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DIREZIONE DIDATTICA STATALE 2° CIRCOLO MERCATO S. SEVERINO CLASSI II A e II B SANT’ANGELO A cura di Anna del Regno e Raffaella Merola

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DIREZIONE DIDATTICA STATALE2° CIRCOLO

MERCATO S. SEVERINO

CLASSI II A e II BSANT’ANGELO

A cura di Anna del Regno e Raffaella Merola

IL CASTELLO DI

MERCATO SAN SEVERINO

Obiettivo Conoscere,

valorizzare e divulgare il patrimonio culturale del territorio attraverso la

produzione di materiale divulgativo e turistico.

PERCORSO DIDATTICO

INDAGINE PER VERIFICARE LE CONOSCENZE RELATIVE AL CASTELLO E ALLA SUA STORIA.

RICERCHE A CASA E A SCUOLA : INTERNET, STORIE DI AMICI E PARENTI, TESTI SUL CASTELLO.

VISITA AL CASTELLO

CATALOGAZIONE E PREPARAZIONE DEL PERCORSO DA PRODURRE

VOLANTINO PUBBLICITARIO.

REALIZZAZIONE DI UN PRODOTTO MULTIMEDIALE.

DALLA MIA SCUOLA VEDO IL CASTELLO

USCIAMO DALL’ AULA E SCOPRIAMO CHE DAL CORTILE DELLA SCUOLA SULLA COLLINA DIETRO DI NOI C’È IL CASTELLO CHE ANDREMO A VISITARE

LE NOSTRE RICERCHE

LE NOSTRE RICERCHE COMINCIANO DAI LIBRI, PROSEGUONO CON INTERNET E ANCHE CON LE STORIE RACCOLTE A CASA.

I RACCONTI DI ROSA, TANIA E CRISTIAN

La storia di Mimmo il mio vicino (Rosa)

Il mio vicino di casa Mimmo mi ha raccontato che quando era più piccolo spesso andava al castello e rimaneva affascinato dalle alte mura e dalle torri. Immaginava di essere un cavaliere medioevale che combatteva per difendere la sua città dagli assalti dei nemici. Era il capitano delle truppe e armato di spada difendeva la regina.Ascoltando la sua storia ho immaginato di essere la damigella della principessa del castello.

Giuliano, un mio cugino, mi ha raccontato che il castello è stato abitato dagli angioini.Era un luogo dal quale si controllavano gli spostamenti dei popoli su tutta la valle.Mi ha detto che è circondato da tre mura di cinta costruite da popoli diversi.In questo luogo si è avuta la presenza di San Tommaso d’Aquino la cui sorella Teodoraera moglie del principe di Sanseverino.Il suo racconto mi ha molto incuriosito e spero di andare al più presto a visitare il castello.

Mio cugino Giuliano mi ha raccontato quello che sapeva del castello (Cristian)

Il racconto del mio papà (Tania)

Il mio papà mi ha raccontato che il castello di San Severino è un castello di origine medioevale ed è uno dei più grandi dell’Italia meridionale. È stato fondato dai Longobardi ed è circondato da tre cinta di mura. Il capostipite della dinastia fu Troisio che usurpò tutta la valle allora chiamata Rota e di proprietà degli arcivescovi di Salerno.Le parentele con tante famiglie nobili portò all’ingrandimento dei Sanseverino che da conti divennero principi.Uno dei personaggi che si ricorda è Teodora D’Aquino sorella di San Tommaso che passò di qui a trovarla e nel castello è sepolta una sua reliquia.Uno dei principi Sanseverino inoltre ha la tomba nella chiesa di Sant’Antonio.

ORA AL LAVORO PER SCRIVERE LA STORIA DEL CASTELLO

STORIA DEL CASTELLO DIMERCATO S. SEVERINO

TANTO TEMPO FA…

La nostra valle era già abitata

dagli antichi romani.

Essa è stata sempre molto

importante perché era un luogo

di passaggio obbligato per

collegare gli Abruzzi a Salerno

attraverso Benevento e

Avellino.

Torre Marcella Sant’Angelo

La valle, a quei tempi si chiamava Rota.

Il nome deriva da rotaticum: una tassa che le persone dovevano pagare agli

abitanti del luogo per poter transitare lungo la strada. Intorno all’anno 633 i

Longobardi, che da Benevento si dirigevano a Salerno, arrivarono a Rota e si

rifiutarono di pagare il pedaggio, attaccarono i soldati, li sconfissero e si

impadronirono del luogo.

Immagine tratta da “ I Sanseverino - dal Gastaldatodi Rota al Principato di Salerno”

Nell’anno 1066 Troisio

il Normanno, per il suo

eroismo, riceveva in

dono queste terre da

Roberto il Guiscardo.

Attaccò i Longobardi, li sconfisse e stabilì la sua residenza sulla collina dove esisteva già un forte dei Longobardi.

Immagine tratta da “ I Sanseverino - dal Gastaldato di Rota al Principato di Salerno”

Troisio ingrandì il castello,

costruì cisterne e nuove

fortificazioni..

Costruì anche una cappella nella

quale depose la reliquia del

Santo San Severino.

Immagine tratta da “ I Sanseverino - dal Gastaldato di Rota al Principato di Salerno”

Anche Troisiocambiò il suo nome e divenne Troisio de Sancto Severino.Nacque, così, la famiglia Sanseverinoche divenne una delle più importanti del regno.

La sacra reliquia accrebbe l’importanza della valle che da Rota si trasformò in San Severino.

Ai normanni seguì la dominazione sveva-angioina-aragonese e i Sanseverinoregnarono, con vicende alterne, fino al 1551.

La visita al castello

Dopo tante ricerche e tanto lavoro in classe si parte e si va in gita al castello.

CHE EMOZIONE!

Con l’aiuto delle maestre e delle guide comincia la salita al castello.

La strada sembra molto ripida ma ce la faremo.

Una delle porte d’ingresso al castello

Una volta dentro al castello calava una grata per proteggere il castello dai nemici

Piazza d’armi

Stiamo per entrare nella cisterna che ancora oggi come abbiamo visto contiene acqua.

Dalle finestre i soldati osservavano la valle e così vedevano l’arrivo dei nemici senza essere visti.

Siamo nella cappella del castello. Qui è passato San Tommaso D’’Aquino e forse è seppellita la sua mano.Vi è qualche resto di affresco.

Finalmente siamo arrivati nel palazzo dei principi.Le guide ci hanno detto che era su tre livelli e che si vedono ancora le canne fumarie dei camini.

La merenda all’area pic- nic del castello e il laboratorio al palazzo Vanvitelli

Dopo la visita il meritato riposo.Poi sui pulmini e a fare il laboratorio.

E’ stato molto divertente ed il portapenne è un ottimo ricordo di questa giornata

Si torna a scuola e … di nuovo al lavoro.

Tutti insieme pronti a disegnare

I NOSTRI DISEGNI

Il castello visto con gli occhi dei bambini

L’abbigliamento del popolo : abbigliamento maschile e femminile

Curiosità della tavola nel medioevo

Il castello raccontato dai bambini dopo la visita.

Il racconto della visita al castello fatto da Daniele

Il 12 maggio con le maestre e i miei compagni siamo andati al castello. Il pulmino è venuto a prenderci a scuola e ci ha portato fin sulla collina, poi a piedi siamo arrivati alla porta principale del castello che apparteneva alla famiglia Sanseverino e abbiamo visitato il luogo. Abbiamo visto la torre degli arcieri che facevano la guardia, le mura di cinta, piazza d’armi e la cisterna dove ancora oggi c’è acqua. All’interno del parco abbiamo visitato la chiesa di Santa Maria e ci hanno spiegato che c’erano delle tracce di pittura e che di lì è passato San Tommaso D’Aquino. Poi ci hanno detto che il popolo abitava nella seconda cinta e infine abbiamo visitato il palazzo. Finito il giro siamo scesi e abbiamo fatto merenda. Poi con il pulmino siamo andati al museo vicino al comune e con del materiale riciclato abbiamo costruito un portapenne con immagini del castello.All’ interno del cortile del palazzo comunale abbiamo potuto vedere un ariete ed una catapulta.Terminata la visita siamo ritornati a scuola, stanchi ma contenti di aver potuto conoscere qualcosa in più delle nostre origini.

La visita al castello (Rosaria)

Il 12 maggio siamo andati al castello per una visita. Arrivati in cima, le guide ci hanno raccontato la sua storia che conoscevamo già un po’ perché ne avevamo parlato a scuola. Le guide ci hanno detto che sul castello c’erano dei camminamenti che servivano ai soldati per vedere se arrivava il nemico. Poi per colpire i nemici usavano le frecce. Dietro ogni finestre c’era un soldato.Il castello era abitato dai principi Sanseverino e per questo il nostro Paese si chiama così.Abbiamo scoperto, dai racconti fatti, che dal castello fu fatto un cunicolo che scendeva fin sotto la chiesa di San Giovanni in Palco.Molti degli studi sul castello sono stati fatti sotto la guida del professore Luigi Noia oltre che del professore Rescigno e del professore Massimo Del Regno.Mi sono molto divertita e soprattutto ho imparato molto sul mio Paese.

Il Castello (Ilaria)

Il 12 maggio con la mia classe e con la II B siamo andati a visitare il castello.Mi ha molto colpito il panorama che è bellissimo. Le guide ci hanno spiegato che questa collina offriva una visione del territorio molto vasta perciò il castello è stato costruito qui.Dopo aver visto varie cose abbiamo visitato la cisterna che sembrava nascosta in una grotta . C’erano anche delle finestre dalle quali si potevano vedere i nemici.Abbiamo visto anche la chiesa di Santa Maria dove era la tomba di San Tommaso d’Aquino.

Visita al Castello (Giulia)Martedì 12 maggio la mia classe è andata a visitare il castello di Mercato San Severino. Questo castello è di origine medioevale ed è stato abitato da una famiglia importante: i principi Sanseverino. Nel castello abbiamo visitato il palazzo del principe, piazza d’armi, e la cappella dove è sepolta la mano di San Tommaso D’Aquino.Mi sono molto divertita ed ho imparato mole cose.

VOLANTINO PER INVITARE A VISITARE IL CASTELLO

Disegno del castello di Gino Noia

I bambini delle classi seconde del plesso di Sant’Angelo

- CITTA’ DI MERCATO SAN SEVERINO -

Invitano tutti coloro che non lo conoscessero a visitare il Castello.

E’ un luogo fantastico ricco di storia e cultura.Inoltre si gode un bellissimo panorama.

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEI DUE GRUPPI CLASSE

Le Insegnanti Del Regno AnnaMerola Raffaelina