre di

una simulazione della fase conclusiva della caccia, con rela-

tiva escrezione ormonale surrenale che in natura permette-

rebbe al cane lo sprint finale per la cattura della preda.

Nel caso della rincorsa degli oggetti è difficile che il cane

passi dalla modalità ludica alla modalità predatoria vera e

propria e comunque anche se lo facesse non creerebbe grossi

problemi, perché “l’uccisione” di una pallina o di un frisbee

non avrebbe nessuna importanza.

HAVE FUN, HAVE DISCS Pagina 5

Il problema di questa attività, se pro-

tratta per tempi troppo lunghi, è che fa

salire enormemente il livello di aurou-

sal del cane, rendendolo ipereccitato,

più suscettibile ad altri stimoli e molto

più sensibile alla stimolazione del pre-

datorio da parte di oggetti in movi-

mento quali potrebbero essere macchi-

ne, biciclette o bambini.

Da notare che questo genere di gioco

viene spesso utilizzato per “scaricare”

il cane, per stancarlo e renderlo più

calmo: invece se lo si protrae troppo

nel tempo (nel tentativo di stancare

fisicamente il cane) si avrà l’effetto

contrario.

La situazione è ancora diversa nella

rincorsa di persone od altri animali. A

differenza dei giochi sopradescritti, in

cui l’aggressività nasce da un messag-

gio sociale che il cane vuole lanciare,

qui le problematiche nascono per

l’attivazione di un meccanismo istinti-

vo chiamato motor pattern (trad. cate-

na motoria).

I motor pattern sono delle catene di

azioni che la natura ha sviluppato in

modo tale da permettere agli animali

di eseguire determinate attività con il

massimo risparmio energetico possibi-

le. Un risparmio così estremizzato che

in un certo senso anche la parte co-

sciente del cervello viene esclusa

dall’azione stessa.

Un esempio è dato dal riflesso di ripo-

sizionamento dell’uovo per le oche.

Se un uovo rotola fuori dal nido, l’oca

andrà a recuperarlo e continuerà a

spingerlo fino a che non sarà ritornato

al suo posto. Se noi, nel mezzo di que-

sta azione, le toglieremo l’uomo, l’oca

continuerà ad eseguire l’azione come

se l’uovo fosse ancora presente. Non

riuscirà ad interrompersi se non in

seguito ad un eventuale stimolo molto

forte.

Nei canidi esiste un meccanismo del

genere per quanto riguarda la caccia.

La catena motoria completa sarebbe

data da: ricerca-punta-inseguimento-

fermata della preda-morso per afferra-

re-morso per uccidere.

La selezione delle varie razze ha fatto

in modo che alcuni di questi passaggi

siano stati più o meno sviluppati (se

non anche eliminati) a seconda

dell’obiettivo che si voleva raggiunge-

re (cani da caccia vs cani da conduzio-

ne).

Il problema è che quando il cane gioca

a rincorrere per tempi più o meno lun-

ghi (la sensibilità varia molto da sog-

getto a soggetto) persone ma in parti-

colar modo bambini o piccoli animali,

è facile che entri in questo “stato men-

tale” e che inconsciamente inizi una

vera e propria battuta di caccia (è assai

più difficile che questo avvenga nella

simulazione della ricerca, perché in

questa fase il pattern è facilmente in-

terrompibile).

Il risultato finale dipenderà moltissimo

dalla razza, dalle esperienze vissute

dal cane e dalla socializzazione ricevu-

ta in giovane età.

Un border collie probabilmente si fer-

merà alla sola sequenza di punta-

inseguimento- fermata della preda, un

levriero potrebbe continuare fino al

morso per uccidere. Bisogna ricordare

che tutto questo avviene del tutto in-

consciamente. Il cane non afferrerà il

bambino o il gatto perché aggressivo,

ma perché sarà entrato in una modalità

istintiva che non gli permette di fare

altro. In questi casi solo uno stimolo

molto forte potrebbe interrompere

l’azione, ed è stato rilevato che è più

facile interrompere la catena nei mo-

menti di passaggio da un’azione

all’altra, quindi tra la fase di punta e

l’inizio dell’inseguimento, tra

l’inseguimento e la fermata della pre-

da, ecc. (Coppinger et al., 2004)

Il gioco di ricerca è probabilmente uno

di quelli con meno controindicazioni .

Sia che si tratti di ricerca persone, che

di oggetti o di cibo, non sfocerà mai

nell’aggressività. Si tratta di un gioco

molto stimolante per il cane, che gli

permette di usare l’olfatto e di stancar-

si mentalmente mantenendo però sem-

pre un aurosa piuttosto basso.

Un’altra tipologia di giochi divenuti

recentemente di moda sono quelli di

attivazione mentale o problem solving.

Per problem solving o attivazione

mentale si intendono dei giochi e degli

esercizi studiati per insegnare al cane a

ragionare e persistere, nella risoluzio-

ne di determinati problemi, in modo

completamente autonomo e indipen-

dente dal conduttore. Grazie a questi

giochi impara delle abilità nuove, mi-

gliora la fiducia in se stesso, migliora i

tempi di attenzione e alza la sua soglia

di stress. Inoltre si stanca mentalmente

e allo stesso tempo si diverte e si sente

appagato. L’attivazione mentale non

ha bisogno di nessun addestramento

precedente e può essere applicata con

le opportune precauzioni su cani di

ogni età, dal cucciolo all’adulto.

In termini tecnici gli esercizi di attiva-

zione mentale vanno a sviluppare la

capacità del cane di utilizzare il cosid-

detto “transfer”, ossia di utilizzare le

esperienze passate per superare proble-

matiche attuali più o meno simili. Inol-

tre sviluppano, per quanto consentito

dalla semplicità della mente del cane,

la sua capacità di “apprendere come si

apprende”. Questo significa che il cane

impara un “modo”di affrontare la si-

tuazione, impara a risolvere i problemi

in modo sempre più mirato,utilizzando

le capacità apprese e riducendo il nu-

mero di tentativi nulli.

Inoltre impara ad insistere e a proporre

nuove azioni senza demordere.

La consapevolezza delle proprie capa-

cità e del “poter riuscire” insieme alle

abilità, che vengono acquisite, vengo-

no, quindi, trasferite a tutte le altre

attività svolte dal cane, ì portandolo a

ragionare in modo autonomo e dando-

gli sicurezza in se stesso. (Milgram et

al., 2005; Hallgreen, 1985; Dodman,

2006; Dodman, 2008)

Anno 1, Numero 4 Pagina 6

Tratto dalla Tesi di Laurea

Dr.ssa Chiara Tomiazzo

“PERCEZIONE DEL PROPRIETA-RIO SULLE PROBLEMATICHE

COMPORTAMENTALI DEI CANI DI FAMIGLIA: RELAZIONE CON SE-GNALAMENTO, GESTIONE FAMI-GLIARE ED ATTEGGIAMENTI DI

COMUNICAZIONE

INTERSPECIFICA “

HAVE FUN, HAVE DISCS Pagina 7

Cari amici! Eccoci dunque al secondo

articolo dedicato ai non addetti ai

lavori. Oggi parleremo dei centri cino-

fili in generale. Luogo che prima o poi

visiterete e quindi eccovi un ricco

buffet di informazioni per aiutarvi a

sopravvivere!

Oggi inaugureremo anche la pagina

della posta, dato che con l’articolo

precedente ci sono arrivati molti con-

sigli (le critiche vanno stampate e

usate come lettiera per il gatto!). Con

l’occasione partirà anche il concorso:

cartolina orrenda 2010!!!

Spediteci la vostra cartolina piu or-

renda che riuscirete a trovare! E po-

treste arrivare primi al concorso!

Ma torniamo a noi e ai campi cinofili…

“Saigon era Disneyland a confronto”…

così diceva il tenente colonnello in

pensione Graham, reduce del vietnam,

quando ha deciso di aiutare la nipote

nella gestione di un campo cinofilo…

Disc doggers: non solo cani!

I campi cinofili ovvero “Saigon era Dysneyland in confronto”

I campi cinofili sono aree di ritrovo

per gli appassionati, allo stesso

modo dei bar per i pensionati o dei

patronati per gli scout.

Cosa dovete attendervi quindi se vi

invitano a passare un week end in un

campo cinofilo, magari in occasione

delle olimpiadi galattiche (per ulte-

riori consigli, rivedere anche

l’articolo dello scorso numero)?

Generalmente i campi cinofili sono

posizionati in zone agresti e bucoli-

che lontane dai centri abitati e dal

logorio della vita moderna (i più

smaliziati dei miei lettori avranno

già tradotto… per gli altri, significa

che generalmente questi campi sono

localizzati nei luoghi più improbabili

e dispersi): tutto fantastico, no? E

potrebbe anche esserlo, se farete

attenzione ad alcuni dettagli prima

di partire, ad esempio:

Se dovete accompagnare qualcuno ad

un campo cinofilo e questo si presen-

ta in mimetica e anfibi;

Se andate con la vostra auto e la

persona che dovete accompagnare fa

battute del tipo “ah, ma hai appena

lavato l’auto? Beh, non mi pare venu-

ta bene, dovrai rilavarla.”

Carine le tue scarpe rosse nuove! Io

le troverei migliori se avessero un

colore marrone-fango…

Campo cinofilo in primavera

Generalmente un campo cinofilo con-

siste in ampie aree di verde (erba?

No… principalmente muschio, licheni

e fango), dedicate alle varie discipli-

ne “sportive” (agility, addestramento,

ecc: il disc dog generalmente è rele-

gato ai corridoi che portano da un

campo all’altro…). A seconda delle

dimensioni del campo, queste aree

sono più o meno estese e in alcuni

casi anche coperte (ma non sperateci

troppo… suggerisco di partire sem-

pre dal presupposto che si starà

all’aperto per tutto il tempo).

Per quanti si stessero domandando:

“tutto qui il problema???”, andate a

rileggervi il titolo dell’articolo di og-

gi… Provate ad immaginare una stra-

da sterrata, in mezzo ai campi e un

forte temporale… Bene! Siete entrati

nello spirito giusto! SE trovate il

campo, SE l’auto non resta impanta-

nata a metà strada, SE vi siete ricor-

dati l’ombrello, bene, ben arrivati al

vostro ridente campo cinofilo!

Durante queste uscite, evitiamo quin-

di abbigliamento che non sia più ele-

gante di quello di uno scaricatore di

porto (niente scarpe con i tacchi a

spillo, pantaloni eleganti o utilizzare

il Porche carrera appena lavato). Do-

tatevi qui di un navigatore satellitare

aggiornato per raggiungere il luogo (o

le vicinanze) e ricordatevi di salvare

le coordinate GPS! La prossima volta

che tornerete, risparmierete le 2

ore di ricerche impiegate la prima

volta.

I campi cinofili sono aree dove si

torna in contatto con la natura e con

i propri cani (come vi racconterà un

qualsiasi appassionato cinofilo: vi

suggerisco sempre di guardare dove

camminate, il contatto con la natura

spesso puzza di cacca di cane): è per

questo che solo alcuni campi sono

dotati di bagni (rigorosamente uni-

sex). Questo vi permetterà di re-

carvi all’albero più vicino per entrare

in comunione con la natura e liberare

le energie trattenute!Generalmente i

campi sono aperti tutto l’anno, con

una predilezione per il periodo estivo

dato l’elevato numero di ore di luce

(incredibile come coincida come peri-

odo a quello balneare per andare al

mare…).

Dato che i poveri animali non possono

“lavorare” nelle ore più calde della

giornata (che indicativamente vanno

dalle 8:00 di mattina alle 18:00 di

sera), le tribù dei cinofili sfruttano

questo tempo per favorire lo scambio

di suggerimenti, idee ed esperienze

(più comunemente definito gossip)

rigorosamente sotto il sole cocente.

In alcuni campi sono presenti dei

punti ristoro (si va dalla fontanella

per colombi alla casetta di legno con

macchinetta del caffè) che ben si

prestano a queste usanze e potranno

garantirvi cibo e acqua per tutta la

giornata.

Bene, se arrivati a questo punto non

state già pensando di passare a qual-

che altra attività, ad esempio il para-

pendio o il bunjee jumping senza cor-

de, proviamo a vedere invece come

HAVE FUN, HAVE DISCS Pagina 8

Generalmente per risparmiare, i campi cinofili dividono gli spazi con altri appassionati di sport. Nella foto, un esem-

pio di un campo cinofilo che ha condiviso gli spazi durante una sessione di disc dog.

sfruttare queste occasioni, soprat-

tutto se siamo semplicemente accom-

pagnatori o non vogliamo investire

tutta la giornata in un campo (o ma-

gari ha deciso di piovere…).

Prima di tutto dobbiamo avere la

possibilità di essere autonomi

(ovvero automuniti, scooter muniti,

bici muniti).

I migliori agriturismi e ristorantini

che ho trovato erano sempre in zone

nelle vicinanze dei campi cinofili: ap-

punto perché si trovano in aree fuori

dai grandi centri, generalmente si

possono trovare grandi occasioni do-

ve mangiare bene (con cucina tipica

del luogo) a prezzi ragionevoli. Nelle

due ore che passerete a cercare il

campo cinofilo, guardatevi intorno e

provate ad osservare i luoghi ed il

paesaggio: spesso si possono scoprire

locali e angoli caratteristici che al-

trimenti non trovereste mai.

Volume 1, Numero 1 Pagina 9

Ed ora, passiamo alla posta dei nostri fidi lettori! In tanti ci avete scritto e non so da dove partire:

vediamo uhm… Arianna, dall’Umbria mi dice che la rubrica fa schifo e la mia sensibilità verso gli ani-

mali è zero! Bene, avevo giusto bisogno di un po’ di carta per la lettiera del gatto… Avanti il prossimo!

Marco da Parma mi chiede se nella rubrica possiamo pubblicare foto di esperienze cinofile disastro-

se… Certamente! Cortesemente via mail all’indirizzo [email protected]: mi raccomando, dimen-

sioni delle foto contenute!

Stefano vuole salutare la sua gattina Paola: eccoli accontentati! Speriamo non decidano di mettere in

piedi una colonia felina!

Infine ricordo il concorso cartolina orrenda 2010: spedite all’indirizzo [email protected] o

via posta presso la sede dell’associazione la vostra cartolina orrenda 2010! Le 6 peggiori carto-

line verranno pubblicate su questa rubrica e ai primi 3 verrà assegnato un fantastico premio! Il

concorso scadrà a dicembre, quindi datevi da fare!

Ah, dimenticavo! Il prossimo articolo! “Un tranquillo week end di paura”: quando, per la prima volta,

deciderete di andare in ferie con il cane! (magari in tenda)…

Il Kennel dei lettori

Allo stesso modo, potrete trovare

tesori della cultura italiana (castelli,

musei, chiese, ecc) poco visitati e

conosciuti: approfittatene!

DEMO VILLA BASSI ABANO TERME 19 SETTEMBRE

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INAUGURAZIONE CAMPO SKADOG-FIDD PADOVA 25/09/2010

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Have Fun, Have

Discs!

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PROSSIMI EVENTI

Non solo Border, ma anche piccoli

grandi cani. Massimiliano con la sua

Juli ci rappresenteranno ai mondiali!