dicembre ottobre 2012 welfare e professione · vi sono soggetti, quelli sì, della pubblica...

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welfare e professione Trimestrale della Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli Ingegneri ed Architetti Liberi Professionisti 2012 ottobre dicembre 4/2012 anno 40 DECRETO SVILUPPO E PROFESSIONISTI Le misure urgenti per infrastrutture ed edilizia RIFORMA DELLE PROFESSIONI Dopo vent’anni di attesa la nuova legge sugli ordinamenti professionali FONDAZIONE INARCASSA Uno strumento di sviluppo per la libera professione 13. MOSTRA INTERNAZIONALE DI ARCHITETTURA La Biennale di David Chipperfield

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welfare e professioneTrimestrale della Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli Ingegneri ed Architetti Liberi Professionisti

2012ottobre

dicembre

4/2012 anno 40

DECRETO SVILUPPO E PROFESSIONISTILe misure urgenti per infrastrutture ed edilizia

RIFORMA DELLE PROFESSIONIDopo vent’anni di attesa la nuova legge sugli ordinamenti professionali

FONDAZIONE INARCASSAUno strumento di sviluppo per la libera professione

13. MOSTRA INTERNAZIONALE DI ARCHITETTURALa Biennale di David Chipperfield

LA MATERIA DOVE SERVEFormazione e lavoro, un binomio inscindibile ed uno straordinario volàno per la ripresa del nostro Paese. Inarcassa è pronta, anche attraverso la sua Fondazione, a porre in essere ogni strumento idoneo ad incentivare la creazione di nuovo lavoro. Lavoro intellettuale professionalmente qualificato, capitale intangibile e prezioso nonché fondamento dello sviluppo per ogni società avanzata. In tal senso, l'offerta dei liberi professionisti e la domanda, che si auspica crescente anche per gli effetti della recente Riforma Fornero, non potranno che divenire complementari. Le nuove generazioni guardano con fiducia alle Professioni di Ingegnere e Architetto; l’accesso alle Facoltà universitarie e l’esercizio della libera professione, devono potersi coniugare con la progettazione e la realizzazione delle piccole e grandi opere ed infrastrutture, per restituire al nostro Paese l’occasione di una crescita economica e sociale di qualità. Indirizzi e scelte strategiche che è necessario comprendere, discutere e condividere. Questi i temi che Inarcassa intende affrontare in un dibattito fra interlocutori di alto profilo, protagonisti del mondo del “costruire”, per dare voce alla committenza, alle grandi imprese costruttrici, ai progettisti, alla formazione, alle istituzioni, alla politica. Durante i lavori sarà presentato in anteprima un suggestivo cortometraggio di Philippe Daverio che indaga fra passato e futuro il rapporto delle discipline architettoniche e ingegneristiche con la committenza, la società, l'economia, l'arte e la politica.

www.inarcassa.it

Segreteria Organizzativa:Over-seas [email protected] 06 89674422

Editoriale3 Spendingreview:vizipubblicieprivatevirtù PaolaMuratorio

Profilo5 13.BiennalediArchitetturadiVenezia. Ovverolecosecheabbiamoincomune EmanueleNicosia

Professione8 Nuoveideeetantaenergia CinziaPrestifilippo

11 Noicisiamo LuisellaGarlati

14 PiùprevenzioneemaggiordialogoperunanuovaItalia

GaetanoFede

17 Lariformadegliordinamentiprofessionali PaoloCaggiano

19 MisureurgentiperlacrescitadelPaese SergioClarelli

28 Novitàperleristrutturazioniedilizie VincenzoBassi

30 Projectmanagement DavidPiervincenzi

32 L’assicurazioneRCProfessionale ThierryOungre Assistenza36 AssistenzaInarcassa acuradell’UfficioAssistenzaagliIscritti

Inserto43 StatutoFondazione acuradiTizianoSuffredini57 Attivitàorganicollegiali acuradiNicolaCaccavale

62 Spazioaperto acuradiMaurodiMartino

Daisindacati65 Lavocedeisindacati Argomenti68 Itinerari acuradiPaoloCaggiano

72 Architetturaeartiperlaliturgia EmanueleOrlando

Aggiornamentoinformatico77 IntroduzionealVOIP LucaPregliasco

Patrimonioimmobiliare80 PalazzoGianfigliazzi-Alfieri VittorioCamerini

Terzapagina84 Common Ground. Biennale Architettura2012

LuisellaGarlati

89 IlsognodiCostantino AlessandroFaralli

92 Comedistruggereun“Picasso” VittorioCamerini

t r i m e s t r a l edellaCassaNazionale

diPrevidenzaedAssistenzapergliIngegneriedArchitetti

LiberiProfessionisti

Anno40ottobre-dicembre

2012

DirettoreresponsabileIng.TizianoSuffredini

DirettorediredazioneArch.EmanueleNicosia

ComitatodiredazioneArch.PaoloCaggiano/Arch.VittorioCamerini

Ing.RiccardoCapello/Ing.SergioClarelliArch.AntonioCrobe/Arch.GiuseppeDrago

Arch.GiampaoloDusiArch.MariaPiaIreneFiorentino

Arch.CinziaPrestifilippo

ResponsabileCdAIng.NicolaCaccavale

CoordinamentoredazionaleesegreteriadiredazioneTizianaBacchetta

e-mail:[email protected]

DirezioneeamministrazioneViaSalaria,229•00199Roma

LacollaborazioneconlaredazionesuargomentidinaturaprevidenzialeocheinteressanolaliberaprofessioneèapertaatuttigliiscrittiagliAlbiprofessionalidiingegnereoarchitetto.Gliarticolielenotefirmateespri-monol’opinionedell’autoreenonimpegnanol’Editriceelaredazione.

Editrice

ViaSalaria,229•00199Romatel.06/852741•fax06/85274435

Internet:www.inarcassa.itAut.delTribunalediRoman.15088del10maggio1973

Realizzazione,composizioneestampaMaggioliEditore•Rimini

VialeVespucci,12/n

ProgettograficoRobertaPiscaglia

CollaborazioneredazionaleMaraMarincioni

PubblicitàPUBLIMAGGIOLI•Divisionepubblicità

diMaggioliEditoreS.p.A.

SedeViaF.Albani,21-20149Milano

tel.02/48545811•fax02/48517108

SedeoperativaViadelCarpino8/10Santarcangelo(RN)

tel.0541/628439•fax0541/624887

PubblicazioneinviataagliassociatiInarcassa,aititolaridipensioneInarcassa,agliingegneriedarchitettiiscrittiairispettiviAlbiprofessionalititolaridiPartitaIva

eachinehafattorichiesta.

Ladiffusionediquestonumeroèdi220.000copie.Chiusoinredazioneil12novembre2012

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1 Iniezioni di resine espandentiMediante iniezioni di resine espandenti sotto lafondazione siamo in grado di consolidare il terreno sottostante l’edifi cio e di sollevare la casa.

2 Infi ssione di micropaliL’infi ssione di micropali a pressione MP60 permette di scaricare in profondità il peso della struttura sovrastante.Questa tecnica è poco invasiva, non necessita di alcun tipo di scavo e permette di eseguire un consolidamento defi nitivo e duraturo nel tempo.

3 Fissaggio defi nitivoNella fase fi nale del processo la testa dei micropali viene fi ssata defi nitivamente alla fondazione mediante cementazione con conseguente chiusura dei fori.

Via dell’Artigianato 11, 37021 BOSCO CHIESANUOVA (VR)

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i rna C ASSASpending review: vizi pubblici e private virtù

ErogiovanequandoBeniaminoAndreatta,agliinizideglianni’80,tentòperprimoesenzasuccessodiavviarelasuaspendingreview;c’eralacrisipetroliferaec’eralacrisidellaFiat.Ancheoggic’ècrisi.Elastoriasiripete.Sì,perchélaSpendingreviewèlaricettacheconsenteditrovareunequilibriotrailwelfareeleregoleimposteaigovernidaimercatifinanziari.Chicomanda,dunque,èl’efficienza:noncome traguardo, bensì quale vincolo di contenimentodella spesapubblica.Percontinuareagarantirepensioni,istruzioneesanità,loStatodeveridurnealmininoglioneridiproduzione.Sitrattadiunaconsapevolezza,quelladiteneresottocontrolloicostieditagliarlioveeperquantopossibile,cheInarcassahaacquisitodatempo.Èdal2001cheabbiamoavviatounprocessodilimitazionedeiconsumi:larazionalizzazionedeisistemiinformativi,l’incrementodell’utilizzodellecarteelettroniche,ladigitalizza-zionedelladocumentazione,ingeneralel’attenzioneallespesedistruttura.Undiciannidirigorecostantechehacontribuitoamigliorareilnostrorendimentogestio-naleeoperativo.ÈperquestochelarichiestadelGovernodiversarealBilanciodelloStatoil5%–chenel2013diventeràil10%–diulterioririsparmisucapitolidispesapropridellapubblicaamministrazione,cilascia,perlomeno,perplessi.Intempodicrisinascono,infatti,ancheiparadossi.Inarcassa,insiemeallealtreCassediprevidenza,vieneconsideratapartedellapubblicaamministrazione. Inrealtà,siamoatuttiglieffettiunentedidirittoprivatosoggettoavigilanza,lacuiattivitànonpesasulBilanciodelloStato.Gestiamo,senzaaiuti, laprevidenzael’assistenzadeiliberiprofessionistieprovvediamo,dasoli,agarantirel’equilibriopatrimonialeefinanziariodellenostreattività.Eccodunquecheilversamentodel5%-10%deiconsumiintermedidellaCassasitraduceinunulterioreprelievofi-scaleacaricodeinostriassociati.Equestosembrapocolegittimo.Maqualchedubbiosorgeanchesulpianodellaparitàditrattamento.Daunlato,un“tagliolineare”mettesullostessopianoenticonlivellidiefficienzadiversietendearidistribuireilredditodaquellipiùvirtuosiadaltrichelosonomeno.Dall’altro,visonosoggetti,quellisì,dellapubblicaamministrazione,chedovrebberoprovve-dereoraafareciòchenoiabbiamogiàfattoattraversolariformaprevidenzialeediprocessidiabbattimentodellespesedigestione.Sidovrebbe,infine,valutareilprovvedimentosottoilprofilodellostimoloallacre-scita.Lebuoneprestazionididomanicostituisconounpresuppostofondamentaleper lacreazionedi lavorooggi:pertantononriversare ibeneficidiunamiglioregestionesuiservizioffertiainostriassociati,specieinunmomentoincuiillororedditosièridottodioltreil10%negliultimidueanni,cidanneggia.Ecosìsicom-promettonoancheleprospettivedisviluppoinunsettore,ilnostro,ilcuicapitaleintangibilerappresentaunodeiprincipalivantaggicompetitiviperilPaese.Inarcassaproseguiràconconvinzionesullastradadell’efficienza.Maècruciale,perconsentireallenostreprofessionidilavorarealserviziodellacrescita,cheiri-sparmiottenutirimanganonellenostrecasse.Èunimpegnocheporteremoavanticondeterminazione.

Paola Muratorio

Editoriale

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Inarcassa2012_1015.pdf 1 15/10/2012 17:11:22

5i rna C AA

Anche la Biennale di Architettura di Venezia avverte i venti di crisi che solcano i cieli d’Europa, e dopo alcune edizioni che per forza di cose finivano per esaltare le archistar e le loro produzioni a volte troppo auto celebrative, con questa edizione curata e diretta da un maestro come David Chipperfield, si torna a parlare di idee che rappresentano il ter-reno comune del fare architettura. Il curatore ha chiesto ad un limitato numero di architetti di “proporre un progetto insieme a un dialogo che rispondesse al tema e mostrasse l’architettura nel suo contesto di in-fluenze e affinità, storia e linguaggio, città e cultura”. La 13. Mostra di architettura della Biennale di Venezia si sviluppa su circa diecimila metri quadrati in un percorso espositivo che si articola nelle sedi sto-riche dell’Arsenale e dei Giardini dove trovano posto le opere dei 69 progetti selezionati da Chipperfield per quel tema riferito al “Com-mon Ground”, il nostro terreno comune che ha come obiettivo quello di tornare a parlare di architettura offrendo al pubblico la possibilità di guardare dentro l’architettura, di relazionarsi con essa. Il curatore ha più volte evidenziato che la scelta del tema vuole sollecitare i colleghi ad abbandonare tendenze isolate ed individuali, per lavorare su idee comuni che devono e possono costituire la base di una cultura archi-tettonica il più possibile condivisa e legata alla realtà anche economica. Per questo i temi ricorrenti nei progetti sono quelli che riguardano la continuità, il contesto e la memoria per recuperare una forte intesa tra professione e società. Non a caso molti dei progetti in mostra hanno un evidente interesse per la città per il recupero di edifici esistenti e per la riqualificazione degli spazi urbani, concetto ben espresso dalle istal-lazioni scala 1.1 realizzate da Alvaro Siza Vieria ed Eduardo Souto de Moura. Di grande interesse anche la partecipazione di Norman Foster che pone l’accento sull’importanza dello spazio pubblico con il progetto di una torre ad Hong Kong. La mostra si potrà visitare sino al 25 no-vembre 2012 e per chi non potrà andare da quest’anno fa il suo debutto la app iBiennale Architettura 2012 che consente, a chi vuole conoscere al meglio la mostra, di orientarsi attraverso una serie di mappe inte-rattive per essere guidati all’interno dei vari padiglioni, per visionare le varie opere e per conoscere al meglio i temi affrontati dagli architetti e gli strumenti utilizzati per rappresentare i progetti. Uno strumento innovativo che consente di avere una panoramica completa delle ope-re presenti alla mostra attraverso video, fotografie e ricostruzioni di tipo virtuale. La giuria ha assegnato i seguenti premi: Leone d’oro alla carriera ad Alvaro Siza Vieira, Leone d’Oro per la migliore Partecipa-zione nazionale al Giappone, Leone d’oro per il miglior progetto della Mostra Internazionale Common Ground Torre David / Gran Horizonte, 2012 Urban-Think Tank, Leone d’argento per un promettente studio di architettura della Mostra Internazionale Common Ground a Grafton Architects (Yvonne Farrell e Shelley McNamara). La Giuria ha inoltre deciso di assegnare quattro menzioni speciali alla Polonia Making the walls quake as if they were dilating with the secret knowledge of gre-at poker, agli stati Uniti d’America Spontaneous Interventions: Design Actions for the Common Good, alla Russia ed a Cino Zucchi (Milano, Italia) Copycat. Empatia e invidia come generatori di forma, 2012.

13. Biennale di Architettura di

VeneziaOvvero le cose che abbiamo

in comuneEmanuele Nicosia

In copertina: Thomas Structh. Foto Castelli

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LA NUOVA VERSIONE PERMETTE INOLTRE DI: u Redigere il disegno esecutivo del ponteggio tramite una

procedura guidata ed in funzione della tipologia (a tubi e giunti, a montanti e traversi prefabbricati e a telai prefabbricati), del numero di campate e di impalcati e delle relative altezze

u Predisporre il documento Prime Indicazioni per il Piano di Sicurezza e Coordinamento sia per il progetto preliminare che per quello definitivo

u Interfacciarsi con specifiche applicazioni Android e iOs per la gestione della fase esecutiva dei lavori, che consente di redigere verbali di ispezione e check list tramite apposite applicazioni per tablet e smartphone

u Disporre di nuovi archivi aggiornatissimi con nuove fasi lavorative, modelli di piano, attrezzature, DPI ed apprestamenti.

u Piani di Sicurezza e Coordinamento (PSC)u Piani Sostitutivi di Sicurezza (PSS)u Piani Operativi di Sicurezza (POS)u Prime indicazioni per il PSCu Fascicoli dell’operau Piani di lavoro per la rimozione dell’amiantou Programmi delle demolizioniu Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenti

(D.U.V.R.I.)u Documento di valutazione dell’esposizione dei lavoratori al

rumore nei cantieri ediliu Documento di valutazione dell’esposizione dei lavoratori alle

vibrazioniu PIMUS (piano di installazione, uso e smontaggio del

ponteggio)u Disegno esecutivo del ponteggiou Pianificazione dei lavoriu Stima dei costi della sicurezza con diversi prezzari acclusiu Notifica preliminare e più di quaranta altri documenti (idoneità

tecnico professionale di cui all’allegato XVIII del T.U., nomina dei coordinatori, trasmissione del PSC, dichiarazioni da parte dell’impresa ecc.)

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i rna C ASSA8

Professione

Nuove idee e tanta energia

Il 27 giugno a Roma, alla presenza del Comitato na-zionale delegati, la Fondazione si presentava ai suoi più grandi sostenitori; con un ospite d'eccezione come l'editorialista del Corriere della Sera Antonio Polito, il presidente della Fondazione Inarcassa e il suo consiglio direttivo hanno illustrato gli obiettivi, le attività, il sito internet.Il Presidente Andrea Tomasi ha aperto l’evento mo-strando un filmato del 1957, che testimonia la co-struzione del viadotto sull’Aglio dell’Autostrada del Sole e celebra l’eccezionalità dell’opera ingegneri-stica che ha permesso di costruire 164 metri di via-dotto in soli due anni. La scelta del filmato vuole ri-cordare che anche negli anni ’50 l’Italia attraversava un periodo di crisi e, nonostante le difficoltà di allora è stato realizzato un vero capolavoro ingegneristico. L’Italia ha bisogno di riorganizzarsi, di riorganizzare tutta la macchina burocratica. Se guardiamo il nostro specifico settore, viviamo in uno Stato dove esistono ingegneri e architetti – perlopiù giovani ma non solo – la cui formazione tanto è costata alle famiglie ma anche allo Stato, che non riescono a trovare lavoro; appare quindi inaccettabile che vi siano altri colleghi

che, invece, forti di un lavoro pubblico garantito, ne svolgano un secondo, e magari anche un terzo, di natura libero professionale. Questo deve essere as-solutamente vietato: siamo veramente stufi di vedere dipendenti pubblici, anche part-time, che al mattino fanno i controllori e la sera fanno la libera professio-ne, molte volte in situazioni di assoluto conflitto d’in-teressi malamente mascherato e, oltretutto, spesso in palese situazione di elusione fiscale e previdenzia-le. “Che ciascuno faccia al meglio il proprio lavoro, la propria attività, la propria professione”. Alla luce anche delle polemiche e dei riscontri giornalistici di qualche tempo fa, la preoccupazione, quindi, non deve essere se i pubblici dipendenti abbiano o meno l’autorizzazione a svolgere atti di libera professione ma la consapevolezza che tale secondo lavoro è as-solutamente incompatibile con una corretta gestio-ne della res publica. “Uno Stato serio, ben organizzato, efficiente e con regole chiare deve impegnarsi a rendere semplice, efficace e trasparente l’attività della propria struttu-ra burocratica”, aggiunge ancora Tomasi; “non può quindi consentire questa frammistione di interessi e

di attività. Se questa possibilità per il pubblico dipendente di operare su più fronti, in un lon-tano passato, è stata consenti-ta per la spinta delle organiz-zazioni sindacali, la debolezza dello Stato e una consistenza forse ridotta di liberi professio-nisti, dobbiamo oggi rimarcare che tale privilegio non è più tol-lerabile, oltretutto in una situa-zione di profonda crisi, con la presenza di 160.000 architetti e ingegneri che vivono solo di libera professione. È importan-te, invece, che ciascuno abbia la possibilità di un lavoro, che

Dalla Fondazione le risposte alla

nostra categoria professionale

Luigi Snozzi con Massimo Muttin, Colli Euganei a Padova, 2004. Schizzo

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i rna C ASSAProfessione

losvolgaconefficienzaeonestàinmododasalva-guardarnelaqualità.SuquestolaFondazionesiim-pegneràafondointuttigliambiti”.Antonio Polito definisce il filmato del viadottosull’Aglio “undocumentoche risveglia l’orgogliodiessere italiani”: in quel periodo, l’Italia del dopo-guerravivevaunperiododigrandecrisiepovertà,mac’eranoottimismoe fiducia;oggiquestoclimanonc’è,ilPaeserischiadifareungrandepassoin-dietro perdendo i propri risparmi, se la prova nonverràsuperata.Nascelanecessitàdelrisanamentoedellaricostruzionequandosirinunciaalgovernopolitico: abbiamobisognodiuna vera,nuovaclas-sepolitica,chesappiaguidareilpaeseinmodosta-bile,affidabileecapace. Inun’Italiaoppressadallaburocrazia, costituire la Fondazione come propriarappresentanzavuoldirenonsolopotersiproporreneldibattitopubblico,maanche“farerete”;iliberiprofessionistidevonoacquistarevoceperprendereparteaimomentidecisionali.“Sièsviluppatoilsen-sodelsospettonelmondodellecostruzioni:l’ItaliaèunPaesechehasmessodicostruire”.Mauro diMartino, consigliere della Fondazione, inmeritoalleliberalizzazionimesseincampodalgo-vernoMonti, rilevache lanostraprofessioneègià

liberalizzata,senonfosseperl’iscrizioneaunordineprofessionalechehaunaresponsabilitàpubblica.Laliberalizzazionenonporterànienteinpiùall’econo-mia:“Ogginonesisteunmercatoperchéc’èlacrisidelladomandaeunesuberodiingegneriearchitetticapaci chenon troveranno lavoro:mancano leop-portunità”.FelicedeLuca,ilpiùgiovaneconsiglieredellaFon-dazione,vuolefocalizzareilsuointerventosullepro-spettivedeigiovaniprofessionisti:“ilmercatopubbli-copergliingegneriegliarchitettièimportante,maesistonoproblemirilevanti inesso;gliappaltipub-bliciconsistentisonopochi,lamaggiorpartediessihannopiccolesommeadisposizione.Ci teniamoaconcorrereconlaqualitàdelprodottoedellapresta-zionecheogginonvengonoriconosciuti:imassimiribassisonounvolanonegativosoprattuttoperigio-vani,umilianolenuovegenerazionichedovrebberoessereilfuturodelnostroPaeseedellanostrapro-fessione”.IlPresidentediInarcassa,PaolaMuratorioripercor-rendotuttiipassaggichehannoportatoallacostitu-zionedellaFondazione,ricordaquantolaprevidenzasiastrettamentelegataallaprofessione;èdiaprile2012l’iscrizionedellaFondazionenelregistrodelle

Installazione Arsenale: aeroporto

i rna C ASSA10

Professione

persone giuridiche, e finalmente essa può svolgere i suoi compiti: “essere interlocutore autorevole in grado di tutelare gli interessi della categoria anche a livello istituzionale; creare le condizioni per modifi-care la percezione e l’immagine esterna della libera professione e dei liberi professionisti che sono anco-ra considerati una “casta” privilegiata; fornire stru-menti di analisi e informazione adeguati per la com-prensione dei temi di rilievo per il libero professionista; proporre attività, servizi e soluzioni utili per le diverse problematiche”. I liberi professionisti sono lavoratori che soffrono la crisi che vive tutta l’Italia, Paola Mura-torio è certa che la Fondazione darà le risposte neces-sarie alla nostra categoria professionale.L’incontro è occasione per presentare lo strumento principe di comunicazione con l’esterno della Fonda-zione, il sito web (https://fondazionearching.it); vuole essere chiaro, leggibile, perché sia uno strumento utile ai suoi soci e il contenitore di tutte le iniziati-ve, gli eventi, le attività e gli strumenti che verranno messi in campo a servizio dei liberi professionisti. Il 1° luglio è iniziata la campagna di adesione (il co-sto della tessera per l’anno 2012 è di 12,00 euro), si accede all’area riservata con le stesse credenziali di Inarcassa online; una volta all’interno dell’area ri-servata, è possibile accedere a diverse opzioni.I servizi. A disposizione dei suoi soci, la Fondazio-ne mette in campo l’assistenza legale e fiscale, pre-stata con l’ausilio dello Studio Pirola, Pennuto, Zei e Associati, primario studio di assistenza tributaria e legale, presente nelle principali città italiane; i suoi professionisti forniranno, tramite risposte inviate per posta elettronica, un’assistenza individuale di primo livello su quesiti specifici, inerenti l’ambito profes-sionale dell’architetto e dell’ingegnere.In collaborazione con il Centro di Ricerca Eurocrime, inoltre, la Fondazione offre ai propri soci un servi-zio specialistico di ricerca, analisi e segnalazione ragionata di bandi per finanziamenti europei, vera opportunità per garantire l’attivazione di iniziative finalizzate allo sviluppo e all’innovazione dei diversi settori produttivi, commerciali e dei servizi dei sin-goli Stati membri attraverso i fondi strutturali. Tali forme di sostegno e finanziamento possono essere, soprattutto in questo difficile periodo, risolutive per far decollare progetti e iniziative in cui, a vario tito-lo, sono coinvolti gli architetti e gli ingegneri liberi

professionisti. Durante il suo intervento in occasio-ne dell’incontro con i delegati, la dr.ssa Silvia Ciotti, presidente, fondatrice e senior researcher di Euro-crime, enfatizza l’utilità del servizio da loro svolto come fondamentale per ottenere i fondi strutturali: per avere successo e ottenere i finanziamenti è ne-cessario avere professionalità qualificate che si de-dichino totalmente alla ricerca dei bandi europei e che sappiano come compilarli.La formazione. Sul fronte dell’attività rivolta all’in-terno della nostra categoria, la Fondazione è tesa ad identificare costantemente le sollecitazioni e gli strumenti per favorire un accrescimento della pro-fessionalità e della qualità della prestazione tecnica. In quest’ottica intende sviluppare, anche in partner-ship con altri soggetti, attività on-line consistenti in corsi di aggiornamento; tutto ciò nella consapevolez-za che il contesto professionale all’interno del quale architetti ed ingegneri operano è caratterizzato da un rilevante frazionamento delle realtà, che si tra-duce in una endemica difficoltà nella strutturazione dei soggetti agenti sul mercato; di qui l’opportunità di fornire strumenti operativi che travalichino le pos-sibilità organizzative ed economiche del singolo, ma che possano più efficacemente essere conseguiti da soggetti che agiscono su scala più ampia. Mar-co Senese, consigliere della Fondazione: “la forma-zione permanente, se controllata dall’ente pubblico, può garantire la qualità e il livello della prestazione professionale”. La Fondazione si è perciò attivata per ottenere l’accreditamento, così da poter rilasciare gli attestati con una verifica della frequenza effettiva dei corsi online: solo così si avrà la garanzia della validi-tà effettiva dei corsi frequentati.Le convenzioni . A rendere ancora più interessante l’iscrizione, a disposizione dei soci della Fondazione ci sono anche le convenzioni con partner come Mi-sco.it per l’acquisto del materiale, delle attrezzature e dei software utili allo svolgimento dell’attività pro-fessionale a condizioni vantaggiose.In attesa che Inarcassa lo presenti ufficialmente a tutto il mondo che coinvolge gli architetti e gli inge-gneri liberi professionisti al convegno previsto per il 28 novembre 2012, il sito web della Fondazione ci terrà informati sugli sviluppi di uno strumento che, è nelle speranze di tutti, farà sentire la voce dei 160mila lavoratori iscritti a Inarcassa.

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i rna C ASSAProfessione

IlpresidentedelCNIZambranodà inizioai lavorisottolineandocomealcongressovisialapresenzadituttigliordiniprovinciali,cosachenonaccadevadatempo.Ilavorisiincentrerannosuldibattitoin-ternoallacategoriasullabasediunaricercacom-missionata dal CNI che indaga sulle prospettiveperl’attivitàdell’ingegnerenelprossimofuturo(daquial2020).Laprofessionehabisognodiriaffer-marelapropriaaffidabilitàecredibilità.Comuni-cachelariformadelleprofessioni,tantoattesaefinalmentearrivata,purnonavendoaccoltotuttelerichiesteeleproposteavanzatedalleprofessio-ni, èda ritenersiunostrumento valido.Leman-chevolezzeegliaspettimenograditidallanostracategoria possono essere integrati omitigati dairegolamentiattuativi,chespettanoanoi.Iproble-midellacategorianonpossonoessererisoltidallenorme,dobbiamoessereattorieprotagonistidel-lenostrescelte.L’Italiaoggièunpaesechenoninveste,lepoten-zialitàdisvilupposonoridotteoaddiritturaannul-late.Perrisolvereiproblemidobbiamopuntaresueffi-cienza,innovazione,politicheenergetiche,organiz-zandociancheconlealtrecategorieprofessionali:laforzadelleprofessionipuòedeveaumentare.

La ricerca che viene presentata come base per ilavori congressuali traccia uno scenario della si-tuazione attuale degli ingegneri e delle possibi-li prospettive per il futuro affermando che non siprevedeunosviluppoper l’ingegneriaedile,cheèattualmentebloccatadallacrisi,dallamancanzadiinvestimentiediliquidità,sianelpubblicochenelprivato e dalla caduta della richiesta di fronte adun’offertarimastainvenduta.Gliunicisbocchipos-sibilisarannonelrecuperodell’esistente,nellasuariqualificazionesiastrutturalecheenergetica,conladifficoltàdifarnascereneicittadiniunacoscien-zaversotaliproblematiche,inmododacreareuna

richiestaedunmercatointaledirezione.Isettorichepermetterannomigliorpossibilitàoc-cupazionale sono quelli del recupero ambientale,dell’organizzazioneaziendale,dell’informatica,del-lenuovetecnologie.Questa ricercadà lo spuntoper tutti i lavori con-gressuali, che la discutono e la interpretano pertrovare lepropostecheaiutinoadusciredallasi-tuazioneattualeedianosperanzeperilfuturo.

Antonio Marzano,presidentedelCNEL,nellasuarelazionepreliminareailavoricongressuali,dichia-radiinterveniresullatematicadelleprofessioniconun’impostazionedaeconomistaesuggeriscecomechiaveperaffrontareleproblematicheattualiquelladifocalizzarel’attenzionesull’“economiadellado-manda”enonsuquelladell’offerta.Sitrattadiin-vertirel’ottica:nonpensareaciòcheabitualmenteproduciamoemettiamosulmercato,maqualisonolerichiestechevengonodalmondochecicircondaeadeguarelanostraproduzioneallarichiesta,ren-dendolacompetitiva.Lamancanzadicompetitivitàportailclientearivolgersiadaltrimercati,dandospazio all’estero e non alla produzione nazionale.Il ruolodell’ingegnereèproprioquellodi render-ciprotagonistinell’economiadallatodell’offertaedella competitività, sia nelmanagement azienda-lechenell’individuazioneedapplicazionedinuovetecnologievoltearisparmiaresuicostieamiglio-rarelaqualitàdelprodotto.Noisiamounpaesefermo,noninvestiamorisorse,lo sviluppo informatico non ha dato quei beneficichecisiaspettava;anchel’eccessodiregolamen-tazioneè rischiosoperché,oltrea rallentareogniintervento,puòspingereapraticheilleciteperotte-nereipropriobiettivi.Lostatononfalosviluppomapuòfavorirlo,certola riduzione degli investimenti infrastrutturali de-primel’economia.Setuttelerisorsevengonouti-lizzatepersanareildebitononcisaràsviluppo;se

Noi ci siamoLuisella Garlati

Dal57°CongressoNazionaleOrdiniingegnerid’Italia

i rna C ASSA12

l’indebitamentodellostatofossedovutoadinvesti-mentipercrearesviluppoquestopotrebbeessereunfattopositivo.Nondobbiamodimenticarecheiltassodisviluppoeconomicoèidenticamenteugua-leaduefattori:tassodiincrementodellaprodutti-vitàetassodiincrementodell’occupazione.Ilveroruolodegliingegnerioggiècercarediinver-tire le tendenzeattuali per favorire losviluppo, leprofessionidevonoinfluiresullepolitichepubblicheperorientarleinquestadirezione,altrimentinefa-rannolespesesoprattuttoigiovani.

Fabio Bonfà,vicepresidentevicariodelCNI,affer-macheoccorreinvestirenellaprevenzione,chenon

deveesserevistacomeuncostomacomeinvesti-mento.Questoaprirebbeseriepossibilitàdilavoroper la nostra categoria, anche nel campo dell’in-gegneriacivile,vistaconprospettivecritichedallaricerca.Affermainoltrechel’inadeguatezzadellenostrein-frastruttureincidesulcostodeiprodotti,rendendolipococoncorrenziali: investire in infrastruttureda-rebbebeneficieconomiciamedioelungotermine.

Salvatore Settis,archeologoestoricodell’arte,ri-cordacheèunafavolanonverachevisiafratturatrasviluppoetutela.Ilmondononpuòessereiber-nato,sviluppononèsinonimodicementificazione

Professione

13i rna C AAdel territorio. L’Italia fin da tempi antichi è stata all’avanguardia nella legislazione relativa all’uso del territorio: cita l’esempio di Gregorio XIII che promulgò norme per l’edificazione, affermando che l’interesse pubblico viene prima di quello privato. Anche la nostra Costituzione contiene principi im-portanti sulla tutela del paesaggio e della salute. Economia ed ecologia non devono essere in con-trasto, dobbiamo ridurre i consumi che distruggo-no l’ambiente, sviluppare la capacità di utilizzare al meglio le risorse naturali. Una nuova economia con rispetto dell’ambiente crea nuova occupazione. Ribadisce il concetto che la prevenzione non è un costo ma un investimento.Gli obiettivi devono essere:• Investire nella prevenzione;• Tutela e messa in sicurezza del territorio;• Limitare l’uso del territorio legandolo allo svilup-po demografico e favorire l’agricoltura di qualità;• Riuso e riqualificazione edilizia ed energetica;• Adeguare i percorsi formativi nelle università.Questo concetti vengono ripresi da Franco Gabriel-li, capo del dipartimento della Protezione Civile e da Alfio Pini, comandante dei vigili del fuoco, che sot-tolineano anche la professionalità degli ingegneri ed il loro ruolo insostituibile nella gestione delle emergenze, nell’adeguamento normativo dell’esi-stente e nella prevenzione.

Paola Muratorio, presidente di Inarcassa, affronta la situazione attuale con estrema chiarezza: i dati relativi agli ingegneri giovani, sotto i 35 anni sono tragici. Il loro numero è in continuo aumento, le donne raggiungono il 50%, ma i redditi sono bas-sissimi, il reddito medio lordo è di circa € 10.000,00 annui (7.000 -8.000 netti). Quali sono gli sbocchi professionali per la catego-ria? Forse è il caso di pensare all’introduzione del numero chiuso nelle università, come è stato fat-to per i medici, sfatando il mito che l’ingegnere è comunque ricercato dal mondo del lavoro e trova occupazione. Ma quale occupazione? I giovani con partita IVA che fatturano meno di € 1.000,00 al mese li possiamo chiamare occupati? E i dipendenti con redditi ana-loghi a quelli di un fattorino sono ingegneri inseriti nella carriera?

Professione

Tutta la categoria è in sofferenza, il reddito medio degli iscritti a Inarcassa ha subito, dal 2007 al 2010, un calo del 16%, percentuale che per gli architetti raggiunge il 20%; secondo i dati del 2011 il reddito medio degli iscritti a Inarcassa è di € 28.882,00.Per scuotere l’economia e farla ripartire ci voglio-no investimenti, cosa che vuole fare Inarcassa, che vorrebbe investire in infrastrutture creando un vo-lano anche per l’attività professionale degli iscritti. Il vincolo viene dal governo, che obbliga le Casse previdenziali privatizzate all’acquisto di titoli di sta-to, rendendo inoperativi i fondi disponibili: la cresci-ta si fa investendo e non pagando i debiti!

L’intervento di Paola Muratorio suscita grande at-tenzione, e viene letto dai più in chiave estremamen-te positiva. Suscita stupore, ma uno stupore com-piaciuto, che il presidente dell’ente previdenziale dei professionisti si esprima quasi come un sinda-calista a sostegno della categoria, con un’energia e una decisione che purtroppo sono sempre mancate a tutti i livelli.Il vivace dibattito che segue gli interventi dei relatori affronta a tutto campo i problemi della professione, in particolare il problema delle giovani generazioni, che non vedono un futuro se non all’estero.I punti più condivisi risultano essere:• Formazione universitaria più generale e meno specialistica, per permettere maggior flessibilità professionale;• Far comprendere che la prevenzione è fondamen-tale per evitare disastri e spese immani per i ripri-stini, aprendo un grande sbocco professionale alla categoria;• Necessità di semplificazione normativa, per evi-tare di trasformarsi in burocrati perdendo di vista l’essenziale, e per favorire gli investimenti;• Modifica del patto di stabilità, che impedisce agli enti locali di investire risorse che hanno, ma resta-no bloccate.Nel complesso vi è stata un’analisi approfondita della crisi di lavoro attuale, ma non sono emerse ricette magiche per uscire da questa situazione: il consiglio nazionale si è impegnato a portare avanti le richieste e le speranze della categoria; speriamo che riesca a farsi ascoltare dalla classe politica e a raccogliere qualche risultato.

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Professione

Semprepiùampia, flessibileedaperta.Nonsolomultitasking,ma anchemultimediale e pronta aparlare tutte le lingue delmondo. La figura de-gliingegnerièinpienaevoluzione,inlineaconletrasformazioni repentine della società e dei suoimodelli di comunicazione, sempre più proiettataversolenuovetecnologie.Esoprattuttoconlava-ligiainmano,prontoapercorrerel'Europainteracolsuobagagliodiconoscenze,maancheasolca-reglioceaniperconquistarsiquel“postoalsole”che in futuro riserverà parecchie preoccupazioniinterminidistabilitàdellaposizionedilavoronon-chédiretribuzione.Unquadroatintechiaro-scurequellocheèemersodal57°CongressoNazionaledegliOrdinidegliIngegnerid'Italia“Noicisiamo.Ingegneria:tutelaesviluppo”svoltosiaRiminidal12al14settembre2012,chehachiamatoarac-coltacirca1.200professionistiprovenientidatuttoilPaesetraliberiprofessionisti,dipendentidientipubbliciedocenti.Lasfidaèlanciata.Sel'apportodelmondodell'ingegnerianelpercorsodicrescitaeconomicoesocialedelPaeseèormaiinnegabi-le,èancheverocheèquantomai indispensabileconvogliaretutteleforzeincampo.Collaborareinmanierasinergicaalraggiungimentodell'obiettivocomune è uno dei fermi propositi su cui si sonoimpegnati gli ingegneri. Il riferimentoesplicito èallanecessitàdiconsolidareilrapportoconleal-treprofessioni,inparticolarequelletecniche,peraverepiùforzanelportareavantiiniziativeepro-posteutiliperilPaese,ancheattraversolacondi-visioneelacollaborazionedellerispettivestruttu-re.Cheper ilConsiglionazionaledegli ingegnerivuoldireCentrostudi,Scuoladiformazioneere-

altàsimilariattraversocuisipossanoottimizzarelerisorseumane,economicheestrumentali.Edèquichelavalenzadell'ingegnere,puòfareladiffe-renza.Lohariconosciuto,nelcorsodeldibattito,anche lo storico dell'arte e archeologoSalvatoreSettisdefinendo,aragione,lafiguradell’ingegne-repienamenteprotagonistadello sviluppo futurodelPaeseperchéintrisadellaculturadellatutelae di quella del bene comune. Bene comune ap-punto,apartiredallasicurezzaedallasalutedeicittadini.Dueprioritàindissolubilichenecessitanodiunagrandeoperadiprevenzioneinogniambitodellavitaedellavoro.Gliingegneril'hannodettoachiarelettere:dobbiamosmetterladirincorrereleemergenzeelecalamitànaturaliedecidereinve-cediintrodurreregolespecifiche,supportatean-chedaformedi incentivazioneeconomica.Comenelcasodell'IMUchecostituisceunaprimaverapropostaconcreta.Quelladiprevedereall'internodiquestatassaunadetrazioneperchiacquisisceuncertificatosullasicurezzadelproprioimmobi-le.Ilcommittente–assicuranogliingegneri–sa-rebbesicuramentedisposto,graziealveicolodelladefiscalizzazione,aspenderedipiù.Esoprattuttosipotrebbemettere inpiediungrandeprogram-madiprevenzionedellestrutturemaivistoprimasul territorio.L’Italia è statadefinita il paesedeiterremoti, tantisonoglieventisismiciche l’han-notoccatanelcorsodeltempo.Moltoèstatofattonella fase post-emergenza,ma c’è ancora tantoda lavorare in terminidiprevenzione. Inverità lapiù grande opera pubblica ormai impellente perl’Italia interaè lasuamessa insicurezza: il70%degliedificièstatocostruitoprimadeglianni’70.Scuole,ospedali,edificipubblicieabitazionisonostruttureingranparteobsolete,nonanormaper

Più prevenzione e maggior dialogo per una nuova ItaliaGaetano Fede *

*ConsigliereCNI

Ancoradalcongresso

diRimini

15i rna C AAProfessione

quanto riguarda la sicurezza. L'idea lanciata dal 57° Congresso nazionale di categoria può allora servire a diffonde-re una più ampia cultura della preven-zione. Avere la cognizione dello stato di salute della propria abitazione è infatti indispensabile non solo per il singolo, ma per l’intera collettività. Se parliamo di solidità di strutture il pensiero corre poi ai 13.500 edifici scolastici a rischio di vulnerabilità sismica. Grande la pre-occupazione espressa in tal senso dal presidente del Consiglio Nazionale de-gli Ingegneri Armando Zambrano, “il nostro impegno è già da tempo molto forte su questo fronte. Consapevoli del-la gravità del problema, abbiamo rea-lizzato studi approfonditi e monitoraggi sulla situazione. I dati che abbiamo ap-purato ci fanno tenere alta l’attenzione sulla necessità di un adeguato piano di intervento per il quale ci mettiamo a completa di-sposizione del Governo. Le strutture che accolgo-no i nostri figli, i nostri nipoti devono essere sicu-re. Non possiamo permetterci di giocare sulla loro salute.” Un ruolo, quello dell'ingegnere, che esce sempre più dalle pareti degli studi professionali o dalle aule dei palazzi universitari per porsi come garante dell'interesse della popolazione. In que-sto gioca senz'altro una funzione strategica l'ordi-ne professionale, depositario nonché catalizzatore di quelle esperienze, potenzialità e capacità che animano il mondo dell'ingegneria. Una funzione la sua, indispensabile, come ha sancito la riforma delle professioni approvata lo scorso agosto che ha di fatto riconosciuto la necessità degli ordini e della loro autonoma soggettività giuridica, con il mantenimento delle funzioni amministrative e di quelle disciplinari. Un capitolo a sé stante è costi-tuito poi dal mondo giovanile, a volte lontano dagli ordini professionali, che più di tutti sta scontando la difficile congiuntura economica che ha investito il paese. Fermo e nitido lo sguardo degli ingegneri ha colto la necessità di favorire un percorso for-mativo universitario più in sintonia alle esigenze del paese e del mercato, coinvolgendo sin d'ora le nuove generazioni anche nell'elaborazione dei

prossimi regolamenti attuativi della riforma delle professioni per renderli partecipi e più vicini agli stessi ordini. Ed è proprio per tutelare il loro do-mani che gli ingegneri intendono impostare il tiro-cinio professionale – attualmente non obbligatorio per la categoria – nell'ottica di un trasferimento e di uno scambio stimolante di competenze tra se-nior e junior, mettendo al bando facili scorciatoie che generano la mortificazione dei giovani e il pro-liferare di forme di precariato. Gli ingegneri questo proprio non lo potevano permettere.Una professione del resto così straordinaria che, in particolare in questo paese, vanta una tradizio-ne, ancora oggi riconosciuta unanimemente, di affidabilità e credibilità – esistono anche ricerche specifiche che lo confermano – molto al di sopra di altre professioni ed altre istituzioni, non poteva proprio seguire la strada imboccata da altri. “Per troppo tempo – ha sostenuto Zambrano nel corso dell'assise – non abbiamo creduto abba-stanza in noi stessi, adattandoci all’idea di non poter essere protagonisti del cambiamento, di do-ver attendere che altri risolvessero i nostri proble-mi. Problemi, quelli della nostra professione, che non possono essere risolti solo con riforme o nor-mative che ci riguardino. Siamo parte integrante

i rna C ASSA16

Professione

dellasocietà,dobbiamoessereconsapevoliche inostriproblemicomelapossibilitàdilavoro,ilfu-turodeinostrigiovani,laglobalizzazionedeiservi-zi,l'invadenzadelleimpreseedellostatoconsuestrutturesignificative(entivari,università,societàpubbliche),possonoessererisoltisoloattraversoundibattitocomplessivochecivedaprotagonistieparteessenzialedellesceltecherenderannoilno-stroPaeserinnovato,piùefficiente,piùaffidabile,inunquadrocomplessivosovranazionale”.Eapri-reundialogopiùincisivoecostruttivocongliattoriistituzionali èunaltropunto cardinenell'agendadel fare del Consiglio Nazionale degli Ingegnerichevuoleincentivarenonsoloiprocessidiammo-dernamentoedinnovazionedellapubblicaammi-nistrazione,maancheattivareunaspecificaazio-nepressoiministeriegliorganismicompetentiinmeritoall'eccessodifiscalità,direttaedindiretta,chegravasull'attivitàprofessionale.Senzadimen-ticare l'eliminazionedellecontraddizioni impostedalrigidorispettodelpattodistabilità,inpartico-lare,relativoallespesepergliinvestimenti.Aprire

unconfrontoaperto, francoedirettocon ipropriinterlocutori istituzionali, professionali e soprat-tutto ideareunachiavediaccessoaldialogoconglistessicittadinièdunquepossibile.Perattuarlogli ingegnerimettono in campo anche uno stru-mentoparticolarmenteefficace,presentatoinan-teprimanellakermesseriminese.Tornalarivista“L’Ingegnere Italiano”, profondamente rinnovatanellasuanuovavestegraficaerivisitataneisuoicontenutichenonsirisolvononell’esclusivapre-sentazionedelleattivitàdegliingegneri.Piuttostounlibrobiancodoveadaccompagnareleperfor-mancedellacategoria,leiniziative,lenovitàsa-rannoleriflessionipiùampiesulfuturodell’Italia,sullesueprospettivedicrescita,lapartecipazio-nediopinion leadereconomici,ambientali,pro-fessionali,lestessepresenzeistituzionali.IltuttoperrilanciareildibattitointornoalsistemaItaliaed un confronto circolare che ovviamente parteeritornaalmondodell’ingegneriamachevuolepassareattraversomolteplicivoci,anchecompo-site, diverse tra loro, per comporre quel puzzle

complessivochesiidenti-ficacon ilPaesee lasuapotenziale crescita. Nonquindi una rivista spec-chio,mauncontenitorediidee,aperto,avanzatochenon teme, ma auspica, evuole creare le condizioniper un dialogo profondoe continuo nel tempo. Adalimentare quel dialogosarà anche la proposta diapprovare il nuovo codicedeontologicodellacatego-ria affinché sia assicura-ta nel paese innanzituttola certezzadeldiritto,masoprattuttosiacontrastataogniformadiillegalità,an-cheattraversounariformadella giustizia. Un modoanchequestoperpromuo-vere il rilancio dell'Italiache poggi però su solidebasietiche.Grafon Architects – Paulo Mendes da Rocha, Foto Castelli

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i rna C ASSAProfessione

La riforma delle professio-ni è operativa con l’entratain vigore il 15 agosto 2012del D.P.R. 7 agosto 2012, n.137, “…dopo vent’anni di di-scussione e quasi un secolodall’ordinamento preceden-te….”scrive ilpresidentedelConsiglioNazionaleArchitet-tiP.P.eC.,LeopoldoFreyrie”inunanotainformativainvia-taatuttigliiscritti.Appare pleonastico afferma-rechelasocietàedilmerca-toconiqualiciconfrontiamooggi sono molto cambiatidall’epoca in cui fu emana-ta laprimaleggecheregolòl’esercizio professionale de-gliingegneriearchitetti(leg-ge 24 Giugno 1923, n. 1395)e quindi il cambiamento eraimprescindibile.Le nuove norme mutano larelazione con la clientela acquisita e futura e in-troducononuoviobblighiperformazionecontinua,assicurazionesullaresponsabilitàcivile,stipuladelcontratto,organidisciplinari.Sonocomunquecon-servatialcuniprincipifondamentali:quellostabilitodall’art.33dellaCostituzione,chemantienefermala disciplina dell'esamedi stato, ovvero la limita-zionedell’eserciziodellaprofessioneperimestiericheriguardanolasicurezzadeicittadinielasalva-guardia dell’ambiente e il principio di libertà, au-tonomiae indipendenzadigiudizio, intellettualeetecnicodell’esercizioprofessionale.Ipuntisignificatividellanuovadisciplinasonoise-guenti:Pubblicità – Consentita la pubblicità dell'attivitàprofessionale,deititoliposseduti,deicompensiri-

chiesti,conognimezzo,purchésiaacarattere“in-formativo”,ovvero funzionaleall’oggetto,veritiera,correttaenonequivoca, ingannevoleodenigrato-ria.Laviolazioneditaliindicazionicostituisceille-citodisciplinare.Tutela assicurativa-Fissatol’obbligodiassicura-zionedelprofessionistaperipossibilidanniarreca-tialcliente,alqualedevonoessereresinoti,infasedisottoscrizionedelcontratto,gliestremidellapo-lizzaassicurativadiresponsabilitàcivileeilmassi-maleprevisto.Alfinedipermetteredicalmierareiprezzi,mettendo incompetizione leassicurazioni,l’obbligoèslittatoal15agosto2013.Inarcassahagiàstipulatounaconvenzione,pertalecopertura assicurativa, con laSocietàWillis ItaliaSpache,per lastipuladellepolizze,siavvaledel

La riforma degli ordinamenti professionaliPaolo Caggiano

Unabrevepanoramicasulleprincipalinovità

Atelier Iean Nouvel, Habiter Autrement. Foto Castelli

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Professione

mercatoassicurativodeiLloyd's.Contratto e tariffa-Irapporticonilclientevengo-nostabilitialmomentodell’incaricoconunaccordochiarosuprestazionidasvolgere,tempi,compensoemodalitàutilizzatepercalcolarequest’ultimo.Èsfumata quindi definitivamente la speranza di unreintegrodelletariffeaboliteconildecretosulleli-beralizzazionidigennaioscorso.Tirocinio professionale - Il tirocinio professionalevieneresoobbligatorio,doveprevistodaisingolior-dinamentiprofessionali,perunaduratamassimadi18mesi.Nonèperadessoapplicabileallanostracategoriae occorrerà al riguardo un’apposita ed autonomadisposizionelegislativa,salvoeventualiauto-impo-sizionicheiconsiglinazionalipotrebberostabilire,comefaintuireilpresidentedelCNAPPC,Leopol-doFreyrie,cheafferma“lointrodurremoperporreriparo alla situazione attuale nella quale neolau-reati…accedonoallaprofessione...senzanessunaesperienza…delmestiere...”.Formazione continua-Alfinediassicurarelaqua-lità della prestazione professionale, ogni profes-sionista ha l’obbligo di curare il continuo aggior-

namento della propria competenza professionalee l’inadempienza costituisce illecito disciplinare.Questamisuranonèefficacefinoallapubblicazio-nedelregolamentoattuativo,cheiconsiglinazio-nalidovrannoapprovareentroil15agosto2013.Sistema disciplinare - I professionisti non saran-nopiùgiudicatidaicolleghiconsiglieridegliordini,poiché è fissato il principio di separazione tra gliorganidisciplinarieamministrativi.Sono istituiti iconsiglididisciplinaterritoriali,icuimembrisononominatidalpresidentedeltribunalenelcuicircon-dariohannosedeimedesimiconsiglidegliordini,attingendodaunarosadinominativipredispostaepropostadaquest’ultimi.Società interprofessionali - Si possono creareforme societarie interprofessionali; le società traprofessionistipossonoavereancheunsociodica-pitale,non iscrittoall’albo,purchélasuaquotadipartecipazione sia inferiore al 30%. L’esecuzionedell’incarico professionale conferito alla società,dovràcomunqueesseresvoltosolodaisociinpos-sessodeirequisitiperl’eserciziodellaprofessionerichiesta.Insintesi,unariformapesante,cheiconsiglinazio-

naliegliordinipro-vinciali dovrannotempestivamenteedopportunamenteregolamentare,par-tendodallaemana-zionedinuovenor-me deontologiche,che prevedano ilsistema sanziona-torio per l’assenzadi contratto con ilcliente, di RC pro-fessionaleodelre-quisitodiformazio-necontinua.

Fonte: D.P.R. n.137/2012 Circolaren.110del06.09.2012delConsiglioNazio-naleArchitettiP.,P.eC.FAT, Villa Rotunda Redux. Rendering. Courtesy of FAT

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SullaGazzettaUfficialen.187dell’11agosto2012,SupplementoOrdinarion.171,èstatapubblicatalalegge 7 agosto 2012, n. 134 “Conversione in leg-ge,conmodificazioni,deldecreto-legge22giugno2012,n.83,recantemisureurgentiperlacrescitadelPaese”,entratainvigoreil12agosto2012.Comenoto,ildecretolegge22giugno2012,n.83,c.d.DecretoSviluppo,pubblicatosullaGazzettaUf-ficialen.147del26giugno2012,SupplementoOr-dinarionumeron.129,invigoredal26giugno2012,aveva, tra l’altro, introdotto alcune norme riguar-dantianchegliarchitettieingegneri.Talinormesonostatepoisensibilmentemodifica-teeintegratedaquestaleggediconversioneper

cui illustriamoqui di seguito le principali normevigenticheriguardanoinparticolare,direttamentee/o indirettamente anche la professione dell’ar-chitettoedell’ingegnere.

Liquidazione dei compensi professionali da parte di un organo giurisdizionale in caso di contratti pubblici(TitoloI,Misureurgentiperleinfrastrutture,l’ediliziaedi trasporti,Capo II Infrastrutture,Misuredisemplifica-zioneeaccelerazione,Articolo5“Determinazionecorri-spettiviabasedigarapergliaffidamentidicontrattidiserviziattinentiall'architetturaeall'ingegneria”)

Premesso che il de-cretolegge24gennaio2012, n. 1, noto come“Decreto liberalizza-zioni”, convertito, conmodificazioni, dallalegge 24 marzo 2012,n. 27, entrata in vigo-re il 25 marzo 2012,abrogando le tariffedelle professioni re-golamentate nel siste-maordinistico,prevedeche, nel caso di liqui-dazionedapartediunorganogiurisdizionale,il compenso del pro-fessionistadeveesseredeterminato attraver-so parametri stabiliticon decreto del Mini-strodellaGiustizia,daadottarenelterminedicentoventi giorni suc-

Misure urgenti perla crescita del PaeseSergio Clarelli

Ortner & Ortner, Libellen I (Dragonfly I). Museumsquarter, Vienna. M. Ortner, 2010

Leprincipalinovitàperarchitettie

ingegneri

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Professione

cessivialladatadientratainvigoredellalegge(ter-minescaduto lo scorso23 luglio2012), il decretoleggen.83/2012,coordinatoconlaleggediconver-sione,prevedeche,aifinidelladeterminazionedeicorrispettividaporreabasedigaranelleprocedurediaffidamentodicontrattipubblicideiservizirela-tiviall'architetturaeall'ingegneriadicuiallaparteII, titolo I, capo IV del decreto legislativo 12 apri-le2006,n.163,recante,comenoto, il“Codicedeicontrattipubblicirelativialavori,serviziefornitureinattuazionedelledirettive2004/17/CEe2004/18/CE”,siapplicanoisuddettiparametri,daemanar-si,pergliaspettirelativialledisposizioniinparola,diconcertoconilministrodelleinfrastruttureedeitrasporti.Inoltre,ildecretoleggen.83/2012,coor-dinatoconlaleggediconversione,precisache,conilprevistodecretodelministrodellagiustizia,do-vrannoessereanchedefiniteleclassificazionidelleprestazioniprofessionalirelativeaisuddettiservizi.Ildecretoleggen.83/2012,coordinatoconlaleggediconversione,haaltresìprevistoche iparametriindividuati non possono condurre alla determina-zionediunimportoabasedigarasuperioreaquel-lo derivante dall'applicazione delle tariffe profes-sionalipre-vigenti.Ilministrodellagiustizia,inottemperanzaaquan-tosopra,haemanato ilDecreto20 luglio2012,n.140, “Regolamento recante la determinazione deiparametriperlaliquidazionedapartediunorganogiurisdizionaledeicompensiperleprofessionire-golarmentevigilatedalministerodellagiustizia,aisensi dell'articolo9del decreto-legge24gennaio2012,n.1,convertito,conmodificazioni,dallaleg-ge24marzo2012,n.27.”,pubblicatosullaGazzettaUfficialen.195del22agosto2012,entratoinvigoreil23agosto2012,ilqualesiapplicaalleliquidazionisuccessiveallasuaentratainvigore.

Ripristino IVA per cessioni e locazioni nuove co-struzioni(TitoloI,Misureurgentiperleinfrastrutture,l’ediliziaeditrasporti,CapoIII,Misureperl'edilizia,Articolo9“Ripri-stinoivapercessionielocazioninuovecostruzioni”)

Ildecretoleggen.83/2012,coordinatoconlaleggediconversione,prevedeilripristinodell’impostasulvaloreaggiuntosiaperlelocazionisiaperleces-

sionidifabbricatidestinatiausoabitativo,effettua-tedaimpresedicostruzionichelihannorealizzatiochevihannoeseguito interventidirestauroedirisanamentoconservativo,percuilemedesimeim-presed’orainavantipotrannoportareindetrazionelasuddettaimposta.

Detrazione IRPEF per interventi di ristrutturazio-ne edilizia e di efficientamento energetico(TitoloI,Misureurgentiperleinfrastrutture,l'ediliziaeditrasporti,CapoIII,Misureperl'edilizia,Articolo11“De-trazioniperinterventidiristrutturazioneediefficienta-mentoenergetico”)

Ildecretoleggen.83/2012,coordinatoconlaleggediconversionestabilisceche,conriferimentoallespesedocumentate,inerentiainterventidiristrut-turazione edilizia, sostenute dal 26 giugno 2012finoal30giugno2013,ladetrazioneIrpefsulleri-strutturazioniediliziepassadal36al50%ediltettomassimodispesaagevolabilesaledaeuro48.000aeuro96.000.Èaltresìstabilitoche,conriferimen-to alle spese sostenute per interventi di riqualifi-cazioneenergetica,restaconfermataladetrazionefiscaledel55%finoal30giugno2013.

Piano nazionale per le città(TitoloI,Misureurgentiperleinfrastrutture,l’ediliziaeditrasporti,CapoIII,Misureperl'edilizia,Articolo12“Pia-nonazionaleperlecittà”)

Inmerito alla riqualificazione di aree urbane conparticolareriferimentoaquelledegradate,ildecre-toleggen.83/2012,coordinatoconlaleggedicon-versione,introduceduenuovistrumenti:•ilpianonazionaleperlecittà;•icontrattidivalorizzazioneurbana.Ilpianonazionaleperlecittà,costituitodall’insie-medeicontrattidivalorizzazioneurbana,ègestitoattraversounacabinadiregiacompostadarappre-sentantiistituzionali.Èpoistabilitocheilministrodellosviluppoecono-micoeilministrodelleinfrastruttureedeitrasportidevonoriferireallecommissioniparlamentaricom-petentiinmeritoall'attivitàdellacabinadiregiaconappositarelazioneallegataaldocumentodiecono-miaefinanza.

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i rna C ASSAProfessione

Inoltre,aifinidellapredisposizionedel predetto piano, i comuni invia-no alla cabina di regia proposte dicontratti di valorizzazione urbanacostituitedauninsiemecoordinatodiinterventiconriferimentoadareeurbanedegradate,indicando:•ladescrizione,lecaratteristicheel'ambitourbanooggettodi trasfor-mazioneevalorizzazione;•gli investimenti e i finanziamentinecessari, sia pubblici sia privati,comprensividell'eventualecofinan-ziamentodelcomuneproponente;•isoggettiinteressati;•leeventualipremialità;•ilprogrammatemporaledegliinter-ventidaattivare;• la fattibilità tecnico-amministra-tiva.LaCabinadiregiaselezionalepro-postesullabasedeiseguenticrite-ri:•immediatacantierabilitàdegliinterventi;•capacitàemodalitàdicoinvolgimentodisoggettiefinanziamentipubblicieprivatiediattivazionediuneffettomoltiplicatoredelfinanziamentopubbliconeiconfrontidegliinvestimentiprivati;• riduzione di fenomeni di tensione abitativa, dimarginalizzazioneedegradosociale;• miglioramento della dotazione infrastrutturaleancheconriferimentoall'efficientamentodeisiste-mideltrasportourbano;•miglioramentodellaqualitàurbana,del tessutosocialeedambientaleecontenimentodelconsumodinuovosuolononedificato.Lacabinadiregia,sullabasedegliapportiedellerisorsemesseadisposizionedaivariorganismichelacompongono,definiscegliinvestimentiattivabilinell'ambitourbanoselezionato.Perl'attuazionedegliinterventièistituitounfondo,denominato“Fondoperl'attuazionedelpianonazio-naleper lecittà”,nelqualeconfluisconolerisorsenonutilizzateoprovenientida revocheedalqualegiàsonodestinati224milionidieurofinoal2017.

Istituzione del comitato interministeriale per le

politiche urbane (CIPU) (TitoloI,Misureurgentiperleinfrastrutturel’ediliziaedi trasporti,Capo III,Misureper l'edilizia,Articlo12-bis“IstituzionedelComitato interministerialeper lepoliti-cheurbane”)

Ildecretoleggen.83/2012,coordinatoconlaleggediconversione,prevedel’istituzione,pressolapre-sidenzadelConsigliodeiMinistri,delComitatoin-terministerialeperlepoliticheurbane(CIPU),pre-siedutodalpresidentedelConsigliodeiMinistriodalministrodelegatoecompostodalministroperlacoesioneterritoriale,dalministropergliaffariregionali,ilturismoelosport,dalministrodell'in-terno,dalministrodell'economiaedellefinanze,dalministrodellavoroedellepolitichesociali,dalministro dello sviluppo economico, dal ministrodelle infrastrutture e dei trasporti, dal ministrodell'istruzione,dell'universitàedellaricercaedalministrodell'ambienteedellatuteladelterritorioedelmare.Ilcomitatohalafinalitàdicoordinarelepoliticheurbaneattuatedalleamministrazionicentraliinteressateediconcertarleconleregioniecon leautonomie locali,nellaprospettivadella

Padiglione Cina. Foto Castelli

i rna C ASSA22

crescita, dell'inclusione sociale e della coesioneterritoriale.

Semplificazioni in materia di autorizzazioni e pa-reri per l’esercizio dell’attività edilizia (Titolo I, Misure urgenti per le infrastrutture l'ediliziaeditrasporti,CapoIII,Misureperl'edilizia,Articolo13“Semplificazioniinmateriadiautorizzazioniepareriperl'eserciziodell'attivitàedilizia”)

Neicasidiinterventiedilizipercuièapplicabilelasegnalazione certificata di inizio attività (SCIA), ildecreto leggen. 83/2012, coordinato con la leggediconversione,prevedechel'acquisizionediattiopareri di organioenti appositi, ovvero l'esecuzio-nediverifichepreventive,possanoinognicasoes-seresostituitedalleautocertificazioni,attestazionie asseverazioni o certificazioni da parte di tecniciabilitati, salve le verifiche successive degli organi

edelleamministrazionicompetenti.Analogasem-plificazione viene introdotta nei casi di interventiedilizipercuièapplicabileladenunciadi iniziodiattività(DIA).

Modifiche interne di carattere edilizio sulla su-perficie coperta dei fabbricati adibiti ad esercizio d’impresa (TitoloI,Misureurgentiperleinfrastrutturel'ediliziaeditrasporti,CapoIII,Misureperl'edilizia,Articolo13-bis“Modificheall'articolo6deltestounicodicuialdecretodelPresidentedellaRepubblica6giugno2001,n.380”)

Fattesalve leprescrizionidegli strumentiurbani-sticicomunaliecomunquenelrispettodellealtrenormativedisettoreaventiincidenzasulladiscipli-nadell’attivitàediliziae,inparticolare,dellenormeantisismiche, di sicurezza, antincendio, igienico-sanitarie, di quelle relative all’efficienza energeti-

Professione

L’Italia riciclata di Michelangelo Pistoletto

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i rna C ASSAcanonchédelledisposizioni contenutenel codicedeibeniculturaliedelpaesaggio,ildecretoleggen.83/2012,coordinatoconlaleggediconversioneprevedel’estensionedellapossibilitàdiesecuzionesenza alcun titolo abilitativo anche allemodificheinternedicarattereediliziosullasuperficiecopertadeifabbricatiadibitiadeserciziod’impresa,ovverolemodifichedelladestinazioned’usodeilocaliadi-bitiadeserciziod’impresa.L’interessatoètenuto,però,previamente,acomu-nicarel’iniziodeilavoriall’amministrazionecomu-nale,anchepervia telematica,unitamenteaidatiidentificatividell'impresaallaqualeintendeaffida-relarealizzazionedeilavorinonchéunarelazionetecnica.Talerelazionedeverecareunadatacertaedevees-serecorredatadegliopportunielaboratiprogettua-li,afirmadiuntecnicoabilitato,ilqualeètenutoadichiararepreliminarmentedinonavererapportididipendenzanéconl'impresanéconilcommittenteedeveasseverare,sotto lapropriaresponsabilità,nonsololaconformitàdeilavoriaglistrumentiur-banistici approvati e ai regolamenti edilizi vigentimaanchecheperessi lanormativastatalee re-gionalenonprevede il rilasciodiun titoloabilita-tivo.Per lesuddettemodifiche interne, leagenzieperleimprese(soggettiprivatiaccreditati)devonotrasmetterel'attestazionedellasussistenzadeire-quisiti,previstidallanormativavigente,perlarea-lizzazione, la trasformazione, il trasferimentoe lacessazionedell'eserciziodell'attivitàdiimpresa.

Obbligo di installazione di infrastrutture elettriche per gli edifici di nuova costruzione ad uso diverso da quello residenziale con superficie utile supe-riore a 500 metri quadrati(TitoloI,Misureurgentiperleinfrastrutture,l'ediliziaedi trasporti,CapoIV-bis,Disposizioniper favorire losvi-luppodellamobilitàmediante veicoliabasseemissio-ni complessive, Articolo 17-quinquies “Semplificazionedell'attivitàediliziaedirittoaipuntidiricarica”)

Ildecretoleggen.83/2012,coordinatoconlaleg-gediconversione,prevedeche,entroil1°giugno2014,icomunisonotenutiadadeguareilregola-mentoedilizio,prevedendo,condecorrenzadallamedesima data, che, ai fini del conseguimento

deltitoloabilitativoedilizio,siaobbligatoriamen-teprevista,pergliedificidinuovacostruzioneadusodiversodaquelloresidenziale,consuperficieutilesuperiorea500metriquadratieperirela-tiviinterventidiristrutturazioneedilizia,l'instal-lazionediinfrastruttureelettricheperlaricaricadeiveicoliidoneeapermetterelaconnessionediunavetturadaciascunospazioaparcheggioco-pertooscopertoedaciascunboxperauto,sianoessipertinenzialiono,inconformitàalledisposi-zioniediliziedidettagliofissatenelregolamentostesso.Decorso inutilmente ilsuddetto termine, leregio-nidevonoapplicare, in relazioneai titoli abilitativiedilizidifformirispettoaquantosopra,ipoteriini-bitoriediannullamentostabilitinellerispettiveleggiregionalio,indifettodiquesteultime,provvedonoaisensidell'articolo39delD.P.R.6giugno2001,n.380recante,comenoto,il“Testounicodelledisposizionilegislativeeregolamentariinmateriaedilizia”.Lesuddettedisposizioninonsiapplicanoperòagliimmobilidiproprietàdelleamministrazionipubbli-che.Infine,nelrispettodell'articolo1102delcodiceci-vile (usodellacosacomune), leopereedilizieperl'installazione delle infrastrutture di ricarica elet-tricadeiveicoliinedificiincondominiosonoappro-vate dall'assemblea di condominio, in prima o insecondaconvocazione,conlemaggioranzeprevistedalla legge vigente. In difetto, il condomino inte-ressato può installare, a proprie spese, i suddettidispositivi.

Ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica e disposizioni in materia urbanistica (TitoloI,Misureurgentiperleinfrastrutture,l'ediliziaedi trasporti,CapoIV-bis,Disposizioniper favorire losvi-luppodellamobilitàmedianteveicoliabasseemissionicomplessive,Articolo17-sexies“Disposizioniinmateriaurbanistica”)

Ildecretoleggen.83/2012,coordinatoconla leg-gedi conversione, stabilisceche le infrastrutture,ancheprivate,destinateallaricaricadeiveicoliali-mentatiadenergiaelettricacostituisconooperediurbanizzazioneprimariarealizzabiliintuttoilterri-toriocomunale.

Professione

i rna C ASSA24

Pertanto, leleggiregionalidevonostabilireconte-nuti,modalitàeterminitemporalitassativiaffinchéglistrumentiurbanisticigeneraliediprogramma-zione territoriale comunali e sovracomunali sianoadeguaticonlaprevisionediunostandardminimodidotazionediimpiantipubblicidiricaricadeiveico-lialimentatiadenergiaelettricaeincoerenzaconilpianonazionale.Inoltre,talileggiregionalidevonoprevedereanchecheglistrumentiurbanisticiediprogrammazionesianoadeguaticon laprevisionediunostandardminimodidotazionediimpiantidiricaricadeiveicolialimentatiadenergiaelettricaadusocollettivoacorredodelleattivitàcommerciali,terziarieeproduttivedinuovoinsediamento.

Piano nazionale infrastrutturale per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica(Titolo I, Misure urgenti per le infrastrutture, l'ediliziaed i trasporti, Capo IV-bis, Disposizioni per favorire losviluppodellamobilitàmediante veicoli a basseemis-sionicomplessive,Articolo17-septies“Pianonazionaleinfrastrutturaleper la ricaricadei veicoli alimentati adenergiaelettrica”)

Il decreto legge n. 83/2012, coordinato con la leg-gediconversione,prevedeche,al finedigarantireintuttoilterritorionazionaleilivelliminimiunifor-midiaccessibilitàdelserviziodiricaricadeiveicolialimentatiadenergiaelettrica,entroseimesidalladatadientratainvigoredellapresenteleggedicon-versione, deve essere approvato il piano nazionaleinfrastrutturaleperlaricaricadeiveicolialimentatiadenergiaelettrica,condecretodelpresidentedelConsigliodeiMinistri,previadeliberazionedelcomi-tatointerministerialeperlaprogrammazioneecono-mica(CIPE),d'intesaconlaConferenzaStato-Cittàedautonomielocali,che,anormadell'articolo8deldecretolegislativo28agosto1997,n.281,perlema-terieedicompitidiinteressecomunedelleregioni,delleprovince,deicomuniedellecomunitàmonta-ne,èunificataconlaconferenzaStato-Regioni.

Nuovo regime IVA per Cassa(TitoloIII,Misureurgentiperlosviluppoeconomico,CapoII,Nuovistrumentidifinanziamentoperleimprese,Arti-colo32-bis“Liquidazionedell'IVAsecondolacontabilitàdicassa”)

Professione

Ildecretoleggen.83/2012,coordinatoconlaleggediconversione,haintrodottounadisciplinafacolta-tiva,previstadalladirettivaeuropea2010/45/UEdel13luglio2010,laqualeconsentediapplicarel’IVApercassaperlecessionidibenieperleprestazionidiservizieffettuatedasoggettipassiviconvolumed'affarinonsuperiorea2milionidieuro.Talisog-gettieffettuerannoilversamentodell’IVAsolodopoaverincassatoicorrispettividailorocommittentiocessionari,titolaridipartitaIVAo,inognicaso,tra-scorso un anno dall’effettuazione dell’operazione(salvonelcasoincuiilcommittente/cessionariosiaassoggettatoaprocedureconcorsuali)epotrannoesercitareildirittoalladetrazionedell’IVAsugliac-quistidaessieffettuatisolodopoavereffettuatoilpagamento.Inognicaso,ildirittoalladetrazionedell'impostaincapoalcessionariooalcommittentesorgealmo-mentodieffettuazionedell'operazione,ancorchéilcorrispettivononsiastatoancorapagato.Taledi-sposizione non è applicabile per i soggetti che siavvalgono di regimi IVA speciali, oltre che per leoperazioniposteinessereneiconfrontidichiassol-vel'impostamediantel'applicazionedell'inversionecontabile.Ilregimedell’IVApercassaèapplicabilepreviaop-zionedapartedelcontribuente,daesercitarese-condo le modalità individuate con provvedimentodeldirettoredell'Agenziadelleentrate.Sulle fattureemesse in applicazionedel suddettoregimedeveessereappostaspecificaannotazione.Inognicaso ilnuovoregimesaràdisciplinatocondecretodelministerodell’economiaedelle finan-zechedovràessereemanatoentrosessantagiornidalladatadientratainvigoredellaleggediconver-sionedelpresentedecreto,valeadirequindientroil10ottobre2012).

Società a responsabilità limitata a capitale ridotto(TitoloIII,Misureurgentiperlosviluppoeconomico,CapoV,Ulteriorimisureasostegnodelleimprese,Articolo44“Societàaresponsabilitàlimitataacapitaleridotto”)

Ildecretoleggen.83/2012,coordinatoconlaleg-gedi conversione, stabilisce che le persone fisi-che che abbiano compiuto i trentacinque anni dietà possano costituire società a responsabilità

25i rna C AAProfessione

limitata a capitale ridotto, con contratto o atto unilaterale costitutivo, redatto per atto pubblico, indicante la denominazione sociale, inclusa l'indi-cazione di società a responsabilità limitata sem-plificata e il comune ove sono poste la sede della società e le eventuali sedi secondarie. Inoltre, per disposizione dello stesso atto costitutivo, l'am-ministrazione della società può essere affidata auna o più persone fisiche anche diverse dai soci. La denominazione di società a responsabilità li-mitata a capitale ridotto, l'ammontare del capitale sottoscritto e versato, la sede della società e l'uf-ficio del registro delle imprese presso cui questa è iscritta devono essere indicati negli atti e nella corrispondenza della società. Infine, al fine di fa-vorire l'accesso dei giovani imprenditori al credito, il ministro dell'economia e delle finanze promuove, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, un accordo con l'associazione bancaria italiana per fornire credito a condizioni agevolate ai giovani di età inferiore a trentacinque anni che intraprendono attività imprenditoriale attraverso la costituzione di una società a responsabilità li-mitata a capitale ridotto.

Impugnabilità del lodo arbitrale relativo a lavori pubblici(Titolo III, Misure urgenti per lo sviluppo economico, Capo V, Ulteriori misure a soste-gno delle imprese, Articolo 48 “Lodo arbitrale”)

Il decreto legge n. 83/2012, coordinato con la legge di conversione, stabilisce che, nei giudizi arbitrali per la risoluzione di controversie inerenti o comunque connesse ai lavori pubblici, forniture e servizi il lodo è impugna-bile davanti alla Corte di appello, oltre che per mo-tivi di nullità, anche per violazione delle regole di diritto relative al merito

della controversia. Tale disposizione si applica an-che ai giudizi arbitrali per i quali non sia scaduto il termine per l'impugnazione davanti alla Corte d'appello alla data del 26 giugno 2012.

Sospensione entrata in operatività del sistema di tracciabilità dei rifiuti (SISTRI)(Titolo III, Misure urgenti per lo sviluppo economico, CapoV, Ulteriori misure a sostegno delle imprese, Articolo 52 “Disposizioni in materia di tracciabilità dei rifiuti”)

Innanzi tutto, il decreto legge n. 83/2012, coordinato con la legge di conversione, sottolinea che è neces-sario procedere a ulteriori verifiche amministrative e funzionali e pertanto sospende il termine di en-trata in operatività del sistema di tracciabilità dei rifiuti (SISTRI) fino al compimento delle suddette verifiche e comunque non oltre il 30 giugno 2013. È poi in sostanza stabilito che i soggetti obbligati al SISTRI dovranno utilizzare i registri di carico e di scarico e i formulari (articoli 190 e 193 del D.lgs. n 152/206 e s.m.i.) con il relativo regime sanziona-torio (ancorché venuto meno ad opera del D.lgs. n. 205/2010).

Allestimento di Norman Foster

i rna C ASSA26

•Prevenzioneprimariaesecondariadelmesoteliomaepatologietumoraliasbesto-correlate;•Diagnosieterapiadelmesotelioma;• Diagnosi e terapia delle malattie asbesto-correlatenonneoplastiche;•IlruolodelMedicodiMedicinaGeneralenelladiagnosi,nellagestioneenellasorveglianzasanitariadellemalat-tieasbesto-correlate;•Ricercaclinica;•Prospettivenellalottaallepatologieasbesto-correla-te.Ildocumentodelineaunquadrocompletodei temi re-lativiallapresenzadell’amiantonelnostroPaese,ipro-blemilegatiallosmaltimentoeilquadronormativocheregolamentagliinterventi,lasalutedeicittadini,ilSiste-masanitarionazionale,l’incidenzadellemalattieasbe-sto correlate, la prevenzione, la diagnosi, la cura e glisviluppidellaricerca.Questi idati fornitidalministerodellasalute inmeritoallamappaturaparzialefinoraeffettuata:sono32milioniletonnellatediamiantoancoradasmaltire(fonteCNR),12isitidiinteressenazionalecaratterizzatidapresenzadiamiantoe34.148isitimappaticontaminatidaamiantoascalaregionale,dicui34.098derivantidaunaconta-minazione di tipo antropico (dei quali 373, nella primaclassediprioritàdelrischio)e50derivantidaunaconta-minazionedioriginenaturale.Sistimainoltrechetuttelesituazioniamaggiorerischiopotrebberoessererimosseconfinanziamentiannualidicirca10milionidieuroper10anniecheilprocessodidismissionepossadurareperaltri85annicirca.Oltreagliinterventidibonificaoccorreràinoltreprevede-readeguatiprogrammidiprevenzione,diindividuazioneesorveglianzasanitariapergliexesposti,dicuraperchihacontrattomalattieasbestocorrelateedisostegnoperlefamigliedellevittime.Consideratoaltresìillungope-riododilatenzadiquestotipodipatologie,finoa40anni,si prevede che ilmaggior numero di casi di patologieconnesseall’amiantosiregistreràtrail2015eil2020.Oltreaessereunproblemadinaturasanitarialapresen-zadell’amiantoèancheunproblemaambientale.Ilmi-nistrodell’AmbientehaannunciatocheintendeproporrealConsigliodeiMinistril’introduzionediincentivicomeilcreditod’imposta,perquelleaziendecheinvestonoinrisanamentoambientale.

Dal22al24novembre2012siterràaVenezialaConfe-renzagovernativasuamiantoepatologiecorrelate.Essarappresenta,difatto,lasecondaConferenzanazio-nalesull'amiantoperchélaprimasitenneaRomadal1°al5marzo1999.Per ilMinistero della Salute, la Conferenza di Venezia“sarà un importantemomento di riflessione e di pro-grammazione, che vedrà un ampio coinvolgimento diCentridiricerca,Regioniedentilocali,partisociali,As-sociazionideifamiliaridellevittime.”Taleeventoservirà,difatto,afornireilresocontodiquan-tofinorasvoltoalivellonazionalenonchéadefinireunapianificazione generale in tema di gestione del rischioamianto.Il ministro della salute, Renato Balduzzi, che ha an-nunciato l'iniziativa, ha affermato che, nel corso dellaConferenza,sidovràpreparare"uninterventoorganico"perché l'asbesto "è un problemanazionale, e non cir-coscrittoaisoliluoghidoveinpassatoèstatopresente,utilizzatoelavorato”.Le lineedi intervento,hachiarito ilministro,dovrannocoordinare“leazionidibonificaconopportuniincentivi”,puntaresulla“sorveglianzaepidemiologicaesullapresaincaricodi chiancoraèespostoall'amianto,apartiredachisioccupadellebonifiche”eguardareal“proble-maricercaperchécontroilmesoteliomanonc'èancoracura.”Ilministerodellasalutehastilatounaseriedipuntidiazioneraccoltiinun“QuadernodellaSalute”,Quadernon.15-maggio-giugno2012,daltitolo:Statodell'arteeprospettive inmateriadicontrastoallepatologieasbe-sto-correlate.Il documento analizza inmodo interdisciplinare le te-matichesanitarie,giuridicheeambientaliconnesseallaquestionedell’amianto.IlQuadernoinfattiaffrontaleseguentitematiche:•Individuazionedeisiticonsignificativorischiodipato-logieasbesto-correlate:metodologie,criticità,indicazio-nidisanitàpubblica;•Definizionediespostieutilitàdiunregistrodegliespo-stiprimadellalegge257/1992;•Incidenzadellepatologieasbesto-correlateeprevisio-nineiprossimianni:•Ilproblemadellosmaltimento;•Quadronormativo,modalitàapplicativeecriticità;

Venezia, 22-24 novembre 2012:Conferenza governativa su amianto e patologie correlateSergio Clarelli

Professione

i rna C ASSA28

Professione

Conl’obiettivodi incentivare laripresadelsettoredelle costruzioni, da sempre considerato uno deipiùimportantimotoriperlacrescitaeconomicadelnostro Paese, sono da tempo presenti importantiagevolazionifiscaliriferitealleristrutturazioniedi-lizieeffettuatedallepersonefisiche.Lapiùrecentenovitàalriguardoèstata introdot-tadall’art.11deldecretoleggen.83del22giugno2012chehaelevato,ancheseperunlimitatoperio-doditempo,lamisurapercentualedelladetrazioneeillimitemassimodispesaammessaalbeneficio.Inparticolare,icontribuentisoggettiadIrpefpos-sonoportareindetrazionedall’impostalorda:1. per il periodo di imposta 2012,• il 36% delle spese sostenute fino al 25 giugno2012,perunammontaremassimodi48.000euro;•il50%dellespesesostenutedal26giugno2012alterminedelperiododi imposta,perunammonta-remassimodi96.000euro(alnettodellespesegiàsostenuteallapredettadata,comunqueneilimitidi48.000euro,perlequalirestafermaladetrazionenellamisuradel36%);2. per il periodo di imposta 2013,• il50%per lespesesostenutedall’iniziodelpe-riododiimpostafinoal30giugno2013,perunam-montaremassimodi96.000euro(tenendoconto–incasodimeraprosecuzionedeilavoriinrelazionealmedesimoimmobile–dellespesesostenutene-glianniprecedenti);•il36%perlespesesostenutedal1°luglio2013,perunammontaremassimodi48.000euro.Èimportantesottolineareche,“sealladatadel30giugno 2013 erano state sostenute spese per unammontarepari o superiorea 48.000euro, leul-teriorispesesostenutenelperiodod’imposta2013nonconsentirannoalcunaulterioredetrazionedel36%”.Risulta,quindi,chesedaunaparteilgiàcitatoart.11deldecretoleggen.83/2012haincisosull’am-montare generale dell’agevolazione in esame,

dall’altra,ipresupposti(soggettivi,oggettiviedap-plicativi) continuano a essere stabiliti dall’art. 16bisdecretodelPresidentedellaRepubblican.917del22dicembre1986(Testounicodelleimpostesuiredditi)edallenormeadessocollegate.Quantoaipresupposti soggettivi, l’art. 16bisam-mette all’agevolazione tutti i contribuenti assog-gettatiall’impostasulredditodellepersonefisiche(Irpef), residentiomenonel territoriodelloStato.L’agevolazionedequaspettanonsoloaiproprietaridegliimmobili,maancheaititolarideidrittirealiopersonalidigodimentosugliimmobilioggettode-gliinterventiechenesostengonolerelativespese,comeadesempio:•proprietarionudiproprietari;•titolaridiundirittorealedigodimento;•locatariocomodatari;•socidicooperativediviseoindivise;•imprenditoriindividuali,pergliimmobilinonrien-trantifraibenistrumentaliomercerelativiall’im-presa.In merito invece ai presupposti oggettivi, ovveroalla tipologiadei lavori,chefannosorgere ildirit-toall’agevolazione,l’art.16bisprecisachesidevetrattaredi:• interventi di manutenzione straordinaria, peroperedirestauroerisanamentoconservativoeperi lavori di ristrutturazione edilizia effettuati sullesingole unità immobiliari residenziali di qualsiasicategoria catastale, anche rurali e sulle loroper-tinenze(lettereb.,c.ed.dell’articolo3deld.P.R6giugno2001n.380);•interventidimanutenzioneordinaria,dimanuten-zione straordinaria, restauro e risanamento con-servativoediristrutturazioneedilizia,effettuatisututteleparticomunidegliedificiresidenziali(lette-rea,beddell’articolo3deld.P.R.380/2001);• interventinecessariallaricostruzioneoalripri-stinodell’immobiledanneggiatoaseguitodieventicalamitosi;

Novità per le ristrutturazioni edilizieVincenzo Bassi

Innalzatalapercentualedelleagevolazionifiscali

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i rna C ASSAProfessione

•interventirelativiallarealizzazionediautorimes-seopostiautopertinenziali,ancheaproprietàco-mune;• i lavori finalizzati all’eliminazione delle barrierearchitettoniche,aventiadoggettoascensoriemon-tacarichi;•interventidibonificadall’amiantoediesecuzionedioperevolteadevitaregliinfortunidomestici;•interventirelativiall’adozionedimisurefinalizzateaprevenireilrischiodelcompimentodiattiillecitidapartediterzi;•interventifinalizzatiallacablaturadegliedifici,alcontenimentodell’inquinamentoacustico.Rilevaconsiderareche,inaggiuntaallespesene-cessarieperl’esecuzionedeilavori,aifinidellade-trazioneèpossibileconsiderareanche:•lespeseperlaprogettazioneelealtreprestazioniprofessionaliconnesse;•lespeseperprestazioniprofessionalicomunquerichiestedaltipodiintervento;• le spese per lamessa in regola degli edifici aisensidellenormativevigenti(DM22gennaio2008n. 37, e normeUnicig per gli impianti ametano,legge6dicembre1971n.1083);

•lespesediacquistodeimateriali;•glioneridiurbanizzazione.Quanto,infine,aipresuppostiapplicatividell’agevo-lazione,sideveconsiderareche:1.ladetrazionedellaspesasostenutaentroillimitemassimosuddettoèripartitaindieciquoteannua-licostantiedipariimporto,nell’annodelsosteni-mentoeneidieciannisuccessivi;2.che ildirittoalladetrazioneèaltresìcondizio-nato:a) all’invio all'AziendaSanitariaLocale (Asl) com-petenteperterritorio,primadell’iniziodeilavori,diunacomunicazioneconraccomandataA.R.;b)alpagamentodellespesedetraibili tramitebo-nificobancarioopostale,dacuidevonorisultarelacausaledel versamento, il codice fiscaledel sog-gettochepagaeilcodicefiscaleonumerodipartitaIvadelbeneficiariodelpagamento.Perusufruiredelladetrazioneènecessario infineindicarenelladichiarazionedeiredditi idaticata-stali identificativi dell'immobilee, se i lavori sonoeffettuatidaldetentore,gliestremidiregistrazionedell'attochenecostituiscetitoloeglialtridatiri-chiestiperilcontrollodelladetrazione.

Grafon Architectes - Paulo Mendes da Rocha. Foto Castelli

i rna C ASSA30

Professione

Il settore delle costruzioni, nell’ambito dell’archi-tetturaedell’ingegneriaedile,negliultimiannihasubitoprofondetrasformazioniedevoluzioni.Ase-guito di tale variazione è fondamentale rivedere ilprocessoedilizio,attraversolagestionedeisistemiedellesuerisorse,alfinedimantenereinvariatolostandarddiqualitàsiatecnicacheeconomica/tem-porale.Ilcoordinamentodiquestecomplessitàpuòmegliodefinirsi come “Project management”, caratteriz-zatonellefasidipianificazione,programmazioneegestionedel processo, finoagiungereagli aspet-ti legati alladirezioneedal controllodelprogettonella fase di sua concretizzazione. È certo possi-bile assimilare la figura del ProjectManager, piùpropriadelmondoanglosassone,conquellaanoiconosciutadel“ResponsabileUnicodellaProgetta-zione”:quest’ultimafiguracentraleeragiàprevistadalleprimenormeinmateriadiappaltipubblicide-gli anni ’90, da ricondursi allabenpiù conosciutaLegge7agosto1990,n.241(“Nuovenormeinma-teriadiprocedimentoamministrativoedidirittodiaccessoaidocumentiamministrativi”).LafiguradelProjectManagerèsicuramente,piùdelRUP,espertodelprogettopiù“collaterale”adareedi-sciplinariestimativeegestionali;èfiguraqualifica-tadaunaculturatecnologica,piùpromossaalver-santedelprocessocheaquellodelprodottofineasestesso:ognisceltaevolutivadelsettoredelleco-struzioni,inunavisionedicompetitivitàesviluppo,considerala“centralitàdelprogetto”.Sicuramenteil nuovo professionista-manager dovrà rimodular-sialconcettoinnovativodiprogetto,operandoconestremaattenzionesudueaspetti:lafasedirealiz-zazioneegestionee l’interoprocessodi relazionecon la committenza, finalizzando il proprio lavoroperilraggiungimentodelrisultatofinale.Sidelinea,pertanto,unanuovafiguradiarchitettooingegnerecheconcretizzaquellavisionepiù“grafi-ca”,più“disegnata”dellapropriaidea/opera,avvici-

Project managementDavid Piervincenzi

nandolaalmondodellarealizzazione,egarantendoun valore certo nella prestazione tecnico-mana-geriale erogata. Tale figura professionale includeanchequella del “project-constructionmanager”,soggetto che governa direttamente i processi delcambiamento,chepianificastrategieadeguatealledinamiche delmercato, che gestisce le attività diprogrammazioneancheattraversooperazionilega-teallafinanzadiprogetto(vedi“projectfinancing”),figuracoinvoltanelleinnovazionidiprocessoeneicontrolli della commessa: un professionista chevalorizzalasuaprogettualitàcomeimprenditore.Ilprojectmanagerèunprofessionistaaltamentequa-lificato,dicertolaureatoiningegneriacivileedileoarchitettura, che ha successivamente frequentatomasterspecificiintema.Ilprocessodimanagement(progressionediazioniconnesse tra loro, sia temporalmente che logica-mente,al finediconseguireunoopiùobiettivi)siarticolafondamentalmentesuquattrofasi:lapre-visione, l’organizzazione, la comunicazione ed ilcontrollo.Nellaprimafaseilprojectmanagersullabasedegliobiettiviindividuatidefiniscelepolitichediazioneedirezione,attraversoprocedureemeto-di; lasecondafase,dinaturastrategica,definisceedattualastrutturadelsistema,lafiguraprofes-sionale coordina attività, persone e risorse (mac-chinariemateriali),definisceiruolidiciascunoelelororesponsabilità.Nellaterzafaserivestecaratte-reprioritariolacomunicazione:ilprojectmanagerdiffondeleinformazionitrasferendoledallivellode-cisionaleaquellodecisamenteoperativo, relazio-nandocon tutte le realtàcircostanti inadiacenza;l’ultimafasesidelineacomequelladiverificadelflussoinput-outputconeventualiprocessidicorre-zione:ilmarginedell’errorevieneutilizzatopropriocomemarginedisicurezza.Ilprojectmanagementè quindi caratterizzato, da una parte, sulla figuradelprojectmanagerchegestisce lacommessaedall’altrasuquelladelconstructionprojectmana-

Nuovestrategienelprocessoedilizio

31

i rna C ASSAProfessione

gerchegestiscelarealizzazionedell’intervento.Aspettodiriguardoecentralediquestoquadrosi-stemico,altamenterelazionato,èl’analisidelpro-getto.Inizialmentesidefinisceattraversounabreverelazione descrittiva delle scelte progettuali e deicriteriguidadelleanalisidaapplicare.Successiva-mentesiprocedecon l’esplicazionedegli obiettiviindividuati edelle ipotetiche varianti daapportare(necessari per il soddisfacimento dei requisiti infase di realizzazionedell’opera).Di seguito si de-finisconoitrelivellidiprogettazione,condeclara-torieecontenutigiàdefiniti,soprattutto inambitodiappaltipubblici,dald.lgs.163/06es.m.i.edalsuoregolamentodiesecuzioneedattuazioned.p.r.5ottobre2010,n.207.Ilprojectmanagersuccessi-vamentedefiniscelafasedianalisidelrischiodelprogettoattraversounelaboratodefinito“schemadei controlli”; contemporaneamente analizzerà epianificherà anche aspetti legati agli approvvigio-namentiedairischiderivantidaltemasicurezza,dicuialtitoloIVdeld.lgs.81/08(Cantieritemporaneiomobili)–AllegatoXV.Un aspetto obbligatorio, ma molte volte sottova-lutato dai progettisti, determinante per l’operatostrategico del project manager, è quello riferitoallaprevisionedeiprocessimanutentividell’opera,prima,duranteedopolarealizzazione.Lasceltaditecnologiesostenibili,programmabilinellorouso/consumo,suscettibilidiesserevariatenel tempo,èsicuramentegaranziaevaloreaggiuntodelnuo-voprocessoedilizio.L’elaboratoprincipe,infasediprogettazioneesecutiva,èsicuramenteil“Pianodimanutenzione”:perunacorrettamanutenzionediun’operaènecessariopartiredaunapianificazioneesaustivaecompleta,checonsiderisial’operanelsuo insieme, sia tutti i componenti e gli elementitecnici mantenibili, con azione dinamica durantetuttoilciclodivitadelmanufattoedilizio.LanormaUNI10839,definisceilciclodivitadell’ope-racomeun“…periododitempo,notooipotizzato,incuiilprodotto,qualoravengasottopostoadunaadeguatamanutenzione, si presenta in grado dicorrispondereallefunzioniperlequalièstatoidea-to,progettatoerealizzato,permanendoall’aspettoinbuonecondizioni…”.Cosìcomeprevede lanor-mailpianosicomponeditredocumentioperativi:ilmanualed’uso,ilmanualedimanutenzioneedil

programmadimanutenzione;quest’ultimoprevedeunsistemadicontrolliedi interventidaeseguire,acadenzetemporalmenteprefissate,alfinediunapiùcorrettagestionedell’operaedellesuepartinelcorso degli anni. Pertanto il project/constructionmanagerèobbligatoadindividuareperognipartedell’operaeperognisuo“componente”requisitiecorrispondentiprestazioni.Atalproposito,sigiungenelmondodelFacilityMa-nagement,scienzachestudialagestioneintegrataemanutentivadegliedificiedeipatrimoni immo-biliari: la figura professionale coinvolta nelle fasidicuisopraèil“BuildingManager”,gestoreunicodelle attività finalizzate al monitoraggio, all’ispe-zioneperiodica,allagestionedellesegnalazionidiguastoediemergenza.

Thomas Structh. Foto Castelli

i rna C ASSA32

Professione

Nel 1969, imponendo l’obbligo di assicurazione RC auto attraverso la famosa legge 990, il Legislatore creò un vero e proprio big bang, non solo mediatico. Nessuno, oggi, può però negare che quella legge ha rappresentato un importante atto di civiltà. Sareb-be immaginabile una società come la nostra, dove il traffico automobilistico ed i relativi sinistri han-no raggiunto livelli di guardia, priva di un’adeguata rete di protezione?La “società del rischio” come viene ormai spesso definita (1) impone alle istituzioni, ma anche a noi tutti, un impegno civile per la ricerca di soluzioni che consentano di proteggere il reddito ed il patri-monio di tutti gli attori della nostra vita economica e che agevolino nel contempo i processi produttivi di ricchezza. L’ampiezza dell’attuale crisi economico/finanzia-ria accentua questa necessità sociale ed il futuro immediato ci riserva quindi una fase di fisiologico sviluppo dello strumento assicurativo. In tutto que-sto, il nostro paese deve anche colmare un gap cul-turale; si pensi che in Italia la spesa assicurativa nei rami danni rappresenta il 2,3% del PIL, quindi meno di Germania, Francia, Gran Bretagna, ma an-che Spagna, dove le percentuali vanno dal 3 al 3,5% del PIL (2).Il Decreto Legislativo n. 138 del 2011 ha portato con sè un obbligo d’assicurazione per le nostre categorie professionali. Al pari della vecchia legge 990/1969, questa norma, quando verrà attuata (3), traghetterà certamente il suo carico di disagi per gli utenti: un onere economico in più, il fastidio di ricercare una soluzione assicurativa adeguata ed

una scadenza in più da rispettare.Si tratta in realtà di una grande opportunità per i professionisti. Con un semplice atto di previdenza possono rinforzare la loro immagine professionale nei confronti della clientela ed ottenere una seria ed importante protezione del loro patrimonio; in poche parole sviluppare la loro attività oggi e proteggere la tranquillità della loro famiglia anche domani.L’importante è che questo atto di previdenza avven-ga nelle migliori condizioni. Per questo Inarcassa ha operato con forza e determinazione, per otte-nere il meglio dai mercati assicurativi, a favore dei suoi iscritti. La gara molto competitiva, nella quale sono stati recentemente messi a confronto i giganti mondiali dell’assicurazione, ha portato gratificanti risultati.Grazie al nuovo partner Willis, Inarcassa può infatti vantare, a favore dei propri iscritti, le migliori tariffe di mercato (4) ed un testo normativo che ha rece-pito le principali esigenze della nostra categoria: copertura in forma all risks; massimali pieni anche per i danni puramente patrimoniali; copertura del professionista anche per le conseguenze economi-che del vincolo di solidarietà (spesso invocato dalla magistratura); garanzia piena per le responsabilità legate alle attività di consulenza antisismica; po-stuma decennale in caso di cessazione dell’attivi-tà e, soprattutto, copertura estesa a tutte le attivi-tà esercitate da architetti ed ingegneri (per questi ultimi tutte le attività previste dall’art. 46 del d.p.r. 328/2001: Settore a) civile e ambientale - Settore b) industriale - Settore c) informazione).Il comune approccio, con il partner Willis, è stato proprio rivolto a svolgere con serietà e con la visio-ne previdenziale tipica di Inarcassa, l’impegno so-ciale che la nuova “società del rischio” ci richiede.

L’assicurazione RC professionaleThierry Oungre*

* Direttore Responsabile Divisione Financial Lines di Willis Italia e Re-sponsabile tecnico della Convenzione Assicurativa con Inarcassa.(1) Ulrich Beck: La società del rischio. Verso una seconda modernità ed. italiana: 2000.(2) Dato citato da Maria Bianca Farina AD Poste Vita e Poste Assicura nell’ed. luglio 2012 di Insurance Magazine.(3) Il termine per l’entrata in vigore dell’obbligo di assicurazione è stato prorogato al 15/08/2013.

(4) Se il Legislatore riducesse nella fattispecie, in virtù dell’obbligo d’assicurazione, l’imposta sulle assicurazioni (attualmente prevista nella misura del 22,25%) i premi sarebbero ancor più facilmente “di-geribili”.

Un obbligo di legge oun atto di civiltà?

33

i rna C ASSA

Unesempio a valereper tutti. LaTariffaSpecialegiovani,denominataQuadrifoglioVerde,consenteachihamenodi35anniedunfatturato inferiorea50.000eurodiadempiereilfuturoobbligodileggeconunpremiodisoli250euro(impostasulleassi-curazioniinclusa!).Ma,quantomeritaveramentediesseresottolineatoèilfattochequestaopzionepre-vedeaddiritturaunmassimaledi1.500.000euro(5)elanormativacompletadellaconvenzione.Abbia-moinfattideciso,atuteladiquestigiovanicolleghi,dinonconsentireloropossibililimitazionidellaco-pertura,proprioperevitarechesceltepocooculateemagarifruttodiinesperienzapotesserorovinarelorolavita.Soloagliiscritti“giàmaturi”èstataper-tantodatalapossibilità,conunasceltainformataeconsapevole,diauto-ridursilegaranziedipolizza,

Professione

(5)Leconvenzionichesitrovanosulmercatoprevedononormalmente,conquesto livellodipremio,massimalidell’ordinedi250.000euroegaranziecontrattualipiùlimitate.

pergoderediunoscontodel50%.Inarcassahavolu-to inoltre mante-nere lapossibilitàdi esprimere lavocedellecatego-rieinteressate,ot-tenendochefosseistituita un’appo-sita commissioneparitetica (com-posta da assicu-ratori, Willis edInarcassastessa).Questa commis-sione,deputataadesaminare i sini-stri,aiutaadindi-viduarelerespon-sabilità effettivedegli assicurati,allo scopo di tu-telarne al megliola professionalità.Questo foro tec-nico consentirà

adInarcassadicapirequalipossonoessere iset-torisucuiintervenire,perlaprevenzionedierrorifuturi.Questeconoscenzepotrannoquindiessereelementidi“formazione”,cheservirannoatutelaremaggiormente i clienti, grazie ad una più attentacondottadapartedeiprofessionisti;sitrattadiunanovitàche,speriamo,possagenerareunauspica-bilecircolovirtuoso.Prima di concludere, una breve nota sul panora-mainternazionale.InmoltiStatidell’areaUEedinmoltipaesiextraeuropei,laculturaassicurativaintemadiRCprofessionaleèdadiversianniradicataneiprofessionisti.Saràdovutoall’interventodelle-gislatore?Opiuttosto,adunospontaneasensibilità,magarifortementecaldeggiatadalleassociazionidicategoria?StadifattochenelRegnoUnitoedinFrancia(dal1977), gli architetti devono essere in possesso diuna polizza RC professionale per poter essereiscritti all’Ordine; in Croazia l’obbligo di copertu-

Padiglione Australia

i rna C ASSA34

Professione

raèinvigoredal1998etaleobbligoesisteancheinBelgio,Portogallo,RepubblicaCeca,SloveniaePolonia.L’assicurazioneRCprofessionaleèobbli-gatoriaancheinstatidanoimoltodistanti,ancheculturalmente,qualiEgitto,FilippineeSingapore.LaGermania,inquantoStatoFederale,haunare-golamentazionenonomogenealasciandolacom-petenzadell’obbligodicoperturadellaRCprofes-sionale di architetti ed ingegneri ai singoli StatiFederali. Alcuni di questi impongono l’obbligo dicoperturaprevedendosanzionipertutticolorochenon dovessero acquistare la polizza, mentre altrilascianoalsingololafacoltàdiacquistareunaido-neacopertura.Ci sono poi paesi in cui la cultura assicurativa èmoltofortee,purnonesistendounobbligodias-sicurazioneveroeproprio,èpraticamenteimpos-sibilelavoraresenzapoterdimostrarealclientedi

Thomas Struth. Foto Castelli

essereinpossessodiun’idoneacoperturaassicu-rativa.ÈevidentementeilcasodegliStatiUniti,maquestovaleanchepergliingegneriinFranciaeRe-gnoUnito,cosìcomeinSpagna,Finlandia,MessicoeSvizzeradovela“Societàsvizzeradegliingegneriearchitetti”haprevistounaconvenzioneonlinesulmodellodellaconvenzioneInarcassa.È infatti giusto ricordare che la nuova convenzio-neInarcassaèstudiataperfunzionareinteramenteon-line;attraversolacompilazionediunasempliceschermatadiregistrazionee inmenodi5minuti,èpossibilefareunpreventivo,acquistarelacoper-turaconcartadicreditoobonificoestamparedi-rettamente instudio lapolizza. Inoltre,[email protected],ilteamaltamentequalificatodiWillisItaliasaràcostante-menteavostradisposizioneperinformazionidica-ratteretecnico.

i rna C ASSA36

Assistenza

Le polizze sanitarie

La Società Cattolica diAssicurazione è risultataaggiudicatariadellagaraeuropea per la gestionedella polizza sanitaria“Grandi Interventi Chi-rurgici“ e “Gravi EventiMorbosi” a tutela dellasalute degli associati epensionatiInarcassa.Oltre alla Polizza base“Grandi Interventi Chi-rurgici e Gravi EventiMorbosi”, Inarcassa hasottoscritto con la So-cietà Cattolica di Assi-curazione le convenzio-ni per l'estensione dellacopertura sanitaria baseai componenti del nucleofamiliare (a discrezione ea carico dell’associato) eper il “Piano sanitario in-tegrativo”, lacuiadesioneè annuale, a discrezioneeacaricodell’associatoeanch’esso estendibile alnucleofamiliare.Nel corso del 2011 gliassociati coperti dallapolizza sanitaria base(a carico dell’Associazio-ne)sonostati165.629,dicui16.938pensionati.Nel2011sonostatiliquidati4.553sinistri.Leduegaranzie“Prevenzioneoncologica”e“Dreaddesease”hannoregistrato1.449sinistri.Le estensioni al nucleo familiare (facoltative e a

caricodegliassociati)sonorisultate5.046,peruntotaledi14.527soggettiassicurati.Leadesioniallacopertura integrativa, facoltative e a carico degliassociati, sono state 2.474, per un totale di 4.357soggettiassicurati.

Assistenza Inarcassaa cura dell’Ufficio Assistenza agli Iscritti

Ilreport2011delleattivitàassistenziali

Fiona Scott, Gort Scott. A3; Kings and Coaching Inns, Borough High Street, 2012. Copyright Gort Scott Ltd

37i rna C AAAssistenza

Le novità sulla polizza base Grandi Interventi Chirurgici e Gravi eventi morbosi

Per assicurare un servizio più aderente alle necessità degli associati, nel 2012 le condi-zioni di polizza hanno previsto miglioramenti alle coperture assicurative e diverse modali-tà di gestione che hanno tenuto anche conto delle segnalazioni pervenute da parte degli iscritti.Fra le novità evidenziamo l’incremento da euro 110,00 ad euro 200,00 della diaria gior-naliera prevista per i ricoveri in istituto di cura a totale carico del Servizio Sanitario Nazionale, una tutela più estesa nei trapian-ti, con l’inserimento dei trapianti autologhi (autotrapianto) accanto a quelli eterologhi (da donatore esterno) e l’introduzione in co-pertura della Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) nella garanzia dei “Gravi Eventi Mor-bosi”.È stata, inoltre, introdotta nella polizza base una clausola contrattuale che include nella copertura assicurativa interventi ed eventi mor-bosi “similari” per tipologia, evento, diagnosi, cura, etc. a quelli riportati nei relativi elenchi A e B del capitolato di polizza (http://www.inarcassa.it/site/Home/Assistenzasanitaria.html).A tale proposito, si precisa che per la validità del-la garanzia riferita agli interventi ed eventi morbosi “similari”, gli stessi sono ritenuti tali quando la tipo-logia, l’evento, la diagnosi, la cura, etc. sono tutti pre-senti/individuabili nella cartella clinica riferita alla prestazione per la quale si richiede il rimborso.La denuncia di sinistro/richiesta di rimborso delle spese sanitarie deve essere effettuata alla Com-pagnia improrogabilmente entro 120 giorni dalla

data dell’evento. In difetto la Compagnia non effet-tuerà né rimborsi né pagamenti. Per gli associati e i titolari di pensione la copertura assicurativa è automatica e gratuita dal momento dell’iscrizione/pensionamento. Ciascun associato/pensionato può scegliere di estendere, a propria di-screzione e con premio a proprio carico, la copertu-ra sanitaria ai componenti del proprio nucleo fami-liare, fra cui rientrano il convivente more uxorio ed i figli fiscalmente a carico anche se non conviventi.

Inabilità Temporanea

Il 29 dicembre 2011 è stato approvato dal Ministe-ro del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto

durata spread % indicativoIrs di periodo %

indicativo rata trimestraleper ogni 1.000 €

5 2,55 1,00 3,55 110,02

10 2,55 1,75 4,30 62,05

15 2,60 2,20 4,80 47,14

19,5 2,70 2,30 5,00 40,44

(ottobre 2012)

Tabella 1

Padiglione Repubblica Cipro. Foto Castelli

i rna C ASSA38

Assistenza

labile con i trattamenti pensionistici, l’indennità di maternità, l’erogazione di sussidi e con la diaria giornaliera prevista nel piano base della polizza sanitaria Inarcassa “Grandi Interventi Chirurgici e Gravi Eventi Morbosi”, sottoscritta con la “Società Cattolica di Assicurazione”.La domanda deve essere presentata entro trenta giorni dalla data di accertamento medico dell'ina-bilità e comunque entro e non oltre i cinquanta giorni dalla data dell'evento.Per tutte le informazioni inerenti il nuovo tratta-mento si rimanda alla sezione “assistenza” del sito internet istituzionale www.inarcassa.it.

Sussidi

Anche nel corso del 2011 Inarcassa si è rivelata un punto di riferimento per gli associati che versavano in momentaneo stato di bisogno.

con quello dell’Economia e delle Finanze, il re-golamento per la tutela dell’inabilità temporanea causata da infortunio o malattia in favore dei pro-fessionisti iscritti ad Inarcassa da almeno 3 anni continuativi e di età inferiore ai 65 anni. L’indennità è corrisposta per un periodo massimo continuativo di 9 mesi.All’iscritto Inarcassa, che divenga temporaneamen-te e totalmente inabile all’esercizio dell’attività pro-fessionale l’Associazione corrisponde un’indennità giornaliera per il periodo di inabilità. L’indennità è erogata al verificarsi di un effettivo e accertato stato di totale inabilità all’esercizio dell’attività professio-nale che comporti la sospensione totale dell’attività dell’iscritto.L’indennità per inabilità temporanea non è cumu-labile con altre contestuali prestazioni previdenziali e assistenziali erogate da Inarcassa, anche in con-venzione. Nello specifico l’indennità non è cumu-

Zaha Hadid. Lilas Installation for the Serpentine Gallery’s Summer Party. London, 2007. Foto Luke Hayes

39i rna C AAAssistenza

Il Consiglio di Amministrazione ha erogato al 31 di-cembre 2011 n. 23 sussidi per un totale complessivo di € 113.000,00, con una media di € 4.913,00 per ero-gazione. Anche nel 2011 il numero delle vedove (n. 8 su un totale di 23 istanze) si è rivelato consistente nell’ambito della categoria dei pensionati (n. 10),

Mutui

Le istanze di mutuo ammesse da Inarcassa nel 2011 sono risultate 686 (631 nel 2010) per un im-porto complessivo autorizzato di 102.856.000 euro. I 686 mutui ammessi da Inarcassa sono così sud-divisi: 386 prime abitazioni, 113 studi e 187 studi-abitazione; 352 a tasso fisso e 334 a tasso varia-bile.Confermando un trend ormai pluriennale la mag-gior parte delle richieste continua a riguardare immobili siti nel Nord e nel Centro Italia.

I tassiNonostante la revisione delle condizioni contrat-tuali applicate nella convenzione con Banca Po-polare di Sondrio a partire dal 1/2/2012, che ha comportato l’adeguamento degli spread alle mu-tate condizioni del mercato, i tassi di interesse ri-mangono comunque concorrenziali in rapporto a

quelli offerti dai maggiori competitors del settore, sia che si scelga il tasso fisso sia che si opti per quello variabile. Lo strumento dei mutui fondiari-edilizi agli iscritti continua dunque ad esercitare efficacemente la propria funzione di sostegno alla professione.Si riportano di seguito i dati relativi ai tassi attual-mente applicati nella convenzione, aggiornati al mese di ottobre 2012:

Fissi: pari al tasso IRS lettera (Interest Rate Swaps) a 5, a 10, a 15 e a 20 anni (per i mutui con corrispon-dente durata) rilevato sul quotidiano "Il Sole 24 Ore" del giorno della proposta contrattuale, maggiorato degli spread riportati nella tabella 1.

Variabili: a) pari alla media mensile dell' EURIBOR (Euro Interbank Offered Rate) sei mesi pubblicata su "Il Sole 24 Ore", riferita ai mesi di febbraio e marzo per le rate con scadenza il 31 ottobre e ai mesi di agosto e settembre per le rate con scadenza il 30 aprile, maggiorata degli spread riportati nella tabella 2:b) BCE rilevato su "il Sole 24 ore" il giorno della pro-posta contrattuale aumentato degli spread riportati nella tabella 3.

durata spread % indicativoIrs di periodo %

indicativo rata trimestraleper ogni 1.000 €

5 2,45 0,50 2,95 108,29

10 2,45 0,50 2,95 58,10

15 2,50 0,50 3,00 41,64

19,5 2,60 0,50 3,10 34,36

(ottobre 2012)

durata spread % indicativoIrs di periodo %

indicativo rata trimestraleper ogni 1.000 €

5 2,70 0,75 3,45 109,73

10 2,70 0,75 3,45 59,55

15 2,75 0,75 3,50 43,13

19,5 2,85 0,75 3,60 35,91

(ottobre 2012)

Tabella 2

Tabella 3

i rna C ASSA40

Assistenza

Finanziamenti ON Line

Nel 2011 sono stati erogati 156 finanziamenti age-volati al 3% per un importo complessivo di euro 3.087.196,00. Inarcassa ha in questo modo prosegui-to la sua azione di sostegno all’attività professionale mediante il ricorso a forme di finanziamento agevo-late avvalendosi della convenzione stipulata con la Banca Popolare di Sondrio.La durata massima del prestito è passata da 3 anni a 5 anni con un abbattimento del 3% sul tetto di inte-resse, condizioni mantenute anche per l’anno 2012. Possono accedere ai finanziamenti on line agevolati tutti i professionisti iscritti ad Inarcassa con almeno due anni di iscrizione, anche riuniti in associazioni.L’abbattimento dell’interesse del 3% permette di ot-tenere condizioni particolarmente vantaggiose: a ti-tolo di esempio, per un finanziamento a 5 anni viene applicato un tasso netto dell’1,90%.Ricordiamo che all’eventuale ammissione al finan-ziamento da parte di Inarcassa, ha sempre seguito l’istruttoria bancaria a cura della Banca Popolare di Sondrio, che concede il finanziamento a proprio in-sindacabile giudizio.Lo stanziamento della quota di interessi a carico di Inarcassa per i finanziamenti è stata per il 2011 pari a euro 200.000,00 e per il 2012 pari a euro 315.000,00.

Prestiti d’onore

Nel 2011 sono stati erogati 37 prestiti d’onore a pro-fessionisti al di sotto dei 35 anni per un importo di euro 411.180,00 e 17 prestiti d’onore destinati ad as-sociate con figli in età prescolare per un importo di euro 211.389,00. Lo stanziamento della quota di interessi a carico di Inarcassa è stato per il 2011 e il 2012 pari a euro 70.000 per i prestiti d’onore e 30.000 per i prestiti d’onore de-stinati ad associate con figli in età prescolare.Allo scopo di favorire il sostegno alla professione ai giovani associati e alle professioniste madri di figli in età pre-scolare è stato indetto un apposito bando per accedere al finanziamento. Nel 2011 sono state adottate alcune novità di seguito elencate, poi con-fermate anche per l’anno 2012:– l’importo finanziabile massimo è passato da 10.000 euro a 15.000 euro;

– la durata massima del prestito, fino ad oggi previ-sta a 3 anni, è stata portata a 5 anni;– l’estensione dei prestiti d’onore anche a favore del-le professioniste madri di figli in età prescolare (dal 2012 la possibilità di accesso è stata estesa anche alle associate con figli fino all’età scolare di anni 16) con modalità analoghe a quelle previste per i prestiti d’onore ai giovani.– abbattimento degli interessi al 100% (rispetto al 75% attuato fino al 31/3/2011).Analogamente a quanto avviene per i finanziamenti agevolati anche per i prestiti d’onore l’erogazione è condizionata alla verifica delle garanzie finanziarie da parte dell’istituto di credito.Si ricorda, tuttavia, che già da luglio 2010 Inarcassa ha costituito un fondo di garanzia per i giovani iscritti che fanno richiesta del prestito d’onore non avendo ancora redditi sufficienti a superare l’istruttoria per l’accesso al credito operata dalla Banca.

Inarcassa Card

Anche nel 2011 Inarcassa, attraverso la convenzione con la Banca Popolare di Sondrio, ha visto incremen-tare in misura rilevante il numero di carte di credito emesse.Al 31 dicembre 2011 nel territorio nazionale risulta-no, infatti, attive 20.484 Inarcassa Card.Ricordiamo che Inarcassa Card è un'innovativa carta di credito destinata unicamente agli iscritti Inarcas-sa ed utenti registrati di Inarcassa online, poiché può essere richiesta soltanto tramite il servizio telemati-co. La carta è completamente gratuita e dispone di tre linee di credito distinte (plafond):– la prima linea (ordinaria) che consente il pagamen-to degli acquisti presso gli esercizi commerciali con-venzionati con i circuiti Visa o Mastercard e il prelievo contanti (utilizzando il codice segreto P.I.N.) presso tutti gli sportelli automatici ATM convenzionati Visa o MasterCard in Italia e all'estero;– la seconda linea (contributi) che è finalizzata al ver-samento via internet, sicuro e senza spese, dei con-tributi previdenziali a Inarcassa, e che prevede anche la possibilità della restituzione in forma rateale;– la terza linea (prestiti) che consente di trasfor-mare in contanti, in parte o per intero, l’importo del plafond assegnato, con accredito della somma ri-chiesta direttamente sul proprio conto corrente.

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Sostegno alla libera professione 4/2012

a cura di Tiziano Suffredini

Inserto

Art. 1 - COSTITUZIONE E DENOMINAZIONE

Per iniziativa del Fondatore INARCASSA, Cassa Nazio-nale di Previdenza ed Assistenza per gli Ingegneri ed Architetti Liberi Professionisti, è costituita la Fondazione denominata “FONDAZIONE ARCHITETTI E INGEGNERI LIBERI PROFESSIONISTI ISCRITTI A INARCASSA”. Art. 2 - SEDE

La Fondazione svolge la propria attività su tutto il terri-

torio nazionale italiano ed ha sede legale in Roma, via Salaria n. 229. Art. 3 - DURATA

La durata della Fondazione è illimitata. Art. 4 - SCOPO E ATTIVITÀ DELLA FONDAZIONE

La Fondazione non ha fini di lucro e gli eventuali utili debbono essere utilizzati per realizzare i fini istituzionali.

Statuto Fondazione Architetti e Ingegneri Liberi Professionisti

Nell’inserto centrale di questo numero pubblichiamo lo Statuto della fondazione architetti e ingegneri liberi professionisti iscritti ad Inarcassa. La fondazione, nata non per duplicare le attività già svolte dai consigli nazionali, dalle associazioni sindacali o quelle della stessa Inarcassa, ma piuttosto per dare un contributo fattivo allo sviluppo della professione in un momento di crisi profonda come quello attuale.Nella piena consapevolezza che senza il lavoro non può esserci previdenza, il Comitato Nazionale dei Delega-ti ha ritenuto di fondamentale importanza dare vita ad un organismo dove possono ritrovarsi gli ingegneri e gli architetti che esercitano la libera professione come unica attività, un organismo capace di tutelare gli inte-ressi della nostra categoria professionale, promuovere la libera professione e fornire servizi utili all’esercizio della libera professione. L’adesione alla “Fondazione architetti e ingegneri liberi professionisti iscritti Inarcassa” e riservata agli iscritti ad Inarcassa che risultino al contempo anche iscritti ad Inarcassa On Line. L’iscrizione può essere agevolmen-te effettuata entrando nel sito della fondazione https://fondazionearching.it/site/ sia effettuando un più rapido click sul logo della Fondazione presente nella colon-

na di sinistra nella home page del sito di Inarcassa . Una volta entrati nel sito della Fon-dazione è sufficien-te dare un click al bottone in alto a destra per avviare il procedimento di adesione che prevede una prima parte di informazione e una seconda parte in cui si devono fornire le credenziali già attribuite al pro-fessionista con l’iscrizione ad Inarcassa On Line. Se l’accredito va a buon fine, risulteranno già inserite le principali informazioni dell’iscritto (nome, cognome e numero telefonico) e potrà essere attivato il pagamen-to della quota di iscrizione –12.00 Euro – mediante carta di credito, bonifico bancario o rimessa diretta. In alternativa per l’iscrizione è possibile utilizzare il modulo che si riporta nell’ultima pagina dell’inser-to. Dopo la compilazione lo stesso può essere inviato per fax al numero 06 85274560 o per mail alla casella [email protected] alla Fondazione Inarcassa è dare forza alla libera professione e ai professionisti che della libera professione vivono!

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Inserto

LaFondazionesiproponediporreinessereogniat-tivitàutileonecessariaallatutela,promozione,svi-luppoesostegnodell’architettoedell’ingegnerecheesercitalaliberaprofessioneinformaesclusiva.Talescopoverràsvoltotramiteilraggiungimentodeiseguentimacroobiettivi:1.essereuninterlocutoreautorevoleingradoditu-telaregliinteressidicategoriaanchealivelloistitu-zionale;2. creare le condizioni permodificare percezione eimmagineesternadelliberoprofessionista;3. fornire strumenti di analisi e informazione ade-guati per la comprensionedei temi di rilievoper illiberoprofessionista;4.proporreattività,serviziesoluzioniutiliperledi-verseproblematichedelliberoprofessionista.Talimacroobiettivisarannorealizzatiponendoines-sereleseguentiattività:•tuteladegliinteressideiliberiprofessionistichesirealizzerà, a titolo esemplificativo e non esaustivo,sviluppando rapporti con la società civile, la politi-ca, l’università, le altre libereprofessioni, i rappre-sentantidialtrecategorie,imezzidicomunicazione,interloquendoadognilivelloistituzionaleepromuo-vendolepropriepropostesututtiitemidiarchitet-turaeingegneria;promuovendorapportidicarattereinternazionale,ancheconentiefondazionistraniere;promuovendo relazioni con ilmondo accademico escientificoperilconseguimentodeipropriobiettivi;•promozionedellaliberaprofessionechesirealiz-zerà,atitoloesemplificativoenonesaustivo,diffon-dendolaculturadellaingegneriaedellaarchitettu-ra,con iniziativevoltealsostegnodegliarchitettieingegneri che svolgono la libera professione eser-citata in formaesclusiva; promuovendo, istituendo,sviluppando,realizzandoepatrocinandomanifesta-zioni,eventiculturali,giornatedistudio,convegnieseminari, dibattiti pubblici, trasmissioni televisive,radiofonicheemultimedialinelcampodellemateriedicompetenzadegliarchitettiedegliingegneriliberiprofessionisti,valorizzandonel’attività;•fornituradiServizichesirealizzerà,atitoloesem-plificativo e non esaustivo, facilitando lo sviluppoprofessionale;fornendoservizidiconsulenzaeas-sistenzalegaleefiscale,avviandoerealizzandoini-ziativeeserviziutilinell’eserciziodellaliberapro-fessione.

Art. 5 - ATTIVITÀ STRUMENTALI ACCESSORIE E CONNESSE

La Fondazione potrà intraprendere inoltre tutte leiniziativeeogniattivitàidoneaafavorirel’attuazionedei suoi fini istituzionali. Per il raggiungimento deisuoifinilaFondazionesegnatamentepotrà:•compierequalsiasioperazione,assumeretutte leiniziative,stipulareogniopportunoattoocontratto,ancheperilfinanziamentodelleoperazionidelibera-te,tracui,senzal’esclusionedialtro,stipularecon-venzionidiqualsiasigenereconimpreseedentipub-blicioprivatianchetrascrivibilineipubbliciregistri,chesianoconsiderate idoneea favorire laconcretaattuazione dei fini della Fondazione e delle attivitàchenecostituisconol’oggetto,l’assunzionedifinan-ziamentiabreveoamediotermine,lastipulazionediconvenzioniperl’affidamentoaterzidistudi,ricer-cheodipartedelleattivitàconnesseestrumentalialperseguimentodegliscopidellaFondazione;•costituire,acquisire,detenereoassumere,diretta-menteoindirettamente,partecipazionieinteressen-zeinsocietàdiqualunquetipo,associazioniofonda-zioni,consorzioentiaventiscopianaloghi,connessioaffinialproprio,ecomunquecompatibiliconilcon-seguimento delle finalità sociali della Fondazione,enti e istituzioni, pubbliche e private, la cui attivitàsiarivolta,direttamenteodindirettamente,allapro-mozionedellaarchitetturaedellaingegneria;•coordinarsiconaltrientioperantinelsettore,ag-gregare altri organismi per rendere più efficace lapropriaazione;•amministrareegestireibenimobilieimmobilidicuisiaproprietaria,locatrice,comodatariaocomun-queposseduti;•svolgere,inviaaccessoriaestrumentalealperse-guimentodeifiniistituzionali,attivitàdicommercia-lizzazione, anche con riferimentoal settorearticoliaccessoridipubblicità(gadgetsesimili);•acquisireecedere,anchesulicenza,marchi,brevet-tiealtridirittidiprivativainerentiall’attivitàsvolta;•svolgerequalsiasialtraattivitàstrumentale,acces-soriaoconnessaagliscopi.Art. 6 - PATRIMONIO

IlPatrimoniodellaFondazioneècostituito:ACCA software S.p.A. - via Michelangelo Cianciulli - 83048 MONTELLA (AV) - Italy

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a. dal fondodi dotazione iniziale costituitodai con-ferimenti in denaro, benimobili e immobili o altrautilità impiegabili per il perseguimento degli scopidellaFondazione,effettuatidalPromotoreFondatoreall’attodellacostituzioneedespressamentedestinatiaPatrimoniodellaFondazione;b.daiconferimentiindenaro,daibenimobilioimmo-bili che pervengano alla Fondazione daiNuovi SociFondatoriqualicontributidiammissionedeimede-simiallaFondazione,edespressamentedestinatiaPatrimoniodellaFondazione;c.daiconferimenti indenaro,daibenimobilio im-mobilichepervenganoallaFondazionedagliAderen-ti quali contributi di ammissionedeimedesimi allaFondazione,edespressamentedestinatiaPatrimo-niodellaFondazione;d.daicontributiedalleelargizionidientiediprivaticonespressadestinazioneadincrementodelPatri-monio;e.dagliavanzidigestionenonchélerenditenonutiliz-zatechetramitedeliberadelConsiglioDirettivoposso-noesseredestinateadincrementareilPatrimonio;f. dai contributi attribuiti al Patrimonio dallo Stato,dall’UnioneEuropea,daEnti territorialiedaltrientipubbliciepersonefisicheegiuridicheprivate.TalepatrimoniopotràinoltreessereintegratotramitecontributivolontaridelPromotoreFondatore.IlConsiglioDirettivodisporràgliinterventinecessariperlacorrettagestionedelpatrimonio.Art. 7 - FONDO DI GESTIONE

IlfondodigestionedellaFondazioneècostituito:a.dallerenditeedaiproventiderivantidalPatrimonioedalleattivitàdellaFondazionemedesima;b.dalascitiderivantidaattidiliberalitàosuccessionipercausadimortechenonsianoespressamentede-stinatialPatrimonio;c.daeventualialtri contributiattribuitidalloSta-to,dall’UnioneEuropea,daEntiterritorialiedaltrientipubbliciepersonefisicheegiuridicheprivate;d. dagli ulteriori contributi volontari del PromotoreFondatore,deiNuoviSociFondatoriedegliAderenti,e dalle quote associative dei Sostenitori non speci-ficamente destinati ad integrare il patrimonio dellaFondazione;e.dairicavidelleattivitàistituzionali,accessoriestru-

mentalieconnesse.Il fondo di gestione della Fondazione è impiegatoperilfunzionamentodellaFondazionemedesimaeperilraggiungimentodeisuoiscopi.Art. 8 - ESERCIZIO FINANZIARIO E BILANCIO

L’esercizio finanziario ha inizio il primogennaio etermina il trentuno dicembre di ogni anno. Entrotale termine ilConsiglioDirettivoapprova ilbilan-cio di previsione per l’anno successivo ed entro il30(trenta)diaprilesuccessivoilrendicontoecono-mico e finanziario dell’esercizio decorso. Qualoraparticolari esigenze lo richiedano, l’approvazionedel rendiconto potrà essere procrastinata entro il30(trenta)giugno.IlBilancioeconomicodiprevisioneedilbilanciodieserciziodevonoesseretrasmessiaisingolimembridelConsiglioDirettivoaccompagnatidallarelazionesull’andamentodellagestioneedallarelazionedelCollegiodeiRevisorialmeno15(quindici)giornipri-madellascadenzastatutariaperl’approvazionede-glistessi.Copiadelbilanciodieserciziounitamenteal verbaledella riunionedelConsiglioDirettivo incuièstatoapprovatodebbonoesseredepositatineimodidilegge.IlConsiglioDirettivopuòcontrarreimpegniedas-sumere obbligazioni nei limiti degli stanziamentidelbilanciodiprevisioneapprovato.Gliimpegnidispesaeleobbligazionicontratte,cheeccedano i limiti del bilancio approvato, debbonoessereratificatidalConsiglioDirettivo.Glieventualiavanzidellegestioniannualisarannoimpiegatiperripianareleperditedellegestionire-lativeadeserciziprecedenti, perpotenziare leat-tivitàdellaFondazione,perl’acquistodibenistru-mentalioperincrementaree/omigliorarel’attivitàdellaFondazioneodestinatiaPatrimonio.Innessun caso si procederàalla distribuzionediutilioavanzidigestionenonchédifondioriserve,con lasolaeccezionediquantostabilitoper leg-ge.Art. 9 - PARTECIPANTI ALLA FONDAZIONE

•PromotoreFondatore;•NuoviSociFondatori;

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•Aderenti;•Sostenitori.

Art. 10 - PROMOTORE FONDATORE

ÈPromotoreFondatore,inconsiderazionedell’inter-ventoallacostituzionedellaFondazione: INARCAS-SA,CassaNazionalediPrevidenzaedAssistenzapergli Ingegneri ed Architetti Liberi Professionisti. AlPromotoreFondatoreèriservatoilpoteredinomina-reunnumerovariabiledicomponentidelConsiglioDirettivocosìcomeindicatoall’art.15(quindici)chesegue.

Art. 11 - NUOVI SOCI FONDATORI

Potranno intervenire successivamente alla costi-tuzione della Fondazione, acquisendo la qualifi-ca di Nuovi Soci Fondatori: il Consiglio Nazionaledegli Ingegneri CNI e il Consiglio Nazionale degliArchitettiCNAPPCnonchéisindacaticheaccettinol’iscrizioneerappresentinosologliingegneriear-chitettiliberiprofessionistiiscrittiaINARCASSA.L’acquisizioneditalequalificasaràsubordinataadunvagliodiammissionedapartedelConsiglioDirettivochevaluteràilricorreredeirequisitirichiesti,nonchéallaerogazionediuncontributoalPatrimonioe/oalFondodiGestionedeterminatonellamisuraminima,dalConsiglioDirettivomedesimo.Art.12 - ADERENTI

PotrannoacquisirelaqualificadiAderentileistituzio-ni,glienti,leentitàeconomichepubblicheeprivatelacuiattivitàsiaconnessaallaliberaprofessionesvoltainformaesclusivaedallaorganizzazionefunzionaledellaattivitàdiarchitettoedingegnere.L’acquisizio-neditalequalificasaràsubordinataallaerogazionediuncontributodeterminatodalConsiglioDirettivoepreviadeliberadiammissioneadottatadalConsiglioDirettivomedesimo.

Art. 13 - SOSTENITORI

Possono divenire Sostenitori della Fondazione tuttigliarchitettiegliingegnerieleassociazionidipro-fessionistichesvolgonoinviaesclusivalaliberapro-

fessioneiscrittiadINARCASSA,previapresentazionedelladomandadiadesioneepagamentodiuncon-tributoannualeindenaro,ilcuiammontareminimosaràdeliberatodalConsiglioDirettivo.L’iscrizione ad INARCASSA è considerato requisitoperl’adesioneallaFondazione;laperditaditalere-quisitodetermineràl’esclusioneautomaticadelSo-stenitoredallaFondazione.LaricorrenzaditaleeventoèaccertatadalConsiglioDirettivo.ISostenitoricondividonogliscopidellaFondazioneebeneficianodellevarieiniziativedellaFondazione,contribuendoaltempostessoalraggiungimentode-gliscopimedesimi.Art. 14 - ORGANI DELLA FONDAZIONE

GliorganidellaFondazionesono:•IlConsiglioDirettivo;•IlPresidentedellaFondazione;•IlCollegiodeiRevisori.Art. 15 - CONSIGLIO DIRETTIVO – COMPOSIZIONE – NOMINA

LaFondazioneèamministratadaunConsiglioDiret-tivo.L’onorabilità,l’iscrizioneadINARCASSAequantodispostodall’art.2382delCodiceCivilecostituisconoirequisitinecessariperlanominaacomponentedelConsiglioDirettivo.Laperditadiunodiquestirequi-siti determina l’automatica decadenza dall’incaricochesaràaccertatadalConsiglioDirettivostesso.IlprimoConsiglioDirettivoènominatonell’attoco-stitutivodellaFondazioneedèformatoda5(cinque)componenti tutti indicati dal Promotore Fondatore,deiquali3(tre)sonoindicatidalComitatoNazionaledeiDelegatie2(due)dalConsigliodiAmministrazio-nediINARCASSA.IlConsigliodirettivoècompostoda5(cinque)oppureda7(sette)membri.Il Promotore Fondatore ha diritto di nominare 4(quattro)componentidelConsiglioDirettivo,deiqua-li3(tre)sarannoindicatidalComitatoNazionaledeiDelegatied1(uno)dalConsigliodiAmministrazionediINARCASSA;ilCNI,qualoraaderiscaallaFonda-zioneinqualitàdiNuovoSocioFondatore,avràdirittodinominare1componentedelConsiglioDirettivo;il

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Rivolto agli operatori decisionali, che accompagna attraverso le fasi di elaborazione dei dati provenienti dai diversi livelli di progettazione delle opere da eseguire, il volume:

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La progettazione cantieristica richiede un approccio ordinato alla disarticolazione dell’intervento in elementi di lavoro, così come risulta dal terzo capitolo, finalizzato alla redazione di un computo metrico estimativo delle quantità da produrre, secondo i criteri presentati nel capitolo quarto.

• Nella seconda parte affronta la progettazione del sub-siste-ma tecnologico-produttivo del cantiere, delineando i criteri per una sintesi coerente con quello funzionale-spaziale nel quale sono ricompresi i luoghi e le postazioni di lavoro.

• Nella terza parte indirizza l’attenzione sui metodi e gli stru-menti della programmazione e sulla disarticolazione in fasi costruttive del processo cantieristico.

• oltre alle applicazioni concrete svolte nella parte quarta, completano la trattazione quattro appendici riguardanti:

a) gli aspetti geotecnici relativi alla sicurezza del cantiere, b) la gestione operativa dei cantieri stradali,

c) l’ottimizzazione della sicurezza del progetto ergotecnico nelle gare ad offerta economicamente più vantaggiosa,

d) la progettazione cantieristica multidimensionale.

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piaNo dEll’opERa:parte primamEtodi E StRumENti di pRogEttaZioNE ERgotECNiCa1. Struttura e funzioni del progetto ergo tecnico. 2. Analisi delle criticità incidenti sull’intervento. 3. Disarticolazione dell’inter-vent o in elementi di lavoro. 4. Computo delle quantità di lavoro.

parte seconda ElEmENti di pRogEttaZioNE dEl CaNtiERE1. Elementi del sistema tecnologico-produttivo del cantiere: • Delimitazioni. • Viabilità di cantiere. • Servizi logistici di cantiere. • Opere provvisionali. • Postazioni fisse di lavoro. • Carico e scarico. • Aree di stoccaggio. • Movimentazio-ni aree. • Movimentazioni meccanizzate. • Movimentazioni manuali. • Demolizioni. • Movimento terra. • Palificazioni. • Classificazione e deposito dei rifiuti di cantiere. • Reti impiantistiche. 2. Elementi di progettazione operativa della produzione.

parte terzapRogRammaZioNE opERativa dEll’iNtERvENto1. Disarticolazione dell’intervento in fasi costruttive. 2. Metodi e strumenti di programmazione operativa. 3. Principi genera-li di ottimizzazione delle risorse.

parte quartaESEmpi appliCativiDisarticolare un intervento edilizio:1. Ristrutturazione rustico di corte.

Computare le quantità di lavoro:1. Nuova costruzione di palazzina ad uso residenziale di tipo economico-popolare.2. Ristrutturazione edificio.

Programmare un intervento:Sei problematiche tipiche inerenti i cantieri edili e civili posti sotto forma di quesiti da risolvere con relative risposte.

Progettare un cantiere:1. Tamponamenti e partizioni interne di villa unifamiliare di

nuova costruzione.2. Lastre predalles per la copertura del piano interrato di un

edificio residenziale pluriplano.3. Demolizione caldane e realizzazione di nuove pavimenta-

zioni per due edifici pluriplano.4. Installazione di barriere spartitraffico su tracciato auto-

stradale.5. Posa di travi in calcestruzzo prefabbricato per la realizza-

zione della soletta di un sovrappasso autostradale.

appENdiCi1. Aspetti geotecnici relativi alla sicurezza nell’esecuzione di

opere edili.2. Gestione operativa dei cantieri stradali.3. Ottimizzazione del progetto ergotecnico nelle gare ad offer-

ta economicamente più vantaggiosa.4. Il progetto cantieristico multidimensionale.

m. l. trani, Ingegnere civile edile, Professore di Produzione Edilizia pres-so la Scuola di Ingegneria Edile-Architettura del Politecnico di Milano ove è titolare della Cattedra di Tecnica e Sicurezza dei Cantieri. Coordinatore della sicurezza nell’ambito di rilevanti interventi edili e infrastrutturali, è consulente di produzione edilizia per conto di Enti ed Istituzioni di primaria importanza nazionale.

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CNAPPC,qualoraaderiscaallaFondazioneinqualitàdiNuovoSocioFondatore,avràdirittodinominare1(un) componente del ConsiglioDirettivo; i sindaca-ti rappresentatividegli ingegneriedarchitetti liberiprofessionisti,qualoraaderiscanoallaFondazioneinqualitàdiNuoviSociFondatori,avrannodirittodino-minare,anchequaloraabbiaaderitoallaFondazionepiùdiunsindacato,complessivamente1(un)compo-nentedelConsiglioDirettivo.QualoraunodeiNuoviSociFondatoriindicatidall’art.11omettadinominareilproprioconsigliere,oppuremanchiunodeiNuoviSociFondatoripoichénonhaaderito alla Fondazione, talché comunque manchiuncomponentedelConsiglioDirettivo,ilPromotoreFondatoreavràdirittodinominareunaltroconsiglie-re.IntaleeventualitàilConsiglioDirettivosaràcosìcompostoda7(sette)membrideiquali5(cinque)no-minatidalPromotoreFondatoree2(due)daiNuoviSociFondatori.Dei5 (cinque)componentinominatidalPromotoreFondatore3(tre)sarannoindicatidalComitatoNazionaledeiDelegatie2(due)dalConsi-gliodiAmministrazionediINARCASSA.Qualora 2 (due) dei Nuovi Soci Fondatori indicatidall’art.11omettanodinominareilproprioconsiglie-re,oppuremanchino2(due)deiNuoviSociFondatoripoiché non hanno aderito alla Fondazione, oppureunodeiNuoviSociFondatorimanchipoichénonhaaderitoallaFondazioneel’altroomettadinominareilproprioconsigliere,talchécomunquemanchino2(due)consiglieri,ilConsiglioDirettivosaràcompostoda5 (cinque)membrideiquali4 (quattro)nominatidalPromotoreFondatoree1(uno)dalNuovoSocioFondatore.Dei4 (quattro)componentinominatidalPromotoreFondatore3(tre)sarannoindicatidalCo-mitatoNazionaledeiDelegatie1(uno)dalConsigliodiAmministrazionediINARCASSA.Qualora 3 (tre) dei Nuovi Soci Fondatori indicatidall’art. 11 omettano di nominare il proprio consi-gliere,oppuremanchino3deiNuoviSociFondatoripoiché non hanno aderito alla Fondazione, oppu-re inpartemanchinoe inparteabbianoomessodinominare il proprio consigliere, talché comunquemanchino 3 (tre) componenti del Consiglio Diretti-vo, ilPromotoreFondatoreavràdirittodinominareun altro consigliere. In tale eventualità il ConsiglioDirettivo sarà così composto da 5 (cinque)membrituttinominatidalPromotoreFondatore.Dei5 (cin-

que)componentinominatidalPromotoreFondatore3 (tre) saranno indicati dal ComitatoNazionale deiDelegatie2(due)dalConsigliodiAmministrazionediINARCASSA.IlConsiglioDirettivoeleggealsuointerno,traicon-siglieri nominati da INARCASSA ilPresidentedellaFondazione.Art. 16 - CONSIGLIO DIRETTIVO DURATA DECADEN-ZA SOSTITUZIONE

TuttiicomponentidelConsiglioDirettivosononomi-nati per un triennio e restano in carica fino all’ap-provazione del bilancio relativo al terzo eserciziosuccessivoallaloronominaepossonoesserericon-fermatipernonpiùdiduemandati consecutivi.Nelcasoincuidurantedettoperiodounoopiùdiessiven-ganoamancaredovrannoesseresostituitisecondolemedesimemodalitàdinominaefermorestandocheilsubentranterimaneincaricaperilrestanteperiododelladuratadelConsiglioDirettivo.Qualoraduranteiltrienniovengaamancarelamag-gioranza dei consiglieri, l’intero Consiglio Direttivodeve intendersidecadutoesidovràprovvedereallanominadiunnuovoConsiglioDirettivo.IlmembrodelConsiglioDirettivochenonpartecipi,senzagiustificatomotivo,a treriunioniconsecutivedecadedall’incarico.Art. 17 - CONSIGLIO DIRETTIVO – FUNZIONI E PO-TERI

AlConsiglioDirettivo sonoattribuiti tutti i poteri diordinariaestraordinariaamministrazioneperlage-stionedellaFondazione.Inparticolare,atitoloesemplificativo,provvedea:•deliberareinmeritoall’ammissioneeall’esclusio-nedeiNuoviSociFondatori,degliAderentiedeiSo-stenitori;•realizzareleiniziativedellaFondazione;•curarelagestioneoperativaedamministrativadel-laFondazione;•decideresugliinvestimentidelPatrimonioediognialtrobenepervenutoallaFondazione;•deliberare sull’accettazionedi eredità, legati, do-nazioni,contributielasciti,nonchésugliacquistielealienazionidibenimobiliedimmobili;

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Inserto

•approvareilbilanciopreventivoeconsuntivo;•deliberareeventualimodifichestatutarie;•effettuaretuttiglialtriattinecessariallagestionedellaFondazione.IlConsiglio direttivopuòdelegarepartedei poteriadessoattribuitiadunoopiùmembridellostesso.Art. 18 - CONSIGLIO DIRETTIVO – RIUNIONI

IlConsiglioDirettivosiriuniscepressolasededel-la Fondazione o nel luogo di volta in volta indicatonell’avvisodiconvocazione,almenoogni tremesieogniqualvoltanesia fatta richiestadaalmenoduedeisuoicomponentiodalPresidente.LeriunionisonopresiedutedalPresidentedellaFon-dazioneo,incasodisuaassenzaoimpedimento,dalConsiglieredaessodesignato.L’avvisodiconvocazione,contenentel’indicazionedelluogodellariunione,delgiornoedell’oraedegliar-gomentipostiall’ordinedelgiorno,èinviatoperlet-tera raccomandata,per telegrammao via telefaxoperpostaelettronicaalmeno tregiorniprimadellariunione.Incasodiurgenzaèinviatoalmenoilgiornoprimaviatelefax,otelegrammaoperpostaelettro-nica.Leriunionisarannocomunquevalideanchesenonconvocateconl’osservanzadellemodalitàprescrittepurchévipartecipinotutticolorochehannotitolodiparteciparvi.È ammessa la partecipazione per audio o videoconferenza purché sia possibile accertare l’iden-tità degli intervenuti e sia garantita a costoro lapossibilità di intervento. In tale caso la riunionesiconsidereràsvoltanel luogo incuisi trovano ilPresidente ed il Segretario della riunione sceltodalPresidenteanchetrapersoneestraneealCon-sigliostesso.DelleriunionivieneredattoappositoverbalesottoscrittodalPresidenteedalSegreta-riodellariunione.IlConsigliosiriuniscevalidamenteconlapresenzadi almeno lametàdeimembri in caricaedeliberaconilvotofavorevoledellamaggioranzasemplicedeipresenti.AparitàdivotiprevaleilvotodelPresiden-te.Lemodifichedellostatutodevonoessereapprovatecon il voto favorevole di almeno l’80% (ottanta percento)deicomponentiilConsiglioDirettivo.

Art. 19 - IL PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE

IlPresidentedellaFondazioneèelettoall’internodelConsiglioDirettivotraiconsiglierinominatidaINAR-CASSA,edhalalegalerappresentanzadellaFonda-zioneelafirmadellaFondazionedifronteaterzieingiudizio,contuttiipoteriadesserelativi,ivicompresoilpoteredinominareprocuratorigeneraliespeciali,determinandoneleattribuzionied ipoteridirappre-sentanza,nonchènominaredifensori.IlPresidente:-convocaepresiedeilConsiglioDirettivo;- esercita tutti i poteri di iniziativa necessari per ilbuon funzionamento amministrativo e gestionaledellaFondazione;-promuoveicontattielerelazionianchedicarattereinternazionale volte ad affermare e a qualificare laFondazionenelraggiungimentodegliscopiistituzio-nali;-firmatuttigliattidellaFondazione;-predisponeloschemadibilancio;-proponealConsiglioleeventualimodifichestatu-tarie;- dà impulso ed esercita le attività rappresentativedellecategoriedegliarchitettiedegliingegneriliberiprofessionisti,sviluppandoirapportiedinterloquen-docon tutte leautoritàpubblichepresso lequalièpossibilee/onecessariopromuovereetutelarelafi-guradell’architettoedell’ingegnerechesvolgonolaliberaprofessioneinformaesclusiva;-sorvegliailbuonandamentodellaFondazione,cural’osservanzadellostatutoe l’esecuzionedelledeli-beredelConsiglioDirettivo.IlPresidentepuòdelegaretalicompitiadunoopiùmembridelConsiglioDirettivo.Art. 20 - COLLEGIO DEI REVISORI

Il Collegio dei Revisori è composto da tremembrieffettivi e due supplenti nominati dal Consiglio Di-rettivofrapersonedielevataprofessionalitàiscrittenell’Albodeirevisoricontabili.IlCollegiodeiRevisori dura in carica tre anni, finoall’approvazione del bilancio di esercizio del terzoannodelloromandato,edèrieleggibile.IlCollegiodeiRevisorieleggealsuointernounPre-sidente tra i candidatipropostidaiNuoviSociFon-

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datori.QualoranonabbianoaderitoallaFondazioneNuovi Soci Fondatori il Presidente sarà eletto tra icandidatipropostidaINARCASSA.Il Collegio dei Revisori vigila sulla gestione eco-nomico-finanziaria della Fondazione, accertandolaregolaretenutadellescritturecontabili,esami-nandolepropostedibilanciopreventivoeconsun-tivo,esprimendoilpropriopareretramiteredazio-nediappositerelazioni,edeffettualeverifichedicassa.Delle riunioni viene redatto apposito verbale sotto-scrittodalpresidenteedal segretariodella riunio-ne.I componenti del Collegio dei Revisori partecipanoalle riunioni del Consiglio Direttivo senza diritto divoto e senza rilevareai fini della costituzionedellamaggioranza.Art. 21 - RECESSO ED ESCLUSIONE

I Nuovi Soci Fondatori, gli Aderenti e i SostenitoripossonoinognimomentorecederedallaFondazio-ne, fermo restando il doveredi adempimentodelleobbligazioniassunte.Talerecessoavràefficaciaalloscaderedell’annoso-lareincuivieneesercitato.INuovi Soci Fondatori non possono essere esclusidalla Fondazione, tranne nel caso in cui agiscanocontrogli interessidellaFondazionestessa,oppurecompianoattigravementelesividegliinteressiede-gliscopidellaFondazione.L’esclusionedelNuovoSocioFondatoredeveesseredeliberataconilvotofavorevoledialmenol’80%(ot-tantapercento)delConsiglioDirettivo.L’esclusionediunAderenterichiedeilvotofavore-voledellamaggioranzadeicomponentidelConsi-glioDirettivoepuòesserepropostaincasodigra-vee reiterato inadempimentodegliobblighiedeidoverinascentidalpresentestatutoopercondottaincompatibileconlefinalitàdellaFondazione.L’esclusionediunSostenitoreèdeliberataconlamaggioranzasemplicedelConsiglioDirettivo.Perlepersonegiuridichel’esclusioneavràluogoan-cheacagionedi:•trasformazione,fusioneescissione;•estinzionedell’ente;•messainliquidazionedell’ente;

•fallimentooaperturadiprocedureconcorsuali.IlFondatorepromotorenonpuòinalcuncasoessereesclusodallaFondazione.Art. 22 - LIBRI SOCIALI E REGISTRI CONTABILI

IlibrisocialiediregistricontabilichelaFondazionedevetenere,fattisalvialtriregistrilacuitenutaèri-chiestaobbligatoriamentedallalegge,sono:1)LibrodeiverbalidelConsiglioDirettivo;2)LibrodeiverbalidelCollegiodeiRevisori;3)Librogiornaledellacontabilitàsociale;4)Librodegliinventari.Tali libridevonoesserenumerati, timbratie firmatidalPresidenteinognipagina.Art. 23 - ESTINZIONE DELLA FONDAZIONE

In caso di esaurimento degli scopi della Fondazio-ne o di impossibilità di attuarli, nonché in caso diestinzionedellaFondazionepercausadeterminata,ilConsiglioDirettivo,conlamaggioranzadidueterzideicomponentiilConsiglio,deliberaloscioglimentodellaFondazioneelasuamessainliquidazioneno-minandodaunoatreliquidatoriedeterminandoneipoteri.Esaurita la liquidazione, ilpatrimonioresiduodellaFondazionesaràdevolutoadaltre fondazionioentiaventi finalità analoghe, salvo diversa destinazioneimpostadallalegge.Art. 24 - NORMA DI RINVIO

Perquantononespressamenteprevistonelpresentestatuto si applicano le normedel codice civile e lenormedileggevigentiinmateria.Art. 25 - NORMA TRANSITORIA

Gli organi della Fondazione potranno immediata-mente e validamente operare nella composizionedeterminatadalPromotoreFondatoreinsedediattocostitutivo e verranno successivamente eventual-menteintegrati.Icomponentidegliorganiintaleprimacomposizioneresterannoincaricafinoall’approvazionedelbilanciodelterzoeserciziosuccessivoallaloronomina.

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M O D U L O D I A D E S I O N E S O C I S O S T E N I T O R I

Il sottoscritto

Arch. / Ing. Cognome _______________________________________________________

Nome ____________________________________________________ Sesso (M / F)

Data e luogo di nascita _______________________________________________________

Codice Fiscale ______________________________________________________________

Matricola Inarcassa ___________________________

Estremi documento di identità __________________________________________________

Indirizzo ____________________________________________________ Civico _________

Città ________________________________________ CAP ____________ Prov _________

e-mail______________________________________________________________________

Tel _______________________________ Tel. Cellulare _____________________________

chiede di aderire in qualità di Socio Sostenitore alla Fondazione Architetti e Ingegneri Liberi Professionisti Iscritti a Inarcassa

00199 ROMA, Via Salaria 229 (di seguito Fondazione).

A tal fine dichiara

• di aver letto e di accettare lo Statuto della Fondazione; • di essere iscritto ad Inarcassa (condizione necessaria per l’adesione alla Fondazione ai sensi

dell’art. 13 dello Statuto); • di aver letto e di accettare la Privacy Policy della Fondazione contenente l’informativa sul

trattamento dei dati personali;• di essere consapevole che l’accesso all’area riservata del sito www.fondazionearching.it

avverrà con le mie credenziali di autenticazione a Inarcassa Online (IOL) e pertanto autorizzo sin d’ora Inarcassa a trasferire alla Fondazione i dati contenuti nei moduli di adesione ad Inarcassa Online;

• di essere consapevole che l’adesione si perfezionerà con la verifica, da parte della Fondazione, dei requisiti e con il ricevimento del pagamento;

• di aver effettuato il versamento del contributo di adesione 2012 di 12 € mediante:

BONIFICO BANCARIO (IBAN IT09E0569603211000008307X66) RIMESSA DIRETTA nelle mani del Signor ………………………………………………….

Data ___________________ firma ___________________________________________ Compilare il modulo di adesione e inviarlo - insieme alla ricevuta del pagamento - via mail alla casella [email protected], o al fax n. 06 85274560

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Il Consiglio di AmministrazioneRiunionidel26luglio,12e20settembre2012

Patrimonio immobiliareAutorizzatalacommessaperlariqualificazionedelfabbricato indicatocome“exufficidicantiere” fa-cente parte del complesso immobiliare in Roma,Via Po civici nn.11/13/15, delegando il vice Presi-denteatuttigliadempimentiinerentieconseguen-ti finoalcompletamentodei lavorienei limitidelbudgetdispesa.

Pervenutauna sola offerta economica, non in lineaconquantorichiesto,relativaallavenditadell’immo-bilesitoinMilano,CorsodiPortaVigentinann.52-54.

IlConsigliodiAmministrazione,•vistoilPianotriennalediinvestimento2012-2014approvatocondecretointerministerialedel31mag-gio2012;•vistoilBilanciodiprevisioneperl’anno2012ap-provatodalComitatoNazionaledeiDelegatinellaadunanzadel24e25novembre2011;deliberalapubblicazionedimanifestazionidiinte-resse per raccogliere offerte dalmercato sui se-guentiimmobili:•Novara-ViaG.Cesaren.153/155-ViaM.S.Ga-brielen.25;•Padova-ViaT.Aspettin.101/105-GalleriaGal-lucci;•Roma-ViaGiustin.13;•Roma-ViaRavàn.150-Castiglionen.59;•Isernia-CorsoGaribaldin.15;•Vicenza-ViaVecchiaFerrieran.50;•Udine-ViaCaccian.17;•Segrate-ViaCassanesen.224;•CernuscosulNaviglio-ViaTorinon.25ed.D;•Brescia-ViaOrzinuovin.111.

Attività Organi Collegiali a cura di Nicola Caccavale

i rna C ASSAEsito commissione eventi alluvionaliErogaticontributireversibili,darestituireintegral-mentesenzaaggraviodiinteressi,a6associatiin-teressatidaglieventialluvionalideimesidiottobreenovembre2011,occorsinelleprovincediLaSpe-zia,MassaCarraraeMessina,perunimportototalepariaeuro104.700,00.

Sisma del 20 e 29 maggio 2012 in Emilia RomagnaIlCda, viste le istanzepresentatedaiprofessioni-sti colpiti dagli eventi sismici del 20 e 29maggio2012chehannointeressatoleprovincediBologna,Ferrara,Mantova,Modena, Reggio Emilia e Rovi-go, nomina una “commissione calamità naturali”per l’esame delle domande pervenute compostadall’Arch.GianfrancoAgostinettoedall’Ing.NicolaCaccavale.IlCda, vista la leggen.122dell’1agosto2012diconversioneconmodificazionideldecreto legge6giugno2012n.74,deliberalasospensionedelversamentodeicontributiinscadenzanelperio-do tra il 20maggioed il 30novembre2012edidifferire al 30 novembre 2012 il termine per lapresentazione della comunicazione obbligatoriadeiredditidell’anno2011,pertuttigliiscritti,noniscrittiepensionatidiInarcassaresidentiovveroaventi la sede operativa nelle province di Bolo-gna,Ferrara,Mantova,Modena,ReggioEmiliaeRovigointeressatidaglieventisismicidel20e29maggio2012.

Emergenza umanitaria nell’isola di LampedusaIl Cda• vista la richesta di un associato residentenell’isola di Lampedusa interessata dall’emer-genza umanitaria conseguente all’ecceziona-le afflusso di cittadini appartenenti ai Paesi delNordAfrica;•vistal’OPCMn.3947del16/06/2011;•vistalalegge15/07/2011n.111diconversionedel

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Attività organi collegiali

decretolegge06/07/2011n.98;•vstalaleggen.135del07/08/2012diconversionedeld.l.n.95del06/07/2012;accoglie l’istanza di sospensione del pagamentodellacontribuzionedovutanelperiodo16/06/2011-30/06/2012edestendetaleagevolazioneancheaglialtrisoggettirientrantinellecitateordinanzeede-cretilegge.

Elezioni suppletive DelegatiAseguitodellacessazionedallacaricadeiDelega-ti arch. Giulio Pieroni per la provincia di Perugia,arch.AngeloRaffaeleGalli per laprovinciadi Ta-rantoeing.MaurizioDorigoVianiperlaprovinciadiRimini,vengonoindetteaisensidell’art.12,comma7delloStatutolerelativeelezionisuppletiveperilquinquennio2010-2015ecostituitiiseguentiseggielettorali:•perlaelezionedelDelegatoArchitettodellapro-vinciadiTarantopressolostudiodelNotaioRiccar-doFrascolla;•perlaelezionedelDelegatoArchitettodellapro-vinciadiPerugiapressolostudionotarileAlberti&

Palma;•perlaelezionedelDele-gatoIngegneredellapro-vinciadiRiminipresso lostudio del Notaio Dome-nicoGuastamacchia.VistoilRegolamentosul-le modalità di votazionesonostatealtresìconva-lidate le candidature deiprofessionisti di seguitoriportati:ProvinciadiPerugia:•Arch.ElisaCastroBal-do;• Arch. Massimo Bastia-ni;•Arch.AnnaTiniBrunoz-zi;•Arch.PaoloEsposito;• Arch. Andrea Matco-vich;• Arch. Giancarlo Par-tenzi;

•Arch.CarloSalucci;•Arch.FaustoSavini.ProvinciadiTaranto:•Arch.FrancescoPetrera;•Arch.VincenzoSalamina;•Arch.PierGiuseppeVallauri.ProvinciadiRimini:•Ing.FrancoCarlotti;•Ing.GiuseppeLazzari.

Gestione separata dipendenti presso InarcassaPresoattochesonopervenuterichiestedapar-tedialcuniordiniprovincialidiistituzionediuna“gestioneseparatapressoInarcassa”,sidàman-dato all’Ufficio studi e ricerche di Inarcassa dipredisporre uno studio dettagliato, rimandandoladecisionefinalealComitatoNazionaledeiDe-legati.

Customer SatisfactionAvviatoilprogetto“CustomerSatisfaction”,compre-sonegliobiettivistrategici2012-2014diInarcassa,finalizzatoamisurarelapercezionedegliassociati

Souto De Moura. Sketch of Windows, 2012 Courtesy Souto De Moura Architects

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i rna C ASSAAttività organi collegiali

suiservizierogatidaInarcassaequantificarneilli-vellodisoddisfazionecomplessivoperilcontrollo,monitoraggio e gestione delle attività istituzionalidell’Ente.

Bilancio Tecnico al 31-12-2011IlConsigliodiAmministrazione,• visto l’art. 24, c. 24,deldecreto legge201/2011(convertitonellalegge214/2011esuccessivemodi-ficheedintegrazioni),cheprevede,perglientieleformegestoriedicuialdecretolegislativo509/1994ealdecretolegislativo103/1996,l’adozionedimi-sure volte ad assicurare l’equilibrio tra entratecontributiveespeseperprestazionipensionistichesecondobilancitecniciattuarialiriferitiadunarcotemporaledicinquantaanni;•vistalapropriadeliberazionedel15-16dicembre2011conlaqualeèstatoaffidatoaunostudioat-tuarialel’incaricoperlaredazionedelbilanciotec-nicodiInarcassa,inrelazioneaquantodisciplinatodalsuddettoart.24,comma24;•vistal’approvazionedapartedelComitatoNazio-naledeiDelegatidelnuovoRegolamentoGeneralePrevidenza2012nelcorsodell’adunanzadel18-19-20/07/2012;delibera di ritenere formato il Bilancio Tecnico diInarcassa al 31/12/2011 ai sensi del decreto in-terministerialedel29/11/2007,sianella versioneanormativavigentesianelnuovoquadroconse-guente all’approvazione del nuovo RegolamentoGenerale Previdenza 2012; di inviare il BilancioTecnico al 31/12/2011 ai ministeri vigilanti pergli adempimenti conseguenti al comma 24, art.24della legge214/2011;dipresentare ilBilancioTecnico al 31/12/2011 al Comitato Nazionale deiDelegati.

Spending reviewIlConsigliodiAmministrazione,•alla lucedelle recentidisposizioni inmateriadiriduzionedeicostidell’apparatoamministrativoedicontenimentodellaspesapubblicadicuialdecretoleggen.95/2012trasformatoinleggen.135del7agosto2012;•inconsiderazionedell’attrazionedellecassepro-fessionalitraidestinataridellanorma;delibera di prendere atto della normativa di cui

inpremessasiasottoilprofilodelcontenimentodellaspesasiainrelazioneall’obbligodiriversa-mentodicuiall’art.8c.3delD.L.n.95/2012,fattesalveleopportuneazioniinsedediautotutelaedeventualmenteancheinsedegiudiziale;diridur-re laspesanel2012per i “consumi intermedi”,nellamisuradel5%;dicomunicaretaledecurta-zionealledirezioni interne interessateper lari-duzionedelbudgetresiduo2012dicompetenza;didelegareilDirettoreGeneraleall’eventualedi-versadeterminazionedell’importodaversarealloStatoedalleconseguentivariazionidaapportareallariduzionedispesa2012,inapplicazionedellaleggen.135/2012,entroil30settembrep.v..

Asset Allocation Strategica 2013Il CdA, ritenuto di ridurre il profilo rischio/rendi-mento,deliberadiproporrealComitatoNazionaledei Delegati la nuova Asset Allocation StrategicaTendenzialenellamisuradi:1.immobili-22,5%dell’interopatrimonio;2.monetario-2%dell’interopatrimonio;3.obbligazioni-48,5%dell’interopatrimonio;4.azioni-15,5%dell’interopatrimonio;5.alternativi-11,5%dell’interopatrimonio;Confermato:•ildeltadioscillazioneperl’AssetAllocationTatticain5puntipercentualirispettoaquelledefiniteperciascunaclasse,confacoltàdiflessibilità,legataadeventinegatividimercato,finalizzataaconseguiremaggioreprudenza;•possibilitàdiinvestimentoinsocietànonquotateutiliallaprofessione.IlComitatoNazionaledeiDelegati,nell’adunanzadel l’11 e 12 ottobre 2012, ha approvato l’AssetAllocation Strategica dell’Associazione per l’an-no2013con288voti favorevoli,97contrarie32astenuti.

Sostegno alla professionePreso atto, sulla base dei rendiconti forniti dallaBancaPopolarediSondrioal6luglio2012,chelasommaresiduadai350000,00euroadisposizioneper il2012,conparticolareriferimentoai “finan-ziamentionline3%”,nonrisultasufficienteaco-prireleistanzepervenute,ilCdadeliberadidesti-nareallavoce“finanziamenti”altrieuro65.000,00

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Attività organi collegiali

a valeresullasommagiàstanziataabudgetperil “Sostegno alla professione 2012” pari a euro615.000,00.

IlConsigliodiAmministrazione,• vista la propria precedente deliberazione percostituireunfondodigaranziaaserviziodeipre-stiti d’onore riservati ai giovani associati, nonconcedibili dall’istituto di credito permancanzadimerito di credito (carenzadei requisiti reddi-tuali minimi) non derivante da problematicheconseguenti a situazioni patologiche sul credito(centralerischi);• preso atto chedaunesameeffettuato dall’isti-tutodicreditonell’ultimobiennioèemersocheunnumerononelevatodi giovani associati riesceadaccederealfondodigaranzia;deliberadi incrementare l’entitàdel fondodiga-ranzia,daeuro53.600,00adeuro120.000,00,at-tingendo dalla somma accantonata pari a euro214.000,00 nell’ambito del sostegno alla profes-sione2009.

Attività di promozione e sviluppo dell’esercizio della libera professioneIlCdA,•vistoilRegolamentodiattuazionedell’art.3,com-ma5delloStatutoche,nell’ambitodelprogram-maannualedelleattivitàrelativealsostegnoalla

professioneprevedecheilComitatoNazionaledeiDelegati,neldefinireicriteriacuideveuniformar-sil’amministrazionediInarcassa,individuileatti-vità di promozione e sviluppo dell’esercizio dellaliberaprofessionepergliassociatiadInarcassa;• considerato che l’importodadestinarealle at-tivitàdipromozioneesviluppodell’eserciziodellaliberaprofessione,compatibilmenteconledisponi-bilitàdibilancio,nonpuòeccederelo0,34%delget-titodelcontributointegrativorisultantedall’ultimobilancioconsuntivoapprovato”,ovvero,peril2013,640.000euro;•consideratiirisultaticonseguitidalleiniziativere-lativeaifinanziamentinelcorsodegliultimianni;•vistaladeliberazioneadottatadalComitatoNa-zionaledeiDelegatinellariunionedel23e24giu-gnogiugno2011perapprovareilprogettoesecutivodellaFondazioneperilsostegnoallaliberaprofes-sione;deliberadiproporrealComitatoNazionaledeiDe-legatileseguentiattivitàdipromozioneesviluppodell’eserciziodellaliberaprofessione:•contribuzioneafavoredellaFondazioneArchitettied Ingegneri Liberi Professionisti iscritti ad Inar-cassa;•finanziamento:-prestitid’onoreaigiovaniiscritticonetàinferioreai35anniealleprofessionistemadridifigliinetàprescolareoscolarefinoall’etàdell’obbligo;

Eataly Alti Cibi. Negozio Blu Architetti Associati, Torino, 2007. Sezione

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i rna C ASSAAttività organi collegiali

-finanziamentiagevolatiagliassociati.LadeliberadelCdAvieneapprovatadalCNDnellariunionedel’11e12ottobrecon235votiafavore,77voticontrarie39votiastenuti.

Convenzione INPS - Inarcassa per l’accesso al Ca-sellario Lavoratori AttiviIlConsigliodiAmministrazione,• vista la leggen. 243 del 23 agosto 2004 di isti-tuzionepressol’INPSdelCasellariocentraledelleposizioniprevidenzialiattiveperlaraccolta,lacon-servazioneelagestionedeidatiedellealtreinfor-mazionirelativeagliiscritti;•ritenutonecessarioprocedereallasottoscrizionedellaconvenzioneconl’INPS;autorizza il Presidente alla sottoscrizione dellaconvenzioneconl’INPSperl’accessoalcasellariodeilavoratoriattivi.

Banca Dati Nazionale e art. 38 Codice degli AppaltiIlConsigliodiAmministrazione,•vista la leggedistabilità2012nellaparte incuisanciscecheleinformazionirelativeallaregolaritàcontributivasonoacquisited’ufficio;•vistalalegge35/12diconversionedeldecretoleggen.5del9febbraio2012perlaquale,dal1°gennaio2013, ladocumentazionecomprovante ilpossessodeirequisitidicaratteregenerale,tecni-co-organizzativo ed economico-finanziario per lapartecipazionealleprocedurediaffidamentodellegareèacquisitapressolaBancadatinazionaledeicontrattipubblici,istituitapressolaA.V.C.P.;•vistoildecretodelministerodellavorodel24ot-tobre2007,relativamenteallecausenonostativealrilasciodelDURC;deliberadoversiidentificare,nelrilasciodelcer-tificatodiregolaritàcontributiva,ilvalorenonsu-perioreadeuro100quale limitedigravitànellaverificadegliimportiscaduti;doversiconsidera-re, allo stesso fine, l’assenza della dichiarazio-nerelativaalredditoprofessionaleedalvolumed’affariqualeinadempienzagrave;doversiconsi-derareregolarel’associatocheabbiapresentato,pergliimporticherisultasseroscaduti,unricor-soamministrativoogiurisdizionaleancorapen-dentealladatadellarichiestadicertificazionediregolarità.

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Convenzione INAIL-Inarcassa – nomina nuovo sa-nitario di fiduciaIlCdA•vistoilRegolamentoperl’accertamentodell’ina-bilitàeinabilità;• vista la convenzione sottoscritta con l’INAIL indata25giugno2012intemadiaccertamentomedi-colegaledellostatodiinabilitàeinvalidità,nonchédello stato di inabilità temporanea assoluta degliiscrittiadInarcassa;deliberadinominarenelruolodiSanitariodifiduciadiInarcassailmedicoconvalidatorecentraleINAILDott.PatrizioRossie,qualesuosostituto, ilDott.LuigiCalandriello.

La Giunta EsecutivaRiunionidel27luglio,30agostoe21settembre2012

Prestazioni previdenzialiNelperiodo luglio-settembre2012 laGiuntaEse-cutivahaliquidatoinfavoredeiprofessionistiedeisuperstiti interessati 11 pensioni di inabilità, 18pensionidiinvalidità,211pensionidivecchiaia,112pensionidianzianità,164prestazioniprevidenzialicontributive,28pensioniaisuperstiti,52pensionidireversibilità,perunonerecomplessivomensilepariaeuro916.380,14.Inoltre,haliquidato10pensionidatotalizzazionedicui4divecchiaia,1aisuperstiti,4dianzianitàe1di reversibilità,perunonerecomplessivomensiledieuro7.992,28.Ha liquidato 8 pensioni di reversibilità di renditavitalizia per un onere complessivomensile pari aeuro106,61.

Inabilità temporaneaNel periodo ha liquidato 49 indennità per inabili-tàtemporaneaperunaspesacomplessivadieuro197.690,99.

Iscrizioni e indennità di maternitàSemprenelperiodosonostati iscritti a Inarcassa3.183nuoviprofessionistiesonostateliquidate702indennitàdimaternitàperunimportocomplessivopariaeuro4.000.494,43.

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Spazio apertoa cura di Mauro di Martino

Spazio aperto

Società cooperative

Inqualitàdiamministratoreunicodiunasocietàco-operativacompostadaseisoci,dicuidueingegneri,duearchitetti,ungeologoedundottoreinscienzepolitiche,chiedo inqualecategoriaè inquadrabilelasocietàeaqualiadempimentisiamotenutineiconfrontidiInarcassa.

IlquesitotrovarispostanellaDisciplinadellesocie-tàcooperative(art.24,c.IV,Legge18/04/2005n.62eart.90,c.2,D.Lgs.12/04/2006n.163).LacomposizionedellacompaginesocialedellaCo-operativadescrittanellaletteraèinquadrabilenel-lacategoriadellesocietàdiingegneriadicuiall’art.90c.2lett.b)D.Lgs.163/2006.L’inquadramento della cooperativa tra le “societàdi professionisti” o tra le “società di ingegneria”,comportadegliobblighi,neiconfrontidiInarcassadiversi che, nel caso della società cooperativa diprofessionisti,assumonorisvoltiprevidenzialiperisingolisoci.Lesocietàcooperativechehannoperoggettosocialestudidifattibilità,ricerche,consu-lenze,progettazioniodirezionedilavori,valutazionidicongruità tecnico-economicaostudidi impattoambientale,siqualificanocome“societàdiprofes-sionisti”secostituiteesclusivamentetraprofessio-nistiiscrittinegliappositialbiprevistidairispettiviordinamentiprofessionali.Nelcasoincuiallorointernosonopresentianchesoci non professionisti (pertanto sono compostenon esclusivamente da soci iscritti negli appositiAlbi Professionali) si qualificano come “società diingegneria”.Ladisposizionedecorredal12.05.2005,datadientratainvigoredellaleggen.62/05.Sia le“societàdiprofessionisti”che le“societàdiingegneria” sono tenute ad assoggettare le pro-

prie prestazioni professionali alla maggiorazionecontributiva del 4% e a comunicare annualmenteaInarcassailvolumediaffariprodotto.Tuttavia,aseconda che si tratti di un tipo o dell’altro di so-cietà,siverificanoconseguenzediverse interminicontributivi.Infatti le “società di professionisti” per espressadisposizionenormativasonoassimilatealleasso-ciazioniprofessionalieconseguentementeisingolisoci ingegneriedarchitetti sonotenutialla iscri-zioneaInarcassa,devonoversarelacontribuzionesoggettiva e devono singolarmente versare diret-tamente il contributo integrativo, poiché l’obbligodellacontribuzionesussisteunicamenteincapoalsingolosocioproquotadi partecipazionealla so-cietà.Nelcasodi”societàdiingegneria”invece,inquali-tàdipersonagiuridica,sonotenutealversamentodelcontributointegrativonellasuainterezzacomesocietà,mentrel’appartenenzaallasocietànonco-stituiscetitolo,perilsingolosocio,all’iscrizioneadInarcassa.

Libero professionista o dipendente?

Avreibisognodialcunichiarimentisuunmiopossi-bilepassaggiodallostatoattualedidipendenteconversamentiall’InpsGestioneSeparata,allostatodiliberoprofessionistaconversamentiadInarcassa.La mia situazione attuale è la seguente: iscrittoall’Ordinedegliingegneri,lavorodipendente,noninpossessodipartitaIVA.Situazionecontributiva:inpassatoholavoratoperun’aziendacomedipendenteversando icontributiall’Inpsperuntotaledicirca2anni.Attualmente,lavoroperun’altraazienda,icontributisonoversatiall’InpsGestioneSeparataperuntotale,al15mag-

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i rna C ASSASpazio aperto

gio2013,di3anni.Domanda:qualoradecidessidiavviarelaliberaprofessione,qualisonolemodalitàperaccumularegliannidaInpsversoInarcassaedaInpsG.S.versoInarcassa?Cisonodellelimita-zioniperciòcheriguardailnumerodianniversati?Inparticolaremiparediaverletto,cheper icon-tributiall’InpsG.S.sononecessarialmeno3anni.Quindi mi conviene aspettare fino al 15 maggio2013primadipassareadInarcassa?CisonoaltrepossibilisoluzionipericontributiInpsG.S.inferioria3anni?Mentreperquelliversatiall’Inpsnondo-vrebberoesserciproblemi.

Ing.MarioStiffi

L’iscrizioneadInarcassaèobbligatoriapertuttigliingegneri e gli architetti che esercitano la liberaprofessioneconcaratteredicontinuitàedèadessiesclusivamenteriservata.Ai fini dell’iscrizione è necessario che gli inge-gneri o architetti siano contemporaneamenteiscrittiall’Albo,noniscrittiaformediprevidenzaobbligatorieindipendenzadiunrapportodilavo-rosubordinatoocomunquealtraattivitàeserci-tataeinfineinpossessodipartitaI.V.A.Quindinelcasoincuiilcol-legadovesseaprirelapar-tita IVA e cessare l’attivitàdi lavoro dipendente devedarne comunicazione adInarcassaindicandoledateesattenellequalitalicirco-stanzesisianoverificate.Attualmente il periodo diiscrizione e contribuzioneallaGestioneSeparataInpsnonrisultaricongiungibileaperiodiprevidenzialipressoaltregestioni,mentreperilperiodo contributivo pres-so l’Inps come lavoratoredipendente si può richie-dere la ricongiunzione deiperiodi inviando, una voltaformalizzatal’iscrizione,ladomanda di ricongiunzio-ne.

L’iscrizione

Volevosaperese,avendounrapportodilavorodi-pendente all’estero, sono obbligato all’iscrizioneInarcassa. Incaso dicancellazionedell’iscrizioneda Inarcassa che accade ai contributi versati? Incaso di successiva reiscrizione a Inarcassa qualicontribuitivengonoutilizzatiperilcalcolodellapensione?

Unprofessionistadipendente

Unrapportodilavorosubordinatoall’esteroesclu-dedall’iscrizioneaInarcassa;quindiilcollegado-vrà dichiarare con autocertificazione o documen-tareall’Associazioneladataesattadi iniziodi talerapporto,indicandoladenominazionedeldatoredilavoroedovràeffettuareanalogacomunicazioneincasodicessazionedelrapportoperlaconseguentereiscrizione.Tutti i periodi di iscrizione anche discontinui adInarcassaverrannosommatiperilcalcolodellasuaanzianitàcontributiva.

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SCHAUM/SHIEH. Abaut Face 2, Process models, 2012. Foto SCHAUM/SHIEH

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i rna C ASSALa voce dei sindacati

Dai Sindacati

Bruno Gabbiani, presidenteALA Assoarchi-tetti

Riforma delle professioni: forma e sostanzaCriticheallariformainmateriadiprofessionire-golamentate targata Severino sono arrivate datutte le componenti delle professioni, anche seconmotivazionidifferenti.Dapartenostradobbiamoaggiungereche lari-formatralasciad’occuparsidelfondamentofidu-ciariodel rapporto traprofessionistaecommit-tente,avvicinandoancorpiùilruoloprofessionalealla fornituradiservizicommerciali. Inoltrenonintroduce le condizioni di contorno, nelle qualila qualità del prodotto (l’architettura nel nostrocaso)puòessereeffettivamenteespressa.

Inoltre, invece di riservare gli albi ai soli liberiprofessionistied’integrareillororuoloconquellodeiRUP,magaririservandoquestoaisolidipen-denti pubblici, la ‘’Severino’’ introduce confuseformuledigestionedegliordini,chemescoleran-no funzioninotarili, come la tenutadegli albi, aquellegiurisdizionali:ipotizzared’affidarelade-ontologiaaicandidatinonelettineiconsiglidegliordinisignificaignorarecheleelezioniavvengonospessoconlistecontrapposte,chehannosignifi-cati “politici”. Infine, completamente ignorato iltemadellavoro,deiconcorsi,dellatrasparenza.Ma il Governo sarà incoraggiato ad un ripensa-mento,anchedall’inaspettatabocciaturadelD.L.del 15 giugno, da parte del Consiglio di Stato,cheesprimeunparerefavorevolesullasceltadi

Angelini Farmaceutica. Centro Direzionale, Studio Transit ed Enzo Pinci. Roma

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emanareununicoregolamentopertuttelepro-fessioni (escluse quelle sanitarie) e sul criteriogeneralechedovràinformarelescelteinterpre-tative: “gliordinamentiprofessionalidevonoga-rantirechel’eserciziodell’attivitàrispondasenzaeccezioni ai principi di libera concorrenza, allapresenzadiffusadeiprofessionistisututtoilter-ritorionazionale,alladifferenziazioneepluralitàdi offerta chegarantisca l’effettiva possibilità disceltadegliutentinell’ambitodellapiùampiain-formazionerelativamenteaiserviziofferti”.Ma ilmedesimoconsiglioesprime invecemoltecritichesullealtremisure:accessoedeserciziodell’attivitàprofessionale(art.2);albounicona-zionale(art.3);principidiliberaconcorrenzaedipubblicitàinformativa(art.4);assicurazionepro-fessionale (art. 5); norme per il conseguimentodel tirocinio obbligatorio per l’accesso alle pro-fessioni (art. 6); criteri per la formazione conti-nua del professionista (art. 7); incompatibilitàdell’attività professionale con le attività che nepregiudicano l’autonomiae indipendenzadigiu-dizio, intellettualee tecnico (art.8);disposizionisul procedimento disciplinare delle professioniregolamentate(art.9).

Pietro Bernacon-sigliere nazionaleInarsind

Meglio un uovo oggi che la gallina domani?In questo anticodilemma il suc-co della riformaprevidenziale conl’adozione del si-stema a riparti-zionecontributiva,Inarcassahaprov-vedutoadaggior-nare il suostatu-to ed ha adottatouna riforma pre-videnzialeinlineacon le indicazionidella legge di ri-

forma. Non si tratta di un cambiamento limitatoall’adozionediunmetododicalcolodellapensione.Ilsuccodellariforma,aldilàdegliaspettispecificiesenzascendereneiparticolaritecnici,chelaren-donoequilibrataedunqueequaanchenegliaspettisolidaristici,ponel’esigenzadiunarevisionestrut-turaleanchedell’eserciziodellaprofessione.L’in-troduzionediunsistemaaripartizionecontributivarichiedediporrel’accentosuaspetticheconilsi-stemaaripartizioneretributivarestavanorelegatiinsecondopiano.Succintamentecerchiamodielen-carnealcuni. Innanzi tutto l’etàmediadi ingressonellaprofessione.Ildato,aggiornatoal2011,indicaun’etàmedia di primo ingresso nel sistema pre-videnzialedellaprofessionedicirca trentaanni. Ilsistemabasatosullaripartizioneretributivapreve-devaunamediadeiredditipercui,purentrandoatardaetà,l’ingegnereol’architettoliberoprofessio-nistaavevaachefareconunsistemapensionisti-cochegliconsentivadiavereunapensioneconuntassodisostituzionecomunqueaccettabileecorre-latocoisuoiredditi,cioèconilsuostiledivita.Conl’adozionedelsistemaaripartizionecontributivauningressoa trent’anni nonèpiù tollerabile, poichénonesistetecnicamenteiltempopercostruireun

Dai Sindacati

MVRDV, Perspective of the room surrounding projection flat. Courtesy MVRDV

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i rna C ASSADai Sindacati

montante che consenta dimantenereun tassodisostituzione tale da essere sicuramente ritenutoaccettabile.Ciò implical’obbligodi lavorarefinoatardeetà,chediventanoproblematichepercausenaturalienonfacilmentecompatibiliconlecondi-zioniambientali in cui si svolge laprofessione. Inaltritermini,sirendenecessariaunarapidaestrut-turalerevisionedell’organizzazionedelladidattica,nonsolouniversitaria,conlaqualesiarriviallalau-reainingegneriaoinarchitetturaaun’etàtaledapermetterel’ingressoa24annienonpiùa30.Unaltroelementosucuiènecessarioporremassimaattenzionesonoiterminidipagamento.Poichégliingegneriegliarchitettiliberiprofessionistiopera-noconunacontabilitàpercassa,vasubitochiaritocheèavvantaggiatochiabbiaunincaricoriscossoinunannodi 20.000euroeunanalogonell’annosuccessivorispettoachiabbiaunincaricobienna-leriscossoalsecondoanno,dipariimportototale,cioè40.000euro. Inaltri termini,con ilsistemaaripartizione contributivameglio un uovo oggi chelagallinadomani!Apartelalievitàdell’assunto,vasottolineatocheilproblemadeipagamentidiventaancorpiùessenzialediquanto lo fosseprima.Unterzo elemento di attenzione, che si accompagnacol secondo, è la necessità non più trascurabiledidisporrediunaprogrammazionedelmercatoequindi,vistodallatodelsingoloprofessionista,del-laprogrammazionedellasuaattività.Tuttoquestoponeconforzalanecessitàdifarpartediunsiste-maassociativosindacalecheforniscaglistrumentiditutelaecontrollodelmercato,dicolloquioconla

PP.AA.econleautoritàpolitiche.Inarsind,metten-doafruttolasuastoriafattadi62annidiattività,haelaboratounapropostadiriformadelsistemaordi-nisticocherisultaconcordeconlariformache,au-tonomamentecomedovevaessereedeverestare,Inarcassahafattoincampoprevidenziale.Ecconeipuntisalienti.Inarsindproponechel'iscrizioneall’Ordinesiari-servataaisoliliberiprofessionistie,insubordine,inunelencoseparato,atuttiglialtrichepotrannoesercitaresoloperglientidiappartenenzasedi-pendenti pubblici, per nessuno, se docenti e perprivatisedipendentidiaziendeprivateesempreprevioconsensodeldatoredilavoro.Inoltre,pro-ponelacreazionediunordineunicoregionale(perridurre il numero e tenere conto della auspicataeliminazione delle province) di architetti e inge-gneri; individuazione di compiti specifici per gliordini,comelatenutadell'alboerilasciodellere-lativecertificazioni;lapartecipazioneallanominadellecommissionideontologicheregionali(noninmodo esclusivo); la valutazione e validazione deiprogrammidi formazionechedovrebberoesseretenutidaentiterzi.Laformazionedovrebbeesse-recomunquefacoltativaperlasempliceiscrizioneall’ordine e potrebbe essere invece obbligatoriaperl’iscrizionevolontariaalleassociazioniditipotecnico-culturale.Inconclusione,iliberiprofessionistihannobisognoalpiùprestodiunariformavera,coraggiosaere-almenteinnovativaconnormechesnelliscanol'ec-cessodellaburocraziaesianoingradodiesaltare

la qualità deiprofessionisti,chedevonoognigiornofareicon-ti con una con-correnzaferoce,aumentatadopol'abolizione deiminimi tariffarima che in re-altà è sempreesistita a causadel ‘sovraffolla-mento’ in tutti isettori”.Grafon Architectes - Paulo Mendes da Rocha. Foto Castelli

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Itineraria cura di Paolo Caggiano

Argomenti Luigi Carlo Daneri e Genova

LuigiCarloDanerièunarchitettoeingegnerechenelpropriomestierehasaputotrarrelateoriadall’artedelcostruire.Èattraversolaconoscenzatecnicaelasen-sibilitànell’usodeimateriali,estremamenteeterogenei,chesviluppaunsingolarelinguaggio,allacciandosialclassicismoritrovatodiunMovimentoModerno,neisuoiprimilavorieadunalinearitàprofessionaleediricerca,nellasuafasepiùmatura.FormatosiconiCIAM,testimoniadiavercompresolalezione:facciatalibera,pilotis,cementoa vista.Unapeculiaritàdellasuaproduzionepure l’eticadellaprogetta-zione;ilsuoatteggiamentorimaneimmutatotantochecostruiscalacasapopolarequantolacasadelborghesediturnoeciòèriscontrabiledaitaglidimensionalideglialloggichenonsimodificanomai.Daneriattingeeindividuaifondamentidell’architetturamodernanell’operadiduegrandiautorifrancesidelNovecento,nellatecnicadiAugustPerretenell’espres-sionee teoriarifondatricediLeCorbusier,cuisimanterràcostantemente fedele,nel tentativodiconciliare iproblemidell’architetturaconquellidellaprogrammazioneascalaurbana.Lesueoperemostranounatotaleinfluenzadeisuoireferenticulturali,unaprovocazioneatuttal’attivitàdelRazionalismoeuropeo.QuestopresuppostofasichelafiguradiDaneririmangadeltuttosingolarerispettoalRazionalismoItaliano,conser-vandosianchedopolacadutadelMovimentoneldopoguerra;periodochelovedràriemergereconunvigoresuperioreaqualsiasialtroarchitetto.LuigiCarloDanerioperaall’internodellostessocontesto,laLiguria,unambientenelqualeipostulatidellamodernitàstentanoaradicarsi,applicandosoluzioniprogettualisemprediverseallesuearchitetture,machesirelazionanoognivoltafortementeconilterritoriocheleospita.UnevidenteesempioèrappresentatodallasuaoperaaGenova,quidiseguitoillustratainunabrevemarappresentativasintesi,dovel’architettolavoraadiversescale:dall’architettura-infrastrutturaallascalaurbanaconilcomplessodipiazzaRossetti.Danerisiconcentranellaproget-tazionedell’ediliziaresidenzialepubblica,incuil’elementoricorrenteèilrapportoconl’orientamentodell’edificioeladimensionedirettaaedificareilpaesaggio.Ilsuocontributofondamentaleèstatoquellodiimmaginareun’architetturache“compone”lacittà,favorendoneilprocessodiintegrazionenell’urbanisticainunavisioneorganica,utopica,chesitraducesulpianooperativonellarealizzazionediunitàurbane,veriepropriedifici-cittàcapacidiconcentrareinpocheemergenzeisolatel’interacapacitàinsediativadiunquartiere.

AScuola maternaal quartiereBernabò Brea1950-54Viale Bernabò Brea

con L. Grossi Bianchi e G. Zappa

Un piccolo edificio ca-ratterizzato dallo slitta-mento dei volumi e dallo sfalsamento dei piani delle aule, per confor-marsi all’andamento del terreno.Le aule, autonome l’una dall’altra, si affacciano sulle aree di gioco ester-ne attraverso grandi vetrate. La costruzione dell’architettura avviene, come sempre, attraver-so il rapporto espressivo di ciascun materiale; il calcestruzzo, la pietra locale, il legno, l’intona-co come decoro.

Il felice incontro tra spazio interno e spazio esterno appare in que-sto edificio attraverso quella sorta di “secon-da pelle”, di impalca-tura, nata dall’incontro delle lame orizzontali dei terrazzi ed i mon-tanti verticali. Le at-tenzioni dell’architetto sono concentrate nella sala cinematografica do-ve superfici di soffitti e pareti con particolari inclinazioni e curvature, sono state studiate in funzione dell’acustica.

BCasa condominialee cinema Elios1948-51Via Trento 8

La forma pura del vo-lume cubico, che con-traddistingue questo condominio residenzia-le, cambia consistenza attraverso l’abile uso dei diversi materiali, e dell’alternarsi in faccia-ta dei vuoti e dei pieni.Il monolitico basa-mento, interrotto solo dall’unica forte rien-tranza dell’ingresso, fissa il contatto con il terreno e, tramite lo stacco arretrato del piano primo, trova un rapporto solidale con il volume sovrastante.

CCasa condominiale1953-56Via Fasce 1/a)

FChiesaparrocchiale diS.Marcellino1932-35Via Bolognacon P.L. Nervi

DCasa littoriarionale a Sturla1936-38Piazza Sturla 3, loc. Sturla

La soluzione archi-tettonica di questo piccolo manufatto è imposta dalla situa-zione orografica in cui esso si trova, tipica del territorio genove-se. Dovendo unire due episodi slegati tra loro e posti a quote diffe-renti, il volume unico si scinde in due nuclei, con proprio carattere, connesso alla diversità dei luoghi a cui si rife-riscono: quello inferio-re prende la valenza di basamento, mentre alla quota più elevata un fronte piazza.

Questo episodio te-stimonia l’attrazio-ne per l’architettura della città. La verti-calità dei volumi che, ortogonali tra loro, demarcano e orga-nizzano lo spazio, i tracciati orizzontali dei balconi e delle logge, la linearità dei portici di basamento, le scelte costruttive e distributive, la ricerca cromatica, l’omoge-neità della piazza ed il dialogo con il mare, definiscono una par-te dello spazio urba-no precisa.

ECase alte alla Foce1934-58Piazza Rossetti, Corso Marco-ni, via Rimassa

Una delle opere più note, sorge al centro di un’area risparmia-ta dalla intensa atti-vità edificatoria che interessa il quartiere. La chiesa, a pianta centrale, si relaziona fortemente alle tema-tiche borrominiane ed al senso di memoria collettiva che, tramite il simbolismo del cen-tro, ci rende comune un’idea di spazio per la preghiera. Una rigi-da maglia in modulo di 60 cm, compone l’in-tero complesso, sia in pianta che in alzato.

Bibliografia: S. Barisione, M. Fochessati, G. Franzone, A. Canziani, a cura di, “Architetture in Liguria dagli anni venti agli anni cinquanta”, Milano, Editrice Abitare Segesta 2004 – M. Brandolisio, M. Vido, “Daneri e Genova”, allegato a DOMUS n.718, Milano, Editoriale Domus, Lug/Ago 1990 – Le immagini sono di E. Fossa , T. Suffredini, A. Zuppa. Si ringraziano arch. Enrico Fossa, ing. Tiziano Suffredini e arch. Alessandra Zuppa per la loro preziosa collaborazione.

Il complesso residen-ziale si sviluppa in modo unitario sull’in-tero lotto, con un cri-terio molto simile a quello dell’opera alla Foce. Resta evidente il richiamo storico con i temi della residenza del Movimento Moder-no; la definizione degli spazi comuni nel piano a pilotis, il tipo a corte, l’esposizione a mezzo-giorno, gli spazi privati degli alloggi che si di-latano all’esterno, me-diante ampie vetrate e balconi loggiati.

GComplesso dipalazzine a LidoD’Albaro1952-55Corso Italia 40, Lido D’Albaro

HPalazzo Fassio1949-58Via Varese 2Con G.Goldberg

Questo edificio multi-piano, disposto su un lotto d’angolo, conclude la composizione di un intero isolato nel suo punto più delicato. Il ba-samento, che compren-de i primi due piani fuori terra, è contraddistinto da grandi vetrine e una parete continua di vetro-cemento, che riprende la prima fascia marcapiano del palazzo confinante. Da qui parte il seriale re-ticolo della facciata di sei piani destinati ad uffici.

Il tema di questo blocco per uffici è l’esecuzione della facciata. Il rigore compositivo ha impo-sto alle singole parti di unirsi nel tutto, secon-do una logica conse-quenziale, che permet-te una lettura unitaria dell’edificio. L’ordine della campitura fine-strata, incorniciata da massicce murature, forate da finestre iso-late, l’arretramento del volume dell’ultimo pia-no, sono elementi di un linguaggio costruito in maniera “classica”

I Sede A.M.G.A.1949-52Via SS. Giacomo e Filippo 7con M. Labò

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Argomenti

Architettura e arti per la liturgiaGabriele Orlando

Inquestiultimitresecolisièandataunpo’depau-perandolasplendidatradizionediarchitetturaec-clesiasticaeirisultatimiserriminesonolapiùtra-gicatestimonianza,perviadiquelladecadenzachehainteressatoprimadituttolacelebrazioneliturgi-cae,diriflesso,anchel’architetturaeleartiperlaliturgia.Unadecadenzache,inparticolarmodo,hainizioconl’introduzionedellacosiddettaarchitettu-ra(earte)“sacra”.Daquelmomentoinpois’ècominciatoafarusodiunacertaombreggiaturadellospazio,uncertousodelcolore,uncertomododitrattarelaluce…ecosìvia;cioètuttoquantocomunementeebanalmentesipensacheindichisacralità.Unatteggiamentopoiaddiritturapassatocomemarchiodifabbrica“doc”

perqualsiasiprogettazionedichiese,architettonicaoartisticachesia.Ma“sacro”derivadallatino“sacer”,verbochein-dica “separare” qualcosa da tutto il resto, al finedinonessere toccato.Nonperniente, è statountermineusatoperl’anticocultodivino,poichétuttoquantoriguardavaildioneltempioerapreclusoaltattoe financheallosguardodell’uomo.Analoga-mente,ilterminetempiovienedalgreco“temnos”,che significa “ritagliare”, ovvero uno spazio sacroritagliato(separato)dallospazioprofano.La venuta di Gesù esclude ogni forma di ritaglio,dunquerifiuta il“sacro”,per introdurreil“santo”.Sitrattadiunadifferenzafondamentale,esplicatanelcapitolo4delVangelodiGiovanni,quandoegli

affermache“IlPadresiadorain Spirito e verità”, non all’in-ternodel tempio,qualunqueeovunqueessosia.Percui,“sa-cro”èciòchenelrapportotrauomo e Dio separa, “santo” èciòchenelrapportotrauomoeDioavvicina.E infatti, mentre qualsiasi dioveterotestamentario era perl’appunto visto “altro” dall’uo-mo, con l’Incarnazione inGesùilDioverosiè“avvicinato”sinoalpuntodifarsiuomotragliuo-mini, come del resto aveva giàpreannunciatonell’AnticoTesta-mento,quando ilDiodi Israeleeratalmentevicinoalsuopopo-lodaesserepercepitocome“inmezzoaloro”ecamminare“allorofianco”durantel’esodo.È una prerogativa del Cristia-nesimo, che non ha riscontroin nessun’altra professione difede.Installazione di Zaha Hadid

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i rna C ASSAArgomenti

Dunque, se i cristiani costruissero templi, comespessosidice,efacesseroarchitetturasacra,comealtrettantospessosidice,sarebberoincontraddi-zioneconl’insegnamentodelMaestro.Iltempioèoperadeipagani,èoperadegliebrei,manondeicristiani che, invece, costruiscono chiese e fannoarchitettura “santa”; l’architettura che “avvicina”,nonquellache“separa”.Daquestopuntodivista,leconfusionisonopiutto-stogrosse,perchés’èpersadivistal’identitàpro-gettuale,equindiil“cos’è”unachiesa.Conoscerel’identitàvuoldiresapereteologicamente,biblica-mente e, via via, ritualmente, celebrativamente,esteticamente,poieticamentedi“cosa”sistapar-lando.Nelcasospecifico,sitrattadicomprenderefinoinfondol’assolutacorrispondenzatralaparoladiDioelasuamaterializzazioneinarchitettura;aldifuoridiquesta“unicaregola”(dallaqualediscen-donotuttelealtre),ilrisultatodelprogettononsaràmaiunachiesa.Una“regola”chehalasuacontroprovaincontesta-bile: se è possibile “Leggere la parola nell’archi-tetturacostruitaevederel’architetturanellaparo-lascritta” il risultatoprogettualeèsenz’altrounachiesa.Ciò non significa riproporre in architettura il testo(biblicooliturgico)allalettera,nelqualcasosica-drebbenell’erroreoppostoediparigravità,cioèren-dereinutileilproprioprogetto.L’operaarchitettonicaètale,edè“utile”,quandooggettivamenteriproponeiltestoesoggettivamenteloriproponeinmodoar-chitettonicamentegeniale,dunqueirripetibile.Allora,ilproblemaèl’aderenzaaltesto,maancheallabellezza.EproprioilcatechismodellaChiesacattolicaponeil problemadellabellezza inuncontesto senz’al-troinaspettato:nelcapitolodedicatoall’osservanzadell’VIII comandamento: “Non fare falsa testimo-nianza”.Dioèbellezza,dunqueunarchitetto(comepureunartista) che ripropone la rivelazione sen-zaunsufficientesensodellabellezzapeccacontrol’VIIIcomandamento:falsatestimonianzadiDio.Fattaquestanecessariaefondamentalepremessa,è altrettanto necessario precisare con decisionechelaliturgianonpuò,nondeveenonvuoleinse-gnare a nessun architetto “come si fa” l’architet-tura.Cosìcomenessunarchitettopuòpretendere

diinsegnarealliturgista“comesifa”laliturgia.Ilrispettoèreciproco.Allora,diventasoprattuttounproblemadicommit-tenza.Quando il vescovo, il sacerdotee l’imprescindibileconsulente liturgicohannospiegatoconchiarezzaaiprogettisti “cos’è”unachiesadalpuntodivistateologico e liturgico, poi devono tacere e lasciarechesial’architettoafarearchitettura,senzaalcunaintromissione.Viceversa,l’architettononpuòenondeve intromettersi in nessun discorso teologico eliturgico,semplicementeperchénonèsuacompe-tenzaequalsiasi “invasionedi campo”porta soloproblemi,nondiradoirrisolvibili.Aquelpunto, l’architettosaràcoscientechenonè

Thomas Struth. Foto Castelli

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Argomenti

possibileaffrontareunprogettoperlaChiesa(quellaconlaCmaiuscola),equindiperlaliturgia,allostes-somodoincuisiaffrontaunaqualsiasialtratema-ticaprogettuale,perchésitrattadiunprogettoche

necessita di un ben preciso “pro-gramma iconico”, cioè la perfettasinergiatrafunzionalitàestrutturasimbolicadell’edificio;nésolol’unanésolol’altra,altrimentiilprogettononsaràmaiunachiesa.È chiaro che anche una chiesa,comeognialtroedificiodestinatoall’uomo, debba rispondere allesue funzioni ineludibili, che nonsono(comesicredecomunemen-te)ilpregarebene,ilraccogliersi,il silenzio, lapenombra…Questisono tutti aspetti collaterali cuisi appiglia chi non sa cosa fare;un po’ come chi vuole cucinareunpiattoutilizzandosologliaro-mi: se non cimetti la carne o ilpesce,nonhaicucinatoniente. Illuogo celebrativo cristiano è, in-vece, dato dalla corrispondenzafunzionaleallecelebrazioniritualiche làdentrodevonosvolgersi,enonsitrattadellasolaeucarestia.Perciò,l’architettodeveaverepre-sente tutti i libri liturgici, poichélachiesadevepoter“funzionare”pertuttiglieventicelebrativi,an-che quelli a cadenza annuale; edevefunzionarecosìcom’èscrit-tosullibroliturgico.Adesempio,seillibroprescriveche“ildiaco-noprende l’evangelarioe lo recaall’ambone”, l’architetto non puòprogettare l’ambone pressochéattaccatoall’altare,nelqualcasoildiacono“nonloreca”danessu-naparte.Selafunzioneèdatadailibrilitur-gici, la struttura simbolicaèdatadalla simbolicità sacramentalechehailprimarioriferimentonel-la lettera di Pietro: “Tutti voi sie-

teedificaticometempiodiDioeDiovicostruiscecomepietrel’unaaccantoall’altra,incentratesullapietrad’angolocheèCristo”.Èundiscorsoche,però,generamoltospessolapiù

Padiglione Australia

75i rna C AAclassica delle obiezioni: “E la libertà progettuale dell’architetto”? La libertà dell’architetto è sempre stata, è e resta tanto indiscutibile quanto intoccabile, come ribadito e precisato anche dal Concilio Vaticano II, ma solo al riguardo di quanto è di sua stretta competenza. Una chiesa può essere fatta architettonicamente come meglio si crede, con qualsiasi stile (che infatti la Chiesa non ha mai specificato), anzi ci si aspet-ta un risultato geniale che ne esalti l’identità, ma è necessario che alla fine resti una chiesa, non altro e non oltre. In altri termini, occorre rispondere a due condizioni:• la propria ispirazione non deve diventare il “sog-getto” progettuale, ma “oggetto” da mettere al ser-vizio del committente che, non bisogna mai dimenti-care, è il popolo di Dio, dunque la sua fede in Dio, di cui vescovo e sacerdoti sono solo gli intermediari;• il progettista può anche non essere uomo di fede, ma è assolutamente necessario che sia in grado di raccogliere l’insegnamento del “cos’è” una chiesa e sappia poi materializzarla immedesimandosi in chi andrà ad usufruire di quell’edificio.Viceversa, impuntarsi sul proprio diritto alla “liber-tà” compositiva significa inesorabilmente negarla, poiché la vera libertà sta nel saper comprendere, accettare e risolvere anche una serie di vincoli. La vera libertà dell’architetto (e dell’artista) è quella interiore che si tramuta in azione, non certo quella proclamata che resta solo un insieme di parole.Non c’è quindi da meravigliarsi se ci sono state e continuano a esserci numerose, talora contrastan-ti, opinioni nel dibattito sull’architettura ecclesiale, come pure sull’arte liturgica, soprattutto nel tem-po presente ricco di restauri e costruzioni di nuove chiese. E infatti, le scelte architettoniche effettua-te soprattutto in quest’ultimo ventennio anche da architetti e artisti di grido vanno purtroppo valuta-te in maniera assai critica, ad ennesima conferma che la complessità degli aspetti pratici da consi-derare e valutare nella progettazione o restauro di una chiesa non solo rappresenta una sfida con-tinua, ma non concorda affatto con la continua e vivacissima ricerca del tanto desiderato “effetto archistar”. Una definizione, quella di “effetto ar-chistar”, con la quale riferirsi non tanto e non solo agli architetti d’eccezione, quanto soprattutto alla

Argomenti

“copertura” che con essi la committenza si illude di procurarsi.È bene perciò ribadire, e non sarà mai abbastan-za, che una chiesa “firmata” può senz’altro essere una grande architettura, ma nel contempo può non essere una chiesa, rivelandosi di fatto un proget-to fallito, poiché non risponde alle richieste della committenza e del tema stesso.Proprio a seguito di questa consapevolezza, il pon-tificio istituto liturgico del pontificio ateneo “S. An-selmo” in Roma organizza ormai da quasi vent’anni il master di II livello in “Architettura e arti per la li-turgia”, finalizzato alla formazione e qualificazione di veri e propri “architetti di chiese”.L’obiettivo primario è dare ad architetti, ingegneri, artisti e liturgisti l’opportunità di acquisire quella precisa ed irrinunciabile identità che la specifica tematica richiede: aprirsi alla liturgia e all’eccle-siologia. Pertanto, il pontificio istituto liturgico non può e non vuole ampliare o rifinire la preparazione architetto-nica (di per sé considerata necessariamente già ac-quisita), ovvero insegnare “come si fa” una chiesa. L’attenzione del master è invece rivolta alla puntua-le comprensione del “che cos’è” una chiesa, ovvero come si struttura simbolicamente e funzionalmente un edificio cultuale. Come già accennato, si tratta di un “cos’è” esplicitato da una costituzione ecclesiolo-gica e, a differenza del “come si fa”, non è sottoposto ad alcuna libertà progettuale, tantomeno liturgica.In altri termini, sono l’architettura e le arti che de-vono mettere la loro strumentazione al servizio del-la liturgia, non viceversa. In tal senso, quel “per” contenuto nel titolo assume un significato comples-so e diventa quanto mai emblematico: lo scopo da raggiungere è la liturgia, ma essa è anche la causa per cui ci si attiva: faccio architettura “finalizzata” alla liturgia, ma prima ancora faccio architettura “a causa” e “per mezzo” della liturgia. Ecco perché la progettazione di una chiesa esclude il funzionalismo, ma non certo la funzione.È possibile acquisire ulteriori informazioni e appro-fondimenti su master in oggetto consultando il sito del Pontificio Ateneo S. Anselmo (www.santansel-mo.org) e contattando il responsabile del master, architetto Gabriele Orlando, al seguente indirizzo e-mail: [email protected].

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i rna C ASSAAggiornamento informatico

L'evoluzione verso soluzionitotalmentedigitalidelletradi-zionaliformedicomunicazio-nedelnostroviverequotidia-no è un complesso processofrutto della concomitanza didiversi fattori evolutivi, unprocesso inarrestabile con lavariabile tempo come unicodeterminante.Il sistema telefonico, inte-so come insieme di telefo-ni, centrali di smistamento eoperatori monolitici, già datempo e a insaputa dei più,ha perduto le caratteristichedianalogicitàdegliannidelladiffusionedimassadellaretetelefonicaperlasciareilpas-soalletecnologiepropriedel-la digitalizzazione e del tra-sferimento dei dati che sonostategradualmenteapplicatealmercatodeltrasportovoceapartiredalcoredell'infrastrutturae,passandoper i centri di interconnessione e per le dorsaliprincipali,finoadarrivareall'utentefinale.Ladiffusioneversounpubblicosemprepiùvastodelle interconnessioni internet a “banda larga”assiemeall'affinamentodelletecnologiedicom-pressione e trasporto dei dati orientate ai con-tenuti multimediali, ha permesso e facilitato laconvergenzatraserviziinternetetelefoniabasatisudiunaunicareteditrasmissionedati.Questo insieme di tecnologie, che permette nelsuocomplessolatrasmissionedellavocetrami-teInternet,vienedenominatoVOIP,ovvero“VoiceOverInternetProtocol”.LacaratteristicadelVOIP,dalpuntodivistaar-chitetturale,èlasuddivisionetipicadelprotocol-

Introduzione al VOIPLuca Pregliasco

Dallatelefoniaanalogicaaquelladigitale:

un’evoluzionepocoevidentemainarrestabile

lointernetdell'insiemedeidatidatrasmetterein“pacchetti”, la loro spedizione inmaniera asin-cronaelaricomposizionedall'altrolatoperrico-stituirneilcontenuto.Per esemplificare la differenza tra il sistemaanalogicoequellodigitale:mentreinunaconver-sazionetelefonicatradizionaleesisteuncircuitodedicatoaltrasferimentodellavoceperconsen-tirelosvolgimentodellaconversazionepertuttaladuratadellastessa(serveinsommaunacoppiadifilielettricichematerialmentecolleghiilchia-mantee ilchiamato), inunaconnessioneVOIP ipacchettichecontengonol'informazionedatra-sferire vengono instradati insieme ad altri datisullarete,ottimizzandonel'utilizzoerichiedendonelcomplessounaminorequantitàdirisorse.

Studio Gang Architects. Reversc Effect, 2011. Copyrigth Studio Gang Architects

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Aggiornamento informatico

Questa particolare caratteristica comporta peròancheunamaggiorecomplessitàdigestionenel-lafasediricomposizionedeivaripacchettiincuiilsegnaleèstatosuddiviso,soprattuttoinpresenzadipossibililatenzeoderroriditrasmissione.La problematica è presente anche nelle altreformeditrasferimentodatima,nelcasodeltra-sferimentodellavoceesisteilproblemaaggiun-tivo dovuto alla necessità di operare in “temporeale” e questo non permette di effettuare ri-trasmissioniocontrollidiintegritàdeipacchet-ti, tipici invece delle trasmissioni asincrone, inquanto si arriverebbe ad una degradazione delsegnale per i tempi di attesa aggiunti dai con-trollistessi.Ad un pacchetto VOIP da trasportare viene ag-giuntadalsoftwareuna"intestazione",ossiaunaseriediinformazioniaggiuntive,checonsenteaivari“strati”dicuisicomponelaretedigestireilsuocamminolungolaretestessa.Per ogni strato, la quantità di dati aggiuntivi èdefinita da differenti protocolli; sono presentipertantoinformazionichepermettonol'instrada-mentodeipacchettiversoladestinazione,lalorotemporizzazione,ed inultimolalororicomposi-zioneinsequenza.Tipicamente,perglistratidi trasporto, vengonoutilizzati i protocolli UDP eRTP che a fronte diminoricontrollidiintegritàconsentonoperòunamaggiorevelocitàdiricomposizione,inconside-razionedellacircostanzachelaperditadiunami-nimaquantitàdipacchettipuòrisultarecomun-que tollerabile per la qualità finale del segnaleaudio ricomposto,purché vi siaunacostanzaditrasmissionedeipacchettistessi.La gestione dei parametri relativi al servizio difonia, tra cui durata della conversazione, sele-zione del numero, segnali di libero e occupato,tariffazione è demandata allo "strato applicati-vo".Per taliparametrisonostatisviluppatipro-tocollispecifici:alcunisonoproprietari,comenelcaso della diffusissima applicazione Skipe, altrisonobasatisustandardaperti.Traquestiultimistaavendoun'ampiadiffusione il protocolloSIP(SessioniInitiationProtocol).IlprotocolloSIPhacomecaratteristichefunzio-nalilacapacitàdilocalizzaregliutenti,dinego-

ziareunaconversazione,di instaurare leneces-sarieconnessioniegestirelestesse,èbasatosuunformatotestualederivatodall'htmlelafacilitàdi implementazione ne ha favorito la diffusionesudiversidispositivichepermettonodiinterfac-ciarsiallareteanchesenzautilizzareunsoftwarespecificoperpersonalcomputer.Questi dispositivi vanno dai telefoni IP a variadattatori chepermettonodiutilizzare i comuniapparati di telefonia per interfacciarsi alla rete,convertendolacomunicazioneSIPinunsegnaleanalogico.PerpoterutilizzaregliapparatisuddettioisoftwareSIP,disponibiliperivarisistemioperativimaanchesusmartphoneetablet,èindispensabileacquisireunidentificativoSIP.Taleidentificativo,nellaformasimileallee-mail<nome>@<dominio>oppure<numero>@<dominio>, può essere acquisitogratuitamenteocon formuleapagamentocolle-gateaserviziaggiuntivi:unasemplicericercasuinternetforniràiriferimentinecessari.Ataleidentificativogeneralmenteifornitoricol-legano un numero di telefono geografico, com-portandosiatuttiglieffettidaoperatoritelefonicie fungendodatramiteverso le lineetelefonichetradizionali.Perquestoèpermessaanchelaco-siddettanumberportabilitycioèilportareunpro-prionumerogiàattivopressounaltrooperatoresuunasoluzioneVOIP.Una volta attivato un identificativo SIP collega-to ad un numero telefonico tradizionale, questopotràessereutilizzatoperricevereodeffettuarechiamateadaltriidentificativiSIPodadaltrinu-merigeografici.IlvantaggiodiutilizzarelatecnologiaVOIP,oltreaduncostodi chiamatageneralmente inferiorequando si viene instradati verso le numerazionitradizionali, risiede soprattutto nella possibilitàdiutilizzarelepotenzialitàintrinsechedovutaallaindipendenza dalla localizzazione dei terminali,nellapossibilitàdicollegarepiùidentificativiallostessoterminale,nellapossibilitàdiassegnarelostessoidentificativoaterminalidiversiperdiver-sefunzionalitàenellapossibilitàdiinstradarelechiamateaterminalidiversiutilizzandospecificiservizi software, anche virtualizzati in soluzionicloud.

150.000

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Vittorio Camerini

Patrimonio immobiliare

Prosegue la visita ai gioielli architettonici di pro-prietà di Inarcassa e dopo Bologna (Palazzo Ru-sconi) e Venezia (Palazzo Correr e Palazzo Giovan-nelli), l’itinerario attraverso i beni di valore storico testimoniale che la nostra cassa possiede, giunge a Firenze.Sul Lungarno Corsini si affaccia lo splendido Pa-lazzo Gianfigliazzi Alfieri, che a fianco del Palazzo Gianfigliazzi Manzoni, prospetta sull’Arno a pochi metri dal prestigioso Palazzo Corsini.L’intero fronte dei due Palazzi trova la sua conti-nuità sul lato di Via Tornabuoni, dove le facciate si concludono in corrispondenza della torre merlata Gianfigliazzi, splendido esempio di architettura me-dievale. La dinastia dei Gianfigliazzi, il cui cognome sembra discendere dall’antenato “Johannes Filius Acci”, si estinse con la morte del canonico Rolando, ultimo discendente di quella stirpe aristocratica di origine

Il lungarno Corsini ed il Palazzo Gianfigliazzi Il lungarno Corsini in una incisionedi G.Zocchi (1744 circa)

Camera con vista“...E inaspettate

cose ivi entro udrai”

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i rna C ASSA

magnatiziacheintornoallachiesadiSantaTrinita,apartiredalXIIsec.,avevaisuoipossedimenti.Il palazzo, che ha ospitato fino ad anni recenti lasede del consolato britannico, racchiude al pianonobile grandi saloni prospettanti sull’Arno e sulponteS.Trinita;ilorosoffittifuronodipintiinepo-ca neoclassica per celebrare la vita e le opere diVittorioAlfieri,chequirisiedette,a fiancodiLuisaD’AlbanyStol-berg, dal Novembre del 1792fino al 1803, anno della mortedell’Alfieri.Granpartedelpianonobilehaisoffittidipintiedèprobabilecheanche alcune sale interne na-scondano, sotto al bianco delletempereutilizzate durante i re-stauridel1890,dipintioccultati.Ancheapianoterra,dovesitro-vanounnegozioedunristoran-te che prospettano sull’Arno, levoltesonodipinteedemergono,dopounasapientepulituraabi-sturi,segniegeometriedidipintipiùantichi.Le stanze poste al di sopra del

pianonobilenonpresentanotraccedipintevisibili,fattaeccezioneperunasalasituataladdovelafac-ciataarretra,incorrispondenzadiunaterrazzachepercorrel’interofronte,evidenziandolasopreleva-zionerealizzatanel1853pervoleredella famigliaMasetti,acquirentedelpalazzo.Apparatipittoricidifatturatardo-neoclassicadeco-

Patrimonio immobiliare

Figure allegoriche, probabile opera di Pasquale Saviotti

La planimetria raffigurante le proprietà Gianfigliazzi, conservata nell’Archivio Buonomini di S. Martino

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Patrimonio immobiliare

ranoleparetiedilsoffittodiquestasala,arricchi-tasudiunlatodaunapiccolaalcovainteramentedipinta,probabileoperadiPasqualeSaviotti, ilcuitratto è riconoscibile nelle figure monocrome diBaccoeCerere.Attraversandounadoppiaporta siaccedeal ter-razzodalquale,affacciandosiallabalaustra,sipuògodere di una vista straordinaria: l’Arno scorre aipiedidelpalazzoGianfigliazzi,sottoalvicinopontediSantaTrinitaepocooltresottoalPonteVecchio,sullosfondodiun’ampiaFirenzecheascendefinoallacollinadelForteBelvedere.Suquestoultimopiano,palazzoGianfigliazziAlfie-risicompenetraal limitrofopalazzoGianfigliazziManzoni,di impostazioneBrunelleschiana,attra-versounapiccolastanzavetrataincastonatatraidue.Sulfrontedelladocumentazionestoricaèinteres-santesottolineare ilvaloretestimonialedellapla-nimetriaconservatanell’archiviodei“BuonominidiSanMartino” in cui è rappresentato l’interocom-plessodei duePalazzi e la torreGianfigliazzi conl’annessoedificiod’angolosuViaTornabuoni.Va infattievidenziatoche laproprietà Inarcassasicompone,oltrechedelPalazzoGianfigliazziAlfieri,anchediun’alamoderna,accessibiledallaLoggia

dellatorreGianfigliazzisuViaTornabuoni.Quest’ultimacostituisceunadellestradepiùsug-gestivediFirenze,conisuoiprestigiosiedifici,qua-liPalazzoStrozzioilPalazzodiMesserGeridegliSpini,chesorgepropriodifronteallatorreGianfi-gliazzi.Latorre,seppuringentilitanell’aspettodairestauritardo-ottocenteschidiMichelangeloMaiorfi,man-tieneilcaratteredeifortilizimedievali,chenell’altodelletorripresentavanounaveraepropriamerla-turaguelfa.Come accadeva ricorrentemente nell’epoca dellacosiddetta“civiltàdelletorri”,esistevanoaggrega-ti edilizi di proprietàdiunamedesima famiglia, oconsorteria, che attorniavano l’alta torre posta alcentro, utile baluardo nella strenua difesa che lecontinuelottetrafazioniavverseimponevano.Ritorniamo al periodo dal 1792 al 1803, quandoVittorio Alfieri risiedette in questo palazzo con lacontessaD’Albany,vedovadelprincipeCarloEdo-ardoStuarteredealtronod’Inghilterra.Dilei,com-pagna emusa ispiratrice, Vittorio Alfieri scriveva:“Un dolce foco negli occhi nerissimi accoppiato(cheraroaddiviene)acandidissimapelleebiondicapellidavanoalladileibellezzaunrisalto,dacuidifficileeradinonrimanerecolpitooconquistato.”

I Palazzi e la torre Gianfigliazzi

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i rna C ASSAPatrimonio immobiliare

Alfieri viene incoronato dalla musa Calliope.Affresco di Pasquale Saviotti

LuisaD’Albany,all’epocanota in tuttaEuropaperilprestigiodelsuosalottoculturale,commissionòla realizzazionedegli affreschidelpianonobilediPalazzo Gianfigliazzi, al pittore faentino PasqualeSaviotti(1791-1855).Questi,giàcollaboratorediFeliceGianiunitamen-tealComerio,BartolinieSangiorgi,sirivelòilpiùvalentepittoredimonocromeformatosiallapresti-giosabottega-cenacolodibelleartinataaFaenzaper volere del Giani ed è probabile che sia operasuaanchelostudiolochesitrovanellasopraeleva-zionedel1853.Soffermandoci ad osservare le stanze del pianonobileincuil’Alfieriavevaabitato,scopriamonellaprimadellesaleaffrescateunascenaidealenellaquale lamusa greca della poesia, Calliope, poneuna ghirlanda di alloro sul capo dell’Alfieri: unasorta di incoronazione con esplicito riferimentoai tanti componimenti, tragedie, commedie e odi,scrittedalgrandeletteratoeinparteraffigurateneisaloniseguenti.

Ildipintoproponevarisimbolismi,traiqualilatrom-baelamascheraevocativadellatragediagreca,ilbustodiOmero,assiemeallacitazionedeinomidiEschilo,SofocleedEuripide,igranditragediografidelVsecoloa.C.Molti altri sono i dipinti celebrativi delle volte delpianonobiledelpalazzoepotrannoesseremotivodiunapprofondimentofuturo.Asottolinearel’importanzadelpalazzoGianfigliaz-ziAlfieri,contribuiscelafamadellimitrofopalazzoGianfigliazziManzonichefu,trail1818edil1825,residenzadiAlessandroManzoni,venutoaFirenzeper“sciacquareipanniinArno”,cioèperrivederesottoilprofilolinguisticoestilisticolastesurade“Ipromessisposi”.Saràpoinel1825LuigiBonaparte,exRediOlanda,adacquistareilpalazzopertrascorrervilunghipe-riodidaalternareaquelli incuisitrasferivanellasuaVilla“DellaGranDuchessa”aMontughi.Recita uno dei cartigli affrescati nelle stanzedell’Afieri: “...e inaspettate cose ivi dentro udrai”;sipuòaffermare,senzaildubbiodiesseresmen-titichefuquestoluogo,inFirenze,suilungarni,unverocroceviadiarti,uominiillustriedicultura.Unnuovotassellodimostrativo,dopoBolognaeVe-nezia,dellalungimiranzanelleacquisizionichehacontraddistintogliinvestimentidellanostraCassa.

L’ Arno visto da una delle sale di Palazzo Gianfigliazzi Alfieri

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Sir David Chipperfield, eminente architetto di fama mondiale, è il curatore di questa Biennale, che vuole avere come perno Common Ground, il terreno co-mune.“Questa locuzione serve ad educare l’attenzione ri-volta alla città, nostra area di competenza e attività, ma anche realtà creata in collaborazione con ogni cittadino e con i molti partecipanti al processo di co-struzione. Il tema della Biennale era una provoca-zione rivolta ai miei colleghi affinchè dimostrassero il loro impegno in questi valori comuni e condivisi; inoltre è una partenza per il dialogo, il dibattito, l’opi-nione. L'architettura non avviene per caso, è una coincidenza di forze, una cospirazione di requisiti, aspettative, regole e, si spera, di visioni. Richiede collaborazione ed il suo suc-cesso dipende dalla qualità di questa collaborazione. Questa partecipazione non coinvolge solo i professionisti, ma si at-tua anche con la società, tra chi commissiona, regolamen-ta e soprattutto abita i nostri edifici e le città”, sono le paro-le del curatore nella sua pre-sentazione dell’evento. Il percorso, attraverso gli spazi dell’Arsenale e del Pa-diglione Centrale ai Giardini, è un susseguirsi di interventi ed installazioni curati da singoli o gruppi, invitati da Chipper-field a presentare “idee condi-vise piuttosto che la creazio-ne individuale”. Ci sono nomi importanti dell’architettura mondiale (Zaha Hadid, Alvaro Siza, Herzog & De Meuron, Norman Foster, Peter Eisen-man, Jean Nouvel) tanto per

citarne alcuni, accanto a nomi meno noti come l’in-diana Anupama Kundoo.Il tema è valido e vuole dare risalto all’architettura “reale” e partecipata piuttosto che al mondo del-le “archistar”; molte installazioni sono suggestive ed interessanti, come il cantiere in corso d’opera di Anupama Kundoo, il dialogo di Zaha Hadid con i grandi ingegneri modernisti, la dissertazione sulla copia in architettura incentrata sulla Rotonda di An-drea Palladio dei londinesi Fat, il contributo di Noe-ro Wolff Architects, unico gruppo africano, comple-tato da uno splendido arazzo ispirato alla Guernica di Picasso, per illustrare la drammatica situazione delle donne africane; l’installazione di Herzog & De Meuron che evidenzia i problemi nel rapporto tra

Common GroundBiennale architettura 2012Luisella Garlati

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Padiglione Italia - Italian Landstories. Foto Castelli

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i rna C ASSAarchitettura e media attraversola storia della Helbphilarmoniedi Amburgo. Piacevole, allegrae sorprendente l’area sosta-barcon la riproduzione della TorreDavid/GranHorizontediCaracas,maiultimata,occupatadanume-rosefamiglielocali,allestimentodiUrbanThinkTank.Cicoinvolgeinunmondodiluci,colori,suoni,checitrasportanonelmondola-tinodalsudAmerica.Il racconto dell’architettura di-vienemenodiretto, le intenzionipaionorivoltesemprepiùalso-ciale.La mostra vuole celebrare ideecondivise piuttosto che singolecreazioni,mailrisultatoèunpo’confusoenoncosìleggibilecomeforseavrebbedovutoessere.Il curatore ha chiesto a un li-mitato numero di architetti di“proporre un progetto insiemeaundialogocherispondessealtemaemostrassel’architetturanelsuocontestodiinfluenzeeaffinità,storiaelinguaggio,cittàecultu-ra”.Lastrategia,sicuramenteinteressante,hapor-tatoperòadunsusseguirsidiepisodicuratidaivariinvitatinoncosìcoordinatidapermettereunaletturaprogressivadel tema.Questo forsenascedal fattocheilcuratorenonèunostoricodell’architetturamaunarchitettoprogettista.

Padiglione Italia

Nell’ambitodellaBiennalediquest’anno,l’Italiahaallestitoilsuopadiglioneraccontandol’architetturaitalianaattraversolesue“quattrostagioni”invitandoadunariflessionesulrapportotracrisieconomica,architettura e territorio, creando uno spazio in cuiimmaginareunprogettodicrescitadelnostropae-se,concretoevisionario,incuiculturaedeconomiascrivanounnuovo patto, comeafferma il curatoreLucaZevi.La prima stagione è l’illustrazione dell’esperienza

diAdrianoOlivetti, dei suoi interventinell’Italiadeldopoguerra,conlosviluppoindustriale,lasuamo-dernizzazione e razionalizzazione, accompagnatidall’attenzionesocialeedallapoliticaculturale, in-tegratenelleinnovativepropostediprogettazioneetrasformazionedelterritorio.Olivetti ha intuito che lo sviluppo industriale deveessere accompagnato da una politica sociale neiconfrontidellemaestranze,chesipuòmigliorareedottimizzarelaproduzionedandomiglioripossibilitàdivita,alloggio,servizisocialiachilavoranell’indu-stria.Daluiprendeilvialaprogettazionedell’interacittàdiIvrea,conilcoinvolgimentodiarchitettiedar-tisti,conun’attenzioneparticolareallepersone,allalorovita,allenecessitàdiciascuno.Èun’epocad’oro,un’esperienzadacuidobbiamotrarreleideeperaf-frontarelarealtàdioggi,pertrovarelevied’uscitadallacrisi:architettura,economiaeterritoriodevonofondersieinteragire.IlpadiglioneItaliaglidedicaunfilmatocheneillustrala vita; la giovinezza, gli studi oltreoceano, l’espe-rienzainfabbrica,dicuidiventapoiilresponsabile,

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Padiglione Italia - Bosco Italia. Foto Castelli

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le scelte tecnologiche, sociali, politiche. Un’interaaladelpadiglioneillustrapoileesperienzenelcam-podell’architetturaedell’urbanistica,confotografie,documentid’epoca, filmati,modellini:Olivettièat-tualissimo,hasaputocoinvolgerearchitetti,artistieintellettualiconloscopodicreareambientidilavoroedivitaperisuoilavoratoricheglipermettesserodiottimizzarelaproduzionedando,nellostessotempo,agliaddettilasoddisfazionedipartecipareall’eventoproduttivo sentendoseneparte attiva; e dando lorosostegnonelcamposocialepermigliorarnelecon-dizionidivitae,quindi,laproduttività,creandoancheunrapportodiaffezionedeglioperaiall’azienda.Allacostruzionediquesta ideahachiamatoapar-teciparenumerosiarchitetti: tragli italianiFigini ePollini,AnnibaleFiocchi,IgnazioGardella,Marcello

Nizzoli,GianAntonioBernasconi,PieroBottoni,Lu-dovicoQuaroni,MarioRidolfi,FrancoAlbinieFran-caHelg,iBBPR,MarcelloNizzoli,EduardoVittoria,LuigiCosenza,PietroPorcinai,MarcoZanuso,CarloScarpa,RobertoGabettieAimaroIsola,IginioCap-paiePietroMainardis,VicoMagistretti,GaeAulenti,MarcelloFabbri,EttoreSottsass,MicheleDeLucchi,GinoValle.Moltiimaestriinternazionali:KenzoTan-ge,LouisKahn,EgonEiermann,LeCorbusier,Ja-mesStirling,RichardMeier.Neglianni’50l'azionediOlivettisispostaalsudconlarealizzazionedelcomplessoindustrialediPozzuo-li,includendoresidenzeeservizisocialiperoffrireaidipendentimiglioricondizionidivita.Dallesueparolepossiamocapirelospiritocheloani-mavaeglihafattocompieretanteattivitàeccellenti,

Complesso Olivetti. Architetti: Luigi Figini, Gino Pollini. Courtesy Francesco Mattuzzi e Fondazione Adriano Olivetti

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ancoroggiattualiedistimoloperilfuturo:“Parlan-dodiforzespirituali,cercodiesserechiaroconmestessoediriassumereconunasempliceformulalequattro forzeessenzialidellospirito:Verità,Giusti-zia,BellezzaesoprattuttoAmore.Unasocietàchenoncredeneivalorispiritualinoncredenemmenonelproprioavvenireenonpotràmaiavviarsiversounametacomune”.SignificativoilcommentodiLauraA.Olivetti,Presi-dente della FondazioneA.Olivetti: “LaBiennale diArchitettura di Venezia presenta, e rappresenta, ilnuovoe,oltrecheemozionarmi,riempiediunpo’disinceroorgogliol’istituzionecheportailsuonomeemepersonalmente,saperecheunsignorecheoggiavrebbe111annivengaancoraidentificatocomeunadellepuntepiùalteepiùattualidell’innovazioneso-ciale.”

Segue la seconda stagione, l’assalto al territorio.Neglianni’80vièlascomparsadellegrandiazien-deelanascitadiun’imprenditoriadiffusa,cheportaadun’occupazionedelterritoriocontantiinterventi

produttivi e residen-zialidipiccolascalaedi bassa qualità.Nelperiodoprecedentelegrandi industrie era-no concentrate nellegrandi città, ora siassiste ad una diffu-sione capillare dellerealtà produttive sulterritorio.Negli ultimi 15 annivi è una rinascitadell’idea olivettiana, emolte imprese rea-lizzano i propri cen-tri produttivi e dire-zionali con opere digrandequalitàarchi-tettonica, ben inse-rite nel paesaggio enel contesto preesi-stente: la terza sta-gione,learchitetturedel“MadeinItaly”.

Si sottolinea l’importanza del rapporto tra realtàproduttivaedarchitettura,nelvalorizzareetrasfor-mareilterritorio,contribuendoancheacrearenuovipaesaggi.Ilmaterialeraccoltoèmoltepliceevario,èespostoordinatoincinquesezioni,inbaseallafunzionepre-valentedegliedifici:Architetturedellafabbrica,Dire-zionalediffuso,Architetturenelpaesaggioagricolo,Recuperoericonversioneproduttiva,Densificazioni.Laquartastagioneèlasfidadimettereinsistemale imprese del made in Italy nell’ottica della gre-en economy, con la prospettiva del temadell’expo2015:“Nutrire ilpianeta”. Ilprogettodi trasforma-zionedellenostrecittànelfuturodevecominciareatenereinprimopianogliobiettividicreareunaco-munitàsostenibile,di razionalizzare il rapporto traindustrializzazioneeproduzioneagricola,tracittàecampagna,andandonelladirezionediunariqualifi-cazionesiadegliambientiproduttivichedeglispazidellecittà,permigliorarelaqualitàdellavitaeridur-regli sprechi energetici, pensandoalla città comespazioeminentementepubblico.

Centro Residenziale Ovest, 1968-1971. Architetti: Roberto Gabetti, Aimaro Isola. Courtesy Francesco Mattuzzi e Fondazione Adriano Olivetti

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Le quattro stagioni sono illustrate nel padiglionecon immagini che scorrono in continuazione sulloschermo,consignificativiesempidiogniperiodo,inunsusseguirsicoinvolgente.Il bosco Italia, l’installazione che ci accoglie all’in-gresso del padiglione A, occupa 800mq con circa5.000pianteposteadaltezzedifferentisupedanedilegnoditipoindustriale;un’emozionantesuccessio-necontonidiverdediversi,unmomentodipausaefreschezzainunambientechericordailsottobosco,edinvitaallariflessionesuitemitrattatinelpadiglio-ne.L’evoluzionedelpaesaggioruraleitalianoèprotago-nistadella video installazione Italian landstoriesdiMonicaMaggionieDarioCuratolo:ilpaesaggioita-liano,lasuastoria,lasuatipicitàsonoalcentrodellascena.Biodiversità,conservazione,memoriacultu-raleestratificazionesonoelementicentralidelrac-conto.Lavideo installazioneciavvolgeecoinvolge

inunviaggio intenso,sensoriale,dove ilpaesaggiodivienetestimonedelrapportotrauomoeterritorio,risorsaperimmaginareunfuturopossibile.Ilfuturodeveesserevistoristabilendol’importanzadell’agricoltura all’interno del paesaggio, in modochelesceltevenganofatteconrispettodelciclodivitadellepianteedeglianimali,cosacheservirànonsoloanutrircimeglio,maainterveniremettendoinsicurezzailterritorio,rispettandonelabiodiversità.A completamento del discorso logico dell’esposi-zioneviè l’installazionediMichelangeloPistoletto,l’Italiariciclata,operarealizzatadall’artistasulpratodelgiardinodelleVergini,un’enormeItaliarealizzatacongli scarti raccolti all’internodellaBiennaledi-spostisuunasagomadilegno.Uninvitoafarvivereinsiemearteearchitettura,nellosforzodirecupera-relegranditradizionidelpassato,dalRinascimentoall’esperienzadiOlivetti,perunmondopiùsosteni-bile.

L’Italia riciclata di Michelangelo Pistoletto, particolare

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Il 26 luglio, giovedì, mattina, alle 11, ad Arezzo si è potuto assistere a quello che può essere definito l’evento del secolo: il concerto di Patti Smith nella Basilica di San Francesco, davanti agli affreschi di Piero della Francesca.L’evento del secolo? Dài, il termine è inflazionato… ce ne sono ogni estate di concerti rock cui si può affibbiare…Rifletti: ti viene in mente qualche altra occasione in cui un artista rock capa-ce di riempire uno stadio si sia esibito in un luogo di culto che ormai difficil-mente riesce a riempirsi? Considera che nemmeno a Verdi fu permesso di eseguire il suo requiem in chiesa per la messa funebre di Alessandro Manzoni, per cui pure l’aveva composto …Non c’è dubbio che Patti Smith debba essere considerata un’artista rock tra i più grandi, con tanti dischi alle spalle, con molti successi che hanno segnato più di una generazione, sempre attenta verso i dolori e le follie del mondo.Soprannominata la “sacerdotessa del rock” per la sua voce passionale ed inebriata, oltre che per i temi trattati nelle sue canzoni e nelle sue poesie, è riuscita a mantenersi sempre credibile fin dagli inizi dei suoi primi readings di poesie e suoni con Lanny Kaye.Ad Arezzo nel luglio 2009 per un con-certo, si recò all’alba a visitare la Basi-lica di San Francesco per pregare e si trovò immersa in una specie di visione onirica immedesimandosi nel mondo di San Francesco, ed in quello raffigurato dagli affreschi del ciclo della Leggenda della Vera Croce di Piero della France-sca.

Il sogno di CostantinoAlessandro Faralli

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Patti Smith. Foto: Alessandro Falsetti - Fotomanie

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Si ritrova così intrappolata in ri-flessioni sullaNatura vissutadi-rettamente da San Francesco esullaNaturaraffiguratainformadiartesulleparetidellacappellamaggiore.Le riflessioni, stimolate dall’af-fresco di Piero della Francesca,il“sognodiCostantino”,siesten-donoallesuggestionidellaCroce,sognatadall’Imperatoreinquellocheèconsideratoilprimonottur-nodellapitturaitaliana(ancheserecentementealcunicriticihannomessoindubbiotaleattribuzioneipotizzandochevisia raffiguratal’alba e non la notte) e portatacomeunostendardonellabatta-gliaalponteMilviocheglidaràlavittoriadefinitivaeladaràaldif-fondersidelCristianesimo.EcontinuandoariflettereacomePiero della Francesca, dopo averraffiguratosulleparetiquestesuevisioni,siastatoaffettonegliulti-miannidellasuavitadaunagra-vemalattiaagliocchicheloresecieco,eacomeilgiornodellasuamorte,il12ottobre1492,gliocchidiColombopoteronoinvecevede-reilNuovoMondo.Ed immagina infine come ancheColombo,sopraffattodallabellez-zadellaNaturachesieratrovatoa scoprire, abbia avuto un sognopremonitoredellenefasteconse-guenze della sua impresa in cuiscorgeunfuturoapocalittico(cheèilnostropresente)segnatodal-lacatastrofeecologicaannunciatadallo sterminio degli indigeni delNuovoMondo.Questariflessionesullareligione,sullanatura,sull’arteèallabasedelpezzo“Constantine’sDream”,ilpiùambiziosodell’ultimoalbumdi Patti Smith, “Banga”, usci-

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Foto: Alessandro Falsetti - Fotomanie

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C AAto quest’anno, una poesia/balllata su base rock come nella tradizione dei readings che hanno fatto da sempre parte della sua produzione, che intrec-cia tutti i sogni dei diversi personaggi: la stessa Patti Smith, San Francesco, Piero della Francesca, l’Imperatore Costantino, Cristoforo Colombo.Tutto questo sta alla base dell’evento: Patti Smith ha voluto eseguire dal vivo “Constantine’s Dream” per la prima volta proprio davanti agli affreschi che gliel’avevano ispirato, l’ha fortemente voluto.E così è riuscita a portare in chiesa all’ora del-la Messa 500 persone che volevano ascoltarla e condividere le sue riflessioni, anche sulla religio-ne, anche sulla cristianità, tutti compresi in un profondo silenzio, tutti emozionati fino alle lacri-me.Quella religiosità che fa parte della nostra cultura, di cui, volendo o meno, siamo ancora imbevuti, ma che non riesce più a smuovere le sensibilità della gente, eccetto pochi casi, quella religiosità è stata riportata in uno dei suoi templi da chi in fondo vie-ne da altri mondi, da altri percorsi.E non è un caso che Patti Smith, pur nata e vis-suta a New York, di indubbia religiosità anche se a volte in modo spericolato e ben poco ortodosso (nell’album Wave inserì una foto di Papa Giovanni Paolo I con la dicitura “la musica è riconciliazio-ne con Dio”), pur avendo attraversato quasi tutti i movimenti culturali ed avendo avuto le opportu-nità di venire in contatto con tutto quanto sia av-venuto nel mondo, sia stata alla fine folgorata da questi stimoli che le sono venuti da tempi passa-ti, affascinata dalla cristianità e dal Rinascimento italiano.Tanto presa dall’atmosfera che all’inizio ha subito chiesto ai fotografi di smettere di scattare: “Ricor-datevi che siamo in una chiesa”.E non si può notare come gli affreschi di Piero della Francesca costituiscano, pur in fondo non troppo noti, uno dei cicli più belli nel mondo. Il più bello? Non ha senso fare una classifica, ma certo sono forse i più universali, ad attraversare il tempo e lo spazio.Non c’è dubbio che Piero della Francesca debba essere considerato un artista tra i più grandi di tut-ti i tempi, forse il primo, antesignano, ad incarnare la figura dell’artista della Terza Cultura (quella te-

orizzata nel 1955 da John Brockman, osservando come tra gli interpreti della cultura umanistica e della cultura scientifica ci siano ormai incursioni e commistioni reciproche da un campo all’altro).Piero della Francesca in fondo è stato già ai suoi tempi un matematico e un pittore, con lo stesso entusiasmo e la stessa capacità.Forse è questo che rende la sua pittura così uni-versale? I movimenti dei personaggi così statica-mente matematici e così dinamicamente pittorici, i volti così matematicamente immobili e così arti-sticamente animati, i gruppi e le composizioni così proporzionalmente composte e così vivacemente mosse.E questo l’evento che sta alla base dell’evento dell’altra mattina: il mondo di cui era imbevuto un artista del Vecchio Mondo continua a suggestiona-re il mondo di un artista del Nuovo Mondo, più di cinque secoli dopo.Questo è quello che si è percepito nella basilica di San Francesco, quello che ha commosso tutti i fortunati presenti, quello che Patti Smith ha tra-smesso a tutti.Ha anche sbagliato un brano, si è interrotta, si è scusata: “Pensare che l’ho scritto io”, poi rifacen-dolo e alla fine riconoscendo di averne fatti tanti di errori nella sua vita.E ha presentato “Constantine’s Dream” aggiun-gendovi un’altra riflessione: come Piero della Francesca alla fine della sua vita fosse stato pri-vato della vista, indispensabile alla sua attività, lo stesso capitò a Beethoven, che finì sordo la sua vita di compositore.“Constantine’s Dream” l’ha letta, quasi recitando-la, ma anche cantandola, accompagnata dal suo gruppo affiancato dal gruppo aretino “Casa del Vento” con cui collabora da alcuni anni. A un certo punto il chitarrista Jack Petruzzelli non ha resisti-to a non guardare gli affreschi dietro di lui e si è girato, voltando le spalle al pubblico, come a cer-carci ispirazione.L’evento si è concluso con “People Have The Po-wer”, uno dei suoi maggiori successi, diventato un vero e proprio inno alla libertà e alla democrazia: e stavolta non ci ha chiesto di smettere di battere le mani che l’accompagnavano a ritmo, non ci ha ricordato che s’era in una chiesa.

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Nel segno della continuitàDopo“L’ombelicodiVenere”,“Atavola...nelsegnodiLeonardoDaVinci”e“Soquelchemangio,nonso quel che faccio” “a tavola con Salvador Dalì”,parliamodelgenioassolutodell’artedel‘900,ov-veroPabloPicasso.

Dal1988efinoal1993laCittàdiFaenzamiinca-ricòdeiprogettiperlegrandimostrededicateallaceramicad’arte,anticaemoderna.Nelcorsodelmio impegno,nonsolodiprogetta-zione,maanchediconsulentescientificoecura-toredell’immaginediquestieventi,cheavrebberoassunto grande valenza culturale e risonanza in-ternazionale,siintensificaronolerelazioniconipiùimportantimuseid’Europa.Nel 1989, anno in cui gli eventi furono dedicati a

Picasso,nacqueunastimolantecollaborazioneconilMuseoPicassodiParigiecon il laboratorioce-ramicoMadouradiVallauris,vicinoaCannes,dovel’artistadal1946aglianni’70(morìnel1973)sieracimentatonell’arteceramica,creandoopere figu-rativestraordinarie.Quell’annolemostrefurono“Picassoceramista”aFaenza e “PicassoCarreaux diMadoura” aBolo-gna.Mentreviaggiavofral’Italia,laFranciaelaSpagnaper formare lemostremi sentivo sempre più af-fascinatodalgeniodiPicassoemiresicontocheognuna delle sue opere si prestava a molteplicichiavidiletturaedinterpretazione.Lesuecreazio-ni,esercitandounfortepotereevocativodiculturediverseerichiamandoallamemoriacoloriarcaici,profumilontaniosaporiprimitivi,sioffrivanoadunafruizionedifferenziata,nonsolovisivaotattile,mapermettevanoesperienzesensorialipiùarticolate.PensaidicoinvolgereinquestaletturadifferenziatairistorantidellacittàdiFaenza,proponendolorodicreareunmenudedicatoaPicassoediriproporrealcunisuoicapolavoriinunachiaveironico-gastro-nomicache,purfedeleall’aspettoformaledell’opera,neoffrissealpubblicounapprocciodiversoedissa-

Come distruggere un “Picasso”Vittorio Camerini

Raccontarel’artesedendosiatavola

Picasso interpretato dalla ristorazione: “Il Picasso da Mangiare”

Picasso interpretato dalla ristorazione: “Il Picasso da Mangiare”

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crante:quellodel“gusto”.Predisposiunaselezionediopere idoneeed i ri-storatorifaentinirisposeroconentusiasmoaque-sta provocazione chemetteva a confronto talentidiversi.Ilsuccessodipubblicodiquell’edizionevidetripli-catoilnumerodeivisitatoridall’Italiaedall’Esteroche,dopoessersiappropriaticongliocchiedilcuo-redelleopered’arteesposte,potevanopienamentegoderneanchecolpalato.L’editoria di ogni settore recepì con entusiasmo

questa ini-ziativa, chesi prestavaad una co-municazionebrillante edaccattivante.Sulle paginedelle rivistecomparverogli autenticipiatti firmatiPicasso af-fiancati dal-le immaginidirisotticontanto di oc-

chi, naso e bocca; colorate composizioni di fruttafrescaeranoappaiatea“naturemorte”inceramicaarilievotanto“vive”dasentirnequasiilprofumo.L’esperimentoerariuscitoalpuntochemoltibuon-gustai,davantiall’artisticacomposizione,restavanoperplessi,maladistruzionediun’operad’artecosìintesagarantivaunpiacereancoramaggiore…trat-tandosidiun“Picasso”!

Pablo Picasso: Ceramica; Atelier Ramié-VallaurisPablo Picasso

Pablo Picasso: Ceramica; Atelier Ramié-Vallauris Picasso interpretato dalla ristorazione: “Il Picasso da Mangiare”

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d’Italia, supera la maturità e approda

in Europa sviluppando una nuova veste

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consapevole di analizzare e criticare

il progetto. Da questo primo numero

del 2011, la rivista avrà una nuova rete

di diffusione europea nelle principali

iniziative culturali e commerciali

del settore.

On the year of the 150th anniversary

of the Italian Unification, the magazine

upgrades and lands in Europe,

developing a new graphic layout

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a conscious way to analyse and criticise

the project. Starting from this first

number of 2011, the magazine enters

in Europe through network that will

see it being active in the main cultural

and commercial initiatives.

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INSERTO

Scarica l’inserto“Palazzo Gianfigliazzi Alfieri”

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