DIREZIONE DIDATTICA STATALE DI ISCHIA - 1° CIRCOLO ... · Arcangelo, con un’armatura...
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Fotografi
Emanuele Di Leva 3a D
Giorgia Rubino 4a D
Raffaele Di Rauso 3aA F.
Disegnatrice
Carmen Distinto 4a C
Redattore
Mariette Esposito 4a B
Inviati
Francesca Ferrandino 5a B
Silvia Naclerio 5a B
Nicola Ferrandino 3aA
Giada Ferrandino 4a B
dedicati a diverse parti
del mondo, realizzati da
intere famiglie con mate-
riali riciclabili, ad esem-
(Continua da pagina 7)
pio: tappi, rotoli di carta,
bottiglie di plastica, su-
ghero ecc.
Subito dopo, ha messo
a disposizione per noi un
parco giochi ed un picco-
lo zoo, dove abbiamo vi-
sto tanti uccelli ed anche
un capretto appena nato.
Infine abbiamo man-
giato pizza tutti insieme
al ristorante “La dolce
vita”, che di dolce aveva
soprattutto il fatto che ci
siamo riposati, poiché la
gita era stata molto bella
Gita a Procida
REDAZIONE
Siamo su internet : http://
www.1circolodidatticoischia.it
e blog: tcostagliola.mdl2.com
DIREZIONE DIDATTICA STATALE DI ISCHIA - 1° CIRCOLO
Dirigente Scolastico
dott.ssa Lidia Gentile
D . S . G . A.
Rag. Luigia Maria Di Meglio
Art Director
dott. Maria Costagliola di Fiore
Impaginazione e grafica
m./o Raffaele Brischetto
ma anche stancante.
Stanchi, ma felici, ci
siamo imbarcati per I-
SCHIA .
Andrea Gargiulo
Classe IIIª D Marconi
Direttore
Gioia Chiaiese 5a D
Vice direttore
Elia Cuomo 4a A
Segretaria di redazione
Maria Giulia Vespoli 5a D
Collaboratori
1. Di Gregorio Francesca
2. Zabatta Paola
3. Pirulli Dario
4. Sollino Isabella
5. Iacono Silvana
6. Maestripieri Laura
7. Sol Luca
8. Montagna Giovan Giu-
seppe
9. Delizia Marco
10. Pinto Andrea
11. Cwiertka Klaudia
12. Scotti Flavio
13. Aiello Vincenzo
14. Iacono Cecilia
1.Un giornalista è at-
tento a tutto quello che
accade ogni giorno.
2. Raccoglie le infor-
mazioni e le scrive.
3. Bisogna leggere
molto per scrivere corret-
tamente, senza fare errori.
4. Bisogna anche segui-
re regole precise.
5.L’unica persona che
non vedrà mai è il lettore.
6. Non deve scrivere
per una persona in partico-
lare, ma deve scrivere per
le persone in generale.
7. Non essere timido.
8. Aprirsi alla gente,
perché nel giornalismo è
essenziale parlare con le
persone e interagire con
tutti.
9. Si attrezza di: penna,
matita e block-notes.
10.E’ importante che il
giornalista riporti le parole
dell’intervistato senza mani-
polare la storia o inventare
una nuova versione.
11.Scrive un articolo inte-
ressante, che non vada sotto
le 250 parole, ma che non
superi le 500 parole.
Paola Zabatta 3ª A
Elia Cuomo 4ª A
Nicola Ferrandino 3ª A
Carmen Distinto 4ª C
Francesca Ferrandino 5ª B
Emanuele Di Leva 3ª D
Flavio Scotti 5ª C
Marco Delizia 4ª A
Isabella Sollino 3ª B
Andrea Pinto 4a C
Maria Giulia Vespoli 5ª C
Laura Maestripieri 3ª C
Silvia Naclerio 5a B
Su Focus Junior il
problema del bul-
lismo è attuale.
Ci sono compa-
gni o compagne
che deridono,
sottopongono a
vessazioni e u-
miliazioni ap-
profittando del-
la loro prepo-
tenza o del
gruppo.
1. Secondo te
che si potreb-
be fare per
combattere il
fenomeno del
bullismo?
2. In che modo
si potrebbero
convincere i
bulli a cam-
biare il loro
atteggiamen-
to? Sommario:
L’esperienza del
giornalino
2
L’unicef 2
La giornata tra-
scorsa al cinema
3
I nostri fotografi 4
Poesia di pace 5
Dal nostro inviato 6
Gita a Procida 7
“La Gazzetta
della
Scuola”
è un la-
boratorio
condotto
dagli in-
segnanti
Raffaele
Brischet-
to e Te-
resa Co-
stagliola rivolto
ai bambini delle
classi terze,
quarte e quinte
dei plessi
“Guglielmo
Marconi” e
“Giovanni Paolo
II”.
Nell’anno
scolastico 2014-
(Continua a pagina 2)
Il vice direttore
Elia Cuomo all’opera...
Essere un bravo giornalista
DIREZIO NE DIDA T T ICA ST A T A LE DI ISCH IA - 1 ° C IRCO LO
La gazzetta della
scuola
Martedì 2 febbraio 2016
Anno XIII - Numero 1/91
Abbasso
i bulli!
2015, per la prima volta
questo laboratorio è stato
aperto anche alle classi ter-
ze.
Il direttore era Viola Da-
more e il suo vice Miriam
Rispoli.
Al giornalino leggevamo
gli articoli, vedevamo dei
video su come si fanno i
(Continua da pagina 1)
giornali e quasi sempre a
casa ci facevano studiare
un foglio sul quale c’era
scritto: quante parole
doveva contenere
l’articolo, come poteva-
no essere i fatti di crona-
ca …
È stata un’esperienza
molto positiva durante la
quale ho avuto modo di
conoscere nuovi compa-
gni, di esercitarmi a scri-
vere testi al computer e
di inviare e leggere le
email.
Gli incontri si svolge-
vano ogni due settimane
e perciò avevo tempo di
organizzarmi con i com-
piti assegnati per casa.
Qualche volta veniva-
no assegnati anche dise-
gni ed era molto emozio-
nante vederli poi stampa-
ti sul giornale.
Qualche volta mi è
stato assegnato di fare
delle interviste e per for-
tuna le ho fatte con un
compagno, perché da
solo ero un po’ timido.
Ci vedevamo poco,
ma la cosa più bella è
stato il lavoro in gruppo;
facevamo addirittura me-
renda insieme: è questo
il bello del giornalino
anche detto “Gazzetta
Della Scuola”.
Una volta siamo anda-
ti a visitare gli studi di
Teleischia, un’altra volta
siamo invece andati alle
poste.
ELIA CUOMO 4a A
Ad Ischia, la raccolta
è avvenuta Domenica 13
Dicembre 2015 nella
piazza e lungo il Corso
di Casamicciola Terme
ed hanno partecipato tut-
te le scuole dell'isola d'I-
schia.
Per l'occasione la ma-
estra Bruna ha realizzato
destinati alla vendita, dei
piccoli presepi con le
conchiglie.
Noi alunni invece,
abbiamo costruito delle
stelline utilizzando stec-
che di gelato pitturate di
è un’agenzia delle
Nazioni Unite fondata
l'11 Dicembre 1946 per
aiutare i bambini vittime
della Seconda Guerra
Mondiale.
rosso o blu spruzzate di
brillantini.
I genitori, oltre a rea-
lizzare oggetti vari, han-
no preparato dolci e bi-
scotti destinati sempre
alla vendita.
Altro compito di noi
bambini è stato quello di
andare in giro a vendere
tutte queste belle cose ed
è stato un gran successo
perché abbiamo venduto
tutto.
SILVANA IACONO
Classe IIIª C Marconi
L'Unicef (fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia)
Pagina 2
La gazzetta della scuola
Ora, che
sono più
grande e
responsabile,
sono pronto
ad affrontare
di nuovo
questa
esperienza
La mattina, dopo es-
serci incontrati alla bi-
glietteria con i compagni
e le nostre maestre, ci
siamo imbarcati per
l’isola di Procida.
Arrivati a Procida, sia-
mo andati a Terra mura-
ta, che è il punto più alto
dell’isola, infatti il pano-
rama era bellissimo a
picco sul mare. La prima
tappa era visitare
l’abbazia di San Michele
Arcangelo.
Appena entrati abbia-
mo notato una botola,
che serviva per mettere i
preti dopo morti e mum-
mificati.
Questa chiesa fu fon-
data dai Benedettini ed
ha tre cappelle importan-
ti, la prima dedicata alla
Madonna di Lourdes, do-
ve è rappresentata la Ma-
donnina con una delle
pastorelle.
La seconda è rappre-
sentata da San Michele
Arcangelo, con
un’armatura d’argento,
scudo e spada.
Infine la terza è rap-
presentata in oro zecchi-
no,dalla Madonna del
Carmine detta anche Ma-
donna Bruna, poiché era
scura di pelle.
Sull’altare si trova il
dipinto che raffigura San
Michele e l’isola di Pro-
cida infuocata, questo mi
ha colpito molto poiché
San Michele scacciò i
Saraceni e salvò l’isola.
Poi ci siamo recati al
piano inferiore della
chiesa per visitare le se-
grete.
Il primo livello aveva
un presepe con pastori di
scuola Napoletana, il se-
condo aveva prima una
biblioteca e poi una cap-
pella, con l’esposizione
di tre casse, dove veniva-
no messi i preti dopo la
morte.
La prima cassa era tut-
ta scoperta sul volto, la
seconda era tutta scoper-
ta, la terza, invece, era a-
perta nei lati per esporre
le mani e poterle baciare.
Il soffitto aveva il di-
pinto di un trono e la
scritta “Memento mori
“, che significa
“ricordati che devi mori-
re “.
Nel terzo livello c’era
l’ossario, ma non lo ab-
biamo visitato.
La seconda tappa è
stata il museo dei MI-
STERI, che conserva
tutto ciò che costruisco-
no i ragazzi per la pro-
cessione del Venerdì
Santo.
La terza tappa è stata
la Chiesa di San Giaco-
mo, con la mostra dei
presepi realizzati in modi
diversi, dove potevamo
votare il preferito con dei
sassolini.
La quarta tappa, la
chiesa della Madonna
della Libera, dove ci ha
accolto un prete molto
simpatico, che poi ci ha
mostrato i loro presepi
(Continua a pagina 8)
Gita a Procida
Pagina 7
Anno XIII - Numero 1/91
Eravamo
emozionati
e felici,
perché era
la prima
gita
scolastica
fuori Ischia
Nato a Ischia nel mil-
lenovecentosessanta
(1960) di anni cinquanta-
cinque (55).
In tutta la
sua vita e
ancora oggi
pratica alcu-
ni sport tra il
calcio, l'atle-
tica, il nuoto,
il ciclismo, il
triathlon, la
vela, lo sci.
Ha vari
hobby tra cui la fotogra-
fia.
Oltre ad insegnare
presso il liceo di Ischia
allena i bambini della
FUTURA CALCIO DI
ISCHIA nati nel duemi-
lasei - duemilasette
(2006-2007).
Che esercizi fai fare
ai bambini? Gli esercizi che alle-
nano principalmente lo
sviluppo della psicomo-
tricità, della coordinazio-
ne e dell'equilibro.
Esercizi di tecnica
individuale con il pallo-
ne.
Dove alleni i bambi-
ni? Alleno i bambini pres-
so lo stadio
“VINCENZO RISPOLI”
e presso i campetti del
camping di via delle GI-
NESTRE.
Come pensi sia giu-
sto educare i bambini? Facendo conquistare
le cose della vita grada-
tamente.
I genitori si intro-
mettono? I genitori dei bambini
che alleno sono corretti e
non sono invadenti
Avrai sicuramente
qualche bambino indi-
sciplinato come,ti com-
porti? Cerco di insegnare e
trasmettere con pazienza
i comportamenti corretti
e appropriati della vita
quotidiana anche con
qualche rimprovero, ma
sempre spiegando il per-
ché.
Concludo l'intervista
con un’ultima domanda:
Con questo doppio
lavoro trovi il tempo
per la famiglia? Lo faccio anche per la
famiglia, poiché seguo
mio figlio e lo accompa-
gno volentieri.
Dal nostro inviato Nicola Ferrandino...
Pagina 6
La gazzetta della scuola
In questo
numero
intervisterò
Gianni
Ferrandino,
di professione
insegnante di
scienze
motorie
Il 19/01/2016 siamo
andati alle 8.30 alla
scuola secondaria di
primo grado, perché tra
poco noi bambini di
quinta dovremo fare le
iscrizioni per andare in
prima media.
Quando siamo arriva-
ti ci hanno accolto degli
insegnanti, due professo-
ri ci hanno parlato e cì
hanno detto cosa si fa
alle Medie e cosa cambia
rispetto alle primarie.
Ci hanno spiegato alle
scuole medie che ci so-
no delle classi con il
tempo prolungato e del-
le classi con il tempo
normale, poi ci hanno
fatto delle domande e ci
hanno fatto vedere il
diario della scuola me-
dia; era molto bello.
Dopo parecchie spie-
gazioni, uno dei profes-
sori ci ha dato un cruci-
verba e la parola centrale
era scuola media, noi
dovevamo completare le
altre caselle.
Un professore molto
simpatico ci ha fatto un
anagramma: con le lette-
re della parola
"SCUOLA MEDIA" si
può scrivere "EDUCO
SALAMI".
Ci hanno portato
nell'aula mensa che era
molto grande. Appena
siamo usciti dalle Medie
siamo andati al cinema a
vedere "Giotto l'amico
dei pinguini"; è stato un
bellissimo film, anche
perché c'era sempre da
ridere, e c'erano momenti
di suspense.
Il film parla di
questo cane, cioè
Giotto, un bellis-
simo pastore ma-
remmano, anche
se combina guai,
che deve salvare
i pinguini (tra cui
Pocket) dalle vol-
pi.
Giotto riesce a
salvare i pinguini;
anche se non è
l'unica cosa che
salva, perché salva
anche il lavoro di Emily (madre
di Clara e padroncina di Giotto).
Il film è stato bellissimo per-
ché è interessante vedere il rap-
porto tra animali diversi che si
aiutano a vicenda e precisa-
mente un cane ed un pinguino,
perché è raro vedere questo tipo
di collaborazione tra animali.
Questo film fa capire che gli
animali si devono aiutare sem-
pre.
La giornata è stata interes-
sante, la cosa più bella è stato il
film.
Classi 5ª A - D
Plesso
“Guglielmo Marconi”
La giornata trascorsa alle scuole Medie e al cinema
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Anno XIII - Numero 1/91
Questo
film fa
capire che
il cane è il
migliore
amico di
tutti.
Pagina 4
La gazzetta della scuola
Giorgia Rubino
4ª D P.
Emanuele di Leva
3ª D P.
Raffaele di Rauso
3ª A F.
Tanto tempo fa la guerra era
come una droga per gli uomini
Squartare massacrare era
come un gioco divertente
Ma proprio loro desideravano l’oscurità di Satana
Sì, Satana che cresceva nel cuore di Hitler,
sì quel vigliacco d’Hitler .
Almeno noi viviamo in democrazia
Io, Pedro Patalano, voglio far finire del tutto la guerra
E lo farò insieme a tutti voi
Io scriverò fine sulla parola guerra
noi scriveremo fine sulla parola guerra .
Per prima cosa manderemo in paradiso i morti e ora
per piacere, fate un minuto di silenzio
per recitare due volte nella mente il Padre nostro .
PEDRO PATALANO
POESIA DI PACE
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Anno XIII - Numero 1/91