dell’Offerta Formativa - Istituto Comprensivo Piazza ... · Piazza Leonardo da Vinci, 2 – 20133...
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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE PIAZZA LEONARDO DA VINCI
Piazza Leonardo da Vinci, 2 – 20133 Milano Tel 02 884.44622 – Fax 02 884.44619 C.F. 97667130153 – C.M. MIIC8FT00E
e-mail: [email protected] – [email protected]
Piano Triennale
dell’Offerta Formativa
2016/17 – 2017/18 – 2018/19
Scuola Primaria “LEONARDO DA VINCI”
Piazza L. da Vinci 2 20133 Milano C.M. MIEE8FT01L Tel 0288444622
Scuola Secondaria di 1° Grado “G.B. TIEPOLO”
Piazza G. I. Ascoli 2 20129 Milano C.M. MIMM8FTO1G Tel. 0288444633
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Il Piano dell’Offerta Formativa è il documento fondamentale costitutivo dell’identità
culturale e progettuale delle Istituzioni Scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare,
extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della
loro autonomia.
Il POF ha la funzione di attivare all’interno della scuola una condivisione di significati che
garantisca coesione e unitarietà di azione; rende informata l’utenza del servizio che la
scuola intende erogare e impegna la scuola al rispetto degli impegni assunti; ha una
funzione di miglioramento della qualità e si caratterizza nello sforzo di continua
riprogettazione in base agli esiti.
Il Piano ha uno sviluppo triennale, come previsto dalla normativa (legge 107/ 2015), ma
può essere rivisto annualmente per garantire maggiore incisività alle azioni della scuola,
per rispondere a mutate esigenze formative o nuove proposte, per adeguarsi alle
assegnazioni ministeriali, sia finanziarie, sia di personale.
Il presente Piano dell’Offerta Formativa Triennale (PTOF) è elaborato dal Collegio docenti
sulla base degli indirizzi dati dal Dirigente scolastico e deliberato dal Consiglio di Istituto; il
documento è pubblicato sul sito web dell’Istituto e nella sezione Scuola in Chiaro del
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
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SOMMARIO
1. Contesto e spazi scolastici 4
2. Finalità generali e progetto educativo della scuola 6
3. Tempo scuola e offerta formativa 10
4. Processi di autovalutazione, Piano di Miglioramento e iniziative di formazione del personale docente
14
5. Attività progettuali e iniziative di potenziamento dell’offerta formativa 15
Area dell’inclusione e dell’integrazione 17
Area continuità e orientamento 25
Area delle comunicazioni e delle tecnologie 29
Area potenziamento dell’offerta formativa 34
6. Fabbisogno di personale e organizzazione dell’istituto 59
Risorse umane interne all’Istituto 59
Funzioni e incarichi 60
Organigramma d’Istituto 67
Risorse umane ed enti esterni all’Istituto 71
7. Scuola e famiglia 73
8. La valutazione (anno scolastico 2016/17) 76
Criteri e descrittori per la misurazione del processo di apprendimento 79
Aspetti specifici della valutazione nella scuola primaria 89
Criteri per la valutazione del comportamento nella scuola primaria 89
Criteri per la valutazione del comportamento nella scuola secondaria 91
Non ammissione alla classe successiva nella scuola primaria 93
Ammissione alle classi successive della scuola secondaria e all’Esame di Stato conclusivo del primo ciclo d’istruzione
95
Criteri per la conduzione dell’Esame di Stato 100
Criteri per lo svolgimento degli Esami di stato degli alunni con bisogni educativi speciali (BES)
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ELENCO ALLEGATI
Allegato 1: RAV 2017
Allegato 2: PDM 2017-18
Allegato 3: Atto d’indirizzo
Allegato 4: Piano annuale dell’inclusività 2016-17
Allegato 5: Patto educativo di corresponsabilità
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1. CONTESTO E SPAZI SCOLASTICI
L’Istituto Comprensivo Statale Piazza Leonardo da Vinci è localizzato nella zona 3 di
Milano.
L’Istituto è costituito da due plessi: la Scuola Primaria “Leonardo da Vinci”, situata in
Piazza Leonardo da Vinci 2 e la Scuola Secondaria di primo grado “G.B. Tiepolo”
situata in Piazza G.I. Ascoli 2.
L’Istituto è ben integrato nel tessuto sociale del territorio al quale appartiene ed è un punto
stabile di riferimento per un’utenza da sempre molto attenta e giustamente esigente nei
confronti delle problematiche e dei progetti educativi finalizzati al successo formativo e
scolastico dei propri figli.
L’Istituto si trova in una zona ampiamente servita dai mezzi pubblici; è quindi facile da
raggiungere e permette di partecipare agevolmente alle proposte culturali della città.
Gli alunni provengono da un ampio bacino di utenza; quelli frequentanti la scuola primaria
“Leonardo da Vinci” sono distribuiti su 35 classi e quelli frequentanti la scuola secondaria
di primo grado “G.B. Tiepolo” sono distribuiti su 30 classi.
SCUOLA PRIMARIA STATALE LEONARDO DA VINCI
L’edificio della Scuola Primaria “Leonardo da Vinci” è stato costruito negli anni ’30 ed è
dotato di numerosi spazi funzionali alle
attività che vi si svolgono. Fu concepito
con criteri di avanguardia per l’epoca: la
scuola ha, infatti, una struttura a “ferro di
cavallo”, orientata est-ovest, che consente
a tutte le aule di essere adeguatamente
illuminate dalla luce naturale. Il lato nord si
affaccia sulla bella piazza Leonardo da
Vinci nella quale gli alunni giocano
all’uscita da scuola e che offre un
importante momento di aggregazione al di
fuori delle attività scolastiche.
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L’edificio dispone dei seguenti spazi scolastici:
Aule – classe (di cui 14 dotate di Lavagna Interattiva Multimediale)
Aule - laboratorio (pittura, manipolazione, scienze/LIM, informatica/LIM, audiovisivi)
Aula polifunzionale
Spazio teatro
Spazio psicomotricità
Spazio prescuola e giochi serali
Biblioteca alunni
Spazio museo
Refettori
Palestre
Piscina
Cortile per giochi all’aperto
Uffici centralizzati con servizi informatici in rete
SCUOLA SECONDARIA STATALE DI PRIMO GRADO G. B. TIEPOLO
L’edificio della Scuola Secondaria di primo
grado “G.B. Tiepolo” è stato progettato
negli anni ’30 da Renzo Gerla e sorge su
un’area compresa fra le attuali via Tiepolo,
piazza Ascoli, viale Abruzzi e via Gaio ed è
posto su un terreno con una particolare
configurazione di forma pentagonale.
Le aule occupano il terzo piano e parte del
piano terra e del secondo piano dello
stabile; sono tutte dotate di una lavagna
interattiva multimediale (LIM).
L’edificio dispone dei seguenti spazi
scolastici:
Aule - classe
Laboratorio informatica
Spazio studio individuale
Palestra
Cortile per giochi all’aperto
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2. FINALITÀ GENERALI E PROGETTO EDUCATIVO DELLA SCUOLA
Nella consapevolezza di una realtà in continua evoluzione, che richiede capacità di
apertura e di adattamento ai nuovi modelli e che implica ricerca di valori di riferimento, i
docenti del nostro Istituto si sentono impegnati in un progetto di educazione permanente e
di relazione educativa che li coinvolga, insieme con gli alunni, in un processo di crescita
continua.
La scuola, primaria e secondaria di primo grado, ha come finalità essenziali la crescita
personale, sociale e culturale di ciascun alunno, attraverso l’acquisizione delle
conoscenze e delle abilità fondamentali per sviluppare le competenze culturali di base,
nella prospettiva di orientare i ragazzi verso gli studi successivi.
In quanto comunità educante, la scuola accompagna l’individuo nella costruzione di un
proprio progetto di vita all’interno di un contesto relazionale intessuto di linguaggi simbolici,
affettivi ed emotivi. A scuola ogni bambino, accolto come portatore di conoscenze,
esigenze e caratteristiche personali, incontra la “memoria” della tradizione culturale in cui
vive e acquisisce valori e competenze che lo renderanno cittadino del mondo.
La proposta formativa dell’Istituto Comprensivo Piazza Leonardo da Vinci pone al centro
della propria azione l’alunno e si articola secondo le seguenti linee guida:
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IDENTITÀ E SICUREZZA AFFETTIVA
Oggi i bambini e i ragazzi sono sottoposti a stimoli che devono essere decodificati e gestiti
per dare senso alla varietà delle loro esperienze; hanno bisogno, quindi, di essere guidati
a scoprire se stessi nel groviglio di cambiamenti e sentimenti che caratterizzano il loro
percorso di crescita.
Per affermare il proprio “io” in modo consapevole senza seguire in modo acritico modelli
esterni o dettati dal gruppo è fondamentale:
consolidare l’autostima e favorire lo sviluppo del pensiero critico, promuovendo la
crescita equilibrata della persona e delle capacità progettuali e creative
stimolare consapevolezza e gestione positiva di emozioni e sentimenti, favorendo la
conoscenza di sé, delle proprie potenzialità e dei propri limiti
favorire l’orientamento e valorizzare le caratteristiche e le peculiarità di ciascuno, per
proseguire gli studi realizzando il successo formativo
accompagnare a operare scelte personali e ad assumersi delle responsabilità
RELAZIONI: IL GRUPPO E LA SOCIETÀ
La scuola è luogo dei diritti di ognuno e delle regole condivise; è quindi necessario
dedicare cura alla formazione della classe come gruppo, alla promozione dei legami
cooperativi fra i suoi componenti, alla gestione degli inevitabili conflitti indotti dalla
socializzazione.
La scuola si deve costruire come luogo accogliente, coinvolgendo in questo compito gli
studenti stessi e per farlo occorre:
sviluppare abilità sociali e comportamenti fondati sul rispetto delle regole e delle
persone
sviluppare valori di solidarietà, di pace, responsabilità, rispetto dell’ambiente e delle
diversità
promuovere il senso della legalità, il rispetto di regole condivise e la consapevolezza
di essere soggetti a doveri e portatori di diritti
favorire l’acquisizione di strumenti di giudizio per valutare se stessi, le proprie azioni, i
fatti e i comportamenti individuali, umani e sociali
sviluppare relazioni positive e collaborative all’interno del gruppo classe e tra i diversi
soggetti che operano nella scuola
DIVERSITÀ COME RICCHEZZA
Dare valore alla diversità come bene da tutelare e coltivare e non come elemento da
tollerare; per questo è fondamentale guidare i ragazzi a:
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costruire una visione positiva della diversità superando disuguaglianze legate
all’identità di genere, a divari linguistici e culturali o a situazioni di svantaggio fisico,
intellettivo, economico o sociale
accogliere, integrare e includere come processo e progetto di adattamento reciproco
considerare la diversità dell’espressione altrui (comunicazione verbale, grafica e
gestuale) come opportunità di arricchimento personale e per il gruppo
I LINGUAGGI
Il “fare scuola” oggi significa mettere in relazione la complessità di modi nuovi di
apprendimento con un’opera quotidiana di guida, attenta al metodo e alle diverse fonti di
informazione e sapere.
Gli alunni sono incoraggiati e sostenuti nel percorso al fine di:
padroneggiare la lingua italiana per comprendere testi ed esprimere le proprie idee
essere in grado di esprimersi a livello elementare in inglese e in un’altra lingua
europea, nell’incontro con persone di diversa nazionalità
utilizzare la lingua inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della
comunicazione
avere buone competenze digitali e utilizzare con consapevolezza le tecnologie di
comunicazione
possedere conoscenze matematiche e scientifico/tecnologiche per saper analizzare
dati e fatti della realtà
saper affrontare problemi sulla base di elementi certi e nella consapevolezza che le
questioni complesse non si prestano a soluzioni univoche
realizzarsi in campi espressivi, artistici e motori in base alle proprie potenzialità
IMPARARE AD APPRENDERE
La scuola è chiamata a realizzare percorsi formativi sempre più rispondenti alle
inclinazioni personali degli studenti, nella prospettiva di valorizzare gli aspetti peculiari
della personalità di ognuno; in tal modo fornisce le chiavi per essere motivati ad
apprendere e acquisire un metodo di lavoro. I docenti si impegnano a:
curare e consolidare le competenze e i saperi di base irrinunciabili
privilegiare contenuti e informazioni vicini agli interessi dei ragazzi
sviluppare le capacità logiche, critiche e operative
favorire l’acquisizione delle capacità di osservazione, analisi, confronto, sintesi e
rielaborazione
potenziare le capacità intuitive
educare nei bambini e nei ragazzi l’atteggiamento di ascolto
sviluppare e consolidare le capacità di attenzione
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favorire l’acquisizione di un metodo di studio efficace e adeguato all’età
potenziare la capacità di memorizzazione e di recupero dei contenuti appresi
accrescere la capacità di muoversi e operare nella realtà rispettando vincoli e tempi
STRATEGIE METODOLOGICHE
I docenti dell’Istituto comprensivo Piazza Leonardo da Vinci, pur nel rispetto della libertà
individuale d’insegnamento, riconoscono come rilevanti per un’azione didattica efficace le
seguenti linee metodologiche.
costruire un ambiente accogliente e sereno in cui acquista grande importanza la
dimensione emotiva dell’apprendimento/insegnamento e la costruzione di una
relazione positiva tra alunno e insegnante
suscitare la motivazione all’apprendere, costruendo contesti significativi per
l’apprendimento e stimolando la curiosità
favorire un apprendimento consapevole e basato su reti concettuali
valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni, aiutandoli a problematizzare e
sistematizzare ciò che già sanno, per ancorarvi nuovi contenuti e abilità
considerare la diffusione delle tecnologie di informazione e di comunicazione come
opportunità per un insegnamento più efficace e coinvolgente
favorire un approccio interdisciplinare agli oggetti di conoscenza
sollecitare gli alunni a problematizzare, ponendosi domande, mettendo in discussione
le conoscenze già elaborate, ricercando soluzioni originali
realizzare attività didattiche in forma di laboratorio, per favorire l’operatività e allo
stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa
creare situazioni di apprendimento collaborativo in cui gli alunni possano sperimentare
la discussione e la condivisione delle idee tra pari e apprendere attraverso
l’interazione e l’osservazione
valorizzare la funzione formativa dell’errore, considerandolo come una fase necessaria
del processo di apprendimento.
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3. TEMPO SCUOLA E OFFERTA FORMATIVA
L'organizzazione oraria delle scuole dell'Istituto è vincolata alle disposizioni ministeriali e
all'organico assegnato annualmente, ma gode di autonomia progettuale.
Pertanto l'offerta formativa, nella sua scansione oraria come nella progettualità didattica, è
suscettibile di modifiche.
Le discipline d’insegnamento nella scuola primaria e nella scuola secondaria di primo
grado sono elencate nelle “Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e
del primo ciclo d’istruzione”.
SCUOLA PRIMARIA
La scuola primaria Leonardo da Vinci si caratterizza per la presenza di classi a tempo
breve e a tempo lungo. Tutte le classi svolgono attività didattica articolata su 5 giorni
settimanali, dal lunedì al venerdì.
Le classi a tempo breve sono 10 (2 per ogni anno di scuola) e sono organizzate secondo
il seguente orario:
8:25 ingresso alunni, inizio dell’attività didattica alle ore 8:30
Le classi a tempo lungo sono 25 (5 per ogni anno di scuola) e sono organizzate secondo
il seguente orario:
8:25 ingresso alunni, inizio dell’attività didattica alle ore 8:30
LUNEDÌ MARTEDÌ MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ
8:30-12:30 attività didattiche
8:30-12:30 attività didattiche
8:30-12:30 attività didattiche
8:30-12:30 attività didattiche
8:30-12:30 attività didattiche
12:30-14:30 mensa e attività
ricreative
12:30-14:30 mensa e attività
ricreative
12:30-14:30 mensa e attività
ricreative
12:30-14:30 mensa e attività
ricreative
12:30-14:30 mensa e attività
ricreative
14:30-16:30 attività didattiche
14:30-16:30 attività didattiche
14:30-16:30 attività didattiche
14:30-16:30 attività didattiche
14:30-16:30 attività didattiche
Tutte le mattine, alle ore 10:30, è previsto uno spazio per un breve intervallo e la merenda.
LUNEDÌ MARTEDÌ MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ
8:30 – 13:00
Attività didattica
8:30 – 13:30
Attività didattica
13:30 – 14:30
Mensa e intervallo
14:30 – 16:30
Attività didattica
8:30 – 13:00
Attività didattica
8:30 – 13:30
Attività didattica
13:30 – 14:30
Mensa e intervallo
14:30 – 16:30
Attività didattica
8:30 – 12:30
Attività didattica
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Per tutti gli alunni, su richiesta delle famiglie, è disponibile il servizio di prescuola
(7:30/8:25) e di giochi serali (16:30/18:00). Il servizio è a pagamento e le tariffe sono
deliberate dall’Amministrazione Comunale in base a fasce di reddito.
La gestione delle attività è affidata alla cooperativa “Pianeta Azzurro”.
AMBITI DISCIPLINARI NELLA SCUOLA PRIMARIA
La suddivisione delle discipline fra gli insegnanti di classe viene definita sulla base di una
distribuzione paritaria in termini di ore e tenendo conto di particolari affinità tra alcune
materie, al fine di favorire l’impostazione interdisciplinare delle attività didattiche.
L’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione e di Tecnologia è ritenuto trasversale alle
discipline e quindi è affidato a tutti i docenti contitolari.
In ogni classe opera un team di insegnanti che insieme programma, valuta i risultati e
adegua costantemente i propri interventi.
Nella seguente tabella vengono indicate le ore assegnate a ciascuna disciplina sulla base
di un conteggio effettuato considerando un anno scolastico costituito da 33 settimane.
I
Tempo breve
I Tempo lungo
II Tempo breve
II Tempo lungo
III Tempo breve
III Tempo lungo
IV Tempo breve
IV Tempo lungo
V Tempo breve
V Tempo lungo
Italiano 297 297 264 264 231 231 215 231 215 231
Inglese 33 33 66 66 99 99 99 99 99 99
Storia 33 66 33 66 66 66 66 66 66 66
Geografia 33 33 33 66 33 66 66 66 66 66
Matematica 231 231 231 231 231 231 215 231 215 231
Scienze 33 66 66 66 66 66 66 66 66 66
Musica 33 33 33 33 33 33 33 33 33 33
Arte e immagine
66 99 66 66 33 66 33 66 33 66
Educazione fisica
66 66 33 66 33 66 33 66 33 66
Religione cattolica/attività alternativa
66 66 66 66 66 66 66 66 66 66
Totale ore di attività didattica
891 990 891 990 891 990 891 990 891 990
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SCANSIONE ORARIA DELLE LEZIONI
1^ ora 8:00 – 9:00
2^ ora 9:00 – 9:48
Intervallo 9:48 – 9:58
3^ ora 9:58– 10:56
4^ ora 10:56 – 11:44
Intervallo 11:44 – 11:54
5^ ora 11:54 – 12:52
6^ ora 12:52 – 13:50
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
La Scuola Secondaria di primo grado “G.B. Tiepolo” si caratterizza per la presenza di 30
classi (10 per ogni anno di scuola) a tempo normale e l’attività didattica è articolata su 5
giorni settimanali, dal lunedì al venerdì.
Le lezioni sono organizzate secondo il seguente orario
SCANSIONE ORARIA DELLE LEZIONI
1 8:00 - 9:00
2 9:00 – 9:48
Intervallo 9:48 – 9:58
3 9:58 – 10:56
4 10:56 – 11:44
Intervallo 11:44 – 11:54
5 11:54 – 12:52
6 12:52 – 13:50
AMBITI DISCIPLINARI NELLA SCUOLA SECONDARIA
L’orario annuale obbligatorio delle lezioni nella scuola secondaria di primo grado è di
complessive 990 ore; l’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione è inserito nell’area
disciplinare storico - geografica.
Nella seguente tabella vengono indicate le ore assegnate a ciascuna disciplina sulla base
di un conteggio effettuato considerando un anno scolastico costituito da 33 settimane.
Insegnamenti Settimanale Annuale
Italiano 6 198
Storia 2 66
Geografia 2 66
Matematica e Scienze 6 198
Tecnologia 2 66
Inglese 3 99
Seconda lingua comunitaria (a scelta tra Francese-Spagnolo-Tedesco)
2 66
Arte e Immagine 2 66
Scienze Motorie 2 66
Musica 2 66
Religione cattolica/Attività alternativa 1 33
Totale 990
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Nell’anno scolastico 2017/18 sono stati attivati 4 corsi con lingua francese, 3 corsi con
lingua spagnola e 3 con lingua tedesca.
I docenti, a completamento del proprio orario lavorativo, svolgono con gli alunni alcune tra
le seguenti attività, a volte in orario extrascolastico:
giornata sportiva al Campo Giuriati
viaggi d’istruzione di uno o più giorni
compresenze
corsi di potenziamento
uscite didattiche: conferenze, spettacoli teatrali, visite a mostre e musei
partecipazione all'open day
Stratiepolo: festa della scuola
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4. PROCESSI DI AUTOVALUTAZIONE, PIANO DI MIGLIORAMENTO, INIZIATIVE DI FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE
Il nostro Istituto attraverso un continuo processo di valutazione “interno”, configurabile
come momento di autovalutazione, persegue gli obiettivi di verificare l’efficacia delle
iniziative rispetto agli obiettivi del PTOF e di prevedere interventi di miglioramento
dell’offerta formativa e dei processi organizzativi.
Le istituzioni scolastiche sono chiamate a promuovere l’attività di analisi e di valutazione
interna, partendo da una serie di indicatori e di dati comparati forniti dal MIUR. Tale
analisi si concretizza nel Rapporto di Autovalutazione (RAV - allegato 1), che tutte le
scuole definiscono adottando una struttura comune di riferimento attraverso un format
on line presente nel portale del Sistema Nazionale di Valutazione.
I RAV di ogni scuola sono pubblicati nell’apposita sezione del portale Scuola in Chiaro
dedicata alla valutazione.
Le caratteristiche evidenziate nel Rapporto di Autovalutazione forniscono una
rappresentazione della scuola attraverso un’analisi del suo funzionamento e
costituiscono inoltre la base per individuare le priorità di sviluppo attraverso le quali ogni
scuola orienta il proprio percorso di miglioramento.
Per il raggiungimento dei traguardi connessi alle priorità indicate nel RAV, le scuole
sono tenute a definire un Piano di Miglioramento (PdM - allegato 2).
Dall’interpretazione delle esigenze dell’Istituto evidenziate dal RAV e dal PDM, e
dall’analisi dei bisogni formativi degli insegnanti, scaturiscono le iniziative di
formazione anch’esse contenute nel PdM (allegato 2).
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5. ATTIVITÀ PROGETTUALI E INIZIATIVE DI POTENZIAMENTO
DELL’OFFERTA FORMATIVA
La programmazione curricolare è integrata dalle proposte formative che la scuola ha
progettato e costantemente rielaborato nel corso degli anni e che nascono dall’intenzione
di fruire al meglio delle risorse messe a disposizione dall'autonomia scolastica e dal
territorio.
Tra gli obiettivi indicati dalla legge 107/2015 al comma 7, la scuola, considerato l’Atto
d’Indirizzo del Dirigente Scolastico (allegato 3) e gli obiettivi indicati nel Piano di
Miglioramento, ha individuato le seguenti priorità:
a. prevenzione e contrasto della dispersione scolastica e di ogni forma di
discriminazione; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio
degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e
personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed
educativi del territorio
b. potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio
c. valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare
riferimento all'italiano nonchè alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione
europea
d. potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali e nell'arte
e. sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al
pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei
media
f. potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno
stile di vita sano
g. potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche
h. sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica
attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle
differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno e l'assunzione di responsabilità
nonchè della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei
diritti e dei doveri; prevenzione del bullismo, anche informatico
i. sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della
legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e
delle attività culturali
j. definizione di un sistema di orientamento
RISORSE FINANZIARIE E MODALITÀ ORGANIZZATIVE PER L’ATTUAZIONE DEI
PROGETTI
Vi sono interventi resi possibili dalle risorse interne della scuola e/o da risorse esterne
istituzionali e altri che prevedono il contributo economico delle famiglie.
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Un primo contributo, la cui entità è determinata a settembre con delibera del Consiglio
d’Istituto, è versato, tramite i rappresentanti di classe, alla scuola, che lo utilizza per la
polizza assicurativa, per l’acquisto dei libretti delle giustificazioni e delle comunicazioni, per
l’innovazione tecnologica della didattica e per parte delle iniziative di ampliamento
dell’offerta formativa. Dell’utilizzo di tale contributo, viene data dettagliata rendicontazione
alla fine di ogni anno scolastico.
Un secondo contributo, il cui importo è fisso nella scuola primaria e variabile nella scuola
secondaria va a costituire la “cassa scolastica” delle singole classi, gestita dai genitori
rappresentanti in accordo con i docenti.
Ogni progetto è dinamico nelle modalità di sviluppo e di realizzazione e adattabile alle
necessità emergenti di anno in anno.
Lo strumento previsto per verificare e valutare la qualità dei progetti proposti è il
monitoraggio periodico delle attività.
Tutte le attività di supporto, integrazione e potenziamento dell’offerta formativa, sono state
articolate, dal punto di vista organizzativo, nelle aree di seguito elencate
AREA DELL’INCLUSIONE E DELL’INTEGRAZIONE
AREA CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO
AREA DELLA COMUNICAZIONE E DELLE TECNOLOGIE
AREA POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Di seguito vengono elencati e descritti i progetti afferenti a ciascuna area.
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1. AREA DELL’INCLUSIONE E DELL’INTEGRAZIONE
a. prevenzione e contrasto della dispersione scolastica e di ogni forma di
discriminazione
potenziamento dell'inclusione
ACCOGLIENZA E INCLUSIONE
Ogni alunno è portatore di una propria identità e cultura, di esperienze affettive, emotive e
cognitive. Nel contesto scolastico egli entra in contatto con coetanei e adulti,
sperimentando diversità di genere, di carattere, di stili di vita, mettendo a confronto le
proprie potenzialità e le proprie difficoltà con quelle altrui. Nella concretezza e nella prassi
ordinaria la scuola è chiamata quindi a rispondere, a più livelli, all’esigenza di essere una
scuola “inclusiva”, accogliente e rispettosa nei confronti della presenza di situazioni di
disagio, differenze culturali e linguistiche, difficoltà di apprendimento, disabilità.
A questa idea di didattica pienamente inclusiva lavorano tutti i docenti, riconoscendo e
accogliendo sia le differenze più problematiche (Bisogni Educativi Speciali), sia quelle
derivanti da diverse e individuali modalità di pensiero o di apprendimento, valorizzandole
e, se necessario, intervenendo per garantire a ciascuno di sviluppare le proprie capacità.
Al fine di tradurre in pratiche inclusive i principi espressi dalla normativa di riferimento C.M.
n.8 06/03/2013 si costituisce il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI), che vuole
essere il punto d’incontro di tutti coloro che nella scuola si occupano a vario titolo degli
alunni con Bisogni Educativi Speciali.
Il “… Gruppo di Lavoro per l’Inclusione … svolge le seguenti funzioni:
rilevazione dei BES presenti nella scuola; raccolta e documentazione degli
interventi didattico educativi posti in essere …;
focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle
strategie/metodologie di gestione delle classi;
rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola;
raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH …;
elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli
alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico …; (C.M. n.8
06/03/2013, pp. 4-5)
costituisce l’interfaccia della rete dei CTI e dei servizi sociali e sanitari territoriali per
l’implementazione delle azioni di formazione, tutoraggio, progetti di prevenzione e
monitoraggio.
I BES SECONDO LA NORMATIVA
All’interno della normativa scolastica è stato introdotto il concetto di alunni con bisogni
educativi speciali e non più solo con disabilità.
I cambiamenti nella popolazione scolastica, il manifestarsi e l’evolversi di nuove situazioni
di difficoltà, hanno imposto alla scuola di estendere il suo campo d’intervento e di
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responsabilità a tutti gli alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per
ragioni molteplici.
Il concetto di Bisogni Educativi Speciali (BES) si basa su una visione globale della persona
che si accompagna a quella del modello ICF della classificazione internazionale del
funzionamento, disabilità e salute (International Classification of Functioning, disability and
health) fondata sul profilo di funzionamento e sull'analisi del contesto come definito
dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS, 2001).
La nostra scuola in ottemperanza della Direttiva MIUR , 27 Dicembre 2012, “Strumenti di
Intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per
l'inclusione scolastica” e della successiva Circolare Ministeriale n°8 del 6 Marzo 2013
“Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione
territoriale per l'inclusione scolastica. Indicazioni operative”, predispone un piano di
interventi volti a garantire il successo formativo di tutti e di ciascuno.
Il nostro Istituto si impegna al fine di favorire:
la promozione dello sviluppo delle potenzialità di ogni studente
la prevenzione e la gestione delle diverse situazioni di disagio e delle difficoltà
scolastiche
Le recenti normative sui Bisogni Educativi Speciali estendono a tutti gli studenti in difficoltà
la possibilità/diritto di personalizzare l’apprendimento, completando il quadro
dell’inclusione scolastica.
“ … ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni
Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi
psicologici, sociali rispetto ai quali è necessario che la scuola offre un'adeguata e
personalizzata risposta” (Premessa della Direttiva BES 27.12.2012)
La Direttiva ben chiarisce come la presa in carico dei BES debba essere al centro
dell’attenzione e dello sforzo congiunto della scuola e della famiglia.
(C.M. n° 8 del 6 marzo 2013)
L'aspetto di novità è l'approccio riferito all'uso dell'espressione “bisogni”, suddiviso in tre
macro aree:
1. della disabilità - situazioni certificate in base alla normativa specifica (L. 104/92)
2. dei disturbi evolutivi specifici – Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA – L.
170/2010), situazioni di difficoltà diagnosticate ma non certificate (che non danno
diritto alla certificazione di disabilità o di DSA, rif.104/1992 e 170/2010) o quelle al
limite della patologia
3. dello svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale – situazioni, anche
temporanee, non evidenziate e non tutelate da certificazioni o diagnosi
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INTEGRAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI E ATTIVITÀ DI SOSTEGNO
In coerenza con l’art. 14 della Legge 104/92 e con le Linee guida per l’integrazione
scolastica degli alunni con disabilità, diffuse dal M.I.U.R. con nota del 4 agosto 2009,
l’Istituto mette in atto varie misure di accompagnamento per favorire l’integrazione degli
alunni diversamente abili e un clima di accoglienza e di collaborazione.
Ogni anno, per ciascun alunno diversamente abile, viene redatto un Piano Educativo
Individualizzato (PEI) da parte di un’equipe che comprende insegnante di sostegno,
insegnanti di classe e un operatore sanitario dell’UONPIA o specialisti di riferimento, in
collaborazione con la famiglia; l’elaborazione del PEI mira a consentire a ciascun alunno
diversamente abile di conseguire obiettivi di autonomia personale e di socialità, di
acquisire competenze e abilità (motorie, percettive, cognitive, comunicative ed espressive)
e di impadronirsi di strumenti operativi basilari.
Con l’intento di creare una rete di supporto volta alla loro inclusione, il nostro Istituto
collabora e si confronta con i diversi enti presenti sul territorio (CTI, ASL, UONPIA,
cooperative e comunità); inoltre, la nostra scuola secondaria viene supportata dal CTRH
(Centro Territoriale Risorse per l’Handicap delle zone 2 e 3). Per mezzo di attività di
consulenza e formazione in rete per docenti e genitori, il CTRH accompagna alunni e
famiglie lungo un percorso finalizzato alla valorizzazione della persona con disabilità e alla
realizzazione del suo progetto di vita.
ALUNNI CON DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI
Il nostro Istituto risponde in modo accurato anche alle esigenze degli alunni con altri
Bisogni Educativi Speciali certificati, per i quali vengono attivati percorsi individualizzati e
personalizzati (Piano Didattico Personalizzato) che partendo dal riconoscimento delle
potenzialità di ciascuno mira a sostenere e favorire l’apprendimento e l’integrazione del
singolo.
Vengono quindi collegialmente definite tutte le misure compensative e dispensative, le
azioni d’intervento e le prassi condivise che permetteranno agli alunni di affrontare
serenamente e proficuamente il percorso scolastico, tutto ciò sempre in condivisione con
la famiglia la cui collaborazione è la base di ogni intervento ed il confronto con gli
specialisti che seguono l’alunno nel suo personale percorso di crescita.
ALUNNI IN SITUAZIONI DI SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO, LINGUISTICO E
CULTURALE
La categoria BES comprende anche tutti quegli alunni che hanno bisogno di una
particolare attenzione nel loro percorso scolastico, ma che non hanno una certificazione.
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É questo il caso degli alunni di origine straniera di recente immigrazione, alunni non
italofoni, gli alunni con svantaggio socio-economico per i quali verranno attivati percorsi
individualizzati e personalizzati.
a) ALUNNI NAI (Neo Arrivati in Italia) e NON ITALOFONI (bambini che utilizzano
l’italiano come seconda lingua)
La presenza di questi alunni costituisce un’occasione importante di confronto e di
arricchimento, una risorsa da valorizzare nella pratica quotidiana per educare al rispetto e
alla multiculturalità.
L’Istituto comprensivo ha aderito al progetto di rete Polo StarT 1, che prevede accordi a
livello interistituzionale e territoriale per l’integrazione degli alunni stranieri, per favorirne
l’inserimento e il successo scolastico, facilitare l’acquisizione di strumenti di
comunicazione, guidare le famiglie nella scelta scolastica, attraverso iniziative sul territorio
e, quando possibile, all’interno della scuola stessa.
b) ALUNNI IN SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO E CULTURALE
Alcuni alunni, con continuità o per periodi delimitati, possono incontrare particolari difficoltà
nell’apprendimento, a causa di svantaggi legati al contesto sociale, culturale o economico
in cui vivono. Questi alunni manifestano Bisogni Educativi Speciali, ai quali la scuola è
chiamata a rispondere attraverso interventi mirati di rinforzo e sostegno.
c) BAMBINI ADOTTATI E IN AFFIDO
La presenza di minori adottati nel nostro Istituto sta diventando una realtà sempre più
significativa. Non vi è una uniformità delle situazioni, e quindi di bisogni, pertanto è
necessario creare le condizioni e prestare le giuste attenzioni affinché non si creino,
lungo il continuum scolastico, situazioni di problematicità e si garantisca il benessere di
questi alunni sin dalle prime fasi di ingresso in classe e un positivo, progressivo,
adattamento alla nuova realtà scolastica. In collaborazione con la famiglia si strutturerà
un percorso d’accoglienza e di sostegno al fine di prevenire disagi e di affrontare
tempestivamente le necessità via via emergenti, con particolare attenzione all’aspetto
emotivo-relazionale e, per gli alunni con adozione internazionale, all’acquisizione della
lingua italiana.
d) ALUNNI PLUSDOTATI o “GIFTED”
Sono bambini che hanno doti intellettive superiori alla norma, dotati di alte capacità ma
anche portatori di bisogni da accogliere, da supportare e a cui il nostro Istituto si impegna
a rispondere, come indicato nel D.M. 27712/2012 pag. 2.
Queste situazioni di svantaggio possono costituire o costituiscono un ostacolo per lo
sviluppo cognitivo, affettivo, relazionale, sociale dell’alunno e generano scarso
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funzionamento adattivo, con conseguente peggioramento della sua immagine sociale. Il
nostro Istituto, sulla base della normativa BES (2012/2013), realizza a livello collegiale
(anche “dove non sia presente una certificazione clinica o diagnosi”) un Piano Didattico
Temporaneo. A differenza delle situazioni di disturbo documentate da diagnosi, questo
piano di lavoro avrà carattere transitorio e attinente ad aspetti didattici. Gli insegnanti,
inoltre, lavoreranno sull’intera classe perché diventi un contesto sociale ed educativo in cui
tutti possono apprendere e realizzare il proprio successo formativo nella continua
interazione tra pari.
PREVENZIONE del DISAGIO E DISPERSIONE SCOLASTICA
La scuola, in particolare la scuola secondaria di primo grado, incontra sempre più spesso
l’esigenza di gestire e contenere le difficoltà individuali, relazionali, socio familiari
incontrate da un numero sempre crescente di ragazzi in fase adolescenziale e
preadolescenziale. Situazioni di malessere e inadeguatezza che, se nella maggioranza dei
casi sono parte di un processo naturale di crescita e transizione verso una maggiore
autonomia, in alcune circostanze, possono avere esiti più gravi, fino a sfociare nella
devianza o nella dispersione scolastica. Questo fenomeno in particolare interessa non
solo gli alunni che abbandonano la scuola dell’obbligo, ma anche quelli che giungono al
compimento del ciclo privi di competenze e strumenti adeguati ad una serena e proficua
prosecuzione degli studi.
La scuola promuove degli interventi incentrati sul coinvolgimento dell’interesse degli allievi,
sulla motivazione personale al recupero, attraverso la collaborazione di tutte le
componenti scolastiche, primi tra tutti i compagni di classe.
In particolare si prevede:
l’elaborazione di una didattica personalizzata, con differenziazione di interventi
secondo i bisogni degli alunni e con l’utilizzo di materiale specifico di supporto
la possibilità di momenti di recupero/potenziamento durante eventuali ore di
compresenza in orario curricolare
il coordinamento con doposcuola di quartiere (presso le parrocchie di Santa Croce,
S. Giovanni in Laterano, S. Francesca Romana, San Vincenzo, San Pio X e laici
“Punto e Virgola”) con i quali da anni il nostro Istituto ha instaurato uno stretto
rapporto di collaborazione
la consulenza degli operatori del centro UONPIA (Unità Operativa di
Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza) come supporto su casi specifici
segnalati dagli insegnanti
attuazione di progetti di sensibilizzazione rivolti agli alunni (Prevenzione delle
dipendenze, partecipazione a spettacoli teatrali presso su problematiche giovanili
come il bullismo e i disturbi alimentari; progetti relativi alla sicurezza informatica)
Senza la pretesa di offrire soluzioni immediate o univoche, gli insegnanti del nostro Istituto
cercano di dare alle famiglie supporto per favorire il ben-essere degli studenti, individuare i
loro problemi ed aiutarli in un percorso di crescita e maturazione. Soprattutto in situazioni
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di criticità, la collaborazione e la condivisione di intenti tra scuola e famiglia gioca un ruolo
fondamentale nell’accettazione, da parte del ragazzo, di eventuali difficoltà ed è di
essenziale importanza perché agli alunni arrivi un messaggio univoco di aiuto.
PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE
L’osservazione sistematica e l’analisi del grado di Inclusività del nostro Istituto in termini di
punti di forza, criticità, risorse e potenzialità e l’individuazione dei Bisogni Educativi
Speciali nella nostra realtà, determinano le azioni propedeutiche per la pianificazione e la
realizzazione di interventi per l’Inclusione nella stesura del Piano Annuale per
l’Inclusività (PAI, allegato 4). La stesura del PAI permette di riprogettare e monitorare
annualmente l’offerta formativa in senso “inclusivo”, sollecitando una fattiva interazione tra
i diversi attori che ruotano attorno ad ogni alunno inserito nel suo contesto di vita.
Secondo la Nota n.1551 del 27/06/2013, facendo seguito alla Direttiva 27/12/2012 e alla
successiva C.M. n.8/2013 tale documento dovrà essere approvato entro il 30 giugno di
ogni anno.
INCLUSIONE E INTEGRAZIONE
Legge 170/2015 art.1 comma 7 m, p, s
OBIETTIVO
- Favorire il benessere psico-sociale di tutti gli alunni, con particolare attenzione a tutti quelli che manifestano dei Bisogni Educativi Speciali.
- Coordinare e predisporre le attività di integrazione, sostegno, prevenzione e recupero del disagio, in tutte le sue forme.
- Favorire il successo scolastico di tutti gli alunni, agevolando la piena integrazione sociale e culturale, nel rispetto delle potenzialità e peculiarità di ciascuno.
- Supportare i docenti di sostegno, i docenti curricolari e gli educatori negli interventi che richiedono particolari attenzioni.
- Favorire un rapporto sereno e collaborativo, basato sul rispetto e la stima reciproche tra scuola e famiglia
DESTINATARI
- Alunni con BES - Docenti di sostegno - Docenti curricolari - Educatori - Famiglie
ARTICOLAZIONE E DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Il GLI concretizza quanto esposto attraverso le seguenti azioni:
- conoscenza e approfondimento delle disposizioni di legge e dei nuovi ambiti di ricerca e di didattica inclusiva e speciale, attraverso la diffusione di materiale documentativo e incontri collegiali e gruppi di lavoro.
- aggiornamento delle “Linee guida d’Istituto” in base
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alle nuove indicazioni ministeriali.. - analizza le diverse situazioni degli alunni con BES in
entrata nell’istituto e, quando necessario, realizza di progetti ponte che favoriscano il passaggio tra i diversi ordini di scuola;
- monitora le situazioni di alunni con BES già presenti nell’istituto;
- supporta i docenti nell’individuazione degli indicatori di possibili DSA, soprattutto nelle classi prime attraverso la compilazione delle mappe orientative di osservazione contenute nelle Linee Guida e promuove strategie didattico-educative mirate al rinforzo delle difficoltà rilevate. Se necessario, indica le azioni migliori per aiutare l’alunno nel suo percorso di diagnosi e/o certificazione.
- Supporta i docenti e gli educatori, sia nell’affrontare situazioni contingenti che richiedono particolari attenzioni, sia nell’impostare strategie d’intervento educativo–didattico finalizzate ad una maggiore inclusione degli alunni;
- Supporta i docenti nelle relazioni con le famiglie degli alunni con BES;
- Supporta i docenti nell’elaborazione dei documenti programmatici d’istituto per gli alunni con BES (PDF; PEI; PDP; PDT);
- Affianca gli insegnanti nell’individuazione di attività a supporto dell’acquisizione e del rinforzo della lingua italiana sia come lingua di comunicazione sia come lingua di studio, anche attraverso percorsi didattici individualizzati.
- Cura l’aggiornamento del materiale didattico e di approfondimento per le diverse problematiche .
- Cura i contatti con il territorio e le diverse agenzie educative afferenti al progetto (cooperativa Educatori, CTI, Polo Start)
- Coinvolge tutte le risorse presenti nella scuola e sul territorio per la creazione di una rete di collaborazione e di scambio.
- Diffonde la cultura dell’inclusività, che si realizza nel rispetto del singolo come individuo unico ed originale. con le proprie peculiarità che lo differenziano dagli altri.
Coordina diversi progetti afferenti all’area dell’INCLUSIVITÀ PROGETTO “IMPARIAMO INSIEME” Rilevazione nelle classi seconde della scuola primaria dei precursori di possibile DSA PROGETTO “GIOCARE CON LE PAROLE” Italiano lingua2 Negli ultimi anni un costante flusso migratorio ha dato al contesto sociale in cui il nostro Istituto è inserito un carattere multietnico e ha posto sempre più frequentemente questioni di lingua, di comunicazione e di interazione tra diverse etnie. Il progetto ha come finalità quello di individuare efficaci ed
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innovative strategie educative finalizzate all’accoglienza e alla creazione di una didattica funzionale rispetto all’utenza di ragazzi non italofoni sempre più presenti nel nostro Istituto. Obiettivi del progetto:
1. Creare un protocollo d’accoglienza nei confronti degli alunni neo arrivati in Italia (NAI).
2. Creare dei laboratori di lingua per alunni non italofoni, che preveda il possibile utilizzo dell’organico di potenziamento, per l’acquisizione della lingua italiana per lo studio.
DURATA
La durata del progetto è triennale; l’articolazione progettuale è strutturata per anni scolastici.
RISORSE UMANE
-Collegio Docenti. -Funzioni Strumentali: 2 docenti (BES 1 - certificati secondo la L.104/92 e BES 2 -
certificati secondo la L. 170/2010)
-Docenti referenti BES 3.(BES 3 – altri Bisogni Educativi Speciali DM 27/12/2012 e CM
8/2013)
-Docenti curricolari -Docenti di sostegno -Docenti di potenziamento -Educatori Professionali -CTI -PoloStart1
RISORSE FINANZIARIE
- Retribuzione accessoria dal M.O.F. definita in sede di contrattazione integrativa d’Istituto.
- Fondi assegnati dal Comune di Milano (traccia 1 per le risorse umane, traccia 2 per attrezzature e presidi)
ALTRE RISORSE (SPAZI, STRUMENTAZIONI, MATERIALI)
Spazi disponibili all’interno dell’Istituto. Aula BES Materiale strutturato, informatico e bibliografico ad uso degli insegnanti di sostegno. Materiale strutturato, informatico e bibliografico ad uso degli insegnanti con alunni con BES. Computer, PC, tablet. Strumenti e materiali variabili a seconda delle attività e delle necessità.
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2. AREA CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO
a. prevenzione e contrasto della dispersione scolastica
potenziamento dell'inclusione
j. definizione di un sistema di orientamento
L’unità della persona costituisce il primo e fondamentale elemento di continuità a cui la
scuola deve riferirsi.
L’obiettivo è la progressiva e piena maturazione della personalità dell’alunno e si
concretizza accogliendo il bambino che proviene dalla scuola materna, accompagnandolo
gradualmente nel percorso scolastico che frequenta, sostenendolo e guidandolo nel
passaggio al grado di scuola successivo. L’orientamento è parte integrante delle finalità
della scuola secondaria di primo grado che si prefigge di mostrare ai ragazzi le direzioni
possibili, per metterli nelle condizioni di scegliere la migliore per se stessi.
CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO
Legge 107/2015 art.1 comma 7 m, p, s
OBIETTIVO
Analizzare, monitorare, orientare il percorso scolastico complessivo degli alunni dalla scuola materna alla scuola secondaria di II grado in un’ottica di “progetto di vita” della persona che tenga conto:
dei talenti dell’alunno;
dei contesti familiari e sociali di provenienza;
dell’ambiente scolastico di partenza e di arrivo;
delle risorse territoriali. Avviare un proficuo inserimento nei nuovi ambienti scolastici:
realizzando un clima rassicurante ed accogliente;
favorendo rapporti positivi e uno scambio proficuo tra scuola e famiglia. Creare classi eterogenee, inclusive, equilibrate.
DESTINATARI Alunni Famiglie Docenti
ARTICOLAZIONE E DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Continuità Scuola dell’infanzia/primaria. Docenti: Partecipazione alle riunioni di Continuità del progetto di Zona in cui si programmano attività comuni alle scuole del territorio e si definisce una scheda conoscitiva (due incontri).
Passaggio delle informazioni relative agli alunni dalla scuola dell’infanzia alla primaria in vista della formazione classi (giugno).
Definizione delle linee guida per le prime riunioni. (settembre)
Passaggio di informazioni ai colleghi a classi già formate (novembre)
Verifica dell’efficace passaggio degli alunni tra i due ordini di scuola (novembre).
Continuità Scuola primaria/secondaria. Docenti: Scambio di informazioni e confronto tra docenti di scuola primaria e
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secondaria sul tema della continuità in vari momenti dell’anno scolastico e con varie finalità.
Verifica dell’efficace passaggio degli alunni tra i due ordini di scuola (novembre).
Passaggio delle informazioni relative agli alunni dalla scuola primaria alla secondaria in vista della formazione classi (giugno).
Continuità Scuola dell’infanzia/primaria/secondaria. Alunni e famiglie: Presentazione delle scuole primaria e secondaria agli alunni e alle famiglie in occasione dei rispettivi open day. Organizzazione di incontri informativi per le famiglie sull’organizzazione scolastica, prima dell’iscrizione (primaria). Supporto alla compilazione della domanda di iscrizione (primaria e secondaria). Organizzazione delle visite dei futuri alunni di prima della primaria e della secondaria di I grado accompagnati dai loro insegnanti e partecipazione ad una attività didattica. Assemblea, presso la scuola primaria, nei primi giorni di scuola, durante la quale vengono illustrati l’organizzazione e il progetto Continuità. Tutoraggio Il tutoraggio prevede vari momenti di raccordo in verticale tra le classi I e le classi V durante tutto l’anno scolastico:
accoglienza il primo giorno di scuola (palloncini, consegna quadernino..)
accoglienza all’ingresso a scuola (settembre, ottobre, novembre)
tutoraggio mensa
accompagnamento in biblioteca
saluto finale
attività didattiche concordate tra la classi coinvolte
Orientamento Scuola secondaria. Alunni e Famiglie: Incontro informativo alle famiglie riguardo all’offerta formativa presente sul territorio e al percorso orientativo in atto. Interventi di esperti orientatori nelle classi seconde (marzo/aprile) della scuola secondaria. Comunicazioni alle famiglie:
contatti dell’Ufficio Scolastico Orientamento del Comune di Milano e di Afol Agenzia per la formazione, l’orientamento e il lavoro della Città Metropolitana di Milano;
disponibilità di un servizio orientativo ad personam per tutti gli alunni;
servizio specifico per alunni con disabilità. Verifica della comunicazione alle famiglie sulle modalità di iscrizione alle scuole superiori.
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Orientamento Scuola secondaria. Docenti: Indicazioni operative relative al percorso orientativo per i coordinatori delle classi terze. Elaborazione e divulgazione di un modello utile ai fini della raccolta di informazioni sulle intenzioni degli alunni riguardanti la scelta della scuola superiore, quelle delle famiglie, il confronto con quelle degli insegnanti. Selezione ed invio ai coordinatori di informazioni relative a particolari opportunità proposte dagli istituti superiori (borse di studio, etc.) Supporto a coordinatori e docenti di sostegno delle classi terze per l’individuazione degli istituti più adeguati alle esigenze degli alunni. Monitoraggio delle procedure di iscrizioni presso gli istituti superiori di alunni con certificazione di disabilità.
Formazione classi. Formazione delle classi prime tenendo conto sia di elementi oggettivi (cfr. apposita sezione PTOF) sia delle indicazioni fornite dagli insegnanti nel passaggio di informazioni in collaborazione con l’apposita Commissione.
Progetti/Bandi pubblici: Partecipazione a bandi pubblici sul tema dell’orientamento attraverso progettazioni adeguate alle esigenze specifiche della scuola.
DURATA La durata del progetto è triennale; l’articolazione progettuale è strutturata per anni scolastici.
RISORSE UMANE
Collegio Docenti.
Funzione Strumentale Continuità/Orientamento: 4 docenti.
Docenti della secondaria liberi da esami.
2 Commissioni Formazione classi (2 docenti della primaria e 2 della secondaria)
1 Commissione visite quinte in Tiepolo
Esperti orientatori di Afol, Agenzia Metropolitana per formazione, orientamento e lavoro della città metropolitana di Milano.
Esperti orientatori dell’Ufficio Orientamento Scolastico del Comune di Milano.
Segreteria; personale ATA
RISORSE FINANZIARIE
Retribuzione accessoria dal M.O.F. definita in sede di contrattazione integrativa d’Istituto
Fondi pubblici (Stato, Ente Locale e ogni altro Ente Istituzionale)
ALTRE RISORSE (SPAZI, STRUMENTAZIONI, MATERIALI)
Aula Magna del Liceo “Virgilio” Spazi disponibili all’interno dell’Istituto. Strumenti e materiali variabili a seconda delle attività programmate.
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PROGETTO ACCOGLIENZA classi prime scuola secondaria
Legge 107/2015 art.1 comma 7 e
OBIETTIVO
- Favorire negli alunni una prima conoscenza di sé e dell’altro. - Avviare alla socializzazione. - Far conoscere agli alunni gli impegni e i doveri scolastici. - Favorire l’orientamento nel tempo e nello spazio. - Coinvolgere le famiglie nel progetto educativo. - Offrire a docenti e alunni occasioni di osservazione e conoscenza reciproca in ambiti diversi.
DESTINATARI Alunni delle classi prime della scuola secondaria
ARTICOLAZIONE E DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Il progetto Accoglienza prevede lo svolgimento di una serie di attività programmate per accompagnare gli alunni delle classi prime durante la fase di passaggio dalla scuola primaria a quella secondaria di primo grado. Le attività iniziano il primo giorno di scuola con l’accoglienza di genitori ed alunni in Aula Magna, la suddivisione delle classi e l’inaugurazione dell’anno scolastico con il “varo” dell’aula. Successivamente, durante le prime due/tre settimane di scuola, vengono presentate agli alunni una serie di proposte didattiche e ludiche nelle varie discipline, che hanno il fine di facilitare la socializzazione, guidare alla conoscenza degli insegnanti, delle materie, degli impegni scolastici, fornire i primi strumenti per pianificare lo studio in maniera efficace ed applicare strategie per un produttivo metodo di lavoro. Il progetto prevede inoltre lo svolgimento, entro la prima settimana di ottobre, di una gita di un giorno che completa il percorso di inserimento ed accoglienza, attraverso giochi di relazione volti alla formazione del gruppo-classe. I lavori svolti dagli alunni vengono infine presentati ai genitori in un pomeriggio a loro dedicato. Al termine delle attività viene proposto ad alunni, genitori e docenti un questionario di valutazione di quanto svolto, con tabulazione dei risultati visibili successivamente sul sito della scuola.
DURATA La durata del progetto è triennale; l’articolazione progettuale è strutturata per anni scolastici.
RISORSE UMANE Docenti delle classi prime; agenzia di viaggi con educatori/guide specializzati in giochi di relazione e socializzazione.
RISORSE FINANZIARIE I costi della gita di un giorno sono coperti dal contributo volontario versato dalle famiglie ogni anno.
ALTRE RISORSE (SPAZI, STRUMENTAZIONI, MATERIALI)
Spazi scolastici: aule, palestra. Spazi extrascolastici: in base alla meta scelta per la gita di un giorno (prevalentemente a carattere naturalistico) Strumenti e materiali: Materiali didattici predisposti dai dipartimenti per materia; cartelloni, presentazioni in power point, LIM.
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3. AREA DELLA COMUNICAZIONE E DELLE TECNOLOGIE
b. potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio
e. sviluppo delle competenze digitali
Secondo quanto previsto dalla legge 107/2015 comma 7h, in coerenza con le indicazioni
del Piano Nazionale Scuola Digitale (D.M.851 del 27/10/2015) e con gli obiettivi di
processo identificati nel Piano di Miglioramento dell’Istituto per l’area Ambiente di
apprendimento, la scuola intende promuovere l’educazione digitale per il raggiungimento
dei seguenti obiettivi
Formazione del personale
Diffusione dell’uso delle tecnologie come efficace strumento di lavoro per tutto il
personale, docente e ATA. Si prevede di organizzare incontri formativi e gruppi di lavoro
finalizzati all’acquisizione delle competenze tecnologiche di base e all’uso funzionale ed
efficace degli strumenti di comunicazione scuola-famiglia e di attività amministrativa.
Didattica
Sviluppo negli alunni di adeguate competenze digitali e introduzione al pensiero logico e
computazionale; incremento dell’uso delle tecnologie nella didattica, come efficace stru-
mento per favorire l’apprendimento. Si ritiene inoltre fondamentale affiancare
all’acquisizione delle competenze digitali un’azione educativa che ne favorisca un uso
critico e consapevole.
Comunicazione
L’Istituto si propone di attuare una comunicazione efficace con l’esterno rispondendo a
criteri di trasparenza e completezza dell’informazione. Strumento primario per soddisfare
tale esigenza è il progressivo sviluppo e il costante aggiornamento del sito web
dell’Istituto; nel corso del triennio si prevede inoltre di rendere la consultazione del registro
elettronico disponibile per le famiglie.
Rinnovo, incremento e gestione delle dotazioni tecnologiche
La nostra scuola intende rinnovare e incrementare le proprie dotazioni tecnologiche, per
renderle più adeguate alle esigenze contemporanee, e renderne la gestione ordinaria più
funzionale ed efficiente. A tale scopo vengono sviluppati progetti finalizzati a reperire i
materiali e i fondi necessari.
Per il raggiungimento dei precedenti obiettivi si prevedono le seguenti azioni
Individuazione delle risorse umane e professionali necessarie a promuovere e
sviluppare i processi innovativi (animatore digitale, funzioni strumentali nei due
ordini di scuola, docenti già alfabetizzati che si rendano disponibili alla condivisione
delle proprie competenze, eventuali specialisti esterni)
Analisi delle criticità che rallentano la diffusione di tecnologie innovative nell’Istituto
e creazione delle condizioni che ne consentano il superamento
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Reperimento delle risorse finanziarie tramite la presentazione di progetti per
l’acquisizione di fondi (fondi PON, finanziamenti legge 107/2015)
Coinvolgimento delle associazioni genitori e individuazione di risorse esistenti sul
territorio
Di seguito si elencano i progetti già attivati dalla scuola per la promozione dell’educazione
digitale e il raggiungimento degli obiettivi formativi precedentemente indicati
LA PALESTRA DI LEONARDO Legge 107/2015 art.1 comma 7h
OBIETTIVI
Sviluppare le competenze logiche.
Aumentare la capacità di risolvere problemi.
Creare attraverso le tecnologie digitali.
DESTINATARI La proposta viene rivolta agli alunni delle classi IV della scuola primaria.
ARTICOLAZIONE E DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Pensare e realizzare un prodotto digitale in maniera collaborativa: 1. Ideazione del percorso (obiettivo, personaggi e scopo); 2. Disegno della grafica di sfondo; 3. Disegno della grafica di primo piano e dei personaggi; 4. Costruzione della colonna sonora; 5. Programmazione visuale; 6. Utilizzo del prodotto; 7. Condivisione del lavoro con possibilità di continue modifiche e/o integrazioni.
DURATA Ultimo bimestre dell’anno scolastico.
RISORSE UMANE Tutor esterni dell’Associazione Mastercode; Membri dell’Associazione Amici della Leonardo; Docenti di classe.
RISORSE FINANZIARIE Il percorso progettuale è in parte finanziato dall’Associazione Amici della Leonardo e in parte con il contributo volontario versato dalle famiglie all’Istituto.
ALTRE RISORSE (SPAZI, STRUMENTAZIONI, MATERIALI)
Spazi: laboratorio informatico secondo piano – ala Est; Hardware: un computer ogni due alunni Software: Scratch
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SVILUPPO DELLE COMPETENZE TECNOLOGICHE E DIGITALI
Legge 107/2015 art.1 comma 7 b, h
OBIETTIVO
Coinvolgere e motivare gli alunni allo studio, stimolarne la curiosità e il desiderio di apprendere attraverso esperienze concrete
Potenziare la capacità di collaborazione e comunicazione nel lavoro di gruppo
Sviluppare le capacità logiche e di problem solving
Sviluppare la capacità progettuale e la creatività
Favorire l’espressione di sé e la comunicazione
Potenziare e approfondire le conoscenze tecnologiche e digitali
DESTINATARI
Attività di coding: classi prime e seconde della scuola secondaria, a discrezione dei docenti.
Laboratori tecnologici: classi terze della scuola secondaria
ARTICOLAZIONE
E
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
1. Attività di coding condotte dai docenti di matematica
Si avviano gli alunni all’esercizio del pensiero computazionale e alla programmazione grafica a blocchi, seguendo i percorsi proposti da code.org, svolgendo anche qualche attività unplugged, come quelle proposte da CodyRoby o i CodyQuiz o HourCode, per poi passare gradualmente alla progettazione e realizzazione di quiz o giochi attraverso l’uso di Scratch, utilizzandone anche la funzione remix. L’attività di programmazione passa gradualmente dalla modalità grafica virtuale a quella reale con la programmazione in classe dei robot Lego Mindstorm.
2. Laboratori tecnologici condotti anche da esperti esterni
Si tratta di attività di 4 o 6 ore di robotica o modellazione 3D e droni (a scelta dei docenti) in cui gli alunni imparano a costruire un robot e a programmarne i movimenti o vengono avviati alla progettazione di oggetti da realizzare con stampa 3D (utili anche per supporto alla didattica) e alla programmazione del volo dei droni.
DURATA
6 ore nel corso dell’anno per i laboratori tecnologici; a discrezione dei docenti di matematica per le attività di coding. La durata del progetto è triennale; l’articolazione progettuale è strutturata per anni scolastici.
RISORSE UMANE Esperti esterni e docenti della classe.
RISORSE FINANZIARIE
I laboratori tecnologici delle classi terze sono finanziati con il contributo volontario versato dalle famiglie all’Istituto Fondi pubblici (Stato, Ente Locale e ogni altro Ente Istituzionale) per la dotazione tecnologica necessaria.
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ALTRE RISORSE
(SPAZI, STRUMENTAZIONI, MATERIALI)
Laboratorio di informatica, aule.
Computer e tablet dell’aula di informatica con connessione internet.
Kit robotici Lego Mindstorm della scuola e relativo software.
Software di modellazione per la stampa 3D gratuito scaricabile online.
Altro materiale (stampante 3D, Kit LittleBits, droni) fornito dagli esperti dei diversi enti.
EducaRete
Riferimento alla legge 107/2015 Art 1 comma 7 Linee guida del Miur contro bullismo e cyber bullismo, 18 Novembre 2017
OBIETTIVO
sensibilizzare, informare e formare gli educatori (insegnanti e genitori) in merito agli strumenti di comunicazione/interazione della Rete;
far conoscere e riconoscere ai ragazzi i pericoli della Rete, suggerendo strategie comportamentali che riducano i rischi di esposizione;
trasformare l’esperienza online dei ragazzi in una palestra di cittadinanza, per imparare a conoscere i propri diritti e quelli degli altri.
DESTINATARI ALUNNI DI TUTTE LE CLASSI
ARTICOLAZIONE E DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Fase 1: II Referente di istituto appositamente formato sui temi del bullismo e del cyberbullismo si propone di:
1. Di organizzare incontri di formazione per gli insegnanti, per i genitori e per il personale Ata;
2. Di coordinare le attività descritte nelle fasi Fasi 4 e 5 e valutazione degli esiti ottenuti.
Fase 2: Somministrazione questionario sull’uso della rete a tutte le classi: la tabulazione dei dati, fatta da parte di ogni cdc, farà emergere le problematiche e le esigenze educative di ogni singola classe, orientando gli insegnanti nella scelta delle successive attività. Intervento del referente nelle classi prime e seconde che ne faranno richiesta per un momento informativo e educativo rivolto ai ragazzi. Fase 3: Proposte interdisciplinari a partire dalle seguenti attività:
visione di video) visione di film – lettura libri) brainstorming, giochi di ruolo, studio di casi, lavori di
gruppo Gli interventi andranno a toccare le seguenti tematiche:
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uso responsabile del cellulare uso dei social network cyberbullismo sexting e grooming reputazione digitale e tutela della privacy diritti e doveri on-line e legislazione vigente; la
Cittadinanza digitale Le proposte saranno articolate per classe dagli insegnanti coinvolti tenendo presente sia l’età dei ragazzi, sia il grado di maturità e l’interesse verso le tematiche proposte. Fase 4:
3 conferenze in Aula Magna rivolte agli alunni suddivisi per classe (1°- 2° - 3°);
1 conferenza rivolta ai genitori. Saranno invitati a tenere tali incontri gli esperti della Polizia di Stato e del CORECOM, allo scopo di sensibilizzare e informare ulteriormente tutti i soggetti coinvolti sulle norme di uso corretto dei servizi di Rete e sull’utilizzo consapevole di Internet. Fase 5: Realizzazione da parte delle singole classi di un prodotto in cui converga la riflessione emersa attraverso tutto il percorso proposto:
CLASSI PRIME: realizzazione di un poster, di un fumetto, di un racconto da pubblicare sul Giornalino scolastico “La voce della Tiepolo”;
CLASSI SECONDE: realizzazione di un manufatto o di un lavoro di gruppo sulla base delle problematiche legate al cyberbullismo;
CLASSI TERZE: realizzazione di un video o di uno spot di classe sul cyberbullismo da pubblicare all’interno di una pagina dedicata all’interno del sito della scuola.
DURATA Vari momenti, durante l’anno scolastico, nell’arco del triennio
RISORSE UMANE Personale docente interno; eventuale personale esterno
RISORSE FINANZIARIE A carico dell’Istituto o facendo richiesta di finanziamento al Miur attraverso la partecipazione a bandi
ALTRE RISORSE (SPAZI, STRUMENTAZIONI, MATERIALI)
Lim , videoproiettore Sussidi Digitali Aule, , aula magna. Materiali e strumenti necessari per la produzione dei manufatti.
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4. AREA POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
b. potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio
c. valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche
LEGGERE…CHE PASSIONE! Legge 107/2015 art.1 comma 7a
OBIETTIVO
Sviluppare competenze linguistiche ampie e sicure per favorire la crescita della persona, l’esercizio pieno della cittadinanza, l’accesso critico a tutti gli ambiti culturali
Scoprire la lettura come piacere
DESTINATARI Tutti gli alunni delle classi della scuola primaria
ARTICOLAZIONE E DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Interventi differenziati nelle varie interclassi, programmati dai docenti all’inizio dell’anno scolastico (incontri con autori, illustratori, editori, librai o animatori, visite a biblioteche e librerie, partecipazione a concorsi e a iniziative culturali dedicate ai libri)
Utilizzo della biblioteca scolastica, disponibile quotidianamente, in orario scolastico, per il prestito e la consultazione
Mostra del libro
DURATA La durata del progetto è triennale; l’articolazione progettuale è strutturata per anni scolastici.
RISORSE UMANE
Docenti delle diverse interclassi.
Esperti e figure professionali inerenti al mondo dei libri.
Collaboratori esterni volontari (genitori e nonni) responsabili del servizio prestito, della catalogazione dei libri e della gestione del sito dedicato alla biblioteca.
Un docente con la funzione di diffondere iniziative relative alla lettura, organizzare la mostra del libro e con funzione di raccordo tra i collaboratori volontari e i docenti della scuola.
RISORSE FINANZIARIE
Le iniziative di promozione della lettura sono in parte gratuite e in parte finanziate dai genitori degli alunni coinvolti
L’acquisto di libri e di materiali per la biblioteca viene finanziato tramite accordi con le librerie che organizzano la mostra del libro e il servizio di fornitura dei libri di testo
Fondi pubblici (Stato, Ente Locale e ogni altro Ente Istituzionale)
ALTRE RISORSE (SPAZI, STRUMENTAZIONI, MATERIALI)
Aule, laboratori con relativi materiali e strumentazioni, atrio della scuola, aula polifunzionale. Locali della biblioteca con specifici arredi e strumentazioni.
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Giornale scolastico La voce della scuola Tiepolo Riferimento alla legge art. 1 comma 7 a
OBIETTIVI
Potenziare le abilità linguistiche degli alunni di tutte le classi tramite la scrittura di un testo giornalistico
Potenziare le capacità di scrittura nelle lingue dell’Unione Europea: inglese, francese, tedesco con la composizione di articoli in lingua che raggiungono i livelli A1 e A2
Realizzare progetti concreti (articoli, disegni, elaborati, foto) in vista della pubblicazione
Creazione di lavori nelle varie educazioni (disegni, foto, video) finalizzati ad illustrare gli articoli scritti
Valorizzare le competenze digitali degli alunni con l’utilizzo di programmi di scrittura, di rielaborazione immagini e di video di cui si può inserire il codice QR
DESTINATARI Distribuzione gratuita a tutti gli alunni della scuola e a tutti gli alunni che entrano nelle prime a settembre e alle famiglie presenti durante l’open day
ARTICOLAZIONE E DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Tutti i docenti diffondono la conoscenza del giornale d’istituto
Tutti i docenti sia i coordinatori dei progetti (Affettività, Accoglienza, Solidarietà, Certificazioni linguistiche, Stratiepolo, Legalità, Salute e Aree scientifiche, Sport, ecc.), sia i docenti di lettere, lingue e delle educazioni coordinano il lavoro degli alunni indirizzandoli alla composizione e fanno una prima selezione degli articoli e dei lavori grafici da inviare
I docenti responsabili del giornale raccolgono i materiali, adeguano le lunghezze, collegano articoli e immagini e selezionano i lavori in base alla qualità, alla aderenza alle rubriche e facendo in modo che siano rappresentate tutte le classi
In stretto rapporto con il grafico e la tipografia predispongono l’impaginazione e la stampa del giornale
Il giornale diviene così un collettore di tutti i lavori svolti durante l’anno nelle varie discipline
Il giornale viene distribuito gratuitamente in copia cartacea a tutti gli alunni e viene pubblicato in copia digitale sul sito
A settembre viene distribuito ai primini
A dicembre/gennaio viene distribuito durante l’open day per offrire ai genitori un utile strumento di conoscenza delle principali attività della scuola
Il giornale partecipa a premi nazionali
Partecipazione al festival delle Comunicazioni organizzato a Chianchiano
Alcune sezioni vengono poi utilizzate come documentazione per partecipare a bandi del Miur illustrando le attività della scuola
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DURATA Da settembre a maggio per la raccolta degli elaborati Uscita a fine maggio di un numero annuale monografico
RISORSE UMANE 2 docenti coordinatori + 1 grafico + 1 tipografia per la stampa
RISORSE FINANZIARIE 30 ore per i docenti coordinatori + 200 euro per il grafico + 960 costo di stampa di 1200 copie di 20 pagine Le spese sono coperte dalla scuola
ALTRE RISORSE (SPAZI, STRUMENTAZIONI, MATERIALI)
INGLESE - incontri con madrelingua Legge 107/2015 art.1 comma 7a
OBIETTIVO
Potenziamento dell’offerta formativa della lingua inglese nella scuola primaria.
DESTINATARI Tutti gli alunni delle classi della scuola primaria
ARTICOLAZIONE E DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Rivolto agli alunni di tutte le interclassi, il progetto si propone
di stimolare la curiosità per la lingua inglese con il metodo
della lettura di libri monolingue: alla lettura del testo da parte
delle insegnanti madrelingua, seguiranno giochi, canzoni e
attività finalizzate a far parlare gli alunni e a stimolare in loro
la comprensione dei messaggi attraverso l’intuizione e la
considerazione del contesto comunicativo.
DURATA La durata del progetto è triennale; l’articolazione progettuale è strutturata per anni scolastici.
RISORSE UMANE Due docenti esperte madrelingua inglese Docenti di classe
RISORSE FINANZIARIE Il progetto è finanziato con il contributo volontario versato dalle famiglie all’Istituto.
ALTRE RISORSE (SPAZI, STRUMENTAZIONI, MATERIALI)
Materiale specifico predisposto dalle docenti madrelingua aule
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CERTIFICAZIONI LINGUISTICHE Legge 107/2015 art.1 comma 7a
OBIETTIVO
Potenziare le competenze linguistiche di lingua inglese, francese, tedesco e spagnolo, conseguimento della certificazione linguistica di livello B1 per inglese e A2 per francese, tedesco e spagnolo
DESTINATARI Studenti di terza media
ARTICOLAZIONE E DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Il progetto si articola in 4 fasi: 1. Somministrazione di un test scritto (solo per inglese)
per verificare le conoscenze di base 2. Individuazione degli studenti con prerequisiti di livello
A2 per inglese e A1 per francese, tedesco e spagnolo e successiva formazione dei gruppi per i corsi
3. Sviluppo del corso strutturato in incontri settimanali. Durante il corso il docente proporrà attività scritte e orali mirate al potenziamento delle competenze linguistiche. Durante il corso verranno proposte delle prove simulate di esame.
4. Esame scritto e orale presso gli enti certificatori preposti e, se superato, conseguimento della certificazione PET, DELF, FIT e DELE
DURATA
Prima lingua: Inglese 35 ore Seconda lingua: Francese, Spagnolo, Tedesco 25 ore La durata del progetto è triennale; l’articolazione progettuale è strutturata per anni scolastici.
RISORSE UMANE Docenti di lingua inglese, francese, spagnola e tedesca interni alla scuola
RISORSE FINANZIARIE Costo dei corsi a carico dei genitori degli alunni frequentanti
ALTRE RISORSE (SPAZI, STRUMENTAZIONI, MATERIALI)
Libro di testo, fotocopie. Uso della Lim e del registratore.
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LATINO ALLA TIEPOLO Legge 107/2015 art.1 comma 7a
OBIETTIVO
Riflessione, analisi diacronica e sincronica, su contenuti di
civiltà che costituiscono le radici profonde di alcuni aspetti
della nostra cultura e, soprattutto, le radici linguistiche della
lingua italiana.
Il lavoro di traduzione stimola processi complessi di
comprensione del testo, dal semplice riconoscimento della
funzione di parole all’individuazione del contesto che invita
ad una serrata ricerca lessicale per tradurre in un italiano
efficace.
DESTINATARI Studenti di terza media
ARTICOLAZIONE E DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Contenuti:
1) Introduzione alla lingua latina:
- Elementi di morfologia e sintassi della lingua latina.
- Confronto con le strutture della lingua italiana, con
riferimento anche alle lingue di area romanza (francese,
spagnolo) e germanica (inglese, tedesco).
- Cosa significa tradurre: analisi di traduzioni italiane di passi
letterari scelti in lingua originale.
2) Storia e civiltà romana:
Introduzione al lessico latino, con particolare attenzione a
quello giuridico/politico, militare, religioso e della quotidianità.
Analisi di passi scelti d’autore incentrati su determinati aspetti
della civiltà e storia romana.
DURATA
15/20 incontri di circa 1 ora ciascuno, dalle 13.50 alle 15.00, a partire da novembre. La durata del progetto è triennale; l’articolazione progettuale è strutturata per anni scolastici.
RISORSE UMANE Docenti di lettere disponibili.
RISORSE FINANZIARIE Costo dei corsi a carico dei genitori degli alunni frequentanti
ALTRE RISORSE (SPAZI, STRUMENTAZIONI, MATERIALI)
Libro di testo, fotocopie.
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b. potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio
d. potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali e nell'arte
A SCUOLA: È(V)VIVA LA MUSICA! Legge 107/2015 art. 1 comma 7 c
OBIETTIVO
Ampliamento dell’offerta formativa musicale nella scuola primaria. Diffusione e potenziamento del fruire e fare musica per tutti gli alunni della scuola primaria.
DESTINATARI Alunni della scuola primaria, dalla terza alla quinta classe.
ARTICOLAZIONE E DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Per ogni interclasse vengono attivati dei percorsi differenziati di circa 10 incontri, di un’ora ciascuno, con esperti in didattica musicale: Ogni percorso si conclude con una lezione aperta ai genitori.
DURATA La durata del progetto è triennale; l’articolazione progettuale è strutturata per anni scolastici.
RISORSE UMANE Specialisti esterni qualificati secondo le linee guida al D.M. 8/2011.
RISORSE FINANZIARIE
Contributo volontario versato dalle famiglie all’Istituto. Fondi pubblici (Stato, Ente Locale e ogni altro Ente Istituzionale) per acquisto materiali.
ALTRE RISORSE (SPAZI, STRUMENTAZIONI, MATERIALI)
Spazi: aula di musica, aula teatro, aula polifunzionale, aule di classe. Strumentazioni e materiali: strumentario didattico, hi fi, impianto di amplificazione, pianoforte, tastiera, CD, spartiti musicali.
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PROGETTO TEATRO Scuola primaria
Legge 107/2015 art.1 comma 7 c, i
OBIETTIVI
Promuovere l’attività teatrale come risorsa multidisciplinare.
Valorizzare le potenzialità espressive e comunicative dei diversi linguaggi, verbali e non verbali.
DESTINATARI La proposta è rivolta a tutti gli alunni della scuola primaria, l’adesione al progetto è volontaria
ARTICOLAZIONE E DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Percorsi differenziati nelle varie interclassi, programmati dai docenti interessati all’inizio dell’anno scolastico.
Utilizzo dell’aula teatro.
Eventuale adesione a spettacoli proposti dal progetto “Zona teatrale”
DURATA La durata del progetto è triennale; l’articolazione progettuale è strutturata per anni scolastici.
RISORSE UMANE
Docenti delle classi coinvolte.
Esperti e figure professionali inerenti al mondo del teatro.
Un docente con la funzione di diffondere iniziative relative all’educazione teatrale e con funzione di raccordo tra gli esperti, i docenti coinvolti, il personale ATA per l’utilizzo dello “spazio teatro”.
RISORSE FINANZIARIE “Cassa scolastica” delle classi coinvolte. Eventuale contributo dell’Associazione Amici della Leonardo
ALTRE RISORSE (SPAZI, STRUMENTAZIONI, MATERIALI)
Utilizzo dello “spazio teatro” Materiali specifici per i singoli progetti
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f. potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a
uno stile di vita sano
PSICOMOTRICITÀ Legge 107/2015 art.1 comma 7g
OBIETTIVO Potenziamento della conoscenza del sé corporeo per tutti gli alunni delle classi prime.
DESTINATARI Tutti gli alunni delle classi prime della scuola primaria
ARTICOLAZIONE E DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Il progetto prevede l’avvio alla pratica psicomotoria al fine di favorire e migliorare lo sviluppo delle capacità senso-percettive, la presa di coscienza di sé in rapporto al mondo degli oggetti e degli altri, le capacità di organizzazione spazio- temporale e la coordinazione dinamica generale.
DURATA Dieci lezioni di un’ora per ogni classe. La durata del progetto è triennale; l’articolazione progettuale è strutturata per anni scolastici.
RISORSE UMANE Esperto con diploma di psicomotricità e laurea in terapia della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva
RISORSE FINANZIARIE
Contributo volontario versato dalle famiglie all’Istituto Fondi pubblici (Stato, Ente Locale e ogni altro Ente Istituzionale) per acquisto materiali.
ALTRE RISORSE (SPAZI, STRUMENTAZIONI, MATERIALI)
Aula di psicomotricità- materiale strutturato
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NUOTO Legge 107/2015 art.1 comma 7g
OBIETTIVO
Diffusione e potenziamento dell’attività natatoria per alunni
della scuola primaria.
DESTINATARI Tutti gli alunni della scuola primaria
ARTICOLAZIONE E DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Il progetto si svolge secondo questa articolazione:
13 lezioni dalla seconda alla quinta
6 lezioni per le classi prime
Attraverso esercitazioni ludiche individuali e di gruppo, gli
allievi sentono l’acqua e apprendono le tecniche acquatiche
migliorando gli schemi motori, l’equilibrio e la coordinazione.
DURATA
La durata della convenzione con la FIN è triennale; l’articolazione progettuale è strutturata per anni scolastici con la seguente scansione: classi dalla seconda alla quinta da novembre ad aprile classi prime nel mese di maggio
RISORSE UMANE
FIN tre istruttori in vasca, un coordinatore di micro piscina, due responsabili FIN insegnanti della scuola personale ATA
RISORSE FINANZIARIE
Contributo volontario versato dalle famiglie all’Istituto. Associazione Sportiva per l’acquisto dei materiali. Fondi pubblici (Stato, Ente Locale e ogni altro Ente Istituzionale) per la pulizia straordinaria.
ALTRE RISORSE (SPAZI, STRUMENTAZIONI, MATERIALI)
Micropiscina e spogliatoi attrezzati materiale strutturato tappeto antiscivolo negli spogliatoi.
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GIOCHI DELLA LEONARDO Legge 107/2015 art.1 comma 7g,m
OBIETTIVO Creare un clima di amicizia e affiatamento attraverso lo sport.
DESTINATARI Tutti gli alunni della scuola primaria e le loro famiglie
ARTICOLAZIONE E DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Gare sportive della Scuola Primaria al centro sportivo Saini Le discipline previste sono: -gioco atletica per le classi prime e seconde -Gare di velocità e staffette per tutte le classi -vortex e salto in lungo per le terze, quarte e quinte Corsa campestre per tutte le classi con distanze diverse
DURATA
Due giorni: dal sabato pomeriggio alle due, alla domenica sera con le premiazioni finali La durata del progetto è triennale; l’articolazione progettuale è strutturata per anni scolastici.
RISORSE UMANE
Genitori, referenti sportivi di ogni classe Associazione Sportiva LdV docenti e personale ATA, Dirigente Scolastico medico e assistenza con ambulanza
RISORSE FINANZIARIE Tesseramento degli alunni all’Associazione Sportiva e sponsor
ALTRE RISORSE (SPAZI, STRUMENTAZIONI, MATERIALI)
Centro sportivo Saini Materiale sportivo necessario fornito dalla scuola
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STRATIEPOLO SPORTIVA Legge 107/2015 art. 1 comma 7 g
OBIETTIVO Confrontarsi positivamente con le capacità sportive proprie e dei compagni con lo scopo di condividere momenti importanti e consolidare il senso di appartenenza alla scuola Tiepolo
DESTINATARI Tutti gli studenti delle classi della scuola secondaria
ARTICOLAZIONE E DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Partecipazione a competizioni sportive in diverse discipline, calibrate in base all’età degli alunni: lancio del vortex, salto in lungo, velocità, staffetta mista maschile e femminile, corsa campestre. Premiazione dei vincitori delle varie categorie.
DURATA Un sabato mattina, nel mese di maggio
RISORSE UMANE
Docenti di motoria della scuola ed eventuali genitori volontari per la gestione organizzativa delle gare in campo. I docenti della scuola e i collaboratori scolastici per la sorveglianza degli alunni sugli spalti.
RISORSE FINANZIARIE Fondi pubblici (Stato, Ente Locale e ogni altro Ente Istituzionale). Contributo da parte dell’Associazione Genitori (AGST).
ALTRE RISORSE (SPAZI, STRUMENTAZIONI, MATERIALI)
Campo sportivo “M. Giuriati”
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CORSO DI PREATLETICA E PROPEDEUTICA ALLA PALLAVOLO Legge 107/2015 art.1 comma 7g
OBIETTIVO
Migliorare le capacità muscolari e di coordinazione dei movimenti.
Costruire e migliorare le abilità motorie nelle singole discipline sportive.
DESTINATARI La proposta viene rivolta agli alunni di tutte le classi prime della scuola secondaria; l’adesione al progetto è volontaria.
ARTICOLAZIONE E DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Il docente guida gli studenti nella conoscenza teorica e pratica delle diverse discipline sportive dell’atletica con esercizi preparatori ripetuti e con una difficoltà graduale, adeguata alla preparazione fisica dei singoli studenti.
DURATA 1 ora e 30’ a settimana, al pomeriggio, da ottobre a maggio
RISORSE UMANE Personale docente interno
RISORSE FINANZIARIE Fondi pubblici (Stato, Ente Locale e ogni altro Ente Istituzionale).
ALTRE RISORSE (SPAZI, STRUMENTAZIONI, MATERIALI)
Palestra e cortile della scuola.
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b. potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio
g. potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche
LEONARDO AL QUADRATO Legge 107/2015 art.1 comma 7 b
OBIETTIVI
Favorire la diffusione nella scuola di un metodo scientifico di apprendimento, con l’introduzione di attività sperimentali guidate
Dotare il laboratorio di scienze di strumenti e materiali necessari all’attività sperimentale
DESTINATARI La proposta viene rivolta ai docenti della scuola primaria.
ARTICOLAZIONE E DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Nell’anno scolastico 2016/17 si prevede l'organizzazione, presso i laboratori del Museo della Scienza e della Tecnica Leonardo da Vinci, di una serie di incontri per gli insegnanti delle classi seconde e quinte, mirati alla ideazione, alla conduzione e alla realizzazione di lezioni di laboratorio che vedano i bambini sperimentare in prima persona nell'aula di scienze della scuola.
Nei due anni successivi tali incontri saranno proposti ai docenti di area scientifica delle altre interclassi così da favorire una formazione diffusa del corpo insegnante.
Il progetto può essere arricchito da ulteriori attività quali visite al Museo o esperimenti condotti da genitori.
DURATA
La durata del progetto è triennale; l’articolazione progettuale è strutturata per anni scolastici. La scansione temporale annuale sarà la seguente:
fine settembre inizio ottobre: 1 incontro presso la scuola con il responsabile della formazione del Museo per definire gli argomenti scientifici trattati nel corso
ottobre –dicembre: corso di formazione per i docenti con 4 incontri da tre ore ciascuno
gennaio-febbraio: acquisto da parte dell’Associazione Genitori del materiale e degli strumenti necessari allo svolgimento degli esperimenti
marzo-maggio: attività sperimentali presso l’aula di scienze della scuola
RISORSE UMANE
Formatori del Museo della Scienza e della Tecnica Leonardo da Vinci di Milano Membri dell’Associazione Amici della Leonardo Docenti di classe
RISORSE FINANZIARIE Il percorso progettuale è interamente finanziato dall’Associazione Amici della Leonardo
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ALTRE RISORSE (SPAZI, STRUMENTAZIONI, MATERIALI)
Laboratorio di scienze della scuola primaria Materiale specifico per le attività sperimentali progettate durante il corso
SVILUPPO DEL PENSIERO MATEMATICO – SCIENTIFICO
Legge 107/2015 art.1 comma 7 b, h
OBIETTIVO
Coinvolgere e motivare gli alunni allo studio, stimolarne la curiosità e il desiderio di apprendere attraverso esperienze concrete
Avviare al metodo scientifico e sensibilizzare gli alunni rispetto alle problematiche ambientali
Potenziare la capacità di collaborazione e comunicazione nel lavoro di gruppo
Sviluppare le capacità logiche e di problem solving
Sviluppare la capacità progettuale e la creatività
Favorire l’espressione di sé e la comunicazione
Potenziare e approfondire le conoscenze matematiche
DESTINATARI
Alunni delle classi della scuola secondaria.
Per laboratori scientifici condotti da esperti esterni: a discrezione del docente di materia della classe.
Per i giochi matematici e i laboratori pomeridiani: alunni interessati delle classi I, II e III.
ARTICOLAZIONE E DESCRIZIONE DEL PROGETTO
1. Laboratori scientifici condotti anche da esperti esterni
Ciascun laboratorio di una o due ore viene generalmente programmato come conclusione del processo di apprendimento degli alunni rispetto ad un dato tema trattato in classe, per facilitare il consolidamento delle conoscenze acquisite. In altri casi funge da punto di partenza, da stimolo per l’approfondimento e lo studio di alcuni argomenti; in questo caso, via via che se ne ravvisa l’occasione, gli esperimenti e le considerazioni effettuate nel laboratorio vengono richiamate e puntualizzate.
2. Partecipazione a Giochi matematici
Un gruppo di alunni di ogni classe partecipa ai Giochi matematici d’Autunno proposti dall’Università Bocconi di Milano; si svolgono a novembre a scuola. In aprile le classi partecipano ai giochi di Rosi a squadre proposti sempre dall’Università Bocconi (libera adesione dei docenti).
3. Incontri con esperti esterni
Sono previsti incontri in classe con docenti universitari su
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temi matematici specifici (es. introduzione alla probabilità)
3. Potenziamento matematico e scientifico con laboratori pomeridiani
Incontri e laboratori tematici a pagamento organizzati dai docenti della scuola, proposti come potenziamento per approfondire le conoscenze e sviluppare competenze; la durata varia in base all’argomento trattato. L’attivazione avverrà per un massimo di 15 alunni; i laboratori potranno essere ripetuti nell’arco dell’anno per soddisfare le richieste.
DURATA La durata del progetto è triennale; l’articolazione progettuale è strutturata per anni scolastici.
RISORSE UMANE Docenti della classe ed esperti esterni.
RISORSE FINANZIARIE
I costi sono a carico delle famiglie degli alunni coinvolti. Fondi pubblici (Stato, Ente Locale e ogni altro Ente Istituzionale) per la dotazione tecnologica necessaria
ALTRE RISORSE (SPAZI, STRUMENTAZIONI, MATERIALI)
Laboratorio di informatica, aule. Computer e tablet dell’aula informatica con connessione internet. Laboratorio di scienze della scuola primaria.
Altri materiali necessari per svolgere le attività di laboratorio.
Progetto “DA GRANDE ANCH’IO” con Associazione Mercurio
Legge 107/2015 art.1 comma 7 b, h
OBIETTIVO
Coinvolgere e motivare gli alunni allo studio, tramite un approccio basato sull’imparare partecipando e divertendosi.
Divulgare tra i ragazzi la scienza e le sue connessioni con i molteplici aspetti della conoscenza e dell’ingegno umano (arte, sport, tecnologia, musica..).
Far incontrare ai ragazzi i protagonisti della divulgazione scientifica contemporanea.
Accompagnare i ragazzi nella scoperta del proprio corpo e di se stessi.
Diffondere modelli di educazione alla salute , al benessere e alla cura di sé suggerendo comportamenti corretti da adottare di fronte a possibili situazioni di rischio tra gli adolescenti.
DESTINATARI Alunni delle classi seconde e terze della scuola secondaria.
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ARTICOLAZIONE
E
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
DA GRANDE ANCH'IO è un progetto che intende contribuire all’arricchimento dell’offerta formativa della scuola secondaria di primo grado nel campo scientifico attraverso la produzione di:
lezioni-spettacolo sulla scienza e la ricerca
percorsi e strumenti didattici dedicati ai temi presentati nelle lezioni-spettacolo.
Temi di lavoro dell’anno scolastico 2017 – 2018:
“La cellula e i suoi segreti”, in collaborazione con IRCCS Ospedale San Raffaele e Università VITA - Salute San Raffaele.
Svolgimento:
- distribuzione linee-guida e materiali didattici ai docenti da parte del team Associazione Mercurio, per accompagnare gli alunni ad approfondire l’argomento trattato;
- per il tema della cellula, allestimento di laboratori scientifici tematici in classe
DURATA La durata del progetto è triennale; l’articolazione progettuale è strutturata per anni scolastici.
RISORSE UMANE Docenti della classe ed esperti esterni.
RISORSE FINANZIARIE I costi sono a carico delle famiglie.
ALTRE RISORSE
(SPAZI, STRUMENTAZIONI, MATERIALI)
Laboratorio di informatica, aule. Altri materiali necessari per svolgere le attività di laboratorio saranno procurati da IRCCS Ospedale San Raffaele.
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h. sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica
prevenzione del bullismo, anche informatico
i. sviluppo di comportamenti responsabili
PROGETTO di EDUCAZIONE all’AFFETTIVITÁ L’ARTE DELLE EMOZIONI – scuola primaria
Legge 107/2015 art.1 comma 7 c, i; comma 16
OBIETTIVO
conoscere la centralità del rispetto per sé e per gli altri
approfondire le modalità personali di gestione del proprio spazio emotivo
aumentare la propria capacità di leggersi dentro per conoscere se stessi
promuovere una sana stima di sé
imparare nuove forme di comunicazione ed espressione emozionale, attraverso l'uso di riferimenti e tecniche artistiche
DESTINATARI Alunni delle classi quarte
ARTICOLAZIONE E DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Il laboratorio L’arte delle emozioni si propone come strumento di dialogo, riflessione e confronto didattico - creativo, con i bambini delle classi quarte della scuola primaria, sul tema dell’affettività. Il riconoscimento delle emozioni primarie e del modo in cui si esprimono e guidano ognuno di noi sarà oggetto di un percorso in cui si uniranno teoria, storia dell’arte, creatività pratica e gioco/confronto di gruppo. Il confronto con la storia dell’arte sarà un valido mezzo di riflessione, sostegno e guida al riconoscimento delle emozioni umane da sempre condivise. La sperimentazione artistica, con la realizzazione fisica di una maschera emozionale, permetterà ai partecipanti di esprimere liberamente un’emozione per loro importante da riconoscere, accettare e sviluppare interiormente. “Dare un volto” alle cose aiuta a conoscerle e a viverle nel modo più proficuo. L’utilizzo della stessa maschera permetterà ai bambini, in un secondo momento, di raccontare e ascoltare gli stati d’animo propri e altrui, in modo ludico e consapevole; una condivisione serena che permetterà alla classe di creare un clima di empatia, rispetto e fiducia reciproca.
DURATA Da metà marzo a metà maggio per un complessivo di 50 ore
RISORSE UMANE Psicologa, artista del centro Psicopedagogico Bracco, insegnanti di classe
RISORSE FINANZIARIE Fondazione Bracco
ALTRE RISORSE (SPAZI, STRUMENTAZIONI, MATERIALI)
Spazi utilizzati classe, materiali per il disegno e pitture
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PROGETTO di EDUCAZIONE all’AFFETTIVITÁ e alla SESSUALITÁ Legge 107/2015 art.1 comma 7 c, i; comma 16
OBIETTIVO
Favorire la scoperta di sé e la conoscenza della propria vita interiore, emotiva ed affettiva.
Potenziare le competenze comunicative attraverso il linguaggio creativo dell’arte e del teatro, per superare l’analfabetismo affettivo.
Prevenire ogni forma di discriminazione, traducendo la consapevolezza affettiva in una palestra di cittadinanza.
Educare ad una sessualità basata saldamente sui principi di equità di genere, autodeterminazione e accettazione della diversità.
DESTINATARI
La proposta viene rivolta agli alunni di tutte le classi della scuola secondaria; essa è integrata nella programmazione interdisciplinare di ciascun Consiglio di Classe attraverso le figure dei referenti di classe di progetto
ARTICOLAZIONE E DESCRIZIONE DEL PROGETTO
CLASSE PRIMA - TEMATICHE: scoperta di sé, emozioni ed amicizia; - MODALITÁ DIDATTICHE: laboratori di lettura e
scrittura, laboratori artistici.
CLASSE SECONDA: - TEMATICHE: le relazioni, la famiglia e l’amore; - MODALITÁ DIDATTICHE: laboratori teatrali.
CLASSE TERZA: - TEMATICHE: amore e sessualità, discriminazioni e
disuguaglianze, in particolare di genere; - MODALITÁ DIDATTICHE: incontri con esperti,
laboratori didattici.
DURATA La durata del progetto è triennale; l’articolazione progettuale è strutturata per anni scolastici.
RISORSE UMANE
personale docente interno;
esperti teatrali;
psicologo esterno esperto in educazione alla sessualità dei giovani.
RISORSE FINANZIARIE
Retribuzione accessoria dal M.O.F. definita in sede di contrattazione integrativa d’Istituto. Contributo volontario versato dalle famiglie all’Istituto.
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ALTRE RISORSE (SPAZI, STRUMENTAZIONI, MATERIALI)
I laboratori teatrali che confluiscono in un Festival della scuola necessitano di un teatro che ospiti gli spettacoli.
NOI PER…DIVENTIAMO SOLIDALI Legge 107/2015 art.1 comma 7d
OBIETTIVO
Sensibilizzare alla condivisione attraverso esperienze concrete e sviluppare il senso di responsabilità promuovendo la centralità e il protagonismo degli studenti
Riconoscere la dignità di ogni persona in qualsiasi situazione si trovi, valorizzando le diversità
DESTINATARI La proposta viene rivolta agli alunni di tutte le classi della scuola secondaria; l’adesione al progetto è volontaria.
ARTICOLAZIONE E DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Nell’anno scolastico 2017/18 le azioni di solidarietà promosse tra i ragazzi si articoleranno secondo le seguenti modalità: a) adesione al progetto UNICEF “Adotta una Pigotta”, a
sostegno della campagna di vaccinazioni infantili (la realizzazione della bambola di pezza viene proposta alle classi prime)
b) adesione alla Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, sia diffondendo l'iniziativa, sia invitando gli alunni a fare i volontari (classi seconde e terze)
c) realizzazione di prodotti (biglietti, manufatti) destinati ad azioni di solidarietà con il coinvolgimento degli alunni di tutte le classi
d) adesione a progetti di solidarietà proposti da ONLUS/ organizzazioni umanitarie (classi terze)
DURATA Vari momenti, durante l’anno scolastico, nell’arco del triennio
RISORSE UMANE Personale docente interno; eventuale personale esterno volontario per gli incontri di sensibilizzazione
RISORSE FINANZIARIE Il progetto si autofinanzia attraverso la vendita dei materiali prodotti, trattenendo dal ricavo le eventuali spese
ALTRE RISORSE (SPAZI, STRUMENTAZIONI, MATERIALI)
Aule, atrio della scuola, aula magna. Materiali e strumenti necessari per la produzione dei manufatti.
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NOI CITTADINI DI DOMANI Riferimento alla legge art. 1 comma 7 d
OBIETTIVI
sensibilizzare i ragazzi sui temi che accrescono la loro coscienza civica rispetto a problemi collettivi ed individuali
descrivere e analizzare la posizione giuridica dei ragazzi sia dal punto di vista attivo che passivo, cioè tanto come autori di fatti rilevanti per il diritto che come vittime degli stessi
sviluppare una maggiore consapevolezza delle conseguenze che le azioni determinano
sviluppare la capacità di riconoscere e contrastare fenomeni di prevaricazione ed abuso
promuovere la cultura della legalità e il rispetto delle regole del vivere civile per partecipare alla maturazione di una coscienza democratica
fornire conoscenze generali relative al concetto di legge e di comunità
rafforzare la cooperazione tra i diversi settori della società per avvicinare i giovani alle istituzioni
imparare il meccanismo del giudizio così da saper prendere una posizione
sviluppare nell’alunno cittadino un’etica della responsabilità, il senso della legalità e il senso di appartenenza ad una comunità residente in un determinato territorio, alla cui vita sociale egli deve contribuire in modo attivo e competente, secondo le regole proprie della democrazia.
indagare le ragioni sottese a punti di vista diversi dal proprio, per un confronto critico
accettare, rispettare, aiutare gli altri e i “diversi da sé”, comprendendo le ragioni dei loro comportamenti
aprire nuovi orizzonti culturali, usi, costumi, lingue, religioni per confrontare realtà diverse
utilizzare il Giornale Scolastico ai fini di documentazione e scrivendo articoli inerenti ai temi trattati o di sensibilizzazione sulle problematiche in atto
DESTINATARI Tutte la classi della scuola media a seconda della tipologia di proposta
ARTICOLAZIONE E DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Ambito legalità: - assistere a spettacoli teatrali sul tema della Legalità e
dell’educazione alla cittadinanza, sul rispetto dell’altro - organizzare in Aula Magna incontri trasversali su
tematiche di attualità, come il tema dei migranti, del garante dell’Infanzia
Classi prime: Avvicinarsi alla legge tramite il rispetto delle regole Incontri con rappresentanti di
- Forze dell’Ordine (possibilità di fissare incontri sulle
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diverse tematiche: lotta alla droga, lotta al cyberbullismo, sensibilizzazione sulla contraffazione, ecc)
- Attività inerenti agli incontri da sviluppare poi con i docenti tramite cartelloni, testi, foto, ecc.
- giochi di ruolo “Mettersi nei panni di…” per prende familiarità con le figure principali che incarnano la giustizia e l’ingiustizia
- incontri sull’educazione ambientale
Classi seconde Cosa è la legalità
- Incontri con varie associazioni impegnate nella promozione della cultura della legalità
- lezioni gratuite proposte dall’Ordine degli Avvocati - partecipazione a concorsi sul tema Legalità con
realizzazione di lavori inerenti Classi terze Ambito Costituzione Approfondimento sulla nascita della Costituzione, Analisi di alcuni diritti fondamentali Spettacolo "Di buona costituzione" o altri inerenti alla tematica Altri Spettacoli teatrali inerenti il tema della legalità Incontri con membri della Magistratura e delle Istituzioni Il consiglio dei ragazzi o altre attività proposte dal consiglio di zona 3 (già attivate in passato) Ambito mondialità
- Lezioni/conferenze di Emergency - Laboratori gratuiti di Acra o laboratori di associazioni
analoghe - Laboratori e attività proposte da Associazioni che si
occupano dei profughi e dei rifugiati politici - Laboratori e attività Associazioni che operano per la
convivenza civile tra i popoli
Ambito Legalità affettività (in unione con le classi seconde): In collegamento con il progetto affettività e il laboratorio teatrale delle classi seconde, per alcune terze proporre un focus su Alessandro Manzoni e la legge. - potenziare il legame con le associazioni di volontariato e rieducazione minorile con cui è già attivo un collegamento attraverso alcuni docenti (per esempio l'associazione Cidiesse Dal Bullo al bullone per la rieducazione di minori detenuti) o il gruppo teatrale Puntozero che opera nel Carcere Beccaria - Pidida Individuazione di giornate a tema per approfondimento tematiche specifiche (es. Giorno della memoria, giornata della legalità, giornata della Terra, giornata della memoria e dell'impegno). Individuare spettacoli teatrali, film, eventi sulla lotta alla mafia (es, spettacolo su Don Puglisi e molti altri su personaggi
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vittime della mafia). Per tutti gli ambiti: visione di film o lettura condivisa di libri che verranno elencati in apposita filmografia/bibliografia ottenuta tramite la creazione di un database attivato per unire idee e spunti di tutti i colleghi di tutte le materie
DURATA Vari momenti durante l’anno scolastico
RISORSE UMANE 2 docenti coordinatori + associazioni convolte + Ordine degli Avvocati+ istituzioni coinvolte in eventuali concorsi su della Legalità + consiglio di zona 3
RISORSE FINANZIARIE 20 ore per i due docenti coordinatori del Progetto, acquisto di materiale consultabile (libri, dvd, riviste)
ALTRE RISORSE (SPAZI, STRUMENTAZIONI, MATERIALI)
Aula Magna, acquisto di eventuali materiali per i concorsi, acquisto DVD
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A SCUOLA SICURI (SICUREZZA A SCUOLA)
Legge 107/2015 art. 1 comma 7e
OBIETTIVO
Sensibilizzare e informare sulla sicurezza nei vari ambienti e in particolare a scuola. Fornire informazioni utili per lo svolgimento della prova di evacuazione.
DESTINATARI Tutti gli alunni della scuola secondaria
ARTICOLAZIONE E DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Per le classi prime: - produzione di disegni che illustrino la personale
percezione del pericolo a scuola e in altri ambienti; - conferenza con esperti esterni; - partendo da alcuni disegni si considerano le situazioni
di rischio più significative e si individuano quali siano le modalità di comportamento più opportune responsabili e sicure;
- si spiega il significato dei principali cartelli indicatori che si trovano sia a scuola sia in altri ambienti;
- si danno indicazioni su come si deve svolgere una corretta evacuazione, partendo dalla lettura delle indicazioni scritte stabilite dall’istituto.
A completamento del progetto per le classi prime, durante i primi giorni di scuola, le classi prime accompagnate dagli insegnanti compiono un giro conoscitivo e orientativo all’interno dell’edificio scolastico. Tutte le classi, due volte all’anno, eseguono una prova di evacuazione.
DURATA La durata del progetto è triennale; l’articolazione progettuale è strutturata per anni scolastici.
RISORSE UMANE Un volontario della protezione civile, un vigile del fuoco, il preposto e l’addetta alla sicurezza.
RISORSE FINANZIARIE
Fondi pubblici (Stato, Ente Locale e ogni altro Ente
Istituzionale).
ALTRE RISORSE (SPAZI, STRUMENTAZIONI, MATERIALI)
Aula magna, PC, proiettore, microfoni.
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STRATIEPOLO Legge 107/2015 art. 1 comma 7 d, f, i
OBIETTIVO
Sviluppare il senso di appartenenza alla scuola Tiepolo attraverso un percorso interdisciplinare. Gli studenti attraverso un percorso articolato espongono i prodotti elaborati nel corso dell’anno, partecipano ai concorsi per la produzione di logo e foto.
DESTINATARI Tutti gli studenti delle classi della scuola secondaria.
ARTICOLAZIONE E DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Fasi di lavoro: - Scelta del tema dell’anno scolastico in corso, a cura dei
docenti; - Conferenze a tema con relatori esterni; - Produzione di lavori a tema da parte dei ragazzi; - Scelta del logo e delle foto vincitori a cura di una
commissione di docenti; - Esposizione dei lavori interdisciplinari, del concorso
fotografico e dei progetti del logo negli spazi della scuola;
- Premiazione dei vincitori dei concorsi.
DURATA La durata del progetto è triennale; l’articolazione progettuale è strutturata per anni scolastici.
RISORSE UMANE Docenti e studenti della scuola ed esperti esterni
RISORSE FINANZIARIE
Retribuzione accessoria dal M.O.F. definita in sede di contrattazione integrativa d’Istituto. Fondi pubblici (Stato, Ente Locale e ogni altro Ente Istituzionale).
ALTRE RISORSE (SPAZI, STRUMENTAZIONI, MATERIALI)
Aula magna. Aule e spazi comuni della scuola, Lim e videoproiettori, aula informatica
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CORSO DI PRIMO SOCCORSO Legge 107/2015 art.1 comma 10
OBIETTIVO
Far imparare ai ragazzi quale sia il comportamento corretto da tenere in casi di necessità di interventi di Primo Soccorso. Sensibilizzare sul valore del soccorrere chi ha bisogno. Fornire conoscenze essenziali per interventi di soccorso non specializzato sui più comuni incidenti fuori e dentro casa.
DESTINATARI La proposta viene rivolta agli alunni di tutte le classi seconde della scuola secondaria.
ARTICOLAZIONE E DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Nel corso si affrontano i seguenti argomenti: - come effettuare correttamente una telefonata ai
numeri di emergenza - come riconoscere e verificare i 3 parametri vitali
(respiro, battito cardiaco e coscienza) - come distinguere una situazione di emergenza da una
di urgenza (ad es. un ferito che si lamenta è meno in pericolo di uno che non risponde)
- eventualmente, dimostrazione pratica di rianimazione con manichino.
DURATA 4 o 6 ore La durata del progetto è triennale; l’articolazione progettuale è strutturata per anni scolastici.
RISORSE UMANE Istruttori volontari di ente esterno.
RISORSE FINANZIARIE Fondi pubblici (Stato, Ente Locale e ogni altro Ente Istituzionale).
ALTRE RISORSE (SPAZI, STRUMENTAZIONI, MATERIALI)
Aule, Lim. Manichino per rianimazione (fornito dall’ente).
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6. FABBISOGNO DI PERSONALE E ORGANIZZAZIONE DELL’ISTITUTO
RISORSE UMANE INTERNE ALL’ISTITUTO
Nell’anno scolastico 2017/18 il personale che lavora all’interno dell’Istituto Comprensivo è
così distribuito:
SCUOLA PRIMARIA
Posti comuni
Posti comuni potenziamento
Posti di sostegno Posti per l’insegnamento della religione cattolica
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3 posti +4 ore
MOTIVAZIONI
Classi a tempo pieno; prolungamento del tempo scuola nelle classi a tempo breve; potenziamento
dell’offerta formativa (competenze linguistiche, logico-matematiche e digitali); potenziamento
dell’inclusività (alunni BES, alunni stranieri); incarichi di collaborazione con il Dirigente; copertura
supplenze.
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Posti comuni Posti comuni potenziamento
Posti di sostegno
Posti per l’insegnamento dell’attività alternativa alla religione cattolica
Cattedre da 18 ore: 46 Spezzoni orari: 12 ore per lettere 6 ore per francese 6 ore per arte 6 ore per tecnologia 6 ore per musica 6 ore per educazione fisica
1 cattedra classe di concorso A030 (musica) 1 cattedra classe di concorso A049 (scienze motorie)
3 9 ore
22 ore per attività alternativa 1 cattedra da 18 ore IRC 1 spezzone da 12 ore IRC
MOTIVAZIONI
Incarichi di collaborazione con il Dirigente; potenziamento dell’inclusività per gli alunni BES nelle
attività di scienze motorie e musica; copertura supplenze
PERSONALE AMMINISTRATIVO, TECNICO, AUSILIARIO
Dirigente scolastico Dirigente dei Servizi Generali e Amministrativi
Assistenti amministrativi
Collaboratori scolastici
1 1 8 19
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FUNZIONI E INCARICHI
Nella scuola lavorano e collaborano diverse persone che operano, sia individualmente, sia
all’interno di gruppi di lavoro e di organi collegiali.
Il Dirigente Scolastico è colui che promuove la gestione unitaria della scuola, delinea le
politiche che meglio identificano gli obiettivi dell’Istituto e ne è il suo legale rappresentante.
Il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi sovrintende con autonomia operativa
ai servizi generali amministrativo/contabili. Ne cura l’organizzazione svolgendo funzioni di
coordinamento, promozione delle attività e verifica dei risultati conseguiti; il personale ATA
(amministrativo/tecnico/ausiliario) è posto alle sue dirette dipendenze.
INCARICHI DOCENTI FUNZIONI
Collaboratore vicario del Dirigente scolastico, secondo collaboratore e responsabile di plesso
Sostituisce il Dirigente scolastico in caso di assenza e da esso riceve le direttive e i principi per esercitare la propria funzione di delegato (Collaboratore vicario)
Tiene regolari contatti col Dirigente
Affianca o sostituisce il Dirigente nei colloqui con le famiglie, gli alunni, gli enti esterni, concordando previamente con lo stesso le linee di condotta da tenere
È delegato per altre funzioni di ordinaria amministrazione, comprese l’emanazione di circolari e comunicazioni interne, l’assunzione di decisioni organizzative relative alla gestione della vigilanza, della sicurezza, della tutela della privacy
In caso di assenza o impedimento del Dirigente scolastico, lo sostituisce alla presidenza degli OO.CC.
Collabora per il buon andamento dell’istituzione scolastica riferendo al Dirigente eventuali anomalie o violazioni
Supporta il dirigente scolastico nella organizzazione dei Piani/Attività quali: ricevimento genitori, assemblee di classe di inizio anno, spostamenti di classi e orari per progettualità specifiche;
Predispone circolari di plesso previa comunicazione al Dirigente scolastico;
Organizza la ricezione e la diffusione di circolari e comunicazioni interne
Organizza, coordina e valorizza, all’interno delle direttive ricevute, le risorse umane della scuola tra cui coordinatori di classe ed interclasse, referenti di progetto, commissioni e gruppi di lavoro, svolgendo azione di stimolo delle diverse attività
Supporta il Dirigente scolastico nella valutazione e gestione delle proposte didattiche, di progetti, di concorsi, iniziative culturali provenienti dal territorio o dall’Amministrazione, attivando o coinvolgendo i docenti potenzialmente interessati
Svolge attività di coordinamento tra Dirigente scolastico, funzioni strumentali presenti nel plesso, referenti commissioni e laboratori, e docenti, nonché tra scuola, comitato genitori ed enti locali
Vigila sul rispetto del Regolamento di Istituto
Supporta il Dirigente scolastico nella relazione con le associazioni dei genitori
Dispone per la sostituzione di docenti assenti (Secondaria primo grado); collabora con la segreteria per la sostituzione dei docenti assenti (Scuola primaria)
Segnala tempestivamente al Dirigente scolastico delle emergenze, disservizi e/o delle necessità di manutenzione ordinaria e straordinaria anche avvalendosi del supporto del personale
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amministrativo di plesso
Presiede riunioni interne e partecipa ad incontri con organismi esterni su delega del Dirigente scolastico
Raccoglie e trasmette dei dati relativi alla rilevazione del personale che partecipa a scioperi o assemblee sindacali
Supporta il dirigente nella formulazione dell’o.d.g. del collegio dei docenti, anche attraverso la presentazione di istanze e proposte del plesso di appartenenza
Verbalizza, a rotazione con gli altri collaboratori, le sedute del Collegio e verifica le presenze dei docenti
Collabora all'aggiornamento del piano di emergenza dell’edificio scolastico, programma e dispone, in collaborazione con il dirigente scolastico, il RSPP (o il referente per la sicurezza del plesso), per quanto a ciascuno di competenza, delle prove di evacuazione da svolgersi nel corso dell'anno
Adotta tempestivamente tutte le iniziative opportune volte a tutelare l’incolumità dei minori, cui far seguire, nel più breve tempo possibile, comunicazione al Dirigente scolastico
Cura l’affissione all’albo di comunicazioni interne e di materiale di interesse sindacale nonché di documenti e atti ufficiali
Dipartimenti di materia Lavorano annualmente su argomenti relativi al proprio ambito disciplinare
Concordano obiettivi, strategie, prove da effettuare per verificare livelli di entrata, in itinere e in uscita degli alunni
Stabiliscono i criteri di valutazione dell'esame di Stato
Favoriscono un confronto tra docenti per l'adozione dei libri di testo
Progettano in itinere percorsi di recupero e potenziamento Ogni dipartimento di materia è presieduto da un coordinatore che promuove la condivisione di materiali, metodologie e informazioni tra i docenti
Coordinatori di classe nella scuola secondaria di primo grado
Preparano il lavoro del Consiglio di Classe in modo da rendere produttive le riunioni nei tempi stabiliti cioè: seguono e adattano l'O.d.G. delle riunioni alle esigenze reali della classe, predispongono la documentazione utile per facilitare la discussione e l'adozione di decisioni in consiglio, formulano sintesi; raccolgono informazioni e proposte relative all'attività ordinaria e straordinaria: viaggi di istruzione, partecipazione a concorsi e a manifestazioni culturali.
Prestano attenzione e gestiscono eventuali problematiche comportamentali o disciplinari dei singoli alunni e della classe informando le famiglie, i rappresentanti dei genitori e, ove necessario, l'Istituzione.
Presiedono i CdC aperti ai genitori e coordinano le relazioni scuola-famiglia
Redigono le relazioni annuali della classe, quella di programmazione didattico-pedagogica di inizio anno e quella finale. Se coordinatori di una classe terza, redigono anche la relazione triennale della classe.
Tengono aggiornati i colleghi su aspetti significativi della vita della classe
Coordinatori d’Interclasse nella scuola primaria
Presiedono il Consiglio d’Interclasse e designano il segretario verbalizzante di ogni seduta del Consiglio, favorendo la rotazione all’interno del Consiglio stesso
Controllano la completezza dei verbali delle sedute dei Consigli d’Interclasse e, in caso di mancanze, ne informano il segretario che provvederà a integrare lo stesso
Coordinano la programmazione d’interclasse e l’eventuale utilizzo
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delle ore di compresenza su progetto
Collaborano con le Funzioni Strumentali e con i docenti referenti per l’organizzazione dei progetti didattici d’interclasse e di Istituto
Redigono lo schema riassuntivo delle uscite didattiche da sottoporre all’approvazione del Collegio Docenti
Compilano il modulo di sintesi per l’adozione dei libri di testo indicandone titolo, autore e casa editrice
Coordinano l’organizzazione e lo svolgimento delle simulazioni preparatorie alle prove Invalsi (due per italiano e due per matematica)
Coordinano l’organizzazione e lo svolgimento di eventuali prove comuni stabilite dal Collegio Docenti
Diffondono, tramite posta elettronica, informazioni di interesse comune all’interclasse
Si incontrano periodicamente tra loro per individuare linee comuni di gestione e per confrontarsi su eventuali problematiche
Nucleo interno di valutazione Funzioni strumentali per il PTOF
A partire dalle precedenti esperienze di autovalutazione d’Istituto, predispongono migliori strumenti di monitoraggio dei processi didattici e organizzativi e pianificano momenti di condivisione con il Collegio docenti
Approfondiscono l’analisi dei dati Invalsi per trarne riflessioni significative da sottoporre all’attenzione dei docenti
Elaborano criteri e strumenti comuni per la valutazione dei progetti di ampliamento dell’offerta formativa in collaborazione con i vari referenti di progetto
Programmano, in collaborazione con il Dirigente scolastico, con i docenti coordinatori delle diverse interclassi nella scuola primaria e con i coordinatori di dipartimento nella scuola secondaria, forme di flessibilità didattica e organizzativa, per un utilizzo ottimale dell’organico potenziato
Modificano il PDM e il PTOF in collaborazione con il Dirigente, il personale ATA e i docenti che ricoprono incarichi di responsabilità
Collaborano con il docente referente per la pubblicazione dei documenti prodotti sul sito dell’Istituto
Compilano il piano di formazione dell’Istituto raccogliendo le esigenze di formazione dei docenti rilevate dalle Funzioni Strumentali, o da altri referenti, in relazione agli obiettivi del Piano di Miglioramento.
Referente per la formazione Raccoglie e vaglia le esigenze formative espresse dai docenti
Effettua una ricognizione delle offerte formative presenti sul territorio e nel web, al fine di diffondere informazioni utili sulle opportunità di aggiornamento in ambito territoriale e nazionale
Promuove gruppi di lavoro in un’ottica di auto-aggiornamento
Aggiorna e diffonde il piano annuale di formazione, tenendo conto delle indicazioni emerse dal Collegio Docenti e dalle Funzioni Strumentali
Monitora periodicamente il grado di soddisfazione dei percorsi attivati, rilevandone punti di forza e criticità ed elabora strategie per superare queste ultime
Animatore digitale Team per l’innovazione Funzioni strumentali
Diffondono l’uso delle tecnologie promuovendo iniziative di formazione del personale, docente e ATA
Si occupano della funzionalità del registro elettronico
Promuovono iniziative per incrementare l’uso delle tecnologie nella didattica
Progettano azioni educative per sviluppare adeguate competenze
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digitali negli alunni
Rinnovano e incrementano le dotazioni tecnologiche, per renderle più adeguate alle esigenze contemporanee, e renderne la gestione ordinaria più funzionale ed efficiente. A tale scopo sviluppano progetti finalizzati a reperire i materiali e i fondi necessari.
Referente sito e responsabile della comunicazione
Sviluppa e aggiorna il sito web dell’Istituto per attuare una comunicazione trasparente ed efficace con l’esterno
Collabora con i docenti referenti e con il personale ATA per la pubblicazione di documenti e materiali
Gruppo di lavoro per l’inclusività Funzioni strumentali per l’inclusività
Il GLI concretizza gli obiettivi dell’inclusività attraverso le seguenti azioni - Promuove la conoscenza e l’approfondimento delle disposizioni di
legge e dei nuovi ambiti di ricerca e di didattica inclusiva e speciale, attraverso la diffusione di materiale documentativo, incontri collegiali e gruppi di lavoro.
- Aggiorna le “Linee guida d’Istituto” in base alle nuove indicazioni ministeriali.
- Analizza le diverse situazioni degli alunni con BES in entrata nell’istituto e, quando necessario, realizza progetti ponte che favoriscano il passaggio tra i diversi ordini di scuola;
- Monitora le situazioni di alunni con BES già presenti nell’istituto; - Supporta i docenti nell’individuazione degli indicatori di possibili DSA,
soprattutto nelle classi prime attraverso la compilazione delle mappe orientative di osservazione contenute nelle Linee Guida e promuove strategie didattico-educative mirate al rinforzo delle difficoltà rilevate. Se necessario, indica le azioni migliori per aiutare l’alunno nel suo percorso di diagnosi e/o certificazione.
- Supporta i docenti e gli educatori, sia nell’affrontare situazioni contingenti che richiedono particolari attenzioni, sia nell’impostare strategie d’intervento educativo–didattico finalizzate a una maggiore inclusione degli alunni;
- Supporta i docenti nelle relazioni con le famiglie degli alunni con BES;
- Supporta i docenti nell’elaborazione dei documenti programmatici d’istituto per gli alunni con BES (PDF; PEI; PDP; PDT);
- Affianca gli insegnanti nell’individuazione di attività a supporto dell’acquisizione e del rinforzo della lingua italiana sia come lingua di comunicazione sia come lingua di studio, anche attraverso percorsi didattici individualizzati.
- Cura l’aggiornamento del materiale didattico e di approfondimento per le diverse problematiche.
- Cura i contatti con il territorio e le diverse agenzie educative afferenti al progetto (cooperativa Educatori, CTI, Polo Start)
- Coinvolge tutte le risorse presenti nella scuola e sul territorio per la creazione di una rete di collaborazione e di scambio.
- Diffonde la cultura dell’inclusività, che si realizza nel rispetto del singolo come individuo unico ed originale, con le proprie peculiarità che lo differenziano dagli altri.
Coordina diversi progetti afferenti all’area (progetto “Impariamo insieme”, progetto stranieri)
Funzioni strumentali continuità e orientamento
Predispongono tutte le attività volte a favorire l’attuazione della continuità dalla scuola dell’infanzia fino alla scuola secondaria di primo grado e l’orientamento per la scelta della scuola secondaria di secondo grado
Partecipano a riunioni di Continuità del progetto di Zona
Organizzano incontri tra i docenti dei diversi ordini di scuola per
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verificare l’efficace passaggio degli alunni
Organizzano incontri informativi rivolti alle famiglie rispettivamente sul funzionamento della scuola (primaria) e sull’offerta formativa presente sul territorio (secondaria) in vista dell’iscrizione all’ordine di scuola successivo
Organizzano gli interventi di esperti orientatori esterni nelle classi della secondaria
Presentano la scuola primaria e secondaria agli alunni e alle famiglie in occasione dei rispettivi open day, informano le famiglie sul funzionamento della scuola in incontri dedicati, supportano le famiglie al momento dell’iscrizione
Mettono in contatto le famiglie con i servizi di Orientamento del Comune e della Città Metropolitana di Milano
Monitorano le procedure di iscrizione per gli alunni con disabilità (primaria e secondaria)
Organizzano le visite degli alunni delle quinte alle scuole secondarie di zona (Tiepolo, Cairoli, Quintino di Vona)
Organizzano le visite degli alunni al Liceo Volta
Forniscono indicazioni operative relative al percorso orientativo per i coordinatori delle classi terze
Incontrano i docenti degli ordini di scuola inferiori e raccolgono informazioni allo scopo di favorire un positivo passaggio degli alunni dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria (primaria)
Organizzano incontri o contatti tra i docenti liberi da esami e i maestri di tutti gli iscritti alla scuola secondaria in vista della formazione classi (secondaria)
Si occupano della formazione classi
Partecipano a bandi pubblici sul tema dell’orientamento
Funzioni strumentali e gruppo di lavoro curricolo e valutazione
Organizzano i gruppi di lavoro dei docenti per la stesura di un curricolo verticale
Organizzano i gruppi di lavoro per lo studio e l’elaborazione delle tabelle delle competenze trasversali
Promuovono la ricerca e lo studio per la realizzazione di griglie di osservazione e rubriche di valutazione
In collaborazione con i docenti coinvolti, elaborano prove strutturate per classi parallele con criteri di valutazione comuni
Aggiornano il collegio su novità relative a prove Invalsi ed esami di Stato
Organizzano con i docenti momenti/luoghi di condivisione delle modalità di presentazione alle famiglie dei criteri di valutazione di discipline e competenze
Aggiornano e integrano i documenti della scuola relativi al curricolo e alla valutazione e collaborano per la loro pubblicazione con il docente responsabile del sito dell’Istituto
Commissione formazione classi
Si occupa di formare le classi prime seguendo i criteri definiti dall’Istituto e utilizzando i dati acquisiti dai docenti incaricati
Responsabili di progetti per l’ampliamento dell’offerta formativa PRIMARIA: inglese, musica, sport, lettura e biblioteca, area scientifica, affettività, teatro
Elaborano e rivedono gli obiettivi e i contenuti del progetto in collaborazione con i docenti dell’ area disciplinare; aggiornano il bando per l’individuazione degli eventuali specialisti sulla base delle modifiche del progetto
Contattano gli eventuali specialisti che attueranno il progetto, organizzano l’orario e il calendario delle lezioni
Adattano il calendario nel corso dell’anno per eventuali assenze degli specialisti e necessità di recupero delle lezioni
Diffondono tra i docenti i materiali per lo svolgimento delle lezioni con gli specialisti e per eventuali approfondimenti
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SECONDARIA: affettività, bullismo e cyber bullismo, Stratiepolo, cittadinanza, giornale, area scientifico-matematica, sicurezza, educazione alla salute
Collaborano con le F.S. PTOF per l’inserimento del progetto nel potenziamento dell’offerta formativa
Collaborano con il personale ATA per la predisposizione degli spazi e dei materiali necessari all’attività
Organizzano eventuali lezioni aperte
Predispongono gli strumenti per rilevare la qualità del progetto svolto, in collaborazione con il nucleo interno di valutazione e gli altri referenti di progetto
Analizzano i risultati relativi alla valutazione del progetto e comunicano gli esiti della valutazione agli interessati (nucleo interno di valutazione, che successivamente divulgherà ai docenti, e Consiglio d’Istituto)
Controllano, revisionano e integrano i materiali necessari alla realizzazione del progetto; collaborano con il personale ATA e il DSGA per eventuali acquisti
Responsabili di laboratorio PRIMARIA: arte, materiali didattici (guide didattiche, dizionari, carte geografiche), audiovisivi/informatica SECONDARIA: informatica
Prendono in carico il materiale e i sussidi
Predispongono regolamenti per l'uso dei laboratori e l’eventuale orario di utilizzo da parte delle classi
Effettuano controlli periodici per verificare eventuali situazioni irregolari
Provvedono a eventuali manutenzioni e sollecitano la Dirigenza in tal senso
Raccolgono e fanno proposte di nuovi acquisti
Attuano un controllo a inizio e fine anno scolastico predisponendo una relazione scritta circa la rilevazione compiuta
Commissione orari Lavora per predisporre a inizio anno l’orario settimanale di servizio
dei docenti nelle classi, rispettando i criteri stabiliti dall’Istituto
Referente organizzazione prove Invalsi (scuola primaria)
Organizza la somministrazione e la correzione delle prove Invalsi, e lo svolgimento delle simulazioni preparatorie (classi seconde e quinte), in collaborazione con il personale di segreteria e con i coordinatori d’interclasse
Gestisce la restituzione individuale dei risultati agli insegnanti coinvolti nelle prove
Tutor per i docenti neoimmessi in ruolo e per i tirocinanti
L’attività del tutor è svolta sulla base del patto per lo sviluppo professionale sancito a inizio anno tra Dirigente scolastico e docente neo-assunto, sentito il parere del tutor. Di seguito sono sintetizzate le funzioni tutoriali fondamentali definite dal D.M. 850/2015:
- accogliere il docente neo-assunto nella comunità professionale,favorendone la partecipazione ai momenti collegiali della scuola
- esercitare ogni forma utile di ascolto, consulenza e collaborazione per migliorare la qualità e l’efficacia dell’insegnamento
- promuovere momenti di osservazione in classe finalizzate al miglioramento delle attività didattiche e alla riflessione condivisa sugli aspetti salienti dell’azione d’insegnamento
- redigere una relazione finale, a carattere istruttorio, in merito alle attività formative predisposte e alle esperienze di insegnamento e partecipazione alla vita della scuola del docente neo-assunto
Le risultanze dell’istruttoria saranno presentate dal docente tutor dinnanzi al Comitato di Valutazione e al Dirigente, in sede di colloquio finale del docente neo-assunto.
66
Gli organi collegiali sono i seguenti:
Consiglio di Istituto: organo elettivo e deliberativo costituito dal Dirigente Scolastico, otto
rappresentanti dei docenti, due del personale ATA e otto dei genitori. Predispone le
condizioni più favorevoli alla realizzazione del Piano dell'Offerta Formativa svolgendo una
funzione di indirizzo e di pianificazione.
Collegio dei Docenti: è composto dai docenti delle due scuole ed è responsabile di tutte
le attività didattico/educative che si svolgono all'interno dell'Istituto Comprensivo.
Consigli di Interclasse (scuola primaria): promuovono e coordinano tutte le attività
didattiche delle classi parallele; sono presieduti da un insegnante coordinatore.
Alcuni incontri prevedono la partecipazione dei rappresentanti di classe.
Consigli di Classe (scuola secondaria di primo grado): promuovono e coordinano tutte
le attività didattiche progettate per le singole classi; sono presieduti da un insegnante
coordinatore.
Alcuni incontri prevedono la partecipazione dei rappresentanti di classe e sono aperti a
tutti i genitori.
Comitato per la valutazione dei docenti: individua i criteri sulla base dei quali il Dirigente
scolastico assegna annualmente al personale docente una somma del fondo per la
valorizzazione del merito, istituito dalla legge 107/2015.
Il comitato ha durata di tre anni scolastici, è presieduto dal Dirigente scolastico ed è
costituito dai seguenti componenti:
tre docenti dell’istituzione scolastica, di cui due scelti dal Collegio dei Docenti e uno
dal Consiglio d’Istituto
due rappresentanti dei genitori scelti dal Consiglio d’Istituto
un componente esterno individuato dall’Ufficio scolastico regionale tra docenti,
dirigenti scolastici e dirigenti tecnici
Il comitato esprime altresì il proprio parere sul superamento del periodo di formazione e di
prova per il personale docente. A tal fine il comitato è composto dal Dirigente scolastico,
dalla componente docenti precedentemente citata, dal docente a cui sono affidate le
funzioni di tutor.
67
ORGANIGRAMMA D’ISTITUTO – DOCENTI – anno scolastico 2017/18
COLLABORATORE DEL DIRIGENTE Maccagni
RESPONSABILE DI PLESSO LEONARDO
Donati
RESPONSABILI DI PLESSO TIEPOLO
Storelli, Siniscalchi
FUNZIONI STRUMENTALI D’ISTITUTO
FUNZIONI STRUMENTALI
COMMISSIONI AFFERENTI PRIMARIA
COMMISSIONI AFFERENTI SECONDARIA
F.S. INCLUSIVITÀ Fratino, Gigliotti
COMMISSIONE/GLI Solofrizzo BES1 Bucciolini BES2 Pinna BES3
COMMISSIONE/GLI Recupito BES1 Voltolina BES2 Torri BES3
F.S. CURRICOLO E VALUTAZIONE Strada, Voltolina
COMMISSIONE Viscardi
COMMISSIONE
F.S. CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO Fanuli, Viareggi
COMMISSIONE (visite primaria, open day) Vairo, Donati
COMMISSIONE visite primaria: Caccia, Braghin, Pennasilico formazione classi: Bertolini, Braghin, Bertini, Torri
F.S TECNOLOGIA Tanimi, Marseglia
RESPONSABILI MATERIALI TECNOLOGICI Coppolecchia, Fenizia
COMMISSIONE (referente registro elettronico, referente sito, referente prove Invalsi) Bertini, Sgrò
F.S. PTOF, AUTOVALUTAZIONE Villa, Soldati
NUCLEO INTERNO DI VALUTAZIONE Strada, Caminiti
NUCLEO INTERNO DI VALUTAZIONE Cristiano, Monaldi
INCARICHI PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE
ANIMATORE DIGITALE Marseglia
TEAM DELL’INNOVAZIONE Bertini, Foti, Pimpinelli, Radice
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AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA SCUOLA PRIMARIA
PROGETTI REALIZZATI CON IL CONTRIBUTO VOLONTARIO
REFERENTI
MUSICA Canavese
SPORT Donati, Maccagni
INGLESE Spagnolo
PROGETTI REALIZZATI SENZA IL CONTRIBUTO VOLONTARIO
REFERENTI
BIBLIOTECA, MOSTRA DEL LIBRO, LIBRI DI TESTO
Villa
LABORATORIO DI SCIENZE, FORMAZIONE DOCENTI CON MUSEO DELLA SCIENZA E DELLA TECNICA
Vitale
TEATRO Callegaro
AFFETTIVITÀ Pietrotti
LABORATORI RESPONSABILI
LABORATORI ARTISTICI De Gregorio
FORMAZIONE CLASSI SCUOLA PRIMARIA
Paternò, Pellizzaro
COMMISSIONE ORARI SCUOLA PRIMARIA
Giovanzana, Vairo, Caminiti
REFERENTE INVALSI SCUOLA PRIMARIA
Giovanzana
COORDINATORI D’INTERCLASSE SCUOLA PRIMARIA
CLASSI PRIME Spagnolo
CLASSI SECONDE Albanese
CLASSI TERZE Vairo
CLASSI QUARTE Paternò
CLASSI QUINTE Giovanzana
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AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA SCUOLA SECONDARIA
PROGETTI REFERENTI COMMISSIONI
AREA SCIENTIFICO-MATEMATICA SICUREZZA EDUCAZIONE ALLA SALUTE
Soldati Casero, Martini
GIORNALE Camaldo
PROGETTO AFFETTIVITÀ-TEATRO
Monaldi Camaldo, Braghin
OPEN DAY STRATIEPOLO
Pimpinelli
BULLISMO CYBERBULLISMO
Pimpinelli
CERTIFICAZIONI LINGUISTICHE
Caccia
COMMISSIONE ORARI SCUOLA SECONDARIA
Pimpinelli, Bertini
COORDINATORI DI CLASSE SCUOLA SECONDARIA
TUTTE LE CLASSI SI VEDA APPOSITO ELENCO
REFERENTE D’ISTITUTO PER LA FORMAZIONE
Storelli
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REFERENTI DI DIPARTIMENTO SCUOLA SECONDARIA
LETTERE Voltolina
MATEMATICA Soldati
LINGUE STRANIERE Caccia
TECNOLOGIA Braghin
ARTE Longo
MUSICA Buccheri
ED. FISICA Calcagno
RELIGIONE Merzoni
SOSTEGNO Recupito
REFERENTI DI DIPARTIMENTO SCUOLA PRIMARIA
ITALIANO, ITALIANO L2, ARTE Strada
STORIA, GEOGRAFIA, ALTERNATIVA Villa
MATEMATICA, SCIENZE, TECNOLOGIA Viscardi
INGLESE Moretto
MUSICA Canavese
EDUCAZIONE FISICA Di Cicco
RELIGIONE Caminiti
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RISORSE UMANE ED ENTI ESTERNI ALL’ISTITUTO
Enti strutturalmente necessari al funzionamento della scuola
• Comune di Milano
• Milano Ristorazione: eroga quotidianamente i pasti per le classi della scuola
primaria
• Cooperativa Pianeta azzurro: gestisce le attività di prescuola e giochi serali nella
scuola primaria
• Cooperativa AIAS: fornisce educatori per l’assistenza a bambini DVA nei due ordini
di scuola
• Enti territoriali
Enti con i quali la scuola instaura rapporti di collaborazione
• Esperti che, su richiesta della scuola, forniscono interventi di tipo specialistico per
l’ampliamento dell’offerta formativa
• Aziende con cui, tramite appalto, la scuola stipula un contratto per l’erogazione di
servizi specifici deliberati dal Consiglio d’Istituto (trasporto alunni per uscite
didattiche, fornitura grembiuli per la scuola primaria, fornitura libri di testo per la
scuola primaria, mostra del libro per la scuola primaria)
• Strutture territoriali alle quali la scuola ricorre per la realizzazione di specifici
percorsi didattici e progetti (università, orto botanico, biblioteche di zona, librerie di
zona, associazioni sportive, musei, teatri, associazioni umanitarie…)
• Comune di Milano: organizza attività didattico/educative quali “Scuola Natura” o “Il
Consiglio di Zona dei ragazzi”; fornisce trasporto alunni per uscite didattiche tramite
ATM
Strutture del territorio che promuovono condizioni di salute e benessere per gli
alunni, per le famiglie e per gli operatori della scuola
• A.S.L.(aziende sanitarie locali), U.O.N.P.I.A.(unità operativa di neuropsichiatria
dell’infanzia e dell’adolescenza)
• Strutture territoriali di servizio sociale
• Associazioni di volontariato per il supporto allo studio in orario extrascolastico
L’Istituto aderisce alle seguenti reti scolastiche
• Polo StarT: riunisce le scuole di zona nell’ambito del tema degli alunni stranieri
• CTI (Centro Territoriale per l’Inclusività): riunisce le scuole di zona nell’ambito del
tema inclusività
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• Sicurezza: la scuola aderisce a una rete finalizzata all’individuazione dell’RSPP
(responsabile servizi protezione e prevenzione) con conseguenti compiti e funzioni.
Altrettanto vale per il medico competente.
73
7. SCUOLA E FAMIGLIA
Il nostro Istituto ritiene fondamentale instaurare tra scuola e famiglia una relazione
costante che, nel rispetto dei reciproci ruoli, permetta di condividere comuni finalità, valori
e strategie educative.
Tale alleanza educativa si esplicita nel Patto Educativo di Corresponsabilità (allegato
5), un documento che scuola e famiglie sottoscrivono all’inizio dell’anno scolastico.
Numerose sono le occasioni di incontro e di confronto tra docenti e genitori:
nella scuola primaria, i genitori partecipano alle assemblee di classe a inizio anno e
al termine dei primi tre bimestri; nella scuola secondaria, i genitori partecipano ai
consigli di classe aperti che si tengono due volte all’anno
i colloqui individuali avvengono sempre su appuntamento e per richiesta dei genitori
o degli insegnanti. Per la scuola primaria si svolgono generalmente dopo le 16:30, in
giorni indicati dagli insegnanti; per la scuola secondaria avvengono al mattino,
nell’orario settimanale di ricevimento di ciascun docente e, due volte all’anno, in orario
pomeridiano
Per problematiche particolari è possibile richiedere un colloquio al Dirigente Scolastico
o ai suoi collaboratori vicari; la richiesta deve essere inoltrata tramite segreteria
alla fine di ogni quadrimestre i docenti consegnano alle famiglie la scheda di
valutazione
nella scuola primaria i genitori eletti come rappresentanti di classe partecipano a inizio
anno e alla fine di ogni quadrimestre, ai consigli d’interclasse; nella scuola
secondaria i genitori eletti come rappresentanti di classe partecipano, come gli altri
genitori, ai consigli di classe aperti.
In entrambi gli ordini di scuola i rappresentanti di classe hanno una funzione di
coordinamento tra le famiglie e svolgono una funzione di raccordo tra scuola e genitori,
garantendo un’adeguata trasmissione delle informazioni; ogni rappresentante gestisce la
cassa scolastica della propria classe.
Nel Consiglio d’Istituto sono presenti 8 genitori eletti dalle famiglie di entrambi gli ordini
di scuola; il Consiglio d’Istituto ha funzioni di indirizzo e pianificazione e si riunisce più
volte nel corso dell’anno, sulla base delle esigenze organizzative della scuola.
Dall’anno scolastico 2015/16, in osservanza alla legge 107/2015, è stato istituito il
Comitato per la valutazione dei docenti, che individua i criteri sulla base dei quali il
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Dirigente scolastico assegna annualmente al personale docente una somma del fondo per
la valorizzazione del merito.
Il comitato ha durata di tre anni scolastici, è presieduto dal Dirigente scolastico e vi
partecipano due rappresentanti dei genitori scelti dal Consiglio d’Istituto.
Per la scuola secondaria di primo grado, un importante strumento di comunicazione è il
libretto delle comunicazioni scuola-famiglia, sul quale è riportata anche una sintesi del
regolamento scolastico. Su tale libretto vengono dettate comunicazioni e circolari, sono
indicati gli orari di ricevimento dei docenti, sono riportati i voti delle verifiche ed eventuali
note disciplinari; il libretto deve essere costantemente visionato e, quando richiesto,
firmato dai genitori.
Particolarmente preziosa per il nostro Istituto scolastico è la presenza di gruppi e
associazioni di genitori che sostengono, anche finanziariamente, la progettualità della
scuola.
Nella scuola primaria sono presenti le seguenti realtà associative
Associazione “Amici della Leonardo”
cura la realizzazione di un calendario, al quale partecipano tutti gli alunni della
scuola, e, a fine anno, organizza una festa conclusiva nella piazza antistante
l’edificio scolastico; tramite queste attività l’Associazione raccoglie fondi da
destinare a specifici progetti e materiali didattici
Associazione Sportiva
agisce in collaborazione con i rappresentanti sportivi delle diverse classi e con due
insegnanti referenti; organizza, in orario extra-scolastico, iniziative di promozione
dell’attività sportiva:
- il torneo di calcio al Campo “Zelasco”
- i giochi interscolastici di atletica e calcio, proposti dalla zona 3 di Milano
- i “Giochi della Leonardo”, presso il centro sportivo “Saini” di Via Corelli, nel
mese di maggio
Commissione bibliotecari
gestisce l’inventario informatizzato del patrimonio librario della biblioteca e ne cura
l’incremento costante; garantisce il prestito a tutti gli alunni durante l’orario
scolastico; gestisce il sito dedicato alla biblioteca; agisce in collaborazione con un
insegnante referente ed è costituita da genitori e nonni di alunni ed ex-alunni
Commissione mensa
75
controlla la funzionalità e l’efficienza dei servizi mensa
Nella scuola secondaria è presente l’Associazione Genitori Scuola Tiepolo (Agst).
Da anni affianca gli operatori scolastici nell’azione educativa, si esprime mettendo a
disposizione professionalità e tempo per supportare le varie iniziative scolastiche, in
accordo con gli Organi istituzionali.
In particolare, Agst organizza per gli studenti corsi pomeridiani di potenziamento e
ampliamento dell’offerta formativa, promuove iniziative culturali per genitori e studenti,
arricchisce con i fondi a disposizione la dotazione strumentale della scuola.
76
8. LA VALUTAZIONE (anno scolastico 2016/2017)
La valutazione è un processo dinamico molto complesso, il cui fine principale deve essere
quello di favorire la promozione umana e sociale dell’alunno, l’autostima, la sua capacità di
auto-valutarsi e di scoprire punti di forza e di debolezza, di auto-orientare i suoi
comportamenti e le sue scelte future.
Per gli insegnanti, la valutazione è inoltre uno strumento di lavoro essenziale in quanto
permette loro di regolare l’iter della programmazione didattica in base alle risultanze
rilevate.
Nel processo valutativo si possono individuare tre momenti fondamentali.
La valutazione iniziale
Consiste nella rilevazione dei livelli di partenza di ogni singolo allievo; ciò consente di
determinare gli obiettivi e le strategie metodologiche per favorire i processi
d’apprendimento. A tale scopo, all’inizio dell’anno scolastico, i docenti effettuano una
prima serie di osservazioni che serviranno a “calibrare” la programmazione sulla
classe.
La valutazione in itinere
Periodicamente i docenti verificano le conoscenze e le abilità acquisite dagli alunni in
relazione agli obiettivi proposti e ai percorsi didattici svolti.
La valutazione dei risultati ottenuti ha, per gli alunni, una finalità formativa e orientativa
e, per i docenti, una funzione regolativa della programmazione: i dati raccolti sono
utilizzati per mettere a punto interventi correttivi, compensativi o di potenziamento,
attraverso i quali il percorso didattico si adegua alle esigenze degli alunni.
Le prove di verifica (orali, scritte, grafiche, pratiche) saranno chiare nelle consegne e
coerenti con quanto svolto in classe; il docente tiene conto della correttezza e
completezza del contenuto, dell’efficacia espositiva, dell’adeguatezza del lessico e del
linguaggio specifico di ogni disciplina. L’esito viene comunicato all’alunno e alla
famiglia tramite diario (scuola primaria) o libretto (scuola secondaria) con conseguente
firma del genitore, accanto al voto, per presa visione della valutazione.
Attraverso la correzione gli alunni vengono guidati a un’analisi degli errori
comprendendone le cause; tale momento ha un valore formativo importante, in quanto
educa bambini e ragazzi a crescere anche attraverso l’errore, considerandolo
esperienza inevitabile per l’apprendimento e momento costruttivo di rielaborazione e
crescita cognitiva.
Progressivamente, soprattutto nella scuola secondaria, gli alunni vengono anche
invitati ad autovalutarsi, cioè a comprendere quanto eventualmente il proprio lavoro si
discosta dall’obiettivo e quindi in che cosa possano migliorare per raggiungere i
risultati che desiderano.
77
La valutazione delle prove di verifica avviene in decimi, sia nella scuola primaria (voti
dal 5 al 10) a partire dal secondo quadrimestre della classe prima, sia nella scuola
secondaria (voti dal 4 al 10). I docenti possono utilizzare anche forme di
comunicazione dei risultati diverse dal voto, come l’indicazione delle risposte corrette,
in numero o in percentuale, il commento del lavoro svolto, un giudizio sintetico.
La valutazione in itinere avviene pure attraverso l’osservazione sistematica degli
alunni, della loro partecipazione alle attività scolastiche, della responsabilità e
dell’impegno dimostrati.
La valutazione intermedia (fine primo quadrimestre) e finale
Alla fine del primo quadrimestre e al termine dell’anno scolastico, la valutazione ha
carattere sommativo e ha la funzione di comunicare alle famiglie e agli alunni le
conoscenze e le abilità raggiunte nelle diverse discipline.
La valutazione di tutte le materie avviene in decimi e si esprime sulla scheda di
valutazione con votazione dal 5 al 10 nella scuola primaria, e dal 4 al 10 nella scuola
secondaria. Il voto riportato sulla scheda non risulta solo dalla media aritmetica dei voti
assegnati nel corso dell’anno, ma tiene conto anche dei livelli di partenza dell’alunno,
della rilevanza dei progressi compiuti, dell’autonomia e dell’impegno.
La valutazione di Religione Cattolica e dell’Attività Alternativa all’Insegnamento della
Religione Cattolica è espressa con un giudizio sintetico.
La valutazione degli alunni BES
I docenti sono consapevoli che, all’interno di ogni classe, gli alunni si distinguono per
capacità, stili cognitivi e di apprendimento, personalità, motivazione, esperienze
personali, stili educativo-familiari e appartenenze culturali diverse. Pertanto saranno
valutati i risultati raggiunti tenendo conto del livello di partenza e delle
risorse/potenzialità individuali disponibili e si verificherà che siano stati conseguiti gli
obiettivi pedagogico/didattici definiti nei documenti predisposti ad personam ( PEI e
PDP per alunni, rispettivamente, con certificazione di disabilità e di DSA, e PDT per
alunni con peculiari condizioni sociali, economiche, culturali o psicologiche tali da
rendere necessaria l’attivazione di un percorso BES che, in questo caso, ha natura
temporanea).
La valutazione sarà coerente con le indicazioni declinate nei medesimi documenti di
programmazione.
Nel passaggio dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo grado, per gli
alunni con certificazione di disabilità e di DSA si adotteranno tutte le strategie utili
evidenziate dalle informazioni pervenute dai docenti della primaria e dalla
documentazione, fino a predisposizione di PEI e PDP validi per il nuovo anno
scolastico. Per alunni BES senza certificazione, ma con PDT attivato nell’ultimo anno
della primaria, il Consiglio di Classe delibererà la necessità di elaborare nuovamente
78
un piano didattico temporaneo. Come sempre la valutazione si atterrà a quanto
disposto in documentazione.
79
CRITERI E DESCRITTORI PER LA MISURAZIONE DEL PROCESSO DI
APPRENDIMENTO
Di seguito vengono allegate le tabelle che esplicitano i criteri per l’attribuzione delle
valutazioni quadrimestrali, approvati dal Collegio Docenti.
I descrittori associati ai voti numerici sono stati elaborati in una prospettiva di
gradualità e continuità tra i diversi periodi della scuola primaria (classe prima, primo
biennio e secondo biennio) e la scuola secondaria di primo grado.
Per la scuola primaria si è deciso di formulare dei criteri specifici per la valutazione di
arte e immagine, musica ed educazione fisica, poiché queste discipline si basano su
un approccio metodologico che coinvolge il bambino in maniera più globale e
implicano una rilevante componente espressiva.
Descrittori classi prime – scuola primaria
voto CONOSCENZE E ABILITÀ
10
Ascolta e comprende messaggi verbali in maniera completa e corretta
Esprime con chiarezza e con un linguaggio ricco esperienze personali, osservazioni e riflessioni
Legge scorrevolmente e comprende testi di diverso tipo; scrive sotto dettatura e in modo autonomo, rispettando con sicurezza le regole principali
Sa individuare proprietà e classificare
Riconosce i numeri naturali e sa operare con essi in modo autonomo e sicuro
Osserva con attenzione fenomeni e rileva cambiamenti anche non evidenti
Si orienta con sicurezza nello spazio vissuto e utilizza in maniera pertinente indicatori temporali
9
Ascolta e comprende messaggi verbali in maniera corretta
Comunica con chiarezza esperienze personali, osservazioni e riflessioni
Legge con un ritmo adeguato e comprende testi di diverso tipo; scrive sotto dettatura e in modo autonomo, rispettando le regole principali
Sa individuare proprietà e classificare secondo un criterio noto
Riconosce i numeri naturali e sa operare con essi in modo autonomo
Osserva con attenzione fenomeni e rileva cambiamenti
Si orienta con sicurezza nello spazio scolastico e utilizza in maniera pertinente indicatori temporali
8
Ascolta e comprende messaggi verbali in maniera sostanzialmente corretta
Comunica esperienze e osservazioni personali con un linguaggio semplice, ma chiaro
Legge correttamente brevi testi e ne comprende globalmente il significato; scrive sotto dettatura rispettando le regole principali
Sa individuare proprietà e classificare secondo criteri semplici
Riconosce i numeri naturali e sa operare con essi
Rileva fenomeni e cambiamenti se evidenti
Si orienta nello spazio scolastico e utilizza gli indicatori temporali di base
80
7
Ascolta e comprende messaggi verbali in maniera essenziale
Comunica esperienze e osservazioni personali con un linguaggio non sempre chiaro
Legge in modo incerto e comprende globalmente testi brevi e semplici; scrive sotto dettatura in maniera poco corretta
È incerto nell’individuare proprietà e classificare
Riconosce i numeri naturali, ma è insicuro nell’operare con essi.
Rileva fenomeni e cambiamenti evidenti se guidato dall’insegnante
Si orienta nello spazio scolastico circostante e utilizza con alcune incertezze gli indicatori temporali di base
6
Ascolta e comprende messaggi verbali in maniera parziale
Comunica esperienze e osservazioni personali se guidato
Legge sillabando parole e frasi di cui non comprende sempre il significato; scrive sotto dettatura parole semplici
Individua proprietà e classifica solo con l’aiuto dell’insegnante
È incerto nel riconoscere i numeri naturali e non sa operare con essi
Anche guidato, fatica a rilevare fenomeni e cambiamenti
Incontra difficoltà a orientarsi nello spazio scolastico circostante e nel tempo
5
Ascolta e comprende messaggi verbali in maniera parziale e confusa
Comunica esperienze personali solo se sollecitato e guidato; spesso le sue osservazioni non sono pertinenti
Legge sillabando parole, ma frequentemente non ne comprende il significato; scrive solo copiando
Non individua proprietà e non classifica
Non riconosce i numeri naturali e, anche guidato, non rileva fenomeni e cambiamenti
Non si orienta nello spazio e nel tempo
81
Descrittori classi seconde e terze – scuola primaria
voto CONOSCENZE ABILITÀ
10 Apprende i contenuti in modo completo, approfondito e organico
Comprende in modo completo testi, dati e informazioni
Riconosce con sicurezza proprietà e regolarità che applica nelle classificazioni
Applica procedure anche in contesti nuovi
Si avvia a utilizzare autonomamente un lessico specifico
Sa orientarsi autonomamente nella soluzione di problemi complessi
9 Apprende i contenuti in modo completo e approfondito
Comprende in modo completo testi, dati e informazioni
Riconosce con sicurezza proprietà e regolarità che applica nelle classificazioni
Applica procedure in diversi contesti
Se guidato, si avvia a utilizzare un lessico specifico
Sa orientarsi autonomamente nella soluzione di problemi
8
Apprende i contenuti in modo ordinato e completo anche se non sempre approfondito
Comprende testi, dati e informazioni
Riconosce proprietà e regolarità che applica nelle classificazioni
Applica procedure in diversi contesti
Si orienta nella soluzione di problemi
7 Apprende i contenuti in modo globale, solo negli aspetti essenziali
Comprende in modo globale testi, dati e informazioni
Riconosce proprietà e applica criteri di classificazione
Applica procedure in compiti noti
Se guidato, si orienta nella soluzione di problemi
6 Apprende i contenuti in modo superficiale e/o parziale
Comprende solo in parte testi, dati e informazioni
Guidato, riesce a riconoscere proprietà e a classificare
Applica procedure solo in compiti semplici e noti
5
I contenuti non sono appresi o sono appresi in modo confuso e frammentario
Comprende in modo frammentario testi, dati e informazioni
Non applica procedure, incontra difficoltà nel riconoscere proprietà e nel classificare
82
Descrittori classi quarte e quinte – scuola primaria
voto CONOSCENZE ABILITÀ
10
Apprende i contenuti in modo sicuro, approfondito e organico, con autonoma integrazione alle conoscenze preesistenti. Rielabora in maniera personale.
Comprende in modo completo testi, dati e informazioni
Espone in modo ordinato e approfondito, esprimendo valutazioni personali e mostrando una conoscenza sicura del lessico specifico
Riconosce con sicurezza proprietà e regolarità che applica nelle classificazioni
Applica procedure anche in contesti nuovi ed effettua autonomamente analisi e sintesi corrette
Sa formulare e motivare ipotesi
Sa orientarsi autonomamente nella soluzione di problemi complessi
9
Apprende i contenuti in modo completo e approfondito con adeguata integrazione alle conoscenze preesistenti e una semplice rielaborazione
Comprende in modo completo testi, dati e informazioni
Espone in modo ordinato e sicuro, mostrando una buona conoscenza del lessico specifico
Riconosce con sicurezza proprietà e regolarità che applica nelle classificazioni
Applica procedure in diversi contesti ed effettua analisi e sintesi in modo corretto
Se guidato, sa formulare e motivare ipotesi
Sa orientarsi autonomamente nella soluzione di problemi
8
Apprende i contenuti in modo ordinato e completo anche se non sempre approfondito
Comprende testi, dati e informazioni
Espone in modo ordinato con un lessico adeguato
Riconosce proprietà e regolarità che applica nelle classificazioni
Applica procedure in diversi contesti ed effettua analisi e sintesi in modo quasi sempre corretto
Si orienta nella soluzione di problemi
7 Apprende i contenuti in modo globale, solo negli aspetti essenziali
Comprende in modo globale testi, dati e informazioni
Espone in modo semplice, ma chiaro
Riconosce proprietà e applica criteri di classificazione
Applica procedure in compiti noti ed effettua analisi e sintesi in modo guidato
Se guidato, si orienta nella soluzione di problemi
6 Apprende i contenuti in modo superficiale e/o parziale
Comprende solo in parte testi, dati e informazioni
Necessita di guida nell’esposizione
Guidato, riesce a riconoscere proprietà e a classificare
Applica procedure solo in compiti semplici e noti, effettua analisi e sintesi in modo parziale
83
5
I contenuti non sono appresi o sono appresi in modo confuso e frammentario
Comprende in modo frammentario testi, dati e informazioni
Anche se guidato, l’esposizione non è adeguata
Non applica procedure e non effettua analisi e sintesi, incontra difficoltà nel riconoscere proprietà e nel classificare
Descrittori arte e immagine - scuola primaria
voto CONOSCENZE E ABILITÀ
10
Comprende e legge in modo completo immagini e opere d’arte di diverso tipo
Realizza elaborati personali e creativi con l’uso delle regole del linguaggio visivo e di tecniche e materiali differenti
È ordinato e preciso nell’impostazione grafica dei lavori
9
Comprende e legge in modo adeguato immagini e opere d’arte di diverso tipo
Realizza elaborati personali con l’uso delle regole del linguaggio visivo e di tecniche e materiali differenti
È ordinato nell’impostazione grafica dei lavori
8
Comprende e legge immagini e opere d’arte di diverso tipo cogliendone gli aspetti più evidenti
Realizza elaborati personali usando le regole essenziali del linguaggio visivo; è incerto nell’uso di tecniche e materiali differenti
È abbastanza ordinato nell’impostazione grafica dei lavori
7
Comprende e legge in modo superficiale immagini e opere d’arte di diverso tipo
Realizza elaborati semplici usando solo alcune regole del linguaggio visivo
Non sempre ordinato e preciso nell’impostazione grafica dei lavori
6
Comprende e legge con difficoltà immagini e opere d’arte di diverso tipo
Ha difficoltà nella realizzazione di semplici elaborati
Poco ordinato e impreciso nell’impostazione grafica dei lavori
5
Legge con molta difficoltà immagini e opere d’arte di diverso tipo
Ha difficoltà nell’applicare semplici procedimenti operativi
Molto disordinato nell’impostazione grafica dei lavori
84
Descrittori musica – scuola primaria
voto CONOSCENZE E ABILITÀ
10
Ascolta con interesse brani musicali di diverso genere cogliendone molteplici aspetti
Si esprime con la voce e con il corpo padroneggiando ritmi e melodie
Comprende gli elementi fondamentali del linguaggio musicale e li utilizza con sicurezza
9
Ascolta brani musicali di diverso genere cogliendone molteplici aspetti
Si esprime con la voce e con il corpo seguendo ritmi e melodie
Comprende e utilizza gli elementi fondamentali del linguaggio musicale
8
Ascolta brani musicali di diverso genere e ne coglie gli aspetti principali
Esegue in maniera adeguata brani vocali e sa muoversi seguendo un ritmo
Comprende e utilizza alcuni degli elementi fondamentali del linguaggio musicale
7
Ascolta brani musicali di suo interesse e ne coglie gli aspetti principali
Esegue brani vocali con alcune incertezze e sa muoversi seguendo ritmi semplici
Fatica a comprendere e utilizzare gli elementi fondamentali del linguaggio musicale
6
Ascolta brani musicali semplici dei quali coglie solo gli aspetti più immediati
Esegue in maniera incerta brani vocali anche semplici; necessita di aiuto per muoversi seguendo un ritmo
Comprende e utilizza con aiuto gli elementi più semplici del linguaggio musicale
5
Fatica ad ascoltare brani musicali anche semplici
Anche con aiuto, ha difficoltà a eseguire qualsiasi brano vocale e a muoversi seguendo un ritmo
Non comprende e non utilizza elementi anche semplici del linguaggio musicale
85
Descrittori educazione fisica – scuola primaria
voto CONOSCENZE E ABILITÀ
10
Ha piena padronanza del proprio corpo e degli schemi motori
Esegue con naturalezza e precisione i movimenti richiesti
Comprende e rispetta le regole dei giochi di squadra e sa collaborare per raggiungere un obiettivo comune
9
Sa mantenere il controllo del proprio corpo e degli schemi motori
Esegue correttamente i movimenti richiesti
Comprende e rispetta le regole dei giochi di squadra
8
Controlla i movimenti del proprio corpo, ma è incerto nell’esecuzione di alcuni schemi motori
Esegue i movimenti richiesti con qualche imprecisione
Comprende, ma non sempre rispetta le regole dei giochi di squadra
7
Non sempre controlla il corpo ed è incerto nell’esecuzione di schemi motori anche semplici
Esegue i movimenti richiesti con qualche difficoltà
Fatica a comprendere e a rispettare le regole dei giochi di squadra
6
Controlla con difficoltà il proprio corpo e i suoi spostamenti
Incontra molta difficoltà nell’eseguire i movimenti richiesti
Fatica a comprendere e non rispetta le regole dei giochi di squadra
5
Non controlla il proprio corpo e i suoi spostamenti
Non esegue i movimenti richiesti
Non sa partecipare a un gioco di squadra
86
Descrittori scuola secondaria di primo grado
voto CONOSCENZE ABILITÀ’
10
Piena padronanza e capacità di rielaborazione delle conoscenze
- Comprende, nei diversi linguaggi comunicativi, in modo
completo, comunicazioni anche implicite, testi, dati e
informazioni
- Si esprime in modo chiaro e sicuro, con valutazioni
funzionali al contesto e mostrando piena padronanza del
lessico specifico
- Effettua analisi e sintesi complete, corrette e coerenti
- Riconosce con piena autonomia e sicurezza proprietà e
regolarità
- Applica e padroneggia procedure, strumenti, materiali e
tecniche in situazioni consuete e nuove
- Si orienta autonomamente nella soluzione di problemi
complessi, mettendo a frutto intuizioni e strategie
alternative
- Al termine del ciclo di studio, sa formulare ipotesi,
rielaborare e argomentare in modo sicuro e con
riflessioni personali
9 Sicura e organica acquisizione delle conoscenze
- Comprende, nei diversi linguaggi comunicativi, in modo
completo, comunicazioni, testi, dati e informazioni
- Si esprime in modo chiaro e sicuro utilizzando il lessico
specifico
- Effettua analisi e sintesi in modo completo e corretto
- Riconosce proprietà e regolarità con sicurezza e
autonomia
- Applica procedure, strumenti, materiali e tecniche in
situazioni consuete e nuove
- Si orienta autonomamente nella soluzione di problemi,
anche complessi
- Al termine del ciclo di studio, sa formulare ipotesi,
rielaborare e argomentare in modo sicuro, apportando
contributi personali
87
8 Completa acquisizione delle conoscenze e dei contenuti fondamentali
- Comprende, nei diversi linguaggi comunicativi,
comunicazioni, testi, dati e informazioni.
- Si esprime in modo chiaro usando un lessico adeguato
- Effettua analisi e sintesi in modo adeguato e corretto
- Riconosce proprietà e regolarità con sicurezza
- Applica con sicurezza procedure, strumenti, materiali e
tecniche in situazioni note
- Si orienta nella soluzione di problemi
- Al termine del ciclo di studio, sa formulare ipotesi,
rielaborare e argomentare in modo sicuro
7
Complessiva acquisizione delle conoscenze e dei contenuti fondamentali
- Comprende globalmente, nei diversi linguaggi
comunicativi, comunicazioni, testi, dati e informazioni
- Si esprime in modo chiaro
- Effettua analisi e sintesi in modo adeguato
- Sa riconoscere proprietà e regolarità
- Applica procedure, strumenti, materiali e tecniche in
situazioni note
- Si orienta nella soluzione di problemi noti
- Al termine del ciclo di studio, formula ipotesi, rielabora e
argomenta su un tema dato
6 Acquisizione essenziale delle conoscenze e dei contenuti
- Comprende, nei diversi linguaggi comunicativi, in modo
essenziale comunicazioni, testi, dati e informazioni
- Si esprime in modo semplice con un lessico essenziale
- Effettua analisi e sintesi in modo semplice
- Guidato, riconosce proprietà e regolarità
- Applica procedure, strumenti, materiali e tecniche in
situazioni semplici e note, se guidato
- Si orienta nella soluzione di problemi semplici
- Al termine del ciclo di studio, se guidato, formula ipotesi,
rielabora e argomenta in modo molto semplice
5 Parziale acquisizione delle conoscenze
- Comprende, nei diversi linguaggi comunicativi, in modo
frammentario comunicazioni, testi, dati e informazioni
- Si esprime in modo confuso, impreciso e disorganizzato
- Effettua analisi e sintesi in modo parziale
- Ha difficoltà nel riconoscere proprietà e regolarità
- Applica procedure, strumenti, materiali e tecniche in
modo impreciso
88
4 Mancata acquisizione delle conoscenze
- Nei diversi linguaggi comunicativi, ha difficoltà nella
comprensione di comunicazioni, testi, dati e informazioni
- L’esposizione non è adeguata
- Effettua analisi e sintesi in modo parziale e impreciso
- Ha difficoltà nel riconoscere proprietà e regolarità anche
se guidato
- Applica procedure, strumenti, materiali e tecniche in
modo impreciso
89
ASPETTI SPECIFICI DELLA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA PRIMARIA
Nel primo anno di scuola, i bambini devono essere guidati a comprendere gradualmente
il significato e la funzione dei voti. In considerazione di ciò, nel primo quadrimestre gli
elaborati degli alunni vengono valutati esclusivamente con modalità verbali; esse
permettono infatti di calibrare individualmente i necessari messaggi di incoraggiamento e
rinforzo e, contemporaneamente, di introdurre con gradualità un riscontro di come il
bambino ha lavorato.
Nella scuola primaria la valutazione non riguarda solo le abilità e le conoscenze raggiunte
nelle discipline, ma anche il processo di crescita e di maturazione della personalità.
Al termine del primo quadrimestre e alla fine dell’anno scolastico i docenti esprimono per
ciascun alunno un giudizio globale facendo riferimento ai seguenti aspetti:
inserimento nella classe e socializzazione
motivazione all’apprendimento e interesse
capacità di attenzione
partecipazione
autonomia operativa e personale
costanza e qualità dell’impegno
abilità trasversali alle diverse discipline
Tale valutazione ha carattere descrittivo e viene riportata nel quadro finale della scheda di
valutazione.
Per le classi prime, al termine del primo quadrimestre, la valutazione intermedia è
espressa esclusivamente con il giudizio globale; pertanto non sono valutate le singole
discipline.
CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO NELLA SCUOLA
PRIMARIA
Per tutte le classi, al giudizio globale segue un’ulteriore valutazione relativa al
comportamento degli alunni.
L’espressione del giudizio sul comportamento ha come finalità quella di promuovere nel
bambino la consapevolezza del senso e delle conseguenze delle proprie azioni e della
ricaduta che esse hanno su di sé e sugli altri.
Tale significato formativo conduce a considerare pertinenti per la formulazione del giudizio
gli aspetti riguardanti la convivenza civile e non quelli relativi ad autonomia, impegno e
partecipazione dell’alunno, già considerati nel giudizio globale.
Nella valutazione del comportamento si prendono quindi in considerazione i seguenti
aspetti:
90
Rispetto delle regole di classe
Capacità di adeguare il proprio comportamento a situazioni e ambienti
Rispetto dei compagni e degli adulti in genere
a) COMPORTAMENTO CORRETTO
Alunno/a rispettoso delle regole stabilite, sa adeguare il comportamento alle varie
situazioni e si relaziona positivamente con i coetanei e con gli adulti
b) COMPORTAMENTO GENERALMENTE CORRETTO
Generalmente rispetta le regole stabilite.
Solitamente sa tenere un comportamento adeguato all’ambiente in cui si trova.
In genere ha un comportamento corretto nei confronti dei compagni e si relaziona
positivamente con gli adulti
c) COMPORTAMENTO POCO CORRETTO
Rispetta le regole se sollecitato.
Il suo comportamento non sempre è adeguato all’ambiente in cui si trova.
Talvolta assume comportamenti poco corretti nei confronti dei compagni e degli adulti
d) COMPORTAMENTO NON CORRETTO
Rispetta con fatica le regole stabilite.
In diverse occasioni è fonte di disturbo durante le attività.
Il suo comportamento spesso non è adeguato all’ambiente in cui si trova.
Ha comportamenti poco corretti nei confronti dei compagni e degli adulti.
I descrittori più adatti a ogni alunno, fra tutti quelli elencati, saranno riportati nel documento
di valutazione. Nei casi particolari gli insegnanti potranno integrare il giudizio con
osservazioni più specifiche.
I docenti condivideranno con i colleghi di interclasse la valutazione dei bambini che
evidenziano un percorso comportamentale particolarmente problematico.
91
CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO NELLA SCUOLA
SECONDARIA
Nella scuola secondaria la valutazione del comportamento è espressa in decimi in base ai
seguenti criteri
Voto Indicatori Descrittori
10
Relazione con gli altri Sempre corretta, responsabile e collaborativa con tutti
Partecipazione Attiva, propositiva e pertinente
Note disciplinari Pochi richiami verbali
Uso del materiale, e delle strutture della scuola
Rispettoso e responsabile
Frequenza Assidua e puntuale
Rispetto delle consegne Puntuale e costante
9
Relazione con gli altri Corretta e responsabile con tutti
Partecipazione Costante e pertinente
Note disciplinari Qualche ammonizione verbale
Uso del materiale e delle strutture della scuola
Rispettoso
Frequenza Regolare e puntuale
Rispetto delle consegne Puntuale e costante
8
Relazione con gli altri Abbastanza corretta e rispettosa
Partecipazione Abbastanza costante e pertinente
Note disciplinari Alcune ammonizioni verbali e scritte
Uso del materiale e delle strutture della scuola
Generalmente rispettoso
Frequenza Regolare, con alcuni ritardi
Rispetto delle consegne Non sempre puntuale
7
Relazione con gli altri Talvolta poco corretta
Partecipazione Discontinua, selettiva e/o disturbante
Note disciplinari Ammonizioni verbali e scritte
92
Voto Indicatori Descrittori
Uso del materiale e delle strutture della scuola
Poco rispettoso
Frequenza Irregolare e poco puntuale
Rispetto delle consegne Poco puntuale
6
Relazione con gli altri Scorretta e al limite dell’ accettabilità
Partecipazione Passiva e/o discontinua e di disturbo
Note disciplinari Ammonizioni verbali e/o scritte e/o allontanamento dalla comunità scolastica
Uso del materiale e delle strutture della scuola
Scarsa cura
Frequenza Discontinua e poco puntuale
Rispetto delle consegne Occasionale
5
Relazione con gli altri Scorretta e irrispettosa
Partecipazione Di continuo disturbo all’ attività didattica
Note disciplinari Ammonizioni verbali e/o scritte e/o allontanamento prolungato dalla comunità scolastica
Uso del materiale e delle strutture della scuola
Irresponsabile e trascurato
Frequenza Discontinua e con frequenti ritardi
Rispetto delle consegne Assente
Per ottenere la valutazione 10 devono essere soddisfatti tutti gli indicatori
Per ottenere la valutazione 9 devono essere soddisfatti almeno cinque indicatori
Per ottenere la valutazione 8 o 7 devono essere soddisfatti almeno quattro
indicatori
Per ottenere la valutazione 6 devono essere soddisfatti almeno tre indicatori
Le sanzioni disciplinari che prevedono l'allontanamento dalla comunità scolastica
per periodi superiori ai quindici giorni comportano l'attribuzione del 5
La nota disciplinare è un provvedimento preso dal docente o, in casi più gravi,
dal Dirigente Scolastico, ed evidenzia comportamenti e/o condotte contrarie al
regolamento d'Istituto e al Patto educativo. Saranno segnate sul registro di classe e sul
93
libretto delle comunicazioni le note relative ad atti scorretti nella relazione con gli altri,
nell’utilizzo del materiale e delle strutture della scuola compresa la gestione del libretto
delle comunicazioni stesso.
NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA NELLA SCUOLA PRIMARIA
La normativa vigente prevede per la Scuola Primaria che “… i docenti, con decisione
assunta all’unanimità, possono non ammettere l’alunno alla classe successiva solo in casi
eccezionali e comprovati da specifica motivazione” (comma 1-bis dell’art. 3 del decreto
legge 1 settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2008,
n. 169). Tale procedura valutativa viene attuata per ogni passaggio alla classe successiva.
I docenti del nostro Istituto ritengono che la non ammissione alla classe successiva debba
avvenire in base alle seguenti premesse
la non ammissione deve avere la finalità di costruire delle condizioni per
attivare/riattivare un processo positivo, con tempi più lunghi e più adeguati ai ritmi
individuali dell’alunno
può avvenire qualora non siano stati raggiunti gli obiettivi costituenti i prerequisiti in
mancanza dei quali il processo di apprendimento nell’anno successivo risulterebbe
compromesso
è dettata anche da rilevante immaturità nella motivazione ad apprendere, nella
capacità di attenzione e concentrazione, nel controllo degli impulsi emotivi, nella
disponibilità a relazionarsi con il gruppo classe: tali aspetti sono infatti da ritenersi
indispensabili all’apprendimento
può avvenire solo quando sono stati adottati e documentati interventi di recupero e
di sostegno che non si sono rivelati produttivi e quando i processi e gli interventi
avviati per creare i presupposti per la disponibilità ad apprendere richiedono tempi
più lunghi
deve essere un evento accuratamente preparato per le famiglie e per l’alunno,
anche in riferimento alla classe di futura accoglienza
La non ammissione dell’alunno alla classe successiva è decisa all’unanimità dai docenti
dell’Equipe Pedagogica.
La tempistica delle operazioni relative alla non ammissione può essere così sintetizzata
FINE PRIMO QUADRIMESTRE
Gli insegnanti, dopo aver rilevato ed evidenziato in sede di verifica collegiale
(Consiglio d’Interclasse) il caso a rischio, programmano e attivano interventi di
recupero e predispongono osservazioni sistematiche mirate e frequenti, al fine di
monitorare l’evolversi della situazione.
Parallelamente i docenti avviano azioni di ulteriore coinvolgimento della famiglia.
94
METÀ DEL SECONDO QUADRIMESTRE (metà marzo)
Qualora la situazione non evolvesse in maniera positiva, i docenti informeranno il
Dirigente supportando le loro osservazioni con adeguata documentazione.
Successivamente concorderanno un incontro con la famiglia, in presenza del
Dirigente, per metterla a conoscenza della situazione e dell’ipotesi di non
ammissione.
FINE MESE DI MAGGIO, INIZIO GIUGNO
Gli insegnanti di classe, allorché concludano di dover procedere alla non
ammissione di un alunno alla classe successiva, presenteranno apposita e motivata
relazione al Dirigente Scolastico.
Prima dello scrutinio la famiglia verrà informata della non ammissione con le
modalità ritenute più opportune.
La relazione di non ammissione elencherà, in modo il più possibile documentato, con
riferimento, ad esempio, a quanto riportato nella scheda di valutazione, nel registro, nei
quaderni dell’alunno, nei progetti per il recupero individualizzato, nei verbali delle riunioni
del Consiglio d’Interclasse per soli docenti, le motivazioni che giustifichino la non
ammissione.
In particolare dovranno essere specificati:
l’evoluzione del processo di apprendimento, riferito all’intero excursus scolastico,
evidenziandone il livello raggiunto e la particolare negatività di esso in rapporto alle
prestazioni richieste dalla classe di appartenenza
la metodologia e l’organizzazione dell’insegnamento attivato, comprensivo di quello
individualizzato, tra cui
- attività integrative “per gruppi di alunni della stessa classe o di classi diverse
allo scopo di realizzare interventi individualizzati in relazione alle esigenze dei
singoli alunni”
- progetti realizzati nei tempi di compresenza “per attività di recupero
individualizzato o per gruppi ristretti di alunni con ritardo nei processi di
apprendimento, anche con riferimento ad alunni stranieri…”
le difficoltà persistenti nonostante tutti gli interventi messi in atto
le prospettive, in termini di risultati globali, che si presumano favorevoli nella nuova
classe
i rapporti intercorsi con la famiglia per l’illustrazione e l’esame della situazione
complessiva
ogni altro elemento comprovante la necessità e l’utilità del provvedimento di cui si
propone (es. eventuali colloqui con specialisti)
95
AMMISSIONE ALLE CLASSI SUCCESSIVE DELLA SCUOLA SECONDARIA E
ALL'ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE
La decisione relativa all’ammissione alle classi successive e all’esame, appartiene al
Consiglio di Classe, presieduto dal Dirigente scolastico (o suo delegato), a garanzia della
uniformità dei giudizi sia all’interno della classe, sia nell’ambito di tutto l’Istituto. In
occasione dell’esame la valutazione collegiale assume una rilevanza ancora più peculiare
e delicata, poiché il Consiglio di Classe si trova, di fatto, a fare un bilancio del
complessivo livello raggiunto dagli allievi all’immediata vigilia del compimento dell’intero
primo ciclo di istruzione e nella prospettiva ormai ravvicinata della prosecuzione degli
studi nella scuola secondaria di secondo grado.
L’ammissione alle classi successive, così come all’esame di Stato, è disposta, previo
accertamento della prescritta frequenza ai fini della validità dell’anno scolastico, nei
confronti degli studenti che hanno ottenuto, con decisione assunta dal Consiglio di
Classe, un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina e nel comportamento.
I docenti di sostegno partecipano alla valutazione di tutti gli alunni. I docenti IRC e di
Alternativa partecipano alla valutazione solo per gli alunni che si sono avvalsi del loro
insegnamento.
In caso di ammissione a maggioranza alla classe successiva, le insufficienze portate a sei
per voto di Consiglio, verranno annotate fra le “osservazioni” sulla scheda di valutazione e
segnalate ai genitori tramite lettera protocollata e allegata alla scheda (con indicazione del
lavoro estivo da svolgere).
Il successivo anno scolastico l’alunno dovrà dimostrare di aver eseguito il lavoro estivo
assegnatogli dai docenti in quelle discipline in cui è stato ammesso con voto di Consiglio;
tale lavoro verrà valutato nei primi giorni di scuola con apposita verifica, il cui esito verrà
comunicato ai genitori e costituirà comunque il primo voto del I quadrimestre.
Giudizio di idoneità all’Esame di Stato
Ai sensi dell’articolo 11, comma 4-bis, del decreto legislativo n. 59 del 2004, e successive
modificazioni, il Consiglio di Classe, esercitando nel voto di ammissione la propria
autonomia nella sua funzione valutativa, formula un giudizio di idoneità, con un voto
espresso in decimi, considerando l’intero percorso scolastico compiuto dall'allievo nella
scuola secondaria di primo grado.
Il giudizio di idoneità è il risultato di una valutazione complessiva dell’alunno ed è attribuito
secondo la seguente corrispondenza:
Impegno e partecipazione costanti, assidui e regolari. L’ottimo livello di preparazione in tutti i settori disciplinari comprende contenuti e conoscenze coordinati, organici e ampliati e denota capacità elevate di elaborazione personale. Ottimo il grado di maturazione nel corso della scuola secondaria di primo grado; notevole la capacità di interagire con compagni e docenti.
10
96
Impegno e partecipazione costanti e regolari. Il livello di preparazione in tutti i settori disciplinari comprende contenuti e conoscenze completi, approfonditi e organici e denota capacità elevate di elaborazione personale. Evidente e apprezzabile grado di maturazione nel corso della scuola secondaria di primo grado ed elevate capacità di interagire con compagni e docenti.
9
Impegno e partecipazione costanti e regolari. Il livello di preparazione comprende contenuti e conoscenze completi e denota buone capacità di elaborazione personale. In alcuni ambiti disciplinari si può evidenziare particolare interesse espresso con competenze e abilità. Buono il grado di maturazione personale nel corso della scuola secondaria di primo grado e buona la capacità di relazione con compagni e docenti.
8
Impegno e partecipazione abbastanza regolari. Il livello di preparazione comprende contenuti e conoscenze adeguati. Dimostra alcune competenze che sa utilizzare in quasi tutti gli ambiti disciplinari. Positivo il grado di maturazione personale nel corso della scuola secondaria di primo grado.
7
Impegno e partecipazione risultano complessivamente accettabili. Il livello di preparazione comprende contenuti elementari. In compiti e prestazioni semplici, consoni alle potenzialità espresse nel corso degli studi, dimostra positive competenze in qualche ambito disciplinare. Il grado di maturazione personale nel corso della scuola secondaria di primo grado risulta complessivamente adeguato alle condizioni personali.
6
Per la formulazione del giudizio di idoneità si terrà conto:
- della media conseguita negli scrutini finali dei tre anni della scuola secondaria di
primo grado,
- della media dell’ultimo anno qualora risultasse superiore a quella dei tre anni, per
valorizzare coloro i quali hanno mostrato un percorso di crescita
- della progressione nel raggiungimento degli obiettivi formativi in termini di
conoscenze, competenze, capacità e comportamenti
- della progressione nel processo di maturazione e consapevolezza
- della partecipazione alle attività e ai progetti promossi dalla scuola.
In modo più specifico, in data 24 maggio 2017 il Collegio Docenti ha deliberato i seguenti
criteri di attribuzione del Giudizio di idoneità all’Esame di Stato.
1. Il punto di partenza è la media aritmetica delle medie aritmetiche del triennio (i voti
presi in considerazione sono esclusivamente quelli definiti in sede di scrutinio).
2. Se la media del triennio presenta la cifra dei decimi ≥ 5 (es. 7,5; 7,6; 8,7 etc.) la
valutazione viene arrotondata all’intero superiore.
3. Se la media del triennio presenta la cifra dei decimi uguale a 3 o a 4 (es. 7,3; 7,4; 8,3
etc.) si prende in considerazione la media della classe terza: se quest’ultima ha la cifra
dei decimi ≥ 5 si arrotonda la valutazione all’intero superiore.
4. In casi eccezionali, di straordinario miglioramento nell’arco del triennio o durante la
classe terza, previa dettagliata e verbalizzata motivazione, si può arrotondare all’intero
superiore anche la valutazione di alunni che presentino una media del triennio in cui la
cifra dei decimi sia uguale a 0, 1, 2 (es.: 7; 7,1; 7,2 etc.).
5. Gli alunni che in scrutinio presentino carenze in due o più discipline e che vengano
97
ammessi all’esame di Stato in seguito a votazione a maggioranza del Consiglio di
Classe non accedono a nessuna delle procedure di arrotondamento del Giudizio di
idoneità all’intero superiore.
6. In caso di accertata irreperibilità dei documenti di valutazione degli alunni relativi ad
anni precedenti al terzo, si terrà conto della documentazione disponibile.
Condizioni per la non ammissione alla classe successiva e all’esame di Stato
La non-ammissione alla classe successiva o agli esami conclusivi del primo ciclo di
istruzione è deliberata a maggioranza dal Consiglio di Classe qualora si verifichi almeno
una delle seguenti condizioni:
a) frequenza
L’alunno ha superato il monte ore di assenze consentite e non ha diritto a una deroga.
Per la valutazione degli allievi è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario
annuale (art. 11 comma 1 del D.Lgs. 59/04). Per il Tempo Normale, il monte ore
individuali annuo è di 990 ore, di cui i tre quarti corrispondono a 743 ore; di conseguenza
il numero massimo di ore di assenza ai fini della validità dell’anno scolastico ammonta a
247 ore.
Il nostro Istituto, sulla base di un’apposita delibera del Collegio Docenti in data 6 ottobre
2016, riconosce una serie di casistiche per le quali è prevista la possibilità di una deroga,
consentendo così di abbassare il monte ore individuale annuo di assenze. Le motivazioni
devono essere sempre debitamente dichiarate e documentate riguardo ai seguenti casi:
1. ricoveri continuativi o per periodi anche non continuativi per motivi di salute in ente
ospedaliero o altri luoghi di cura, debitamente documentati e certificati;
2. assenze continuative o per periodi anche non continuativi per motivi di salute in
casa e senza ricovero ospedaliero, documentate da certificato medico.
3. terapie e/o cure programmate e debitamente documentate;
4. partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni
riconosciute dal CONI;
5. viaggi familiari di alunni stranieri nei paesi d’origine, limitatamente ad un monte ore
corrispettivo ad un massimo di 15 giorni di frequenza nel corso dell’anno
scolastico;
6. gravi motivi familiari (separazioni di genitori, malattie di congiunti, lutti),
limitatamente ad un monte ore corrispettivo ad un massimo di 10 giorni di
frequenza nel corso dell’anno scolastico.
7. Certificazioni e/o esami inseriti in percorsi formativi attinenti ad appartenenze
culturali e o religiose.
Le deroghe previste valgono a condizione che tali assenze non pregiudichino, a giudizio
del Consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati.
98
b) comportamento
Il Consiglio di Classe ha attribuito all’alunno un voto di comportamento inferiore a sei
decimi.
L’alunno deve aver subito almeno un allontanamento temporaneo dalla comunità
scolastica e in seguito non avere dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nel
comportamento, tali da evidenziare un sufficiente livello di miglioramento nel suo
percorso di crescita e di maturazione (DPR 122/09).
c) mancato raggiungimento degli obiettivi di apprendimento
Si può procedere alla non ammissione alla classe successiva o all’esame finale a
conclusione del ciclo di un alunno con carenze relativamente al raggiungimento degli
obiettivi di apprendimento qualora siano soddisfatte entrambe le seguenti condizioni:
1. il Consiglio di Classe (anche a maggioranza) ritiene che la non ammissione
dell’alunno in questione rappresenti un’opportunità di recupero e miglioramento per
quest’ultimo
2. la scheda di valutazione dell’alunno presenta quattro materie con voto 5 oppure una
materia con voto 4 e due materie con voto 5 .
Il Consiglio di Classe comunica per tempo alle famiglie le situazioni a rischio, sia per
difficoltà nel raggiungimento degli obiettivi, sia per il pericolo di superamento del monte
ore di assenze consentito. Le convocazioni alle famiglie vengono fatte tramite lettera
protocollata (fine novembre/inizio dicembre nel primo quadrimestre e fine marzo/inizio
aprile nel secondo quadrimestre). Qualora il rendimento scolastico permanga molto
lacunoso è prevista una convocazione anche nel mese di maggio.
Giudizio complessivo d’esame
La C.M. n.48 del 31/05/2012 conferma che:
“Sia l’art. 3, comma 6, del D.P.R. 122/09, che la CM 49/10 ribadiscono che il voto finale
dell’esame conclusivo del I ciclo ‘è costituito dalla media dei voti in decimi ottenuti nelle
singole prove e nel giudizio di idoneità arrotondata all’unità superiore per frazione pari o
superiore a 0,5’.
Per media dei voti deve intendersi la media aritmetica, in quanto la volontà del legislatore
è stata quella di attribuire a tutte le prove d’esame uguale peso.”
In questo modo:
il GIUDIZIO DI IDONEITÀ vale 1/7 del voto totale
il voto della prova di ITALIANO vale 1/7 del voto totale
il voto della prova di MATEMATICA vale 1/7 del voto totale
il voto della prova di INGLESE vale 1/7 del voto totale
il voto della prova di SECONDA LINGUA COMUNITARIA vale 1/7 del voto totale
99
il voto INVALSI vale 1/7 del voto totale
la valutazione del COLLOQUIO vale 1/7 del voto totale
Il giudizio complessivo d’esame può non coincidere con il giudizio d’idoneità in quanto
espressione di due momenti valutativi diversi: i singoli Consigli di Classe spiegheranno la
possibile diversità di esito ai genitori durante gli incontri scuola/famiglia.
Per gli alunni BES con Piano Didattico Personalizzato l’esame sarà coerente al percorso
scolastico e manterrà le modalità di lavoro definite nel PDP.
Criteri di valutazione delle prove scritte e del colloquio orale
Ogni dipartimento di materia stabilisce criteri comuni per la valutazione delle prove scritte
e del colloquio orale. Tali criteri vengono resi pubblici tramite il sito dell’Istituto.
Attribuzione della lode
La C.M. n.49 del 20/05/2010, confermata dalla C.M. n.48 del 31/05/2012, prevede che:
“A coloro che conseguono un punteggio di dieci decimi può essere assegnata la lode da
parte della commissione esaminatrice con decisione assunta all’unanimità.”
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
Il documento di valutazione, alla fine del quinto anno per la primaria e alla fine del terzo
anno per la secondaria, a partire dall’anno scolastico 2016/17, sarà affiancato e integrato
da una scheda per la Certificazione delle Competenze in cui gli apprendimenti acquisiti
dagli alunni, nell'ambito delle singole discipline, vengono calati all'interno di un più globale
processo di crescita individuale.
Gli alunni dovranno dimostrare di saper utilizzare le conoscenze acquisite e le abilità
maturate per affrontare compiti e problemi complessi, reali e simulati, per trovare le
relazioni tra le conoscenze e il mondo che ci circonda con l’obiettivo di saper utilizzare e
sfruttare ciò che si è appreso per elaborare soluzioni a tutti quei problemi che la vita reale
pone quotidianamente.
La certificazione delle competenze avviene attraverso compiti di realtà o progetti
multidisciplinari, cioè attraverso la risoluzione di una situazione-problema.
100
CRITERI PER LA CONDUZIONE DELL’ESAME DI STATO a.s. 2016/17
(Da rivedere in base alla nuova normativa del 2017)
I criteri generali per lo svolgimento dell’Esame di Stato, a conclusione del I ciclo di
istruzione, sono stabiliti dal Collegio in base alle istruzioni fornite dalla C.M. n. 48 del
31.5.2012, contenente le indicazioni per lo svolgimento delle prove scritte (italiano,
matematica e le due lingue straniere), della prova Nazionale e del colloquio
pluridisciplinare.
Prove scritte d’esame
Le prove scritte per l’esame di Stato al termine del primo ciclo riguardano l’italiano, la
matematica, le lingue straniere e la prova nazionale INVALSI.
Per gli alunni con certificazione di disabilità sono predisposte dalla Commissione (formata
da tutti i docenti del CdC, ivi compreso il docente di sostegno), ove necessario, prove di
esame, conformi al piano educativo individualizzato,prova nazionale Invalsi inclusa.
Per i candidati con certificazione di Disturbo Specifico dell’Apprendimento, di cui alla legge
n. 170/2010, la Commissione predispone adeguate modalità di svolgimento delle prove
scritte e orali.
Per quanto riguarda gli altri alunni con Bisogni Educativi Speciali, individuati dai singoli
Consigli di Classe, sulla base di quanto previsto dalla nota 3587 del 3 giugno 2014,
devono essere fornite alla Commissione d’esame utili e opportune indicazioni per
consentire a tali alunni di sostenere adeguatamente l’esame. La Commissione tiene in
debita considerazione le specifiche situazioni soggettive, per le quali sia stato redatto
apposito Piano Didattico Personalizzato (Temporaneo) e, in particolare, le modalità
didattiche e le forme di valutazione declinate nel medesimo documento (per ulteriori
dettagli si veda, a fine capitolo, l’allegato Criteri per lo svolgimento degli esami di Stato
degli alunni con BES).
Criteri per le prove scritte
Prova scritta di Italiano
Per la prova scritta di Italiano i candidati sceglieranno entro una terna di tracce proposte
che terranno conto delle seguenti indicazioni:
1. testo narrativo in cui l'alunno possa esprimere esperienze reali o di fantasia
2. testo argomentativo o espositivo in cui l’alunno possa trattare un argomento di
interesse culturale o sociale che consenta l'esposizione di riflessioni personali;
3. relazione in cui l'alunno possa presentare un argomento di studio, attinente a
qualsiasi disciplina o a un'attività o esperienza svolta nel triennio/ultimo anno
La prova dovrà accertare:
Competenze testuali
- Aderenza alla traccia scelta
101
- Originalità espressiva
- Coerenza interna tra le parti del testo
Competenze linguistiche
- Uso della lingua
- Proprietà lessicale
- Correttezza formale (ortografia, sintassi e punteggiatura)
L’attribuzione del voto avverrà facendo la media delle due competenze, seguendo i
criteri di valutazione di seguito riportati. La valutazione di forma (competenza testuale)
e di contenuto(competenza linguistica),potrebbero non corrispondere allo stesso
descrittore ma scaturire da un bilanciamento delle parti.
Si precisa che, nella valutazione di un elaborato, l’insegnante terrà conto anche della
complessiva efficacia comunicativa del testo.
ITALIANO – criteri valutazione
DESCRITTORE VOTO
Il testo è coerente alla traccia; il contenuto è esauriente/approfondito/personale;
le varie parti del testo sono coerentemente collegate tra loro e il testo segue uno
sviluppo logico.
La lingua è usata in maniera appropriata e/o personale e/o originale; il lessico è
ricco/vario; il testo è corretto nell’ortografia, nella punteggiatura e nelle strutture
morfologiche e sintattiche.
10
Il testo è coerente alla traccia; il contenuto è esauriente, e/o approfondito e/o
personale; le varie parti del testo sono coerentemente collegate tra loro e il testo
segue uno sviluppo logico.
La lingua è usata in maniera appropriata e personale; il lessico è adeguato; il
testo è generalmente corretto nell’ortografia, nella punteggiatura e nelle strutture
morfologiche e sintattiche.
9
Il testo è coerente alla traccia; il contenuto è organico; le varie parti del testo
sono quasi sempre coerentemente collegate tra loro, con qualche imperfezione.
La lingua è usata in maniera chiara e scorrevole; il lessico è preciso; il testo è
generalmente corretto nell’ortografia, nella punteggiatura e nelle strutture
morfologiche e sintattiche, ma non sempre accurato.
8
Il testo, nel complesso, è coerente alla traccia; il contenuto presenta
informazioni corrette, ma non sempre complete; le varie parti del testo sono 7
102
seguono un andamento equilibrato.
La lingua è usata, quasi sempre, in maniera chiara; il lessico è adeguato, a volte
semplice; il testo è abbastanza corretto nell’ortografia, nella punteggiatura e
nelle strutture morfologiche e sintattiche.
Il testo, solo in parte, è coerente alla traccia; il contenuto è
accettabile/essenziale; le varie parti del testo, quasi sempre, seguono un
andamento equilibrato.
La lingua è usata in maniera semplice; il lessico è semplice; il testo è poco
corretto nell’ortografia, nella punteggiatura e nelle strutture morfologiche e
sintattiche.
6
Il testo non è coerente alla traccia; il contenuto è superficiale/confuso; le varie
parti del testo non sempre sono collegate tra loro in maniera logica.
La lingua è usata in maniera semplice; il lessico è povero/ripetitivo; il testo è
poco corretto nell’ortografia, nella punteggiatura e nelle strutture morfologiche e
sintattiche.
5
Il testo non è coerente alla traccia; il contenuto è superficiale/confuso; le varie
parti del testo non sempre sono collegate tra loro in maniera logica.
La lingua è usata in maniera imprecisa; il lessico è povero/ripetitivo; il testo è
scorretto nell’ortografia, nella punteggiatura e nelle strutture morfologiche e
sintattiche.
4
Prova scritta di Matematica
La prova scritta di matematica prevede quattro quesiti sui seguenti argomenti:
1. geometria solida: poliedri e solidi di rotazione
2. piano cartesiano: distanza tra due punti, determinazione del punto medio, simmetria
assiale e centrale, equazione di una retta, rette parallele e perpendicolari,
intersezioni tra rette e con gli assi
3. equazioni di I grado
4. genetica o fisica
La prova di matematica è valutata in centesimi e, a seconda della tipologia di quesito,
dovrà accertare:
- le conoscenze
- la capacità di applicare procedure e concetti acquisiti
- la capacità di risolvere problemi
- la comprensione e l’uso del linguaggio specifico
- la completezza della prova.
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MATEMATICA – criteri di valutazione
NUMERO DI QUESITI SVOLTI ___________________
ALTRE ANNOTAZIONI: ___________________________________________________________
______________________________________________________________________________
PUNTEGGIO RAGGIUNTO: _________/100 VOTO: ______/10
Criteri Descrittori Voto
Conoscenze Conoscenza di principi, teorie, concetti,
termini, regole, procedure, metodi e tecniche
Capacità di applicare procedure e concetti acquisiti Correttezza nei calcoli, nell’applicazione
di tecniche e procedure. Correttezza e precisione nell’esecuzione
delle rappresentazioni geometriche e dei grafici
Risoluzione del problema Utilizzazione organizzata di conoscenze
e abilità per analizzare, scomporre, elaborare.
Scelta di procedure ottimali e non standard
Comprensione e uso del linguaggio specifico Proprietà di linguaggio, comunicazione e
commento della soluzione puntuali e logicamente rigorosi
Completezza Prova risolta in tutte le sue parti e
risposte complete ai quesiti affrontati
Comprensione piena del testo; procedimenti corretti e motivati; presenza di risoluzioni originali; uso del lessico disciplinare rigoroso; imposta e risolve correttamente tutte le parti dell’elaborato.
10
Procedimenti risolutivi efficaci; lievi imprecisioni di calcolo; esposizione ordinata ed adeguatamente motivata; uso pertinente del linguaggio specifico.
9
Procedimenti risolutivi con esiti in prevalenza corretti; limitati errori di calcolo e fraintendimenti non particolarmente gravi; esposizione ordinata e uso sostanzialmente pertinente del linguaggio specifico.
8
Presenza di alcuni errori e imprecisioni nel calcolo; comprensione delle tematiche proposte nelle linee fondamentali; accettabile l’ordine espositivo.
7
Comprensione frammentaria e/o confusa del testo, conoscenze deboli; procedimenti risolutivi prevalentemente imprecisi e inefficienti; risoluzione incompleta dell’elaborato.
6
Rilevanti carenze nei procedimenti risolutivi; lacune nelle conoscenze; errori di calcolo; risoluzione incompleta e disordinata dell’elaborato.
5
Assenza totale, o quasi, dei criteri di valutazione.
4
104
Prove scritte di Lingua Straniera
Per l’esame scritto di prima e seconda lingua straniera comunitaria, si propone la scelta tra
due tipologie di prove:
1) un brano di lettura e relativo questionario con domande di Vero/Falso, domande chiuse
e aperte
2) la stesura di una email o di una lettera.
Entrambe le prove, con la possibilità dell’uso del dizionario, hanno pari valore in quanto
ambedue forniscono elementi di valutazione che attestano il livello di competenza
linguistica raggiunto. Per la seconda lingua comunitaria il livello da raggiungere risulta
essere il livello A1 e per la lingua inglese il livello è A2. I due livelli sono quelli relativi al
Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue del Consiglio d’Europa.
Ciascuna sottocommissione, in relazione alla presenza nella classe di alunni migranti
di recente arrivo, valutato che la lingua straniera è spesso per gli alunni migranti una
lingua “terza” veicolata dalla lingua “seconda”, ha facoltà di
fornire indicazioni adeguate per la comprensione delle consegne privilegiare la comprensione rispetto alla produzione nella definizione dei parametri di
accettabilità della prova permettere la consultazione del dizionario bilingue (lingua madre/lingua straniera
studiata)
PRIMA LINGUA - criteri di valutazione
LETTER WRITING - PRODUZIONE SCRITTA Punti
A L’impostazione dell’email risulta
rispondente alla tipologia richiesta 2
carente in alcune parti 1
non adeguata alla tipologia richiesta 0
B Il contenuto risulta
pertinente, ben sviluppato e arricchito di spunti personali
4
adeguatamente sviluppato 3
non sempre lineare/semplice 2
poco esauriente 1
C La forma espressiva usata è
corretta, scorrevole con un lessico ricco 4
abbastanza corretta, con lessico adeguato 3
poco corretta ma comprensibile e con lessico semplice
2
non sempre corretta e lessico limitato 1
scorretta e lessico molto limitato 0
Totale
105
Voto per il questionario Voto per la lettera o email
Punti Voto Punti Voto
41 – 42 10 10 10
38/39/40 9 9 9
34/35/36/37 8 8 8
30/31/32/33 7 7 7
25/26/27/28/29 6 6 6
da 1 a 24 4 / 5 da 0 a 5 4 / 5
SECONDA LINGUA - criteri di valutazione
READING COMPREHENSION - COMPRENSIONE DEL TESTO Punti
A
Ha compreso il brano
(max 25 punti:
- max 7 punti per True/False - max 18 punti per 6 Whquestions
secondo schema)
True /False (1 punto a risposta esatta)
in ogni sua parte /in maniera completa e sicura 3
in maniera adeguata 2
In maniera limitata 1
B
La forma risulta
(max 12 punti:
- max 2 punti a ognuna delle 6Whquestionssecondo schema)
corretta/ ben strutturata e rielaborata 2
abbastanza corretta 1
non corretta 0
C La produzione personale risulta
(max5 punti per la risposta n. 14)
esaustiva, corretta e personale 5
esaustiva e abbastanza corretta 4
semplice e sufficientemente corretta 3
non completamente adeguata alle richieste 2 - 1
non svolta o non adeguata alla richiesta 0
Totale
PRODUZIONE SCRITTA Punti
A L’impostazione e rispondenza alla traccia della lettera o email risulta
completa 2
adeguata 1
non adeguata 0
B Il contenuto risulta
pertinente, ben sviluppato e arricchito di spunti personali
4
adeguatamente sviluppato 3
non sempre lineare/semplice 2
poco esauriente 1
C La forma espressiva usata è
corretta, scorrevole con un lessico ricco 4
abbastanza corretta, con lessico adeguato 3
poco corretta ma comprensibile e con lessico semplice
2
non sempre corretta e lessico limitato 1
scorretta e lessico molto limitato 0
106
Voto per il questionario Voto per la lettera o email
Punti Voto Punti Voto
29 – 30 10 10 10
26 – 28 9 9 9
23 – 25 8 8 8
20 – 22 7 7 7
17 – 19 6 6 6
da 1 a 16 4 / 5 da 0 a 5 4 / 5
COMPRENSIONE DEL TESTO Punti
A
Ha compreso il brano
max 15 punti:
- max 6punti per Vero/Falso
- max 1punto a ognuna delle 9 domande
aperte secondo lo schema)
in ogni sua parte /in maniera completa e sicura 1
in maniera abbastanza adeguata 0,5
In maniera non adeguata 0
B
La forma risulta
max 9 punti:
- max 1punto a ognuna delle 9 domande
aperte secondo lo schema)
corretta/ ben strutturata e rielaborata 1
abbastanza corretta 0,5
non corretta 0
C La produzione personale risulta
max 6 punti per le risposta n.16
esaustiva, corretta e personale 6
esaustiva e abbastanza corretta 5
semplice ma sufficientemente corretta 4
semplice ma non sempre corretta 3
incompleta/poco coerente 2
non svolta o non adeguata alla richiesta 0/1
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Prova scritta nazionale Invalsi
Le prove scritte Invalsi di Italiano e Matematica saranno effettuate secondo la normativa
emanata dal M.I.U.R. sulla base delle indicazioni dell’Istituto Nazionale per la Valutazione
del Sistema d’Istruzione (Protocollo di somministrazione e relativo Allegato tecnico).
Colloquio pluridisciplinare
Il colloquio pluridisciplinare, condotto collegialmente alla presenza dell’intera sottocommissione esaminatrice, verte sulle discipline di insegnamento dell'ultimo anno (escluso l’insegnamento della religione cattolica), consentendo a tutte le discipline di avere giusta considerazione. Il colloquio è finalizzato a valutare non solo le conoscenze e le competenze acquisite, ma anche il livello di padronanza di competenze trasversali (capacità di esposizione e argomentazione, di risoluzione dei problemi, di pensiero riflessivo e critico, di valutazione personale, ecc.). Al colloquio interdisciplinare è attribuito un voto espresso in decimi. (C.M. n. 48 del 31.5.2012). Il colloquio pluridisciplinare si svilupperà a partire da un documento fornito dal docente della materia prescelta dal candidato per iniziare la prova orale.
108
ALLEGATO: criteri per lo svolgimento degli esami di stato degli alunni con bisogni educativi speciali (BES)
1) Alunni con certificazione di disabilità (DVA)
Per gli alunni con disabilità sono predisposte prove di esame, comprensive della prova a carattere nazionale INVALSI, specifiche per gli insegnamenti impartiti, idonee a valutare il progresso dell'alunno in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali. Le prove sono adattate, ove necessario, in relazione al Piano Educativo Individualizzato, a cura dei docenti componenti la Commissione. Le prove differenziate hanno valore equivalente a quelle ordinarie ai fini del superamento dell'esame e del conseguimento del diploma di licenza. Le prove dell'esame conclusivo del primo ciclo sono sostenute anche con l'uso di attrezzature tecniche e sussidi didattici, nonché di ogni altra forma di ausilio tecnico necessario. Per i candidati con piano educativo individualizzato (PEI) che abbiano sostenuto prove differenziate non deve esservi menzione di tali prove nei tabelloni affissi all’albo della scuola, né in altri documenti (C. M. 48 del 31 maggio 2012). La prova nazionale Prima del giorno dell’esame la commissione/sottocommissione predisporrà una prova sostitutiva; la mattina della prova valuterà se gli alunni con P.E.I possano sostenere la prova nazionale, ovvero se questa debba essere adattata o se si debba utilizzare la prova preparata. Per gli alunni non vedenti o ipovedenti vale la normativa generale in materia di esami (si deve richiedere versione braille o informatizzata con caratteri adeguati).
2) Alunni con certificazione di Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA)
I candidati con disturbi specifici di apprendimento, di cui alla legge n. 170/2010, possono utilizzare per le prove scritte (comprensive della Prova Nazionale) gli strumenti compensativi previsti dal piano didattico personalizzato (PDP). È possibile prevedere alcune particolari attenzioni finalizzate a rendere sereno per tali candidati lo svolgimento dell’esame sia al momento delle prove scritte, sia in fase di colloquio. I candidati possono usufruire di dispositivi per l’ascolto dei testi della prova registrati in formato “mp3”. Per la piena comprensione del testo delle prove scritte, la commissione può prevedere, di individuare un proprio componente che possa leggere i testi delle prove scritte. Per i candidati che utilizzano la sintesi vocale, la commissione può provvedere alla trascrizione del testo su supporto informatico. In particolare, si segnala l’opportunità di prevedere tempi più lunghi di quelli ordinari per lo svolgimento delle prove scritte (per es. per la prova nazionale ipotesi di 30min aggiuntivi).
Con particolare riferimento all’accertamento delle competenze nella lingua straniera, è opportuno adottare criteri valutativi attenti soprattutto al contenuto piuttosto che alla forma.
Al candidato può essere consentita la utilizzazione di apparecchiature e strumenti informatici nel caso in cui siano stati impiegati per le verifiche in corso d’anno, senza che venga pregiudicata la validità delle prove.
109
3) Alunni in situazione di svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale (per i quali sia stato redatto apposito piano didattico personalizzato)
Per gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES), non certificati ma formalmente individuati dai singoli Consigli di classe dovranno essere fornite alla Commissione d'esame utili e opportune indicazioni per consentire a tali alunni di sostenere adeguatamente l'esame. A tal fine i Consigli di classe trasmetteranno alla Commissione d'esame i Piani Didattici Personalizzati. La Commissione, terrà in debita considerazione le specifiche situazioni soggettive, e in particolare le forme di valutazione individuate nel Piano didattico personalizzato. In ogni caso, per siffatte tipologie, non è prevista alcuna misura dispensativa in sede di esame, sia scritto che orale, mentre è possibile concedere strumenti compensativi, se previsti dal PDP come per gli alunni con DSA, anche per quel che riguarda la prova nazionale INVALSI.
Alunni stranieri
La normativa vigente (DPR 394/1999, art. 45; DPR n.122/2009 Regolamento sulla valutazione scolastica) prevede che gli alunni con cittadinanza non italiana presenti sul territorio nazionale, in quanto soggetti all’obbligo d’istruzione, siano valutati nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani. Essa consente, comunque, una valutazione che tenga conto dei livelli di partenza, del percorso di apprendimento dei singoli (quindi anche della storia scolastica pregressa) e del raggiungimento delle competenze e dei traguardi di apprendimento «essenziali». Nel colloquio orale possono essere valorizzati elementi della cultura e della lingua del paese d’origine. La prova nazionale e la relativa griglia di correzione sono le stesse previste per tutti i candidati. Non è prevista alcuna misura dispensativa in sede di esame, sia scritto che orale, mentre è possibile concedere strumenti compensativi previsti dal PDP come per gli alunni con DSA, compresa la prova nazionale INVALSI