DIREZIONE E REDAZIONE - Gussago News · persone. Conosco di voi le origini, le canzoni, i raduni e...

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DIREZIONE E REDAZIONE: VIA NAVA 34 - 25064 GUSSAGO DIRETTORE RESPONSABILE: VITTORIO NICHILO Redazione: A. Belleri, G. Castelli, G.B. Torcoli, G. Tonoli, F. Torchio Hanno collaborato: S. Andreoli, A. Inselvini A. Gramaticopolo, G.B. Piscioli, F. Torcoli Autorizzazione del Tribunale di Brescia n. 17/2012 del 07/08/2012 Stampa: Tipolitografia Gardesana semestraLe deL GruppO aLpINI dI GussaGO - sezIONe dI brescIa 1|2015 L’aLpINO cHe aIuta I bambINI e. serena

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DIREZIONE E REDAZIONE:VIA NAVA 34 - 25064 GUSSAGO

DIRETTORE RESPONSABILE: VITTORIO NICHILO

Redazione: A. Belleri, G. Castelli, G.B. Torcoli, G. Tonoli, F. Torchio

Hanno collaborato: S. Andreoli, A. Inselvini A. Gramaticopolo, G.B. Piscioli, F. Torcoli

Autorizzazione del Tribunale di Brescian. 17/2012 del 07/08/2012

Stampa: Tipolitografia Gardesana

semestraLe deL Gruppo aLpini di GussaGo - sezione di brescia 1|2015

L’aLpinoche aiutai bambinie. serena

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tra gli ultimi mesi del 2014 ed i primi del 2015 gli alpini di Gussago hanno celebrato una seriedi anniversari, legati tanto alla Grande storia, la Prima guerra mondiale e la shoah/de-portazioni naziste, quanto alla storia più intima e familiare ma non meno importante

del paese, l’85° di fondazione del Gruppo. nei prossimi mesi ci saranno poi altri appuntamenti dove il valore della memoriacondivisa è fondamentale, come l’adunata nazionale dell’aquila. La domandarimane però la stessa: che senso ha, nell’intimo di ognuno di noi, ricordarecerte date legate a certi avvenimenti? Cosa rimane una volta passatal’emozione per quello che abbiamo visto o ascoltato, spento l’eco delleparole degli oratori chiamati a ricordare perché stavamo ricordandoquesto o quell’evento?Il Gruppo alpini di Gussago, in particolare, ha contribuito in maniera con-creta, con le scuole e la Biblioteca comunale, all’allestimento di due mostre,Come foglie d’autunno, voci nel vento, ed il Bosco di betulle, dedicate rispettivamentealla Prima guerra mondiale, la seconda alla shoah e alle deportazioni. Le cose nella vita di ognuno di noi accadono tutti i giorni ma ci sono certi episodi che si fissano piùdi altri perché hanno in sé valori e significati che cambiano il nostro modo di vedere il mondo. Che filo sottile lega il ricordo di eventi assolutamente tragici come la Grande guerra o la shoah e ledeportazioni naziste, oltre al dato totale e schiacciante di milioni di morti, ferite dentro e fuori la vitadi migliaia di persone? sull’onda di cosa i nostri vecchi fondarono il Gruppo alpini di Gussago?Un senso di orrore si materializzò in quei momenti della storia che, tuttavia, non si incarnò neldesiderio di una risposta reattiva, d’istinto, ovvero altro male per rispondere al male. I soldati di ritornodalle trincee della Prima guerra mondiale, i sopravvissuti all’internamento nei lager del secondoconflitto, portarono con sé la consapevolezza che solo l’intelligenza del cuore, la solidarietà concretae quotidiana, portata avanti da ogni singola persona avrebbe reso il mondo un posto se non migliorealmeno un po’ più accettabile. raccontano che nella Grande guerra ad un certo punto non si combattessepiù per il re o per l’imperatore, ma per difendere chi in mesi di trincea era diventato il proprio fratello.Questa lezione della storia ci deve rincuorare, in anni come i nostri resi bui da angosce per la crisieconomica ed il terrorismo integralista: non è mai esistita un’età dell’oro ma solo la maggior o minorcapacità di rispondere alle sfide del presente. e in questa sfida, soprattutto chi è alpino, sa su chearmi poter contare: l’intelligenza per capire, la comprensione per condividere e la solidarietà per in-tervenire ogni giorno. Qui sta oggi la nostra personale linea del Piave: di là il nemico che ha il voltodell’indifferenza, dell’egoismo, della banalità, della lamentela facile e scontata, del disimpegno. Passerà?Ora come allora la risposta è solo nella nostra volontà perché tutto possa essere diverso.

La forza viva dei grandi anniversarisperanza e impegno per il futurodi Vittorio nichilo

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un 85° anniversario di fondazione che fa già storia

di Giuseppe tonoli

È stato un grande successo!!!

itoni forse possono sembrare en-tusiastici per chi non ha parte-cipato agli eventi allestiti, in au-

tunno, dal nostro gruppo per l’85°anniversario di fondazione ma è dif-ficile trovare altre parole. a più disei mesi dall’evento c’è ancora genteche si complimenta per l’ottima riu-scita e per le emozioni che siamoriusciti a trasmettere: sicuramentequesti commenti ripagano deglisforzi compiuti per la preparazionedel 85°. È stata allestita una mostradedicata la centenario della Primaguerra mondiale, che andando benoltre la semplice esposizione di ci-meli d’epoca ha saputo far nascereriflessioni profonde e, non di rado,commuovere i visitatori. È stato cen-

trato, inoltre, in pieno l’obiettivo;coinvolgere i più giovani. I ragazzidelle scuole medie, elementari ed asi-lo ci hanno emozionato e quasi strap-pato le lacrime cantando l’inno diMameli al momento dell’inaugura-zione della mostra, arricchita ancheda loro disegni e testi per cui ringra-ziamo dirigenti ed insegnanti.e poi come non ricordare la nostrasfilata per le vie vestite di tricolorie di addobbi pazientemente prepa-rati da alcune mogli “alpine”. Questo

momento era stato pensato per ri-cordare chi è andato avanti e i nostri“veci” che faticosamente hanno fon-dato e mantenuto vivo il sentimentoalpino a Gussago. In questo momen-to così carico di significati, una mag-gior presenza di Gussaghesi per viedel paese avrebbero dato indubbia-mente ancora più valore alla mani-festazione.Un ringraziamento a tutti, collabo-ratori, organizzatori, autorità e ospitiche hanno reso indimenticabile an-che questa nostra ricorrenza. L’im-pegno continua! non molliamo lapresa. La nostra nuova sede sta pren-dendo forma, giorno dopo giorno, ele attività del gruppo procedono in-cessantemente. sperando di riuscirea compiere al meglio il nostro com-pito al servizio di chi ha più bisognodi noi. Colgo l’occasione per invi-tarvi ancora una volta a farvi avantiper qualsiasi vostra proposta o an-che per dare una mano, sempre gra-dita, nelle varie attività.

Cambio al verticedella sezione anadi Brescia

Giambattista Turrini (primo da sinistra) da

marzo è il nuovo presidente della sezione ana

di Brescia e subentra a Davide Forlani.

Caro Davide, da parte del nostro Gruppo un

sentito grazie per l’intelligenza e la passione

profusa per la famiglia alpina; a te Giambattista

un caloroso benvenuto e la certezza che potrai

sempre contare su di noi.

Un ringraziamentoa tutti,collaboratori,organizzatori,autorità e ospitiche hanno resoindimenticabilequesta nostraricorrenza

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4 spiritoalpino | OTTOBre 2014

I numeri della mostra

700 circa bambini tra scuole

e asili

2507 visitatori a registro

50 media di visitatori a serata

200 biglietti venduti per

concerto Massimo Bubola

“io sono di saLute ottima, come spero sara' di Voi”Questo il titolo che Monica Gelmini, una studentessa gus-saghese dell’istituto Lunardi, ha deciso di dare alla tesinache discuterà alla maturità; l’elaborato è nato anche sul-l’onda delle emozioni e delle riflessioni suscitate dalla visitaalla nostra mostra sulla Grande guerra. Monica ha sottoli-neato come sia “un titolo un po' curioso per una tesina voltaa esplorare quello che è il lato umano e quotidiano del veroeroe della Grande Guerra, ovvero il soldato, ogni giorno in bilico tra la rassegna-zione di una morte imminente e la tenace speranza di continuare a vivere".

Dal 18 ottobre al 6 novembre nella chiesa di san Lorenzo

come foglie d’autunno.Voci nel ventoMostra dedicata al centenario della Prima guerra mondiale,nell’ambito delle iniziative per l’85° di fondazione del Gruppo

Fin dal 18 ottobre conl’inaugurazione, sobriacome nello stile dellepenne nere, ed i cantialpini dei bambini dellaFondazione enti moralidi Gussago, si capivache in quella mostra ci sarebbe stato tuttomeno che la retorica

tanti i visitatori che hanno po-tuto riflettere sull’immane tra-gedia rappresentata dalla

Grande guerra: un percorso ad s ac-compagnava le persone in quella chenon è stata una semplice esposizionema una vera e propria installazione.nulla è stato lasciato al caso: l’anda-mento dell’itinerario ricordava il con-fine tra Italia ed austria prima delconflitto, i cimeli, prestati da Pieran-gelo Zani, un raffinato collezionistadi militaria, sono stati valorizzati daun allestimento che collegava ognipezzo a lettere scritte da soldati il piùdelle volte scomparsi al fronte. Dise-

gni e testi degli allievi delle scuolegussaghesi, partecipanti al concorsol’alpino per me, chiudevano poi ilpercorso, proponendo un’ideale ri-flessione sulle atrocità del conflittoma allo stesso tempo sulla presenzaed il valore degli alpini.eventi collaterali hanno poi reso lamostra, che nel titolo si richiamavaidealmente anche al poeta GiuseppeUngaretti, volontario nella Primaguerra mondiale, un evento a pienotitolo, coronato dalla prestigiosa par-tecipazione di Massimo Bubola edella sua versione del Testamentodel capitano.

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aPrILe 2015 | spiritoalpino 5

Comefo-

glie

I lettori ci scrivono

Carissimi alpini, sono una mammache ha accompagnato i figli a ve-

dere la vostra mostra allestita in sanLorenzo su invito della scuola e, arri-vata a casa, ho voluto scrivervi questepoche righe. Conosco di voi l’impe-gno che ogni giorno mettete in quelloche fate, dall’aiutare chi ha bisognoal rendere più felice la vita di moltepersone. Conosco di voi le origini, lecanzoni, i raduni e il vostro essercialle parate militari. Ora conosco an-che la vostra capacità di spiegare lastoria, per chi non c’era e per chi verrà.Ho chiesto di avere copia del video cheavete proiettato in san Lorenzo, quellosui deportati gussaghesi, perché ho ri-trovato mio nonno e il vicino di casa, ei racconti di quando ero bambina. Hopotuto prendere l’occasione per parlareai miei figli del loro passato per pre-pararli meglio al loro futuro.Mi sono commossa di fronte ai cimeli,a quella barella ancora imbrattata disangue. Grazie alpini di Gussago, per-ché ricordare non è solo imparare. Èanche non lasciar morire.

Lettera firmata

z Le lettere esposte erano tratte dallibro di simone saglia Di che reggi-mento siete, fratelli. I caduti brescia-ni della grande guerra raccontano(1915-1918).z Filmato trasmesso in loop “Lagrande guerra in adamello” dal mu-seo di Temù.

serate a tema in collaborazione con la bibliotecaGiovedì 30/10z Per non dimenticare. Sulle monta-gne della grande guerra. Documen-tario gruppo alpini san sebastiano.

Venerdì 31/10z La grande guerra, Teatro Labora-torio Brescia, con alessandra Do-meneghini e sergio Mascherpa.

Martedì 4/11 z Scrivimi a lungo... scrivimi tantecose... Lettere dei soldati italiani nel-la grande guerra, documentario, re-gia di Mauro Vittorio Quattrina.

Giovedì 6/11z La grande guerra sull'altopianodi Asiago. Un racconto di Mario ri-goni stern documentario, regia diFederico Massa, Mirco Melanco, in-troduzione al filmato Vittorio ni-chilo.

Sabato 8/11z Il testamento del capitano.Concer-to-spettacolo di Massimo Bubola.

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di questo sguardo, desideroso diconferme affettive ed intellettuali,assetato di verità e bisognoso di coe-renza. Lo sguardo dei bambini cercae indaga noi adulti. Quanto pesanole nostre azioni e le nostre parole! Èimportante allora che i bambini e iragazzi vedano e comprendano que-sti uomini e queste donne, gli alpinie non solo, capaci di comunicare congesti solenni e parole misurate esuggestive il rispetto per una ban-diera, emblema di valori fondamen-tali e comuni. È importante che ibambini conoscano il loro operarea servizio della comunità civile, neiluoghi dove le emergenze umanita-rie chiedono assistenza. È significa-tivo che vedano questi signori dallespalle grandi, le mani forti e lo sguar-do buono, imbracciare il badile, im-pugnare il pennello, usare il martello,per fare ,e fare bene, qualcosa cheserve a tutti. Che si sanno mettere adisposizione della comunità ed ope-rare, sporcandosi le mani e senza at-tendere nulla in cambio. ed è dove-roso ascoltare le voci di memorielontane, come nella bella mostra te-nutasi in san Lorenzo l’ottobre scor-so per commemorare gli 85 anni difondazione del Gruppo; “voci nelvento” di giovani alpini del primoconflitto mondiale, che i nostri alun-ni hanno letto, ascoltato, meditato;testimonianze di giovani vite spez-zate, di vissuti strazianti, a perpetuoricordo di quanto è costato il privi-legio della libertà e della pace di cuigodiamo e del loro immenso valore. È stato importante aver ritrovatoquesti amici. Da quell’1 giugno 2012i rapporti con le scuole sono diven-tati frequenti e profondi, le colla-borazioni sempre più significative.

non possiamo che ringraziarli peril privilegio di averli vicino a noi.

Scuola primariaTeresioOlivelli

6 spiritoalpino | aPrILe 2015

di Gianbattista piscioli

Èun’amicizia ritrovata, coltivatae rinvigorita, quella che legala scuola Primaria “Teresio

Olivelli” agli alpini di Gussago. sonopassati quasi 28 anni da quel 30 mag-gio 1987, quando veniva inauguratala scuola. allora, proprio i nostri al-pini si mobilitarono a sostenere latitolazione a Olivelli. Dopo venticin-que anni, l’1 giugno del 2012, per lacommemorazione di quell’evento, glialpini ritornarono con una folta de-legazione, accanto ad altre associa-zioni territoriali e provinciali. Quellafu l’occasione per riscoprire un affet-to profondo, mai sopito, per la scuoladi sale; dichiarato orgogliosamente,da più di uno, nella loro espressionericorrente: “Chestò lé la nostò scölò”.Ci parve giusto, come gruppo do-cente, riannodare un legame che erasfumato col passare del tempo. su-perando qualche imbarazzo iniziale,li invitammo all’inaugurazione del-l’anno scolastico successivo. ed eccolilì, a settembre, numerosi ed allineati,offrire il tricolore destinato a sven-tolare alto sulle nostre teste. L’appun-tamento si è poi rinnovato ogni anno.non sono mai mancati, accanto aospiti illustri quali: romano Colom-bini, agape nulli Quilleri, Cesare Tre-beschi, insieme all’infaticabile ales-sandro Barzani dell’anPI di Gussago.La bandiera che sventola sul penno-ne è sempre la loro, sempre nuova.

un’amiciziaritrovataMa c’è dell’altro. La scuola, come daanni ripetiamo instancabilmente, èuna “comunità educante”, costituitada tanti soggetti, fondata su relazionisignificative, radicata nel territorio elaboratorio dell’Italia che sarà. La pre-senza del Gruppo alpini testimoniacome, fuori dalla porta di casa, ci sia-no persone speciali che, ancora oggi,in un tempo di derive individualisti-che e valoriali, sono l’espressione diun’Italia “bella”, generosa, dedita aglialtri e rispettosa delle istituzioni. Chiha a che fare con l’educazione deibambini, sa qual è il ruolo del lorosguardo sugli adulti e quanto l’esem-plarità giochi un ruolo fondamentalenella loro formazione. Già aristoteleaveva compreso l’importanza dellapropensione all’imitazione nell’uomo:«L’uomo si distingue dagli altri ani-mali in quanto è più incline a imita-re». non dovremmo mai dimenticare

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appunti ed emozioniricordando la mostra in san Lorenzo, dedicataalla shoah e alledeportazioni naziste,allestita, in gennaio-febbraio, con il contributo del nostro Gruppo

Quasi l'assurdo pensar di far rivivere l'emozionedel viaggio, "per alcuni primo ed unico”: l'attesanel buio di un vagone, insieme a tanta gente

ma soli con i proprio pensieri, con l'incognita di "cosa"all'arrivo.Mostrare il "bello" di quei posti: la neve, candida e av-volgente che ovatta le menti, file ordinate di alberi concortecce bianche in attesa di fiorire in primavera.semplici cavalletti di legno senza volti ma, con animeimpresse nei triangoli colorati posti sul petto, dal latodel cuore. riconoscerci negli sguardi e nei cognomidei nostri deportati, proiettati appena sopra ad un vec-chio altare, quasi a  rendergli un ultimo e involontarioomaggio.

e poi ancora le scarpe abbandonate; i numeri e titoli divecchi libri, storie che non potranno più raccontarsima che devono essere raccontate.Pietre, sassi sparsi sul cammino, uno specchio dove,forse, riconoscere la propria anima.a cornice, i lavori dei ragazzi delle nostre scuole, chia-mati a non dimenticare per non cancellare questa me-moria: con la speranza che tutto questo non possa piùaccadere.Questo è stato il nostro Bosco di Betulle, la mostra me-moria andata in scena in quel di san Lorenzo dove noialpini, insieme a scuole, Biblioteca, Comune e semplicicittadini, abbiamo collaborato emozionandoci, emozio-nando.… ed io che scrivo chiudo gli occhi, rivedo ogni passo,mi commuovo e spontaneamente sorrido.

aPrILe 2015 | spiritoalpino 7

boscodi betulleMeditate che questo è statodi alesssandro inselvini

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8 spiritoalpino | aPrILe 2015

La storiaLe storie

La guerra infinita dell’alpino Vittorio biligottidi andrea Gramaticopolo

L’alpinoVittorio Biligotti nasce a Gussago il 12 gennaio 1915,da Giovanni e angela Gabetti, penultimo di dieci fratelli.svolge il servizio militare tra il 1935 e 1937, al sesto reggi-

mento alpino, “Trento”, inquadrato come radiotelegrafista nel bat-taglione “Vestone”. nel 1935 il sesto reggimento viene posto alledipendenze della Divisione Tridentina, che viene impiegata nellacampagna d’africa Orientale (1935-36). Viene richiamato alle armialla fine di maggio del 1940, ossia pochi giorni prima del discorsotenuto dal duce del 10 giugno con il quale venne sancita l’entrata inguerra dell’Italia a fianco della Germania, contro Francia e Inghilterra.Il 15 ottobre successivo viene imbarcato a Brindisi (nella foto il suoreparto mentre sfila alla presenza dei comandi alpini e di Mussolini)per l’albania, dove sbarca a Durazzo, porto strategico in quel settoredel fronte. a luglio dell’anno successivo viene rimpatriato e, inlicenza, torna a Gussago.Il battaglione “Vestone”, con il “Verona” e “Val Chiese”, inquadratoancora nella Divisione Tridentina, viene inviato successivamente acombattere anche nella Campagna di russia; il nostro Vittorio arrivain terra russa dopo essere partito il 10 giugno del 1942. Ferito ad una gamba il 25 gennaio 1943, due giorni prima dell’epicabattaglia di nikolajewka, viene trasportato all’ospedale militare discopoli il 6 di febbraio, da dove, con gli ultimi convogli carichi diferiti, viene rimpatriato a riccione il 12 dello stesso mese.Vittima anch’egli della drammatica situazione venutasi a creare al-l’indomani dell’armistizio di Cassibile, fu catturato dai Tedeschi su-bito dopo l’8 di settembre del 1943; Bilgotti viene portato a Dresdadove sopravvive anche al terribile bombardamento americano, chequasi rase al suolo l’intera città, e qui viene messo a lavorare comeoperaio in una fabbrica.Finita la guerra, torna finalmente a casa, a piedi, da Dresda e arrivaa Gussago nel giugno del 1945.Iscritto al Gruppo alpini di Gussago e all’associazione combattentie reduci, si sposa successivamente con angela Bertanza: dal loromatrimonio nasce Cesarina, moglie dell’alpino angelo Zizioli, pa-drino dello scrivente.

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aPrILe 2013 | spiritoalpino 9aPrILe 2014 | spiritoalpino 9

carlo Gosioil nostro quinto Capogruppo

carlo Gosio, detto “Prua-na”, socio fondatore delnostro gruppo, nasce alle

Civine il 15 maggio 1887 da an-gelo. Divenne capogruppo nel1951 tra i due mandati di Dome-nico Cerlini. Carlo fu sempre unattivo e generoso sostenitore del-la vita del Gruppo ricoprendo in-carichi vari. Tanto attaccamentoal nostro sodalizio doveva essere

carlo Gosio

La storia del nostro Gruppo

maturato sicuramente nei tragicigiorni della Grande guerra, nelleinfernali condizioni di vita nelletrincee. Gosio fu un alpino nel VIreggimento B.T.G. Vestone 54a

compagnia. Partecipò alla PrimaGuerra Mondiale 1915-1918, me-ritò la croce al merito e fu insi-gnito del titolo di Cavaliere diVittorio Veneto. sposò Teresa re-boldi e dal loro matrimonio nac-quero sette figli. La moglie sispense nel 1956, mentre lui gli so-pravvisse fino al 1976. entrambiriposano nella tomba di famiglianel cimitero di Civine.

nel prossimonumeroricordermoil settimo CapogruppoFrancesco Piardi

raccontaci la tua storianei prossimi numeri si daràspazio al ricordo di alpini ecombattenti gussaghesi,raccontando le loro storiepersonali, rievocando vicendeche rischiano di finiredimenticate o di rimanere infondo ai cassetti delle nostrecase, certi di contribuire acostruire un ponte tragenerazioni, certi che la storia èfatta dalle tante storie di tuttiquelli che ci hanno preceduto.Le vicende di Vittorio Biligottisono state raccontate da andreaGramaticopolo ma la prossimavolta in questa rubrica potrestiessere tu a raccontarci la storiain grigioverde di una personadella tua famiglia.

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È scomparso don Piero Chitò,protagonista del dopoguerragussaghese

Proprio mentre il giornale an-

dava in stampa ci è giunta la no-

tizia della scomparsa di Don

Piero Chitò. Parroco alle Civine

dove verrà sepolto, per 24 anni,

dal 1952 al 1976, seppe essere

un pastore affidabile per i suoi

parrocchiani ma anche tra quei

sacerdoti che contribuirono a

rendere moderno il nostro Paese

appena uscito dalla guerra. a

Civine promosse la costruzione

dell’attuale strada, di una scuola

e di un oratorio.

di Fulvio torchio

per la ricorrenza del 72° anni-versario della battaglia di ni-kolajewka, la nostra sede di

Brescia ci ha chiesto la disponibilitàad ospitare a cena, nella nostra sede,la sera di venerdì 23 gennaio, alcunimilitari russi con relative famiglie.La proposta ci ha onorato ed è stataaccettata con entusiasmo: quella del23 gennaio è stata una serata con-viviale semplice, ma molto signifi-cativa, per dimostrare la pace e l’ami-

23 gennaio 2015

a cena con i russiUna nikolajewka 2015 nel segno della condivisione

tivamente: vicesindaco e assessorealla cultura del comune di Gussagoe tutti i nostri consiglieri.alla termine della serata c’è statouno scambio di doni e diversi inter-venti dei nostri ospiti che hanno ri-marcato quanto siano assurde tuttele guerre, in particolar modo la bat-taglia di nikolajewka.

cizia con gli avversari di ieri, con ledue bandiere, russa e italiana fiancoa fianco, testimoni.alla serata sono intervenuti il ge-nerale alexander Priknodko e il co-lonnello Dimitry stoliarov, il nostropresidente Davide Forlani, i vice pre-sidenti Daniele Barbieri e Giambat-tista Turrini con la moglie, il nostrocapozona Gianfranco Belleri, il con-sigliere sezionale Valter Bettinzoli,Fabio rolfi consigliere regionale,presenza assidua ai nostri raduni,renato Verona e Paola ricci rispet-

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aPrILe 2015 | spiritoalpino 11

GUIDO E GIULIANA CASTELLI A SANTIAGO DE COMPOSTELAPER IL 40° DI MATRIMONIO

GIANCARLO E GRAZIAVENTURELLI CON MATTIA E LEILA

50° DI MATRIMONIO DIDAVIDE E ANGELA GILBERTI

50° DI MATRIMONIO DI ANGELO E LUCIANA PIARDI

Chi avesse anniversari e ricorrenze da ricordarepuò rivolgersi al Gruppo.

La nostra nuova sede: avanti tuttama...c’è bisogno anche di te!Dopo una pausa necessaria per poter organizzare al megliogli eventi dell’85° anniversario di fondazione del gruppo,impeccabile anche per il lavoro dei volontari, ora i lavorisono ripresi e proseguono spediti, grazie alla volontà deinostri soci che tuttavia sono un po’ pochi, a voler dire laverità. A chi si sta impegnando va il nostro grazie per ilgrande impegno e la forza che trovano ogni giorno pernon essere mai stanchi. Colgo l’occasione allora per ri-cordare a tutti i soci che dispongono di un po’ di tempolibero, che sono i benvenuti, anche perché poi la sedesarà un bene ed un valore per tutti quanti. L’aiuto di ognu-no di voi è fondamentale per completare al meglio lanuova sede: qualsiasi intervento, piccolo o grande chepossa essere, sarà sicuramente importante e gradito.

Vita digruppo

istantanee di solidarietà: le serate con l’anffas di GussagoAnche i piccoli appuntamenti danno senso e sapore allavita del nostro gruppo, soprattutto quando questi fannorima con solidarietà e condivisione. In autunno, anchequest’anno, come consuetudine, siamo stati al centro An-ffas di Gussago, dove abbiamo preparato delle gustosecaldarroste, per gli ospiti della struttura, qualche genitoree dipendenti. È stata una bellissima serata terminata inallegria, condividendo canti e racconti. Prima di lasciarciabbiamo fissato l’appuntamento per la serata della pizzache, in gennaio, è risultata sempre molto ben organizzatada volontari. In quest’ultima occasione un nostro socioha donato a Michele, un ragazzo down ospite della strut-tura, un cappello alpino, che lui ha gradito moltissimo.

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12 spiritoalpino | aPrILe 2015

EMILIO UBERTI11-17-1942 / 24-6-2014

LUCIANO BERTELLI3-1-1940 / 26-9-2014

sostenitore tenace deinostri valori, consideravail Gruppo alpino la suaseconda famiglia. Uomogeneroso e schietto,anche nel lasciarci, havoluto ricordarsi, inmodo concreto, dellanostra associazione. a lui vanno il nostroricordo e una sentitagratitudine.

sonoandatiavanti

come nel 2014 anche nel 2015 la nostra festa avrà la durata di diecigiorni: dal 24 aprile al 3 maggio. Una kermesse dove si alternerannomusica, sport e solidarietà, con la nostra cucina sempre aperta e

prontissima a soddisfare i palati dei graditi ospiti.Come avevamo promesso l’anno scorso, il 28 aprile riproporremo la giornatadella solidarietà, una serata dedicata ai tantissimi ospiti e loro accompa-gnatori di associazioni impegnate nel sociale come “nikolajewka, anffas,Vomere, Mamrè e Mongolfiera”. Partecipare è doveroso perché è sia l’occasione per condividere un momentoche arricchisce sempre dal punto di vista umano, ma anche per tener fedea due pilastri fondamentali dell’essere alpini: solidarietà, condivisione con-creta e rispetto del nostro motto “ricordare i morti aiutando i vivi”.novità della nostra festa edizione 2015: la squadra di basket Brescia Centraledel Latte ospite per tutta la cena nella serata di martedì 29 aprile; crediamosia un’ottima occasione per gli appassionati di basket e non, di stare incompagnia dei nostri campioni per autografi, fotografie, interviste.anche per questo evento vi aspettiamo numerosi.

Programma delle serate24 aprileserata danzante con DJ Claudio

25 aprileserata danzata con Orchestra

Paolo Bagnasco

26 aprileserata danzante con Orchestra

andrea e rosa

27 aprileserata della solidarietà con DJ Claudio con Karaoke

28 aprileCena in compagnia dellasquadra Basket Brescia “Centrale

del Latte”. allieterà la serata il

gruppo es3Ma

29 aprileserata danzante con DJ Giancarlo

30 aprileserata danzante con DJ adriano

1 maggioFesta del calcio in collaborazione

con aCI Gussago. seratadanzante con Orchestra Ornella

nicolini2 maggioserata danzante con Orchestra

silvana3 maggioserata danzante con Duo Omar

Una kermesse dove sialterneranno musica, sport e solidarietà

FestaaLpina2015

Vi ricordiamo che per tutta la durata

della festa sarà sempre in funzione

lo stand gastronomico

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La prima guerra mondiale: i contendenti ed il numero dei caduti

La guerra inizia con la dichiarazione di belligeranza del-l'austria-Ungheria alla serbia il 28 luglio 1914 e si con-clude l'11 novembre 1918 con l'armistizio firmato a Com-

piègne dalla Germania. si contrapposero per terra, per maree per la prima volta anche nell’aria i cosiddetti "Imperi Cen-trali" e le "nazioni alleate". Gli "Imperi Centrali" compren-devano i seguenti stati:  Impero austro-Ungarico; ImperoTedesco; Impero Ottomano; regno di Bulgaria, dal 14 ottobre1915; stato dei Dervisci (dai confini non stabiliti) nazionalistisomali che si allearono alla Germania per combattere gli in-glesi e gli italiani che avevano mire di espansione colonialesui loro territori; sultanato del Darfur; stato dei senussi, isla-mici della Cirenaica, alleatesi con la Germania per contrastareanch’essi come i dervisci Italia e Inghilterra.Le "nazioni alleate" erano costituite da: regno di serbia, dal28 luglio 1914; Impero russo dal 1 agosto 1914 sino al novembre1917, quando inizia a trattare con gli "Imperi Centrali" unapace separata che si concluderà con il trattato di Brest-Litovskdel 3 marzo 1918; repubblica francese dal 3 agosto 1914;regno del Belgio dal 4 agosto 1914; Impero britannico e co-lonie dal 4 agosto 1914; regno del Montenegro dall’8 agosto1914 sino al 1916 quando viene occupato dalle forze degli"Imperi Centrali"; Impero del Giappone dal 21agosto 1914(occupò i possedimenti tedeschi sulle coste dell’Oceano Pa-cifico, aumentando così i suoi possedimenti sulla terra ferma);regno d’Italia dal 24 maggio 1915; Portogallo, simbolicamentee massimamente per preservare le proprie colonie, prestòagli alleati supporto logistico segnatamente in africa; regnodi romania dal 24 agosto 1916; stati Uniti d’america (U.s.a.)dal 6 aprile 1917; regno di Grecia dal 2 luglio 1917; siam dal22 luglio 1917; Brasile dal 26 ottobre 1917. Come non bellige-ranti fecero parte delle "nazioni alleate" negli ultimi dueanni di guerra anche Cuba, Panama, Liberia, repubblica diCina, Guatemala, nicaragua, Costa rica, Honduras, Haiti eandorra, inoltre nella fase terminale agirono contro gli "Im-peri Centrali" dal loro interno le formazioni nazionalistiche

di Polonia, Cecoslovacchia, armenia e dell’Hegiaz  (della pe-nisola d’arabia, parte sul Mar rosso) reso famoso dalle im-prese dell’ufficiale inglese Thomas edward Laurence, notoal grande pubblico come Laurens d’arabia. Prima di conclu-dere questa parte vorrei fare un inciso, massimamente perricordarlo a me stesso che l’esercito italiano partecipò nelluglio-agosto del 1918 alla seconda battaglia della Marna conil "II corpo d’armata italiano in Francia" che si distinse parti-colarmente nei combattimenti di Bligny, dove è stato edificatoun grande cimitero di guerra che raccoglie le spoglie dei3453 caduti italiani di questa battaglia, appartenenti all’armatae alla Legione Garibaldina, reparto della legione stranierafrancese formato da nostri connazionali. Per concludere que-sta prima parte faccio uno specchietto delle caduti:

alleanza Imperi TotaleMilitari morti 5,525,000 4,387,000 9,912,000Militari feriti 12,990,000 8,390,000 21,380,000Militari dispersi 4,121,000 3,629,000 7,750,000Civili morti per cause di guerra 3,155,000 3,585,000 6,740,000Totale generale 45,782,000

Meditiamo sulla cifra totale e ognuno tragga le sue conclu-sioni, che sono di un’evidenza spietata anche per chi, comeme è fiero di appartenere all’esercito italiano come ufficialedella riserva di complemento.

aPrILe 2015 | spiritoalpino 13

di Guido castelli (prima parte)

appunti per ricordare la prima Guerra mondiale

È giusto e doveroso da parte nostra ricordarela "Prima Guerra Mondiale" o "GrandeGuerra" o per noi italiani "IV Guerrad'Indipendenza" a cento anni dall’inizio dellanostra partecipazione ai suoi combattimenti.Lo farò da appassionato di storia, più diquella piccola, quella degli uomini comuniche non di quella grande degli statisti, con un

rapido excursus sulle nazioni che vi hannopartecipato e con quale schieramento; e poi,da alpino, cercherò di presentare, il piùsinteticamente possibile l'evoluzionedell'organico degli alpini veri e propri ofanteria alpina e della consorella artiglieriada montagna, dalla loro costituzione sino allafine di questo sconvolgente avvenimento.

Non parlerò per scelta, per rispetto erimpianto di tutti quanti per amor di Patria,senso del dovere o per quant’altro, siano essistati militari o civili hanno lasciato la loro vitaterrena per raggiungere, come da credentecredo, il Regno del Padre, nè di battaglie, nèdi strategie militari, nè di alti comandi, mamassimamente di battaglioni e gruppi.

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dante adami nato in svizzera l’8 febbraio 1898 ed iscritto al comune di leva di Brescia

Lettera scritta ai genitori.

“Facevo il corso dei trasmettitori telefonisti, e puntatore nel secondocorso; dunque io non potevo essere messo nei bombardieri; sipuò dire la compagnia della morte perché stiamo a 50 metri dallelinee nemiche. Mai io curioso andai alla finestra a vedere qualisono i miei compagni d’armi che sono sorteggiati, mentre guardovidi un mio camerata, un certo rainoli di Castagnato, un padre disette figli ginocchiato davanti al Comandante dalla compagnia apiangere che mettessi un altro per lui! ma ormai era sorteggiato,e il tenente non può più metterne un altro se non c’è uno che vavolontario. allora io vedendo questo quadro, lasciai di scrivere,corsi nel cortile mi presentai al comandante, e gli o detto che milasciasse quel posto a me. Il comandante mi bacciò fece una morain mezzo alla compagnia insomma in giorno stesso partii da Pia-cenza su carri da bestiame facendo tutto il viaggio piangendo.Dopo due giorni e una notte di viaggio mi trovo qui attendato inun paesello con un caldo terribile a dormire in terra. Pazienza ecoraggio ma almeno quando avrò la fortuna di tornare posso gri-dare ad alta voce di aver compiuto il mio dovere, ansi due, al mo-mento che scrivo guardando fuori dalla tenda non vedo più quelpover’uomo di 40 anni in mezzo a baldi e coraggiosi e fieri giovi-notti, non c’è più quel pover’uomo di quarant’anni davanti al co-mandante a piangere”.“... non sento ne fame ne freddo ne caldo mi sento d’acciaio, e poiil bombardiere deve essere resistente al freddo e anche in mezzoal fuoco... se per fortuno verrò a casa non sarò più quel che piacevala bella vita che aveva poccha voglia di lavorare che aveva sempredelle sregolatezze sul mangiare e sempre malatticcio ma sarò in-vece tutt’altro, il lavoro sarà per me un gioco, forte e sano, lascieròda parte le pettegolesse e sarò uomo fatto”.

Morto per ferite riportate in combattimento il 19 agosto 1917La lettera è tratta dal volume di Simone Scaglia, Di che reggimento siete fratelli: iCaduti bresciani della Grande guerra raccontano, edizioni Associazione di studistorici “Carlo Brusa”, Desenzano. Ringraziamo di cuore l’Autore per aver acconsentitoalla pubblicazione di questo stralcio.

DALFRONTE

Affetti, attaccamentoreligioso, senso del dovere,

amore patrio, nostalgia. E poi angoscia,

bombardamenti, paura esentimento della morte.

Questi e altri pensieri trovanospazio nelle lettere spedite

dal fronte dai nostri soldati.“Voci” scritte in un italiano-

dialetto tradotto al volo, frasiche scaturiscono dall’essenza

del sentimento senza badare agrammatica e sintassi. Scrittiautentici e genuini, che fanno

da contraltare alla vitamilitare, dove la forma è lamassima espressione della

sostanza.E ancorché le regole basiche

della scrittura siano ignorate,ne sortiscono righe

commoventi e passaggiirripetibili, ove si concentra

tutta l’umana verità di chivive al fronte.

Continua con questo numero,in occasione del centenario

della Prima guerra mondiale,daremo voce ad alcuni di

questi scritti, con la speranzae la presunzione di

accompagnarvi in un viaggiodi emozioni e riflessioni.Buon viaggio nella storia

della vita.

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di Gianbattista torcoli

Finisce in bellezza la nostra sta-gione agonistica con la garadi bocce svoltasi a Lumezzane

Pieve, con il lusinghiero piazzamen-to al 1° posto da parte di angelo Piar-di e al 2° posto di angelo Corini nel-la categoria C-D non potevamo chefinire in bellezza l’anno 2014 ospi-tando l’annuale assemblea deglisportivi.sabato 15 novembre, infine, nel pri-mo pomeriggio si è svolto l’annualeassemblea degli sportivi in sede conle varie autorità delle sezioni di Bre-scia e la fanfara Tridentina della no-stra sezione. La giornata non erapartita bene dal punto di vista me-teorologico. Che si fa? Partiamo?non partiamo? si decide di partireugualmente sotto una pioggia fortee incessante, breve sosta al monu-mento degli alpini per la deposizio-ne della corona d’alloro in ricordodei nostri caduti e via di fretta allagaribaldina per la sfilata, purtropposenza fanfara, causa la pioggia, di-retti verso la chiesa per la solennecelebrazione della santa Messa ce-lebrata dal prevosto adriano Dabel-lani, dopo aver fatto una breve sostaal monumento dei caduti per la de-posizione della 2° corona d’alloro.

z Tiro a segno al poligono di Gar-done V.T. 3° Gussago;z Torneo di calcio 3° Gussago;zTorneo di bocce 1° angelo Piardi,2° angelo Corini categoria C-D, 2°Gussago.

Terminato questo momento emo-zionante e scandito da elogi per ivari atleti, abbiamo messo le gambesotto il tavolo gustandoci un ottimospiedo alla bresciana, cucinato daicuochi volontari dell’oratorio. al ter-mine di questa intensa giornata èstato rivolto un caloroso saluto a tut-ti gli sportivi convenuti ed un arri-vederci al 2015, augurandosi chepossa essere ricco di risultati in mo-do da tenere sempre alto l’onore e ilnome della sezione di Brescia.a questo punto non mi resta che au-gurare a tutti di portare nelle diversediscipline il nome del nostro gruppo.a proposito: tutti coloro che prati-cano o praticavano un qualsiasisport e volessero aggiungersi al no-stro gruppo sportivo sono i benve-nuti e sono pregati di farsi sentirein sede per tempo. Vi ricordo soloche è necessario, per svolgere le garein serenità, serve sempre il certifi-cato medico sportivo che noi, comesempre, vi omaggeremo.Un caloroso e affettuoso saluto al-pino a tutti voi.

Gruppo sportivo

una stagionechiusain bellezza

attivitàsportive

Terminata la santa messa tutti sottoil tendone dell’oratorio per la pre-miazione dei vari atleti alpini ed iloro gruppi classificati nei primi treposti delle varie attività sportive in-dette dalla sezione durante tuttol’anno. Dopo i consueti discorsi dirito da parte dell’allora presidentesezionale Davide Forlani e dei diri-genti, si cominciano le premiazionie spesso e volentieri si sente echeg-giare il nome del gruppo di Gussagocome gruppo o con il nome di atleti.In sintesi:

z Gara di tiro al piattello al Betto-lino di Trenzano 2° Bruno Piardi ca-tegoria liberi, 2° Marco Franchi cate-goria master, 2° gruppo di Gussago;

anche il2014 è statoun annoall’insegnadei successida partedegli atletidel nostrogrupposportivo

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APeRtuRA NostRA sede: domenica 10.00 - 12.00; mercoledì 20.30 - 22.30; sabato 20.30 - 23.30

L’apertura saltuaria del venerdì sera è riservata ai giovani: per informazioni contattare il responsabile giovani sandro Andreoli (3472754619).

Chi fosse interessato a ricevere comunicazioni via e-mail è invitato a consegnare il proprio indirizzo di posta elettronica

siamo presenti su Facebook alla voce: GRuPPo ALPINI GussAGowww.gruppoalpinigussago.webnode.it

24 gennaio partecipazione alla ricorrenza per il 72° di nikolajewka24 aprile - 3 maggio festa alpina4-31 maggio santo rosario nella chiesetta dedicata a s. antonio in via nava nella contrada di

Valle Villa ad esclusione delle domeniche15-16 maggio partecipazione alla 88a adunata nazionale all’aquilagiugno partecipazione all’adunata sezionale a Travagliatogiugno partecipazione ad una escursione in montagna (proposte dai soci)giugno-luglio partecipazione al torneo sezionale di Calcio a Provezze26 luglio partecipazione all’incontro con la popolazione alla Fonte di Faidosettembre partecipazione ad una gita per i soci, familiari ed amici (proposte dai soci)data da definirsi partecipazione al secondo raggruppamento a Busto arsizio (Va)17 ottobre ricordo dei soci che ci hanno preceduto nel Paradiso di Cantore 15 novembre assemblea annuale degli sportivi sezione di Brescia all’oratorio maschile di Gussago 12 dicembre visita agli ospiti del ricovero Opera Pia richiedei per gli auguri di natale con la

collaborazione del coro “La ZerLa” e distribuzione di omaggi19 dicembre organizzazione pranzo per i soci ultrasessantenni20 dicembre scambio degli auguri di natale24 dicembre distribuzione lavoretti costruiti dai ragazzi della scuola “arti e Mestieri” di Mompiano,

presso i supermercati di Gussago (Ipersimply, sma e Italmark) per la raccolta difondi a Loro favore

notte di natale distribuzione di vin brulè alla popolazione

nOpere di manutenzione ordinaria alla Fonte del Faido, alla sede del Gruppo, al Parco asilo nava, al Monumento agli alpini

n Partecipazione alle varie manifestazioni sportive indette dalla sezione: calcio, bocce, marce, scii, tiro a segno ed alpiattello, mountain bike, ecc.

n approfondimento della conoscenza dei Canti alpini e della Montagna con dischi, cassette, libri, cd e diapositive sullemontagne

n Figure di alpini da valorizzare tramite nostro periodico "spirito alpino"

PrOGraMMa e ManIFesTaZIOnI VarIeDeL nOsTrO GrUPPO

*i lavori per la nuovasede avanzano:anche il tuo contributoè fondamentale!