Diario di agosto 2016 - api.ning.com · Non è in contrasto la affermazione che abbiamo sempre...

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Diario di agosto 2016 Pubblicato da Fabio Colasanti il 1 agosto 2016 alle 01:30 Fabio Colasanti 1 Agosto 2016, alle 1:36 Come si esce da questo andazzo? http://www.corriere.it/cultura/16_agosto_01/castigo-inesistente-9f4... giovanni de sio cesari 1 Agosto 2016, alle 9:57 Vedo con piacere che l’iniziativa degli iman della preghiera comune ha avuto un buon successo non solo in Francia ma anche in Italia. Mi aspetto che l’iniziativa possa estendersi agli altri paesi d’Europa e d’ America Si è scongiurato cosi l’effetto che io ricordavo di Samarra. Se allora iman sciiti e sunniti avessero fatto una cosa del genere, forse ora non sarebbero nella terribile angoscia giornaliera in cui si trovano e forse l’ISIS stesso non sarebbe mai nato Le guerra di religione si superano soprattutto sul piano religioso Non è in contrasto la affermazione che abbiamo sempre ripetuto che si tratta di una conflitto religioso con l’affermazione del papa e degli iman che la religione non c’entra e che NON si tratta quindi di conflitto religioso nel prossimo post giovanni de sio cesari 1 Agosto 2016, alle 9:58 Sul piano politico sociologico sono credenti, islamici o cristiani tutti quelli che credono di esserlo (senza fingerlo, si intende) perché quello che significa essere veramente credente è un fatto interno alla fedi stesse. Ma il papa non è un politico o un sociologo, ma l’autorità suprema di tutti i cattolici e anche il piu importante esponente religioso del mondo. Fa quindi il suo mestiere che è quello di indicare quale sia la vera fede e quale non lo sia. Quindi afferma che la vera fede in Dio non può conciliarsi con il terrorismo e in genere con la violenza (ma anche con egoismo, corruzione e cosi via). Conseguentemente i terroristi non possono considerarsi credenti e quindi non si muovono per motivi religiosi, ma per gli altri motivi per cui si muove sempre il male: egoismo, avidità, potere, insomma per i sette vizi capitali. Ovviamente ci troviamo sempre all’interno di un sistema di pensiero religioso che non esaurisce tutti i possibili pensieri religiosi. I seguaci del califfato continueranno a pensare che testimone di fede (in arabo coranico: shaid) possa essere anche chi fa stragi indiscriminate, magari sgozza un buon vecchio prete che dice messa in una piccola chiesetta in un piccolo paesetto. Ma il jihadista non si considera un fanatico, un isolato : si pone come la punta avanzata di un intero sistema religioso culturale di sui ritiene di incarnare la vera anima. Quindi pressopoco come avveniva con le Brigate Rosse: ritenevano di essere l’avanguardia, la prima linea di un proletariato che li avrebbe seguito per la grande mitica rivoluzione. Quando fu chiaro che il proletariato (i sindacati e il partito comunista) non li avrebbe affatto seguito ma chiaramente contrastato la lotta perse significato perse senso e in tanti si resero conto della insensatezza della loro azione., si dissociarono, si pentirono. Cosi il jihadismo finirà quando si renderà conto che non hanno dietro di se l’universo islamico, ma sono soli L’azione degli Iman francesi è un passo su questa strada: non è il primo, non è l’ultimo, non è quello risolutivo ma è un passo importante.

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Diario di agosto 2016 Pubblicato da Fabio Colasanti il 1 agosto 2016 alle 01:30

Fabio Colasanti 1 Agosto 2016, alle 1:36 Come si esce da questo andazzo? http://www.corriere.it/cultura/16_agosto_01/castigo-inesistente-9f4... giovanni de sio cesari 1 Agosto 2016, alle 9:57 Vedo con piacere che l’iniziativa degli iman della preghiera comune ha avuto un buon successo non solo in Francia ma anche in Italia. Mi aspetto che l’iniziativa possa estendersi agli altri paesi d’Europa e d’ America Si è scongiurato cosi l’effetto che io ricordavo di Samarra. Se allora iman sciiti e sunniti avessero fatto una cosa del genere, forse ora non sarebbero nella terribile angoscia giornaliera in cui si trovano e forse l’ISIS stesso non sarebbe mai nato Le guerra di religione si superano soprattutto sul piano religioso Non è in contrasto la affermazione che abbiamo sempre ripetuto che si tratta di una conflitto religioso con l’affermazione del papa e degli iman che la religione non c’entra e che NON si tratta quindi di conflitto religioso nel prossimo post giovanni de sio cesari 1 Agosto 2016, alle 9:58 Sul piano politico sociologico sono credenti, islamici o cristiani tutti quelli che credono di esserlo (senza fingerlo, si intende) perché quello che significa essere veramente credente è un fatto interno alla fedi stesse. Ma il papa non è un politico o un sociologo, ma l’autorità suprema di tutti i cattolici e anche il piu importante esponente religioso del mondo. Fa quindi il suo mestiere che è quello di indicare quale sia la vera fede e quale non lo sia. Quindi afferma che la vera fede in Dio non può conciliarsi con il terrorismo e in genere con la violenza (ma anche con egoismo, corruzione e cosi via). Conseguentemente i terroristi non possono considerarsi credenti e quindi non si muovono per motivi religiosi, ma per gli altri motivi per cui si muove sempre il male: egoismo, avidità, potere, insomma per i sette vizi capitali. Ovviamente ci troviamo sempre all’interno di un sistema di pensiero religioso che non esaurisce tutti i possibili pensieri religiosi. I seguaci del califfato continueranno a pensare che testimone di fede (in arabo coranico: shaid) possa essere anche chi fa stragi indiscriminate, magari sgozza un buon vecchio prete che dice messa in una piccola chiesetta in un piccolo paesetto. Ma il jihadista non si considera un fanatico, un isolato : si pone come la punta avanzata di un intero sistema religioso culturale di sui ritiene di incarnare la vera anima. Quindi pressopoco come avveniva con le Brigate Rosse: ritenevano di essere l’avanguardia, la prima linea di un proletariato che li avrebbe seguito per la grande mitica rivoluzione. Quando fu chiaro che il proletariato (i sindacati e il partito comunista) non li avrebbe affatto seguito ma chiaramente contrastato la lotta perse significato perse senso e in tanti si resero conto della insensatezza della loro azione., si dissociarono, si pentirono. Cosi il jihadismo finirà quando si renderà conto che non hanno dietro di se l’universo islamico, ma sono soli L’azione degli Iman francesi è un passo su questa strada: non è il primo, non è l’ultimo, non è quello risolutivo ma è un passo importante.

- 2 - Laura Parducci 1 Agosto 2016, alle 11:52 Io trovo che l’iniziativa degli iman della preghiera comune sia stata una idea eccezionale che andrebbe estesa anche ad altri paesi soprattutto europei (incluso quello in cui abito: la Svezia) e magari istituzionalizzata ufficialmente dai padri delle due religioni. Il Papa ha detto he non é una guerra di religione ma secondo me lo é, per lo meno per quelli che la praticano. Le religioni vanno dunque avvicinate e un buon modo é pregare insieme. Mussulmani in chiesa e cristiani in moschea dunque. Fabio Colasanti 1 Agosto 2016, alle 11:57 Giovanni, grazie. Sono completamente d'accordo con la tua analisi. E mi sembra che anche Laura lo sia. Giovanni ha scritto: Sul piano politico sociologico sono credenti, islamici o cristiani tutti quelli che credono di esserlo (senza fingerlo, si intende) perché quello che significa essere veramente credente è un fatto interno alla fedi stesse. ( ... ) Giuseppe Ardizzone 3 Agosto 2016, alle 20:20 E’ da diverso tempo che i lavori della nostra rivista “Pensiero democratico “ sono fermi: Questo perché ho ritenuto opportuno che gli articoli pubblicati non fossero , a partire da qualche mese a questa parte, solo di una o due persone : Ad esempio non è stato più elaborato il documento del Circolo di riflessione sui risultati elettorali , non è stata fatta ancora nessuna illustrazione dell’apertura del gruppo su facebook di coordinaento di alcuni circoli online , non è stato fatto nessun articolo specifico del Circolo di sostegno alle posizioni del SI al referendum . Nel frattempo ho pubblicato nel gruppo facebook del Circolo l’articolo di cui vi riporto il link e che Cristina suggeriva di porre anche nella rivista . Resto in attesa dei vostre indicazioni in merito : e vi trascrivo qui di seguito il link dell’articolo http://ciragionoescrivo.blogspot.it/2016/07/che-fare.html Per il resto ritengo che debba formarsi una redazione più attiva che gestisca “ Pensiero Democratico” ponendosi l’obiettivo di ottenere più collaborazioni e sollecitare interventi sui temi di maggiore attualità e di possibile interesse svolti nel Circolo oltre alla pubblicazione dei documenti .Non riesco, da solo, a svolgere in maniera soddisfacente tutto questo e avverto la necessità di un maggiore coordinamento. Fabio Colasanti 4 Agosto 2016, alle 11:22 Una curiosità. Nulla di più. L'ufficio statistico britannico ha pubblicato questo grafico che mette in correlazione il PIL di un paese con il numero di medaglie d'oro vinte alle ultime olimpiadi. Stati Uniti e Cina sono ai primi due posti in entrambi gli aggregati, Non ci sono sorprese. Ma poi ci sono delle differenze, a volte molto forti.

- 4 - Altra questione irrisolta nel PD http://www.lavoce.info/archives/42343/cannabis-quanta-paura-di-una-... Fabio Colasanti 6 Agosto 2016, alle 1:22 Io sono a favore della liberalizzazione della vendita e dell'uso della cannabis. Mi chiedo se non si dovrebbe liberalizzare anche la vendita di altre droghe. Liberalizzare non significa "incoraggiare l'uso di". Liberalizzare significa soprattutto ridurre il giro d'affari della grossa criminalità e ridurre fortemente la microcriminalità. Fabio Colasanti 6 Agosto 2016, alle 19:29 La distinzione tra "guerra di religione" e "guerra tra religioni" mi sembra corretta, anche se non facile da spiegare. In ogni caso, non riesco a capire come qualcuno possa escludere il motivo religioso da quello che l'Isis fa e dagli attacchi che vediamo in tante parti del mondo. http://www.corriere.it/opinioni/16_agosto_06/guerra-dell-isis-relig... Giampaolo Carboniero 7 Agosto 2016, alle 19:21 Anzichè stare a perdere tempo sul distinguere le ragioni dell'ISIS, io discuterei su come trattare le notizie relative agli atti terroristici; penso che dargli ogni volta connotazioni religiose faccia il gioco dei terroristi che vogliono la guerra di religione; sarebbe molto più efficace riferirsi ad essi come atti terroristici puri e semplici. Fabio Colasanti 8 Agosto 2016, alle 9:38 Posto il link ad un ottimo articolo in inglese che spiega come non abbia senso parlare di voti di protesta (nel senso di voti a favore di candidati minori o di voti nulli) nelle elezioni presidenziali americane. Nelle prossime elezioni esistono solo tre possibilità. a) Preferisco Donald Trump a Hillary Clinton; b) preferisco Hillary Clinton a Donald Trump, c) mi va bene qualsiasi cosa gli altri decidano. Mutatis mutandis, la cosa è vera anche per tante elezioni nostre. https://medium.com/@cshirky/theres-no-such-thing-as-a-protest-vote-... giovanni de sio cesari 9 Agosto 2016, alle 17:04 Fabio Quello che sostiene l’articolo è giusto ma bisogna capire che intendiamo per voto di protesta Se io per protesta non voto o voto candidati improbabili spreco il voto e nessuno recepisce la mia protesta come giustamente dice l’articolo. Io aggiungerei pure che in generale finisco con spingere la politica in senso opposto ai miei desideri Ad esempio, la fronda del PD se mai riuscira ad abbattere Renzi favorira i M5S o una destra rifondata e non la “vera” sinistra. Però per voto di protesta si intende una cosa diversa: gli elettori sono insoddisfatti della classe dirigente e quindi votano il candidato che appare meno legato ad essa senza troppo badare ai suoi programmi: cerca cioè più il cambiamento che quello che il candidato propone. Renzi stesso è giunto al governo senza neppure essere stato eletto sull’onda della protesta, era avvenuto 20 anni prima anche per Berlusconi contro i politicanti. Cosi per Raggi e in genere il M5S malgrado le infinite sciocchezze. Il fenomeno appare in tutto l’Occidnete: dall’Austria agli USA. Non è che gli elettori in Austria abbiano votato Hofer perche di estrema destra o in Grecia per l’estrema sinistra ma per i condidati meno vicini all’establishment. Fabio Colasanti 8 Agosto 2016, alle 9:38

- 5 - Posto il link ad un ottimo articolo in inglese che spiega come non abbia senso parlare di voti di protesta (nel senso di voti a favore di candidati minori o di voti nulli) nelle elezioni presidenziali americane. Nelle prossime elezioni esistono solo tre possibilità. a) Preferisco Donald Trump a Hillary Clinton; b) preferisco Hillary Clinton a Donald Trump, c) mi va bene qualsiasi cosa gli altri decidano. Mutatis mutandis, la cosa è vera anche per tante elezioni nostre. https://medium.com/@cshirky/theres-no-such-thing-as-a-protest-vote- Fabio Colasanti 9 Agosto 2016, alle 18:20 Giovanni, sono perfettamente d'accordo con il tuo commento sull'articolo di medium.com. Per questo avevo fatto l'analogia con "tante" elezioni nostrane e non "le" elezioni nostrane. Fabio Colasanti 10 Agosto 2016, alle 8:06 Questo è un articolo proprio sull'angolo di cui avevo parlato a fine giugno postando la foto della facciata della chiesa della Maddalena e dell'immondizia al suo angolo destro. http://www.ilmessaggero.it/roma/cronaca/roma_santa_maria_maddalena_... Fabio Colasanti 13 Agosto 2016, alle 23:22 Consiglio vivamente la lettura di questo commento di Giuseppe Turani. http://www.uominiebusiness.it/default.aspx?c=635&a=24535&ta... Analizza molto bene quello che sta succedendo ai 5S. Modifica Elimina Giampaolo Carboniero 13 Agosto 2016, alle 23:55 Evidentemente sembra, leggendo Turani, che altri possano avere la bacchetta magica, ma non sono stati votati; un po' di pazienza non guasterebbe. Fabio Colasanti 14 Agosto 2016, alle 0:38 Giampaolo, rileggiti per favore il pezzo di Turani. Non ha nulla a che vedere con il tuo commento. Turani parla di cose che sono già successe. Parla del fatto che stanno cominciando a confrontarsi con la realtà e stanno scoprendo che le cose non stanno come loro lo avevano ingenuamente immaginato. Non dice nulla sui risultati del loro lavoro per i quali bisognerà certo aspettare più tempo e per i quali i tuoi inviti alla pazienza possono avere un senso... giorgio varaldo 14 Agosto 2016, alle 8:23 Fabio un intervento italiano a favore delle banche richiederebbe tagli pesanti in termini occupazionali delle banche stesse aspetto poco gradito sia dal governo sia dalla pubblica opinione un intervento europeo attraverso il fondo salvastati consentirebbe di salvare le banche senza ristrutturazioni e tagli occupazionali? Mi pare che la spagna abbia pagato un prezzo politico pesantisimo in tema di riforme, magari sbaglio ma non credo che per l'italia le condizioni possano esser meno pesanti Quindi chiederemmo all'europa di imporci condizioni che non siamo noi in grado di imporci...da soli.. o sbaglio? Visto sotto altra ottica potrebbe essere una mossa valida. Con la scusa dell'europa si prendono provvedimenti pesanti che senza scusa non sarebbero mai stati presi (ipotizzo tagli di trasferimenti

- 6 - alle regioni sprecone e chiusura immediata delle 7000 partecipate) e fare altri tagli che oggi con i delicati equlibri in senato non potrebbero esser fatti Se cosi' fosse beh un pensierino all'attivazione del fondo salvastati forse non sarebbe poi tanto pellegrino giovanni de sio cesari 15 Agosto 2016, alle 11:39 Fabio Tuttavia il fatto che i M5S sta abbandonando i miti infantili dei grillini significa che sta maturando sulla strada della capcita di governare: e quindi ne fa un concorrente sempre piu pericoloso per le altre forze politiche la strada mi pare ancora lunga però. Fabio Colasanti 13 Agosto 2016, alle 23:22 Consiglio vivamente la lettura di questo commento di Giuseppe Turani. http://www.uominiebusiness.it/default.aspx?c=635&a=24535&ta... Analizza molto bene quello che sta succedendo ai 5S. Commenti Giampaolo Carboniero 16 Agosto 2016, alle 18:33 Il diverso comportamento che denota la diversa qualità http://www.grandecocomero.com/volo-ryanair-e-albergo-a-sue-spese-ec... Fabio Colasanti 16 Agosto 2016, alle 20:13 Altro esempio dell'andare a vedere quello che fanno gli altri per avere idee su quello che potremmo fare noi. Il tema oggi è la costruzione di case popolari. I socialdemocratici tedeschi propongono una nuova riforma della costituzione tedesca per far si che la costruzione di case popolari sia una responsabilità congiunta del governo federale e dei Länder. Nel passato era così, ma dieci anni fa, nel quadro di una riforma in senso federale, la responsabilità era stata attribuita unicamente ai Länder. Secondo i socialisti tedeschi, i Länder da soli non riescono a costruire abbastanza ed è necessario che il governo federale si senta nuovamente obbligato ad agire. Secondo i socialisti tedeschi servono ogni anno 400mila nuove case popolari. Nel 2015 ne sono state costruite solo 248mila. E noi quante ne abbiamo costruite? giorgio varaldo 16 Agosto 2016, alle 21:22 Giampaolo il grandecocomero e' uno dei piu' noti siti bufala. Per quanto riguarda le vacanze di renzi usare la propria auto non ti va bene? http://www.huffingtonpost.it/2015/12/31/renzi-courmayeurcapodanno-m... Fabio Colasanti 16 Agosto 2016, alle 21:41 Giorgio, la notizia della visita anonima della prima ministra norvegese l'ho anche avuta da altre fonti e l'ho postata sul gruppo qualche giorno fa. Il capo del protocollo di Telefonica a Madrid mi ha raccontato dell'arrivo, qualche anno fa, del re di Svezia per una visita ufficiale alla ditta. Tutta la dirigenza era alla porta all'ora prevista e si sono visti il re scendere da un autobus. Non era un autobus del servizio urbano, ma era un autobus normale grande. Il re era accompagnato da parecchi dirigenti industriali del settore delle comunicazioni ed aveva preso il loro stesso autobus invece della macchina di servizio dell'ambasciata.

- 7 - Io stesso, nel 2003 o 2004, ho fatto visita a Stoccolma al ministro delle telecomunicazioni e scienza. Ero in una sala del ministero alle nove della mattina insieme ad alcuni dirigenti, quando dopo pochi minuti è arrivata una giovane signora vestita in maniera "casual" con due buste di un supermercato che ha messo in un angolo. Era il ministro che venendo in ufficio aveva fatto la spesa. Detto questo è chiaro che Giampaolo va a visitare tutti i siti più improbabili e meno seri che girino. Il suo comportamente è la conferma di quello che tanti hanno scritto: molti vanno sulla rete solo per trovare conferme alle proprie idee e si abbeverano dei siti più inverosimili e meno seri immaginabili. Giampaolo Carboniero 17 Agosto 2016, alle 17:10 Io discuterei sul fatto che sia vera o meno l'informazione; poi, per quanto riguarda l'auto, si vede che, rispetto allo scorso anno, sono cambiati i protocolli di sicurezza che, comunque, notte in caserma ecct., poco si addicono ad un presidente del consiglio benvoluto dal popolo. Fabio Colasanti 18 Agosto 2016, alle 7:45 Ecco i mali del nostro paese colpire ancora. Da una lato una magistratura senza il senso della misura o bloccata da leggi stupide che impongono inchieste anche se un matto le richiede – questa volta la Corte dei Conti – e dall'altro un'associazione, il Codacons, che ha sempre getttato il discredito sulle associazione di difesa dei consumatori. Il tutto in un quadro dove non si discute mai dell'opportunità politica o economica di qualcosa, ma si vanno a verificare solo i dettagli giuridici. Se il Codacons fosse stato seguito, non avremmo mai avuto il restauro del Colosseo. Adesso tocca alla passerella di Christo sul lago d'Iseo. L'unica critica che io faccio a questa manifestazione è che durata troppo poco, ma sul fatto che abbia avuto un grande successo non ho alcun dubbio. Certo che bisogna sapere quanto è costata e se la spesa è stata giustificata o no. Trovo che il rapporto costi benefici di tante manifestazioni non le giustifica (per questo sono contro la tenuta dei giochi olimpici a Roma). Può darsi che sia il caso anche della passerella sul lago di Iseo. Ma il giudizio da dare è politico, si tratta di giudicare se la spesa è valsa la pena o no. Alla fine questo è un giudizio che devono dare gli elettori. Ma nel nostro povero paese rovinato dai giuristi questo è invece degradato all'esame del rispetto formale di questo o quel cavillo. http://brescia.corriere.it/notizie/cronaca/16_agosto_17/the-floatin... giorgio varaldo 18 Agosto 2016, alle 10:05 Fabio qualsiasi evento deve esser valutato non solo per i costi ed i ricavi diretti ma anche per quelli indiretti. Conosco un pochino il lago di iseo per motivi di lavoro (lovere darfo e pisogne) e prima di questa opera di christo mai tante persone lo hanno visitato. Hotel e ristoranti pieni nel raggio di decine di km. Quando mai e' accaduto qualcosa del genere? Altri paesi hanno seguito l'esempio del non fare. Non fai nulla e non guadagni nulla. Ad osoppo si teneva ogni anno il biker fest evento che vedeva la partecipazione di bikers da tutta europa. Nelle ultime edizioni cinquantamila motociclisti che per tre giorni mangiavano e bevevano (e tanto). Ai tempi della lira un giro di affari di tre miliardi. Poi il rumore il casino e storie simili hanno convinto il comune di osoppo a non concedere il parco. Oggi il parco e' diventato un vespasiano per cani. Il biker fest si tiene a lignano...felicissimo di ospitarlo. Fabio Colasanti 19 Agosto 2016, alle 11:01

- 8 - Un articolo che conferma l'impressione avuta finora. http://www.lastampa.it/2016/08/18/italia/cronache/christo-moltiplic... Fabio Colasanti 20 Agosto 2016, alle 2:03 Cose conosciute, ma che è bene non dimenticare. http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2015/01/08/news... http://www.repubblica.it/scienze/2016/08/17/news/scie_chimiche_la_s... Fabio Colasanti 20 Agosto 2016, alle 11:57 Un pensiero della mattina legato alle discussioni con Giovanni sui tempi necessari nel nostro paese a far si che le decisioni politiche diventino realtà. Se si chiedesse alla casalinga di Voghera quando sono state abolite le provincie, probabilmente questa risponderebbe: "Tanto tempo fa". Se poi di fonte alla nostra faccia stupita questa chiedesse come stanno effettivamente le cose, che si potrebbe dirle? Certo, bisogna chiederle di votare "Si", ma l'abolizione delle provincie era stata annunciata ben prima della riforma istituzionale. Modifica Elimina Fabio Colasanti 21 Agosto 2016, alle 9:42 Una curiosità divertente sull'atletica belga. Nel corso della finale olimpica di questa notte, la staffetta 4 x 400 metri belga ha migliorato il record nazionale di sette decimi, ma è arrivata quarta per 3 centesimi di secondo. Un bel risultato di cui essere fieri. Ma la curiosità è un'altra. I pilastri della staffetta sono due fratelli gemelli: Kevin e Jonathan Borlée che recentemente sono arrivati quarto e quinto ai campionati europei. Dall'anno scorso si è aggiunto alla staffetta il fratello minore Dylan! Tre fratelli su quattro membri della staffetta. L'allenatore della squadra è un certo Jacques Borlée, il padre dei tre quattrocentometristi. Ma non è finita. L'atleta scelta dal Comitato Olimpico Belga per portare la bandiera nazionale nella cerimonia di apertura dei giochi è stata Olivia Borlée, la sorella dei tre già citati, che ha partecipato ai cento, duecento metri piani e due staffette. Fabio Colasanti 21 Agosto 2016, alle 12:48 Un'altra curiosità. L'Economist Intelligence Unit ha appena pubblicato una nuova versione della sua analisi delle città dove è più piacevole vivere. Ci sono varie organizzazioni, più o meno serie, che cercano di produrre classifiche di questo tipo. I risultati dipendono ovviamente dagli indicatori esaminati. L'Economist Intelligence Unit ha preso in considerazione i fattori seguenti: a) Stabilità (peso sul totale: 25 per cento), ossia piccola criminalità, criminalità violenta, minacce terroristiche, rischio di conflitto militare, rischio di disordini o conflitti interni. b) Qualità delle cure mediche (20 per cento), disponibilità di ospedali e altri centri medici, qualità delle cure private, qualità delle cure pubbliche, accesso alle istituzioni pubbliche, disponibilità di medicine in vendita senza ricetta, indicatori della salute della popolazione. c) Cultura e ambiente (25 per cento) umidità, temperatura, sopportabilità del clima, livello della corruzione, restrizioni religiose, censura, disponibilità di istallazioni sportive, disponibilità di istituzioni culturali, qualità del cibo, disponibilità di beni e servizi per i consumatori. d) Istruzione (10 per cento) disponibilità di istituzioni private, qualità delle istituzioni private, vari indicatori della Banca Mondiale sulla qualità delle istituzioni pubbliche. e) Infrastrutture (20 per cento), qualità delle strade, qualità dei trasporti pubblici, qualità dei legami internazionali, disponibilità di alloggi di buona qualità, disponibilità di energia, qualità dell'acqua, qualità delle telecomunicazioni.

- 9 - Un'osservazione en passant. Si potrebbero utilizzare questi criteri per valutare i programmi elettorali e il lavoro dei sindaci ! Purtroppo l'elenco completo delle 140 città esaminate non è disponibile (credo sia nella versione a pagamento del rapporto). Il sommario disponibile mostra solo le prime dieci città e le ultime dieci. Le ultime sono, come era prevedibile, nel "terzo mondo". Tre delle prime sono in Europa (Vienna, Helsinki e Amburgo), ma ben sette sono nel mondo anglosassone al di fuori di Gran Bretagna e Stati Uniti: tre città sono in Canada, tre in Australia e la settima è la più grossa città della Nuova Zelanda (forse l'unica città della Nuova Zelanda esaminata nel rapporto).

Fabio Colasanti 24 Agosto 2016, alle 10:34 La pagina di apertura del sito della FAZ

- 11 - E quella del Guardian

Fabio Colasanti 24 Agosto 2016, alle 18:51 Abbiamo ricevuto questo messaggio che volentieri diffondiamo. Il Comitato * * * * * Carissime, carissimi, di seguito trovate le coordinate bancarie per la raccolta fondi in favore della popolazione colpita dal terremoto della scorsa notte. Vi preghiamo di diffondere più possibile questa iniziativa e le coordinate. COORDINATE BANCARIE: IBAN - IT96H0103003200000006365314 BIC - PASCITMMROM PARTITO DEMOCRATICO RACCOLTA FONDI PER TERREMOTO VIA DI SANT'ANDREA DELLE FRATTE 16 00187 ROMA Grazie a tutti. Il Dipartimento Organizzazione Partito Democratico Fabio Colasanti 26 Agosto 2016, alle 9:05 Triste il livello di quello che si legge sui social media. http://www.huffingtonpost.it/2016/08/25/terremoto-enrico-mentana_n_... Fabio Colasanti 26 Agosto 2016, alle 22:46 Questo articolo parla del deterioramento della vita sociale nel nostro paese che vediamo ogni giorno e che trova la sua espressione peggiore sui social media. Sui social media un antidoto che funziona è quello della moderazione attiva (come quella fatta sul nostro gruppo). Ma questo è un curare un sintonomo. Che si puo' fare per curare la malattia? http://www.huffingtonpost.it/tommaso-ederoclite/italia-terremoto-po...

- 12 - Cristina Favati 27 Agosto 2016, alle 8:48 http://www.lastampa.it/2016/08/26/italia/cronache/le-misure-antisis... Fabio Colasanti 27 Agosto 2016, alle 9:18 Cristina, l'esperto citato ha assolutamente ragione quando afferma che le misure di prevenzione costerebbeero soloil 10 percento del costo della ricostruzione. Ma prendi il caso concreto di un proprietario (persona individuale o amministrazione pubblica: il costo di ricostruzione della sua casa è; mettiamo, di 500mila euro. Quando qualcuno gli propone un intervento sulla sua casa per lui si tratta di decidere se spendere 50mila euro oggi o se correre un rischio che per lui è teorico e molto remoto nel tempo. Qui è dove gli incentivi pubblici hanno un ruolo. Ma servono tanti soldi (oltre a quelli per il cuneo fiscale, per le pensioni, per la lotta alla povertà e tante altre cose importanti). Il governo deve proporre al Parlamento un compromesso ragionevole. Queste sono le scelte politiche importanti. Giuseppe Ardizzone 27 Agosto 2016, alle 16:02 Informo tutti che il documento del Circolo sulle ragioni per il Si al Rreferendum Costituzionale è pubblicato su " Pensiero Democratico" Fabio Colasanti 28 Agosto 2016, alle 0:28 Un articolo abbastanza buono di Sergio Rizzo. Purtroppo cade anche lui nella trappola del "censimento" degli immobili. Evidentemente non si è chiesto a cosa questo possa servire e quale sarebbe l'utilità di avere un secondo Catasto (molto più ambizioso e dettagliato). http://www.corriere.it/opinioni/16_agosto_28/mali-endemici-doverosi... Il governo mi sembra sulla strada buona. http://www.corriere.it/politica/16_agosto_28/renzi-punta-errani-com... Fabio Colasanti 28 Agosto 2016, alle 0:43 Sembra che la candidatura di Roma all'organizzazione dei giochi olimpici del 2024 stia per sfumare. Anche non ci fosse un ritiro ufficiale della candidatura, le esitazioni mostrate finora precludono ogni possibilità che Roma sia scelta dai membri del Comitato Olimpico Internazionale che prenderanno la decisione. Io sono sempre stato contrario a questa candidatura. Il fatto che il M5S fosse anche contrario non ha avuto alcun effetto sulla mia posizione. Ricordo che quattro anni fa, Mario Monti responsabilmente rifiutò di appoggiare la candidatura di Roma per i giochi del 2020. Non vedo cosa sia cambiato rispetto alla situazione del 2012. http://www.lastampa.it/2016/08/27/italia/politica/roma-potrebbe-ritirare-la-candidatura-per-i-giochi-atteso-lannuncio-del-campidoglio-FH6bOZS4s5hDyMJcTVjmCN/pagina.html http://roma.repubblica.it/cronaca/2016/08/27/news/roma_2024_tramont... Modifica Elimina Giampaolo Carboniero 28 Agosto 2016, alle 21:52 Consigli inutili? http://www.ilfattoquotidiano.it/premium/articoli/consigli-inutili/ giorgio varaldo 28 Agosto 2016, alle 23:13

- 13 - Giampaolo non solo inutili ma anche fuorvianti. Abbiamo un modello per le zone ad alto rischio sismico e questo modello si chiama Friuli. E per studiarlo sono.venuti anche da Giappone e California. Peccato lo ignori l'articolista..ah ma e' il travaglio? come non.detto ci sarebbe da stupirsi.se avesse scritto il.vero Fabio Colasanti 29 Agosto 2016, alle 0:44 I problemi del dopo terremoto non sono dovuti ad un'eventuale insufficienza di fondi (parte dei soldi stanziati dopo il terremoto dell'Aquila non è mai stata spesa per l'incapacità delle pubbliche amministrazioni responsabili). I veri problemi sono quelli denunciati da Sergio Rizzo in questo articolo: l'incapacità di una classe politica ignorante e corrotta, l'incapacità tecnica delle amministrazioni locali e la mancanza di trasparenza delle procedure di approvazione e di esecuzione dei tanti progetti. Se non risolviamo questi problemi non se ne esce. Quello che mi sembra necessario sono quattro cose: a) separare completamente la ricostruzione da ogni idea di rilancio economico delle zone colpite. Si tratta di due cose completamente separate, da affrontare con strumenti diversi. b) esautorare il più possibile la classe politica locale dalle scelte da fare. Da questo punto di vista è ottima l'idea di avere un commissario straordinario per la ricostruzione. c) stabilire alcuni principi chiari per la ricostruzione che poi richiedano solo un'applicazione tecnica. In questa maniera si esautora ancora di più la classe politica locale. d) trasparenza totale per ogni sussidio alla ricostruzione concesso con pubblicazione delle somme concesse, delle condizioni poste e dei nomi dei beneficiari sull'internet. Che non si venga a cianciare di rispetto della "privacy" (spesso noi a sinistra siamo responsabili dell'abuso di questo concetto). http://www.corriere.it/politica/16_agosto_28/terremoto-ricostruire-... Modifica Elimina Giampaolo Carboniero 29 Agosto 2016, alle 0:47 Non mi pare corrisponda molto al "sistema Friuli" caldeggiato da Giorgio. giorgio varaldo 29 Agosto 2016, alle 9:02 Fabio, Giampaolo Le linee guida enunciate differiscono da quelle del friuli. Priorita' friuli prima le fabbriche poi le case ed in fine i monumenti. L'equioe di zamberletti e sindaci dotata di poteri decisionali quindi nessun conflitto decisionale. Ma la differenza essenziale era la burocrazia ridotta all'osso. Dice un conoscente friulano impiegato nella ricostruzione dell'emilia che se al temoo in friuli ci fosse stata la burocrazia attuale staremmo ancora nelle baracche. giorgio varaldo 29 Agosto 2016, alle 9:07 Nel comune di bordano epicentro del terremoto del 1976 correva l'anno 1970. Tre fratelli emigranti decidono di costruire una casa per le loro tre famiglie. Il comune blocca i lavori per carenza di requisiti antisismici . Ripeto si era negli anni 70. Polemiche a non finire. Arriva il terremoto del 1976. La casa implode . Se fosse ststs abitata quasi sicuramente sarebbero morti tutti. Non sono le norme che mancanl. Mancano i sindaci seri. Fabio Colasanti 31 Agosto 2016, alle 0:19 Queste sono le regole per la ricostruzione dopo i terremoti ! http://www.corriere.it/opinioni/16_agosto_31/terremoti-norme-palude...

- 14 - E da questo pulpito abbiamo il coraggio di definire l'Unione europea un "guazzabuglio di regole". giorgio varaldo 31 Agosto 2016, alle 8:03 Fabio esattamente le parole del mio conoscente geometra impegnato ieri nella ricostruzione del Friuli ed oggi in quella dell'emilia : Se Zamberletti avesse dovuto seguire le regole che ci sono oggi saresti ancora nei prefabbricati Fabio Colasanti ha scritto Queste sono le regole per la ricostruzione dopo i terremoti ! http://www.corriere.it/opinioni/16_agosto_31/terremoti-norme-palude... E da questo pulpito abbiamo il coraggio di definire Fl'Unione europea un "guazzabuglio di regole". Fabio Colasanti 31 Agosto 2016, alle 8:36 Giorgio, noi due stiamo ripetendo qualcosa che molti non vogliono vedere: l'eccesso di regolamentazione quasi sempre voluto da un'opinione pubblica che non si rende conto delle sue conseguenze negative. Tanti sognano un ritorno all'IRI, all'ENI dei bei tempi. Ma Enrico Mattei si vantava in interviste con la stampa della quantità di leggi che aveva infranto. E a quei tempi ce n'erano molte, ma molte di meno. Oggi azioni come quelle di Mattei e Zamberletti sono diventate impossibili. Alessandro Bellotti 31 Agosto 2016, alle 11:32 Oggi sono davvero arrabbiato e Renzi non c'entra.... Stiamo facendo una serie di colloqui perchè abbiamo bisogno di gente a diversi livelli. Una ragazza modenese di 21 anni mi ha portato il suo curriculum dove scrive orgogliosa di aver soggiornato un anno in Australia. Bene, penso, almeno l'inglese sarà a posto...Non che serva a molto sapere l'inglese che parlano gli anglosassoni, visto come parlano inglese ad esempio in India...Sarà comunque una buona base. Poi leggendo il curriculum scopro che la scuola superiore frequentata a Modena da questa ragazza è inerente a una per me fantomatica specializzazione (!!!!): liceo sociopedagogico con indirizzo musicale. Poi leggendo successivamente il curriculum i lavori prestati da questa giovane in Australia sono di donna delle pulizie. Questo per un anno. Davvero i nostri giovani vogliono buttare la loro vita in questo modo ? Cosa serve al paese un diploma in queste assurde specializzazioni ? Le scuole superiori di Modena sono ormai vere e proprie fabbriche di disoccupati. E sto parlando di Modena, non di qualche provincia della Calabria o della Basilicata. I nostri giovani stanno abbandonando la tecnologia. E nessuno li informa delle grandi possibilità che potrebbero avere in patria per dare il loro contributo al paese. Pulire i cessi (passatemi l'espressione...) in Australia non può e non deve essere un ambizione per i nostri giovani. Smettiamola di indicare miraggi e possibilità inesistenti. Vorrei vedere i nostri giovani conquistare importanti mercati con le grandi possibilità che ancora oggi garantisce il Made in Italy. Giovani al fianco di imprenditori d'attacco che si spendano per l'unica causa sulla quale ci dobbiamo tutti concentrare: lo sviluppo del paese. Dopo un anno di Australia a fare umili lavori quale contributo allo sviluppo del paese potranno dare i nostri figli ?

- 15 - E chiedo alla politica e alle istituzioni scolastiche di supportare meglio, molto meglio, le scelte di un ragazzino o di una ragazzina che, appena finito le medie, viene spesso accalappiato da scuole che sono, lo ripeto, vere fabbriche di disoccupati. Centinaia di futuri disoccupati e sottooccupati vengono ogni anno sfornati da scuole inutili allo sviluppo del paese. Questo a Modena. Le importanti aziende che ci sono dalle mie parti, e non parlo solo di Ferrari, Lamborghini, Ducati etc..., hanno bisogno di molti ingegneri e periti industriali. Altrimenti se li vanno a cercare all'estero. Oppure chiudono gli stabilimenti e li trasferiscono altrove. Vedi Saeco. L'impegno di chi ci governa o ci governerà sul fronte scuola e Università non può prescindere dalle considerazioni che ho fatto. Altrimenti è sicuramente ulteriore declino. Giuseppe Ardizzone 31 Agosto 2016, alle 13:15 Alessandro , io non ne capisco niente di scuola, ma ...a pelle... mi sento solidale con la tua inquietudine. Ho l'impressione che l'intero percorso scolastico abbia bisogno di un profondo ripensamento.Questa idea della moltiplicazione degli indirizzi del liceo, della moltiplicazione delle materie universitarie in modo da permettere una miriade di piani di studio individuali diversi e la necessità o l'opportunità!?! di creare una miriade di materie che necessitano a loro volta di una "miriade" di professori incaricati mi lascia molto a molto perplesso. Le scuole tecniche sono valorizzate opportunamente? In compenso ad esempio un diciottenne che non abbia avuto la buona sorte di frequentare ragioneria non ha la più pallida idea di un termine giuridico elementare , di una nozione fondamentale d'economia , conosce poco la geografia economica e politica ecc ecc ecc ecc ecc ecc ecc Del resto molti insegnanti non conoscono, ancora oggi, l'utilizzo del computer e del web! Giuseppe Ardizzone 31 Agosto 2016, alle 13:24 Giorgio e Fabio sono pienamente d'accordo con voi . Affoghiamo tra le regole e regolette ed in cambio nessuno percorre il sentiero della " responsabilità": Come se si potesse regolamentare tutto! : Nel mio lavoro ,la prima cosa che c'insegnavano è che tutti coloro che gestivano un settore avevano la facoltà di non seguire le regole codificate per affrontare situazioni diverse o nuove ed urgenti assumendosi la responsabilità delle proprie decisioni . Questo era normale! Non solo non seguiamo queste regole del buon senso ma poniamo le condizioni perchè la Magistratura sia poi costretta ad intervenire su mille aspetti complicando ancora di più qualunque situazione. Che fine ha fatto la semplificazione legislativa? In questo guazzabuglio c'è ancora chi si oppone al SI al referendum costituzionale!?!