DELL’OFFERTAicfjerace.gov.it/wp-content/uploads/2017/06/PTOF-JERACE-2016-2019... · Atto di...

84
1 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “F. JERACE” DISTRETTO SCOLASTICO N. 35 C.M. RCIC85000T – C.F. 82000180800 – Uff. Serv. : B71 Via Esperia 9 - 89024 POLISTENA (RC) telefoni 0966.935214 (DSGA) - 0966.941759 (fax e segreteria) e-mail: [email protected] - sito internet: icfjerace.it PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016-2019 Aggiornato al 30.10.2017

Transcript of DELL’OFFERTAicfjerace.gov.it/wp-content/uploads/2017/06/PTOF-JERACE-2016-2019... · Atto di...

1

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “F. JERACE” DISTRETTO SCOLASTICO N. 35 C.M. RCIC85000T – C.F. 82000180800 – Uff. Serv. : B71 Via Esperia 9 - 89024 POLISTENA (RC) telefoni 0966.935214 (DSGA) - 0966.941759 (fax e segreteria) e-mail: [email protected] - sito internet: icfjerace.it

PIANO TRIENNALE

DELL’OFFERTA

FORMATIVA

2016-2019 Aggiornato al 30.10.2017

2

INDICE Premessa------------------------------------------------------------------------------------------------------ p. 3

Presentazione------------------------------------------------------------------------------------------------- p.4

Atto di indirizzo del DS per la revisione del PTOF----------------------------------------------------- p.6

PDM----------------------------------------------------------------------------------------------------------- p. 10

Riferimenti al RAV------------------------------------------------------------------------------------------ p. 17

Azioni coerenti con il Piano Digitale--------------------------------------------------------------------- p.18

Promozione delle pari opportunità------------------------------------------------------------------------ p.18

Dati della scuola--------------------------------------------------------------------------------------------- p.19

Finalità generale della scuola------------------------------------------------------------------------------ p.20

Organizzazione della Scuola- Ruoli funzioni e compiti-Orari-Insegnamenti e attività----------- p.22

Contesto socio-economico--------------------------------------------------------------------------------- p.28

Linee culturali, educative, metodologiche e operative seguite nel tempo--------------------------- p.29

Assi culturali-Metodologici-Formativi-Tematici-Strategie-------------------------------------------- p.29

Le innovazioni attuate nella scuola------------------------------------------------------------------------ p.32

Il curricolo-obiettivi generali del processo formativo-------------------------------------------------- p.33

Traguardi per lo sviluppo delle competenze-------------------------------------------------------------- p.35

Linee guida condivise dei percorsi didattici interdisciplinari------------------------------------------ p.40

Corso ad indirizzo musicale-------------------------------------------------------------------------------- p.41

Piani di studio personalizzati------------------------------------------------------------------------------- p.42

Scelte metodologiche e didattiche-------------------------------------------------------------------------- p.43

La valutazione scolastica----------------------------------------------------------------------------------- p.44

I criteri di valutazione-Tabella di valutazione degli apprendimenti--------------------------------- p.45

Tabella di valutazione del comportamento--------------------------------------------------------------- p.46

Criteri per la conduzione degli esami di licenza--------------------------------------------------------- p.51

Prove Invalsi------------------------------------------------------------------------------------ p.52

Appendice PTOF-Attività della scuola------------------------------------------------------------------- p.52

Posti di organico-----------------------------------------------------------------------------------------------p.58

Organico di potenziamento-utilizzo e richieste---------------------------------------------------------- p.59

Schede progetti organico di potenziamento-------------------------------------------------------------- p.60

Viaggi di istruzione e uscite didattiche-------------------------------------------------------------------- p 62

Attività di Aggiornamento e Formazione dei Docenti-Piano di formazione e aggiornamento

in servizio----------------------------------------------------------------------------------------------------- p.63

Piano della formazione del personale 2016-2019----------------------------------------------------------p.66

Integrazione degli alunni portatori di handicap---------------------------------------------------------- p. 73

Informazioni generali:

Valutazione esterna-Monitoraggio dell'offerta formativa-trasparenza-salvaguardia della privacy-

sicurezza------------------------------------------------------------------------------------------------------ p.78

Patto educativo di corresponsabilità---------------------------------------------------------------------- p.80

Orari uffici---------------------------------------------------------------------------------------------------- p. 83

.

3

PTOF

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE "FRANCESCO JERACE"

Premessa

Il presente Piano triennale dell’offerta formativa è elaborato ai sensi di quanto

previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema

nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni

legislative vigenti”;

- il piano è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per

le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal

dirigente scolastico con proprio atto di indirizzo prot. 5815/IV 1

del 11/10/2017

- il piano, illustrato al Collegio nella stesura finale, ha ricevuto il parere

favorevole del collegio dei docenti nella seduta del 27.10.2017;

- il piano è stato approvato dal consiglio d’istituto nella seduta del 30.10.2017

4

Presentazione La scuola, in base alla legge n. 107 del 13 luglio 2015, viene chiamata ad affrontare sfide

sempre più complesse: diventare un luogo che sviluppi nei ragazzi la curiosità per il mondo e il

pensiero critico, stimolando la creatività e potenziando le competenze digitali. In un contesto

educativo e culturale sempre più complesso rispetto al passato risulta difficile orientarsi, il

settore dell’Istruzione è uno scenario in continua evoluzione diventa , quindi, indispensabile far

riferimento a punti saldi per far capire in quale direzione si stia evolvendo l’Istituto scolastico

di appartenenza. Lo stesso orizzonte territoriale della scuola si allarga fino a comprendere molteplici realtà e situazioni. Oggi le finalità della scuola sono costruite all’interno del quadro

valoriale della Costituzione e della tradizione culturale Europea, pertanto il sistema scolastico

assume come orizzonte di riferimento il quadro delle competenze chiave per l’apprendimento

permanente. Nell’anno scolastico 2013-14 sono entrate pienamente in vigore le Indicazioni

nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d’istruzione, di cui al D.M.

254/2012 , ciò ha implicato una rielaborazione del curricolo delle istituzioni scolastiche che ha

tenuto conto del profilo dello studente, dei traguardi di sviluppo delle competenze degli

obiettivi di apprendimento. Tale premessa aiuta a comprendere la centralità e l’importanza

che il PTOF assume nella dimensione scolastica di appartenenza, in quanto tale documento contiene la proposta formativa della scuola e rappresenta la sintesi tra le esperienze educative e

didattiche realizzate negli anni scorsi e le linee culturali, formative e operative che

caratterizzeranno il futuro dell'intero istituto alla luce anche delle importanti riforme che stanno

caratterizzando il mondo scolastico.

Il decreto legislativo n. 62 del 13 aprile 2017, inoltre ha apportato modifiche alle modalità di

valutazione degli apprendimenti per gli alunni di scuola primaria e della scuola secondaria di

primo grado, di svolgimento dell'Esame di Stato, conclusivo del primo ciclo di istruzione e di

rilascio della certificazione delle competenze.

Il PTOF è un documento di tipo rappresentativo che esplicita la progettazione delle attività formative elaborata dalla scuola, comprende le diverse opzioni metodologiche, valorizza le

professionalità.

Ogni istituzione scolastica che formalizza la propria offerta formativa deve avere come

riferimento anche il contesto internazionale, la dimensione allargata della globalizzazione deve

diventare il contesto nel quale collocare l’identità territoriale, inserendola a pieno titolo nella

dimensione europea dell’educazione.

L’Istituto, a partire dall'anno scolastico 2000-2001 e sino al 2009, risultava formato da due

Scuole Secondarie di I grado ubicate nello stesso comune: Scuola secondaria di I grado

"Salvemini" e Scuola secondaria di I grado "Jerace". Nell’anno 2009 si è costituito l’Istituto Comprensivo “G. Salvemini”. Nel 2012, per effetto del dimensionamento scolastico è diventato

Istituto Comprensivo “Francesco Jerace” ed è cambiata la composizione dei plessi che lo

costituiscono , che sono i seguenti: Scuola dell’Infanzia “Catena”

Scuola dell’Infanzia “Risorgimento”

Scuola dell’Infanzia “P. Nenni”

Scuola Primaria “Belà”

Scuola Primaria “Custodia”

Scuola Secondaria di Primo Grado “F. Jerace”

La proposta formativa contenuta nel PTOF è ovviamente correlata alla riforma della scuola in atto nel sistema scolastico italiano, in particolare essa fa riferimento alle coordinate culturali,

5

organizzative e operative contenute nel D. Igs. N° 59/2004 (Indicazioni per i Piani di Studi

Personalizzati) e successive modificazioni in base alle indicazioni per il curricolo.

Tale proposta si fonda anche sulla storia della Scuola e sull’arricchimento culturale che

scaturisce dall'assetto dell’Istituto, nonché dalle nuove indicazioni nazionali per il curricolo

I plessi scolastici sono uniti, in particolare, dalla condivisione dei presupposti

pedagogici e didattici sottesi all'impianto formativo della riforma e da tempo applicati

nell'attività educativa quotidiana, partendo sempre dal presupposto che la scuola ha sempre

rivestito un ruolo di "agente di cambiamento" su questo territorio. La scuola, grazie alla compilazione del RAV, ha individuato priorità in termini di esiti, da

concretizzare in traguardi da raggiungere con gli obiettivi di processo, pertanto tutti questi

aspetti si ritrovano nell’elaborazione del PTOF.

La proposta formativa contenuta in questo PTOF introduce importanti cambiamenti ed

innovazioni ma mantiene anche un carattere di continuità nei confronti degli aspetti postivi del

passato, azione che ha caratterizzato la nostra scuola dalla sua attivazione sino al momento

attuale.

La lettura attenta e meditata del PTOF da parte di tutti i potenziali lettori, permetterà di dare

esplicito consenso al fatti che l'intera opera di revisione e di elaborazione dei percorsi formativi personalizzati trovi ampia attuazione durante il corrente anno scolastico.

In sintesi il Piano triennale dell’offerta formativa mira a:

rendere esplicito all'esterno, cioè alle famiglie, alle istituzioni presenti sul territorio, che

cosa questo istituto può e vuole offrire;

avere un riferimento comune e chiaro in base al quale verificare, valutare e modificare

l'offerta formativa dell'istituto;

realizzare un documento di lavoro da cui partire per migliorare gli interventi formativi

dell'istituto

La missione educativa del PTOF a dimensione europea sarà:

creare una “scuola su misura” degli studenti

ampliare le loro capacità, conoscenze e competenze;

sostenere le loro scelte e aiutarli nell’orientamento

collaborare con le famiglie nell’opera educativa

attivare contatti (E-Twinning, Viaggi all’estero)

attivare patti educativi territoriali e reti

favorire l’educazione non formale riconoscerne i meriti

potenziare l’insegnamento/apprendimento delle lingue straniere

6

ATTO D’INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE

DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA (PTOF). ANNI SCOLASTICI

2016/2019. EX ART. 1 COMMA 14 LEGGE N. 107/2015. AGGIORNAMENTO RELATIVO

ALL’A.S. 2017/2018

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

VISTO il D.P.R. n.297/94;

VISTO la Legge 59/11997 che introduce l’autonomia scolastica e il profilo della dirigenza;

VISTO il D.P.R. n. 275/99 che disciplina l’autonomia scolastica;

VISTO l’art. 3 del D.P.R. 275/99, come novellato dall’art. 1, c. 14 della L. 107/2015;

VISTO il D.P.R. 20 marzo 2009, N.89, recante Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo

e didattico della Scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo di Istruzione ai sensi dell’art. 64, comma 4,

del Decreto Legge 25 GIUGNO 2008, N. 112, convertito, con modificazioni, dalla Legge 4 agosto

2009, N. 133;

VISTO il CCNL Comparto Scuola;

VISTO l’art. 25 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165 commi 1.2.3;

VISTO la Legge n. 107/2015;

VISTO l'Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico prot. n. 6403/A07 del 1.10.2016 per la

predisposizione del PTOF 2016-2019 e ritenuto di assumerne le indicazioni che definiscono

l'orientamento strategico dell'Istituzione scolastica;

VISTO il PTOF del triennio 2016-2019 elaborato dal collegio docenti e approvato dal C.d.I. con

delibera n. 2 del 28.10.2016;

TENUTO CONTO dei decreti attuativi della Legge107/2015 (n.62 e n. 66)

TENUTO CONTO che ai sensi della normativa vigente, il Collegio Docenti è chiamato ad

aggiornare e/o ad integrare il PTOF per l’anno scolastico 2017-2018.

PRESO ATTO che l’art.1 della predetta Legge 107/2015, ai commi 12-17, prevede che:

le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente il

triennio di riferimento, il Piano Triennale dell'Offerta Formativa (PTOF);

il PTOF deve essere elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività

della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico;

il PTOF è approvato dal Consiglio d’Istituto;

RISCONTRATO che gli Indirizzi del PTOF vengono definiti dal Dirigente Scolastico, il Collegio

Docenti lo elabora, il Consiglio di Istituto lo approva, il PTOF può essere rivisto annualmente entro

ottobre;

VALUTATE prioritarie le criticità emerse dal Rapporto di Autovalutazione (RAV) nonché dagli

esiti formativi registrati dagli studenti negli anni scolastici precedenti;

TENUTO CONTO di quanto emerso dai rapporti attivati dal Dirigente Scolastico con tutto il

personale interno alla scuola e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche

operanti sul territorio

EMANA

ai sensi dell’art. 3 del DPR 275/99, così come sostituito dall’art. 1 comma 14 della Legge 107/2015,

il seguente per la revisione del Piano Triennale dell'Offerta Formativa 2016-2019 -A.S. 2017-2018.L’aggiornamento del PTOF deve tener conto delle priorità, dei traguardi e degli

obiettivi di processo individuati nel RAV, aggiornato nel mese di giugno, per rispondere alle reali

esigenze dell’utenza. In particolare gli Obiettivi/Priorità sono:

PRIORITÀ E TRAGUARDI

ESITI DEGLI DESCRIZIONE DELLA DESCRIZIONE DEL

7

STUDENTI

PRIORITA'

TRAGUARDO

1) Risultati scolastici Diminuire la % di studenti

collocati nel livello di voto

basso in ITA-MAT-

INGLESE.

Diminuire del 10% il numero

degli studenti collocati nel

livello basso in ITA-MAT-

INGLESE.

2) Risultati nelle prove

standardizzate nazionali

-Diminuire la varianza

interna alle classi e fra le

classi

-Abbassare la percentuale di

cheating nelle classi.

-Diminuire la varianza

interna alle classi e fra le

classi di 1 punto.

-Diminuire la percentuale di

cheating.

3) Competenze chiave

europee

Migliorare la capacità di

osservare le regole e i patti

sociali condivisi.

Potenziare i temi della

legalità,sostenibilità

ambientale e solidarietà

attraverso progetti comuni ai

tre ordini di scuola.

4) Risultati a distanza Successo negli studi

secondari

-Aumentare il n. di alunni

che seguono il consiglio

orientativo.

-Aumentare la % degli

ammessi nella 2^ classe del

grado di scuola successiva.

Alle priorità scelte corrispondono i seguenti obiettivi di processo:

OBIETTIVI DI PROCESSO

AREA DI PROCESSO DESCRIZIONE DELL'OBIETTIVO DI

PROCESSO

1) Curricolo, progettazione e

valutazione

-Elaborare una progettazione didattica

condivisa per competenze.

-Elaborare prove comuni di verifica per

classi parallele (ingresso-intermedie-finali).

8

-Elaborare strumenti di monitoraggio.

2) Ambiente di

apprendimento

-Organizzare attività finalizzate al recupero e

al potenziamento.

-Incrementare la didattica e le attività

laboratoriali con metodologie innovative.

3) Inclusione e

differenziazione

-Costruire percorsi di recupero per gli

studenti con difficoltà di apprendimento e di

lingua italiana per alunni stranieri.

4) Continuità e orientamento -Incrementare azioni di continuità e di

orientamento fra tre ordini di scuola.

6) Sviluppo e valorizzazione

delle risorse umane

-Incrementare attività di formazione

finalizzate all’acquisizione di metodologie

innovative.

L’Offerta Formativa deve articolarsi tenendo conto non solo della normativa e delle presenti

indicazioni, ma valorizzando anche il patrimonio di esperienza e professionalità che negli anni ha

contribuito a costruire l’immagine della scuola.

Nel definire le attività per il recupero e il potenziamento del profitto, si terrà conto dei risultati delle

rilevazioni INVALSI relative all’anno scolastico precedente;

I progetti e le attività dovranno fare esplicito riferimento alle priorità, agli obiettivi di processo, al

PTOF.

OBIETTIVI

Rafforzare i processi di costruzione del curricolo per competenze;

implementare una valutazione autentica;

ridurre la varianza all’interno delle classi e tra le classi;

sostenere lo sviluppo professionale del personale attraverso l’elaborazione di un attento

Piano di Formazione, di attività di supporto nell’ambito dell’utilizzo delle tecnologie

informatiche, dell’adeguamento delle strategie di insegnamento e di gestione delle classi ai

cambiamenti sia normativi che sociali in atto;

strutturare i processi di insegnamento-apprendimento in modo che essi rispondano

esattamente alle Nuove Indicazioni Nazionali ed ai Traguardi di competenza, al fine di

garantire a ciascun alunno l’acquisizione di competenze e il successo formativo;

condividere gli atti normativi interni, le regole ed i comportamenti funzionali alla garanzia

della sicurezza di ognuno ed al rispetto della privacy;

curare i processi di comunicazione organizzativa interna ed esterna, avvalendosi dei nuovi

strumenti digitali e nel rispetto del Codice dell’Amministrazione Digitale.

9

DIRETTIVE

Approfondire la conoscenza dei nuovi decreti attuativi della L. 107/2015 per una corretta

applicazione delle nuove norme e per sfruttarne appieno le possibilità offerte, nell’ottica di

rendere migliore il servizio offerto all’utenza;

superare la dimensione trasmissiva dell’insegnamento e modificare l’impianto

metodologico, potenziando la didattica laboratoriale, anche attraverso l’ottimizzazione

dell’uso delle dotazioni esistenti, in modo da contribuire fattivamente, mediante l’azione

didattica, allo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza europea;

operare per la reale personalizzazione dei curricoli, sia in termini di supporto agli alunni in

difficoltà sia nelle direzioni dello sviluppo delle potenzialità, delle attitudini e della

valorizzazione delle eccellenze;

finalizzare la programmazione educativa e le attività scolastiche allo sviluppo unitario e

verticale del

curricolo d’istituto, in una prospettiva di continuità infanzia/primaria/secondaria di primo

grado;

promuovere una didattica inclusiva che tenga conto degli alunni con bisogni educativi

speciali, degli alunni diversamente abili, degli alunni con disturbi specifici di

apprendimento;

implementare la verifica dei risultati a distanza come strumento di revisione, correzione,

miglioramento dell’offerta formativa e del curricolo;

generalizzare l’uso delle tecnologie digitali tra il personale e migliorarne la competenza;

integrare la progettazione dei percorsi formativi e migliorare la qualità delle dotazioni

tecnologiche con il PON-FSE e FESR;

implementare i processi di dematerializzazione e la trasparenza amministrativa;

prevedere percorsi e azioni (reti, accordi, progetti), per valorizzare la scuola intesa come

comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare l’interazione con le famiglie e

con la comunità locale;

promuovere la condivisione delle regole di convivenza e di esercizio dei rispettivi ruoli

all’interno dell’istituzione scolastica;

operare in modo trasparente, nella massima chiarezza, correttezza ed imparzialità;

promuovere la cultura dell’autovalutazione dell’operato della scuola per migliorarne

continuamente l’azione educativo-didattica.

Al P.T.O.F. già approvato nel precedente anno scolastico si dovranno aggiungere i seguenti

aggiornamenti e/o integrazioni:

il RAV aggiornato e relativo PDM;

le attività progettuali previste dal Collegio dei docenti per l’a.s. 2017/18;

eventuali protocolli, accordi di rete e nuove forme di collaborazione con il territorio;

il piano di formazione per l’a.s. 2017/2018;

il fabbisogno di strumentazione e materiale didattico;

il fabbisogno delle risorse umane (organico dell’autonomia) che permetta di realizzare gli

obiettivi del PTOF;

ogni altro documento che definisca l'identità e la progettualità dell'Istituto.

10

L’aggiornamento del Piano dovrà essere predisposto a cura delle Funzioni Strumentali per il

P.T.O.F. con la collaborazione delle altre figure di sistema per essere portato all’esame del Collegio

stesso entro il 31 ottobre 2017.

Il presente Atto di Indirizzo potrà essere oggetto di revisione, modifiche e/o integrazioni.

PIANO DI MIGLIORAMENTO

SEZIONE 1

Congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi

Tabella 1 – Relazione tra obiettivi di processo e priorità strategiche

AREA DI

PROCESSO OBIETTIVI DI PROCESSO

E’ CONNESSO

ALLE

PRIORITA’

1 2

ATTUAZIONE

AMBIENTE DI

APPRENDIMENTO

1) Incrementare il tempo dedicato dagli

alunni alla costruzione di competenze in

ambito logico-matematico

X

1)Istituire attività di

recupero/potenziamento di matematica per

gli alunni delle classi III-V primaria e III

SSIG

2)Nelle attività curriculari aumentare il

tempo dedicato ad esercitazioni, simulazioni

Invalsi per la matematica

( Almeno due PD annuali per ciascuna classe

(III-IV-V primaria) e I-II-III SSIG)

3) Nelle Classi III-IV e V primaria utilizzare

parte delle ore di contemporaneità per tali

attività

2) Aumentare il tempo dedicato dagli

alunni all'elaborazione di competenze

logico-linguistiche

X

1)Nelle attività curriculari aumentare il

tempo dedicato ad esercitazioni, simulazioni

Invalsi per l'Italiano

(Almeno due PD annuali per ciascuna classe

(III-IV-V primaria) e I-II-III SSIG)

2) Nelle Classi III-IV e V primaria utilizzare

parte delle ore di contemporaneità per tali

attività

Sviluppo e

valorizzazione delle

risorse umane

3) Investire sulla formazione dei docenti

per innalzare la qualità della didattica, con

ricadute nel medio-lungo termine sui

risultati degli studenti.

X

Organizzare percorsi sulla didattica per

competenze per i docenti

Scala di rilevanza degli obiettivi di processo

Tabella 2 – Calcolo delle necessità dell’intervento sulla base di fattibilità e impatto

Obiettivi di processo Fattibilità

( da 1 a 5)

Impatto

(da 1 a

5)

Prodotto:

valore che

identifica la

rilevanza

dell’intervento

11

1 Incrementare il tempo dedicato dagli alunni alla costruzione di competenze in ambito

logico-matematico 4 5 20

2 Aumentare il tempo dedicato dagli alunni all'elaborazione di competenze logico-

linguistiche 4 5 20

3 Investire sulla formazione dei docenti per innalzare la qualità della didattica 5 5 25

4

Tabella 3 – Risultati attesi e monitoraggio

Obiettivi di processo

in via di attuazione Risultati attesi

Indicatori di

monitoraggio

Modalità di

rilevazione

1 Istituire azioni di recupero/potenziamento

Incrementare il punteggio medio d'Istituto nelle prove Invalsi di Matematica rispetto al punteggio medio 2015

Miglioramento dei risultati medi delle prove degli alunni dei vari corsi

Test d’ingresso, verifica intermedia, verifica finale. Report dei docenti che utilizzano ore di contemporaneità per il

potenziamento di Matematica nella scuola primaria

2 Aumentare il tempo dedicato dagli alunni all'elaborazione di competenze logico-linguistiche

Incrementare il punteggio medio

ottenuto nelle varie classi nelle prove Invalsi di lingua italiana rispetto al punteggio medio 2015

Mantenimento dei risultati medi delle classi, dai test iniziali alla prova intermedia, alla prova finale.

N. 2 di PD annuali-N. ore

di contemporaneità dedicate alle azioni in oggetto-Rilevazione di PD dedicati a simulazioni,

esercitazioni e prove standardizzate

3 Investire sulla formazione dei docenti per

innalzare la qualità della didattica

Incrementare la formazione dei docenti su tematiche specifiche (Didattica per competenze,BES,DSA, utilizzo di nuove tecnologie, la legge 107) per ottenere un ampliamento

dell'offerta formativa e una ricaduta positiva sui risultati degli alunni

-Rilevazione della presenza dei docenti ai corsi di formazione-

Raccolta di Buone pratiche- Realizzazione curricolo della scuola su file multimediale-Archivio digitale alunni Bes della scuola

-Rilevazione presenze -Compilazione archivio digitale

alunni Bes- -Questionario di gradimento nelle varie fasi della formazione -Rilevazione buone pratiche

SEZIONE 2

Azioni per raggiungere ciascun obiettivo di processo

Tabella 4 – Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni

Azione

prevista

Effetti positivi all’interno della

scuola a medio termine

Effetti negativi

all’interno della

scuola a medio

termine

Effetti positivi all’interno della

scuola a lungo termine

Effetti negativi

all’interno della

scuola a lungo

termine

1

Incrementare il punteggio medio

d'Istituto nelle prove Invalsi di Matematica rispetto al punteggio

Maggiore impegno

orario degli alunni e maggior carico di

Incrementare,migliorare, consolidare

le competenze logico-matematiche degli alunni

Difficoltà

nell'ottenere incrementi costanti

12

medio 2015, in particolare nelle classi III-V scuola primaria e III SSIG

lavoro. nel corso degli anni

2

Mantenere il punteggio medio nelle prove Invalsi d’ Italiano nelle classi rispetto al punteggio medio 2015

Maggiore impegno orario degli alunni e maggior carico di lavoro.

Incrementare,migliorare, consolidare le competenze metodologiche, logico-critiche,argomentative, linguistiche degli studenti

Difficoltà nel mantenere costante il punteggio medio nel corso degli anni

3 Incrementare la partecipazione dei docenti ad attività di formazione gestite dalla scuola

Difficoltà di coinvolgere in maniera costante un numero consistente di docenti

Miglioramento dell'offerta formativa, potenziamento della didattica e delle competenze trasversali

Più tempo e maggiore impegno richiesto ai docenti

Tabella 5 –Azioni specifiche del Dirigente Scolastico

Obiettivi di processo:

1) Incrementare il tempo dedicato dagli alunni alla costruzione di competenze in ambito logico-matematico

2) Aumentare il tempo dedicato dagli alunni all'elaborazione di competenze logico-linguistiche.

AZIONI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO DIMENSIONI PROFESSIONALI

INTERESSATE

Elabora atti di indirizzo che orientino la

progettazione dell’offerta formativa;

Coordina il nucleo interno di valutazione;

Orienta l’attività degli organi collegiali verso la

coerenza tra autovalutazione, miglioramento e

identità della scuola;

Definizione dell’identità, dell’orientamento

strategico e della politica dell’istituzione

scolastica.

Propone piani di utilizzo delle risorse

professionali disponibili;

Formula proposte per una formazione dei

docenti coerente con gli obiettivi del piano

dell’offerta formativa del piano di

miglioramento.

Gestione , valorizzazione e sviluppo delle risorse

umane.

Promuove la partecipazione delle diverse

componenti al processo di valutazione e

miglioramento (riunioni formali e informali,

questionari, utilizzo del sito web dell’istituto).

Promozione della partecipazione ,cura delle

relazioni e dei legami con il contesto.

Promuove attività di monitoraggio dei processi,

di valutazione, di rendicontazione.

Monitoraggio, valutazione, rendicontazione.

13

Definisce l’utilizzo delle risorse finanziarie;

Dispone e cura la pubblicazione di atti e

documenti.

Gestione delle risorse strumentali e finanziarie,

gestione amministrative e adempimenti

normativi.

Tabella 6 – Caratteri innovativi delle azioni

Caratteri innovativi degli obiettivi

Connessione con il quadro di riferimento di cui in Appendice

A e B

Le azioni proposte si basano su una didattica attiva che si esprime in forme laboratoriali e cooperative. Si intende favorire la sperimentazione di strategie didattiche ad

ampio raggio con ripercussioni positive anche nella didattica quotidiana.

I progetti sono incentrati sull'adozione di strumenti Multimediali, azioni laboratoriali, simulazioni di prove Invalsi e e prevedono una trasformazione del modello trasmissivo della scuola, supportando nuovi modi di

insegnare e riorganizzando il tempo scuola, nello specifico,,infatti nelle classi III-IV-V primaria si utilizzerà parte delle ore di contemporaneità per tali attività. Le strategie didattiche da potenziare sono caratterizzate dalla necessità di produrre un apprendimento che sia duraturo e stabile, effettuando, pertanto, non una semplice trasmissione di nozioni, bensì l'acquisizione di un metodo di studio valido universalmente e unito ad uno spirito critico che consenta

agli alunni di esprimere opinioni personali sui vari argomenti studiati.Tutto ciò utilizzando strumenti multimediali a supporto della didattica e ripensando gli spazi per l'apprendimento, facendo ricorso a strategie come il cooperative learning e all'assegnazione di compiti "significativi" o di "realtà".

SEZIONE 3

Impegno di risorse umane e strumentali

Tabella 8 – Tempistica delle attività

ATTIVITÀ s o n d g f m a m g

Laboratorio di Matematica

Verifica

iniziale

Verifica

intermedia

Verifica

finale

Tabella 7 – Descrivere l’impegno di risorse umane interne alla scuola

Figure

professionali Tipologia di attività

Ore aggiuntive

presunte

Costo

previsto Fonte finanziaria

Settim. Ann.

Docenti Laboratorio di Matematica

0 Risorse presenti in organico d’Istituto.

Docenti Laboratorio di Italiano

0 Risorse presenti in organico

0 Risorse presenti in organico

14

Laboratorio di Italiano

Percorsi da

attuare

Verifica

intermedia

Verifica

finale

Percorsi formativi per i docenti Elaborazione

dei percorsi

Avvio

dei

percorsi

Attività

laboratoriale

Analisi

questionario

di

gradimento

Tabella 9 – Monitoraggio delle Azioni Data di rilevazione

Corsi di

recupero/potenziamento

Matematica

Indicatori di

monitoraggio del

processo

Strumenti di misurazione Criticità

rilevate

Progressi

rilevati

Modifiche/necessità di

aggiustamenti

Novembre

Febbraio

Maggio

Miglioramento

dei risultati medi

delle classi, dai

test iniziali alla

prova intermedia,

alla prova finale.

Test d’ingresso

Verifica intermedia

Verifica finale

Risultati

inferiori alla

media

nazionale

Il traguardo è

in relazione

con la linea

strategica del

PDM

Si prevedono correttivi e

modifiche nella tempistica

ove previsto

Data di rilevazione

Corso di recupero

potenziamento-Italiano

Indicatori di

monitoraggio del

processo

Strumenti di misurazione Criticità

rilevate

Progressi

rilevati

Modifiche/necessità di

aggiustamenti

Settembre

Gennaio

Maggio

Mantenimento

dei risultati medi

delle classi, dai

test iniziali alla

prova intermedia,

alla prova finale.

Test d’ingresso

Verifica intermedia

Verifica finale

Risultati

inferiori alla

media

nazionale

Il traguardo è

in relazione

con la linea

strategica del

PDM

Si prevedono correttivi e

modifiche nella tempistica

ove previsto

Data di rilevazione

Percorsi di formazione

docenti

Indicatori di

monitoraggio del

processo

Strumenti di misurazione Criticità

rilevate

Progressi

rilevati

Modifiche/necessità di

aggiustamenti

Settembre

Ottobre

Maggio

Partecipazione

dei docenti alla

formazione

Fogli di presenza

Eventuale

partecipazione

non costante

Incremento

delle azioni di

formazione

gestite

direttamente

dalla scuola

Si prevedono correttivi e

modifiche nella tempistica

ove previsto

Data di rilevazione-Ore

di contemporaneità per

il potenziamento di

Matematica e Italiano

Indicatori di

monitoraggio del

processo

Strumenti di misurazione Criticità

rilevate

Progressi

rilevati

Modifiche/necessità di

aggiustamenti

Novembre

Febbraio

Maggio

N. ore di

contemporaneità

dedicate al

potenziamento

report

Eventuali esiti

delle prove

non in linea

con gli

obiettivi

Incremento

delle azioni di

potenziamento

Si prevedono correttivi e

modifiche nella tempistica

ove previsto

Data di rilevazione

Rilevazione dei PD

dedicati a simulazioni

prove standardizzate

Indicatori di

monitoraggio del

processo

Strumenti di misurazione Criticità

rilevate

Progressi

rilevati

Modifiche/necessità di

aggiustamenti

Febbraio

Maggio N. pd n. prove standardizzate

Eventuali esiti

delle prove

non in linea

con gli

obiettivi

Incremento

negli esiti

positivi

Si prevedono correttivi e

modifiche nella tempistica

ove previsto

15

SEZIONE 4 Valutare, condividere e diffondere i risultati del PdM

Tabella 10 – La valutazione in itinere dei traguardi legati agli ESITI

Priorità 1 – Risultati nelle prove standardizzate

( Migliorare le competenze degli alunni in matematica )

Traguardo dalla

sezione 5 del rav

Data

rilevazione

Indicatori

scelti

Risultati

attesi

Risultati

riscontrati

differenza Considerazioni

critiche e

proposte di

integrazione e/o

modifica In relazione ai risultati

emersi dal Rav, si è

deciso di

intervenire sugli esiti

delle prove

standardizzate

Fine Gennaio (prove intermedie);

Maggio(prova finale)

Miglioramento dei risultati medi delle classi, dai test

iniziali alla prova intermedia, alla prova finale

Miglioramento delle competenze degli alunni delle

classi seconde in Matematica (incremento della media dei voti in Matematica).

Priorità 2-Mantenere i livelli raggiunti nelle prove Invalsi di Italiano per le varie classi Traguardo dalla

sezione 5 del rav

Data

rilevazione Indicatori

scelti Risultati attesi Risultati

riscontrati differenza Considerazioni

critiche e

proposte di

integrazione e/o

modifica In relazione ai risultati

emersi dal Rav, si è

deciso di

intervenire sugli esiti

delle prove

standardizzate

Fine Gennaio (prove intermedie); Maggio(prova finale)

Mantenimento dei risultati medi delle classi, dai test iniziali alla prova intermedia, alla prova finale

Miglioramento delle competenze degli alunni in Italiano

Priorità 3-Incrementare la partecipazione dei docenti ad attività di formazione gestite dalla

scuola Traguardo

dalla sezione 5

del rav

Data

rilevazione Indicatori

scelti Risultati attesi Risultati

riscontrati differenza Considerazioni

critiche e

proposte di

integrazione

e/o modifica Al fine di potenziare la

formazione dei docenti si è deciso di

incrementare l’adozione di una didattica per competenze

Maggio Partecipazione dei docenti percorsi formazione sulla didattica

per competenze

–Questionario di gradimento -N.di PD prodotti nelle attività di laboratorio del corso

-Incrementare l’adozione di una didattica

per competenze

16

Tabella 11-Condivisione interna dell'andamento del Piano di Miglioramento

Strategie di condivisione del P d M all’interno della scuola

Momenti di

condivisione

interna

Persone coinvolte Strumenti Considerazioni nate

dalla condivisione

Riunioni dipartimentali-Organi collegiali-Consigli di classe .

Personale della scuola:Dirigente; Consigli di classe;Staff di Dirigenza; organi collegiali; nucleo di autovalutazione; funzioni strumentali; genitori, studenti.

Monitoraggio delle fasi del piano attraverso riunioni formali e informali; pubblicazione su sito Internet.

Analisi in itinere del percorso con evidenziazione dei punti di forza e di debolezza individuati Per quanto riguarda i risultati derivanti dalla misurazione degli indicatori di processo, essi consentiranno di verificare la validità dei piani d’azione implementati in relazione agli obiettivi da raggiungere,

inoltre, la raccolta dei dati protratta nel corso degli anni scolastici in modo sistematico permetterà di individuare, in maniera più chiara, i target da raggiungere e la tendenza al miglioramento

Tabella 12- Le azioni di diffusione dei risultati

Strategie di diffusione dei risultati del PdM all’interno e all'esterno della scuola

Metodi/strumenti Destinatari tempi

Relazioni illustrative-Riunioni con

analisi di dati- -Incontri di programmazione-

Sito della scuola

Tutto il personale della scuola, gli alunni e genitori

Durante il corso dell'anno scolastico

Sito della scuola-Materiale informativo- Consiglio d'Istituto

Alunni, Genitori,associazioni del territorio

Durante il corso dell'anno scolastico

Tabella 12- Le azioni di diffusione dei risultati

Strategie di diffusione dei risultati del PdM all’interno e all'esterno della scuola

Metodi/strumenti Destinatari tempi

Relazioni illustrative-Riunioni con

analisi di dati- -Incontri di programmazione-

Sito della scuola

Tutto il personale della scuola, gli alunni e genitori

Durante il corso dell'anno scolastico

Sito della scuola-Materiale informativo- Consiglio d'Istituto

Alunni, Genitori,associazioni del territorio

Durante il corso dell'anno scolastico

17

AZIONI DI ACCOMPAGNAMENTO AL PIANO DI MIGLIORAMENTO

Azione Obiettivi di Processo

Risultati attesi Indicatori di monitoraggio

Modalità di rilevazione

-Promuovere lo

sviluppo di Competenze sociali e civiche negli studenti -Ridurre il fenomeno

di cheating -Rotazione dei docenti

nei diversi corsi -Formazione di classi equi-eterogenee

-Promuovere le competenza di comunicazione nella lingua inglese

Promuovere

l'acquisizione delle competenze di cittadinanza ed integrarle nel curricolo -Rimuovere le regioni sistematiche della varianza tra classi e conferire organicità alle azioni di prevenzione,

accompagnamento, recupero e potenziamento

Potenziare l'autonomia

di ciascuno nello studio delle competenze trasversali

Voto comportamento

degli alunni-Azioni progettuali e didattiche volte a potenziare le competenze trasversali. Esiti degli scrutini

Consultazione dei

registri di classi-Schede relative al comportamento-Monitoraggio dell'eventuale incremento di azioni progettuali e didattiche tese al potenziamento delle

competenze trasversali-Media dei voti per classe

RIFERIMENTI AL RAV

Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’Istituto,in particolare, si

rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera l’Istituto,

l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli

esiti documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi

organizzativi e didattici messi in atto, In relazione a quanto emerso dal Rav, la nostra Istituzione

scolastica ha deciso di intervenire su ambiti specifici che richiedono interventi migliorativi: gli esiti

delle prove standardizzate. Le prove Invalsi, infatti, sono costruite in base ad un quadro di

riferimento comune e sono uguali per tutte le classi di un determinato livello, per questo potrebbero

favorire una riflessione comune tra i docenti di uno stesso dipartimento disciplinare, un lavoro fra

tutti i docenti dello stesso consiglio di classe e tra docenti di diversi ordini di scuola. La "lettura"

dei risultati di apprendimento degli alunni della singola classe è quindi una fase molto importante,

infatti facilita:

- la possibilità di individuare aree forti e aree deboli della classe;

- la possibilità di leggere i risultati del singolo alunno.

Come è già stato evidenziato nella compilazione del Rav, in alcuni casi, per lacune pregresse, gli

esiti delle prove sono inferiori rispetto alla media nazionale, si riscontra, dunque , l'esigenza di

potenziare le simulazioni delle prove Invalsi, per spingere gli alunni ad esercitare la logica e il

ragionamento.

Il nostro Istituto propone di attuare una lettura più sistematica ed approfondita dei risultati nelle

prove Invalsi.

Tale azione non può prescindere da un incremento della formazione dei docenti su tematiche

specifiche (Bes, i dsa, l'uso di nuove tecnologie, il potenziamento delle competenze, ecc.) e la

possibilità concreta di attuare azioni in rete, la scuola otterrebbe un ampliamento dell'offerta

formativa, la possibilità di potenziare la sperimentazione di strategie didattiche moderne e ad ampio

raggio, con ripercussioni positive anche nella didattica quotidiana effettuata nelle classi che

potrebbe favorire, quindi, un miglioramento riguardante gli esiti degli alunni.

18

AZIONI COERENTI CON IL PIANO DIGITALE

Il nostro istituto ha individuato e nominato un animatore digitale.

Ha predisposto azioni per il miglioramento della dotazione hardware della scuola attraverso

la costituzione di Laboratori mobili. L’istituto prevede attività didattiche svolte in un

contesto digitale (laboratori multimediali, uso della LIM), ha introdotto l’uso del registro

elettronico e prevede azioni volte al potenziamento delle competenze digitali di alunni,

docenti e genitori. Ha inoltre inaugurato un’aula interattiva multimediale 3.0.

PROMOZIONE DELLE PARI OPPORTUNITA’

La scuola promuove la cultura delle pari opportunità attraverso attività didattiche

(questionari, relazioni, materiale illustrativo) volte a sensibilizzare gli alunni al

riconoscimento di ruoli stereotipati e discriminanti, acquisire il concetto di diversità come

risorsa. L’istituto si propone, inoltre, di favorire lo svolgimento di attività laboratoriali in

cooperative learning in cui docenti e alunni collaborino nell’ambito della progettazione,

realizzazione e documentazione di attività volte ad approfondire tematiche culturali di

particolare valenza formativa

19

DATI DELLA SCUOLA

Scuola dell’infanzia “Catena”

1 sez

2 sez

3 sez

Totale alunni

74

Scuola dell’infanzia “Risorgimento”

1 sez

2 sez

Totale alunni

43

Scuola dell’infanzia “P. Nenni”

1 sez

2 sez

3 sez

Totale alunni

72

Scuola Primaria “Belà”

4

5

Totale

alunni

6

20

Scuola Primaria “Custodia”

1 A 2 A

3 A 4A 5 A

1 B 2 B

3 B 4B 5 B

3 C 4C 5C

Totale

alunni

267

Scuola Secondaria di Primo Grado “Jerace”

CLASSI 1 A

2A 3A

CLASSI 1B

2B 3B

CLASSI 1C

2C

3C

TOTALE

ALUNNI 205

FINALITA' GENERALE DELLA SCUOLA

La finalità generale della scuola è lo sviluppo armonico e integrale della persona umana, all’interno

dei principi della Costituzione italiana e della tradizione culturale europea, nella promozione della

conoscenza e del rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali, con il coinvolgimento

attivo degli studenti e delle famiglie.

In passato, in condizioni di contesto in cui i processi di cambiamento seguivano logiche di sviluppo

lineari, la scuola conservava un suo primato all’interno della comunità educante per la funzione

determinante di alfabetizzazione strumentale e culturale. Oggi in condizioni di contesto in cui i

processi di cambiamento seguono logiche di sviluppo reticolari, la complessità è categoria di lettura

del reale e gli alunni apprendono solo in minima parte negli ambienti di apprendimento formali,

mentre aumentano i bisogni educativi speciali e, ad ogni alunno, vanno garantiti traguardi di

competenze certi per l’inclusione sociale e il pieno diritto di cittadinanza.

Ecco perché è indispensabile lavorare nella pluralità dei processi, ascoltare e accogliere istanze

differenti, riconoscere professionalità e competenze, tessere relazioni sociali per soggetti diversi,

promuovere raccordi, integrazione di approcci e azioni integrate tra i vari componenti della

21

comunità scolastica e i soggetti del territorio, nella scuola che vede, sempre più aumentare, negli

alunni i bisogni educativi da riconoscere e soddisfare.

La scuola del terzo millennio è inserita in ambienti più ricchi di stimoli culturali rispetto al passato ,

ma sicuramente più contraddittori, pertanto deve assolvere ad un compito straordinario, quello di

promuovere la capacità degli individui di dare senso alla varietà della loro esperienza, al fine di

ridurre la frammentazione e il carattere episodico , che rischiano di caratterizzare la vita dei

bambini e degli adolescenti.

La scuola, luogo dei diritti di ognuno e di regole condivise, è investita da una domanda che

comprende l’apprendimento e il saper stare al mondo e che implica la costruzione di una

interazione tra famiglia e scuola, cui tocca, ciascuno con il proprio ruolo, esplicitare e condividere i

comuni intenti educativi.

La scuola, a cui spetta il compito di fornire supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi

un’identità consapevole e aperta, deve garantire il riconoscimento della libertà e dell’uguaglianza

artt 2 e 3 della Costituzione, nel rispetto delle differenze di tutti e dell’identità di ciascuno, con

particolare attenzione alla diversità, intesa come valore aggiunto, attraverso la collaborazione tra

le formazioni sociali, in una nuova dimensione di integrazione fra scuola e territorio, in modo che

ognuno possa svolgere, secondo le proprie possibilità e le proprie scelte, un’attività o una funzione

che concorra al progresso materiale e spirituale della società art. 4 della Costituzione.

La scuola, in quest’ottica, raccoglie una sfida universale, che il nostro Istituto fa propria, di apertura

verso il mondo e di pratica dell’uguaglianza, nel riconoscimento e nella valorizzazione della

diversità.

Oggi il fare scuola presuppone la necessità di mettere in relazione la complessità di modi

radicalmente nuovi di apprendimento, mediante un’opera quotidiana di guida, attenta non solo al

metodo e alla ricerca multi-dimensionale, ma, soprattutto, attenta alle nuove tecnologie di

informazione e comunicazione, che rappresentano una grande opportunità e la frontiera decisiva

per la scuola, che deve promuovere e sviluppare intelligenze capaci di saper utilizzare

simultaneamente codici molteplici e diversi , procedure logiche e analogiche che presuppongono

una relazione immediata tra progettazione, operatività, controllo, fruizione e produzione.

L’obiettivo prioritario della nostra scuola è quello di formare saldamente ogni persona sul piano

cognitivo, sociale-relazionale, affinché possa affrontare positivamente l’incertezza e la mutevolezza

degli scenari presenti e futuri.

E per fare ciò, il nostro istituto si è attivato a realizzare percorsi formativi sempre più rispondenti

alle inclinazioni degli studenti, nella prospettiva di valorizzare gli aspetti peculiari della personalità

di ognuno, garantendo il successo formativo a tutti gli alunni nella valorizzazione della diversità.

22

In tale scenario, la scuola si è posta come finalità specifiche quelle di offrire agli studenti occasioni

di apprendimento dei saperi e dei bisogni culturali di base, in modo che ogni allievo acquisisca

quegli strumenti di pensiero indispensabili per apprendere e selezionare in maniera autonoma,

critica e rielaborativa le informazioni, favorendo così l’autonomia di pensiero di ogni discente,

attraverso l’utilizzo di una metodologia didattica improntata alla costruzione di saperi rispondenti ai

bisogni formativi di tutti e di ciascuno.

FINALITA’ DEGLI ISTITUTI COMPRENSIVI

“La scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado costituiscono il

primo segmento del percorso scolastico e contribuiscono , in modo determinante, all’elevazione

culturale, sociale ed economica del Paese e ne rappresentano un fattore decisivo di sviluppo e di

innovazione”.

Il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento verso cui tendere il quadro delle

competenze chiave per l’apprendimento permanente, definite dal Parlamento europeo e dal

Consiglio dell’Unione europea (Raccomandazioni del 18 dicembre 2006) in modo che tutti i

cittadini europei acquisiscano competenze spendibili nei diversi contesti culturali di ogni Paese, ,

nella società contemporanea e nelle società future. Tale processo non si esaurisce al termine del

primo ciclo di istruzione, ma prosegue con l’estensione dell’obbligo d’istruzione nel ciclo

secondario e oltre, in prospettiva dell’educazione permanente, nell’arco della vita.

In tale ottica, ogni scuola predispone il curricolo all’interno, appunto, del Piano dell’offerta

formativa, con riferimento al profilo dello studente al termine del ciclo d’istruzione, ai traguardi per

lo sviluppo delle competenze, agli obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina.

L’itinerario scolastico dell’Istituto comprensivo, pur abbracciando alunni dai tre ai quattordici anni

e tre tipologie di scuola, ciascuna con una specifica identità educativa e professionale, è progressivo

e continuo, caratterizzato da un unico curricolo verticale, rivolto a raccordarsi al meglio e unirsi

anche con il secondo ciclo del sistema d’istruzione e formazione.

Organizzazione della scuola

L’Istituto comprensivo “Francesco Jerace” comprende i seguenti plessi: Scuola dell’Infanzia “Catena”

Scuola dell’Infanzia “Risorgimento”

Scuola dell’Infanzia “P. Nenni”

Scuola Primaria “Belà”

Scuola Primaria “Custodia”

Scuola Secondaria di Primo Grado “F. Jerace”

23

I plessi sono dotati di un laboratorio di informatica, la scuola Belà possiede una sala teatro-

-la scuola dell'infanzia, prevede un orario ordinario delle attività educative per 40 ore settimanali e

sulla base del piano dell'offerta formativa e delle risorse disponibili , un orario prolungato delle

attività educative fino a 50 ore settimanali

-L’orario scolastico è di 30 ore settimanali per la scuola primaria

-Per la scuola secondaria di primo grado sono previste 30 ore

LA SCUOLA DELL’INFANZIA

La scuola dell’infanzia assume un ruolo di particolare importanza in cui i bambini e le bambine

realizzano una parte sostanziale della propria relazione con il mondo, essa deve mirare a dialogare e

collaborare con le famiglie, proporre un ambiente educativo che possa soddisfare i bisogni di cura e

di apprendimento, essa deve realizzare, rendendo la scuola un luogo significativo, un progetto

educativo che renda concrete le dimensioni della formazione: sensoriale, corporea, artistico-

espressiva, intellettuale, psicologica, etica, sociale. La scuola dell’infanzia si propone di

promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza, avviandoli alla

cittadinanza attraverso la scoperta dell’altro da sé e l’attribuzione di una progressiva importanza agli

altri e ai loro bisogni. I suoi campi di esperienza sono : il sé e l’altro, il corpo e il movimento;

immagini, suoni e colori; i discorsi e le parole, la conoscenza del mondo.

Orario settimanale :

Scuola aperta dalle ore 7.30 alle ore 16.30

Attività curriculari antimeridiane dalle ore 8 alle ore 13.00 dal lunedì al venerdì

Attività curriculari pomeridiane dalle ore 13 alle ore 16 dal lunedì al venerdì

Orario giornaliero

Inizio lezioni antimeridiane ore 8.00

Termine lezioni antimeridiane ore 13

Mensa scolastica ore 12.00

Termine lezioni pomeridiane ore 16

ATTIVITA’ OPZIONALI

Laboratorio informatico

Laboratorio artistico

Laboratorio teatrale

Laboratorio linguistico

LA SCUOLA PRIMARIA

Il primo ciclo di istruzione comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado e

costruisce un arco di tempo fondamentale per lo sviluppo e per l’apprendimento degli alunni. La

scuola primaria promuove lo sviluppo della persona nella completezza delle sue dimensioni:

cognitiva, emotiva, artistico-espressiva, corporea, favorisce la sviluppo dell’accoglienza, delle

relazioni, del benessere degli alunni, la cultura della promozione del successo formativo, previene

l’evasione dell’obbligo scolastico, valorizza il talento e le inclinazioni degli alunni. Essa è il luogo

nel quale si forma e si consolida l’alfabetizzazione culturale e permette l’acquisizione delle

24

conoscenze e delle abilità fondamentali per lo sviluppo delle competenze culturali di base. In

quest’ambito, la scuola primaria pone particolare attenzione ai processi di apprendimento di tutti gli

alunni, promuovendo l’elaborazione del senso della propria esperienza e la pratica consapevole

della cittadinanza.

Orario settimanale :

Scuola aperta dalle ore 7.30 alle ore 13.30

Attività curriculari antimeridiane dalle ore 8 alle ore 12.30/13.00 dal lunedì al sabato

Attività extracurriculari pomeridiane dalle ore 15 alle ore 17 dal lunedì al venerdì

Orario giornaliero

Inizio lezioni antimeridiane ore 8.00

Termine lezioni antimeridiane ore 12.30/13.00

Inizio attività extracurriculari ore 15

Termine attività extracurriculari ore 17

Classi V: incremento dell'orario settimanale da 27 a 30 ore per ciascuna classe, utilizzando 9 ore

(tre per ciascuna quinta) delle risorse dell'organico potenziato. Le ore di Musica sono portate da 2 a

un'ora settimanale, Le ore di Matematica e Italiano vengono incrementate rispettivamente a 6 e 7

ore.

Classi III e IV: gli insegnamenti di Musica e di Corpo, movimento e sport vengono ridotti di un'ora

settimanale. Gli insegnamenti di Matematica e Italiano vengono incrementati di un'ora settimanale

Classi I e II: l'insegnamento di Musica è ridotto di un'ora settimanale. L'insegnamento di

matematica è incrementato di un'ora settimanale.

Sulla base delle modifiche sopra descritte il Piano settimanale degli insegnamenti offerti è stabilito,

secondo il seguente prospetto e sarà adottato a partire dall'a.s. 2017/2018

Insegnamenti curriculari offerti

I II III-IV V

Italiano 7 6 6 7

Storia 2 2 2 2

Geografia 2 2 2 2

Matematica 5 5 5 6

Scienze 2 2 2 2

Lingua Inglese 1 2 3 3

Arte e immagine 2 2 2 2

Musica 1 1 1 1

Corpo-movimento-sport 2 2 1 2

Tecnologia 1 1 1 1

Religione 2 2 2 2

Totale 27 27 27 30*

*una mezz'ora in più al giorno: + 3 ore per 2 ore di Matematica e 2 ore di Italian

25

ATTIVITA’ OPZIONALI

Progetti PON

Laboratorio di informatica

Laboratorio di arte

Laboratorio di musica

Laboratorio di lingua

Laboratorio teatrale

Laboratorio di biblioteca-lettura

Progetti POR

LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

La scuola secondaria di primo grado realizza l’accesso alle discipline come punti di vista sulla

realtà, come modalità di conoscenza, interpretazione e rappresentazione del mondo, ha il compito di

assicurare ad ogni allievo il consolidamento delle padronanze strumentali (lettura, scrittura,

matematica, lingue) e della capacità di apprendere, organizza ed accresce, anche attraverso

l’alfabetizzazione e l’approfondimento delle tecnologie informatiche, le conoscenze e le abilità

anche in relazione alla tradizione culturale e alla evoluzione sociale, culturale del territorio. Essa

favorisce un’approfondita padronanza delle discipline e un’articolata organizzazione delle

conoscenze nella prospettiva dell’elaborazione di un sapere integrato e padroneggiato.

L’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione”permette inoltre di promuovere come parte

integrante dell’apprendimento la partecipazione responsabile, la cultura della legalità e sviluppare

negli alunni l’integrazione sociale, il senso di appartenenza alla comunità, il senso critico e le

capacità di riflessione

Orario settimanale :

Scuola aperta dalle ore 7.30 alle ore 17.30

Attività curriculari antimeridiane dalle ore 8 alle ore 13 dal lunedì al sabato

Attività curriculari pomeridiane dalle ore 13 alle ore 17 dal lunedì al venerdì

Attività extracurriculari pomeridiane dalle ore 14.30 alle ore16.30 dal lunedì al venerdì

Orario giornaliero

Inizio lezioni antimeridiane ore 8.00

Termine lezioni antimeridiane ore 13

Inizio lezioni pomeridiane ore 13

Termine lezioni pomeridiane ore 17

Inizio delle attività extracurriculari ore 14.30

Termine delle attività extracurriculari ore 16.

26

ATTIVITA’ OPZIONALI

Progetti PON

Laboratorio informatico

Laboratorio artistico

Laboratorio musicale

Laboratorio linguistico

Laboratorio teatrale

Laboratorio di biblioteca-lettura

Progetti POR

Insegnamenti curriculari offerti

Italiano ore 5+1

Storia ore 2

Geografia ore 2

Matematica ore 4

Scienze ore 2

Lingue inglese ore 3

Lingua francese ore 2

Arte e immagine ore 2

Musica ore 2

Scienze motorie ore 2

Tecnologia ore 2

Religione ore 1

Strumento musicale: clarinetto ore 1+1; violino ore 1+1; pianoforte ore 1+1, percussioni ore 1+1

ATTIVITA’ OPZIONALI

Progetti pon

Laboratorio informatico

Laboratorio artistico

Laboratorio musicale

Laboratorio musicale

Laboratorio teatrale

Laboratorio di biblioteca-lettura

SEDE CENTRALE

Locali e dotazioni

Locali e dotazioni

L’edificio è ubicato nella

in via Esperia N° 9

- Presidenza

- Segreteria

- N. 12 aule per la didattica

- N. 1 sala per i professori

- N. 1 palestra

- N. 1 laboratorio ceramica

- N. 1 laboratorio musicale

-

-

- N. 1 sala teatro

- N. 1 laboratorio multimediale

- N. 1 biblioteca di istituto

- N. 1 aula sostegno

- N. 1 aula interattiva multimediale

3.0

- N. 1 laboratorio artistico - N. 1 laboratorio scientifico

- N. 1 laboratorio linguistico

- n

27

Gli uffici della Dirigenza Scolastica e della Segreteria sono ubicati presso la sede centrale,

Le riunioni collegiali, del Collegio dei Docenti, del Consiglio di Istituto e della Giunta

esecutiva, sono tenute nella sede centrale. Le riunioni delle equipe pedagogiche e le riunioni collegiali che prevedono la presenza dei genitori vengono convocate generalmente nelle sedi di

appartenenza.

Ruoli, funzioni e compiti

L'organizzazione delle “risorse” personali e professionali ha subito negli anni parecchie

variazioni sulla base dei cambiamenti e delle innovazioni previsti dagli ordinamenti.

In entrambe le sedi scolastiche l'organizzazione e la gestione del personale sono state

definite secondo criteri di funzionalità alla realizzazione del progetto formativo e al conseguente orario scolastico.

Lo schema seguente rende visivamente la complessità dell'organizzazione dell'intero

Istituto:

STAFF DIRIGENZIALE

DIRIGENTE SCOLASTICO Emma Sterrantino

COLLABORATORI DEL D.S. Franco Giustiniano (Primo Collaboratore)

Antonio De Felice –Luisa Anzuini (Secondo

Collaboratore)

RESPONSABILE SCUOLA PRIMARIA

“BELA’”

Annunziata Sorace

RESPONSABILE SCUOLA PRIMARIA

“CUSTODIA”

Luisa Anzuini

RESPONSABILE SCUOLA INFANZIA

“CATENA”

Rosina Palermo

RESPONSABILE SCUOLA INFANZIA

“RISORGIMENTO”

Anna Maria Lo Presti

RESPONSABILE SCUOLA INFANZIA

“P. NENNI”

Anna Baldari

Docenti n. 80

DSGA Antonella Mollica

Collaboratori Scolastici n. 14

Assistenti Amministrativi n. 3+ 1 per 18 ore+ 1 co.co

Consiglio di Istituto

Giunta esecutiva (DS + DSGA + N. 1 docente + N. 2 genitori + N. 1 rappresentante ATA)

28

Collegio dei Docenti

Equipe pedagogica e/o Consigli di Classe

• Funzioni strumentali: Per interpretare i bisogni della nostra Scuola in termini di coordinamento realizzazione e

rapporti con il territorio sono state individuate ed assegnate tre funzioni strumentali relative alle

seguenti aree:

PRIMA FUNZIONE : Gestione del piano dell'offerta formativa .

SECONDA FUNZIONE : Sostegno al lavoro dei docenti e sostegno ai docenti in ambito

metodologico-didattico

TERZA FUNZIONE : Interventi e servizi per studenti

QUARTA FUNZIONE: Supporto e coordinamento organizzativo nei rapporti con i soggetti esterni

Il coordinatore di classe è l’elemento di coordinamento dell’attività dei singoli docenti, cura il

rapporto con le famiglie e tramite l’azione del Consiglio di classe individua le esigenze

educative e didattiche più consone agli alunni

Contesto socio-economico-culturale

I plessi sono situati nello stesso comune di circa 10.000 abitanti. L'economia è simile a

quella degli altri paesi della Piana. Le attività odierne sono prevalentemente agricole e

commerciali con produzione e commercializzazione di agrumi e olio.

I giovani hanno abbandonato l'agricoltura, poco redditizia, e l'artigianato, un'attività operosa

e creativa che, anticamente, a Polistena vantava manufatti in ferro battuto, legno e ceramica

di alto valore artistico. Essi preferiscono il settore terziario, l'esercizio di attività

commerciali o di libere professioni,pochi lavorano in qualche incipiente insediamento

industriale, molti sono disoccupati. Negli ultimi anni si è registrato un progressivo aumento

degli extracomunitari a causa della massiccia ondata migratoria..

L'esodo di alcuni giovani professionisti verso il Nord è un fenomeno emorragico di preziose

energie sociali che potrebbe gravemente ampliarsi in assenza di industrie e di una concreta e

rapida ripresa economica delle comunità soprattutto provinciale e regionale.

II rapporto scuola-famiglia è adeguato ad una crescita armonica della personalità

dell'allievo.

La scuola accoglie alunni provenienti da varie categorie sociali: figli di artigiani, impiegati,

piccoli imprenditori, braccianti, professionisti, che provengono non solo dal centro urbano

ma anche da zone periferiche e vivono, per la maggior parte, in un ambiente dove esiste un

certo benessere economico, ma dove gli stimoli culturali, per alcuni versi, non sono

adeguati.

Da alcuni anni inoltre, la scuola è frequentata anche da extracomunitari e questo fenomeno

costituisce sicuramente una risorsa per la crescita collettiva di tutta la comunità scolastica.

I livelli culturali degli alunni e delle risorse intellettive sono alquanto differenziati: si

intrecciano capacità normali, doti creative e interessi molteplici.

29

Nell’ambito di questa realtà si colloca anche la presenza di alunni condizionati

nell'apprendimento da problematiche di varia natura.

Il livello di frequenza è più che soddisfacente, poiché la domanda di istruzione da parte

delle famiglie è forte.

Anche se si registrano pochi abbandoni, la realtà ambientale è intessuta anche da disagi che

creano dispersione socio-culturale.

I bisogni collettivi riscontrati sono i seguenti:

Bisogni di vita sociale

Di accoglienza e di accettazione (momenti fondamentali per un adeguato inserimento

volto ad impedire eventuali devianze e demotivazioni);

Di comunicazione aperta (per esplicitare il proprio pensiero e per relazionare con gli altri);

Di sicurezza e di autostima (trovare appoggio nei rapporti con gli adulti e sentirsi a

proprio agio sia da soli che in compagnia);

Di aggregazione (per condividere con gli altri esperienze positive).

Bisogni formativi personali

Di identità (comprendere chi si è e scoprire le proprie potenzialità anche nel confronto

con gli altri);

Di esplorazione (scoprire la realtà circostante e i suoi problemi);

Di conoscenza (sapere, acquisire un metodo di lavoro per sviluppare: capacità di esprimersi, capacità logiche, capacità critiche);

Di orientamento (saper divenire, essere capace di inserirsi nella società);

Di dialogo.

Linee culturali, educative, metodologiche e

operative seguite nel tempo

Per garantire a ciascun alunno il successo formativo, la nostra scuola ha sempre avuto un ruolo particolarmente attivo nel contesto della Piana, per la propensione e la sensibilità dei propri

dirigenti scolastici, dei docenti a "sperimentare" nuove strategie metodologiche e a utilizzare

materiali informatici , in particolare, in tempi recenti, l’utilizzo della LIM ha permesso di fare

ricorso a metodologie didattiche attraenti e coinvolgenti, i docenti, inoltre, tramite l’uso del

registro elettronico, in visione anche alle famiglie, hanno la possibilità di effettuare valutazioni

tempestive e trasparenti.

Nel corso di questi anni molte sono state le innovazioni che hanno caratterizzato e qualificano

tuttora le proposte educative e didattiche della scuola. Oltre alle già citata applicazione delle

30

nuove tecnologie alla didattica (laboratori multimediali; uso di video, dvd e di CD-Rom nella

didattica, ecc.), con l'avvento della riforma (legge n.° 53/2003; d. Igs. n.° 59/2004), si è dato

impulso alla didattica laboratoriale. In sintesi la proposta formativa sarà caratterizzata dai

seguenti presupposti:

La coerenza tra le scelte educative e didattiche dell'istituto con le scelte istituzionali

La funzionalità delle scelte educative e didattiche al soddisfacimento dei bisogni

formativi degli allievi: bisogni di conoscenza, bisogni di identità e di socializzazione,

bisogni di orientamento tanto in campo scolastico quanto in quello formativo più ampio

che supera il perimetro della scuola; bisogni di comunicazione e di "padronanza" dei

vari linguaggi; bisogni di integrazione nel contesto socio-culturale; bisogni di

rassicurazione e di gestione dell'incertezza e dell'imprevisto.

La gestione collegiale e partecipata del dirigente scolastico, dei docenti, del personale

ATA e delle famiglie delle scelte educative e didattiche, attraverso il confronto sulle

proposte e l'assunzione di precise responsabilità in relazione alla propria funzione e al

proprio ruolo nella scuola.

L'uso diffuso delle tecnologie educative e didattiche quali strumenti funzionali per promuovere apprendimenti disciplinari ed extradisciplinari e per imparare ad usare

nuove forme di linguaggio (iconico, grafico, multimediale, ecc.).

La progettazione di situazioni formative che privilegiano un apprendimento attivo degli

allievi, attraverso forme di coinvolgimento, di responsabilizzazione e di motivazione

degli allievi su argomenti, problemi, compiti di realtà significativi per ciascun alunno.

Le situazioni di apprendimento, previste nelle varie programmazioni dei docenti, prevedono

momenti di operatività, affiancati da studio ed elaborazione personali;

Accanto a questi presupposti teorici, la proposta culturale e formativa del nostro Istituto si

avvale anche di un patrimonio culturale di notevole rilevanza educativa, sociale e pedagogica.

Gli assi culturali di riferimento delle azioni educative e didattiche della scuola sono:

I linguaggi e le culture;

L'alfabetizzazione e l'uso della multimedialità nella didattica;

La conoscenza del sistema sociale, ambientale, economico e geografico in cui gli alunni

vivono;

La padronanza dei linguaggi e delle tecnologie più diffuse;

La flessibilità come disponibilità a cambiare e a innovare;

La conoscenza e l'uso in chiave comunicativa di più lingue comunitarie.

Assi culturali

31

I docenti della scuola utilizzano il valore formativo delle discipline e la specificità della attività

proposte, per realizzare opportunità formative miranti a far acquisire, consolidare e sviluppare:

L'analisi di punti di vista diversi e delle varie realtà socioeconomiche e culturali come approccio alle altre culture;

La consapevolezza dei propri limiti e delle potenzialità come contributo al processo di

maturazione dell'identità personale;

La padronanza di saperi, linguaggi e delle tecnologie più diffuse;

Lo spirito partecipativo come capacità di lavorare con gli altri;

La dimensione dell'autocritica come capacità di autovalutarsi.

Punti fermi nelle scelte tematiche operate dalla scuola negli ultimi anni sono le tematiche

proposte dal Collegio dei Docenti come "nuclei culturali" caratterizzanti il curricolo formativo degli alunni che frequentano l’Istituto.

Queste tematiche possono essere ricondotte a problemi di rilevanza disciplinare, didattica

sociale e psicologica:

La legalità, il rispetto delle regole del vivere civile nella sfera individuale, istituzionale e

sociale;

La pace e i diritti umani, con particolare attenzione ai diritti dei bambini;

L'intercultura, l'integrazione di culture, l'accoglienza dell'altro;

Lo sviluppo sostenibile in tema di difesa, di conservazione e di valorizzazione del

patrimonio naturale e ambientale;

L'uso critico degli strumenti di comunicazione di massa.

La valorizzazione del patrimonio culturale del territorio.

Le azioni educative e didattiche che si realizzano nella scuola rispondono a scelte

metodologiche funzionali a conseguire da un lato gli obiettivi che autonomamente i singoli

Consigli di Classe decidono e dall'altro a garantire coerenza con le scelte culturali e formative

effettuate. Nella scuola si svolgono attività di:

Accoglienza, ascolto e orientamento;

Sviluppo e consolidamento di competenze di base e saperi specifici;

Assi formativi

Assi tematici

Assi metodologici

32

Recupero e sviluppo di competenze strumentali, culturali e relazionali idonee ad una

attiva partecipazione alla vita sociale;

Apprendimento di due lingue comunitarie attraverso modalità didattiche che

privilegiano:

L'interazione tra docenti e allievi;

L'uso dell'attività laboratoriale centrata sul "fare" degli allievi ;

L'uso di mezzi e attrezzature didattiche in grado di supportare e/o integrare le

conoscenze e le competenze specifiche dei docenti;

La realizzazione di percorsi didattici con momenti di "fruizione" delle

opportunità formative offerte dal territorio e/o di coinvolgimento

dell'extrascuola su proposte elaborate all'interno della scuola;

I momenti di verifica e di valutazione previsti dai singoli docenti in modo autonomo o concordati tra docenti dello stesso Consiglio di Classe e/o gruppo

disciplinare.

I docenti all'inizio dell'anno scolastico, individuate le effettive esigenze di ciascun alunno

tramite le prove di ingresso, predispongono il loro piano annuale in relazione alle conoscenze,

abilità, competenze e comportamenti che gli alunni devono mostrare di aver conseguito alla fine

del percorso educativo.

Vengono cioè definiti gli obiettivi, organizzate le attività e i contenuti, individuati i metodi,

materiali e sussidi e le strategie più svariate. Per strategie si intendono atteggiamenti, metodi e strumenti adottati dai docenti per il

raggiungimento degli obiettivi didattici, come:

Creare un'atmosfera serena chiedendo la cooperazione degli alunni;

Discutere, fissare regole, tempi e programmi in modo che gli studenti siano

corresponsabili;

Variare le attività facendo in modo che tutti abbiano possibilità di giustificazione;

Alternare alla lezione frontale situazioni operative, privilegiando percorsi dal

semplice al complesso, dal concreto all'astratto;

Organizzare attività di recupero, di consolidamento e di potenziamento, integrando le

spiegazioni verbali con l'uso di strumenti audiovisivi e dei laboratori.

Le innovazioni attuate nella scuola

L’Istituzione scolastica si è impegnata molto nella ricerca progettuale allo scopo di individuare

formule, procedure, contenuti, risultati dei processi di insegnamento-apprendimento da realizzare sulla base dei nuovi ordinamenti.

a) Forme di progettazione

Strategie

33

Ciascun Consiglio di Classe (o equipe pedagogica) redigerà la propria

programmazione annuale sulla base delle Indicazioni Nazionali ;

Ciascun docente redigerà la propria programmazione a due livelli:

1) elaborando con i colleghi Percorsi didattici

interdisciplinari, multidisciplinari e/o trasversali;

2) elaborando i propri percorsi didattici disciplinari sulla base

degli Obiettivi specifici di apprendimento previsti per le

varie materie

3) Ciascun Docente consegnerà al Dirigente Scolastico, entro i

percorsi didattici-disciplinari. I coordinatori delle equipe

pedagogiche consegneranno quelli interdisciplinari. I percorsi didattici verranno raccolti nei raccoglitori

predisposti per ciascuna classe.

b) Piano valutativo:

il Collegio Docenti verificherà l’attività didattica del Progetto d’Istituto secondo i seguenti

indicatori di qualità:

MIGLIORAMENTO E AMPLIAMENTO:

o Scolarizzazione;

o Socializzazione;

o Impegno e motivazione;

o Formazione educativa e culturale degli alunni.

RAGGIUNGIMENTO:

o Del successo scolastico;

o Del successo personale anche in altri ambiti,

La nostra scuola propone anche attività extracurriculari facoltative pomeridiane di tipo sportivo, artistico, teatrale , musicale e culturale.

IL CURRICOLO

Obiettivi generali del processo formativo

(nuove indicazioni per il curricolo)

L’ambiente in cui si trova ad operare la scuola è diventato sempre più complesso, ad essa spetta anche il compito di fornire supporti adeguati affinché ogni alunno sviluppi un’identità

consapevole ed aperta. La scuola è un luogo di incontro e di crescita , viene chiamata a

promuovere la capacità degli studenti di dare un senso alla varietà delle loro esperienze. Il

compito che spetta alla scuola diventa quello di fornire supporti adeguati in modo tale che ogni

persona possa sviluppare un’identità consapevole e aperta. In questa ottica è necessario

riorganizzare i saperi e le competenze. L’obiettivo della scuola, quindi, non può essere quello di

fornire singole tecniche e competenze, ma formare saldamente ogni persona sul piano cognitivo

e culturale, in modo tale che da potere affrontare in maniera positiva l’incertezza e il continuo

cambiamento degli scenari sociali e professionali. Il curricolo di istituto è espressione della libertà d’insegnamento e dell’autonomia scolastica, esplicita le scelte della comunità scolastica e l’identità dell’istituto. La costruzione del curricolo è il processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e l’innovazione educativa

34

Le finalità della scuola vengono definite partendo proprio dal soggetto che apprende, tenendo

conto anche delle relazioni che lo legano alla famiglia e agli ambiti sociali.

L’istituzione scolastica prevede attività finalizzate agli obiettivi educativi di apprendimento

individuati nel PTOF, definiti anche sulla base della progettazione della quota del 20% del

curricolo per rispondere ai bisogni formativi della comunità locale.

Pertanto il tempo scuola è articolato in curricolo obbligatorio, contenente anche la quota

territoriale.

L’obiettivo dell’azione educativa diventa quello di valorizzare l’unicità e la singolarità dell’identità culturale di ogni studente attraverso i seguenti punti:

• Consegnare il patrimonio culturale che ci viene dal passato perché non vada disperso e possa

essere messo a frutto;

• Preparare al futuro, introducendo i giovani alla vita adulta, fornendo loro quelle

competenze indispensabili per essere protagonisti all’interno del contesto economico e

sociale in cui vivono;

• Accompagnare il percorso di formazione personale che uno studente compie mentre

frequenta la scuola, sostenendo la sua ricerca di senso e il faticoso processo di costruzione della propria personalità.

• Sviluppare la fantasia, la creatività, l’ingegno, la pluralità delle applicazioni delle proprie

capacità, abilità e competenze, mettendo a frutto l’unicità e l’irripetibilità di ogni singolo

individuo. Solo così ogni persona può essere protagonista e costruire il proprio futuro.

La scuola deve essere un luogo in cui nelle diversità e nelle differenze si condivide l’unico

obiettivo che è la crescita della persona. Occorre, quindi, sottolineare con forza la centralità

della persona-studente, realizzando una rete di azioni integrate, atte a valorizzare lo stile

cognitivo unico ed irripetibile proprio di quello specifico studente, uscendo da ogni genericità e standardizzazione.

La scuola si prefigge di raggiungere i seguenti obiettivi:

• Promuovere la formazione unica e irripetibile del soggetto

• Offrire ad ogni singolo studente il diritto allo studio, all’apprendimento per tutta la vita e

all’orientamento riguardante il suo progetto di vita.;

• Favorire l’acquisizione degli strumenti di pensiero necessari per apprendere e

selezionare le informazioni; • Favorire negli allievi la capacità di sapersi orientare autonomamente, privilegiare i saperi

formativi, riqualificare i contenuti disciplinari

• Promuovere la capacità di elaborare metodi;

• Promuovere la dignità e l’uguaglianza di tutti gli studenti senza distinzione di sesso, di

razza, di lingua, di religione, di condizioni personali e sociali;

La scuola ha realizzato un file multimediale con la descrizione dettagliata del Curricolo

d'Istituto

35

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Area linguistico-artistico-espressiva

ITALIANO

-L’allievo interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, attraverso modalità

dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri; con ciò matura la consapevolezza che il dialogo,

oltre a essere uno strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per

apprendere informazioni ed elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali.

-Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri, ad esempio nella realizzazione di giochi o

prodotti, nell’elaborazione di progetti e nella formulazione di giudizi su problemi riguardanti vari

ambiti culturali e sociali.

-Ascolta e comprende testi di vario tipo "diretti" e "trasmessi" dai media, riconoscendone la fonte, il tema, le informazioni e la loro gerarchia, l’intenzione dell’emittente.

-Espone oralmente all’insegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricerca, anche

avvalendosi di supporti specifici (schemi, mappe, presentazioni al computer, ecc.). -Usa manuali delle discipline o testi divulgativi (continui, non continui e misti) nelle attività di

studio personali e collaborative, per ricercare, raccogliere e rielaborare dati, informazioni e concetti;

costruisce sulla base di quanto letto testi o presentazioni con l’utilizzo di strumenti tradizionali e informatici.

- Legge testi letterari di vario tipo (narrativi, poetici, teatrali) e comincia a costruirne

un’interpretazione, collaborando con compagni e insegnanti.

-Scrive correttamente testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo) adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario.

-Produce testi multimediali, utilizzando in modo efficace l’accostamento dei linguaggi verbali con

quelli iconici e sonori. -Comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base

-Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso.

-Adatta opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli

interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate.

-Riconosce il rapporto tra varietà linguistiche/lingue diverse (plurilinguismo) e il loro uso nello spazio geografico, sociale e comunicativo

-Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla

morfologia, all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa, ai connettivi testuali; utilizza le conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggior precisione i

significati dei testi e per correggere i propri scritti

LINGUE COMUNITARIE

INGLESE

-L’alunno comprende oralmente e per iscritto i punti essenziali di testi in lingua standard su

argomenti familiari o di studio che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero.

-Descrive oralmente situazioni, racconta avvenimenti ed esperienze personali, espone argomenti di

studio.

-Interagisce con uno o più interlocutori in contesti familiari e su argomenti noti.

-Legge semplici testi con diverse strategie adeguate allo scopo.

36

-Legge testi informativi e ascolta spiegazioni attinenti a contenuti di studio di altre discipline.

-Scrive semplici resoconti e compone brevi lettere o messaggi rivolti a coetanei e familiari.

-Individua elementi culturali veicolati dalla lingua materna -Affronta situazioni nuove attingendo al suo repertorio linguistico; usa la lingua per apprendere

argomenti anche di ambiti disciplinari diversi e collabora fattivamente con i compagni nella

realizzazione di attività e progetti. -Autovaluta le competenze acquisite ed è consapevole del proprio modo di apprendere.

FRANCESE

-L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari.

-Comunica oralmente in attività che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali. -Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio

ambiente. -Legge brevi e semplici testi con tecniche adeguate allo scopo.

-Chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera

dall’insegnante. -Stabilisce relazioni tra semplici elementi linguistico-comunicativi e culturali propri delle lingue

di studio. -Confronta i risultati conseguiti in lingue diverse e le strategie utilizzate per imparare.

STORIA

-L’alunno si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici anche mediante l’uso di risorse

digitali.

-Produce informazioni storiche con fonti di vario genere – anche digitali – e le sa organizzare in testi.

-Comprende testi storici e li sa rielaborare con un personale metodo di studio

-Espone oralmente e con scritture – anche digitali – le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e argomentando le proprie riflessioni.

-Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprende opinioni e

culture diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo contemporaneo.

-Comprende aspetti, processi e avvenimenti fondamentali della storia italiana dalle forme di insediamento e di potere medievali alla formazione dello stato unitario fino alla nascita della

Repubblica, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico.

-Conosce aspetti e processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e contemporanea, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico.

-Conosce aspetti e processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione. -Conosce aspetti e processi essenziali della storia del suo ambiente.

-Conosce aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell’umanità e li sa mettere in relazione con i fenomeni storici studiati.

GEOGRAFIA

-Lo studente si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti cardinali e alle

coordinate geografiche; sa orientare una carta geografica a grande scala facendo ricorso a punti di

riferimento fissi.

-Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie attuali e d’epoca, immagini da telerilevamento, elaborazioni digitali, grafici, dati statistici, sistemi informativi geografici per

comunicare efficacemente informazioni spaziali.

37

-Riconosce nei paesaggi europei e mondiali, raffrontandoli in particolare a quelli italiani, gli

elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio

naturale e culturale da tutelare e valorizzare. -Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo e valuta gli effetti di azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche

MATEMATICA

-L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne padroneggia le

diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni.

-Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne coglie le

relazioni tra gli elementi. -Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità e prendere

decisioni. -Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza.

-Spiega il procedimento seguito, anche in forma scritta, mantenendo il controllo sia sul processo

risolutivo, sia sui risultati. -Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un

problema specifico a una classe di problemi.

-Produce argomentazioni in base alle conoscenze teoriche acquisite (ad esempio sa utilizzare i concetti di proprietà caratterizzante e di definizione).

-Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e controesempi adeguati e utilizzando

concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche

di una argomentazione corretta. -Utilizza e interpreta il linguaggio matematico (piano cartesiano, formule, equazioni, ...) e ne coglie

il rapporto col linguaggio naturale.

-Nelle situazioni di incertezza (vita quotidiana, giochi, …) si orienta con valutazioni di probabilità. -Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze significative

SCIENZE

-L’alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all’aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne

immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze acquisite.

-Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni ricorrendo, quando è il caso, a misure appropriate e a semplici formalizzazioni.

-Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e microscopici, è

consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti. -Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della loro evoluzione nel tempo;

riconosce nella loro diversità i bisogni fondamentali di animali e piante, e i modi di

soddisfarli negli specifici contesti ambientali. -È consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse, nonché dell’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adotta modi di vita ecologicamente responsabili.

-Collega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo della storia dell’uomo.

-Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello sviluppo scientifico e tecnologico.

MUSICA

-L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso

l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture

differenti.

-Usa diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, all’analisi e alla produzione di brani

38

musicali.

-È in grado di ideare e realizzare, anche attraverso l’improvvisazione o partecipando a processi di

elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali, nel confronto critico con modelli appartenenti al patrimonio musicale, utilizzando anche sistemi informatici.

-Comprende e valuta eventi, materiali, opere musicali riconoscendone i significati, anche in

relazione alla propria esperienza musicale e ai diversi contesti storico-culturali. -Integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali, servendosi anche di appropriati codici e sistemi di codifica.

ARTE E IMMAGINE

-L’alunno realizza elaborati personali e creativi sulla base di un’ideazione e progettazione

originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo

funzionale tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici

espressivi.

-Padroneggia gli elementi principali del linguaggio visivo, legge e comprende i significati di

immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali.

-Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna e contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; riconosce il valore

culturale di immagini,di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio.

-Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio, è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione.

-Analizza e descrive beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio appropriato.

EDUCAZIONE FISICA

-L’alunno è consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti di forza che nei limiti.

-Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite adattando il movimento in situazione.

-Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio motorio per entrare in relazione con gli

altri, praticando, inoltre, attivamente i valori sportivi come modalità di relazione quotidiana e di rispetto delle regole.

-Riconosce, ricerca e applica a se stesso comportamenti di promozione dello “star bene” in ordine a

un sano stile di vita e alla prevenzione. -Rispetta criteri base di sicurezza per sé e per gli altri.

-È capace di integrarsi nel gruppo, di assumersi responsabilità e di impegnarsi per il bene comune

TECNOLOGIA

-L’alunno riconosce nell’ambiente che lo circonda i principali sistemi tecnologici e le molteplici

relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi naturali.

-Conosce i principali processi di trasformazione di risorse o di produzione di beni e riconosce le diverse forme di energia coinvolte.

-È in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo

tecnologico, riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi.

-Conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso comune ed è in grado di classificarli e di descriverne la funzione in relazione alla forma, alla struttura e ai materiali.

-Utilizza adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la progettazione e la

realizzazione di semplici prodotti, anche di tipo digitale. -Ricava dalla lettura e dall’analisi di testi o tabelle informazioni sui beni o sui servizi disponibili sul

mercato, in modo da esprimere valutazioni rispetto a criteri di tipo diverso.

39

-Conosce le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne

un uso efficace e responsabile rispetto alle proprie necessità di studio e socializzazione.

-Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire, in maniera metodica e razionale, compiti operativi complessi, anche collaborando e cooperando con i compagni. -Progetta e realizza rappresentazioni grafiche o infografiche, relative alla struttura e al funzionamento di sistemi materiali o immateriali, utilizzando elementi del disegno tecnico o altri linguaggi multimediali e di programmazione.

Obiettivi di apprendimento

Per gli obiettivi di apprendimento si rimanda alle linee guida dei percorsi didattici che terranno

conto delle nuove indicazioni per il curricolo.

40

LINEE GUIDA CONDIVISE DEI PERCORSI DIDATTICI INTERDISCIPLINARI

PERCORSO DIDATTICO N. 1 : LE PROBLEMATICHE ADOLESCENZIALI E I

NUOVI VOLTI DEL DISAGIO GIOVANILE

Linea guida: Completo benessere con se stessi

PERCORSO DIDATTICO N. 2 : AMBIENTE E MUTAMENTI: LA DIFFICILE

RICERCA DI UN EQUILIBRIO.

Linea guida : Etica, ambiente e sviluppo sostenibile

Per quanto riguarda i percorsi didattici, dal monte ore obbligatorio totale, verrà estrapolato il

20% che sarà utilizzato in proporzione ad ogni singola disciplina, a progettare una tematica

comune da sviluppare durante l’anno scolastico:

PERCORSO DIDATTICO: POLISTENA TRA CULTURA E NATURA

Linea guida : Il presente tra memoria e progetto

41

Corso ad Indirizzo musicale

Il corso ad indirizzo musicale, autorizzato dal Ministero dall’anno scolastico 2011-2012, è

finalizzato:

A promuovere lo sviluppo della “musicalità” intesa come insostituibile dimensione “espressivo-

comunicativa” di quella dotazione linguistica universale che è la musica, attraverso la pratica

finalizzata all’apprendimento dello strumento musicale.

A promuovere la crescita artistico-culturale attraverso l’esperienza diretta della musica d’insieme

(lezione settimanale di orchestra, concerti e concorsi musicali nazionali).

Alla divulgazione sul territorio dell’esperienza didattico-artistica (con rappresentazioni pubbliche,

in collaborazione con enti e associazioni del territorio).

Gli strumenti musicali presenti nell’indirizzo musicale della nostra scuola secondaria di I grado

sono:

VIOLINO CLARINETTO PIANOFORTE PERCUSSIONI

Gli alunni, dopo un test attitudinale di orientamento musicale e successiva pubblicazione della

graduatoria, saranno ammessi a frequentare una lezione settimanale di strumento di circa 1 ora

(individuale, in coppia o a piccoli gruppi) e un’altra lezione settimanale di 1 ora circa di musica di

insieme.

Con la pubblicazione della graduatoria generale i candidati (in base al punteggio) avranno

l’assegnazione dello strumento musicale. I nuovi alunni saranno tenuti a frequentare

obbligatoriamente per tutti i tre anni della scuola media.

E’ indispensabile avere a casa uno strumento per potersi esercitare.

In tutte le classi sono previste attività che concorrono, insieme alle discipline, all'acquisizione

degli obiettivi, anticipando ciò che viene ora ribadito nelle Linee guida dei percorsi nazionali legati

all’Educazione alla legalità, il ruolo indispensabile della cultura e della scuola nella formazione

della coscienza critica.

In merito alla disciplina “Cittadinanza e Costituzione”, la nostra scuola ha avviato già nell’anno

scolastico 2009-2010, in via sperimentale, l’insegnamento di tale materia, ritenendo che essa debba

ricadere nell’ambito storico-geografico.

Un ragazzo è COMPETENTE quando, facendo ricorso alle sue capacità, utilizza le conoscenze e

le abilità apprese per acquisire:

IDENTITÀ

Conoscenza di sé,

o prendere coscienza delle dinamiche che portano all’affermazione della propria

identità

o acquisire gli strumenti per gestire la propria irrequietezza emotiva e intellettuale

o riflettere sulle esperienze vissute direttamente ma anche su quelle altrui

o decifrare, non subire informazioni e sollecitazioni comportamentali esterne

Relazione con gli altri

42

o scoprire la necessità dell’ascolto delle ragioni altrui, del rispetto, della tolleranza,

della cooperazione e della solidarietà

o acquisire disponibilità alla critica, al dialogo e alla collaborazione per orientare al

meglio i propri comportamenti, convincimenti e le proprie scelte

Orientamento

o essere in grado di pensare al proprio futuro dal punto di vista umano, sociale e

professionale

o elaborare, esprimere ed argomentare un proprio progetto di vita

o interagire con i singoli individui e le organizzazioni sociali e territoriali che possono

partecipare alla definizione e alla attuazione del proprio progetto di vita

STRUMENTI CULTURALI

conoscenze disciplinari e interdisciplinari per leggere e governare l’esperienza

(esplicitate nelle UdA disciplinari, multidisciplinari e trasversali)

PIANI DI STUDIO PERSONALIZZATI Una delle note più caratteristiche della riforma del sistema di istruzione e formazione si concentra

sui Piani di Studio Personalizzati.

Le Indicazioni Nazionali per i “Piani di Studio Personalizzati” collocano al centro l’allievo, il cui

processo formativo procede dallo sviluppo delle conoscenze, capacità e abilità , per giungere alla

costruzione/conquista di competenze.

Per comprendere la portata delle innovazioni educative e didattiche è necessario inserirla nel

processo che ha portato la scuola italiana a superare il paradigma dei programmi e ad abbracciare

quello del curriculum. Infatti mentre i “programmi” costituivano lo strumento di governo e di

gestione di un sistema di istruzione deciso dall’alto, dove i contenuti d’insegnamento erano dettati

centralisticamente da parte del Ministro e si svolgevano in modo uniforme in ogni classe del Paese,

senza tenere conto delle esigenze dei singoli allievi, la logica dei “curricoli” trasferisce il

“nazionale” nel “locale” e il “generale” di una norma nel “particolare” di una situazione di

apprendimento d’istituto, di classe, di singolo allievo.

Il Ministero, infatti, come dispone l’articolo 8 del Dpr n. 245/99, non detta più istruzioni da far

applicare esecutivamente in ogni classe della penisola, bensì valori/vincoli nazionali, che ogni

scuola è chiamata autonomamente ad interpretare e ad adattare alle esigenze della propria realtà

formativa, infatti detta gli ordinamenti del sistema educativo di istruzione e di formazione, gli

obiettivi generali del processo educativo, gli obiettivi specifici di apprendimento, gli standard di

prestazione del servizio, i criteri generali per la valutazione.

Con i PSP viene tematizzata, a livello pedagogico, una svolta di mentalità e ci si impegna a renderla

anche organizzativamente concreta, agendo in modo da scegliere la via democratica e rispettosa di

ogni persona umana, trasformando il servizio istituzionale nella sintesi di ciò che è bene per

ciascuno.

Le istituzioni scolastiche, infatti, ai fini della redazione del PSP, rispettando i valori/vincoli

organizzativi di orario, di organico e di funzioni educative nelle Indicazioni Nazionali, sono tenute a

trasformare gli “obiettivi generali del processo educativo” e gli “obiettivi specifici di

apprendimento” (conoscenze e abilità), prima in obiettivi formativi individuali e poi nelle

competenze educative, culturali e professionali finali di ciascuno.

I PSP costituiti da Percorsi Didattici, considerano le conoscenze e le abilità da raggiungere come

occasioni per lo sviluppo globale della persona dell’allievo, che interagisce attivamente con la

cultura e per questo sono occasioni per sviluppare in maniera armonica le capacità intellettuali,

estetico-espressive, motorie, operative, sociali, morali e religiose di ciascuno e di tutti.

La nostra scuola, inoltre, ha prontamente provveduto alla stesura di un Piano Didattico

Personalizzato per gli alunni Bes e per gli alunni dislessici sia per la Scuola Primaria che per la

43

Scuola Secondaria di primo grado, secondo le indicazioni fornite dall’Associazione Italiana

Dislessia, nell’ottica di una personalizzazione dell’apprendimento intesa a promuovere strategie

didattiche finalizzate a garantire ad ogni studente una propria forma di eccellenza cognitiva.

SCELTE METODOLOGICHE E DIDATTICHE

Gli insegnanti ritengono che la qualità dell'insegnamento dipenda, in larga misura, dalle

SCELTE METODOLOGICHE E DIDATTICHE.

Pertanto ad esse dedicano particolare attenzione attingendo:

> dai vari corsi di aggiornamento organizzati dall'Istituto e da Enti ed Istituzioni

> dal confronto e dalla collaborazione con i colleghi

> dai suggerimenti della pedagogia più recente

Tra le strategie metodologiche e didattiche verso cui il nostro Istituto è orientato ricordiamo:

1. PERSONALIZZAZIONE DELL'APPRENDIMENTO - INSEGNAMENTO Per alunni che necessitano di strategie didattiche differenziate mediante progettazione

personalizzata degli obiettivi specifici di apprendimento

> utilizzo di momenti di compresenza degli insegnanti

> valutazione formativa

> collaborazione scuola-famiglia

> collaborazione con le risorse educative del territorio

2. APPRENDIMENTO PER GRUPPI DI LIVELLO, GRUPPI ELETTIVI O DI COMPITO Per favorire le relazioni e stimolare la collaborazione produttiva fra gli alunni, nella direzione di

una costruzione sociale del sapere mediante > strategie di lavoro di gruppo

3. VALORIZZAZIONE DELL'ERRORE IN SENSO FORMATIVO Per cercare di considerare l’ERRORE in modo diverso e cioè:

> come punto di partenza per nuovi apprendimenti senza mortificare l'alunno

> per orientare il recupero di abilità non ancora consolidate

> per favorire strategie metacognitive (esplicitare e confrontare con gli altri la strategia utilizzata)

4. ACQUISIZIONE DI ABILITA' DI STUDIO Per favorire l'acquisizione di un metodo di studio efficace si attivano competenze in relazione

alla:

> comprensione globale e analitica dei contenuti studiati

> capacità di analisi

> capacità di sintesi

> capacità di rielaborazione personale

> capacità di memorizzazione

> capacità di realizzare connessioni e collegamenti

5. USO DI SUSSIDI E STRUMENTI DIDATTICI - LABORATORI Per favorire un apprendimento legato alla concretezza del "fare", la didattica della scuola di base

cerca di creare "laboratori" di esperienze, anche mediante l'uso delle tecnologie informatiche e di

spazi strutturati, per differenziare le strategie didattiche in relazione ai diversi stili di

apprendimento degli alunni (uso di videocassette, diapositive, lucidi, ed rom, blogs didattici, ...)

Le attività di laboratorio (artistico, musicale, informatico, scientifico, tecnologico, linguistico e

motorio), nella Scuola Secondaria di Primo grado, offrono un importante contributo allo scopo di

44

creare situazioni di apprendimento diversificate, atte a far nascere e sviluppare interessi personali

e a favorire l'apprendimento.

LA VALUTAZIONE SCOLASTICA

Si attua sistematicamente in itinere, durante l'anno scolastico e alla fine dei Trimestri,

attraverso prove di verifica variamente strutturate, osservazioni sistematiche,

colloqui individuali, conversazioni.

LA VALUTAZIONE:

è formativa (permette all'insegnante di progettare nuovi interventi didattici

per conseguire un miglior successo formativo)

è orientativa (fornisce alle componenti del Sistema Scolastico informazioni

sul processo di apprendimento)

favorisce la crescita personale

è trasparente (vengono comunicati e descritti i momenti della valutazione a

genitori e alunni)

è collegiale (richiede condivisione di finalità, criteri e metodologie educative)

è individualizzata (rispetta ritmi, tempi e livelli di alunni con difficoltà di

apprendimento)

è dinamica (prevede un punto di partenza, un itinerario programmato, un

punto di arrivo)

è globale (prende in esame gli aspetti cognitivi e non degli alunni).

Strumenti della valutazione

osservazioni sistematiche fatte in itinere

documento trimestrale di valutazione

45

I CRITERI DI VALUTAZIONE Nella scuola secondaria di primo grado la valutazione è espressa in decimi

Allegato 1. Tabella dei criteri di valutazione degli apprendimenti. voto giudizio codice di comportamento cognitivo

4 Gravemente insufficiente

L’alunno mostra gravi lacune nell'acquisizione dei concetti e dei

contenuti oltre che nell'esposizione (orale); L'elaborato presenta

gravi lacune (è gravemente incompleto con molti e gravi errori;

oppure, pur essendo completo) presenta numerosissimi errori e

imprecisioni (scritto)

5 Non Sufficiente

L’alunno mostra una preparazione incompleta e presenta

imprecisioni nell’esposizione, pur ricordando i concetti essenziali

(orale); L’elaborato (è incompleto, ma essenzialmente corretto,

oppure, pur essendo completo) presenta pochi ma gravi errori o

molti errori non gravi o ripetuti (scritto).

6 Sufficiente L’alunno mostra di possedere i concetti essenziali che sa esporre

in modo sintetico, seppure con qualche approssimazione (orale);

L’elaborato (è completo e) presenta pochi errori non gravi o

imprecisioni ripetute, ma delinea un livello essenziale di

competenze raggiunte (scritto).

7 Buono L’alunno ha organizzato i contenuti in modo adeguato e li sa

esporre in modo corretto (orale); L’elaborato è corretto con

qualche imprecisione o errore sporadico (scritto).

8 Distinto L’alunno ha organizzato e approfondito i concetti e li sa esporre ordinatamente (orale); L’elaborato è pienamente corretto e svolge la consegna in modo adeguato (scritto).

9 Ottimo L’alunno ha approfondito i contenuti e li espone in modo sostanzialmente autonomo dalle sollecitazioni o dalle domande-guida dell’insegnante (orale); L’elaborato è pienamente adeguato alla consegna, graficamente ordinato, molto preciso (oppure con tratti di originalità creativa) (scritto)

10 Eccellente L’alunno ha approfondito e rielaborato in modo originale i contenuti e li espone in modo autonomo e brillante (orale); L’elaborato presenta caratteri di eccellenza (nel problem solving), originalità e sviluppo creativo della consegna (scritto).

46

CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO IN CONDOTTA

1) RISPETTO DEGLI ALTRI: rispetta gli altri e le Istituzioni scolastiche

2) RISPETTO DELLE REGOLE: conserva e mette in pratica le norme del regolamento

scolastico

3) PARTECIPAZIONE: partecipa in modo attivo e produttivo alle diverse attività di classe

4) IMPEGNO: rispetta le consegne date e non si sottrae alle verifiche

5) FREQUENZA: frequenta le lezioni in modo consapevole (pochi ritardi e assenze- giustifica

in tempo utile assenze e ritardi)

Allegato 2 Tabella di valutazione del comportamento.

giudizio codice di comportamento

Gravemente

insufficiente

o

non

sufficiente

L’alunno non rispetta le regole di comportamento, pur

sollecitato e richiamato / si dimostra recidivo / nel mettere in

pericolo sé stesso, i compagni e il personale scolastico / nel

danneggiare le strutture / nella mancanza di rispetto verso gli

altri / trascina altri verso il comportamento deviante / produce

volontariamente danni.

Sufficiente

L’alunno rispetta le regole, ma solo se continuamente

sollecitato / non ha rispettato le regole in episodi sporadici,

mostrando poi la buona volontà di riparare / o ancora /

l’alunno rispetta le regole del vivere sociale, ma arriva

spesso in ritardo / fa molte assenze / spesso va via in

anticipo.

Buono

L’alunno rispetta sostanzialmente le regole, pur essendo

moderatamente vivace / se sollecitato controlla il proprio

comportamento / tenta di auto correggersi / ha migliorato il

comportamento

Distinto

L’alunno rispetta le regole, è collaborativo nei confronti dei

compagni e dell’insegnante / rispetta le cose comuni / è

responsabile / partecipa attivamente alla vita di classe

Ottimo

L’alunno rispetta le regole / è collaborativo nei confronti dei

compagni e dell’insegnante / si pone come elemento

trainante/positivo all’interno della classe / partecipa

attivamente, in modo pertinente, con contributi personali

Eccellente

L’alunno rispetta le regole / ha un atteggiamento responsabile

in ogni situazione / anche autonomamente / è collaborativo

nei confronti dei compagni e dell’insegnante / si pone come

elemento trainante positivo all’interno della classe / durante

tutto il periodo scolastico / si è distinto in qualche episodio o

comportamento esemplare

47

Lo studente che, al termine dell’a.s. denoterà un così grave profilo sul piano della condotta,

si troverà nell'impossibilità di affrontare in maniera produttiva gli impegni della classe

successiva e quindi, nello scrutinio finale di giugno, sarà dichiarato non ammesso alla

classe successiva.

N.B.: Nella attribuzione del voto di condotta il consiglio di classe terrà conto del

miglioramento del comportamento a seguito di note e sanzioni disciplinari

somministrate.

Griglia di valutazione in percentuale delle prove oggettive

DESCRITTORI % VOTO

Mancato raggiungimento degli obiettivi 0 % - 40 % 4

Raggiungimento parziale degli obiettivi 41 % - 50% 5

Complessivo raggiungimento degli obiettivi 51% - 64% 6

Raggiungimento degli obiettivi 65% - 74 % 7

Pieno raggiungimento degli obiettivi 75 % - 84 % 8

Pieno e completo raggiungimento degli obiettivi

85 % - 94 % 9

Pieno e lodevole raggiungimento degli obiettivi

95 % - 100 %

10

La valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione è

espressa in decimi.

La valutazione prevede prove periodiche che consentiranno di verificare il livello di

apprendimento dei singoli alunni e saranno conformate agli obiettivi specifici della

didattica. Il Consiglio di Classe sulla base di una griglia, a fine quadrimestre, valuta il

processo di crescita e di formazione dell’alunno in relazione agli obiettivi didattici stabiliti ,

tenendo conto dei seguenti fattori: livelli di partenza, capacità, impegno manifestato e

progressi registrati.

Le singole discipline valuteranno il livello di raggiungimento degli obiettivi specifici

attraverso la scala docimologica.

Questo Istituto si impegna a guidare l’alunno al riconoscimento e alla

realizzazione di sé

STO BENE CON ME STESSO: mi riconosco , mi accetto. Conosco i miei punti di forza e

cerco di valorizzarli. Conosco i miei punti deboli e accetto suggerimenti per migliorarli.

Affronto le situazioni consapevole dei miei limiti e delle mie potenzialità.

SO ORGANIZZARMI AUTONOMAMENTE: so prendere decisioni e motivare le ragioni

della mia scelta.

SO RISOLVERE UN PROBLEMA CHE MI SI PRESENTA.

48

A tale scopo i Consigli di classe promuovono fin dalla classe 1^ un percorso di

orientamento in modo da favorire nell’alunno la:

− Conoscenza di sé ( tratti della personalità, uso del tempo libero, rapporti con la famiglia e i

coetanei )

Attraverso:

− attività del Progetto d’Accoglienza

− attività curricolari ( lettura e rielaborazio-ne di testi significativi, visione di film,

conversazioni, discussioni che consentano ai ragazzi di parlare di sé e di confrontarsi con gli

altri )

− Conoscenza di sé ( bisogni – problemi – difficoltà )

Attraverso:

− specifici progetti didattici

− cineforum

− attività teatrale

− orientamento scolastico nelle classi terze

− Conoscenza di sé: ai fini della scelta scolastica dell’immediato futuro (attitudini, limiti,

potenzialità…)

− Cambiamento fisico e le sue risonanze psicologiche nel rapporto con adulti e coetanei

Questo Istituto si impegna a favorire rapporti interpersonali di intesa e di

collaborazione degli alunni con coetanei e adulti.

STO BENE CON COMPAGNI ED INSEGNANTI: li accetto e sono accettato da loro -

rispetto le regole - collaboro e accetto la mia responsabilità - per il buon andamento del

gruppo offro e accetto aiuto - tengo conto degli interventi e delle sollecitazioni - sono

solidale e responsabile con gli altri - accetto o esprimo le opinioni anche diverse dalle mie.”

A tale scopo i Consigli di classe, tenuto conto degli specifici bisogni del gruppo, operano in

modo da:

− favorire la reciproca conoscenza e interazioni positive

Attraverso:

− conversazioni (esplicazione confronto di esperienze - situazioni emotive –problemi )

− discussioni

− giochi di conoscenza

− elaborazione di regole

− lavori a coppie e a piccoli gruppi

− turnazione della disposizione degli alunni in classe

49

− visite guidate-viaggi di istruzione

− attività sportive

− attività espressive

− tecniche di comunicazione nei gruppi ( circle time…)

− favorire l'accettazione dell'altro

Attraverso:

− proposta del valore dell’accettazione attraverso scelte di modalità comunicative non

emarginanti

− individuazione dei casi di alunni isolati e /o emarginati e loro valorizzazione all’interno

del gruppo

− non ignorare manifestazioni di non accettazione /di intolleranza

− attività finalizzate all’ascolto (− attività finalizzate al confronto di opinioni

− educazione alla cittadinanza

− favorire un clima di collaborazione e di solidarietà

Attraverso:

− spunti/motivazioni tali da attivare riflessioni confronti , “voglia” di condividere (il “Sé, ”

l’attualità, il nuovo” “il diverso”)

− cercare occasioni in cui gli alunni condividano progetti e esperienze comuni

Questo Istituto si impegna a sviluppare le individuali capacità cognitive.

Favorisce l’apprendimento offrendo percorsi positivi, significativi e

gratificanti:

APPRENDERE NON E’ DIFFICILE - ne sono capace - posso riuscire - sono in grado di

ottenere risultati che mi soddisfano

APPRENDERE E’ SIGNIFICATIVO: mi interessa - mi è utile - è piacevole - è divertente.

A tale scopo i Consigli di classe hanno cura di:

Conoscere e valorizzare le precedenti esperienze formative degli alunni attraverso:.

− Progetto Accoglienza

− Rilevamento delle risorse e dei bisogni specifici di ogni alunno

− Incontri con insegnanti della scuola primaria

− Incontri con equipe socio-psico-pedagogica nel caso di alunni portatori di handicap

− Osservazione sistematica del percorso di crescita

− Programmazione di interventi individualizzati effettivamente ed efficacemente

percorribili da ognuno.

Mettere in atto progetti di intervento di recupero/consolidamento da realizzarsi :

− da parte di ogni docente nel proprio ambito disciplinare

− da parte dei docenti titolari in orario extra-scolastico

− mediante piani di studio personalizzati

50

− Riflessione collegiale sul significato / ruolo della motivazione nel processo di

apprendimento e sul come attivarla e/o svilupparla

− Programmazione di interventi che rispondano ai reali bisogni degli allievi

− Visite d’istruzione

− selezione di strategie metodologiche adeguate alla psicologia dell’età evolutiva, che diano

adeguati spazi al ludico, all’operativo e al problematico.

Questo Istituto si impegna a favorire la trasversalità dei saperi

A tale scopo i Consigli di classe coordinano l'attività curricolare in modo tale da guidare

l’alunno a:

− stabilire confronti e relazioni fra i diversi ambiti disciplinari

Attraverso:

− progetto di attività pluridisciplinari e interdisciplinari

− attività curricolari

− utilizzo di diversi linguaggi specifici

− conoscenza ed uso del linguaggio informatico – multimediale

− sviluppo della sensibilità ed interesse per la realtà e della capacità di utilizzare cono-

scenze per comprenderla e interpretarla

Attraverso:

− percorsi e proposte di attività di Educazione Ambientale

− percorsi e proposte di attività per l’introduzione delle Nuove Tecnologie

− attività trasversali finalizzate a conoscere temi e problemi attuali

Questo Istituto si impegna a favorire la conquista di un metodo di studio A tale scopo i Consigli di classe nell’arco del triennio prevedono di:

− Guidare l’alunno all’acquisizione di un metodo di studio

Attraverso:

− attività finalizzate alla conoscenza e all'uso del manuale scolastico

− sistematiche proposte di tecniche di lettura per l'apprendimento nei vari ambiti disciplinari

− selezione di coerenti interventi per avviare all'organizzazione del lavoro (tempi, modalità

di esecuzione ecc…)

− consolidamento del metodo di studio

Attraverso:

− Rilevazione dei bisogni, utilizzo di strategie specifiche e tecniche per facilitare

l’apprendimento e la rielaborazione di contenuti

− attività di recupero curricolare

− applicazione autonoma di un metodo di studio

− Offrire opportunità per ampliare e arricchire il proprio sapere

51

Attraverso:

− attività di potenziamento curricolare

− uso funzionale di strategie per guidare gli alunni all’uso fina-lizzato e personale del

metodo di studio ( sottolineatura, mappe concettuali, schemi, tabelle ecc… )

− attività di potenziamento extra-curricolari: introduzione allo studio della lingua latina,

conversazioni in lingua straniera.

Questo Istituto si impegna a far riconoscere interessi da coltivare

A tale scopo i Consigli di classe, fatte proprie le indicazioni nazionali per la costruzione dei

piani di studio personalizzati, offrono l’opportunità di:

− Sperimentare il piacere della lettura

Attraverso:

− Promozione alla Lettura

− Utilizzo della biblioteca della scuola

− Proposta a tutti gli allievi di classici significativi per il preadolescente

− Adesione ad iniziative proposte dal territorio

− Adesione ad attività musicali scolastiche

− Adesione ad attività di drammatizzazione

− Adesione a proposte teatrali del territorio

Criteri per la conduzione degli esami di licenza

Per evidenziare l’aspetto dell’esame come momento conclusivo di un percorso di studi che abbia il

carattere di verifica formativa, in cui l’alunno sia in grado di rielaborare le conoscenze acquisite

nell’arco del triennio, è necessario far riferimento al P.S.P elaborato nel triennio stesso. Il Consiglio

di classe stabilisce alcuni criteri di conduzione del colloquio, in maniera tale che esso possa

consentire all’alunno di essere protagonista e mostrare le conoscenze, le abilità e le competenze

maturate. Per fare in modo che l’alunno possa affrontare in tutta serenità l’esame, il colloquio

partirà da un argomento scelto dal candidato, attraverso il quale l’alunno stesso effettuerà una serie

di collegamenti. Per gli alunni più timidi o insicuri nell’autonomia espositiva s’imposterà un

colloquio di tipo dialogico con domande mirate ed opportune sollecitazioni, in modo da fornire una

più facile esposizione. Altri aspetti a cui verrà prestata la massima attenzione:

Fare in modo che la prova si svolga in un’atmosfera di fiducia e sicurezza in modo tale che

l’alunno possa dare il meglio di sé

52

Evitare una successione arida di domande e risposte nell’ambito delle diverse discipline

Fornire al colloquio una dimensione interdisciplinare che consenta all’alunno di costruire il

suo percorso mediante passaggi logici e consequenziali

Giungere, attraverso una serena conversazione, ad accertare non solo le conoscenze, ma

anche abilità e competenze

Consentire all’alunno di esprimere giudizi personali e rielaborare esperienze scolastiche e di

vita.

Per quanto concerne le prove scritte si seguiranno le indicazioni normative , esse saranno formulate

in modo da consentire all’alunno di mettere in evidenza la propria capacità di rielaborazione e di

organizzazione delle conoscenze acquisite.

PROVA NAZIONALE INVALSI.

A differenza delle altre prove scritte la prova nazionale sarà comune a tutte le scuole. Dall’a.s.

2017/2018, la prova nazionale Invalsi di Italiano, Matematica e Inglese, si terrà nel mese di Aprile e

la partecipazione alla prova sarà requisito di ammissione all’esame di Stato

APPENDICE PTOF ATTIVITA’ DELLA SCUOLA

ACCOGLIENZA

E' il progetto con cui gli allievi vengono accolti nell’Istituto comprensivo . Tale attività prende

avvio già nell'anno che precede il loro ingresso alla scuola, con approcci sistematici tra i docenti

della Scuola Secondaria di I grado e gli alunni delle classi quinte delle locali Scuole Primarie. Gli allievi vengono sollecitati a porre domande e curiosità, e invitati a visitare gli edifici

scolastici, i laboratori, la palestra e le varie aule, nelle quali vengono coinvolti fattivamente

nelle attività scolastiche.

Il Progetto Accoglienza prevede poi alcuni incontri del Dirigente Scolastico con i genitori e i

futuri alunni per la presentazione dell'offerta formativa della scuola, attraverso l’Open day. In

questa sede vengono consegnati i moduli per l'iscrizione formale e un prospetto con tutte le

attività opzionali e facoltative già ripartite nell'arco dell'anno scolastico per ciascuna classe.

ORIENTAMENTO FORMATIVO

E' il progetto che di fatto accompagna gli allievi della scuola per l'intero triennio.

L’orientamento non è solamente rivolto alla scelta dell'indirizzo di studi per la scuola secondaria di 2° grado; ma orientare, in senso formativo, assume sempre più il significato di

aiutare l'allievo/a a operare scelte consapevoli e responsabili, sempre e comunque autonome, in

relazione a questioni e aspetti della sua vita, anche quella di tutti i giorni. La dimensione

53

orientativa dell'offerta curriculare e formativa della scuola trova il suo fondamento nella

comprensione del percorso educativo e didattico che i ragazzi e le ragazze compiono durante il

triennio, nella riflessione sui punti forti e punti deboli del proprio processo di apprendimento,

nell'autovalutazione degli esiti conseguiti rispetto alle sue aspettative e a quelle della propria

famiglia.

L'attività di orientamento formativo è caratterizzata sostanzialmente da alcuni elementi

fondanti:

a) L'organizzazione di situazioni formative centrate sull'operatività dei ragazzi e delle ragazze; b) La progettazione di esperienze formative in cui gli allievi siano impegnati a dare un "risultato

in termini di prodotti visibili e spendibili nella realtà scolastica ed extrascolastica; ( esempi di

"prodotti": produzioni di piccoli volumi; realizzazione di kit multimediali; produzione di video

e/o CD-Rom; realizzazione di grafici e disegni, organizzazione e gestione di servizi, oppure di

manifestazioni sportive e/o culturali) ecc..;

e) L'uso in chiave formativa di contenuti disciplinari selezionati secondo criteri di funzionalità

rispetto al lavoro su cui gli allievi sono impegnati con momenti di lezione, di apprendimento

cooperativo, alternati a momenti di ricerca e di studio personali oppure a lavori di ricerca per

gruppi di livello, di compito, di elezione; d) La partecipazione ad esperienze formative disciplinari e/o trasversali presso i laboratori di

scuole secondarie di II grado come opportunità di ampliamento delle conoscenze e delle abilità

acquisite, ma anche come occasione per acquisire informazioni e consapevolezza circa gli

indirizzi di studio successivi alla Scuola Secondaria di I grado;

e) L'ampia articolazione delle esperienze individuali e della classe durante il triennio. La

possibilità di realizzare, per effetto della legge di riforma n.° 53/2003, attività obbligatorie e

quelle opzionali aggiuntive e facoltative, permette alla scuola di arricchire, e di molto, la

gamma delle esperienze scolastiche degli allievi, con una positiva ricaduta sulla formazione

personale e sugli apprendimenti individuali;

CONTINUITÀ SCUOLA PRIMARIA/SCUOLA SECONDARIA DI I

GRADO

E' prassi consolidata che gli insegnanti seguano l'andamento degli alunni problematici a partire

dalla scuola primaria (colloqui con i docenti su interventi didattici e loro evoluzione); partecipando periodicamente ai gruppi di lavoro in modo da garantire la predisposizione di

strategie metodologico-didattiche ed educative capaci di assicurare un valido inserimento nella

classe prima; quando risulta necessario, inoltre, l’insegnante della scuola primaria accompagna

l'alunno nella scuola secondaria di I grado in modo da facilitarne l'integrazione.

CONTINUITÀ SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO/SCUOLA

SECONDARIA DI II GRADO

Viene attuata una serie e consapevole attività di orientamento onde evitare insuccesso e

dispersione al grado successivo; vengono, inoltre, organizzati colloqui fra i docenti dei due

ordini di scuola per presentare i casi particolari; è possibile programmare ed attivare progetti in

base ai quali gli alunni con gravi difficoltà vengono gradualmente inseriti nell'ordine di scuola

superiore.

54

____________________________________________________________________

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

Il nostro Istituto ha deliberato la prosecuzione della sperimentazione dei nuovi modelli nazionali

per la certificazione delle competenze degli allievi, da rilasciare al termine della scuola primaria e

della scuola secondaria di I grado, in quanto la progressiva e graduale generalizzazione degli

strumenti di certificazione appare infatti la strategia migliore per favorire una consapevole

partecipazione degli insegnanti e trasformare l'adozione dei nuovi dispositivi in uno stimolo

importante per rinnovare le pratiche valutative, didattiche e progettuali

PROGETTO “EVENTI”

Tale progetto riguarda tutte le manifestazioni , dibattiti e spettacoli in generale che il nostro Istituto

organizzerà nel corso degli anni per celebrare vari eventi

PROGETTO

“LABORATORIO ALTERNATIVO PER ALUNNI IN DIFFICOLTÀ”

Il progetto che vedrà coinvolti gli allievi segnalati dai vari consigli di classe dopo attento

monitoraggio da parte dei singoli docenti, prevede l’attivazione di diversi laboratori relativi

prevalentemente all’ambito tecnico-pratico-artistico

ACCOGLIENZA PER ALUNNI CHE USUFRUISCONO DELLO SCUOLABUS

Dopo un monitoraggio sui bisogni dell’utenza, in relazione alle esigenze del trasporto scolastico,

l’istituzione scolastica ha promosso iniziative volte all’accoglienza degli alunni.

In particolare la sezione accoglienza è rivolta agli alunni pendolari che, per esigenze lavorative

della famiglia, arrivando alle sedi di appartenenza in anticipo rispetto all’orario di avvio delle

attività didattiche, sono esposti ai pericoli della strada.

Tale servizio è svolto per gli alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado utilizzando

docenti interni che daranno la loro disponibilità per tutto il corso dell’anno scolastico tenendo

impegnati gli alunni in attività incentrate sulla lettura di testi di vario tipo adeguati a contesti

scolastici e sullo sviluppo di un atteggiamento esplorativo a partire dalle proprie conoscenze per

affrontare e risolvere problemi.

PON "PER LA SCUOLA" PROGETTO 10.1.1A-FSE PON-CALABRIA-2017-308 “LA

SCUOLA DELLE COMPETENZE”

Il progetto, articolato in sette moduli, indirizzati ad alunni della scuola primaria e della scuola

secondaria di primo grado, si propone lo scopo di sviluppare l’autostima degli alunni,

potenziandone la motivazione allo studio.

Moduli Titolo

55

Educazione motoria; sport, gioco didattico Sport a scuola (Prim-30 ore)

Educazione motoria; sport, gioco didattico Sportivamente (SSIG-30 ore)

Potenziamento della lingua straniera Easy English (Prim-30 ore)

Potenziamento della lingua straniera So we speak English (SSIG-30

ore)

Laboratorio creativo e artigianale per la

valorizzazione delle vocazioni territoriali

Io... esploratore della mia

storia(SSIG-30 ore)

Potenziamento delle competenze di base Comunichiamo con le parole

(SSIG-30 ore)

Potenziamento delle competenze di base La classe interattiva (SSIG-30

ore)

Progetto “Sport di classe”-Scuola Primaria

“Sport di Classe” e il progetto promosso e realizzato dal Ministero dell'Istruzione, dell'Universita

e della Ricerca e dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano per diffondere l’educazione fisica e

l'attivita motoria nella scuola primaria coinvolgendogli alunni delle classi quinte della scuola

primaria

CERTIFICAZIONE LINGUA INGLESE Il nostro Istituto è stato inserito nella rete di scuole che preparano alle certificazioni Cambridge

English. Come Preparation Center ha ottenuto il certificato rilasciato dalla Cambridge English. Gli

alunni vengono preparati per conseguire le certificazioni A1,A2,B1. L'Istituto è anche Centro Esami

Cambridge.

PROGETTO “COSTRUISCO IL MIO SUCCESSO”

In vista della nuova formulazione delle prove Invalsi, il nostro Istituto ha predisposto un progetto

che vedrà coinvolti gli insegnanti di Italiano, Matematica e Inglese della classi terze della scuola

secondaria di primo grado. Il progetto, coerente con le linee del piano digitale, sarà caratterizzato

da simulazioni online delle prove Invalsi all’interno dei laboratori multimediali della Scuola.

PROPOSTE PROGETTUALI RELATIVE A LABORATORI TERRITORIALI PER L’OCCUPABILITA’ DA

REALIZZARE NELL’AMBITO DEL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE

Tramite un progetto in rete che prevede la collaborazione tra scuola e soggetti esterni per la

realizzazione di progetti specifici, il nostri istituto ha aderito a questa proposta che intende fornire

un reale strumento di formazione, opportunità di crescita per i giovani, con l’obiettivo di formare

coloro che progetteranno, pianificheranno opereranno nelle città del futuro

PROGETTO “PRIMO SOCCORSO A SCUOLA” Il progetto nasce nell’ambito delle iniziative legate all’Educazione alla salute e si propone di fornire agli alunni e al

personale della scuola nozioni relative al sistema di emergenza e di pronto soccorso

OBIETTIVI GENERALI

Coinvolgere attivamente nel rispetto dei rispettivi ruoli e competenze in un

progetto di sensibilizzazione e formazione sui gesti terapeutici d’urgenza le

componenti individuali ed istituzionali

Fornire agli allievi e al personale della scuola elementi conoscitivi e formativi sulle funzioni vitali del corpo umano e sul loro riconoscimento e sulle modalità di primo intervento

in urgenza

56

Fornire agli allievi una conoscenza “diretta” sull’organizzazione del sistema

dell’emergenza sul suo funzionamento e sulla sua attivazione

Contribuire a divulgare la cultura dell’emergenza e i valori che la supportano (solidarietà, senso civico)

Sviluppare la cultura della prevenzione nei diversi contesti, con particolare attenzione al mondo della scuola

OBIETTIVI SPECIFICI

Saper utilizzare farmaci, medicamenti, altre sostanze e dei servizi di emergenza

Acquisire nozioni utili su Pronto Soccorso, primo intervento e 118

Saper eseguire azioni specifiche in situazioni impreviste e di emergenza

Saper controllare lo stato emotivo ed ansioso nella gestione di un imprevisto e adottare strategie per ottenere

comportamenti adeguati

Conoscere la catena del soccorso con particolare attenzione all’allertamento precoce e primi interventi

Fornire informazioni utili sul buon uso del Pronto Soccorso e del 118

Approfondire le situazioni a rischio (corpo estraneo, rischi domestici, cinture

di sicurezza)

Cenni sulle possibilità di primo intervento

Il progetto si basa su azioni formative con un’articolazione in moduli didattici, personalizzati in base alle esigenze

degli allievi e delle classi e del personale della scuola e prevede l’adozione di materiale didattico omogeneo e coerente

al fine di evitare un uso eccessivo di termini tecnici a favore di testi brevi corredati da immagini e filmati esemplificativi delle situazioni di emergenza e simulazioni in aula dei gesti di primo soccorso, coinvolgendo in prima

persona gli alunni e il personale della scuola, rendendoli protagonisti attivi nel processo di conoscenza.

DESTINATARI

Alunni dell’Istituto e personale scolastico

RISORSE UMANE

Le risorse umane impegnate nel progetto opereranno a titolo gratuito (volontariato)

CONTENUTI

La catena del soccorso con particolare attenzione all’allertamento precoce e primi interventi Informazioni utili sul buon uso del Pronto Soccorso e del 118

Le situazioni a rischio (corpo estraneo, rischi domestici, cinture di sicurezza)

Possibilità di primo intervento

Gli incontri si articoleranno secondo la seguente scansione:

lezioni frontali

pratica con simulazione

sintesi finale

Somministrazione questionario finale

TEMPI DI ATTUAZIONE: Anno scolastico.

RISULTATI ATTESI

Riconoscere alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio

corpo

Acquisire consapevolezza dello stato di benessere e di salute avendo cura e rispetto di sé nella globalità della

propria persona

Sviluppare comportamenti adeguati per mettere in atto il soccorso, per la prevenzione degli infortuni e per la

sicurezza nei diversi ambienti e situazioni

Progetto Solidarietà AMREF: “Link to school”-Scuola Primaria

57

Si tratta di un percorso di educazione interculturale e di sostegno al progetto “Scuole in Kenya” e si propone

di offrire alle scuole italiane e a quelle africane la possibilità di conoscersi attraverso un reciproco scambio di

esperienze, vissuti e idee sul tema del Diritto alla salute e all’istruzione.

Progetto “Educazione al teatro”- Scuola Primaria

Il teatro non è solo uno strumento efficace per far emergere la potenzialità degli alunni, abituandoli a lavorare in un clima di collaborazione e di gioia, ma si presta a percorsi interdisciplinari e suggestivi, in cui

lingua italiana, musica, l’educazione all’immagine, l’espressione corporea si integrano e si rinforzano a

vicenda. Il progetto vede gli alunni impegnati in un percorso di lettura mirato alla scelta degli avvenimenti più coinvolgenti per raccontare la storia in fumetto.

PROSPETTO RIASSUNTIVO:

Attività progettuali per l’anno scolastico 2017/2018:

SCUOLA DELL’INFANZIA

DENOMINAZIONE

“A piccoli passi nel territorio

con la nuvoletta Olga”

“La nuvoletta Olga va a teatro”

“Con i colori facciamo arte”

“Giochiamo a fare robotica”

“Cresciamo con il teatro”

“Crediamoci ancora”

“La creatività è l’intelligenza

che si diverte”

La settimana della cultura

bambina

SCUOLA PRIMARIA

DENOMINAZIONE

Solidarietà AMREF:

LINK TO SCHOOL

Educazione al teatro

Coding Lab

Ambiente e territorio: io

riciclo

58

Sport di classe

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

DENOMINAZIONE

Progetto eventi

Accoglienza alunni

pendolari

Laboratorio di arte “Come

dei veri artisti”

“Costruisco il mio

successo”-Preparazione alle

prove Invalsi

Promozione ed educazione

alla lettura. Incontro con

l’autore

Meglio belli dentro... che

bulli fuori

Progetti PON

Certificazioni linguistiche

Inglese

Nella scuola primaria le attività extracurriculari pomeridiane si terranno dalle ore 15 alle ore 17

dal lunedì al venerdì, nella scuola secondaria di primo grado le attività extracurriculari

pomeridiane si terranno dalle ore 14.30 alle ore16.30 dal lunedì al venerdì.

La scuola, pur dotata di attrezzature informatiche, con LIM in tutte le classi di scuola secondaria di

primo grado e scuola primaria e una per ogni plesso di scuola dell'infanzia, con n° 10 laboratori

(di cui n° 7 s.s.p.g., n° 3 s.p., n° 1 palestra (presso la sede della s.s.p.g.), n° 1 sala teatro(presso la

sede della s.s.p.g.), necessita, a garanzia di una migliore qualità del servizio e in relazione agli

obiettivi programmati di: laboratorio artistico, laboratorio musicale per la scuola primaria, aule

multimediali per la scuola dell'infanzia, software didattici avanzati per la scuola secondaria di primo

grado, adeguamento della dotazione informatica dei laboratori esistenti, aule alternative per

l'apprendimento con laboratori mobili

POSTI DI ORGANICO

Per ciò che concerne i posti di organico, comuni e di sostegno, il fabbisogno per il triennio prenderà

come riferimento l’organico dell’anno scolastico in corso che risulta così costituito: numero

complessivo di docenti 84 , di cui 75 a tempo indeterminato e 9 a tempo determinato, come di

seguito distinti per classe di concorso:

Classe di concorso (SSIG) Tempo indeterminato Tempo determinato

A043= 5 5

A059= 3 3

59

A345= 2 2

A245= 1 1

A445= ore 2 ore 2

A028= 1 1

A030= 1 1

A032=1 1

A033= 1

Religione SSIG= 1 1

AD00 Sost= 4 3 ore 14

Strumento musicale AC77=1 1

S.M. A177= 1 1 2 (14+4)

S.M. AM77=1 1

AJ77= 1 2 (14+4)+2

Scuola Primaria-Posto comune

22

22

Religione= 1+ ore 12 1 ore 12

Inglese= 1 1

Sostegno= 11 9 2 (11 ore+9 ore)

Infanzia

Posto comune= 16 16

Religione= 1 1

Sostegno= 2 2

Totale Sostegno 19 (14 T.I. + 5 T. D.)

ORGANICO DI POTENZIAMENTO-UTILIZZO E RICHIESTE

In base a quanto emerso nel RAV, alle azioni progettate nel PDM, alle priorità evidenziate nel

presente documento, l’Istituto richiede per l’organico potenziato n. 5 unità per il potenziamento

delle competenze nella madrelingua, in matematica e nelle lingue straniere.

ORGANICO DI POTENZIAMENTO RICHIESTO / UTILIZZATO

Unità di personale in organico di potenziamento: 5

Classe di

concorso

Ore da

prestare

Supplenze

brevi

Corsi di

recupero /

potenziamento

Progetti Ore di

utilizzo

A345

Inglese

800 370 180 250 P1 800

60

A047

Matematica

600 300 200 100 P1 600

A043

Italiano

600 300 200 100 P1 600

EE 800 370 330 100 P1 800

EE 800 370 330 100 P1 600

TOTALE 3.600 1.710 1.240 650 3.400

Tutte le attività progettuali in itinere rientreranno nelle macro aree individuate

PROGETTI ORGANICO DI POTENZIAMENTO

PROGETTO DI LINGUA INGLESE "ENGLISH FOR FUN"

Denominazione progetto ENGLISH FOR FUN

Priorità cui si riferisce Miglioramento delle competenze in lingua inglese degli studenti

Traguardo di risultato

(event.)

Migliorare le competenza linguistiche e giungere al conseguimento della certificazione

Obiettivo di processo

(event.)

Allineare i criteri di valutazione delle prove utilizzati dai docenti

Situazione su cui

intervenire Innalzare i livelli nell'ambito della comunicazione linguistica per

ottenere negli alunni uno spirito di adattamento che favorisca una

loro concreta apertura verso l’Europa

Attività previste Svolgimento di un certo numero di simulazioni e di attività

didattiche e laboratoriali

Risorse umane (ore) / area Un docente dell’organico di potenziamento ( classe A345) sarà

utilizzato per attività didattiche e verifiche. Impegno totale previsto:

250 ore.

Altre risorse necessarie LIM -Laboratorio Multimediale

Indicatori utilizzati quantificazione degli incontri per il potenziamento-controllo del

numero di iscritti-verifiche e prove standardizzate

Stati di avanzamento Incremento della frequenza degli alunni ai moduli e miglioramento

nei risultati delle verifiche- conseguimento della certificazione

61

Valori / situazione attesi -Acquisire un metodo di studio che porti gli studenti a rendersi conto

dei meccanismi presenti nella lingua oggetto di studio

-Sviluppare negli alunni una buona competenza di base

-Innalzare i livelli di apprendimento nell’area linguistica

-Diffondere metodi innovativi e didattiche attraenti

-Sostenere lo sviluppo delle potenzialità dei singoli

PROGETTO MATEMATICA

Denominazione progetto Matematicamente

Priorità cui si riferisce Miglioramento delle competenze matematiche degli studenti

Traguardo di risultato

(event.)

Diminuire lo scarto percentuale attuale rispetto alla media nazionale

Obiettivo di processo

(event.)

Allineare i criteri di valutazione delle prove utilizzati dai docenti

Situazione su cui

intervenire Come è già stato evidenziato nella compilazione del Rav, in alcuni casi, per lacune pregresse, gli esiti delle prove sono inferiori rispetto alla media nazionale, si riscontra, dunque , l'esigenza di potenziare le simulazioni delle prove Invalsi, per spingere gli alunni ad esercitare la logica e il ragionamento.

Attività previste Svolgimento di un certo numero di simulazioni e di attività

didattiche e laboratoriali

Risorse umane (ore) / area Due docenti dell’organico di potenziamento (A047) e EE saranno

utilizzati per attività didattiche e verifiche. Impegno totale previsto:

200 ore.

Altre risorse necessarie LIM -Laboratorio Multimediale

Indicatori utilizzati quantificazione degli incontri per il potenziamento-controllo del

numero di iscritti-verifiche e prove standardizzate annuali di

matematica

Stati di avanzamento Incremento della frequenza degli alunni ai moduli e miglioramento

nei risultati delle verifiche

62

Valori / situazione attesi -Acquisire un metodo di studio basato sulla ricerca e

sull’apprendimento

-Innalzare i livelli di apprendimento nell’area matematico-scientifica

-Acquisire e sviluppare la capacità di osservazione, descrizione e

analisi di fenomeni

-Diffondere metodi innovativi e didattiche attraenti

-Sostenere lo sviluppo delle potenzialità dei singoli

PROGETTO ITALIANO

Denominazione progetto Comunichiamo con l'Italiano

Priorità cui si riferisce Miglioramento delle competenze in Italiano degli studenti

Traguardo di risultato

(event.)

Diminuire lo scarto percentuale attuale rispetto alla media nazionale

Obiettivo di processo

(event.)

Allineare i criteri di valutazione delle prove utilizzati dai docenti

Situazione su cui

intervenire Come è già stato evidenziato nella compilazione del Rav, in alcuni casi, per lacune pregresse, gli esiti delle prove sono inferiori rispetto alla media nazionale, si riscontra, dunque , l'esigenza di potenziare le simulazioni delle prove Invalsi, per spingere gli alunni ad esercitare la logica e il ragionamento.

Attività previste Svolgimento di un certo numero di simulazioni e di attività

didattiche e laboratoriali

Risorse umane (ore) / area Due docenti dell’organico di potenziamento ( A043 ) e EE saranno

utilizzati per attività didattiche e verifiche. Impegno totale previsto:

200 ore.

Altre risorse necessarie LIM -Laboratorio Multimediale

Indicatori utilizzati quantificazione degli incontri per il potenziamento-controllo del

numero di iscritti-verifiche e prove standardizzate annuali di

Italiano

Stati di avanzamento Incremento della frequenza degli alunni ai moduli e miglioramento

nei risultati delle verifiche

63

Valori / situazione attesi -Acquisire un metodo di studio basato sulla ricerca e

sull’apprendimento

-Sviluppare modalità comunicative organizzate e consapevoli

-Innalzare i livelli di apprendimento nell’area linguistico-espressiva

-Diffondere metodi innovativi e didattiche attraenti

-Sostenere lo sviluppo delle potenzialità dei singoli

-Saper descrivere e rappresentare la realtà partendo dal sé per

giungere all’altro

VIAGGI DI ISTRUZIONE E USCITE DIDATTICHE

Tutte le classi della scuola, durante l'anno sono impegnate nella realizzazione di uscite

didattiche e/o viaggi di istruzione come ulteriori opportunità formative. Queste esperienze

hanno valenza di stimolo e di motivazione verso problematiche e/o tematiche da affrontare, o

si presentano come occasioni per consolidare conoscenze acquisite tramite lezioni e letture fatte

sui testi in adozione e/o sui giornali e riviste o tramite visioni di film o di sequenze contenute in

CD-ROM o DVD.

Per le classi terze è previsto, con il consenso delle famiglie, un viaggio di istruzione all'anno di

più giorni.

Tutte le uscite sono organizzate previa attività propedeutica in classe da parte dei docenti

Attività di Aggiornamento e Formazione dei Docenti

Secondo la normativa vigente spetta al Collegio dei Docenti definire il Piano di Aggiornamento

degli insegnanti che operano nell'istituto (art. 4 - DPR 416/74). In questo ultimo periodo, per

effetto delle innovazioni tecnologiche da un lato, e per la concomitanza della riforma delle

scuole e delle molte innovazioni introdotte nel sistema scolastico italiano, il Collegio , per l'attività di formazione e aggiornamento si è attenuto ai seguenti criteri:

a) Organizzazione di incontri di informazione e di formazione sulle innovazioni collegate con i

processi di riforma della scuola;

b) Produzione di materiali didattici per permettere l'introduzione delle innovazioni nella scuola

e per migliorare i processi di insegnamento/apprendimento (es. Percorsi didattici, scheda di

valutazione, progetti, ecc.);

64

e) Partecipazione a Progetti Didattici, a concorsi vari, a manifestazioni di carattere educativo e

didattico con l'impegno di coinvolgere le proprie classi o comunque allievi della scuola nelle

esperienze formative previste dagli Enti promotori dei progetti.

La legge 107/2015 prevede che la formazione sia strutturale, permanente ed obbligatoria e pertanto,

dopo un’analisi dei bisogno, l’Istituto ha deciso di adottare un piano di formazione coerente con

Piano dell’Offerta Formativa, il Rav e il PDM

PIANO DI

AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE IN SERVIZIO

Lo sviluppo professionale dei docenti va inteso come un processo sistematico e progressivo di

consolidamento e aggiornamento delle competenze, che permetta di realizzare, attraverso la crescita

dei singoli e la loro valorizzazione personale e professionale, il miglioramento dell’Istituzione

Scolastica nel suo complesso e, conseguentemente, nei risultati degli studenti.

In questa prospettiva svolgono un ruolo fondamentale ambienti di formazione che permettano

l’acquisizione e il potenziamento di competenze didattiche più rispondenti alle necessità e alle

modalità di apprendimento dei giovani, ambienti che possono essere realizzati grazie all’Autonomia

Scolastica, nelle sue dimensioni di:

- autonomia didattica

- ricerca sviluppo

La formazione in servizio costituisce un diritto personale in quanto funzionale alla piena

realizzazione e allo sviluppo della propria personalità.

Nella scuola dell’Autonomia, infatti, cambia il senso della Formazione e dell’Aggiornamento,

perché aumenta la responsabilità professionale per i Docenti.

In questo senso il processo di valorizzazione professionale e di carriera per il personale docente va

visto in coerenza con lo sviluppo dei processi stessi di valutazione del sistema nazionale.

La formazione e l’aggiornamento in servizio sono elementi imprescindibili del processo di :

- Costruzione dell’identità dell’Istituto.

- Innalzamento della qualità della proposta formativa di ciascuna scuola.

- Valorizzazione professionale.

- Valore per il sistema formativo del paese.

Finalità

65

La vita professionale dei docenti si configura come ciclo dinamico che investe le scelte dei singoli

nei momenti della formazione iniziale, nella induzione professionale e nella formazione continua in

servizio (lifelong-learning).

La formazione in servizio va considerata come una dimensione coessenziale alla professionalità

docente, costituita da un’autonomia professionale e un codice deontologico, e ne rappresenta una

delle fondamentali dimensioni.

Il nuovo sistema che si basa sul “diritto alla formazione” deve essere in grado di offrire ai docenti

una vasta gamma di opportunità, per:

Promuovere una formazione permanente per tutto il personale della scuola;

collegare al meglio le attività d’aula con i percorsi formativi;

favorire la riflessione sull’esperienza, la capacità di utilizzo delle informazioni e delle nuove

conoscenze acquisite, quindi la capitalizzazione delle buone pratiche e delle politiche di

successo;

accertare le competenze acquisite con apposite certificazioni;

creare criteri guida per il monitoraggio finale, “la lettura” di nuovi bisogni/criticità, il

miglioramento continuo per i docenti e personale A.T.A.

Obiettivi formativi prioritari

Gli interventi di formazione sono finalizzati all’arricchimento ed al consolidamento delle

competenze professionali necessarie a sostenere i processi

di cambiamento in atto, e sono volti a promuovere la socializzazione delle esperienze e la

conoscenza di processi innovativi.

In tale prospettiva il sistema di formazione, a tutti i livelli, muove dalla consapevolezza della scuola

di essere fonte di conoscenza e di riflessione su se stessa.

66

In particolare, sono da privilegiare:

interventi formativi sugli aspetti prioritari di natura metodologica, pedagogica, organizzativa e

di ambito disciplinare specificamente connessi ai processi di riforma e innovazione;

interventi formativi per le funzioni del personale docente correlate all’attività progettuale e

gestionale dell’autonomia;

anno di formazione;

iniziative per la promozione, ricerca e diffusione di modelli innovativi di formazione e

aggiornamento e per le iniziative di carattere nazionale di formazione a distanza;

interventi per il contrasto al disagio giovanile e per l’educazione alla cittadinanza;

iniziative nazionali di coordinamento e monitoraggio per gli interventi formativi per lo sviluppo

delle TIC;

Offerta formativa funzionale

Il modello formativo è caratterizzato da un ampio ventaglio di opportunità.

E’ auspicabile da parte della nostra istituzione scolastica una rappresentatività alle iniziative.

Rimangono priorità riconosciute in quanto funzionali all’innovazione le seguenti tematiche :

1. La didattica per competenze e curricolo di scuola (da svolgere nell'a.s. 2016-2017)

2. Metodologie per creare la migliore integrazione possibile dell’alunno straniero

3. Integrazione degli alunni in situazione di handicap

4. L’uso delle nuove tecnologie e dei software nella didattica

5. La Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione (Legge 107 -2015)

Metodologia

Per dare al presente piano un carattere di funzionalità, la metodologia sarà caratterizzata dai

seguenti elementi:

Prospettiva di uno sviluppo professionale continuo, personale e permanente.

Riflessione sulle esperienze collegiali ed individuali (team, collegio, consiglio di classe)

come momento formativo essenziale.

67

Valorizzazione delle esperienze innovative e professionali realizzate nella scuola che

diviene”comunità di pratiche”.

Attivazione di metodologie come la ricerca-azione: dopo un momento introduttivo iniziali,

si svilupperà un percorso con modalità laboratoriale che accompagnerà i docenti

nell'applicazione concreta di quanto appreso

Attività residenziali con esperti, chiamati nella scuola, così da favorire lo scambio

interpersonale tra docenti che vivono esperienze comuni.

Promozione di una cultura formativa per capire, raccogliere i dati su quanto è stato prodotto

e regolarne lo sviluppo.

Raccordo e collaborazione tra le diverse figure professionali presenti nell’Istituzione

scolastica MIUR, INDIRE USP URP soggetti accreditati e qualificati, associazioni

disciplinari e professionali al fine di contestualizzare le finalità nazionali con i differenti

bisogni formativi.

PIANO DELLA FORMAZIONE DEL PERSONALE

TRIENNIO 2016-2019

Introduzione

In un mondo globalizzato, caratterizzato da società sempre più multietniche e complesse, che non

possono rinchiudersi in ambiti ristretti e limitati, molte sono le sfide che un paese deve raccogliere

per dare il meglio di sé e garantire un buon futuro ai propri cittadini. A tal fine, un settore da

incentivare, curare e monitorare è sicuramente quello della scuola, e in particolare quello della

formazione e crescita professionale del suo capitale umano.

Allo scopo di progettare in questo settore azioni efficaci e coerenti, inserite in un quadro organico di

interventi, è stato emanato il Piano nazionale per la Formazione del personale, come atto di

indirizzo adottato con decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, per defi-

nire le priorità e le risorse finanziarie per il triennio 2016-2019 e delineare, a partire dall’anno

scolastico 2016-2017 (considerando anche gli interventi formativi avviati nel 2015-2016), un

quadro strategico e allo stesso tempo operativo tale da sostenere in maniera trasparente, innovativa

ed efficiente una politica concreta per la crescita del capitale umano e professionale della scuola.

Il Piano, oltre a orientare la progettualità delle scuole e dei docenti, assume una funzione di

indirizzo per concretizzare le proposte formative in modo da rendere sistematici gli interventi for-

mativi e creare una sinergia virtuosa tra scelte possibili e risorse disponibili. Rappresenta quindi un

68

quadro di riferimento istituzionale rinnovato della formazione in servizio, e non un semplice

insieme di prescrizioni amministrative o gestionali.

La formazione in servizio diventa “ambiente di apprendimento continuo”, cioè un sistema di

opportunità di crescita e di sviluppo professionale per l’intera comunità scolastica e rappresenta

anche una condizione per restituire una rinnovata credibilità sociale a chi opera nel mondo della

scuola. Gli obiettivi da porsi e raggiungere sono

a. obiettivi di crescita personale e professionale del singolo docente;

b. obiettivi di miglioramento della scuola;

c. strategia per lo sviluppo dell’intero Paese.

Il Piano parte da una seria analisi dei bisogni formativi dei docenti. Se lingue straniere e

competenze digitali sono indubbiamente priorità riconosciute, sempre ponendo al centro la

formazione e l’innovazione metodologica, è altrettanto importante definire ulteriori priorità “del

sistema” in coerenza con le direttrici della riforma della “Buona Scuola”: le sfide dell’inclusione e

dell’integrazione, la creazione di competenze di cittadinanza globale nonché il rapporto tra scuola e

lavoro. Tenendo dunque presenti queste linee programmatiche, l’Istituto Comprensivo "F.Jerace",

con l’impulso del Dirigente scolastico e la partecipazione dei docenti, ha elaborato il presente Piano

della Formazione per il triennio 2016-2019.

I diversi livelli nell’organizzazione della formazione

A) Piano della formazione 2016–2019 e iniziative nazionali/regionali promosse

dall’Amministrazione.

B) Piano di formazione della Rete d’ambito territoriale.

C) Piano di formazione dell’Istituto.

D) Percorsi formativi autonomamente scelti dal docente.

A) Il Piano della formazione 2016-2019 e le priorità a livello nazionale

L’Istituzione scolastica progetta il proprio piano di formazione tenendo conto del Piano Triennale

dell'Offerta Formativa, del Piano di Miglioramento 2016-2019, del Piano nazionale della

formazione 2016 – 2019 e delle priorità strategiche ivi indicate.

In particolare si assumono all’interno del Piano della formazione le seguenti priorità nazionali, che

incrociano quelle definite del Collegio dei docenti:

1) Didattica per competenze e innovazione metodologica

2) Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento

L’Istituzione scolastica ha appena concluso due progetti FESR che hanno permesso la creazione

di una rete WEB d’Istituto e di un’Aula multimediale interattiva di ultima generazione, che

consente l’articolazione di reti up diversi per le attività di didattiche, compresa la creazione di

isole per lavori di gruppo e attività di cooperative learning. Tutte le aule sono dotate di lavagna

multimediale interattiva.

L’Istituzione scolastica promuove e favorisce la partecipazione del personale alle iniziative di

formazione organizzate in tale ambito dall’Amministrazione, in primo luogo quelle afferenti al

Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD).

69

3) Inclusione e disabilità

L’Istituto favorisce la partecipazione del personale alle iniziative di formazione su tali temi

organizzate dall’Amministrazione, dalla rete d’ambito territoriale o da reti di scuole.

I docenti dell'Istituto nell'a.s. 2015-2016 hanno partecipato a un corso di formazione sul tema

dell'inclusione. Ove necessario, un nuovo percorso potrà essere organizzato dall'Istituto nell'a.s.

2018/2019.

B) Il Piano di formazione della Rete d'Ambito territoriale

L'Istituzione scolastica partecipa alle iniziative della Rete d'Ambito territoriale per la formazione

del personale. In tale contesto ha indicato le seguenti esigenze formative (all'interno di ogni

macroarea le scelte formative sono elencate in ordine di priorità):

Prima macroarea - Competenze di sistema

1. Didattiche per competenze e innovazione metodologica

Seconda macroarea - Competenze per il 21° secolo

1. Competenze digitali e nuovi ambienti per l'apprendimento

2. Lingue straniere

Terza macroarea - Competenze per una scuola inclusiva

1. Integrazione, competenze di cittadinanza e cittadinanza globale

2. Inclusione e disabilità

C) Il Piano di Formazione d'Istituto

Le scelte del Collegio dei Docenti

La progettazione di una formazione significativa che abbia ricadute virtuose sulla didattica passa

attraverso il protagonismo dei docenti, che devono diventare i soggetti attivi della propria

formazione in servizio. Essa deve privilegiare percorsi di ricerca-azione che intreccino il momento

della riflessione teorica e metodologica con l'attuazione e la validazione concreta di strategie e

modelli, in un processo di confronto con i colleghi e con eventuali esperti esterni. Pertanto, si

sollecitano i docenti e i gruppi di docenti a presentare progetti di formazione con il taglio descritto.

Accanto a momenti di formazione generale, che coinvolgano tutti i docenti dell'Istituto,possono

essere progettati percorsi differenziati, che coinvolgano gruppi di docenti. Le competenze acquisite

devono poi essere condivise ed estese all'interno dell'Istituto. In tale processo i docenti più motivati

ed esperti possono assumere ruoli di coordinamento, che rileveranno anche ai fini della valutazione

del merito. Secondo quanto deliberato dal Collegio dei docenti nel mese di settembre 2016 il Piano

di formazione privilegerà i seguenti ambiti:

Didattica delle competenze e valutazione autentica

La didattica delle competenze e la valutazione autentica sono oggetto di un percorso formativo

per docenti realizzato nell’anno scolastico 2016 – 2017. Si tratta di un percorso teorico-pratico con

applicazione concreta di modelli nel lavoro di classe e supervisione da parte di un esperto esterno.

Tale percorso ha comportato la partecipazione a due moduli formativi, il primo di 7 ore, il secondo

di 13 ore, articolati in cinque incontri, a cui hanno partecipato quasi tutti i docenti. Il percorso che

70

specialmente nel secondo modulo ha avuto una struttura laboratoriale, prosegue con l’elaborazione

di Unità di apprendimento secondo la metodologia studiata da parte di gruppi di docenti e la loro

attuazione nelle classi e sezioni dell’Istituto.

Definizione delle Unità formative

Prima Unità formativa Modulo 1 sulla didattica per

competenze e la valutazione

autentica (sette ore in

presenza): due incontri teorico-

pratici.

Modulo 2 sulla didattica per

competenze e la valutazione

autentica (tredici ore in

presenza): tre incontri con

attività laboratoriali.

L'Istituzione scolastica

attesterà l'UF ai docenti che

hanno partecipato almeno al

75% del monte-ore previsto

(15 ore su 20)

Seconda Unità formativa Attività di autoformazione

(anche in gruppo):

- Progettazione di due UdA

sulle competenze-chiave

secondo il format proposto nel

precedente percorso formativo,

con definizione dei compiti di

realtà e complete di Rubriche

di valutazione

- Inclusione delle UdA nel

Curricolo di Scuola

- Attuazione delle due UdA in

classe

- Relazione finale di

rendicontazione degli esiti

della sperimentazione con

eventuali proposte di modifica

L'Istituzione scolastica

attesterà l'UF ai docenti che

documenteranno le azioni

indicate

Tale percorso dà concreta attuazione, nell’Istituto, a una delle priorità indicate nel Piano nazionale

di formazione 2016 – 2019, “Didattica per Competenze e innovazione metodologica”.

Applicazione didattica delle nuove tecnologie

71

E' promossa e favorita la partecipazione dei docenti alle iniziative realizzate dal MIUR in ambito

nazionale (anche nell'ambito del PNSD), che assicurano un buon livello qualitativo. In particolare è

favorita prioritariamente la formazione dell’Amministratore digitale e del Team per l’innovazione.

In tale ambito occorre integrare il PTOF con un progetto elaborato dall'Animatore digitale, a cui

aderirà almeno una parte dei docenti.

Comunicazione educativa, relazione d'aiuto e bisogni educativi speciali La tematica della comunicazione e della relazione educativa sarà oggetto di uno specifico percorso

da realizzarsi nell’istituzione scolastica nell’a.s. 2017/2018, come di seguito specificato:

La comunicazione educativa e non violenta

Percorso formativo in presenza per i docenti

dell'Istituto, con attività laboratoriali e momenti di

sperimentazione in classe della durata di circa 20 +

10 ore

N. 2 Unità formative (articolazione da

definire)

Inoltre, sarà favorita la partecipazione dei docenti a percorsi formativi organizzati

dall’Amministrazione, dalla rete d’ambito territoriale o da reti di scuole sulle tematiche

dell’inclusione e della disabilità, che corrispondono a una delle priorità definite nel Piano nazionale

di formazione 2016 – 2019.

Nell’Istituto si effettueranno periodiche rilevazioni dei bisogni formativi del personale mediante

appositi questionari. Momenti di discussione e riflessione si svolgono nell’ambito delle riunioni del

Collegio dei docenti. Sulla base dei bisogni formativi rilevati e dei Piani di sviluppo professionale

che saranno elaborati dai docenti secondo quanto previsto dal Piano nazionale per la formazione si

procederà a eventuali integrazioni e modifiche del Piano di formazione d'Istituto.

La formazione del Personale A.T.A.

Per quanto concerne il personale ATA si darà la priorità all’acquisizione delle competenze

necessarie per contribuire ad affermare il ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza e

alla formazione del personale di Segreteria, con l’obiettivo della progressiva digitalizzazione dei

servizi e l’adozione di strumenti che favoriscano il processo di dematerializzazione. Tale

formazione privilegerà modalità laboratoriali e attive. Sono stati già programmati momenti di

formazione su "Protocollo web e conservazione a norma del registro di protocollo".

Si favorisce inoltre la partecipazione del personale ai percorsi proposti dall’Amministrazione a

livello nazionale/regionale e a quelli definiti dalla rete dell’ambito territoriale.

La formazione nel settore della sicurezza

Sezione specifica del piano di formazione è quella della sicurezza, che coinvolge tutto il personale

dell’istituto, docente e ATA.

Le attività di formazione saranno svolte prioritariamente attraverso la scuola polo dell’ambito

territoriale. Il fabbisogno formativo riguarda le seguenti figure:

- RSPP, RLS, Addetti SPP e preposti, Addetti antincendio, Addetti agli interventi di primo

Soccorso.

Per quanto riguarda quest’ultima figura, tenuto conto del numero dei plessi e delle modalità

d’erogazione del servizio d’istruzione, il D.S. ha proceduto alla nomina di quasi tutto il personale

docente come addetto agli interventi di primo Soccorso, con l’obbligo di effettuare la

formazione/l’aggiornamento entro l’anno 2017. In tale settore il D.S. ha inoltre promosso una

rilevazione della formazione già effettuata dal personale per disporre di un quadro complessivo

della situazione e dei bisogni formativi.

72

D)Sviluppo professionale e attività formative autonomamente scelte dai docenti

Il Piano della formazione d’istituto viene definito in consonanza con le esigenze di sviluppo

professionale dei docenti e del personale, rilevate anche attraverso specifici questionari. Ciò

nonostante, ciascun docente o unità di personale può coltivare peculiari interessi e scegliere

autonomamente altri percorsi, a completamento della propria formazione. In tale contesto si

sottolinea l’importanza del legame tra sviluppo professionale individuale e progettualità d’istituto:

come l’Istituzione scolastica recepisce e valorizza i bisogni formativi espressi dai docenti, così il

singolo docente mette la propria professionalità al servizio della comunità scolastica, rendendosi

soggetto attivo nella proposta, progettazione e realizzazione dei percorsi formativi.

Si fa presente che, qualora i docenti propongano modalità di utilizzo condivise del bonus

formazione coerenti con il PTOF e con il Piano di Formazione d'Istituto, esse potranno essere

recepite dal Collegio docenti e integrate nel Piano di formazione.

Risultati della rilevazione dei bisogni formativi del personale effettuata a febbraio 2017

Nel mese di febbraio 2017 è stata effettuata un'apposita rilevazione dei bisogni formativi del

personale, che ha dato i seguenti risultati:

Aree proposte per la formazione dalla Scuola

polo dell'Ambito territoriale n. 11 della

regione Calabria

Unità di personale che hanno incluso

ciascuna area formativa nella propria ipotesi

di sviluppo professionale

PRIMA MACROAREA –COMPETENZE

DI SISTEMA

Prima: 1.1- Autonomia didattica e organizzativa 4

Seconda: 1.2 - Valutazione e miglioramento /

Terza: 1.3- Didattiche per competenze e

innovazione metodologica

24

SECONDA MACROAREA-

COMPETENZE PER IL 21° SECOLO

Prima: 2.1-Lingue Straniere 8

Seconda 2.1- Competenze digitali e nuovi

ambienti per l’apprendimento

9

Terza: Scuola e lavoro 2

73

TERZA MACROAREA - COMPETENZE

PER UNA SCUOLA INCLUSIVA

Prima:3.1 –Integrazione, competenze di

cittadinanza e cittadinanza globale

/

Seconda: 3.2 – Inclusione e disabilità 11

Terza: 3.3 Coesione sociale e prevenzione del

disagio giovanile

2

Le esigenze formative rilevate sono state comunicate alla Scuola Polo per la formazione del

personale dell’Ambito n. 11 della Regione Calabria e a giugno 2017 i docenti hanno seguito i

moduli formativi, attraverso lezioni in presenza e online.

________________________________________________________________________________

INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI PORTATORI DI HANDICAP

Gli interventi di sostegno hanno la funzione di costituire un tramite tra l'offerta formativa

della scuola e le esigenze specifiche dell'alunno in difficoltà i cui bisogni sono

preventivamente accertati e costituiscono la base per la stesura della programmazione

individualizzata.

Saranno privilegiate le attività operative di gruppo che si svolgeranno nei laboratori presenti a

scuola e, in particolare:

- in quello di informatica , nel quale il computer favorirà l'acquisizione delle abilità senso-

percettive, logiche e di orientamento;

- in quello di ceramica, per stimolare l'acquisizione delle abilità manipolative ; - in palestra e negli spazi attrezzati per l'attività motoria,nei quali l'alunno potrà acquisire

abilità nell'organizzazione spazio-temporale nell'equilibrio e nella coordinazione dinamica

generale.

Per favorire l'inserimento, la valorizzazione e lo sviluppo delle potenzialità

nell'apprendimento,nella comunicazione,nelle relazioni e nella socializzazione degli alunni

disabili, nella scuola opera il gruppo di lavoro GLI d’istituto, di cui fanno parte di diritto il D.S.,

tutti i docenti di sostegno e tutti i docenti delle classi di appartenenza degli alunni diversabili e il

gruppo H costituito da tutti i docenti di sostegno, i responsabili e coordinatori dei gruppi sono il DS

e la referente BES. Il gruppo concorre alla definizione del profilo dinamico funzionale

dell'alunno al momento dell'ingresso nella scuola,al fine della stesura del piano educativo

individualizzato.

74

I.C. “ F. JERACE “ -POLISTENA (RC) a.s. 2017 / 2018

Piano Annuale per l’Inclusione

Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità

A. Rilevazione dei BES presenti: n°

1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 29

minorati vista 2

minorati udito 2

Psicofisici 25

2. disturbi evolutivi specifici 10

DSA 10

ADHD/DOP -------

Borderline cognitivo -------

Altro -------

3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) 19

Socio-economico 13

Linguistico-culturale -------

Disagio comportamentale/relazionale -------

Altro ( extacomunitari ) 6

Totali 58

% su popolazione scolastica

N° PEI redatti dai GLHO 29

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 13

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 16

B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / No

Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo

si

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

si

AEC Attività individualizzate e di piccolo gruppo

no

Attività laboratoriali integrate no

75

(classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo gruppo

no

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

no

Funzioni strumentali / coordinamento si

Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) si

Psicopedagogisti e affini esterni/interni si

Docenti tutor/mentor si

Altro: --------

Altro: ---------

76

C. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No

Coordinatori di classe e simili

Partecipazione a GLI si

Rapporti con famiglie si

Tutoraggio alunni si

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

si

Altro:

Docenti con specifica formazione

Partecipazione a GLI si

Rapporti con famiglie si

Tutoraggio alunni si

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

si

Altro:

Altri docenti

Partecipazione a GLI si

Rapporti con famiglie si

Tutoraggio alunni si

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

si

Altro:

D. Coinvolgimento personale ATA

Assistenza alunni disabili Si

Progetti di inclusione / laboratori integrati No

Altro:

E. Coinvolgimento famiglie

Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva

si

Coinvolgimento in progetti di inclusione si

Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante

si

Altro:

F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e

istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità

no

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili

no

Procedure condivise di intervento sulla disabilità

si

Procedure condivise di intervento su disagio e simili

si

Progetti territoriali integrati si

Progetti integrati a livello di singola scuola si

Rapporti con CTS / CTI si

Altro:

G. Rapporti con privato sociale e volontariato

Progetti territoriali integrati si

Progetti integrati a livello di singola scuola si

Progetti a livello di reti di scuole si

H. Formazione docenti

Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della classe

si

Didattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente tematica inclusiva

si

Didattica interculturale / italiano L2 si

Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)

si

Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…)

si

Altro:

77

Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo x

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

x

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; x

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola x

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti;

x

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative;

x

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi;

x

Valorizzazione delle risorse esistenti x

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione

x

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.

x

Altro:

Altro:

* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici

Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il

prossimo anno Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)

Al fine di incrementare i livelli d’ inclusività si predispone un protocollo di accoglienza di tutti gli alunni con BES, ed in particolare: nel caso di alunni con disabilità l’istituto li accoglie organizzando le attività didattiche ed educative attraverso il supporto dei docenti specializzati, degli assistenti per l’autonomia , di tutto il personale docente ed ATA;

nel caso di alunni DSA (legge 170 dell’8 ottobre e al DM12 luglio 2011) occorre distinguere : per gli alunni

già accertati , si procederà alla redazione di un PDP da monitorare nel corso dell’anno scolastico ;

per gli alunni a rischio DSA è prevista la somministrazione di strumenti didattici che possano

evidenziare un sospetto e, dopo il colloquio con la famiglia, indirizzare l’alunno al SSN per la

formulazione della diagnosi.

Nel caso di alunni con altri disturbi evolutivi specifici , e precisamente : deficit del linguaggio ;

deficit delle abilità non verbali; deficit nella coordinazione motoria ; deficit dell’attenzione e

iperattività ( in forma grave tale da compromettere il percorso scolastico ) ; funzione cognitiva

limite ; disturbo dello spettro autistico lieve ( qualora non previsto dalla legge 104 ) ecc. ,se in

possesso di documentazione clinica, si procederà alla redazione di un PDP ; qualora la

certificazione clinica o la diagnosi non sia stata presentata , il consiglio di classe dovrà motivare

opportunamente le decisioni assunte sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche.

Nel caso di alunni con svantaggio socio-economico e culturale , la loro individuazione avverrà

sulla base di elementi oggettivi come, ad esempio, la segnalazione degli operatori di servizi sociali

oppure di ben fondate considerazioni psico - pedagogiche e didattiche e gli interventi predisposti

potranno essere di carattere transitorio.

Nel caso di alunni con svantaggio linguistico e culturale, sarà cura del consiglio di classe

individuarli sulla base di prove di ingresso ed indirizzarli a specifiche attività che ne favoriscano

78

l’inclusione organizzate nell’istituto.

In tutti i casi non sia presente una certificazione clinica , i consigli di classe potranno fruire di una

scheda di rilevazione dei Bisogni Educativi Speciali , la quale costituisce il punto di partenza nella

presa in carico “ pedagogica “ da parte della scuola dell’alunno con BES .

L’inclusione di alunni con BES comporta quindi l’istituzione di una rete di collaborazione tra più

soggetti, e precisamente :

La scuola che, attraverso il Dirigente scolastico , dirige e coordina tutta l’attività , prende visione

del PDP e lo firma, il referente per la disabilita’ che ha competenze organizzative, i docenti che

scelgono le metodologie, gli strumenti compensativi e le misure dispensative , i coordinatori di

classe, che sono responsabili della documentazione .

L’ASL che:

redige, sulla base della valutazione , certificazioni cliniche ed elabora i profili di funzionamento

previsti.

Fornisce supporto alla scuola per individuare il percorso da intraprendere.

La famiglia che : viene chiamata a farsi carico della situazione , sottoscrivendo il percorso

personalizzato.

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

- Partecipare a progetti di prevenzione e riduzione del disagio

- Promuovere progetti finalizzati alla rilevazione dei disturbi specifici dell’apprendimento e

all’attivazione di percorsi personalizzati, con l’individuazione delle misure dispensative e degli strumenti compensativi previsti dalla normativa. La scuola ha aderito a un corso di formazione su “ dislessia amica”, con la partecipazione di molti insegnanti di ogni ordine. Si intende mantenere vivo questo contatto.

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; - La valutazione è il frutto di un processo formativo che utilizza strumenti di verifica tali da valorizzare in modo equo tutti gli alunni , accresce la loro partecipazione , ridurre gli ostacoli all’apprendimento e alla partecipazione di tutti gli alunni . In questo contesto , la scuola si propone come comunità cooperativa e stimolante , in cui la valorizzazione di ciascuno diventa il punto di partenza per ottimizzare i risultati di tutti , adottando forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessità formative degli alunni ;

-Si farà ricorso, nello specifico, a : interrogazioni programmate, prove strutturate, prove scritte programmate.

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

- Coordinare la commissione e i Gruppi di lavoro di ciascun plesso dell’istituto - Raccogliere e predisporre la documentazione necessaria per la richiesta dell’organico di sostegno . - Provvedere alla raccolta , lettura e organizzazione della documentazione relativa ai percorsi di

alunni con bisogni educativi speciali.

79

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti

- Organizzare e coordinare gli incontri dell’equipe medico –psico-pedagogico e con i servizi socio-

assistenziali a favore degli alunni con bisogni educativi speciali. - Collaborare con i consulenti esterni, potenziando l’attività di mediazione scuola-famiglia, per la

gestione delle situazioni di particolare difficoltà.

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative

La famiglia collabora ad elaborare un quadro relativo all’alunno in quanto fonte di informazioni preziose, perché in essa e nella comunità, frutto dell’ambiente sociale ed economico dell’alunno, avviene la continuità fra educazione formale ed informale e quindi costituisce un punto di riferimento fondamentale per la corretta inclusione scolastica dell’alunno stesso . I rapporti fra istituzione scolastica e famiglia devono essere caratterizzati da una logica di supporto.

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; Un curricolo assume una funzione inclusiva nel momento in cui è espressione di una scuola che realizza la propria funzione pubblica impegnandosi, per il successo scolastico di tutti gli studenti, con una particolare attenzione alle varia forme di diversità, di disabilità o di svantaggio, una scuola in cui tutta la comunità scolastica viene coinvolta nel processo educativo e quindi il curricolo deve favorire il processo di apprendimento e di socializzazione per un benessere generale dell’istituzione scolastica, valorizza le differenze, crea legami e favorisce l’incontro tra diverse realtà sociali del territorio.

Valorizzazione delle risorse esistenti Le risorse esistenti verranno valorizzate attraverso la partecipazione a progetti e corsi didattico-educativo a carattere inclusivo, in eventuale partenariato con reti di scuole.

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione Le proposte progettuali che la scuola intende attuare richiedono competenze specifiche e risorse aggiuntive rispetto a quelle presenti nel nostro contesto scolastico.

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. La scuola prevede incontri tra i docenti dei diversi ordini, al fine di garantire l’inserimento degli alunni nel passaggio tra un ordine e l’altro e garantire la continuità didattica. Con l’attività di orientamento, rivolto alla scelta dell’indirizzo di studi per la scuola secondaria di 2° grado, inoltre si intende operare in senso formativo, cioè aiutare l’allievo ad operare scelte consapevoli e responsabili, sempre e comunque

autonome, in relazione anche a questioni e aspetti della sua vita, anche quella di tutti i giorni. Si è portato avanti il progetto” continuità “, con il monitoraggio dei nostri alunni frequentanti gli istituti superiori.

Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 08.06.2017 Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 14.06.2017

80

INFORMAZIONI GENERALI

Valutazione esterna

Nella scuola dell'Autonomia la valutazione del sistema scolastico e l'autovalutazione sono

molto importanti; la scuola deve mettere in atto strategie per identificare punti forti e punti

deboli per stabilire se il livello delle risorse è adeguato,per determinare cosa deve essere

cambiato e verificare se il cambiamento ha prodotto effetti positivi.

Monitoraggio dell'offerta formativa

Autovalutazione d'istituto

Al fine di migliorare la qualità dell'offerta formativa, la scuola predispone, a conclusione

dell'anno scolastico, appositi questionari rivolti:

• Ai genitori degli alunni; • Agli alunni;

• A tutti i docenti.

I questionari prendono in esame alcuni degli elementi fondamentali riguardanti le scelte

educativo/didattiche effettuate, gli aspetti organizzativi predisposti, e i servizi rogati , mirano a

far esprimere ai diversi soggetti una valutazione sulla qualità del nostro sistema formativo.

La trasparenza

Per la nostra scuola è un valore civile profondamente sentito e viene praticata in ogni fase

dell'azione educativa.

Salvaguardia della privacy

La scuola assicura la tutela della riservatezza dei dati personali, mettendo in atto ogni misura

organizzativa per eliminare qualsiasi rischio di divulgazione di dati personali trattati nella

elaborazione di pratiche amministrative e didattiche.

La sicurezza

In base alla L. N° 626 del 1994, Testo Unico del 2008 n. 81 e successive modifiche la scuola è

dotata di: • Documento di valutazione dei rischi ;

• Un piano di uscita di emergenza durante le situazioni particolarmente pericolosi (terremoti,

incendi, ecc.)

81

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’

STUDENTE – FAMIGLIA – SCUOLA

La scuola è una comunità educante nella quale convivono più soggetti, uniti da un obiettivo comune:

quello di educare, cioè di far crescere in maniera equilibrata ed armonica i giovani che fanno parte di questa comunità, di svilupparne le capacità, favorirne la maturazione e la formazione umana e orientarli

alle future scelte scolastiche.

I soggetti protagonisti della comunità sono:

gli studenti, centro del motivo vero dell’esistenza di una scuola,

le famiglie, titolari della responsabilità dell’intero progetto di crescita del giovane,

la scuola stessa, intesa come organizzazione e come corpo docente, che deve costruire un suo

progetto ed una sua proposta educativa da condividere con gli altri soggetti. Ogni società, ogni organizzazione, ogni gruppo sociale, per poter svilupparsi e raggiungere gli scopi per

cui nasce, deve avere sue regole, suoi principi, suoi obiettivi e metodi condivisi, deve avere, in sostanza un

suo “contratto sociale”. In ogni società ognuno ha un suo ruolo, deve svolgere funzioni precise, ha precisi diritti e doveri. Se

questi ruoli, questi principi e questi doveri vengono rispettati, la società riesce a raggiungere meglio gli

obiettivi che si è proposta. Per il buon funzionamento della scuola e la migliore riuscita del comune progetto educativo, proponiamo

alle componenti fondamentali della nostra comunità un “patto”, cioè un insieme di principi, di regole e di

comportamenti che ciascuno di noi si impegna a rispettare per consentire a tutti di dare il meglio.

Questo patto va letto e sottoscritto, innanzitutto dalla scuola, attraverso il Dirigente Scolastico (o il suo Delegato), ma anche dallo studente, per la sua parte, e dalla famiglia, per gli aspetti che li riguardano.

Inoltre l’assunzione di questo impegno ha validità per l’intero periodo di permanenza dell’alunno

nell’istituzione scolastica.

LA SCUOLA SI IMPEGNA A:

Tutelare la sicurezza dello studente attraverso un’ adeguata sorveglianza in tutte le fasi della

giornata scolastica.

Controllare la frequenza alle lezioni per prevenire disagi o problemi, portando all’attenzione della

famiglia eventuali comportamenti insoliti e/o inadeguati.

Contattare la famiglia in caso di problemi relativi a frequenza, puntualità, profitto, comportamento, in modo da poter intervenire insieme, all’insorgere di difficoltà.

Prevenire e controllare fenomeni di bullismo, vandalismo, tentativi di diffusione di sostanze

stupefacenti, in collaborazione con le famiglie e le istituzioni territoriali.

Tenere informata con regolarità la famiglia sulla situazione scolastica dello studente, allo scopo di

favorire la collaborazione e per affrontare e risolvere insieme eventuali problemi.

Offrire la possibilità allo studente in difficoltà di personalizzare il proprio curricolo, con interventi di supporto/appoggio, prove differenziate, ecc.

Garantire la qualità dell’insegnamento attraverso l’aggiornamento del personale e delle dotazioni.

Esporre alle famiglie e agli studenti con chiarezza gli obiettivi didattici e le modalità di

valutazione.

Favorire l’uniformità della qualità dell’insegnamento e delle modalità di valutazione.

Creare un clima collaborativi ed accogliente nel quale lo studente possa lavorare con serenità.

Promuovere lo sviluppo personale dello studente attraverso l’offerta di opportunità extracurricolari.

Sostenere lo studente in difficoltà attraverso azioni di recupero e/o sostegno anche individuale.

Favorire l’inserimento dello studente nella scuola, attraverso un apposito Progetto Accoglienza.

Sostenere lo studente lungo il suo percorso scolastico con attività di orientamento per la scelta della

Scuola secondaria superiore.

Porre attenzione ai problemi di carattere personale e psicologico dello studente, attraverso il “Servizio ascolto” e l’offerta di colloqui personali e riservati con uno psicologo.

Offrire opportunità di approfondimento, favorendo il benessere nella scuola e lo sviluppo di nuove

capacità.

82

Raccogliere e dare risposta ai pareri ed ai suggerimenti delle famiglie e degli studenti.

Dare effettivo seguito alle segnalazioni di disservizio di famiglie, studenti, personale della scuola.

LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A:

Collaborare con la scuola nel far rispettare allo studente i suoi impegni.

Sostenere lo studente nel suo lavoro a scuola e a casa.

Assicurare la frequenza regolare e la puntualità dello studente alle lezioni.

Informare la scuola in caso di problemi che possano incidere sulla situazione scolastica dello studente.

Cercare di partecipare ai momenti di incontro e confronto con la scuola (consigli di classe,

riunioni,ecc).

Giustificare sempre le assenze ed i ritardi dello studente utilizzando l’apposito libretto.

Firmare per presa visione le comunicazioni e le verifiche scritte consegnate allo studente.

Segnalare alla scuola attraverso gli appositi moduli gli eventuali disservizi o reclami.

Segnalare situazioni critiche, fenomeni di bullismo/vandalismo che si verificassero nelle classi o

nella scuola.

Esprimere il proprio parere sulla scuola e gli eventuali suggerimenti anche attraverso la

compilazione dei questionari di soddisfazione che verranno consegnati a fine anno.

LO STUDENTE SI IMPEGNA A :

Rispettare le persone che lavorano e che frequentano la scuola, senza discriminazione alcuna.

Rispettare le regole di comportamento stabilite dallo Statuto.

Frequentare la scuola regolarmente e con puntualità.

Portare a scuola tutto il materiale necessario per le lezioni.

Tenere un comportamento corretto ed adeguato all’ambiente.

Eseguire i lavori assegnati a casa consegnarli con puntualità.

Collaborare con la scuola per mantenere l’ambiente pulito ed ordinato.

Segnalare situazioni critiche, fenomeni di bullismo/vandalismo che si verificassero nelle classi e

nella scuola.

Aiutare i compagni in difficoltà.

Segnalare alla scuola, attraverso gli appositi moduli, gli eventuali disservizi o reclami.

Esprimere il proprio parere sulla scuola e gli eventuali suggerimenti, anche attraverso la compilazione dei questionari di soddisfazione che verranno consegnati a fine anno.

Dato che il “ Patto educativo di corresponsabilità ” previsto dal DPR del21/12/2007 n° 235 ha come obiettivo esplicito di “definire, in maniera diligente e condivisa, diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica

autonoma, studenti e famiglie, è opportuno sottolineare che il profilo sostanziale dalle modifiche apportate

da tale decreto è costituito dall’inasprimento delle sanzioni disciplinari degli alunni, che ora contemplano, in casi gravi l’esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di stato conclusivo del corso di

studio o, in casi meno gravi l’allontanamento dalle lezioni.

Pertanto il regolamento della scuola individua quali comportamenti che potrebbero far scattare provvedimenti disciplinari :

i ritardi frequenti e non giustificati;

le assenze ripetute e periodiche non giustificate;

la mancanza del materiale didattico;

83

la scarsa sollecitudine verso le consegne sia a casa che a scuola;

il lessico non adeguato;

le violenze fisiche e psicologiche verso gli altri;

il comportamento irrispettoso verso gli adulti ei compagni.

Dato che compito della scuola è educare e non punire, ogni provvedimento disciplinare sarà assunto dal

Consiglio di classe o dal Consiglio d’Istituto, a seconda della gravità e con finalità esclusivamente educative, tendendo al rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino di rapporti coerenti all’interno della

comunità scolastica, pertanto, vengono proposti provvedimenti alternativi, cioè attività di natura sociale o

culturale e, comunque, a vantaggio della comunità scolastica, per garantire la validità dell’azione educativa. I provvedimenti potranno essere:

richiamo verbale;

richiamo scritto sul diario dello studente e/o sul registro di classe;

consegna da svolgere a scuola e/o a casa;

sospensione dalle lezioni fino a tre giorni con obbligo di frequenza;

da tre a cinque giorni con o senza obbligo di frequenza;

sospensione dalle lezioni senza obbligo di frequenza per periodi superiori a 15 giorni.

Misure alternative previste:

attività di volontariato nel contesto della comunità scolastica;

attività di segreteria;

pulizia dei locali della scuola;

piccole manutenzioni;

attività di ricerca;

riordino di cataloghi ed archivi presenti nella scuola;

frequenza di specifici corsi di formazione su tematiche di rilevanza sociale o culturale;

produzione di elaborati che inducano lo studente ad uno sforzo di riflessione e di rielaborazione

critica di episodi verificatesi nella scuola. Si specifica, inoltre che le sanzioni disciplinari sono sempre temporanee ed ispirate, per quanto possibile

alla riparazione del danno causato.

I genitori sono i diretti responsabili dell’educazione dei propri figli e pertanto dovranno condividere questo compito in stretta collaborazione con la scuola, per attuare strategie educative che tengano conto della

singolarità e complessità dei nostri alunni come persone.

Essi dovranno quindi:

partecipare con regolarità gli incontri;

controllare quotidianamente il diario e il quaderno delle comunicazioni scuola / famiglia;

giustificare sempre le assenze e ritardi;

controllare l’esecuzione dei compiti;

instaurare un dialogo costruttivo con i docenti.

Con questo patto i docenti, oltre a saper comunicare e svolgere attività didattiche finalizzate all’offerta formativa, dovranno:

trovarsi in classe cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni per accogliere gli alunni;

vigilare durante l’intervallo;

accompagnare gli alunni all’uscita della scuola;

richiedere colloqui con le famiglie in caso di necessità;

informare i genitori degli alunni delle proposte didattiche diverse da quelle curricolari;

presentare ai genitori nei tempi e nei modi stabiliti il piano dell’offerta formativa.

La verifica degli apprendimenti, momento importante del processo formativo, servirà ai docenti per

modificare o integrare gli obiettivi, i metodi e i tempi delle varie attività proposte agli alunni.

La valutazione avrà un carattere orientativo e formativo e indicherà all’alunno i modi e i tempi del proprio

processo educativo per renderlo consapevole sia delle difficoltà con cui dovrà misurarsi che dei successi maturati.

84

I docenti nel valutare terranno conto dei livelli di formazione e di preparazione culturale dei propri alunni in

relazione agli obiettivi di apprendimento prefissati e alla situazione di partenza; dell’impegno, della

partecipazione e del comportamento in vista di una crescita non solo sul piano dell’apprendimento ma su quello più vasto della formazione integrale della persona.

NB: Il patto educativo è stato proposto, con le opportune modifiche, in tutti gli ordini di scuola che compongono l’Istituto comprensivo “F. Jerace” e ha tenuto conto, nella stesura, delle linee guida della

“Convenzione sui diritti dell’Infanzia” a cura dell’Unicef. I Patti educativi elaborati in relazione ai diversi

ordini di scuola sono disponibili sul sito del nostro istituto.

_____________________________________________________________

Orari degli uffici Gli uffici del Dirigente Scolastico e di Segreteria sono siti in via Esperia N° 9 (Sede centrale)

DIRIGENTE SCOLASTICO

Il Dirigente Scolastico riceve:

mercoledì dalle ore 10.00 alle ore 12.00 – venerdì dalle ore 9.00 alle ore 11.00

martedì dalle ore 16.00 alle ore 17.00 – solo docenti -previo appuntamento

SEGRETERIA

UTENZA ESTERNA:

Lunedì – Mercoledì e Venerdì dalle ore 10.30 alle ore 12.00;

Sabato dalle ore 9.00 alle ore 10.00.

UTENZA INTERNA:

Tutti i giorni dalle ore 11.15 alle ore 13.00

NUMERI UTILI

SEGRETERIA 0966/941759

FAX 0966/941759

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Dott.ssa Emma Sterrantino