DISC DOG ITALIA Magazine 15-9-2010
-
Upload
chiara-tomiazzo -
Category
Documents
-
view
217 -
download
3
description
Transcript of DISC DOG ITALIA Magazine 15-9-2010
Nasce il Disc Dog Italia Forum!
Grazie al lavoro di due nuove e atti-
vissime socie della Federazione nasce
il primo Forum Italiano dedicato com-
pletamente alla nostra amatissima
disciplina: www.discdogforum.it.
Il Forum si pone l’obbiettivo di diven-
tare una piazza di confronto, scam-
bio, crescita o puro divertimento per
tutti i soci Federali e non.
Il Disc Dog Italiano è già da mesi
presente su Facebook e nella rete
attraverso il sito ww.discdog.it e la
mailing list Frisbee Dog Italia, ma un
forum da qualcosa in più: è un ambien-
te più famigliare, più ordinato, più
facilemente rintracciabile e usufrui-
bile. Sarà possibile postare articoli,
foto, annunci, messaggi, domande e
tanto altro ancora.
Sommario:
Disc Dog Forum 1
Purina e Fidd 2
I consigli del
veterinario
3
Il gioco nella
relazione sociale
4
Disc Doggers:
non solo cani
7
Il kennel dei
lettori
9
Notizie di rilievo:
Disc Dog Forum
Purina e Fidd
Veterinaria
Il gioco
Non solo cani
Kennel dei lettori
Federazione Italiana Disc Dog
Magazine
Data 15/09/2010
Anno 1, Numero 4
HAVE FUN, HAVE
DISCS
Sperando che tale punto di incontro
diventi presto un punto di riferimento
ringraziamo Oriana e Paola e i loro
compagni per il duro lavoro e l’impegno
messo in questo progetto e ci auguria-
mo che i loro sforzi vengano
Ripagati da una massiva e attiva pre-
senza di appassionati e curiosi.
Invitiamo quindi tutti coloro che hanno
un sito a pubblicare oltre al sito della
Fidd anche questo del Forum e a colla-
borare perché sia un successo!
Federazione Italiana Disc Dog Multimedia:
Mailinglist: http://groups.google.com/group/frisbeedogsitalia?hl=it.
Facebook: Gruppo “Disc Dog Italia “
Sito: www.discdog.it
La Fidd e la Purina insieme
per la diffusione del Disc
Dog in Italia!
La Purina, uno dei marchi
Leader del settore mangi-
mistico cercava una discipli-
na rispettosa del cane ma
allo stesso tempo spettaco-
lare e di facile accesso per
il pubblico. Inoltre cercava
un ente serio, di fiducia,
che portasse avanti dei va-
lori seri e che fosse in linea
con la loro necessità di ap-
parire come una azienda per
le famiglie e per il benesse-
re del cane.
La Purina ha trovato tutto
questo in Fidd.
La Fidd ha trovato in Purina
un partner serio e dalla
grande visibilità e potenzia-
lità. Così è nato questo con-
nubio vincente.
La Purina offrirà alla Fidd
premi per le prossime gare,
gadget e pubblicità.
Per tutte le associazioni i-
scritte alla Fidd che ne fa-
ranno richiesta (con antici-
po per motivi di gestione)
verranno inoltre forniti
gadget e materiale pubbli-
citario per le proprie mani-
festazioni ed attività.
Verrà inoltre creata una
squadra di praticanti tra i
migliori in Italia che verrà
sponsorizzata direttamente
dalla Purina per esibizioni e
demo ufficiali e apparizioni
sui maggiori Media e con
una fornitura annuale di
mangime per i propri cani.
Chi tra i soci fosse inte-
ressato può contattare la
Fidd per le selezioni
Federazione Italiana Disc Dog e Purina
HAVE FUN, HAVE DISCS Pagina 2
Tomus Day Milano 17 ottobre
Dimostrazioni, giochi, attività, gadget per
esperti e novizi, adulti e bambini!
Quando si dice in giro che si pra-
tica il Disc Dog con il proprio ca-
ne spesso ci si sente rispondere
"io no, è troppo pericoloso...con
tutti quei salti il cane si spacca!"
Cerchiamo quindi di chiarire un
po' questo punto.
Posto che il gioco/sport del Fri-
sbee non comprende solamente la
disciplina del Freestyle a cui que-
sta risposta fa chiaramente rife-
rimento (è l'unica in cui siano
possibili salti più o meno pericolo-
si) non è così scontato che ciò sia
dannoso, almeno se fatto nella
maniera giusta.
Certo se noi prendiamo il nostro
cane che fino a 2 minuti prima se
ne stava pasciuto sul divano a
dormire con la pancia piena e gli
chiediamo di fare una routine di
90secondi con 35 salti di cui 20
voult (ossia i salti che usano il
corpo umano come trampolino di
lancio)...è normale che si faccia
del male!
Come tutte le discipline sportive
anche il k9 frisbee richiede una
seria preparazione, dei piani di
lavoro e un allenamento costante
(quindi non una volta ogni tanto
quando ci si ricorda...ma a caden-
ze settimanali-giornaliere fisse!).
Un altro punto da considerare è
che il problema non sono i salti
ma sono gli atterraggi.
I consigli del veterinario:
I pericoli del Disco
Anno 1, Numero 4 Pagina 3
Perchè questi non diventino peri-
colosi dobbiamo avere un cane
dai muscoli e tendini allenati in
modo da ammortizzare al meglio
l'urto (più o meno come un atleta
di ginnastica artistica!), un ter-
reno adatto (assolutamente no
ad asfalto, mattonelle o comun-
que pavimentazioni rigide, si a
prati ben tosati e piani, senza
buche), un buon lancio, questo
perchè la maggior causa di brut-
ti atterraggi sono dei brutti lan-
ci...il cane non sa prevedere pri-
ma come volerà il disco e si ri-
trova ad assumere posizioni
scomposte mentre è in volo...per
poi atterrare malamente, non da
ultimo è necessario un buon alle-
namento: più il cane viene allena-
to GRADUALMENTE più saprà
gestirsi in volo, coordinarsi e
atterrare in modo corretto oltre
ad avere una muscolatura ade-
guata.
E' importantissimo poi come in
tutti gli sport sottoporsi a vi-
sita medica... non tanto il
conduttore, ma il cane!
E' importante escludere qual-
siasi tipo di patologia schele-
trica, articolare, cardia-
ca...qualunque tipo di patologia
che possa peggiorare a causa
di un'attività fisica sportiva.
Se poi possediamo un cane parti-
colarmente pesante e per cui è
controindicato saltare o fare
numeri strani... non disperiamo!
Il freestyle non è solo salti a-
crobatici, ma è anche tecnica!
E' insegnare al cane a prendere
dischi lanciati in modo strano,
insegnargli a prendere un frisbe-
e dopo aver fatto uno slaloom
attorno alle nostre gambe o un
twist... il freestyle è divertimen-
to e fantasia per cane e condut-
tore.
Non dimentichiamo inoltre le
altre discipline più "tranquille"
dove ciò che è richiesto è solo
correre:
il distance/accurancy: cercare di
fare più strada possibile nel
tempo predefinito
il time trial: raggiungere la di-
stanza di 20m in meno tempo
possibile
extreme distance: il cane deve
prendere il disco con il condut-
tore che cerca di fare il lancio
più lungo possibile.
In queste discipline non è richie-
sta una grande sollecitazione
come nel freestyle, non è richie-
sta particolare atleticità da par-
te del conduttore e non è richie-
sto un allenamento diverso dalle
corse nel prato (certo più ci si
allena meglio si va...e comunque
ricordiamoci che sono sempre
degli scatti in velocità e quindi
non adatti a cani displasici).
Per quanto riguarda la scelta del
disco, importante quanto i punti
di cui sopra vi rimando al primo
numero di questo giornalino.
L’importanza del gioco per lo sviluppo
corretto dei cuccioli, di qualsiasi spe-
cie animale, ormai è cosa risaputa. Nel
gioco si verifica la possibilità di mon-
tare e rimontare sequenze di comporta-
mento volte a conseguire destrezza
nell’azione. L’esercizio ludico permet-
te l’esecuzione di modalità iterative,
destinate più tardi a combinarsi in mo-
do tale da risultare utili alla risoluzio-
ne di problemi effettivi (Bruner,
1976). Di conseguenza avrebbe la fun-
zione di incoraggiare la ripetizione di
trame motorie e di sperimentare nuovi
comportamenti, in modo da facilitare
l’attuazione di trame di comportamen-
to adattative sempre più adeguate al
rapporto con l’ambiente e pertanto
essenziali alla sopravvivenza della
specie (Bertacchini, 1985).
Ma nell’adulto il gioco che significato
ha? Cosa lo differenzia dal lavoro
(naturalmente quello non coercitivo la
cui differenza è visibile a tutti)?
Quando lanciamo la palla al nostro
cane stiamo veramente giocando con
lui o stiamo facendo qualcos’altro? Gli
studiosi danno diverse definizioni e
significati al gioco, ma nessuna riesce
a spiegare in modo veramente comple-
to questa “entità” così astratta, ma allo
stesso tempo così fondamentale per
una vita equilibrata:
a) Gioco come sfogo di un surplus di
energia, secondo cui il soggetto dispo-
ne di un eccessiva carica energetica
che ha bisogno di scaricare, facendo
qualunque tipo di gioco. E’ stato però
osservato che a volte il cucciolo (se
l’interesse persiste) gioca anche dopo
l’insorgere della stanchezza.
b) Gioco come residuo di funzioni
ataviche, secondo cui il soggetto ripro-
duce spontaneamente alcune attività
degli antenati. Giocare molto da cuc-
cioli (insieme ad altri cuccioli) signifi-
ca avere più probabilità di socializza-
zione da adulti. Questa teoria può spie-
gare giochi come la lotta, la corsa,
l’inseguimento, la caccia
c) Gioco come funzione e conserva-
zione dello sviluppo, secondo cui, da
un lato, il gioco sviluppa e conserva le
funzioni utili alla vita adulta e,
dall’altro, agisce come una valvola di
sicurezza per scaricare l’energia di
alcune tendenze antisociali che
l’individuo si porta con se dalla nasci-
ta. Questa teoria però non spiega il
gioco negli adulti
d) Gioco come esercizio preparatorio,
secondo cui l’attività ludica ha il com-
pito di esercitare funzioni biologiche
che saranno poi utilizzate nella vita
adulta (ad es. il cucciolo salta sulla
palla che gli rotola davanti e la adden-
ta, come in seguito farà con una preda
vera).
La maggior parte degli studiosi accet-
tano determinate caratteristiche de-
scrittive del gioco che sono:
1- Il gioco è piacevole e divertente.
Anche quando non sia effettivamente
accompagnato da segni di allegria è
valutato in modo positivo da chi lo
svolge.
2- Il gioco non ha scopi estrinseci. Le
sue motivazioni sono intrinseche e non
perseguono obiettivi (le azioni impara-
te possono servire nella vita reale, ma
non è il loro fine ultimo nel momento
in cui vengono acquisite). E’ più un
godimento di mezzi che uno sforzo
rivolto a un particolare fine. In termini
utilitaristici, è in se improduttivo.
3- Il gioco è spontaneo e volontario.
Non è obbligatorio, ma liberamente
scelto.
4- Il gioco necessita di impegno attivo
da parte del giocatore. Alcuni studiosi
hanno proposto un’utile definizione di
gioco, inteso come tutto ciò che non è:
- Comportamento consumatorio
- Comportamento strumentale che con-
duca esplicitamente ad uno scopo e-
strinseco
- Competizione in vista di uno stan-
dard di eccellenza
- Comportamento socialmente prescrit-
to o imposto
Nelle specie fitogenicamente più evo-
lute esiste una demarcazione netta tra
attività ludica e reale, gli individui di
queste specie fanno precedere le attivi-
tà di gioco da un segnale che indica lo
stacco o il salto di piano tra due tipi di
condotta. Il segnale indica, al destina-
tario del messaggio, che le attività
compiute da quel momento in poi de-
vono essere intese come gioco e fin-
zione della condotta che sta per essere
manifestata, anche se si utilizzano
comportamenti singoli o settori com-
portamentali che di solito vengono
utilizzati nella vita reale con significati
specifici (Bertacchini, 1985).
Spesso, nel gioco, i ruoli vengono in-
vertiti: soggetti più deboli possono
“giocare” a fare i capi e soggetti più
forti possono buttarsi a terra facendo
finta di essere prede; ma nonostante la
finzione, la libertà relativa e i
“permessi momentanei”, i soggetti
rimangono sempre ben coscienti che si
parla di gioco e che la realtà è un’altra
cosa.
Il gioco nella relazione sociale
Anno 1, Numero 4 Pagina 4
Il gioco può servire a studiarsi e a conoscersi in modo
approfondito, per capire meglio i punti deboli
dell’avversario o per capire i propri limiti, per intendere
meglio la vita reale: ma è sempre un momento di “vita
parallela”, dove possono vigere altre regole e i confini
venire stravolti.
Comunque non è mai questo il fine ultimo della sessione
di gioco in se stessa (almeno non a livello cosciente).
I giochi eseguiti dai cani si possono in genere dividere in:
a- Giochi locomotori (salti, corse improvvise, rotolarsi,
ecc)
b- Giochi con oggetti
c- Giochi sociali (agguati, inseguimenti, lotte, piccoli
morsi, cura del corpo e abbozzi di monta)
Lasciando da parte i giochi tra conspecifici, vediamo ora i
giochi che più spesso avvengono tra cane e conduttore e
cerchiamo di analizzarli in modo da capire se sono vera-
mente giochi o se si rischia di passare da un “mondo pa-
rallelo” a quello reale senza accorgersene.
I più comuni di questi giochi sono:
Tira e molla – Lotta – Rincorsa di oggetti – Rincorsa di
persone – Ricerca.
Il cucciolo non conosce appieno il significato delle sue
azioni e fino ad un’età di circa 5 mesi tutto gli è permesso
anche nei confronti degli adulti.
Poi, man mano che cresce, inizia a subire una serie di
“punizioni” o di “risposte” e in base a queste impara che
determinate azioni hanno diversi significati sociali. Quin-
di mentre alcuni giochi fatti dai cuccioli non sono niente
più che attività ludiche fini a se stesse, che imitano azioni
di cui il cucciolo non conosce il vero significato, gli stessi
giochi fatti con un cane adulto possono assumere signifi-
cati molto importanti a livello sociale. Questo non signifi-
ca che il cane adulto non debba più giocare! Significa che
può diventare più facile il passaggio dalla modalità ludica
alla modalità reale (e sociale), senza rendersi conto che il
cane non sta più giocando, ma interagendo in modo più
serio e, appunto, “adulto”. Questo passaggio può avere
diversi significati e quindi problematiche a seconda del
gioco che si sta eseguendo e in genere avviene quando
questo tipo di attività viene protratto per tempi troppo
lunghi e il livello di stimolo per il cane diventa troppo
alto da gestire.
L’esempio classico è dato dal gioco del tira e molla, ama-
tissimo in genere da tutti i cani, cuccioli e adulti. Questo
gioco si basa su una prova di forza, su una situazione di
sfida e di confronto. Nel cucciolo può servire a infonder-
gli fiducia in se stesso (quando lo si lascia vincere) oppu-
re a ridimensionarlo (quando lo si fa perdere), ma da par-
te del cucciolo non ci sarà mai aggressività: per lui è un
gioco e basta.
Nel cane adulto (ma può avvenire già nel cucciolone dai
5 mesi in su) questa attività inizia sempre come gioco, ma
può facilmente sfociare (soprattutto se ci sono già altre pro-
blematiche) in una prova di forza, in cui il cane non vuole
perdere perché deve dimostrare la sua superiorità nei con-
fronti del proprietario. A questo livello non si parla più di
gioco. Si è passati ad un altro livello, ad un livello di aggres-
sività in cui il cane smette di tirare solo per il gusto di gioca-
re ma prende la questione come una cosa più seria, ovvero
come un’affermazione sociale. Questo avviene soprattutto
con cani molto forti caratterialmente, o quando il gioco vie-
ne protratto per così tanto tempo che il cane pensa che non
si tratti più di divertirsi, ma di vedere chi vince.
Un altro gioco che può avere diversi significati è il gioco
della lotta. Il contatto fisico continuo con il padrone inizial-
mente, per il cane, è molto piacevole e va a stimolare quei
ricordi relativi alle cure della madre. Se il gioco viene pro-
tratto per troppo tempo, però, può prendere due vie: se è
molto fisico e prepotente, può diventare (come per il tira e
molla) una prova di forza e quindi può sfociare in aggressi-
vità; se invece il contatto rimane leggero e piuttosto langui-
do (lo stesso vale per coccole eccessive soprattutto nell’area
dello sterno o inguinale) si può arrivare ad una stimolazione
sessuale. Nel maschio si potranno quindi notare
l’esposizione del pene e l’ingrossamento del bulbo. Ci po-
tranno essere tentativi di monta (da non confondere con la
monta da dominanza) che, se non corrisposti (come normal-
mente succede) potranno portare a manifestazioni aggressi-
ve. Il punto critico quindi rimane sempre la durata del gioco
(Toth et al. 2008). Per quanto riguarda i giochi di rincorsa
(di oggetti, di persone o di altri animali), si tratta sempre di
una simulazione della fase conclusiva della caccia, con rela-
tiva escrezione ormonale surrenale che in natura permette-
rebbe al cane lo sprint finale per la cattura della preda.
Nel caso della rincorsa degli oggetti è difficile che il cane
passi dalla modalità ludica alla modalità predatoria vera e
propria e comunque anche se lo facesse non creerebbe grossi
problemi, perché “l’uccisione” di una pallina o di un frisbee
non avrebbe nessuna importanza.
HAVE FUN, HAVE DISCS Pagina 5
Il problema di questa attività, se pro-
tratta per tempi troppo lunghi, è che fa
salire enormemente il livello di aurou-
sal del cane, rendendolo ipereccitato,
più suscettibile ad altri stimoli e molto
più sensibile alla stimolazione del pre-
datorio da parte di oggetti in movi-
mento quali potrebbero essere macchi-
ne, biciclette o bambini.
Da notare che questo genere di gioco
viene spesso utilizzato per “scaricare”
il cane, per stancarlo e renderlo più
calmo: invece se lo si protrae troppo
nel tempo (nel tentativo di stancare
fisicamente il cane) si avrà l’effetto
contrario.
La situazione è ancora diversa nella
rincorsa di persone od altri animali. A
differenza dei giochi sopradescritti, in
cui l’aggressività nasce da un messag-
gio sociale che il cane vuole lanciare,
qui le problematiche nascono per
l’attivazione di un meccanismo istinti-
vo chiamato motor pattern (trad. cate-
na motoria).
I motor pattern sono delle catene di
azioni che la natura ha sviluppato in
modo tale da permettere agli animali
di eseguire determinate attività con il
massimo risparmio energetico possibi-
le. Un risparmio così estremizzato che
in un certo senso anche la parte co-
sciente del cervello viene esclusa
dall’azione stessa.
Un esempio è dato dal riflesso di ripo-
sizionamento dell’uovo per le oche.
Se un uovo rotola fuori dal nido, l’oca
andrà a recuperarlo e continuerà a
spingerlo fino a che non sarà ritornato
al suo posto. Se noi, nel mezzo di que-
sta azione, le toglieremo l’uomo, l’oca
continuerà ad eseguire l’azione come
se l’uovo fosse ancora presente. Non
riuscirà ad interrompersi se non in
seguito ad un eventuale stimolo molto
forte.
Nei canidi esiste un meccanismo del
genere per quanto riguarda la caccia.
La catena motoria completa sarebbe
data da: ricerca-punta-inseguimento-
fermata della preda-morso per afferra-
re-morso per uccidere.
La selezione delle varie razze ha fatto
in modo che alcuni di questi passaggi
siano stati più o meno sviluppati (se
non anche eliminati) a seconda
dell’obiettivo che si voleva raggiunge-
re (cani da caccia vs cani da conduzio-
ne).
Il problema è che quando il cane gioca
a rincorrere per tempi più o meno lun-
ghi (la sensibilità varia molto da sog-
getto a soggetto) persone ma in parti-
colar modo bambini o piccoli animali,
è facile che entri in questo “stato men-
tale” e che inconsciamente inizi una
vera e propria battuta di caccia (è assai
più difficile che questo avvenga nella
simulazione della ricerca, perché in
questa fase il pattern è facilmente in-
terrompibile).
Il risultato finale dipenderà moltissimo
dalla razza, dalle esperienze vissute
dal cane e dalla socializzazione ricevu-
ta in giovane età.
Un border collie probabilmente si fer-
merà alla sola sequenza di punta-
inseguimento- fermata della preda, un
levriero potrebbe continuare fino al
morso per uccidere. Bisogna ricordare
che tutto questo avviene del tutto in-
consciamente. Il cane non afferrerà il
bambino o il gatto perché aggressivo,
ma perché sarà entrato in una modalità
istintiva che non gli permette di fare
altro. In questi casi solo uno stimolo
molto forte potrebbe interrompere
l’azione, ed è stato rilevato che è più
facile interrompere la catena nei mo-
menti di passaggio da un’azione
all’altra, quindi tra la fase di punta e
l’inizio dell’inseguimento, tra
l’inseguimento e la fermata della pre-
da, ecc. (Coppinger et al., 2004)
Il gioco di ricerca è probabilmente uno
di quelli con meno controindicazioni .
Sia che si tratti di ricerca persone, che
di oggetti o di cibo, non sfocerà mai
nell’aggressività. Si tratta di un gioco
molto stimolante per il cane, che gli
permette di usare l’olfatto e di stancar-
si mentalmente mantenendo però sem-
pre un aurosa piuttosto basso.
Un’altra tipologia di giochi divenuti
recentemente di moda sono quelli di
attivazione mentale o problem solving.
Per problem solving o attivazione
mentale si intendono dei giochi e degli
esercizi studiati per insegnare al cane a
ragionare e persistere, nella risoluzio-
ne di determinati problemi, in modo
completamente autonomo e indipen-
dente dal conduttore. Grazie a questi
giochi impara delle abilità nuove, mi-
gliora la fiducia in se stesso, migliora i
tempi di attenzione e alza la sua soglia
di stress. Inoltre si stanca mentalmente
e allo stesso tempo si diverte e si sente
appagato. L’attivazione mentale non
ha bisogno di nessun addestramento
precedente e può essere applicata con
le opportune precauzioni su cani di
ogni età, dal cucciolo all’adulto.
In termini tecnici gli esercizi di attiva-
zione mentale vanno a sviluppare la
capacità del cane di utilizzare il cosid-
detto “transfer”, ossia di utilizzare le
esperienze passate per superare proble-
matiche attuali più o meno simili. Inol-
tre sviluppano, per quanto consentito
dalla semplicità della mente del cane,
la sua capacità di “apprendere come si
apprende”. Questo significa che il cane
impara un “modo”di affrontare la si-
tuazione, impara a risolvere i problemi
in modo sempre più mirato,utilizzando
le capacità apprese e riducendo il nu-
mero di tentativi nulli.
Inoltre impara ad insistere e a proporre
nuove azioni senza demordere.
La consapevolezza delle proprie capa-
cità e del “poter riuscire” insieme alle
abilità, che vengono acquisite, vengo-
no, quindi, trasferite a tutte le altre
attività svolte dal cane, ì portandolo a
ragionare in modo autonomo e dando-
gli sicurezza in se stesso. (Milgram et
al., 2005; Hallgreen, 1985; Dodman,
2006; Dodman, 2008)
Anno 1, Numero 4 Pagina 6
Tratto dalla Tesi di Laurea
Dr.ssa Chiara Tomiazzo
“PERCEZIONE DEL PROPRIETA-RIO SULLE PROBLEMATICHE
COMPORTAMENTALI DEI CANI DI FAMIGLIA: RELAZIONE CON SE-GNALAMENTO, GESTIONE FAMI-GLIARE ED ATTEGGIAMENTI DI
COMUNICAZIONE
INTERSPECIFICA “
HAVE FUN, HAVE DISCS Pagina 7
Cari amici! Eccoci dunque al secondo
articolo dedicato ai non addetti ai
lavori. Oggi parleremo dei centri cino-
fili in generale. Luogo che prima o poi
visiterete e quindi eccovi un ricco
buffet di informazioni per aiutarvi a
sopravvivere!
Oggi inaugureremo anche la pagina
della posta, dato che con l’articolo
precedente ci sono arrivati molti con-
sigli (le critiche vanno stampate e
usate come lettiera per il gatto!). Con
l’occasione partirà anche il concorso:
cartolina orrenda 2010!!!
Spediteci la vostra cartolina piu or-
renda che riuscirete a trovare! E po-
treste arrivare primi al concorso!
Ma torniamo a noi e ai campi cinofili…
“Saigon era Disneyland a confronto”…
così diceva il tenente colonnello in
pensione Graham, reduce del vietnam,
quando ha deciso di aiutare la nipote
nella gestione di un campo cinofilo…
Disc doggers: non solo cani!
I campi cinofili ovvero “Saigon era Dysneyland in confronto”
I campi cinofili sono aree di ritrovo
per gli appassionati, allo stesso
modo dei bar per i pensionati o dei
patronati per gli scout.
Cosa dovete attendervi quindi se vi
invitano a passare un week end in un
campo cinofilo, magari in occasione
delle olimpiadi galattiche (per ulte-
riori consigli, rivedere anche
l’articolo dello scorso numero)?
Generalmente i campi cinofili sono
posizionati in zone agresti e bucoli-
che lontane dai centri abitati e dal
logorio della vita moderna (i più
smaliziati dei miei lettori avranno
già tradotto… per gli altri, significa
che generalmente questi campi sono
localizzati nei luoghi più improbabili
e dispersi): tutto fantastico, no? E
potrebbe anche esserlo, se farete
attenzione ad alcuni dettagli prima
di partire, ad esempio:
Se dovete accompagnare qualcuno ad
un campo cinofilo e questo si presen-
ta in mimetica e anfibi;
Se andate con la vostra auto e la
persona che dovete accompagnare fa
battute del tipo “ah, ma hai appena
lavato l’auto? Beh, non mi pare venu-
ta bene, dovrai rilavarla.”
Carine le tue scarpe rosse nuove! Io
le troverei migliori se avessero un
colore marrone-fango…
Campo cinofilo in primavera
Generalmente un campo cinofilo con-
siste in ampie aree di verde (erba?
No… principalmente muschio, licheni
e fango), dedicate alle varie discipli-
ne “sportive” (agility, addestramento,
ecc: il disc dog generalmente è rele-
gato ai corridoi che portano da un
campo all’altro…). A seconda delle
dimensioni del campo, queste aree
sono più o meno estese e in alcuni
casi anche coperte (ma non sperateci
troppo… suggerisco di partire sem-
pre dal presupposto che si starà
all’aperto per tutto il tempo).
Per quanti si stessero domandando:
“tutto qui il problema???”, andate a
rileggervi il titolo dell’articolo di og-
gi… Provate ad immaginare una stra-
da sterrata, in mezzo ai campi e un
forte temporale… Bene! Siete entrati
nello spirito giusto! SE trovate il
campo, SE l’auto non resta impanta-
nata a metà strada, SE vi siete ricor-
dati l’ombrello, bene, ben arrivati al
vostro ridente campo cinofilo!
Durante queste uscite, evitiamo quin-
di abbigliamento che non sia più ele-
gante di quello di uno scaricatore di
porto (niente scarpe con i tacchi a
spillo, pantaloni eleganti o utilizzare
il Porche carrera appena lavato). Do-
tatevi qui di un navigatore satellitare
aggiornato per raggiungere il luogo (o
le vicinanze) e ricordatevi di salvare
le coordinate GPS! La prossima volta
che tornerete, risparmierete le 2
ore di ricerche impiegate la prima
volta.
I campi cinofili sono aree dove si
torna in contatto con la natura e con
i propri cani (come vi racconterà un
qualsiasi appassionato cinofilo: vi
suggerisco sempre di guardare dove
camminate, il contatto con la natura
spesso puzza di cacca di cane): è per
questo che solo alcuni campi sono
dotati di bagni (rigorosamente uni-
sex). Questo vi permetterà di re-
carvi all’albero più vicino per entrare
in comunione con la natura e liberare
le energie trattenute!Generalmente i
campi sono aperti tutto l’anno, con
una predilezione per il periodo estivo
dato l’elevato numero di ore di luce
(incredibile come coincida come peri-
odo a quello balneare per andare al
mare…).
Dato che i poveri animali non possono
“lavorare” nelle ore più calde della
giornata (che indicativamente vanno
dalle 8:00 di mattina alle 18:00 di
sera), le tribù dei cinofili sfruttano
questo tempo per favorire lo scambio
di suggerimenti, idee ed esperienze
(più comunemente definito gossip)
rigorosamente sotto il sole cocente.
In alcuni campi sono presenti dei
punti ristoro (si va dalla fontanella
per colombi alla casetta di legno con
macchinetta del caffè) che ben si
prestano a queste usanze e potranno
garantirvi cibo e acqua per tutta la
giornata.
Bene, se arrivati a questo punto non
state già pensando di passare a qual-
che altra attività, ad esempio il para-
pendio o il bunjee jumping senza cor-
de, proviamo a vedere invece come
HAVE FUN, HAVE DISCS Pagina 8
Generalmente per risparmiare, i campi cinofili dividono gli spazi con altri appassionati di sport. Nella foto, un esem-
pio di un campo cinofilo che ha condiviso gli spazi durante una sessione di disc dog.
sfruttare queste occasioni, soprat-
tutto se siamo semplicemente accom-
pagnatori o non vogliamo investire
tutta la giornata in un campo (o ma-
gari ha deciso di piovere…).
Prima di tutto dobbiamo avere la
possibilità di essere autonomi
(ovvero automuniti, scooter muniti,
bici muniti).
I migliori agriturismi e ristorantini
che ho trovato erano sempre in zone
nelle vicinanze dei campi cinofili: ap-
punto perché si trovano in aree fuori
dai grandi centri, generalmente si
possono trovare grandi occasioni do-
ve mangiare bene (con cucina tipica
del luogo) a prezzi ragionevoli. Nelle
due ore che passerete a cercare il
campo cinofilo, guardatevi intorno e
provate ad osservare i luoghi ed il
paesaggio: spesso si possono scoprire
locali e angoli caratteristici che al-
trimenti non trovereste mai.
Volume 1, Numero 1 Pagina 9
Ed ora, passiamo alla posta dei nostri fidi lettori! In tanti ci avete scritto e non so da dove partire:
vediamo uhm… Arianna, dall’Umbria mi dice che la rubrica fa schifo e la mia sensibilità verso gli ani-
mali è zero! Bene, avevo giusto bisogno di un po’ di carta per la lettiera del gatto… Avanti il prossimo!
Marco da Parma mi chiede se nella rubrica possiamo pubblicare foto di esperienze cinofile disastro-
se… Certamente! Cortesemente via mail all’indirizzo [email protected]: mi raccomando, dimen-
sioni delle foto contenute!
Stefano vuole salutare la sua gattina Paola: eccoli accontentati! Speriamo non decidano di mettere in
piedi una colonia felina!
Infine ricordo il concorso cartolina orrenda 2010: spedite all’indirizzo [email protected] o
via posta presso la sede dell’associazione la vostra cartolina orrenda 2010! Le 6 peggiori carto-
line verranno pubblicate su questa rubrica e ai primi 3 verrà assegnato un fantastico premio! Il
concorso scadrà a dicembre, quindi datevi da fare!
Ah, dimenticavo! Il prossimo articolo! “Un tranquillo week end di paura”: quando, per la prima volta,
deciderete di andare in ferie con il cane! (magari in tenda)…
Il Kennel dei lettori
Allo stesso modo, potrete trovare
tesori della cultura italiana (castelli,
musei, chiese, ecc) poco visitati e
conosciuti: approfittatene!
DEMO VILLA BASSI ABANO TERME 19 SETTEMBRE
www.discdog.it
INAUGURAZIONE CAMPO SKADOG-FIDD PADOVA 25/09/2010
www.skadog.it sezione Padova
CORSO PER TECNICI PREPATATORI DI CANI DA SUPPORTO A PERSONE CON DISABILITA’ 20 SETTEM-
BRE
www.skadog.it sezione Padova
STAGE JEAN MCCOLLISTER 2-3 OTTOBRE PADOVA
www.discdog.it
PURINA DAY MILANO 17 OTTOBRE
Www.discdog.it
CORSO ISTRUTTORI NORD ITALIA 23-24/10/2010
www.discdog.it
FIDD
Tel. 3474926808
Have Fun, Have
Discs!
www.discdog.it
Siamo su Internet!
Www.discdog.it
PROSSIMI EVENTI
Non solo Border, ma anche piccoli
grandi cani. Massimiliano con la sua
Juli ci rappresenteranno ai mondiali!