Ddl Concorrenza AULA - RIFday · 2015-09-24 · LUG/AGO 2015 Numero 5 Rassegna informativa...

32
LUG/AGO 2015 Numero 5 Rassegna informativa dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Roma Poste Italiane spa spedizione in a.p. 70% Roma – DCB Roma Nuova Edizione a pagina 6 Ddl Concorrenza Bisognerà aspettare la ripresa dei lavori alla Camera, dopo la pausa estiva, per conoscere i contenuti definitivi del ddl C.3012 su mercato e concorrenza. Le proposte di modifica al testo sono state molte e trasversali: insieme a quelle finalizzate a “palettare” l’ingresso del capitale in farmacia, spiccano i tentativi su fascia C, quorum e farmacie non convenzionate. Ma i relatori del ddl hanno volato basso, proponendo un unico emendamento all’art. 32, con alcune limitazioni in materia di capitale. Per molti, un preciso segnale della volontà di approvare un testo il più possibile vicino a quello licenziato a febbraio dal Governo AULA SETTEMBRE a In Con la pausa estiva, RIF sospende le pubblicazioni. Arrivederci a settembre. Buone vacanze! Valorizzare farmacia e farmacista, il ministero della Salute apre un tavolo a pagina 14 Fascia C, conferma dalla Corte europea: “Norme italiane conformi con diritto Ue” a pagina 10

Transcript of Ddl Concorrenza AULA - RIFday · 2015-09-24 · LUG/AGO 2015 Numero 5 Rassegna informativa...

Page 1: Ddl Concorrenza AULA - RIFday · 2015-09-24 · LUG/AGO 2015 Numero 5 Rassegna informativa dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Roma Poste Italiane spa spedizione in a.p.

LUG/AGO2015

Numero 5

Rassegna informativa dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Roma

Poste

Italiane

spa

spe

dizion

e in a.p. 7

0% Rom

a – DCB Ro

ma Nuova Edizione

a pagina 6

Ddl Concorrenza

Bisognerà aspettare la ripresa dei lavori alla Camera, dopo la pausa estiva, per conoscere i contenuti definitivi del ddl C.3012 su mercato e concorrenza.Le proposte di modifica al testo sono state molte e trasversali: insieme a quelle finalizzate a “palettare” l’ingresso del capitale in farmacia, spiccano i tentativi su fascia C, quorum e farmacie non convenzionate. Ma i relatori del ddl hanno volato basso, proponendo un unico emendamento all’art. 32, con alcune limitazioniin materia di capitale. Per molti, un preciso segnaledella volontà di approvare un testo il più possibilevicino a quello licenziato a febbraio dal Governo

AULA SETTEMBREa

In

Con la pausa estiva,RIF sospende le pubblicazioni. Arrivederci a settembre.

Buone vacanze!Valorizzare farmacia e farmacista,il ministero della Salute apre un tavolo a pagina 14

Fascia C, conferma dalla Corte europea:“Norme italiane conformi con diritto Ue”a pagina 10

RIF-05e.qxp_2015 30/07/15 13:29 Pagina 1

Page 2: Ddl Concorrenza AULA - RIFday · 2015-09-24 · LUG/AGO 2015 Numero 5 Rassegna informativa dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Roma Poste Italiane spa spedizione in a.p.

Messaggio pubblicitario

LA FORMAZIONE SECONDO UNICO:CONCRETEZZA E PRATICITÀ

Esercitarsi, provare, percepire i propri errori e individuare le possibilità di miglioramento, confrontarsi con gli altri, applicarein farmacia gli strumenti operativi ricevuti in aula e....modificare i propri comportamenti sia a livello personale che di gestionedella farmacia. Sono fondamentalmente questi i pilastri su cui si basa la formazione progettata da UNICO: pratica e favorenteil cambiamento.

Gli ambiti di applicazione di queste tecniche metodologiche sono aree molto dinamiche: gestione del cliente, tecniche divendita, marketing, guida dei collaboratori, ecc, mentre nell’ambito strettamente gestionale vengono rilasciati degli strumentioperativi che permettono la personalizzazione dei concetti con i dati della propria farmacia. In questa maniera si arrivavelocemente a capire la posizione attuale dell’azienda e a simulare situazioni diverse identificando i parametri su cui il titolaredeve lavorare per migliorare la gestione.

Quali ambiti?Suddividere in maniera netta, in aree di attività, le conoscenze e le competenze che i farmacisti, titolari e collaboratori, ad oggidevono avere è ormai anacronistico; le contaminazioni tra ambiti diversi ci portano ad avere un grosso contenitore all’internodel quale troviamo il settore commerciale/marketing/economico/finanziario, uno spazio per le risorse umane, la normativa,la specializzazione scientifica integrata (come minimo classica e naturale) senza trascurare le competenze web.

2011: nascita della UNICO S.p.A. Business SchoolLa necessità di maggiori conoscenze nel settore commerciale/marketing/economico/finanziario ha portato UNICO nel 2011a inaugurare una scuola di formazione manageriale per farmacisti in abito strategico–gestionale, la UNICO S.p.A. BusinessSchool, che si propone l’ambizioso obiettivo di essere riconosciuta dalla categoria come punto di riferimento per unaformazione valida ed efficace.

I corsi vengono minuziosamente progettati all’interno di UNICO grazie ad accurate indagini sul fabbisogno formativo delmomento, avvalorati da un pool di farmacisti e tenuti da docenti esperti e conoscitori dell’azienda farmacia. In pratica vengonotoccati i seguenti punti:

• Controllo di gestione: elementi da presidiare e indici da tenere sotto controllo• Riduzione dei costi e incremento di produttività del personale• Politiche di acquisto e di prezzo lungimiranti• Valorizzazione dell’offerta• Elementi di gestione finanziaria

I corsi si integrano uno con l’altro mediante una sorta di fil rouge, sono molto intensi, di breve durata e si svolgononecessariamente in aula. Completano il percorso varie esercitazioni tra un modulo e l’altro.

... serve altro?A questi si aggiungono incontri di aggiornamento sulla professione di farmacista, che non sono necessariamente legatiall’ambito scientifico ma abbracciano tutte quelle conoscenze che sono richieste da un cambio di ruolo della professione.

Per ulteriori informazioni:UFFICIO FORMAZIONE UNICO

[email protected]; www.unicospa.itDr.ssa Valentina Tomasi – Responsabile – 051–3176320 347–5306902

Dr.ssa Federica Previdi – Coordinatore – 051–3176321

Unico S.p.A. La farmacia dei farmacisti

RIF-05e.qxp_2015 30/07/15 13:29 Pagina 2

Page 3: Ddl Concorrenza AULA - RIFday · 2015-09-24 · LUG/AGO 2015 Numero 5 Rassegna informativa dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Roma Poste Italiane spa spedizione in a.p.

Rassegna Informativa del farmacista

dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Roma

Anno XLI N.5 – Luglio–Agosto 2015

EditoreOrdine dei Farmacisti della Provincia di Roma

DirezioneVia A. Torlonia‚ 15 – 00161 Roma

Direttore responsabileEmilio Croce

CondirettoreGiorgio Flavio Pintus

Redazione, pubblicità, coordinamento stampa

Art Director Design Strategy srl

immagine di copertina:ADDS

impaginazione e grafica:Vincenzo Furiati

RegistrazioneTribunale di Roma n° 11959

del 25/1/1968

StampaCimer snc

Spedizioneabb. post – D.L.353/2003

(conv. in L. 27.02.2004 n. 46) art.1 comma 1 DCB Roma

Finito di stampareLuglio 2015

IN QUESTO NUMEROPrimo piano La lunga estate calda del ddl Concorrenza 6

Fatti & personeFascia C, conferma dalla Corte europea:“Norme italiane conformi con diritto Ue” 10

Stato–Regioni: sanità, intesa sui tagli,aperto un tavolo per i farmaci 11

Valorizzare farmacia e farmacista, il ministero apre un tavolo 14

Roma, contro le rapine in farmaciacollegamento con le forze dell’ordine 18

Lazio, stampatello obbligatorio su ricette e cartelle cliniche 19

Farmacovigilanza, in GU il decreto con le norme di derivazione europea 19

Credifarma, operazione da 160 mln per rientrare nei parametri Bankitalia 20

Enpaf, istituite due commissioni di studio per riformare l’ente 20

Scaccabarozzi confermato con voto unanime presidente Farmindustria 21

Messaggi in bottigliaNegozi sempre aperti, ma sono davverola strada per il paradiso? E per chi? 22

FocusFarmacovigilanza pediatrica, si cerca la stradaper utilizzare al meglio i dati disponibili 24

Codici e codicilliIdoneità, la sospensione dell’obbligo si applica anche ai farmacisti soci 26

Dispensario, spetta ancora alla Regione provvedere a istituirlo 26

Farmacista in gravidanza, cosa succede se assunta a tempo determinato? 27

Pagamenti in contanti, se il limite dei 1000 euro diventa un rompicapo 27

Corrispettivi, è meglio annotarli giorno per giorno 28

Farmaci equivalenti, per lo sconto meglio attenersi alle norme 28

Riviste scientifiche, la spesa è deducibile 29

Pensioni, i termini si spostano in avanti 29

Acquisto di beni strumentali, fino a quando conservare le fatture? 29

Una sas titolare di due farmacie: si può? E come? 30

Costi chilometrici, al dipendente vanno rimborsati così 30

Ordine per te31

Ai lettori Gli uffici dell’Ordine saranno chiusi dal 17 al 21 agosto

RIF-05e.qxp_2015 30/07/15 13:29 Pagina 3

Page 4: Ddl Concorrenza AULA - RIFday · 2015-09-24 · LUG/AGO 2015 Numero 5 Rassegna informativa dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Roma Poste Italiane spa spedizione in a.p.

APRILE – MAGGIO 20154 RIF

Qualcuno ha già dato fiato alle trombe,archiviando la vittoria, ma la sensazio-ne è che la partita della “farmacia deiservizi” non dato fiato a

* Co

Primo Piano

Far

Dacdi

agevole capienza il compenso do

in fondo8 segue da pag. 5

RIF-05e.qxp_2015 30/07/15 13:29 Pagina 4

Page 5: Ddl Concorrenza AULA - RIFday · 2015-09-24 · LUG/AGO 2015 Numero 5 Rassegna informativa dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Roma Poste Italiane spa spedizione in a.p.

Al momento in cui licenziamo questo numero del giornale, sono ancora sospese le sorti del provvedimentoche ha polarizzato le attenzioni della categoria da poco meno di un anno a questa parte, ovvero il ddlConcorrenza di iniziativa governativa, ormai giunto alle soglie dell’approvazione alla Camera.Come riferisce l’articolo di copertina, il provvedimento sta per essere licenziato dalle Commissioni che lohanno esaminato in sede referente (Finanze e Attività produttive) per essere rimesso all’Aula che dovrebbeesaminarlo e approvarlo – queste le previsioni – già nel prossimo mese di settembre, alla ripresa dei lavoriparlamentari, o al più tardi nelle prime settimane di ottobre.L’art. 32 del provvedimento, l’unico dedicato alla materia sanitaria, e segnatamente alla farmacia, è statooggetto di numerose proposte emendative, come si racconta in altra parte del giornale. Per quantoprovenienti da tutti gli schieramenti e quindi trasversali, gli emendamenti sono in realtà sostanzialmentericonducibili a due soli grandi “partiti”: quello di chi punta a conservare, per quanto possibile, l’assettoattuale del servizio farmaceutico e quello di chi, invece, vuole spingere più a fondo il pedale delcambiamento, introducendo quote maggiori di liberalizzazioni.La vera battaglia, a volerla ridurre alla sua essenza, è dunque tra questi due “eserciti”, mossi da obiettiviopposti e inconciliabili. Tanto opposti e tanto inconciliabili che – ne sono convinto – nessun ragionamentopotrebbe mai indurre i contendenti a riconoscere e ammettere che anche in campo avverso, a considerarlecon le dovute serenità, oggettività e apertura, esistono ragioni ben piantate sul solido terreno dellafondatezza.Lo scontro, inutile girarci intorno, ha il suo innesco, il suo combustibile e anche il suo comburente proprioall’interno della categoria dei farmacisti, universo professionale che – come ogni altro – non è monolitico,ma caratterizzato da un quadro frastagliato di posizioni e interessi non solo diversi, ma spesso divergenti.Tanto diversi e divergenti da precludere la possibilità di comporli in un quadro equilibrato e armonico, oalmeno capace di “tenersi insieme”.Le conflittualità interne alla professione (sempre esistite, torno a ricordarlo) si sono oggettivamente e anchevisibilmente acuite negli ultimi anni, anche in relazione a scelte della politica che hanno gettato benzina sulfuoco della divaricazione: si pensi, solo per fare gli esempi più eclatanti, alle ricadute nei rapporti trafarmacisti di comunità e farmacisti Asl e ospedalieri seguite alla legge 405 del 2001, o al conflittopermanente innescato dalle famose “lenzuolate” di Bersani che istituirono le parafarmacie, o ancora allecomprensibili e giustificate rimostranze dei farmacisti collaboratori di farmacia privata per un rinnovo delcontratto di lavoro ormai scaduto da tempo che ancora non si profila sulla linea dell’orizzonte.Per quanti sforzi possano essere stati fatti, insomma, le relazioni intraprofessionali, nell’arco dell’ultimodecennio, hanno subito un sensibile deterioramento, che si manifesta pressoché quotidianamente e –amplificato dagli effetti della perdurante crisi economica che non ha ovviamente risparmiato il settore –finisce per invelenire il clima interno, esplodendo in particolare negli ambiti inevitabilmente più esposti allecriticità. Emblematiche, al riguardo, le polemiche intorno alla previdenza di categoria, che certamenteabbisogna di robusti interventi riformatori, tutt’altro che semplici ma già messi in agenda (il CdA dell’Enpaf,su raccomandazione del Consiglio nazionale, ha già costituito le due commissioni che dovrannooccuparsene), ma che a più d’uno sono sembrate e sembrano il punto di caduta di altre tensioni e altriproblemi, una sorta di ideale bersaglio mobile sul quale è abbastanza agevole far convergere il malcontentogenerale, senza peraltro risolvere anche solo un millesimo delle sue vere cause. Ma tant’è....Il clima perturbato all’interno della categoria, ovviamente, non è sfuggito a nessuno, nemmeno alleistituzioni: non può essere certamente un caso se qualche giorno fa il capo di gabinetto del ministro dellaSalute, Giuseppe Chinè, aprendo il tavolo istituito in seno al dicastero con l’intento di individuare una viapartecipata e condivisa per la valorizzazione della farmacia e della figura professionale del farmacista, haaffermato senza troppi giri di parole che il tavolo è nato anche per superare l’eccesso di accesa litigiositàche ha ultimamente caratterizzato i rapporti interni alla categoria: un’autentica bacchettata sulle dita,comunque la si voglia giudicare, che certamente non suona lusinghiera per le sigle dei farmacisti e dellafarmacia.Ora, è evidente che – con l’ultima delle rivoluzioni annunciate, ovvero l’ingresso in farmacia del capitale,ormai alle porte – tutte le componenti professionali dei farmacisti dovrebbero investire anche la più remotastilla di energia per recuperare il minimo sindacale di serenità e capacità di confronto interno, per provare

Faber est suae quisque fortunae

in fondo

di Emilio Croce

8

LUGLIO–AGOSTO 2015 5RIF

RIF-05e.qxp_2015 30/07/15 13:29 Pagina 5

Page 6: Ddl Concorrenza AULA - RIFday · 2015-09-24 · LUG/AGO 2015 Numero 5 Rassegna informativa dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Roma Poste Italiane spa spedizione in a.p.

LUGLIO–AGOSTO 20156 RIF

Primo Piano

L’immagine che, plasticamente, puòrendere l’idea della situazione è quelladi un antico campo di battaglia, con glieserciti schierati sui capi opposti. Nel caso di specie, il terreno è l’art.32 (quello sulle farmacie) del ddl Con-correnza e gli opposti eserciti sonoquello che potremmo definire conven-zionalmente degli Integrati, che pun-tano a preservare il più possibile il te-sto del provvedimento così come li-cenziato e approvato dal Governo(fatti salvi alcuni interventi per alleg-

gerire l’impatto del capitale sulla pro-prietà delle farmacie) e quello degliApocalittici, che per contro vedononella legge in discussione l’occasioneperfetta per un ulteriore liberalizzazio-ne del settore.Entrambi gli “eserciti” hanno mosso leproprie pedine e variamente sollecitatogli inquilini di Montecitorio, sia al mo-mento delle audizioni concesse dalledue Commissioni referenti (Finanze eAttualità produttive) sia con le attivitàdi interlocuzione che, come è consue-

tudine, vengono poste in essere pervedere ascoltate le proprie istanza.Il risultato è stata l’ingente mole diemendamenti (110 quelli relativi all’art.32, sugli oltre mille presentati per l’in-tero testo) finalizzati a correggere,quando non a riscrivere, le norme pre-viste per la farmacia.Quei 110 emendamenti, già a una pri-ma scrematura finalizzata alla verificadi ammissibilità, sono subito diventati87, facilmente ascrivibili al grado disensibilità e condivisione, da parte dei

Stretta finale in Commissione per il provvedimento, sarà in Aula a settembre

La lunga estate calda del ddl Concorrenza

a disegnare almeno una strategia organica, se non proprio comune, capace di assicurare un futuro alla professione in quantotale, concentrandosi in via esclusiva sui suoi non vicariabili punti di forza, a partire dalla specificità dei saperi e dellecompetenze e dalla dimostrata capacità di rendere nel vivo del territorio, in ogni angolo del Paese e con totale affidabilità, unservizio indispensabile per la tutela della salute dei cittadini.Impresa che risulterà inevitabilmente impossibile se prevarranno gli interessi legati a “lo proprio particulare” e si continuerà abeccarsi furiosamente l’un l’altro nell’illusione di far guadagnare anche un solo millimetro di spazio alle proprie posizioni.L’unico modo per uscirne vivi sarebbe quello di provare a spostare in alto l’asticella, cercare punti di mediazione più elevatiche non siano quelli della pressoché impossibile composizione degli interessi dei vari segmenti della categoria. Non è facile,ovviamente, e i tentativi fin qui condotti in questa direzione, per quanto in qualche caso apprezzabili, non sembrano aver finqui prodotto risultati concreti e sono anzi talvolta sembrati più dettati da esigenze di immagine e di consenso che non daragioni di sostanza. Pochi, anzi pochissimi, se non nulli, i concreti passi in avanti nella definizione – oggettivamente difficile –di una visione della farmacia, del servizio farmaceutico e della professione del farmacista che possa rappresentare il nucleodi partenza nella costruzione di un percorso condiviso, almeno nei fondamenti, dalle molteplici realtà della categoria.All’interno della professione è sembrato crescere, al contrario, al netto delle cortesie di facciata e di circostanza, un diffusosentimento di malfidenza o, per dirla in altro modo, un clima dove tutti pensano che fidarsi forse è bene, ma non fidarsi ècertamente meglio. Soprattutto tra colleghi. E la malfidenza, sempre più spesso, sfocia in aperte contrapposizioni, cheovviamente fanno gli interessi di tutti fuorché della farmacia e dei farmacisti, quale che sia il contesto professionale in cuioperano.Tutto questo con l’approvazione del ddl Concorrenza ormai alle porte e l’arrivo nel settore di soggetti forti come il capitale,appuntamento al quale la professione farmaceutica, per rifugiarsi in un eufemismo, non giunge davvero al suo meglio.La speranza è che – di fronte al rischio di un futuro fatto di marginalità – i farmacisti riescano finalmente a liberarsi e al piùpresto dalla “sindrome dei capponi di Renzo” in cui si dibattono pericolosamente da qualche tempo. E lo facciano subito,confidando che non sia troppo tardi e approfittando di ogni occasione e circostanza utile allo scopo. Una, ad esempio, è ilgià citato tavolo per la valorizzazione della farmacia e della figura professionale del farmacista promosso dal ministero dellaSalute. Dipenderà tutto dall’atteggiamento che le rappresentanze delle varie componenti di categoria decideranno dimantenere. Se solo ognuna ricordasse che faber est suae quisque fortunae, non ho dubbi che sceglierebbero l’approcciogiusto. Sarebbe, a questo punto, quasi un piccolo miracolo, ma io sono uno che ai miracoli ci crede. Soprattutto quando,come si dice, uno fa di tutto “per aiutarsi da sé” prima che ad aiutarlo sia il buon Padreterno.

in fondo8 segue da pag. 5

RIF-05e.qxp_2015 30/07/15 13:29 Pagina 6

Page 7: Ddl Concorrenza AULA - RIFday · 2015-09-24 · LUG/AGO 2015 Numero 5 Rassegna informativa dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Roma Poste Italiane spa spedizione in a.p.

LUGLIO–AGOSTO 2015 7RIF

zione, in particolare in parlamentari diForza Italia. Del resto, misure come la liberalizza-zione dei farmaci di fascia C hannosempre goduto dell’aperto sostegno(oltre che dell’Antitrust) del ministroper lo Sviluppo economico FedericaGuidi, che sul punto ha sempre soste-nuto una linea opposta a quella della ti-tolare della Salute Beatrice Lorenzin,convinta sostenitrice dell’equazione“farmaco soggetto a ricetta = farma-cia”. Guidi, al contrario, non ha maiperso occasione per affermare di nonriuscire a comprendere sulla base diquale ragionamento un farmacista abi-litato possa vendere, con tutte le ga-ranzie professionali necessarie, un far-maco di fascia C soggetto a prescri-zione in farmacia e non possa invecefarlo in parafarmacia. Posizione che hatrovato la condivisione di un numero si-gnificativo di parlamentari, come atte-stano i non pochi emendamenti pre-sentati al riguardo da deputati di unpo’ tutti gli schieramenti.Resta ora da vedere, negli ultimi spic-cioli di luglio che ancora restano daspendere, quale potrà essere il desti-no degli emendamenti, “apocalittici” o“integrati” che siano. Un’indicazione alriguardo, secondo quella che è la pras-

si o perlomeno la consuetudine dei la-vori parlamentari, viene dai due relato-ri, Andrea Martella e Silvia Frego-lent, esponenti di prima fila del Pd (nesono entrambi vicepresidenti), entram-bi di stretta osservanza renziana. Iquali si sono prudentemente e ancheapprezzabilmente astenuti da sortite evalutazioni di qualsiasi genere sui con-tenuti dell’ottantina di emendamentipresentati dai colleghi, affrettandosi in-vece a presentare il proprio “pacchet-to” di proposte correttive. Dieci in tut-to: poche, pochissime se si considerache il provvedimento, molto articolatoe di grande rilevanza (tanto da essereuno dei collegati alla manovra di bilan-cio), interviene su temi cruciali comeassicurazioni, energia, professioni e –appunto – farmacie.

Dai relatori, un solo emendamento alle misurepreviste per le farmacie

Relativamente a queste ultime, Frego-lent e Martella hanno presentato un so-lo emendamento, inscrivibile a pieno ti-tolo nella tipologia degli “integrati”:stabilisce infatti l’incompatibilità di par-tecipazione a società proprietarie difarmacia con qualsiasi altra attività8

deputati, delle istanze dell’uno o dell’al-tro degli eserciti in campo. Si può tranquillamente dire, pur ap-prossimando un po’, che le ragioni del-l’esercito degli Integrati hanno trovatospazio e accoglimento sia in quegliemendamenti finalizzati a sopprimeretout court l’art. 32 (chiudendo dunqueanche la porta in faccia al capitale)e/o a introdurre norme per temperaree limitare i rischi di un ingresso ecces-sivamente dirompente delle società dicapitale nella proprietà delle farmacie,sia nelle proposte per supportare erafforzare la cosiddetta “farmacia deiservizi”, o ancora in quelle per un mag-giore supporto alle farmacie rurali.Ancora più variegate le istanze ricon-ducibili all’esercito degli Apocalittici:dalla proposta di consentire la venditadi tutti i farmaci della fascia C anche inparafarmacia e corner GDO alla ridu-zione del quorum da 3300 aitanti a2000, passando attraverso la propo-sta di istituire una nuova tipologia diesercizio (la “farmacia non convenzio-nata”), i tentativi per spingere il pro-cesso di liberalizzazione della farmacianon solo non sono mancati, ma hannoanche trovato un sostegno trasversalesia negli schieramenti politici dellamaggioranza sia in quelli dell’opposi-

A sinistra: Beatrice Lorenzin, ministro della Salute.A destra: Federica Guidi, ministro dello Sviluppo economico.

RIF-05e.qxp_2015 30/07/15 13:29 Pagina 7

Page 8: Ddl Concorrenza AULA - RIFday · 2015-09-24 · LUG/AGO 2015 Numero 5 Rassegna informativa dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Roma Poste Italiane spa spedizione in a.p.

Primo Piano

svolta nel settore della produzione,intermediazione e informazione scienti-fica del farmaco, nonché con l’eserci-zio della professione medica. Un “pa-letto”, insomma, che come hanno volu-to spiegare gli stessi relatori introduce“il divieto di integrazione verticale. Siimpedisce cioè a chi esercita la pro-fessione nel campo medico o farma-ceutico di entrare nel capitale delle far-macie.” Tutto qui, nonostante gli stessi“integrati” proponessero per le societàdi capitali “paletti” ben più appuntiti esignificativi di questo. Se l’emendamento dei relatori riflette,come è d’uso in questi casi, l’orienta-mento del Governo, è evidente che ilpoco cammino che ancora resta al ddlConcorrenza prima dell’approvazione(prevista per l’inizio di agosto) non pro-mette molto di buono per le aspettati-ve di chi sperava in interventi di modifi-che importanti al testo di legge.Un timore che, peraltro, c’è già chi –come il Movimento dei liberi farmacisti– ha subito espresso appena presa vi-sione degli emendamenti di Fregolente Martella, presentati in Commissioneil 2o luglio. Proprio partendo dall’osservazione cheil “pacchetto” di proposte dei relatorinon contiene alcun riferimento allacomposizione delle società, né sullaforma e presenza maggioritaria deifarmacisti, né alcunché sulla farmacianon convenzionata o sulla liberalizza-zione dei farmaci di fascia C, i liberi

farmacisti lanciano un avvertimento. Ese da una parte esprimono l’ipotesi(ma in verità sembra più un auspicio)che il contenutissimo numero di emen-damenti dei relatori possa essereespressione dell’intento “di non interfe-rire nella discussione che si avvierà abreve su ogni singolo emendamentocon le relative votazioni”, dall’altra met-tono in conto anche la possibilità che idue relatori vogliano evidenziare “la vo-lontà del Governo di non modificareprofondamente il testo, anche secon-do quanto emerso proprio dagli emen-damenti parlamentari, nonché dallamaggioranza delle audizioni.” In que-sto caso, annuncia Mnlf, “sarà neces-sario prepararsi ad una lunga battagliadi rivendicazione.”Ma non demordono neanche le parafar-macie, che continuano a sollecitare ideputati delle Commissioni Finanze eAttività produttive affinché “si schierinoa favore di una soluzione virtuosa e mi-gliorativa del testo, necessaria per la ri-presa e l’ammodernamento del Paese.”“L’esperienza dei tanti farmacisti chehanno aperto un esercizio di vicinato”dichiara il presidente della Federazionenazionale delle parafarmacie DavideGullotta “non deve essere svilita maguardata come esempio di start–upche a costo zero per lo stato ha crea-to centinaia di posti di lavoro. In uncontesto di difficile accesso alla pro-fessione come quello italiano, l’espe-rienza dei farmacisti titolari di parafar-macia va valorizzata e non distrutta.”Anche perché, conclude Gullotta “ilFondo monetario, l’Unione europea el’Antitrust chiedono che si vada in que-sta direzione.”Federfarma ha scelto invece il bassoprofilo, evitando di commentare gliemendamenti dei relatori, anche se –in un tweet immediatamente successi-vo alla loro presentazione – non è deltutto riuscita a dissimulare un moto disoddisfazione: “#ddlconcorrenza, nonc’è fascia C tra dieci emendamentipresentati da relatori”, ha “cinguettato”infatti il sindacato dei titolari.

Nel momento in cuilicenziamo questonumero del giorna-

le, le due Commissioni che hanno incarico il provvedimento stanno produ-cendo il rush finale per approvarlo neitempi previsti (ovvero presumibilmenteentro la prima decade d’agosto) peraffidarlo poi all’esame finale dell’Aula,che comincerà a occuparsene alla ri-presa dei lavori parlamentari, a set-tembre. Quale sarà il testo che arriverà nel-l’emiciclo di Palazzo Madama, ovvia-mente, al momento non è dato saper-lo, anche se sono in molti a scommet-tere che le novità rispetto al testo li-cenziato a gennaio dal Governo saran-no ridotte al minimo, almeno per lefarmacie.Ma anche se così dovesse essere, iltemutissimo (da tanti) e invocatissimo(da almeno altrettanti) ddl Concorren-za passerà comunque alla storia, nonfoss’altro che per le misure che “sdo-ganano” il capitale, permettendogli dientrare nella proprietà delle farmaciee di organizzare catene di retail far-maceutico. Un’autentica svolta che – quali che sia-no o possano essere le regole e i pa-letti che disciplineranno l’arrivo del ca-pitale – è con ogni probabilità destina-ta a produrre, tra effetti diretti e effettiindotti, un’autentica palingenesi delservizio farmaceutico italiano. Se nel bene o nel male, lo si vedrà:gli esercizi predittivi, al riguardo, sispaccano a metà tra chi paventa la fi-ne della farmacia come servizio pro-fessionale e chi, invece, ritiene cheper quanto ingombrante il capitalepossa assicurare alle farmacie le ri-sorse che servono per mantenere esviluppare il proprio ruolo di presidiodi salute di comunità.Quel che è certo è che, una volta cheil ddl Concorrenza sarà definitivamenteapprovato, la storia della farmacia nonsarà più la stessa. E per raccontarla,nei tempi a venire, è tutt’altro cheescluso che le tradizionali sigle di de-marcazione a.C. e d.C. cambino, alme-no per i farmacisti, il loro millenario si-gnificato, per assumere quello più pro-saico di “avanti il Capitale” e “dopo ilCapitale”.

Davide Gullotta, presidente Fnpi.

LUGLIO–AGOSTO 20158 RIF

RIF-05e.qxp_2015 30/07/15 13:29 Pagina 8

Page 9: Ddl Concorrenza AULA - RIFday · 2015-09-24 · LUG/AGO 2015 Numero 5 Rassegna informativa dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Roma Poste Italiane spa spedizione in a.p.

NATHURA.COM

Ogni sonno è un buon sonnocon Armonia

Melatonina pura al 99,9% e una scelta di formulazioni per rispondere a ogni singola esigenza di riequilibrio del ritmo del sonno. Tutto questo è In

form

azio

ni ri

serv

ate

ai s

igno

ri m

edic

i e fa

rmac

isti

RIF-05e.qxp_2015 30/07/15 13:29 Pagina 9

Page 10: Ddl Concorrenza AULA - RIFday · 2015-09-24 · LUG/AGO 2015 Numero 5 Rassegna informativa dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Roma Poste Italiane spa spedizione in a.p.

La sentenza della Corte di Giustiziadell’Unione europea “è in linea con unalunga serie di sentenze – europee enazionali – che confermano che la nor-mativa italiana che limita alla farmaciala distribuzione dei farmaci con obbli-go di ricetta non solo è conforme al di-ritto comunitario, ma risponde piena-mente alla necessità di tutelare la salu-te dei cittadini.”Questo il commento soddisfatto di Fe-derfarma nei confronti dell’ultima pro-nuncia della Cour de Justice che loscorso 2 luglio ha giudicato irricevibilile questioni poste dal Tar Sicilia nelladomanda di pronuncia pregiudizialesulla compatibilità dei Trattati europeicon le norme nazionali che vietano lavendita dei farmaci di fascia C con ri-cetta al di fuori della farmacia.

“La scelta operata dal legislatore italia-no, infatti, è coerente con il principiodella programmazione, in base al qua-le le farmacie devono essere ripartitesul territorio in modo equilibrato peragevolare l’accesso al farmaco anchenelle zone disagiate e nei piccoli co-muni. E questo dimostra che tale scel-ta è finalizzata ad assicurare il dirittoalla tutela della salute dei cittadini, piùimportante del rispetto della tutela del-la concorrenza e del mercato” ha af-fermato la presidente dei titolari An-narosa Racca, facendo anche riferi-mento all’assenza di “adeguate motiva-zioni” nell’iniziativa del Tar Catania.“Questa ennesima sentenza sull’argo-mento conferma che la normativa ita-liana è orientata alla difesa della salutedel singolo e della collettività e chequalsiasi intervento di deregolamenta-zione finirebbe per ridurre le garanzieper i cittadini” ha aggiunto Racca,esprimendo l’auspicio che il Parlamen-to nazionale voglia tenere conto di unagiurisprudenza europea e italiana or-mai consolidata, secondo la quale la ri-cetta in farmacia è un importante ele-mento di tutela per il cittadino.A chiedere l’intervento della Corte, co-me si ricorderà. erano stati i giudicidel Tar Sicilia, dopo che nel 2011 Da-vide Gullotta, oggi presidente dellaFederazione nazionale delle parafar-

macie italiane, avevapresentato ricorso con-tro Asl e ministero dellaSalute per i l diniegodell’autorizzazione allavendita nella sua para-farmacia dei farmaci difascia C soggetti a pre-scrizione medica nonrimborsati dal Ssn.

Il Tar siciliano, a fonte dell’azione intenta-ta da Gullotta, decise di chiamare in cau-sa la Cour de Justice, per valutare se lenorme italiane che vietano la vendita diquella categoria di farmaci in esercizi di-versi dalla farmacia violassero le dispo-sizioni del Trattato sul funzionamentodell’Unione europea (Tfue) e della Cartadei diritti fondamentali dell’Ue.Questione sulla quale, peraltro, la Cor-te di giustizia si era già espressa nel di-cembre del 2013, in occasione di unadoppia domanda di pronuncia pregiudi-ziale avanzata in quel caso dal TarLombardia. Considerata la sovrapponi-bilità del quesito dei giudici amministra-tivi catanesi, i magistrati della Cour deJustice trasmisero quella sentenza,con la richiesta di valutare se fossesufficiente per rispondere anche al pro-blema da loro sollevato, lasciando chia-ramente intendere di attendersi una ri-sposta affermativa, che avrebbe ovvia-mente posto fine al procedimento.Il Tar siciliano preferì invece andareavanti, confermando nel luglio 2014 duedelle tre questioni poste nella sua inizia-le domanda di pronuncia pregiudiziale.È finita com’era inevitabile finisse, ameno di una sconfessione della Cortedi giustizia delle sue precedenti sen-tenze: le domande di pronuncia pregiu-diziale richieste dal Tar Catania sonostate ritenute irricevibili dai giudici del-la quarta sezione della Corte europea,anche sulla base delle conclusioni svol-te dall’avvocato generale Nils Wahl.Non è difficile scorgere, tra le righedella sentenza, un certo qual “fastidio”dei giudici europei nei confronti deigiudici amministrativi di Catania, chehanno deciso di insistere nella loroazione davanti alla Cour de Justice persenza fornire alcuna spiegazione in or-dine ai motivi per i quali le norme legi-slative in discussione fossero ritenutecompatibili con il diritto dell’Unione.Inevitabili, in ogni caso, alcune valuta-zioni di merito: “Secondo una giuri-

Fatti & persone

Fascia C, conferma dalla Corte europea:“Norme italiane conformi con diritto Ue”

In alto: Nils Wahl, avvocato generale alla corte di Giustizia europea.A lato: Annarosa Racca, presidente di Federfarma.

LUGLIO–AGOSTO 201510 RIF

RIF-05e.qxp_2015 30/07/15 13:29 Pagina 10

Page 11: Ddl Concorrenza AULA - RIFday · 2015-09-24 · LUG/AGO 2015 Numero 5 Rassegna informativa dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Roma Poste Italiane spa spedizione in a.p.

LUGLIO–AGOSTO 2015 11RIF

L’accordo Governo e Regioni sui 2,35miliardi di euro di tagli da realizzare insanità, prevista dalla Legge di stabilità2015, al centro di un balletto duratopiù di sei mesi, è stato finalmente rag-giunto e, per dare il prima possibilel’esecutività necessaria a norme chedovranno produrre 2,35 miliardi di ri-sparmi, è stato subito fatto salire abordo, mediante la presentazione di unmaxiemendamento governativo, del di-segno di legge Enti locali in discussio-ne al Senato.“L’impianto dell’intesa – ha spiegato ilministro della Salute Beatrice Loren-zin annunciando l’accordo – è impor-tante perché non consentirà uno stra-volgimento delle leve che andranno aoperare, a differenza del passato,quando si attuavano tagli lineari”.I contenuti dell’intesa sono quelli fati-cosamente definiti in un confronto du-rato mesi tra le Regioni e il Governo: ilraggiungimento dei 2,35 miliardi di ta-gli è affidato a una serie di interventiche spaziano in diversi ambiti: è previ-sta, ad esempio, una sforbiciata (5%)ai contratti per i beni e i servizi e perle forniture dei dispositivi medici, cosìcome un taglio dell’1% della spesa perle prestazioni specialistiche ambulato-riali rispetto al consuntivo 2014. Altremisure riguardano la rinegoziazione

dei prezzi di alcuni farmaci e il recupe-ro dell’appropriatezza delle prestazio-ni, da cui sono attesi altri risparmi.Altre economie verranno poi dall’ap-plicazione degli standard ospedalieri,sanciti in un’intesa il 5 agosto 2014,con l’’obiettivo di azzerare i ricoveri acarico del Ssn nelle strutture con me-no di 40 posti letti accreditati peracuti (con deroghe per le monospe-cialistiche).Ma uno dei cardini dell’intesa riguardaproprio i farmaci: è infatti prevista l’isti-tuzione di un tavolo che, entro il 30settembre, dovrà ridiscutere i mecca-nismi di governo della spesa farma-ceutica con l’obiettivo di portare un ac-cordo sulla materia entro il 15 ottobrein Stato–Regioni.Una condizione posta dalle Regioni perla chiusura dell’accordo (che peraltroVeneto, Lombardia e Liguria non han-no voluto sottoscrvere) riguarda l’ali-mentazione del Fondo sanitario nazio-nale, con l’impegno del Governo a por-tarlo, nel 2016, dai 109,9 miliardi peril 2015 a quota 113 miliardi, come ori-ginariamente previsto nel piano plu-riennale.“Su questo siamo intransigenti” ha di-chiarato subito dopo l’accordo il presi-dente della Conferenza delle RegioniSergio Chiamparino “altrimenti è im-

possibile dare risposte ai cittadini, acominciare dal tema sensibile dei far-maci innovativi”.Per essere tradotta il più celermentepossibile in misure concretamenteoperative, l’intesa è stata inserita at-traverso appositi emendamenti gover-nativi, nel corpus del decreto legge n.78 contenente disposizioni urgenti inmateria di enti territoriali, certamentepiù noto alle cronache giornalistichecome “Dl Enti locali”, pubblicato sullaGazzetta Ufficiale il 19 giugno scorsoe all’esame del Senato per la sua con-versione, che – a termini di legge –dovrà avvenire entro 60 giorni dalladata di pubblicazione, e dunque entroil 18 agosto. 8

sprudenza costante” si legge infattinella sentenza, norme nazionali che“concedono alle farmacie diritti specia-li o esclusivi” non sono per questo so-lo fatto incompatibili con il Tfue. Lo di-ventano soltanto quando si determinaun “abuso di posizione dominante”,evenienza però alla quale i giudici delTar Catania non fanno però alcun riferi-mento.Gullotta, che con il suo ricorso del2011 aveva dato inizio alla questione,si rifiuta però di considerare la pronun-cia della Cour de Justice una pietra

tombale sulla vicenda: “La sentenzanon entra nel merito delle questioni”sostiene il presidente della Fnpi “ma silimita a dichiarare irricevibili le doman-de sollevate dal Tar, di fatto rimandan-dole allo stesso giudice nazionale.Che, ora, dovrà esprimersi, valutandose e in quali termini specificare e im-plementare le questioni giuridiche an-cora aperte. “Non è stata ancora scrit-ta l’ultima parola”. “Naturalmente – ricorda poi Gullotta –vale la pena ricordare, che al di là delpronunciamento dei giudici, rimane

sempre intatta la libertà del legislatoredi modernizzare il sistema, dando final-mente più opportunità ai laureati in Far-macia e una più ambia libertà di sceltae di risparmio ai pazienti, fermo re-stando che la questione fascia C è benpoca cosa rispetto ai rischi derivantidall’ingresso di soci di capitale nellefarmacie: oggi più che mai” conclude ilpresidente Fnpi “tutti gli appartenentialla categoria dovrebbero fare frontecomune abbandonando logiche di re-troguardia”.

Stato-Regioni: sanità, intesa sui tagli,aperto un tavolo per i farmaci

Sergio Chiamparino, presidente della Regione Piemonte

RIF-05e.qxp_2015 30/07/15 13:29 Pagina 11

Page 12: Ddl Concorrenza AULA - RIFday · 2015-09-24 · LUG/AGO 2015 Numero 5 Rassegna informativa dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Roma Poste Italiane spa spedizione in a.p.

Perplessità sull’intesa sono stateinvece espresse da Luigi D’Am-brosio Lettieri, senatore delgruppo Conservatori e riformistiitaliani, per il quale “l’intesa nonavrebbe proprio dovuto esserci,perché non avrebbero dovuto es-

serci altri tagli lineari a un comparto che, come giusta-mente osserva lo stesso ministro della Salute, ha già da-to” e, dunque, “non si capisce perché continui a dare in-vece che essere salvaguardato da un lento e sistematicosmantellamento.”Il senatore pugliese ha anche sottolineato che “il settoredella farmaceutica, leader in Europa insieme alla Germa-nia, non potrebbe sopportare altri tagli” e ha valutato po-sitivamente la decisione di istituire un tavolo di settore,sostenendo che “deve essere una opportunità per indivi-duare soluzioni efficaci, a tutela del comparto, ma anchedella salute dei cittadini. Penso, per esempio all’allarmelanciato da Assobiomedica sulle conseguenze dell’appli-cazione di un tetto di spesa irrealistico del 4,4% sui di-spositivi medici – senza i quali una struttura ospedalieranon può garantire le prestazioni sanitarie – e sul meccani-smo deleterio del payback.” Queste criticità, secondoD’Ambrosio, “vanno affrontate e risolte se non si voglionoabbassare le soglie della qualità dell’assistenza sanitariapubblica già in forte difficoltà”.

Positivo il giudizio espresso dalpresidente della Commissione Af-fari sociali di Montecitorio Pier-paolo Vargiu: “Dopo tanti rinviiha prevalso la responsabilità. An-che grazie al dissenso non ostru-zionista del Veneto si sblocca fi-

nalmente un’intesa attesa da tempo e indispensabile perla piena attuazione del Patto della Salute. La ministra Lo-renzin e il presidente Chiamparino, che spero continui aguidare la Conferenza delle Regioni, segnano un cambiodi passo nel metodo rispetto al passato, con un maggio-re dialogo orientato a trovare soluzioni” ha detto infatti ilparlamentare di Scelta civica. “Nel merito, apprezzo molto che si cominci ad affrontareil tema della spesa sanitaria inappropriata” ha aggiuntoVargiu. “La riforma della responsabilità professionale delpersonale medico è indispensabile e ci stiamo lavorandoin Parlamento, ma è importante che chi tiene in mano icordoni della spesa, cioè le Regioni, abbia ben chiaro lospreco, per alcuni stimato in circa 15 miliardi, portatodalla medicina difensiva.”

Fatti & persone

Lo stralcio dal capitolo farmaci dellequestioni più cruciali (payback e “tetti”di spesa) è stata una delle chiavi di vol-ta per raggiungere l’accordo: la sceltadi istituire un tavolo tra ministero dellaSalute, Regioni, MEF e Aifa è sembratal’unica possibile, anche se a una primalettura potrebbe apparire come l’ultimadella lunga serie di decisioni dilatorieche hanno caratterizzato il tormentatopercorso dell’intesa. L’obiettivo del tavolo (che dovrà lavora-re con tempi contingentati: gli esiti an-dranno prodotti, come già anticipato,entro il 30 settembre, in tempo utile peressere “travasati”, previo veloce pas-saggio in Conferenza Stato–Regioni,nella Legge di stabilità 2016, che si vo-terà a metà ottobre) è quello di rivederei meccanismi di governo della spesafarmaceutica, riscrivendone le regole:un richiesta, come è noto, avanzata eribadita da tempo con insistenza dall’in-tera filiera del farmaco e da Farmindu-stria in particolare.

Per la farmaceutica, a ogni buon conto,il testo dell’accordo conferma quantogià noto: la posta di spesa per i farmacidovrà “contribuire” ai tagli realizzandoun risparmio su base annua pari a 500milioni di euro, grazie soprattutto alla ri-definizione del Prontuario terapeutico,alla quale dovrà provvedere (e molto ve-locemente) l’Aifa. L’agenzia regolatoriadovrà in primo luogo definire i raggrup-pamenti di medicinali terapeuticamenteassimilabili, comprendenti specialitàmedicinali sia a brevetto scaduto sia an-cora sotto copertura brevettuale, anchetenendo conto del loro impatto sullaspesa farmaceutica nazionale. L’Aifa de-ve quindi identificare, nell’ambito di ogniraggruppamento, i sottogruppi di AICche consentono la medesima intensitàdi trattamento, ovvero (recita testual-mente l’accordo) “le confezioni che –sulla base dei da-ti relativi all’anno2014 dell’Osser-vatorio sull’impie-

go dei medicinali–Osmed–Aifa – con-sentono la dispensazione del medesimovalore totale di dosi definite giornaliere(DDD)” e infine, da ultimo, deve “definirecon ogni azienda farmaceutica, per imedicinali di propria titolarità, l’elencodi quelli compresi nei raggruppamentidi medicinali assimilabili e il relativo ri-sparmio atteso, per negoziare le ridu-zioni di prezzo selettive del prezzo dirimborso.”Nel caso in cui la “rinegoziazione” conle aziende (sulle basi di cui si è appenadetto e con una dead line fissata alprossimo 30 settembre) non dovesseandare a buon fine, la stessa Aifa “prov-vederà a chiedere all’azienda farmaceu-tica la restituzione, tramite procedura dipayback, alle Regioni del risparmio atte-so.” E in caso di mancato pagamento,l’Agenzia riclassificherà i medicinali tera-peuticamente assimilabili dell’azienda infascia C, “fino a concorrenza dell’am-

LUGLIO–AGOSTO 201512 RIF

Farmaci, a decidere entro settembresarà un apposito un tavolo tecnico

Vargiu (Commissione Affari sociali): “Ha prevalso la responsabilità”

D’Ambrosio Lettieri: “Sanità, altri tagli che proprio non avrebbero dovuto esserci”

RIF-05e.qxp_2015 30/07/15 13:29 Pagina 12

Page 13: Ddl Concorrenza AULA - RIFday · 2015-09-24 · LUG/AGO 2015 Numero 5 Rassegna informativa dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Roma Poste Italiane spa spedizione in a.p.

LUGLIO–AGOSTO 2015 13RIF

montare della riduzione di fatturato atte-sa dall’azienda stessa.”Salta invece l’ipotesi di un ripiano a cari-co delle industrie farmaceutiche del-l’eventuale spesa in eccedenza rispettoai 500 milioni del Fondo per i farmaciinnovativi (epatite C) istituito dalla Leg-

ge di stabilità 2015, mentre le Regionisono tenute a rivedere gli investimentiprogrammati peril 2015, impe-gnandosi ad “as-sicurare econo-mie non inferiori

a 300 milioni di euro nel rispetto dellagaranzia dell’erogazione dei Lea”.

Di altro segno e tenore, e impron-tata al realismo, la valutazione diRaffaele Calabrò, capogruppo diNcd–Ap in Commissione Affari so-ciali, per il quale ogni tanto “biso-gna fare di necessità virtù: in que-sto senso, l’intesa siglata da Go-

verno e Regioni sui tagli alla sanità è forse il migliore eunico accordo possibile. La decisione delle Regioni di ac-consentire ai tagli oggi in cambio di un ritorno all’aumen-to del Fondo sanitario nazionale per il 2016 è un compro-messo che salva governo ed enti locali”. Per Calabrò, semmai, la spina nel fianco è rappresentatadalla farmaceutica, “che ha dato fin troppo in questi anni dispending review. Ma il rimando a settembre potrà rivelarsiun’occasione per trovare soluzioni meno penalizzanti per ilsettore senza danneggiare l’assistenza sanitaria” ha evi-denziato Calabrò, sollecitando anche la massima attenzio-ne del Governo per il settore dei dispositivi medici, “per im-pedire in tutti i modi l’invasione di prodotti “cinesi” che nonassicurano la qualità di protesi e impianti vari sia per tutela-re le aziende produttrici che rappresentano un segmentoimportante del settore produttivo di questo Paese”.

“Si sta facendo il gioco delle trecarte: se si tolgono più di 2 miliardial Ssn anche per il 2016, possia-mo dire che si smantella la salutecome bene comune”. Anche perTonino Aceti, coordinatore nazio-nale del Tribunale per i diritti del

malato–Cittadinanzattiva, il giudizio sull’accordo Governo–Regioni di sentenza è un inappellabile pollice verso.“Quanto dichiarato da Chiamparino ci preoccupa molto, per-ché nei fatti prefigura un taglio di 2,4 miliardi anche sul Fsnper il 2016, rispetto a quanto previsto nel Patto per la Salute2014–2016 e nell’ultima Legge di stabilità” spiega Aceti.“Chiamparino fa riferimento a 113 miliardi di finanziamen-to per il 2016, come condizione necessaria per siglaredefinitivamente l’Intesa sui tagli in sanità. Peccato che ilPatto per la salute e la legge di stabilità 2015 fissano il fi-nanziamento del Servizio sanitario nazionale a oltre 115miliardi di euro per l’anno 2016. Ci auguriamo che sia so-lo una svista e non una posizione ufficiale sul livello di in-vestimento per la sanità pubblica nel 2016”.“Se si continua di questo passo – è la conclusione di Ace-ti – con ripetuti tagli lineari e senza alcun vero ammoder-namento del sistema, si smantella un bene comune e unaconquista irrinunciabile per i cittadini qual è il Servizio sa-nitario pubblico. Noi non ci stiamo e con la nostra cam-pagna itinerante “Sono malato anch’io. La mia salute è unbene di tutti” siamo impegnati nell’ascolto dei cittadini enella salvaguardia del Ssn come bene comune”.

Aceti (Tribunale del Malato): “Così si smantella la salutepubblica”

Calabrò (Ncd): “Il miglior accordo possibile, ma resta la spina dei farmaci”

Durissimo invece il giudizio espresso dai deputati del Movi-mento 5 stelle. “Si scrive intesa Stato–Regioni, ma si leggetagli al Ssn. Con il taglio da 2,35 miliardi, il Governo dimo-stra di usare la sanità come un bancomat” hanno affermatosenza mezzi termini i deputati “grillini” della Commissione Af-fari Sociali, secondo i quali le dichiarazioni di Lorenzin eChiamparino sull’accordo sono solo chiacchiere: “Prendonoin giro l’opinione pubblica con le parole cercando di tenerlabuona, ma la verità è che l’accordo prevede misure vergo-gnose, come quella in base alla quale si possono tagliare leprestazioni specialistiche e riabilitative individuando quellenon necessarie secondo criteri, oggi ignoti, che sarannostabiliti dal Governo” affermano i deputati M5S.” Quelle nonnecessarie, saranno a totale carico dell’assistito. Non solo,se i medici prescriveranno prestazioni non necessarie po-tranno essere sottoposti alla riduzione dello stipendio “.

“Mentre i cittadini subiranno un peggioramento di servizi eprestazioni, i poteri forti ancora una volta non saranno toc-cati, come dimostra il fatto che la spesa farmaceutica re-sterà invariata” sostengono ancora i parlamentari grillini.“Così continueremo a pagare a prezzi insostenibili i farma-ci per trattare le persone bisognose di cure, come nel ca-so dell’epatite C. A tal proposito ricordiamo che abbiamo presentato una ri-soluzione affinché venga bloccato questo scempio. Siamoinoltre curiosi di sapere cosa ne pensano i cittadini di Sici-lia, Campania, Puglia, Liguria e Veneto che di fatto, permotivi diversi, non hanno contribuito a siglare quest’intesa.Si tratta di circa 20 milioni di cittadini, che subiranno un’in-tesa che di fatto sancisce il fallimento del Patto della Salu-te approvato in pompa magna meno di un anno fa dal mini-stro Lorenzin e oggi ancora fermo al palo”

M5S: “Il Governo ha ridottola sanità alla stregua di bancomat”

RIF-05e.qxp_2015 30/07/15 13:29 Pagina 13

Page 14: Ddl Concorrenza AULA - RIFday · 2015-09-24 · LUG/AGO 2015 Numero 5 Rassegna informativa dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Roma Poste Italiane spa spedizione in a.p.

Fatti & persone

Compiere una ricognizione ad ampioraggio sull’attività professionale deifarmacisti e valorizzare il ruolo di que-st i professionist i al l ’ interno delSsn. Questo l’obiettivo dichiarato deltavolo aperto a Roma, con la prima se-duta del 7 luglio scorso, dal ministerodella Salute, che ha convocato nellasede di Lungotevere Ripa i rappresen-tanti delle principali sigle di rappresen-tanza dei farmacisti.A chiarire senza possibilità di equivociil senso e le finalità dell’appuntamento,ha provveduto l’ordine del giorno con-tenuto nella stessa convocazione cheil ministero – per l’esattezza, la Dire-zione generale delle professioni sanita-rie e delle risorse umane del Ssn, affi-data alla responsabilità di RossanaUgenti – ha fatto pervenire alle sigle

della filiera (con qualche esclusione,forse dovuta a semplice dimentican-za), con una puntuale e articolata elen-cazione dei temi al centro della discus-sione.Dai servizi di informazione al paziente(in particolare sul corretto utilizzo delfarmaco, interazione fra farmaci econ gli alimenti, conservazione esmaltimento farmaci scaduti) alla col-laborazione con i MMG e i pediatri dilibera scelta, per sviluppare l’empo-werment del paziente e la compliancealla terapia; dall’assistenza domicilia-re integrata in collaborazione construtture distrettuali e MMG fino alcoinvolgimento di farmacie e farmaci-sti nei piani regionali di prevenzione;dalla partecipazione attiva a campa-gne formative e informative per forni-re indicazioni su temi legati a salute eprevenzione fino all’erogazione di ser-vizi attraverso le nuove tecnologie, gliargomenti posti sul tavolo dal ministe-ro coprono infatti l’intero arco o quasidel ruolo professionale di farmacie efarmacisti.Ma è soprattutto l’ultima voce dell’ordi-ne del giorno – dedicata alle nuoveprospettive per la professione – a chia-rire senza alcuna possibilità d’equivo-co l’intenzione di confrontarsi sul ruolodella farmacia e della professione far-maceutica nel futuro prossimo dellasanità italiana.

L’introduzione dei dirigenti del ministero: “Rapporti all’interno della categoria da migliorare”

Assente la ministra della Salute Bea-trice Lorenzin, a introdurre i lavori efare gli onori di casa è stato il suo ca-po di gabinetto Giuseppe Chiné, che– nel precisare senso e obiettivi dell’ini-ziativa ministeriale – ha aggiunto, sen-za fare sconti, una motivazione suona-ta poco lusinghiera per la professione:“Il tavolo tecnico si propone anche dimigliorare il dialogo tra le varie com-ponenti di categoria” ha detto infattiChinè. “Vanno superate le controver-sie, anche molto accese, che hannocaratterizzato i rapporti interni al set-tore, cercando di fare leva sul comunedenominatore dell’identica appartenen-za professionale.”Affermazione che suona come unabacchettata alle organizzazioni di ca-tegoria, in particolare a quelle cheper ruolo istituzionale avrebbero do-vuto garantire condizioni accettabil-mente serene di confronto e dialogoche – a giudizio del ministero – sareb-bero evidentemente mancate, lascian-do prevalere litigiosità e contrapposi-zioni che, secondo Chinè, bisogna in-vece subito superare: “Il ministeropunta seriamente sulle farmacie e laprofessione farmaceutica, come atte-stano previsioni e contenuti del Pattoper la salute, e dunque bisogna esse-re pronti e in linea, perché non ci sa-ranno sconti per chi rimane indietrorispetto ai criteri che, anche per ine-ludibili necessità di sostenibilità, ispi-reranno la sanità del futuro. Ad esem-pio, ci muoviamo verso direzioni nellequali il Ssn rimborserà soltanto pre-scrizioni e prestazioni appropriate.Tutto ciò che non rientra nella sferadell’appropriatezza, sarà fuori dallacopertura del servizio sanitario nazio-nale. È chiaro, il concetto?”

Valorizzare farmacia e farmacista,il ministero apre un tavolo

In alto: Rossana Ugenti, direttore generale delle professioni sanitarie e delle risorse umane del Ssn A lato: Giuseppe Chiné, capo di gabinettodel ministero della Salute.

LUGLIO–AGOSTO 201514 RIF

RIF-05e.qxp_2015 30/07/15 13:29 Pagina 14

Page 15: Ddl Concorrenza AULA - RIFday · 2015-09-24 · LUG/AGO 2015 Numero 5 Rassegna informativa dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Roma Poste Italiane spa spedizione in a.p.

LUGLIO–AGOSTO 2015 15RIF

A ribadirlo, quel concetto, è intervenu-to (sia pure con toni meno assertivi)anche Roberto Scrivo, capo della se-greteria tecnica del ministro, che – fa-cendo anche riferimento a una recentericerca del Censis sull’occupazione deifarmacisti – ha sottolineato la necessi-tà di “capire come sta cambiando laprofessione” e ha evidenziato la neces-sità che i lavori del tavolo producano“argomenti e non arroccamenti”.

Gizzi (Assofarm): “Beneil tavolo, ma vannoconvocate anche le Regioni”

Primo a intervenire tra i rappresentan-ti delle sigle di categoria, VenanzioGizzi, presidente di Assofarm (farma-cie pubbliche), ha subito evidenziatola necessità di includere tra i parteci-panti al tavolo anche le Regioni, ieriassenti: “È fondamentale che parteci-pino al confronto” ha detto Gizzi “vi-sto che per farmacie e farmacisti so-no il più diretto referente istituzionalesu materie essenziali come il rinnovodella convenzione o le scelte sulla di-stribuzione diretta dei farmaci, moda-lità utilizzata troppo estensivamente esulla quale è necessario confrontarsial più presto.”A imporre la presenza delle Regioni altavolo, secondo Gizzi, è però anchela necessità di realizzare un confrontoa tutto tondo anche nel merito di ciòche le farmacie sono chiamate a fareper il Ssn: di una prospettiva come lafarmacia dei servizi, ad esempio, an-che in relazione ai suoi problemi dicopertura finanziaria, “senza le Regio-ni non si può proprio parlare.”Per completare il contributo alla di-scussione di Assofarm è poi interve-nuto Giuseppe Impellizzeri (per mol-ti anni direttore generale di Federfar-ma), che ha evidenziato come un di-battito serio sul ruolo di farmacie efarmacisti non possa non tenere con-to della situazione data, caratterizzatada una serie di questioni irrisolte. Laprima è quella del concorso straordi-nario, sostanzialmente al palo: a treanni dal “Cresci Italia” che lo istituì,non una nuova sede farmaceutica è

stata ancora as-segnata e apertasull’intero territo-r io nazionale.“Una situazionepotenzialmentegravida di rischiimportanti” ha detto Impellizzeri “per-ché il fallimento del concorso offre unfacile e potente argomento a quanticercano un qualunque, credibile prete-sto per abolire la pianta organica e li-beralizzare il sisitema delle aperturedelle nuove farmacie.”Altro dossier ancora sospeso e ingrado di scatenare tensioni molto for-ti è il rinnovo del contratto di lavorodelle farmacie, che oltre che dellaparte economica, dovrebbe anche oc-cuparsi della parte normativa, “cosìcome va da tempo suggerendo lastessa Fofi”, ha ricordato Impellizzeri.Se la farmacia – così come è non so-lo negli auspici e nelle intenzioni, maanche nelle leggi – è chiamata a unapiù intensa attività di servizio e inte-grazione all’interno del sistema di sa-nità pubblico, è evidente che un con-tributo decisivo, oltre che dai titolari,è assicurato anche dai loro collabora-tori, che dunque devono vederselo ri-conosciuto.C’è poi da valutare quale piega prende-rà il ddl Concorrenza, con le sue rile-vanti novità, e quali saranno le ricadu-te (certamente importanti anche per lefarmacie e per gli assistiti) che verran-no dalla revisione del Prontuario tara-peutico.

Mandelli (Fofi): “Il tavolo devedarsi una scala di priorità”

Andrea Mandelli, presidente della Fo-fi, è andato dritto a una questione dimetodo molto pratica e concreta:“Perché il tavolo raggiunga gli obiettiviche persegue, del tutto condivisibili,sarebbe opportuno che ciascun parte-cipante ai lavori definisse e inviasseuna propria scaletta di priorità, propo-nendo anche un ipotetico sviluppo de-gli argomenti” ha proposto il senatoredi Forza Italia. “In questo modo, sareb-be più agevole individuare in tempi bre-

vi e senza troppe chiacchiere gli snodisui quali confrontarsi, con un’idea finda subito abbastanza chiara su chi di-ce cosa in relazione a cosa.”Per la Fofi è successivamente interve-nuto anche il segretario nazionaleMaurizio Pace, che ha esordito evi-denziando come il settore delle farma-cie subisca “entrate a gamba tesa” or-mai dal 2006 e come, ormai, il servi-zio di assistenza farmaceutica che lefarmacie assicurano ai cittadini perconto del Ssn non rende economica-mente più nulla.“C’è necessità di ricostituire un equili-brio economico, che potrebbe veniredai servizi” ha detto Pace, che – trale altre suggestioni proposte su varifronti – ha fatto un riferimento parti-colare alla necessità di implementareil ruolo e le responsabilità professio-nali dei farmacisti. Due gli esempiportati da Pace: la figura del farmaci-sta clinico, cui affidare il “governo”delle terapie nelle corsie ospedaliere,e i farmaci generici, che in Italia si so-no affermati meno che in altri Paesieuropei anche perché ai farmacistinon è consentita la possibilità di pre-scriverli, almeno in certe situazioni econdizioni. Temi sui quali, secondo ilsegretario Fofi, sarebbe opportunoche la categoria – in particolare far-macisti di comunità e farmacisti ospe-dalieri – riuscissero a cercare e trova-re una sintesi. 8

A lato: Venanzio Gizzi, presidente di Assofarm.Sotto: Maurizio Pace, segretario Fofi.

RIF-05e.qxp_2015 30/07/15 13:29 Pagina 15

Page 16: Ddl Concorrenza AULA - RIFday · 2015-09-24 · LUG/AGO 2015 Numero 5 Rassegna informativa dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Roma Poste Italiane spa spedizione in a.p.

Fatti & persone

Gullotta (Fnpi): “Tra luci e ombre, ci sono anche le parafarmacie: teniamone conto”

Dopo Mandelli, ha preso la parola ladelegazione delle parafarmacie, com-posta dal presidente e dal vicepresi-dente Fnpi Davide Gullotta e MatteoBranca. Il primo, ringraziando per laconvocazione al tavolo, ha voluto riba-dire che le parafarmacie sono una real-tà della quale, ormai, non si può nontenere conto: “I nostri esercizi ci sono,pur tra luci e ombre e ancora troppeinadeguatezze legislative.”A proposito di queste ultime, forse me-more della premessa di Chiné sull’ec-cesso di litigiosità della categoria, Gul-lotta ha accuratamente evitato di tirarein ballo le norme sulla fascia C, perevitare di dare la stura a polemiche, li-mitandosi a evidenziare la carenza nor-mativa rappresentata dalla mancataprevisione della figura del “direttore diparafarmacia”, indispensabile nei casiin cui il proprietario dell’esercizio nonsia un farmacista.Anche Branca ha insistito sulla neces-sità di regole più puntuali e complete:“Siamo i primi a volerle” ha detto “noi

non siamo i cornerdella Gdo, siamoben altra cosa.”I l v icepresidenteFnpi ha anche volu-

to esplicitare l’interesse delle parafar-macie per i nuovi servizi: “Siamo pie-namente disponibili a farcene carico”ha detto Branca “ma è chiaro che biso-gnerà trovare un modo per renderlieconomicamente sostenibili.”

Cattaneo (Sifo): “Per la professione c’è spazio, ma i percorsi vanno accreditati”

A giudizio di Maria Grazia Cattaneo,vicepresidente della Sifo, il ruolo delfarmacista è legato a filo doppio allecapacità di questo professionista, qua-le che sia il contesto in cui opera, diseguire il percorso di terapia del pa-ziente in ogni step. “Se sapremo farlo,a mio modo di vedere non dovremopreoccuparci troppo per il futuro” hadetto Cattaneo “anche se è evidenteche i percorsi cui mi riferisco devonoessere accreditati e noi dobbiamo di-mostrare di saperli gestire professio-nalmente secondo precisi standard. Equesto a partire dalla figura del farma-cista clinico, che deve trovare il giustospazio all’interno degli ospedali.”Nella sua esposizione, Cattaneo ha an-che sollevato il problema dell’eccessodi difformità dei Prontuari terapeuticinelle diverse Regioni che – ha ricono-sciuto, sostenendo la richiesta venutada Gizzi – “devono necessariamentesedere a questo tavolo. Anche se, vadetto, i dirigenti farmacisti regionalidanno spesso l’impressione di nonsentirsi parte della professione.”

Policicchio (Fenagifar): “Serve un’evoluzione realedel sistema”

Anche la presidente della Federazionedei giovani farmacisti, Pia Policic-

chio, si è sof-fermata sul lecriticità relativeall’andamentodel concorsostraordinario: “Iproblemi sonoevidenti e il ri-schio è che an-

cora una volta vengano frustrate leaspettative dei giovani colleghi che vihanno partecipato”. La presidente deigiovani farmacisti – insieme a un riferi-mento a un’altra questione cruciale,quella del percorso formativo – ha evi-denziato la necessità di un’evoluzionereale del sistema farmacia (“Cosa di-versa dai proclami politici dettati dal-l’interesse del momento” ha affermatoPolicicchio) e l’aumento costante dellaprofessionalizzazione del farmacista,partendo dal farmacista di comunità,dal farmacista clinico, attraverso il far-macista di reparto e così per tutte lerealtà dove venga gestito il farmaco.

Racca e Misasi: “Molti i nodi da risolvere, a partire dai paletti al ddl Concorrenza”

Annarosa Racca, presidente di Fe-derfarma, ha in primo luogo volutoesprimere apprezzamento e gratitudi-ne alla ministra Lorenzin per l’iniziativadel tavolo: “Evita il dilaniamento inter-no alle categoria” ha affermato la nu-mero uno dei titolari, confermando co-sì in qualche modo la difficoltà – rile-vata da Chinè nella sua premessa –delle sigle di settore di interloquire traloro con la necessaria serenità, alme-no in relazione a certi temi.Racca, al riguardo, ha fatto riferimen-to alla questione dei farmaci di fasciaC con ricetta, affermando che devo-no restare in farmacia, in accordocon quanto ha ribadito la recentissi-ma, ultima sentenza della Cour de Ju-stice (che ha in verità giudicato irrice-vibile una domanda pregiudiziale diun Tar italiano, senza pronunciarsi nelmerito).Racca ha sottolineato la necessità diuna valorizzazione del ruolo professio-nale che il farmacista esercita nellefarmacie di comunità e ha anch’essapuntato il dito sulle difficoltà del “con-corsone”, domandandosi e domandan-do se, al riguardo, possa ancora esse-re fatto qualcosa per portarlo a com-pimento.In relazione al tavolo, la Racca ha quin-di condiviso la necessità di adottare

LUGLIO–AGOSTO 201516 RIF

A lato: Matteo Branca,vicepresidente Fnpi.Sotto: Pia Policicchio, presidente Fenagifar.In basso: Maria Grazia Cattaneo, vicepresidente della Sifo.

RIF-05e.qxp_2015 30/07/15 13:29 Pagina 16

Page 17: Ddl Concorrenza AULA - RIFday · 2015-09-24 · LUG/AGO 2015 Numero 5 Rassegna informativa dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Roma Poste Italiane spa spedizione in a.p.

LUGLIO–AGOSTO 2015 17RIF

un metodo per garantirne funzionalitàe utilità, già indicata da Mandelli.Per Federfarma, verso la fine dell’in-contro, è intervenuto anche il segreta-rio Alfonso Misasi, che si è prelimi-narmente occupato della farmacia deiservizi, una delle prospettive crucialiper il futuro della professione farma-ceutica. Il problema è che il ruolo atti-vo di farmacie e farmacisti in questocampo viene considerato da molti unabuso della professione medica. “For-se servirebbe un’adeguata campagnadi comunicazione di livello nazionalesu questa materia” ha affermato Mi-sasi, che ha sottolineato anche comela questione debba trovare riconosci-mento nella convenzione con il Ssn.Riconoscimento che, però, ancoranon arriva, forse – ha suggerito il se-gretario di Federfarma – “perché al-l’interno delle Regioni, al riguardo,non vi è ancora sufficiente chiarezza.”Misasi ha riservato la sua considera-zione finale al ddl Concorrenza, per so-stenere l’assoluta necessità di interve-nire sull’art. 32 per prevedere alcunifondamentali paletti per disciplinarel’ingresso del capitale nella proprietàdelle farmacie. Secondo il segretario del sindacato,va seguita la falsariga delle altre pro-fessioni interessate dal provvedimen-to, che sembrano ormai aver raggiun-to l’obiettivo di “temperare” la presen-za dei soci di capitale con una clauso-la che impone che la maggioranza del-le quote resti comunque ai soci profes-sionisti. Le farmacie dovrebbero pre-occuparsi di ottenere un analogo risul-tato, che potrebbe essere raggiuntopiù agevolmente se anche le parafar-macie – almeno in questo caso e inconsiderazione della comunanza del-l’interesse – remassero nella stessa di-rezione.

Leopardi e Tobia (Utifar):“La salute va tenuta fuori dalla concorrenza”

Al tavolo sedevano anche EugenioLeopardi e Roberto Tobia, presidentee vicepresidente Utifar. Il primo, a pro-posito del ruolo di farmacie e farmaci-

sti, ha voluto ricordare le risultan-ze del primo “bilancio sociale del-le farmacie” realizzato dalla stes-sa Utifar nel 2014, che ha messoin evidenza come la farmacia, an-che in tempi di crisi, crei valoreaggiunto per la società. Basato su unostudio condotto su un campione di1400 cittadini, il “bilancio sociale” ave-va dimostrato, dati alla mano, come lefarmacie (oltre al loro servizio canonico)restituiscano ogni anno all’economia na-zionale, con il proprio lavoro, 3,6 miliar-di di euro in valore aggiunto, che torna-no nella disponibilità globale del siste-ma–Paese e contribuiscono a farne gi-rare il motore.Tobia, aggiungendosi a Mandelli eRacca, ha voluto anch’egli sottolinea-re la necessità di dare un metodo eanche un calendario ai lavori del tavo-lo. Per il resto, il rappresentante Uti-far ha ribadito la necessità di assicu-rare alla farmacia dei servizi il soste-gno economico di cui è al momentoorfana e che non può davvero essereassicurato dall’attività corrente dellafarmacia, ormai ai limiti dell’asfissiaeconomica.Ma Tobia ha anche voluto proporre unaconsiderazione di ordine più generale,sottolineando la necessità di sottrarrele questioni che riguardano la salute –per il loro valore etico ed esistenziale– dagli scenari della concorrenza.

Resoconto della seduta,prossimo incontro del tavolo a settembre

A chiudere i lavori della prima sedutadel tavolo ha pensato Rossana Ugen-ti, con qualche considerazione di meri-to e alcune indicazioni di servizio. Trale prime, merita certamente di esserericordato il cenno ad aprire un frontedi confronto e discussione anche conl’università, che continua a “produrre”laureati che, poi, andranno a premeresu un sistema che al momento fa mol-ta difficoltà ad assorbirli.La direttrice generale delle Professio-ni del ministero ha anche fatto un rife-rimento al concorso, quasi a chiamarefuori il dicastero da responsabilità

che, semmai,sono in capo achi (le Regioni)i l concorso logestisce.Sempre a pro-posito di Regio-ni, Ugenti si èdetta d’accor-do, in l inea diprincipio, con laproposta di Giz-zi di invitarle altavolo, ma il suo suggerimento è dinon farlo subito: “Meglio prima arriva-re ad elaborare una proposta” ha so-stenuto la dirigente del ministero“renderà il confronto più agevole ecostruttivo.”Urgenti ha quindi comunicato che ilministero provvederà quanto prima aelaborare un resoconto della riunionedi ieri e a inviarlo a tutti i partecipanti,prima della prossima convocazionedel tavolo che (presumibilmente) nonavverrà prima del prossimo mese disettembre. E chissà che allora, tra iconvocati, vi siano anche quelle sigleche non sono state chiamate alla riu-nione di ieri, come ad esempio Farma-cieUnite, che è un sindacato di titolaridi farmacia, o le sigle dei cosiddetti“non titolari”, da Mnlf fino a Conasfa eSinasfa.

A lato: Alfonso Misasi, segretario nazionale di Federfarma.Sotto: Eugenio Leopardi, presidente Utifar.

In basso: Roberto Tobia, vicepresidente Utifar.

RIF-05e.qxp_2015 30/07/15 13:29 Pagina 17

Page 18: Ddl Concorrenza AULA - RIFday · 2015-09-24 · LUG/AGO 2015 Numero 5 Rassegna informativa dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Roma Poste Italiane spa spedizione in a.p.

Fatti & persone

Roma, contro le rapine in farmaciacollegamento con le forze dell’ordineIl mosaico della ormai lunga collabora-zione instaurata a Roma dalle organiz-zazioni professionali di farmacisti e far-macie con le forze dell’ordine per con-trastare gli assalti della criminalità pre-datoria si è arricchito a inizio luglio diun ulteriore e importante tassello. Perimplementare i livelli di protezione – equindi di sicurezza – tutte le farmaciedella Capitale e della provincia potran-no infatti installare un sistema di video-sorveglianza in grado di controllare intempo reale anche quanto accade fuo-ri dall’esercizio. Il sistema – presentato a Roma nelcorso di una conferenza stampa orga-nizzata da Federfarma Roma lo scorso1 luglio – prevede l’installazione di unapposito kit costituito da un decoder(fornito senza costi per la farmacia,che deve ovviamente sostenere quelli,decisamente sostenibili, per l’abbona-mento al servizio) e una telecamera ad

alta definizio-ne “puntata”a l l ’ e s t e r n odell’esercizio,col legata indiretta con leforze dell’ordi-ne, che hannocosì la possi-bilità di un piùcapillare mo-nitoraggio delterritorio e di

Il nuovo sistema di vigilanza – realizza-to nell’ambito di un progetto denomina-to Roma si–cura, nato dalla collabora-zione tra Federfarma Roma, Questurae Comando provinciale dei Carabinieridi Roma, con la partnership tecnica diSecurshop, società leader nelle solu-zioni e tecnologie per la sicurezza col-legate direttamente con le forze del-l’ordine – risponde in pieno ai criteri eagli standard fissati dal ministero del-l’Interno e dal Garante per la protezio-ne dei dati personali in materia di pri-vacy. In accordo con le norme vigenti,Polizia e Carabinieri potranno così av-valersi delle immagini registrate dalletelecamere delle farmacie aderenti alprogetto, con la possibilità di interveni-re immediatamente qualora si rendes-se necessario. “Quello realizzato dal progetto dellefarmacie romane è un investimentoper tutta la collettività e di un contribu-to enorme alla cittadinanza” ha ricono-sciuto Salvatore Luongo, comandan-te provinciale dei Carabinieri di Roma,intervenuto alla conferenza stampa.“C’è anche il valore aggiunto dell’ac-cresciuta percezione di sicurezza trale persone, dovuta al miglior controllodel territorio anche nelle ore notturne”.Un giudizio positivo ribadito dal que-store di Roma, Nicolò D’Angelo, datempo convinto sostenitore della cultu-ra della “sicurezza partecipata” (realiz-zata, cioè, con la collaborazione attivadegli stessi cittadini). “La tecnologiapermette oggi collaborazioni virtuoseprima impensabili” ha detto D’Angelo“consentendo un controllo del territo-rio che, per ragioni intuitive, non puòessere svolto dai soli agenti. Il sistemadi controllo realizzato dalle farmaciepermetterà a Polizia e Carabinieri diessere sempre più presenti e di agirecon la necessaria immediatezza, coor-dinandosi con i farmacisti che aderi-scono al programma e che hanno giàricevuto un vademecum per utilizzareal meglio la nuova procedura”.Il tutto in perfetta coerenza con il con-vincimento che D’Angelo, già nello scor-so novembre, intervenendo alla Festadella professione dell’Ordine, aveva avu-to modo di rappresentare ai farmacisti

intervenire praticamente in tempo rea-le nell’eventualità di eventi criminosi. Un ulteriore step, dunque, in materia disviluppo della sicurezza delle farmacie,da sempre bersaglio preferito della mi-cro–criminalità predatoria, come ha ri-cordato il presidente del sindacato deititolari di farmacia romani, VittorioContarina, particolarmente sensibileal problema per essere stato egli stes-so ripetutamente oggetto di rapina:“Sono stato rapinato 28 volte in 4 annidi attività” ha detto Contarina “e si puòdunque capire quanto io sia determina-to a fare di tutto per risolvere il proble-ma della sicurezza della nostra attivitàprofessionale. Le telecamere esternegarantiranno riprese con un angolomolto più ampio rispetto a quelle otte-nute fino a oggi, con, visuali puntatesoltanto dall’alto verso il basso e, oltreche garantire più sicurezza alle farma-cie e ai loro clienti, forniranno a Poliziae Carabinieri uno strumento per uncontrollo più stringente del territorio,fondamentale per contrastare conmaggiore efficacia la criminalità. Sitratta di un ulteriore contributo che lefarmacie assicurano alla città e alla suapopolazione, diventando in qualche mo-do sentinelle attive sulle strade cittadi-ne e concorrendo in questo modo adaumentare i livelli di sicurezza di tutti iromani, grazie alle maggiori possibilitàdi prevenzione e investigazione fornitealle forze dell’ordine.”

LUGLIO–AGOSTO 201518 RIF

A lato: Salvatore Luongo, comandante provinciale dei Carabinieri di RomaA lato: Vittorio Contarina, presidente di Federfarma Roma.Sotto: Nicolò D’Angelo, questore di Roma.

RIF-05e.qxp_2015 30/07/15 13:29 Pagina 18

Page 19: Ddl Concorrenza AULA - RIFday · 2015-09-24 · LUG/AGO 2015 Numero 5 Rassegna informativa dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Roma Poste Italiane spa spedizione in a.p.

LUGLIO–AGOSTO 2015 19RIF

romani: “La sicurezza è anche una cul-tura, un modo di lavorare e di agire: cia-scuno, al riguardo, deve fare il suo.” Uninvito che – in tutta evidenza – i farmaci-sti di Roma hanno non solo saputo e vo-

luto accogliere ma – come da ultimocomprova l’iniziativa presentata ieri daFederfarma Roma – declinare in terminiestremamente concreti.

Molti dei circa 320.000 errori nellaprescrizione della terapia che si regi-strano in un anno (su un totale di 8 mi-lione di ricoveri) potrebbero essere evi-tati semplicemente scrivendo in stam-patello, diminuendo così drasticamen-te il numero di errori sanitari, principa-le fonte di preoccupazione (la teme unpaziente su due) per chi è costretto aentrare in ospedale.E proprio l’indicazione di scrivere instampatello è uno dei punti delle nuoveLinee guida della Regione Lazio per lagestione del rischio clinico in ospeda-le, tema discusso nel convegno Pa-ziente sicuro in ospedale, tenutosi aRoma alla fine di giugno.Ben 8 errori su 10 nella prescrizionedella terapia deriva, infatti, da sbagli ditrascrizione e potrebbero essere evita-ti semplicemente scrivendo la schedaclinica in modo chiaro e leggibile, contanti saluti al mito (peraltro falso) cheattribuiva l’incomprensibilità della gra-

fia dei medici a ragioni di tutela dellaprivacy del malato. Mito che si incari-cò di dissolvere una ricerca condottadall’autorevole rivista scientifica Lan-cet, dimostrando come la scrittura didifficile decifrazione dei medici rappre-senta una delle cause più ricorrenti de-gli errori che vengono commessi nellecorsie degli ospedali e nelle farmacie.“Il collega o l’infermiere non compren-de la scrittura del medico che ha indi-cato la cura e questa viene modifica-ta” spiega Alessandro Boccanelli,co–presidente della Società italiana diCardiologia geriatrica (Sicge). “Baste-rebbe scrivere sempre in stampatellosulle cartelle cliniche per preveniremoltissimi guai, visto che proprio glierrori di prescrizione sono responsabiliin un caso su due degli ‘incidenti’ du-rante i trattamenti, mentre gli errori disomministrazione sono il 26% e quellidi distribuzione il 14%”.

È stato pubblicato sulla Gazzetta Uffi-ciale n. 143 del 23 giugno 2015 ildecreto ministeriale del 30 aprile2015 che recepisce le direttive euro-pee sulla farmacovigilanza (Direttive2010/84/Ue e 2012/26/Ue) e introdu-ce importanti modifiche sul sistema na-zionale di farmacovigilanza per la rac-colta e valutazione delle segnalazioni disospette reazioni avverse da medicinali. Il provvedimento prevede, in primo luo-go, un maggiore impegno e coinvolgi-

mento nella sorveglianza sui farmaci ditutte le strutture e figure professionali(Aifa, Regioni, Asl, ospedali, Irccs,aziende farmaceutiche, operatori sani-tari e pazienti/cittadini). In particolar modo, agli operatori sani-tari e ai pazienti/cittadini è richiesto disegnalare qualsiasi tipo di sospettareazione avversa (grave, non grave,nota, non nota), sia derivante dall’usodi un medicinale conformemente al-l’autorizzazione all’immissione in com-

Lazio, stampatello obbligatorio su ricette e cartelle cliniche

mercio, sia dall’uso al di fuori dellenormali condizioni di autorizzazione,incluso l’uso improprio e l’abuso delmedicinale, ma anche dagli errori te-rapeutici e dall’esposizione professio-nale. L’ampliamento della definizionedi reazione avversa fa sì che nuoveproblematiche siano analizzate e chevengano sviluppate iniziative di mini-mizzazione dei rischi ad esse connes-si, nello spirito di proattività della nuo-va legislazione comunitaria in materiadi farmacovigilanza.Il decreto introduce inoltre una precisatempistica per la segnalazione dellesospette Adr: ll segnalatore è adessotenuto a trasmettere la scheda entro 2giorni, ridotti a 36 ore nel caso di far-maci di origine biologica (vaccini inclu-si), al responsabile della farmacovigi-lanza.della struttura sanitaria di com-petenza (Asl, Azienda Ospedaliera,IRCCS), il quale, entro 7 giorni dal rice-vimento della scheda, deve inserirlanella Rete nazionale di Farmacovigilan-za (Rnf) previa verifica della completez-za e della congruità dei dati. Questa di-sposizione favorirà l’individuazione pre-coce dei segnali di sicurezza assicu-rando una segnalazione tempestivadelle reazioni avverse.Un’altra novità rispetto al passato ècostituita dal fatto che i pazienti/citta-dini sono fortemente incoraggiati a se-gnalare le sospette reazioni avverseda medicinali ed è incentivata la loroattiva partecipazione. Al fine di inco-raggiare i pazienti/cittadini e gli opera-tori sanitari alla segnalazione, il decre-to prevede che questa possa avveniredirettamente tramite il portale web del-l’Aifa. Quest’ultima modalità, attual-mente in fase di progetto pilota, ri-8

Farmacovigilanza, in GU il decreto con le norme di derivazione europea

Alessandro Boccanelli, co-presidente della Società italiana di Cardiologia geriatrica

RIF-05e.qxp_2015 30/07/15 13:29 Pagina 19

Page 20: Ddl Concorrenza AULA - RIFday · 2015-09-24 · LUG/AGO 2015 Numero 5 Rassegna informativa dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Roma Poste Italiane spa spedizione in a.p.

chiederà comunque una validazioneda parte del responsabile di farmaco-vigilanza della struttura sanitaria di ap-partenenza del segnalatore.È prevista, inoltre, la stretta collabora-zione dei Centri regionali di farmacovi-gilanza (CrFv) con l’Aifa, soprattuttoper l’attività di identificazione di nuovisegnali di sicurezza e per lo sviluppodi azioni mirate al monitoraggio dellasicurezza dei medicinali.Per quanto riguarda le procedure diminimizzazione dei rischi, la principalenovità consiste nella possibilità per l’Ai-fa di imporre alle aziende titolari del-l’autorizzazione di medicinali delle con-dizioni vincolanti che assicurino l’usosicuro del medicinale. Le misure consi-stono essenzialmente nella conduzio-ne di studi clinici di efficacia e sicurez-za nel periodo post–autorizzazione,nonché nella conduzione di verifichedel rispetto degli obblighi di segnala-zione delle reazioni avverse da partedelle autorità regolatorie.

Inol tre, la personaqualificata responsa-bile della farmacovigi-lanza, di cui le azien-de titolari di autoriz-zazione di medicinalidevono disporre a ti-tolo stabile e conti-nuativo, deve ora di-mostrare il possessodi documentata espe-rienza nel campo del-

Enpaf, istituite due commissioni di studio per riformare l’enteRaccogliendo una raccomandazionescaturita dall’ultimo Consiglio naziona-le, il Consiglio di amministrazionedell’Enpaf istituito nella sua seduta del22 luglio le due commissioni di studioche dovranno mettere a fuoco le lineedi una possibile riforma dell’assettoprevidenziale e assistenziale della ca-tegoria.I due gruppi di lavoro, composti dapresidenti di Ordine e innervati dalcontributo di tecnici di competenzaconclamata come il professor AlbertoBrambilla, già sottosegretario di Sta-to al ministero del Lavoro e delle Politi-che, uno dei massimi esperti della ma-teria previdenziale, e Damiana Ma-stantuono del Mefop, la società perlo sviluppo del mercato dei fondi pen-sione di proprietà del ministero del-l’Economia e delle Finanze, hanno giàcominciato il loro lavoro.

La prima com-missione si oc-cuperà della ri-forma della pre-

videnza ed è composta dai presidentidi Ordine Bruno Bizzaro (Trento),Giuseppe Fornasa (Mantova), Leo-nardo Galatioto (Trapani), RobertoPennacchio (Latina) e VincenzoSantagada (Napoli). Saranno affian-cati dai due membri del CdA Giusep-pe De Filippis (Como) e Lino Impe-ratore (Matera). L’altra commissione si occuperà inve-ce dell’assistenza: ne fanno parte Ste-fania Mostardini, vicepresidentedell’Ordine di Imperia, SigismondoRizzo (presidente a Enna) e ManlioSchiavinotto, presidente dell’Ordinedi Belluno. Ad affiancarli, i membri delCdA Paolo Diana (Cagliari) e Lucia-no Maschio (Pordenone).“L’autorevolezza dei componenti laCommissione, unita al supporto tecni-co operativo di esperti del settore, èla migliore garanzia per individuare so-luzioni adeguate alle richieste dellaprofessione, compatibili con l’equilibriodella gestione previdenziale” spiegal’Enpaf nel comunicato che dà notizia

della costituzione delle com-missioni.Nella stessa seduta del 22 lu-glio, il Consiglio di amministra-zione ha approvato il contribu-to una tantum per farmacisti li-beri professionisti e figure as-similate (tra cui i titolari di bor-se di studio) e i titolari, soci e

Fatti & persone

la farmacovigilanza e provvedere aregistrare se stesso o la persona dicontatto alla Rete nazionale di Farma-covigilanza.Un punto essenziale del nuovo decre-to è la trasparenza: tutte le informa-zioni importanti inerenti la sicurezzadei medicinali devono essere resetempestivamente accessibili al pubbli-co. A questo scopo, il portale webdell’Aifa continuerà a giocare un ruolofondamentale.Infine, viene sottolineata l’importanza

dell’esistenza di un adeguato ed effica-ce sistema di qualità per lo svolgimen-to delle attività di farmacovigilanza. siaa livello delle autorità competenti chedei titolari di autorizzazione all’immis-sione in commercio. A garantire glistandard qualitativi e il continuo miglio-ramento, tutti i sistemi di farmacovigi-lanza delle agenzie europee devonoessere sottoposti ad audit periodici e irisultati riferiti ogni due anni alla Com-missione europea.

LUGLIO–AGOSTO 201520 RIF

In alto: Damiana Mastantuono, responsabile MefopA lato: Alberto Brambilla, già sottosegretario di Stato al ministero del Lavoro e delle Politiche.Sotto: Vincenzo Santagada, presidente dell’Ordine di Napoli

RIF-05e.qxp_2015 30/07/15 13:29 Pagina 20

Page 21: Ddl Concorrenza AULA - RIFday · 2015-09-24 · LUG/AGO 2015 Numero 5 Rassegna informativa dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Roma Poste Italiane spa spedizione in a.p.

LUGLIO–AGOSTO 2015 21RIF

Dopo il recente cambio dei vertici,che ha portato alla presidenza Mi-chele Di Iorio, presidente di Feder-farma Campania, si è conclusa ieriper Credifarma, la prima fase del-l’operazione di cartolarizzazione deipropri crediti per 107 milioni di euroe la cessione, alle due banche socie,di un portafoglio titoli pari a 55 milio-ni di euro. L’operazione finanziaria, secondoquan to riferisce un comunicato diffu-so dalla finanziaria di categoria, è sta-ta posta in essere con lo scopo prin-cipale di rientrare nei parametri patri-moniali previsti dalla Banca d’Italia,costituendo nel contempo un’ulterioreriserva di liquidità per Credifarma.L’operazione permette di ridurre mol-

to significativamente il numero di cre-diti non performanti senza di fatto al-cun cambiamento per la clientela, inquanto la gestione dei rapporti restasempre presso Credifarma. Soddisfatto il nuovo amministratoredelegato Marco Alessandrini, su-bentrato a Claudio Ciampi nel ruolo “Ilperfezionamento di questa operazio-ne sancisce, di fatto, l’inizio dell’attua-zione di quanto predisposto nel busi-ness plan di rilancio di Credifarma. In tal modo l’azienda potrà ribadire ilproprio impegno a supporto delle far-macie italiane nei confronti delle qualisi stanno definendo anche nuovi pro-dotti con rivisitazione del modello diservizio”.

associati agli utili di esercizi autorizzatialla vendita dei farmaci da banco.Nel prossimo mese di settembre, inol-tre, il CdA della cassa previdenziale dicategoria approverà anche il contributo

una tantum in favore dei farmacisti rura-li a basso reddito. Per la realizzazionedi entrambe le iniziative, l’importo stan-ziato ammonta a 1,5 milioni di euro.

Con voto all’unanimità dell’assembleadegli associati, Massimo Scaccaba-rozzi è stato riconfermato il 1° lugliopresidente di Farmindustria per il terzomandato consecutivo (2015–2017).Scaccabarozzi, milanese, 55 anni,sposato, due figli, è presidente e am-ministratore delegato di Janssen–Ci-lag, e presidente di Farmindustria dalgiugno 2011. L’assemblea – secondo quanto riferi-sce una nota della stessa farmindu-stria – ha anche eletto il comitato dipresidenza composto da cinque vice–presidenti. Si tratta di Lucia Aleotti(Menarini), Maurizio de Cicco (Ro-che), Francesco De Santis (Italfarma-

co), Daniele Finocchiaro (GlaxoSmi-thKline) ed Emilio Stefanelli (IstitutoBiochimico Nazionale Savio). Del comitato di presidenza fanno parteanche Alberto Chiesi (Chiesi Farma-ceutici), Stefano Golinelli (AlfaSig-ma), Luciano Grottola (Ecupharma),Antonio Messina (Merck Serono),Massimo Giorgio Visentin (Pfizer) eAlexander Zehnder (Sanofi). Occupazione, ricerca, posizionamentodell’industria italiana del farmaco sulmercato europeo e mondiale, competi-tività e innovazione i principali temi alcentro delle linee programmatiche peril biennio 2015–2017.

Credifarma, operazione da 160 mln per rientrare nei parametri Bankitalia

Scaccabarozzi confermato con votounanime presidente Farmindustria

Michele Di Iorio, presidente di Credifarma.

Massimo Scaccabarozzi, presidente Farmindustria.

RIF-05e.qxp_2015 30/07/15 13:29 Pagina 21

Page 22: Ddl Concorrenza AULA - RIFday · 2015-09-24 · LUG/AGO 2015 Numero 5 Rassegna informativa dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Roma Poste Italiane spa spedizione in a.p.

LUGLIO–AGOSTO 201522 RIF

Messaggi in bottiglia

Lo confesso, sono un po’stanco. Deve essere l’età, ilcaldo di un’estate infuocata,le ferie che aspetti tutto l’an-no e quando arrivano t isfrecciano davanti come unaTav. Stanchezza generale,quindi, ma quella che più pe-sa è la stanchezza verso leverità assolute. E sono lepiù frequenti. Leggo che inun’audizione parlamentaredavanti alla Commissione In-dustria, commercio e turi-smo del Senato, il presiden-te dell’Autorità garante dellaConcorrenza e del Mercato, GiovanniPitruzzella, ha espresso un pareresfavorevole in merito ai disegni di leg-ge (n. 1629 e 762) sugli orari dei ne-gozi approvato alla Camera. Il provve-dimento, secondo l’Antitrust, “reintro-duce una serie di limitazioni e vincolialla libera determinazione degli orari diapertura e chiusura degli esercizi com-merciali che vanno nella direzione con-traria rispetto a quella di una piena li-beralizzazione dello svolgimento delleattività commerciali.”Pitruzzella difende un’idea e sono cer-to abbia un concreto tornaconto afarlo, ma noi siamo sicuri che taluniinteressi siano davvero gli stessi deicomuni cittadini? Un certo BertrandRussel sosteneva che la causa princi-pale dei problemi è che al mondod’oggi gli stupidi sono strasicuri,mentre gli intelligenti sono pieni didubbi. E allora simuliamo un’intelli-genza magari a sprazzi, ma conce-diamoci il lusso del dubbio.Esiste oggi una tendenza da pochimessa in discussione, quella che to-gliere paletti, sventrare limiti, abbatte-re regole sia la strada più breve per ilparadiso. Il che potrebbe essere purevero, ma la domanda, il dubbio è: perchi? Per i profitti delle grandi aziende

o per la vita del semplice lavoratore?Piano piano, in silenzio, fatta salva lalodevole quanto ignorata voce di Pa-pa Francesco, ci hanno trascinati a vi-vere secondo l’assioma per cui “tuttodeve essere disponibile, in qualsiasimomento per essere acquistato”. L’esistenza ridotta a puro scambioeconomico, beni materiali contro de-naro. Lavorare 12 ore al giorno, do-meniche e feste comandate aumentail Pil. La qualità della vita non entranei conteggi. Tutto si misura in termi-ni di reddito e di Pil.Scriveva il senatore Robert Kennedy:“Il PIL non tiene conto della salutedelle nostre famiglie, della qualità del-la loro educazione o della gioia dei lo-ro momenti di svago. Non comprendela bellezza della nostra poesia o lasolidità dei valori familiari, l’intelligen-za del nostro dibattere o l’onestà deinostri pubblici dipendenti. Non tieneconto né della giustizia nei nostri tri-bunali, né dell’equità nei rapporti fradi noi. Misura tutto, in breve, eccettociò che rende la vita veramente de-gna di essere vissuta. ”Era il 1968 e itecnocrati dell’economia avevano ap-pena iniziata la marcia di conquistadel mondo.Leggo ancora dalla relazione di Pi-

truzzel la: “ I l d isegno dilegge interviene a frappor-re ostacoli alla liberalizza-zione degli orari e dellegiornate di apertura degliesercizi commerciali, intro-ducendo così un ostacoloal libero dispiegarsi delledinamiche commerciali.”E se così fosse? Vogliamoporci il lecito dubbio chesarebbe più che opportunoostacolare questo libero di-spiegarsi che ci tiene lonta-ni dalle famiglie, dagli even-ti di comunione – religiosa

o personale – dai momenti di incontrocollettivo con amici e parenti, che ciinchioda all’ossessione mercantile diprodurre reddito sempre e comun-que, che ci incatena a necessità nonnostre. Non sono in discussione i servizi dipubblica utilità, ospedali, Polizia, far-macie di turno, trasporti, ma qualesenso se non istituzionalizzare l’alie-nazione marcusiana può avere mette-re a disposizione del consumatore –non del cittadino! – la possibilità diacquistare broccoletti al pomeriggiodella domenica? Una comodità che di-venta lusso inaccettabile se ottenutaper coercizione di un altro essereumano costretto alle rinunce primaelencate per soddisfare il capricciodel consumatore e l’avidità dell’im-prenditore.E allora, caro dottor Pitruzzella, forsequalche domanda sarebbe il caso diporsela, considerando due elementi;il primo è l’affermazione di un grandefilosofo francese: “Il dubbio è scomo-do ma solo gli imbecilli non ne han-no”. Il secondo è che lei imbecille nonlo è di certo.

*Consigliere dell’Ordine

Negozi sempre aperti, ma sono davverola strada per il paradiso? E per chi?di Maurizio Bisozzi*

RIF-05e.qxp_2015 30/07/15 13:29 Pagina 22

Page 23: Ddl Concorrenza AULA - RIFday · 2015-09-24 · LUG/AGO 2015 Numero 5 Rassegna informativa dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Roma Poste Italiane spa spedizione in a.p.

RIF-05e.qxp_2015 30/07/15 13:29 Pagina 23

Page 24: Ddl Concorrenza AULA - RIFday · 2015-09-24 · LUG/AGO 2015 Numero 5 Rassegna informativa dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Roma Poste Italiane spa spedizione in a.p.

Focus Dalla newsletter “SIF – Farmaci in evidenza”, n. 171 del 15 Luglio 2015 Per gentile concessione della Società Italiana di Farmacologia

Le segnalazioni spontanee di eventi av-versi a farmaci (individual case safety re-port, in acronimo Icsr) rappresentanouna pietra miliare della farmacovigilanza,ma le conoscenze sull’utilizzo di tali datiin ambito pediatrico sono limitate. Il Global Research in Paediatrics Net-work of Excellence (GRiP) è un consorziofinanziato dall’Unione europea il cui sco-po è implementare un’infrastruttura chefaciliti lo sviluppo e l’utilizzo della sicu-rezza di medicinali nei bambini. Una par-te importante del progetto GRiP valuta lemetodologie attualmente in uso e in viadi sviluppo specificamente per gli studidi farmacovigilanza nella popolazione pe-diatrica. Sono disponibili varie banchedati delle segnalazioni spontanee dieventi avversi, in passato utilizzate pre-valentemente dalle autorità regolatorieper monitorare la sicurezza dei farmacie rilevare i segnali in farmacovigilanza,ma attualmente sempre più disponibiliper scopi di ricerca. Tra queste c’è il Food and Drug Admini-stration Adverse Event Reporting Sy-stem (FAERS), che si affida alle segnala-zioni spontanee da parte di professioni-sti sanitari e consumatori, e ai reportdelle aziende farmaceutiche e rendepubblicamente disponibili i file contenentii dati grezzi degli ICSR.La comprensione della struttura e delloscopo di queste banche dati e dei rispet-tivi punti di forza e limitazioni è essenzia-le per poterle utilizzare e interpretare cor-rettamente, e costituisce un primo impor-tante passo per la valutazione delle meto-dologie correnti e in via di sviluppo in am-bito di farmacovigilanza pediatrica.L’obiettivo dello studio era descrivere gliIcsr pediatrici riportati nel FAERS, ponen-do particolare attenzione agli eventi oc-

corsi in diverse categorie di età,e dopo un utilizzo a lungo ter-mine del farmaco o con in-sorgenza ritardata dopo lacessazione del trattamento.

Gli Icsr pediatrici (0–18 anni) riportati nelFAERS per il periodo gennaio 2004 – di-cembre 2011 e pubblicamente disponibi-li, sono stati scaricati dal sito internetdell’Fda e ne sono state studiate le ca-ratteristiche. I file del FAERS conteneva-no: informazioni demografiche e ammini-strative dei pazienti; informazioni sui far-maci; gli eventi avversi codificati utiliz-zando i “termini preferiti” Medical Dictio-nary for Regulatory Activities (Med-DRA)*; gli outcome dei pazienti perl’evento; le fonti della segnalazione; ledate di inizio e fine della terapia; le indi-cazioni d’uso del farmaco segnalato (dia-gnosi). Dall’analisi sono stati esclusi i report: ri-guardanti pazienti adulti (> 18 anni); incui non era indicata l’età o l’evento; e du-plicati (ad es. follow–up). I termini relativiagli eventi segnalati sono stati ricodifica-ti in singole classi sistemiche organiche(Soc) del MedDRA. Nel FAERS i farmaci sono indicati con unnome commerciale valido o una descri-zione non strutturata. Per l’analisi, quan-do possibile (> 90% dei casi), i nomi deifarmaci sono stati ricodificati secondo leclassi ATC. Ogni Icsr è stato classificatoin base a età del paziente al momentodel verificarsi dell’evento, sesso, numerodi farmaci e di eventi. I risultati sono sta-ti stratificati per gruppi di età: neonati (fi-no a 27 giorni), infanti (28 giorni – 23mesi), bambini (2 – 11 anni), e adole-scenti (12 – 17 anni). Il ruolo dei farmaci segnalati era statofornito: sospetto primario, secondario,concomitante o interagente. I farmaci egli eventi più frequenti sono stati descrit-ti. Inoltre, gli eventi sono stati stratificatiin base agli outcome, in termini di gravi-tà: decesso, che ha messo in pericolo divita, ospedalizzazione (causata o prolun-gata), invalidità, anomalie congenite, cheha richiesto un intervento per prevenirealterazioni o danni permanenti, o altro.Sono state descritte le più frequenti

combinazioni farmaco–evento in relazio-ne solo ai farmaci sospetti primari e se-condari. Per i farmaci per i quali era notala data di inizio della terapia e la datadell’evento è stato calcolato il tempo alverificarsi dell’evento. Un evento si con-siderava occorso dopo utilizzo a lungotermine se si verificava a ≥ 6 mesi dal-l’inizio della terapia. Sono stati inoltrestudiati gli eventi ritardati. Gli eventi oc-corsi ≥ 3 mesi dopo la cessazione delfarmaco sono stati confrontati con quelliverificatisi durante il suo utilizzo.Nell’analisi sono stati inclusi 106122Icsr pediatrici. L’età media dei pazientiera 9.1 anni (95% IC, 9.0 – 9.1) e il54,5% erano maschi. La mediana era diun farmaco (range 1–3) e un evento (ran-ge 1–2) per Icsr. Gli outcome in terminidi gravità erano: ospedalizzazione 33%;decesso 12%; che ha messo in pericolodi vita 3%; invalidità 3%; anomalie conge-nite 2%; richiedente intervento per pre-venire un’alterazione o un danno perma-nente 1%; altro 31%; mancante 15%. Ilnumero di Icsr per anno solare aumenta-va nel tempo, con una piccola flessionenel 2010. Degli Icsr inclusi nell’analisi, il10.0% (N=10576) erano diretti, definiticome segnalati spontaneamente da“non–produttori”, mentre il 90% era sta-to presentato dai produttori, tra cui il64.9% con report accelerato (15 giorni)e il 25.1% con report periodico. Il segna-latore era un medico nel 32.0% dei casi,un consumatore nel 24.9% e un altroprofessionista sanitario nel 20.0%. La maggior parte dei report originavadagli Stati Uniti (58%), il 7.0% dal Giap-pone e il 6.6.% dal Regno Unito. Il 35%dei farmaci segnalati era stato indicatocome sospetto primario, il 21% secon-dario, e il restante 44% come concomi-tante o interagente. Le classi di farmacipiù frequentemente riportate in tutte lecategorie di età erano: neurologici(28.8%), antineoplastici (15.6%) e anti–infettivi (12.1%). In particolare, tra i neu-

Un consorzio europeo per sviluppare la sicurezza nei medicinali per i bambini

Farmacovigilanza pediatrica, si cerca la stradaper utilizzare al meglio i dati disponibilia cura di Francesca Groppa*

LUGLIO–AGOSTO 201524 RIF

RIF-05e.qxp_2015 30/07/15 13:29 Pagina 24

Page 25: Ddl Concorrenza AULA - RIFday · 2015-09-24 · LUG/AGO 2015 Numero 5 Rassegna informativa dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Roma Poste Italiane spa spedizione in a.p.

LUGLIO–AGOSTO 2015 25RIF

rologici, principalmente antiepilettici eanalgesici nei bambini più piccoli e far-maci per il trattamento del disturbo dadeficit dell’attenzione e iperattività neipiù grandi. Gli anti–infettivi erano un gruppo impor-tante nei bambini più piccoli: costituiva-no il 22% dei farmaci segnalati nei neo-nati fino a 27 giorni (antiretrovirali e anti-biotici) e il 20% in bambini da 28 giorni a23 mesi (immunoglobuline specifiche eantibiotici). Nei bambini di età maggiore, erano gliantineoplastici ad assumere un ruolo piùimportante (17% da 2 a 11 anni e 16%da 12 a 17 anni). Gli eventi segnalati ap-partenevano più frequentemente allaSoc: “disturbi generali e correlati al sitodi somministrazione”, es. vomito e pires-sia (13%); “ disturbi del sistema nervo-so”, es. convulsioni e cefalea (12%); e “disturbi psichiatrici”, es. comportamentoanomalo e aggressività (11%). Nel gruppo più giovane, “gravidanza,puerperio e condizioni perinatali” (16%) e“disturbi congeniti, familiari e genetici”(11%) coprivano una larga parte deglieventi (es. esposizione al farmaco duran-te la gravidanza, prematurità, farmaci as-sunti dalla madre che hanno interessato ilfeto). La proporzione di “disturbi psichia-trici” aumentava con l’età: dal 5% neisoggetti fino a 27 giorni di età al 13% tra12 e 17 anni, così come i “disturbi del si-stema nervoso” aumentavano dal 7% neineonati al 12–13% tra 2 e 17 anni. Il numero di associazioni farmaco–even-to era complessivamente 548640, e perclassi di età: 3274 (£ 27 giorni), 21356(28 giorni–23 mesi), 146094 (2–11 an-ni), 129699 (12–17 anni). È stato possi-bile calcolare la durata della terapia per63311 record (26.8%) e 19.7% dei far-maci segnalati. La durata mediana era10 giorni (range 0–6209). Il giorno del-

l’inizio della terapia e del verificarsi del-l’evento coincidevano nel 28.4% dei re-cord, mentre il tempo al verificarsi del-l’evento era 1–7 giorni nel 19.1%, 8–30giorni nel 14.4%, 31–182 giorni nel17.8% e > 182 giorni (uso a lungo termi-ne) nel 20.2%. La proporzione dei farma-ci usati a lungo termine aumentava conl’età: 7.8% (28 giorni–23 mesi); 22.0%(2–11 anni); e 24.1% (12–17 anni). All’interno dei gruppi di farmaci, le princi-pali differenze tra l’uso a lungo termine ebreve termine riguardavano farmaci ap-partenenti alle “preparazioni ormonali si-stemiche” (10.1% delle reazioni avversedovute a uso a lungo termine vs 2.9% abreve termine; ratio 3.5 [95% IC: 1.8–6.1] e “farmaci del tratto gastrointestina-le” (10.8% vs 5.8%; ratio 3.9 [95% IC:2.1–6.8]). Al contrario, i gruppi farmaco-logici più riportati in seguito a trattamen-to a breve termine che a lungo termineerano: “anti–infettivi” (18.0% breve termi-ne vs 7.1% lungo termine; ratio:2.5[1.6%–3.9%]), “farmaci del sistema mu-scolo–scheletrico” (4.4.% vs 1.6%; 2.8[0.8–6.0]), e “agenti attivi sugli organi disenso” (4.5% vs 2.2%; 2.0 [0.6–4.4]). I farmaci più frequentemente riportati do-po uso a lungo termine erano somatotro-pina (N=955, 7.5%), atomoxetina(N=507, 4.0%), e metilfenidato (N=462,3.6%). In termini di SOC, le differenze ri-levate tra breve e lungo termine non era-no significative. Gli eventi più frequente-mente riportati dopo uso a lungo termi-ne erano vomito (N=415, 1.2%), convul-sioni (N=412, 1.2%), e piressia (N=389,1.2%). Per 47301 record (20.0%) eranoto il tempo dalla cessazione della tera-pia all’occorrenza dell’evento. L’eventoera occorso durante la terapia nel42.1% dei record, il giorno della cessa-zione nel 31.5% e in seguito nel 26.4%.Tra i farmaci in cui la reazione si è verifi-

cata dopo la cessazione, per il 45.2%era avvenuta entro 1–7 giorni, il 27% tra8 e 30 giorni, l’11.3% tra 31 e 90 giorni,il 5.4% tra 91 e 182 giorni, il 5.1% tra183 e 365 giorni e il 6.0% dopo 365giorni. Confrontando le classi di farmacisegnalati > 90 giorni dalla cessazionedella terapia, con quelli segnalati durantel’uso, le differenze più grandi, con pro-porzione maggiore per gli effetti ritarda-ti, sono state osservate per “agenti anti-neoplastici e immunomodulatori” (26.6%vs 9.9%; ratio: 2.7 [95% IC: 1.8–3.9]), e“dermatologici” (10.8% vs 5.1%; 2.1[1.1–3.7]). I farmaci più frequentementesegnalati > 3 mesi dopo la cessazioneerano isotretinoina (N=184, 8.8%), pali-vizumab (N=95, 4.5%), e infliximab(N=75, 3.6%). I SOC più frequentementeriportati a 3 mesi dall’interruzione dellaterapia erano “neoplasie benigne e mali-gne” (2.9% vs 0.6%; ratio: 4.8 [95% IC:1.3–13.6]), “disturbi gastrointestinali”(14.8% vs 9.8%; 1.5 [0.9–2.5]), e “infe-zioni e infestazioni” (7.5% vs 4.6%; 1.6[0.8–3.3]). Gli eventi ritardati più fre-quenti erano “morbo di Crohn” (N=106,1.7%), “malattia infiammatoria intestina-le” (N=98; 1.6%), e “depressione”(N=89, 1.4%).La conoscenza della distribuzione delleclassi di farmaci maggiormente coinvol-te nel determinare eventi avversi riporta-ti nel FAERS è un primo passo importan-te per lo sviluppo di metodologie specifi-che per la farmacovigilanza in età pedia-trica. A causa delle numerose differenzein termini di farmaci ed eventi, nei bam-bini è necessario stratificare per gruppidi età l’analisi dei segnali di farmacovigi-lanza.

*Dipartimento di Scienze del Farmaco,Università di Padova

Riferimento bibliograficoDe Bie S, Ferrajolo C, Straus SMJM, Verhamme KMC, Bonhoeffer J, Wong ICK, et al. (2015) Pediatric Drug Safety Surveillance in FDA–AERS: A Description of Adverse Events from GRiP Project. PLoS ONE 10(6): e0130399. doi:10.1371/journal.pone.0130399.

Note* Il MedDRA è un dizionario di terminologia medica creato per supportare la codificazione di alcuni tipi di informazioni cliniche raccoltedurante lo sviluppo e la commercializzazione dei medicinali. Contiene la terminologia internazionale standard usata per le segnalazionisulla sicurezza dei farmaci. Il “termine preferito” è un unico concetto medico che comprende più termini di basso livello equivalenti e/osinonimi tra loro.

RIF-05e.qxp_2015 30/07/15 13:29 Pagina 25

Page 26: Ddl Concorrenza AULA - RIFday · 2015-09-24 · LUG/AGO 2015 Numero 5 Rassegna informativa dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Roma Poste Italiane spa spedizione in a.p.

Idoneità, la sospensione dell’obbligo si applica anche ai farmacisti soci Con una nota data 26 maggio 2015 in-dirizzata a Federfarma e Fofi in rispo-sta a un analogo quesito avanzato daentrambe le federazioni per chiedereulteriori chiarimenti in ordine alla so-spensione dell’obbligo dell’idoneità pre-vista dall’art. 7, comma 4 quater, dellalegge 11/2015. il ministero della Salu-te ha fornito la sua attesa risposta.Questo, testualmente, il chiarimentofornito dall’Ufficio legislativo del dica-stero: “Ciò che emerge dal dato te-stuale del comma 4–quater dell’art. 7del DL 192/2014 è la sospensionedell’efficacia delle disposizioni in ma-teria di requisiti soggettivi, e non dicondizioni, per il trasferimento dellatitolarità della farmacia e, in particola-re, del requisito dell’idoneità da partedel farmacista che intende acquisirela titolarità della farmacia; titolarità,come noto, riservata a persone fisi-che, a società di persone ed a socie-tà cooperative a responsabilità limita-ta, ai sensi dell’art. 7, comma 1, dellalegge 362/1991, che va letto in stret-ta correlazione con le previsioni detta-te per il trasferimento di titolarità dal-l’art. 12 della legge 475/1968, e suc-cessive modificazioni. Ne consegue, pertanto, che la previ-sta sospensione del requisito sogget-tivo dell’idoneità non può che trovare

applicazione anche ai farmacisti cheintendano esercitare la titolarità dellafarmacia nelle forme societarie; “ciòanche in ragione dello stesso richia-mo al comma 2 del predetto art. 7della legge 362/1991 che, per le pre-dette fattispecie, fa riferimento al pos-sesso, per i soci farmacisti, dell’iscri-zione all’albo e del requisito dell’ido-

Codici e codicilli In collaborazione e per gentile concessione di Studio Associato Bacigalupo–Lucidi e Sediva

neità previsto dall’art. 12 della legge475/1968”.Il Ministero ha inoltre evidenziato che“una diversa interpretazione della nor-ma de qua rischierebbe di pregiudica-re i soggetti che intendano esercitarela titolarità della farmacia nelle formesocietarie, che verrebbero, senza al-cun motivo, discriminati, ai fini dell’ac-quisto della titolarità dell’esercizio del-la farmacia, rispetto ai soggetti cheesercitino la titolarità della farmacia informa individuale”.

Dispensario, spetta ancora alla Regione provvedere a istituirloL’art. 11 D.L. n. 1/2012 ha modifi-cato la normativa per la revisionee/o programmazione delle farma-cie e le competenze dell’iter pro-cedimentale. Per l’istituzione nel territorio pu-gliese di un “dispensario farma-ceutico” ordinario e/o permanen-te ai sensi dell’art. 6 della legge362/1991, come modificata dallalegge 27/2012, è il Comune l’au-torità competente a condurre levalutazioni istruttorie e la succes-siva autorizzazione? Qual è l’at-tuale ruolo della Regione? (letterafirmata)

Nulla è in realtà mutato sul piano dellecompetenze in materia di dispensaridopo l’entrata in vigore del decreto“Cresci Italia, come Sediva ha già avu-to modo di comunicare in precedenza,già nell’ottobre del 2012.Sono dunque ancora le norme regiona-li a regolare sia la tipologia dei presidifarmaceutici secondari istituibili local-mente, sia i criteri che presiedono laloro istituzione e sia il sistema dellecompetenze e naturalmente, in assen-za di disposizioni che deroghino allenorme statali, valgono senz’altro que-ste ultime.Nel caso del lettore, quindi, è ancorala Regione a dover provvedere –ricor-rendone i presupposti di cui all’art. 6della l. 362/91, sul quale però, diver-samente da quel che afferma il letto-re stesso, il decreto Cresci Italia nonè intervenuto minimamente – all’istitu-zione di un dispensario, permanenteo stagionale, anche se verosimilmen-te sarà il Comune che per lo più ten-derà a farne richiesta, attivando cosìil relativo procedimento (che peraltroprescinde da quello di revisione dellapianta organica perché motu propriole Regioni generalmente non provve-dono.

Gustavo Bacigalupo

LUGLIO–AGOSTO 201526 RIF

RIF-05e.qxp_2015 30/07/15 13:29 Pagina 26

Page 27: Ddl Concorrenza AULA - RIFday · 2015-09-24 · LUG/AGO 2015 Numero 5 Rassegna informativa dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Roma Poste Italiane spa spedizione in a.p.

LUGLIO–AGOSTO 2015 27RIF

Continuano a pervenire richieste dichiarimento sulle disposizioni che re-golano l’uso del contante. Vale dunquela pena fare ancora qualche cenno allaquestione, almeno per rispondere aiquesiti più ricorrenti.Il primo viene da un lettore che affer-ma di avere l’abitudine di pagare glistipendi di alcuni dipendenti in contantie chiede se può prelevare dalla bancaimporti superiori a 1.000 euro.La risposta è affermativa, perché nonvi è alcun limite – vale la pena ribadir-lo ulteriormente – al prelevamento incontanti dal conto corrente bancario,dato che l’operazione avviene con l’in-tervento di un intermediario autorizza-to (la banca, per l’appunto). Tuttavia,prelevamenti in denaro di ammontarea frequenza elevata – o, comunque,inusuali rispetto al “profilo” del cor-rentista – potrebbero dare adito aduna segnalazione della banca ai finidell’antiriciclaggio (che è cosa ben di-versa e distinta – lo ripetiamo – dalledisposizioni che regolano l’uso del

contante). Quanto al pagamento deglistipendi, la regola resta quella: sel’importo della singola retribuzioneammonta a 1.000 o più euro, il paga-mento non può essere effettuato incontanti.Un altro lettore chiede se può dare aun dipendente un acconto sullo stipen-dio in contanti sotto i 1.000 euro e poieffettuare il saldo sopra i mille eurocon strumenti tracciabili. Anche il que-sto caso la risposta è sì, perché il tra-sferimento in contanti si mantiene al disotto della soglia consentita.Altro quesito: si può pagare una fattu-ra di 4.500 euro mediante 5 rate men-sili di 900 euro? Qualora ci si sia accordati per il paga-mento rateale e ciò risulti inequivoca-bilmente dalle fatture o da accordiscritti si dovrebbe escludere un frazio-namento artificioso dell’operazione laquale, pertanto, rientrerebbe nei limitidel consentito. Ma non è escluso chein caso di controllo i verificatori la pen-sino diversamente.

8

Pagamenti in contanti, se il limite dei 1000 euro diventa un rompicapo

Una farmacista assunta con con-tratto a tempo determinato conscadenza 30 agosto 2015, se siassenta con certificato di gravi-danza a rischio, cosa succede?Cessa il rapporto con la farmaciae per i mesi successivi? Rimane acarico dell’Inps? (lettera firmata)

Alla scadenza del contratto a termineil rapporto di lavoro cessa e la dipen-dente ha diritto alla “maternità”, che inquesto caso viene naturalmente eroga-ta dall’Inps. Inoltre, secondo l’art. 5, comma 4–quater, e l’art. 4–quinquies, del D.Lgs.

n. 368/2001, se la lavoratrice –con anzianità di lavoro non infe-riore a 6 mesi – chiede di far va-lere il suo diritto di precedenza,la farmacia, ove intenda assumereuna lavoratrice a parità di mansioni,è tenuta ad aderire alla richiesta per isuccessivi 12 mesi dalla cessazionedel rapporto. Sempre limitatamente alle lavoratricimadri, infine, il diritto di precedenzaviene esteso anche alle assunzioni atempo determinato.

Giorgio Bacigalupo

Farmacista in gravidanza, cosa succedese assunta a tempo determinato?

Ancora, c’è chi chiede se, qualora nel-lo stesso giorno vengono effettuati piùacquisti dallo stesso supermercato, sipuò pagare in contanti,anche se l’im-porto complessivo è superiore a1.000 euro. la risposta è che non vi èalcuna preclusione, purché gli importidei singoli pagamenti non siano ugualio superiori a 1.000 euro.Un altro lettore chiede invece se èpossibile incassare in contanti due opiù canoni di locazione singolarmenteinferiori a mille euro ma che cumulati-vamente superano la soglia. In questocaso, se l’importo trasferito in un’unicasoluzione – pur se riferito a più canoniperiodici di locazione ciascuno di im-porto inferiore alla soglia consentita –è superiore a quest’ultima, l’operazio-ne è vietata. Si possono invece incas-sare (o pagare) singoli canoni mensilidi locazione inferiori a mille euro acondizione che tale frequenza di paga-mento – come normalmente avviene –sia prevista dal contratto.Infine, l’ultimo quesito chiede se è pos-sibile pagare in contanti allo sportelloun bollettino postale per un importopari o superiore a 1000 euro. La ri-sposta è certamente sì, dato che in talcaso i pagamenti avvengono per il tra-mite di un intermediario autorizzato(Poste Italiane).

Mauro Giovannini

RIF-05e.qxp_2015 30/07/15 13:29 Pagina 27

Page 28: Ddl Concorrenza AULA - RIFday · 2015-09-24 · LUG/AGO 2015 Numero 5 Rassegna informativa dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Roma Poste Italiane spa spedizione in a.p.

Codici e codicilli

Un mio collega mi ha riferito chesecondo il suo commercialista nonè necessario annotare i corrispet-tivi nell’apposito registro giornoper giorno, essendo possibile ese-guire un’unica annotazione riepilo-gativa per tutti gli incassi di un da-to mese. (lettera firmata)

È vero, ma bisogna essere … cauti, eci spieghiamo meglio. Come sappia-mo, l’art. 24 del D.P.R. 633/72 pre-scrive che l’annotazione delle opera-zioni di vendita e/o di prestazioni diservizi effettuate giorno per giorno dal-la farmacia deve essere eseguita nelregistro dei corrispettivi entro il giornonon festivo successivo. Se il registro dei corrispettivi è tenutoin luogo diverso da quello in cui si svol-ge l’attività di vendita (come normal-mente accade) le annotazioni devonoessere effettuate negli stessi terminianche su un apposito registro di primanota tenuto e conservato in farmacia.Nel corso del tempo, però, questiadempimenti sono stati semplificati nel(lodevole) intento di alleggerire gli one-ri di gestione delle imprese.E infatti, già dall’ormai lontano 1996con l’art. 3 del D.P.R. 9/12/1996 n.695 recante, per l’appunto, il “Regola-mento per la semplificazione dellescritture contabili”, il registro di primanota può essere omesso se per leoperazioni effettuate nel luogo in cui èesercitata l’attività viene rilasciato loscontrino fiscale.Inoltre, più recentemente, il D.P.R.435/2001 (riscrivendo l’art. 6 dellostesso D.P.R. 695/1996) introduceun’ulteriore semplificazione in materiaammettendo la facoltà, per le operazio-ni per le quali è rilasciato lo scontrino fi-scale, di effettuare – e qui veniamo alpunto – una registrazione sia giornalie-ra sia riepilogativa mensile entro il gior-no 15 del mese solare successivo, sen-za più necessità, peraltro, di allegare gliscontrini riepilogativi giornalieri.

Occorre, però, chiarire bene la portatadi queste apparenti “semplificazioni”.La riduzione cioè di adempimenti for-mali a carico delle imprese non deveminimamente pregiudicare l’attività dicontrollo degli agenti del Fisco, chepossono richiedere e ottenere tutte leinformazioni necessarie ai fini della ve-rifica che non risultino immediatamen-te (per effetto della avvenuta semplifi-cazione…) dalle scritture contabili

dell’impresa e quest’ultima deve esse-re in grado di fornirli prontamente, conle conseguenze ben immaginabili in ca-so di rifiuto.Si vede bene, quindi, che, a dispetto diogni semplificazione al riguardo, con-viene approntare man mano tale docu-mentazione seguendo la “vecchia” re-gola dell’annotazione giornaliera deicorrispettivi sul registro di prima notapiuttosto che, in caso di verifica, doverevidentemente ricostruire tutto (e infretta) all’ultimo momento.

Paolo Liguori

Le aziende che trattano e vendonogenerici cedono la fascia A a circail 41% di sconto che viene poi ele-vato in vari modi; ad esempio lafarmacia fa alla ditta una fatturaper “prestazioni di servizi relativiad un certo progetto X”, la ditta atempo debito pagherà alla farma-cia questa fattura. Tutto questo èregolare? (lettera firmata)

Le quote minime della filiera sul prezzoal pubblico dei farmaci, come noto,sono state distribuite tra industria,grossisti e farmacie rispettivamentenelle misure del 58,65%, del 3% e del30,35%.Sui farmaci equivalenti (c.d. generici)una ulteriore quota, pari all’8% delmargine dell’industria, può essere ridi-stribuita tra grossisti e farmacie inbase alla libera con-t ra t taz ionetra gli ope-ratori delsettore.Tal i quotedevono rite-nersi vinco-lanti, fatta ec-cezione, perl’appunto, per

l’8% e tenuto conto che sono previstespecifiche sanzioni per chi trasgredi-sce.Conseguentemente, in caso di acqui-sto di farmaci equivalenti dall’industrialo sconto massimo ottenibile per leg-ge dalla farmacia è pari a (30,35% +3% + 8% =) 41,35%.Tuttavia questo limite viene eluso conuna certa frequenza stipulando con ilfornitore accordi commerciali con iquali il farmacista si impegna a pro-muovere il prodotto attraverso l’espo-sizione “privilegiata” nelle scaffalaturee/o nelle vetrine delle confezioni stes-se e/o di altro materiale pubblicitario oancora pubblicizzando il marchio sulproprio sito web.Venendo finalmente al quesito, ci pare

di dover suggerire allettore che lo avanzadi percorrere – fin-ché possibile – la“via maestra” dellosconto (anchesotto forma disconto merce,magari di pro-dotti della cate-goria parafar-maco) e, solo

qualora le condizio-

LUGLIO–AGOSTO 201528 RIF

Corrispettivi, è meglio annotarli giorno per giorno

Farmaci equivalenti, per lo scontomeglio attenersi alle norme

RIF-05e.qxp_2015 30/07/15 13:29 Pagina 28

Page 29: Ddl Concorrenza AULA - RIFday · 2015-09-24 · LUG/AGO 2015 Numero 5 Rassegna informativa dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Roma Poste Italiane spa spedizione in a.p.

LUGLIO–AGOSTO 2015 29RIF

ni commerciali che siamo riusciti a“strappare” al nostro fornitore superi-no il massimo concedibile (come det-to, il 41,35%), di ricorrere a questeforme di collaborazione.

Roberto Santori

Riviste scientifiche, la spesa è deducibileSono titolare di farmacia e acqui-sto periodicamente riviste scienti-fiche necessarie per la mia profes-sione. La spesa è deducibile dalreddito della farmacia? E con qua-le documentazione? (lettera firmata)

La spesa, riguardando pubblicazioniscientifiche in materia chimico–farma-ceutica, è integralmente deducibile dalreddito della farmacia, essendo perfet-tamente inerente all’attività esercitata. Quanto alla relativa documentazione,trattandosi di operazioni escluse dal-l’Iva nel passaggio rivenditore/acqui-rente finale (ai sensi dell’art. 74 delD.P.R. 633/72), sarà sufficiente una ri-cevuta del pagamento effettuato cheattesti la natura dei beni acquistati, an-che se in pratica i rivenditori del setto-re tendono ormai ad emettere comun-que una fattura, pur naturalmente nonesponendovi l’Iva.

Giorgio Proietti

Pensioni, i terminisi spostano in avanti Prorogati ulteriormente i termini perandare in pensione, sia di vecchiaiache anticipata. Mentre oggi, per acce-

dere alla pensione anticipata (quella dianzianità, per intenderci), sono neces-sari 42 anni e 6 mesi per gli uomini e41 anni e 6 mesi per le donne, a de-correre dal 2016 si allunga di altri 4mesi (per allungarsi ulteriormente do-po il 2018) il requisito “contributivo”,che sale infatti a 42 anni e 10 mesiper gli uomini e a 41 anni e 10 mesiper le donne, a prescindere dall’etàanagrafica.Invece, per quanto riguarda la pensio-ne di vecchiaia, fermi gli ineludibili 20anni di contribuzione, allo stato attualesono necessari 66 anni e 3 mesi dietà per gli uomini e 63 anni e 9 mesiper le donne, mentre sempre dal

2016 serviranno 66 anni e 7 mesi pergli uomini e 65 anni e 7 mesi per ledonne. Nonostante l’avvenuto parziale “ritor-no” alle regole della legge Fornero,continua dunque ad allontanarsi sem-pre più l’età anagrafica necessaria perla maturazione della pensione di vec-chiaia, creando un comprensibile mal-contento tra i lavoratori anziani che siriflette del resto sul mercato occupa-zionale perché nei fatti inibisce e/o ri-duce consistentemente l’accesso anuovi posti di lavoro.

Giorgio Bacigalupo

Le fatture di acquisto dei beni stru-mentali della farmacia sono sog-gette a termini di conservazione di-versi rispetto a quelli prescritti perle altre fatture? Perché in caso dirisposta affermativa dovrei presta-re una certa attenzione a quelloche ritengo meritevole di esserebuttato al macero. (lettera firmata)

Secondo l ’art. 22, comma 3, delD.P.R. 600/73, tutta la documentazio-ne di supporto alle scritture contabili(fatture, note, ricevute, estratti contobancari, ecc.) deve essere conservatafino a quando non siano definiti gli ac-certamenti relativi al periodo d’impostaconsiderato (e questo, beninteso, an-che oltre il termine decennale stabilitodall’art. 2220 del cod. civ). Il principio vale anche per fatture di ac-quisto di cespiti. Bisogna, però, considerare che l’utiliz-zo dei beni appartenenti a questa par-ticolare categoria non si esaurisce na-turalmente nel periodo d’imposta in cuiessi vengono acquistati, ma si estendea tutti gli anni di “vita utile” e anche ol-tre il periodo di ammortamento fiscale,potendo, infatti, restare in uso alla far-macia e generare di conseguenza spe-

se di impiego, manutenzione, ecc. inciascuno degli anni di loro effettivo uti-lizzo pur a processo di ammortamentocompletato. Al fine, quindi, di documentare in occa-sione di eventuali controlli l’inerenza diquelle spese sorge la necessità di con-servare le fatture di acquisto pratica-mente fino a quando non si sia definitol’accertamento relativo all’anno di di-smissione del bene stesso e dunqueanche oltre l’anno in cui si è esaurito ilsuo processo di ammortamento fisca-le, ove, per l’appunto, esso rimanga inuso e perciò, in sostanza, fino a quan-do – ed è questa la conclusione prati-ca che qui ci interessa – non si sia de-finito l’accertamento relativo all’anno incui il bene viene ad ogni effetto estro-messo dall’attività di farmacia. Sarà bene, in definitiva, porre la massi-ma attenzione ogni qualvolta l’impren-ditore intenda disfarsi della documen-tazione contabile di un anno prescritto,e verificare se tra le altre vi siano an-che fatture relative appunto all’acqui-sto di beni strumentali ancora effettiva-mente in uso.

Andrea Piferi

Acquisto di beni strumentali, fino a quando conservare le fatture?

RIF-05e.qxp_2015 30/07/15 13:29 Pagina 29

Page 30: Ddl Concorrenza AULA - RIFday · 2015-09-24 · LUG/AGO 2015 Numero 5 Rassegna informativa dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Roma Poste Italiane spa spedizione in a.p.

Codici e codicilli

farmacia, tenuto conto dell’assenza diprestazioni lavorative (nella sas) daparte della farmacista umbra, al letto-re non resterebbe che cedere una ulte-riore partecipazione alla sas, sempre“simbolica”, a nome e favore di un al-tro farmacista, anch’egli evidentemen-te come Suo fiduciario.Anche quest’ultimo dovrebbe però as-sumere verosimilmente la veste di so-cio accomandante e in tale qualità ri-coprire l’incarico – se del caso in unrapporto di lavoro subordinato con lasas – di direttore responsabile di que-sta seconda farmacia sociale (il recen-te ben noto ddl “Concorrenza”, cheprevede diversamente, è infatti ancoraun… ddl).

Però, se lo scenario finale deve esserequesto, tanto vale che il nostro lettoresi avvalga sin d’ora di un solo fiducia-rio, che naturalmente dovrebbe essereil secondo, dato che la collega amica– intendendo continuare a vivere inUmbria – non potrebbe essere di alcu-na utilità, perché non potrebbe neppu-re sostituire, in caso di impedimento,uno dei due direttori responsabili.Insomma, una sola sas con due farma-cie sociali: l’una diretta personalmentedal nostro lettore, socio accomandata-rio, l’altra dal farmacista fiduciario, so-cio accomandante.

Gustavo Bacigalupo

LUGLIO–AGOSTO 201530 RIF

Vorrei rimborsare i costi chilome-trici sostenuti dal dipendente.Qual è la corretta documentazioneda produrre per evitare contesta-zioni? (lettera firmata)

La Cassazione, abbastanza di recen-te, ha incluso tra gli importi esentidall’imponibile anche i rimborsi chilo-metrici privi di analitica documentazio-ne; sarebbe perciò sufficiente una ren-dicontazione mediante la così dettanota spesa. Dal dispositivo della sentenza emer-ge, dunque, la liceità della rendiconta-zione “per massa” e per percipienteche trova, quale unico vincolo analiti-co, la descrizione del tipo di automez-zo utilizzato. Questa descrizione è necessaria inquanto ogni automezzo produce “costichilometrici” diversi derivanti da varia-bili differenti (costo dell’acquisto delbene, costi accessori – assicurazione,bollo e manutenzione e consumi dicarburanti, olio e altri fluidi) che si mo-dificano per tipologia di auto, modelloe allestimento. La nota spese, utile a provare l’esonerocontributivo delle indennità risulta con-

forme alle esigenze nel caso in cui lastessa documenti i rimborsi chilometri-ci con riferimento: al mese di utilizzo; aichilometri percorsi nel mese; al tipo diautomezzo usato dal dipendente; all’im-porto corrisposto a rimborso del costokm sulla base della tariffa Aci.Sembrerebbe pertanto che non sia piùnecessaria, come invece prevedeval’Inps, l’analitica indicazione dei viaggigiornalmente compiuti, delle località dipartenza e di destinazione, con speci-ficazione dei clienti visitati e riepilogogiornaliero dei km percorsi.Tuttavia, pur in presenza della citatapronuncia della Suprema Corte, può es-sere preferibile, al fine di evitare con-tenziosi, utilizzare la nota spese qualeelemento di rendicontazione, e rispetta-re quindi il principio insito nella circolaren. 188/E/98 secondo cui “ai fini delladocumentazione delle spese (non solodi viaggio), le spese devono risultaresostenute nei luoghi e nel tempo disvolgimento delle trasferte, e purchè lestesse siano attestate dal dipendentemediante nota riepilogativa”.

Giorgio Bacigalupo

Una sas titolaredi due farmacie:si può? E come?Sono titolare di farmacia, in unaprovincia laziale, come ditta indivi-duale che vorrei trasformare in sasper valutare anche l’opportunità diacquisire una seconda farmacia.Una farmacista amica di cui ho pie-na stima e fiducia lavora in Umbriacon la qualifica di collaboratrice inuna farmacia privata e non intendetrasferirsi. Vorrei sapere se può es-sere socia nella sas, come acco-mandataria, con una quota simboli-ca e continuare a mantenere l’at-tuale rapporto di lavoro. In caso af-fermativo, qualora la sas acquisi-sca una seconda farmacia può no-minare direttore un farmacista di-pendente non socio? (lettera firmata)

L’idea prospettata dal lettore, con riguar-do alla farmacia laziale di cui oggi è tito-lare in forma individuale, è pienamenterealizzabile, almeno sulla carta, pur se,contrariamente a quanto affermato nelquesito, la farmacista umbra, che assu-merebbe una partecipazione “simbolica”nella sas e sarebbe comunque, nella so-stanza come anche nella forma, una fi-duciaria di chi ci scrive, dovrebbe inogni caso – per parecchie ragioni – rive-stire il ruolo di socio accomandante. Ilsocio accomandatario, quindi, sarebbe illettore che ci interpella.Non è di per sé di alcun ostacolo, infat-ti, la scelta della fiduciaria di non presta-re attività lavorativa nella sas, né quelladi conservare la residenza in Umbria,ma, attenzione, non potrebbe mantene-re in vita l’attuale rapporto di lavoro(presumibilmente) con una farmacia pri-vata, perché questa è una delle ipotesidi incompatibilità con lo status di sociopreviste nell’art. 8 della l. 362/91.Come vede, dunque, questo può costi-tuire un problema per il progetto che ciprefigura.Quanto all’acquisizione – da parte dellasas così costituita – di una seconda

Costi chilometrici, al dipendente vanno rimborsati così

RIF-05e.qxp_2015 30/07/15 13:29 Pagina 30

Page 31: Ddl Concorrenza AULA - RIFday · 2015-09-24 · LUG/AGO 2015 Numero 5 Rassegna informativa dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Roma Poste Italiane spa spedizione in a.p.

LUGLIO–AGOSTO 2015 31RIF

Un caldo benvenuto a:

I nuovi iscritti:Angelo Greco, Antonella Nargi, Barbara Grasso, Carmen Cocchiola, Emilia Bruschi, Fabio Amici, Federica Avarello, Federica Grandoni,Federica Lippi, Federica Pinci, Germano Corradini, Giulia Spada, Marilina Mastrogiuseppe, Martina Spinosa,Matteo Ceccarelli, Monica Fusano, Paolo Borri, Pierre David Francesco Contratti,Priscilla Settimi, Ridvan Nepravishta, Serena Di Bartolo, Simone Tarantini, Valeria D'angeli

Iscritti per trasferimento:Francesca D'arcangelo Francesco Binetti

tutti iscritti all’Albo del nostro Ordinenel mese di Luglio

La cerimonia dei saluti

L’Ordine dei Farmacisti e la professionetutta porgono l’ultimo saluto a:

Giancarlo Siciliano,laureato presso l’Università degli Studidi Roma il 21 novembre 1960, giàconsigliere dell’Ordine per diversi anni

che ci ha lasciato nel mese di Luglio

Alla famiglia, le condoglianze sentite esincere dell’Ordine e di tutta la professione

L’Ordine per te

Orari di apertura al pubblico

Lunedì 9:00 – 14:30Martedì 9:00 – 14:30Mercoledì 9:00 – 15:30Giovedì 9:00 – 14:30Venerdì 9:00 – 14:30

Dove siamo,come raggiungerci

Via Alessandro Torlonia n.1500161 Romatel. 06.44236734 – 06.44234139 fax 06.44236339www.ordinefarmacistiroma.ite–mail: [email protected]

A chi rivolgersi

DirezioneMargherita Scalese [email protected]

AmministrazioneMassimo Carlo [email protected]

Ufficio stampaGiorgio Flavio [email protected]

Uffici di segreteriae rapporti con gli iscrittiSilvia Benedetti [email protected]

Valentina [email protected]

Valeria [email protected]

Loredana Minuto [email protected]

Consulenti

Consulenza fiscale Francesco d’[email protected]

Consulente del lavoro Fabrizio [email protected]

Consiglio Direttivo PresidenteEmilio Croce

Vice PresidenteGiuseppe Guaglianone

SegretarioNunzio Giuseppe Nicotra

TesoriereMarcello Giuliani

ConsiglieriMaurizio BisozziGaetano De RitisFernanda FerrazinRossella FioravantiLeopoldo Mannucci Giuseppina MarrapodiPietro MottaGelsomina PerriEnnio PonziEmanuela SilviMaria Cristina Vergati

Revisori dei Conti:

EffettiviArturo Cavaliere (pres.)Valeria AnnecchiaricoSandro Giuliani

SupplenteAntonella Soave

RIF-05e.qxp_2015 30/07/15 13:29 Pagina 31

Page 32: Ddl Concorrenza AULA - RIFday · 2015-09-24 · LUG/AGO 2015 Numero 5 Rassegna informativa dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Roma Poste Italiane spa spedizione in a.p.

RIF-05e.qxp_2015 30/07/15 13:29 Pagina 32