Delta magg2015 n54

48
LA BIENNALE: THE WORLD’S FUTURES ELEZIONI, LA REGIONE STAVOLTA È CONTENDIBILE NUOVE RESISTENZE: LE BATTAGLIE DI OGGI VENETO IN PRIMO PIANO da pagg. 24, 26 pag. 28-30-31 pag. 32 continua a pag. 8 Editoriale I l futuro del Veneto si gioca con un voto per la prima volta aper- to ad ogni scenario, mentre sale il rischio astensione da parte di un elettorato, sempre più distante dalla politica e dai suoi riti. Il futuro del Veneto si gioca nelle urne di Alessandro Abbadir* *[email protected] - [email protected] a pag. 35 alle pagg. 37-41 a pag. 34 All’interno del giornale del Delta Periodico d’informazione locale. Anno XXII n. 54 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD Maggio 2015 del Delta Videosorveglianza e più posti barca. Progetti di crescita Porto Tolle pag. 10 La nuova sfida della nostra prof da Oscar Porto Viro pag. 6 Contratto di Foce, un’opportunità per lo sviluppo Taglio di Po pag. 18 pag. 17 Fuochi nel cielo: è estate! Al mare arrivano in 10mila Successo senza precedenti a Rosolina per la festa che da tradizione apre alla stagione estiva. Numeri da record e tanto ottimismo e speranza per i prossimi mesi L a stagione balneare si è aperta su Roso- lina Mare con un vero e proprio bagno di folla. Migliaia di persone giunte nella località per ammirare lo spettacolo piromusi- cale della “Notte di fuoco”, un’iniziativa che com’è diventata tradizione sancisce l’inizio della stagione turistica. Le stime parlano di circa 10mila persone, provenienti non solo dalla provincia polesana ma anche dalle re- altà più lontane. Tra questi c’è stato anche chi ha scelto di fermarsi a dormire per la notte nelle strutture ricettive della località turistica, approfittando del ponte del Primo Maggio. Lunghe code all’ingresso e pure all’uscita, parcheggi al completo e bar presi d’assalto hanno battezzato la bella stagione nel primo grande evento in calendario che ha saputo sorprendere grandi e piccini. Tutti rigorosamente con il naso all’insù. Impo- nenti i numeri della serata: 200 centraline di sparo necessarie per i fuochi, 1500 im- pulsi di accensione per la coordinazione dei fuochi e e 5500 artifici pirici da terra, distri- buiti su un fronte di sparo di 200 metri. Il suono che ha accompagnato la magia dello spettacolo è giunto da un impianto audio con una potenza di 100mila Watt amplifi- cato in tre isole sonore. Insomma: è tempo di estate e di spiaggia! L’ERASMUS + FINISCE IN BELLEZZA FESTA E VOGLIA DI RICOMINCIARE Una esperienza unica per tanti ragazzi di Italia e altri cinque paesi dell’Unione Europea. Ma anche per tante famiglie di Porto Viro che si sono messe a disposizione per l’accoglienza dei 30 ragazzi stranieri. E una grande festa per chiudere. pag. 8 APPELLO PER IL PALAVIGOR ARRIVANO I PRIMI FONDI Si è concretizzato l’accesso al primo mutuo per sistemare il Palavigor di Taglio di Po, il palazzetto dello sport intitolato all’azzurro del volley. Ma resta ancora tanto da fare, prima di poter pensare alla riapertura. pag. 21 L’informazione locale è sempre con te: +100,2% di visitatori www.lapiazzaweb.it Locanda Ristorante 7 Mari Via Pirandello 1, 45014 Porto Viro (RO) Tel 0426 324512 Cell. 335 5858184 Chiuso il mercoledi www.locandaristorante7mari.it [email protected] Specialità del territorio … il tuo concessionario multimarche di fiducia… auto nuove ed usate garanzia 12 mesi finanziamenti via dell’Artigianato, 25 · Porto Viro (Rovigo) cell. 340 3824169 · www.fabricars.it

description

Delta magg2015 n54

Transcript of Delta magg2015 n54

Page 1: Delta magg2015 n54

VENETO IN PRIMO PIANO

LA BIENNALE: THE WORLD’S FUTURES

ELEZIONI, LA REGIONE STAVOLTA È CONTENDIBILE

NUOVE RESISTENZE: LE BATTAGLIE DI OGGI

VENETO IN PRIMO PIANO

da pagg. 24, 26

pag. 28-30-31

pag. 32

continua a pag. 8

Editoriale

Il futuro del Veneto si gioca con un voto per la prima volta aper-to ad ogni scenario, mentre sale il rischio astensione da parte di un elettorato, sempre più distante dalla politica e dai suoi riti.

Il futuro del Veneto si gioca nelle urne

di Alessandro Abbadir*

continua a pag. 8

“Anche quest’uano a posarsi tuttora sulle infrastrutture stradali.

“Manca interesse politico nei confront di Ornella Jovane*

*[email protected] - [email protected]

Editoriale

*[email protected] [email protected]

a pag. 35

alle pagg. 37-41

a pag. 34

All’interno del giornale

Periodico d’informazione locale. Anno XXI n. 136 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD www.lapiazzaweb.it

del Delta

Periodico d’informazione locale. Anno XXII n. 54 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD Maggio 2015

del Delta

Videosorveglianzae più posti barca.Progetti di crescita

Porto Tolle

pag. 10

La nuova sfi dadella nostra prof da Oscar

Porto Viro

pag. 6

Contratto di Foce,un’opportunitàper lo sviluppo

Taglio di Po

pag. 18

pag. 17

Fuochi nel cielo: è estate!Al mare arrivano in 10milaSuccesso senza precedenti a Rosolina per la festache da tradizione apre alla stagione estiva. Numeri da record e tanto ottimismo e speranza per i prossimi mesi

La stagione balneare si è aperta su Roso-lina Mare con un vero e proprio bagno di folla. Migliaia di persone giunte nella

località per ammirare lo spettacolo piromusi-cale della “Notte di fuoco”, un’iniziativa che com’è diventata tradizione sancisce l’inizio della stagione turistica. Le stime parlano di circa 10mila persone, provenienti non solo dalla provincia polesana ma anche dalle re-altà più lontane. Tra questi c’è stato anche

chi ha scelto di fermarsi a dormire per la notte nelle strutture ricettive della località turistica, approfi ttando del ponte del Primo Maggio. Lunghe code all’ingresso e pure all’uscita, parcheggi al completo e bar presi d’assalto hanno battezzato la bella stagione nel primo grande evento in calendario che ha saputo sorprendere grandi e piccini. Tutti rigorosamente con il naso all’insù. Impo-nenti i numeri della serata: 200 centraline

di sparo necessarie per i fuochi, 1500 im-pulsi di accensione per la coordinazione dei fuochi e e 5500 artifi ci pirici da terra, distri-buiti su un fronte di sparo di 200 metri. Il suono che ha accompagnato la magia dello spettacolo è giunto da un impianto audio con una potenza di 100mila Watt amplifi -cato in tre isole sonore. Insomma: è tempo di estate e di spiaggia!

L’ERASMUS + FINISCE IN BELLEZZAFESTA E VOGLIA DI RICOMINCIARE

Una esperienza unica per tanti ragazzi di Italia e

altri cinque paesi dell’Unione Europea. Ma anche per tante

famiglie di Porto Viro che si sono messe a disposizione per l’accoglienza dei 30 ragazzi

stranieri. E una grande festa per chiudere.pag. 8

APPELLO PER IL PALAVIGORARRIVANO I PRIMI FONDI

Si è concretizzato l’accesso al primo mutuo

per sistemare il Palavigor di Taglio di Po, il palazzetto

dello sport intitolato all’azzurro del volley. Ma resta ancora tanto da fare, prima di

poter pensare alla riapertura.pag. 21

L’informazione locale è sempre con te: +100,2% di visitatori www.lapiazzaweb.it

Locanda Ristorante 7 Mari Via Pirandello 1, 45014 Porto Viro (RO)

Tel 0426 324512 Cell. 335 5858184Chiuso il mercoledi

[email protected]

Specialità del territorio

… il tuo concessionario multimarche di � ducia…auto nuove ed usate garanzia 12 mesi � nanziamenti

via dell’Artigianato, 25 · Porto Viro (Rovigo)cell. 340 3824169 · www.fabricars.it

Page 2: Delta magg2015 n54

Succede soloal PATIO

Il continuo rinnovodella nostra esposizione,

ci permette di alimentare un

OUTLETcucine, camere, camerette,

soggiorni e tantissimi salotti conPREZZI SOTTO COSTOAPPROFITTA SUBITO!!!

Il solo outlet digrandi � rme!!!

Tutti inostri mobili

godono diuna garanzia

� no a 10 anni

PORTO VIRO (RO) S.S. ROMEA KM. 68 Tel. 0426 321260 FERRARA VIA MODENA 250 - Tel. 0532 731138www.patio.it

dal 1 951 al

vostro serviziodal 1 951 al

vostro servizio

Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Offerta di credito finalizzato valida dal 10/05/2015 al 31/07/2015 come da esempio rappresentativo: valore del del bene al netto degli sconti € 2.400,00 - Tan fisso 0% in 24 rate da € 102,50 - Importo totale dovuto dal Consumatore € 2.460.00 - Al fine di gestire le tue spese in modo responsabile e di conoscere eventuali altre offerte disponibili, Findomestic ti ricorda, prima di sottoscrivere il contratto, di prendere visione di tutte le condizioni economiche e contrattuali, facendo riferimento alle Informazioni Europee di Base sul Credito ai Consumatori (IEBCC) presso il punto vendita. Salvo approvazione di Findomestic Banca S.p.A.. Il Patio opera quale intermediario del credito per Findomestic Banca S.p.A., non in esclusiva.

SCEGLI TASSO 0%TROVI IL PATIO

Page 3: Delta magg2015 n54

Succede soloal PATIO

Il continuo rinnovodella nostra esposizione,

ci permette di alimentare un

OUTLETcucine, camere, camerette,

soggiorni e tantissimi salotti conPREZZI SOTTO COSTOAPPROFITTA SUBITO!!!

Il solo outlet digrandi � rme!!!

Tutti inostri mobili

godono diuna garanzia

� no a 10 anni

PORTO VIRO (RO) S.S. ROMEA KM. 68 Tel. 0426 321260 FERRARA VIA MODENA 250 - Tel. 0532 731138www.patio.it

dal 1 951 al

vostro serviziodal 1 951 al

vostro servizio

Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Offerta di credito finalizzato valida dal 10/05/2015 al 31/07/2015 come da esempio rappresentativo: valore del del bene al netto degli sconti € 2.400,00 - Tan fisso 0% in 24 rate da € 102,50 - Importo totale dovuto dal Consumatore € 2.460.00 - Al fine di gestire le tue spese in modo responsabile e di conoscere eventuali altre offerte disponibili, Findomestic ti ricorda, prima di sottoscrivere il contratto, di prendere visione di tutte le condizioni economiche e contrattuali, facendo riferimento alle Informazioni Europee di Base sul Credito ai Consumatori (IEBCC) presso il punto vendita. Salvo approvazione di Findomestic Banca S.p.A.. Il Patio opera quale intermediario del credito per Findomestic Banca S.p.A., non in esclusiva.

SCEGLI TASSO 0%TROVI IL PATIO

Page 4: Delta magg2015 n54

Inizia il tuo percorso di benessere con NaturHouse I clienti dei nostri centri epìLate che prenoteranno la propria

CONSULENZA GRATUITA da NaturHouse, riceveranno in regalo un utilissimo omaggio

Richiedi la tessera al nostro centro

Viale Mantova, 19- 30015 Sottomarina diChioggia (Ve) - Vicino Naturhouse Chioggia

RITROVARE LA LINEA NON È MAI STATO COSÌSemplice, Naturale, Conveniente.centri

in italia

di450

www.naturhouse.it

Educazione alimentareSupporto motivazionale perraggiungere il Tuo “PesoBenessere”Menu settimanaliProdotti esclusiviEsperti semprea Tua disposizionePiù di 2000 punti venditae 4 milioni di clientisoddisfatti nel mondo

CHIOGGIASottomarina Viale Mantova 19

Tel. 041 5610152

PORTOVIROVia Contarini 60

Tel. 0426 010109

PERDER PESOMANGIANDO.Scopri come!

Page 5: Delta magg2015 n54

Jacopo Berti e Alessandra Moretti che litigano sulla riduzione dei costi della politica. Sempre il candidato

dei Cinque stelle che si azzuffa con Zaia sull’ingresso delle grandi navi in laguna. Le polemiche che sono rimbalzate di account in account per mezza Italia, alla notizia che una delle liste a sostegno della Moretti ospita anche il consigliere regionale Santino Bozza, ex leghista, diventato famoso per le sue esternazioni anti omosessuali alla radio.

Scampoli di una campagna elettorale, la prima in Veneto, giocata non più solo a colpi di manifesti ma anche su Facebook, Twitter e altri social media.

Per ogni candidato un profi lo, un account uffi ciale, gruppi di sostegno organizzati, rimbalzare di foto e video con cadenza quotidiana. Cinque anni fa – ma pare davvero passato un secolo... – l’Italia si stava appena affacciando alla rivoluzione del web 2.0 e la campagna elettorale fu molto più tradizionale. Questa volta, invece, anche la nostra regione si è sintonizzata sulla nuova lunghezza d’onda della politica mondiale, che della rete pare proprio non poter più fare a meno, al punto che la “lotta” tra Stati Uniti e Iran – giusto per fare un esempio – si gioca anche sul numero di “follower” che Obama e Ali Khamenei hanno raggiunto su Twitter. Anzi, molto più di Facebook, proprio il social network dei

140 caratteri è diventato il più usato dai grandi leader mondiali. Secondo uno studio pubblicato a Ginevra dalla società di pubbliche relazioni Burson-Marsteller, l’86 per cento degli stati membri delle Nazioni Unite ha una presenza uffi ciale su Twitter così come molti dei 172 capi di stato, insieme con più di 4.100 ambasciate e ambasciatori.

Un esercito diplomatico impressionante, ma di scarsa effi cacia concreta se si va a guardare i risultati che le grandi campagne lanciate su Twitter hanno avuto. Il caso più

eclatante è forse quello dell movimento #BringBackOurGirls, una campagna virale di straordinario successo per numero di follower e di retweet ma che non è riuscita a fare nulla per liberare le studentesse rapite da Boko Haram in Nigeria.

Diffi cile anche valutare quanto il numero di follower dei diversi account sia davvero autentico e quanto sia frutto di accorte tecniche pubblicitarie. Il governo indiano, per esempio, ha messo in piedi un vero e proprio piccolo esercito per “ritwittare” i propri messaggi al fi ne di renderli più “popolari” di quanto siano in realtà. Qualcosa di simile, seppur su piccola scala, è entrato a far parte anche delle campagne elettorali dei candidati veneti. A urne chiuse, verifi cheremo se e quanto la battaglia sulla rete a colpi di post e tweet avrà saputo davvero infl uenzato il voto.

La politica al tempo di twitterIn tutto il mondo si intensifi ca la presenza di governi e politici sulla rete. E anche la campagna elettorale in Veneto non fa eccezione. Ma quanto peseranno i social sul voto?

333news da laPiazzaweb

Complice forse lo sciopero della scuola, l’articolo più visto del mese scorso racconta “Una via da precario” pubblicata tra le pagine regionali. Ma i lettori hanno giudicato anche molto interessante l’articolo “Appello al completamento…” e sul versante più sportivo “Il team Gilberto Corse inizia alla grande la stagione 2015”. Ci fa molto piacere visto che La Piazza è anche sponsor del team.seguici su www.lapiazzaweb.it

LE NOTIZIEPIÙ VISTESUL SITO

Sui social è la sezione Adottami la più vista. Molto letta anche la storia di Melania Braggion che con 1 euro di affi tto ha potuto avviare la sua attività. Come sempre la sezione Motori è seguitissima e lo Speciale Verona Legend Cars ha interessato molto. Qui continuano i focus di Piazzaweb sui Saloni dell’auto più importanti d’Europa. Complice anche l’inaugurazione di Expo anche le nostre pagine “Il meglio delle tradizioni del Veneto ad Expo 2015” sono state molto viste.seguici su www.facebook.com/

lapiazzaweb

LE NOTIZIEPIÙ VISTESUI SOCIAL

Le edizioni più lette dai lettori della piazzaweb sono state quelle di: Chioggia, Cavarzere, Miranese Nord e Padova Nord. seguici su www.lapiazzaweb.it

EDIZIONIPIÙ VISTESUL SITO:

Cambiano, invece, i nomi delle edizioni più sfogliate su Issuu. Qui spopola il supplemento PioveseSport che racconta tantissime realtà sportive della Saccisica, poi il nuovo inserto Turismo&Sapori, quindi la Riviera Ovest e la Riviera Est.seguici su www.issuu.com/

lapiazzaweb

EDIZIONIPIÙ VISTESU ISSUU

Il direttore nel suo blog affronta il tema delle prossime elezioni regionali e amministrative. Chi vincerà non è dato sapere né chi sarà eletto in consiglio. Ma alcune cose si possono già dire e sono sotto gli occhi di tutti.seguici su www.lapiazzaweb.it/category/il-blog-del-direttore/

Il BLOGDELDIRETTORE

Migranti da accogliere: e se fossero 5 per ogni comune? Non mancano le storie di generosità: chi ha aperto la propria casa sfi tta, chi ha offerto l’aiuto in parrocchia. Le uniche porte che restano chiuse sono quelle di comuni e amministrazioni. C’è poi chi continua a strumentalizzare l’argomento a fi ni politici.seguici su www.lapiazzaweb.it/

sondaggio/

ILSONDAGGIO

L’attenzione verso questa rubrica e i suoi protagonisti è altissima. Questo mese in special modo la notizia che nel canile di Chioggia 14 cuccioli cercano casa dopo essere stati trovati dentro a 2 scatoloni fuori dal rifugio Stiamo ricevendo tante foto di cagnolini che cercano casa. Segno della sensibilità dei nostri lettori e della bontà del nostro lavoro per gli animali.seguici su www.lapiazzaweb.it/

category/animali/

ADOTTAMI,I NOSTRIAMICIANIMALI

Con l’uscita del nostro magazine Look Live dedicato a Verona Legend Cars, anche le pagine web dedicate alla sezione Motori hanno avuto un grande successo di utenti e di condivisionseguici su www.lapiazzaweb.it/

category/motori/

VERONA LEGEND CARS

VERONA LEGEND CARSFIERA DI VERONA

F I E R A D E L L E A U T O D ’ E P O C A- 9 -10 M A G G I O 2 0 15

LE AUTO PIÙ BELLE DEL MONDO SONO QUI

In continua crescita i visitatori nuovi e di rirorno

In continua crescita i visitatori nuovi e di rirorno

È un periodico formato da 13 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.Questa edizione raggiunge le zone di Rosolina, Porto Viro, Taglio di Po, Ariano, Porto Tolle per un numero complessivo di 15.457 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120

DIREZIONE - AMMINISTRAZIONEE CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÀ LOCALE

Padova, via Lisbona 10Tel. 049 8704884 Fax 049 [email protected]

REDAZIONE:Direttore responsabile (ad interim)GERMANA URBANI [email protected] JOVANE [email protected]

Chiuso in redazione il 29 agosto 2014 CENTRO STAMPA: ROTOPRESS INTERNATIONALLORETO, VIA BRECCIA (AN)

Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

è un marchio registrato di proprietà

Srldi

Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin

È un periodico formato da 13 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.Questa edizione raggiunge le zone di Rosolina, Porto Viro, Taglio di Po, Ariano, Porto Tolle per un numero complessivo di 15.457 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120

DIREZIONE - AMMINISTRAZIONEE CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÀ LOCALE

Padova, via Lisbona 10Tel. 049 8704884 Fax 049 [email protected]

REDAZIONE:Direttore responsabile (ad interim)GERMANA URBANI [email protected] JOVANE [email protected]

Chiuso in redazione il l’11 maggio 2015 CENTRO STAMPA: ROTOPRESS INTERNATIONALLORETO, VIA BRECCIA (AN)

Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

è un marchio registrato di proprietà

Srldi

Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin

SCOPRI IL SISTEMA DI SMALTOSEMI-PERMANENTE PEEL-OFF,RIVOLUZIONARIO CHE OFFREPROTEZIONE TOTALE ALL’UNGHIA

NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:NOVITÀ:LUCELUCELUCELUCELUCELUCELUCELUCELUCELUCELUCELUCELUCELUCELUCELUCELUCELUCELUCELUCELUCELUCELUCELUCELUCELUCELUCELUCELUCELUCELUCELUCELUCELUCELUCELUCELUCELUCELUCELUCELUCELUCELUCELUCELUCEPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATAPULSATA

SEMPLICE RIMOZION

E PEEL-OF

Aumenta la durata di tutti i colori Spolish oltre le due settimane

SPOLISH VITAL NAILSKIN

Offre protezione totale all’unghiae ne mantiene la vitalità

Centro Estetico

di Guarnieri Lara

Via Borgo Forzato, 1 · Adria (Rovigo)

Tel. 0426 908120

Page 6: Delta magg2015 n54

4 Argomento del mese44 Argomento del mese

IL FESTIVAL DEI VEGANI E VEGETARIANI

L’importanza delle proposte di nicchia

Sicuramente si tratta di un appuntamento di nicchia. Ma il Festival vegan-vegetariano “Vivo e vegeto” in programma a Lusia dal 12 al 21 giugno a Lusia rappresenta proprio la tipologia di evento in grado di coniugare la

valorizzazione della produzione locale, quella appunto degli orti lusiani a partire dalla sua insalata Igp, con l’apertura a specifi ci e particolari fl ussi di visitatori da e per Milano in occasione dell’Expo.

Non è un caso che questo festival, pensato per tempo e già pronto a partire sia al momento l’unica iniziativa polesana presente sul sito “Expo Veneto”, che nelle intenzioni dovrebbe essere il faro di attrazione della visitazione italiana e straniera nella nostra regione “travasando” le presenze in Veneto ma che, al momento, non offre certo grandi stimoli ai visitatori.

Il festival vegan-vegetariano, dal canto suo, è una proposta che si rivolge ad una platea che è sempre in maggiore aumento. Il mangiare vegetariano, infatti, è una delle tendenze dei nostri giorni ed una kermesse gastronomica “senza traccia di carne” non è cosa comune a nessuna latitudine.

La manifestazione è ideata dalla Pro loco di Lusia con il sostegno della Regione Veneto e il coordinamento di Unpli Veneto e si svolgerà tra il triangolo verde degli impianti sportivi, il Mercato ortofrutticolo e l’Ortodidattico “Il profu-mo della freschezza”.

Fr. Ca.

Dopo un 2013 in picchiata, con le presenze dei turisti crollate del 12%, l’anno scorso l’emorragia si è ferma-ta e le presenze hanno ripreso a crescere. Una ripresa

ancora troppo ridotta per poter festeggiare (+0,2%), anche se l’inversione di tendenza dopo gli anni della crisi lascia ben sperare per l’estate alle porte. Sarà, infatti, la stagione balneare a dire se il turismo in Polesine può davvero essere “motore di sviluppo” come da più parti si sente dire, soprat-tutto in questo momento di campagna elettorale.

Nell’annata scorsa sono state 1.483.157 le presenze turistiche complessivamente registrate in provincia di Rovigo, con una sostanziale parità fra italiani (713.483 ) e stranieri (769.674). Inutile dire che, in questo settore, la parte del leone la fa il Delta del Po, che da solo ha attirato nel 2014 1.294.958. E’ qui che conviene focalizzare l’attenzione: se nel 2013, infatti, è avvenuto il vero e proprio tracollo degli arrivi, con un -14,6 % che per la prima volta dopo anni ha visto le presenze sulle spiagge del Delta scendere sotto il milione e mezzo, l’estate 2014 ha riportato un raggio di sole con un +1%. Come detto, troppo poco per festeggiare visto che c’è

ancora una grossa fetta da recuperare dopo i cali del passato, intanto però un primo passettino è stato fatto.

Guardando ancora ai numeri del comparto balneare po-lesano, nel 2014 le presenze straniere sono state 703.009 (+0,7% sul 2013), mentre quelle italiane 591.949 (+1,3%). Ancora troppo marginali i numeri registrati nel resto della pro-vincia, con appena 66.665 presenze stranieri (fra l’altro con il calo maggiore, -14,6%) e 121.534 italiani.

La stagione balneare ormai alle porte è quella dell’anno dell’Expo. L’esposizione universale milanese, appena inaugu-rata, promette di attirare visitatori da tutto il mondo proprio fi no al 31 ottobre, la fi nestra stagionale nella quale il turismo in Polesine offre i numeri migliori. Guardando al dettaglio men-sile del solo comune di Rosolina, è ovviamente agosto il mese al top con 389.738, con settembre che già vede i numeri ridotti di oltre un terzo (110.509). E se nel maggio 2014 le presenze erano state 26.737, già a giugno si è registrata la consueta impennata con 204.944, seguita da luglio con 330.217. E’ la conferma che il tempo stringe.

Tutto sta a questo punto nel riuscire ad intercettare i fl ussi

di turisti dell’Expo dei quali ovviamente benefi cerà anche il Veneto, con Venezia a fare inevitabilmente da potentissimo attrattore di visitatori stranieri.

La proposta della nostra regione, infatti, è decisamente poliedrica, quella veneta, e fra cultura, enogastronomia, identi-tà, paesaggio e territorio, è in grado di soddisfare nel migliore dei modi ogni richiesta.

Così la scelta del Veneto come destinazione di vacanza ormai da diversi anni fa mantenere il primato tra le regioni turistiche italiane, Al momento, però, poche sono le iniziative già in piedi per fare dell’Expo che si tiene ad un passo un molla ulteriore per il settore turistico veneto in generale e polesano in particolare. Molto lavoro c’è quindi da fare, perché la concor-renza è agguerrita. L’occasione, però, è di quelle ghiotte e va assolutamente sfruttata al meglio.

La sorte della stagione si deciderà ormai non già nel giro di pochi mesi, ma di pochi settimane. La cartina di tornasole dell’andamento sarà la stagione balneare, in cerca di conferme dopo due anni in cui la crisi si è fata sentire sin troppo. L’Expo è una opportunità, va sfruttata.

di Francesco Campi

Nel resto della provincia il settore

è ancora in una fase decisamente

embrionale

Gli stranieri restano clienti più affezionati

ed entusiasti degli italiani:

si può migliorare

SPERANZE E TIMORIDopo il crollo del 2013

(per la prima volta le presenze sulle spiagge sono scese sotto

il milione e mezzo) e la timidissima ripresa del 2014, ostacolata dal maltempo, il settore si affi da agli

amanti del mare per rinascere. Fa ben sperare

la presenza dell’Expo, ma sarà necessario riuscire a intercettare

i fl ussi di visitatori in arrivo nella nostra regione Turismo, decide tutto la stagione balneare

Piscina di Porto ViroCittadella dello Sportvia XXV aprile n°60

Tel. [email protected]

nuoto eacquafi tness

da Sabato 30 MaggioaperturaVASCA SCOPERTA

ADRIA NUOTOwww.adrianuoto.it

NUOVO ABBONAMENTONUOTO LIBERO MENSILE

VALIDO 30 GIORNIintero € 60,00 • ridotto € 40,00

scaricagli oraridei corsi

nuoto agonistico

hydrobikeacquagym

nuoto sincronizzato

DAL 15 GIUGNOALL’11 SETTEMBRECENTRO ESTIVOper bambini dai 4 ai 10 annidal lunedì al venerdì tutte le mattinedalle 7,30 alle12,30

Page 7: Delta magg2015 n54

555Argomento del mese

di Francesco CampiL’identikit del bagnante che ama il DeltaIl particolare Abbastanza giovane, di solito soggiorna per una settimana

Se dei turisti che vengono in Polesine è chiaro che amano il mare, altri sono gli aspetti dell’identikit del turista tipo delle spiagge del Delta che devono essere invece indagati meglio. Grazie ad una ricerca del sistema statistico regionale è possibile “profi lare” il turista che soggiorna nelle località balneari del territorio. I turisti intervistati hanno dichiarato una durata media

della vacanza di circa una settimana e soggiornano principalmente insieme alla famiglia (60,3%), con meno frequenza in coppia con il partner (25,3%) o con gli amici (11%). Solo saltuariamente soggiornano da soli (3,4%). Gli stranieri sono accompagnati con più frequenza dalla famiglia (65%) rispetto al turista italiano (56,8%). Il turismo balneare sembra orientato ad una clientela giovane, dato che la maggioranza dei turisti intervistati è sotto i 45 anni, specie tra gli stranieri, dove gli under 45 sono più del 65%. La fascia di età più rappresentata è quella tra i 36-45 anni, con circa un terzo delle interviste. Soltanto tra gli italiani rimane ben rappresentata la categoria dei turisti sopra i 65 anni (15,5%) rispetto agli stranieri (3,0%). La maggior parte degli intervistati riferisce di soggiornare in strutture alberghiere (47,9%), con preferenza per le soluzioni a 3 stelle. Le sistemazioni in appartamento (32,7%) sono la seconda scelta tra gli intervistati che riportano con minor frequenza di soggiornare in campeggi e villaggi (16,4%) e in Bed&Breakfast (3,0%). Importanti sono poi gli aspetti legati alla spesa media giornaliera. La maggior quota di turisti intervistati (43,5%) si colloca nella fascia centrale di spesa media giornaliera, tra i 51 e i 100 euro al giorno. Ovviamente vi sono differenze in base all’età: i più giovani ed i più anziani – i pensionati – si collocano nelle fasce più basse di spesa in percentuale maggiore rispetto alle altre fasce d’età. In particolare, quasi la metà (48,5%) di chi ha meno di 25 anni e il 41,1% di chi ne ha più di 65 spende meno di 50 euro al giorno.

L’intervista

Stabilimenti frenatiE c’è il casoconcessioniI segnali al momento non sono negativi. Ma la variabile incontrollabile è rappre-

sentata dai capricci del maltempo, che l’anno scorso ha azzoppato la stagione. “A luglio abbiamo lavorato 11 giorni”, racconta Ferdinando Ferro, presidente del

Consorzio operatori balneari. I numeri delle prenotazioni per la stagione ormai alle porte, però, sono incoraggianti: “Il clima generale sembra essere positivo – spiega – e le prenotazioni sono cresciute rispetto all’anno scorso”.

Incrociando le dita sul fattore tempo, l’aspetto legato al gradimento dei turisti sem-bra volgere al sereno dopo annate non certo positive. “L’anno scorso per noi balneari è stato perfi no peggio del 2013 – sottolinea Ferra – e fra l’altro abbiamo assistito al defi nitivo mutamento della nostra clientela: sono due tre anni ormai che continuano ad aumentare i fl ussi dei giornalieri, il sabato e la domenica, ed a diminuire quelli degli stagionali”. Una tendenza che, ovviamente rende ancora più vulnerabili al cattivo tempo gli operatori balneari e che per le strutture ricettive è ancora più pesante. Quelli che Ferro defi nisce i “turisti pendolari”, infatti, in caso di pioggia scelgono ovviamente mete alternative rispetto alla spiaggia: se si aprono gli ombrelli, restano chiusi gli om-brelloni. E questo, se si tratta di giornate dove si concentrano le 40mila presenze che un tempo erano spalmate in una settimana, signifi ca parecchi soldi in meno per chi gestisce le strutture. Per questo Ferro prega “che non si ripeta un’estate piovosa come quella appena passata, perché due annate così per noi sarebbero diffi cili da sostenere”.

Inaugurata uffi cialmente col botto dello spettacolo piromusicale della “Notte di fuoco” dello scorso 30 aprile, patrocinata dal Comune di Rosolina, dalla Pro loco, dal Parco del Delta del Po e da “Venice to Expo 2015”, questa sarà appunto la stagione dell’Expo, ma a giudizio del presidente del Consorzio operatori balneari di Rosolina “è diffi cile che quel fl usso di visitatori possa offrire vantaggi in termini numerici ai soggiorni balneari in generale. Più facile, invece, che a risentirne positivamente possa essere il turismo legato alla visitazione ambientale del Delta del Po, in grado di attrarre una fetta di turisti che si muove sull’asse Milano-Venezia”. Sarà dunque il Grande fi ume e le sue lagune a fungere da calamita per nuovi turisti che, affacciandosi sulle spiagge polesane potrebbero comunque scegliere di trascorrere una giornata al mare.

Ma c’è un’altra nube che incombe sui balneari. E questa non è legata ai capricci del maltempo, ma a quelli della politica, visto che si tratta della situazione delle conces-sioni demaniali marittime: “La situazione è ancora di assoluta incertezza – evidenzia Ferro – andiamo avanti di proroga in proroga, ma sempre con scadenze ravvicinate. Una situazione che impedisce ai balneari di avere prospettive di lungo termine e di programmare possibili investimenti”. La questione è delicata e riguarda sia il Governo italiano che le disposizione europee che rivoluzionano il sistema del rinnovo dei titoli concessori. Tuttavia, in altri Paesi come la Spagna le concessioni hanno avuto proroghe ultradecennali, una soluzione che, seppur non defi nitiva, permette la programmazione da parte degli imprenditori delle spiagge. “Abbiamo visto che quando vuole il Governo sa essere deciso nell’andare in fondo alle questioni – conclude Ferro – Ci dobbiamo solo augurare che molti dei nostri politici, passate le elezioni si concedano una vacanza al mare e, scendendo in spiaggia, si ricordino di quale importante decisione ancora non hanno preso”. Fr. Ca.

Turismo, decide tutto la stagione balneare

Piscina di Porto ViroCittadella dello Sportvia XXV aprile n°60

Tel. [email protected]

nuoto eacquafi tness

da Sabato 30 MaggioaperturaVASCA SCOPERTA

ADRIA NUOTOwww.adrianuoto.it

NUOVO ABBONAMENTONUOTO LIBERO MENSILE

VALIDO 30 GIORNIintero € 60,00 • ridotto € 40,00

scaricagli oraridei corsi

nuoto agonistico

hydrobikeacquagym

nuoto sincronizzato

DAL 15 GIUGNOALL’11 SETTEMBRECENTRO ESTIVOper bambini dai 4 ai 10 annidal lunedì al venerdì tutte le mattinedalle 7,30 alle12,30

Page 8: Delta magg2015 n54

6 Porto Viro66 Porto Viro

Una targa in ricordo di Andrea Casartelli “il Gagio” (nella foto) nel cuore di Porto Viro,

proprio di fronte all’attività dell’uo-mo oggi portata avanti dalla moglie Ilaria. L’iniziativa realizzata su impulso della commerciante Cinzia Braghin, a un anno dalla scomparsa prematura del quarantaquattrenne portovirese per un male che lo ha portato via in poco tempo dai suoi cari, ha riscosso particolare succes-so tra i cittadini che hanno voluto contribuire al progetto permettendo la raccolta di complessivi 1.510 euro. Della somma, 976 euro sono stati utilizzati per la targa mentre il rimanente importo è stato conse-gnato ai due piccoli di Andrea e della moglie che ha scelto di portare avanti l’attività del marito nel chiosco di piadine in piazza Caduti Triestini. “Andrea è stato decisamente molto amato dalle persone di Porto Viro – ha voluto ricordare Cinzia Braghin, promotrice dell’iniziativa - e lo ricordano tutti sempre con il sorriso. Sicuramente resterà sempre un bel ricordo di lui! Un ringraziamento particolare per aver potuto realizzare questo progetto va ad Alessia Braga per aver gestito tutta la parte burocratica e non solo e un altro ringraziamento va a tutti gli amici di Mario, il fratello di Andrea”.

NEWS

E’ stata affi ssa in centroUNA TARGA PER RICORDARE ANDREA “IL GAGIO”

El. Ca.

“Alternanza scuola e lavoro per tutti” è il recente progetto portato in cam-po dalla docente “da oscar” Danie-

la Boscolo all’istituto Colombo di Porto Viro. L’iniziativa messa a punto dall’insegnante che proprio per la sua inventiva e la sua capacità di andare oltre gli schemi dell’insegnamento frontale è rientrata nella rosa dei 50 migliori docenti al mondo, dopo un periodo di training in classe ha permesso ad otto studenti, a se-conda delle proprie competenze e capacità, di essere inseriti in diversi settori aziendali che vanno dall’amministrazione alla produzione nella realtà portovirese Finpesca. L’obiettivo del progetto è l’orientamento al lavoro, risul-tato possibile grazie alla disponibilità aziendale che non solo ha accolto gli studenti dell’istituto ma ha messo a disposizione spazi e soprattut-to personale estremamente gentile. “E’ grazie a queste aperture (non scontate e talvolta impossibili) – ha considerato in proposito la docente - che i ragazzi possono avere un’e-sperienza di orientamento lavorativo. Questo è valido sia per i ragazzi con disabilità ma

anche per i ragazzi normodotati. La scuola ha bisogno di rapportarsi con il territorio ed è grazie a queste collaborazioni che i ragazzi possono acquisire importanti competenze”. Nell’ambito dell’iniziativa, un piccolo gruppo di ragazzi ha imparato a confezionare sacchet-ti di “chiocciole di mare” sia manualmente, sia attraverso l’ausilio di apposito macchinario. “E’ stata un’esperienza veramente entusia-smante – ha concluso Boscolo - e i ragazzi erano tutti euforici. Sono momenti che porte-ranno nel cuore per tutta la vita e non fi nirò mai di ringraziare i nostri ospiti per questa grande opportunità”. Questo progetto assieme a “Special Masterchef” e “Al Supermercato”

sarà presentato durante una conferenza all’Ex-po Aquae di Venezia. “Continua un’annata per me veramente speciale e piena di soddisfazio-ni professionali – ha concluso con orgoglio la docente - dalla nomina tra i 50 migliori docenti al mondo, a numerose interviste e conferenze compresa un’intervisa per la Bbc. Naturalmen-te continuo la mia collaborazione di docente esterno all’Università di Padova e come forma-trice nelle scuole”.

di Elisa Cacciatori

Otto studenti hanno potuto usufruire di un periodo di inserimento in una azienda ittica

Il progetto Un successo la nuova idea di Daniela Boscolo, insegnante top

Scuola lavoro, un’alternanza da Oscar

Passione e appren-dimento i capisaldi del progetto

E’ stata posta all’ingresso del centro Enaip di

Porto Viro una targa in ricordo del fondatore della realtà scolastica don Antonio Locatelli, occasione quella inau-gurale, che ha per-messo di ripercorrere un’importante fase della storia del territorio. Con una celebra-zione che si è tenuta non a caso in occasione del Primo Maggio, dopo la messa nel centro giovanile San Giusto e l’alzabandiera con i bersaglieri e le autorità, il sindaco Thomas Giacon e il direttore dell’istituto Giovanni Amidei hanno scoper-to la targa dedicata all’ideatore e primo direttore del centro nato dopo l’emergenza dell’alluvione del 1951 con il forte desiderio di ricostruire il tessuto sociale e lavorativo dando delle possibilità in particolar modo ai giovani. Il centro, completato nel 1956 oggi conta 180 iscritti e il prossimo anno, con il numero minimo necessario per l’attivazione, comprenderà anche un corso di ristorazione.

L’idea di apporre una targa in ricordo dell’oggi novantaquattrenne fondatore, è giunta da Francesco Ferro ed è stata ac-colta di buon grado dall’amministrazione comunale che si è fatta carico della spesa e dall’attuale direttore del centro Giovanni

Amidei che per l’occasione ha riportato l’attuale ruolo del centro ricordando come il monumento del bersagliere all’esterno dell’edifi cio sia stato realizzato dall’ex stu-dente Giacinto Passarella, attuale presidente Anb. Al momento inaugurale tra le diverse

autorità era presente anche il vescovo Adria-no Tessarollo che oltre alla benedizione, ha auspicato che “si possa sempre promuo-vere lo sviluppo di que-

ste attività umane e formative che aprono prospettive ai giovani”. Paola Cattuzzo che ha contattato telefonicamente Locatelli du-rante il momento, ha riportato quella che ha defi nito “una storia d’amore missionario nei confronti di noi polesani che ha visto don An-tonio Locatelli ricevere la croce missionaria per venire in Polesine da Bergamo”. “L’idea del centro – ha proseguito Cattuzzo - nac-que per dare delle possibilità ai giovani che uscivano dall’alluvione e che spesso erano analfabeti”.

Commosso ricordo del fondatore: oggi ha 93 anni, in tanti gli rendono grazie

ISTITUTO ENAIP FESTA PER LOCATELLI

El. Ca.

MESSAGGIO POLITICO ELETTORALE A PAGAMENTO

MIRELLA

ZAMBELLOELEZIONI

REGIONALI 2015

IL POLESINE PROTAGONISTADEL SUO FUTURO

LEGALITA'SOCIALELAVOROSVILUPPO ECONOMICOCULTURASICUREZZA...questo il mio impegno

Mirella Zambellowww.zambelloperilpolesine.wordpress.com

PH

. Mar

coM

ones

iHea

rtist

- C

om.re

sp. M

irella

Zam

bello

art.

3 co

mm

a 2

legg

e 51

5/93

Page 9: Delta magg2015 n54

A SETTEMBRE

Specialista delle calzature comode per bimbi glamour.Originale, chic, con stile francese, il nuovo negozio di calzatureper bambini con i migliori brands ricercati e di tendenza del momentoper la sana crescita del piede dei più piccoli e non.Situato in pieno centro a Porto Viro offre la migliore qualitàda mettere ai piedi dei vostri bimbi.

via Roma n° 15Porto Viro

tel. 389 9098093www.ilbianconiglio-calzature.it

seguiteci su Facebook

Orari :9:00 • 12:3016:00 • 20:00

www.ilbianconiglio-calzature.itwww.ilbianconiglio-calzature.itwww.ilbianconiglio-calzature.itwww.ilbianconiglio-calzature.it

Page 10: Delta magg2015 n54

segue da pag. 1Queste le premesse con le quali si devono confrontare i sei

candidati che corrono alla presidenza della Regione Veneto e in cui la sfi da decisiva appare quella fra il presidente uscente Luca Zaia appoggiato dalla Lega Nord, e Alessandra Moretti che corre per il centro sinistra.

A rendere la corsa di Zaia azzoppata fi n dalla partenza, è stavolta la scissione che si è consumata all’interno del Carroccio con la candidatura di Flavio Tosi, il sindaco di Verona protagoni-sta della rottura con la dirigenza nazionale della Lega. Una forte affermazione di Tosi potrebbe far deragliare la corsa di Zaia. Punta ad un buon risultato Jacopo Berti del M5s.

Paiono avere invece ruoli da outsider Alessio Morosin, l’in-dipendentista che si ispira alla Serenissima Repubblica, e Laura Coletti Di Lucia, ambientalista che guarda all’esperienza greca di Tsipras.

Mai come in questa occasione, il rischio disaffezione si scontra con la necessità di dare alla Regione una guida chiara. Le sfi de che nei prossimi cinque anni dovrà affrontare chiunque vincerà la competizione elettorale saranno decisive, e vanno dal rilancio dell’economia e dell’occupazione dopo 8 anni ininterrotti di crisi, all’ammodernamento delle infrastrutture e la difesa del territorio, al mantenimento della sanità su livelli di eccellenza, al problema dell’immigrazione e dell’integrazione.

Accanto alla competizione regionale nella stessa tornata elettorale, si gioca un’altra partita di capitale importanza, quella per eleggere il sindaco di Venezia che sarà pure sindaco della “Città Metropolitana”.

Elezioni a cui si è arrivati lo scorso anno, dopo lo scandalo dei fondi Mose che ha portato al commissariamento del Comune.

Qui la sfi da principale che si delinea è quella fra il candidato del centrosinistra scelto alle primarie Felice Casson e il patron di Umana Luigi Brugnaro.

Il rischio più alto per il centrosinistra, che in questo caso appare favorito, è quello di fi nire al ballottaggio dove il fronte del centrodestra che è frazionato, potrebbe ricompattarsi proprio su Brugnaro.

EditorialeIl futuro del Veneto si gioca nelle urne

*[email protected] - [email protected]

di Alessandro Abbadir*

8 Porto Viro88 Porto Viro

Il comprensivo portovirese si proietta verso l’Euro-pa e si fa promotore di un gemellaggio tra studenti sulle orme del Rinascimento. E’ stata promossa a

pieni voti la mobilità italiana del progetto Erasmus+ andata in scena a Porto Viro con gli studenti europei.

Il progetto biennale che ha coinvolto l’istituto comprensivo di Porto Viro dapprima nelle visite in Grecia e Francia e poi come organizzatori nell’ac-coglienza dei cinque paesi partner del progetto Re-pubblica Ceca, Portogallo, Polonia, Francia e Grecia si è concluso con una giornata di festa nella palestra della scuola secondaria San Domenico Savio. Ad al-lietare il pubblico composto dalle classi seconde e dalle ventotto famiglie ospitanti che hanno accolto i trenta studenti stranieri durante la settimana sono stati l’orchestra ed il coro dell’Istituto con un reperto-rio rinascimentale, in continuità con il periodo storico artistico affi dato all’Italia nel progetto Erasmus+ dal titolo “The European Identity through art”.

Durante la giornata di festa è stata interpre-tata anche una canzone scritta in lingua inglese e musicata dagli insegnanti Massimiliano Beltrame e Antonio Giovannini che si è posta come l’inno della progettualità biennale: “Twelve stars”, all’insegna delle “dodici stelle” della bandiera europea. Nel “farewell concert” (concerto d’addio), coro ed or-chestra hanno dedicato un brano musicale ad ogni Paese, cantando e recitando nelle diverse lingue i testi più signifi cativi delle varie tradizioni popolari. Ogni delegazione europea è stata quindi omaggiata con doni e prodotti tipici del territorio grazie anche al patro-cinio dell’amministrazione co-munale. Hanno contribuito all’i-niziativa, che ha permesso agli studenti di scoprire il territorio del Delta del Po attraverso una visita in barca, ma anche le città d’arte di Firenze, Padova e Venezia l’amministrazione comunale che

ha stanziato 1.500 euro, le famiglie degli studenti portoviresi che hanno accolto i ragazzi degli stati esteri e l’associazione Rotaract Porto Viro Delta del

Po che ha voluto sostenere il progetto didattico interculturale offrendo agli ospiti il pranzo di benvenuto e la cena fi nale. “Nell’Istituto di Porto Viro e in quello di Ariano nel Polesine in cui sono dirigente in reggenza

– ha spiegato il dirigente scolastico Giovanni Bel-trame alle prese come dirigente con il terzo progetto

europeo - abbiamo avuto l’onore e l’onere di esse-re selezionati in progettualità così signifi cative e di grande rilevanza non solo per i nostri studenti ed insegnanti, ma anche per tutta la nostra comunità scolastica, tanto che l’arricchimento culturale che ne consegue e la gioia nei volti dei nostri allievi ripaga di tutto lo sforzo, la fatica e l’impegno profuso. Rin-grazio prima di tutto lo staff dei docenti che in questi mesi ha davvero coordinato un programma ed un lavoro ammirabile, così l’insegnante Silvia Fregnan che ha presentato la candidatura della nostra scuo-la”.

di Elisa Cacciatori

Studenti Chiusura in bellezza per il progetto che ha coinvolto sei nazioni dell’Unione Europea

Un Erasmus per crescere

Alla scoperta del Polesine, ma non solo. Nel corso degli scambi, gli studenti che sono venuti in Polesine sono stati portati anche a Venezia e a Firenze, sul tema conduttore del Rinascimento italiano. Un percorso molto apprezzato

Soddisfatto il dirigente dell’istituto comprensivo cittadino. Alla festa fi nale canzoni e tanta emozione

Sono state ben 28 le famiglie che si sono messe a diposizione per l’accoglienza

A Porto Viro la ricorrenza del Venticinque Aprile, a settant’anni dalla Liberazione, è stata cele-brata nel ricordo di un sacrifi cio da trasmettere

alle nuove generazioni attraverso un itinerario tra i monumenti ai caduti distribuiti nelle varie zone del-la cittadina. Diverse sono state le corone poste da piazza Marconi, alla statua d’acciaio del bersagliere davanti al centro San Giusto, al monumento dei marinari nel parco Arcobaleno, alla targa dedicata

agli autieri in piazza Garibaldi e infi ne ai monumenti di piazza Matteotti. “Una rinascita che è costata sofferenza, coraggio e il sacrifi cio di tante vite umane che hanno permesso la nostra libertà. Una ricorrenza che dobbiamo commemorare – ha voluto precisare per l’occasione il sindaco Thomas Giacon - nella convinzione che la memoria storica costitui-sca la base della coscienza civica di un popolo e di ogni singolo cittadino. Le nostre condizioni di vita

sono in realtà frutto di lunghe e dolorose conquiste ottenute con immensi sacrifi ci”.“Questa ricorrenza rappresenta il frutto di una guerra che ci ha portato alla nostra libertà come italiani - ha voluto ricordare in proposito Giacinto Passarella, presidente dell’Anb portovirese e creatore del monumento che immorta-la un fante piumato nella marcia di fronte al centro professionale Enaip che lo ha formato - pagine di storia importanti”.

LA FESTA La cerimonia in cittàSILENZIO ED EMOZIONE PER RICORDARE LA LIBERAZIONE. FU 70 ANNI FA

El. Ca. Per non dimenticare: la cerimonia

1 Voci da palazzo

La Lega dal volto pulito, come veniva defi nita la par-te del partito che non ha mai smesso di guardare a Tosi come all’unico vero leader Veneto, oltre a Zaia,

ha alzato la testa e, stanca delle imposizioni di Matteo Salvini, ha rotto ogni indugio. E’ uscita dal movimento capeggiato da Salvini e appoggia Tosi nella sua corsa a palazzo Ferro Fini.

Ora occorrerà capire se gli elettori che cinque anni fa hanno regalato a Luca Zaia una eccellente vittoria sono disponibili a cambiare e a votare Tosi, ormai ex leghista.

I sondaggi, a più di due mesi dalle elezioni, contano relativamente. E difatti Tosi ha presto fatto spallucce di fronte a quelli sfoderati da Salvini dopo il consiglio fe-derale della Lega che vedevano il partito in vantaggio di otto punti sul Pd anche con Tosi in campo.

“Tosi candidato? – ha sbottato Salvini – Auguri, perché in democrazia scelgono gli elettori e in Veneto non ho dubbi che sceglieranno Zaia”. “In Veneto – ha detto ancora – l’alleanza la facciamo con i veneti e Luca Zaia ha un progetto per altri cinque anni”, ma qualche alleanza cercherà di stringerla perché il “popolo” di Tosi piace molto soprattutto ad un certo centro destra veneto che mal digeriva il linguaggio populista di certa Lega. Tra loro Antonio De Poli che considera la candidatura di Tosi “un’opportunità che può mettere insieme chi concepisce la politica del fare contro il linguaggio del populismo”. La candidatura del sindaco di Verona pia-

ce anche a una parte del nuovo centro destra, Mario Sacconi, infatti, si dice convinto che sia possibile costruire “una coali-zione vincente tra liberalpopolari e autonomisti” che riesca a mettere in minoranza l’estrema destra po-pulista”. Certo anche Forza Italia giocherà la sua partita ma le alle-anze non si decideranno in Veneto, probabilmente sa-ranno decise ad Arcore e, soprattutto, con uno sguardo nazionale.

Certo la discesa in campo di Flavio Tosi è piaciuta molto ai suoi sostenitori presenti in Fiera a Verona il giorno dell’an-nuncio.

E’ piaciuto cogliere le sue incertezze e la sua commozione mentre ricordava il passato nel movimento e annunciava la sua

uscita. E’ l’hanno acclamato con calore vero quando ha

pronunciato le fatidiche parole: “E allora eccomi qui da

uomo libero per candidarmi a governatore della Regione Veneto”.

“Liberalismo, popolarismo e federalismo” sono oggi le tre stelle polari del movimento di Flavio Tosi che le usa per spiegare che cosa signifi ca essere moderati e non demagogici: “Sono un moderato – ha sottoline-ato – perché ho rispetto per le persone e la verità. È demagogico l’atteggiamento di Tsipras in Grecia che in campagna elettorale sosteneva l’uscita dall’euro e poi, dopo essere stato eletto, si è arreso all’evidenza e ha ammesso che al massimo avrebbe potuto rinegoziare condizioni meno vincolanti dei trattati europei. Bisogna essere seri e concreti. Lo stesso vale per la fl at tax: noi non siamo l’India o la Croazia. Come si fa ad abbassare le tasse se prima non si taglia la spesa pubblica?”.

E indirettamente le manda a dire proprio a Salvini che propone di portare la tassazione unica al 15 per cento. “Basta con le promesse da marinaio”, affonda il sindaco di Verona da candidato governatore del Veneto.

Intanto il governatore uscente Luca Zaia, con l’amaro in bocca, non ha potuto che augurare all’ex compagno di partito un in bocca al lupo, sottolineando però che “se qualcuno si perde per strada è affar suo, non mio. Io non ho mai diviso tra tosiani e non tosiani e a giudicare dalle liste saremo più di prima. Non sono affatto preoccupato”.

di Maria Pavan

Elezioni regionali Si vota il 31 maggio

Flavio Tosi si candida Governatore e spariglia il giocoIl sindaco di Verona scende in campo e la partita delle prossime regionali cambia davvero volto. Niente alleanze scomode, però, vuole andare solo

NEWS

“Il contenimento del consumo del suolo è un obiettivo urgente e ampiamente condiviso, ma le modalità operative proposte rischiano

di essere contradditorie o addirittura di generare effetti opposti. Per cui è meglio fermarsi e ripensare in modo più approfondito l’impianto delle proposte di legge in discussione”. E’ questo il punto di arrivo del lavoro di studio e approfondimento svolto dalla commissione Ur-banistica del Consiglio regionale del Veneto presieduta da Andrea Bassi (Lega) sui due testi di legge abbinati, uno di iniziativa della Giunta proposto dall’assessore all’urbanistica Marino Zorzato e uno del Pd, che hanno messo nero su bianco la proposta di nuove regole per fermare la cementifi cazione del territorio e avviare pro-cessi di riqualifi cazione dell’esistente e di rigenerazione urbana.

Le due proposte di legge, all’attenzione dei con-siglieri di palazzo Ferro-Fini da un anno e mezzo, non

taglieranno il traguardo dell’approvazione in questa legislatura. “Le abbiamo esaminate attentamente, avviando un confronto serrato con urbanisti, ordini pro-fessionali, categorie economiche, parti sociali, universi-tà, rappresentanti dell’ambientalismo – dichiara Bassi – Ed è stato proprio il grande lavoro corale di appro-fondimento nazionale e internazionale avviato da 19 istituzioni e associazioni dell’urbanistica, culminato nel manifesto elaborato dal coordinamento “UrbanMeta Metamorfosi urbane”, a convincerci che le proposte di legge in discussione rischiavano di ottenere addirittura l’effetto opposto, come è successo con la legge ‘blocca capannoni” che ha innescato la corsa all’edifi cazione di magazzini e capannoni prima che entrasse in vigore il blocco. Con il risultato che il Veneto si è riempito di grandi strutture rimaste vuote e deserte”. Va detto che grazie a queste due iniziative legislative per la prima volta nella storia delle politiche urbanistiche della Re-

gione è stata messa a fuoco l’esigenza di abbandonare la “logica incrementale” e di pianifi care un recupero del territorio a fi ni diversi da quello edilizio. Professionisti, costruttori e ambientalisti ci avvertono però che le mo-dalità proposte (come la moratoria e le varianti verdi), senza una tempistica certa, risorse dedicate, strumenti di impegno come i ‘contratti di rigenerazione urbana” e una forte regìa pubblica, non consentono di raggiungere gli obiettivi prefi ssati. Il grande lavoro svolto e le in-dicazioni unanimi degli ‘stakeholders’ raccolte durante l’ istruttoria non sono affatto persi: sono l’eredità che sarà consegnata ai consiglieri della prossima legislatu-ra. Il manifesto di UrbanMeta metamorfosi urbane e il lavoro di studio e confronto sul tema della rigenerazio-ne urbana svolto da ordini, enti e associazioni – annota Bruno Pigozzo (Pd), vicepresidente della commissione - costituisce una preziosa sintesi e anticipa un utile bina-rio di lavoro per il nuovo Consiglio.

Se ne riparla nella prossima legislaturaSTOP CEMENTIFICAZIONE: LA NUOVA LEGGE ASPETTERÀ

Luca Zaia

Tosi: “Eccomi qui da uomo libero per candidarmi a governatore della Regione Veneto”

Flavio Tosi

24 Voci da palazzo2424 Voci da palazzo

L’informazione locale sempre con te!

da oggi

è ON-LINE il

NUOVOSITO

PADOVA Via Lisbona, 10 - Padova Tel. 049 8704884 - www.givemotions.it • [email protected]

Scopri tutte le novità! Seguici su:

Page 11: Delta magg2015 n54

999Porto Viro

“Riso e fagioli” buona la prima…E pure la seconda! E’ stato un successo, decretato dal nutrito

nonché entusiasta pubblico in sala, il debut-to della nuova commedia in tre atti portata in scena da L’Abc teatrale, scritta e diretta dal regista Enea Marangoni.

Tutto esaurito alla prima e anche alla replica resasi necessaria a distanza di poche ore per garantire a tutti la possibilità di ap-prezzare una commedia fatta di semplicità, buoni sentimenti e tanta simpatia.

Ci sono valori che nella vita di tutti i

giorni non hanno prezzo e come tali, non possono essere venduti in nessun caso. Pro-prio partendo da questo presupposto prende forma la vicenda portata sul palco dalla sim-patia dei personaggi, e dalla bravura degli attori, le cui storie si intrecciano tra i tavoli di un bar-trattoria di uno sperduto paesino del-

la provincia polesana, gestito con semplicità e tanta genuinità dal ristoratore Marcello affi ancato dall’eclettico chef Giulio. La trat-toria è il fulcro delle storie che si incrociano e si scontrano tra le sorelle Anna e Mary, il fi glio di Anna Nicolino e il suo garzone Ni-colone, l’ereditiera Matilda e il farmacista Conte Moscerino, il macellaio Berto e, infi -ne, l’imprenditrice della ristorazione Emma che giunge nel paesino scombussolando il quieto vivere che caratterizza le esistenze dei suoi residenti. Emma, a caccia di novità per una catena mondiale di fast food vega-

ni, si rivelerà disposta a tutto pur di venire a conoscenza del segreto che fa del “riso e fagioli” un piatto semplice ma allo stesso tempio ricco di sostanza e gusto, un piatto che le è parso da subito per nulla banale e dalle mille potenzialità spendibili in tutto il mondo. Ma il segreto di questo piatto potrà essere venduto e portato fuori dal contesto fatto di tradizione che lo caratterizza? Varrà la pena per il giovane Marcello lasciare il

proprio paese d’origine, abbandonando gli amici e la propria realtà per seguire le orme di Emma? Proprio come ha avuto modo di spiegare lo stesso regista, la commedia è una metafora della compagnia teatrale ed è un modo particolare per rappresentare il teatro in un momento in cui ci la cucina sta ispirando diversi ambiti del mondo dello spettacolo. La commedia ha richiesto un anno per essere scritta.

di Elisa Cacciatori

Secondo allestimeno a poche ore dal primo, complimenti agli attori e all’autore del testo

Lo spettacolo Successo da record per la rappresentazione, è servito il bis

Riso e fagioli... per due!

Bravi! Gli attori dell’Abc teatrale raccolgono gli applausiUna bella storia che parla di gente e valori semplici e che ha subito con-vinto tutti

Porto Levante diventa un vero e proprio punto di riferimento per i turisti. L’uffi cio Iat che da aprile a settembre resterà aperto nei festivi e nei fi ne settimana per dare informa-

zioni ai visitatori è stato recentemente inaugurato nel locale di

circa 40 metri quadri che si trova vicino all’attività produttiva, nella strada principale del borgo marinaro. Il progetto si avvale di un contributo regionale di 12mila euro, spalmati nei prossimi tre anni di apertura, in quanto Porto Viro risulta essere uno dei 14 comuni veneti che hanno ottenuto le agevolazioni regio-nali dopo aver presentato l’istanza di attivazione di uffi ci di informazione e accoglienza turistica. Nell’uffi cio, allestito con la collaborazione dell’Ente Parco e per cui il comune pagherà un

affi tto mensile per l’uso dei locali, si potranno trovare opuscoli e pubblicazioni e sarà proiettato un video promozionale realizza-to in cinque diverse lingue. La gestione della struttura è stata af-fi data, tramite convenzione triennale, alla cooperativa rodigina Turismo e cultura e prevede la presenza di studenti dell’istituto superiore Colombo di Porto Viro, dimodochè gli studenti dell’ul-timo anno possano godere di un’esperienza lavorativa in diretto contatto con il turista. El. Ca.

Per promuovere il territorioPORTO LEVANTE IN VETRINA:INAUGURATO LO SPORTELLO IAT

Turismo

com

mitt

ente

res

po

nsab

ile: F

ilip

po

Silv

estr

i

MESSAG

GIO

POLITIC

O ELETTO

RALE A PAGAM

ENTO

Page 12: Delta magg2015 n54

10 Porto Tolle1010 Porto Tolle

Il Consvipo fi rma tre grandi progetti di mi-glioramento per il territorio del comune di Porto Tolle. Tre grandi opere, di cui una

in materia di sicurezza e due a favore del settore della pesca, destinate a dare nuovi impulsi al nostro territorio. A darne notizia il presidente del Consvipo Angelo Zanellato. Il primo progetto riguarda il sistema di vi-deosorveglianza, un impianto che sarà am-pliato con 22 nuove telecamere, più altre quattro per il monitoraggio dei veicoli nei punti strategici della città e nelle località balneari, per una maggior sicurezza per la cittadinanza e i turisti.

La seconda iniziativa riguarda la rea-lizzazione di un alaggio al servizio della pesca da realizzare nella Sacca del Cana-rin, località Polesine Camerini nel Comune di Porto Tolle. Un progetto dell’importo di 220mila euro, fi nanziato per il 50% da fondi Adriatic Lng e per il 50% dal comune di Porto Tolle attraverso fondi regionali.La progettualità assicurerà maggiore effi cen-za ed economicità alle attività di pesca e aprirà nuove prospettive di sviluppo produt-tivo alle imbarcazioni del territorio oltre ai benefi ci di tutto l’indotto. Il terzo progetto invece riguarda il completamento del Porto peschereccio di Scardovari, che interessa due aree fra loro adiacenti.

L’area portuale esistente è relativa al bacino denominato “A”, e comprende ban-chine pavimentate, pontili galleggianti, aree a parcheggio, per una superfi cie di 31.500 metri quadratio, 16.500 dei quali di spec-chio acqueo. Il bacino denominato “B”,

adiacente all’area portuale esistente, è at-tualmente privo di infrastrutture. Il progetto prevede la realizzazione di: diaframmi di contenimento della banchina, opere di dra-gaggio reti fognarie con trattamento acque di prima pioggia, illuminazione pubblica, colonnine per erogazione di acqua potabile e corrente elettrica In seguito all’intervento di progetto, la superfi cie complessiva del bacino “A” diventerà pari a 50mila metri quadrati, mentre il bacino “B”, comprensi-vo di canale di entrata, specchio acqueo e banchina, avrà una superfi cie complessiva di 47mila metri quadrati.

L’ampliamento del porto permetterà l’aumento dei posti barca di 92 unità, per i pescatori professionisti, passando dagli attuali 108 posti ai 200 posti barca attrez-zati.

Un intervento di vasta portata, quindi, che si inserisce in una strategia atta a ga-

di Guendalina Ferro

A Scardovari si pensa di portare i posti barca ad oltre 200 per aiutare l’economia

I progetti In arrivo nel territorio del Comune ben 22 nuovi occhi elettronici

Videosorveglianza e portoDue strade per la crescita

La pesca è tradizionalmente il settore trainante del Delta

rantire uno sviluppo dell’attività svolta dai pescatori professionali, che permetterà una maggior sicurezza e salubrità del prodotto ittico. Il costo complessivo del progetto sarà di 1 milione e 150mila euro. Trattandosi di un’opera pubblica a servizio della comuni-tà, la copertura dei costi di esercizio, sarà garantita con fondi ordinari del bilancio co-munale. I costi indiretti saranno individuati nelle spese di gestione costituiti da luce, acqua , rifi uti, canoni di concessione, sfalcio erba e manutenzione ordinaria per un im-porto di circa 35mila euro, annuali.

Insomma, tre opere davvero importan-ti, per consentire a Porto Tolle e alle sue va-rie località di svilupparsi e crescere, sia sul fronte del turismo che su quello del settore ittico, da sempre uno dei pilastr portanti dell’economia del territorio.

In cantiere anche un alaggio per la pesca che troverà posto nella sacca del Canarin

Le bellezze ambientali di Porto Tolle apprezzate con eventi slow-turism. Sono due le proposte peculiari che

la Pro loco di Porto Tolle ha organizzato per il 16 e il 17 maggio. Due occasioni per ammirare il territorio sia in bicicletta che camminando.

Sarà infatti prevista alle 14 del 16 maggio l’escursione di 25 chilometri in bicicletta, alla quale seguirà un pome-riggio di intrattenimenti per i più piccini e alle 20 il raduno di moutanbike per una notturna paesaggistica con guida tu-ristica, tutta da scoprire sulle due ruote. Nella giornata di domenica si svolgerà la 17esima edizione del Parco in biciclet-ta. La partenza dei gruppi sarà prevista alle 9, seguita dall’avvio uffi ciale degli appassionati ciclisti da largo Europa alle 10 e il ritorno sarà previsto in barca da Bonelli.

Per la due giorni funzioneranno lo stand gastronomico e gli intrattenimenti per i più piccini nel centro del comune, oltre allo spettacolo serale del sabato con Giusy Bovolenta e quello della do-menica con Chiara, Elvis e Debby.

NEWS

Slow-tourismLA LENTEZZA CHE FA BENE

Gu. Fe.

Page 13: Delta magg2015 n54

Il cambiamento costruito in cinque anni da opposizione governante In questi cinque anni in consiglio regionale Pd ha scelto di essere “opposizione governante” non limitandosi a dire di no ma cercando di es-sere propositivo di fronte ad una situazione di crisi economica e ad una maggioranza litigiosa e divisa, incapace di offrire risposte e program-mazione. “Prova ne è l’ultimo bilancio regiona-le, approvato tardi e con un maxiemendamento contenente mance e prebende elettoralistiche invece che iniziative di ampio respiro. Così è stata governata la nostra Regione negli anni in cui è stata guidata dal centrodestra”. A sotto-linearlo è il consigliere democratico Graziano Azzalin capolista del Pd alle prossime regionali“Bisogna aprire le � nestre delle stanze del go-verno regionale chiuse da troppi anni, liberarle dalle incrostazioni ambigue emerse con le gra-vissime inchieste che hanno colpito al cuore la Regione e far circolare aria nuova”, rimarca ancora Azzalin “Tanto è stato stato fatto dal gruppo consiliare del Pd – spiega il consigliere polesano - che ha sempre lavorato con af� atamento mettendo le basi per il necessario cambio di governo in

Regione, perché la Giunta ha rinunciato al suo ruolo di organo di piani� cazione ed indirizzo, limitandosi a interventi clientelari e frammen-tati”. Guardando alla sua attività, Azzalin spiega che “come vicepresidente della IV commissione mi sono dedicato soprattutto al settore primario ed è in questo ambito che la mia azione da consi-gliere si è sviluppata in modo più approfondito, riuscendo anche ad ottenere risultati importanti come la legge sull’agricoltura sociale, quella su agriturismo e pescaturismo, quella sulla di-sciplina delle organizzazioni produttori e quella sulla banca della terra, ma anche una migliore articolazione delle misure del nuovo Piano di sviluppo rurale 2014-2020 e degli altri fondi strutturali europei”.Tanti sono stati i temi che, in questi anni, sono stati sollevati: il tema principale dell’occupa-zione; il rilancio delle piccole e medie impre-se travolte dalla crisi; la Centrale di Polesine Camerini; lo smantellamento della sanità nella nostra provincia e l’arretramento del socia-le; l’importanza della sicurezza idrogeologica

e della boni� ca; il problema della subsidenza con la necessità di bloccare le trivellazioni; le azioni a sostegno della pesca, dell’agricoltura, della � liera agroalimentare; il tema ormai im-prescindibile dello stop al consumo di suolo; la valorizzazione e riorganizzazione delle aree pro-tette e del Parco del Delta, con la scelta forte a favore dell’interregionalità. Ora serve , spiega Azzalin “Più Veneto per il Polesine”, ovvero “una maggiore capacità di intervenire sulle questioni del nostro territorio che in questi anni hanno trovato risposte solo parziali”.Come Pd, nel ruolo di “opposizione governan-te”, spiega ancora il consigliere polesano “ab-biamo s� dato la maggioranza su tanti temi, due

Graziano Azzalin:“Per il Veneto è il momento di voltare pagina”

MESSAGGIO POLITICO ELETTORALE A PAGAMENTO

Committente responsabile Graziano Azzalin L.515/93

conCommittente responsabile Graziano Azzalin L.515/93Committente responsabile Graziano Azzalin L.515/93Committente responsabile Graziano Azzalin L.515/93Committente responsabile Graziano Azzalin L.515/93Committente responsabile Graziano Azzalin L.515/93Committente responsabile Graziano Azzalin L.515/93Committente responsabile Graziano Azzalin L.515/93Committente responsabile Graziano Azzalin L.515/93Committente responsabile Graziano Azzalin L.515/93Committente responsabile Graziano Azzalin L.515/93Committente responsabile Graziano Azzalin L.515/93Committente responsabile Graziano Azzalin L.515/93Committente responsabile Graziano Azzalin L.515/93Committente responsabile Graziano Azzalin L.515/93Committente responsabile Graziano Azzalin L.515/93Committente responsabile Graziano Azzalin L.515/93Committente responsabile Graziano Azzalin L.515/93Committente responsabile Graziano Azzalin L.515/93Committente responsabile Graziano Azzalin L.515/93

con

31 MAGGIO 2015 | Elezioni Regionali Veneto

seguici su: www.grazianoazzalin.it contatti: [email protected]

mi stanno particolarmente a cuore: il consumo di suolo zero e la riforma delle aree protette. Sul consumo di suolo abbiamo presentato una legge coraggiosa, della quale sono secondo � r-matario, dice un no secco all’utilizzo del suolo agricolo per altre destinazioni d’uso: la terra è la nostra più grande risorsa e non possiamo più distruggerla in nome della speculazione come è avvenuto negli anni di governo del centrode-stra. Sulle aree protette, con la legge di cui sono primo � rmatario, si vuole ridare potere alle am-ministrazioni locali e al tempo stesso favorire lo sviluppo sostenibile”.“E’ dalla ricchezza che offre il territorio che dobbiamo ripartire – conclude Azzalin - supe-rando la logica degli interventi tampone, con mance ed elargizioni e cercare di aggredire il problema rilanciando l’impresa e l’occupazione con azioni a lungo respiro. Bisogna completare i piani che il centrodestra non è stato in grado di elaborare: il piano sulla qualità dell’aria, il piano energetico, il piano territoriale regionale di coordinamento, il piano cave, il piano fauni-stico-venatorio. La nostra Regione si merita di tornare a primeggiare a livello europeo. Ci vuole il coraggio di cambiare ed il Pd, con Alessandra Moretti, è pronto a far voltare pagina al Veneto”.

Page 14: Delta magg2015 n54

12 Porto Tolle1212 Porto Tolle

“È stata una giornata intensa e fantastica quella organizzata lo scorso 23 aprile nella piazza del

municipio e nelle vie principali che collega-no le scuole alla biblioteca”. Sono le parole dell’assessore Leonarda Ielasi, nel defi nire la giornata mondiale del libro, istituita dall’Unesco, vissuta tra la cittadinanza del comune Polesano. I bambini della scuola primaria infatti di buonora sono usciti dalle aule affi ancati dalle loro insegnanti recando-si nella piazza del municipio dove hanno letto alcuni paragrafi dei libri per loro più belli per poi distribuire biglietti con frasi ce-lebri ai passanti.

”C‘è stato anche un momento toccante - prosegue il racconto - quando una alunna si è diretta verso una signora che passava davanti alla posta, per leggerle alcune pagi-ne di un libro. Maestre e alunni, hanno così assistito a una scena commovente, per le lacrime di gioia della signora di Porto Tolle, mentre ascoltava la piccina leggere”.

Una volta giunti in piazza, gli alunni hanno allestito gli ombrelli disposti in piaz-za di biglietti con frasi celebri. Alla sera, il momento per onorare la giornata mondiale del libro si è svolto alla biblioteca, dove i ge-nitori hanno partecipato. ”Ora le iniziative per i più piccini proseguiranno dal 4 maggio fi no alla fi ne del mese con il progetto pedi-bus - afferma l’assessore Ielasi - I bambini percorreranno a piedi la strada che dal Co-mune porta alla scuola elementare accom-pagnati da alcuni animali da compagnia e da fattoria, come un’asinella, dei piccioni,

una capretta e dei cagnolini. Un modo per far avvicinare e far toccar con mano gli ani-mali da fattoria ai bambini”.

“Si tratta di una idea che abbiamo vo-luto riproporre per il successo e gli apprezza-menti riscossi da grandi e piccini – commen-ta Ielasi - A permettere la realizzazione del progetto i volontari delle associazioni del territorio, che in rete tra loro, riescono anche ad assicurare il servizio dei nonni vigili. Nel corso di questi dieci anni di istituzione del servizio siamo riusciti a mettere a sistema l’Anteas e l’Auser con i loro volontari”. Un serizio che funziona.

Ci sono stati momenti di grande intensita’ e profonda commozione in città

LA GIORNATA DELLA LETTURA

Gu. Fe.

Polesine Expo è uno dei dieci progetti premiati tra le 250 proposte pervenute alla Regione Veneto, esposto all’expo di Milano e accessibile ai turisti at-

traverso un’app gratuita titolata “Polesine”. Un progetto ideato dall’assessore di Porto Tolle Leonarda Ielasi e dal presidente del Consvipo Angelo Zanellato, che sostenuti dell’onorevole Pierpaolo Baretta, sottosegretario del ministero dell’economia e delle fi -nanze, sono così riusciti a mettere insieme le eccellenze alimentari, come le cozze di Scardovari, il riso del Delta, il radicchio di Chioggia, l’insalata di Lusia e l’aglio polesa-no, combinandoli alle eccellenze attrattive come i musei, le torri, i percorsi ambientali, i luoghi del cinema e quant’altro.

”Attorno ai prodotti tipici abbiamo creato una serie di punti di interesse dove si possono incontrare i luo-ghi di culto, della resistenza, del cinema e i percorsi ciclabili – spiega Angelo Zanellato - Un Polesine rac-contato attraverso dei percorsi: delle torri medievali, dei monumenti, della giostra di Bergantino, della bonifi ca,

della cinematografi a, delle ippovie, delle vie d’acqua, dei paesaggi sepolti, dell’archeologia, della memoria, dell’interesse naturalistico, del patrimonio architettonico e dei capolavori del Polesine”.

“Entità che permettono al turista di conoscere il nostro Polesine anche attraverso quei personaggi che hanno scritto delle pagine di storia del nostro Polesine

– prosegue l’assessore Ielasi - Il percorso delle torri per esempio va attribuito a Luciano Chiereghin, storico e ricercatore di Polesine Ca-merini, che ha ricostruito il percorso delle fortifi cazioni che risalgono alla prima guerra mondiale situate

sugli scanni di Porto Tolle , che avevano la funzione di difesa a mare. Chiereghin ha poi scoperto delle mappe risalenti al periodo napoleonico, sulle quali erano segna-te dei punti di osservazione sulla linea costiera tra Grado e Ancona, dove erano posizionati degli osservatori che attraverso il telegrafo ottico trasmettevano con messag-gi criptati il punto della situazione strategica di guerra al grande Napoleone”.

“Abbiamo inserito anche Maria Antonietta Avanzo, - prosegue Ielasi - la prima donna pilota che ha segnato un momento di emancipazione della donna italiana oltre che polesana, nel periodo tra i due confl itti mondiali. A lei colleghiamo il tema del cinema, perchè è stata la zia del regista Roberto Rossellini che cercò di valorizzare il territorio nativo della madre con il fi lm “Paesà”.

”Le scoperte raccolte durante il percorso che ha por-tato al progetto Polesine Expo alla mostra milanese e veneziana - spiega Zanellato - saranno raccolte nel libro ‘Il Polesine in bianco e in nero’ che uscirà in tempi brevi, scritto dal ricercatore, regista e scrittore Ferdinando De

Laurentis e curato da Maurizio Romanato, giornalista del Gazzettino, edito dalla Minelliana. Tra i personaggi nel campo della lirica viene citata Elena Rizzieri, nata a Gri-gnano Polesine, che è stata la voce e la fi gura che per la prima volta ha cantato come protagonista nell’opera della ‘Bohème’, teletrasmessa dalla Rai nel 1954. Il progetto che ha come scopo quello di portare i turisti che visiteranno l’Expo di Milano e Venezia nel delta del Po per qualche giorno, sarà arricchito da eventi Folkloristici e momenti di degustazione dei prodotti tipici locali che i visitatori delle due fi ere potranno degustare, arricchiti dalle tappe itineranti”.

di Guendalina Ferro

E’ stato uno dei dieci progetti premiati tra i 250 arrivati in Regione e che si sono guadagnati la partecipazione

L’iniziativa Vari percorsi e storie riscoperte per mettere in vetrina la nostra terra

Il Polesine che vale è volato all’Expo

Lavori in corso per allestire uno dei percorsi del progetto. Una delle sue chiavi di lettura principali è stata la rivistazione a scopo divulgativo della storia

e delle tradizioni del Delta del Po e, più in generale, di tutto il PolesineIl progetto è del Comune e Consvipo, con l’aiuto di numerosi appassionati

Orasi volta pagina

TESCAROLIStefania

PRESIDENTE

PER IL VENETO

Candidata al Consiglio Regionale

Elezioni Regionali31 Maggio 2015

Co

mm

itten

te r

esp

ons

abile

Tes

caro

li S

tefa

nia

MES

SAG

GIO

PO

LITI

CO

ELE

TTO

RALE

A P

AGAM

ENTO

Page 15: Delta magg2015 n54

70 Slot e Vltcon i modellipiù aggiornatiJackpot nazionaleBar e zona relaxAmpie sale fumatori

a Rosolina - statale RomeaAPERTA TUTTI I GIORNI 24 ORE SU 24

Page 16: Delta magg2015 n54

14 Ariano1414 Ariano

“Il mondo ci ha riconosciuto, ora fac-ciamoci riconoscere dal mondo” sono le parole del direttore dell’en-

te parco Marco Gottardi nel commentare la prossima proclamazione dell’ente parco come riserva della biosfera che avverrà dall’8 al 12 giugno prossimo a Parigi. Un riconoscimento che coinvolge 2 Regioni, 18 Comuni (9 del Veneto e 9 dell’Emilia Romagna) tutte le associazioni di categoria venete ed emiliane per un patrimonio am-bientale unico. Un obiettivo raggiunto grazie a varie fi nalità raggiunte, come l’uffi cialità dell’odg (organizzazione di gestione per la destinazione turistica del Po e suo Del-ta) che permette la governance di coordi-namento dell’ente parco, di un sistema di operatori di interesse del territorio.

Essere riconosciuti come riserva di bio-sfera permette di valorizzare l’aspetto am-bientale e l’impronta ecologica del Delta. E nell’ambito delle iniziative di valorizzazione del turismo in Basso Polesine, l’ente parco è presente all’Expo di Milano e Venezia con

quattro progettualità. La prima promossa dalla fondazione Ca’ Vendramin ed esposta in questo periodo all’arsenale di Venezia dal comitato Expo Venezia, che riguarda un pacchetto di visitazione del Delta del Po attraverso la visione del turista dalle vie fl uviali, ovvero pescaturismo, pesca fl uviale, enogastronomico, che da piazza San Marco di Venezia, passa per il lido di Venezia, Chioggia, Rosolina per giungere a Comacchio.

Il secondo progetto prevede aggiunte di

offerte di prodotti locali esposto a Marghera Vega, attraverso Unioncamere al padiglione acque. Il terzo progetto realizzato con la si-nergia del ministero dell’Ambiente, vedrà al padiglione dedicato alla biodiversità di Mila-no, dove il Delta sarà in vetrina insieme alle altre realtà italiane per un target dedicato all’ambiente. E infi ne Il quarto progetto ve-drà l’esposizione a palazzo Zorzi sul valore della biodiversità, in ambito mondiale, per una mostra che sarà riprodotta in esposizio-ne al centro congressi di Rosolina Mare.

di Guendalina Ferro

Varati quattro progetti per portare le nostre meraviglie sino all’Expo di Milano

Ente parco Il direttore Gottardi: “E’ il momento di farci conoscere dal mondo”

L’ok dell’Unesco non è che il primo passo

La magia del Parco del Delta del Po Veneto

“La sede uffi ciale dell’ente parco del Delta del Po rimane uffi cialmente ad Ariano Polesine, mentre l’unità operativa è identifi cata al centro visitatori di piazza Matteotti a Porto Viro. Un edifi cio dove in questo periodo sono stati trasferiti

diversi uffi ci della sede centrale, per i necessari lavori di messa in sicurezza dello stabile situato ad Ariano Polesine”. Sono le parole del direttore dell’ente parco Marco Gottardi, che prosegue: “Entro fi ne anno il vicino palazzo delle associazioni sarà ristrutturato e poi assegnato all’Ente parco per integrare l’unità operativa dell’ente. I lavori di manu-tenzione straordinaria dello stabile interesseranno il rifacimento del tetto, la messa in sicurezza degli impianti e l’adeguamento del bagno per disabili situato al pian terreno.Il tutto per una spesa di 125mila euro , di cui 104.500 euro per lavori e 20.500 euro per somme a disposizione”.

“Una volta assegnata la gara di appalto, verso fi ne maggio - prosegue il direttore - i lavori saranno eseguiti in circa 150 giorni, secondo il cronoprogramma del progetto esecutivo defi nitivo. Una volta terminati, l’edifi cio, che si trova a due passi dal centro vi-sitatori, diventerà a tutti gli effetti parte integrante dell’unità operativa dell’ente,insieme alla già esistente sede del Gac e all’uffi cio informativo del Gal delta del Po”. Il palazzo delle associazioni sarà utilizzato per il proseguo del progetto Go-food ora denominato co - working ,che grazie alla collaborazione con 2Ti ( ex Polesine innovazione) si pre-fi gge di istruire e formare dei cittadini che vogliono realizzare concretamente delle idee imprenditoriali nel nostro territorio.Per il futuro, la sede operativa dell’ ente parco avrà un ruolo importante per lo sviluppo del territorio, ora che è diventato uffi cialmente, secondo una legge regionale, il gestore dell’organizzazione di gestione per la destina-zione turistica del Po e suo Delta.

NEWS

I prossimi progettiLA SEDE SI SDOPPIA. E PARTONO I GRANDI LAVORI

Gu. Fe.

Pizzeria · Piadine · Panini caldi

di Mercantini Cristian s.n.c.

V.le Padova, 1 Anche suSottomarina di Chioggia (Ve) prenotazione 041 5540550

DAL 12 GIUGNO SIAMO APERTI ANCHE A MEZZOGIORNOcon orario continuato dalle 11.00 solo il venerdì sabato e domenica

Page 17: Delta magg2015 n54

Prenotala tua visita

senza impegno

575 €Impianto endosseo

(escluso moncone)

395 €Corona ceramica

75 €Otturazione semplice

estetica45 €

Igiene dentale

35 €OPT (panoramica)

Con Dentalcoopla convenienza è per tutta la famiglia

UNITÀ DI CHIOGGIA (VE) tel. 041 5540222Poliambulatorio Sorriso e Salute srl Via Giovanni da Verrazzano, 58 - 30015 Chioggia (VE) tel. 0415543300 Poliambulatorio con Autorizzazione Sanitaria numero 93 del 04/08/2014.Direttore sanitario: Dott. Raimondo Pische Iscrizione Ordine dei Medici e Odontoiatri di Venezia n° 3642

ATTENZIONE!! il “Programma Prevenzione” RADDOPPIA!!

45 €Prima visita, igiene dentalee panoramica (su indicazione medica)

per 2 persone*

NUOVA SEDEVia Giovanni da Verrazzano, 58

* l’ in

iziat

iva n

on è

cum

ulab

ile, n

è di

visib

ile e

scad

e il 3

1/01

/201

5

Apertianche

il sabato

[email protected] - www.dentalcoop.it

Page 18: Delta magg2015 n54

Il Comitato di Approvazione di TÜV ha re-centemente autorizzato il rilascio del nuovo Certificato di Qualità secondo la norma UNI EN ISO 9001:2008 che avrà valenza fino all’11.06.2014 e il nuovo certificato di Siste-ma di Gestione Ambientale secondo la nor-ma UNI EN ISO 14001:2004, valevole sino al 24.05.2014, al Consorzio di Bonifica Delta del Po.I certificati ISO 9001 e ISO 14001 indicano che il Consorzio di Bonifica Delta del Po prov-vede a garantire una serie di servizi e di at-tività nel rispetto delle procedure di legge sia per quanto riguarda i servizi che per quanto riguarda la gestione ambientale. Tali attività sono:• l’erogazione di servizi relativi alla bonifica, alla difesa del territorio e all’irrigazione;• la gestione, la manutenzione e l’esercizio delle opere relative alla rete di bonifica ed ir-rigazione, delle opere complementari e degli impianti di sollevamento acqua;• la progettazione e l’esercizio di opere idrau-liche e di vivificazione ambientale.Avere ottenuto il Certificato di Qualità ISO 9001 è fonte di soddisfazione per gli ammi-nistratori e i dipendenti del Consorzio perché indica che l’Ente è organizzato per garantire e assicurare un servizio di qualità. Il Consorzio è infatti uno dei pochi enti pubblici ad aver intra-preso tale percorso ed aver ottenuto l’impor-tante riconoscimento. Per il raggiungimento di questo obiettivo il Consiglio di Amministra-zione del Consorzio, che ha appoggiato tale iniziativa informato dal Direttore del rilascio dei certificati del sistema di qualità, intende ringraziare tutto il personale dipendente per la professionalità e l’efficienza dimostrata du-rante le visite ispettive e per l’impegno pro-fuso nel garantire il superamento di tutti gli step necessari, puntualizzando che il risultato ottenuto va a beneficio di tutti i consorziati. In Veneto solo i consorzi di bonifica polesani hanno raggiunto l’obiettivo e l’aver ottenuto tali certificazioni è sicuramente un punto di arrivo. Certo è che i requisiti dimostrati de-vono essere mantenuti e migliorati nel tempo e a tale proposito, il Consorzio sarà soggetto a periodiche visite ispettive da parte di TÜV ITALIA S.r.l. che dovrà verificare che l’Ente abbia le carte in regola per mantenere le cer-tificazioni di qualità. L’importanza dell’ottenimento della certifica-zione di qualità è stata poi evidenziata dal vigente D.lgs n.207 del 05.10.2010 “Regola-mento di esercizio ed attuazione del decreto legislativo 12.04.2006 n.163”, recante “Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione della direttiva 2004/17/CE e 2004/18/CE” che, nel caso di programmi redatti da progettisti interni come nel caso del Consorzio, consente che la validazione possa essere fatta dagli stessi uffici tecnici qualora l’ente sia dotato di un sistema interno di con-trollo di qualità secondo la norma UNI EN ISO 9001 e il Consorzio di Bonifica Delta del Po ha

dimostrato di essere organizzato secondo le norme internazionali di riferimento. Un orga-nismo esterno indipendente, opportunamente autorizzato, ha certificato la corretta applica-zione della norma.Organizzare l’azienda secondo la norma signi-fica implementare il sistema di gestione della qualità dei servizi e della gestione ambientale attraverso un insieme documentato di proce-dure e istruzioni di comportamento tali da es-sere certi di ottenere in termini di qualità ciò

che si promette al consorziato. Creare un si-stema di qualità di certo non è cosa semplice perché varia per ogni ente e deve essere co-struito caso per caso, adattando i meccanismi interni di controllo della qualità alle richieste della norma.Il Consiglio d’Amministrazione del Consorzio, uno dei pochi enti pubblici ad aver ottenuto tali riconoscimenti, ringrazia tutto il personale dipendente per la professionalità e l’efficienza dimostrata.

Il Consorzio di Bonifica Delta del Po ha ottenuto le certificazioni di gestione della qualità

ISO 9001 e di gestione ambientale ISO 14001

Sopra il Consiglio d’Amministrazione, a fianco le certificazioni ISO 9001 e Iso 14001

IL CONSORZIO IN CIFRE

SUPERFICIE COMPRENSORIALE 62.780 HAUnità territoriali: S.Anna; Rosolina; Porto Viro; Isola di Ariano; Porto TolleTerreni bonificati ed aree litoranee 45.295 haValli da pesca 8.641 ha Lagune 8.844 ha

GESTIONE IDRAULICACanali di scolo 650 KmImpianti idrovori n. 39Acqua sollevata ed espulsa dagli impianti idrovori in un anno 400.000.000 mcPotenza impegnata 18.000 kwEnergia consumata 10.200.000 Kwh

IRRIGAZIONECanali, canalette e tubazioni 200 KmImpianti irrigui n. 24Impianti pluvirrigui n.4 Potenza impegnata 1.176 KwEnergia consumata 2.200.000 Kwh

DITTE CONSORZIATE: n. 32.000

INTERVENTI PER LA SICUREZZA IDRAULICA NEL DELTA DEL PO

L’interno dell’idrovora Ca’ Dolfin, accanto una carta degli impianti idrovori del Delta del Po, e sotto l’idrovora Goro

Con deliberazione della Giunta del 23.12.2014 sono stati finanziati im-portanti interventi di sicurezza idraulica nel Comprensorio del Consorzio di Bonifica Delta del Po di Taglio di Po.Si tratta di un programma attuativo regionale del Veneto del fondo per lo Sviluppo e la Coesione PAR FSC, in attuazione al Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 31.10.2014.Nello specifico il finanziamento riguarda due progetti esecutivi di im-porto di 1.000.000 di euro il primo, e 900.000 euro il secondo, due lotti funzionali di uno stesso progetto generale, che prevede fondamentali interventi di adeguamento del sistema di espulsione delle acque, attività indispensabile alla sicurezza idraulica del comprensorio, senza il quale i centri urbani e le campagne sarebbero costantemente allagati. Nel territorio del Consorzio di Bonifica Delta del Po sono, infatti, attivi 39 impianti idrovori, 126 pompe capaci di sollevare oltre 206.000 litri di acqua al secondo, oltre ad una serie di cabine elettriche per l’alimenta-zione delle pompe.Alcuni di questi impianti presentano segni di vetustà ed obsolescenza, per far fronte ai quali sono necessari investimenti economici di importo non sostenibile dai consorziati. Per tale motivo il finanziamento di tali progetti garantisce il mantenimento della sicurezza idraulica che carat-terizza questo territorio e che è stata raggiunta, faticosamente, recupe-rando nel tempo i danni conseguenti al fenomeno della subsidenza.Nel primo progetto è prevista ricostruzione di una elettropompa da 1800 l/s e l’adeguamento della cabina elettrica dell’idrovora Vallesina, nonché il raddoppio della portata, da 450 a 900 l/s, ed il collegamento al tele-controllo dell’impianto idrovoro Signoria, entrambi ubicati nel comune di Porto Viro. Altri interventi riguardano invece il territorio di Porto Tolle, dove all’idrovora Bonello viene aumentata la portata da 3900 a 5200 l/s, a Boscolo la sostituzione di una pompa obsoleta da 1800 l/s con una più efficiente da 1900 l/s, stessa cosa a Pellestrina, dove viene sostituita una pompa da 900 l/s, mentre a Ca’ Dolfin sara’ ottimizzata l’efficienza di due delle 4 pompe da 4500 l/s. Con l’occasione si provvederà anche ad ottimizzare l’efficienza della cabina elettrica dell’Idrovora di Scardo-vari.Nel secondo progetto, per il comune di Porto Viro, sarà ottimizzata l’ef-ficienza di due pompe da 3750 l/s dell’idrovora Sadocca. All’idrovora Passatempo sarà modificata una pompa da 1300 l/s per aumentarne il

rendimento, mentre all’idrovora di Ca’ Giustinian si procederà alla revi-sione completa di una elettropompa da 2000 l/s.L’idrovora Bonello del comune di Porto Tolle sarà ulteriormente poten-ziata con una pompa da 1300 l/s, mentre all’idrovora di Goro, al servizio dei comuni di Ariano nel Polesine, Corbola e Taglio di Po sarà modificata una pompa da 3000 l/s, al fine di adeguarla alle esigenze idrauliche con-seguenti all’abbassamento del territorio causato dalla subsidenza.I progetti sono stati approvati dal Genio Civile di Rovigo il 24 febbraio e sono ora in Regione in attesa del decreto definitivo per poter procedere, entro l’anno, alla gara d’appalto ed all’inizio dei lavori.

Page 19: Delta magg2015 n54

171717Ariano-Rosolina

La stagione balneare si è aperta su Rosolina mare con un vero e proprio bagno di folla giunto nella località per ammirare lo spettaco-

lo piromusicale della “Notte di fuoco”, un’inizia-tiva che com’è diventata tradizione, da qualche anno permette di godere di momenti unici nel proprio genere. Pare che per l’occasione siano giunte nel lido rosolinese oltre diecimila persone provenienti non solo dalla provincia polesana ma anche dalle realtà più lontane. Tra questi c’è stato anche chi ha scelto di fermarsi a dormire per la notte nelle strutture ricettive della località turistica approfi ttando del ponte del Primo Maggio. Lunghe code all’ingresso e pure all’uscita, parcheggi al completo e bar presi d’assalto hanno battezzato la bella sta-gione nel primo grande even-to in calendario che ha saputo sorprendere grandi e piccini. Tutti rigorosamente con il naso all’insù hanno assistito allo spettacolo “disco dance” che ha omaggiato la disco music dagli anni Settanta ai giorni nostri, chi in piedi, chi su teli stesi a terra, chi dalle dune

di sabbia in spiaggia per non perdersi neanche un attimo di quello che è l’evento che sorprendente-mente dà il via alla bella stagione al mare.

Per l’occasione l’orga-nizzazione composta dall’azienda leader pole-

sana nel settore pirotecnico Martarello Group di Arquà Polesine, Suono e Imma-gine di Ferrara e Venpa di

Dolo, con il contributo del Comune di Rosolina, gli operatori turistici di Rosolina Mare e la collabora-zione della Pro Loco di Rosolina, ha impiegato nel-

la spiaggia libera centrale del lido un’imponente gru di 40 metri allestita tra la sabbia della spiag-gia del centro, 200 centraline di sparo necessarie per i fuochi, 1500 impulsi di accensione per la coordinazione dei fuochi e e 5500 artifi ci pirici da terra, distribuiti su un fronte di sparo di 200 me-tri. Il suono che ha accompagnato la magia dello spettacolo è giunto da un impianto audio con una potenza di 100mila Watt amplifi cato in tre isole sonore per un allestimento che complessivamente ha impiegato il lavoro di 22 addetti no stop nei due giorni antecedenti l’iniziativa. Insomma: un inizio davvero alla grande.

di Elisa Cacciatori

Numeri da record e presenze come se piovesse, i presupposti buoni ci sono davvero tutti

L’evento “La notte di fuoco” tradizionalmente apre la stagione balneare polesana

Prove generali d’estate, arrivano in 10mila

E’ stata davvero una “Notte di fuoco”: nell’imma-gine, un momento della bella serata a Rosolina Mare

Il Giornalino online, progetto editoriale realizzato dagli studenti della scuola secondaria “Marin Sanudo il Giovane”

di Rosolina, si è aggiudicato il premio “Giornalista per un giorno” nell’ambito del meeting nazionale di Chianciano Ter-me (Sl). Oltre al riconoscimento, il giornalino è stato inoltre inserito nella short list delle sette testate in lizza per il premio più ambito, l’Oscar del giornalismo. I giornalisti in erba rosolinesi si sono distinti alla compe-tizione scolastica organizzata da Albo Scuole tra più di 2000 redazioni scolastiche provenienti da tutta Italia con un risultato che ha inorgoglito studenti, insegnanti e pure Adriatic Lng, realtà che permesso la trasferta dei giovani in Toscana. “Siamo felici per la vittoria di questo premio che riconosce ai ragazzi impegno e passione, ingredienti fondamentali per la realizzazione del nostro giornale – ha considerato Antonella Zennaro, docente coordinatrice del progetto - Vogliamo ringraziare Adriatic Lng per il sostegno alla realizzazione della nostra testata giornalistica e per aver permesso ai nostri studenti di partecipare al meeting di Chianciano, dove hanno vissuto in prima persona le premiazioni, immersi in un clima ricco di positività e stimoli”.“La dedizione e l’entusiasmo per il giornalismo che gli studenti della ‘Marin Sanudo’ hanno dimostrato sono stati giu-stamente premiati – ha espresso Adriano Gambetta, responsabile della base di terra di Porto Viro di Adriatic Lng - Aspettiamo i ragazzi a Porto Viro per poterci congratulare personalmente”.

LA PREMIAZIONEI reporter della media Sanudocrescono bene: arriva l’alloro

Complice il ponte, in tanti hanno deciso di pernottare in zona per festeggiare

A Rosolina nasce il circolo di Rosolina e Loreo di Legam-

biente ed è subito atti-vità per la salvaguardia del territorio. La nuova associazione di volonta-riato locale presieduta da Giovanni Carlin che a poco più di un mese dalla sua creazione con-ta all’attivo 24 iscritti è attiva nella promozione di iniziative di educa-zione ambientale e di ecologia nel territorio dei due comuni di riferimento.

Dopo la cerimonia di presentazione in presenza delle autorità, il neonato sodalizio ha visto i volontari sotto l’impulso del pre-sidente Giovanni Carlin rimboccarsi le maniche e mettersi all’opera per cercare da un lato di dare un segnale importante alla popola-zione e alle istituzioni e, dall’altro, per fare veramente qualcosa di concreto per l’ambiente. La prima iniziativa attivata dall’associazione è stata proprio “la giornata per l’ambiente” che ha previsto la pulizia degli argini del canale di Brondolo in prossimità di Ponte Sacco e Ponte Rantin in entrambi i lati di competenza di Rosolina e Loreo. Alla mattinata, che - come conferma Carlin - è solo la prima di una serie di iniziati-ve, hanno preso parte oltre sessanta persone provenienti da diverse realtà associative dei

territorio coinvolti tra cui si contano il gruppo scout di Loreo, i volontari dei gruppi di pro-tezione civile di Loreo e Rosolina, l’Anteas e Il Melograno. La raccolta ha permesso di recuperare dall’ambiente naturale quasi due camioncini dei più svariati rifi uti abbandonati

lungo il canale che sono stati consegnati ad Ecogest per lo smal-timento. L’intento, proprio come palesato dallo stesso Carlin, è di attivare una rete siner-

gica e funzionale delle varie realtà associative di volontariato del territorio, affi nché si possa giungere a un’azione concreta e importante per la salute delle persone, degli animali e del territorio, proprio come previsto a livello statutario dal Circolo. Ma non solo. L’auspicio è di smuovere anche le coscienze delle istitu-zioni pubbliche per cercare di dare il giusto valore a un ambiente naturale che troppo spesso non viene valorizzato e viene invece abbandonato all’incuria di ignoti.

La prima iniziativa ha consentito di ripulire gli argini dei canali: tante le persone presenti

LEGAMBIENTE IL NUOVO CIRCOLO

El. Ca.

LODIARREDAMENTOPRODUZIONE MOBILICUCINE & ARMADISU MISURA

45019 Taglio di Po (Ro) · via Romea Comunale 214/a · tel. 0426 [email protected] · www.lodiarredamento.com

Page 20: Delta magg2015 n54

18 Taglio di Po1818 Taglio di Po

Il Museo Regionale della Bonifi ca Ca’ Vendramin ha ospitato recentemente l’incontro dell’Assemblea di Foce, nel

corso del quale è stato sottoscritto il pro-tocollo di intesa del Contratto di Foce Delta del Po. Con la sigla del protocollo d’intesa è possibile fi nalmente la defi nizione di una strategia condivisa di sviluppo locale, basa-ta sulla gestione integrata e la valorizzazio-ne delle risorse territoriali esistenti. A intro-durre l’incontro, il presidente del Consorzio di Bonifi ca Delta del Po Adriano Tugnolo con i saluti di rito e il direttore Giancarlo Mantovani.

“Il Contratto di Foce - ha affermato Mantovani - è uno strumento operativo e innovativo nella ricerca di un sistema inte-grato tra più ambiti di gestione delle acque, in grado di fornire uno strumento operativo condiviso che offre una possibilità di acces-so prioritario ai fondi europei”. Laura Mo-sca della segreteria tecnica ha sottolineato come il Contratto di foce sia stato ricono-sciuto fra le quattro aree progetto della Regione nell’ambito dei programmi regio-nali a carattere strategico–fi nanziario che opereranno con i principali fondi strutturali nel ciclo 2014-2020. Quindi si è passati alla sottoscrizione del documento, fi rmato da soggetti, istituzionali e non, e portatori di interesse in materia di acque e politiche connesse sul territorio deltizio, i quali hanno espresso la ferma volontà di proseguire a lavorare insieme per indirizzare lo scenario strategico di progetto. In sintonia anche i sindaci di Taglio di Po Francesco Siviero, di

Ariano nel Polesine Carmen Mauri, di Corbo-la Michele Domeneghetti, di Loreo Moreno Gasparini, di Porto Viro Thomas Giacon, di Rosolina Franco Vitale, di Porto Tolle Claudio Bellan e l’assessore del Comune di Chioggia Elena Segato.

A distanza di poche settimane, attra-verso una conferenza stampa svoltasi il 27 aprile al Consorzio di Bonifi ca Delta del Po, è stato annunciato l’arrivo, da Roma, del riconoscimento uffi ciale per il territorio del Delta del Po come Area interna contratto di foce Delta del Po. Con tale dichiarazione i sindaci dei Comuni interessati saranno i veri protagonisti dello sviluppo integrato del ter-ritorio del Delta del Po. In sostanza signifi ca avere la legittimazione ad operare da subi-to con un budget dedicato e anche con un canale di fi nanziamento diretto dal Governo centrale. “Si tratta di un riconoscimento im-portante - ha spiegato Laura Mosca - che

di Silvia Boscaro

E’ già cosa fatta l’accesso al budget. I sindaci: “Ora dobbiamo lavorare bene assieme”

L’accordo Il riconoscimento offre importanti prospettive di sviluppo

Ok al contratto di foce:è il momento di crescere

La foce del Delta del Po

va interpretato come punto di partenza per l’attivazione sul territorio del processo partecipato dalla comunità locale”. Presenti alla conferenza stampa i sindaci Carmen Mauri, Michele Domeneghetti, Moreno Gasparini, Claudio Bellan, Franco Vitale e Francesco Siviero che hanno accolto con soddisfazione e orgoglio la notizia. Entua-siaste le reazioni: “Il riconoscimento – ha affermato Gasparini - è un treno da non perdere assolutamente. Abbiamo fi nalmen-te la consapevolezza che si può costruire una strategia unitaria”.

I singoli Comuni saranno ora chiamati a recitare un ruolo assolutamente cruciale

Aperto un canale diretto di fi nanziamento con il governo centrale per i progetti

Sala Europa di Taglio di Po, la 32a edizione della Rassegna corale ta-gliolese. Ospiti del coro bassopole-

sano, diretto dal maestro Marco Ruzza, sono stati quest’anno il coro Femminile “Eco del Fiume” di Bottrighe e il coro maschile “Voci dalla Rocca” di Breno (Bs) diretti rispettivamente dai maestri Chiara Casazza e Piercarlo Gatti. Du-rante la serata, come ormai avviene da molti anni , c’è stato spazio anche per la benefi cenza: il coro Voci del Delta ha deciso, infatti, di devolvere l’incasso, pari a 740 euro, a favore della Parroc-chia di Taglio di Po, che nei prossimi mesi si troverà ad affrontare la ristrut-turazione della chiesa dedicata a San Francesco d’Assisi. “La rassegna corale di quest’anno – spiega il presidente del coro Luciano Corradin – ha visto il ri-torno a Taglio di Po, dopo 34 anni, delle amiche del coro Eco del Fiume. Inoltre la serata è stata per noi l’occasione per consolidare il rapporto con gli amici bre-sciani del coro Voci dalla Rocca, ospitati dieci anni fa nella nostra rassegna e con i quali da allora il rapporto musicale ed umano è forte”.

NEWS

La rassegnaLA CORALE E’ SEMPREUN BEL SUCCESSO

Si. Bo.

• fornituretermoidrauliche

• arredo bagno• piastrelle

competenza, af� dabilitàe cortesia

al giusto prezzo!!!

competenza, af� dabilità

via Carrer, 51 · Porto Viro (Rovigo)tel. e fax 0426 662311 · [email protected]

Aperto dal Lunedì al Sabato

termoidraulichetermoidrauliche

Page 21: Delta magg2015 n54

ANCORA POSTI DISPONIBILICLASSE 1º OPERATORE MECCANICO, OPERATORE ELETTRICO,

OPERATORE DEL BENESSERE: ESTETISTACampo Marconi 112 · 30015 Chioggia (Ve) · Tel. 041 40 09 22 · Fax 041 55 09 812

[email protected] · www.cavanischioggia.it

IMPORTANTE LABORATORIO SALDATURA

CORSI TRIENNALI IN OBBLIGO SCOLASTICO PER L’ACQUISIZIONEDI UNA QUALIFICA PROFESSIONALE RICONOSCIUTA IN EUROPA

CENTRO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE

FONDAZIONE CAVANISACCREDITATO DALLA REGIONE VENETO AI SENSI DELLA L.R. 19/2002 - D.D.R. 601/2014 • D.D.R. 602/2014.

PERCORSO FORMATIVOLe attività formative in obbligo scolastico che il CFP Fondazione Cavanis propone attualmente,attraverso un percorso di formazione di durata triennale per il raggiungimento di una quali� ca sono quattro.

INDIRIZZO PROFESSIONALE

OPERATORE ELETTRICO

OPERATORE DEL BENESSERE:ACCONCIATORE

OPERATORE DEL BENESSERE:ESTETISTA

OPERATORE MECCANICO

IMPORTANTE LABORATORIO DOMOTICAIMPORTANTE LABORATORIO CAD-CAM

CENTRO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE

FONDAZIONE CAVANISACCREDITATO DALLA REGIONE VENETO AI SENSI DELLA L.R. 19/2002 - D.D.R. 601/2014 • D.D.R. 602/2014.

Page 22: Delta magg2015 n54

232323JudoSport

L’associazione sportiva più longeva della città è il Centro Studi Kodokan Judo Chioggia. Fondata nel 1968 sotto il nome di Judo Ko-

dokan Club, oggi i maestri Denis Voltolina e Olindo Boscolo Marchi sono orgogliosi di portare avanti la tradizione della storica scuola di arti marziali chioggiotta, la prima ad aver introdotto questo tipo di combattimento in tutta la zona. “Quando abbiamo cominciato, 46 anni fa – racconta Olin-do Boscolo, sesto Dan Judo e quarto Dan Ju Jitsu – ci siamo dovuti costruire da soli i tatami usando la paglia di riso e i teloni dei campi. La nostra pas-sione ci ha portato fi n qui e continuiamo a trasmet-tere ai nostri allievi gli insegnamenti del judo, che comprendono il rispetto reciproco per la crescita della società”. Il termine “Judo” letteralmente signifi ca “la via della cedevolezza”. Infatti, questa disciplina di arti marziali nasce in Giappone, dal maestro Jigoro Karo, che nel 1882 fonda la scuo-la di Kodokan, la “piccola scuola dove si studia la via”. La sua fi losofi a è basata sul non opporre resistenza alla forza dell’avversario, ma nell’asse-condarla e controllarla. Durante i combattimenti è fondamentale mantenere il controllo del proprio

corpo e quello dell’avversario e si punta a vincere senza far male all’altro. Il principio guida del Judo è contrastare l’aggressione, non l’aggressore.

“Il Judo è una forma mentis, un modo di vi-vere basato sull’onestà e il rispetto del prossimo – afferma Denis Voltolina, settimo Dan Judo e primo Dan Ju Jitsu – Con la costanza negli allenamenti, si traggono diversi benefi ci, tra cui l’ottimizzazio-ne del dispendio di energia psico-fi sica, secondo l’aforisma del massimo risultato con il minimo sforzo”. Secondo l’Unesco e il Comitato Olimpico Internazionale, il Judo sarebbe la migliore forma-zione sportiva iniziale per bambini e ragazzi dai 4 anni in su. È sicuramente uno sport completo che apporta un’educazione fi sica simmetrica, stimola tutte le possibilità psicomotorie e promuove i valori di amicizia, partecipazione, rispetto e sforzo per

migliorare. “Ai nostri allievi più giovani piace giocare ed

entrare in contatto con gli altri nella lotta – spiega Roberto Tiozzo Caenazzo, quinto Dan judo e terzo Dan Ju Jitsu – ma anche il suo lato competitivo, che durante le gare tecniche si trasforma in una prova con sé stessi”. Oltre a proporre corsi di Judo e Ju Jitsu per tutte le età nel loro Centro Studi Kodokan Judo di Sottomarina, Denis Voltolina e Olindo Boscolo Marchi fanno parte del direttivo del JiTaKyoEi, coordinamento delle maggiori scuole di queste discipline su tutto il territorio nazionale. Dal 1 al 3 maggio saranno impegnati a Bibione, tra il corpo docenti di uno stage intensivo di aggiorna-mento tecnico aperto a tutti i judoka esperti, cui parteciperanno le migliori palestre di Judo e Ju Jitsu del nord della penisola.

di Sara Boscolo Marchi

L’associazione più longeva della città si racconta

Asd Centro Studi Kodokan Judo Chioggia

Olindo Boschin: “Quando abbiamo cominciato 46 anni

fa ci siamo dovuti costruire noi da soli i tatami usando la paglia

di riso e i teloni dei campi”

L’informazione locale sempre con te!

Scopri tutte le novità!

da oggi

è ON-LINE il

NUOVOSITO

PADOVA Via Lisbona, 10 - Padova Tel. 049 8704884 - www.givemotions.it • [email protected]

Seguici su:

Page 23: Delta magg2015 n54

212121Taglio di Po

Il Comune di Taglio di Po ha voluto ricordare, con una serie di iniziative e spettacoli, il 70° anniversario di due ricorrenze diverse ma signi-

fi cative nel panorama nazionale e internazionale: lo Yom Hashoah, giornata indetta dallo Stato d’Israele per ricordare l’Olocausto e la liberazione del campo di concentramento di Bergen Belsen e la triste vicenda, accaduta nel periodo che va dal 1941 al 1944, che si intreccia con la guerra e che riguarda alcune famiglie di ebrei deportate in quel campo e presenti fi no a quel momento a Taglio di Po in internamento libero. Così anche Taglio di Po ha voluto ricordare non solo questa giornata ma ha organizzato, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo di Ariano nel Polesine, l’associazione Il Fiume e il Museo del Risorgimen-to e della Resistenza di Ferrara, un programma intitolato Memorie del Delta – 70 anni di Libertà svoltosi dal 15 al 25 aprile 2015. In particolare, estremamente toc-canti sono state le iniziative proposte il 15 aprile: la gior-nata è quindi iniziata con uno spettacolo in Sala Europa riservato al mattino agli studenti dell’Istituto Comprensivo di Taglio di Po e uno alla sera, aperto a tutti i cittadini, durante il quale era presente anche il partigiano novanten-

ne Vittorio Marangoni. L’orchestra Coro J. Turolla, diretta dai maestri Luca Bellan e Antonella Cas-setta ha eseguito composizioni ebraiche di rara reperibilità, con arrangiamenti realizzati sui temi

raccolti dall’etnomusicolo-go Leo Levi. Quindi sono state proiettati video e foto interenti le vicende storiche che hanno riguardato, tra il 1941 e il 1944 Taglio di Po, i suoi cittadini, i luoghi

e l’intervista a Sultana Razon, ebrea sopravvissu-ta a Bergen Belsen e moglie di Umberto Veronesi e che ha vissuto qualche anno della sua infanzia a Taglio di Po. Inoltre sono state approfondite le

vicende riguardanti le famiglie ebraiche Afnaim, Razon, Caro e Zamojre attraverso una ricerca che ha ricostruito gli eventi a Taglio di Po tra il ’41 e il ’44. La parola è quindi passata all’assessore alla cultura Veronica Pasetto: “La data del 15 aprile - ha affermato - vuole essere pensata come una data simbolica anche per Taglio di Po. Quel giorno, infatti, fu liberato il campo di Bergen Belsen per opera degli inglesi, in cui erano stati deportati gli ebrei Afnaim-Razon arrestati nella nostra citta-dina. Una pagina di storia locale, che merita di essere conosciuta perché riguarda ognuno di noi“. Il programma degli eventi è poi proseguito nei giorni successivi con la mostra “Ebrei e Polesine, l’internamento libero a Taglio di Po”.

di Silvia Boscaro

Incontro e mostra per parlare delle famiglie di ebrei tagliolesi che conobbero l’orrore

Il ricordo Una originale iniziativa per commemorare una pagina di storia locale

Quando l’Olocausto passò anche da qui

L’amministrazione di Taglio di Po ha avuto una idea speciale

I primi contributi per la messa in sicurezza del tetto del palazzetto di via Manzoni (Pala Vigor) stan-

no fi nalmente arrivando. Il Comune di Taglio di Po ha infatti ottenuto i 150mila euro richiesti all’Istituto per il credito sportivo attraverso la partecipazione al bando “500 Comuni 500 Impianti Sportivi”. Ad annunciarlo il sindaco di Taglio di Po Francesco Siviero: “Si tratta di un mutuo che il Comune contrae con l’ente e che dovrà restituire in 15 anni a tasso zero, perché gli interessi sono a carico dello Stato. Questa risposta per noi ha riacceso la speranza di poter fi nalmente partire con i lavori”. Ad accompagnare il sindaco gli assessori Davide Marangoni e Doriano Moschini: “Siamo in attesa di una risposta dalla Regione Veneto e dalla Fondazione Cariparo alle quali abbiamo chiesto fi nanziamenti per mettere in sicurezza il Pala Vigor – ha affermato il sindaco – e au-spichiamo, vista la risposta dell’Istituto per il credito sportivo, che anche la Regione e la Fondazione possano aiutarci. 150mila euro sono solo una minima parte della copertura di un progetto di messa in sicurezza del Pala Vigor”. Il palazzetto è chiuso ormai da diverse settimane a causa di gravi problemi statici e la situazione è ulteriormente peggiorata in quanto l’impianto fotovoltaico, installato nel 2010, con il maltempo di questo inverno ha subito delle lesioni e necessita di immediata ma-nutenzione. “Ogni volta che c’è il maltempo speriamo che non accada nulla – ha concluso l’assessore Marangoni -, la nostra paura è che non si riesca ad intervenire prima dell’inverno”.

SOS PER IL PALAVIGORArrivano i primi fondi per la sistemazione, ma resta molto da fare

Testimonianze e racconti di un dramma più vicino a noi di quanto spesso si creda

Il Rifugio Natura Delta Po di Gorino Sullam ha fe-steggiato, domenica 12

aprile, in Piazza San Rocco, il suo primo anniversario, con tante attività che hanno im-pegnato la giornata, dal mat-tino fi no al tardo pomeriggio. I festeggiamenti sono iniziati per i non residenti, con una gita in barca del territorio, che ha permesso la scoperta, da vicino, del meraviglioso mondo del Delta del Po. Alla gita è seguita una degustazione delle eccellenti tipicità gastronomiche offerte dal Jo’ Bar, dal Ristorante Al Faro, dal Ristorante Il Bilancione e dall’Agriturismo Ca’ Lattis. Dopo il pranzo i partecipanti e le famiglie hanno continuato la permanenza tra giochi, giri in GoKart a pedali, chiacchere e divertimento.

La cooperativa AttivaMente, che gestisce oggi la struttura, ha dedicato ai suoi “ragazzi speciali” il taglio delle torte offerte da alcune famiglie della frazione, momento al quale si è aggregato anche il sindaco Francesco Siviero e il suo vice Alberto Fioravanti. Nel tardo pomeriggio, l’equipe dei “Laboratori delle Autonomie e Lavoro” si è prodigata nell’organizzazione dell’aperitivo, mettendo a frutto le attività sviluppate nei laboratori di auto-nomia, che sempre più spesso trovano sede anche nel Rifugio Natura Delta Po. La giornata si è conclusa con la proiezione del fi lm documentario “Un metro sotto i pesci”, con la collaborazione dell’associazione Magna Charta, della Diocesi e della Parrocchia.

Una lieta ricorrenzaIL RIFUGIO NATURA DELTA PO FESTEGGIA UN ANNO: GRANDI NUMERI

Si. Bo.

NEWS

Nell’ambito delle ce-lebrazioni organiz-zate dall’assessore

alla Cultura di Taglio di Po Veronica Pasetto in colla-borazione con l’Istituto comprensivo di Ariano nel Polesine, l’associazione Il Fiume e il Museo del Ri-sorgimento e della Resistenza di Ferrara, per il 70° anniversario di Yom HaShoah, il giorno fi ssato dallo stato d’Israele per celebrare la memoria dello sterminio e la liberazione del campo di concentramento di Bergen Bel-sen, si è svolto un incontro, presso la sala Conferenza del Municipio, con lo scrittore Matteo Corradini. Nato nel 1975, è scrittore ed ebraista. Ha pub-blicato con Rizzoli e Salani numerosi libri, tra i quali “La repubblica delle farfalle”, “Improvviso scherzo notturno”, “La pioggia porterà le violette di maggio”, “Io voglio vivere – la vera storia di Anna Frank”. Come ebraista si occupa di mistica ebraica e Shoah. In particolare lo studio sul campo di concentramento di Terezin (Repubblica Ceca) lo ha portato a recuperare strumenti musicali e oggetti che oggi vengono suonati e mostrati nei suoi incontri e spettacoli. Il 27 gennaio 2015 ha scritto il discorso uffi ciale di Ben Kingley alla commemorazione del 70° anniversario dalla liberazione dai lager nazisti, nel campo di concentramento di Theresienstadt. “Questa serata - afferma l’assessore Pasetto – ha permesso la scoperta e l’appro-fondimento della cultura ebraica, in modo leggero attraverso un quiz. At-traverso domande semplici, video e fotografi e è stata passata in rassegna la cultura ebraica più antica”.

Cultura ebraicaLO STORICO E SCRITTORE CORRADINI

CATTURA TUTTI CON I SUOI RACCONTI

Si. Bo.

E’ ripartito l’8 aprile scorso il Progetto Pedibus organizzato dall’amministrazione comu-

nale di Taglio di Po in collaborazio-ne con l’Istituto comprensivo e l’A-zienda Ulss 19 di Adria. La nuova “edizione” inizia con una nuove veste con l’introduzione di nuovi nomi assegnati ai percorsi che si ispirano alla favola di Pinocchio: il burattino di legno diventa “pedon-cino” per aiutare i bambini a rifl ettere, scoprire i comportamenti negativi e offrire la possibilità di diventare buoni cittadini di domani. Il pedibus è un modo sano, sicuro e divertente per i bambini ma soprattutto ecologico di percorrere il tragitto casa-scuola. Per il plesso “G. B. Stella” sono attivi tre percorsi: Linea 1 – percorso rosso - Capolinea (Acquedotto) prende il nome di Il Paese dei Balocchi; linea 2 – percorso azzurro - capolinea (El Forno a Po) è intitolata Il Teatro dei Burattini; linea 3 – percorso verde - capolinea Via Romea (Di fronte Crepaldi Arredamenti) prende il nome di L’Osteria del Gambero Rosso. Per il plesso “G. Pascoli” è attiva la linea 5 – percor-so viola – capolinea (Cassa di Risparmio) intitolata La Casa di Geppetto. Anche quest’anno il Pedibus sarà integrato con l’inserimento dell’asinello, di un pony e di un cane. In programma inoltre una giornata conclusiva con l’uscita in bicicletta presso la fattoria “ Le Robinie “. I 115 “Pedoncini“ suddivisi nei vari percorsi ( 102 al Plesso “G: B. Stella” e 13 al Plesso “G. Pascoli“) saranno accompagnati dai Volontari della Protezione Civile e dai volontari dell’Auser Taglio di Po.

Il servizio per i piu’ piccoliFANTASIA ED EDUCAZIONE: TORNAIL PEDIBUS, CON TANTISSIME NOVITA’

Si. Bo.

Francesco Siviero

Page 24: Delta magg2015 n54

22 Cultura2222 Cultura

Ritorna come ogni anno “Lendinara tra arte, storia e devozione” promossa e sostenuta dall’amministrazione co-

munale di Lendinara in collaborazione con Turismo e cultura e il gruppo Ctg “L’Atene del Polesine”.

Sono in tutto 8 le visite guidate nei luoghi simbolo della città per scoprirne le bellezze storiche ed artistiche, da Ca’ Dolfi n alle sette chiese, passando per la chiesa di San Rocco. Il ricco calendario di appun-tamenti fa leva sui luoghi più interessanti della città sotto il profi lo storico, artistico e culturale. Una novità di quest’anno è la mostra fotografi ca e documentaria, allestita all’interno delle celle di Palazzo Pretorio, che racconta la storia del giardino e la pre-senza di alcuni artisti, poeti e letterati ospi-tati dal critico d’arte Giuseppe Marchiori, a cui è stato recentemente dedicato il giardino dello stesso palazzo.

Gli illustri ospiti erano niente meno che Saba, Wolf Ferrari, Minassian, Birolli, Manzù, e Licini. La visita alla mostra presso il Palazzo Pretorio è preceduta da un itine-rario tra il Giardino di Ca’ Dolfi n e alcuni luoghi del centro storico lendinarese. Il pro-getto, promosso dal Comune di Lendinara

e sostenuto dalla Fondazione Banca del Monte di Rovigo, comprende l’ideazione e l’allestimento dell’esposizione e un pac-chetto di visite gratuite per le scuole sia per questo che per il prossimo anno scolastico. Domenica 17 maggio alle ore 16 l’uffi cio Iat ospita Lendinara Dipinta: dalle vedute settecentesche di Palazzo Cattaneo agli scorci naturalistici del Giardino di Ca’ Dol-fi n, ritratti da celebri artisti. Altro appunta-mento di rilievo, domenica 24 maggio alle 17 è alla chiesa di San Rocco, dove, nel centenario dell’ingresso in guerra dell’Italia, sono proposte delle letture, ideate dalla

biblioteca comunale Baccari di Lendinara, dedicate ai concittadini morti in guerra. A chiusura della stagione primaverile, altri due appuntamenti, il 2 giugno con il tradiziona-le itinerario risorgimentale alla scoperta dei luoghi di Alberto Mario e Jessie White e il 6 giugno con il percorso “Le sette chiese di Lendinara” alla scoperta del patrimonio storico, artistico e devozionale delle sette chiese cittadine. Ingresso Giardino di Ca’ Dolfi n-Marchiori: euro 4 intero; euro 2 ridot-to. Ingresso integrato Palazzo Cattaneo e Giardino di Ca’ Dolfi n: euro 5 intero; euro 3 ridotto.

di Melania Ruggini

Lendinara riapre i suoi itinerariNEWS

Sono state 21 le vittime dell’ec-cidio di Villadose e Ceregnano avvenuto nel 1945. Oggi a

distanza di 70 anni la drammatica vicenda è ricorda nel lungometrag-gio realizzato dal regista rodigino Al-berto Gambato, già autore del docu-mentario “La lunga marcia dei 54” dedicato all’eccidio di Villamarzana. Il documentario realizzato dal giova-ne regista con la consulenza storica di Laura Fasolin e il coordinamento di Michele Lionello ricorda l’eccidio nazi-fascista ai danni dei cittadini polesani residenti nei due comuni durante il quale i civili venivano rastrellati e fucilati a caso. Di quella vicenda oggi restano i luoghi sia fi sici che ideali della tragedia e le testimonianze dirette e indirette della popolazione. Il fi lm, attraverso le varie memorie, ricompone quella che fu la portata storica e umana dell’eccidio; una rifl essione che coinvolge i giovani locali nell’espletazione dei propri diritti umani. Oltre sei mesi di lavoro con il coinvolgimento di molte persone tra testimoni, giovani ed esperti e grazie alla collaborazione e al contributo dei Comuni di Villadose e Ceregnano e degli ex amministratori Pci, Pds, Ds di Villadose. Prima della proiezione di Villadose gli alunni della scuola primaria hanno presentato la ricostruzione cronologica dei momenti principali dell’eccidio con disegni e narrazione ricavati da testi e immagini di ricerca storica, dato che il ruolo della scuola rimane fondamentale nel conservare la memoria e nel trasmettere una cultura di pace e di rispetto del diritto alla vita e alla libertà.

LungometraggioL’ECCIDIO DI VILLADOSE E CEREGNANO

Me. Ru.

La seconda edizione di Rovigoraccon-ta ha intrattenuto la popolazione in una tre giorni di incontri, spettacoli e

musica, per un totale di 40 artisti e 24 incontri. Tra i nomi di punta della kermes-se spiccano il fi losofo Massimo Fini, la scrittrice americana Vanessa Diffembaugh, Mauro Corona, Vito Mancuso, Alessandro Haber. Il direttore artistico Mattia Signorini, noto scrittore polesano, è soddisfatto dei risultati e ha così commentato: “L’anno scorso è stato il primo festival, il numero uno. Quest’anno ci siamo posti una sfi da più grande”.

Ideato dall’associazione cultura-le Liquirizia, composta da Signorini, Sara Bacchiega e da Maurizio Martelli, in col-laborazione con la Fondazione Banca del Monte di Rovigo, Unindustria e Ascom, la manifestazione ha ospitato un insieme di presentazioni letterarie, concerti musicali e spettacoli teatrali. Venerdì 8 maggio l’aper-tura è stata affi data a Massimo Fini, che ha presentato il suo ultimo libro in assoluto, “L’Italia controcorrente”. Domenica 10 maggio la scrittrice americana Vanessa Dif-fenbaugh ha chiuso il festival con la sua ul-tima opera letteraria “Le ali della vita”. Per la sezione libri c’erano, tra gli altri, Mauro Corona, con Il segreto delle montagne, Fabio Genovesi, con Chi manda le onde, la storia di una famiglia e di una piccola comunità che vive davanti al mare, Massi-miliano Santarossa con Metropoli, raccon-to di un uomo barricato in una città in un

futuro apocalittico, Marco Missiroli con Atti osceni in luogo privato, la storia sentimen-tale e sessuale di un bambino che si af-faccia all’adolescenza e alla vita, Carmen Pellegrino con Cade la terra, storia di Estel-la che cerca con tutte le forze di far rivivere un borgo abbandonato, Amina Sboui con Il mio corpo mi appartiene e Farian Sabahi con Noi donne di Teheran, in un incontro sul valore della libertà contro l’integralismo islamico, Andrea Vitali con La ruga del creti-no, un racconto giallo e pittoresco collocato agli albori della psichiatria e antropologia, Vito Mancuso con Questa vita, rifl essione fi losofi ca sulla natura dell’uomo, Alen Lo-reti, biografo e curatore uffi ciale dell’opera di Tiziano Terzani, con un racconto coadiu-vato da documenti e fi lmati inediti, che inquadrano la vita del famoso scrittore. A corredare il festival un concorso letterario nato per indurre i ragazzi ad occuparsi dei libri, affi ancando i ragazzi fi nalisti agli scrittori veterani.

Tanti autori importanti sono arrivati in cittàROVIGORACCONTA, BUONA LA SECONDA!

Me. Ru.

La tradizione Torna la rassegna che si snoda attraverso otto visite guidate

La kermesse Il programma di iniziative, mostre e performance di tanti artisti

Maggio si è aperto con una ricca serie di eventi all’insegna delle identità riemerse. Si è partiti sabato 2 mag-

gio dal centro culturale di San Basilio con l’i-naugurazione della mostra di Caterina Sega “Facciamo fi lò” nel Museo e il concerto di Anna Luppi. Con la mostra Facciamo Filo’, visitabile fi no al 29 settembre, una vivace installazione fa leva sul concetto di fare fi lo’, ossia sulla socializzazione e aggregazione sociale. Il progetto intende avvicinare la po-polazione autoctona all’arte contemporanea in modo semplice, coinvolgente e spontaneo, attraverso installazioni dalle forme sferiche, coperte da moltissimi fi li di differenti mate-riali, lunghezze e colori. Le persone possono sedersi per conversare o giocherellare.

Per la Notte Europea dei Musei del 16 maggio il Museo archeologico nazionale di Adria ospita alle 21 “Quando eravamo Re”, mostra fotografi ca di Matteo Sauli con presentazione del catalogo a cura di Danilo Montanari Editore, aperta fi no al 15 settem-bre. DeltArte si caratterizza anche per le resi-denze d’artista e dal 15 al 25 maggio vivrà a Taglio di Po Joseph Gerard Sabatino, che collaborerà con le scuole medie del comu-ne per creare un’installazione permanente nell’atrio del plesso scolastico di Via Marconi. Lavorando a stretto contatto con gli alunni

creerà una scultura composta da materiali tipici del delta, inaugurata sabato 23 maggio alle ore 12 mentre alle ore 18 al Museo del-la Bonifi ca di Ca’ Vendramin sarà presentata l’installazione “Memoria nascosta: a resting place that lives” dell’artista americano e “Progetti bruciati” di Baran, visitabili fi no al 29 settembre. Il 31 maggio DeltArte fa tappa a Corbola con la mostra fotografi ca Km 40 di Alessandro Bellini in biblioteca. Alle ore 19.30 l’area golenale dell’Isola del Balottin sarà lo sfondo per l’inaugurazione dell’In-stallazione “A utopian idea” di Emmanuele

Panzarini. L’artista vuole tramandare alle nuove generazioni il curioso tentativo che il professore Luigi Salvini diede vita nella picco-la isola. Utilizzando il rosso, colore scelto da Salvini per la bandiera della Repubblica, si crea un collegamento visivo tra l’isola e la terra ferma, tra passato e presente, evocan-do così l’idea utopica di società che il profes-sore aveva provato a realizzare. L’esistenza della Repubblica è breve ma molto intensa: dal 1946 al 1955 l’esperimento comunita-rio segna in maniera profonda la storiografi a e il vissuto locale.

Facciamo fi lò e Deltarte:un’estate di appuntamenti

Giovani artisti alla scoperta del nostro Delta

Me. Ru.

Page 25: Delta magg2015 n54

232323Sport

Alla fi ne è arrivato lo storico trionfo in coppa Veneto. Il rinato Porto Viro, con una curva super calorosa e i tantissimi

tifosi al seguito è riuscito ad alzare in alto, al cielo, la coppa Veneto di Seconda categoria. Palcoscenico il prestrigioso campo di Martella-go con l’Union Gaia di fronte.

La cavalcata incredibile dei blu royal è culminata con il 2-0 nella fi nalissima e il primo posto nella griglia dei ripescaggi per la Prima categoria della prossima stagione. Diffi cile che il Porto Viro non venga ripescato, considerato il fatto che la formazione polesana ha il posto migliore per il salto nel campionato superiore. Nel girone H la squadra di Roberto Zaia si è dovuta inchinare allo strapotere del Medio Po-lesine di Enrico Resini. Nonostante il secondo posto nella regular season c’era una seconda via, magari tortuosa e più diffi cile, ma che il Porto Viro è riuscito a intraprendere arrivando a superare l’ostacolo fi nale. La coppa alzata al cielo da capitan Alessandro Bresciani è il frutto di un lavoro accurato, preciso e com-pleto di una dirigenza che ha deciso di ripor-tare il calcio che conta a Porto Viro dopo lo scioglimento della precedente compagine un anno fa. Acquisendo i diritti dei Blucerchiati di Ca’Venier, il nuovo sodalizio del presidente

Franco Bresciani è stato costruito con uomini di esperienza e giovani di sicuro valore per fare bene in un ciclo minimo triennale.

Il primo anno è andato alla grande, i tifo-si allo stadio si sono rivisiti e hanno deciso di affollare ogni domenica le tribune per seguire il nuovo Porto Viro. Le soddisfazioni non sono mancate viste le vittorie in campionato e, so-prattutto, la cavalcata in coppa, iniziata con i gironi di qualifi cazione estivi e proseguita alla grande con i turni secchi durante la settimana. Ai 32esimi proprio il Medio Polesine è andato al tappeto di fronte alla squadra di Zaia. Poi è toccato alla Nuova Audace Bagnolo cadere

sotto i colpi dei portoviresi ai 16esimi. Agli ottavi è 3-0 al Bagnoli, ai quarti battuto lo Janus per 1-0.

Le semifi nali, unico turno ad andata e ritorno, non hanno visto particolari preoccupa-zioni per il Porto Viro: 1-0 alle Torri Bertesi-na sia nei primi 90 minuti sia nella sfi da di ritorno. Poi l’attesissima fi nale di Martellago contro l’Union Gaia ha decretato il Porto Viro campione con il 2-0 fi rmato Bergamin e Pon-cina. Una vittoria storica, di enorme valore di per sé, ma ancora più importante in quanto molto probabilmente aprirà ai ragazzi le porte della categoria superiore.

di Riccardo Pavanello

Questo Porto Viro ha fatto la storiaVOLLEY

Stagione ricca di soddisfazioni per l’Alva Inox di Porto Viro. La squadra maschile, che di-

sputa la serie C, ha vinto la coppa Veneto di categoria a Solesino bat-tendo in fi nale il Bonollo Eagles Me-strino con il punteggio di 3-1. Ma non solo. Al termine del campioanto i ragazzi di coach Leonardo Falcini sono riusciti a strappare il pass per gli spareggi play off alla penultima di campionato. Contro il Cornedo la formazione polesana ha vinto con un secco 3-1 per i 54 punti in girone dietro solo a Fresko (55 punti) e al Massanzago (60 punti) che sale in B1. Contro il Cornedo è deci-sivo Bovolenta nel primo set per il 25-23. Secondo set chiuso sul 25-20 mentre il terzo è a favore degli avversari che se lo aggiudicano per 25-22. Terzo set senza problemi visto il 25-17 fi nale. Ultimo turno contro il Bremas prima della coda dei play off. Per quanto riguarda invece il campo femminile, sempre in serie C, da segnalare la salvezza da parte dell’Ariano volley grazie al successo contro il Thermal. Padovane con poche motivazioni considerata la salvezza già ottenuta. Per le polesane invece di motivazioni ce n’erano molte considerato il fatto che la permanenza in C non era ancora stata raggiunta. Parziali vinti senza problemi per il 3-0 fi nale: 25-16, 25-17 e 25-21 per i 29 punti in classifi ca e il decimo posto. Una grande soddisfazione ottenere la salvezza alla penultima giornata. Per l’Ariano volley, l’ultimo impegno contro il Vtv Tecnovap potrà essere giocato con la giusta tranquillità e senza la pressione del risultato.

Bilancio di campionatoUNA BUONA STAGIONE PER L’ALVA INOX

Ric. Pav.

Vincere il campiona-to il primo anno da matricola del girone

porta tanta soddisfazio-ne. E’ capitato al Porto Tolle 2010 che, di fatto, ha sostituto il Delta Porto Tolle in paese dopo il tra-sferimento della squadra di Mario Visentini a Rovi-go. La società del factotum Pietro Carnaci-na fi no all’anno scorso contava solamente formazioni di categoria giovanile. Dal 2014-2015 è nata l’idea di portare una squadra di categoria al comunale di Porto Tolle, con soli ragazzi del paese. La passione per il calcio e l’idea di stare insieme hanno costruito un gruppo affi atato e completo capace di domi-nare l’unico girone di Terza polesano: primo posto e il diritto di partecipare alla Seconda categoria nel 2015-2016. In panchina un volpone come Sandro Tessarin e in campo gente del calibro di Luca Passarella in porta (ex portiere di serie D proprio con il Delta Porto Tolle), Fabio Pregnolato, Luca Ferro e Valentino Baratella in attacco. E questi solo per fare alcuni nomi della squadra piena zeppa di ragazzi che il calcio lo masticano e lo hanno sempre masticato. Proprio Pregno-lato è stato il cannoniere del girone con ben 24 reti nella regular season. La cavalcata in campionato non ha avuto rivali con le 21 vittorie su 26 partite. Solo quattro pareggi e una sola sconfi tta in campionato. In totale 85 reti fatte e 14 subite. Una media impres-

sionante che candida il Porto Tolle 2010 a essere una delle squadre candidate alla promozione diretta dalla Seconda alla Prima per il prossimo anno.

Se la squadra di Tessarin ha ottenuto il pass diretto per il campionato superiore, c’è un’altra squadra polesana che potrà ambire al salto di categoria. Stiamo parlando dello Scardovari, giunto al secondo posto nel giro-ne D di Prima categoria e che potrà tornare in Promozione solo dopo la lunga trafi la dei play off. Si inizia il 17 maggio con il Cre-spino Guarda Veneta nel primo turno. Se i Pescatori passano andranno ad affrontare o l’Azzurra Due Carrare o l’Arzergrande al se-condo turno il 24 maggio. Il terzo e decisivo turno per entrare nella lista A dei ripescaggi è il 31 maggio.

Solo entrando in questa graduatoria ci saranno possibilità concrete di salire in Pro-mozione per la squadra di Giuseppe Pregno-lato che ha chiuso la regular season con 49 punti e a sette lunghezze dal primo posto del Badia Polesine di Davide Piccinardi.

Per il Porto Tolle primato e promozione in SecondaLA MATRICOLA TERRIBIZILE HA ZITTITO TUTTI

Ric. Pav.

Calcio I Blu Royal si portano a casa la coppa e ipotecano la promozione

Sono MARZOLLA Giuseppe (Tomas).Ho scelto di candidarmi a sostegnodi LUCA ZAIA, per riportare � duciaalla gente del nostro territorio.

Com

mittente resp

onsabile G

iusepp

e Marzolla

MESSAG

GIO

POLITIC

O ELETTO

RALE A PAGAM

ENTO

Page 26: Delta magg2015 n54

1

IL VENETOin PRIMO PIANO

Dall’uffi cio anagrafe comunale al sin-dacato, dal contatto quotidiano con il pubblico alle trattative serrate con

sindaci e amministratori sanitari. Franco Maisto da quasi 6 anni ha affi ancato al suo impiego nel Comune di Terrassa Padovana l’attività sindacale diventata sempre più intensa fi nché, lo scorso anno, è stato no-minato dirigente sindacale a tempo pieno della Cisl per il settore funzione pubblica tra Padova e Rovigo.

Come è arrivato a questa scelta?“Provengo da una decina d’anni di

lavoro nel settore anagrafe e di collabo-razione con il settore servizi sociali, dove ho maturato esperienza nell’ambito delle progettazioni per la Terza Età e dei bandi e fi nanziamenti. E’ stata un’esperienza impareggiabile che mi ha consentito di sviluppare il rapporto con gli Enti Regiona-li e Provinciali e del Terzo Settore. Poi la svolta. Il cammino da sociale è diventato sindacale. Ho iniziato a far parte del Sin-dacato nel 2009 come semplice iscritto e poi via via sono stato coinvolto nelle attività operative. Un impegno via via crescente che mi ha visto operare dapprima nei Comuni della zona e poi, maturando l’esperienza sul campo sono arrivate le Case di Riposo, il Terzo Settore, le cooperative”.

Cosa signifi ca oggi fare sindacato per il settore pubblico?

“Lavorare nel sindacato che segue il pubblico impiego e le cooperative che han-no appalti nello Stato signifi ca vedere da dentro la complessità e, a volte, qualche problematica della nostra macchina pubbli-ca. Un’organizzazione, quella dei Comuni e delle Case di Riposo che sconta oggi più di ieri grandi problemi legati al taglio delle risorse dello Stato centrale. Il blocco delle assunzioni intervenuto nel 2009 sta di fatto creando numerosi effetti collaterali a distan-

za di oltre 6 anni di limite nella capacità di spesa per forza lavoro. Di contro lo Stato sta di anno in anno aumentando le com-petenze a carico degli Enti locali più vicini ai cittadini: soffocando di burocrazia uffi ci e ambiti che hanno sempre meno personale con risorse economiche e formative sempre più ridotte”.

Di cosa si occupa nel dettaglio?“Il lavoro che ogni giorno affronto è

legato alla gestione degli Enti che sono in sofferenza o diffi coltà Mi spiego meglio, in ogni posto di lavoro vi sono dei referenti sin-dacali interni (Rsu), questi delegati hanno il polso della situazione sugli equilibri interni, nel momento che viene mutata l’organiz-zazione o vengono trasferiti dipendenti, è necessario un passaggio sindacale per rendere più indolore possibile la famosa ri-organizzazione. E’ chiaro che gran parte del lavoro di gestione interna di enti che hanno 200 o 300 dipendenti è svolta attraverso i rappresentanti sindacali interni che control-lano la sicurezza del lavoro, se vi sono casi di mobbing o discriminazioni ed anche se la nuova organizzazione sia meglio della precedente”.

Quali le sfi de di oggi per un sinda-calista?

“Pensiamo ai 500.000 posti di lavoro persi nel pubblico impiego dal 2004 che portano Ospedali, Scuole, Case di Riposo e Comuni ad avere defi cit di organico. Ad essere a rischio è la stessa erogazione dei servizi essenziali. Basta questa rifl essione per capire che la passione e l’entusiasmo per entrare negli Enti ogni giorno non mi mancheranno mai. Un entusiasmo ed una motivazione che trovo ogni giorno nei volti dei lavoratori pubblici ma anche in quelli del

Terzo Settore delle cooperative. Sono lavo-ratori che sono in appalto pur svolgendo lo stesso lavoro dei colleghi statali. Anche in questo settore in enorme ed esponenziale crescita”.

Un fenomeno destinato a crescere?“Certo, pensiamo alla sanità. Da qual-

che anno a fronte delle decine di migliaia di posti pubblici che perdiamo vengono invece consentite alle Ulss, per garantire servizi e

prestazioni, di appaltare interi reparti. Nella Bassa Padovana, ad esempio, sono decine i posti di lavoro che cambieranno volto con il passaggio di diverse funzioni socio sanitarie alla gestione di privati. Ma anche in questa fase di cambiamento storico il sindacato è presente e a fi anco delle persone, ciascuna con la sua storia e le sue problematiche, una varietà e complessità che rende più ricco e migliore il nostro paese”.

di Nicola Stievano

70 anni fa la liberazione e la storia di tanti eroi della resistenza. Ci siamo chiesti quali siano oggi le grandi battaglie, i nuovi eroi della resistenza. Lavoro, ambiente e sociale

Nuove resistenze Il sindacato è ancora in prima linea per i lavoratori

Pochi fondi e servizi ai privati, le sfi de di oggi nel pubblico impiego

Franco Maisto

Franco Maisto ha intensifi cato l’attività nella Cisl Funzione pubblica

1Il Veneto in primo piano

L’impegno di una vita in difesa dell’ambiente e contro la cementifi cazione del suolo. E’ questa la missione che ha Mattia Donadel, 43 anni residente a Mirano e fra

i fondatori e presidente del Comitato Opzione Zero che si batte con proteste ed azioni legali contro le grandi opere. Donadel, laureato in Scienze Forestali di lavoro fa il tecnico al comune di Venezia. E’ anche consigliere comunale a Mira (Ve) per una lista civica. Si è piazzato nel 2012 fra i primi otto a livello nazionale nel premio indetto da Legambiente “Ambientalista dell’anno”. Si ritrova benissimo nella defi ni-zione di nuovo resistente.

“Mi sono impegnato sia in politica, che in formazioni ambientaliste - dice - fi n da quando avevo 15 anni. Ho eredi-tato la passione per le battaglie civiche, la partecipazione ai

movimenti sia in famiglia da mio papà Cleanto, che nell’am-biente della Riviera del Brenta e del Miranese dove i rac-conti della lotta partigiana erano vivi più di ora, una trentina di anni fa“. Dopo una breve esperienza a 18 anni come consigliere comunale di Rifondazione Comunista , Donadel si avvicina dal 2000 ai temi del cambiamento climatico e dello sfruttamento del pianeta da parte delle multinazionali. Dal 2003 l’impegno specifi co nel territorio in cui vive.

“Nel 2003, insieme con altre persone - dice - ho fonda-to il comitato No Ar (cioè no autostrada Romea), una bat-taglia contro il progetto della nuova opera Orte - Mestre che proprio quest’anno ha subito un forte rallentamento, visto che il governo l’ha esclusa dall’elenco delle grandi opere prioritarie per il 2015. Il Comitato poi è confl uito nella rete

dei comitati Cat nel 2008. La priorità, dopo i disastrosi alla-gamenti del 2007 e 2010 era quella di fermare la cemen-tifi cazione in Veneto sia con manifestazioni in strada che con azioni legali. Ora presiedo il comitato Opzione Zero”. Tante le battaglie fatte e molti i risultati ottenuti. “Grazie anche alle nostre battaglie - dice Donadel - abbiamo fat-to deragliare la camionabile sull’Idrovia, abbiamo fatto impantanare la Romea Commerciale, abbiamo contribuito a bloccare la creazione di un polo logistico per le navi a Giare e Dogaletto di Mira e abbiamo fermato di fatto con un ricorso al Tar, l’elettrodotto Dolo-Camin. Lottiamo contro le grandi navi a Venezia“. Donadel spiega che l’impegno che ci mette, è gratuito e occupa l’80 % del suo tempo libero. ”Questa mia passione per le battaglie ambientaliste - spiega

di Alessandro Abbadir

Nuove resistenze La lotta a fi anco dei comitati per la difesa del territorio e dell’ambiente

Mattia Donadel e la battaglia contro le grandi opere

POVERTÀ

In aiuto ai poveri e ai disperati. E’ questa la missione di Fran-cesco Vendramin, 65 anni insegnante elementare in pen-sione che gestisce a Mira Porte la casa alloggio della Caritas

“San Raffaele” per immigrati. Vendramin ambientalista storico è sempre stato legato all’azione della chiesa nei confronti di chi ha più bisogno. “Gestire per la Caritas di Venezia questa casa alloggio che ospita una trentina di immigrati in diffi coltà

- spiega - è un gesto concreto che voglio fare seguendo quelli che ritengo i principi su cui si fonda la carità cristiana e i principi della giustizia sociale.

Nel passato sono stato fra i primi dagli anni Settanta ad aderire ai movimenti ambientalisti che lottavano per la ricon-versione delle aree di Porto Marghera. Ora impegno la maggior parte del mio tempo durante la settimana in modo gratuito,

nonostante abbia una moglie, fi gli e anche dei nipoti, in favore di chi ha più bisogno di noi. Gli ultimi fra gli ultimi, nonostante la crisi che imperversa da 8 anni, sono ancora spesso gli immigrati. Queste persone che arrivano nel nostro paese da situazioni di guerra e fame, hanno un disperato bisogno di solidarietà e chi si dice cristiano, non solo a parole, non può negargliela”.

Una resistenza silenziosa contro l’indifferenzaFRANCESCO VENDRAMIN GESTISCE UNA CASA ALLOGGIO PER IMMIGRATI IN DIFFICOLTÀ

Ha fondato nel 2003 il comitato No Ar e nel 2008 è confl uito nella rete dei comitati Cat. Ora presiede il comitato “Opzione Zero”

A.A.

Mattia Donadel

Francesco Vendramin

- mi sottrae tantissimo tempo alla vita privata. Per fortuna ho una compagna che condivide le mie battaglie. Il mio è un impegno totalmente gratuito e anzi qualche volta in perdita visto che quando i soldi non si trovano dagli sponsor o dai cittadini che sostengono le nostre lotte, come militanti dei ci rimettiamo di tasca nostra”.

242424

dona al numero

45593dal 20 maggio all’8 giugno

Proteggilodalle malattie

metaboliche rare

Con lo screening neonatale metabolico, il semplice prelievo di una goccia di sangue alla nascita, puoi salvargli la vita o evitargli gravissime disabilità. Aiutaci a promuo-vere lo screening e a realizzare i nostri progetti a favore dei bambini metabolici.

DONA 1 € con SMS da cellulare personale

DONA 2€ con chiamata da rete fissa

DONA 2/5 €con chiamata da rete fissa

www.aismme.org

Page 27: Delta magg2015 n54

1Il Veneto in primo piano

L’impegno di una vita in difesa dell’ambiente e contro la cementifi cazione del suolo. E’ questa la missione che ha Mattia Donadel, 43 anni residente a Mirano e fra

i fondatori e presidente del Comitato Opzione Zero che si batte con proteste ed azioni legali contro le grandi opere. Donadel, laureato in Scienze Forestali di lavoro fa il tecnico al comune di Venezia. E’ anche consigliere comunale a Mira (Ve) per una lista civica. Si è piazzato nel 2012 fra i primi otto a livello nazionale nel premio indetto da Legambiente “Ambientalista dell’anno”. Si ritrova benissimo nella defi ni-zione di nuovo resistente.

“Mi sono impegnato sia in politica, che in formazioni ambientaliste - dice - fi n da quando avevo 15 anni. Ho eredi-tato la passione per le battaglie civiche, la partecipazione ai

movimenti sia in famiglia da mio papà Cleanto, che nell’am-biente della Riviera del Brenta e del Miranese dove i rac-conti della lotta partigiana erano vivi più di ora, una trentina di anni fa“. Dopo una breve esperienza a 18 anni come consigliere comunale di Rifondazione Comunista , Donadel si avvicina dal 2000 ai temi del cambiamento climatico e dello sfruttamento del pianeta da parte delle multinazionali. Dal 2003 l’impegno specifi co nel territorio in cui vive.

“Nel 2003, insieme con altre persone - dice - ho fonda-to il comitato No Ar (cioè no autostrada Romea), una bat-taglia contro il progetto della nuova opera Orte - Mestre che proprio quest’anno ha subito un forte rallentamento, visto che il governo l’ha esclusa dall’elenco delle grandi opere prioritarie per il 2015. Il Comitato poi è confl uito nella rete

dei comitati Cat nel 2008. La priorità, dopo i disastrosi alla-gamenti del 2007 e 2010 era quella di fermare la cemen-tifi cazione in Veneto sia con manifestazioni in strada che con azioni legali. Ora presiedo il comitato Opzione Zero”. Tante le battaglie fatte e molti i risultati ottenuti. “Grazie anche alle nostre battaglie - dice Donadel - abbiamo fat-to deragliare la camionabile sull’Idrovia, abbiamo fatto impantanare la Romea Commerciale, abbiamo contribuito a bloccare la creazione di un polo logistico per le navi a Giare e Dogaletto di Mira e abbiamo fermato di fatto con un ricorso al Tar, l’elettrodotto Dolo-Camin. Lottiamo contro le grandi navi a Venezia“. Donadel spiega che l’impegno che ci mette, è gratuito e occupa l’80 % del suo tempo libero. ”Questa mia passione per le battaglie ambientaliste - spiega

di Alessandro Abbadir

Nuove resistenze La lotta a fi anco dei comitati per la difesa del territorio e dell’ambiente

Mattia Donadel e la battaglia contro le grandi opere

POVERTÀ

In aiuto ai poveri e ai disperati. E’ questa la missione di Fran-cesco Vendramin, 65 anni insegnante elementare in pen-sione che gestisce a Mira Porte la casa alloggio della Caritas

“San Raffaele” per immigrati. Vendramin ambientalista storico è sempre stato legato all’azione della chiesa nei confronti di chi ha più bisogno. “Gestire per la Caritas di Venezia questa casa alloggio che ospita una trentina di immigrati in diffi coltà

- spiega - è un gesto concreto che voglio fare seguendo quelli che ritengo i principi su cui si fonda la carità cristiana e i principi della giustizia sociale.

Nel passato sono stato fra i primi dagli anni Settanta ad aderire ai movimenti ambientalisti che lottavano per la ricon-versione delle aree di Porto Marghera. Ora impegno la maggior parte del mio tempo durante la settimana in modo gratuito,

nonostante abbia una moglie, fi gli e anche dei nipoti, in favore di chi ha più bisogno di noi. Gli ultimi fra gli ultimi, nonostante la crisi che imperversa da 8 anni, sono ancora spesso gli immigrati. Queste persone che arrivano nel nostro paese da situazioni di guerra e fame, hanno un disperato bisogno di solidarietà e chi si dice cristiano, non solo a parole, non può negargliela”.

Una resistenza silenziosa contro l’indifferenzaFRANCESCO VENDRAMIN GESTISCE UNA CASA ALLOGGIO PER IMMIGRATI IN DIFFICOLTÀ

Ha fondato nel 2003 il comitato No Ar e nel 2008 è confl uito nella rete dei comitati Cat. Ora presiede il comitato “Opzione Zero”

A.A.

Mattia Donadel

Francesco Vendramin

- mi sottrae tantissimo tempo alla vita privata. Per fortuna ho una compagna che condivide le mie battaglie. Il mio è un impegno totalmente gratuito e anzi qualche volta in perdita visto che quando i soldi non si trovano dagli sponsor o dai cittadini che sostengono le nostre lotte, come militanti dei ci rimettiamo di tasca nostra”.

252525Il Veneto in primo piano

Page 28: Delta magg2015 n54

26 Il Veneto in primo piano2626 Il Veneto in primo piano

E’ partita uffi cialmente in tutte le province venete la campagna per la raccolta delle fi rme sulla legge di iniziativa popolare “Per un fi sco + equo e giusto”.

Banchetti al mercato dove la gente si ferma e fi rma sotto il testo della legge (due articoli, cinque proposte). “Pun-tiamo a raccogliere molte più fi rme di quanto sia previsto in questi casi - ha ribadito Franca Porto, segretaria della Cisl del Veneto - e per questo abbiamo depositato i mo-duli in tutti i 583 Comuni del Veneto mentre sono in programma gazebo nelle piazze e ai mercati, incontri con i pensionati e assemblee nei posti di lavoro. Uno sforzo organizzativo notevole che coinvolgerà tutti i nostri operatori ed attivisti”.

Dal primo maggio l’iniziativa è supportata anche da una cam-pagna di comunicazione sociale realizzata tramite le principali ra-dio locali e dalla distribuzione di oltre 400mila volantini informativi.

“Saremo anche in tutti i principali comuni della pro-vincia – afferma Lino Gottardello, della Cisl di Venzia

– così chi vuole, può anche fi rmare nel suo comune di residenza. Per i cittadini di Venezia i moduli sono dispo-nibili anche in tutte e dieci le circoscrizioni comunali di terraferma e isole”.

Per la Cisl l’impegno è straordinario “ Puntiamo a raccogliere, nel solo Veneto, 200mila fi rme, cioè molte di più di quanto preveda, ma su dimensione nazionale, l’attuale normativa in materia (bastano 50.000) ma an-che la riforma del sistema legislativo (150.000) perché il Parlamento entri nel merito delle nostre 5 proposte” sottolineano Porto e Gottardello.

A livello nazionale la Cisl si propone di traguardare i 2 milioni di fi rme. Un obiettivo ambizioso ma è tarato sulla quantità di citta-dini- contribuenti che sono coinvol-ti nella proposta: oltre ai lavoratori dipendenti anche i pensionati e,

per la prima volta per un sindacato, anche i lavoratori autonomi.

Franca Porto sintetizza così le proposte Cisl: “Il fi sco deve essere equo nel prelievo delle tasse. Questa equità

è data dalla “proporzionalità” del prelievo: chi ha di più mette di più. Nello stesso tempo equità è anche quella che il fi sco deve avere nel restituzione: chi ha più bisogno deve ricevere di più. Il fi sco deve essere anche giusto nei confronti dei cittadini. Giusto nel prelevare le tasse a tutti e non solo ad alcuni ma anche giusto nel restituire sulla base del reddito effettivo che le persone e le famiglie dispongono”. “La campagna raccolta fi rme – aggiunge Gottardello – si svilupperà lungo tre linee d’azione. La prima invitando i cittadini a recarsi nel proprio Comune per sottoscrivere la proposta di legge, l’altra con banchet-ti nelle piazze ed infi ne con assemblee nei posti di lavoro e con i pensionati. Ci aspettiamo che anche i candidati alle elezioni amministrative si esprimano su queste no-stre proposte”.

di Maria Pavan

E’ targata Cisl la proposta di legge per cui il sindacato e i comuni che si sono messi a disposizione stanno raccogliendo le fi rme necessarie a presentarla al Governo

Il sindacato scende in campo La proposta di legge di iniziativa popolare

La riforma del fi sco riparte dal basso La presa di posizione

PETRICCIOLI: “IL FISCO È INIQUO, VA CAMBIATO”

“L’attuale sistema fi scale è iniquo perché ruota attorno ad un’imposta, l’irpef, pagata prevalentemente da lavoratori dipendenti e pensionati e che a dispet-

to della sua elevata progressività non riesce ad intercettare l’enorme capacità economica oggi occultata dall’insostenibi-le livello di evasione ed elusione fi scale presente nel nostro Paese”.

Lo ha dichiarato il Segretario confederale della Cisl, Mau-rizio Petriccioli, commentando le dichiarazioni del Ministro del lavoro, Giuliano Poletti, sulla progressività del sistema fi scale. “Il Governo ha iniziato bene, affrontando l’esigenza di una più equa ridistribuzione fi scale attraverso l’introduzione del bonus di 80 euro ma poi non ha completato l’operazione, lasciando fuori dai benefi ci i lavoratori dipendenti con più di 26.000 euro, i pensionati e gli incapienti ed anche i vantaggi per chi il bonus l’ha preso nel 2014 sono stati neutralizzati dall’aumento della fi scalità locale, dell’iva e delle accise. Biso-gna completare l’operazione e per farlo è necessario affronta-re con strumenti straordinari il problema dell’evasione fi scale ed agire sul disboscamento delle agevolazioni fi scali che non riguardano il mondo del lavoro e delle pensioni e che hanno una natura più corporativa. L’altra possibilità è quella di chie-dere un piccolo contributo a quel 10 per cento delle famiglie italiane che detiene più della metà della ricchezza totale, rea-lizzando un’effettiva progressività al livello del sistema fi scale più complessivo, come richiesto dalla nostra Costituzione. Sono tutti aspetti estranei all’attuazione della delega fi scale ma che non possono essere trascurati se si vuole rilanciare la crescita e l’effi cienza del nostro sistema economico” ha concluso Maurizio Petriccioli.

4 Il Veneto in primo piano

Un nuovo assegno familiare, sulla base delle effettive condizioni di disagio, che cresce al crescere dei carichi familiari e

si riduca all’aumentare del reddito, l’estensio-ne del bonus di 80 euro (mille euro annui) a tutti, anche ad incapienti, pensionati, lavoratori autonomi, sotto i 40 mila euro di reddito, l’intro-duzione di una tassa sui grandi patrimoni oltre i 500 mila euro e l’esenzione della prima casa dalle imposte, una lotta all’evasione fi scale più effi cace con maggiori sanzioni amministrative, penali e maggiori controlli. Sono i punti principali della proposta di legge di iniziativa popolare sulla riforma fi scale presentata della Cisl nazionale.BONUS 1000 EURO

La Cisl propone l’introduzione di un bonus di 1.000 euro annui per tutti i contribuenti con reddito individuale fi no a 40.000 euro e un bonus di ammontare ridotto e, via via, decre-scente per chi ha redditi compresi fra 40.000 e 50.000 euroNUOVO ASSEGNO FAMILIARE

Ripensare il fi sco per la famiglia con una maggiore equità distributiva e l’introduzione di un nuovo strumento che superi, accorpandoli, gli attuali assegni familiari e le detrazioni per i fi gli e per il coniuge a carico, attraverso un nuovo sistema di detrazioni d’imposta che cre-sca al crescere dei carichi familiari e si riduca all’aumentare del reddito.FISCALITÀ LOCALE AL SERVIZIO DEL CITTADINO

È indispensabile una nuova regolazione

delle imposte e tasse locali che preveda un tetto complessivo di tassazione, collegando più chiaramente ciò che si paga alla fruizione dei servizi sul territorio. All’aumentare della fi scalità locale il cittadino deve ottenere una corrispondente riduzione del prelievo fi scale nazionale.UN’IMPOSTA SULLA GRANDE RICCHEZZA NETTA

Una grande operazione redistributiva di ricchezza a favore di chi lavora, dei pensionati e delle aree sociali medio-basse per correggere le disuguaglianze. La concentrazione della ric-chezza mobiliare e immobiliare è aumentata in modo esponenziale mentre il lavoro è sempre più tassato. Va introdotta un’imposta ordinaria sulla grande ricchezza netta che cresca al cre-scere della ricchezza mobiliare e immobiliare complessiva, con esclusione delle prime case e dei titoli di Stato.RIDURRE L’EVASIONE FISCALE

L’evasione comporta minori entrate per oltre 180 miliardi di euro l’anno e un mag-giore carico su chi le tasse le paga. Bisogna rafforzare le sanzioni amministrative e penali, aumentare i controlli, migliorare la tracciabilità dei pagamenti e l’utilizzo delle carte di credito (senza costi aggiuntivi per le famiglie), intro-durre meccanismi di contrasto di interesse che consentano a chi compra di portare in detra-zione la relativa spesa, facendo emergere il fatturato oggi occultato.

APPROFONDIAMOI CINQUE PUNTI DELLA PROPOSTA DI LEGGE

Tra i contenuti un nuovo assegno familiare e l’estensione del bonus di 80 euro a tutti

Franca Porto, segretaria della Cisl del Veneto e Lino Gottardello, Cisl Venezia

NOVITÀ!!! Da FebbraioCOMPRO ORO raddoppiacon RITIRO e VENDITAdei vostri preziosi chevengono rigeneratie lucidati per ritornareal loro splendorea prezzi OutletVEDEREper CREDERE

PAGAMENTOIN CONTANTI

SERIETÀ E RISERVATEZZA CI CONTRADDISTINGUONO

Ritiriamo ORO e Argento• Ci occupiamo di disimpegno polizzeCALLE MUNEGHETTE, 205 CENTRO DI CHIOGGIA CORSODEL POPOLO (a � anco chiesetta San Francesco) tel 041 4968379

VIA S: MARCO 1933/CSOTTOMARINA (VENEZIA) - tel 041 4968055

ORARIO: dal lunedì al sabato 09:00/12:30 - 15:30/19:00

A C H I O G G I A E S O T T O M A R I N A

IN CONTANTI

SERIETÀ E RISERVATEZZA CI CONTRADDISTINGUONO

PAGAMENTOIN CONTANTIPAGAMENTOIN CONTANTI

SERIETÀ E RISERVATEZZA CI CONTRADDISTINGUONO

di Anna Oro s.r.l.

Page 29: Delta magg2015 n54
Page 30: Delta magg2015 n54

28 Voci da palazzo2828 Voci da palazzo1 Voci da palazzo

In questi giorni è caccia alle preferenze per l’esercito di can-didati consiglieri che per essere eletti hanno bisogno che sulle schede venga espresso il loro cognome. E non sarà

facile capire dove scriverlo vista la scheda che gli elettori si troveranno davanti in cabina elettorale.

Sarà una maxi scheda visto che a correre per la carica di presidente in Veneto saranno in 6 con re-lative liste proprie e altre liste d’appoggio. Luca Zaia, governatore in carica, cerca la riconferma sostenuto da Lega e Fi. Flavio Tosi, sindaco leghista di Verona, corre con una lista propria.

Alessandra Moretti è la candidata del centrosinistra; Iacopo Berti quello del M5S. Gli altri sono Ales-sio Morosin di Indipendenza Veneta e Laura Di Lucia Coletti per la lista L’Altro Veneto.

Ma nel quadro veneto conterà tantissimo anche chi gover-nerà la città di Venezia, presto città metropolitana. Sono 10 i candidati sindaco per le comunali a Venezia.

Dopo 10 mesi di commissariamento, Ca’ Farsetti tornerà

ad avere una guida politica che dovrà vedersela con un bilan-cio comunale su cui gravano diversi milioni di debiti: Bellati, Brugnaro,Busetto,Casson, D’elia, Fiore, Pizzo, Scano, Seibezzi e Zaccariotto.

Le elezioni cadono in un momento di particolare disaffe-zione verso l’amministrazione locale: quasi tutti gli istituti di

sondaggi rilevano che rispetto a cinque anni fa la fi ducia dei cittadini è più che dimezzata.

Come sempre l’esito delle urne avrà ripercussioni anche sul quadro politico. Si misurerà la forza di Renzi, in primo luogo, che spera in un successo per arginare la

dissidenza interna la suo partito. Oltre che in Veneto si rinnoveranno i consigli regionali in

Liguria, Toscana, Marche, Umbria, Campania e Puglia, e in oltre mille Comuni, tra cui 20 città capoluogo. Spiccano per importanza Venezia, Aosta, Trento e Bolzano. Saranno com-plessivamente quasi 23 milioni gli italiani chiamati a votare.

di Maria Pavan

Tempo di elezioni Il 31 maggio alle urne per la Regione e Venezia

Chi vincerà in Veneto? Mai come questa volta la partita è apertaRispetto a cinque anni fa la fi ducia dei cittadini è più che dimezzata. Ad incoronare il nuovo governatore contribuirà anche l’astensionismo

Approvata dal consiglio regionale il 22 gennaio scorso, la nuova legge regionale porta quest’anno alcune im-portanti novità per i cittadini. I due principali cambia-

menti della nuova legge elettorale: solo 49 consiglieri, spa-risce il listino bloccato. Liste a metà tra uomini e donne, ma nessuna “quota rosa” e solo una preferenza a disposizione.

LE PRINCIPALI NOVITÀLa più evidente è che l’assemblea di palazzo Ferro-Fini

“dimagrisce”, passando da 60 a 49 consiglieri, a cui si aggiungono il presidente eletto e il candidato presidente che è arrivato secondo.

La seconda, non meno sostanziale, è la scomparsa del “listino bloccato” che ha fi n qui accompagnato il nome del presidente: nessun “nominato”, insomma, ma solo consi-

glieri scelti attraverso il conteggio delle preferenze. Infi ne, vale la pena ricordare che dal prossimo giugno entra in vi-gore il nuovo limite di due mandati: nella migliore delle ipo-tesi, dunque, chi sarà eletto potrà rimanere in regione fi no al 2025 e non, come avvenuto fi nora, anche per cinque o sei mandati consecutivi.

COME SI VOTASi può votare solo per il candidato presidente, o per il

candidato presidente e per una lista. In quest’ultimo caso, si può anche scegliere la strada del voto disgiunto: un voto al candidato presidente x ma contemporaneamente il voto a una lista che appoggia invece il candidato presidente y. Sembra paradossale, ma la pratica del voto disgiunto è sempre più presente nella politica italiana.

CHI SARÀ ELETTOOgni provincia esprime un numero di consiglieri che è

legato alla popolazione. Le liste devono essere composte di un numero uguale di candidati di sesso maschile e fem-minile, ma la proposta di introdurre la doppia preferenza di genere è stata bocciata e non è previsto un numero minimo di eletti per ciascun sesso. Dunque, uomini e donne sono pari solo per numero di candidati. Vince, e viene eletto, chi prende più preferenze tra i candidati delle liste.

La soglia di sbarramento non cambia: i seggi verranno suddivisi tra le coalizioni (insieme di partiti che appoggiano lo stesso presidente) che ottengono il 5 per cento dei voti, sia le coalizioni composte da almeno un partito (gruppo di liste presentate in più province con lo stesso simbolo) che hanno ottenuto il 3 per cento dei voti di lista.

LA NUOVA LEGGE ELETTORALE MENO CONSIGLIERI, TUTTI SCELTI CON LE PREFERENZE

Saranno eletti 49 consiglieri tutti con le preferenze. Il listino non c’è più

1 Voci da palazzo

La Lega dal volto pulito, come veniva defi nita la par-te del partito che non ha mai smesso di guardare a Tosi come all’unico vero leader Veneto, oltre a Zaia,

ha alzato la testa e, stanca delle imposizioni di Matteo Salvini, ha rotto ogni indugio. E’ uscita dal movimento capeggiato da Salvini e appoggia Tosi nella sua corsa a palazzo Ferro Fini.

Ora occorrerà capire se gli elettori che cinque anni fa hanno regalato a Luca Zaia una eccellente vittoria sono disponibili a cambiare e a votare Tosi, ormai ex leghista.

I sondaggi, a più di due mesi dalle elezioni, contano relativamente. E difatti Tosi ha presto fatto spallucce di fronte a quelli sfoderati da Salvini dopo il consiglio fe-derale della Lega che vedevano il partito in vantaggio di otto punti sul Pd anche con Tosi in campo.

“Tosi candidato? – ha sbottato Salvini – Auguri, perché in democrazia scelgono gli elettori e in Veneto non ho dubbi che sceglieranno Zaia”. “In Veneto – ha detto ancora – l’alleanza la facciamo con i veneti e Luca Zaia ha un progetto per altri cinque anni”, ma qualche alleanza cercherà di stringerla perché il “popolo” di Tosi piace molto soprattutto ad un certo centro destra veneto che mal digeriva il linguaggio populista di certa Lega. Tra loro Antonio De Poli che considera la candidatura di Tosi “un’opportunità che può mettere insieme chi concepisce la politica del fare contro il linguaggio del populismo”. La candidatura del sindaco di Verona pia-

ce anche a una parte del nuovo centro destra, Mario Sacconi, infatti, si dice convinto che sia possibile costruire “una coali-zione vincente tra liberalpopolari e autonomisti” che riesca a mettere in minoranza l’estrema destra po-pulista”. Certo anche Forza Italia giocherà la sua partita ma le alle-anze non si decideranno in Veneto, probabilmente sa-ranno decise ad Arcore e, soprattutto, con uno sguardo nazionale.

Certo la discesa in campo di Flavio Tosi è piaciuta molto ai suoi sostenitori presenti in Fiera a Verona il giorno dell’an-nuncio.

E’ piaciuto cogliere le sue incertezze e la sua commozione mentre ricordava il passato nel movimento e annunciava la sua

uscita. E’ l’hanno acclamato con calore vero quando ha

pronunciato le fatidiche parole: “E allora eccomi qui da

uomo libero per candidarmi a governatore della Regione Veneto”.

“Liberalismo, popolarismo e federalismo” sono oggi le tre stelle polari del movimento di Flavio Tosi che le usa per spiegare che cosa signifi ca essere moderati e non demagogici: “Sono un moderato – ha sottoline-ato – perché ho rispetto per le persone e la verità. È demagogico l’atteggiamento di Tsipras in Grecia che in campagna elettorale sosteneva l’uscita dall’euro e poi, dopo essere stato eletto, si è arreso all’evidenza e ha ammesso che al massimo avrebbe potuto rinegoziare condizioni meno vincolanti dei trattati europei. Bisogna essere seri e concreti. Lo stesso vale per la fl at tax: noi non siamo l’India o la Croazia. Come si fa ad abbassare le tasse se prima non si taglia la spesa pubblica?”.

E indirettamente le manda a dire proprio a Salvini che propone di portare la tassazione unica al 15 per cento. “Basta con le promesse da marinaio”, affonda il sindaco di Verona da candidato governatore del Veneto.

Intanto il governatore uscente Luca Zaia, con l’amaro in bocca, non ha potuto che augurare all’ex compagno di partito un in bocca al lupo, sottolineando però che “se qualcuno si perde per strada è affar suo, non mio. Io non ho mai diviso tra tosiani e non tosiani e a giudicare dalle liste saremo più di prima. Non sono affatto preoccupato”.

di Maria Pavan

Elezioni regionali Si vota il 31 maggio

Flavio Tosi si candida Governatore e spariglia il giocoIl sindaco di Verona scende in campo e la partita delle prossime regionali cambia davvero volto. Niente alleanze scomode, però, vuole andare solo

NEWS

“Il contenimento del consumo del suolo è un obiettivo urgente e ampiamente condiviso, ma le modalità operative proposte rischiano

di essere contradditorie o addirittura di generare effetti opposti. Per cui è meglio fermarsi e ripensare in modo più approfondito l’impianto delle proposte di legge in discussione”. E’ questo il punto di arrivo del lavoro di studio e approfondimento svolto dalla commissione Ur-banistica del Consiglio regionale del Veneto presieduta da Andrea Bassi (Lega) sui due testi di legge abbinati, uno di iniziativa della Giunta proposto dall’assessore all’urbanistica Marino Zorzato e uno del Pd, che hanno messo nero su bianco la proposta di nuove regole per fermare la cementifi cazione del territorio e avviare pro-cessi di riqualifi cazione dell’esistente e di rigenerazione urbana.

Le due proposte di legge, all’attenzione dei con-siglieri di palazzo Ferro-Fini da un anno e mezzo, non

taglieranno il traguardo dell’approvazione in questa legislatura. “Le abbiamo esaminate attentamente, avviando un confronto serrato con urbanisti, ordini pro-fessionali, categorie economiche, parti sociali, universi-tà, rappresentanti dell’ambientalismo – dichiara Bassi – Ed è stato proprio il grande lavoro corale di appro-fondimento nazionale e internazionale avviato da 19 istituzioni e associazioni dell’urbanistica, culminato nel manifesto elaborato dal coordinamento “UrbanMeta Metamorfosi urbane”, a convincerci che le proposte di legge in discussione rischiavano di ottenere addirittura l’effetto opposto, come è successo con la legge ‘blocca capannoni” che ha innescato la corsa all’edifi cazione di magazzini e capannoni prima che entrasse in vigore il blocco. Con il risultato che il Veneto si è riempito di grandi strutture rimaste vuote e deserte”. Va detto che grazie a queste due iniziative legislative per la prima volta nella storia delle politiche urbanistiche della Re-

gione è stata messa a fuoco l’esigenza di abbandonare la “logica incrementale” e di pianifi care un recupero del territorio a fi ni diversi da quello edilizio. Professionisti, costruttori e ambientalisti ci avvertono però che le mo-dalità proposte (come la moratoria e le varianti verdi), senza una tempistica certa, risorse dedicate, strumenti di impegno come i ‘contratti di rigenerazione urbana” e una forte regìa pubblica, non consentono di raggiungere gli obiettivi prefi ssati. Il grande lavoro svolto e le in-dicazioni unanimi degli ‘stakeholders’ raccolte durante l’ istruttoria non sono affatto persi: sono l’eredità che sarà consegnata ai consiglieri della prossima legislatu-ra. Il manifesto di UrbanMeta metamorfosi urbane e il lavoro di studio e confronto sul tema della rigenerazio-ne urbana svolto da ordini, enti e associazioni – annota Bruno Pigozzo (Pd), vicepresidente della commissione - costituisce una preziosa sintesi e anticipa un utile bina-rio di lavoro per il nuovo Consiglio.

Se ne riparla nella prossima legislaturaSTOP CEMENTIFICAZIONE: LA NUOVA LEGGE ASPETTERÀ

Luca Zaia

Tosi: “Eccomi qui da uomo libero per candidarmi a governatore della Regione Veneto”

Flavio Tosi

24 Voci da palazzo2424 Voci da palazzo

L’informazione locale sempre con te!

da oggi

è ON-LINE il

NUOVOSITO

PADOVA Via Lisbona, 10 - Padova Tel. 049 8704884 - www.givemotions.it • [email protected]

Scopri tutte le novità! Seguici su:

Page 31: Delta magg2015 n54
Page 32: Delta magg2015 n54

di Maria Pavan

Elezioni regionali Tutti gli schieramenti in campo

Sei candidati: tra loro il nuovo Governatore del Veneto

Ormai non si vota più per “atto di fede”. E sempre più spesso si decide all’ultimo chi votare. Circa il 15% dei votanti alle ultime politiche afferma di aver deciso - “di” e “per chi” votare - nel corso dell’ultima settimana. Una componente del 6-7%, in particolare, solo nel giorno del voto. Per il Veneto è, dunque, ancora tutto da

scrivere, senza contare che potrebbe anche esserci una quota maggiore di quella di 5 anni fa che alle urne proprio

non andrà. Specie se sarà bel tempo. Certo è che queste elezioni potrebbero davvero cambiare drasticamente il volto della Regione. Se Zaia continuasse ad andar forte ma Tosi gli sottraesse abbastanza la Moretti potrebbe fare il colpo grosso. Potrebbe però anche verifi carsi il contrario e cioè che Tosi vincesse il banco e Zaia arrivasse secondo, specie se il Movimento 5 Stelle pescasse molto tra i delusi del centrosinistra. Ne vedremo delle belle!

31 anni, padovano, laureato in giurisprudenza, impren-ditore nel campo dei diritti

sportivi e del commercio on-line, casa in Prato della Valle a Padova e una grande passione per i colori biancoscudati. Si può delineare così il profi lo di Jacopo Berti, il candidato emerso vincente lo scorso dicembre dalle consultazioni on-li-ne svoltesi tra i sostenitori del Movimen-to 5 Stelle per individuare il nome del “cittadino portavoce” candidato a guida-re il Veneto in caso di vittoria. In quella occasione furono circa 2.400 i votanti e a Berti andarono 466 preferenze.

Una sola, come di consueto, la lista a sostegno della sua candidatura: i grilli-ni, infatti, rimangono chiusi a ogni forma di alleanza con altri partiti o movimenti. Lotta alla corruzione, taglio dei costi della politica, rilancio delle piccole e medie imprese, maggiori risorse per il rischio idrogeologico tra i temi che hanno scandito la campagna elettorale.

Movimento 5 Stelle

Jacopo Berti

Nato nel 1955 a Noale, nel Vene-ziano, Alessio Morosin è avvocato. È stato difensore di Flavio Contin

all’epoca del “tanko” dei Serenissimi e ancora lo scorso anno, dopo l’arresto per l’inchiesta che aveva portato in carcere anche l’ex segretario della Liga Veneta Franco Rocchetta sull’ipotesi di una vasta cospirazione contro lo stato italiano.

È il candidato di Indipendenza Veneta, unico movimento nella galassia venetista che ha saputo raccogliere le fi rme necessa-rie a prendere parte alle elezioni regionali. Il programma, di fatto, si impernia su una sola richiesta “preliminare” a tutte le altre: riconoscimento del diritto all’autodetermi-nazione del popolo veneto, da realizzarsi attraverso referendum nel quadro del diritto internazionale, sotto l’egi-da delle Nazioni Unite e dell’Unione Europea. A sostegno della concreta possibilità di tale percorso, il movimento cita i casi di Sud Sudan, Groen-landia e Montenegro, oltre che della Scozia dove però il referendum ha visto vincere i sostenitori dell’unione con Londra.

Indipendenza Veneta

Alessio Morosin

Insegnante di italiano e latino al liceo Giorda-no Bruno di Mestre, la candidata presidente di L’altro Veneto ha nel suo curriculum

politico l’elezione a consigliere provinciale nel 2004 come indipendente nelle liste dei Ds, promuovendo il codice etico di condotta per gli eletti. Dallo scorso anno è membro del comi-tato provinciale dell’Altra Europa con Tsipras, il movimento formatosi alle scorse europee raccogliendo esponenti della sinistra radicale e dell’ambientalismo. L’Altro Veneto. Ora Pos-siamo! si presenta come “una lista di persone impegnate nelle battaglie sociali, ambientali e per i diritti civili, espressione di movimenti, as-sociazioni, collettivi e formazioni politiche che guardano alle esperienze di Syriza in Grecia e di Podemos in Spagna”. In Veneto parte-cipano al progetto L’Altra Europa con Tsipras, Rifondazione Comunista, OndaVeneta (Organizzazioni regionali ambientaliste), il Partito Comunista d’Italia (PCdI), personalità indipendenti provenienti dal Movimento 5 Stel-le, dall’Italia dei Valori, dal movimento sindacale, dalla società civile.

L’altro Veneto – Ora possiamo!

Laura di Lucia Coletti

Nato nel 1969 a Verona, pro-grammatore elettronico in campo industriale, ha iniziato la carriera

politica nel 1994 come consigliere co-munale. Consigliere regionale nel 2000, rieletto nel 2005 col record di preferen-ze e nominato assessore alla sanità, dal 2007 è sindaco di Verona dove è stato rieletto nel 2012.

Gli ultimi tre anni sono stati segnati dall’elezione a segretario della Liga Veneta, dall’elezione al parlamento eu-ropeo (ma Tosi ha optato per rimanere sindaco) e quindi dall’espulsione dalla Lega motivata dall’incompatibilità con l’attività della sua fondazione “Ricostru-iamo il Paese”.

A sostenere la sua candidatura ci sono sei liste: Area popolare Veneto, Lista Tosi per il Veneto, Famiglia Pensionati con Tosi, Razza Piave Veneto Stato, Il Veneto del fare, Unione Nordest. Alla prima, in particolare, fa riferimento l’area Udc, Ncd e ex Forza Italia usciti negli ultimi mesi dal partito.

Flavio Tosi Presidente

Flavio Tosi

Nata a Vicenza nel 1973, laureata in giurisprudenza e avvocato matrimo-nialista, già vicesindaco nella giunta

Variati, sale alla ribalta della politica naziona-le come portavoce del Comitato Bersani alle primarie del 2012 e diventa deputato nel 2013. In questa veste è stata relatrice del disegno di legge sul divorzio breve, da poco approvato in via defi nitiva dal parlamento. Nel 2014 è scelta da Renzi come capolista alle europee, raccogliendo 230 mila voti (pri-ma nel Nordest, seconda nel Pd in Italia). Lo scorso autunno si candida alle primarie per le regionali del centrosinistra, e diventa la can-didata chiamata a sconfi ggere Zaia. Oltre al Pd, la sostengono altre 4 liste: Veneto civico Moretti Presidente, Alessandra Moretti presi-dente per il Veneto, Veneto nuovo-Sel-Verdi e Progetto Veneto Autonomo. Nell’accettare la candidatura si è dimessa da europarlamentare e ha pro-messo di rimanere in regione per i prossimi cinque anni: con quale ruolo, da presidente o da leader dell’opposizione, lo scopriremo a fi ne mese.

Centrosinistra

Alessandra Moretti

Nato a Conegliano nel 1968, laureato in scienze della produzione animale, scopre la politica come consigliere

comunale a Godega di Sant’Urbano nel 1993. Da lì una carriera fulminante, tutta nella Lega: presidente della provincia di Tre-viso dal 1998 al 2005, vicepresidente della regione, ministro dell’agricoltura nel 2008, nel 2010 – dopo un duro e lungo braccio di ferro per la candidatura con il presidente uscente Galan – vince a mani basse le regio-nali risultando il presidente più votato d’Italia con oltre il 60 per cento. A sostenerlo nella sfi da per il bis, cinque liste: Lega Nord, Forza Italia, Meloni Fratelli d’Italia, Zaia presidente e Indipendenza Noi Veneto. All’appuntamen-to con il voto arriva forte di un signifi cativo gradimento popolare nei sondaggi degli istituti di ricerca, ma anche con due problemi non indifferenti: gli arresti e gli scandali che hanno colpito Forza Italia in questi anni (da Galan all’assessore Chisso), e la rottura con Flavio Tosi, che ha riaperto di fatto una sfi da che fi no a pochi mesi fa non pareva dover riservare grosse sorprese.

Lega nord

Luca Zaia

9Voci da palazzo

A pochi giorni dal voto i sondaggi non sono proprio chiari, complice anche la cattiva usanza di degli intervistati che non sempre dichiarano davvero chi sceglieranno in cabina elettorale

30 Voci da palazzo3030 Voci da palazzo

Un piano di lavoro strategico e concreto per le imprese venete e un contributo di proposte alla politica regionale, per

orientare il Veneto del futuro verso un nuovo rinascimento basato sull’asset del nuovo ma-nifatturiero alla luce della “terza rivoluzione industriale”.

Il Manifesto del Nuovo Manifatturiero - #Veneto2020 raccoglie le idee e i progetti frutto del progetto #Veneto2020, il percorso intrapreso nei mesi scorsi da Confi ndustria Vento per costruire una innovativa proposta di politica industriale per la regione. “Il progetto #Veneto2020 e il Manifesto del Nuovo Ma-nifatturiero – ha dichiarato Roberto Zuccato, presidente di Confi ndustria Veneto – nascono dalla consapevolezza di Confi ndustria Veneto delle grandi trasformazioni socio-economiche in atto. Abbiamo la necessità di rinnovare i nostri paradigmi per affrontare le sfi de globali, pun-tando su una nuova visione della nostra indu-stria. Un Nuovo Manifatturiero basato su fattori che possano dare valore aggiunto alle imprese: capitale umano, qualità dei prodotti, nuove tecnologie, cultura e turismo, infrastrutture e una dimensione metropolitana della regione. L’obiettivo del Manifesto è duplice. In primis è il piano di lavoro assegnato dagli Industriali del Veneto a se stessi e alla propria rappresentan-za regionale. Un piano costruito per indicare la strada agli associati, ai partner, alle numerose fi liere industriali venete, avendo come spunto primario l’innovativa “ricerca sul campo” degli

imprenditori e le strategie adottate dalle impre-se più competitive e vincenti. Il Manifesto, tut-tavia, vuole anche essere il contributo di idee, di progetti e di azioni che il mondo dell’impresa rivolge alla politica e ai decisori pubblici locali, anche in vista delle prossime elezioni regionali. Come classe dirigente ci assumiamo la respon-sabilità di presentare a chi si candida a guidare la Regione il nostro Manifesto programmatico: un contribuito concreto, per chi vorrà ascoltarci, per il Veneto del futuro”.

Confi ndustria Veneto ha inviato il Manife-sto ai candidati alle prossime elezioni regionali, rendendosi disponibile per incontrarli e illustrare loro il progetto di cambiamento e rinnovamen-to del territorio da qui al 2020.

Il Manifesto del Nuovo Manifatturiero si focalizza sulle priorità per un Veneto nuova-mente competitivo. Un Veneto manifatturiero nel quadro della “terza rivoluzione industriale” indotta dalle nuove tecnologie digitali e in uno

scenario sempre più internazionale. In tale con-testo i capitoli del Manifesto sono: industria cul-turale, capitale umano innovativo, attrattività e competitività del territorio, innovazione e infi ne ruoli della rappresentanza e delle istituzioni. “I grandi temi del Manifesto – ha evidenziato Stefano Micelli, direttore scientifi co della Fon-dazione Nord Est – tracciano il perimetro delle sfi de dell’industria e dell’economia veneta del futuro, nelle sue interconnessioni con alcuni fattori determinanti. Anzitutto il rapporto con la cultura, per proporre percorsi di contamina-zione tra le imprese della manifattura veneta, le istituzioni e i soggetti che oggi operano nel campo dell’industria culturale. In secondo luogo il capitale umano, forse il fattore più strategico, in cui risulta necessario promuovere lo sviluppo di approcci didattici innovativi, l’interazione fra il mondo della scuola e le comunità professio-nali che operano sul territorio, il confronto e l’in-terazione fra saperi tecnico-scientifi ci e saperi umanistici. Il Nuovo Manifatturiero necessita inoltre della defi nizione e dell’organizzazione di un moderno baricentro metropolitano per attirare nuove risorse su scala internazionale a benefi cio della regione nel suo complesso. Al-trettanto rilevante risulta promuovere una nuo-va governance regionale qualifi cata capace di superare la frammentazione e la mancanza di specializzazione del sistema dell’innovazione, così come ricostruire le burocrazie rendendole più agili, “intelligenti” e in grado di rispondere in modo rapido ai cambiamenti”.

Roberto Zuccato

1Voci da palazzo

Alla vigilia delle elezioni Le voci di cittadini e imprese venete

“Caro neo-presidente sappi che…” Idee concrete, attese e richieste. Confi ndustria Veneto ha presentato la propria proposta di politica industriale per la regione con il Manifesto Del Nuovo Manifatturiero - #Veneto2020

Cittadinanzattiva – tribunale per i diritti del malato, un movimento da anni impegnato in prima linea nella tutela dei cittadini, ha scritto una lettera aperta ai can-

didati alla presidenza della Regione Veneto. Il fi ne è quello di sottoporre alla loro attenzione alcune richieste frutto di dibattiti e confronto tra cittadini e associazioni veneti, a ga-ranzia che nello svolgimento del mandato assegnato dagli elettori, siano soddisfatte.

A fi rmarla Umberto Iazzetta (nella foto), presidente regionale di Cittadinanzattiva, a nome del Comitato Direttivo Regionale. Sulla sanità Cittadinanzattiva ha le idee chiare e dice: “Basta tagli”: già oggi molti cittadini rinun-ciano alle cure mediche per ragioni economiche e fare prevenzione è diventato un lusso per pochi. Senza attività preventiva aumentano ricoveri impropri e spesa sanitaria. Con la scusa di razionalizzare la spesa sono stati razionati i servizi e sono oramai in tanti a rinunciare alle cure dentistiche.

Sottolinea come sia urgente alleggerire in modo consistente il peso dei ticket, per-ché la salute è bene primario e deve essere accessibile a tutti; invece curarsi è diventato un lusso per pochi.

L’associazione chiede investimenti su prevenzione e implementazione delle cure primarie: in considerazione dei frequenti interventi di riduzione del Fondo Sanitario Nazionale si è determinato una sensibile limitazione dei diritti dei cittadini fi no alla esclusione dalle cure primarie di circa il 24% della popolazione generale. Urgente anche aggredire sprechi, ineffi cienze e fenomeni corruttivi che incidono sensibilmente sulla spesa (applicazione del Decreto Legislativo 33/Aprile 2013): occorre riordinare la di-sciplina riguardante gli obblighi di pubblicità trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle Pubbliche Amministrazioni e nei rapporti con i cittadini come antidoto alla corruzione, perché quest’ultima penalizza imprenditori onesti e cittadini tutti e il fenomeno nella nostra regione si sta estendendo a macchia d’olio.

Importanti risorse potrebbero inoltre essere recuperate – secondo Cittadinanzattiva – intervenendo dal project fi nancing, anche su contratti già in essere, perché è incon-cepibile garantire ad imprenditori remunerazioni che non trovano giustifi cazione alcuna. I contratti già stipulati costano alle aziende fi no a 80 milioni di euro per ogni anno di esercizio fi nanziario per i prossimi 20 anni.

Cittadinanzattiva suggerisce anche di ridurre il numero delle ULSS a una per provin-cia come già ipotizzato da più parti, senza però alcuna riduzione di servizi alla salute dei cittadini e senza ulteriore tagli posti letto. Improcrastinabile, invece, investire nella medicina di urgenza/emergenza, mettendo i pronto soccorso in condizioni di sopperire alle attese estenuanti, creando corsie preferenziali per i soggetti più fragili, iniziando dai portatori di handicap, agli anziani, ai bambini e alle donne.

Importante il coinvolgimento della associazioni di volontariato in ambito sociosanita-rio prevedendo la costituzione di comitati consultivi costituiti dai rappresentanti dei citta-dini e delle aziende per la valutazione delle scelte politiche amministrative. Fondamen-tale pure il coinvolgimento dei medici di famiglia (MMG), del distretto, della continuità assistenziale e della medicina di gruppo, che devono essere in grado di dare risposta adeguata ai cittadini integrando i servizi in modo da evitare accessi impropri ai nostri pronto soccorso. Altre professioni sanitarie (anche infermieristiche) dovrebbero essere coinvolte in attività preventive in appositi presidi, utili ad indirizzare i cittadini in percorsi di cura organizzati e svolgere sia funzione “frangifl usso” che di primo intervento.

Cittadinanzattiva esprime, poi, preoccupazione per il futuro della sanità e della so-stenibilità del sistema: per garantire qualità, effi cienza e universalità nell’erogazione dei servizi al cittadino chiede l’applicazione dei costi standard non solo in sanità, ma in tutti i comparti dell’amministrazione pubblica. Il movimento chiede anche una verifi ca sull’ap-plicazione della legge 38/2010 per garantire accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore prevedendo strutture idonee (hospice) distribuite sul territorio Regionale e che le Aziende Sanitarie dispongano in cartella clinica la misurazione del dolore, al fi ne di assicurare il rispetto della dignità e dell’autonomia della persona umana.

Infi ne, Cittadinanzattiva-Tribunale per i Diritti del Malato chiede di fare la propria parte nell’interesse della collettività e a garanzia del benessere dei cittadini. L’azione politica deve essere indirizzata necessariamente al mantenimento di standard di qualità e ad evitare situazione di disagio e discriminazione tra chi può e chi non può; nella convinzione che in una società in cui abbia spazio e valore il ruolo dei cittadini è il miglior posto in cui vivere, sia per chi è debole che per chi è forte.

Cittadinanzattiva

LETTERA APERTA AI CANDIDATI

L’opinione

di Maria Pavan

All’interno del Manifesto sono contenuti 11 punti, in forma di “twit-ter delle priorità”, di proposte concrete da realizzare nei prossimi 5 anni: Competitività del territorio: Recuperare 50 posizioni in

5 anni nel Competitiveness Index dell’UE. Raggiungere la Lombardia (oggi al 108° posto in classifi ca), oggi siamo al 158°. La cultura del Made in Italy: costruire la rete della cultura del Made in Italy in Veneto. 50 musei di impresa e di territorio per almeno 500.000 pre-senze all’anno entro il 2020. Il “nuovo poli-tecnico”: defi nire l’offerta regionale della formazione politecnica per combinare scienze, creatività e saperi umanistici. Una rete di 50 nodi attivi per essere il punto di riferimento del paese entro il 2020. Formazione superiore: avviare 5 corsi magistrali e/o master su temi del Made in Italy in grado di attirare studenti italiani e da tutto il mondo. Entro il 2020 il 50% degli studenti deve essere straniero. Dottorati industriali: moltiplicare per 5 l’offerta di dottorati industriali puntando sulla ricerca applicata e attirando studenti da tutto il mondo. Entro il 2020 il 50% dei dottorandi deve essere straniero. Start up e innovazione: riorganizzare i servizi all’innovazione per promuovere 500 nuove start up in 5 anni. 50 aziende venete andranno in Borsa entro il 2020. Banda Ultralarga e innovazione: entro il 2020 almeno il 50% del territorio veneto (dando priorità alle aree produttive) sia coperto con un servizio di banda ultralarga ad almeno 100 Mbps, garantendo comunque a tutti i cittadini una connessione ad

almeno 30 Mbps (anche nelle aree marginali). Burocrazia e sviluppo: un piano di riorganizzazione della “macchina regionale” ed un piano per la riduzione dei Comuni: da 581 a 300 entro il 2020. Finanza, Credito e Sviluppo: complementarietà dei fondi comunitari nazionali e regionali per dare più credito alle imprese. Unica regia regionale e processo di radicale semplifi cazione burocratica. Obiettivo “Garanzie”, per fi nanziare di 2 miliardi di investimenti entro il 2020. Demografi a e giovani: invertire la rotta e attirare giovani da tutto il mondo. Oggi il Veneto “perde” 7.000 persone l’anno: in 5 anni dobbiamo cambiare il segno da – a +. Un baricentro metropolitano per attirare nuove risorse: già nel 2015 la Giunta Regionale si doti di una delega specifi ca per promuovere uno spazio metropolitano del Veneto in grado di attirare risorse economiche e talenti da tutto il mondo

GLI 11 “TWITTER DELLE PRIORITÀ”Confi ndustria Veneto

Page 33: Delta magg2015 n54

Un piano di lavoro strategico e concreto per le imprese venete e un contributo di proposte alla politica regionale, per

orientare il Veneto del futuro verso un nuovo rinascimento basato sull’asset del nuovo ma-nifatturiero alla luce della “terza rivoluzione industriale”.

Il Manifesto del Nuovo Manifatturiero - #Veneto2020 raccoglie le idee e i progetti frutto del progetto #Veneto2020, il percorso intrapreso nei mesi scorsi da Confi ndustria Vento per costruire una innovativa proposta di politica industriale per la regione. “Il progetto #Veneto2020 e il Manifesto del Nuovo Ma-nifatturiero – ha dichiarato Roberto Zuccato, presidente di Confi ndustria Veneto – nascono dalla consapevolezza di Confi ndustria Veneto delle grandi trasformazioni socio-economiche in atto. Abbiamo la necessità di rinnovare i nostri paradigmi per affrontare le sfi de globali, pun-tando su una nuova visione della nostra indu-stria. Un Nuovo Manifatturiero basato su fattori che possano dare valore aggiunto alle imprese: capitale umano, qualità dei prodotti, nuove tecnologie, cultura e turismo, infrastrutture e una dimensione metropolitana della regione. L’obiettivo del Manifesto è duplice. In primis è il piano di lavoro assegnato dagli Industriali del Veneto a se stessi e alla propria rappresentan-za regionale. Un piano costruito per indicare la strada agli associati, ai partner, alle numerose fi liere industriali venete, avendo come spunto primario l’innovativa “ricerca sul campo” degli

imprenditori e le strategie adottate dalle impre-se più competitive e vincenti. Il Manifesto, tut-tavia, vuole anche essere il contributo di idee, di progetti e di azioni che il mondo dell’impresa rivolge alla politica e ai decisori pubblici locali, anche in vista delle prossime elezioni regionali. Come classe dirigente ci assumiamo la respon-sabilità di presentare a chi si candida a guidare la Regione il nostro Manifesto programmatico: un contribuito concreto, per chi vorrà ascoltarci, per il Veneto del futuro”.

Confi ndustria Veneto ha inviato il Manife-sto ai candidati alle prossime elezioni regionali, rendendosi disponibile per incontrarli e illustrare loro il progetto di cambiamento e rinnovamen-to del territorio da qui al 2020.

Il Manifesto del Nuovo Manifatturiero si focalizza sulle priorità per un Veneto nuova-mente competitivo. Un Veneto manifatturiero nel quadro della “terza rivoluzione industriale” indotta dalle nuove tecnologie digitali e in uno

scenario sempre più internazionale. In tale con-testo i capitoli del Manifesto sono: industria cul-turale, capitale umano innovativo, attrattività e competitività del territorio, innovazione e infi ne ruoli della rappresentanza e delle istituzioni. “I grandi temi del Manifesto – ha evidenziato Stefano Micelli, direttore scientifi co della Fon-dazione Nord Est – tracciano il perimetro delle sfi de dell’industria e dell’economia veneta del futuro, nelle sue interconnessioni con alcuni fattori determinanti. Anzitutto il rapporto con la cultura, per proporre percorsi di contamina-zione tra le imprese della manifattura veneta, le istituzioni e i soggetti che oggi operano nel campo dell’industria culturale. In secondo luogo il capitale umano, forse il fattore più strategico, in cui risulta necessario promuovere lo sviluppo di approcci didattici innovativi, l’interazione fra il mondo della scuola e le comunità professio-nali che operano sul territorio, il confronto e l’in-terazione fra saperi tecnico-scientifi ci e saperi umanistici. Il Nuovo Manifatturiero necessita inoltre della defi nizione e dell’organizzazione di un moderno baricentro metropolitano per attirare nuove risorse su scala internazionale a benefi cio della regione nel suo complesso. Al-trettanto rilevante risulta promuovere una nuo-va governance regionale qualifi cata capace di superare la frammentazione e la mancanza di specializzazione del sistema dell’innovazione, così come ricostruire le burocrazie rendendole più agili, “intelligenti” e in grado di rispondere in modo rapido ai cambiamenti”.

Roberto Zuccato

1Voci da palazzo

Alla vigilia delle elezioni Le voci di cittadini e imprese venete

“Caro neo-presidente sappi che…” Idee concrete, attese e richieste. Confi ndustria Veneto ha presentato la propria proposta di politica industriale per la regione con il Manifesto Del Nuovo Manifatturiero - #Veneto2020

Cittadinanzattiva – tribunale per i diritti del malato, un movimento da anni impegnato in prima linea nella tutela dei cittadini, ha scritto una lettera aperta ai can-

didati alla presidenza della Regione Veneto. Il fi ne è quello di sottoporre alla loro attenzione alcune richieste frutto di dibattiti e confronto tra cittadini e associazioni veneti, a ga-ranzia che nello svolgimento del mandato assegnato dagli elettori, siano soddisfatte.

A fi rmarla Umberto Iazzetta (nella foto), presidente regionale di Cittadinanzattiva, a nome del Comitato Direttivo Regionale. Sulla sanità Cittadinanzattiva ha le idee chiare e dice: “Basta tagli”: già oggi molti cittadini rinun-ciano alle cure mediche per ragioni economiche e fare prevenzione è diventato un lusso per pochi. Senza attività preventiva aumentano ricoveri impropri e spesa sanitaria. Con la scusa di razionalizzare la spesa sono stati razionati i servizi e sono oramai in tanti a rinunciare alle cure dentistiche.

Sottolinea come sia urgente alleggerire in modo consistente il peso dei ticket, per-ché la salute è bene primario e deve essere accessibile a tutti; invece curarsi è diventato un lusso per pochi.

L’associazione chiede investimenti su prevenzione e implementazione delle cure primarie: in considerazione dei frequenti interventi di riduzione del Fondo Sanitario Nazionale si è determinato una sensibile limitazione dei diritti dei cittadini fi no alla esclusione dalle cure primarie di circa il 24% della popolazione generale. Urgente anche aggredire sprechi, ineffi cienze e fenomeni corruttivi che incidono sensibilmente sulla spesa (applicazione del Decreto Legislativo 33/Aprile 2013): occorre riordinare la di-sciplina riguardante gli obblighi di pubblicità trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle Pubbliche Amministrazioni e nei rapporti con i cittadini come antidoto alla corruzione, perché quest’ultima penalizza imprenditori onesti e cittadini tutti e il fenomeno nella nostra regione si sta estendendo a macchia d’olio.

Importanti risorse potrebbero inoltre essere recuperate – secondo Cittadinanzattiva – intervenendo dal project fi nancing, anche su contratti già in essere, perché è incon-cepibile garantire ad imprenditori remunerazioni che non trovano giustifi cazione alcuna. I contratti già stipulati costano alle aziende fi no a 80 milioni di euro per ogni anno di esercizio fi nanziario per i prossimi 20 anni.

Cittadinanzattiva suggerisce anche di ridurre il numero delle ULSS a una per provin-cia come già ipotizzato da più parti, senza però alcuna riduzione di servizi alla salute dei cittadini e senza ulteriore tagli posti letto. Improcrastinabile, invece, investire nella medicina di urgenza/emergenza, mettendo i pronto soccorso in condizioni di sopperire alle attese estenuanti, creando corsie preferenziali per i soggetti più fragili, iniziando dai portatori di handicap, agli anziani, ai bambini e alle donne.

Importante il coinvolgimento della associazioni di volontariato in ambito sociosanita-rio prevedendo la costituzione di comitati consultivi costituiti dai rappresentanti dei citta-dini e delle aziende per la valutazione delle scelte politiche amministrative. Fondamen-tale pure il coinvolgimento dei medici di famiglia (MMG), del distretto, della continuità assistenziale e della medicina di gruppo, che devono essere in grado di dare risposta adeguata ai cittadini integrando i servizi in modo da evitare accessi impropri ai nostri pronto soccorso. Altre professioni sanitarie (anche infermieristiche) dovrebbero essere coinvolte in attività preventive in appositi presidi, utili ad indirizzare i cittadini in percorsi di cura organizzati e svolgere sia funzione “frangifl usso” che di primo intervento.

Cittadinanzattiva esprime, poi, preoccupazione per il futuro della sanità e della so-stenibilità del sistema: per garantire qualità, effi cienza e universalità nell’erogazione dei servizi al cittadino chiede l’applicazione dei costi standard non solo in sanità, ma in tutti i comparti dell’amministrazione pubblica. Il movimento chiede anche una verifi ca sull’ap-plicazione della legge 38/2010 per garantire accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore prevedendo strutture idonee (hospice) distribuite sul territorio Regionale e che le Aziende Sanitarie dispongano in cartella clinica la misurazione del dolore, al fi ne di assicurare il rispetto della dignità e dell’autonomia della persona umana.

Infi ne, Cittadinanzattiva-Tribunale per i Diritti del Malato chiede di fare la propria parte nell’interesse della collettività e a garanzia del benessere dei cittadini. L’azione politica deve essere indirizzata necessariamente al mantenimento di standard di qualità e ad evitare situazione di disagio e discriminazione tra chi può e chi non può; nella convinzione che in una società in cui abbia spazio e valore il ruolo dei cittadini è il miglior posto in cui vivere, sia per chi è debole che per chi è forte.

Cittadinanzattiva

LETTERA APERTA AI CANDIDATI

L’opinioneL’opinione

di Maria Pavan

All’interno del Manifesto sono contenuti 11 punti, in forma di “twit-ter delle priorità”, di proposte concrete da realizzare nei prossimi 5 anni: Competitività del territorio: Recuperare 50 posizioni in

5 anni nel Competitiveness Index dell’UE. Raggiungere la Lombardia (oggi al 108° posto in classifi ca), oggi siamo al 158°. La cultura del Made in Italy: costruire la rete della cultura del Made in Italy in Veneto. 50 musei di impresa e di territorio per almeno 500.000 pre-senze all’anno entro il 2020. Il “nuovo poli-tecnico”: defi nire l’offerta regionale della formazione politecnica per combinare scienze, creatività e saperi umanistici. Una rete di 50 nodi attivi per essere il punto di riferimento del paese entro il 2020. Formazione superiore: avviare 5 corsi magistrali e/o master su temi del Made in Italy in grado di attirare studenti italiani e da tutto il mondo. Entro il 2020 il 50% degli studenti deve essere straniero. Dottorati industriali: moltiplicare per 5 l’offerta di dottorati industriali puntando sulla ricerca applicata e attirando studenti da tutto il mondo. Entro il 2020 il 50% dei dottorandi deve essere straniero. Start up e innovazione: riorganizzare i servizi all’innovazione per promuovere 500 nuove start up in 5 anni. 50 aziende venete andranno in Borsa entro il 2020. Banda Ultralarga e innovazione: entro il 2020 almeno il 50% del territorio veneto (dando priorità alle aree produttive) sia coperto con un servizio di banda ultralarga ad almeno 100 Mbps, garantendo comunque a tutti i cittadini una connessione ad

almeno 30 Mbps (anche nelle aree marginali). Burocrazia e sviluppo: un piano di riorganizzazione della “macchina regionale” ed un piano per la riduzione dei Comuni: da 581 a 300 entro il 2020. Finanza, Credito e Sviluppo: complementarietà dei fondi comunitari nazionali e regionali per dare più credito alle imprese. Unica regia regionale e processo di radicale semplifi cazione burocratica. Obiettivo “Garanzie”, per fi nanziare di 2 miliardi di investimenti entro il 2020. Demografi a e giovani: invertire la rotta e attirare giovani da tutto il mondo. Oggi il Veneto “perde” 7.000 persone l’anno: in 5 anni dobbiamo cambiare il segno da – a +. Un baricentro metropolitano per attirare nuove risorse: già nel 2015 la Giunta Regionale si doti di una delega specifi ca per promuovere uno spazio metropolitano del Veneto in grado di attirare risorse economiche e talenti da tutto il mondo

GLI 11 “TWITTER DELLE PRIORITÀ”Confi ndustria Veneto

313131Voci da palazzo

Page 34: Delta magg2015 n54

32 Cultura veneta3232 Cultura veneta

Che cos’è diventata oggi la creazione artistica? Cos’è il contemporaneo nell’arte e quanto può emozionare e sorprendere davvero? A tutte queste domande una

grande esposizione internazionale può dare alcune valide risposte. Alcune, però, non tutte. Certo in 120 anni – tanti sono quelli che ne conta la Biennale veneziana – i veri artisti non sono mancati a Venezia e non mancheranno neanche questa volta. Il tema del futuro del mondo, poi, è molto sentito dagli intellettuali ma anche dall’uomo qualunque e sarà interessante cogliere il genio artistico su un crinale delicato e fragile qual è in effetti l’orizzonte che attende tutti noi. “Oggi il mondo ci appare attraversato da gravi fratture e lacerazioni - spiega il presidente Paolo Baratta da forti asimmetrie e da incertezze sulle prospet-tive. Nonostante i colossali progressi nelle conoscenze e nelle tecnologie, viviamo una sorta di ‘age of anxiety’. E la Biennale torna a osservare il rapporto tra l’arte e lo sviluppo della realtà umana, sociale, politica, nell’incalzare delle forze e dei fenomeni esterni. Si vuole quindi indaga-re in che modo le tensioni del mondo esterno sollecitano

le sensibilità, le energie vitali ed espressive degli artisti, i loro desideri, i moti dell’animo (il loro inner song). La Biennale ha chiamato Okwui Enwezor - continua Baratta - anche per la sua particolare sensibilità a questi aspetti.” La biennale sarà sicuramente un’occasione da non perdere per aggiornarci sulla geografi a e sui percorsi degli artisti

di oggi, materia questa che sarà oggetto di un progetto speciale: quello relativo ai curricula degli artisti operanti nel mondo. “Mentre il cardine di All the World’s Futures – spiega il curatore – rimane un corpus assai ampio di nuove opere commissionate specifi camente agli artisti per la 56. Biennale Arte – una selezione senza precedenti di progetti qui esposti per la prima volta – l’Esposizione dedicherà

particolare attenzione anche a una rassegna di prospettive storiche realizzate da artisti viventi e non.

Queste rassegne, organizzate in forma di piccole anto-logie, spaziano da una serie di neon testuali – realizzata da Bruce Nauman tra il 1972 e l’inizio degli anni ’80 – a un atlante della fi lmografi a di Harun Farocki che compren-de complessivamente 87 fi lm. La Biennale Arte presenterà inoltre le opere di alcune fi gure magistrali, tra le quali ricor-diamo il fotografo Walker Evans, con un set completo tratto dall’edizione originale di Let Us Now Praise Famous Men; il cineasta Sergej Ejzenstejn; l’artista multimediale Chris Mar-ker; l’installation artist Isa Genzken; lo scultore-compositore Terry Adkins; l’autore-regista Alexander Kluge; l’installation artist Hans Haacke; l’artista concettuale Teresa Burga; il performance artist Fabio Mauri; lo scultore Melvin Edwards; la pittrice Marlene Dumas; l’artista-attivista Inji Effl atoun; il land artist Robert Smithson; la pittrice Emily Kngwereye; il regista Ousmane Sembène; lo scultore Ricardo Brey; l’ar-tista concettuale Adrian Piper, e altri pittori come Tetsuya Ishida e Georg Baselitz”.

La Mostra sarà affi ancata da 89 partecipazioni nazionali nei Padiglioni ai Giardini, all’Arsenale e in centro storico

1 Cultura veneta

Inaugurata il 9 maggio la 56° Esposizione Internazionale d’Arte diretta da Okwui Enwezor e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta

Esposizione Internazionale Torna a Venezia l’appuntamento con i grandi artisti

Il the World’s Futures

di Maria Pavan

AUTORI VENETI

Matteo Signorini, autore rodigino, torna in libreria con un nuovo e intenso romanzo che, come annuncia il titolo, racconta quelle attese in cui, troppo spesso, la

vita resta incagliata. Questa è la storia della Pensione Palo-mar, una vecchio stabile a due piani nel quartiere periferico di una grande città. Osservandola dalla strada, incastrata tra due palazzi, sembra appartenere a un tempo che non è più. È la storia di Italo, il proprietario, che a quasi ottant’anni ha deciso di chiudere per sempre. Osserva passare gli ultimi gior-ni seduto dietro al bancone, mentre rilegge vecchie lettere d’amore scritte da una ragazza negli anni Cinquanta. È anche la storia dei suoi ultimi ospiti. Guido, un professore d’inglese

che deve insegnare a parlare a una bambina muta; Lucio Ormea, un uomo alla ricerca del padre che non vede da quando era piccolo; il generale in pensione Adolfo Trento, convinto che la soluzione di ogni pace stia nella guerra; Ingrid, un’arpista con il polso spezzato che lavora come cassiera al supermercato e di notte si accompagna a uomini conosciuti per caso; e infi ne la domestica Emma, che ha fatto della Pensione Palomar la sua casa da ormai troppo tempo. Sono tutte persone ferme ai margini di un mondo che corre troppo veloce, in attesa che arrivi qualcosa, forse un treno che li porti via, verso una direzione qualsiasi, prima che sia troppo tardi.

Antonia Arslan Il rumore delle perle di legno

Emoziona e commuove l’ultimo romanzo della pado-vana Antonia Arslan “Il rumore delle perle di legno” edito dalla Rizzoli. La protagonista è l’autrice bam-

bina e i suoi ricordi, una memoria intima, fortemente sensoriale che riemerge prepotente e chiede di essere raccontata.

E infatti Antonia Arslan scrive: “I ricordi, usciti dalle loro scatole, dilagano nel cuore e prendono possesso della mente”. In questo nuovo romanzo l’autrice della “Masseria delle Allodole” riprende a raccontare la pro-pria storia e la storia del suo popolo lì dove l’aveva in-terrotta dopo “La Strada di Smirne”. Il nuovo romanzo dell’autrice padovana esce proprio a cent’anni dal genocidio del popolo armeno.

Un triste anniversario celebrato il 24 aprile scorso a ricordo di oltre un milione di uomini, donne, bambini tru-cidati e come “fl auti di ossa che cantano inascoltati nel deserto - spiega Antonia Arslan - per decenni dimenticati in una sorta di spaventosa damnatio memoriae, che ancora oggi non ha trovato giustizia, poiché un secolo non è bastato alla Turchia nazionalista per riconoscere le proprie colpe”.

Mattia Signorini Le fragili attese

1 Cultura veneta UNI

Con l’estate in arrivo tornano protago-niste le brevi storie in pellicola che, anche grazie ai nuovi strumenti digi-

tali stanno cambiando il modo di raccontare per immagini. Così al River Film Festival, che si terrà a Padova dal 28 Maggio al 9 Giugno 2014, sarà inaugurata una nuova sezione dedicata alle opere girate con cel-lulari, tablet, I-pad, fotocamere: un fi lm in 100 secondi. Saranno visibili in streaming e il pubblico potrà votare online. Il festival si ripresenta confermando l’obiettivo di offrire una vetrina autorevole alla sperimentazione e alla ricerca di nuovi linguaggi. Non man-cheranno le storiche sezioni competitive: Corto, Documentario, Animazione, Scuole di cinema e Supercorto. Dopo il successo dei Supercorti (o Extreme Short Film, opere della durata da un minuto e mezzo fi no a cinque minuti) che nell’edizione 2013 del Festival hanno invaso la città sugli schermi di tram, autobus e fermate della rete di tra-sporti cittadini grazie all’inedita partnership fra il Festival e Aps Holding, questa nuova

iniziativa colloca il River Film Festival ai primi posti in Italia per coinvolgimento inte-rattivo con il proprio pubblico, il quale potrà visionare le opere in streaming e assegnare il premio al corto da 100 secondi preferito con un semplice clic.

Euganea Film Festival, invece, si svolge-rà dal 3 al 19 luglio e condurrà gli spettatori attraverso prati, ville e castelli, tutti luoghi

unici dove condividere momenti di socialità e di cultura illuminati dalla luna e dalle stel-le. L’edizione 2015 del Festival prevede tre sezioni competitive: Il Concorso Internazio-nale Cortometraggi, Il Concorso Internazio-nale Documentario e il Concorso Internazio-nale Cortometraggi di Animazione. Oltre ai premi per il Miglior Cortometraggio, Miglior Documentario e Miglior fi lm d’animazione, verranno assegnati altri tre premi: Premio “Banca Etica”in collaborazione con Banca Etica, assegnato al fi lm italiano o straniero

che meglio affronta tematiche legate alla sostenibilità e accessibilità sociale ed eco-nomica in ambito alimentare e agricolo; Il Premio “Parco Colli Euganei” verrà assegna-to al fi lm che meglio affronta e interpreta le tematiche legate all’ambiente e al racconto del territorio, in abito locale o globale; Il Pre-mio “Veneto Movie Movement” che verrà assegnato alla migliore opera realizzata da un regista veneto, prodotta da una casa di produzione veneta o che abbia qualche stretto legame con il territorio regionale.

Il Festival negli anni ha presentato regi-sti di alto livello. Prova ne è il fatto che nel 2011 con il corto “Biondina”, Laura Bispuri ha vinto la decima edizione dell’Euganea Film Festival . Oggi “La Vergine Giurata” è il suo fi lm d’esordio e concorrerà per l’Or-so d’Oro a Berlino, unico titolo italiano in concorso.

Un’estate di cinema per appassionati e non. Serate che coniugano l’amore per l’immagine, la musica, il teatro e la natura

Festival dei corti Prima il River Film Festival di Padova, poi Euganea Film Festival

Short fi lm, corti e cortissimi: pellicole da non perdere

di Maria Pavan

Page 35: Delta magg2015 n54

1 Cultura veneta UNI

Con l’estate in arrivo tornano protago-niste le brevi storie in pellicola che, anche grazie ai nuovi strumenti digi-

tali stanno cambiando il modo di raccontare per immagini. Così al River Film Festival, che si terrà a Padova dal 28 Maggio al 9 Giugno 2014, sarà inaugurata una nuova sezione dedicata alle opere girate con cel-lulari, tablet, I-pad, fotocamere: un fi lm in 100 secondi. Saranno visibili in streaming e il pubblico potrà votare online. Il festival si ripresenta confermando l’obiettivo di offrire una vetrina autorevole alla sperimentazione e alla ricerca di nuovi linguaggi. Non man-cheranno le storiche sezioni competitive: Corto, Documentario, Animazione, Scuole di cinema e Supercorto. Dopo il successo dei Supercorti (o Extreme Short Film, opere della durata da un minuto e mezzo fi no a cinque minuti) che nell’edizione 2013 del Festival hanno invaso la città sugli schermi di tram, autobus e fermate della rete di tra-sporti cittadini grazie all’inedita partnership fra il Festival e Aps Holding, questa nuova

iniziativa colloca il River Film Festival ai primi posti in Italia per coinvolgimento inte-rattivo con il proprio pubblico, il quale potrà visionare le opere in streaming e assegnare il premio al corto da 100 secondi preferito con un semplice clic.

Euganea Film Festival, invece, si svolge-rà dal 3 al 19 luglio e condurrà gli spettatori attraverso prati, ville e castelli, tutti luoghi

unici dove condividere momenti di socialità e di cultura illuminati dalla luna e dalle stel-le. L’edizione 2015 del Festival prevede tre sezioni competitive: Il Concorso Internazio-nale Cortometraggi, Il Concorso Internazio-nale Documentario e il Concorso Internazio-nale Cortometraggi di Animazione. Oltre ai premi per il Miglior Cortometraggio, Miglior Documentario e Miglior fi lm d’animazione, verranno assegnati altri tre premi: Premio “Banca Etica”in collaborazione con Banca Etica, assegnato al fi lm italiano o straniero

che meglio affronta tematiche legate alla sostenibilità e accessibilità sociale ed eco-nomica in ambito alimentare e agricolo; Il Premio “Parco Colli Euganei” verrà assegna-to al fi lm che meglio affronta e interpreta le tematiche legate all’ambiente e al racconto del territorio, in abito locale o globale; Il Pre-mio “Veneto Movie Movement” che verrà assegnato alla migliore opera realizzata da un regista veneto, prodotta da una casa di produzione veneta o che abbia qualche stretto legame con il territorio regionale.

Il Festival negli anni ha presentato regi-sti di alto livello. Prova ne è il fatto che nel 2011 con il corto “Biondina”, Laura Bispuri ha vinto la decima edizione dell’Euganea Film Festival . Oggi “La Vergine Giurata” è il suo fi lm d’esordio e concorrerà per l’Or-so d’Oro a Berlino, unico titolo italiano in concorso.

Un’estate di cinema per appassionati e non. Serate che coniugano l’amore per l’immagine, la musica, il teatro e la natura

Festival dei corti Prima il River Film Festival di Padova, poi Euganea Film Festival

Short fi lm, corti e cortissimi: pellicole da non perdere

di Maria Pavan

333333Cultura veneta

Page 36: Delta magg2015 n54

Pulci nei gatti e cani: i pericoliIL VETERINARIO A cura del Dottore Andrea Feliciati

Le pulci (in prevalenza del genere Ctenocephalides) sono parassiti

molto comuni negli animali da compagnia. La pul-ce adulta vive sul corpo dell’animale annidandosi tra il pelo e nutrendosi del suo sangue. Ogni sin-gola pulce può vivere per diverse setti mane e le femmine producono decine di uova al giorno dalle quali, att raverso un ciclo che prevede la formazio-ne di un bozzolo e di larve, si svilupperanno le pulci adulte pronte a parassitare il primo animale nelle vicinanze. Cani e gatti si infestano più facilmente all’esterno sopratt utt o in caso di convivenza tra diversi soggetti . Tutt avia è possibile che il proble-ma si presenti anche in animali che vivono sempre in casa perché le pulci possono essere veicolate all’interno accidentalmente ed è suffi ciente la presenza di un’unica pulce femmina per iniziare il ciclo di infestazione.Nel periodo primaverile-esti vo la presenza delle pulci è maggiore ma grazie alle condizioni otti -mali garanti te dai sistemi di riscaldamento, questi insetti possono vivere tranquillamente nelle case tutt o il periodo dell’anno e causare problemi a cani e gatti in qualsiasi stagione. Le pulci del cane

e del gatt o possono occasionalmente infestare an-che l’uomo. I sintomi più frequentemente causati dalle pulci sono: prurito, irritazione ed arrossa-mento cutaneo, leccamento frequente e perdita di pelo. Solitamente le lesioni sono più frequenti nella zona del dorso ed alla base della coda. Non è semplice trovare le pulci sul pelo dell’animale per via delle loro piccole dimensioni e la rapidità con cui si spostano; più facile osservare sulla cute e tra il pelo le loro feci, punti ni neri simili a granelli di sabbia. Forti infestazioni, sopratt utt o in soggetti giovani, possono causare anemia. Una patologia frequente è la DAP(dermati te da allergia alle pulci) caratt erizzata da prurito insop-portabile anche in presenza di una singola pulce a causa di una allergia alla sua saliva. La pulce può inoltre trasmett ere al soggett o infestato la tenia, un parassita intesti nale. Ogni Medico Veterinario potrà consigliare il tratt amento più opportuno nel-la lott a alle pulci in base alla situazione del singolo soggett o; oggi in commercio esistono una vasta gamma di prodotti anti pulci molto validi come fi a-lett e da applicare sulla cute o compresse da som-ministrare per via orale.

Presidente del Consiglio dell’Ordine dei Medici Veterinari della provincia di Rovigo e Direttore Sanitario dell’ambulatorio del Rifugio C.I.P.A.

Cani e divertimentoL’ESPERTO Dott.ssa Veronica Ferrarese - Educatrice cinofi la*

L’atti vità fi sica con i nostri amici a quatt ro zampe, se

fatt a nel rispett o del cane, è sicuramente una grossa fonte di benefi cio per noi e per loro. Negli ulti mi anni in Italia sono state diff u-se numerose discipline cinofi le sporti ve aperte a tutti i cani senza disti nzione di razza pertanto, anche chi possiede, come me, un “cane fantasia” può cimentarsi in un una serie di sport. Tra le svariate atti -vità fi siche da poter fare a sei zampe le più comuni sono la rally obedience, agility dog, obedience, uti lità e difesa, disc dog, dog dance.Personalmente ritengo che fare sport con il proprio cane possa essere un validis-simo mezzo per diverti rsi insieme a lui e comprenderlo più profondamente nonché un aiuto nella gesti one del cane durante la vita quoti diana. In

parti colare, impegnarsi con costanza e co-erenza a fare un’atti vità sporti va insieme al proprio amico a quatt ro zampe raff orza la relazione con lui att raverso la collabora-zione, l’intesa, la conoscenza reciproca ed il diverti mento. I cani con cui si po’ prati care atti vità spor-ti va non sono necessariamente cani giova-ni o dai fi sici atleti ci, perché ci sono disci-pline come ad esempio la rally obedience che non richiedono parti colari sforzi fi sici. La cosa fon- damentale resta

sempre il me-todo che viene

uti lizzato durante l’allenamento, che deve

essere prima di tutt o un metodo guidato da un pro-

fessionista cinofi lo rispett oso del cane, perché ciò che importa non

sono i risultati e la performance sporti va ma diverti rci insieme al nostro migliore amico.

*Educatrice cinofi la che collabora con il Rifugio Cipa

Questi e tanti altri simpatici musetti li trovate al RIFUGIO C.I.P.A. DI FENIL DEL TURCO (RO), Via Argine Zucca n° 3/E tel. e fax 0425/476835 – mail: [email protected] – sito: www.legadelcanerovigo.com Facebook: facebook.com/legadelcanerovigo – Twitter: twitter@legadelcane – Youtube: rifugiocipatv

ADOTTAMIAPO è un me-ticcio maschio

sterilizzato, taglia media. E’ un cane buonis-simo! E’ adatto

a famiglie anche con bambini piccoli e persone anziane, va

d’accordo con gli altri cani. Adora le coccole e stare in compagnia delle persone.

CLINTON è un meticcio sterilizzato, taglia grande. E’ un

cane tranquillo che ha avuto una vita dura. Sta cercando una famiglia composta da

persone calme e pacate. Va d’accordo con gli altri cani ed è adatto a famiglie anche

con persone anziane, possibilmente senza bambini. Non salta le recinzioni.

DEVID è un Rottweiler non sterilizzato, taglia

medio-grande. Gli piace andare a passeggio in

campagna ed è espansi-vo con chi conosce. Va

d’accordo con le femmine e sta cercando una famiglia tranquilla composta da adulti che lo

faccia vivere sereno lontano dal trambusto della città che pare non piacergli.

GIANDUIA è un meticcio

maschio sterilizzato. Gli

piace andare a passeggio e stare in compagnia di persone dai

modi delicati e che lo rispettano. Per lui stiamo cercando un ambiente tranquillo

come unico cane.

MAX è un meticcio maschio sterilizzato,

taglia media. E’ di grande compagnia, maestoso ed esube-rante. Scala le recinzioni quindi per lui

stiamo cercando una famiglia che lo faccia vivere in casa. E’ l’ideale per chi vuole un cane con cui svolgere attività

fi siche, ludiche ed educative.

ANDREA èun meticcio

sterilizzato ditaglia piccola.

E’ allegro esimpatico! Glipiace scalarele recinzioni

quindi per lui stiamo cercando unafamiglia che lo faccia vivere in casa.

LINA è una segugia

sterilizzata, taglia media.

E’ dolcissi-ma! Ha un

carattere d’oro. Per lei stiamo cercando una famiglia che la faccia vivere in casa, questo

la faciliterà moltissimo nella vita di tutti i giorni data la sua cecità. Venite a conoscer-

la, Vi ruberà il cuore!

WILMA è un incrocio Labrador

nero, taglia media. Allegra e simpatica,

è la compagna ideale per chi vuole

passare del tempo in compagnia! Va a passeggio ed è adatta a famiglie anche

con bambini e persone anziane. Scala le recinzioni quindi sta cercando una famiglia

che la tenga in casa con sé.

ANGELO è un metic-cio sterilizzato, taglia

media. E’ un cane fantastico! Vapasseg-

gio e gli piace tanto stare in compagnia dei volontari e farsi fare tante coccole. E’ in Rifugio da una

vita. Per lui cerchiamo persone dai modi gentili che lo facciano vivere tranquillo

lasciandogli i suoi spazi.

CHICCO è unsegugio

sterilizzato, taglia medio-grande. E’

dolce e coccolone, adora stare con le persone. Va a

passeggio al guinzaglio e d’accordo con gli altri cani. Gli piace scalare le recinzioni quindi per

lui stiamo cercando una famiglia che lo faccia vivere in casa.

Informazione a pagamento a cura degli esperti del settore

nimaliAdei nostri amici

Tanti altri approfondimenti e notizie in più su www.lapiazzaweb.it/category/animali

Tuteliamo la salute dei nostri ospitinutrendoli solo con Prolife!

Page 37: Delta magg2015 n54

Nel mio precedente intervento ho delineato, per sommi capi, la problematica relativa all’obbligo di diligenza del medico il quale, qualora fornisca una prestazione inade-

guata che non abbia sortito alcun benefi co effetto sulla salute del paziente o, peggio, l’abbia peggiorata, è responsabile dei danni prodotti, sia penalmente, sia civilmente. Qualora il medico eser-citi l’attività come libero professionista assume pacifi camente una responsabilità contrattuale con la conseguenza che in caso di controversia, il paziente deve provare l’esistenza del contratto di prestazione d’opera intellettuale e l’insorgenza o l’aggrava-mento della patologia indicando le inadempienze che imputa al professionista, astrattamente idonee a provocare (quale causa o concausa effi ciente) il danno lamentato. Resta invece a carico del medico l’onere di dimostrare di avere esattamente adempiu-to la propria prestazione e che nessun rimprovero di scarsa dili-genza o di imperizia possa essergli mosso, o che, pur essendovi stato un suo inesatto adempimento, questo non abbia avuto alcuna incidenza causale sulla produzione del danno. Trattan-dosi di responsabilità da inadempimento contrattuale, il termine di prescrizione per ottenere il risarcimento del danno è di dieci anni. La questione è più complessa nell’ipotesi in cui il medico che abbia male operato, sia inserito in una struttura ospedaliera. Quest’ultima, pubblica o privata che sia, instaura con il paziente

La natura della responsabilità civile della struttura sanitaria e del medico ospedaliero DIRITTO SANITARIO

un legame la cui fonte è costituita da un contratto obbligatorio atipico c.d. di “spedalità” o di “assistenza sanitaria” che si perfe-ziona sulla base di fatti concludenti con la semplice accettazione del malato. Con tale contratto, cioè, l’ospedale assume l’obbligo di adempiere sia le prestazioni principali di carattere strettamen-te sanitario mettendo a disposizione del paziente il personale medico ausiliario, il personale paramedico e le attrezzature ne-cessarie, sia le prestazioni secondarie ed accessorie (ad esempio vitto e alloggio in caso di ricovero, anche in vista di eventuali complicazioni od emergenze). Inoltre, la responsabilità dell’ospe-dale non è esclusa dal fatto che la condotta dannosa sia stata materialmente tenuta da un dipendente (medico o personale ausiliario) poiché, a norma dell’art. 1228 c.c., il debitore che per adempiere si avvale dell’opera di terzi, risponde anche dei fatti dolosi o colposi di costoro. Dunque, l’ospedale risponde in primo luogo della mancata o inesatta prestazione del medico (così come dell’operato del proprio personale) a nulla rilevando la cir-costanza che quest’ultimo sia stato scelto dal paziente. In base al contratto di assistenza, inoltre, le strutture sanitarie rispondono contrattualmente non solo dell’errata prestazione medica, ma anche delle conseguenze derivanti da eventuali carenze orga-nizzative. Un ospedale, ad esempio, è stato condannato al risar-cimento dei danni in favore di una paziente ottantaduenne, non

autosuffi ciente che, trattenuta in pronto soccorso, era caduta da una barella sulla quale non erano state applicate le apposite sbarre di contenimento. Se è sempre stata pacifi ca la natura contrattuale della responsabilità dell’ospedale, non altrettanto può dirsi per quanto riguarda quella del medico dipendente o collaboratore della struttura sanitaria ed autore della condotta commissiva od omissiva produttiva del danno, con il quale il paziente non conclude alcun contratto. Fino alla fi ne degli anni novanta del secolo scorso la giurisprudenza riteneva che in man-canza di un rapporto diretto contrattuale, la responsabilità del medico-dipendente fosse non di natura contrattuale, ma extra-contrattuale (analoga cioè a quella assunta dal responsabile di un incidente stradale) con conseguente obbligo di risarcimento del danno cagionato, per dolo o colpa, ai sensi dell’art. 2043 cod. civ., che sanziona qualsiasi azione o omissione che rechi un danno ingiusto per l’opera colpevole dell’agente indipen-dentemente dall’esistenza di un vincolo di natura obbligatoria. Tale impostazione ostacolava non poco le istanze risarcitorie dei pazienti poiché in materia di responsabilità da fatto illecito ex art. 2043 cod, civ. gravava su questi ultimi l’onere probatorio dovendo essi dimostrare il fatto, il nesso eziologico e il danno mentre il medico poteva difendersi limitandosi a negare ogni responsabilità. Il termine di prescrizione, inoltre, era abbrevia-

Avv. Carmelo Sergi

Avv. Carmelo Sergi - via Umberto I n. 50 - 45100 - ROVIGO - tel. 0425460463 - fax 0425464763 - mail: [email protected]

to essendo non di dieci, ma di cinque anni. Successivamente la giurisprudenza ha mutato orientamento per cui in modo presso-ché unanime ha affermato che anche l’obbligazione del medico collaboratore o dipendente di una struttura ospedaliera, ancorché non fondata su un contratto, ha natura contrattuale derivante da “contatto sociale”. Con tale termine ci si riferisce, in generale, alle ipotesi in cui, pur in assenza di vincolo contrattuale, a seguito del semplice contatto che di fatto si instaura tra medico e pazien-te, sorge un rapporto obbligatorio, di tipo protettivo, consistente nell’affi damento che quest’ultimo ripone nell’operatore sanitario confi dando nella sua professionalità. Poiché nel corso degli anni si registrarono alcune sentenze che insistevano nell’enunciare l’op-posto principio della responsabilità extracontrattuale del medico ospedaliero, è intervenuta la Corte di Cassazione a sezioni unite (sentenza n, 577/2008) la quale ha defi nitivamente affermato che la responsabilità del medico ospedaliero, così come quella della struttura sanitaria, ha natura contrattuale. La diatriba si è però nuovamente riaccesa a seguito dell’entrata in vigore del D.L. 158/2012 (conv. in L. 189/2012) cd. legge Balduzzi della quale tratterò nel corso del mio prossimo intervento.

Hai delle domande inerenti a questo argomento?scrivi a [email protected]

Informazione a pagamento a cura degli esperti del settore www.lapiazzaweb.it/category/diritti/Per partecipare alla rubrica chiamare il numero 049 8704884

A seguito del riassetto delle disposizioni nazionali e del recepimento di alcune direttive comunitarie nel 2005 entrava in vigore il c.d. Codice del Consumo

(D.Lgs n. 206/05). Sebbene la predetta normativa spa-zi in diversi settori dedicati al consumatore (ovverosia la persona fi sica che agisce per scopi diversi all’attività imprenditoriale o professionale), particolare attenzione merita la garanzia sulla vendita di beni di consumo e i (tanto bistrattati) diritti del consumatore.

Innanzitutto, è bene essere a conoscenza che ogni-qualvolta si acquisti da professionista un bene mobile di consumo questo è “garantito” (per legge) per 2 anni (art. 132) e che, soprattutto, il consumatore decade dal-la relativa garanzia esclusivamente se il vizio non viene denunciato entro il termine di due mesi dalla scoperta (e non otto giorni come spesso si sente rispondere).

Il venditore, inoltre, è responsabile nei confronti del consumatore per qualsiasi difetto di conformità esistente al momento della consegna del bene compravenduto.

Ciò signifi ca, in pratica, che il venditore risponde per il semplice fatto della presenza del difetto (fatto ovvia-

La garanzia di vendita sui beni di consumo

DIRITTI DEI CONSUMATORI

Studio Legale avv. Tommaso Rossi, via I° Maggio n. 3, Rosolina (RO)tel. e fax 0426.340007 - e-mail: [email protected]

AVV. TOMMASO ROSSI

mente salvo che questo derivi da un comportamento dello stesso consumatore) e a prescindere cioè da colpa del produttore o di un terzo.

In caso di difetto/i (ma anche di non corretta in-stallazione del bene) il consumatore ha diritto a due opzioni (art. 130): la riparazione o la sostituzione del bene (a suo insindacabile giudizio, fatta salva l’ecces-siva onerosità o l’impossibilità oggettiva di uno dei due rimedi) o, in subordine, la riduzione del prezzo o la risoluzione del contratto.

Per quanto riguarda la riparazione o sostituzione, questa deve essere effettuata dal venditore in un “con-gruo termine” e carattere essenziale è la gratuità (per precisa disposizione di legge).

Ciò signifi ca che il consumatore ha diritto al ripri-stino o alla sostituzione del bene senza ulteriori spese e aggravi quali, ad esempio, le spese effettuate per la spedizione, per la mano d’opera e per i materiali.

Hai delle domande inerenti a questo argomento?scrivi a [email protected]

Apprendiamo dalla stampa che in Italia risultano installate circa 3 milioni di scatole nere “black box” sui 35 milio-ni di veicoli in circolazione. Tale successo, formidabile in

termini quantitativi è sconosciuto in altri paesi della Comunità Europea, è il risultato delle martellanti campagne pubblicitarie delle Compagnie di Assicurazione Italiane che tramite i mass media promettono sconti alla propria clientela qualora l’assicu-rato acconsenta l’installazione sul proprio veicolo il dispositivo elettronico. Gli sconti applicati dalle Compagnie risultano poco signifi cativi e quindi l’obiettivo della Compagnia è senza dub-bio centrato. Senza entrare nel merito delle delicate questioni contrattuali che regolano il “ triangolo amoroso” che così si costituisce fra assicurato, compagnia di assicurazione e società telematica che gestisce in autonomia lo strumento , corre l’ob-bligo di evidenziare che se le spese di installazione del dispositi-vo elettronico sono a carico della Compagnia di assicurazione, le spese di disinstallazione sono invece a carico dell’ assicurato e sono pari a �. 85,00 + iva. Per esempio con il contratto con una importante e primaria compagnia di Assicurazione e Octo Telematics Italia Srl ( vedi sito internet ANIA delle Compagnie di Assicurazione e di Octo Telematics) le suddette spese sono

maggiori dello sconto applicato al momento della sottoscrizio-ne della Polizza R.C.A. Sotto il profi lo strettamente tecnico ai dispositivi comunemente già installati sui veicoli, sono state at-tribuite da disattenti divulgatori proprietà quasi divinatorie ed oracolistiche, prima fra tutte la capacità di verifi care l’effi cienza o l’idoneità lesiva degli urti, ovvero la capacità di verifi care ex post. se gli urti che si sono concretizzati fra i veicoli coinvolti siano stati effettivamente così violenti da causare lesioni perso-nali agli occupanti del veicolo dove è installata la scapola nera ed addirittura valutare la intensità dell’energia cinetica anche dell’altro mezzo coinvolto sprovvisto della scatola nera. Nulla è più lontano dal vero , posto che le apparecchiature elettroniche attualmente in uso misurano approssimativamente la forza applicata sui veicoli coinvolti mentre, allo stato, non sono in grado di misurare quanta forza lesiva possa essere stramessa agli occupanti. L’errore più comune che viene commesso sulla installazione dello strumento è la sua ubicazione. Chi lo installa sul parabrezza, chi sul cruscotto, chi lo tiene nella borsa, chi nel cassetto porta oggetti. La realtà invece è ben diversa per avere una valenza tecnico scientifi ca la scatola nera deve essere applicata nel centro di massa del veicolo e non in modo causale.

Scatola nera: tra realtà e fantasiaDIRITTO DELLA CIRCOLAZIONE STRADALE

Studio Trevisan di Trevisan Susanna. Recupero Danni - Infortunisti ca Stradale Este (PD) - Tel:0429603778 - Via Atheste, 44/F - [email protected]

STUDIO TREVISAN DI TREVISAN SUSANNA

Hai delle domande inerenti a questo argomento? Scrivi a [email protected]

1 Voci da palazzo

La Lega dal volto pulito, come veniva defi nita la par-te del partito che non ha mai smesso di guardare a Tosi come all’unico vero leader Veneto, oltre a Zaia,

ha alzato la testa e, stanca delle imposizioni di Matteo Salvini, ha rotto ogni indugio. E’ uscita dal movimento capeggiato da Salvini e appoggia Tosi nella sua corsa a palazzo Ferro Fini.

Ora occorrerà capire se gli elettori che cinque anni fa hanno regalato a Luca Zaia una eccellente vittoria sono disponibili a cambiare e a votare Tosi, ormai ex leghista.

I sondaggi, a più di due mesi dalle elezioni, contano relativamente. E difatti Tosi ha presto fatto spallucce di fronte a quelli sfoderati da Salvini dopo il consiglio fe-derale della Lega che vedevano il partito in vantaggio di otto punti sul Pd anche con Tosi in campo.

“Tosi candidato? – ha sbottato Salvini – Auguri, perché in democrazia scelgono gli elettori e in Veneto non ho dubbi che sceglieranno Zaia”. “In Veneto – ha detto ancora – l’alleanza la facciamo con i veneti e Luca Zaia ha un progetto per altri cinque anni”, ma qualche alleanza cercherà di stringerla perché il “popolo” di Tosi piace molto soprattutto ad un certo centro destra veneto che mal digeriva il linguaggio populista di certa Lega. Tra loro Antonio De Poli che considera la candidatura di Tosi “un’opportunità che può mettere insieme chi concepisce la politica del fare contro il linguaggio del populismo”. La candidatura del sindaco di Verona pia-

ce anche a una parte del nuovo centro destra, Mario Sacconi, infatti, si dice convinto che sia possibile costruire “una coali-zione vincente tra liberalpopolari e autonomisti” che riesca a mettere in minoranza l’estrema destra po-pulista”. Certo anche Forza Italia giocherà la sua partita ma le alle-anze non si decideranno in Veneto, probabilmente sa-ranno decise ad Arcore e, soprattutto, con uno sguardo nazionale.

Certo la discesa in campo di Flavio Tosi è piaciuta molto ai suoi sostenitori presenti in Fiera a Verona il giorno dell’an-nuncio.

E’ piaciuto cogliere le sue incertezze e la sua commozione mentre ricordava il passato nel movimento e annunciava la sua

uscita. E’ l’hanno acclamato con calore vero quando ha

pronunciato le fatidiche parole: “E allora eccomi qui da

uomo libero per candidarmi a governatore della Regione Veneto”.

“Liberalismo, popolarismo e federalismo” sono oggi le tre stelle polari del movimento di Flavio Tosi che le usa per spiegare che cosa signifi ca essere moderati e non demagogici: “Sono un moderato – ha sottoline-ato – perché ho rispetto per le persone e la verità. È demagogico l’atteggiamento di Tsipras in Grecia che in campagna elettorale sosteneva l’uscita dall’euro e poi, dopo essere stato eletto, si è arreso all’evidenza e ha ammesso che al massimo avrebbe potuto rinegoziare condizioni meno vincolanti dei trattati europei. Bisogna essere seri e concreti. Lo stesso vale per la fl at tax: noi non siamo l’India o la Croazia. Come si fa ad abbassare le tasse se prima non si taglia la spesa pubblica?”.

E indirettamente le manda a dire proprio a Salvini che propone di portare la tassazione unica al 15 per cento. “Basta con le promesse da marinaio”, affonda il sindaco di Verona da candidato governatore del Veneto.

Intanto il governatore uscente Luca Zaia, con l’amaro in bocca, non ha potuto che augurare all’ex compagno di partito un in bocca al lupo, sottolineando però che “se qualcuno si perde per strada è affar suo, non mio. Io non ho mai diviso tra tosiani e non tosiani e a giudicare dalle liste saremo più di prima. Non sono affatto preoccupato”.

di Maria Pavan

Elezioni regionali Si vota il 31 maggio

Flavio Tosi si candida Governatore e spariglia il giocoIl sindaco di Verona scende in campo e la partita delle prossime regionali cambia davvero volto. Niente alleanze scomode, però, vuole andare solo

NEWS

“Il contenimento del consumo del suolo è un obiettivo urgente e ampiamente condiviso, ma le modalità operative proposte rischiano

di essere contradditorie o addirittura di generare effetti opposti. Per cui è meglio fermarsi e ripensare in modo più approfondito l’impianto delle proposte di legge in discussione”. E’ questo il punto di arrivo del lavoro di studio e approfondimento svolto dalla commissione Ur-banistica del Consiglio regionale del Veneto presieduta da Andrea Bassi (Lega) sui due testi di legge abbinati, uno di iniziativa della Giunta proposto dall’assessore all’urbanistica Marino Zorzato e uno del Pd, che hanno messo nero su bianco la proposta di nuove regole per fermare la cementifi cazione del territorio e avviare pro-cessi di riqualifi cazione dell’esistente e di rigenerazione urbana.

Le due proposte di legge, all’attenzione dei con-siglieri di palazzo Ferro-Fini da un anno e mezzo, non

taglieranno il traguardo dell’approvazione in questa legislatura. “Le abbiamo esaminate attentamente, avviando un confronto serrato con urbanisti, ordini pro-fessionali, categorie economiche, parti sociali, universi-tà, rappresentanti dell’ambientalismo – dichiara Bassi – Ed è stato proprio il grande lavoro corale di appro-fondimento nazionale e internazionale avviato da 19 istituzioni e associazioni dell’urbanistica, culminato nel manifesto elaborato dal coordinamento “UrbanMeta Metamorfosi urbane”, a convincerci che le proposte di legge in discussione rischiavano di ottenere addirittura l’effetto opposto, come è successo con la legge ‘blocca capannoni” che ha innescato la corsa all’edifi cazione di magazzini e capannoni prima che entrasse in vigore il blocco. Con il risultato che il Veneto si è riempito di grandi strutture rimaste vuote e deserte”. Va detto che grazie a queste due iniziative legislative per la prima volta nella storia delle politiche urbanistiche della Re-

gione è stata messa a fuoco l’esigenza di abbandonare la “logica incrementale” e di pianifi care un recupero del territorio a fi ni diversi da quello edilizio. Professionisti, costruttori e ambientalisti ci avvertono però che le mo-dalità proposte (come la moratoria e le varianti verdi), senza una tempistica certa, risorse dedicate, strumenti di impegno come i ‘contratti di rigenerazione urbana” e una forte regìa pubblica, non consentono di raggiungere gli obiettivi prefi ssati. Il grande lavoro svolto e le in-dicazioni unanimi degli ‘stakeholders’ raccolte durante l’ istruttoria non sono affatto persi: sono l’eredità che sarà consegnata ai consiglieri della prossima legislatu-ra. Il manifesto di UrbanMeta metamorfosi urbane e il lavoro di studio e confronto sul tema della rigenerazio-ne urbana svolto da ordini, enti e associazioni – annota Bruno Pigozzo (Pd), vicepresidente della commissione - costituisce una preziosa sintesi e anticipa un utile bina-rio di lavoro per il nuovo Consiglio.

Se ne riparla nella prossima legislaturaSTOP CEMENTIFICAZIONE: LA NUOVA LEGGE ASPETTERÀ

Luca Zaia

Tosi: “Eccomi qui da uomo libero per candidarmi a governatore della Regione Veneto”

Flavio Tosi

24 Voci da palazzo2424 Voci da palazzo

L’informazione locale sempre con te!

da oggi

è ON-LINE il

NUOVOSITO

PADOVA Via Lisbona, 10 - Padova Tel. 049 8704884 - www.givemotions.it • [email protected]

Scopri tutte le novità! Seguici su:

Page 38: Delta magg2015 n54

MATERASSI in MEMORY

LUDOVICA

LIDIA

Con Aloe Vera

Sfoderabile Tessuto Stretch aloeImbottitura in fibre anallergiche Fascia perimetrale con maniglieAltezza materasso 25 cm

Tessuto Stretch Imbottitura in fibre anallergicheFascia perimetrale con maniglie. Altezza materasso 22 cm

PREZZO DILANCIO

MATERASSI in MEMORY in MEMORY

PREZZO DI

ROVIGOVia del Commercio, 12 - zona Borsea

tel. 0425 474954 - [email protected]

MARGHERA (VE)Via Brunacci, 10/c - zona Panorama

tel. 041 922692 - [email protected]

Page 39: Delta magg2015 n54

Informazione a pagamento a cura degli esperti del settore www.lapiazzaweb.it

Epilazione permanente: la svolta con tecnologia laser a diodi

Epilazione permanente: Perché mi abbuffo? Per essere SF-AMATO!

Perché mi abbuffo?

Continua a pag. 41Continua a pag. 40

Biorisonanza, il test per le intolleranze alimentari

Biorisonanza, il test

Continua a pag. 40

L’EditorialeL’Editoriale

La professione dello psicologo viene spesso identifi cata con azioni sulla persona, spesso di tipo terapeutico o altrimenti di sostegno e supporto. Questo ovviamente

è vero, ma non va dimenticata la possibilità richiedere allo psicologo della formazione individuale o di gruppo per migliorare la propria quotidianità, le proprie relazioni, il proprio lavoro.

Non sto parlando di studiare la psicologia, special-mente le sue componenti più teoriche, ma di apprende-re quelle tecniche di ambito psicologico utilizzabili nella propria quotidianità. Pensiamo ad esempio alla capacità d’ascolto. Tutti noi ascoltiamo altre persone ogni giorno e cerchiamo, o crediamo, di ascoltarle, ma quanto in realtà riusciamo a capire? La formazione all’ascolto permette una maggiore comprensione, una migliore interpretazio-ne, l’apertura di diversi canali di dialogo. Si tratta di mi-gliorare una competenza che, essendo consolidata, viene data per scontata. E si tratta di un ambito prettamente psicologico: sono coinvolti processi cognitivi, sociali, inter-pretativi e valoriali.

Lo stesso discorso può valere per la comunicazio-ne: quanto spesso abbiamo la sensazione che i nostri messaggi non vengano adeguatamente compresi o non abbiano l’impatto che ci auguriamo? Quanto spesso vor-remmo ampliare la nostra rete di contatti, essere capaci di modifi care il nostro stile a seconda dei canali a nostra disposizione, di essere assertivi e autorevoli? Tutto questo e molto altro può essere realizzato con l’aiuto di un profes-sionista della psicologia, che, in virtù dei propri studi e di un’abilitazione alla professione, può dare la garanzia della qualità della propria prestazione. Psicologia per formarsi e migliorare la vita quotidiana, dunque, per realizzare gli obiettivi e poterne immaginare di nuovi. D’altra parte, se le maggiori aziende del mondo si affi dano a psicologi per la formazione dei loro più alti dirigenti, perché le perso-ne – che pure hanno a disposizione professionisti con la stessa formazione – non possono fare lo stesso?

dott. Alessandro De Carlo*

A LEZIONE DALLO PSICOLOGO

*Presidente dell’Ordine degli Psicologi del Veneto

Una buona comunicazione è utile anche tra medico e paziente

Riviera Matteotti, 12 - Adria (Ro) - Tel. 0426 21459 - [email protected] - www.nadalini.it

SPECIALIZZATA IN OMEOPATIAE TERAPIE NATURALIDA PIÙ DI 40 ANNIAL VOSTRO SERVIZIO

Farmacia Nadalini s.n.c.DR.SSE CARLA E SILVIA NADALINI

Fiori di Bachinternational code

n. UKP2006-0405NPractitioner

• Analisi di prima istanza • Misurazione pressione arteriosa• Dermocosmesi • Nutraceutica e prodotti dietetici speciali• Servizio su appuntamento di Psicologa in Farmacia• Presidi • Omeopatia • Ortesi • Fiori di Bach

Page 40: Delta magg2015 n54

Consulenza scientifi ca

L’interventoL’intervento

Il sistema ECM ( educazione medica continua ) è lo strumento obbligatorio per garantire la formazione continua dei pro-fessionisti operanti in campo sanitario, a prescindere dal fatto che la professione sia svolta in strutture private o pubbliche, fi nalizzato a migliorare le competenze e le abilità cliniche, tecniche e manageriali del professionista, con l’obiettivo di

assicurare effi cacia, appropriatezza, sicurezza ed effi cienza all’assistenza prestata in favore dei cittadini. Il programma ECM prevede l’attribuzione di un numero di crediti formativi per ogni area specialistica medica e per tutte le professioni sanitarie. La commissione nazionale ECM ha ritenuto opportuno prevedere una progressione nel numero di crediti acquisibili annual-mente fi no ad arrivare ad oggi con 150 crediti, con un minimo di 25 ed un massimo di 75, da conseguire nel triennio 2014-2016 prevedendo la possibilità di riportare dal triennio precedente fi no a 45 crediti. Pertanto in tale triennio possono essere portati 45 crediti del triennio precedente solo se essi sono in eccedenza rispetto alla quota necessaria. L’obbligo di conseguire i crediti formativi ai fi ni ECM stabilito dalla normativa elaborata dalla Commissione Nazionale ECM, è stato recepito nei codici cronologici di diverse professioni sanitarie ed in particolare l’attuale codice di deontologia medica all’art. 19 testualmente recita: “ il medico ha l’obbligo di mantenersi aggiornato in materia tecnico-scientifi ca, etico-deontologica e gestionale organizzativa, onde garantire lo sviluppo continuo delle sue conoscenze e competenze in ragione dell’evoluzione dei progressi della scienza e di confrontare la sua pratica professionale con i mutamenti dell’organizzazione sanitaria e della domanda di salute dei cittadini”. Tuttavia fi no ad ora era mancata una previsione esplicita in merito alla sanzionabilità di coloro i quali non curavano il proprio aggiornamento professionale e mancava una norma che rendesse obbligatoria la comunicazione agli Ordini dei crediti conseguiti. Questa lacuna normativa è stata colmata dal Decreto Legge 13 Agosto 2011 che prevede: “l’obbligo per il professionista di seguire percorsi di formazione continua permanente predisposti sulla base di appositi regolamenti emanati dai consigli nazionali …omissis….La violazione dell’obbligo di formazione continua determina un illecito disciplinare e come tale è sanzionato sulla base di quanto stabilito dall’ordinamento professionale che dovrà integrare tale previsione “. Elemento imprescindibile di tale sistema è il Consorzio che gestisce l’anagrafe dei crediti formativi delle professioni sanitarie ( CO. GE. A.P.S. ) che si occupa della raccolta di tutti i dati inerenti i crediti formativi conseguiti da tutti i professionisti operanti in ambito sanitario. Per poter conseguire i crediti formativi previsti da un determinato evento, il discente ha l’obbligo di frequentare il 100% delle ore dell’evento e di superare il 75% delle domande del questionario di apprendimento che deve essere consegnato obbligatoriamente alla fi ne dei lavori scientifi ci. Ruolo primario degli Ordini in base al modello così delineato, è quello di certifi care i crediti conseguiti dagli iscritti nell’arco del triennio in base alle risultanze delle banche dati detenute dal CO.GE.A.P.S. e di sanzionare gli iscritti che in base a tali risultanze non abbiano soddisfatto il fabbisogno formativo previsto.

FORMAZIONE CONTINUA: LE REGOLE di Dott. Bruno Noce*

*Presidente della Commissione Albo Odontoiatri Rovigo

L’interventoL’intervento

Chi ha letto “Alice nel paese delle meraviglie” il libro di Carrol Lewis che ha accompagnato l’in-fanzia, e non solo, di molte generazioni, si ricorderà certamente di quando Alice chiedeva allo stregatto di muovere la coda per un verso o per un altro in modo tale da rispondere con un sì

o con un no per “intendersi a meraviglia”. E’ quello che nel gergo della scienza della comunicazione viene defi nita come una comunicazione binaria che è comunque indicativa,nella sua semplicità, della instaurazione di un rapporto comunicativo. Nelle cause intentate contro i medici le rilevazioni delle compagnie assicurative,che sempre più rifuggono dal mercato sanitario, evidenziano problematiche preponderanti riferibili a dinamiche comunicative e a questioni organizzative, mentre la mal pratica medica occupa un ruolo decisamente minoritario. Al di là di una cosidetta sindrome da risarcimento, che colpisce in modo particolare in periodi di crisi economica, i confl itti in ambito sanitario derivano per lo più da una insuffi ciente ed inadeguata comunicazione instauratasi nel rapporto fra medico e paziente. Un rapporto del tutto peculiare in cui il medico diagnostica la malattia ma deve curare il ma-lato e ciascun malato ha un suo vissuto,una sua storia, (che è individuale e non è mai uguale ad un’ altra storia) una sua peculiare sensibilità,un suo modo di affrontare i problemi,anche i più delicati,ha un suo credo,una sua cultura,una sofferenza diversa da ogni altro. Solo nella dimensione culturale e spirituale di uno stretto rapporto possono trovare dimensione aspetti che fanno parte del mondo della bioetica e che non sono socializzabili perché strettamente legati alla vita della persona. Il rapporto medico-paziente è molto cambiato da quello autoritario di un tempo,in cui non veniva non solo messa in discussione la parola del medico, ma neanche si osava richiedere spiegazioni di quello che il medico diceva o prescriveva. Nell’immaginario collettivo viene ricordata con nostalgia la vecchia fi gura del Medico Condotto,un Medico con pochi mezzi tecnologici e con uno scarso armamentario terapeutico,ricco della suo sapere limitato nel tempo e della sua enorme esperienza, che era sempre disponibile,che qualche volta guariva,ma ascoltava e consolava sempre. Oggi il paziente è una persona molto più istruita,informata e preparata e, giustamente vuol esser partecipe delle decisioni che riguardano la sua salute; talvolta anche in modo confl ittuale contestando una diagnosi perché ha letto su Internet... o l’amico gli ha detto... e magari contrattando con il medico esami diagnostici e terapie senza avere una preparazione adeguata per decodifi care in modo scientifi co e razionale le informazioni ricevute; a volte più alla ricerca di una normalizzazione di parametri ematochimici ed al consumo di alta tecnologia, magari di grande fascino (RM,TAC etc.), come se queste risolvessero i suoi problemi, che non attento al suo reale stato di salute. Il progresso scientifi co offre oggi un ventaglio assai ampio di scelte diagnostiche e terapeutiche ed è un dovere deontologico del medico rispettare le scelte del paziente, una volta sicuri che questi abbia ben compreso i rischi, i benefi ci e le conseguenze del suo scegliere. La comunicazione si rivela quindi un momento di rilevanza assoluta e, non basta limitarsi alla semplice informazione. Informare infatti vuol dire mettere a conoscenza qualcuno di qualcosa che ignora,ma comunicare, dal latino communis agere signifi ca “mettere in comune” e quindi condividere. La comunicazione, ed è una lacuna, non è materia di insegnamento negli studi della facoltà di Medicina, sebbene esistano tecniche di comunicazione e una scienza della comunicazione. Questa è per lo più lasciata al buon senso,alle capacità e alla sensibilità del medico. Come esiste una appropiatezza in medicina, che signifi ca fare la cosa giusta alla persona giusta,nel momento giusto,e nel luogo giusto, parimenti non può non esistere una appropiatezza nella comunicazione che sta nel comunicare la cosa giusta alla persona giusta nel momento giusto e nel modo giusto. Ma, esiste un modello univoco per la comunicazione? La risposta non può che essere negativa. Coesistono però tecniche di comunicazione adattabili in base alla conoscenza dell’interlocutore e dell’ esperienza individuale. Saper comunicare dipende dalla sorgente (empatia); come comunicare dipende dall’ interlocutore e dalla conoscenza della sua storia; cosa comunicare riguarda la completezza della comunicazione. Per il medico gestire la comunicazione sta nel saper comunicare una malattia acuta o cronica o una malattia a prognosi infausta;saper comunicare le scelte diagnostiche e terapeutiche, ma anche saper comunicare salute nelle sue forme preventive primarie e secondarie e negli stili di vita. Certo che, affi nchè la comunicazione sia corretta ed ef-fi cace, è necessario che la sorgente e il ricevente siano sulla stessa lunghezza d’onda, altrimenti il messaggio rischia di viaggiare su binari paralleli che non si incontreranno mai e non potrà mai arrivare a destinazione per esser compreso e messo in comune. La complessità della società e di conseguenza la complessità del mondo della sanità, congiuntamente al progresso scientifi co ed alle opzioni diagnostiche e terapeutiche, rende la comunicazione oggi ancor più un cardine fondamentale nella relazione medico-paziente per il raggiungimento di quell’ alleanza terapeutica indispensabile per combattere insieme, medico e malato, le malattie. Dalla comunicazione binaria ad oggi ne è passato del tempo, ma è innegabile che la coda del gatto ci ha fatto fare importanti passi in avanti.

LA CODA DEL GATTO ... L’IMPORTANZA DELLA COMUNICAZIONE di Francesco Noce*

*Presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo

383838

STUDIO DENTISTICOPoliambulatorio Sorriso e SaluteDr. sanitario Dott. Raimondo Pische - Via Giovanni da Verrazzano n.58 - 30015 Chioggia (Ve) - Tel.: 041 5540222 - 041 5543300 - [email protected]

POLIAMBULATORIOPoliambulatorio Vespucci. via Vespucci n°135/136 30015 Sottomarina di Chioggia (Ve) - Tel. 041.490754 - Fax. 041.5548329 [email protected]

PATOLOGIE POSTURALIDormiflex- via del Commercio ,12 località Borsea - Rovigo tel.0425474954- Via Brunacci 10 zona Panorma Marghera ve tel 041922692- www.dormiflex.it

CHIRURGIA ESTETICAStudio Medico Dott.ssa Cristina RogatoViale dei Mille 107A – [email protected]. 3282523160

PSICOLOGIA - PSICOTERAPIADott.ssa Antonella TintiPsicologa e Psicoterapeuta individuale e di coppia - Cell. 339 3859333 -Riceve su appuntamento nei Poliambulatori:- “RovigoMedica” a Rovigo - “San Giusto” a Portoviro (RO)

STUDIO DENTISTICOAlessia Berti - Ambulatorio di Adria: - Via A.Mario, 10Adria (RO) tel. 0426 908221Ambulatorio di Rosolina: Via S.D’Acquisto, 19Rosolina (RO) tel. 0426 340110

PROCTOLOGIADott. Mauro VolpatoProctologo - Piazza Dossetti 1, Piove di Sacco (Pd)www.unixpoliambulatorio.itTel. 049 9708688

Ritrovail piaceredi sentirebene.

FAI UN CONTROLLO GRATUITO DELL’UDITOe prova i nuovi apparecchi acustici nella tua quotidianità, a casa, al lavoro e nel tempo libero.

Apparecchi Acustici tramite ASL INAIL per aventi diritto

Sull’acquisto di un apparecchio acustico abbiamo riservato

uno speciale omaggio,UN TELEFONO AMPLIFICATO

e prova i nuovi apparecchi acustici nella tua quotidianità, a casa, al lavoro e nel tempo libero.

Sull’acquisto di un apparecchio

e prova i nuovi apparecchi acustici nella tua quotidianità, a casa, al lavoro e nel tempo libero.

Sull’acquisto di un apparecchio

PORTO VIRO (RO) Via Cesare Battisti, 32Cell. 335 7279736 - 335 7390255

Page 41: Delta magg2015 n54

393939393939393939393939393939393939393939

si tende a scivolare in avanti col bacino atteggiando la schiena in modo scorretto; anche accavallare le gambe andrebbe evi-tato. Il sedile dell’auto deve essere sistemato in modo che la schiena è diritta, come quando si è seduti su una sedia, con gli arti superiori ed inferiori semifl essi; per chi è costretto a lunghi viaggi, è opportuno fare soste ogni due ore passeggiando per una decina di minuti. Il portafogli non deve essere tenuto nella tasca posteriore dei pantaloni, poichè agisce come un rialzo provocando una rotazione del bacino; inoltre la pressione sul gluteo potrebbe comprimere il nervo sciatico. Il piano da la-voro sia da seduti sia in piedi deve essere tale da consentire lo svolgimento di un lavoro con la schiena diritta, quindi nè troppo basso (da doversi inclinare in avanti), nè troppo alto (da dover sostenere sforzi inutili). Il letto deve essere nè troppo morbido, nè troppo duro; pertanto i materassi meglio se in me-mory con trattamento antiacaro e senza molle e reti in legno, per evitare interferenze con l’attività bioelettroma-gnetica. Da evitare durante il sonno anche anelli, bracciali, collane, orologi, ecco poichè per effetto di micro-galvanismo si innescano vere e proprie correnti elettriche tra i vari metalli, che interferiscono con l’attività bioelettrica e ne compromettono la funzione (in-sonnia, contratture muscolari, ecc...). Le scarpe devono avere una suola morbida, tale da potersi adattare al movimento del piede e per poter aderire correttamente alla superfi cie su cui poggiano; le scarpine dei bambini devono avere il plantare completamente piatto poichè qualsiasi soletta a ìstampo o anatomica creerà una cecità sensoriale alla pianta del piede compromettendo il corretto sviluppo dell’arco plantare.

Dott. Roberto Iacolare

Il sistema tonico posturale è molto complesso, in esso sono coinvolte diverse strutture del Sistema Nervoso che ricevono informazioni dall’occhio, orecchio interno, piedi e cute (chia-

mati recettori periferici). Questi recettori vengono utilizzati per sentire la posizione del corpo nello spazio e per impostare rela-zioni col mondo esterno. Col tempo possono insorgere, per vari fattori, interferenze sul sistema tonico posturale il quale cerche-rà a sua volta di compensare (rotazioni del bacino, spalla più alta, testa inclinata, vizi di appoggio plantare) fi no a quando non sarà più possibile produrre ìaggiustamenti. Si manifestano così le prime avvisaglie di patologie quali: cervicalgie, dorsalgie, lombalgie, lombosciatalgie, nevralgie, malocclusione dentale e scompenso delle forze masticatorie, cefalee, algie articolari e muscolari che complicano e condizionano notevolmente la vita quotidiana e, di conseguenza, la nostra Psiche. Fondamenta-le, quindi, è agire tempestivamente, in collaborazione con altri professionisti come: odontoiatri, fi sioterapisti, podologi, oculi-sti, vestibologi, ecco per ottenere una riprogrammazione del sistma tonico posturale. In Posturologia bisogna quindi avere una visione olistica per poter risalire a quei fattori causativi di una patologia, che riguardano le varie branche della medicina come: oculistica, neurologia, odontoiatria, fi siatria, otorinola-ringoiatria. Con questa collaborazione si giunge ad una valu-tazione completa dello stato del paziente consigliando cosÏ il giusto trattamento. Tuttavia mettendo in pratica i consigli di seguito riportati, si riduce al minimo líinsorgere dei problemi di origine posturale: Praticare sempre attività motoria ed evitare assolutamente líeccesso ponderale. Quando si trasportano pesi (tipo buste della spesa, borse o valige) durante il solle-vamento di un peso si consiglia, oltre alle braccia e schiena, l’utilizzo delle gambe partendo dalla posizione accovacciata. In posizione seduta bisogna auto-sostenersi evitando di poggiare eccessivamente la schiena e le spalle allo schienale, in quanto

Come prevenire le “Patologie di Origine Posturale”

Dormiflex - via del Commercio,12 località Bor-sea Rovigo tel.0425474954- Via Brunacci 10 zona Panorma Marghera (Ve) tel 041922692 - www.dormiflex.it

nuovo ma in numero mi-nore e più sottili. A questo punto verrà effettuato un ulteriore trattamento e il ciclo si ripeterà di nuovo. I tempi tra un trattamento e l’altro si allungheranno sempre di più (1, 2, 3 mesi o più) e progressi-

vamente diminuiranno i peli e tutti i problemi connessi. Il numero dei trattamenti varia in base alle caratteristiche del soggetto, in genere da 3 a 10 distribuiti in un arco di tempo molto lungo (1 - 2 anni).La situazione ottimale è rappresentata da pazienti con la cute chiara e peli grossi e scuri, infatti la luce colpisce e brucia meglio i peli neri mentre la pelle chiara permette di fare il trattamento con potenze elevate senza il rischio di essere scaldata troppo.

Le controindicazioni sono rare: pelle troppo scura, pelle danneggiata da malattie o traumi, alcune patologie della pelle. Non vi sono particolari accorgimenti da segui-re a parte idratare la pelle con crema, evitare trattamenti irritanti nei primi giorni, evitare l’esposizione solare e le lampade abbronzanti. Naturalmente ogni caso è un caso a se e solo il medico esperto, durante la visita, saprà dare maggiori informazioni.

Nell’ultimo decen-nio, il tema dell’e-pilazione defi nitiva

ha destato forte interesse da parte di un pubblico di pazienti sempre più ampio ed eterogeneo. La possibilità di eliminare i peli superfl ui dal proprio corpo in maniera permanente, indolore e non invasiva, ha allettato da subito medici e pazienti, creando nuove soluzioni, nuove aspettative e nuovi business. I tratta-menti avvengono su ogni parte del corpo: le maggiori richieste si rivolgono a zone quali cosce, gambe, labbra, inguine e ascelle, anche se continua a crescere il numero di trattamenti più delicati, come ad esempio nel caso del viso e del seno.Gli uomini che scelgono di rivolgersi ai trat-tamenti laser, combattono i peli superfl ui su spalle, petto, polpacci e cosce. L’epilazione con laser a diodi è la più attuale e affi dabile, a disposizione di chi desidera elimina-re i peli superfl ui dal proprio corpo, in maniera defi nitiva. L’obiettivo principale è colpire soltanto il bulbo pilifero, senza danneggiare il tessuto circostante (foto-termolisi selettiva). Il fascio di luce emesso dal laser, trasformatosi in energia termica, utilizza la melanina del pelo per di-struggere il bulbo pilifero.

I risultati ottenibili sono molto buoni, spesso sorpren-denti, anche con poche applicazioni. Già dopo il primo trattamento i peli cadranno da soli e la ricrescita ripren-derà dopo circa 30gg. Dopo di che, i peli spunteranno di

Studio Medico Dott.ssa Cristina RogatoViale dei Mille 107A – [email protected]. 3282523160

Dott.ssa Cristina Rogato, medico chirurgo specialista in chirurgia plastica

Epilazione permanente: la svolta con tecnologia laser a diodi

tali patologie: ciò signifi ca che si garantisce maggior pulizia degli ambienti e si evitano possibili contaminazioni tra un paziente e l’altro (oltre alle severe regole di sterilità e disinfezione degli ambienti clinici). c) qualità della cura, in quanto operando in un ambien-te più asciutto e senza l’interferenza della lingua e delle labbra riusciamo ad ottenere otturazioni, ricostruzioni e devitalizzazioni migliori, d) sicurezza, avendo una “diga” che impedisce l’ingestione o l’inalazione accidentale di piccoli strumenti e liquidi di-sinfettanti. Ad esempio: Ogni volta che si ri-muove una vecchia otturazione in amalgama (mercurio odontoiatrico) è imperativo attua-re le procedure per salvaguardare la salute del paziente: utilizzare la diga di gomma per evitare l’ingestione di mercurio è infatti fon-damentale, visto l’elevato grado di tossicità della sostanzaE’ un dispositivo di recente innova-zione?

Assolutamente no. La diga di gomma è stata inventata da più di un secolo ed è di uso routinario in una odontoiatria di qualità, ma purtroppo la sua diffusione non è ancora capillare come dovrebbe essere. Forse molti colleghi, sbagliando, la considerano una per-dita di tempo oppure un costo inutile.E’ consigliato l’uso solo per i bam-bini?

No, il suo uso è assolutamente indicato

sia per adulti che per bambini. A volte pero’ nei pazienti più piccoli il suo utilizzo può es-sere limitato dall’ ”altezza” del dente rispet-to alla gengiva e questo può rendere qualche volta impossibile l’applicazione dell’uncino e conseguentemente della diga.Per quali procedure odontoiatri-che è consigliabile l’utilizzo della “diga”?

Per tutte le cure, quindi otturazioni, ricostruzioni, devitalizzazioni; è importante ricordare che moltissimi materiali di uso quo-tidiano in odontoiatria sono molto sensibili all’umidità, che ne infl uenza negativamente le loro capacità adesive, quindi è intuitivo come una procedura che “separi” il dente su cui si sta lavorando dal resto della bocca sia molto importante in questo senso.In conclusione, come spiegherebbe l’importanza dell’uso della diga a chi la vede per la prima volta?

Direi di non farsi impressionare dalla vi-sta di una “mascherina”, che di primo impat-to può sembrare ingombrante e fastidiosa. In realtà una volta posizionata la diga la seduta è molto più confortevole per il paziente che non deve pensare a nulla se non ad aprire la bocca, non ha cannule di aspirazione, non ha rulli di cotone e non ha specchietti per trattenere la lingua.

Strumenti odontoiatrici: la “diga”Questo mese vogliamo approfon-dire qualcosa a proposito di uno strumento che non sempre vediamo usare durante i trattamenti odon-toiatrici, la così detta “diga”…di cosa si tratta?

La diga di è un ausilio terapeutico estre-mamente importante nelle cure odontoiatri-che. Consiste in un foglio di lattice teso da un archetto, da cui fuoriesce il dente o i denti che devono essere curati, stabilizzato da un piccolo uncino. Si tratta di un mezzo utile ad isolare il “campo operatorio”. In campo re-staurativo, grazie alla diga si ha la possibilità di mantenere il dente asciutto senza contami-nazione: solo questa condizione permette di avere una buona adesione e delle otturazioni estetiche che durino nel tempo senza infi ltra-zioni. Che vantaggi porta l’utilizzo di que-sto dispositivo?

Direi che i vantaggi possono essere di quattro tipi: a) Igienico, essendo un cam-po operatorio più pulito, con meno saliva e sangue. b) pulizia, ad esempio lo spray degli strumenti rotanti (“trapani”) provoca, nell’aria, una nebulizzazione di acqua mista a batteri e virus: tra i più pericolosi troviamo epatite, SARS, tubercolosi, HIV. É dimostrato che l’uso della diga di gomma riduce note-volmente la contaminazione dell’ambiente nel caso si debba trattare pazienti affetti da

Studio Dentistico Dr.ssa Alessia BertiAmbulatorio di Adria: Via A.Mario, 10Adria (RO) tel. 0426 908221

Ambulatorio di Rosolina: Via S.D’Acquisto, 19Rosolina (RO) tel. 0426 340110

Dott.ssa Alessia Berti

Utilizzo e vantaggi di questo dispositivo

Page 42: Delta magg2015 n54

Le intolleranze alimentari sono dovute all’incapaci-tà o impossibilità dell’or-

ganismo di metabolizzare completamente o utilizzare correttamente determinati alimenti o gruppi di essi. Ingerendo tali alimenti, si verifi ca una reazione cito-tossica che altera l’equilibrio del nostro organismo e pro-voca una serie di disturbi: diffi coltà digestiva, colite, meteorismo, stipsi, obesità, dolore reumatico, mestruale, emicrania, rinite allergica, infezioni cronicorecidivanti, asma, dermatite, orticaria, psoriasi etc.… sui quali la terapia di biorisonanza vanta notevoli risultati.

In biorisonanza il principio è quello dell’au-toregolazione. Nell’indagine e nel successivo trattamento, le oscillazioni elettromagnetiche pro-prie del paziente vengono captate con l’aiuto di elettrodi conduttori applicati al corpo e convogliati verso l’apparecchio di biorisonanza che tramite un raffi nato dispositivo elettronico riconosce sia le oscillazioni armoniche che quelle disarmoniche; tali frequenze vengono elaborate e restituite al corpo in forma corretta, al fi ne di attivare l’orga-

nismo verso una autoregolazione, per portarlo alla guarigione.

Perciò la biorisonanza si rivela particolarmente utile in caso di carenze immunitarie, allergie ali-mentari, allergie inalatorie, intossicazioni da veleni ambientali (inclusa l’amalgama) o da agenti infet-tivi (virus, batteri, parassiti etc.) o per stimolare la cicatrizzazione di cicatrici post operatorie.

È pure indicata per la cura dei reumatismi, dolori di diversa natura come nevralgie, emicranie, cefalee di origine allergica e sindrome mestruale.

Poliambulatorio Sorriso e Salute - Dr. sanitario Dott. Raimondo PischeVia Giovanni da Verrazzano n.58 - 30015 Chioggia (Ve) - Tel.: 041 5540222 - 041 5543300- [email protected]

Biorisonanza, il test per le intolleranze alimentari

404040343434

Il nevo o più comunemente neo, sono la stessa cosa, ci si riferisce cioè a una proli-

ferazione di melanociti (cellule “colorate” della pelle) e rappre-sentano spesso solo un proble-ma estetico.

La comparsa o la modifi -cazione di un neo può essere determinata da molteplici fattori quindi è consigliato e opportuno sottoporsi a controlli periodici delle neoformazioni al fi ne di poter cogliere tempestivamente ogni loro eventuale modifi ca in senso tumorale.

Il metodo più rigoroso di controllo consiste nella mappatu-ra corporea delle neoformazioni, e nella dermatoscopia di ciascu-na.

La dermatoscopia visiva, at-tuata attraverso il dermatoscopio ottico, è riconosciuta essere una delle migliori tecniche non invasi-ve per la sua praticità di utilizzo.

Poliambulatorio Sorriso e Salute - Dr. sanitario Dott. Raimondo PischeVia Giovanni da Verrazzano n.58 - 30015 Chioggia (Ve) - Tel.: 041 5540222 - 041 5543300- [email protected]

La Mappatura delleneoformazioni cutaneeLa Dermatoscopia è riconosciuta come una delle migliori tecniche non invasive

Il tuo sorriso, la tua salute, il tuo benessere

SORRISO E SALUTE Via Giovanni da Verrazzano 58 - 30015 Chioggia (VE) T+ 041 5540222 [email protected] - www. sorrisoesalutechioggia.it

Poliambulatorio

Page 43: Delta magg2015 n54

FISIOTERAPIA – RIABILITAZIONE AMBULATORIO POLISPECIALISTICO

DIAGNOSTICA STRUMENTALE

VIA VESPUCCI N°135/136 30015 SOTTOMARINA DI CHIOGGIA (VE)TEL. 041.490754 - FAX. 041.5548329

[email protected]

Struttura convenzionata con il SSN Direttore sanitario: Dott. Mario Bortolato

Aut. san. Nr 53 de 15/7/13

Vengono attualmente effettuati i seguenti esami diagnostici:Ecografi a: ecografi a del collo: capo e collo,

tiroide, ghiandole salivari, linfonodi del collo, parati-roidi; ecografi a parti molli: cute-sottocute, lipoma/cisti, neoformazioni, borsiti; ecografi a muscolo-tendinea scheletrica: tendini-cisti tendinee, muscoli-ematomi-strappi, articolazioni caviglia-polso-spalla-gomito-ginocchio; ecografi a dell’addome: completa, arto superiore, arto inferiore; ecografi a pelvica: reni, vescica, utero, ovaie, prostata; ecografi a sovrapubi-ca; ecografi a testicolare; ecografi a senologica.Infi ltrazioni ecoguidate all’anca;Ecocolordoppler vascolare;Elettromiografi a arti superiori, arti inferiori, tron-co e facciale.L’AMBULATORIO POLISPECIALISTICO OFFRE LE SE-GUENTI SPECIALITÀ:Angiologia - Chirurgia vascolare: visite specialisti-che, scleroterapia, ecocolordoppler.Chirurgia e Medicina Estetica: Trattamenti medico - estetici ambulatoriali: riduzione delle rughe del viso con l’ausilio di: acido ialuronico, botulino, acido polilattico; aumento degli zigomi, delle labbra, delle guance, con acido ialuronico e polilattico. Trattamenti laser: per attenuare le piccole rughe; migliorare il tono e la trama dei tessuti; attenuare le macchie omogeneizzando il colore della pelle. Trattamenti medico - estetici chirurgici.

Dermatologia: visite specialistiche, mappatura nei, rimozione nei, peduncoli, macchie della pelle.Ginecologia: visite specialistiche infantili, adole-scenziali e adulti, pap test, colposcopia, percorso menopausa.Nutrizionista: consulenze nutrizionali.Ortopedia e Traumatologia: visite specialisti-che ortopediche, visite super specialistiche chirurgia vertebrale, terapia con onde d’urto, mesoterapia, mobilizzazioni vertebrali, infi ltrazioni articolari, in-fi ltrazioni ecoguidate all’anca, artrocentesi, perizie medico-legali.Osteoporosi - diagnosi, prevenzione, terapia dell’osteoporosi in particolare post menopausa.Podologia: prevenzione e cura dei piedi nei pa-zienti diabetici, reumatici, arteriopatici, neuropatici; alterazioni biomeccaniche strutturali e funzionali, trattamenti pre e post-operatori, ulcerazioni trofi che;

Il Poliambulatorio Vespucci ha attivato l’Ambulatorio Polispecialistico e il servizio di Diagnostica Strumentale

• Riabilitazione neurologica• Riabilitazione ortopedica• Riabilitazione pre-post operatoria• Riabilitazione reumatologica• Riabilitazione dello sportivo• Riabilitazione pediatrica• Riabilitazione posturale• Riabilitazione senologica• Riabilitazione respiratoria• Riabilitazione urologica perineale• Riabilitazione logopedica• Riabilitazione a domicilio• Riabilitazione funzionale glo-bale di mantenimento di gruppo• Riabilitazione della colonna vertebrale• Riabilitazione della mano, gomito, spalla• Riabilitazione del ginocchio, anca, piede• Training deambulatori e del passo

• Esercizi posturali propiocettivi• Terapia occupazionale• Mobilizzazioni colonna vertebrale e altre articolazioni• Ginnastica correttiva di gruppo• Massaggio per drenaggio linfatico • Kinesiology Taping Therapy• Terapie fi siche strumentali• Tecarterapia • Hilterapia• Noleggio magnetoterapia• Elettromiografi e• Ecografi e• Onde d’urto• Infi ltrazioni articolari• Infi ltrazioni ecoguidate all’anca• Prestazioni Mediche Polispecialistiche

• Tecarterapia trattamento podologico dell’unghia incarnita: non inva-sivo; trattamento podologico delle unghie ipertrofi che, micotiche; trattamento di tilomi e iperacheratosi plantari e digitali; trattamento dei calli e verruche.Psicoterapia e Sessuologia: diagnosi e cura dei disturbi psicosomatici; psicoterapia individuale (sia dell’età evolutiva pediatrica, adolescenziale e dell’adulto); psicote-rapia di coppia; dieta psicosomatica; consulenze sessuolo-giche; consulenze nei disturbi dell’apprendimento in età pediatrica.Otorinolaringoiatra: visite specialistiche, esame au-diometrico tonale, rinofi brolaringoscopia, esame vestibo-lare, cauterizzazione di varici, asportazione tappi cerume, asportazione corpi estranei orecchio, naso faringe.Logopedia: riabilitazione logopedica (rieducazione dei disturbi comunicativi e/o cognitivi), trattamento dei disturbi della deglutizione, fono-articolari, afasia, sordità, dislalia, balbuzie, disartria.

414141414141414141414141

tostima dipendente dal peso e dalla forma del corpo e diventa depresso, ansioso e con diffi coltà a tollerare le emozioni. Dietro si nasconde la sofferenza emotiva, la rabbia, il senso di colpa, la pau-ra, la solitudine.

Il senso di vuoto incolmabile che il paziente sente non è fame di cibo, ma fame d’amore!

La Psicoterapia permette al paziente di elaborare la soffe-renza e lo rende più sensibile, attento e consapevole del valore della propria vita. Il Terapeuta aiuta il paziente a non dare più peso al cibo, ma alla unicità della sua persona, a tornare ad avere

relazioni vere con gli altri, senza paura, e a tornare a riappropriarsi del suo corpo e delle sue emozioni senza essere più prigioniero del cibo.

I Disturbi del Comportamento Ali-mentare (D.C.A) sono caratteriz-zati dalla presenza di un rapporto

distorto con il cibo e con il proprio corpo. Caratteristiche di questo disturbo sono anche le tematiche emotive relative al controllo, e alla sua perdita, sul versante del cibo che diventa metafora e specchio della perdita di controllo rispetto al proprio mondo e alla propria vita.

I principali D.C.A. sono: 1) Ano-ressia Nervosa, 2) Bulimia Nervosa, 3) Disturbo da Abbuffate Compulsi-ve e incontrollabili (in inglese B.E.D. Binge Eating Disorder).

Mentre di Anoressia e di Bu-limia si è parlato spesso, delle Ab-buffate Compulsive si tende a parlarne poco e come di un problema meno pericoloso per la salute delle persone che ne sono affette. In realtà, crea problemi psicologici e fi sici molto gravi. Per “Abbuffata” si intende il mangiare, in poco tempo, una quantità esagerata di cibo, con la sensazione di totale mancanza di controllo su che cosa e su quanto si stia mangiando e l’ansia di non poter smettere… Mentre nella Bulimia le abbuffate sono poi seguite da azioni compensatorie improprie (come vo-mito, lassativi, diuretici, clisteri, esercizio fi sico) invece nel Disturbo da Abbuffate Compulsive queste azioni non ci sono. In entrambi i Disturbi il mangiare non ha più a che fare con il piacere del cibo: si mangia di nascosto, in camera, in auto, di notte, da soli! Spesso, ma non sempre, chi ne soffre diventa obeso, ha un calo dell’au-

Perché mi abbuffo? Per essere SF-AMATO!

Dott.ssa Antonella TintiPsicologa e Psicoterapeuta individuale e di coppia - Cell.339 3859333 - “Rovigo Medica” Via Einaudi, 82 - Rovigo (0425/474769)- “Poliambulatorio San Giusto” Via Mazzini, 48/A - Porto Viro (0426/324194)[email protected]

Dott.ssa Antonella Tinti

I Disturbi del Comportamento Alimentare nascondono sempre un doloroso rapporto con l’altro, una “fame” d’amore

oltre ad una terapia medica e locale, eventualmente trattare chirurgicamente addirittura in ambulatorio o in regime di day surgery in anestesia locale; evitando lungaggini cliniche e fastidiosi ricoveri ospedalieri. Di importanza fondamentale è non trascurare il sintomo per pigrizia o pudore; quello che oggi può essere fa-cilmente guarito un domani potrebbe comportare una problematica più pesante da affrontare”.

Lo screening, soprattutto della popolazione in età lavorativa, diventa quindi un’arma essenziale per una vita più serena.

Le patologie ano-rettali costituiscono circa il 50% degli accessi per visita sopecialistaica chirurgiche, rappresentando un serio problema sociale lavo-

rativo. 7 persone su 10 hanno almeno una volta nella

vita sofferto di crisi emorroidarie e/o patologie asso-ciate (ragadi, fi stole, ascessi, condilomi, prurito, stiti-chezza, diarree, colon irritabile, sequele post partum, ecc. ecc.).

Il principale sintomo è il sanguinamento soprat-tutto dopo la defecazione accompagnato da dolori più o meno insistenti.

In tale campo il dottor Mauro Volpato, chirur-go ospedaliero da oltre 35 anni, può vantare un’e-sperienza ultraventennale nella diagnosi e cura delle suddette malattie.

“L’interessante - afferma il dr.Volpato - è che oggi la maggior parte di queste patologie si possono,

Le patologie anali non fanno più paura

Dott. Mauro Volpato - Proctologo Piazza Dossetti 1, Piove di Sacco (Pd)www.unixpoliambulatorio.itTel. 049 9708688

Il dott.Mauro Volpato

Page 44: Delta magg2015 n54

w w w . a r t i g i a n a l a m p a d a r i . c o m · i n f o @ a r t i g i a n a l a m p a d a r i . c o m

SIZIONEdal 1° Maggioal 31 Ottobre

della LUCE

PREZZI SCONTATISSIMIsu tutti gli articoli in

3 0 0 1 4 Ca v a r z e re ( Ve ) · v i a G . M a z z i n i , 1 1 · t e l . - f a x 0 4 2 6 5 4 1 3 6

Page 45: Delta magg2015 n54

MANUELA E SILVIA BIZZO

La rubrica di cucina

Per i passatelli: 100g pane di segale a fette100g formaggio Parmigiano Reggiano2/3 cucch. farina di riso2 uova piccolecurrybrodo vegetale

Per il condimento:110g pisellini primavera250g vongole surgelate

I passatelli sono una tipica ricetta povera emiliana: nati per la preparazione in brodo e per ritualizzare gli avanzi di pane, soprattutto negli ultimi anni sono stati rivisitati per primi piatti asciutti. Il segreto della loro realizzazione sta nella combinazione delle quantità di pane e formaggio, che devono essere nelle stesse dosi (in passato tale proporzione variava a seconda del ceto sociale: le famiglie ricche prediligevano la quantità di formaggio sul pane, quelle povere invece “abbondavano” con il pane, rispetto al formaggio), con il numero di uova, se ne calcola 1 ogni 100g di impasto (pane e formaggio). Rispetto alla preparazione tradizionale noi abbiamo utilizzato del pane di segale, invece del più comune pane grattugiato o del pane secco avanzato, e insaporito il composto non con la noce moscata, ma con il curry. Per il condimento dei passatelli asciutti la rete offre numerosissime alternative, vanno per la maggiore le fondute di formaggio, il tartufo o i sughi di mare. Noi abbiamo voluto approfi ttare di un ingrediente pienamente di stagione, come i pisellini primavera freschissimi, uniti a semplici e leggere vongole. Un primo piatto davvero facile, che consigliamo proprio per la particolarità della preparazione della pasta; per quanto ci riguarda siamo intenzionate a riprovarli in brodo e magari con un altro condimento asciutto.

Tritare fi nemente le fette di pane di segale con il formaggio Parmigiano, mescolarle con la farina ed il curry, unire quindi le uova e amalgamare bene. Impastare fi no ad ottenere un panetto morbido, ma non troppo compatto (se

necessario ammorbidirlo con un cucchiaio di brodo). Lasciare riposare il composto in frigo per circa 1 ora. Preparare il condimento: soffriggere l’aglio in padella con l’olio, unire i pisellini e portare a cottura bagnando con acqua ed il

pezzetto di dado. Quando i pisellini cominciano a cuocere insaporire con il condimento delicato, prezzemolo, sale blu e pepe bianco. Aggiungere poi le vongole e le acciughe sminuzzate, assieme ad un po’ del loro olio di conservazione,

e condire ancora con la bottarga ed il succo di limone. Per realizzare i passatelli, se non si dispone del ferro apposito, si può adoperare un comune schiacciapatate, utilizzando il disco con i fori più larghi. Dividere quindi l’impasto di pane e formaggio in più parti e schiacciandole con lo schiacciapatate creare i passatelli (è consigliabile fare delle palline più

piccole così da riuscire a schiacciare il composto più facilmente). La lunghezza dovrebbe essere di circa 4-5 cm. Cuocere la pasta nel brodo vegetale bollente e, aiutandosi con una schiumarola, man mano che i passatelli vengono a galla

versarli nella padella con i pisellini; allungare il fondo di cottura con un po’ di brodo di cottura per mantenere il piatto morbido. Servire i passatelli spolverando con qualche scaglietta sottile di formaggio Pecorino Fior di Noce.

Ingredienti per 2 persone1 spicchio d’aglio3 acciughe in olio al peperoncinoolio evodolceagro condimento delicatosucco di limonebottarga di muggineprezzemolo¼ dado vegetalesale blu di Persiapepe biancoformaggio Pecorino Fior di Noce

PASSATELLI ASCIUTTI AL CURRY CON VONGOLE E PISELLINI PRIMAVERA

Procedimento

2A tavola

WEB: SPIZZICHIANDBOCCONI.BLOGSPOT.IT

434343A tavola

Medioevo Ristorante PizzeriaMedioevo Ristorante PizzeriaLunedi 18 Maggio e Venerdì 22 Maggio

Serata a tema: gli Asparagi

Antipasti

Crema di Patate con crostone di pane,

asparagi e uovo in camicia

Primi piatti

Tagliolini agli Asparagi

Secondi piatti

Filetto di Maiale con Asparagi

Sorbetto

Dolce di Mele in gabbia

con crema di zabaione

Caffè

€ 25,00

Tutti i VenerdìCozze

Vongole alla BuzaraInsalata alla CatalanaDolce

Acqua - Vino - Caffè€ 35,00

Serata del Giovedì

nei mesi di Maggio, Giugno, Luglio

Pizza • Bibita

Caffè

€ 9,00

Tutti i Martedìcena tipica Spagnola

con:Prosciuto Crudo IbericoPaella alla Valenciana

Sangria - Crema CatalanaAcqua - Caffè

€ 22,00

Via Ca’ Diedo, 4 · Volto di Rosolina (Ro) · Tel. 0426 337405 - 345 9807161

Page 46: Delta magg2015 n54

1 Oroscopo

BILANCIADAL 2 3/09

AL 22/10EROS E SEX NON VI MANCH-

ERANNO, ANZI! MARTE VI RENDERÀ INTENSI, GRINTOSI, AFFAMATI DI SEN-SAZIONI E DI PROFONDITÀ. LANCIAT-EVI NELLA MISCHIA SPECIE SE SIETE SINGLE

SCORPIONEDAL 23/10

AL 22/11EMOZIONI, ROMANTI-

CISMO, TENEREZZA SPAZZER-ANNO VIA LE NUVOLE PORTATE NEL VOSTRO CIELO DA ONDATE DI GELOSIA. L’EROS SARÀ MOLTO CALDO E INTENSO

SAGITTARIODAL 23/11AL 21/12SIATE PRUDENTI. DUBBI E

INCERTEZZA POTREBBERO APPESANTIRE IL VOSTRO UMORE, EVITATE DI PRENDERE DECISIONI IM-

PORTANTI. PRENDETEVI IL TEMPO DI CAPIRE MEGLIO LA SITUAZIONE

CAPRICORNODAL 22/12AL 20/01NON TRASCURATE

I VOSTRI BISOGNI AF-FETTIVI, LE STELLE IN OPPOSIZIONE POTREBBERO CREARE DISTANZA E FREDDEZZA ATTORNO A VOI. CURATE DI PIÙ LA PASSIONALITÀ

ACQUARIODAL 21/01AL 19/02VIVRETE UN BEL PERIODO, VIVACE E RICCO DI SITU-

AZIONI INTRIGANTI. NO-VITÀ E CAMBIAMENTI VI FARANNO ASSAPORARE

LA GIOIA DI ESSERCI E DI AMARE. EROTISMO ALLE STELLE

PESCI DAL 20/02 AL 20/03VI ASPETTANO APERTE

DISCUSSIONI FRUTTO DI RANCORI E TENSIONI

TACIUTE. MOLTA LA VOGLIA DI CAMBIARE QUELLO CHE NON VI PIACE. LA DETERMIN-AZIONE VI AIUTERÀ A CENTRARE GLI OBI-ETTIVI AMOROSI

ARIETEDAL 21/03

AL 20/04DIETRO L’ANGOLO TENSIONI AFFETTIVE,

GELOSIA SOPRATTUTTO, E IL DESID-ERIO DI CONTROLLARE IL PARTNER, DI DOMINARE LA SITUAZIONE. E SE NON SIETE GELOSI, ATTENTI A NON FARVI INGABBIARE DA CHI LO È

TORO DAL 21/04

AL 20/05E’ TEMPO DI

REALIZZARE UN SOGNO O UN PROGETTO AFFETTIVO. AVRETE FINALMENTE LE IDEE CHIARE SU QUELLO CHE VOLETE OTTENERE. ARMATEVI DI CONCRETEZZA E REALI-SMO

GEMELLIDAL 21/05AL 21/06DUBBI E INCERTEZZE

POTREBBERO CREARE ILLUSIONI, DE-SIDERI SFUGGENTI E FARVI DUBITARE DI QUANTO AVETE RAGGIUNTO. NON TEMETE DI ESSERE VOI STESSI FINO IN FONDO E DI METTERVI IN GIOCO

CANCRODAL 22/06

AL 22/07NONOSTANTE L’IMPEGNO

E QUALCHE BATTICUORE DI TROPPO, MAGGIO SARÀ UN BUON PE-RIODO. SE CI SONO CONTRADDIZIONI IN AMORE LE VEDRAI CHIARAMENTE

LEONEDAL 23/07

AL 23/08SENTIRETE IL BISOGNO DI UN DIALOGO PIÙ PROFONDO E DI UNA VIVACITÀ MAGGIORE

CON LA PERSONA CON CUI STATE. TROPPE CONTRADDIZIONI, PENSATECI E CASOMAI TAGLIATE I RAMI SECCHI

VERGINEDAL 24/08AL 22/09VI ASPETTANO ALTI E BASSI: NON FOCALIZ-

ZATEVI SU CIÒ CHE NON FUNZIONERÀ, PERCHÉ INSIEME ALLE SITUAZIONI POCO PIACEVOLI AVRETE MOLTISSIMI MOTIVI PER ESSERE CON-TENTI

Oroscopo

VERGINEVERGINEDAL 24/08DAL 24/08AL 22/09AL 22/09

ZATEVI SU CIÒ CHE NON

LEONELEONEDAL 23/07DAL 23/07

AL 23/08AL 23/08SENTIRETE IL BISOGNO

VIVACITÀ MAGGIORE CON LA PERSONA CON CUI STATE.

DAL 22/06DAL 22/06AL 22/07AL 22/07

NONOSTANTE L’IMPEGNO E QUALCHE BATTICUORE DI

GEMELLIGEMELLI

TOROTORO DAL 21/04

REALIZZARE UN

ARIETEARIETEDAL 21/03DAL 21/03

AL 20/04AL 20/04

DAL 20/02 DAL 20/02

DISCUSSIONI FRUTTO DI

TACIUTE. MOLTA LA VOGLIA DI CAMBIARE

ACQUARIOACQUARIODAL 21/01DAL 21/01AL 19/02AL 19/02VIVRETE UN BEL PERIODO, VIVACE E RICCO DI SITU-

FARANNO ASSAPORARE

CAPRICORNOCAPRICORNO

NON TRASCURATE I VOSTRI BISOGNI AF-

SAGITTARIOSAGITTARIODAL 23/11DAL 23/11AL 21/12AL 21/12SIATE PRUDENTI. DUBBI E

INCERTEZZA POTREBBERO APPESANTIRE IL VOSTRO

PRENDERE DECISIONI IM-

AL 22/11AL 22/11EMOZIONI, ROMANTI-

CISMO, TENEREZZA SPAZZER-

AL AL 22/1022/10EROS E SEX NON VI MANCH-

L’ESTATE ALLE PORTE

REGALA NOVITÀ, INCERTEZZE

E QUALCHE PUNTA DI GELOSIA

44 Oroscopo4444 Oroscopo

Il Comune ha deciso di rinnovare, per al-tri tre anni, l’accordo con l’associazione Centro studi Cultura Ambiente di Noale

per occuparsi della Porta e della Torre dell’o-rologio. Poco più di un anno fa, il Comune aveva sottoscritto un accordo annuale con lo stesso gruppo presieduto da Federico Pigoz-zo per valorizzare questi due simboli storici del centro della città dei Tempesta. Così la giunta ha approvato un atto d’indirizzo per continuare il lavoro svolto. E ci sono degli accordi a cui dovrà attenersi da qui ,alla fi ne del contratto. Intanto predisporrà un progetto triennale di allestimento con tanto di spiegazione dei locali interni del comples-so architettonico della “Porta e della Torre dell’Orologio”, dove sarà illustrata l’im-portanza dell’edifi cio nella storia di Noale. Non solo, perché l’associazione Centro studi Cultura Ambiente dovrà provvedere, con ri-sorse proprie, alla copertura delle spese di allestimento, senza che ciò comporti alcun onere a carico del Comune per le pulizie, le coperture assicurative e l’energia elettrica. Inoltre dovrà organizzare la fruizione del complesso, garantendo le aperture minime di almeno dodici domeniche per anni tre, ov-vero 36 in totale, per un minimo di due ore, da marzo a ottobre, senza che questo com-porti alcun onere a carico del Comune. Le altre aperture nel fi ne settimana e nei giorni infrasettimanali dovranno essere decisi di volta in volta dall’associazione sulla base delle richieste dei visitatori, e degli effettivi fl ussi stagionali. Venti sarà il numero massi-mo di persone che, contemporaneamente,

potranno accedere alla struttura. Il Centro studi Cultura Ambiente dovrà prevedere delle iniziative collaterali per promuovere e valorizzare i due siti, anche su richiesta del Comune, purché siano compatibili con la specifi ca natura dei luoghi. Il governo locale ha chiesto al gruppo di Pigozzo, di valuta-re altre richieste di aperture straordinarie, anche durante la settimana, ad esempio per scolaresche o gruppi di turisti. Si dovrà quantifi care l’eventuale contributo richiesto, a titolo di compartecipazione per realizza-re il progetto per valorizzare il patrimonio, fi ssando in 2 mila euro annui la somma da ricavare a bilancio per erogare un contributo straordinario per l’attività svolta. Infi ne l’as-sociazione Centro studi Cultura Ambiente dovrà migliorare gli attuali cartelloni anche per segnalare il suo ruolo di soggetto part-ner. Il Comune, ad esempio, suggerisce di metterne uno sulla porta di accesso con l’in-

di Alessandro Ragazzo

Saranno garantite le aperture minime della struttura per almeno 36 domeniche in 3 anni

Turismo Rinnovato l’accordo con l’associazione Centro studi Cultura Ambiente

Torre dell’Orologio, gioiello da valorizzare

dicazione dei riferimenti dell’associazione, come gli orari di apertura, i recapiti di posta elettronica e telefonici. Non solo, perché si dovranno rafforzare gli avvisi dell’antinfortu-nistica e segnalare le eventuali insidie come i gradini, il divieto di accesso alle merlature e così via. L’obiettivo, infatti, è garantire una maggior sicurezza dei visitatori e, al tempo stesso, quello dei soci dell’associazione.

Potranno accedere alla Torre venti persone alla volta

Il Comune di Noale vuole vederci chiaro sul risparmio energetico, non solo per capire quanta energia con-

suma nei suoi edifi ci, ma anche per dare l’opportunità ai cittadini di capire e vedere con mano i dati che emergono. E’ nata, infatti, una collaborazione con l’”Associazione nazionale censimento effi cienza energetica” (Ancee) e a breve inizieranno i giri degli incaricati, muniti di tesserino, foto e codice di riconoscimento, per chiedere alle fami-glie noalesi se vogliono capire quanto consumano e quantifi care le emissioni nell’aria di anidride carbonica. Arriverà a casa loro anche una lettera informativa, ma non è escluso che la giunta locale voglia fare un incontro pubblico per spiegare l’iniziativa. “Gli incaricati An-cee – spiega l’assessore all’Ambiente Alessandra Dini – rilasceranno una re-lazione energetica, mentre noi avremo i dati del controllo dello stato di salute e del consumo energetico degli edifi ci del territorio. Potremmo anche avere delle indicazioni sulle strade da intraprendere per migliorare il risparmio energetico”. Inoltre questa iniziativa potrebbe far na-scere un’opportunità pure per i giovani studenti o senza lavoro. Il monitoraggio sarà gratuito per tutti.

AmbienteSCATTA IL CENSIMENTO ENERGETICO

A.R.

10 Noale1010 Noale

Entra nel Team!Se hai voglia di crescere professionalmente, con un lavoro stimolante, diventa Consulente in pubblicità

una professione indipendente, anche part time, un nuovo lavoro con ottime possibilità di guadagno.

Offriamo rimborso spese e alte provvigioni, formazione e training, un gruppo di lavoro serio, motivante e mezzi accreditati e di sicuro ritorno.

Per informazioni 049 8704884

invia il tuo curriculum a: [email protected]

Un’offerta pubblicitaria unica nel Nord-EstI nostri mezzi di comunicazione, insieme o singolarmente, permettono di scegliere i destinatari da

raggiungere, di mirare le campagne pubblicitarie ad un target ben definito e di differenziare il messaggio.

La Piazza, Coupon del Risparmio, Looklive: impossibile passare inosservati!

L’informazione localea casa tua

Cogli le migliori offerte della tua zona!

Il magazinedei grandi eventi

COUPONCOUPONdel risparmio

Via Lisbona, 10 Padova - tel. 049 8704884 fax 049 6988054 - www.givemotions.it

Page 47: Delta magg2015 n54

www.stilbimbi.it

GUESS

E.L.S.Y.

ABBIGLIAMENTO3-18 ANNI

Vasto assor t imento Casual ,Cer imonie, Cres ime e Comunion i

®

www.stilbimbi.it

A T T E S A®

M A T E R N I T Y

SHOESHINE

Stil Bimbi

di Fabbris M. Stella

su abiti da cerimonia, vestiti, felpe,jeans e completi mare

Via Roma 35 e 20 - PORTO VIRO Loc. Donada (RO) Tel. e Fax 0426 320373 Seguci su Facebook

PROMOZIONI-20% & -50%

Page 48: Delta magg2015 n54

ELEZIONI REGIONALI DEL VENETO | 31 MAGGIO 2015

Flavio Tosi Presidente!Co

mm

. Res

p.: C

omita

to E

letto

rale

Tosi

Pres

iden

te!

Flavio Tosi FlavioTosiTW tosipresidente.it

SIAMOABITUATI A FARE.

Abolizione del Ticket SanitarioDimezzamento del Bollo Auto

“Zone franche”a tassazionezero per le imprese

MESSAGGIO POLITICO ELETTORALE A PAGAMENTO