Diario di Viaggio 1 - 2015
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cassa ruralealta vallagarina
numero01duemila15
Periodicità semestrale
Poste Italiane SpA Spedizione in A.P. - 70% NE/TNPercue Editore Cassa Rurale Alta VallagarinaRegistrazione Tribunale di Rovereto n. 258 registro stampe del 14/10/2004
DiariodiViaggio• parliamo con presidente e direttore
• riqualificare il patrimonio edilizio
• finanza e mercati, i cambiamenti in atto
Tutte le informazioni sono disponibili sul nostro sito
Calendario 2016
mandateCi le vostre foto
www.cr-avallagarina.net
Il Calendario 2016 vuole scoprire
gli angoli più suggestivi
dei nostri centri storici
Rientrano nel tema le immagini
che rappresentano
i borghi e i centri storici
dell’Alta Vallagarina,
angoli nascosti, scorci
e luoghi caratteristici
nelle diverse stagioni
e in qualsiasi ora della giornata.
BUONA FOTOGRAFIA A TUTTI!
“I segreti dei borghi antichi”
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Indice
Una Cassa Rurale, un’identità, un ruolo e un progetto futuroIntervista con il Presidente e il Direttore
RiqualificaRe il patRimonio edilizio
Una strategia a sostegno dell’economia del territorioLa parola al vicedirettore Massimo Battistotti
Finanza e mercati, i cambiamenti in attoIncontro con il responsabile dell’Ufficio Finanza
Simposio di scultura lignea di BesenelloCinque giorni di arte, cultura e convivialità
Scuola materna Romani - De Moll di NomiUn luogo dove crescere sereni
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alla scadenza del mandato del consiglio di
amministrazione è d’obbligo fare il punto
della situazione per guardare con serenità
al futuro della banca, per valutarne l’anda-
mento economico e le prospettive che coin-
volgono non solo l’azienda, ma l’intera co-
munità a cui essa appartiene. ne parliamo
con il presidente e con il direttore.
Presidente Orsi, come si chiude il 2014 e
quali prospettive si aprono per la gestio-
ne futura della banca?
la situazione economica di grave difficol-
tà generale, purtroppo, non è migliorata.
negli ultimi mesi, però, non è nemmeno
peggiorata e questo, al momento, ci deve
bastare. la nostra valle soffre in modo
particolare della crisi perché non può
vantare il beneficio di settori trainanti
quali il turismo o il terziario pubblico, che
è in gran parte dislocato a trento. l’agri-
coltura va abbastanza bene, ma non tanto
da risollevare l’economia del nostro terri-
torio, che si trova ad affrontare problemi
alquanto complessi. in una situazione così
delicata, siamo quindi contenti dell’an-
damento della nostra banca che chiude
il 2014 con un utile netto di oltre 560.000
euro, un risultato in calo rispetto all’anno
scorso, ma molto buono se si considerano
le difficoltà in cui versano molte casse del-
la Vallagarina. avremmo forse potuto ar-
rivare a una cifra maggiore, ma abbiamo
preferito mantenere condizioni favorevoli
a soci e clienti.
Un risultato positivo che è anche stimolo
per il futuro.
indubbiamente. alla fine del mandato, il
consiglio di amministrazione riconsegna ai
soci una banca solida, che fa utili e che ha i
conti in ordine, possiamo essere molto sod-
disfatti del passato e fiduciosi per il futuro.
Possiamo quindi essere tranquilli, diret-
tore Goller?
direi proprio di sì. durante l’autunno scor-
so abbiamo avuto l’ispezione della Banca
d’italia che ha esaminato la nostra attività
in modo molto rigoroso, prestando parti-
colare attenzione alle modalità di gestione
del credito. l’ispezione è andata bene e di
questo siamo contenti, abbiamo ricevu-
to suggerimenti che ci faranno da guida
nella nostra operatività futura e che nel
complesso richiederanno un impegno dei
nostri uffici sempre maggiore. ci è stato
chiesto, per esempio, di dedicare molta at-
tenzione al credito del settore immobiliare
e di introdurre nuovi strumenti di pianifi-
cazione e controllo di gestione previsti dal-
la normativa.
Un’impostazione corretta, no?
certo, ma non bisogna dimenticare che
siamo in piena crisi, per cui risulta sempre
più difficile far crescere l’utile delle casse
rurali. ora i margini di redditività sono ri-
sicati e si deve prestare attenzione ai co-
sti e alla dinamica dei tassi d’interesse. ci
è stato pure chiesto di prevedere ancora
Una Cassa Rurale, un’identità, un ruolo e un progetto futuroIntervista con il Presidente e il Direttore
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maggiori accantonamenti sui crediti con-
cessi, soprattutto alle imprese, al fine di tu-
telarci da eventuali crisi future. operazioni
che abbiamo attuato anche nella speranza
che l’economia riprenda e che gli accanto-
namenti possano trasformarsi in utili, in
recuperi di valore.
Un quadro abbastanza complesso, Presi-
dente.
complesso ma non allarmante. la Banca
d’italia è preoccupata della situazione di
redditività delle banche in generale e quin-
di esige una prudenza anche eccessiva sul-
la rendicontazione dei crediti. le richieste
che ci vengono mosse, però, sono uguali a
quelle fatte alle grandi banche nazionali
che dispongono di uffici interni ben più ar-
ticolati dei nostri. per noi, quindi, è sempre
più gravoso assolvere ai dettami normativi
seguendo nel contempo le procedure im-
poste dall’odierna burocrazia.
Aumentano le richieste, ma non le risor-
se, come si può fare?
da anni andiamo ripetendo che, per ade-
guarci alle nuove esigenze imposte dalla
i numeri di fine mandato.
* la cassa chiude il 2014 con un utile net-
to di 560.076 euro.
* la raccolta complessiva aumenta del
2,20% e raggiunge i 218 milioni.
* la crisi ha diminuito la richiesta di cre-
diti di famiglie e imprese. Gli impieghi
si riducono del 7,5%.
* il patrimonio di 34,6 milioni rimane in-
variato. negli ultimi nove anni è aumen-
tato del 31,5% passando da 26,3 milioni
alla cifra odierna con un incremento me-
dio annuo di 900.000 euro. un valore im-
portante che è garanzia dell’attività della
banca e risorsa per le generazioni future.
* i contributi al mondo del volontariato e
i benefici ai soci ammontano comples-
sivamente a 329.000 euro. tra questi
25.000 euro sono stati erogati per borse
di studio e 47.000 come polizze gratuite
a soci e clienti.
* la base sociale rimane stabile e si as-
sesta sui 2.360 soci, con 49 in entrata e
48 in uscita. l’età media è in aumento
e conferma il bisogno di richiamare
l’attenzione dei giovani sui valori della
banca e della cooperazione.
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normativa nazionale ed europea, dobbia-
mo unire le nostre forze secondo lo spirito
cooperativistico che ci contraddistingue.
la nostra cassa è piccola e per far fronte
alla mole d’impegni richiesti e, nel contem-
po, mantenere alta la qualità del servizio,
deve rinforzarsi unendosi a un’altra che
condivida i nostri ideali, la nostra cultura
e anche la nostra storia.
Deve fondersi con la Cassa Rurale di Fol-
garia, quindi?
questa è un’ipotesi sulla cui bontà noi ri-
maniamo convinti. la federazione trenti-
na della cooperazione ha anche ipotizzato
una fusione con tutte le casse che gravi-
tano su Rovereto, così facendo però corre-
remmo il rischio di perdere la nostra pecu-
liarità e la nostra autonomia. noi siamo una
cassa di paese, abbiamo col nostro territorio
legami profondi che non vogliamo spezzare
spostando la nostra attenzione sulla città.
con folgaria, invece, abbiamo molte cose
il presidente e il consiglio di amministra-
zione uscenti, augurano ai nuovi organi di
gestione un impegno proficuo che garan-
tisca il benessere della cassa Rurale e dei
suoi soci.
in comune, per questo attendiamo la solu-
zione dei suoi problemi finanziari e la fine
del suo commissariamento per riprendere il
dialogo. a quel punto saranno i nostri soci a
decidere sulla fusione, com’è giusto che sia
in una banca di credito cooperativo.
È questo il futuro che ci aspetta, dottor
Goller?
non so quale sarà la scelta dei nostri soci,
ma di sicuro una cassa di dimensioni mag-
giori sarebbe in grado di affrontare in
modo più efficace la gestione interna e i
suoi complessi adempimenti. noi siamo
orgogliosi di essere una piccola banca at-
tenta alle esigenze della comunità, ma per
dare ai nostri clienti un servizio di ottima
qualità ci servono strutture adeguate. una
fusione con folgaria, per quanto non di
grandi dimensioni, porterebbe a raddop-
piare i numeri della nostra banca e ci per-
metterebbe di dare ai nostri clienti rispo-
ste sempre migliori.
E allora non resta che procedere su que-
sta strada, ingegner Orsi.
Stiamo aspettando che le cose maturino. da
tempo gli organi centrali della cooperazione
trentina chiedono un accorpamento signifi-
cativo delle casse rurali. lo stesso Governo
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è pronto a varare una legge che regolamenti
le banche di credito cooperativo su scala na-
zionale come è già stato fatto per le popola-
ri. per questo, in accordo con Bce e Banca
d’italia, ci ha chiesto un progetto di autore-
golamentazione che preveda un centro di
comando capace di garantire i risparmiato-
ri e, allo stesso tempo, di salvare le casse in
difficoltà senza ricorrere ad aiuti esterni.
Ed è una cosa auspicabile?
un centro unico di comando non credo sia
una cosa vantaggiosa. la cooperazione in
trentino ha una storia lunga e articolata
che la differenzia da quella di altre zone
del paese e che non vorremmo si dissolves-
se in un progetto di uniformazione nazio-
nale. il momento è quindi molto delicato, il
Governo ci ha chiesto di proporre un’auto-
riforma che garantisca il sistema oltre che i
risparmiatori, noi siamo dell’idea che deb-
ba salvaguardare anche la nostra storia e
la nostra cultura.
Come risponde Trento a una simile ri-
chiesta?
il credito cooperativo trentino ha presen-
tato a federcasse un progetto molto artico-
lato che prevede un gruppo bancario ben
coeso formato da una novantina di casse
rurali, 40 trentine, 25 venete e friulane e
25 di altre regioni, tutte collegate a cassa
centrale Banca. quest’ultima, da semplice
banca di secondo livello, diventerà capo-
gruppo e potrà intervenire sulle casse in
difficoltà, permettendo a quelle con i conti
in regola come la nostra, di continuare con
una gestione autonoma.
Sono stati presentati altri piani di auto-
riforma simili?
al momento Roma ha avanzato un proget-
to poco operativo, per nulla simile alla no-
stra proposta che è invece ben articolata e
supportata da dati precisi e inconfutabili.
Siamo quindi fiduciosi che il nostro pro-
getto con a capo trento, vada a buon ter-
mine, ma la posta in gioco è molto elevata
ed è ancora presto per dirlo.
Non resta che incrociare le dita.
confido nel buon esito del processo di rin-
novamento del credito cooperativo, che
deve modificarsi per crescere e migliorare,
e non per stravolgere i suoi principi basilari
che si realizzano in stretta connessione con
il territorio. l’aspetto più importante del no-
stro lavoro rimane il rapporto con la nostra
gente, con i nostri soci e clienti, il benessere
dei quali è il nostro fine, non il nostro mezzo.
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RiqualificaRe il patRimonio edilizio
Una strategia a sostegno dell’economia del territorioLa parola al vicedirettore Massimo Battistotti
Si parla tanto di crisi,
ma forse non si fa ab-
bastanza per superare
una situazione che è in-
cresciosa sia dal punto
di vista economico, che
sociale e psicologico. l’imprenditoria è in
stallo, le aziende che operano sul mercato
internazionale, avvertono un sentore di
crescita che fa ben sperare, ma quelle che
agiscono unicamente sul nostro territorio,
versano ancora in difficoltà, così non inve-
stono, non crescono e non assumono. la
tendenza è quella al risparmio, che di per
sé è una cosa positiva se non viene portata
al punto estremo di bloccare lo sviluppo di
un territorio.
“Stiamo vivendo un momento di grave sfi-
ducia”, dice massimo Battistotti, vicediret-
tore della cassa Rurale, “la gente vive uno
stato di insicurezza e non investe temendo
un futuro ancora peggiore del presente.
investono poco le famiglie che non acqui-
stano beni importanti, e ancor meno le
aziende che rimandano a tempi migliori un
rinnovamento o un’espansione che potreb-
bero favorire il rilancio dell’economia”.
uno dei settori che forse più degli altri ri-
sente dell’odierna contingenza negativa, è
quello dell’edilizia, che coinvolge le impre-
se di costruzioni e l’indotto a esse collega-
to. la cassa Rurale ha pensato di stimolar-
ne lo sviluppo attraverso un progetto che
favorisca la ristrutturazione e la salvaguar-
dia del patrimonio edilizio esistente.
“l’idea d’intervenire in questo campo c’era
da tempo”, continua Battistotti, “e si è con-
cretizzata di recente con una promozione
specifica per i finanziamenti destinati alle
ristrutturazioni che proponiamo a condi-
zioni molto favorevoli. le opportunità fi-
scali sono così consistenti che è un peccato
non sfruttarle. abbiamo discusso questo
argomento in molte sedi, anche parteci-
pando a una serata organizzata da confe-
dilizia e dream House Group sul tema del-
le ristrutturazioni edilizie. noi intendiamo
promuovere concretamente la riqualifica-
zione delle abitazioni esistenti contribuen-
do alla salvaguardia dei centri storici e del
territorio spesso eroso dall’urbanizzazio-
ne. col fine di sostenere l’imprenditoria lo-
cale, abbiamo anche inserito una clausola
che prevede un’ulteriore facilitazione eco-
nomica a chi si avvale della manodopera di
almeno un’azienda nostra correntista”.
il prodotto offerto dalla banca, quindi, por-
terà dei vantaggi non solo ai privati e alle
aziende che vi aderiranno, ma anche alle
imprese che lavorano nel comparto edili-
zio e ai loro dipendenti, al territorio nel suo
aspetto paesaggistico e architettonico e,
non per ultimo, alla cassa Rurale che avrà
modo di rimettere in circolo del denaro a
beneficio di tutti.
7
“uno dei problemi di cui soffrono le ban-
che in questo periodo di crisi” conclude
con convinzione il vicedirettore, “è la scar-
sità di richiesta di credito da parte dei pri-
vati e delle imprese. i depositi sono in co-
stante aumento, ma gli utilizzi sono scarsi
e questo non è un bene né per la banca né
per la comunità. Siamo convinti che il no-
stro sostegno all’edilizia vada nella direzio-
ne giusta, che stimoli la gente a superare la
sfiducia e a trovare il coraggio di investire
per il futuro”.
RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA INTERVENTI STRUTTURALI E INTEGRATI
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Finanza e mercati,i cambiamenti in attoIncontro con il responsabile dell’Ufficio Finanza
marco malesardi si oc-
cupa da più di vent’anni
del settore finanza del-
la cassa Rurale di cui
gestisce il patrimonio
assieme alla direzione.
con il collega luigi malesardi, si occupa
dei prodotti finanziari offerti alla clientela
e supporta le filiali nell’attività di consu-
lenza alla stessa. un ruolo molto delicato
e importante.
Mercati finanziari in tempi di crisi, cos’è
cambiato?
molte cose. per la prima volta ci troviamo
in una situazione che vede in gran parte
del mondo tassi d’interesse molto bassi,
in vari paesi addirittura negativi. anche
in italia il rendimento dei titoli è sceso a
nuovi minimi assoluti: recentemente sono
stati emessi Bot a rendimento negativo.
ciò ha comportato uno spostamento di
investimenti sui mercati azionari, che si
sono rivalutati molto. questa tendenza non
sembra ancora terminata.
In che modo questo cambiamento in-
fluenza l’approccio con il risparmio?
la possibilità di ottenere un rendimento
discreto, a breve termine e con rischio nul-
lo non esiste più. per ottenere risultati sod-
disfacenti è necessario utilizzare prodotti
maggiormente dinamici, ma il problema
è la corretta valutazione del rischio, che
troppo spesso viene sottovalutata.
Quale atteggiamento deve avere quindi il
risparmiatore?
È necessario un approccio finanziariamen-
te corretto. più chiaramente che in passa-
to devono essere individuati gli obiettivi, i
tempi d’investimento e il livello massimo
di rischio sopportabile, al fine di adottare
una strategia coerente. poi si individuano
gli strumenti più adatti allo scopo. È possi-
bile ridurre il rischio semplicemente utiliz-
zando prodotti con caratteristiche diverse.
Cosa s’intende per caratteristiche diverse?
Significa attuare una diversificazione ac-
curata dei prodotti in cui investire col fine
di ricavarne un guadagno contenendo il
più possibile il rischio. un’operazione com-
plessa che prevede una conoscenza ade-
guata del mercato finanziario, ma che può
essere realizzata anche con investimenti
contenuti.
Conoscenza che il consumatore medio
difficilmente possiede.
per questo ci siamo noi. la nostra banca
offre un servizio di consulenza accurato
che aiuta il risparmiatore a valutare la pro-
pria situazione e ad attuare nuovi investi-
menti sfruttando le opportunità offerte dal
mercato. il mondo della finanza è molto
complesso, a nostra volta ci avvaliamo dei
prodotti e del supporto costante di cas-
sa centrale Banca, che possiede le giuste
competenze e svolge un ruolo di guida per
molte casse Rurali.
Quali offerte interessanti potete propor-
re alla vostra clientela?
i prodotti che noi offriamo sono molti e ri-
specchiano le diverse esigenze dei clienti.
tramite i fondi nef, ad esempio, è possi-
bile realizzare portafogli diversificati in
tutto il mondo con prodotti efficienti, inve-
stendo cifre anche relativamente modeste.
per investimenti più consistenti, spesso
utilizziamo le Gestioni patrimoniali, che
consentono di massimizzare il rendimen-
to dell’investimento nel rispetto del grado
di rischio scelto. considero ottimi investi-
menti a basso rischio i prodotti previden-
ziali, che attualmente offrono notevoli van-
taggi fiscali.
E per i clienti che dispongono di poco de-
naro da investire?
i pac fanno al caso loro. il piano accumu-
lo capitale è un programma di risparmio
e di investimento automatico, flessibile e
conveniente che permette di costituire un
capitale con versamenti periodici anche di
piccoli importi. una grande opportunità.
Vi sono quindi soluzioni per tutti?
assolutamente sì. l’importante è valutare
gli obiettivi di investimento e le esigenze
del cliente.
oggi noi offriamo una consulenza integra-
ta che spazia dal credito alla gestione del
risparmio con un’attenzione sempre mag-
giore alla tutela e alla protezione dai rischi
legati alla vita di tutti i giorni.
10
Simposio di scultura lignea di BesenelloCinque giorni di arte, cultura e convivialità
tutto è cominciato otto anni fa, quando alcuni
amici ventenni decidono di mettersi assieme
per creare momenti d’intrattenimento capaci di
ravvivare la vita sociale e culturale di Besenello.
nasce così “libero pensiero”, un’associazione
che nel corso del tempo ha avuto una felice cre-
scita e che ha promosso lo sport e la cultura nel-
le diverse forme di espressione artistica. tra le
manifestazioni promosse dal gruppo ora presie-
duto da luca postinghel, ci sono il Parco degli
artisti e Sinergie lagarine, che torna a castel Be-
seno il 5 e 6 giugno prossimi con momenti di te-
atro, musica, danza e animazione per bambini.
l’iniziativa è molto interessante perché nasce
dalla collaborazione di numerose associazioni
giovanili che operano sul territorio e che hanno
formato un’efficiente rete di coesione culturale.
una sinergia, appunto.
“Grazie a tali iniziative ci siamo avvicinati
sempre più al mondo dell’arte e, in particolare,
a quello della scultura lignea”, dice Walter Bat-
tisti, fino all’anno scorso presidente di Libero
pensiero ed ora responsabile del Simposio di
scultura lignea, “a farci entrare in questo mon-
do è stato il nostro socio thomas feller che
da tempo pratica questa attività con successo.
all’inizio eravamo un po’ scettici sull’idea di
portare a Besenello una manifestazione che di
solito trova la sua collocazione in montagna,
ma abbiamo provato e ci è andata bene”.
molto bene. dal 12 al 16 maggio avrà luogo la
terza edizione del Simposio e Besenello è tutta
un fermento. dodici scultori, nove uomini e tre
donne, saranno dislocati per le vie del centro
storico per estrarre da un tronco grezzo di la-
rice autoctono la loro opera.
Giorno dopo giorno scolpiranno il legno tra l’in-
teresse e le domande della gente che, lasciata
la poltrona e spento il televisore, tornerà a far
vivere le vie del paese. cinque giorni per veder
nascere, poco alla volta, un’opera che profuma
di resina, ma anche per ritrovare la socialità di
un tempo, la voglia di fermarsi a parlare nello
spirito originale del simposio che prevede con-
vivialità, intrattenimento e dialogo.
il tema a cui dovranno ispirarsi quest’anno gli
scultori è La seduta – Elogio alla lentezza, un
concetto del tutto in linea con l’idea di condivi-
sione, socialità e cultura che sta molto a cuore
agli organizzatori.
“in un mondo frenetico dove la gente ha sem-
pre meno tempo per l’ascolto e l’osservazione,
per la riflessione e la condivisione di pensieri
ed emozioni”, continua Battisti, “ci è sembra-
to interessante suggerire un tema ispirato alla
11
creazione di sedute artistiche. ogni scultore
potrà realizzarle come crede, ma alla fine della
manifestazione il centro storico del paese risul-
terà popolato di opere che oltre a essere belle,
offriranno un ottimo pretesto per rallentare,
sedersi e sottostare al fascino della lentezza”.
e intanto ci sarà spazio per vivere l’arte nelle
sue forme diverse. la musica la farà da pa-
drona con concerti e momenti musicali legati
al lavoro degli scultori. ma ci saranno anche
momenti dedicati all’approfondimento. Giove-
dì sera, nel cortile della biblioteca, il colletti-
vo A tratti proporrà l’iniziativa Nel tunnel, un
viaggio attraverso il suono, la fotografia e la
pittura a sostegno della lotta contro la costru-
zione della Pi.Ru.Bi. una battaglia che da anni
coinvolge la comunità di Besenello e dell’alta
Vallagarina.
non mancherà l’occasione per divertirsi e rilas-
sarsi davanti a un buon bicchiere di vino locale
o a un boccale di birra artigianale, mangiando
in compagnia e discutendo di legno e di scul-
tura, di arte e di tutto quello che ci sta a cuore.
una particolare attenzione sarà riservata alle
persone diversamente abili, agli anziani della
casa di riposo e ai bambini. per quest’ultimi
sono previsti anche momenti d’intrattenimen-
to e di approfondimento. Sarà infatti appron-
tata una postazione didattica che consentirà
agli studenti della scuola dell’obbligo di cono-
scere il mondo del legno esplorandone forme,
colori, odori e suoni. uno specifico laboratorio
darà spazio alle caratteristiche sonore del le-
gno utilizzando strumenti creati per l’occasio-
ne da antonio Bertoni.
i bambini saranno coinvolti anche nella fase
finale del Simposio. la Giuria che assegnerà il
Premio Libero Pensiero 2015, infatti, sarà compo-
sta dalla quinta classe della scuola primaria di
Besenello e da alcuni membri dell’associazio-
ne italiana ciechi. come l’anno scorso, saranno
i bambini ad aiutare i non vedenti nel percorso
di valutazione delle opere con un approccio di
grande valore formativo ed emozionale.
“le edizioni precedenti ci hanno dato tanta
soddisfazione”, conclude il responsabile Walter
Battisti, “e siamo convinti che anche quest’an-
no andrà tutto bene. lo dobbiamo alla nostra
gente, ai nostri artisti e a tutti coloro che ci
hanno aiutato a realizzare il Simposio, la cassa
Rurale e il comune di Besenello innanzitutto”.
due appuntamenti impoRtanti:Simposio di scultura lignea dal 12 al 16 maggio a Besenello
Sinergie lagarinedal 5 al 6 giugno a castel Beseno.
per informazioni:[email protected]
foto
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arco
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iuso
le
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Scuola materna Romani - De Moll di NomiUn luogo dove crescere sereni
entrare in una scuola materna è sempre
un piacere, quando è bella come quella di
nomi, è una vera gioia.
un cancello, uno spazio verde e un porto-
ne posto sotto un balcone, portano all’in-
terno di quello che un tempo era il palazzo
dei baroni de moll, risalente al XVi secolo.
l’atrio è pavimentato con uno splendido la-
stricato che ricorda una piazza soleggiata.
ai lati si aprono le porte delle tre aule, con
architravi ornate di frutta matura e vigne
rigogliose. la mensa e la cucina sono al
piano di sopra, come l’aula insegnanti e la
splendida sala rossa riccamente affrescata.
Vi potrebbero vivere una settantina di bam-
bini, ma al momento sono circa cinquanta
quelli che, ogni mattina, i genitori di nomi
consegnano nelle mani delle maestre.
dentro si sente la presenza della storia, di
chi ha voluto la scuola materna, di chi ha
operato per mantenerla e per renderla bel-
la com’è tuttora. È una storia lunga che ini-
zia 132 anni fa, forse anche un po’ prima.
nel 1877 il signor domenico Romani dona
l’importo di 4.000 fiorini alla comunità di
nomi col fine di promuovere l’istituzione
di un asilo infantile a servizio del paese.
nel 1882 viene costruita su un terreno do-
nato dal barone Sigismondo de moll, nei
pressi dell’attuale piazza Springa, la prima
sede della scuola che entrerà in funzione il
10 settembre 1883 col nome di Asilo Cura-
ziale di Nomi per l’infanzia. a scriverne il
programma, l’orario, lo statuto organico e
il regolamento interno è il curato don lo-
renzo martini. lo scopo dell’istituto è di
accogliere i bambini dai tre ai sei anni di
ambo i sessi abitanti a nomi e dintorni, col
fine di custodirli e di avviare e promuove-
re la loro “educazione fisica, intellettuale e
morale religiosa”.
la scuola è povera, ma le famiglie meno
abbienti usufruiscono dei suoi servizi gra-
tuitamente, mentre quelle più o meno be-
nestanti versano una tassa d’iscrizione.
a quei tempi viene gestita direttamente
dal parroco e dalla Commissione Direttri-
ce dell’Asilo che è affiancata dal Comitato
delle signore visitatrici. la prima maestra
si chiama Regina delaiti, la seconda maria
Gioseffi, poi, nel 1896, arrivano le suore del-
la Misericordia di Verona che prestano la
loro opera quasi senza interruzione fino al
1988.
durante la grande guerra l’asilo sospende
il suo impegno educativo, ma lo riprende
appena possibile anche grazie a un’ulterio-
donazione della famiglia Romani. Nel 1929
diventa a tutti gli effetti scuola materna.
Già dalla sua fondazione la famiglia de Moll
si distingue per la generosità verso l’istitu-
zione. Nel 1946 muore il barone Leopoldo
che lascia in eredità la sua residenza estiva,
uno splendido palazzo a cui i bambini acce-
dono nell’anno scolastico 1947-48. Da questo
momento la vecchia Scuola materna Roma-
ni cambia il suo nome in Romani – de Moll.
Nel 1950 l’istituto entra a far parte della
Federazione provinciale scuole materne di
Trento e nel 1979 diventa Scuola equipara-
ta dell’infanzia. Per anni la gestione è affi-
data a una Ipab, cioè a un Istituto pubblico
di assistenza e beneficienza che dal 1992 si
trasforma in Associazione Scuola materna
Romani – de Moll di Nomi. Infine nel 2014
acquisisce il Marchio Audit in Trentino e
quello Family Audit.
Ed eccoci ai giorni nostri.
A distanza di 132 anni dalla fondazione
della scuola, l’associazione di volontari che
la gestisce ha ampliato i suoi interventi.
Composta da 140 soci tra quelli di diritto
(genitori) e richiedenti, è guidata da un
Consiglio di Amministrazione presieduto
dalla signora Elisa Delaiti che è affiancato
da un Comitato di Gestione.
“Oltre al servizio di scuola materna a
Nomi”, dice Roberto Festi, segretario
dell’associazione, nonché delegato del par-
roco nel Consiglio, “gestiamo pure alcuni
asili nido, quello intercomunale di Poma-
rolo, Villa Lagarina e Nomi situato a Poma-
rolo, quelli di Villa Lagarina e di Calliano, e
quelli aziendali dell’Università degli Studi
di Trento e dell’Azienda Sanitaria per la
Provincia Autonoma di Trento. Durante le
vacanze estive, inoltre, seguiamo i bambini
presso la scuola materna di Nomi e quel-
la di Pomarolo. Un grande impegno che,
complessivamente, vede all’opera una no-
vantina di dipendenti”.
Sì, un lavoro impegnativo ma anche inte-
ressante e ricco di gratificazioni. “Quando
mi guardo indietro e vedo quanta strada
abbiamo percorso..., mi sento soddisfatta”,
sostiene la presidente Elisa Delaiti, “noi
lavoriamo ogni giorno affinché gli obiettivi
espressi nello statuto della nostra associa-
zione siano raggiunti e rispettati. Vogliamo
che la nostra scuola sia un luogo di forma-
zione dove i bambini crescano sereni e in
modo armonico, dove possano imparare
giocando, avvicinarsi ai valori della nostra
società nel pieno rispetto della funzione
educatrice della famiglia. Sono convinta
che è quello che i nostri benefattori Roma-
ni e de Moll avrebbero voluto”.
www.cr-avallagarina.net
direttore responsabileWalter liBerUfficio Stampa e ComunicazioneFederazione Trentina della Cooperazione
coordinamento e testilUisa PacHera
realizzazione e stampaosiride - roVereto
In copertina foto di Emilio Manfrini