di climatico fisiologica RISULTATI per l’olivicoltura del ... · APPLICAZIONE WEB‐GIS PER IL...
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FIZONACLASSICO
Incontro Tecnico
Giornata di presentazione dei
RISULTATI
del
PROGETTO
FIZONACLASSICO
Venerdì 6 Febbraio 2015
Sede del Consorzio del Chianti Classico
Via Sangallo, 41 – Loc. Sambuca
50028 Tavarnelle Val di Pesa (FI)
Zonazione climatico‐fisiologica per l’olivicoltura del Chianti Classico
Tomaso Ceccarelli
FIZONACLASSICO
SOMMARIO:
LA ZONAZIONE: RIFERIMENTI METODOLOGICI E APPROCCIO ADOTTATO
I DATI AMBIENTALI
VARIABILI AMBIENTALI, CONDIZIONI DI CRESCITA E PRODUZIONE QUALI‐QUANTITATIVA
ZONAZIONE
APPLICAZIONE WEB‐GIS PER IL CONSORZIO ED I PRODUTTORI Simone Maffei
EVOLUZIONI
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LA ZONAZIONE: RIFERIMENTI METODOLOGICI E APPROCCIO ADOTTATO
Land capability:
A cosa serve una zonazione definizione di aree omogenee dal punto di vista di una ampia serie di finalità: dalla conservazione del suolo con funzione antierosiva, alla stima della capacità produttiva delle stesse colture e del relativo valore economico, paesaggistico ed eco‐sistemico.
USDA, crisi agricola americana anni venti (Dust bowl)
La F.A.O. da parte sua, ha sviluppato a partire dagli anni settanta una procedura di land evaluationmirata alla valutazione dell’attitudine o vocazione per specifiche colture.
e land suitability :
land qualities crop requirements
livello di suitability
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LA ZONAZIONE: RIFERIMENTI METODOLOGICI E APPROCCIO ADOTTATO
Fonte: Servizio geologico sismico e dei suoli, Regione Emilia‐Romagna
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LA ZONAZIONE: RIFERIMENTI METODOLOGICI E APPROCCIO ADOTTATO
Land suitability ed aspetti quantitativi e qualitativi della produzione
Fattori ambientali ed agronomici, produttività e qualità dell’olio
In linea teorica è possibile associare a ciascun livello di suitability anche una stima di produzione
e la valutazione qualitativa ? ..... di fatto trascurata
difficoltà di stabilire relazioni precise tra fattori bio‐fisici e risposta della coltura in termini di qualità delle produzioni.
a maggior ragione per l’olivo/olio e diversamente da uva/vino: per esiguità degli studi , fisiologia e composizione del frutto: possiamo risalire al terroir ?
Costantini et al. (2005), De Marco (2006), Morrone et al., (2014)
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LA ZONAZIONE: RIFERIMENTI METODOLOGICI E APPROCCIO ADOTTATO
Il nostro approccio
Zonazione dalla forte valenza operativa e di diretta utilità per l’olivicoltura del Consorzio
Orientata al: • livello di pianificazione territoriale
• ma sopratutto alle problematiche di gestione agronomica
all’accrescimento dell’olivo,
all’incremento della produzione
all’innalzamento qualità del prodotto
anche una finalità ambientale, paesaggistica e culturale >>> economica anche se intangibile
Comunque un approccio scientificamente rigoroso, basato su evidenze
Attenzione: questazonazione ha comunque un
valore territoriale, non per singoleaziende: e’ unaquestione di dati
disponibili
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LA ZONAZIONE: RIFERIMENTI METODOLOGICI E APPROCCIO ADOTTATO
Non è più necessario strutturare in modo rigido regole ed indici sintetici di valutazione della ideoneità della coltura (Land capability e suitability)
Le terre non vengono classificate come più o meno “adatte” per un generico obiettivo produttivo. La zonazione non serve a stabilire un ipotetico valore fondiario.
Valutazione flessibile in funzione di obiettivi specifici e periodicamente aggiornabile sulla base di nuove informazioni
Sistema di supporto alla gestione agronomica per ottenere miglioramenti mirati nella quantità e qualità dell’olio, oltre ad uno strumento di mantenimento dei caratteri ambientali, paesaggistici, etc.
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I DATI AMBIENTALI
raccolta ed analisi delle variabili bio‐fisiche che vengono considerate più direttamente correlate alla produzione.
complessità nelle relazioni tra fattori produttivi e parametri quantitativi e qualitativi
• caratterizzare comunque il territorio del Chianti
• verificare le ipotesi formulate in letteratura
Due finalita’ :
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I DATI AMBIENTALI
Geomorfologia
Clima
Suoli
Indici bio‐climatici
(più dimensioni legate alle esigenze ed al ciclo colturale dell’olivo, ad esempio bilancio idroclimatico)
• organizzati in un apposito data base geografico (Geographical Information System, GIS),
• consultabili anche attraverso il Web‐GIS del progetto (Simone Maffei)
Dipartimento di Scienze Agronomiche e Gestione del Territorio Agroforestale dell’ Università di Firenze e successive elaborazioni GIS
Complessivamente sono stati generati dati relativi ad oltre 100 variabili ambientali
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I DATI AMBIENTALI
Geomorfologia
modello digitale del terreno (Digital Elevation Model o DEM)
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I DATI AMBIENTALI
Clima
Andamento delle temperature medie mensili riferite al periodo 1993‐2012
Andamento medio mensile del Bilancio Idro‐climatico riferito al periodo 1993‐2012
Per pioggia e temperature, 18 stazioni localizzate all’interno del Chianti Classico ed altre 14 stazioni meteorologiche ubicate in comuni limitrofi ai fini della spazializzazione
deficit idrico permanente
E’ stato anche elaborato un indice “Rischio gelate” (precoci, invernali, tardive)
Radiazione solare potenziale: calcolata dal modello digitale del terreno
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I DATI AMBIENTALI
Suoli
Carta dei suoli del Chianti Classico
caratterizzazione pedologica realizzata sulla base della “Carta dei Suoli in scala 1:250.000” della Regione Toscana
• processi erosivi (Carta dell’uso sostenibile del suolo del Chianti, Zanchi et al. 2006)
• dinamiche idrologiche (Fabbisogno, conservazione e uso razionale delle risorse idriche nei sistemi agricoli del Chianti fiorentino e senese, Zanchi et al. 2010)
integrando e dettagliando le informazioni disponibili con i studi e ricerche territoriali relativi a:
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I DATI AMBIENTALI
Indici bioclimatici
Calcolati in relazione alle esigenze specifiche ed alla fenologia della pianta...
sulla base dei valori di temperatura e pioggia giornalieri...
• Somma delle temperature attive (SAT): la sommatoriadelle temperature medie giornaliere superiori a 7,5 °C delperiodo marzo-ottobre.
• Somma delle temperature attive del periodo aprile-giugno (SATSV); la sommatoria delle temperature mediegiornaliere superiori a 7,5 °C nel periodo di sviluppovegetativo.
• Somma delle temperature attive del periodo agosto-ottobre (SATIM): la sommatoria delle temperature mediegiornaliere superiori a 7,5 °C nel periodo che va dallainvaiatura alla raccolta.
• Somma delle escursioni termiche (SET): la sommatoriadelle differenze fra le temperature massime e minimegiornaliere nel periodo invaiatura-raccolta (agosto-ottobre).
• Piovosità del periodo agosto-ottobre (P ago-ott) : lasommatoria delle piogge nel periodo che va dalla invaiaturaalla raccolta.
• Bilancio idroclimatico del periodo giugno-agosto (P-ETo giu-ago) : la differenza tra la pioggia e la evapotraspirazionepotenziale di riferimento nella stagione estiva (giugno,luglio, agosto).
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VARIABILI AMBIENTALI, CONDIZIONI DI CRESCITA E PRODUZIONE QUALI‐QUANTITATIVA
VariabileRelazioni con crescita pianta e produzione quali‐quantitative olio
Suolo accrescimento, produttività, accumulo di sostanze minerali
Temperature medie annue condizioni generali di crescita / sviluppo complessivo della pianta fisiologia della coltura
Temperature medie minime mesi da aprile a giugno accrescimento vegetativo
Sommatorie termiche estive (mesi di agosto‐ settembre‐ottobre)
fattori influenzanti accumulo olio e acidi grassi, attacco mosca olearia
Precipitazioni totali sviluppo complessivo della pianta e produttività
Precipitazioni cumulate mesi da aprile a giugno (primaverili)
accrescimento vegetativo
Precipitazioni cumulate mesi da luglio a settembre fattori influenzanti accumulo olio, acidi grassi saturi/insaturi, rapporto polpa/nocciolo, maturazione
Radiazione media annua condizioni generali di crescita / fisiologia della coltura
Radiazione media annua periodo luglio settembre accrescimento vegetativo
Radiazione media annua periodo aprile giugno fattori influenzanti accumulo olio ed acidi grassi.
Deficit pluviometrico complessivo fattori influenzanti accumulo di sostanza secca e condizioni generali di crescita
Deficit pluviometrico estivo fattori influenzanti la crescita frutto e la sua maturazione
Altimetria condizioni generali di crescita e accrescimento vegetativo, composizione acidi grassi
[1] Calcolate come (Tmin+Tmax/2)‐7,5 °C.
Variabili successivamente valutate da esperti del CNR IVALSA e del Consorzio :
Principali relazioni ipotizzate tra variabili ambientali e condizioni di crescita dell’olivo e/o fattori influenzanti la produzione quali‐quantitativa di olio
quali quelle più utili per orientare la zonazione ?
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Le variabili selezionate (38)
Variabili quindi sottoposte ad analisi statistica:
Tutti gli oliveti (ARTEA)
Oliveti dei soli Soci (database “Denunce di iscrizione degli oliveti” fornito dal Consorzio): 2.434 particelle
Per mettere in relazione le variabili e le analisi chimico‐fisiche degli oli degli stessi Soci
Per la caratterizzazione di tutto il patrimonio olivicolo della zona
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VARIABILI AMBIENTALI, CONDIZIONI DI CRESCITA E PRODUZIONE QUALI‐QUANTITATIVA
Per ognuna delle particelle dei soci è stata fatta una estrazione, tramite GIS, dei valori delle variabili ambientali
Aggregazione a livello aziendale
Analisi statistica delle variabili, prima tra di loro...
... e poi congiuntamente con i parametri chimico‐fisici degli oli
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VARIABILI AMBIENTALI, CONDIZIONI DI CRESCITA E PRODUZIONE QUALI‐QUANTITATIVA
Identificazione delle variabili più significative
Analisi componenti principali (PCA)
Variabile Effetto agro-fisiologico Tipologia di zonazione
precipitazioni primaverili crescita vegetativa accrescimento vegetativo
temperature medie sviluppo complessivo della pianta e produttività
temperature minime accrescimento vegetativo
Altimetria composizione acidi grassi produzione (in termini quantitativi e qualitativi)
sommatorie termiche estive
Produttività
deficit pluviometrico estivo crescita frutto, maturazione
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VARIABILI AMBIENTALI, CONDIZIONI DI CRESCITA E PRODUZIONE QUALI‐QUANTITATIVA
Claudio Cantini....
Analisi statistica degli oli rispetto al fattore altimetria
Possibili cause nelle differenze tra oli sulla base dell’anno di produzione
Analisi statistica degli oli rispetto al fattore “tipologia terreno”
Analisi statistica degli oli rispetto a fattori stagionali
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ZONAZIONE
Sono proprio le variabili climatiche e fisiologiche emerse come le più importanti che guidano le nostre zonazioni
Sono 4 gli schemi proposti: edogni zonazione corrisponde ad una finalita’ particolare:
miglioramento quali‐quatitativo della produzione...
...piuttosto che delle condizioni vegetative della pianta
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ZONAZIONE
1. combina sommatorie termiche estive ed altimetria e classifica quindi in relazione alle condizioni che influiscono sulla composizione degli acidi grassi e i polifenoli (qualità).
2. utilizza sommatorie termiche estive e deficit pluviometrico estivo, e classifica sulla base dei fattori legati alla crescita del frutto, alla maturazione ed alla composizione acidica.
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3. utilizza altimetria e deficit pluviometrico estivo unendo in qualche modo i due obiettivi di classificazione prima indicati.
ZONAZIONE
4. usa invece temperature medie.primaverili e piogge cumulate sempre nel periodo primaverile, e classifica quindi in relazione alle condizioni che favoriscono l’accrescimento vegetativo e la probabile produttività in frutto.
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EVOLUZIONI
Un approccio incrementale alla zonazione
Zonazione chefornisca risposte a livello aziendale
Infittimento delle reti esistenti (stazioni metereologiche, di monitoraggio della mosca, dei rilievi pedologici, etc.)
Sensori sempre piu’economici
Crowd‐sourcing
Attenzione: questazonazione ha comunque un
valore territoriale, non per singoleaziende: e’
questione dei datidisponibili