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Dal 1998 BIOE® si propone sul mercato del settore rifiuti come fornitrice di soluzioni impiantistiche sul trattamento della frazione organica, oltre ad essere in grado di offrire tutta una serie di servizi accessori quali la consulenza tecnico/legale, progettazione, avviamento e gestione impianti. E’ un preciso impegno aziendale mettere a disposizione del cliente la notevole esperienza acquisita nel settore nel corso degli ultimi anni, in un mercato che ha subito radicali cambiamenti a seguito dell’introduzione di nuove normative. Trattamento della frazione organica dei rifiuti in cumulo statico insufflato ricoperto con membrana GORE™ Cover e controllato dal sistema automatico BIOE® Control, coperto da brevetto internazionale, che tramite apposito programma permette di ottimizzare l’utilizzo del telo GORE. La semplicità di questa efficace tecnologia consente il massimo contenimento dei costi di gestione, ottenendo elevati standard qualitativi del prodotto finale. Il consumo energetico del sistema BIOE® Control rispetto ad altre tecnologie di trattamento è irrisorio, il che comporta un doppio vantaggio, sia per i consumi elettrici contenuti che per il basso impatto ambientale. Non da ultimo, la copertura con membrana impermeabile e traspirante GORE™ Cover garantisce il confinamento all’interno del telo degli odori, germi e batteri, offrendo così maggiori garanzie d’igiene per gli operatori e la popolazione, con la possibilità di operare all’aperto senza l’utilizzo di biofiltri.

BIOE S.r.l., società giovane e dinamica, nasce dall’esperienza di un gruppo di persone provenienti da diversi settori di lavoro. La sede legale e operativa di Bioe è situata a Milano, ed è presente con i suoi impianti su tutto il territorio italiano. Grazie all’esperienza accumulata negli ultimi anni ed alle prove effettuate negli impianti di trattamento in Germania ed in Italia, si è deciso di implementare un nuovo sistema brevettato per il controllo dei parametri di gestione, chiamato BIOE® Control.

Portogruaro (VE) 150.000 t/anno

Anno 2000

Anno 2011

Catania 1.200.000 t/anno

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La proficua concertazione con la W.L. GORE, azienda multinazionale ormai da parecchi anni leader nel settore sul mercato tedesco, ha permesso a BIOE® di raggiungere un’intesa di totale collaborazione per un’esclusiva applicazione di questa tecnologia sul mercato italiano. L’esperienza acquisita nel passato dalla W.L. GORE nella realizzazione dei laminati impermeabili e traspiranti denominati GORE™COVER, unitamente al sistema brevettato BIOE® Control ed alla specifiche conoscenze di BIOE® sulle problematiche legate al mercato italiano del trattamento rifiuti, hanno creato questa specifica forma di partnership.

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Il problema del corretto trattamento e della gestione del rifiuto urbano diventa ogni giorno più pressante ed interessa sempre più direttamente le pubbliche amministrazioni, riservando agli enti locali la necessità di trovare adeguate soluzioni compatibili, con risorse economiche e spazi ambientali limitati. Anche i piccoli comuni si vedono costretti a dover affrontare e risolvere svariati problemi, riguardanti la progettazione di nuove tecnologie di smaltimento ed il trasferimento del rifiuto a distanze elevate, sopportando così costi economici assai gravosi.

Napoli 2010 piena di rifiuti

Napoli 2012: Impianto di biostabilizazzione -Tufino (Napoli)

� Impianti di compostaggio per la frazione organica da raccolta differenziata (f.o.r.s.u.)

� Impianti di compostaggio per il trattamento del verde e dei fanghi di depurazione civile.

� Impianti di biostabilizzazione dei R.S.U. indifferenziati.

� Impianti di risanamento di discariche post-mortem.

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BIOE® Control è un software studiato per controllare e gestire il processo BIOE® per la corretta bioconversione dei rifiuti solidi urbani, residuali di discariche post-mortem, fanghi di depurazione e scarti dell’industria agroalimentare. Il software è stato sviluppato interamente a 32 bit, così da garantire una piena compatibilità con i sistemi operativi più diffusi ed una maggiore sicurezza nell’esecuzione. Proprio a tale riguardo sono stati progettati una serie di controlli che permettono al programma di lavorare in svariate condizioni, onde evitare il verificarsi di errori che pregiudicherebbero l’importante compito svolto dai vari componenti del processo BIOE®. Il programma prevede un’interfaccia grafica progettata per ottimizzare al massimo il lavoro di monitoraggio e gestione. Il sistema BIOE® Control si compone di cinque moduli:

1- Temperatura 2- Ossigeno 3- Umidità 4- Controllo insufflazione 5- Dati storici e relativi grafici

Il controllo della temperatura presente all’interno del cumulo viene effettuato mediante una sonda di rilevamento. Essa è in grado di effettuare rilevamenti contemporanei lungo tutto lo sviluppo del cumulo; è costituita da uno stelo in acciaio con 4 sensori per la rilevazione del gradiente termico. I sensori hanno una range da 0 a 100°C e sono posti sull’asse della sonda a una distanza di 20 cm circa l’uno dall’altro. La sonda, trasmettendo i dati all’unità centrale, partecipa alla gestione dell’insufflazione e permette di imporre al sistema il limite massimo della temperatura in cumulo. Il controllo dell’umidità del cumulo vene effettuato mediante la sonda del’umidità relativa. La sonda è in grado di effettuare costantemente il rilievo dell’umidità in cumulo. Presenta un range da 0 a 100%, con una sensibilità all’1% e linearità del 2%. La sonda, trasmettendo i dati all’unità centrale, partecipa alla gestione del processo di bioconversione e garantisce la massima riduzione di percolati. Il controllo dell’ossigeno viene effettuato attraverso l’inserimento nel cumulo di apposita sonda. I rilevamenti costantemente effettuati permettono di gestire la concentrazione ottimale dell’ossigeno. Il sensore presenta un range di rilevamento da 0 a 21%, con una precisione 0,5%, e risoluzione dello 0,1%. La sonda, trasmettendo i dati all’unità centrale, partecipa alla gestione della bioconversione e, con il particolare sistema di insufflazione, permette l’ottimale ossigenazione del materiale, evitando la formazione di nicchie anaerobiche.

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L’idea vincente del compostaggio in cumulo statico è quella di mantenere indisturbato nel tempo

l’ecosistema che si crea nella biomassa, ovvero le interazioni tra la popolazione microbica locale

ed il substrato organico, le ife fungine, tenendo costanti ed ottimali i parametri chimico-fisici

interni (ossigeno, temperatura, umidità). L’assenza di rivoltamenti permette di evitare lo “shock

termico” ripetuto, dovuto alla perdita del calore durante la movimentazione.

Ancora più importante è la minimizzazione dell’impatto olfattivo, che si verifica tipicamente

durante le fasi di rivoltamento.

Di contro, il sistema a cumulo statico richiede maggiore attenzione ed oculatezza nella gestione

del processo, oltre che alla struttura della miscela in ingresso. Il problema che generalmente si

riscontra nei sistemi a cumulo statico è quello della dispersione di calore negli strati esterni e

della graduale perdita di umidità con stratificazioni all’interno della biomassa.

Tale problema è stato risolto da BIOE® mediante l’utilizzo del telo GORE™Cover, che crea un

effetto di coibentazione e di condensa del vapore acqueo sulla superficie del cumulo, oltre alla

massima traspirabilità per l’ossigeno e l’anidride carbonica.

La membrana GORE-TEX ®

W.L. GORE ha messo a punto delle coperture a membrana Gore-Tex® destinate ad applicazioni

come il compostaggio della frazione umida, la biostabilizzazione del sottovaglio proveniente da

vagliatura meccanica, la biostabilizzazione di RSU, le bonifiche di discariche attive e post-

mortem, oltre ad interventi di contenimento odori in situazioni di emergenza.

Si tratta praticamente di grossi teli che vengono distesi a copertura di cumuli di rifiuti a forma

piramidale. Il telo è un sandwich di due supporti di poliestere (la cui presenza risponde solo a fini

meccanici per poter stendere, piegare e rimuovere il telo), inframmezzati da una lamina di Gore-

Tex® che è il vero cuore del sistema.

Il vantaggio immediato dall’impiego di questa tecnologia consente di svolgere attività di

biostabilizzazione ed essiccamento all’aperto senza ricorrere ad investimenti impegnativi in

termini di capannoni o biofiltri.

Il telo Gore™Cover ha dimostrato ottime caratteristiche di permeabilità all’aria, permettendo gli

scambi di O2 e CO2 tra la biomassa e l’ambiente esterno; nel contempo la fitta struttura con

micropori di 0,2 µm crea un giusto “effetto condensa” e quindi una barriera ai composti odorigeni.

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I rifiuti urbani contengono un’elevata percentuale di frazione organica fermentescibile, derivante essenzialmente dagli scarti di cucina. Questa frazione, così come le altre matrici organiche e biomasse di risulta, può essere raccolta in purezza (tramite sistemi di raccolta differenziata secco-umido) ed avviata al compostaggio per la trasformazione in ammendante di qualità. Si parla invece di biostabilizzazione quando si avviano al compostaggio i rifiuti urbani indifferenziati, tal quali separati meccanicamente in sottovaglio (costituito da frazione organica) e sovvallo (frazioni secche e non putrescibili). Il compostaggio di qualità e la biostabilizzazione consentono di sottrarre le frazioni putrescibili ai tradizionali flussi di smaltimento (discarica ed inceneritori) portando a compimento un sistema di gestione dei rifiuti ambientalmente compatibile, oltre che economicamente e logisticamente conveniente. Il processo di compostaggio e biostabilizzazione Il compostaggio e la biostabilizzazione sono processi aerobici di decomposizione biologica delle frazioni fermentescibili che avvengono in condizioni controllate, al fine di ottenere un prodotto biologicamente stabile. Nel caso del compostaggio di qualità si ottiene un prodotto (compost) con una componente organica ad elevata evoluzione (humus); il biostabilizzato o “compost grigio” ha invece un contenuto maggiore di metalli pesanti e caratteristiche agronomiche inferiori. Il processo si svogli in due fasi: Fase attiva (ACT: Active Composting Time), caratterizzata da intensi fenomeni degradativi a carico delle componenti a maggiore putrescibilità. Fase di maturazione (curing phase) caratterizzata da ridotto fabbisogno di ossigeno e completamento della trasformazione in humus. La produzione di cdr La tecnologia Bioe® permette di trattare rifiuti indifferenziati, ottenendo un biostabilizzato con un giusto grado di umidità (dal sottovaglio), evitando l’essiccazione che porterebbe ad un materiale non stabile. Dal sovvallo, invece, è possibile produrre CDR (combustibile da rifiuti), composto essenzialmente da materiali plastici o tessili di elevato potere calorifico.

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La tecnologia BIOE ® e la stabilità del prodotto finito Nel settore del compostaggio gioca un ruolo molto importante il raggiungimento di una buona stabilità del materiale in tempi relativamente rapidi. Questo permette di contenere gli spazi destinati al processo e di eliminare gli impatti olfattivi dovuti ad esempio allo stazionamento all’aperto di materiale ancora fermentescibile. Per la determinazione della stabilità del materiale, Bioe® ha condotto numerose prove analitiche per la misura dell’indice respirometrico statico (metodica IPLA). I risultati sono riportati nel grafico sottostante.

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Compostaggio Le matrici da avviare al compostaggio di qualità sono suddivisibili in tre grandi macrocategorie merceologiche:

• Frazione organica dei rifiuti urbani (FORSU) E’ la frazione organica domestica o umido di cucina, separata dal cittadino e raccolta con un sistema domiciliarizzato spinto; garantendo un’elevata purezza merceologica, fondamentale per ottenere un buon compost finale. Essa è caratterizzata da elevata putrescibilità (o reattività biologica), unitamente ad un elevato contenuto di umidità ed una bassa struttura.

• Scarti verdi E’ la frazione (detta anche ligneo-cellulosica) complementare a quella organica, poiché presenta caratteristiche di bassa putrescibilità, ridotta umidità ed elevata capacità strutturante (struttura e sofficità). Deriva dalle attività di manutenzione delle superficie a verde, sia pubbliche che private.

• Fanghi I fanghi possono derivare da impianti di depurazione delle acque reflue civili (fognatura) o da specifiche attività agro-industriali. Questi materiali si presentano in genere con caratteristiche omogenee nel tempo: elevata umidità di nutrienti, assenza di struttura. Per questo ben si prestano ad essere miscelati e trattati assieme agli scarti che gli conferiscono porosità e struttura.

Durata del processo Dalle varie prove effettuate, si è verificato come con la tecnologia Bioe la fase ACT, in cui si ha la maggiore richiesta di ossigeno, duri un massimo di 20/30 giorni. Dopo questa fase è possibile collocare la miscela, ormai priva di carica odorigena, all’esterno, per la fase di maturazione ed umificazione. Vantaggi Produzione di ammendante di qualità, ai sensi della l. 748/84. Possibilità di condurre il processo all’aperto o sotto tettoia, rispettando i limiti di emissione in unità odorimetriche. Gestione accelerata del processo perché il materiale non subisce “shock termici” da rivoltamento.

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Insufflazione

Confinamento

Programma di gestione e controllo

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Biostabilizzazione: Rifiuti urbani indifferenziati Rifiuti tal quail: In questo caso il semplice trattamento con un aprisacco permette di passare immediatamente alla fase attiva di compostaggio. Sottovaglio da separazione meccanica “a valle”: Questo materiale, oggettivamente difficile da trattare per la carenza di materiale strutturante, può essere biostabilizzato con la tecnologia Bioe® grazie ad un’oculata gestione del processo, con particolare riferimento all’umidità. Durata del processo Nel caso della biostabilizzazione, la tecnologia Bioe® permette l’ottenimento di un protocollo stabile (Indice respirometrico < 400 mg O2/kg s.v.*h, metodo IPLA) in soli 15 giorni. Qualora si volesse produrre “compost grigio” per ripristini ambientali, potrà essere effettuata un’ulteriore fase di maturazione. Vantaggi Riduzione in peso e volume del rifiuto (fino al 40% in peso). Possibilità di collocazione in discarica ai sensi della direttiva UE 31/99. Collocazione in discarica del biostabilizzato senza pagare l’ecotassa. Drastica riduzione dell’impatto ambientale (percolato, biogas) del rifiuti tal quale.

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Un’ulteriore applicazione della tecnologia di biostabilizzazione della frazione organica mediante cumulo insufflato è rappresentata dal trattamento post-mortem di vecchie discariche. In questo caso l’intervento viene rivolto ad impianti ormai chiusi e privi di quei requisiti che le nuove normative richiedono in materie di progettazione e gestione di discariche e che quindi sono presumibilmente potenziali fonti di pericolo per l’inquinamento della falda sotterranea. L’operazione di biorisanamento consiste nell’escavazione dei vecchi rifiuti depositati in discarica, che vengono disposti in batterie di cumuli statici insufflati con il sistema BIOE® Control e ricoperti con teli Gore™Cover. Una volta digeriti e mineralizzati i residui organici, presenti in discarica anche dopo 15 anni dal loro conferimento e causa di cattivi odori e percolati, il rifiuto viene definitivamente essiccato e quindi deferrizzato. Una volta effettuata la vagliatura si otterranno così dei rifiuti secchi (sopra vaglio) assimilabili a C.d.R., che potranno essere rimessi in discarica o avviati a termoutilizzatori, mentre il sottovaglio inertizzato potrà essere usato come compost grigio per la ricopertura delle nuove discariche in attività, in alternativa al terriccio tuttora utilizzato. Vantaggi:

• Eliminazione del potenziale inquinante delle vecchie discariche • Possibilità di riutilizzare vecchi impianti esistenti, adeguandoli ai nuovi standard di

sicurezza • Produzione di un rifiuto secco o mineralizzato in ottemperanza al d.l. 22/97 • Recupero di spazi, grazie alla riduzione peso/volume dei rifiuti trattati. • Economicità dei costi di trattamento

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