Diocesi di Treviso · rischio, può tornare indietro valorizzato o dissolversi nel ... tandoli a...
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L’INCONTRO
L'aumento di capitale di Veneto Ban-ca non decolla. L'offerta ai soci siconcluderà mercoledì prossimo (ulte-riori due giorni saranno riservati agliinvestitori istituzionali) e, a tre sedutedal termine, le "prenotazioni" nonsupererebbero i tre milioni di eurocomplessivi. Vale a dire lo 0,3% delmiliardo proposto nell'operazione.
Salvo un improvviso rush finale,anche a Montebelluna si profila sem-pre più uno scenario simile a Popola-re di Vicenza, con l'istituto in mano,pressochè nella sua totalità, al fondoAtlante.
Degli impegni dei grandi azionistidell'associazione Per Veneto Banca acoprire fino a 600 milioni, annunciatidal presidente Bruno Zago, al momen-to, non c'è traccia concreta. Colpa deitempi troppo risicati, lamentano idiretti interessati. Che tornano così achiedere una dilazione: Zago, il 9giugno, ha scritto una lettera a tal fineal presidente della Repubblica Matta-rella, al premier Renzi, al ministrodell'Economia Padoan a quello delloSviluppo economico Calenda, al go-vernatore Zaia, oltre che al presiden-te di Veneto Banca, Stefano Ambrosi-ni, paventando come il flop dellaricapitalizzazione potrebbe aver ri-percussioni ben oltre i singoli azioni-sti «colpendo il Pil del territorio e sulpiano sociale la popolazione dellostesso, posto che la crisi economicaindotta avrà un effetto moltiplicativosu privati ed imprese che ne sarannocoinvolti».
A frenare il patron di GraficaVeneta, Fabio Franceschi, invece, è lamancanza di certezze: «Parteciperò -ha assicurato l'imprenditore padova-no -, ma solo quando avrò dellesicurezze sui numeri».
Un po’ di luce (anche se su altriaspetti) dovrebbero farla i controlli
effettuati nei giorni scorsi nel quar-tier generale e in sette filiali dallaGuardia di Finanza, su mandato dellaConsob. Obiettivo: accertare che lasottoscrizione delle nuove azioni nonfosse stata «finanziata» dalla bancastessa, come già avvenuto in passato.Ad avviare l'intervento della Commis-sione per il controllo della Borsasarebbe stata una segnalazione (indi-rizzata pure a Bce e Bankitalia) delcollegio sindacale dell'ex popolaremontebellunese, a sua volta messosull'avviso proprio dalle citate dichia-razioni di Zago su manifestazioni diinteresse pari al 60% della ricapitaliz-zazione. La circostanza è riportata nelsupplemento al prospetto informati-vo, pubblicato ieri dalla banca, inaggiunta a quello reso noto il 7 giugno
scorso. Nel documento, tra l'altro, ilgruppo trevigiano precisa l'ammonta-re dei «significativi deflussi di liquidi-tà» registrati a maggio. Lo specificoindicatore Lcr (Liquidity coverageratio) è risultato infatti al 63,42%,ovvero sotto la soglia minima regola-mentare del 70% prevista da Basilea.
Si muove intanto anche la politica.Il sottosegretario all'Economia, PierPaolo Baretta ha ribadito la volontà dicostituire una commissione d'inchie-sta parlamentare ed ha proposto untavolo sul futuro finanziario del Vene-to. Ma ha anche gelato chi spera inrisarcimenti statali: «Inutile illudersiche siano i contribuenti a pagare perconto di istituti privati». In piazza aMontebelluna, invece, l'europarla-mentare trevigiano Remo Sernagiottoha staccato ad un socio un assegnoper comprare azioni (non essendoazionista, Sernagiotto non può farlo inprima persona). Un gesto simbolico,ha spiegato, per stimolare la parteci-pazione all'aumento di capitale.
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Veneto Banca, aumento al paloE non si ferma la fuga dei clienti
ASSEGNO
MONTEBELLUNAAtlante sempre più
vicino. Gli interventidel collegio sindacale
«Mi attiverò fino a mercoledìperchè ci siano più sottoscri-zioni possibili». L’imprendito-re cartario Bruno Zago, presi-dente dell'associazione PerVeneto Banca, non demorde.E nonstante lo scarso succes-so riscosso finora dall’aumen-to di capitale, anche ieri,all’incontro fra gli azionistidella zona di Castelfrancoconvocato all’hotel Fiordall’avvocato Giorgio Massa-rotto, ha confermato la sualinea. «Ognuno è libero, ognieuro investito in Borsa è a
rischio, può tornare indietrovalorizzato o dissolversi nelnulla ma dobbiamo deciderese vogliamo tenere la bancavicina a noi, nel Veneto, e aquesto scopo dovremmo tuttimetterci dei soldi, o lasciarlaandare». Zago guarda al futu-ro: «Dobbiamo immaginarese, in mancanza di VenetoBanca, ci sarà un altro istitu-to che potrà sostituirla. C'èchi come me crede che laBanca debba restare il Vene-to, resto convinto che ci sia lapossibilità di arrivare a copri-
re oltre il 50 per cento delcapitale necessario con lesottoscrizioni degli azionisti.Se gli 86mila soci investisse-ro ciascuno 12mila 500 euroarriveremmo ad un miliardo.È vero che c'è chi ha persotutto, ma altri importanti azio-nisti potrebbero compensarecon somme importanti».
Il leader del gruppo Pro-gest, pur cercando di infonde-re fiducia, non si azzardaperò a fare previsioni: «Iotutti i soldi in tasca non ce liho, farò la mia parte, e se gli
BANCHEa Nordest
Ma Zago ci crede sempre:
PRIMOPIANO
Maria Chiara PellizzariCASTELFRANCO
Mattia ZanardoTREVISO
L’europar-lamentareRemoSernagiot-to con unsocio: unassegnoper azioni
FIDUCIA Bruno Zago
I NUMERIFinora raccolti solo 3 milioni
A maggio liquidità sotto i minimi
LETTERAIl presidentedi VenetoBanca,StefanoAmbrosini.Anche a luila letterainviatada Zago
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10 PTV Sabato 18 giugno 2016
(C) Il Gazzettino S.p.A. | ID: 00000000 | IP: 79.44.201.15
VICENZA - Il Consiglio Supe-riore della Magistratura haaperto un'inchiesta su giudici epubblici ministeri che si sonooccupati della Banca Popolaredi Vicenza. Vero è che molti diquei magistrati sono ormai inpensione e pertanto fuori dalraggio d’azione del Csm, tutta-via, proprio per quest’indaginePierantonio Zanettin, consiglie-re laico (Forza Italia) chiederà«che sia trattata con priorità».Zanettin si è quindi assuntol'impegno di sollecitare unacorsia privilegiata per il fasci-colo aperto presso la PrimaCommissione del Csm dopol'esposto dell'Adusbef sui magi-strati che si sono occupati inpassato della popolare di Vicen-za.
«La questione è molto delica-ta, a Vicenza c'è un problemasociale evidente; non possiamolasciare coni d'ombra rispettoalla magistratura» ha afferma-
to Zanettin, egli stesso compo-nente della Prima commissio-ne di Palazzo dei Marescialli.
Ad annunciare la notizia del-la decisione del Csm una notacongiunta di Adusbef e Feder-consumatori, con i rispettivipresidenti Elio Lannutti e Rosa-rio Trefiletti.
«Per onorare la memoria diAntonio Bedin, pensionato epiccolo azionista della BancaPopolare di Vicenza, suicidatonella sua abitazione e di tutte lealtre vittime delle banche biso-
gna incriminare gli artefici deicrack scandalosamente ancoraa piede libero, che dopo averricevuto liquidazioni miliona-rie come premio per aver bru-ciato 18,9 mld di euro di rispar-mi di BpVi e Veneto Banca, sela spassano nelle loro dorateville, o impartiscono lezioni dietica e pubblica moralità daivertici delle Istituzioni».
E proprio il funerale di Anto-nio Bedin -oggi alle 15,30 aMontebello Vicentino- può di-ventare un nuovo, formidabile,atto di accusa contro gli ex
vertici della Popolare di Vicen-za. In una lettera indirizzata atutti i soci, l’avvocato RenatoBertelle, presidente dell'Asso-ciazione nazionale azionisti, sol-lecita a una partecipazione dimassa e unitaria «anche perdare un segnale alla politicaaffinché faccia in modo chenon si ripetano i delitti com-messi dagli amministratori del-la Banca Popolare di Vicenza edi Veneto Banca e sia con noiper sollecitare la magistratu-ra». Bertelle ha annunciato che«Don Torta e la sua associazio-ne saranno con noi e così pureElena Bertorelli con la Casadel Consumatore. Vi invito apartecipare personalmente eportare con voi altre personeperché dovremo essere in mol-ti. Dopo le esequie potremosostare davanti alla casa diZonin in un grave, assordante esignificativo silenzio di tomba,senza assolutamente manifesta-re alcunché, ma esponendo uncartello che vorrete prepara-re».
Giovedì per voce del procura-tore della Repubblica Antoni-no Cappelleri, la Procura beri-ca, aveva rassicurato azionistie risparmiatori sul fatto chel'inchiesta procede con tempi-stiche rapide.
Parole che però Lannutti ave-va salutato con una replicatagliente: «Si accerti la veritàdei fatti e l'inerzia della Procu-ra di Vicenza, che non haimpedito, seppur sollecitata, lapiù grande truffa del dopoguer-ra mai realizzata in una solaregione, lasciando a piede libe-ro tutti i protagonisti del piùgrande crack, di molto superio-re a quello della Parmalat».
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MANIFESTAZIONE
Oggi il funeraledel socio suicida
«Poi corteo finoa casa Zonin»
«Contro di noiun cda che non
ci ha aiutati eil poco tempo»
IMPEGNOIl consigliere laico
Zanettin (FI): «Servecorsia preferenziale»
L’ACCUSAL’iniziativa dopo
gli esposti di Adusbef«Inerzia colpevole»
Vicenza, indaga il Csm
PRIMOPIANO
imprenditori veneti sonopronti ad investire altri fondisi aggregherebbero a noi pergestire insieme la banca».Quindi una critica: «Ma la
banca non ha fatto nulla perstrizzare l'occhio ai soci invi-tandoli a mettere qualcosa,in una riunione ho chiesto aivertici di infondere fiducia, einvece dal Consiglio di Ammi-nistrazione mi è stato rispo-sto che non si può sponsoriz-zare in alcuna maniera lasottoscrizione dell'aumento».Non solo. «Altro aiuto che ci èmancato è stato il tempo, noiabbiamo chiesto una prorogaper l'aumento ma è mancataogni forma di comunicazio-ne. Stiamo combattendo con-
tro un gigante, il fondo Atlan-te, e in questa guerra l'unicaarma che abbiamo è la buonavolontà, i numeri per valuta-re se 1 miliardo è un prezzobuono o cattivo non ci sono,ma se il fondo Atlante èdisposto a mettere questasomma, visto che dietro cipersone preparate, evidente-mente questa somma l'au-mento la vale».
A dare indicazioni anche ilcommercialista Tarcisio Bag-gio, membro associazioniazionisti Veneto Banca, che
riunisce i piccoli. «Dobbiamoraggiungere i 250mila europerché solo così approdere-mo in Borsa, e solo così ilnostro titolo azionario, oggiilliquido, diventerà negoziabi-le e vendibile. Ma a darevoce alla sfiducia è stato unpiccolo azionista: «Avete fac-cia tosta a chiederci di farel'aumento, tecnicamente labanca è già fallita, chi crede-va di avere i propri risparmial sicuro si trova con unpugno di mosche in mano».
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Il Consiglio superiore apre un fascicolo sui magistrati che si sono occupati della Popolare
«Combatterò fino a mercoledì»
PTV 11Sabato 18 giugno 2016
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NORDEST
MORETTI: IL GOVERNATORE REAGISCA
«Vtp, inaccettabile l’attacco di Marchi»
«Diciamo che quella del presi-dente Zaia è un'eccezionale cam-pagna di marketing politico».Giovanni Manildo, sindaco diTreviso, non nasconde un sorri-so. Ha davanti le parole dettedal governatore che giudica unapietra miliare il referendumsull'autonomia del Veneto previ-sto in autunno e affermando chedopo quel voto «Nulla sarà piùcome prima».
Sindaco Manildo, anche perlei il referendum sull'autono-mia e quello costituzionalesono in lotta tra loro?
«Sinceramente non vedo tuttaquesta contrapposizione per unmotivo molto semplice: il quesi-to referendario sull'autonomia ètalmente generico da risultarescontato perché sono tutti d'ac-cordo. Chi voterebbe no? Un po’come le massime di Catalano aitempi di "Quelli della notte",quando faceva domande tipo"preferiresti una fidanzata bellae ricca o brutta e racchia?". Larisposta era ovvia».
Per il governatore è inveceun passo fondamentale.
«Io mi faccio un altro paio didomande: ha senso spendere 14milioni di euro per un referen-dum così? E poi: dal giorno dopocosa cambierebbe? Nulla, per-ché poi bisognerebbe comunqueandare a trattare con lo Stato lematerie di competenza esclusi-va. È solo un rafforzare una cosache vogliamo tutti».
Il quesito è generico perché èstato cassato quello in cui siindicavano le materie su cuichiedere in concreto l'autono-mia.
«A cassarlo, contrariamente aquanto viene detto, non è stato ilgoverno Renzi ma la Corte Costi-tuzionale».
Lei, sull'autonomia, cosavoterà?
«Ovviamente sì. Ma quella diZaia è un'eccezionale campagnadi marketing politico. Lui vuoleaumentare la pressione sul go-verno, avere un'arma psicologi-ca in più per arrivare all'autono-mia. Ma allora potevano anchebastare le 180 firme di sindaci
che gli ho personalmente porta-to un anno e mezzo fa perchiedere alla Regione di tratta-re con il governo proprio sull'au-tonomia. Per questo non capiscoche impatto potrà mai avere unreferendum come quello chepropone».
Il suo «sì», secondo la visionedella Lega, si dovrebbe auto-
maticamente tramutare in un«no» al referendum costituzio-nale.
«Non è assolutamente così. Iosono un convintissimo sostenito-re del sì al referendum costitu-zionale. È questa la strada cheporterà allo snellimento del pro-cesso legislativo superando ilbicameralismo perfetto. E darà
anche maggiore peso alle regio-ni con il nuovo Senato, compostosolo da loro rappresentanti. Epoi ci sarà l'inevitabile taglio deicosti e un definitivo chiarimentidei rapporti tra Stato e le regionistesse».
Il timore di tanti è che, sedovesse passare la riformacostituzionale, il ruolo delleregioni venga ridimensiona-to.
«Invece saranno finalmentechiare le materie di competenzaregionale e quelle di competen-za statale. Adesso invece si veri-ficano continue controversieche rallentano ogni processo. Leregioni avranno ancora più auto-nomia in campi importanti».
La battaglia per l'autonomiaha fatto perdere tempo?
«Secondo me abbiamo persotroppo tempo sulle aree metro-politane, ostracizzate dalla Re-gione che le ha sempre conside-rate una minaccia. Io ne sonosempre stato un fautore. Nonsolo: bisognerebbe lavorare an-che per modificare i confinidella regione e arrivare a quellamacroregione che tanti vantaggiporterebbe ai cittadini. E lamacroregione sì che darebbeanche maggiori contenuti allaparola "autonomia".
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Il sindaco di Treviso replica a Zaia: «È come chiedere:preferiresti una fidanzata bella e ricca o una brutta?»
L’APPUNTAMENTO IN AGENDA
AUTONOMIA L’esponente del Pd: non ha senso spendere 14 milioni per una consultazione dall’esito scontato
Manildo: sì al referendum, ma è inutilePaolo Calia
TREVISO
VENEZIA - Finita l’era dei bandi"faxisti", quelli che prevedevanodi stare attaccati al fax a nottefonda per inviare per primi ladocumentazione e avere così ifondi, la Regione Veneto adessosi affida alla posta certificata masoprattutto cambia i criteri perla formulazione delle graduato-rie. È il "new deal" di Elisa De
Berti, assessore regionale ai La-vori pubblici, che ieri ha fattopubblicare sul Bur l’atteso bandoda 4 milioni destinato ai Comuni.Il provvedimento - approvato ingiunta martedì scorso ma di fattosecretato fino alla pubblicazionedel Bur avvenuta ieri alle 8.50 -dispone l'attivazione di un pro-gramma di finanziamento in con-
to capitale per la realizzazione diopere di interesse locale di com-petenza delle amministrazioni co-munali di importo fino a 200.000euro. E adesso che la delibera èufficiale - dice De Berti - tutti iComuni saranno informati dellapossibilità di partecipare a que-sto bando che finanzia interventicome l’abbattimento di barriere
architettoniche e la sicurezzastradale (per queste due catego-rie sono previsti punteggi più altirispetto ad esempio alle pisteciclabili) e che premia i progettipresentati da fusioni e unioni diComuni. Da ieri è partito il contoalla rovescia: ci sono 45 giorniper presentare le domande. Mastavolta la data e l’orario sarannoprese in considerazione solo incaso di parità di punteggio tradue o più richiedenti. (al.va.)
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IERI SUL GAZZETTINO
VENEZIA - «Quella di Enrico Marchi èun’inaccettabile invasione di campo. Il malde-stro tentativo di attaccare la posizione unani-me del Consiglio regionale, istituzione libera edemocraticamente eletta, è la riprova di unaprepotenza di fronte alla quale il mondopolitico non deve chinare la testa. Zaiadimostri di non essere schiavo dei poteri forti,in continuità con il sistema creato da Galan, dicui Marchi è l'evidente espressione». È quan-to afferma la capogruppo del Pd AlessandraMoretti a seguito delle dichiarazioni rilasciate
dal presidente di Save, società che gestiscel’aeroporto Marco Polo, durante l’assembleadi Confindustria. «Lasciare la replica a Vene-to Sviluppo dopo che lo stesso Zaia avevamagnificato la privatizzazione di Vtp - diceMoretti - fa capire di come il presidente dellaRegione voglia gestire questa partita: l'obietti-vo è quello di conservare intatto il potentatodei privati che il suo predecessore avevacostituito e lasciare ai padroni di turno cartabianca anche su questioni relative alle piùimportanti infrastrutture della Regione».
SPILIMBERGO - Oggi alle 18 sarà ospite delleGiornate della luce la regista Maria Sole Tognazzi,con Laura delli Colli. Alle 21 ultima proiezione inconcorso con La pazza gioia di Paolo Virzì.
I FONDI ATTESI DAI COMUNIDalla Regione 4 milioni per i lavori pubblici, ma senza più bandi "faxisti"
Lunedì alle 12 in Confindustria Padova (viaMasini, 2) è previsto un seminario con FrancescoClementi, costituzionalista sul referendum diottobre sulla Riforma Costituzionale.
VENEZIA - Lunedì dalle ore 10 a Ca’ Dolfinl’Ateneo di Ca’ Foscari presenta i progetti PINK eCentrum in ambito informatico e nano tecnologico,cofinanziati dal Ministero dell’Economia e Finanze.
L’OBIETTIVO«La vera svolta solo
con la macroregione»
La pagina del Gazzettinocon la posizione leghistasul referendum perl’autonomia del Veneto
«MARKETING»GiovanniManildo,sindaco diTreviso,giudica«un’operazionedi marketingpolitico» labattaglia delgovernatoreLuca Zaia per ilreferendumsull’autonomia
FAVOREVOLE«Bene la riforma
del nuovo Senato»
ASSESSOREElisa De Berti
PTV 15Sabato 18 giugno 2016
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ELEZIONI Centrodestra in vantaggio, i 5S puntano Chioggia, il Pd Abano
Ballottaggi in VenetoSfida in sette Comuni
FORZA ITALIA
Forza Italia è impegnata intutte e sette le sfide, ma inordine sparso: con propricandidati (Barbujani) adAdria, con candidati diarea (Gallana) a Este. AChioggia non date indica-zioni ufficiali. Come mai?
«Per prima cosa va osservatoil risultato importante delprimo turno: indica che sia-mo ripartiti, abbiamo inverti-to la rotta, ritrovato fiducia esquadra, confermato moltisindaci e ne abbiamo eletti dinuovi, da soli o in alleanza con la Lega,come ad Albignasego (Giacinti) Monta-gnana (Borghesan), Garda (Bendinel-li). Ai ballottaggi vogliamo vincere conla Lega e le civiche».
A Chioggia, però, al primo turno conil Carroccio vi siete sfidati
«In alcuni, pochi comuni non si è
trovato l’accordo per ragioniprettamente locali, molto spe-cifiche. Anche domani a Bo-volone saremo avversari. Manella maggior parte dei casisiamo alleati. A Chioggia,Casson non ha chiesto appa-rentamenti e noi lasciamolibertà di voto agli elettori. Ilpatto con la Lega è solido.Anche questa tornata ha con-fermato che se è unito ilcentrodestra vince. Certo, èun’alleanza competitiva, vo-gliamo tornare ad essere il
primo partito di centrodestra al Nord».Il malore e l’intervento al cuore diSilvio Berlusconi possono avere ri-percussioni sul voto di domani?
«Ho notato con grande piacere cheintorno al presidente non ci siamostretti solo noi di Fi ma gli esponenti ditutte le forze politiche».
PARTITO DEMOCRATICO
Il centrosinistra va al ballottaggio in soli treComuni su sette, Abano, Este, Adria. E intutti e tre ci va da inseguitore. Lei ci spera?
«Ma certo che ci spero - dice la capogruppo delPd in Regione, Alessandra Moretti - Ce lagiochiamo, i ballottaggi sono come una finale,si parte da 0 a 0. Dipende dall’affluenza, dagliapparentamenti, dai candidati. Chi è in testa ochi è arrivato secondo, conta relativamente».
È vero, ma il Pd, come giocatore, ha giàmostrato una debolezza evidente...
«Non è una novità in Veneto, siamo in difficol-tà da tanti anni, ormai. È un problema distoria, soprattutto di un sistema di poterecostruito dalla Lega, da Zaia, e prima di lui da
Galan. Anch’io ho perso l’anno scorso».Alle Regionali, lei era la sfidante. Mentre il Pd, in molti Comunidel Veneto dove ha perso, governava.
«In quelle realtà una riflessione va fatta. Dobbiamo ricostruire lafiducia che i cittadini faticano a darci, nonostante le misure delgoverno che vanno incontro alle richieste del Veneto. Eppure glielettori premiano l’immobilismo di Zaia».
In molte realtà, però, i conflitti interni hanno pesato.«Certamente, hanno avvantaggiato l’avversario».
In quali Comuni scommette sulla vittoria?«Non lo dico per scaramanzia».
Chi sostenete dove siete fuori dal ballottaggio?«Gli elettori sono liberi, io dico solo che in Veneto il nemico dabattere è la Lega».
MOVIMENTO 5 STELLE
Il Movimento 5 Stelle è alballottaggio a Chioggia, conAlessandro Ferro che al pri-mo turno ha raccolto il21,8% contro il 35% di Giu-seppe Casson, sindaco uscen-te. Confidate nella rimonta?
«Certo, a Chioggia possiamoribaltare il risultato. Lo svan-taggio del primo turno non vuoldire niente - risponde JacopoBerti, capogruppo 5S in Regio-ne - Anche a Mira, nel 2012,partivamo indietro con una for-bice ben maggiore eppure cel’abbiamo fatta contro ogni pronostico.Quello che conta davvero è la voglia dicambiare dei cittadini, di dare una svoltaal Comune».
Nelle altre sei sfide dove non sietepresenti che indicazioni date ai vostrielettori?
«Nessuna, ognuno è libero di scegliere.
Non ne abbiamo mai date e maine daremo. Nè sopra nè sotto ilbanco. Non ci sono accordi connessun partito e sottolineo nes-suno».
In queste comunali venete il5S ha fatto passi avanti masenza sfondare o crescerecome in altre regioni men-tre alle Politiche 2013 lavostra affermazione era sta-ta travolgente
«Consideriamo buonissimo ilrisultato del primo turno e sevinciamo a Chioggia diventa
addirittura incredibile. Abbiamo centra-to il terzo sindaco a Vigonovo, sfiorato ilballottaggio a Bovolone e Villorba, rad-doppiato o triplicato i voti dove ci siamopresentati, una ventina di municipi intutto. Il segnale è bello forte. In ogni caso,va tenuto conto che siamo sulla scena dapochi anni».
LEGA NORD
NORDEST
Marin: abbiamo invertito la rotta,possiamo tornare il primo partito
Moretti: giochiamo tre finali,i conflitti interni hanno pesato
Da Re: puntiamo al filottopoi con FI dovremo chiarirci
Berti: a Chioggia faremo la rimontaGli altri duelli? Nessuna indicazione
Il testa a testa sarà sulle perso-ne, perchè ai ballottaggi per ilsindaco contano le facce. Ma,nelle sette sfide in programmadomani - seggi aperti dalle 7 alle23 - anche i partiti sono impegna-ti. La Liga veneta sogna la vitto-ria su larga scala. Il Pd lotta perlimitare i danni e punta su Aba-no Terme - dove con MonicaLazzaretto (35,13%) sente aria dicolpaccio sull’uscente Luca Clau-dio (41,68%) - e su Este doveRoberta Gallana (al 39,4% conLega, Fi, Fdi, civiche) è incalza-ta da Stefano Agujari-Stoppa al32,2%. Mentre ad Adria il distac-co di Nicola Zambon (23,5%) sul
sindaco azzurro Massimo Bar-bujani (45,7%) appare incolmabi-le. Il M5S si gioca tutto a Chiog-gia: se ad Alessandro Ferro(21,8%) riesce la rimonta sulsindaco Giuseppe Casson(35,05%) i grillini incasserebbe-ro un successo che vale oro. FI
punta a confermare la ripresa. AOderzo, nel braccio di ferro tradonne, la favorita è la leghistaMaria Scardellato (41,1%) in net-to vantaggio su Laura Damo. Incittà in questi giorni c’è statapolemica perchè sono circolativolantini di Fi a sostegno della
Damo. Baruffe locali - spiega ilcoordinatore provinciale di Fi,Fabio Chies - perchè «sostenia-mo Scardellato fin dal primoturno»». Nel veronese, invece, aBovolone, FI sostiene con leciviche Emilietto Mirandola(37,09%) contro il candidato del-la Lega, Alessandro Minozzi(20,2%). A S.Giovanni Lupatotoentrambi supportano Attilio Ga-staldello (36,74%) in vantaggiosu Remo Taioli (15,55%).
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Segretario Toni Da Re, la Lega va alballottaggio in sei comuni su sette, nelVeneto. Non vorrà mica vincere in tutti...
«L’elevato numero di ballotaggi ai qualiprende parte un candidato della Lega, da solao in coalizione, è un effetto del grandesuccesso registrato al primo turno, doveabbiamo visto eleggere una valanga di sindacinei piccoli Comuni e anche, sopra i 15.000abitanti, a Cittadella, Villorba, Montebelluna.Siamo messi bene a queste elezioni. Nessunaltro partito può dire altrettanto».
Non di certo Forza Italia, pover uomo...«Cè da fare una riflessione sul rapporto conForza Italia, che è difficilissimo in questomomento, perché siamo al ballottaggio in
Comuni dove la Lega ha corso da sola, e altri dove siamo incoalizione di centrodestra. Ma ci sono anche Comuni come Adria,dove Forza Italia ha supportato la lista di Brugnaro, e Oderzo doveci corre addirittura contro. Se va avanti così non è che andiamo atrattare, andiamo per la nostra strada».
A Oderzo, però, siete stati azzoppati da Tosi...«Mi pare si sia azzoppato lui, s’è messo in lista, ha preso solo il 2%.Sottratto a noi, certo, ma al primo turno siamo in testa lo stesso edomenica eleggiamo il sindaco, e lui resta con le mosche in mano».
Dove vincerete?«Bè, siamo fuori solo ad Abano. Il comune dove sono più fiduciosoè Oderzo, ma sarò soddisfatto solo se la spunteremo in tutti e sei,come penso. Noi vogliamo vincere, partecipare non basta».
PD La capogruppoAlessandra Moretti
FI Il coordinatoreMarco Marin
M5S Il capogruppoJacopo Berti
LEGA Il segretarioGianantonio Da Re
Pagina a cura diAlvise Fontanella
e Paolo Francesconi
I BALLOTTAGGICHIOGGIA (VE)
CASSONGiuseppe
FERROAlessandro
Lega-civiche 5Stelle
35,06% 21,84%ODERZO (TV)SCARDELLATO
MariaDAMOLaura
Lega Liste civiche
41,17% 22,03%ABANO TERME (PD)
CLAUDIOLuca
LAZZARETTOMonica
Civiche destra Pd-civiche
41,69% 35,13%ESTE (PD)
GALLANARoberta
AGUJARI STOPPAStefano
Centrodestra Pd-Udc-civiche
39,35% 32,20%ADRIA (RO)
BARBUJANIMassimo
ZAMBONNicola
Centrodestra Pd-Idv-civiche
45,78% 23,58%BOVOLONE (VR)MIRANDOLA
EmiliettoMINOZZI
AlessandroListe civiche Lega
37,09% 20,22%SAN GIOVANNI LUPATOTO (VR)GASTALDELLO
AttilioTAIOLIRemo
Lega-civiche Liste civiche
36,74% 15,55%
16 PTV Sabato 18 giugno 2016
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IL COMMERCIO
"Rivivere" alza la voce: «Oggi dura lavorare»
«Treviso più aperta»Per gli organizzatoriè già stato un successoPaolo Calia
TREVISO
il giornodel gay pride
TREVISO - (P. Cal.) Scoppia l'enne-sima battaglia tra i commerciantidel centro rappresentati da Rivive-re Treviso e l'assessore alle Attivi-tà Produttive Paolo Camolei. Inquesto caso a dare fuoco allepolveri è stata la concentrazione dieventi voluta per questo sabato el'invito di Camolei a non farsispaventare da una città che sareb-
be sbagliato definire blindata. Rivi-vere però sbandiera una comunica-zione ricevuta dalla Questura che,a detta loro, dipinge un quadro deltutto diverso: avvisa infatti che incontesti del genere è più facile cheavvengano episodi criminosi.
«Siamo veramente alla follia -commenta Rivivere - come possia-mo accettare una situazione così?
Da una parte il Gay Pride edall'altra gli eventi in un'unicagiornata lavorativa? Fra mancanzadi parcheggi e accessi alla cittàchiusi molti negozi dovranno tene-re chiuso: e questo sarebbe ilrilancio?». Rivivere se la prendeanche con l'Ascom: «Ci domandia-mo come abbia accettato situazio-ni simili».
L’EVENTODopo sei mesi di preparativi
ecco l’Onda di 6mila persone
La cavalcata è durata poco piùdi sei mesi: da quando, a metàdicembre, da Cà Sugana sonofiltrate le prime voci sullapossibilità di un Gay Pride aTreviso, all'annuncio ufficialedi gennaio, fino a ieri sera conl'ultimo evento in programmadedicato al tema dei diritti. Inmezzo oltre un centinaio diappuntamenti, tanta curiosità,tanta partecipazione, le im-mancabili polemiche e gli ine-vitabili muri di pregiudizi daabbattere. Ma alla vigilia del-la grande sfilata che conclude-rà l'Onda Pride 2016 trivene-ta, il presidente del comitatoorganizzatore Antonio Mondatira un sospiro di sollievo: «Èstata una fatica, ma ne è valsala pena».
Presidente Monda, in que-sti sei mesi ha visto cambiarel'atteggiamento verso i dirittidegli omosessuali?
«Sì. Le titubanze dell'inizioerano dovuto alla mancanzad'informazioni. I nostri appun-tamenti e incontri sui temi piùvari sono serviti indubbiamen-te ad abbattere pregiudizi ediscriminazioni. Rispetto agennaio c'è molta meno diffi-denza e più inclusione. E que-sto era il nostro obiettivo».
Però qualche muro insupe-rabile rimane. Ad esempio:chi dice «non ho nulla contro i
gay ma non mi piace l'ostenta-zione».
«Io devo ancora capire cosasia questa ostentazione. Mo-strare come si è veramente esenza finzioni è ostentare? Equando le manifestazioni lefanno gli eterosessuali è osten-tazione o no? È ostentazioneanche quando i lavoratori pro-testano per i loro diritti? Iosinceramente credo che quisiamo di fronte a dei pregiudi-zi».
Ci spieghi come sarà il cor-teo di oggi.
«Ci aspettiamo una grandepartecipazione. Abbiamo an-che avuto vari patrocini: quel-lo del comune di Treviso,quello del Consolato Usa equello della Regione Friuli».
E quello della Regione Vene-to no?
«Non c'erano le premesseper chiederlo».
Il punto di partenza dellasfilata sarà la stazione.
«Sì. L'ammassamento inizie-rà verso le 15 in piazzale Ducad'Aosta. Penso che il corteo simuoverà verso le 16 percor-rendo un tragitto di due chilo-metri e mezzo. Arriveremo inpiazzale Burchiellati verso le18. Lì ci sarà un grande palcoda dove si esibiranno musici-sti, artisti locali e non. E cisarà spazio anche per gli inter-venti».
C'è chi ha paura delle carne-valate.
«Non si può definire carne-valata la libertà d'espressione.Il Pride nasce come il postodove ognuno può essere libera-mente quello che è. È un postofestoso, colorato, inclusivo,senza pregiudizi. Chi parla dicarnevalata lo fa perché èpoco informato».
Cosa l'ha soddisfatta di più?«La grande partecipazione ela vicinanza di tutte le catego-rie, anche quelle economiche,che hanno capito che occasio-ne può essere un Pride. Cipiace poi aver contribuito acambiare l'immagine di Trevi-so che prima era consideratauna città chiusa».
E l'amarezza maggiore?«Le titubanze iniziali e la
diffidenza. Che per fortuna,con il passare delle settimane,si sono attenuate creando unarete di collaborazioni che du-reranno anche in futuro».
Ci sono stati anche alcuniepisodi spiacevoli, come lalettera d'insulti ricevuta dalvostro sponsor Astoria e fir-mata dai "normali".
«Astoria avrà perso questisedicenti "normali" come clien-ti ma ne ha guadagnati tantissi-mi altri».
E poi lo show di Gentilinialla Zanzara dove si è lasciatoandare in commenti moltopesanti sul mondo omossesua-le.
«Mi permetta di non com-mentare nemmeno questa co-sa».
Antonio Monda ripercorre le tappe di avvicinamento«Superate le diffidenze iniziali: ora un clima diverso»
PrimoPiano
SODDISFATTOL’organizzatoreAntonio Monda
ha già vintoil primo round
UNA FESTAAntonioMondanon ha dubbi:«Chi parlainvecedi ostentazionee carnevalataè in malafede»Il Gay pridemonopolizzeràpartedi Trevisodalle 15alle 22:poi il partyfinalenella zonadella Fonderia
II TV Sabato 18 giugno 2016
(C) Il Gazzettino S.p.A. | ID: 00000000 | IP: 79.44.201.15
IL CORTEO L’area a ridosso delle Mura occupata fino alle 22 e party finale in zona Fonderia
Due ore in marcia e poi la festaAlle 16 la partenza dalla stazione e alle 18 l’arrivo in piazzale Burchiellati sfiorando il centro
PrimoPiano
TREVISO - (P. Cal.) Oltre sei-mila persone attese: un'invasio-ne festosa, colorata, rumorosa.L'atto finale dell'Onda Pride2016 scatterà oggi pomeriggioalle 15 con l'ammassamento inpiazzale Duca d'Aosta. Il cor-teo, verosimilmente, sarà pron-to a partire verso le 16 quandosi muoveranno i primi. La me-ta, che dovrebbe essere rag-giunta in un pio d’ore, è piazza-le Burchiellati dove, a tempo direcord, verrà allestito un pal-co. Il percorso rimarrà dentrole Mura ma non toccherà ilcuore del centro storico occupa-to dai mercatini, dalle manife-stazioni e dagli artisti di stradachiamati dall'assessore Paolo
Camolei per la rassegna Trevi-so d'Estate. E ci sarà anche lasfilata di auto dell'Elvis Day.
Il corteo del Pride dalla sta-zione arriverà in piazza Vitto-ria, poi in piazza Pio X. A quelpunto imboccherà via D'Annun-zio, attraverserà l'incrocio conviale Cesare Battisti per infilar-si in via San Liberale, sfiorarela biblioteca e raggiungere leMura. Il corteo, a quel punto,percorrerà l'anello interno del
Put fino ad arrivare sotto alpalco. A muoversi sarà unamassa festosa di gentecon intesta alla sfilata le le famiglierappresentate da quelle asso-ciazioni che si battono per ilriconoscimento dei diritti dellecoppie formate da persone del-lo stesso sesso. Ci sarannocolori e musica, personaggiestrosi come in ogni Pride, ma«nessuna carnevalata» comeribadisce il presidente del co-
mitato organizzatore AntonioMonda. In piazzale Burchiella-ti la festa andrà avanti finoalmeno alle 22 e poi chi vorràsi sposterà in zona Fonderiaper il party finale e potràsfruttare il servizio di bus na-vetta gratuito messo a disposi-zione dalla Mom. Entrare incittà con l'auto non sarà sempli-ce soprattutto di pomeriggio:tante le strade chiuse al traffi-co e le zona dove sarà vietatosostare. Sono però a disposizio-ne i parcheggi all'Appiani e delMiani, che saranno collegati alcentro con dei bus navettaelettrici e gratuiti (parcheggia-re al Miani costerà 2 euro pertutta la giornata). Questi i divie-
ti:Dalle 13 alle 20 di oggi cisarà la sosta vietata con rimo-zione in piazzale Duca d'Aosta,via Roma, Corso del Popolo,viale Cadorna, piazza Vittoria,via D'Annunzio, piazza Pio X,via San Liberale, via Cacciani-ga, viale D'Alviano, viale FràGiocondo. Stesso divieto madalle 13 alle 24 in viale Bur-chiellati, piazzale Burchiella-ti,e viale Nino Bixio. Inoltredalle 14, lungo tutto il tragittodella sfilata, ci sarà il divieto dicircolazione, esteso anche allevie che in qualche modo incro-ciano il percorso. La circolazio-ne sarà invece garantita lungol'anello esterno del Put.
TRAFFICO E TRASPORTIParcheggi all’Appiani e al Miani
collegati con bus navetta gratuiti
PARTENZAe arrivo:il corteo
si muoveràdalla stazione
ferroviariae raggiungerà
piazzaleBurchiellati
dove poicomincerà
la festache dureràfino a sera
TV IIISabato 18 giugno 2016
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