Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web...

144
Davide Cervellin. QUANDO UN CIECO VEDE OLTRE. Come i diversi possono essere utili. Traduzioni telematiche per i non vedenti a cura di Rosaria Biondi, Giulio Cacciotti, Vincenzo Guagliardo, Nadia Ponti (casa di reclusione - Opera). Copyright 2001 by Marsilio Editori s.p.a. in Venezia. Prima edizione: ottobre 2001. Su concessione Marsilio Editori. INDICE. L'ESPERIENZA DEL MONDO TRA RAGIONE ED EMOZIONI. La bicicletta. Ma i disabili non hanno sesso. Percepire la realt…. Due ciechi sulla cresta. La barca: dal sogno alla libert…. Disorientamento. A volte non resta che sognare. ATTRAVERSO LE ISTITUZIONI: BUROCRAZIA E (DIS)SERVIZI PUBBLICI. Il paradosso del consenso. Com'Š difficile. I servizi pubblici per i disabili: un opera di Samuel Beckett. Perch‚ l'Italia deve avere Berlino come capitale. Suggerimenti per un governo migliore. Parlamento: quando non si ricorda la Costituzione. Il ciclo dell'acqua. Semplifichiamo le leggi che strangolano il cittadino. Bruxelles, che delusione! Quando la dignit… diventa un'opinione. Disabili: un altro intricato provvedimento. Assumere Nicoletta? Meglio i pavimenti sporchi. Noi disabili discriminati dall'ipocrisia. Noi ci ostiniamo a sperare che cambi.

Transcript of Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web...

Page 1: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

Davide Cervellin.QUANDO UN CIECO VEDE OLTRE.Come i diversi possono essere utili.

Traduzioni telematiche per i non vedenti a cura di Rosaria Biondi, Giulio Cacciotti, Vincenzo Guagliardo, Nadia Ponti (casa di reclusione - Opera).

Copyright 2001 by Marsilio Editori s.p.a. in Venezia.Prima edizione: ottobre 2001.Su concessione Marsilio Editori.

INDICE.

L'ESPERIENZA DEL MONDO TRA RAGIONE ED EMOZIONI.La bicicletta.Ma i disabili non hanno sesso.Percepire la realt….Due ciechi sulla cresta.La barca: dal sogno alla libert….Disorientamento.A volte non resta che sognare.

ATTRAVERSO LE ISTITUZIONI: BUROCRAZIA E (DIS)SERVIZI PUBBLICI.Il paradosso del consenso.Com'Š difficile.I servizi pubblici per i disabili: un opera di Samuel Beckett.Perch‚ l'Italia deve avere Berlino come capitale.Suggerimenti per un governo migliore.Parlamento: quando non si ricorda la Costituzione.Il ciclo dell'acqua.Semplifichiamo le leggi che strangolano il cittadino.Bruxelles, che delusione!Quando la dignit… diventa un'opinione.Disabili: un altro intricato provvedimento.Assumere Nicoletta? Meglio i pavimenti sporchi.Noi disabili discriminati dall'ipocrisia.Noi ci ostiniamo a sperare che cambi.Lettera al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.

SULLA SCUOLA E SUL LAVORO.Per formare Š necessario cambiare.C'Š bisogno di nuove leggi?Una proposta per la formazione professionale.Il significato del lavoro.Le attivit… di telelavoro per il vivere degli anziani.Pluriminorati: in quale direzione andare.

Page 2: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

Milano: un istituto dei ciechi che cerca una nuova identit….Cambia il mercato.Per il lavoro ai ciechi necessitano nuove idee e altri approcci operativi.Il telelavoro, opportunit… e investimento per le aziende.Quanta strada ancora da fare!Formazione professionale integrata per i disabili.

INDIPENDENZA: SI' GRAZIE! TECNOLOGIE E PROGETTI.Internet: che mondo!Dublino: Isaac conference e P.r.c. meeting.Consorzio Daisy: i ciechi ascoltano i libri in qualit….Un altro passo verso la comunicazione universale.Non parole ma fatti.Computer e inglese per l'integrazione.Le nuove frontiere per l'orientamento dei ciechi.Il viaggio di Lucy. Un sasso nello stagno dell'ignoranza del perbenismo, del pressappochismo.Nell'era della ®mente d'opera¯ quali opportunit… lavorative per i disabili?Disabili, carta tecnologia per la chiusura dei ghetti.

VITA DA CIECHI.Quale assegno per l'autonomia e la vita indipendente.Fate la carit….Normalit… sulla neve per la formazione.Ciechi: diffidenza e invidia.Giovanni, il rivoluzionario della partecipazione.Per non sapere n‚ leggere n‚ scrivere.La cappella Sistina: comunicare l'arte ai non vedenti.Ma l'autonomia non interessa.Ma che grande regalo!I cervi senza corna: quanta passione per i centri!La difficile normalit….Sesso cieco.

NOTE DI VIAGGIO.L'adozione di bambini colombiani. Una scoperta di umanit… e modernit….L'integrazione dei ciechi in Colombia. Impressioni di viaggio.La tecnologia per l'autonomia: ®Le bugie hanno le gambe corte¯.I viaggi della memoria: al Grand Canyon.I ciechi in Spagna: che mondo distante!Che rabbia!C.b.c.: centro bibliografico e culturale.Fondazione Once del cane guida.Luna bassa sulla Salaria.Stati Uniti: Closing the Gap.Un pranzo al Raddison South Hotel.Zagorsky, un ricordo utile per il presente.In Grecia un po' meno cieco.Tecnologia per la qualit… della vita dei disabili.Nei servizi ai disabili il Canada d… lezioni.Che mondo!Un weekend in Scandinavia.

Page 3: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

Disabili: le sequoie d'America e i salici piangenti d'Italia

INTERVISTA.

Intervista al Cardinale Ersilio Tonini.

L'ESPERIENZA DEL MONDO TRA RAGIONE ED EMOZIONE.

La bicicletta.

E' stato tra quelle colline che s'ammantano di verdi prati e ciliegi fioriti a primavera, s'imbiondiscono di messi in estate, maturano nei tenui colori giallo ocra dell'autunno e si velano di leggera nebbia d'inverno lasciando trasparire, di quando in quando, un bianco paesaggio ricoperto di galaverna.E' stato tra quei paesini di evidente radice contadina, dove era possibile leggere le storie delle stagioni fiutando l'odore dell'erba fresca appena tagliata o del frumento ®battuto¯ nei cortili, o quello del fieno secco rivoltato al mattino dopo la rugiada.E' stata la fragranza dei mosti, proveniente dalle cantine allegre, o dei funghi, quei bei funghi chiodini dall'odore forte, sorti dove c'era un albero o sulle radici di qualche arbusto, dei fumi di buona legna che, uscendo da austeri camini, inondavano l'aria di un piacere intenso, quasi simile a quello procurato durante le funzioni religiose, in quelle chiese sempre piene di una quasi inconsapevole partecipazione di tutti, dall'incenso cosparso, forse anche per celare quella forte presenza di odore umano.E' stato tra quelle voci di fatica o di gioia, nei campi o nelle botteghe, di gente serena, tra i versi di animali presenti in una natura pulsante, tra lo scrosciare fragoroso dell'acqua degli acquazzoni gi— dai tetti senza grondaie tra il ritmico scorrere delle acque nei rii, nelle rogge, gi— verso il fiume Muson.Tra questi colori, odori, suoni, l, tra le dolcissime colline asolane, ho vissuto la mia infanzia, la mia prima giovinezza, ancora capace di cogliere, con tutti i sensi, la complessit… dell'apparire, e da queste colline, dolci nei tratti ma dure nella crudezza dei bisogni, nella definizione dei ruoli sociali, ho incominciato a crescere nella determinazione di essere uomo anche quando i colori diventavano sempre pi— velati, i paesaggi meno definiti anche quando, dopo un temporale, l, oltre l'antica casa paterna, non riuscivo pi— a vedere l'arcobaleno stagliarsi maestoso sopra la rocca e il verde scuro dei colli.Credo di non avere rimpianti per quei paesaggi, quelle figure, quella plastica natura perch‚ li ho vissuti con intensit…, immergendomi ogni volta nelle diverse situazioni, esplorando i diversi ®cantoni¯ di quella contrada o di quell'altro paese, di quella valletta o di quel bosco. Cosicch‚ ancor oggi, dopo pi— di vent'anni, ho ancora impressi nella mente i luoghi e le forme cos come li ho visti, cos come li ho vissuti e fu strumento fondamentale, per me bimbo smanioso di conoscere, la bicicletta prima quella azzurra con le finiture e il manubrio metallizzati e luccicanti e poi quella rossa, gi… bicicletta quasi da grande, con la quale, solitario, raggiungevo i boschi di Monfumo e di Castelcucco per andare a castagne e sulla quale, declinando gi… la possibilit… di vedere, con amici ciechi, nei brevi week-end trascorsi a casa dopo l'istituto, si continuava a ricercare esperienze. Incominciavo a sentire stringersi la briglia, la catena che non mi consentiva pi— un libero movimento fino a quando quei giri, quelle esplorazioni, una volta lontani e incoscienti si sono ridotti alla contrada, al cortile, fino a cessare.Ma la bicicletta come autonomia, la bicicletta come mezzo di conoscenza, la bicicletta come gioia di vivere come sfida, quando comunque si doveva arrivare in cima, su, su, per qualche strada erta,

Page 4: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

fin sulla sommit… del colle; la bicicletta mi Š rimasta dentro perch‚ mi ha aiutato a trovare, anche dopo, la forza, la determinazione, la capacit… di essere. Cos, con risparmi, la bicicletta Š stata ancora il mio primo mezzo di libert…: quel tandem comprato in un freddo pomeriggio di febbraio a Padova, dove, allora studente, liceale vivevo altre esperienze e coglievo in altri modi paesaggi pi— freddi e umanit… pi— distaccate Con quel tandem, ho raggiunto, in una fresca mattinata di primavera, partendo da Padova, il distretto militare di Treviso per sottopormi alla visita militare, cittadino come gli altri; con quel tandem in quegli anni dove era difficile anche avere i soldi per il biglietto della corriera, raggiungevo per il fine settimana la casa di Asolo giacch‚ preferivo, quei soldi del biglietto della corriera, impegnarli per pagare una rata della "Storia del pensiero filosofico e scientifico" di Ludovico Geymonat o della "Storia Universale" della Cambridge.

da ®Punto di Vista¯ 1994.

Ma i disabili non hanno sesso.

Quanta ipocrisia!Quanta ipocrisia nei benpensanti, negli operatori dal camice bianco, nei genitori col viso tirato e le lacrime agli occhi, nei religiosi avviluppati nelle tonache di penitenza; quanto perbenismo in tanta gente nei salotti, dai palchi dei convegni, fin sotto le lenzuola nuziali.Giovanni, nella sua carrozzina con il passamano lucidato dalla spinta nervosa delle sue mani, respira la primavera sotto l'albero fiorito che inonda l'aria di profumo.Che profumo!Quei fiori bianchi inebriano, ma Giovanni vorrebbe essere inebriato d'altro.L…, al Centro spastici, pi— volte il suo cuore aveva battuto per emozioni forti, pi— volte aveva provato desideri diversi dal solo parlare, correre, scrivere, far tutto ci• che gli operatori gli proponevano.Ma nessuno di loro, come ciechi e sordi, lo aveva colto, nessuno aveva dato a Giovanni la possibilit… di esprimere tutta la sua interezza.I disabili non hanno sesso!I disabili sono poverini, bravissimi, buoni, disgraziati, da compatire, da elogiare, da pietire, da amare come fratelli o come colpa da espiare.Nel loro corpo mutilato, contorto, limitato e privato, la nostra societ… aggiunge sempre la mancanza di qualunque desiderio o pulsione sessuale.In questa epoca che sfiora l'imbarbarimento, in cui Š consentito a uomini in doppio petto di fare i caroselli in attesa di accogliere nella propria auto la nigeriana, l'albanese o qualsiasi altra prostituta, per sfogare tra le cosce estranee di donna straniera la propria repressione, il proprio desiderio di onnipotenza o magari, al contrario, di annichilimento; in questa epoca, dove altri cercano nel confuso scambio di ruoli sotto le apparenze femminili, un sesso maschile, quasi a rievocare una latente componente di omosessualit… mai confessata neanche a se stessi davanti allo specchio nel proprio bagno marmoreo di borghesi; in quest'epoca, dove donne importanti, dall'alto di una cattedra, da dietro una scrivania o alla guida di una fuoriserie nera o rossa fiammante, cercano quando si fa buio in una periferia anonima qualcuno che le sbatta, che faccia viver loro sensazioni bestiali per alcuni istanti, un po' di fretta, senza che tuttavia l'indomani la loro apparenza possa minimamente cambiare; in quest'epoca, dove tante altre donne anonime di questo nostro paese bigotto che, frustrate nei desideri, cercano in un amante la loro sete di dominio, di potenza, di vita; in questo mondo dove tutti vivono il sesso tra le pareti domestiche, sul letto nuziale o altrove per il gusto di trasgredire, o magari in solitudine guardando un film che materializzi i propri sogni e desideri; proprio in questo mondo Giovanni resta a respirare il profumo della primavera.

Page 5: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

E si contorce Giovanni, lui l solo, sotto un cielo azzurro, vicino a quell'albero che spande la fragranza dei suoi fiori nell'aria che si fa fresca per il sopraggiungere della sera.Freme e spasima per non aver trovato la possibilit… poco prima, quando nel pulmino tornava a casa dal centro, di scendere e chiedere alla giovane albanese che batteva vicino al cavalcavia di dargli un momento di estasi, per non aver potuto ottenere dalle sue piccole mani qualcosa di diverso dalla consueta carezza compassionevole che riceve ogni giorno.Chiss… quant'acqua dovr… scorrere sotto i ponti, quante prediche dai pulpiti dovremo ascoltare, quanti fiumi di inchiostro di esperti dovremo ancora leggere prima che anche per noi disabili sia possibile rivendicare a voce alta il diritto di vivere con interezza la nostra vita, prima che, anche quelli di noi che lo vogliono fare, possano vivere un momento da porci per ricordarsi di essere uomini.

da ®Il Gazzettino¯, 3 settembre 2000.

Percepire la realt….

Non so quanti di voi abbiano perduto la vista da giovani o da adulti e quindi conservino un ricordo visivo della realt… nella quale sono vissuti. C'Š un interessante dibattito sui modi diversi di percepire l'ambiente circostante da parte di chi Š cieco dalla nascita o di chi Š cieco insorto. Pare che i secondi continuino a dare una lettura delle cose, degli ambienti, dei paesaggi, delle persone, recuperando dalla memoria immagini e visioni passate. Invece, sembra che i primi si costruiscano un'immagine mentale basata su elementi fatti di suoni, di forme toccate, insomma, gli uni e gli altri potrebbero crearsi delle immagini non conformi alla realt…. E coloro che vedono percepiscono appieno la realt… circostante? Di primo acchito verrebbe da rispondere s, ma a riflettere bene e soprattutto interrogando da ciechi i vedenti, ci si accorge che anche costoro hanno una percezione parziale delle cose.La vista Š un senso soverchiante, preponderante che molto spesso non fa cogliere ci• che la realt… esprime come suoni, odori, sensazioni tattili. La realt… insomma Š una cosa molto complessa che andrebbe percepita utilizzando al meglio tutti i sensi che abbiamo a nostra disposizione. Ci verrebbe quindi da affermare che anche chi manca di un senso pu• avere una percezione sufficientemente attendibile della realt…, purch‚ sappia utilizzare al meglio i sensi a sua disposizione. E' interessante, a riprova di quanto asserito, un giochino che Š possibile fare con i vedenti che vi stanno attorno. Provate ad esempio a descrivere un ambiente che vi Š familiare, che avete esplorato con il tatto, di cui conoscete gli odori e i cui suoni vi siano ben noti, e fate fare la stessa descrizione a un vedente. Noi abbiamo provato questo gioco una decina di volte almeno, con coppie diverse di ciechi e vedenti; in tutti i casi abbiamo riscontrato che il vedente non considerava dei particolari che dal cieco invece venivano descritti. Ora, sin dall'insorgere della cecit… o dai primi anni di vita, bisogna insegnare ai ciechi a toccare, ad ascoltare, a esplorare tutto ci• che sta attorno, nella maniera pi— completa possibile in relazione ai sensi a disposizione. Se riusciremo a realizzare tutto questo, la cecit… assumer… meno i connotati del buio, intendendo per buio la non-conoscenza. Le forme, i suoni, gli odori, i gusti saranno come i colori di un mondo comunque complesso e completo in cui vale la pena di vivere perch‚ pu• essere esplorato, conosciuto, apprezzato.

da ®La Settimana in Braille¯, 22 giugno 1998.

Due ciechi sulla cresta.

Page 6: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

Li avete mai visti salire, gli ®aficionados¯ della montagna, per gli irti sentieri tra le rocce? Hanno il viso raggiante per la gioia e non hanno bisogno di nascondere smorfie per il dolore della fatica perch‚ la montagna per loro Š esaltazione, potenza, vita. Noi invece salivamo ansimando, affaticati pi— che dall'erto sentiero, dalla ricerca di posare correttamente il piede laddove potesse trovare sostegno sicuro. Ed Š stato impari, cos, quel tragitto da Passo Brocon alla Vetta del Coppolo, dalle praterie affollate di vacche al pascolo, alle rocce dai colori cangianti all'esplodere del giorno.Un continuo confrontarsi con il proprio handicap, con i limiti della cecit…, senza per questo rinunciare a ®fare¯ e a ®essere¯; camminare cercando il meno possibile il contatto con la guida: ed ecco... splash!, lo scarpone centrare una ®boassa¯ e poi un'altra e un'altra ancora quasi fossero state le buche di un campo da golf. Ma poi lentamente lasciamo alle spalle sotto di noi lo scampanellare delle bestie, l'odore acre degli escrementi, le macchie di verde pi— intenso degli abeti sui pendii erbosi, spruzzati di pagliuzze dorate per il riflettersi del sole sulle gocce di rugiada, e sentiamo la brezza fresca darci vigore per affrontare la salita e la fatica aumentare a mano a mano che il sentiero si fa meno delineato, a mano a mano che il contatto con la guida diventa pi— essenziale, quando i piedi, anzich‚ posarsi sul piano, colpiscono le punte dei sassi. Ed ecco cos il piegarsi ripetuto delle ginocchia, l'annaspare in cerca di un sostegno, lo scoprire la grande differenza dagli altri del gruppo.Le ultime centinaia di metri della salita sono un sofferto e scomposto balletto tra le rocce, chiss… se un camoscio cieco pu• sopravvivere lambito nei fianchi dal vento che soffia dai precipizi e magari senza la nostra voglia di raggiungere la meta. Eccoci infine sulla cresta. Il Coppolo Š anche nostro, possiamo toccare la croce, possiamo lasciarci andare su un masso col cuore che batte per lo sforzo, ma con la gioia incontenibile per essere arrivati alla meta. Siamo su una cresta che si allunga frastagliata e sinuosa per centinaia e centinaia di metri, aguzza e cos sottile da lasciare per lunghi tratti lo spazio di un piede appena, e oltre, dove siamo noi, scoscesa e verticale fino quasi a toccare il greto del torrente Senaiga e i boschi di faggio, posarsi vicino alle case di San Donato, riparare dai venti e dal sole del mattino Canal San Bovo.Lass— sulla cresta, sotto un cielo terso, immersi in un'aria trasparente che apre alla vista cose e paesaggi lontani - le maestose cime delle Pale di San Martino a nord, la piramide del Pavione a est, il panettone roccioso del Grappa a sud e il picco di Cima d'Asta a ovest e, nei varchi tra essi e i paesi, la pianura Padana che dilaga sino a scorgere nitidamente la laguna di Venezia -, ecco nella solennit… del silenzio, lass—, l'oscurit… del nostro sguardo riempirsi di immagini, di ricordi, di nuove consapevolezze. Quando i nostri amici sono lontani e svaniscono le loro voci di stambecchi, felici di dominare dall'alto il mondo, noi due, soli, possiamo confrontarci con le nostre sensazioni, possiamo, stringendoci le mani, avvertire un brivido per l'abisso sotto di noi del quale ci Š ignota la profondit….Si prova angoscia ad essere lass— in bilico sulla vita, senza nessuna guida, senza alcuna certezza, senza alcun appiglio alla consuetudine. Qui la cecit… domina, sovrasta, diventando davvero handicap, qui lui e io ®ciechi d'assalto¯, protagonisti della nostra esistenza, ci scopriamo vulnerabili, fortemente dipendenti dagli altri, da quegli altri di cui noi vorremmo tanto fare a meno. E' con il roco verso di un corvo che volteggia e poi picchia in basso gi— gi— lontano che comprendiamo il valore e la necessit… del gruppo, del vivere sociale; ci Š chiaro, dandoci una pacchetta di incoraggiamento sulla spalla, che il gruppo di cui abbiamo bisogno Š quello dove utilitaristicamente ciascuno pu• dare e ricevere qualcosa. Riavvertiamo il cupo verso del corvo che ritorna, eccolo, forse immobile sul braccio della croce sopra di noi, ecco infine la certezza che noi ciechi abbiamo bisogno di stare con gli altri, con chi pu• spingere lo sguardo fino alla linea dell'orizzonte, abbiamo bisogno di stare tra gente che ci aiuti a far uscire il nostro passo dall'incertezza, che ci strappi dall'animo l'angoscia del buio, delle ombre, avvertiamo il bisogno della luce degli altri come nostra libert….Io e Dario ci stringiamo nuovamente le mani, abbiamo trovato un'intesa nella nostra comunanza di ciechi, quella di urlare a squarciagola il nome della nostra guida perch‚ ritorni, perch‚ ci riporti gi—, e l'urlo riecheggia tra le creste rocciose, si insacca negli anfratti, si attutisce, assorbito dai

Page 7: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

boschi. E gridiamo pi— forte la nostra disperazione per essere - lass— - soprattutto solo ciechi, e quando un'altra voce riecheggia Š come vedessimo l'azzurro del cielo segnato soltanto da un aereo che in quel momento fa rotta verso nord. L'angoscia si stempera nella gioia. Che felicit…, seguire con l'udito il rotolare di un sasso, annusare l'aria profumata solo di muschio, sentire sulla pelle il calore del sole, ritrovarsi dentro tanta voglia di fare. Ecco la guida e siamo ormai gi—, per l'erto sentiero, camosci ciechi che hanno radicata, come i licheni ai sassi, la gioia di vivere.Quando risuonano una volta ancora gli scampanii delle vacche, ansiosi di correre dalle nostre donne, di stare al pi— presto tutti intorno alla grande tavola con i bimbi vocianti e la fragranza del pane fresco e il salame casereccio, siamo felici di essere due amici ciechi che ogni tanto si trovano, si confrontano, ma soprattutto vivono entrambi lontani dal mondo dei ciechi, stanno tra la gente che li fa sentire forti, attivi, partecipi fra tutti nel gioco della vita.

da ®La Settimana in Braille¯, 24 agosto 1998.

La barca: dal sogno alla libert….

Quanti di noi ciechi sognano spesso di poter guidare! Eh gi…, perch‚ l'automobile Š sinonimo di libert…, di conquista degli spazi, e anche noi desideriamo quello che apprezzano tutti gli altri, anche se questo sogno rimane frustrato, disatteso, impedito per la sostanziale incompatibilit… con il nostro handicap.Qualcuno di noi pi— fortunato, ogni tanto, si pu• sfogare guidando in un deserto o pi— semplicemente sul prato di casa.Siamo stati tra questi pochi fortunati: e che gioia abbiamo provato nel cambiare le marce, sentire la macchina sempre pi— veloce governata interamente da noi. Una gran gioia, una sfida ai limiti imposti dalla cecit…. E pensare che qualcuno ha avuto la dabbenaggine di arrabbiarsi, un giorno, contro quella pubblicit… della Peugeot, dove Ray Charles materializzava questo nostro sogno! Probabilmente perch‚, nonostante tutto, questo ®qualcuno¯ i ciechi non li conosce poi cos bene!Ebbene, allo stato attuale dello sviluppo tecnologico e della scienza - tranne poche situazioni sperimentali negli Stati Uniti, di controllo satellitare delle automobili - noi ciechi non abbiamo la possibilit… di veder realizzato il nostro desiderio; per• l'automobile non Š l'unico mezzo che pu• dare quella sensazione di libert…, di padronanza del mezzo, di sfida ai limiti imposti dal nostro deficit.C'Š ad esempio il volo, che lascia ampi spazi alla navigazione strumentale, e poi, che dire della barca? Eh gi… la barca ci permette di provare la sensazione forte di essere come gli altri. Lasciata l'automobile nel parcheggio vicino al pontile e saliti sulla barca, gli altri, i vedenti, diventano semplici passeggeri, non pi— indispensabili. Ora possono dedicarsi a prendere il sole, a farsi accarezzare dalla brezza, ad assaporare l'odore, il sapore del mare perch‚ Š il cieco a porsi al timone.E la barca abbandona la riva, si dirige veloce verso la linea dell'orizzonte, in un mare tiepido, cristallino, dai mille riflessi dorati; e la notte non fa paura, quando il mare diventa scuro non c'Š bisogno delle stelle perch‚ con la tecnologia il cieco ha il pieno dominio dello spazio, pu• governare la barca sulle onde, vive la sicurezza di andare dove si prefigge di andare, di ritornare quando vuole tornare. Cullati dalle onde, sospinti dalla brezza facciamo ritorno al porto, felici di aver conquistato un altro spazio di autonomia, un'altra occasione di libert….Torniamo con una consapevolezza in pi—, quella che nel mare possiamo farcela da soli. E ora, come tutti i grandi sognatori, ci affascina un'idea: un cieco ha compiuto in solitario la traversata dell'Atlantico, dalla costa statunitense a quella inglese. Chiss… se un giorno, uno skipper cieco condurr… una barca nei mari intorno al mondo.

Page 8: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

da ®La Settimana in Braille¯, 28 settembre 1998.

Disorientamento.

Le sue mani si muovevano sicure intorno a quel blocco di legno. Scolpivano, modellavano una forma mentre il sole illuminava quel suo viso sorridente dagli occhi di cieco.Sael vive in un piccolo villaggio ai margini del deserto dove essere cieco non pesa perch‚ le sue abilit… di artigiano-scultore lo hanno perfettamente integrato con gli altri membri della comunit…. C'Š un po' di refrigerio sotto le palme dell'oasi prima fitte e poi pi— rade con quei larghi spazi di giallo-verde della vegetazione che faticosamente ha strappato un po' di linfa vitale al terreno, e poi il biancore accecante della sabbia sferzata da un sole quasi a picco nell'aria immobile. E' quasi impossibile camminarci, bisogna aspettare le prime ore dell'aurora o quando il sole ha gi… compiuto il suo arco ed Š tramontato a occidente. Nella sabbia ben presto sparisce ogni riferimento. E come essere in alto mare o tra la neve e allora diventa veramente difficile trovare riferimenti per orientarsi. Una sensazione mista a inquietudine e fascino ti prende quando cammini, sprofondando su quel suolo a noi inusuale, e il silenzio avviluppa, sovrasta, genera inquietudine. E' veramente una sensazione forte star l senza avere la possibilit… di vedere, nella trasparenza del cielo, il chiarore delle stelle, o al mattino i primi bagliori del sole alla linea dell'orizzonte dove la sabbia lievemente ondulata Š ancora bianca. Ma c'Š un altro deserto quello delle giornate di vento. Un deserto cangiante, mutevole, irrequieto e nervoso. E' un deserto fatto di linee di sabbia che si spostano, di dune che serpeggiano nel variare delle altezze e delle forme ora pi— ripide ora pi— dolci e lievi, e la sabbia colpisce violenta le lamiere e i vetri del fuoristrada dipingendo con quei sibili, struscii, colpi secchi, un mondo uditivo generalmente ignorato da chi vede, perch‚ prevaricato dall'illusione ottica delle colonne di sabbia verso il cielo e del luccichio dei quarzi. E su quelle dune, sorte quasi all'improvviso, si pu• salire per poi lasciarsi andare gi— gi— fanciullescamente in un giocoso scivolare, trascinandosi i milioni di granelli di sabbia in uno scintillante e fragoroso movimento di quell'elemento mutevole che poi torna a essere quieto lasciando ancora spazio al silenzio. Il deserto pu• essere anche altro quando, un po' traballante, il piccolo aereo si stacca dalla pista dell'oasi e sorvolando centinaia e centinaia di chilometri di quegli spazi lunari, eccolo atterrare laddove sono pietre, fenditure frastagliate e dure spigolosit… dai vari colori per la diversa composizione metallica delle rocce. E' indubbiamente un altro mondo questo del deserto africano, dove l'uomo percepisce la sua piccolezza, dove il cieco prova un affascinante smarrimento che pochi giorni fa ho riprovato in un luogo a me familiare mutato d'improvviso per un'inaspettata e abbondante nevicata.A Baa, sperduta localit… dal nome esotico del comune di Lamon, distesa sulle propaggini sud-orientali della catena del Lagorai, ho ritrovato circa dieci anni fa i luoghi i profumi, i sapori, la gente con la parlata della mia infanzia, quando ancora vedente, apprezzavo i paesaggi da cartolina dei miei luoghi natii. E qui a Baa, per ritrovare le mie radici e soprattutto per il gusto di sentirmi libero e autonomo nel camminare da solo per le sue stradine sterrate e sconnesse, tra uno slargo di pascolo e un bosco fitto di larici e abeti, qui vengo di tanto in tanto per ritrovare me stesso. Ma questa volta eccomi in un paesaggio diverso, eccomi d'improvviso incapace di ritrovarmi per tornare a casa o per proseguire il cammino verso il bar ®da Gabry¯, meta della mia escursione. La neve aveva cancellato le tracce, percepibili con le scarpe della strada, aveva ovattato la presenza degli alberi, dei fienili della ®casera¯ di Vittorio e il mio bastone risultava perfettamente superfluo per l'autonomia nel cammino. Che senso di solitudine, che profonda, disperata, frustrante sensazione di impotenza, di handicap. Che paradosso! La neve mi avvolgeva del significato pi— negativo e limitante della cecit…. Questo accade prevalentemente perch‚ viene meno in noi ciechi la capacit… di percepire le presenze, potremmo dire in senso lato, i paesaggi con l'udito. La neve modifica radicalmente le prospettive uditive, ovattando, annullando, zittendo. Gi…, forse per alcuni potrebbe sembrare banale ma nel deserto e lass— a Baa ho capito ancor pi— l'importanza di

Page 9: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

valorizzare l'udito e i modi per utilizzarlo, per dare massima capacit… di orientamento e autonomia ai ciechi.

da ®La Settimana in Braille¯, 11 gennaio 1999.

A volte non resta che sognare.

Camminando rilassato in quel viale percepivo i grossi tronchi dei tigli che procedendo mi lasciavo dietro, fermi, immobili nella loro maestosa e fiera imponenza, avvolti in quell'intenso, penetrante profumo dei loro fiori. Li percepivo, quasi li vedevo, nel diverso echeggiare dei miei passi, nel diverso sentire il lontano abbaiare di un cane, nel rumore, qual Š, interrotto dal veloce passare di una motoretta. In quel camminare spedito, dimenticavo quasi del tutto la mia cecit…, il cane al mio fianco era pi— un amico, un fedele e gratificante compagno di momenti belli e di libert…... piuttosto che uno strumento un surrogato della vista mancante. Eccomi in fondo ai viale, il grande cancello in ferro battuto, i gesti sicuri, veloci e precisi per infilare la chiave e aprirlo; e poi, in quel grande giardino avvolto nei profumi delle rose, nello splendore degli sgargianti colori delle dalie, dei tulipani, dei gerani, nel luccichio dorato del piumaggio dei germani delle oche e dei cigni appena riemersi dall'acqua. L…, vicino alla pianta del glicine, nel silenzio interrotto dal rintuzzare del becco di un picchio sul tronco di una quercia e dal gorgoglio dell'acqua in una fontana, l…, distante dalle frenesie e dalle nevrosi di una societ… in tumultuosa corsa, non so pi— perch‚ qualcuno mi considera diverso. Vorrei, oh come vorrei, che altri vedessero ci• che vedo io, che altri capissero quanto Š possibile fare, quanto Š possibile godere in questa nostra esistenza troppo erroneamente considerata non uguale. Tre forti abbai del mio cane mi avvertono che qualcuno si avvicina, tralascio come d'incanto i liberi pensieri per rispondere al saluto affettuoso della mia compagna. Eccoci a vivere insieme i tanti progetti di una vita, a fare le cose consuete di una giornata di maggio, nell'assoluta naturalezza di ci• che pu• fare una tra le tante coppie di questo nostro umano universo. Quando Š sera e la prima rugiada caduta sulle foglie, sull'erba, sui fiori, sulle pietre, sul legno dello steccato, colora l'aria di un profumo diverso non so cosa sia meglio, se stare nel chiuso di una stanza fumosa a discutere di ciechi o qui con gli amici che arrivano per la cena, ignaro di essere diverso.

da ®La Settimana in Braille¯, 21 febbraio 2000.

ATTRAVERSO LE ISTITUZIONI: BUROCRAZIA E (DIS)SERVIZI PUBBLICI.

Il paradosso del consenso.

La frequentazione di uomini politici e dei palazzi romani del potere mi ha fatto conoscere un paradosso: l'attenzione politica Š rivolta sempre a chi fa la voce pi— grossa; chi fa la voce pi— grossa Š perch‚ riceve la forza economica dai politici.Strana situazione, altro che Stato dei cittadini, meglio sarebbe dire Stato delle lobby. Il cittadino, di per s‚ debole e indifeso, diventa ®nullit…, inesistenza¯ quando Š anche ®handicappato¯ o meglio portatore di necessit… speciali. Eh gi…, perch‚ anche per questi cittadini quello che conta Š soltanto ci• che propongono e chiedono le grandi associazioni, quasi sempre preoccupate di proporre e chiedere solo ci• che serve al loro mantenimento o ampliamento, non certo ci• che occorre per l'integrazione e la vera partecipazione dei cittadini ciechi, sordi, disabili motori ecc. Ho

Page 10: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

detto grandi associazioni, perch‚ quando si parla di U.I.C., A.N.M.I.C., E.N.S. si parla di associazioni articolate sul territorio, dotate di cospicui mezzi economici derivanti da:a) contributi statali;b) contributi regionali;c) raccolta fondi, sottoscrizioni, tessere di solidariet…;d) elargizioni di beni mobiliari e immobiliari da parte di privati cittadini, enti o societ….Tutto ci• per patrimoni di centinaia di miliardi, gestiti da una oligarchia di persone che, come nel caso dell'Unione italiana ciechi, non trova ricambio da decenni.Chiss… se quando i nostri parlamentari, i nostri ministri, i nostri burocrati ricevono qualche delegazione dell'U.I.C. o di un'altra associazione, o scorgono sotto le finestre di qualche palazzo ministeriale centinaia di disabili, chiss… se si sono mai chiesti se quelli sono i portatori delle esigenze dei ragazzi che hanno necessit… di istruirsi e di trovare nella scuola un'occasione importante di integrazione, dei giovani e adulti che vogliono riscattarsi dalla condizione di passivit… mediante il lavoro, dei vecchi che vogliono vivere, anche in presenza di una difficolt… fisica o sensoriale, delle giornate di serenit…, o se invece non sono che dei poveri frustrati dirigenti di associazioni che utilizzano la copiosit… di denaro per automantenersi in cariche che permettano loro una ®parvenza di normalit… e di protagonismo¯ fatta di viaggi, di grandi abbuffate nei ristoranti pi— chic, di grandi uffici con poltrone di pelle e segretarie avvenenti.Mi chiedo se un qualsiasi parlamentare di destra o di sinistra ritenga congruente continuare a offrire attenzione solo a questa gente anzich‚ affrontare, attraverso gli esistenti organismi comunali e provinciali, i problemi della madre con il bambino cieco che non riesce a trovare i libri braille per la scuola o del giovane sordo che vuole fare il corso di editoria elettronica per lavorare in qualche tipografia.Reputo grave che i parlamentari della cosiddetta seconda repubblica continuino a dare ascolto soltanto a chi Š stato parte integrante del marcio sistema che sempre pi— i cittadini vogliono cambiare.Prima di elargire ancora soldi, prima di attribuire ancora ruoli e poteri alle associazioni storiche degli handicappati, dovrebbe essere compiuta un'indagine seria sulla loro situazione finanziaria e patrimoniale e sulla risposta che Š stata data negli ultimi cinque anni alle necessit… delle categorie dei cittadini che queste associazioni dicono di rappresentare.Io, che seppur cieco mi sento e voglio essere cittadino partecipe dello sviluppo sociale del mio paese, non desidero certamente essere rappresentato dall'U.I.C., ma preferisco rapportarmi in un contesto pi— civile e integrato con i movimenti, i partiti, gli organismi con cui ci si confronta da normali cittadini.

da ®Punto di Vista¯. n. 1, 1994.

Com'Š difficile.

Com'Š difficile vivere, com'Š difficile collocarsi o ricollocarsi in questa nostra societ… se abbiamo la sfortuna di nascere con qualche menomazione o malformazione o di diventare, per un qualsiasi fortuito evento della vita portatori di deficit. E' difficile perch‚ da subito siamo avviluppati dalla cultura dell'esclusione, della marginalizzazione, della non appartenenza e quindi diventiamo inconsapevolmente, proprio noi, i protagonisti della diversit…, i primi ad accettare la compassione e le lacrime, la diversificazione dei ruoli, l'assenza per noi di un qualsiasi immaginario positivo.E cos, ecco questo restare agganciati inutilmente a un apparato sanitario che non ci pu• pi— dare niente. Ecco l'accettazione di terapie, sedute, visite che se hanno il pregio di farci passare il tempo, di farci sentire pazienti nello scialacquio di tanto denaro delle nostre tasche o delle casse pubbliche,

Page 11: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

non ci danno la bench‚ minima parvenza di un collocamento o ricollocamento, della conquista di un nostro ruolo sociale attivo.Potremmo scrivere molte pagine su questa cultura dell'esclusione sociale che ci avviluppa, ma qui, dato che lo spazio Š breve, possiamo fare solo qualche riflessione.E allora basta con lo strapotere dei medici e delle categorie professionali a loro fedelmente asservite, basta con le schiere di logopedisti, terapisti, ortottisti..., che possono fare tutto e che, ahim‚, oltre alla loro presunzione, ci danno molto poco.Noi che non abbiamo il dono della voce, della vista dell'udito, dell'uso degli arti, vogliamo disporre di tutto ci• che, senza darci la voce, la vista, l'udito o la possibilit… di manipolare o di correre, ci faccia essere autonomi.Noi vogliamo che, superati i potentati e le baronie sanitarie, si instauri anche nel nostro paese un democratico e funzionale sistema dove assurga a dignit… chi ha veramente qualcosa di utile da dare, da fare, sia esso informatico, ingegnere, medico, riabilitatore...Noi vogliamo che siano finalmente posti al centro dell'attenzione i risultati e la competenza, non i titoli e le etichette.E allora rimbocchiamoci le maniche e tanto per cominciare riformiamo la scuola e l'universit…, diamo ai logopedisti, agli ortottisti, ai terapisti in genere, ai medici, agli psicologi... gli strumenti per dare, per essere utili, perch‚ diversamente non ci resterebbe che emigrare all'estero, dove ci sono meno presunzione e pi— soluzioni ai nostri problemi di autonomia.

da ®Punto di Vista¯, n. 4, 1886.

I servizi pubblici per i disabili: un'opera di Samuel Beckett.

A volte capita che situazioni fortuite offrano l'occasione di conoscere ci• che si era cercato con tanto impegno. Incuriositi e spronati dalle numerose storie che quotidianamente gli utenti ci segnalano, da tempo pensavamo di fare un'inchiesta sull'organizzazione del sistema sanitario del Veneto, e in particolare sul settore delle forniture protesiche.Volevamo cercare di approfondire e toccare con mano quanta verit… ci sia nel tanto ®strombazzato¯ efficientismo del modello veneto e sapere se tante disfunzioni e indisponibilit… del personale siano solo frutto di qualche fantasia malevola e ipercritica oppure, sciaguratamente, non rappresentino la fotografia della realt…. Un d di giugno prendiamo un appuntamento con il responsabile dell'ufficio prestazioni della U.s.l. di Cittadella (Padova) per avere alcune informazioni sul nomenclatore tariffario. Ecco l'occasione per toccare con mano, per sentire, vedere e riflettere sullo sfascio del sistema burocratico, qui nel Veneto come in altre latitudini di questo nostro ®bel paese Italia¯.Arriviamo a Cittadella ed entriamo all'ospedale senza grande difficolt…, accolti dal via vai della gente, facilitati all'ingresso da una lunga, dolce rampa, via di accesso per qualunque carrozzina. Ma alla domanda: ®Dov'Š l'ufficio prestazioni?¯, la persona della reception, stizzita per l'inusuale richiesta, senza parlare, con uno scatto del braccio indica a destra.Chiss… ad essere stati ciechi cosa avremmo capito; chiss… ad essere stati muti o sordi, quale altro modo avremmo inventato per ottenere maggior attenzione da quell'essere, l dietro un vetro spesso, rappresentante della pubblica amministrazione di questo nostro Stato, l dietro un vetro spesso che lo separa - e forse anche lo ripara - dai cittadini.Ecco il largo corridoio percorso da tanta gente, chi vociante e sorridente e chi con il viso scolpito da un dolore profondo; e poi una grande porta automatica che si apre su un giardino; e poi le piante, l'erba appena tagliata e i fiori, tutto a dare una parvenza di ordine, di familiarit… e perch‚ no, di accoglienza.

Page 12: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

E quasi in fondo al viale, in questa mattina di sole ormai estivo, una porta con un cartello: ®Ufficio prestazioni¯; Š una porta non automatica, e c'Š un gradino, ma ancora non possiamo neppure immaginare di fronte a quale incredibile sorpresa si trover… lo sciancato in carrozzina che aprir… quella porta: una bella ripida scala in un'unica rampa.Cerchiamo alternative per salire, immaginando che nel cuore del responsabile del servizio possa albergare un po' di benevolenza e di piet….E invece nulla! Perch‚ (ci viene poi spiegato in altra sede) la pubblica amministrazione non ha cuore.Bene, su per le scale in maniera affannata per colmare qualche secondo del nostro ritardo (di ormai quaranta minuti) all'appuntamento.Il tempo per prendere fiato e a due impiegate distratte, sornionamente impegnate a fare le loro cose, chiediamo dove sia l'ufficio del responsabile che dobbiamo incontrare: ®Appena su dalle scale prima porta a destra¯. Eh gi…, quella porta pericolosamente a filo sul primo gradino quasi debba servire come strumento per giustiziare, per punire il temerario che abbia l'ardire di arrivare fin lass—. Naturalmente l'ufficio Š vuoto, il nostro funzionario arriva dopo circa mezz'ora, con un'ora e dieci minuti di ritardo e assolutamente mimetizzato in quell'ambiente surreale, si mette a trasferire una cassettiera e a spostare dei fascicoli fino a quando, accortosi della nostra presenza, fuori luogo e pericolosamente in bilico sul pianerottolo, ci chiede se per caso stiamo aspettando qualcuno.Alla nostra sommessa risposta, con gesti da personaggio di un'opera di Samuel Beckett, ci invita nella sua stanza e, sempre continuando a spostare nervosamente fascicoli, quasi stesse recitando anzich‚ colloquiando con degli ospiti: ®Qui non si pu• lavorare, il telefono che suona sempre, eccomi in ritardo questa mattina, mio figlio si Š fatto male e l'ho dovuto portare al Pronto Soccorso e se qualcuno non si accorgeva che ero io, chiss… quante ore sarei stata l ad aspettare... Ah quanto lavoro con questo telefono che continua a suonare, non si riesce neanche a far ordine sopra il tavolo... quanti fascicoli, quante carte! E' veramente impossibile lavorare bene in queste condizioni!¯Il suo soliloquio riempie la stanza, genera quasi una sorta di confusione, di ansia tanto pi— evidente per il silenzio del telefono, l'assenza del via vai sul pianerottolo, il nostro mutismo dovuto all'incapacit… di trovare argomenti su quel palcoscenico di teatro surreale.Alla fine, travolto dal monologo: ®Vede dottoressa, sto cercando di conoscere i responsabili degli uffici prestazioni delle U.s.l. del Veneto per capire la qualit… del servizio offerto ai disabili della nostra regione. Insomma, volevo solo conoscerla perch‚ gi… la rampa di scale al di fuori della porta mi ha detto tutto quello che volevo sapere.¯ ®S, Š vero, i disabili qui non vengono, ma noi, nonostante la confusione, il telefono che suona sempre, noi, riusciamo ad essere efficienti!¯Che efficienza!!!Ci siamo accomiatati dal responsabile con la consapevolezza di aver trovato il denominatore comune dell'unit… d'Italia, con la certezza che il federalismo e il secessionismo saranno cose ancora molto distanti, perch‚ questo nostro paese Š fortemente avviluppato da Trapani a Courmayeur, da Ventimiglia a Trieste, da cos tanta imbecillit… che Š difficile immaginare un rapido cambiamento.Ovunque, il cittadino e la persona non contano niente, figuriamoci se per qualche accidente della sorte il cittadino/persona Š in pi— un paraplegico, uno spastico, un cieco, un sordo e cos via.E allora ecco che anche il modello veneto della sanit… scivola sulla buccia di banana dell'ufficio prestazioni dell'U.s.l. di Cittadella, accomunandosi ai tanti altri uffici prestazioni, ai tanti altri uffici pubblici dove, non solo non si svolge il minimo richiesto per incassare il 27 del mese con dignit… lo stipendio, ma anzi si opera stancamente per rendere ancora pi— confuso e precario il rapporto tra istituzioni e cittadini.Forse una beffa o forse un disegno perverso, sta di fatto che la legge istitutiva del nomenclatore tariffario o le tante altre leggi in tema di disabilit… che danno il la ad alcuni per ®strombazzare¯ in giro che l'Italia Š al primo posto con il suo corpus giuridico servono proprio a poco, forse servono soltanto a quei pochi con le gambe buone o con relazioni sociali ben forti che comunque potrebbero

Page 13: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

ottenere in altro modo ci• che il nomenclatore tariffario concede, mentre gli altri, i tanti altri, eccoli restare l in fondo alla scala a lamentarsi o ad arrabbiarsi per la loro disabilit….Bel paradosso! Un paese governato dai comunisti dove la scuola per tutti Š la pi— classista nel mondo, dove... dove..., dove..., dove solo i disabili ricchi e potenti hanno diritto ad avere il loro posticino al sole.

da ®Punto di Vista¯, n. 2, 1997.

Perch‚ l'Italia deve avere Berlino come capitale.

Arrivano in assoluta normalit… l'uno da Parigi, l'altro da Vienna per incontrare l'amministratore di una societ… con cui devono stipulare un accordo per la distribuzione in Italia di alcuni prodotti per ciechi. Arrivano con il loro P.C. portatile, la loro borsa dei vestiti e delle cose quotidiane e ciascuno con il proprio labrador. S, perch‚ entrambi sono ciechi e quindi viaggiano con il loro cane: salgono in aereo, prendono il taxi, vanno in albergo, al ristorante, a teatro. Con il loro cane e il computer sono due normalissimi uomini d'affari. Peccato che questa loro normalit… abbia dei confini, ad esempio i confini della nostra Italia. Gi…, perch‚ Tom e John, sbarcati dall'aereo a Venezia, si trovano a fare i conti con la stupidit…, l'ignoranza e la malafede che affliggono molti italiani. Sar… un fattore climatico, sar… l'alimentazione mediterranea, sar… la religione, sar…..., sar…..., sar…..., sta di fatto che l'imbecillit… sta proprio qua. Eh gi…, perch‚ questa loro appendice a quattro zampe che in nessun posto degli Stati Uniti e del Nord Europa crea il bench‚ minimo problema tanto da essere cos normale da passare sempre inosservata anche quando meriterebbe molta attenzione per la bravura e l'impegno con cui conduce il suo padrone, qui in Italia all'improvviso diventa un problema sanitario, di ordine pubblico, insomma un problema.Tom e John hanno avuto difficolt… ad andare a mangiare nei ristoranti veneti magari con condizioni igieniche non sempre perfettamente rispondenti alle norme; hanno dovuto spiegare per salire in un taxi, hanno dovuto argomentare a lungo per trovare una camera d'albergo, hanno dovuto insomma provare disagio per la loro diversit…. Eppure qualcuno vanta chiss… quali primati per il nostro paese, qualcuno va dicendo ai quattro venti che siamo all'avanguardia nel mondo per le leggi. Peccato che non si renda conto che gli stessi che le dibattono, le scrivono e le approvano, sono i primi a non rispettarle.Ho provato un grande disagio, mi sono sentito tanto provinciale, o meglio tanto limitato, ho provato tanta vergogna a parlare questa lingua, a vivere sotto questo cielo, a essere circondato da tanta mediocrit…. Io credo che i cosiddetti ciechi, spastici, sordi, tutti gli sfigati che dir si voglia, i loro parenti, i loro amici, le persone intelligenti debbano cominciare a operare affinch‚ le cose cambino, affinch‚ questo senso di vergogna non si debba pi— provare. Incominciamo a riempire i ristoranti, i teatri, le strade della nostra presenza, forziamo nella testa della gente un'idea diversa di normalit…; creiamo delle occasioni per sarabande di zoppi o ciechi, dei pubblici spettacoli dove l'attrazione di turno non sia la solita sex symbol che non ha altro da mostrare oltre alle gambe e le tette, ma dove sia possibile dare alla gente, con un sorriso, messaggi intelligenti per crescere. Organizziamo dei gruppi di acquisto per cui chi Š afasico o tetraplegico o altro, comunque conti per il negoziante o il ristoratore di turno che oggi pu• permettersi di respingere due gentiluomini stranieri che accidentalmente sono entrati nel suo locale avendo la grande sfortuna di non leggere, perch‚ ciechi, l'imbecillit… scritta sul suo viso. Vorrei tanto che si realizzasse presto l'Europa. Vorrei tanto che la capitale fosse Berlino. Vorrei tanto che se non si Š tanto intelligenti da cambiare in fretta, un duro colonialismo tedesco imponesse alla nostra gente comportamenti e usi di maggior civilt….

da ®Punto di Vista¯, n. 2, 1997.

Page 14: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

Suggerimenti per un governo migliore.

Tornate tutte le tessere al loro posto, il governo D'Alema ha iniziato a lavorare ponendo particolare attenzione alla questione sociale senza dubbio pi— urgente: l'occupazione. E' tuttavia evidente che la conferma di alcuni ministri quali Turco, Bindi eccetera, ci assicura e si giustifica all'interno di un chiaro disegno di continuit… dei progetti intrapresi. Progetti per i quali si erano gi… gettate le basi, solide e ben ponderate, anche sulla questione - a noi pi— pertinente - delle problematiche dell'handicap e del miglioramento della qualit… della vita.E allora, a riflettori ancora accesi su questo governo D'Alema appena varato, vorremmo porre sul tavolo alcune questioni per noi rilevanti, questioni per le quali riteniamo fondamentale una definizione - se non ancora una completa risoluzione - prima del termine naturale della legislatura.Al ministro del Tesoro e del Bilancio: vorremmo venisse finalmente posto ordine ai sussidi di invalidit…, attivando strumenti efficaci che eliminino la piaga delle pensioni ai falsi invalidi e le ingiustificate sperequazioni fra i trattamenti economici delle diverse categorie, e della differente natura delle disabilit… (e cioŠ tra cecit…, handicap motori, sordit… eccetera e tra invalidi civili e di guerra).Vorremmo altres che i flussi economici che alimentano i progetti comunitari trovassero, come i fiumi, alvei pi— diretti, immediati, veloci, cos da permettere anche alle piccole strutture di entrare nel novero dei fruitori dei cospicui fondi comunitari che oggi, per la complessit… burocratica e i ritardi con cui vengono erogati, rimangono assoluto appannaggio delle grandi organizzazioni, strutture che in realt… non sempre sono portatrici delle iniziative e dei progetti pi— innovativi riguardo alla qualit… della vita.Al ministro delle Finanze: vorremmo che con coraggio si adottassero delle iniziative davvero nuove, efficaci, come ad esempio la possibilit… di destinare il 4 per mille oggi riservato ai partiti, a una struttura ospedaliera o di ricovero per anziani, a una organizzazione di o per disabili. E' ben chiaro che per introdurre questa riforma andrebbero prima definite le regole, ma Š anche certo che in questo modo il cittadino avrebbe finalmente il controllo su un po' dei soldi che egli d… per gli interessi collettivi, e inoltre gli enti, gli organismi, le associazioni verrebbero stimolati, in una sana competizione, a fare meglio, a fare di pi—, a rendere veramente conto del loro operato.Che dire poi di attivare un meccanismo che induca i disabili a produrre reddito o le aziende a collocare nei propri organici gli stessi, senza maggiori costi rispetto all'assunzione di persone normodotate, attraverso la concessione di un bonus, ad esempio di 25 o 30 milioni di lire da spendere per le tecnologie compensative del deficit o per la valorizzazione delle proprie potenzialit… residue, bonus da dare al cittadino disabile come credito d'imposta. Similmente dovrebbe essere concesso un analogo credito d'imposta alle aziende per gli adattamenti dei posti di lavoro per la pari produttivit… dei disabili.Al ministro della Pubblica istruzione: ci piacerebbe poter sensatamente sperare nella riforma della pachidermica organizzazione della scuola, eliminando l'enorme apparato degli insegnanti di sostegno, inutili se non dannosi per un'efficace integrazione del bambino disabile all'interno della classe, e soprattutto formando un corpo docente rinnovato che sia in grado di utilizzare le nuove tecnologie informatiche piegandole agli usi e alle nuove metodologie didattiche, indispensabili al bambino disabile ma che possono senza dubbio risultare utili e interessanti anche per gli alunni cosiddetti normodotati. Rinviare ancora l'impiego massiccio dell'uso delle tecnologie all'interno della scuola, significa minare irrimediabilmente il processo di integrazione sociale dei giovani disabili.Al ministro della Sanit…: vorremmo chiedere di superare la macchinosit… procedurale del nomenclatore tariffario, ponendo finalmente la persona disabile al centro delle scelte sia per quanto riguarda la fornitura delle tecnologie sia per quanto concerne l'erogazione degli interventi abilitativi e riabilitativi, lasciando agli specialisti soltanto il ruolo di parere consultivo. Anche qui la

Page 15: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

concessione di un bonus o di una card per l'autonomia, potrebbe sostituire il nomenclatore tariffario e tutto il complesso di decreti ministeriali e di leggi macchinose, bonus da quantificare in relazione alla gravit… della disabilit…, per la durata ad esempio di quattro anni, e che ciascun disabile potrebbe spendere come crede per la sua autonomia, per la sua idea di qualit… della vita. Un modo questo utile non solo per responsabilizzare il fruitore del servizio ma anche per sviluppare il libero mercato.Al ministro della Famiglia e della Solidariet… sociale: vorremmo potesse sviluppare iniziative e progetti che si preoccupino di fotografare e di comprendere veramente i disagi, i bisogni e le opportunit… espressi sul territorio, tenuto conto che non sempre gli enti, le associazioni e le organizzazioni ®storiche¯ ne sono le primarie e pi— esaurienti espressioni. Favorire poi, in particolare, l'intesa con i ministeri delle Finanze, della Pubblica istruzione, del Lavoro e dell'Industria, la nascita e lo sviluppo di iniziative sinergiche con il settore economico privato per la soluzione immediata ed efficace di questioni sociali di grande rilevanza, come i servizi e le strutture per gli anziani, i disabili, i tossicodipendenti e per l'inserimento lavorativo delle fasce pi— deboli.Al ministro dell'Industria: sarebbe necessario cominciare ad osservare con maggiore attenzione il neonato comparto delle imprese che sempre di pi— operano nell'ambito della produzione di beni e dell'erogazione di servizi per la qualit… della vita, per mettere in atto interventi di sostegno finanziario che permettano loro di crescere, svilupparsi, competere nel mercato ormai globalizzato. Di concerto con il ministero della Solidariet… sociale dovrebbe essere consentito ai giovani che optano per l'obiezione di coscienza, di prestare il loro servizio all'interno di queste aziende, con il duplice risultato di ottenere un abbassamento dei costi di produzione di questi beni e servizi e di creare una reale ed efficace occasione di inserimento lavorativo per molti giovani in cerca di occupazione.E infine, al ministro del Lavoro: chiediamo che si faccia carico dell'approvazione di un testo di riforma della legge sul collocamento dei disabili che sia veramente innovativo, efficace e in linea con gli orientamenti comunitari in materia. Vorremmo insomma, una volta tanto, una legge non demagogica e populista, ma una legge che diventi il punto di accordo, di incontro tra i bisogni delle imprese (e nello specifico i bisogni del reperimento di forza lavoro capace) e le migliaia di disabili oggi inoccupati che vogliono con diritto essere risorse motivate e qualificate, utili per lo sviluppo del proprio paese.

da ®Punto di Vista¯, n. 3, 1998.

Parlamento: quando non si ricorda la Costituzione.

L'articolo 18 della Costituzione recita: ®I cittadini hanno il diritto di associarsi liberamente, senza autorizzazione, per fini che non sono vietati ai singoli dalla legge penale¯. L'articolo 3 invece recita: ®Tutti i cittadini hanno pari dignit… sociale e sono uguali davanti alla legge senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali¯.E poi c'Š chi dice che i parlamentari non lavorano! Se andaste a controllare la massa di proposte di legge presentate m una legislatura vi rendereste conto che ognuno dei nostri rappresentanti si d… un gran da fare. Certo, quasi sempre, a fronte di una proposta, non c'Š un risultato concreto, ma vuoi mettere il potersi fregiare di una proposta di legge?Diventa una sorta di simbolo, un po' come la tacca sulla pistola che i killer del Far West facevano: un morto, una tacca. Per trasportarla in lidi pi— tranquilli, una proposta di legge, una tacca. Se poi rimane proposta e non diventa mai legge, be', pazienza. Il deputato, per•, potr… andare all'assemblea della tal associazione o del tal gruppo a dire: ®Io vi ho difesi. Sono stati quei cattivoni dei miei colleghi che, nonostante le mie insistenze, non hanno voluto prendere in esame la mia proposta¯.

Page 16: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

Saranno state fatte con questo spirito o con desiderio costruttivo le due proposte di legge che mi sono capitate fra le mani in questi giorni? Sono proposte un po' datate, a dire la verit…, non sono ancora state esaminate alla Camera ma stanno trovando un inspiegabile interesse al Senato.La prima Š la proposta numero 1166 del 23 maggio 1996, ed Š firmata da tre deputati: Chiavacci, Di Capua e Scantamburlo. Si intitola: ®Riconoscimento delle associazioni storiche di promozione sociale quali associazioni di interesse nazionale¯.Si legge tra l'altro nella premessa: ®Si rende opportuno un intervento legislativo che, riaffermando il ruolo istituzionale delle associazioni storiche, ne definisca la configurazione giuridica di associazioni di interesse nazionale, allo stesso modo come previsto negli ordinamenti angloamericano e francese. Tale riconoscimento consentirebbe a dette associazioni di esplicare come unici interlocutori e pi— incisivi un'utile azione fiancheggiatrice a quella dei pubblici poteri per la tutela degli interessi dell'intera categoria dei disabili¯.Le associazioni cui i tre si riferiscono sono A.N.M.I.C. (mutilati e invalidi civili), U.I.C. (ciechi), E.N.S. (sordi), U.N.M.S. (mutilati per servizio) e A.N.M.I.L. (mutilati e invalidi del lavoro) e non sono certamente le federazioni delle associazioni dei ciechi, degli invalidi eccetera riconosciute negli ordinamenti angloamericano e francese.Poco meno di un anno dopo, due deputati pidiessini trentini, Detomas e Olivieri, presentano una seconda proposta di legge sull'argomento, con qualche variante. E' il 29 gennaio del 1997, quando firmano la proposta numero 3113 dal titolo: ®Riconoscimento delle associazioni storiche di promozione sociale quali enti di interesse nazionale¯. Lo stile Š lo stesso: di fronte a una societ… cattiva, contraddittoria e poco attenta alle persone serie (pi— attenta ai ciarlatani), tuteliamo il patrimonio di seriet… rappresentato dalle associazioni che da pi— di cinquant'anni operano indefessamente... e bla bla bla, con tutto il rispetto.Di diverso, rispetto alla proposta precedente, c'Š che Detomas e Olivieri chiedono che fra gli enti di interesse nazionale venga inserita l'A.N.F.F.A.S. (associazione delle famiglie di fanciulli sub normali). Il resto Š uguale: parola per parola, si potrebbe dire.Commenti? Ognuno faccia quelli che vuole. Solo qualche riflessione. Potremmo far notare che le associazioni storiche, solo vent'anni fa, erano state definite ®enti inutili¯, ma non ci interessa in questo momento. Ci• che fa riflettere Š che nella societ… del pluralismo, in cui i soggetti di rappresentanza nei settori pi— vari sono sempre meno a regime di monopolio, per i disabili si vuole fare esattamente il contrario. Per rimanere nel nostro campo, l'Unione italiana ciechi probabilmente non arriva a rappresentare un quarto dei ciechi italiani.Che diritto ha di rappresentare tutti gli altri? E le altre associazioni?Questo Š un governo che pare aver riscoperto la concertazione, ovvero il dialogo fra i vari soggetti che ruotano attorno a singole partite. Perch‚ nel mondo dei disabili alla concertazione si preferisce una forma di monopolio? A meno che, s'intende, questi onorevoli deputati non abbiano fatto semplicemente, come si diceva prima delle tacche alle loro pistole.

da ®La Settimana in Braille¯, 16 marzo 1998.

Il ciclo dell'acqua.

In un momento in cui il dibattito Š prevalentemente centrato sui temi del federalismo, ovvero sulla possibilit… di avvicinare il cittadino al momento delle scelte e in particolare alle scelte di spesa, mi permetto di svolgere alcune considerazioni sulla questione delle politiche sociali, delle spese assistenziali o del Welfare State.Le grandi questioni della sanit…, degli anziani, degli handicappati, sono sempre state affrontate con scelte di politica generale basate su forti spinte di lobby consolidate, con meccanismi verticistici e

Page 17: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

complessi che allo stato attuale sono risultati estremamente gravosi per le casse pubbliche, senza che vi sia stata una ricaduta positiva o in qualche modo congruente alla spesa.Mi pare di cogliere nella mancanza di controllo da parte del cittadino e quindi nella conseguente e forse involontaria poca responsabilizzazione dei gestori dei servizi, la causa di tutto ci•. Il cittadino Š chiamato in maniera sempre pi— consistente a pagare tasse, imposte, contributi. Ma questo denaro che egli sottrae al proprio reddito scorre tumultuoso verso il mare delle casse statali, confondendosi, mescolandosi, perdendo ogni caratterizzazione della sua provenienza se non per dei controlli di uno Stato sempre pronto alla punizione.Dal mare magnum delle casse dello Stato, dopo pressioni di questo o quel gruppo o organizzazione sociale, forti per la legittimazione statale pi— che per il consenso dei cittadini, un po' di quei nostri soldi evaporano dal centro e come pioggia ricadono qua e l… sul territorio.Il cittadino in questo ciclo dell'acqua sta sempre e solo all'inizio e poche volte, forse meno di una su dieci, anche alla fine. In mezzo, soprattutto nella fase dell'evaporazione e della trasformazione in pioggia, schiere di burocrati, categorie professionali parassitarie organismi di mediazione politico-clientelare e pochissimo, davvero poco, controllo di merito e di qualit… della spesa.La questione vera sulla quale dobbiamo riflettere infatti, non Š se paghiamo o meno tante ®tasse¯ ma se esiste un corrispettivo tra quanto paghiamo e quanto, o come, lo Stato restituisce al cittadino attraverso i servizi.I tre aspetti che abbiamo considerato in premessa. sanit…, assistenza ad anziani, handicap, sono tre questioni nelle quali Š evidente la criticit… dell'attuale organizzazione.La sanit… ha dei costi elevati non tanto in senso assoluto, giacch‚ altri paesi d'Europa raggiungono anche dei costi superiori, ma se esaminiamo la qualit… dei servizi senza assumere posizioni ideologiche, ci basterebbe considerare il funzionamento dei Pronto Soccorso, i tempi per ottenere una visita specialistica per un qualsiasi tipo di analisi, il livello di sindacalizzazione della classe medica e paramedica e il rapporto spersonalizzato con il, a ben dire, ®paziente¯.Per quanto concerne gli anziani, un costo sociale enorme per una qualit… della vita veramente bassa, con sperequazioni altissime nel trattamento previdenziale c'Š chi vive sotto il livello di sussistenza (quattrocentocinquecentomila lire al mese) e chi ha pensioni ultramilionarie, c'Š chi trascina a stento la fine della propria esistenza facendosi accudire da improvvisati assistenti volontari o da qualche familiare disponibile, e chi attende nelle cosiddette ®case di riposo¯ o nelle residenze socio-assistenziali che domani possa essere un giorno migliore, con costi sproporzionatamente elevati per ci• che queste persone ricevono, nel concreto, da queste strutture.La persona bisognosa di servizi sanitari e l'anziano sono assolutamente impotenti di fronte al sistema: o l'accettano per come Š o, dopo aver pagato per questo sistema che non funziona, se resta loro altro denaro possono rivolgersi a strutture private alternative. Hai bisogno di una mammografia, di una visita oculistica? Ti fissano l'appuntamento dopo nove o, se ti va bene, sei mesi. Se ti rivolgi alla struttura privata, mal che ti vada la ottieni la settimana successiva. E, pensa che sorpresa, se optato per quest'ultima scelta, recandoti all'appuntamento ti trovi di fronte il professionista che nella struttura pubblica non aveva tempo!Per quanto concerne il mondo dell'handicap o i cosiddetti portatori di deficit sensoriali, motori e intellettivi, il nostro paese ha scelto la via della monetizzazione: ti manca qualcosa come la vista o il movimento delle gambe? Lo Stato ti d… un corrispettivo in denaro. E qui, ancora una volta le sorprese non mancano, perch‚ gli handicap, ovviamente, sono di diverso peso: la cecit… vale molto di pi— della tetraplegia (circa 1 milione e quattrocentocinquantamila lire, contro il milione e centomila lire). E badate bene che l'handicap assume diverso peso anche in relazione al territorio nel quale si nasce: se un cieco ha la fortuna di vivere a Tezze Valsugana, in provincia di Trento, ha un trattamento ancor pi— favorevole di quel cieco che vive nel comune limitrofo di Primolano, in provincia di Vicenza.Tutto ci• Š il risultato, come si diceva in premessa delle battaglie di quelle lobby che hanno ricevuto legittimazione e sono considerate dagli organi dello Stato.

Page 18: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

Ora io credo che senza voler essere impietosi, giudicando fallito il modello di Welfare State in Italia, dobbiamo ripensare a modelli diversi, modelli che diano un ruolo, uno status, al singolo cittadino.Senza voler essere rivoluzionari, e perci• scardinatori del sistema, possono essere introdotte delle riforme graduali che progressivamente realizzino la Welfare Society.

da ®La Settimana in Braille¯, 14 settembre 1998.

Semplifichiamo le leggi che strangolano il cittadino.

La fase attuale nella quale si dibatte il paese Š segnata da un equivoco di fondo: la stragrande maggioranza dei cittadini Š infatti convinta che la responsabilit… dei mali di quest'ultimo ricada tutta intera nella classe politica, ignorando le cause - pi— profondamente strutturali - del dissesto che inceppa a ogni piŠ sospinto l'ingranaggio burocratico statale. Le cause vere, a mio avviso, sono da ricercarsi nel sopravvento, abnorme e del tutto ingiustificato, che alcune categorie professionali, per cos dire, intermedie e del tutto parassitarie hanno assunto nei confronti del corpo vivo e produttivo della societ… il quale - al contrario - realmente svolge un ruolo di progresso e sviluppo.E quel che Š peggio Š che ancor pi— che parassiti queste categorie possono essere definite saprofiti, dal momento che si nutrono di tutta quella fascia produttiva che, per cause diverse e progressive, sta via via riducendosi, assottigliandosi.E' s vero che vi Š una responsabilit… - in tutto ci• - del mondo politico, ma Š altrettanto vero che non si pu• negare una responsabilit… complessiva di tutti noi cittadini, cioŠ quella di aver permesso l'approvazione di leggi, l'emanazione di regolamenti, norme eccetera che hanno reso esecutivo tutto ci•.Questa nostra corresponsabilit… per la mancanza di orientamenti e di chiarezza nell'individuare scelte di sviluppo di ampio respiro, ha determinato una ragnatela, un mostro divoratore della qualit… del vivere, per cui oggi anche le cose pi— semplici e banali necessitano di passaggi, cavilli macchinosi e interventi di varia natura che impaludano il buon senso facendo naufragare quella che indubbiamente Š l'etica dello sviluppo.Lungi da noi pensare che il singolo appartenente a queste categorie intermedie dei parassiti e dei saprofiti non abbia un comportamento individualmente etico, quel che ci Š chiaro per• Š che l'organizzazione, il sistema nel quale a queste categorie viene permesso di prendere il sopravvento sulle altre, non Š affatto etico, ma anzi perverso e suicida.Quello che ci appare paradossale Š il moltiplicarsi per quanto riguarda questi ultimi anni - di studi di commercialisti, notai, avvocati eccetera, e di contro l'assottigliarsi, che in alcuni ambiti sfiora la quasi totale mancanza, della fascia di persone impegnate nei settori e nelle attivit… che generano vero sviluppo; chi progetta e realizza prodotti e servizi.Si impone quindi urgentissimo un intervento di semplificazione, di delegificazione, di responsabilizzazione tanto del singolo cittadino quanto dei gruppi. La costruzione di un camino, la dipintura di una porta, la corresponsione di un tributo, devono essere atti ordinari semplici, e non imprese titaniche, percorsi a ostacoli di cui si conosce l'inizio ma quasi mai la fine. Le questioni che regolano il vivere civile, per poter seguire un iter normale, devono essere demandate a organismi e a strutture che fanno parte della comunit… stessa, la quale deve trovare al suo interno gli strumenti, le forme pi— elementari e semplici di auto-organizzazione.Solamente per le questioni che coinvolgono gli interessi dei gruppi sociali ovvero l'organizzazione della cosiddetta Nazione - che sempre pi— dobbiamo immaginare cosa diversa da quella attuale, considerato che l'entit… a cui dobbiamo tendere Š oramai senza pi— dubbi l'Europa - va prefigurata una organizzazione burocratica e normativa assolutamente semplificata rispetto a quella dai profili kafkiani che caratterizza, oggi, il nostro Stato.

Page 19: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

Per intraprendere questa riforma, complessa e difficile, che permetta di evitare la morte per strangolamento di tanta capacit… produttiva, la parte politica deve assumere un ruolo autonomo, forte e decisivo rischiando scelte senza dubbio impopolari, dal momento che si troverebbe a ledere interessi e privilegi - oramai radicati e diffusi - di fasce molto potenti, che si autoalimentano creando norme con le quali giustificare altre norme.A fronte di tutto questo per•, noi cittadini non dobbiamo e non possiamo permettere che l'ideale umanistico del Buon Governo si trasformi in Utopia, nella rinuncia aprioristica allo sforzo, alla tensione per il cambiamento che l'uso distorto della democrazia, se non piuttosto il suo eccesso, stupidamente genera.

da ®Il Gazzettino¯, 8 novembre 1998.

Bruxelles, che delusione!

Pi— volte si Š parlato dell'Europa come momento di svolta, come possibile soluzione di buona parte dei nostri problemi pi— radicati, di burocrazia, di miglioramento degli standard di qualit…, come occasione e motivo di snellimento e di semplificazione dei rapporti tra il cittadino e l'Istituzione. Devo dire che questa continua a essere per me una caparbia speranza anche dopo la mia ultima esperienza a Bruxelles.Eravamo circa in cinquanta, provenienti da tutti i paesi dell'Unione, riuniti nei modernissimi, prestigiosi palazzi della Comunit… per organizzare un seminario a Copenaghen durante il quale presentare le idee guida emerse nei vari progetti Horizon relative ai cinque settori principali: quello della formazione di una coscienza sociale all'interno dell'impresa e il ruolo dei partner sociali, dell'informazione e sensibilizzazione, della mediazione o dell'intervento, dello sviluppo delle reti d'impiego, e infine quello del partenariato transnazionale.E' stato incredibile, quasi surreale, dopo essere arrivati alla sede dell'incontro di corsa, trafelati, in quella soleggiata e fredda mattinata, dover dedicare tutto il tempo fino all'ora del lunch a discutere di criteri e modalit… di rimborso spese dei partecipanti. E non solo, durante tutto il pomeriggio, disquisire di come organizzare il coffee-break, e della disposizione confacente a una presentazione pi— accattivante dei vari progetti. E poi di come inviare il materiale necessario (videotapes, ingranditori per lucidi, computer eccetera) per la relazione programmatica di ogni relatore a Copenaghen.Insomma cinquanta persone completamente spesate per due giorni dal contribuente europeo, a Bruxelles, peraltro citt… notoriamente molto cara, per una questione assolutamente marginale, che poteva facilmente essere risolta con poche righe di fax, e-mail, o con un semplice giro di telefonate. Paradossalmente poi, tra i cinquanta componenti di questo gruppo europeo di lavoro, a loro volta rappresentanti di altrettanti gruppi nazionali, convenuti per discutere di progetti tutti, e sottolineo tutti, inerenti al mondo e alle problematiche dell'handicap (addirittura progetti esclusivamente finalizzati ai ciechi e agli ipovedenti, come quello danese che si occupa sostanzialmente di formazione e di creazione di posti di lavoro), all'interno di questa rappresentanza dicevo l'unico disabile (cieco) ero io. Un triste segnale, indicativo di come anche a certi livelli delle istituzioni e delle commissioni comunitarie prevalgano figure quali psicologi, riabilitatori, sindacalisti, senza che tra discorsi e progettualit… ormai, a mio avviso, intrinsecamente inattuali e sottilmente fuorvianti emerga la ben che minima partecipazione attiva dei diretti interessati, i disabili.Quando ormai Š buio, avvolti nell'aria pungente dell'autunno continentale, camminiamo sul selciato levigato e pulito della Grand Place, circondati dalle note suggestive di un brano di musica classica diffuso in tutta la piazza, d'improvviso, accanto al piacere di passeggiare in quella citt… del Nord cos ordinata e ricca di storia, si sovrappone chiara la consapevolezza di quanto essa sia legata a doppio filo, nei motori del suo stesso sviluppo, alle istituzioni comunitarie, e vengo assalito da un

Page 20: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

dubbio atroce: che queste ultime siano malauguratamente pi— pervase dai vizi delle burocrazie pachidermiche e labirintiche degli Stati meridionali piuttosto che dalle virt— e dalle doti di essenzialit… e semplicit… tipiche dei sistemi degli Stati del Nord.Dubbi, spesso insistenti conferme. Solo una prelibata zuppa di pesce consumata in uno dei tanti ristorantini che si susseguono nelle vie laterali della Place mi rid… l'ottimismo. Mi fa ricordare che, in fin dei conti, le istituzioni sono fatte di uomini e se noi uomini partecipando ci impegnamo davvero per un effettivo, reale cambiamento, questo forse non rester… nell'universo dei ®possibili¯ ma potr… realizzarsi a Roma come a Bruxelles, per le questioni aperte di carattere generale, come per quelle pi— specifiche dei disabili.E' certo che noi ciechi, come tutti coloro che sono portatori di qualche deficit, dovremmo investire, partecipare, spendere parte del nostro tempo e delle nostre energie in situazioni meno chiuse e limitate, meno settoriali, per dare meno spazio alle chiacchiere inerti e pi— visibilit… alle nostre reali capacit… di fare, di progettare, di realizzare, perch‚ questo sarebbe gi… di per s‚ un grandissimo contributo per concretizzare l'integrazione Ma se i ciechi, i disabili, non solo nella nostra realt… italiana ma anche a livello comunitario, continueranno a confrontarsi solo con altri ciechi e con altri disabili, sar… come guardarsi allo specchio senza accorgersi che la realt… e la vita vera stanno tutte al di fuori di esso. La similarit… non porta frutto, guarda e riconosce se stessa senza sforzo, la diversit… al contrario crea tensione, costruisce, spinge al suo superamento. Proprio per questo ritengo siano necessarie situazioni allargate, progetti lungimiranti, innovativi, anche spregiudicati, che permettano per• di stendere una rete di confronti reali e non fittizi, che portino a sviluppi decisivi, a scelte culturalmente avanzate.

da ®La Settimana in Braille¯, 9 novembre 1998.

Quando la dignit… diventa un'opinione.

Le dichiarazioni fatte dal dottor Giuseppe Iannetti, ex presidente del Tribunale dei minori di Trento, e riportate dal quotidiano ®L'Adige¯ di marted 9 febbraio '99 fanno trasparire, nell'assoluta ignoranza delle possibilit… e dei limiti delle persone colpite da deficit visivi, una posizione discriminatoria, razzista e pertanto profondamente lesiva della dignit… di tutte queste persone.L'espressione: ®(il bambino)... entra cos in un contesto che non Š quello normale¯ Š, da noi imprenditori, avvocati, insegnanti, semplici cittadini ciechi, letto e quindi percepito come profondamente discriminatorio umiliante e offensivo per la nostra dignit… di uomini, faticosamente conquistata giorno dopo giorno con l'agire, col fare, col vivere, da uguali tra gli altri cittadini.Pensare che la capacit… ®d'affetto e di cura¯ riconosciuta ormai anche a livello scientifico agli animali ("Pet Therapy") non possa ritrovarsi in noi ciechi cos da risultare ci• ostativo per l'esercizio del ruolo genitoriale, risulta oltremodo in contrasto con lo stesso ordinamento giuridico vigente che sancisce, per i ciechi come per le altre persone disabili, oltre che pari doveri, pari diritti nei confronti dell'ordinamento stesso. Pertanto la dichiarazione del dottor Iannetti, proprio perch‚ pronunciata in qualit… di magistrato diventa ancor pi— offensiva e dannosa per l'intera categoria di persone a cui fa riferimento.Peraltro in giurisprudenza, gi… altre sentenze hanno riconosciuto la positivit… e il ruolo genitoriale di ciechi come di altri disabili anche con minori di et… superiore ai 10 anni e pertanto con un ®vissuto¯ ben pi— lungo e articolato di quello presunto nella fattispecie, e ci• nonostante, contrariamente alle frettolose affermazioni del dottor Iannetti, l'esperienza adottiva Š risultata armonica, profondamente connotata di affettivit…, di stimoli alla crescita, forse anche di pi— perch‚ arricchita dall'esperienza con uno dei genitori disabile. E' necessario quindi, per ristabilire un'equa posizione tra quanto sancito nel nostro ordinamento giuridico, metabolizzato dal civile contesto sociale nel quale viviamo e preteso dai cittadini ciechi, o pi— in generale disabili, che

Page 21: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

venga ritrattato quanto detto e scritto e cancellate le argomentazioni oggi a noi note, risultate pregiudizievoli a un positivo giudizio del Tribunale dei minori di Trento nei confronti dell'istanza di adozione del professor Giuliano B. e di sua moglie Teresa.

da ®La settimana in Braille¯, 15 febbraio 1999.

Disabili: un altro intricato provvedimento.

Il 27 settembre 1999 Š stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 227 il nuovo nomenclatore tariffario. Il testo Š composto dal decreto diviso in undici articoli contenenti le varie disposizioni generali, e tre allegati. In questi sono elencati tutti gli strumenti, protesi e ortesi completamente a carico del Sistema sanitario nazionale, e gli ausili che prevedono invece un contributo da parte di quest'ultimo. Il 1999 si pu• identificare come l'anno in cui c'Š stata la massima attenzione da parte dei politici a favore dei disabili. A marzo 1999, infatti, Š stata approvata la nuova legge sul collocamento obbligatorio dei disabili, attesa da ben trentuno anni, e a settembre scorso il nuovo nomenclatore tariffario, anche questo atteso da lungo tempo (sette anni). Il vecchio nomenclatore del 28 dicembre 1992 doveva essere un decreto provvisorio solo per pochi anni (due o tre al massimo), in quanto considerato gi… allora sorpassato e inadeguato rispetto alle esigenze dei disabili e alle proposte del mercato. La cosa pi— incredibile non sono i nove anni di lunga attesa, ma il fatto che nel nuovo decreto non Š stato inserito alcun elemento innovativo rispetto al passato, anzi, dove c'erano delle semplificazioni si Š andati a ricomplicare tutto, soprattutto a livello burocratico. Il nuovo nomenclatore infatti prevede per il disabile che intenda acquisire uno strumento o ausilio per la sua autonomia e indipendenza, un iter burocratico complesso, che toglie potere decisionale al disabile e lo disincentiva all'utilizzo. Che cosa deve fare allora un disabile per poter avere l'ausilio o lo strumento che desidera? Prendiamo per esempio un cieco che abbia bisogno di una stampante o di un display braille. Per prima cosa deve verificare la presenza dell'ausilio nel nomenclatore tariffario e poi recarsi da uno specialista, in questo caso un oculista, che gli prescriva la stampante o il display braille migliore. Siamo proprio sicuri che un oculista abbia la competenza necessaria per prescrivere al cieco l'ausilio a lui pi— adatto? O forse sarebbe meglio che il cieco stesso, che conosce sicuramente il braille e che ha le competenze informatiche necessarie, lo scegliesse in totale autonomia? E questa Š solo la prima incongruenza! Una volta avuta la prescrizione, il cieco deve rivolgersi alla A.s.l. di competenza che si premurer… di scegliere l'ausilio tra le ditte che lo producono o lo commercializzano. Queste, oltre a dover essere iscritte a un albo nazionale (mentre prima, almeno, era diverso da regione a regione!) devono partecipare a una gara di appalto, ovviamente al ribasso, mettendo in secondo piano di conseguenza la qualit… del prodotto stesso. Connesso a questo problema troviamo anche il fatto che seguendo questa procedura (gara d'appalto al ribasso) abbiamo s un unico albo nazionale da cui attingere, ma diversi prezzi da regione a regione perch‚ Š la A.s.l. a livello regionale che sceglie la ditta e il prezzo attraverso la gara. Il risultato? Vi saranno regioni in cui per ragioni economiche locali troveremo gli ausili pi— scarsi al minor prezzo, e regioni invece che per la stessa ragione avranno ausili di qualit… migliore e pi— cari. Quindi ci chiediamo:1) perch‚ il disabile - rimaniamo al nostro esempio, il cieco - deve essere vincolato e obbligato nella scelta della ditta presso cui pu• trovare l'ausilio?2) dov'Š il libero mercato? Perch‚ il disabile anche qui non pu• essere autonomo e decidere di fornirsi dove vuole?No! Si preferisce sminuire il ruolo decisionale del disabile in favore di altro tipo di interessi puramente monetari di grosse lobby, prima fra tutte quella sanitaria, e di associazioni di disabili che hanno anche interessi commerciali. Ritornando al nostro povero cieco e al suo iter burocratico, a questo punto ottenuto l'ausilio autorizzato, entro venti giorni deve tornare dallo specialista

Page 22: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

perch‚ questi ne faccia il collaudo. Ritorniamo ora al primo problema: chi mi certifica le competenze dell'oculista, del neurologo e cos via, necessarie per il collaudo dell'ausilio?Altro punto dolente riguarda la ripetizione della fornitura a carico del Sistema sanitario nazionale. E' prevista, in tempi ragionevoli, solo per i bambini e i ragazzi in et… evolutiva con il limite dei diciotto anni, dopo di che sono stati prefissati dei termini oltre i quali il Sistema sanitario nazionale non si carica pi— della spesa totale o del contributo per l'acquisto del nuovo strumento o ausilio. Per esempio, rimanendo con il nostro amico cieco, il bastone lo pu• cambiare ogni tre anni, ma un qualsiasi ausilio informatico solo ogni sei o sette anni. Anche qui ci troviamo di fronte a un'incongruenza: gli ausili informatici infatti diventano obsoleti con pi— rapidit… rispetto a un bastone, che rimane sempre quello, a meno che non si danneggi. Inoltre, il nomenclatore tariffario sembra dare pi— rilevanza ai materiali di consumo, come per esempio i pannoloni per gli incontinenti, e invece relega a un ruolo marginale le alte tecnologie, attraverso cui, paradossalmente, anche i disabili cosiddetti gravi possono trovare una soluzione, anche se solo parziale, ai loro problemi! Questo iter burocratico complicato, intricato e incongruente favorisce le ditte pi— grandi e strutturate a supportare il grosso peso burocratico e non la qualit… dei servizi, a discapito delle imprese pi— piccole e concentrate soprattutto sull'innovazione e la qualit… dei prodotti. Dopo aver elencato le distorsioni enormi che questo decreto presenta, non possiamo esimerci dal ripetere per l'ennesima volta che la soluzione c'Š. Basterebbe che lo Stato creasse una scheda elettronica, una Card, chiamiamola Card dell'autonomia o dell'indipendenza, con un valore e una durata prestabiliti a seconda del tipo di disabilit… a cui Š finalizzata, e la consegnasse nelle mani del disabile che solo cos potr… veramente scegliere autonomamente dove e cosa acquistare, basandosi sulle sue reali necessit… ed esigenze per raggiungere una completa autonomia e indipendenza. In questo modo si favorirebbe il libero mercato e si darebbe la giusta e dovuta responsabilizzazione al disabile. Ancora una volta la montagna ha partorito il topolino.

da ®La Settimana in Braille¯ 8 novembre 1999.

Assumere Nicoletta? Meglio i pavimenti sporchi.

Sin da piccolo ho appreso che i discorsi chiari, le organizzazioni semplici, le cose poco complicate, risultano di pi— immediata comprensione e soddisfano maggiormente i bisogni, soprattutto quelli primari, delle persone. A osservare quel che accade, a vivere da cittadino una quotidianit… fatta di relazioni con le istituzioni, il Comune per un certificato, l'A.s.l. per una visita specialistica, il catasto per un documento su una compravendita immobiliare, il Consorzio di Bonifica per la pulitura di un fossato, ci si accorge che, derogando dalla ragione e dalle cose fatte con l'intelletto, ci siamo costruiti intorno un sistema farraginoso, tortuoso, complesso, costoso che lascia poco spazio alle facili soluzioni e troppo, troppo alla mortificazione, fino anche al senso di rinuncia e di sconfitta. Tutto ci• che ci circonda incentiva alla ribellione, all'individualismo, alla negazione dell'idea positiva di istituzione pubblica. Le cause sono tante, certamente una delle principali Š la rinuncia della politica a decidere e ad agire. Oggi Š evidente che chi prevale, governino gli uni o gli altri, Š la burocrazia, l'apparato, l'organizzazione frammentata in una catena con decine, centinaia di anelli che annullano, di fatto, il senso e l'esercizio della responsabilit…. E pensate a quel che accade se un cittadino Š per di pi— un portatore di deficit e, che dire poi, se Š addirittura cognitivamente fragile. Legge, sente che anche lui ha dei diritti, che la collettivit… dei cosiddetti sani spende molto denaro anche per il suo benessere, perch‚ lui possa vivere il pi— autonomamente possibile, come gli altri, la scuola, il lavoro, le relazioni. Si strombazza in conferenze stampa, alle televisioni, sulle prime pagine dei giornali che ci sono miliardi per l'assistenza domiciliare, miliardi per l'integrazione scolastica, miliardi per le tecnologie compensative dei deficit, ma poi, poi eccoli i miliardi, le promesse, i mitologici canti di sirena. Nicoletta, trentenne, ®dichiarata¯ con un lieve ritardo

Page 23: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

mentale, ma ragazza forte ed energica, generosa nell'agire fisico, lavora per sette mesi a fare le pulizie presso il Comune di Martellago, in tirocinio, a duecentomila lire al mese. S, in tirocinio, perch‚ per fare le pulizie bisogna imparare e, a giudizio di qualcuno della A.s.l., per tenere una scopa e passare uno straccio servono mesi per capire se uno Š idoneo o no. E' bastata una telefonata alla A.s.l. di Mirano per chiedere come mai Nicoletta ancora non avesse un lavoro regolare ed ecco che, il giorno dopo, che strana, davvero che strana coincidenza Nicoletta non serve pi— a pulire le stanze pubbliche di Martellago. Nicoletta Š disperata, vuole lavorare, lancia il suo grido accorato e quando mi reco all'ufficio inserimento lavorativo dei disabili di Mirano, rimango attonito nel salire le quattro rampe di scale e nel sapere, dal mio accompagnatore, che di ascensore, pedane levatrici o servoscale non c'Š la ben che minima traccia. Che grottesca realt… la nostra! Dopo un mese dall'entrata in vigore della tanto decantata legge sul diritto al lavoro dei disabili, modulata proprio su organizzazioni come per l'appunto i S.I.L., questi con le loro piante organiche, eccoli lass— dove i disabili non arrivano o dove quelli che hanno le gambe ma ®non hanno la testa¯ non potranno mai giudicare i tanto fumosi e arzigogolati discorsi degli impiegati. E poi che dire di quella signora del Cavallino (Venezia), faceva l'infermiera presso l'Ospedale al Mare della citt… lagunare, fino a che una degenerazione retinica non le ha ridotto drasticamente la vista. La signora con umilt… e buon senso chiede di essere destinata ad altra mansione, non so, a fare la centralinista o l'impiegata all'ufficio prenotazioni; chiede che le prestino un po' di attenzione, che la trasferiscano in uno dei distretti in terraferma, dove magari ha meno difficolt… a raggiungere il posto di lavoro. ®No, signora, per chi non vede come lei Š meglio licenziarsi e far domanda di pensione come cieca civile¯. Pressioni di ogni tipo finch‚ la nostra signora non si licenzia davvero. Poi, quando, presentatasi alla commissione per l'accertamento dell'invalidit… presso la stessa A.s.l. dove aveva lavorato, le dicono che lei ha ancora un residuo visivo per cui non ha diritto ad alcuna pensione di invalidit… alla nostra signora non resta che disperarsi e piangere, piangere, allagare con le lacrime quel pavimento che l'aveva vista lavoratrice impegnata e che adesso non potr… pi—, donna di quarantotto anni, calcare, chiusa come Š in quel suo appartamentino, dove un isolamento sempre pi— profondo nella disperazione la sta facendo ammalare. E poi in una delle patrie della sanit… portata a modello nazionale, alla A.s.l. di Asolo-Castelfranco, che dire di Monica, ragazza di ventiquattro anni, che non Š stata certamente risparmiata in questa sua giovane esistenza dalla sfortuna pi— bieca: da bimba ha una forma tumorale agli occhi e per curarla con la chemioterapia le viene compromesso l'apparato uditivo. Monica cresce cos con impegno, tra queste due minorazioni. Nella patria delle unit… valutative, delle ‚quipe interdisciplinari, qualcuno - perch‚ nella societ… dei distratti, dei presuntuosi, ma, perch‚ no, anche dei pressappochisti Š pi— facile cos - mette un'etichetta al suo non capire da sorda e la colloca in una benemerita cooperativa di Castelcucco tra altri gravi disabili mentali. Quanta sordit… nelle istituzioni asolane e di Castelfranco al suo sommesso e timido grido di aiuto. Monica vuole imparare l'informatica, vuole avere un computer, vuole parlare attraverso Internet, vuole liberarsi attraverso la rete di questo suo isolamento imposto. Probabilmente in quegli uffici di Asolo e Castelfranco si conversa animatamente dei titoli: Tiscali, Telecom o dell'accordo Vodafone Mannesmann, si sa bene cos'Š lo sviluppo delle tecnologie della comunicazione e della loro importanza, ma che importa per la povera ragazza di Paderno del Grappa, lei mica conta, mica pu• determinare un cambiamento delle loro esistenze di funzionari statali. E cos, a Monica non resta che curare con calore due pitoni e un'iguana, chiss… se inconsciamente sperando che quei suoi rettili un giorno, anzich‚ ingoiare quaglie e cavie, ingoino la burocrazia e la disattenzione che oggi Š pi— soffocante e mortale di quelle sue tre dolci bestiole. Ma a Castelfranco, a Venezia e in ogni altra parte della nostra regione e del nostro bel paese, ci sono migliaia e migliaia di storie come queste di cittadini disperati, pi— che per il loro handicap, per il fatto di vivere in un siffatto contesto di pubbliche organizzazioni, che sono, queste s, il vero handicap per tutti i cittadini. Si impone quindi un radicale cambiamento se non vogliamo essere travolti in questa deriva della ragione, dobbiamo smettere di soffrire o di risolvere in silenzio, come ha fatto Giorgio, giovane cieco che, incontrando molte difficolt… per avere gli strumenti atti allo svolgimento del suo lavoro presso una grande compagnia di software, se

Page 24: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

li Š comprati con i suoi soldi; dobbiamo essere protagonisti nell'affermazione dei nostri diritti, dobbiamo martellare le porte fino ad abbatterle, insistere con le persone finch‚ non ci ricevono. finch‚ non ci ascoltano, finch‚ non agiscono e decidono. Dobbiamo, insomma, far capire che la pubblica amministrazione Š per l'appunto a servizio di tutti e per l'interesse di tutti, dobbiamo far s che lo slogan ®I care¯ diventi il primo comandamento di chi sceglie di lavorare nella pubblica amministrazione.

da ®L'Unit…¯, 29 febbraio 2000.

Noi disabili discriminati dall'ipocrisia.

D… un grande senso di rabbia, ma anche di disagio, registrare quotidianamente fatti per i quali si ha veramente la sensazione di vivere in un paese bislacco; in un paese dove la mentalit… comune Š profondamente razzista, anche se le nostre chiese sono affollate, la legislazione Š ridondante di buoni propositi, la quotidianit… Š piena di momenti nei quali si racconta, declama, grida ®solidariet…, solidariet…, solidariet…!¯ Ecco alcuni fatti che non possono non far riflettere almeno quei pochi uomini e donne dotati di intelligenza, buon senso e umanit…. A Bassano del Grappa, dove peraltro la gente Š pratica e bonaria, l sulle sponde del Brenta, sotto le montagne dove si Š vissuta l'impronta asburgica, alcune giovani mamme con dei piccoli colpiti da handicap sensoriali o motori non hanno la possibilit… di scegliere che fare. Timide, impreparate all'arroganza del potere, a una loro disperata richiesta accade di sentirsi rispondere dal dottore responsabile della A.s.l. col patentino di esperto per i problemi dei disabili, cos: ®Signora, ha aspettato fino ad ora per suo figlio, credo potr… aspettare ancora qualche mese, affinch‚ noi possiamo incominciare a pensare che cosa poter fare¯. E' proprio vero che il tempo Š un valore relativo; diceva sant'Agostino che il tempo Š ®distensio animi¯, ma i giorni di quei bimbi, la vita di quei bimbi, dovrebbero meritare pi— urgente attenzione e concreta e fattiva operativit…. Un giovane cieco laureato di Roma partecipa a un concorso bandito dal ministero delle Finanze; lo supera brillantemente, questa s Š veramente ironia della sorte. Ed ecco che al momento di formalizzare le assunzioni, accorgendosi solo allora che Š cieco, al ministero si accampano fantasiose incompatibilit… tra la mansione da svolgere e il deficit del giovane. Per qualche zelante funzionario dirigente, il superamento brillante della prova d'esame, il curriculum degli studi del giovane cieco non sono testimonianza sufficiente della capacit… di fare e di saper risolvere e superare le difficolt… derivanti dalla sua minorazione visiva. Per contro, a una signora cieca che voleva partecipare a un concorso a cattedre di storia e filosofia nei licei a Latina Š stato impedito di dotarsi degli ausili idonei o di un assistente per sostenere la prova d'esame, perch‚ a dire dei responsabili del concorso avrebbe annullato le condizioni di parit… con gli altri partecipanti nello svolgimento della prova stessa. E dire che tutte le leggi che riguardano il lavoro sanciscono che i pubblici concorsi devono essere accessibili anche ai disabili. La scorsa settimana, infine, ho deciso di assumere nella mia azienda un giovane cieco con la qualifica di addetto all'assistenza di supporti informatici; naturalmente, e forse troppo ingenuamente, ho tentato di procedere all'assunzione secondo le direttive della nuova legge sul diritto al lavoro dei disabili, Legge n. 68 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 12 marzo '99 ed entrata in vigore il 18 gennaio 2000. Questa legge a dire di molti Š importante, Š innovativa perch‚ non contiene solo obblighi e sanzioni, ma, per la prima volta nel nostro paese, incentivi, ovvero sgravi fiscali e contributivi per le aziende che assumono i disabili e anche finanziamenti per l'adattamento del posto di lavoro laddove Š necessario. Io per una settimana ho provato a farmi dire da qualcuno agli uffici provinciali del lavoro, in Regione, alla mia organizzazione datoriale ci• che dovevo fare per procedere all'assunzione, e l'unica cosa che tutti mi hanno detto Š stata: ®Non sappiamo, aspetti ancora qualche mese¯. Insomma, per me imprenditore che ho bisogno di lavoratori e per quel giovane cieco, il tempo Š ancora una volta una cosa relativa.

Page 25: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

L'unica certezza che mi resta Š che se un imprenditore non assume un disabile deve pagare una sanzione di 2600000 lire al mese. E per questo che quando un imprenditore ci vede, se pu•, ci evita perch‚ ci teme, gli suscitiamo sentimenti negativi, per lui siamo un peso, siamo un'altra fra le tante tasse. Io non ci sto pi— ad essere discriminato, io, e come me centinaia di migliaia di disabili, pretendiamo che sulla nostra pelle si faccia meno sfoggio di attenzioni e solidariet… ipocrite, noi chiediamo di avere tutti gli strumenti per essere protagonisti del nostro desiderio di autentica partecipazione sociale. Noi vogliamo che il nostro tempo abbia lo stesso valore e dignit… del tempo degli altri.

da ®l'Unit…¯, 7 marzo 2000.

Noi ci ostiniamo a sperare che cambi.

Inesorabili quasi come il perpetuarsi d'una maledizione, la dabbenaggine, il pressappochismo e l'ottusit… si sollevano e avviluppano le menti. E' difficile trovare gente che voglia ascoltare e ragionare, gente che voglia capire e risolvere. Molto pi— facile invece, incontrare masse di persone ®concentrate¯ nel trovare istante dopo istante della loro vita di relazione, la possibilit… di sfuggire, di non assumersi responsabilit…, di trovare le parole per eloquiare senza dare risposte alle molte domande. Molti imprenditori necessitano per la loro attivit… di confrontarsi quotidianamente con la pubblica amministrazione e sempre, inesorabilmente sempre, sono problemi, rinvii, silenzi, decisioni non prese. Pare ci si debba rassegnare che qualcos'altro, qualcun altro, intervenga, decida, risolva. Qualcun altro e qualcos'altro che sempre pi— prende il nome soltanto di Provvidenza.Ho fatto richiesta tre anni fa di installare nella sede della mia azienda a Piombino Dese una piattaforma elevatrice per permettere ai disabili di salire agevolmente al primo piano e sto ancora attendendo che l'amministrazione comunale mi risponda. Ho chiesto di poter disporre di due tagliandi ®handicap¯ per consentire ai nostri operatori di andare a prendere i disabili che arrivano alla stazione di Padova o all'aeroporto di Venezia e chiss… quando l'amministrazione capir… l'importanza di questa richiesta e di tante altre cose per le quali viene solo un grande sconforto e un senso impotente di invidia per quei cittadini - beati loro! - che non necessitano mai di interagire con la pubblica amministrazione.Ora, tra rabbia e nuova consapevolezza, questo malumore incomincia a trovare organizzazione e a diventare linfa per nuove aggregazioni che si pongono l'obiettivo di cambiare. Ora, come la natura rigermoglia a primavera, riaffiora la voglia e la speranza di ribellarsi all'idea che nelle scuole i problemi dell'integrazione dei bambini disabili si incomincino ad affrontare a marzo perch‚ solo da poco in alcune scuole sono state completate le assegnazioni degli insegnanti di sostegno o che nella sanit… a qualcuno venga rifiutato un esame, peraltro necessario, semplicemente perch‚ questo dovrebbe avvenire presso un'altra U.s.l. e non Š ®buona cosa¯ utilizzare servizi esterni alle U.s.l. di appartenenza perch‚ costano. E qualcuno a questa ribellione, a questa speranza di cambiamento risponde con sottili intimidazioni cercando di rinserrare i ranghi dei poteri burocratici per frenare i cambiamenti Non vogliamo fare i profeti, i predicatori nel deserto, i don Chisciotte del terzo millennio, vogliamo semplicemente vivere con consapevolezza il nostro ruolo di cittadini chiedendo conto a ciascuno di fare e di rispondere per quanto Š di loro competenza, certi che prima o poi anche i burocrati e i pubblici amministratori si troveranno a confrontarsi da cittadini con questi problemi di tutti i giorni e allora, probabilmente, anche loro troveranno le ragioni per capire il senso di questa nostra ribellione.

da ®Il Gazzettino¯, 6 aprile 2000.

Page 26: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

Lettera al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.

OGGETTO: Aiuto perch‚ ®La Settimana in Braille¯ non muoia.

Illustrissimo Signor Presidente,ci rivolgiamo a Lei quale Garante massimo dei diritti dei cittadini italiani e perch‚ ci sono noti il Suo rigore, la Sua competenza e la Sua saggezza, ma soprattutto la sensibilit… e l'attenzione verso i pi— deboli.Chi Le scrive sono delle persone cieche, un po' ®disperate¯, che vedono vanificato ogni loro sforzo e impegno per sentirsi persone attive e utili alla realizzazione di una pi— vera integrazione sociale di altre persone non vedenti. Infatti, stiamo vivendo il paradosso che, tra tutti quelli che producono stampa per ciechi in braille e su audiocassette, noi siamo gli unici dai quali l'Ente Poste pretende per le spedizioni, il pagamento di tariffe maggiorate anche rispetto a quelle normalmente applicate per la postalizzazione della stampa ®normale¯ cos da pregiudicare irrimediabilmente la nostra iniziativa.Nel 1997 abbiamo costituito una societ… editoriale, la Te.Ma. S.r.l., con lo scopo di realizzare il primo settimanale di informazione per ciechi in Italia denominato ®La Settimana in Braille¯. Questa iniziativa editoriale, unica ancor oggi nel suo genere in Europa, ha dato la possibilit… ai ciechi di avere uno strumento di informazione snello e puntuale che tutte le settimane permette loro di conoscere ci• che accade a livello mondiale relativamente alle tematiche di interesse dei privi della vista e che quasi mai trova spazio sui ®normali¯ canali di informazione. Ma ®La Settimana in Braille¯ probabilmente portava fin dal suo concepimento un peccato d'origine, ovvero, quello di essere rivista "libera" e "indipendente" e non bollettino di informazione di questa o quella organizzazione di ciechi o per i ciechi e forse, proprio perch‚ Š risultata ben presto la rivista pi— letta dai ciechi italiani, sono incominciate a pioverle addosso, a poco pi— di un anno dalla sua pubblicazione, le prime grane. A marzo '99, le Poste bloccano la spedizione della rivista, spedizione che avveniva in esenzione tasse postali come ogni altra corrispondenza o periodico braille o su audiocassetta spedito dagli altri editori.Le nostre richieste di chiarimento per garantire la prosecuzione di un servizio tanto importante e atteso dai lettori, anche mediante un'interrogazione parlamentare al ministro Cardinale, sortiscono per•, come unico risultato, che se vogliamo continuare la pubblicazione e la spedizione della rivista, dobbiamo pagare le tariffe postali previste per la spedizione dei periodici. Si viene cos a verificare una grossa discriminazione tra le associazioni e organizzazioni dei ciechi o per i ciechi, che possono spedire addirittura circolari e messaggi pubblicitari in esenzione postale, e una libera rivista di informazione edita da un editore privato. Poco importa se per questa iniziativa l'editore non fa nessun business, anzi deve chiedere contributi e sostegni alle persone coinvolte che, guarda caso sono cieche come quelle delle altre organizzazioni.In ragione di questo ci siamo rivolti al dottor Enzo Cheli - Presidente autorit… per le garanzie nelle comunicazioni -, facendoci carico nel frattempo degli ulteriori costi per non interrompere la spedizione della pubblicazione, senza aver ottenuto ancora risposta.I maggiori costi derivanti dalla decisione ministeriale aggravano, ovviamente, il bilancio dell'editore, tanto da rendere ormai insostenibile la prosecuzione di questa esaltante esperienza a meno di eventuali finanziamenti a compensazione del subentrato aggravio.Detto questo, non vorremmo certo confonderci con i soliti ciechi, che spesso, nell'immaginario collettivo, stanno rannicchiati agli angoli delle strade nella speranza che qualcuno impietosito getti loro qualche monetina. No, non si tratta solo di soldi! Quello che vorremmo far capire Š che la risposta del ministro, oltre a limitare la libert… di informazione di soggetti gi… in partenza penalizzati, impedisce loro reali opportunit… di collocamento lavorativo proprio nell'era in cui lo Stato impone il lavoro per i disabili.

Page 27: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

Infatti, ®La Settimana in Braille¯, con la sua redazione a Loreggia (Padova), con il centro stampa gestito da una persona sorda a Piombino Dese (Padova), con il direttore responsabile di Darzo (Trento) e il direttore editoriale di Piombino Dese (entrambi ciechi), con i suoi corrispondenti-informatori ciechi, sparsi qua e l… per l'Italia, Š davvero un bell'esempio di lavoro mirato per i disabili. E se ®La Settimana in Braille¯ morir…, verr… a cessare anche questa positiva esperienza lavorativa. Fatto questo che risulta essere fortemente in contraddizione con le recenti leggi a favore dei portatori di handicap (Legge 68 del 12 marzo 1999 sul diritto al lavoro dei disabili e Legge 104, 5 febbraio 1992, ovvero Legge quadro sull'handicap).Ma non finisce qui'Quando abbiamo cercato di soddisfare la sete di informazione di quei ciechi, soprattutto anziani, che non conoscono il braille, mediante la registrazione del periodico su audiocassetta, ecco un'ulteriore discriminazione: andati alle Poste per spedire le audiocassette in abbonamento postale come per l'edizione braille, non c'Š stato nulla da fare, non Š stato possibile spedirle. Abbiamo telefonato a destra e a manca per scoprire - con notevole dispendio di soldi e di tempo - che nessuno sa o pu• decidere. Abbiamo scoperto che l'avverbio ®analogamente¯ nel dizionario dei burocrati non esiste e che l'audiocassetta pu• essere solo un prodotto fonico e quindi mai un periodico registrato ad uso dei ciechi. Abbiamo chiesto che si verificasse il contenuto delle cassette manifestando la disponibilit… a portare noi stessi un registratore per permettere questa conoscenza, ma nulla da fare. E allora ecco verificarsi l'incredibile sperequazione tra ciechi e ciechi: coloro che sanno il braille e che quindi possono ricevere in abbonamento postale la rivista e quelli, poverini, che sono la maggioranza perch‚ prevalentemente anziani, che non conoscendo il braille grazie all'attenzione, la perspicacia, la flessibilit… delle Poste italiane, saranno discriminati perch‚ ciechi analfabeti.Signor Presidente, Le chiediamo aiuto, aiuto per non far morire la speranza di essere, anche se ciechi, dei cittadini come gli altri, la speranza di vivere in un Paese civile dove, se ci sono dei diritti, questi valgono per tutti e non solo per chi dichiara l'appartenenza a una categoria.Desideriamo che Lei intervenga, per far s che questa nostra rivista possa godere degli stessi diritti e doveri dei periodici braille che l'Unione italiana ciechi e altre organizzazioni, pur ricevendo copiosi finanziamenti pubblici, continuano a spedire in esenzione tasse postali.Diversamente cesseremo ogni pubblicazione e saremo costretti forse a passare dalle fila di coloro che operano e producono a quelle di coloro che attendono e chiedono.Siamo pertanto a completa disposizione per fornire a Lei e ai Suoi collaboratori qualsiasi ulteriore informazione e documentazione sulla nostra esperienza e Le confessiamo che ci riempirebbe d'orgoglio e di felicit…, poterLa incontrare per illustrarLe personalmente le nostre attivit….

da ®La Settimana in Braille¯, 8 maggio 2000.

SULLA SCUOLA E SUL LAVORO.

Per fortuna Š necessario cambiare.

E' quanto mai sconsolante pensare a ci• che accade in Italia nell'ambito della formazione professionale dei portatori di deficit e, in particolare, dei ciechi. Questo perch‚ essa, risultato di decenni di politiche assistenzialistiche e clientelari, non ha consentito di traghettare in maniera efficace tanti e tanti giovani, tanti e tanti portatori di deficit tardivi, attraverso il lavoro, sulla sponda della vera integrazione sociale.

Page 28: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

Corsi per centralinisti erogati in uno o due anni anzich‚ in una o due settimane, corsi per programmatori della durata di un anno quando la figura professionale non Š pi— richiesta e poi, via via, corsi di giornalismo speciali, corsi di autonomia domestica speciali...Quanto, quanto denaro europeo o nazionale bruciato nella costruzione di un mondo speciale, fatto del formarsi di tante coppie di disabili, di ricostruzione di relazioni tra diversi, di necessit…, finito un corso, di iscriversi a un altro per passare il tempo diversamente dallo stare chiusi tra le proprie pareti domestiche soffocati dall'iperprotezione e dall'incomprensione dei familiari, forse semplicemente per poter trasgredire un po', per avere l'occasione unica di una scopata, altrimenti solo sognata. Ecco la necessit… per i ciechi, per i portatori di deficit di iscriversi a un altro corso speciale e poi, finito questo, a un altro ancora senza che il lavoro, vero strumento di affrancamento sociale, si trovi.E' indubbio che l'impianto normativo e le politiche per la formazione professionale dei portatori di deficit risultano quanto mai anacronistiche e fortemente avulse dal contesto lavorativo, in quanto non considerano i nuovi modelli organizzativi e le dinamiche determinate dallo sviluppo tecnologico.Oggi, se si vuole parlare di formazione, questa va intesa come formazione continua e, se possibile, va attuata con strumenti e forme contrattuali nuovi all'interno delle stesse aziende (vedi contratti di formazione lavoro).Al fine di facilitare questi momenti formativi, risulta tutt'al pi— proponibile qualche breve training della durata di una o due settimane, nel quale i portatori di deficit imparino ad usare le tecnologie compensative che consentano loro di svolgere pariteticamente e produttivamente le attivit… assegnate.E' ora di rompere questo circolo perverso che vede dopo tanti e tanti anni di integrazione scolastica, di partecipazione alla vita sociale, il ritorno dei portatori di deficit alle scuole speciali di formazione professionale.E' ora che i vecchi istituti abbandonino per sempre la formazione professionale come occasione per esistere, per autogiustificarsi, ormai, vecchi ruderi bruciati dal tempo tra le costruzioni moderne delle citt… cablate.Basta con tutto questo! Basta con la rantolante invocazione alle leggi speciali per il collocamento! Basta con l'aspirazione ad albi nazionali per categorie di lavoratori fuori dall'interesse della societ… che lavora!Impariamo con coerenza a progettare e a vivere il nostro tempo, impariamo con coerenza e onest… a rivendicare per le giovani generazioni dei portatori di deficit il diritto di partecipare alla vita sociale come tutti.

da ®Punto di Vista¯, n. 3, 1996.

C'Š bisogno di nuove leggi?

E' tipico dei conservatori accettare con difficolt… e resistenza qualsiasi cambiamento. Cos Š difficile per tanta e tanta gente, soprattutto nel mondo dei disabili, accettare l'idea che di questione lavoro ce ne sia una soltanto per loro come per i normodotati.Dal 1981 partecipo, a diverso titolo, ma con sempre maggiore frequenza all'ambiente imprenditoriale e sempre mi sono trovato di fronte al medesimo atteggiamento: se hanno bisogno di forza lavoro e trovano lavoratori disabili adatti, gli imprenditori li assumono. altrimenti, non essendo loro interesse fare assistenza, fanno resistenza a qualsiasi inserimento lavorativo a loro dire non produttivo.

Page 29: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

Il problema, quindi, Š quello di smettere di blaterare e di dare significato e sostanza al momento della scuola come prerequisito fondamentale per sviluppare le capacit… residue dei portatori di deficit, per preparare culturalmente e tecnicamente i giovani al successivo inserimento lavorativo.La scuola non pu• essere trascurata, perch‚ un portatore di deficit, che ha un ventaglio pi— ristretto di opportunit… per inserirsi nel mondo del lavoro, deve forgiare in essa gli strumenti per competere pariteticamente con gli altri e per centrare l'obiettivo pi— attinente alle sue aspettative e capacit….Io credo che, affinch‚ negli imprenditori non continui ad albergare l'idea che il disabile sia un peso, debba essere eliminato ogni obbligo d'assunzione e invece debbano essere create, in alternativa, reali condizioni di incentivazione che permettano l'inserimento dei portatori di deficit nella piccola bottega artigiana come nella grande azienda. Solo per fare un esempio, l'A.S.P.H.I. (Associazione per lo sviluppo di progetti informatici per gli handicappati) ha collocato centinaia di ciechi e disabili motori senza bisogno di leggi specifiche.Va ricordato che esiste una legge, la n. 104 del 1992, che se disponesse di risorse finanziarie adeguate per essere pi— significativa rispetto al nostro tipico bla, bla... all'italiana, potrebbe gi… ampiamente risolvere il problema dal punto di vista normativo rendendo inutili nuove discussioni e nuove leggi.Vi Š infine la questione dei disabili gravi per i quali, tralasciando le facili ma pericolose posizioni demagogiche e populiste, Š necessario creare delle unit… lavorative protette, tuttalpi— organizzate in maniera integrata con altri lavoratori ma che difficilmente possono essere immaginate nello stesso contesto produttivo dei cosiddetti normodotati. Esempi significativi sono alcune cooperative sociali o i centri per plurihandicappati in Germania.

da ®Punto di Vista¯, n. 2, 1997.

Una proposta per la formazione professionale.

Ho partecipato a un'assemblea di studenti dell'Istituto per ciechi Nicolodi di Firenze. Giovani dai diciotto agli oltre trent'anni, l, dentro quelle cupe stanze, alla ricerca di chiss… quale futuro, mi hanno bersagliato di domande sulle opportunit… lavorative e sulla congruenza della loro formazione professionale con le esigenze del mondo del lavoro.E' certo che le loro speranze saranno in gran parte deluse, perch‚ quel loro star l per imparare Š fine a se stesso e del tutto avulso dalla realt… dinamica che pulsa appena fuori dalle mura dell'istituto. Un corso per operatori di centralino di tre o cinque anni e un corso di massofisioterapista, dove non c'Š neanche l'ombra dell'insegnamento all'impiego delle nuove tecnologie in campo sanitario, risultano utili soltanto a realizzare l'integrazione sociale alla rovescia, ovvero, ad aggregare ciechi adulti magari per condurli all'altare. Eh gi…, perch‚ tra quei ventitr‚ ragazze e ragazzi ciechi oltre la met… vivono tenere relazioni affettive. E che dire poi di quel che accade certamente oltre gli Appennini, a Bologna, o a Genova e poi ancora negli altri istituti.Improvvisati operatori che insegnano ancora WordStar 4 per scrivere un testo quando questo programma non si sa pi— da tempo dove comprarlo, pretesi corsi di informatica con il sistema operativo DOS, quando nessun computer pi— lo installa e poi tante e tante altre scempiaggini in nome del bene dei ciechi. C'Š una sola strada oggi da percorrere per salvare l'idea alla base dell'integrazione scolastica e per dare un contributo autentico alla costruzione del futuro dei nostri giovani: realizzare brevi corsi propedeutici, magari anche individuali, ai normali corsi di formazione e orientamento professionali organizzati dagli enti di formazione delle associazioni artigiane, degli esercenti o degli industriali. Grazie a questi corsi propedeutici il cieco, l'ipovedente o pi— in generale il portatore di deficit potranno apprendere l'uso delle tecnologie compensative della loro minorazione e quindi le modalit… pi— efficaci per competere poi pariteticamente con i colleghi normodotati nel momento formativo. L'inserimento lavorativo potr… cos partire durante la

Page 30: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

formazione e l'integrazione sociale non si interromper… con la fine della scuola pubblica o dell'universit… e tanti e tanti pi— ciechi potranno godere della relazione con uno o una normodotata.

da ®La Settimana in Braille¯, 2 febbraio 1998.

Il significato del lavoro.

Grandi risultati! E' indiscutibile che l'indennit… di accompagnamento sia stata una grande conquista dei dirigenti dell'Unione italiana ciechi. A loro siamo tutti grati perch‚, con quei soldi, ci paghiamo un mutuo, andiamo a cena fuori, ci prendiamo il taxi o il lettore... insomma viviamo. Ma ci sia consentito dire - e non ce ne vogliano i soliti ®aficionados¯ che si arrabbiano ogni volta che c'Š una velatura di critica all'Unione - che questo non basta.Noi crediamo che i ciechi per integrarsi debbano lavorare! Bisogna avviare una campagna forte per il lavoro, cioŠ per l'integrazione. Bisogna, se serve, portare in piazza migliaia di ciechi per il lavoro. Noi, consentiteci il dubbio, abbiamo il sospetto che molti abbiano confuso la vita assistita, o meglio parassita, con l'obiettivo finale.Molti, troppi, sono felici, fin troppo felici, del milione e mezzo di indennit… e pensione al mese, magari arrotondato da qualche docenza o consulenza, da qualche rimborso spese, da qualche impieguccio nell'ambito della categoria. Si badi, questo non Š lavoro, non Š partecipazione, non Š integrazione. Il lavoro come antitesi al parassitismo Š fatto di impegno, di sacrificio ma anche di grandi risultati e gratificazioni.Il lavoro deve essere reinteso, riconquistato come significato, perch‚ come diceva don Mazzi: ®... oggi si Š smarrito il significato del lavoro giacch‚ si intende questo solo come posto, come occasione per ricevere senza dover nulla dare¯. Da queste parole di don Mazzi devono ripartire i ciechi se vogliono conquistare realmente le pari opportunit… per stare da uguali nella societ….Cari nuovi dirigenti dell'Unione, con umilt…, senza pretese, ci permettiamo di inviare un messaggio a voi che vi accingete ad assumere una responsabilit… delicata: dirigere le sezioni di un'associazione importante. Viviamo un periodo di grandi trasformazioni, in cui le certezze di un tempo si indeboliscono, quando addirittura non svaniscono del tutto. La stessa Unione italiana ciechi, con la sua lunga e gloriosa storia, non rappresenta pi— un monopolio: sono nate parecchie associazioni di rappresentanza, sia a livello nazionale che locale, che hanno ottenuto una loro visibilit… nei mass media.Per questo dobbiamo pensare di attrezzarci al dialogo, da contrapporre alla visione chiusa che ancora (purtroppo) pervade pi— di un dirigente. Non si pu• pi— fare la figura di chi affianca alla cecit… fisica anche quella morale. Non essere ciechi significa saper guardare lontano, e soprattutto saper guardare da soli senza gli occhiali degli altri.E' di queste settimane la richiesta della sede centrale dell'U.I.C. di diventare ONLUS. Vogliamo porci una domanda? L'Unione dev'essere associazione di rappresentanza o di servizio? Porsi questa domanda significa chiedersi se si debba diventare ONLUS O no. E chi ha deciso che l'Unione debba essere una ONLUS? Quanti, fra i dirigenti locali, sanno cosa vuol dire? Quanti ne hanno dibattuto? E' opportuno rallentare per dibattere? Rallentare per conoscere? Vorremmo toccare altri due temi. Prima di tutto l'integrazione scolastica. Negli ultimi trent'anni fra i privi di vista siamo stati in molti a difendere a spada tratta l'integrazione nella scuola normale, e nessuno si Š mai pentito.Per• ora qualche ragionamento va fatto, con un obiettivo: pensare meno ai grandi principi e pi— all'integrazione reale dei bambini. A volare un po' pi— basso Š pi— facile vedere la terra. Per dirla in modo pi— chiaro, i bambini, per essere realmente integrati, debbono essere dotati degli strumenti che li aiutino a imparare, a istruirsi, a fare una completa carriera scolastica. Crediamo necessaria una grossa azione di formazione degli operatori, che non possono essere ancora gli insegnanti con il

Page 31: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

punteruolo in mano. Un cieco non Š necessariamente un esperto, nonostante abbia decenni di proficua convivenza con il suo deficit. E allora (insistiamo) formazione per guardare pi— lontano.Integrazione nel mondo del lavoro. Possiamo condividere o non condividere, ma Š un fatto che viviamo nella societ… della flessibilit… e del dinamismo. Da questo assunto emerge una domanda: si pu• ancora vivere il rapporto con il lavoro attraverso la mediazione di leggi protettive? In altre parole, si pu• ancora pretendere di avere professioni codificate e di nicchia? Noi crediamo di no. Una professione, oggi, rischia di morire nel giro di pochi anni, con il risultato di lasciare sul marciapiede chi aveva investito su quella professione studiando e aggiornandosi. E' difficile immaginare di intraprendere una carriera lavorativa facendo sempre lo stesso mestiere dai diciotto ai sessantacinque anni.A meno che, s'intende, non si tratti di professioni particolarmente qualificate e qualificanti. L'integrazione nel mondo del lavoro deve cominciare dalla formazione professionale. In questo senso ci permettiamo di far riflettere sull'opportunit… di abolire i corsi speciali, che non sempre hanno aderenza con i bisogni del territorio. Non Š un caso che i corsi per programmatori non collochino pi— come un tempo. Parlando di corsi speciali hanno un senso i corsi per giornalisti ciechi? Non si devono organizzare corsi per professionisti ciechi, ma si debbono far partecipare i ciechi ai corsi per professionisti.Tecnologie. Abbiamo sentito recentemente a un convegno che c'Š un certo timore del cosiddetto progresso. L'errore pi— grosso che si possa fare Š quello di mostrarsi immusoniti di fronte all'esplodere di nuove tecnologie. Le innovazioni non vanno ignorate perch‚ si verrebbe ignorati; vanno dominate, prima che esse ci dominino.Cari dirigenti dell'Unione, noi non vogliamo fare prediche: siamo gli ultimi a poterle fare. Vogliamo solo fare un invito al dialogo e alla riflessione, che sono i migliori consiglieri della nostra vita.

da ®La Settimana in Braille¯, 4 maggio 1998.

Le attivit… di telelavoro per il vivere degli anziani.

Il modello anni settanta-ottanta che ha concentrato le persone anziane sole o non autosufficienti in strutture specialistiche ed eufemisticamente chiamate ®case di riposo¯ o ®residenze per anziani¯ sta mostrando, alle soglie del terzo millennio, la sua inadeguatezza a rispondere in senso qualitativo al bisogno di vivere in maniera soddisfacente di tutte le persone anziane. Chi invecchia anche se non ha pi— riferimenti parentali accanto, come accadeva nel modello della famiglia patriarcale fino agli anni sessanta, vuole vivere gli ultimi suoi anni nel contesto dove Š sempre vissuto, all'interno delle proprie pareti domestiche, a lui familiari, potendo relazionarsi con tutte quelle persone con le quali ha sempre condiviso qualcosa. E' necessario pertanto rispondere a questi bisogni e permettere anche alle persone anziane non autosufficienti di restare all'interno della propria casa attivando servizi domiciliari adeguati e rispondere nei tempi richiesti ed efficacemente a ogni tipo di bisogno.Alcuni di questi richiedono delle strutture altamente qualificate e specializzate sia per rilevare i bisogni sia per soddisfarli puntualmente. La fase di rilevamento del bisogno pu• essere svolta prevalentemente con servizi telematici gestiti interamente da personale disabile (ciechi o disabili motori con capacit… non compromessa della comunicazione).Anche le attivit… di telemonitoraggio possono essere svolte ad esempio da disabili motori. Si pensi al servizio di monitoraggio affinch‚ gli anziani, anche affetti dal morbo di Alzheimer, assumano questa o quella medicina e cos via. Personale sordo pu• essere tranquillamente impiegato, invece, nell'erogazione di certi servizi, come la raccolta della biancheria, dei vestiti da lavare, la consegna dei pasti, la consegna a domicilio di spesa, medicinali e quant'altro. Insomma ciechi e disabili motori in attivit… di front-desk telematico, sordi in attivit… operative di esecuzione servizi e tutte

Page 32: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

queste categorie in attivit… organizzative di carattere amministrativo possono operare efficacemente e produttivamente.La qualit… della vita degli anziani trova cos la possibilit… di essere realizzata mediante persone fino a pochi anni fa considerate soltanto come soggetti da assistere. Questi soggetti oggi assumono un ruolo attivo, diventano protagonisti della loro vita e strumento delle vite altrui.

da ®La Settimana in Braille¯, 11 maggio 1998.

Pluriminorati: in quale direzione andare.

Si dibatte molto all'interno dell'organizzazione dei ciechi sulla questione dei pluriminorati. E' un dibattito vivace e impegnato che tuttavia non Š riuscito, in questi anni, a far individuare un percorso lineare, un fine chiaro da perseguire. Sembra quasi che la complessit… del problema soffochi le idee, impedisca di realizzare qualcosa di concreto. Tutto si risolve allora nel prospettare l'istituzione di centri, nell'immaginare la riconversione dei vecchi istituti abbandonati da coloro che sono solo ciechi in nuove strutture dove accogliere i pluriminorati dove ricevere i loro genitori o gli operatori sanitari e scolastici del territorio.A mio modo di vedere tutto questo non Š sufficiente bisogna assumere un approccio radicalmente innovativo verso le persone con disabilit… grave o con plurihandicap, senza ricercare la continuit… con il passato. Il passato Š storia, Š esperienza, ma non ci ha dato soluzioni per queste persone, anzi proprio contro di esse ha eretto alti muri di esclusione, ha creato i luoghi della dimenticanza e dell'oblio (vedi i cottolenghi) dove non ci sono persone da riabilitare, non ci sono uomini e donne a cui far cogliere un minimo senso della vita ma ci sono soltanto ®vivi e morti¯. Per le persone pluriminorate va fatto uno sforzo enorme al fine di realizzare per ciascuno di loro un progetto di autonomia che consenta la massima indipendenza possibile. Per i soggetti gravi la nozione del tempo, l'alimentazione, la comunicazione, che magari si arresta all'indicazione dei bisogni primari, sono traguardi importantissimi da raggiungere e richiedono un approccio individualizzato, estremamente qualificato e con un altissimo livello motivazionale da parte degli operatori.Tutto questo non pu• realizzarsi in centri distanti dalla famiglia ma deve potersi proporre sul territorio laddove viene espresso il bisogno. Bisogna creare semmai, a livello regionale e nazionale, oggi sarebbe meglio dire europeo, la rete tra le varie competenze in campo, cos da permettere uno scambio rapido delle esperienze e una forte accelerazione nella diffusione delle conoscenze. Ogni caso dovr… essere affrontato secondo le proprie specificit…, secondo le caratteristiche peculiari oltrech‚ dell'individuo anche della famiglia, dei servizi sociosanitari del territorio ma mai dovr… essere vissuto come un unicum, perch‚ sempre vi saranno molti punti di contatto, molte analogie con altri casi presenti a livello regionale, nazionale, europeo.E' evidente che prima ancora di pensare alla costruzione fisica di centri che comunque rischiano, si badi bene, di diventare dei ghetti, dobbiamo mettere in atto in tempi brevi, sei mesi un anno, un programma qualificato ed efficace di formazione degli operatori. Questo gi… pu• essere un primo passo per costituire la rete delle competenze a cui accennavamo. Caratteristica di questo intervento formativo dovrebbe essere quella di mettere insieme operatori provenienti dalle diverse aree geografiche d'Europa, pensiamo alla Scandinavia, alla Spagna, alla Grecia, alla Germania eccetera oltre naturalmente ai nostri operatori italiani.Questo dovrebbe consentire di realizzare un momento formativo innovativo rispetto ai consueti corsi di formazione, giacch‚, tranne che in pochissime situazioni, verrebbe a mancare la dicotomia docente-discente. Infatti nell'interscambio di conoscenze, esperienze, Competenze, ciascuno dei partecipanti trasmuta di volta in volta da insegnante ad allievo in un dare e ricevere che realizza un processo formativo dinamico e vissuto, pi— efficace e coinvolgente. Tale nuova modalit…

Page 33: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

formativa realizza in tempi di gran lunga pi— ridotti i processi di apprendimento e di trasferimento di conoscenze e competenze.Risulta evidente che questo approccio ha dei costi certamente superiori ma ampiamente compensati dal pi— alto potenziale formativo e dalle immediate ricadute pratiche che ridurranno di fatto l'elevato costo assistenziale a carico della collettivit… in favore dei pluriminorati e dei disabili gravi. Non possiamo non accennare alle due questioni della scuola e del lavoro. E' evidente che per il pluriminorato la scuola non pu• essere intesa allo stesso modo che per i normodotati o per coloro che sono semplicemente ciechi, disabili motori o sordi. La scuola deve essere vissuta come un momento di socializzazione, come contatto delle giovani generazioni con il fenomeno della disabilit…, mentre la didattica speciale quella finalizzata non tanto a far apprendere loro la storia, la matematica, la geografia ma ci• che necessita loro per valorizzare al massimo le potenzialit… residue, verr… svolta in altri ambiti e con personale specializzato non necessariamente della scuola.Per quanto concerne il lavoro, falliti gli approcci tradizionali dei corsi di artigianato, Š evidente che l'unica strada percorribile per le persone che conservano una seppur minima capacit… lavorativa, Š quella dei tirocini formativi all'interno di cooperative. La cooperativa Š un'organizzazione che ci sembra la pi— adeguata ad assolvere accanto al momento formativo anche quello della ricerca del lavoro nelle forme pi— idonee e rispondenti ai bisogni specifici dei singoli disabili. Gli indirizzi di questo governo per quanto concerne i servizi sociali e sanitari ci fanno ben sperare che si possano realizzare ben presto anche nel nostro paese efficaci progetti di coinvolgimento dei plurihandicappati.E' importante per•, per accelerare questo processo e facilitare questo obiettivo, che le associazioni dei ciechi assumano un ruolo propositivo pi— efficace e non si fermino soltanto alla ricerca di altri spazi da occupare. I pluriminorati richiedono la concertazione tra competenze diverse, richiedono la costruzione di un'ampia rete dove ciascuno possa esprimere il meglio delle proprie capacit… e conoscenze, dove le organizzazioni dei ciechi siano dei nodi importanti ma non l'intera rete.

da ®La Settimana in Braille¯, primo giugno 1998.

Milano: un istituto dei ciechi che cerca una nuova identit….

In quella giornata di marzo l'aria era gi… calda, premonitrice di una primavera e di un'estate afose e dal clima quasi tropicale. Arrivati in via Vivaio, ecco l'imponente costruzione di un colore giallo paglierino dell'Istituto dei ciechi. E' l, nel cuore della citt…, a ridosso dei palazzi che contano, la prefettura, la provincia e a due passi, proprio due passi, da piazza Duomo e dalla Scala. Siamo accolti con grande cortesia e calore dal commissario Rodolfo M. che, da quando ha assunto l'incarico di gestire l'istituto, sta profondendo ogni sforzo ed energia per un suo rapido rinnovamento e per un suo pi— forte radicamento nell'immaginario dei ciechi e dei cittadini milanesi. Saliamo l'ampio scalone che ci porta al piano direzionale. Ampi spazi, mobili e quadri preziosi. Ovunque, qua e l…, i segni importanti della storia e del ruolo di questo ente. Un ruolo radicalmente diverso da quando, solo poche decine di anni fa, centinaia di bambini e di ragazzi ciechi facevano echeggiare gli ampi corridoi con le loro grida. S, perch‚ allora l'istituto era scuola materna, scuola elementare, scuola media, scuola professionale e convitto. Oggi, dicevamo, Š cosa ben diversa. Accanto a una casa di riposo per ciechi anziani, con circa quaranta posti letto, c'Š la scuola per operatori telefonici, con quarantadue allievi. Anche questa Š una scuola molto diversa da quelle che insegnavano l'importante professione ai ciechi fino a dieci anni fa. Molti infatti sono gli alunni che accanto all'handicap visivo hanno anche delle riduzioni intellettive o comunque altri deficit associati. Per questi ultimi, al secondo piano, in un luminosissimo corridoio sulla cui parete sinistra Š stato allestito in funzionali teche di vetro il museo del braille con pezzi unici come una macchina braille del 1848 del cavaliere Michele Barozzi, alcuni spartiti musicali e dei libri di

Page 34: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

musica in braille, si aprono due porte dove si svolgono corsi di autonomia per la vita quotidiana e corsi di artigianato. Un forte odore di dolci un po' bruciacchiati, ci fa intuire la vicinanza della cucina dove affacciandoci, scorgiamo due ragazze intente a sperimentare nuove ricette con la loro istruttrice. Pi— in l… invece tre ragazzi apprendono le tecniche per l'igiene e la cura personale, altri ancora sono intenti al telaio, a lavorare il legno, a manipolare la creta o a confezionare dei coloratissimi fiori di carta. Ma il vero e proprio gioiello dell'attuale Istituto dei ciechi, la perla per la quale di esso si parla in tutta Italia, Š il centro di produzione del materiale didattico, al quale Š stata affiancata recentemente un'importante unit… per la produzione del libro braille. In questo centro, dove operano circa una decina di persone, si producono libri per la prima infanzia, e ogni altro materiale didattico finalizzato alla massima e pi— efficace integrazione scolastica dei ciechi. Accanto ad esso si trovano i locali del centro tiflologico, ovvero di quell'unit… preposta a fornire assistenza pedagogica e didattica ai bambini ciechi e ipovedenti di Milano e delle altre province della Regione Lombardia. L'unit… tiflologica, oltre a organizzare corsi di formazione professionale e di aggiornamento rivolti agli insegnanti che lavorano con ragazzi ciechi e ai loro genitori, offre un servizio di consulenza psicopedagogica domiciliare e organizza incontri di gruppo e individuali. Proprio da quest'anno, all'Istituto dei ciechi di Milano Š stata allestita l'aula d'informatica che con ventidue modernissimi Pentium forniti di barra braille, sintesi vocale o videoingranditore, Š davvero un'ottima palestra per l'alfabetizzazione informatica. Proseguiamo sempre pi— incuriositi la nostra visita e il commissario, con una punta di orgoglio, ci racconta che a breve sar… disponibile anche un pensionato che ospiter… studenti universitari, lavoratori e anziani ciechi. Verso l'una e mezza, un leggero languorino viene piacevolmente soddisfatto da un prelibato pranzetto consumato nella mensa dell'istituto. Cos, tra una porzione di orecchiette con cime di rapa, un saporito piatto di melanzane alla parmigiana e un delicatissimo salmone al forno, il commissario ci fa sapere che tra un corso e l'altro l'istituto, una volta l'anno, si popola di splendide modelle che sfilano in occasione di importanti appuntamenti dedicati al mondo della moda. Mi congedo soddisfatto e con un sorriso sulle labbra per aver finalmente percepito una particolare cura per l'immagine estetica, cosa davvero anomala quando si parla di istituti per ciechi! Eh gi…, perch‚ risalendo in macchina e accomiatandomi dai cordiali ospiti, mi sovvengono altre immagini, quali quelle dell'Istituto di Palermo, di Firenze di Roma, di Genova, di Cagliari, di Bologna, dove, fin dall'odore che ti accoglie varcando i portoni, ti accorgi di essere in un altro mondo, il mondo scuro dei ciechi dove Š tollerato che un muro sia sbrecciato, dove il senso comune dell'estetica e dell'ordine ha bisogno di ricercare altri canoni. L'Istituto dei ciechi di Milano quindi come l'Ardizzone Gioeni di Catania o il Colosimo di Napoli, piacevoli ambienti dove Š gradevole entrare e dai quali si esce arricchiti. Ma l'Istituto di Milano a differenza di questi ultimi due non Š solo storia, non Š solo ambienti vuoti, ma Š ricco di progetti, di vitalit… e si proietta con dinamismo verso importanti sviluppi futuri basilari per l'emancipazione e l'integrazione sociale dei ciechi.

da ®La Settimana in Braille¯, 19 luglio 1999.

Cambia il mercato.

Osservando con attenzione alcuni fenomeni, quali l'inserimento scolastico di bambini ciechi nella scuola dell'obbligo, la richiesta di collocamento obbligatorio di questi ultimi - per pensare all'Italia - o pi— in generale la richiesta di tecnologia per la lettura e la scrittura dei ciechi, ci si rende conto che nell'ultimo decennio il numero dei non vedenti ciechi si Š andato fortunatamente contraendo, cos da prospettare uno scenario nuovo che dobbiamo avere tutti ben presente se vogliamo programmare e realizzare servizi e interventi che risultino congruenti con la realt….Le cause di questo importante mutamento sono da ricercarsi innanzitutto nei successi della prevenzione, nei nuovi risultati raggiunti dalla medicina e pi— in generale nel complessivo

Page 35: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

avanzamento socioculturale. Tutto ci• fa s che oggi, nei paesi progrediti, la cecit… congenita sia quasi debellata, a esclusione delle situazioni dove accanto ad essa si riscontrino altri deficit o plurihandicap.Di contro il ragguardevole innalzamento della vita media presenta un considerevole aumento del numero di persone con riduzione visiva in et… senile. Questo ci porta a concludere, certo schematizzando, che oggi il fenomeno rilevante Š quello dell'ipovisione, che la cecit… nell'ambito dei soggetti con minorazione visiva - sta diventando progressivamente marginale e comunque ormai trascurabile nei giovani, e che tra questi invece il fenomeno da considerare con estrema attenzione Š quello del plurihandicap.Questi mutamenti hanno gi… determinato delle vere e proprie rivoluzioni, ad esempio nel mercato delle tecnologie per i ciechi, la TeleSensory - principale azienda al mondo nel settore - ha dismesso totalmente la produzione e quindi la commercializzazione dei prodotti per i ciechi per dedicarsi esclusivamente a quelli per gli ipovedenti, e alcune organizzazioni per ciechi gi… oggi si stanno dedicando pressoch‚ totalmente ai servizi per gli anziani o altre hanno trovato terreno fertile per svilupparsi e acquisire sempre pi— consenso, dedicandosi esclusivamente ai plurihandicappati.E' evidente che nei paesi del Terzo Mondo il fenomeno Š ancora come noi lo conoscevamo trenta o quaranta anni fa, tuttavia Š necessario nel nostro paese un mutamento radicale di prospettiva per dare risposte ai bisogni emergenti e per non rischiare di vivere fuori dal tempo, prestando tutt'al pi— la nostra esperienza acquisita per contribuire in modo efficace a risolvere i problemi delle popolazioni culturalmente ed economicamente meno progredite.

da ®La Settimana in Braille¯, 17 agosto 1998.

Per il lavoro ai ciechi necessitano nuove idee e altri approcci operativi.

I ciechi si sono trovati a dibattere in un convegno svoltosi a Terrasini, in provincia di Palermo, sulle tematiche del lavoro, ponendo particolare attenzione alle esperienze europee e a quanto accade nel resto del mondo, e questo perch‚ pensavano di trovare oltre confine soluzioni idonee per risolvere i problemi della disoccupazione nel nostro paese. In particolare, si Š svolto un serrato e vivace confronto tra i rappresentanti dell'U.I.C., la Lega delle cooperative, Confindustria e la C.G.I.L., sui diversi modi di concepire il lavoro e pi— specificamente sul collocamento dei ciechi. Sono emerse, ancora una volta, due posizioni apparentemente distanti, tra chi pensa di creare occupazione a suon di leggi e decreti generalizzando questa o quella attivit… in base alla tipologia di handicap, e chi invece sostiene che il lavoro Š il risultato di sviluppo economico, di espansione dei mercati e di attitudini, preparazione e impegno soggettivi e quindi riferibile anche alle persone portatrici di deficit.A ragion del vero, molti dei ciechi non seduti sul palco hanno espresso posizioni diverse, molto simili a quelle di Pedro Zurita che, forse proprio perch‚ abituato a girare il mondo in qualit… di Segretario generale dell'Unione mondiale dei ciechi, ha una visione meno miope della realt…. Pedro, infatti, ha ribadito nel suo intervento che le professioni e quindi le mansioni vanno ricercate in base alle attitudini di ciascun individuo piuttosto che genericamente in relazione alla tipologia del deficit. Le due posizioni, rispettivamente dell'Unione cicchi e della C.G.I.L. da un lato e di Confindustria dall'altro, rispecchiano altres due visioni o modi di essere: la prima legata al passato e ai risultati gi… acquisiti e all'idea di perpetuare per il futuro gli schematismi gi… noti; l'altra invece, partendo dal presente dinamico e mutevole, crede che solo con iniziative nuove, con interventi di orientamento e di formazione o riqualificazione strettamente interconnessi alle diverse realt… territoriali e alle diverse situazioni soggettive dei ciechi e pi— in generale dei disabili, si possa affrontare da qui in avanti la questione lavoro anche per queste persone. Queste categorie di pensiero meritano un approfondimento, un confronto, al fine di trovare un punto di mediazione, una

Page 36: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

base comune di partenza per iniziative praticabili di collocamento lavorativo dei ciechi, in mansioni diverse da quelle arcinote e per certi versi superate: l'operatore telefonico, il massaggiatore, il programmatore, l'insegnante. Bisogna compiere uno sforzo enorme per comprendere l'attuale mercato del lavoro nell'era della globalizzazione e della delocalizzazione di interi comparti produttivi verso paesi dell'Estremo Oriente, dell'America Latina o della stessa Africa. Bisogna comprendere l'esigenza di collocare soggetti disabili in relazione al loro livello di preparazione e alle tecnologie compensative dei deficit oggi disponibili. Bisogna che gli attuali dirigenti dell'U.I.C. non esaltino come modello positivo o da seguire i ventuno centralinisti assunti presso il Comune di Palermo e che avviino la sperimentazione di nuove professionalit… a partire dalla stessa loro organizzazione (ci risulta che ad oggi non vi siano ciechi tra i quasi sessanta dipendenti della sede centrale e che, fatta eccezione per due o tre, non ve ne siano altri negli oltre cento uffici su tutto il territorio nazionale, n‚ diversa situazione pu• vantare la C.G.I.L.).E' necessario, infine, ricercare risposte mirate per quei soggetti cosiddetti plurihandicappati che, dopo un appropriato training formativo, rivelano ancora delle abilit… spendibili. Per realizzare tutto questo, le associazioni dei disabili, il sindacato, le organizzazioni datoriali devono sedersi intorno a un tavolo e affrontare senza pregiudizi, posizioni preconcette o ideologiche, la questione lavoro che in questo modo potrebbe trovare inaspettate positive soluzioni per tutte le parti.

da ®La Settimana in Braille¯, 26 aprile 1999.

Il telelavoro, opportunit… e investimento per le aziende.

A pochi mesi dal terzo millennio ci stiamo dibattendo con i problemi dell'occupazione nei suoi contrapposti paradossi: al nord c'Š offerta di lavoro e non si trova manodopera specializzata, al sud c'Š una grande disponibilit… di giovani diplomati e laureati e non c'Š la bench‚ minima offerta di lavoro. Innanzitutto, nel nostro nordest non c'Š alcun collegamento e congruit… tra il momento scolastico e di formazione dei giovani, e i bisogni di competenze, specializzazioni, conoscenze richieste nelle imprese. I due mondi, quello della scuola e della formazione, e quello dell'impresa, sono due mondi a s‚ stanti e distanti tanto da rendere poco interessante, nonostante i contratti di formazione lavoro, gli stages, i tirocini, l'assunzione di un giovane. Lo scarso interesse nasce dall'eccessivo costo che, comunque, un'impresa oggi deve sopportare, per allineare con i suoi bisogni la competenza e la preparazione dei giovani che escono dalle nostre scuole e universit…. Diventa quindi sempre pi— urgente attuare una radicale trasformazione della scuola secondaria superiore, dei programmi, dei criteri di didattica e dei corsi professionali. E' necessario riformulare i corsi universitari riequilibrando in senso pi— pragmatico e tecnico i programmi, inserendo accanto ai docenti di professione, insegnanti che provengano dall'impresa.E' gi… stato detto da molti, ma io credo non sia mai superfluo ripeterlo, che oggi Š qualificante non tanto acquisire una determinata conoscenza o dato, ma imparare i processi dell'apprendimento, giacch‚ l'evoluzione delle tecnologie, dei processi, dei comportamenti e dell'organizzazione ci obbligano a continui cambiamenti e conseguentemente a sempre nuovi apprendimenti. E' sufficiente pensare alla rivoluzione che sta determinando l'avvio, anche se ancora in forma sperimentale nel nostro paese, di iniziative che vedono il coinvolgimento di lavoratori per mansioni quali quelle della formazione, della consulenza aziendale, delle intermediazioni finanziarie, della ricerca del personale, delle pubbliche relazioni, della gestione progetti e banche dati, del marketing, dei servizi di segreteria, dei servizi amministrativi finanziari, di progettazione grafica, di produzione e composizione testi, e altro ancora, con la modalit… del telelavoro. Un'opportunit… incredibile questa, per conquistare significativi spazi per la qualit… della vita, liberando pi— tempo per la socializzazione vera, per gli hobby o il divertimento, contribuendo efficacemente al miglioramento dell'ambiente mediante il decongestionamento del traffico, riducendo il bisogno di spazi e di

Page 37: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

ambienti, ma che tuttavia presuppone un radicale cambiamento di mentalit… e di approccio al lavoro. Il telelavoratore infatti, deve sapersi autogestire, organizzarsi per obiettivi, imparare a interagire con i colleghi e i responsabili in modo nuovo, avendo ben chiaro il proprio ruolo e le proprie competenze, conoscendo, oltre che la propria materia, anche e soprattutto gli strumenti tecnologici e organizzativi con i quali esprimerla.Proviamo allora a immaginare che questo possa realizzarsi in tempi relativamente brevi anche nel nostro paese o nella nostra regione, ecco allora che all'improvviso ci troveremmo di fronte uno scenario completamente diverso, e dovremmo ripensare alle infrastrutture non pi— soltanto immaginando la costruzione di nuove strade o il potenziamento di ferrovie, ma rendendo pi— funzionali e accessibili le reti telematiche. Ecco che d'improvviso il mercato del lavoro si arricchirebbe di una disponibilit… di intelligenze e capacit… dislocate nei luoghi pi— remoti del paese, dell'Europa, del globo, senza presupporre esodi, immigrazioni o comunque complessi e costosi spostamenti di popolazioni.Ecco che le rigidit… dei contratti, le sperequazioni del costo del lavoro potrebbero trovare impreviste e radicali soluzioni. La delocalizzazione dalle aree originarie di settori produttivi tradizionali potrebbe subire un incremento, lasciando nei paesi pi— sviluppati il controllo, la gestione, la ricerca e la progettazione, mentre la produzione sar… sempre pi— localizzata in aree in via di sviluppo come il sud-est asiatico, l'America Latina o alcune aree del continente africano. Il nostro sud, che oggi coi patti d'area e altre forme di sostegno all'impresa, continua a cercare un modello di sviluppo non congruente, potrebbe trovarsi tra un decennio inesorabilmente fuori da qualsiasi possibilit… di sviluppo se non sapr… da subito imboccare strade nuove per un'imprenditorialit… nel settore dell'ambiente, del turismo, della fruizione dei beni culturali, dell'agroalimentare, del terziario, dei servizi. La nostra scuola se mai dar… risposte efficaci a queste nuove esigenze, marginalizzer… sempre pi— i nostri giovani, sopraffatti dalle competenze di quelli provenienti dall'Ungheria, dalla Repubblica Ceca e cos via, dove le scuole sono pi— dinamiche e attente ai cambiamenti e ai nuovi bisogni. La concertazione, il confronto intersociale, se non tengono conto di tutto questo risulteranno essere soltanto vuoto esercizio di retorica, inconcludente momento di dialettica e riflessione, pericolosa distrazione da una travolgente realt… che potrebbe rapidamente sopraffarci.Lo sviluppo tecnologico determina la necessit… di un'accelerazione nei cambiamenti e nella riformulazione dell'organizzazione del lavoro. Ostinarsi a non cogliere tutto ci• potrebbe significare avere la responsabilit… di proiettare o far scadere a terzo mondo un'area di sviluppo di primario interesse come quella della nostra regione.

da ®Il Gazzettino¯, 10 maggio 1999.

Quanta strada ancora da fare!

Ricordo - ed Š incredibile pensare che questo accadeva pi— di quindici anni fa - accesissime discussioni circa la necessit… di reperire un numero minimo di partecipanti per far partire i corsi per programmatori all'istituto Cavazza di Bologna. Ne servivano almeno quindici e a partire dall'84-85 era diventato sempre pi— difficile reperire ®materiale umano¯ da selezionare. E cos si abbassavano i livelli di selezione e pur di far partire i corsi anche chi non aveva attitudini specifiche calc• i corridoi del Cavazza e si trov• fra le mani il diploma di programmatore. Ebbi pi— volte l'occasione - gi… in quegli anni non sospetti - di ribadire ai dirigenti dell'A.S.P.H.I., dell'U.I.C., del Cavazza e di altri istituti e di segnalare ad alcuni dipartimenti regionali per la formazione e ad alcuni uffici ministeriali che la strada da imboccare doveva essere diversa, ovvero che si dovevano creare le condizioni per abolire la formazione professionale speciale e mettere a disposizione le strutture competenti - ‚quipe degli istituti per ciechi, dell'A.S.P.H.I. -, per supportare e sostenere

Page 38: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

l'integrazione di giovani ciechi e ipovedenti ai normali corsi di formazione professionale che copiosissimi vengono svolti per le professioni pi— disparate in tutti i luoghi della nostra Italia. Questo avrebbe consentito una efficace selezione attitudinale degli allievi, un mantenimento degli stessi sul loro territorio di vita e, non meno rilevante, la pi— probabile congruenza tra le aspettative di qualificazione professionale delle aziende e l'offerta di personale qualificato. In questi quindici anni, per altri interessi che non serve ribadire perch‚ sono ben noti a tutti, si Š perpetuato quello che accadeva in passato e quelle mie timide ma ragionevoli proposte sono state ignorate, cosicch‚ nel 2000 per far partire un corso per centralinisti all'Istituto per ciechi di Padova, solo per fare un esempio, sono stati fatti i salti mortali per arrivare a dieci partecipanti, e, per fortuna, generosamente, la provincia di Trento Š venuta in soccorso dei padovani offrendo ben cinque allievi. E cos eccoti realizzato un corso, del costo probabile per la collettivit… di circa trecento milioni, che dar… il patentino di centralinista telefonico. E' proprio vero che siamo distanti dalla realt… perch‚ nell'era della globalizzazione, di Internet, siamo rimasti, per la formazione dei ciechi, alla fase del miracolo industriale degli anni cinquanta e sessanta. Sono molte le incongruit… che potremmo elencare, potremmo scrivere pagine e pagine, storie come quella di Luciano al quale dopo venti anni di onorato lavoro in banca come archivista, per un calo della vista viene consigliato dalla sezione provinciale dell'U.i.c. di licenziarsi e di andare a fare un corso annuale di centralinista per riqualificarsi. E pensare che bastava suggerirgli di acquistare un sistema ingrandente del valore di qualche milione e avrebbe potuto continuare a fare quello che faceva prima, oppure gli si poteva insegnare a usare il centralino con un training di una settimana al massimo, proprio perch‚ si vogliono fare le cose alla lunga (eh gi…, perch‚ i normali corsi per operatori telefonici a calendario delle varie organizzazioni di formazione hanno durata variabile tra i due o i tre giorni), e poi Luciano avrebbe potuto essere riconvertito a questa mansione, ma chiss… a quante altre mansioni poteva essere riconvertito senza traumi, senza dover lasciare la famiglia per un anno, facendo spendere alla provincia di Trento molti meno soldi dei trenta milioni occorsi per pagare il corso all'Istituto Configliachi di Padova. C'Š veramente tanto su cui riflettere e molto, veramente molto da cambiare.

da ®La Settimana in Braille¯, 17 gennaio 2000.

Formazione professionale integrata per i disabili.

Dal 1975 i fanciulli e i giovani colpiti da deficit sensoriali, motori, cognitivi possono frequentare la scuola pubblica e nel corso di questi ultimi venticinque anni via via le scuole speciali per persone con handicap sono andate pressoch‚ scomparendo da ogni regione del nostro paese. Questa grande conquista sociale non Š avvenuta in maniera indolore, ci sono volute molte battaglie collettive delle associazioni dei disabili, ma soprattutto sono stati necessari grandi gesti di coraggio e di generosit… individuali. Nel 1992 Š stata pubblicata la legge quadro sull'handicap, Legge n. 104 del 5 febbraio '92, e nel '99 la legge sul diritto al lavoro delle persone disabili, Legge n. 68 del 12 marzo '99, legge quest'ultima entrata in vigore il 18 gennaio 2000. Entrambe queste leggi sanciscono come prioritario il diritto per le persone disabili all'integrazione sociale, alla partecipazione al processo educativo e di istruzione nella scuola pubblica, e allo svolgimento delle attivit… lavorative nei luoghi consueti e insieme a tutti gli altri lavoratori. Stante questa situazione, tuttavia emerge ancora una stridente contraddizione, ovvero i corsi speciali di formazione professionale: dopo anni di studio insieme agli altri, spesso con ottimi risultati, i giovani ciechi, sordi o disabili motori per accedere a una professione debbono rinunciare all'integrazione conquistata e frequentare dei corsi di formazione professionale organizzati non tanto in relazione alle diverse mansioni o alle leggi del mercato del lavoro ma alla tipologia della minorazione. E' certo che queste iniziative, se garantiscono la sussistenza di certi enti e organizzazioni, frenano o a volte minano del tutto il

Page 39: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

processo di integrazione sociale, ed Š altrettanto evidente che sono in assoluta contraddizione con le leggi citate. Il processo di integrazione lavorativa, di comprensione delle dinamiche, dei problemi del mondo del lavoro incomincia proprio nei corsi di formazione professionale. I nostri giovani disabili che si sono conquistati con fatica e impegno il diploma di maturit… o la laurea grazie alle molte disponibilit… tecnologiche che compensano i diversi deficit (si pensi alle macchine per la lettura della carta stampata ad uso dei ciechi o ai sistemi di scrittura con i movimenti del capo per chi non ha l'uso delle mani eccetera), possono quindi partecipare in assoluta autonomia e con ottimi risultati alle molteplici attivit… formative organizzate sul territorio. Questo consentirebbe un'efficace selezione attitudinale degli allievi, un mantenimento sul loro territorio di vita e, non meno rilevante, la pi— probabile congruenza tra le aspettative di qualificazione professionale delle aziende e l'offerta di personale qualificato, per non pensare poi al risparmio di denaro pubblico oggi troppo spesso utilizzato per corsi che non creano la ben che minima occupazione. Non va tuttavia trascurata la necessit… di travasare all'interno di enti o strutture di formazione non competenti a interagire con soggetti portatori di deficit, quella conoscenza e quei supporti prevalentemente tecnologici volti a realizzare le pari opportunit… nell'apprendimento dell'allievo disabile. A tal fine sarebbe utile mettere a disposizione dei centri di formazione che operano sul territorio, l'elenco di tutte le strutture specialistiche abilitative e riabilitative esistenti nonch‚ delle aziende che forniscono tecnologie compensative. Insomma, se vogliamo incominciare a dare contenuto alla Legge 68, se vogliamo creare le condizioni oggettive per l'inserimento lavorativo dei giovani disabili, dobbiamo innanzitutto rivoluzionare i modi di realizzare la loro formazione, dobbiamo avere quindi il coraggio di mettere la parola fine a ogni corso di formazione professionale rivolto solo a disabili. Ormai, nel terzo millennio, la strada della formazione e dell'istruzione professionale, le persone disabili la possono percorrere insieme a tutti gli altri giovani, eliminando cos tanti pregiudizi esistenti sulla loro improduttivit…. Le persone disabili, nell'era della comunicazione, pi— realizzano la loro integrazione sociale pi— sono una risorsa per l'intera societ…, divenendo, con la loro partecipazione, ®causa attiva¯ di lavoro per gli altri. Un disabile che si muove, che partecipa, ha necessit… di servizi (basti ricordare quelli di accompagnamento), abbisogna di tecnologie (carrozzine, computer), un disabile che lavora diverr… egli stesso produttore di reddito e contribuente. Oggi la mancanza di abilit… fisiche o sensoriali non Š pi— una condizione che ostacola il fare. Le abilit… intellettive possono essere spese nelle pi— svariate professioni, grazie a una variet… enorme di dispositivi tecnologici che ne permettono un efficace impiego.

da ®Il Gazzettino¯, 27 gennaio 2000.

INDIPENDENZA: SI', GRAZIE! TECNOLOGIE E PROGETTI.

Internet: che mondo!

C'Š una storia: la storia di Benny che da farmacista si Š trasformata in esperta di reti per rispondere al suo forte desiderio di partecipazione attiva anche dopo aver perso quasi completamente la vista. Il mondo di Internet Š diventato per lei, come per milioni di altre persone, un'opportunit… di lavoro, di intrattenere relazioni, di conoscere le realt… pi— diversificate senza mediazioni o intermediazioni. Su Internet infatti Š possibile leggere, acquistare, ascoltare, Š possibile intrattenere, ricercare. Internet Š una piazza virtuale nella quale si pu• conversare con qualsiasi persona indipendentemente dal colore della pelle o dal fatto che sia disabile o normodotata, guardando le vetrine delle centinaia di migliaia di negozi che stanno intorno, visitando i musei, sfogliando i libri delle biblioteche, leggendo i giornali, consultando le leggi dei diversi paesi.

Page 40: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

In questa piazza virtuale, che ha abbattuto le frontiere e le barriere della timidezza - perch‚, quando si dialoga in Internet si Š un po' tutti membri di uno stesso club e ci si sente quindi tutti allo stesso livello -, anche i ciechi acquistano la ®vista¯ per vedere molte cose, per essere indipendenti nel conoscere molta della realt… che li circonda. Navigando con un po' di pazienza all'interno dei vari siti, ciascuno pu• trovare quel che pi— gli aggrada, restando invisibile per quanto riguarda la propria diversit….Oggi si stanno sviluppando dei programmi sempre pi— potenti per dare ai ciechi la fruibilit… di questo universo, e tutti i maggiori sforzi per creare nuovi prodotti hardware e software sono indirizzati a dare a tutti i disabili piena accessibilit… all'intera gamma di prodotti e servizi che la rete offre.Pertanto Š importante che un numero sempre pi— vasto di ciechi frequenti corsi di formazione per imparare tutti i trucchi del mestiere per appropriarsi di questa nuova opportunit… di integrazione e di partecipazione sociale.Un cagnolino, strofinandosi dolcemente contro la sua compagna e slinguazzandola amorosamente, scriveva pian piano sul computer un messaggio, e rivolto alla compagna disse: ®Vedi il bello della rete! Chi legger… questo nostro messaggio non sapr… mai che a scriverlo sono stati due cagnetti in amore!¯

da ®La Settimana in Braille¯, primo giugno 1998.

Dublino: Isaac conference e P.r.c. meeting.

Dublino: piccola citt… di fiaba, dalle casette basse in mattoni e dalle porte coloratissime, dalla lunga fila di pub e di negozi dalle grandi insegne dorate su fondo nero, non Š solo la citt… teatro di sanguinosi scontri sociali, religiosi e culturali, ma Š soprattutto una capitale vivace, attenta, innovativa sia dal punto di vista tecnico-economico, sia dal punto di vista umano e sociale.Nulla, io credo, in questa nostra epoca e in questi anni, Š pi— importante e necessario della comunicazione. Di comunicazione si discute e ci si serve ogni giorno, ai pi— svariati livelli: comunicazione Š il discorso alla Nazione del presidente degli Stati Uniti, comunicazione Š il navigare in Internet, comunicazione Š una telefonata, o un messaggio postale o via e-mail, comunicazione Š semplicemente poter dire ®ho fame¯, ®ho voglia di fare una passeggiata¯, ®ti voglio bene¯.Ma non a tutti, noi lo sappiamo bene, Š data la possibilit… - seppur minima - di comunicare. Il tetraplegico spesso non ci riesce, e non, si badi bene, per incapacit… intellettiva, ma per difficolt… nel coordinare i muscoli, i nervi, per far uscire la voce dalla bocca. Il bambino down non Š che non abbia desideri o idee o pensieri, solo che trova complessa una comunicazione che a noi appare semplice e banale.Ma tutto questo rimane, deve rimanere valore e non solo per un'azione cosiddetta umanitaria, civile, no, deve rimanere valore per la possibilit… che d… a noi, cosiddetti normodotati, di sviluppare, stimolare tecnica, creativit…, ricerca, di non appiattirci nei canali usuali e cos facili da diventare superficiali, meccanici, di una comunicazione intesa in senso classico.Il sesto meeting della Prentke ci ha dato tutto questo, ci ha dato soprattutto la sensazione di far parte di uno staff strategicamente mobile, competente, militante, se cos vogliamo dire. Le relazioni dei rappresentanti dei circa ottanta paesi presenti non si sono rivelate, come di solito accade, sterili resoconti di dati, trend, mercati e metodologie di vendita, ma un comunitario ed extracomunitario megascambio di esperienze, difficolt…, successi, proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace, utile.Utile come solo poche cose, oggi, riescono ad essere. Utile per sostanziare di significato queste parole e concetti cos moderni quali integrazione e comunicazione, utile per una ricerca non sterile o

Page 41: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

onnipotente e fine a se stessa, ma volta a sgravare l'handicap da un'assistenza atrofizzante permettendo, anche attraverso questi nuovi strumenti, una seppur parziale ma psicologicamente importantissima autonomia economica.Per entrare nel merito di questi comunicatori, tra i prodotti Prentke distribuiti in Italia, il pi— diffuso Š certamente l'Alphatalker, semplice e portatile ausilio pensato appositamente per consentire la comunicazione a persone che non possono utilizzare la voce. L'Alphatalker pu• essere utilizzato anche come sistema di valutazione e di recupero cognitivo, essendo strutturato attraverso una serie di tasti disegnati a ognuno dei quali Š associato un breve messaggio. Esso pu• essere attivato tramite pressione dei tasti, tramite puntatore ottico o tramite scansione con sensori permettendo cos l'utilizzo anche a coloro che possono usufruire di una capacit… residua molto ridotta. Particolari adattamenti (overlay tattili e indicatori vibranti) hanno poi permesso l'uso di Alphatalker anche a bambini sordociechi.Altro ausilio molto diffuso Š il Chatbox, comunicatore simbolico portatile che si differenzia dal precedente per una ulteriore semplificazione nell'utilizzo, anche se la necessit… di un intervento pi— marcato da parte dell'operatore ne fa l'ausilio pi— adatto ad anziani e bambini.Ci• che pi— si Š rivelato stimolante, comunque, in quest'ultimo meeting della Prentke, Š stato l'importantissimo rilievo dato ai vari dispositivi e adattamenti che permettono l'utilizzo di questi ausili da parte del portatore di qualsiasi tipo di handicap. La valutazione seria, competente delle capacit… residue, permette di avvicinarsi davvero a un'ottimizzazione del loro uso, attraverso la quale anche il pluriminorato cieco pu• finalmente trovare, negli aiuti tecnologici, importanti traguardi di reale autonomia.

da ®La Settimana in Braille¯, 7 settembre 1998.

Consorzio Daisy: i ciechi ascoltano i libri in qualit….

E' stato presentato al Closing the Gap di Minneapolis il Consorzio Daisy. Si tratta di una organizzazione che comprende molte "library" di diverse nazioni (tra le quali purtroppo l'Italia non compare) che si sono costituite in consorzio per definire uno standard di massima che permetta la digitalizzazione di libri ®parlati¯ su compact disc e i loro criteri di consultazione.Un piccolo compact disc infatti pu• contenere molti libri, e attraverso l'utilizzo di un piccolo lettore di nome Victor, realizzato dalla canadese Visuaide, i ciechi, gli anziani, ma anche le persone non affette da handicap visivo, possono agevolmente ascoltare i libri con un suono, una registrazione di altissima qualit…, soprattutto rispetto al passato, come ben sappiamo essere ormai da molti anni la lettura digitale per esempio dei long playing.Ma quel che Š pi— importante e interessante, e che differenzia in modo sostanziale questo sistema dalla tradizionale registrazione su cassetta, Š la possibilit… che i libri, i testi, come peraltro i cd musicali, oltre a essere ascoltati sequenzialmente, cioŠ dall'inizio alla fine, possono essere letteralmente ®sfogliati¯ come un normale libro stampato. Il lettore pu• leggere pagina per pagina, oppure cominciare da un qualsiasi capitolo o paragrafo, ritornare a un certo punto, riprendere la lettura o, per gli inguaribili curiosi, anticipare la conclusione di un romanzo o di un giallo eccetera, senza per questo dover passare da un tasto all'altro del registratore, il review o il forward, alla spasmodica ricerca del punto che ci interessa riprendere. Questo a mio avviso diventa ancora pi— necessario per i libri di testo, di studio, i quali spesso hanno bisogno di letture personalizzate o per argomenti, libri per i quali la rilettura veloce di un concetto, la ripresa immediata di una data o di un nome, diventano assolutamente fondamentali per la memorizzazione.Insomma, questo nuovissimo sistema digitale rappresenta soprattutto per i ciechi, assieme al tradizionale e fondamentale utilizzo del braille, la chiave di volta per un approccio allo studio e alla lettura meno laborioso e infinitamente pi— flessibile.

Page 42: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

da ®La Settimana in Braille¯, 2 novembre 1998.

Un altro passo verso la comunicazione universale.

Molti ciechi si sono allarmati dell'avvento di Windows perch‚ questo sistema poneva delle grosse barriere all'utilizzo da parte loro del personal computer. Abbiamo ampiamente trattato in queste pagine di come la ricerca oggi dia delle soluzioni soddisfacenti al problema, ma mai qualcuno si Š preoccupato di rilevare le barriere alla comunicazione dei ciechi che si sono alzate con la proliferazione di dispositivi dotati di display a cristalli liquidi.Telefoni, forni, bilance, hi-fi, strumenti musicali e tante altre cose ancora sono oggi dotate di un piccolo quadrante dove chi vede pu• leggere le informazioni relative alla programmazione dell'oggetto stesso.E che dire poi delle moderne centrali telefoniche o di tutte le macchine elettromedicali cos importanti per lo sviluppo di professioni come quella dei centralinisti e dei massofisioterapisti?Esistono oggi soluzioni che permettono la piena autonomia nella gestione di queste apparecchiature.E stato messo a punto dalla Tiflosystem un sistema che rilevando il segnale dal display a cristalli liquidi lo elabora e lo trasferisce a una sintesi vocale o a un computer. Il contenuto del display, cos elaborato, attraverso un sistema ingrandente, un display braille, una sintesi vocale diventa accessibile anche ai ciechi. E lo stesso computer pu• essere utilizzato per la gestione di una rubrica telefonica, di una videoscrittura, dello schedario dei pazienti e altro ancora.Esperienze positive sono gi… state realizzate su posti operatori delle centrali Ericsson, Alcatel eccetera, sui sequencer della Roland, Yamaha... solo per nominare le pi— significative.

da ®La Settimana in Braille¯, 14 dicembre 1998.

Non parole ma fatti.

Il ministro della Solidariet… sociale Livia Turco, grazie alla tecnologia ha dialogato a Torino con i sordociechi durante il convegno ®Impresa e disabilit…: dal subire al fare¯ svoltosi al Centro Congressi dell'Unione industriali. Per l'occasione, Š stato realizzato un collegamento telematico che ha permesso al ministro di parlare con dei sordociechi. Si tratta di un evento incredibile reso possibile grazie all'impegno della lega del Filo d'Oro di Osimo (Ancona) che ha realizzato il progetto in collaborazione con la Tiflosystem, societ… a elevato contenuto tecnologico nell'area dell'handicap, per la comunicazione dei sordociechi mediante Internet. L'aspetto altamente innovativo del progetto consiste nel fatto che i sordociechi, formati secondo un protocollo estremamente rigoroso e dotati di specifiche tecnologie software e hardware, possono non solo dialogare tra di loro, ma con l'intero universo delle persone che utilizzano la rete. Il progetto, avviato oltre un anno fa, Š stato presentato perch‚ si hanno finalmente le prime applicazioni concrete; infatti, dopo le fasi di studio e di realizzazione degli strumenti specifici, la formazione di sordociechi e un periodo di sperimentazione durato oltre sei mesi, finalmente si pu• affermare che oggi tutto questo non solo Š possibile, ma Š gi… realt…. Giovanna di Mantova, Giuseppina di Milano, Antonio di Napoli, Angela di Roma, Salvatore di Civitavecchia e Santino di Torino, hanno testimoniato come la tecnologia pu• aiutare a superare l'handicap. Il sordocieco, handicappato per antonomasia nella comunicazione, trova cos oggi, nelle moderne tecnologie della comunicazione, gli strumenti per le pari opportunit….

Page 43: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

da ®La Settimana in Braille¯, 22 novembre 1999.

Computer e inglese per l'integrazione.

C'Š sempre una grande resistenza al nuovo, ma questa volta, io credo non ve ne siano proprio le ragioni, a meno che non vogliamo tutti considerarci degli autolesionisti e dei masochisti. E' fondamentale in quest'era affascinante, travolgente e, per certi versi, complessa e selettiva, disporre degli strumenti per comunicare, giacch‚ la comunicazione Š diventata l'elemento basilare dello sviluppo economico, del consenso sociale, del potere politico. Comunicare, insomma, Š la cosa pi— importante per tutti ed Š il fattore sul quale deve radicalmente riorientarsi la scuola e con essa ogni altra struttura di formazione dei giovani o di tutte quelle persone che vogliono dinamicamente restare nel gioco della vita. Mi pare che lo sviluppo esplosivo dei servizi e della rete, e delle attivit… che con essa possono essere svolte, imponga di considerare due elementi centrali della comunicazione: il fattore lingua e il fattore mezzi. Per quanto concerne la lingua Š indiscutibile che quella universale della comunicazione sia l'inglese, e quindi Š necessario che questa fin dalle scuole materne affianchi la lingua madre, sedimentandosi nella memoria come strumento basilare per la comunicazione planetaria. E' altres necessario ricoinvolgere tutti quegli adulti in brevi ed efficaci corsi di apprendimento linguistico, considerando questa attivit… essenziale oltre che per la crescita personale, per un pi— proficuo apporto professionale nel contesto lavorativo. Per quanto concerne i mezzi, Š fuori discussione che il computer non sia pi— strumento per specialisti, per snob o tutt'al pi— per appassionati di tecnologia, ma il cardine sul quale poggia la comunicazione universale, si elaborano le informazioni, si veicolano messaggi di ogni tipo. Il computer, a differenza di altri mezzi come la televisione o la radio, che sono monodirezionali, consente il coinvolgimento attivo del suo fruitore, il computer a differenza del telefono, della radio, del televisore, della carta stampata, permette una comunicazione che coinvolge entrambi i sensi principali, vista e udito, e ben presto coinvolger… anche quelli minori, olfatto e tatto. Per queste ragioni, il computer Š lo strumento basilare per la comunicazione anche delle persone cosiddette svantaggiate o disabili, giacch‚ permette di far comunicare anche chi non parla, chi non vede, chi non ha l'uso delle mani e cos via. Da subito, quindi, questo strumento deve diventare quello che per tutti oggi sono il foglio di carta e la penna. Un programma serio della Regione, delle A.s.l., dei Comuni che voglia coinvolgere attivamente la popolazione disabile, non pu• non tener conto che, senza il computer, nessuna persona disabile sar… mai indipendente nella comunicazione e che, senza la possibilit… e la libert… di comunicare, non ci sar… mai partecipazione. Per competere in Europa e avere un ruolo a livello planetario bisogna parlare l'inglese e avere il computer; per utilizzare le potenzialit… della rete, per dare piena attuazione alle nostre leggi per l'integrazione scolastica, lavorativa e sociale dei disabili, dobbiamo far s che prima di ogni cosa questi dispongano e sappiano utilizzare un computer.

Le nuove frontiere per l'orientamento dei ciechi.

Sorseggiando lentamente caffŠ bollente in un angolo del caf‚ del Marriott Hotel, la conversazione procedeva animata: ®Non pensi¯ ci diceva Michael M., ®che sia importante conoscere quello che ti sta intorno quando viaggi in macchina o sull'autobus? Non pensi sia un po' come vedere, sapere che sei al tal incrocio, che hai imboccato la tal strada, che a destra c'Š il McDonald's e dopo cinquanta metri a sinistra il Business Center?¯ Io, per la verit…, cercavo di portare altri contributi alla conversazione, cercavo di insinuare che: ®Ma se io sto in macchina, con me c'Š qualcuno alla guida che mi pu• parlare...¯ ®Non Š la stessa cosa¯ ribatteva deciso Michael. ®Tuttavia

Page 44: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

l'argomento Š di primario interesse per i ciechi. In genere tutti si muovono o accompagnati da una persona o con il cane guida o semplicemente con il bastone bianco e, salvo pochissime eccezioni, l'orientamento e la piena padronanza dello spazio sono cose assai complesse e creano ansie e frustrazioni. Finora tutti gli ausili elettronici immessi sul mercato, dall'eco guida al bastone laser al pilot lite e al pathfinder sono stati tutti ausili utili per la sicurezza ma niente aveva garantito la generale padronanza dello spazio. Dalla ricerca militare, alle prime applicazioni civili nel settore della nautica e soprattutto nell'ultimo anno con le applicazioni per le automobili, il G.P.S. (Global Position System) ha avuto uno sviluppo incredibile. Io stesso, pochi mesi fa, acquistando un'automobile dotata di questo sistema, mi sono trovato a provare un'intima gioia sentendomi veramente vicino al tempo in cui anche un cieco potr… guidare. Impostata la meta, infatti, su un piccolo computer di bordo, una voce suadente di donna digitalizzata ti avverte trecento metri prima quando devi girare a destra o a sinistra guidandoti sicuro alla meta con la precisione del numero civico. Quello che non viene pronunciato dalla voce viene evidenziato sul monitor del computer come la distanza dalla meta, l'ora prevista di arrivo, la posizione dell'automobile rispetto al percorso, il nome della strada¯. Michael Š raggiante. Mi pone tra le mani un oggetto circolare a forma di testa di fungo del diametro di sette centimetri con un filo. ®Ecco¯ mi dice, ®questo Š il G.P.S., basta collegarlo al computer dove Š installato un apposito programma che abbiamo predisposto noi e questo ti dar… tutte le informazioni che servono¯. ®Ma Michael, non vorrai mica che io giri con tutto questo armamentario?¯ ®Davide, ma in che mondo vivi? Lo sai che oggi ci sono dei computer che puoi tranquillamente appendere alla cintola dei pantaloni¯ e inclinandosi a terra fruga nella sua borsa e mi pone tra le mani un minuscolo oggetto. ®Ecco, questo Š il computer sul quale Š stato precaricato il programma con la cartografia necessaria. Basta collegare il G.P.S. e una cuffia e il sistema Š bello che pronto¯. Il tutto pu• stare tranquillamente in un borsello per camera digitale e pu• pesare sei-sette etti. E' chiaro che i computer cos piccoli sono oggi pi— costosi degli altri portatili. Devo dire la verit…, a sentire e toccare queste cose provo una grande gioia, un grande senso di libert…. E' un po' come ormai ventiquattro anni fa, quando con la mia Lessi ho mosso i primi passi da solo in una citt… per me sconosciuta come era Firenze. Ma Michael insiste: ®Dai, andiamo a provarlo. Facciamo un giretto in macchina¯. Saliamo cos sul Ford Van guidato da una giovane bionda e Michael collega il computer all'impianto della macchina, e alla partenza del mezzo, comincia il racconto di tutto quello che c'Š a destra e a sinistra della strada. Ci segnala l'incrocio con la Sepulveda. Il racconto Š fedele e preciso anche se io mi ostino a spiegare a Michael che questa, in particolare, non Š un'applicazione di grande interesse per i ciechi italiani. Molto pi— utile quando siamo da soli in autobus o in corriera perch‚ cos possiamo sapere cosa c'Š lungo la strada e a che fermata dobbiamo scendere, quando camminiamo con il nostro cane o con il nostro bastone sapere quali negozi ci sono e come trovare il giornalaio o il barbiere. Uscendo dalla macchina sono felice perch‚ finalmente ho trovato qualcosa di sorprendente, soprattutto, per i giovani ciechi, che pur frequentando i corsi di mobilit… o dotandosi di un cane guida restano spesso, troppo spesso, chiusi in casa o comunque nel continuo bisogno di dipendere dagli altri per la mobilit… perch‚ mancano di capacit… di orientamento. Con questo sistema integrato nel corso di mobilit… o nelle due settimane di scuola quando si va a prendere il cane guida, il cieco diventa veramente sicuro e autonomo nello spostamento e supera finalmente il grande handicap della mobilit… come con il computer ha superato quello della comunicazione. La primavera del 2000, insomma, ha sconfitto un altro tab—, quello che tutti i ciechi non potessero muoversi da soli in sicurezza e in assoluta padronanza dell'ambiente. Sendero (Š il nome dell'azienda che lo produce) si pu• dire che sia veramente luminoso e rivoluzionario ma a differenza del movimento peruviano che lotta per l'emancipazione degli indigeni andini, questo strumento non Š pi— un'utopia ma una realt…. Sui sistemi G.P.S. che possono avere gi… una precisione di pochi centimetri viene introdotto, a difesa di interessi militari, un errore di alcune decine di metri che tuttavia non pregiudica l'efficacia del sistema stesso nell'applicazione per i ciechi. Ma tutto questo lo proviamo a Los Angeles, nella mitica California, negli Stati Uniti d'America paese delle tecnologie e dello sviluppo. Ma in Italia? Il sistema pu• essere predisposto per l'Italia in cinque-sei mesi e poi non

Page 45: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

resterebbe che utilizzarlo. Ma per promuovere la realizzazione della versione italiana dovremmo essere almeno in 100... e chiss… se tanti saranno quelli che per qualche milione vorranno provare il gusto forte di un po' di libert….

da ®La Settimana in Braille¯, 3 aprile 2000.

Il viaggio di Lucy. Un sasso nello stagno dell'ignoranza, del perbenismo, del pressappochismo.

A quasi un anno dalla sua partenza da Milano, il 10 maggio 1995, Lucy, la mostra itinerante delle tecnologie e dei servizi per la vita indipendente dei portatori di deficit motori gravi, dei ciechi e degli ipovedenti, organizzata dalla nostra rivista, conclude il suo viaggio in Lombardia dopo aver percorso oltre 40000 chilometri sulle strade italiane, soggiornando in piazze di piccole e grandi citt… portando il suo bagaglio di conoscenza e informazione all'interno di centri sociosanitari, scuole, universit…, ai portatori di deficit, agli amministratori pubblici, ai cittadini.Centinaia di migliaia di persone hanno potuto toccare con mano la tecnologia che oggi consente di far superare l'handicap anche a quelle persone, e sono tante, colpite da una sorte particolarmente avversa.Centinaia di giornalisti della carta stampata e radiotelevisivi hanno potuto raccontare, grazie a Lucy, esperienze positive che anche nel nostro paese, con un approccio pragmatico, vedono tanti e tanti ciechi, disabili motori..., ritrovare concrete opportunit… di partecipazione sociale. Ma accanto alle storie di Marco, Lucia, Silvia, Fabio..., Lucy ha messo in luce tanti altri fatti, e sono ahim‚, soprattutto fatti di isolamento, di solitudine, di difficolt… a farsi valere per quello che realmente si Š e non per quello che si appare.Lucy ha messo in luce, di questo nostro paese ®parolaio¯, la facilit… a fare promesse, ad apparire solidali, a mostrar di voler bene senza poi che tutto questo si concretizzi in una reale cultura della partecipazione di tutti della valorizzazione delle potenzialit… residue, in ultima analisi, in una cultura della qualit… della vita.E' proprio questo il nodo culturale che Š emerso fin dalle prime tappe nelle regioni del centro-nord e si Š via via consolidato, arricchito di ulteriori spunti, realt…, a mano a mano che Lucy percorreva la nostra penisola.Nel nostro paese manca ancora la cultura della qualit… della vita.Per questa ragione si continua a operare nei confronti dei portatori di deficit con scelte di tipo assistenzialistico; per questa ragione il cieco, il disabile motorio, continuano a essere considerati in termini marginali come costo sociale e non come risorsa per lo sviluppo.Per questa mancanza di cultura solo poche imprese producono beni e servizi per l'autonomia dei portatori di deficit, e l'Italia, pertanto, risulta essere dipendente dalla ricerca e dalla produzione delle aziende del nord Europa e degli Stati Uniti.Per questa ragione le migliaia e migliaia di occupati nell'assistenza ai disabili, che restano ®handicappati¯, pare appartengano pi— a una sorta di grande ®calderone delle clientele¯ piuttosto che a un comparto dinamico efficiente che trasformi la diversit… in partecipazione, la difficolt… in risorsa, le tematiche sociali in occasione di crescita civile di tutti.Lucy, durante il suo viaggio, ha fotografato una realt… che necessita di mutamenti radicali, se non si vuole perdere il contatto con gli standard di vita dei disabili dei paesi pi— civili, mutamenti che devono attuarsi soprattutto a partire dalla scuola.Ai bambini e ai giovani disabili devono essere forniti gli strumenti compensativi del deficit per affrontare pariteticamente con gli altri alunni le attivit… di studio.Le scuole per insegnanti, per operatori della riabilitazione e logopedisti, devono prevedere come materie fondamentali la conoscenza e l'insegnamento di tutte le tecnologie che, valorizzando le potenzialit… residue, favoriscano il superamento dell'handicap.

Page 46: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

I corsi di formazione professionale devono essere dotati di strumenti che consentano la partecipazione di disabili fisico-sensoriali anche gravi.Accanto alle consuete attivit… professionali, vanno progettate iniziative di telelavoro per favorire il coinvolgimento, ad esempio, dei tetraplegici nei processi produttivi.A partire dall'edilizia pubblica e convenzionata sino a quella residenziale, va intrapresa un'opera di progettazione che tenga conto del mutare delle condizioni di vita dell'individuo e quindi favorisca quegli adattamenti e quelle automazioni che consentono, come si Š potuto vedere in Lucy, ai portatori di deficit anche gravi, di vivere in maniera gratificante e indipendente.La trattazione dei problemi dei portatori di deficit va affrontata con competenze specifiche, professionalit… e continuit…, superando il pressappochismo, il volontarismo e la deresponsabilizzazione che contraddistinguono la fase attuale.Lucy Š un sasso nello stagno dell'ignoranza, del perbenismo, del pressappochismo, Lucy Š la volont… di superare il provincialismo bigotto che sin qui ha caratterizzato l'Italia e vuole trasformare il sociale da voragine mangiasoldi in risorsa, volano per lo sviluppo e l'occupazione.Lucy Š la dimostrazione che un cieco, con la macchina per leggere e lo strumento per deambulare, pu• essere simile a tanti cittadini che vedono.Lucy Š la dimostrazione che un tetraplegico, con il soffio, con il movimento degli occhi o con la voce, pu• gratificarsi governando in autonomia tutte quelle cose che solitamente noi reputiamo possibili solo per coloro che hanno l'uso delle braccia e delle gambe.Io, che ho partecipato personalmente a questa maratona informativa incontrando i sindaci di grandi e piccole citt…, prefetti, uomini di cultura, di scienza, disabili, operatori e tanta tanta gente comune, ho potuto rendermi conto in prima persona di questa realt…, ho potuto convincermi ancora di pi—, se mai ce ne fosse stato bisogno, di quali traguardi possono essere raggiunti quando, abbandonata la veste pietosa dell'handicappato, si indossa con coraggio quella del cittadino protagonista.

da ®Punto di Vista¯, n. 1, 1996.

Nell'era della ®mente d'opera¯ quali opportunit… lavorative per i disabili. Luci e ombre dopo la Legge 68.

Alla fine di un lungo viaggio con il camper Lucy, ®casa-ufficio intelligente¯, Š stato finalmente possibile mostrare ai ministri, agli imprenditori, alla stampa e a tutti coloro che incuriositi e ancora un po' diffidenti si avvicinavano a Lucy, come i disabili, anche gravi, possono spendere il loro cervello per il progresso civile della societ…. Lucy ci ha permesso altres di venire a contatto con le variegate realt… della nostra Italia e con alcune esperienze europee creando importanti momenti di dibattito e riflessione sulla Legge 68 - legge sul diritto al lavoro dei disabili - che, solo a pochi mesi dalla sua entrata in vigore, viene gi… vissuta fortemente dal mondo imprenditoriale come un ulteriore onere e un'altra tassa in aggiunta alle innumerevoli altre. Con l'incontro di Napoli-Padova si vorrebbe dare un contributo pratico su come impiegare in maniera efficace le capacit… lavorative delle persone disabili ma anche su come una nuova politica sociale possa recuperare molti portatori di deficit che da meri percettori di pensioni si trasformerebbero cos in produttori di reddito e quindi in contribuenti. Vorremmo inoltre poter dimostrare che favorire la partecipazione attiva di queste persone significa contribuire a trasformarle in consumatori di nuovi beni e servizi che generano nuovi mercati e ricchezza. Una sfida importantissima all'inizio del terzo millennio per trarre beneficio e utilit… dalle condizioni di svantaggio e trasformare le differenze in opportunit…. Un bilancio, insomma, di un progetto di comunicazione, ma soprattutto l'occasione per spunti e riflessioni per riorientare la spesa pubblica e dare maggior qualit… della vita a una categoria di persone come i disabili che in un paese civile come l'Italia risulta in espansione, vuoi per senescenza, vuoi per fattori traumatici (incidenti stradali, sportivi e infortuni sul lavoro).

Page 47: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

da ®La Settimana in Braille¯, 22 maggio 2000.

Disabili, carta tecnologica per la chiusura dei ghetti.

Per anni siamo stati spettatori di altri mondi non lontani, situati oltralpe o appena al di l… dell'oceano, dove essere ciechi, sordi o disabili motori non significava esclusione sociale, improduttivit… e marginalizzazione. In questi paesi, cos si favoleggiava, un disabile con voglia di fare, volont… e capacit…, grazie agli ausili tecnologici compensativi poteva diventare un protagonista attivo, produttivo e integrato.Gi… da tempo avevamo iniziato a introdurre nel nostro paese queste soluzioni tecnologiche quando quattro anni fa, definitivamente stanchi di vivere questa situazione di spettatori in un teatro culturalmente arretrato, abbiamo ideato un piccolo universo mobile, nel quale racchiudere alcune tra le tecnologie compensative pi— significative e ben note all'estero e le nostre esperienze maturate nel corso del tempo, allo scopo di far compiere un passo avanti, anche all'Italia, nella direzione della cultura dell'integrazione. Questo microcosmo di tecnologie e soluzioni compensative, persone e esperienze, che Š contemporaneamente una casa e un ufficio mobile connesso in rete Š stato chiamato ®Lucy¯, in omaggio a quel punto nodale dell'evoluzione umana rappresentato dal piccolo scheletro femminile ritrovato sugli altopiani etiopici, e quindi auspicio di un ulteriore processo evolutivo.Abbiamo portato Lucy in oltre trecento piazze italiane di comuni grandi e piccoli nel corso di eventi che si sono svolte sotto forma di convegni, seminari, manifestazioni di piazza, trasmissioni televisive, e hanno mobilitato centinaia di migliaia di cittadini, coinvolgendo esponenti primari della politica, dell'economia, del giornalismo e dell'associazionismo. Lucy Š nato con il coinvolgimento iniziale di un cieco e di un tetraplegico, scelti perch‚ nell'immaginarlo collettivo rappresentano le disabilit… che pi— spaventano, quelle considerate pi— gravi e invalidanti. Noi invece volevamo dimostrare che se dotati degli ausili tecnologici adatti, anch'essi possono essere padroni e controllori dell'ambiente fisico accendendo e spegnendo le luci e il computer, controllando quest'ultimo con facilit…, aprendo e chiudendo porte e quant'altro di automatizzato, e integrarsi nell'ambiente sociale grazie alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione e alle possibilit… di lavoro a distanza che esse offrono.In questi quattro anni abbiamo incontrato tanta gente e capito quanto grande sia la distanza tra la realt… della tecnologia e delle effettive possibilit… di integrazione per le persone disabili e la realt… del senso comune costruita sulla base di stereotipi e pregiudizi. Abbiamo capito che sono necessari interventi globali e massicci di acculturazione per colmare il gap tra il nostro paese e quelli anglosassoni. Il contributo di Lucy in questa direzione consiste nella raccolta di quelle poche decine di disabili che sono riusciti a diventare padroni della loro vita e protagonisti nel lavoro grazie alle tecnologie informatiche e telematiche. Tramite loro stiamo cercando di far capire che non si tratta di casi di eccellenza non replicabili ma, al contrario, che rappresentano esperienze concrete e generalizzabili a migliaia di persone.Lucy ci ha rafforzato nella convinzione che con una mentalit… diversa e con interventi coraggiosi volti a orientare in maniera diversa la spesa pubblica a favore dei disabili, anche in Italia sarebbe possibile far diventare la persona cieca, sorda o con altre disabilit… la fonte di attivit… di ricerca e sviluppo, il fulcro di un nuovo fronte di progresso economico e avanzamento sociale. Con le tecnologie compensative attualmente disponibili i ciechi possono lavorare con il computer in tutte le attivit… in cui questo Š utilizzato, le persone immobilizzate possono scrivere - sempre con il computer - con il solo movimento degli occhi e governare l'ambiente con la voce o anche solo un soffio, i sordi possono ®ascoltare¯ vedendo. Essi, di conseguenza, sono consumatori di formazione,

Page 48: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

tecnologie, prodotti e servizi, creando un mercato che pu• avere un enorme sviluppo con importanti ricadute per l'occupazione.Nell'attuale era della comunicazione la persona disabile, grazie alle soluzioni telematiche a disposizione, pu• spendere le sue capacit… e la sua ®mente d'opera¯ nello svolgimento di mansioni e attivit… qualificanti e rilevanti diventando produttore di reddito e quindi contribuente. Se vogliamo che tutti i cittadini produttori di reddito paghino meno tasse e che le persone disabili contribuiscano, dobbiamo dare loro un po' meno assistenza e monetizzare o risarcire un po' meno con denaro pubblico il loro deficit, la loro esclusione e marginalizzazione sociale. Questi interventi di stampo pietistico devono essere sostituiti con istruzione, tecnologie e servizi per realizzare la piena partecipazione.Sono passati oltre quattro mesi dall'entrata in vigore dell'ultima legge sul diritto al lavoro dei disabili, la n. 68, e ogni giorno che passa sta evidenziando come non Š con interventi di questo tipo che si realizza l'integrazione o si favorisce il cambiamento di mentalit…. Infatti Š uno strumento troppo formalistico e burocratico, volto solo a sancire principi e obblighi piuttosto che a determinare fattive esperienze di coinvolgimento. Inoltre questa, come tutte le precedenti leggi sull'handicap, ha una scarsissima dotazione finanziaria per la sua applicazione che, come sempre Š avvenuto, sar… volatilizzata nella realizzazione dell'apparato di supporto piuttosto che nel raggiungimento dell'obiettivo dichiarato.Finito l'importantissimo impegno dello sparuto gruppo di innovatori coinvolti dal progetto Lucy, vorremmo fare tesoro delle esperienze positive maturate per poter lavorare con quegli imprenditori illuminati, lungimiranti e avveduti, e creare, tanto nei settori tradizionali quanto nella new economy, i giusti spazi di protagonismo per le persone disabili. Con il termine del progetto e l'ultima manifestazione pubblica si modifica il nostro impegno in prima linea, e diventa un importante e primario obiettivo della Tiflosystem - attuatrice del progetto - quello di assumere molte persone disabili. Impegnate in attivit… di ricerca e sviluppo, marketing, gestione e commercializzazione, esse non replicheranno un modello di ghetto bens daranno testimonianza con i risultati positivi di una societ… profit che l'assistenzialismo si pu• superare e sconfiggere, se si sa guardare oltre le apparenze e utilizzare le risorse tecnologiche a disposizione. non tanto per benevolenza o attenzione in favore di una categoria di persone, ma per l'interesse della collettivit…. Nei paesi civili, infatti, i disabili sono in aumento ed Š quindi interesse di tutti trasformarli in risorse anzich‚ continuare a considerarli come un peso che diventa ogni giorno pi— insostenibile,

da ®Il Sole 24 Ore¯, 19 giugno 2000.

VITA DA CIECHI.

Quale assegno per l'autonomia e la vita indipendente.

Tutti noi ciechi disponiamo bimestralmente dell'assegno di accompagnamento, e molti di noi che non lavorano o che denunciano redditi bassi aggiungono la pensione di ciechi civili. Poche lire, dir… qualcuno. Ma come le spendiamo queste poche lire? Ci siamo mai chiesti se veramente le spendiamo per l'autonomia? Poi ci sono tra noi migliaia di ciechi di guerra, e loro s che di soldi ne hanno ogni mese! Senza voler fare i conti in tasca a nessuno, ci risulta che l'assegno superi ormai i tredici milioni mensili. Ma per quale autonomia? Non si tratta di fare sterili moralismi, ma di riflettere con schiettezza su ci• che potrebbe apparire una vera ingiustizia sociale.Se ai ciechi serve assistenza, si dia loro assistenza chiamandola con il suo nome; se ai ciechi serve autonomia, si diano strumenti reali per l'autonomia. Abbiamo effettuato una rapida indagine in due regioni d'Italia per vedere come vengono utilizzati i soldi dell'indennit… di accompagnamento.

Page 49: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

Abbiamo considerato, ad esempio, la voce ®trasporti¯ scoprendo con dolore che tranne coloro che prendono il taxi perch‚ rimborsati dall'associazione o dall'ente per cui operano, si contano sulle dita delle mani i ciechi che utilizzano il taxi per l'autonomia personale.Abbiamo verificato tra le cooperative se vengano erogati servizi di accompagnamento o di lettura a persone cieche, scoprendo che bastano e avanzano le dita di una mano per contare coloro che richiedono queste prestazioni. Ma allora, come viene spesa l'indennit… di accompagnamento?E' chiaro, a nostro modo di vedere, che prima della maggiore et… altri dovrebbero essere i provvedimenti a sostegno dell'integrazione sociale dei ragazzi ciechi. E' chiaro, che per chi perde la vista oltre i sessantacinque anni, dovrebbe essere erogato dal comune di residenza un assegno di assistenza per la sua condizione; Š chiaro che per gli altri ciechi alle soglie del 2000, sono necessari provvedimenti diversi, strumenti reali per l'autonomia, e non poco pi— di un milione al mese che, se tiene in pace l'animo dei parlamentari benpensanti, non risolve certo i problemi di indipendenza e libert… dei ciechi.

da ®La Settimana in Braille¯, 27 ottobre 1997.

Fate la carit….

Accattonaggio o solidariet…? Questo Š il dilemma. Ma Š davvero un dilemma? La questione non Š n‚ di oggi ne di ieri, anzi, oserei dire che Š abbastanza datata. Ci sono associazioni di varie categorie di portatori di deficit che si giovano di (come possiamo chiamarli?) collaboratori per raccogliere fondi. Detti collaboratori battono citt… grandi e piccole, vendendo penne o altri oggetti, fermando la gente per strada e spiegando che si tratta di un'azione di solidariet… in favore dei poveri ciechi o dei poveri sordi o di chiss… quali altri poveri. Magari non dicono proprio ®poveri ciechi¯, ma ci andiamo vicini. La settimana scorsa l'Associazione dei privi della vista non ha fatto una gran bella figura in una trasmissione radiofonica, dove in un certo senso Š stata messa sotto processo proprio per questi modi di agire. Faceva un certo effetto sentire quel responsabile periferico che alla domanda ®Cosa ne fate dei soldi raccolti?¯, rispondeva: ®Abbiamo potuto comperare gli armadi, e dentro ci sono i punteruoli¯, e cos via.Finch‚ i punteruoli rimangono negli armadi non servono a niente. A ogni buon conto, credo che altre debbano essere le battaglie. Altri i comportamenti, soprattutto. I ciechi non hanno bisogno di accattonaggio, sia pure legalizzato e ammantato di nobili obiettivi. L'integrazione, la difesa degli interessi di categoria, la rappresentanza... sono altra cosa.

da ®La Settimana in Braille¯, primo dicembre 1997.

Normalit… sulla neve per la formazione.

Luccicavano illuminati dai fari dell'auto i quarzi di neve appesi agli alberi, sospesi nell'aria, posati sui tetti appuntiti delle case di montagna.Pi— si saliva pi— l'aria frizzante metteva gioia e poi, arrivati al Biancoia dove c'Š uno slargo che preannuncia l'altipiano, ecco il biancore intenso, vivo, del paesaggio illuminato dalla luna piena.In un attimo, lasciato il bivio per Asiago sulla sinistra, eccoci a Gallio dove ci accoglie il calore del Residence Kanotole. Quasi un presepe vivente: il rettangolo scuro della piscina con qua e l… il galleggiare di un iceberg di neve, le luci soffuse perse nella profondit… del cielo, i pupazzi di neve immobili, quasi pensierosi, a cercare il senso dell'esistenza sotto le stelle. I ciechi sono mescolati tra

Page 50: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

la gente, i ciechi sono la gente che discorre animatamente di sci o che beve seduta al bancone del bar un grappino mormorando di donne.La gente impara la normalit… scoprendo la ricchezza, l'umanit…, il fare di quegli ospiti inaspettati; la gente scopre che la propria normalit… Š la stessa dei ciechi. Mi Š piaciuto Francesco, il libero professionista cieco con studi a Genova, a Bergamo... Mi sono piaciuti il segretario dell'Unione italiana ciechi, il docente di informatica siciliano, la giovane cieca dipendente della Deutsche Bank e poi Grazia, Lorenzo, Giuseppe e ancora Francesco perch‚, venendo a imparare Windows a Gallio, hanno dato con la loro voglia e gioia di vivere una lezione di partecipazione. Camminando poi con loro per le stradine di Asiago, dopo aver bevuto un brul‚ al bar Roma, dimenticati i comandi per navigare sullo schermo, ecco il gusto di trasgredire, di lasciarsi andare... ®Andiamo a fare fuoristrada su un prato! ...andiamo al night! ...facciamoci uno spaghetto aglio e olio a mezzanotte!...¯Com'Š diverso, com'Š distante tutto ci• da quel mondo che ben conosciamo organizzato tra ciechi per stare tra ciechi.

da ®La Settimana in Braille¯, 22 dicembre 1997.

Ciechi: diffidenza e invidia.

Non Š nostra abitudine pensare ai ciechi come una categoria, come un gruppo coeso di persone omogenee, perch‚ abbiamo sempre preferito immaginare i singoli ciechi nella loro individualit….Accade tuttavia, a volte, di considerare delle peculiarit… che li caratterizzano e che diventano il loro comune denominatore, e queste caratteristiche sono tanto pi— marcate ed evidenti in quei ciechi che hanno vissuto tra di loro. Prima caratteristica ci sembra sia la diffidenza. In generale c'Š uno spiccato atteggiamento di sfiducia negli altri, quasi che la mancanza della vista, ossia del controllo dell'ambiente circostante, delle espressioni dei volti, degli sguardi, infonda nel cieco un senso profondo di insicurezza e quindi faccia emergere un atteggiamento di diffidenza come comportamento cautelativo o di difesa.Qualcuno ha osservato che a volte i ciechi si trovano pi— a loro agio con altri ciechi perch‚ in questo modo si instaura una specie di parit… di situazione che fa superare il complesso di inferiorit… e la diffidenza stessa. Preferiamo pensare per• che attraverso un'educazione adeguata i ciechi possano acquisire strumenti culturali e un habitus comportamentale che permetta loro un confronto paritario anche con le persone normodotate.Altra caratteristica dei ciechi che stanno tra di loro Š l'invidia per tutti quelli che hanno scelto di stare al di fuori del loro mondo angusto, questo sentimento sembra essere motivato dalla loro fragilit… e precariet… emotiva. Tutti i ciechi che hanno trovato la forza di mettersi in discussione e di conquistarsi passo dopo passo, giorno dopo giorno, spazi di autonomia e di integrazione sociale, vengono visti quasi come dei ®traditori¯, come persone che hanno abiurato il vittimismo e la passivit… per immergersi con naturalezza e coraggio nelle cose della vita. Pensiamo quindi che l'invidia provata dai ciechi nei confronti di questi altri si carichi ancor pi— di negativit… proprio perch‚ da un lato vanifica gli sforzi di chi crede che una vera integrazione sia possibile, dall'altro perch‚ scaturisce da una visione statica e perdente della vita, che Š il vero male oscuro che impedisce a migliaia di loro di uscire dalla loro gabbia dorata.

da ®La Settimana in Braille¯, 27 luglio 1998.

Giovanni, il rivoluzionario della partecipazione.

Page 51: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

Il millennio ormai vecchio sta per morire e in quella fredda e tersa mattina del 30 dicembre corriamo veloci sull'autostrada verso Reggio Emilia. Il sole ha gi… illuminato con la sua luce viva il cielo e tutte le cose coperte da un sottile, bianco strato di brina, metamorfosi naturale della coltre di nebbia che aveva ammantato la sera precedente la pianura Padana, quando oltrepassato il Po, dopo Mantova, ci si immerge in quella terra laboriosa e ricca dell'Emilia-Romagna. Nitida in cielo, la scia di un aeroplano scompare all'orizzonte, qualche uccello sbatte le ali per procurarsi calore e il raro cibo, un forte odore di liquame d'animale ci colpisce, segno inequivocabile di un'agricoltura fiorente: Emilia, terra dei maiali, patria dei salumi. Lasciamo l'autostrada dove campeggia l'enorme insegna di un Sexy Shop e di una balera: Emilia terra delle trasgressioni e del divertimento come equilibrio all'operosit… e all'impegno. Eccoci nella via Emilia, strada ricca di storia, via di comunicazione tra genti che hanno nel sangue il senso degli affari, il desiderio di innovazione, il piacere di costruire e una grande attenzione per la cosa pubblica, attenti e ricchi negli interessi privati, intelligenti ed efficaci nella gestione di quelli pubblici. Giovanni M. lo troviamo qui, in questa terra laica e patriottica, in questa terra del bel canto e delle donne generose, lo troviamo nella sua casa alle porte della citt…, che ci accoglie con quelle sue mani tremanti, con quella statura piegata dagli anni, ma con quella cortesia e generosit… di grande, grandissimo vecchio che ha saputo segnare profondamente la storia dei ciechi italiani nella seconda met… di questo secolo che muore. Lui, uomo del profondo sud, diventato cieco a causa di una fucilata all'et… di due anni e quattro mesi, ha avuto la forza, in quegli anni difficili tra le due guerre, di crescere con impegno e intelligenza, di studiare, laurearsi in Lettere e in Legge. Lui, cieco capace, cieco tenace, ha travasato tutto il suo essere, le sue energie, la sua intelligenza, il suo tempo, nell'educazione e nel miglioramento sociale di quelli come lui, prima come direttore dell'Istituto di Lecce, poi come direttore di quello di Reggio Emilia. Ma Giovanni, uomo pratico e profondamente attento e legato all'evoluzione della societ…, ha saputo capire in anticipo l'esigenza e la possibilit… di realizzare la piena integrazione dei ciechi fin dai primi anni della scuola, e cos eccolo in prima linea per chiudere quegli stessi istituti a cui tanto aveva dato e che, comunque, in altro momento della storia tanto efficaci erano risultati per l'emancipazione dei minorati della vista. Giovanni ha vissuto questi ultimi trent'anni in incessanti battaglie civili per l'integrazione, a volte, troppe volte, trovandosi a combattere contro le stesse organizzazioni dei ciechi, meno lucide e lungimiranti di lui nel capire la storia. L'essere un innovatore, un vero progressista, oseremmo dire un rivoluzionario della partecipazione sociale, l'ha fatto essere troppo spesso un isolato, quasi un predicatore nel deserto, un Don Chisciotte che vive fuori dal tempo, ma tuttavia, nel tempo, le sue idee vanno via via radicandosi, vanno trovando, al di fuori delle incrostazioni organizzative e istituzionalizzate, accoliti. Molti infatti, di quelli che disertano le organizzazioni di e per i ciechi e che vivono da uomini e donne normali tra gli altri cittadini, anche se ciechi, la pensano come Giovanni M. E allora ecco la grandezza delle sue battaglie, ecco l'importanza delle sue lotte, ecco l'utilit… del Movimento di lotta contro l'emarginazione sociale (MOLCES) che, se non pu• annoverare un gran numero di iscritti, certamente pu• vantare di aver contribuito enormemente, e il risultato Š tanto pi— grande se si considerano i pochissimi mezzi di cui questa organizzazione dispone, al radicarsi di ®una cultura nuova sull'handicap¯ (questo Š il nome della sua rivista), che, dalla terra vivace e frizzante d'Emilia s'Š irradiata in tutto il paese. Giovanni mi fa toccare con le sue mani i tanti oggetti che hanno fatto la storia, la cultura, che hanno reso partecipi i ciechi in questo secolo: dalle vecchie macchine da scrivere in legno alle prime macchine meccaniche agli strumenti per la geometria e per il disegno, per l'algebra e la matematica (quante cose per l'algebra e la matematica!), finch‚ tocco il compasso Carbone, squadre e goniometri, quei bei solidi cubi, piramidi, cilindri, sfere realizzati in legno e scomponibili in pi— parti cos da capirne l'essenza fino alle radici, cos da non avere pi— segreti nella comprensione con le mani delle forme, dello spazio, cos da riuscire a immaginare e poi a disegnare con facilit… altre forme sui piani in feltro con le matite dalle ruotine dentate. Giovanni mi fa tornare bambino, ragazzo ansioso di consegnare alla maestra il mio bel disegno, preoccupato di dare alla professoressa di applicazioni tecniche il foglio

Page 52: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

con l'esagono inscritto nel cerchio senza la bench‚ minima cancellatura. E poi quei libri, quei tanti libri scritti in braille e illustrati in rilievo, quei tanti libri che oggi, nell'era della comunicazione nel pieno sviluppo delle tecnologie informatiche ed elettroniche, nonostante la grande copiosit… di denaro, molti bambini ciechi oggi non hanno e quando li hanno sono solo parole, parole, parole, l'antitesi assoluta ai libri per i bambini che vedono, fatti soprattutto di immagini. E prima di accomiatarmi da lui e di lasciarlo alla premurosa solerzia della moglie Lucia, dei figli e dei vivacissimi nipotini, mi vuole illustrare una proposta di legge che ha finito di preparare proprio nei giorni di Natale per la costituzione del C.I.S.H., Centro Italiano per il Superamento dell'Handicap. Si pu• certamente dire che per Giovanni ottantatr‚ anni non sono ancora troppi. Riprendo la via Emilia e, ripensando alla mattinata, mi assale una gran gioia, una grande felicit… per aver avuto la fortuna di incontrare una persona come Giovanni e di avere avuto da lui in eredit… il grandioso e meraviglioso compito di non disperdere il senso e l'impegno delle sue battaglie e di dare ancor pi— linfa e vigore alle iniziative per la piena integrazione sociale delle persone cieche. Provo riconoscenza per quegli oggetti che mi ha voluto dare come segno tangibile della storia, delle idee, della partecipazione e dell'acculturamento, con la preghiera che quegli oggetti - tavolette braille, macchine da scrivere, strumenti per la geometria - vengano fatti conoscere al pi— gran numero possibile di persone, soprattutto di giovani. Io non lo voglio deludere, io impiegher• tutte le mie energie per soddisfare questo suo desiderio. Mi fermo in una delle tante trattorie che si incontrano, e apprezzando le particolari delizie della cucina emiliana, la mortadella, il culatello, i tortelloni e l'arista di maiale al forno, innaffiate da quel vivo e profumato vino che Š il Lambrusco, sono gratificato dall'avere trascorso alcune ore del mio tempo in questi luoghi, dove la Ferrari fa parlare dell'Italia in tutto il mondo, dove senza apparati un vecchio saggio professore cieco sa dare una grande lezione di vita.

da ®La Settimana in Braille¯, 31 gennaio 2000.

Per non sapere n‚ leggere n‚ scrivere.

E' del tutto evidente che io sono poco titolato per affrontare certe tematiche giacch‚, diplomatomi con la maturit… classica e interrotti gli studi giuridici per dedicarmi all'informatica, non ho neppure conseguito la laurea, impegnandomi a fare e scegliendo di essere contribuente a neanche ventidue anni. Nonostante questa decisione, comunque, sono molte le cose che ho fatto nella vita, le esperienze maturate, i risultati raggiunti, e forse allora, proprio perch‚ dietro le spalle ho questi risultati, mi permetto timidamente di compiere qualche riflessione, invitando anche altri a farlo. L'istruzione delle persone e quindi anche dei disabili, o per meglio dire dei ciechi, sta al centro del progetto e processo di integrazione sociale, e tuttavia, nonostante il gran chiacchierare, dibattere e anche spendere, ci pare sia ancora lontana, se non la soluzione del problema, certamente l'individuazione della strada giusta da percorrere. Tutto ci• perch‚, finora, di questo problema si sono occupati quasi esclusivamente i cosiddetti ®esperti¯ ciechi che, a ben vedere, certamente coi nostri bambini, giovani o ragazzi sono accomunati dallo stesso deficit, ma della cui esperienza e competenza, alla luce dei risultati siamo oltremodo legittimati a dubitare. Eh gi…, perch‚, per un aziendalista come me quello che conta sono i fatti e tutto il resto sono chiacchiere. E allora, date le risorse messe in campo dallo Stato, dato il ruolo attribuito dalle diverse istituzioni, ministeri, provveditorati, province, consigli d'istituto, presidi, direttori didattici, agli esperti ciechi, o tiflo qua, tiflo l…, va proprio detto che questi non hanno certamente assolto al loro mandato. Ho riflettuto a lungo sul perch‚ di questo fallimento e forse qualche spiegazione l'ho trovata nelle vicende che vivo da padre di quattro bambini che frequentano la scuola dell'obbligo. Questa mia esperienza mi ha fatto capire che solo chi ha una grande preparazione, una facilit… di relazione, e di comunicazione con i bambini, una grande dedizione a costruire e dialogare, un grande interesse a curiosare,

Page 53: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

imparare e giocare, insomma, solo chi ha la vocazione a insegnare pu• essere un efficace insegnante per bambini normali o per quelli disabili, per quelli con la pelle bianca o con la pelle scura, perch‚ un vero insegnante sa adattarsi, capire e coinvolgere, e quindi se ha un bambino cieco in classe sa anche, perch‚ necessario, imparare il braille, o trovare quegli strumenti specifici che gli sono indispensabili per farlo apprendere. Pressoch‚ tutti i tiflo-esperti di mia conoscenza sono stati insegnanti - ma che insegnanti - giacch‚ non appena hanno potuto hanno abbandonato la scuola per ingrossare la categoria dei pensionati. Forse fare l'insegnante era troppo oneroso, frustrante, difficile? Forse stare coi bambini o coi ragazzi era incompatibile col proprio carattere e le proprie aspirazioni? Ma tant'Š! E' certo che nella realt… odierna, in una scuola in piena evoluzione dove a volte risulta poco chiara la sua stessa missione, dove forti sono le spinte al cambiamento organizzativo, all'assunzione di diversi approcci didattici, in questa scuola, in questo particolare momento storico, a questi pensionati Š affidato il compito di costruire le condizioni per la partecipazione da protagonisti nella vita dei nostri giovani ciechi. E nell'esercitare questo loro ruolo di esperti, non lesinano giudizi e sentenze sull'operato degli altri, invocando quasi sempre il loro essere ®pubblico¯ disinteressato, antagonista a un emergente privato interessato. Ma ormai le cose sono risapute, basterebbe semplicemente scorrere le note spese, i gettoni, gli incarichi professionali e soprattutto ricordarsi che questo loro incarico lo fanno da pensionati, quindi certamente non con i soldi dei loro contributi versati, ma con quelli della collettivit…, per avere tutto chiaro e capire che i primi a essere ®privati interessati¯ sono proprio loro. Io mi confronto ogni giorno con i risultati dell'operato delle persone che lavorano nella mia organizzazione; per le loro diverse competenze, specializzazioni e capacit…, mi rapporto dialetticamente con il mercato, con le istituzioni, raffrontandomi con i ventiquattro soci dell'organizzazione alla quale appartengo, che guarda caso, sono tra i principali nomi dell'imprenditoria italiana. Non chiedo sconti o la firma di cambiali in bianco a nessuno, chiedo solo di rapportarmi, anche nel mondo dei ciechi, sui loro problemi, con persone che agiscano con onest… intellettuale. Oggi sono certo che questa onest… non c'Š, che troppo pressappochismo, troppe ipocrisie lasciano un gruppo di mediocri giocare con il futuro delle nuove generazioni. Svegliandoci al mattino perch‚ non ci chiediamo se quello che facciamo serve realmente agli altri? E se scoprissimo che la risposta Š no perch‚, diversamente da quanto abbiamo fatto fino ad oggi, non andiamo a farci una bella partita a carte o ci organizziamo un picnic con gli amici, oppure andiamo a fare un viaggio o leggiamo un libro, oppure semplicemente riempiamo la nostra giornata di chiacchiere con chi ci vuole ascoltare? Io che rispetto a tanti soloni, tiflo qua, tiflo l…, sono come uno che non sa, quasi, n‚ leggere, n‚ scrivere, io credo che per cambiare sia necessario fare e per fare sia necessario essere e sapere.

da ®La Settimana in Braille¯, 18 ottobre 1999.

La cappella Sistina: comunicare l'arte ai non vedenti.

Visitando un giorno la Tim a Roma, abbiamo avuto la gradita sorpresa di vederci donare, al momento del commiato, un cofanetto preziosamente rilegato contenente il catalogo tattile della Cappella Sistina.Non conosciamo Ugo e Francesco Miglietta, curatori dell'opera, che probabilmente non hanno molta dimestichezza con il mondo dei ciechi, ma ci ha lasciato alquanto sorpresi leggere che ®La consulenza psicopedagogica per la realizzazione dell'opera Š dei non vedenti Vincenzo Bizzi e Mario Mazzeo¯.Speriamo, innanzitutto, che ci sia un errore di stampa perch‚ ricordiamo Vincenzo Bizzi esperto, s, di ciechi ma per sua fortuna vedente. Di Mario Mazzeo ci Š nota la fama di psicologo esperto del mondo dei ciechi oltre al fatto che egli stesso vive questa minorazione.

Page 54: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

Dopo aver sfogliato alcune pagine di testo dell'opera siamo finalmente arrivati alle prime tavole illustrative e qui, quale sorpresa! Tocca e ritocca, annaspa ed esplora, gli oltre dieci ciechi a cui abbiamo sottoposto l'opera non sono riusciti a collegare le mani al cervello. Non sono riusciti a discernere tra i vuoti, i rilievi lisci, rugosi o punteggiati, le immagini e le forme. Quasi tutti hanno provato delle sensazioni sgradevoli; alla tavola 19 qualcuno ha bisbigliato: ®E' come una grattugia.¯ Altro che il piacere di gustare l'arte!La Tim con la stampa delle 246 copie aveva sicuramente creduto di fare un'opera meritoria. Qualche centro avr… sicuramente incrementato il proprio fatturato ma i ciechi, italiani e stranieri, non ne hanno certo ricavato un grande beneficio, nonostante la consulenza dei due ®ciecologi¯, consulenza che speriamo i due abbiano prestato gratuitamente.Da ormai dieci anni, con la guida ®Venezia per tutti¯ dell'architetto Enzo Cuciniello, e le opere di Fabio Levi, eravamo abituati a toccare e conoscere veramente l'arte e mai avremmo pensato di arrivare a tanto.Una cosa Š comunque certa. Dal nostro punto di vista, il ®copyright e tutti i diritti riservati a Ugo e Francesco Miglietta¯ nessuno li toccher…, e l'appello ®si proibisce la riproduzione parziale o totale dell'opera...¯ sar… certamente osservato con il massimo zelo.Che la generosit… della Tim trovi altri canali, altre forme per soddisfare i bisogni dei ciechi, Š l'auspicio che sfregandoci le mani, per ridar loro il piacere del toccare, vogliamo qui manifestare riprendendoci dalla grande e amara sorpresa provata sfogliando un dono ricevuto con grandissimo piacere.

da ®La Settimana in Braille¯, 10 novembre 1997.

Ma l'autonomia non interessa.

Che strani 'sti ciechi! Discutono, si infervorano, blaterano di autonomia e poi, poi, poi..., poi Š sufficiente solo il braccio benevolo di qualcuno o appoggiarsi al fianco di qualche presunta avvenente fanciulla.In questi giorni abbiamo potuto approfondire la realt… delle scuole cani guida in Italia, ovvero della Scuola regionale di Scandicci (Firenze) e della Scuola Lions di Lambiate (Milano). Che desolazione! A Firenze Š proprio lo sfascio! Ci verrebbe da dire quel tipico sfascio del pubblico, dove nessuno comanda, dove non conta la qualit… del servizio, dove istruire un cane guida Š diventato un modo come un altro per occupare un posto, per pigliare un salario il 27 del mese.Che dire poi di Lambiate dove, all'impreparazione dei cani, alle modalit… quanto mai discutibili di ospitare i ciechi durante il periodo di training o di condurl¡ nella citt… di Milano per le esercitazioni, si aggiunge la vergogna delle questue, delle serate, che vengono effettuate per tutto questo sfascio. Dov'Š l'Unione italiana ciechi? Dov'Š l'Associazione italiana privi della vista? Dove sono le altre associazioni? Forse a discutere intorno ai loro tavoli per il sostegno al sistema della esclusione sociale. Perch‚ in nome dell'autonomia non assumono posizione, non chiedono mutamenti, non rivendicano scelte diverse? Perch‚ non difendono quei ciechi che oggi vedono infrangersi la loro illusione di autonomia varcando il portone della scuola di Scandicci o entrando nel campo addestramento di Lambiate? Noi che all'autonomia crediamo veramente, noi che sappiamo quanto sia importante il cane per il cieco, noi vogliamo rompere questo muro di silenzio, di indifferenza e avviare un'iniziativa forte per dare speranza anche ai ciechi italiani.

da ®La Settimana in Braille¯, 12 gennaio 1998.

Page 55: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

Ma che grande regalo!

Da gennaio anche gli handicappati avranno il loro canale televisivo, cos hanno deciso i vertici della Rai e parrebbe questa una notizia straordinaria, se non fosse che a pensarci bene nasconde (e chiss… se l'hanno fatto consapevolmente) una scelta emarginante. Fino a quattro anni fa, erano molti i dinieghi alla partecipazione di disabili a questo o a quel variet… televisivo perch‚ si pensava che la presenza di un disabile compromettesse l'audience. Ma, vuoi per Sanremo o per una spinta forte alle pari opportunit…, c'eravamo illusi che qualcosa stesse cambiando. Infatti, qualche apparizione i disabili hanno cominciato a farla in questo o in quel programma da ®Uno Mattina¯ a ®Domenica In¯. Ma ora, dicevamo, da gennaio avremo un canale tutto per noi, dove i ciechi, i disabili motori, gli psichici, o per meglio dire le loro associazioni, si potranno raccontare e forse cos, ci sar… una giustificazione forte per escluderci dalla televisione rivolta ai cosiddetti ®normali¯, dove gli autori dei programmi finalmente non avranno pi— paura, con l'inserimento di questo o quell'esperto o personalit… o artista disabile, di abbassare l'audience. Io sono perplesso e preoccupato proprio perch‚ mi sono sempre battuto per l'integrazione e la partecipazione. Sono fortemente contrario all'idea che si possa fare cultura sulla disabilit… parlando soltanto agli addetti ai lavori o agli interessati.Io credo che con questa decisione la Rai vada in senso opposto alla finalit… di fare pubblico servizio. Non resta quindi che sperare che il canale degli ®sfigati¯ sia anch'esso ®sfigato¯ e quindi possa morire per il poco consenso del pubblico. Io spero che qualche dirigente pi— illuminato sappia vedere oltre le apparenze e sappia dare spazio all'intelligenza, ai fatti, negli spazi e nei luoghi dove la gente cerca intelligenza, capacit… e concretezza, e magari qualche altro dirigente possa finalmente capire, superando l'ignoranza e l'ipocrisia del passato, che ci pu• essere divertimento, sorriso e piacere anche nello show di chi ha qualche deficit, perch‚ sempre pi— va crescendo nella societ… globale l'idea che nella diversit… ci pu• essere interesse e che l'uguaglianza e quindi l'interesse stanno sempre pi— nella diversit….

da ®La Settimana in Braille¯, 22 novembre 1999.

I cervi senza corna: quanta passione per i centri!

In questi ultimi anni ho avuto l'occasione di conoscere da vicino la realt… dei disabili o, per meglio dire, della loro riabilitazione, e ho fatto un'incredibile, paradossale scoperta: contrariamente a quello che si potrebbe immaginare, l'offerta di servizi Š superiore alla richiesta degli stessi da parte delle persone interessate. Eh gi…, perch‚ negli ultimi anni le organizzazioni dei disabili, seppur hanno visto calare sensibilmente il numero dei loro iscritti, si sono buttate a capofitto nella proposta e organizzazione di questo o quel centro di riabilitazione che, trovando finanziamento pubblico, oggi pullulano anche se deserti. E questo il caso anche dei cosiddetti centri CERVI o CEV o pi— semplicemente i centri di ipovisione. Ne sono nati tantissimi, si pensi che oggi nella sola provincia di Padova se ne contano quattro, e dire che il fenomeno Š tutt'altro che esplosivo, anzi risulta che quelli dell'ipovisione e della cecit… siano i deficit meno rilevanti fra tutte le minorazioni. Poi si scoprono cose davvero buffe, come ad esempio a Bergamo, un centro per l'ipovisione dove lungo i corridoi qualche super esperto che certamente sar… stato profumatamente pagato per le sue consulenze, ha fatto installare dei maniglioni come quelli dei bagni per disabili con un puntino in rilievo in prossimit… di ogni porta, al centro della quale puntualmente Š stato applicato un adesivo con una scritta braille. Curiose cose queste che mi hanno fatto pronunciare ingenuamente la domanda: ®Ma a cosa serve tutto questo?¯, giacch‚ il puntino che dovrebbe identificare la prossimit… della porta Š evidentemente meno riconoscibile della porta stessa, e il visitatore cieco, non vedendo la presenza dell'etichetta braille posta nel mezzo della porta, avr… certamente grandi

Page 56: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

difficolt… a leggere con le sue mani quell'etichetta, ma tant'Š. Allora, perch‚ tutto questo? Il responsabile del centro con voce sicura risponde: ®Questo serve per i giornalisti¯. E pensare che nelle buone intenzioni di qualcuno queste strutture servono alla prevenzione, servono all'integrazione sociale delle persone con minorazione visiva. Insomma, questi CERVI ci pare di capire siano assolutamente senza corna ovvero senza il senso autentico stesso di esistere! Ci pare esistano troppe risorse mal finalizzate. Si impone quindi una riflessione seria e un rapido riorientamento della spesa, considerando innanzitutto i bisogni veri e lasciando, se possibile, all'ultimo posto il protagonismo e l'immagine. Lass— oltre le Alpi e a ovest oltre il mare e l'oceano, queste cose accadono meno frequentemente. Facciamo anche noi come in quei paesi dove la minor densit… dei campanili d… pi— qualit… alla vita a costi pi— bassi.

da ®La Settimana in Braille¯, 6 dicembre 1999.

La difficile normalit….

Superati quattro decenni di esperienze di vita, esperienze intense, dure, gioiose, a volte ai limiti, attraversando i continenti e incontrando tanta gente, ascoltando e conoscendo tante storie, mi sono accorto di essere qui, in questa nostra Italia, in questo nostro Veneto, un uomo fuori tempo e in un luogo sbagliato. Ho sempre cercato di fare le cose pi— semplici, di compiere gli atti pi— consueti, ho sempre cercato, a volte un po' disperatamente, di essere normale. Normale negli studi, normale negli affetti, normale nel lavoro, negli hobby, eppure sempre dapprima ero un: ®Ma guarda poverino, Š un cieco!¯ oppure quando facevo questo o quello ottenendo dei buoni risultati: ®E' incredibile quello l, Š un surplus, Š straordinario, Š veramente un caso d'eccellenza¯ e altri aggettivi elogiativi. Mai nella mia ricca vicenda umana di quarantadue anni qualcuno ha detto che quel che facevo era qualcosa di assolutamente normale, e allora dopo anni in cui a volte ho anche gridato con forza, con rabbia, la mia normalit… dietro l'apparenza della mia cecit…, provo stanchezza in questo confronto impari in cui prevale una mentalit… grossolana e pressappochista fortemente condizionata dall'apparire pi— che dall'essere delle persone, nella quale per assurdo si arriva all'estremo: quando fai, ottieni, riesci nelle cose susciti addirittura invidia, perch‚ non Š normale per un cosiddetto ®disabile¯ fare, riuscire e ottenere. Vivendo in questi luoghi con gente di siffatta mentalit…, provo un profondo bisogno da sussurrare con timidezza, con pacatezza il mio diritto a essere uguale, confuso tra gli altri. Ho conosciuto tante storie bellissime di cui i giornali o la televisione mai parlano, di questa o quella persona che con umilt…, ma con ®l'eroismo di chi vive¯, crescono ed educano meravigliosamente dei figli, lavorano con dedizione e impegno nel rispetto degli altri, rinunciano ai protagonismi e agli onori pur contribuendo al progresso e allo sviluppo collettivo. Vorrei essere in una societ… pi— matura, confuso tra queste centinaia di migliaia di storie, vorrei che il nostro apparire disabili non fosse pi— l'alibi per un grossolano e ingiustificato compatimento o per una contrapposta e forse non sincera ammirazione. Chiss…, in questo mese natalizio, in cui si celebrano giornate mondiali dell'handicap, si fanno le maratone televisive della solidariet…, si svolgono conferenze nazionali e regionali sull'handicap, chiss… se colui che deposto il megafono dove ha urlato tanti bei principi, tante belle parole, si ricorder… nelle azioni di tutti i giorni che anche noi, persone cieche, sorde, disabili motorie, in fondo siamo poco diversi da lui, chiss… se si ricorder… nella prassi della vita di sussurrare che l'uguaglianza sta nella diversit… di tutti e che quindi tutti siamo assolutamente ®normali¯ perch‚ fondamentalmente ®diversi¯.

da ®Il Gazzettino¯, 28 dicembre 1999.

Page 57: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

Sesso cieco.

Il giovane avvocato era al settimo cielo con quella donna cos disponibile, cos felice di arrivare all'apice del piacere. Incuranti di quello che stava intorno, di quel mondo che li vedeva, loro, ciechi in una fredda giornata, ubriacati di sesso in quel pulmino parcheggiato ai piedi della montagna dove la maggioranza degli uomini si dedica a faccende meno ®coinvolgenti¯ o tuttalpi— si diletta a sciare su quella bella neve bianca, appena caduta nella notte trascorsa.Ai giovani ciechi, quelli per intenderci dell'integrazione scolastica, accade spesso di incominciare la loro vita sessuale proprio cos: in maniera un po' dirompente, a volte un po' plateale, quando finalmente, vuoi per un ritiro spirituale, vuoi per una settimana bianca, vuoi per qualche altra occasione, si ritrovano alla pari tra ciechi. Ed Š buffo pensare che le principali occasioni di incontro le crei proprio il Movimento apostolico ciechi, che cos ha il merito, oltre che di avvicinare i giovani ciechi allo spirito, di iniziarli alla carne.Tanti giovani ciechi oggi, infatti, hanno mille attenzioni da parte delle loro famiglie e degli operatori scolastici. Hanno servizi inimmaginabili, come ad esempio una macchina della provincia che tutti i giorni li va a prendere per portarli a scuola e riportarli a casa, hanno lettori, eccetera, e cos, a volte, hanno difficolt… a ritrovare il senso autentico dei loro limiti e delle loro potenzialit…. Sviluppano un rapporto con gli altri, i cosiddetti normodotati, fortemente viziato dalla loro condizione di minorati visivi, senza riuscire a sviluppare quelle relazioni normali per realizzare armonia nella vita.Ed Š cos davvero difficile, intervistando le ultime generazioni, scoprire che la loro prima esperienza sessuale l'abbiano fatta con un compagno o una compagna di classe o della scuola. Quasi sempre la prima, e spesso anche le volte successive, Š avvenuta e avviene sempre tra ciechi. Lontano da me ogni atteggiamento moralistico o di censura. Mi preoccupa soltanto il fatto che tutto questo non sia il segno di libert…. Mi preoccupa che dopo anni di battaglie per l'integrazione, il sesso o l'amore debbano necessariamente ®essere ciechi¯. E' quindi necessario ripensare in maniera radicale all'integrazione, considerando anche questi aspetti. E' necessario attivare iniziative affinch‚ i tanti ciechi come il giovane avvocato trovino una dimensione pi— normale di esprimere la loro ®vitalit…¯ senza dare a un passante qualsiasi un'idea sbagliata di quel che siamo noi ciechi.

da ®La Settimana in Braille¯, 8 gennaio 2001.

NOTE DI VIAGGIO.

L'adozione di bambini colombiani. Una scoperta di umanit… e modernit….

Ti accorgi subito, appena sceso dall'aereo e fatti i primi passi sul marciapiede fuori dell'aeroporto, che sei in un paese diverso, diverso per la musica, gli odori, l'aria, i colori, diverso da questa nostra Italia. Si percepisce una gran voglia di cantare, di ballare, un gran desiderio di far festa.Gli impegni, il lavoro sembrano infatti cosa secondaria, quasi corollario alla gran voglia di vivere di tutti.Nel traffico, non caotico, appaiono all'improvviso, ogni qualvolta si Š costretti alla minima sosta, dei bambini che chiedono la carit…. Sono i bimbi della ®calle¯ (strada) che pullulano nelle grandi citt… mostrando in tutta la sua crudezza la questione minorile, ossia l'enorme numero di bambini senza famiglia che vivono in Colombia, come peraltro in altri paesi sudamericani.La Colombia, paese grande tre volte l'Italia, ricco di risorse minerarie, secondo paese al mondo produttore di caffŠ, con vaste foreste e pascoli dove viene allevato dell'eccellente bestiame da

Page 58: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

carne, per un'incredibile situazione, non legata solamente alla povert… di molti dei suoi 34 milioni di abitanti, Š famosa per la grande disponibilit… di bambini da adottare.La popolazione colombiana, di religione cattolica, ha un modus vivendi molto libero relativamente alla famiglia e ai rapporti di coppia. Cos Š facile trovare molte donne con figli di pi— padri, come molti uomini con pi— famiglie.Questa situazione, mescolata allo stato di sussistenza in cui vive gran parte della popolazione, fa s che molti bimbi siano ben presto abbandonati. L'organizzazione statale per rimediare a questo problema ha istituito l'I.C.B.F. (Istituto Centrale per il Benessere Familiare).Si tratta di una istituzione molto importante che ha il compito di tutelare i minori in difficolt… o mediante l'aiuto, anche economico, alle famiglie che hanno i requisiti per poterli ancora mantenere o dandoli in affidamento a famiglie disponibili, alle quali vengono corrisposte periodicamente delle somme per il loro mantenimento e la loro educazione, o istituzionalizzandoli o, infine, e forse tra le attivit… pi— importanti, favorendo la loro adozione da parte di nuovi nuclei familiari colombiani o internazionali.L'Italia, la Francia e gli Stati Uniti sono i paesi pi— impegnati nelle adozioni in Colombia.Le famiglie che desiderano adottare un bambino colombiano e che hanno l'idoneit… all'adozione nel loro paese, possono rivolgersi direttamente all'I.C.B.F. senza la necessit… di dispendiose e, a mio avviso, quanto mai inutili, mediazioni di questa o quella associazione.S, perch‚ grazie anche a una normativa che sarebbe tutta da rifare e a dei conseguenti iter quanto mai arzigogolati e lunghi per poter adottare un bimbo in Italia, sono nate decine e decine di associazioni che sono ben presto diventate vere e proprie agenzie per l'adozione, trasformando una scelta cos importante in una sorta di compravendita.L'Instituto del Bienstar Familiar colombiano analizza la documentazione inviata, che possibilmente deve essere gi… tradotta da un traduttore ufficiale, istruisce la pratica e in tempi che possono variare da pochi mesi a due anni compie l'assegnazione.Utilissima, quale aiuto alle coppie italiane, Š suor Pia, una dolce suora francescana di origine abruzzese che da ormai trent'anni Š impegnata nell'educazione e scolarizzazione di bambine e giovani in una grande e ariosa scuola a Medellin in un quartiere situato dove la valle lascia il posto alla montagna.Suor Pia, col cuore grande della gente abruzzese e con la fede di chi ha fatto la scelta francescana, dedica tutto il tempo che riesce a sottrarre agli impegni della gestione amministrativa della sua scuola ad aiutare quelle coppie che desiderano dare un futuro, con l'adozione alle migliaia di bambini abbandonati in Colombia.Sembra di essere in una moderna citt… nordamericana: le strade sono buone, grandi centri commerciali accolgono le persone per qualsiasi genere di acquisto e di svago, grandi giardini e spazi verdi, di quel verde tropicale, fatto di piante dalle grandi foglie e dai colori forti mitigano l'aria che, per la forte presenza di traffico, Š intrisa di un acre e fastidioso odor di petrolio.Questo odore, causato dalla pessima qualit… del carburante e dalla cattiva carburazione degli automezzi, si ritrova a Bogot… come nei piccoli villaggi, ed Š il ricordo pi— negativo che ho della Colombia, anche perch‚ deturpa fastidiosamente la purezza dell'aria delle altitudini su cui sorgono queste grandi citt… (Medellin 1500-1600 metri e Bogot… 2600 metri).Risulta quanto mai facile sbrigare tutte le pratiche a Medellin, in quanto la citt… Š dotata di un moderno centro amministrativo dove, in una razionale area pedonale servita di ampi parcheggi, si trovano dislocati tutti gli uffici e le istituzioni pubbliche (il comune, il tribunale e diversi uffici governativi). Cos, a solo titolo esemplificativo, anche grazie all'informatizzazione degli uffici, Š possibile fare il passaporto in non pi— di un'ora e se si ha un appuntamento con un magistrato, o a qualche sportello per un certificato, non si debbono mai fare le estenuanti code italiane ma si attende tutt'al pi— qualche decina di minuti.Solo a ricordare cosa deve fare una coppia veneta per espletare una pratica al Tribunale di Venezia mi vien da pensare che non il Terzo, ma il Quarto, il Quinto mondo sta proprio qui da noi! Il soggiorno delle coppie a Medellin e a Bogot… Š oltremodo facilitato in quanto suor Pia ha stabilito

Page 59: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

alcune relazioni con delle famiglie che garantiscono un discreto ma insostituibile aiuto per il vitto, l'alloggio e qualsiasi altra necessit… quotidiana. In particolare a Medellin c'Š Mary, una quarantenne con i genitori di origine friulana che, in un'ariosa casa con giardino, garantisce un'ospitalit… migliore di qualsiasi albergo, offrendo assistenza, con dei collaboratori che parlano la lingua italiana, per qualsiasi necessit…, come la visita a parchi e musei, le gite domenicali nelle localit… turistiche vicine come Orchidea, El Pi¤ol, El Retiro. Tutto questo avviene a costi quanto mai interessanti: 130000 pesos, circa 200000 lire italiane al giorno per vitto e alloggio di nuclei familiari di 4/6 persone e 500 dollari per l'assistenza all'espletamento di tutte le pratiche burocratiche (cambio certificati di nascita dei bambini, passaporti, pratiche al Bienestar, pratiche al tribunale, oltre a tutti gli spostamenti richiesti).Un vero atteggiamento umanitario insomma, che, a fronte di poche lire necessarie per la corresponsione dei costi, permette a tante coppie di coronare il sogno di avere un figlio e a tanti e tanti bambini di trovare una mamma e un pap… che, togliendoli dalla strada, garantiscano loro finalmente serenit… e prospettive per il futuro.

da ®Punto di Vista¯, n. 2, 1996.

L'integrazione dei ciechi in Colombia. Impressioni di viaggio.

Avevo difficolt… a immaginare quale potesse essere la realt… di un cieco lass—, sugli altipiani tropicali della Colombia, dove le stagioni non trovano dimora, dove il tempo scorre quasi con un ritmo diverso, sotto un sole forte che d… sapore alla frutta dalle forme e dai nomi esotici, bruscamente interrotto nei mesi da marzo a giugno da nuvoloni temporaleschi che rovesciano scrosci d'acqua sulle rigogliose foglie dei banani, delle piante di caffŠ, della canna da zucchero, della gualanahana e delle mille e mille piante che solo l crescono.La credevo una realt… difficile, un mondo fatto di miseria, di abbandono. Credevo che le persone colpite da un deficit come la mancanza della vista potessero tutt'al pi— ingrossare le fila dei tanti bambini che chiedono l'elemosina sulle strade delle grandi citt….Credevo (che brutto peccato la presunzione!) di avere qualcosa da insegnare, da proporre dall'alto della mia provenienza da un paese ricco e civile. E invece no, nulla di tutto questo! Nessun cieco agli angoli delle strade a chiedere l'elemosina o a vendere biglietti della lotteria, come invece accade nella nostra civile Milano. Nessun lugubre e un po' sporco istituto dove bambini o giovani ciechi passano il loro tempo seduti con le mani negli occhi o a camminare su e gi— per i lunghi corridoi, ma tanto dinamismo, tanta e tanta integrazione, tanta vera partecipazione culturale e sociale.Ho passato una giornata all'I.N.C.I., la principale istituzione per i ciechi, dove ho visto moderne sale di lettura insonorizzate, dove i ciechi di ogni et… posso leggere materiale di loro interesse, dove un modernissimo centro del libro parlato sforna copiosamente audiolibri ad uso scolastico e culturale. Un reparto di valutazione funzionale della vista supporta chiunque abbia bisogno per individuare diagnosi e prognosi e proporre l'intervento pi— adeguato. Unit… interdisciplinari con pedagogista, psicologo, riabilitatore funzionale, supportano l'integrazione scolastica, l'educazione dei bambini e dei giovani individuando per ciascuno gli strumenti e le tecnologie pi— idonei per l'attivit… scolastica.C'Š un grande utilizzo dei computer anche se prevalentemente si usano computer con sintesi vocale.Le tecnologie ingrandenti proposte sono le pi— avanzate prodotte a livello mondiale: Aladino della Telesensory troneggia dai tavoli di lettura. Nei corridoi si discute di Internet. Un dipartimento in particolare attrae la mia attenzione. E' un dipartimento di progettazione e design, mi spiega l'accompagnatore.In questo settore tecnici e progettisti studiano gli adattamenti pi— efficaci dei posti di lavoro e le modifiche, gli adattamenti agli strumenti di uso quotidiano in relazione alle difficolt… dei ciechi.

Page 60: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

Quanto fallaci erano le mie idee sulla Colombia! Le tante e tante commissioni e gruppi di studio che hanno prodotto ci• che Š sotto gli occhi di tutti qui in Italia, potrebbero essere d'incanto annullate, e imparando da un paese del cosiddetto Terzo Mondo potremmo dare molto, molto di pi— ai tanti bimbi, ai tanti giovani, ai tanti ciechi italiani. Dagli altipiani tropicali si discende alla realt… della nostra quotidianit…, alleggeriti di un peso: quello della presunzione.Non c'Š paese dove col pragmatismo e il buon senso non si possano fare le cose giuste, non si possa, proprio magari per la scarsit… dei mezzi, razionalizzare gli interventi puntando all'essenziale, non sprecando inutili risorse ed energie nel superfluo e nelle ridondanze.Grazie Colombia per avermi dato una lezione di modernit… e civilt… vera, per avermi convinto che Š possibile percorrere la strada della piena integrazione.

da ®Punto di Vista¯, n. 2, 1996.

La tecnologia per l'autonomia: ®Le bugie hanno le gambe corte¯.

Ho visitato in occasione della Ventiquattresima edizione dell'H.C.R. (International Home Care & Rehabilitation Exhibition) di Tokyo, importantissima fiera giapponese sulle tecnologie e servizi per la qualit… della vita, alcune istituzioni di e per i ciechi e in particolare mi sono soffermato su come in questo paese hanno risolto i problemi della loro mobilit….Tutta la citt… di Tokyo, i luoghi pubblici e quelli privati di interesse pubblico sono accessibili alle persone in carrozzina e ai ciechi, che si possono muovere in assoluta autonomia guidati da una corsia sul pavimento dove particolari mattonelle in rilievo fanno discriminare la presenza di una scala, di un incrocio, e dove un campo magnetico fa vibrare il bastone cos da facilitare al cieco il cammino anche quando questo non pone particolare attenzione alla corsia in rilievo. Audioboe dislocate alle entrate della metropolitana, dei negozi o applicate ai semafori, raccontano la citt… quando il cieco pigia il bottoncino del piccolo telecomando che porta, come un fedele e silenzioso compagno, sempre con s‚.Il telefonino cellulare, oggetto visibile tra le mani di quasi tutti i giapponesi, bambini e anziani, ricchi o poveri, nelle mani del cieco si arricchisce di una funzione importantissima: gli fa conoscere in quale posizione si trova, sostituendo efficacemente il pi— costoso sistema satellitare Global Position System. Quale miracolo delle tecnologie per la qualit… della vita dei ciechi! E pensare che alcuni le tecnologie continuano a vederle come nemiche! Tokyo Š tutta cos!E dire che solo alcuni mesi fa a Roma, era stato presentato il percorso per ciechi della fontana di Trevi. A leggere i comunicati stampa e le notizie su questo avvenimento, sembrava che questa microscopica isola romana di autonomia fosse un progetto all'avanguardia nel mondo, ma oggi, grazie all'informazione globale e alla facilit… di viaggiare, abbiamo la possibilit… di conoscere e di scoprire ancora una volta la verit… del vecchio adagio ®Le bugie hanno le gambe corte¯, giacch‚ quella nostra realizzazione romana, in confronto a Tokyo, scivola molto in basso nella graduatoria delle cose realizzate per l'autonomia.

da ®La Settimana in Braille¯, 3 novembre 1997.

I viaggi della memoria: al Grand Canyon.

Che bella sensazione correre lungo la 40 che dalla California si inoltra in Arizona. Ti lasci alle spalle paesaggi da sogno, quei paesaggi che tuttavia sembrano familiari perch‚ tante volte li hai visti in televisione o al cinema, nei film della saga americana. E' incredibile questa strada lunga, diritta

Page 61: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

che sale dolcemente, che passa sulle montagne, scende nelle valli, valica fiumi, traccia il deserto. Eccolo il mitico deserto dell'Arizona, fatto di sassi, sabbia, cactus e della sensazione fortissima della natura preponderante.Lasciata la 40 si devia per il Grand Canyon South Rim. La nostra Chevrolet, cambio automatico, scivola veloce tra boschi di conifere, prati, su, verso gli oltre duemila metri della localit…. E' incredibile arrivare lass— senza un tornante, senza una brusca salita. Ci si accorge di essere in alto per l'aria leggera, per il freddo pungente, perch‚ la vegetazione Š cambiata, ha lasciato posto a quella bassa, tipica dei paesaggi di altura. Pochi passi con i denti che battono incontrollati per il freddo intenso ed ecco la protezione che delimita il Grand Canyon. Che emozione percepire quei duemila metri di vuoto sotto di noi, sentire il vento incunearsi tra le rocce, gli anfratti, rinfrangersi sulle guglie e gli spuntoni con suoni cupi, vedere il sole basso al tramonto illuminare il nastro azzurro del Colorado River, piccolo laggi— e poi riverberare i suoi ultimi raggi di luce sui grigi, i neri, i rosa, i bianchi, i rossi ferrosi delle pietre.Una corsa in albergo per riscaldarsi, una succulenta cena al ristorante messicano e poi a letto presto come si fa nei paesi d'alta montagna. Il risveglio Š ovattato, e incredibilmente felice, perch‚ ci aspetta un viaggio in elicottero lungo il Colorado.Ma che sorpresa aprendo le finestre! Tutto intorno a noi Š bianco, un'improvvisa nevicata notturna ha ricoperto con pi— di quindici centimetri di neve il paesaggio. Com'Š tutto diverso! Ci prende l'ansia del ritorno. Come fare a tornare con la nostra Chevrolet senza catene? Una colazione nervosa, l'addio al volo in elicottero, i bagagli velocemente nella macchina ed eccoci lasciare il Grand Canyon sotto un cielo plumbeo di nuvoloni rigonfi di neve. Pochi chilometri e siamo nella bufera. Una giornata intera di corsa per fuggire alla neve, per trovare finalmente, a Las Vegas, la tranquillit… delle strade pulite. Fuggiti dal Grand Canyon per l'improvvisa neve, per la paura di mancare all'appuntamento con la partenza del nostro aereo, fuggiti con un gran desiderio di ritornare.

da ®La Settimana in Braille¯, 12 gennaio 1998.

I ciechi in Spagna: che mondo distante!

Sono capitato quasi all'improvviso, senza la bench‚ minima programmazione, un sabato sera a Madrid, e subito, uscito dall'aeroporto, sono stato avvolto da una sensazione di familiarit…, di gradevolezza, di piacere per il fatto di stare sotto quel cielo, tra quella gente dalla parlata calorosa. Madrid Š una grande citt… eppure per arrivare dall'aeroporto alla Puerta del Sol, niente caos, niente del fastidioso traffico delle nostre citt….Ho passato una domenica tra le affascinanti sale dell'Escorial e le caratteristiche vie madrilene, sperimentando la puntualit…, la pulizia, l'efficienza dei treni spagnoli la gentilezza dei tassisti, la fragranza della cucina e il sapore aromatico dei liquori.Mi Š sembrato di vivere in un paese a cavallo tra passato e futuro. Ho avuto, pi— che la sensazione, la certezza del ruolo importante dei ciechi nella societ….Prima di incontrare le persone dell'ONCE (Organizzazione Nazionale dei Ciechi Spagnoli) mi era gi… chiaro, da quella giornata e mezza vissuta tra la gente, il ruolo importante e pervasivo nell'intera societ… spagnola di questa organizzazione. I cartelloni che si incontrano per le strade del centro come della periferia raffiguranti una graziosissima teenager che invita a comperare i biglietti della lotteria settimanale, sono un'immagine molto lontana da quella con la quale l'U.I.C. promuove i problemi di questa categoria in Italia. D'altro canto i dirigenti spagnoli dell'organizzazione sono dei professionisti, degli esperti di finanza, di comunicazione, di organizzazione imprenditoriale, sono ben altro rispetto al volontariato italiano.

Page 62: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

Ho il piacere di presentare quest'importante realt… dei ciechi di interesse mondiale con questa breve intervista fatta al presidente JosŠ Maria A. Nato nel 1949 in un piccolo paese nel centro della Spagna. Laureato in giurisprudenza, presidente del Consiglio Generale della ONCE, presidente anche della Fondazione ONCE per la cooperazione e l'integrazione sociale delle persone con deficit, e della Corporazione imprenditoriale ONCE. Si pu• dire svolga le funzioni presidenziali delle tre aree di sezione che oggi conformano la struttura della ONCE, tra le quali spicca il lavoro di coordinamento, tanto importante in una struttura cos complessa.Quando Š nata l'ONCE?®La ONCE Š nata il 13 dicembre 1938¯.Quanti soci conta?®Al 31 marzo 1998 si contavano 54776 soci¯.E' quantificabile il numero dei ciechi in Spagna?®Si potrebbe affermare, con uno scarso margine di errore, che il numero di persone cieche in Spagna coincide con quello indicato nel punto precedente, visto che tutti gli spagnoli non vedenti desiderano diventare soci della ONCE, per usufruire dei vantaggi che risultano da tale iscrizione¯.Ci sono altre associazioni di rappresentanza?®Eccezionalmente sono nate alcune associazioni formate dai familiari delle persone cieche o con deficit visivi, anche se hanno sempre una stretta relazione con la ONCE¯Da che cosa derivano le entrate della ONCE?®Le entrate provengono dagli utili che derivano dalia vendita di biglietti della lotteria (concessione statale) che si chiama "coupon pro-ciechi"¯.In che cosa consiste l'attivit… di rappresentanza?®Tutti i soci della ONCE sono rappresentati da un organo denominato Consiglio Generale della ONCE, composto da quindici membri eletti ogni quattro anni, attraverso i Consigli territoriali (un Consiglio per ogni comunit… autonoma, per un totale di diciassette) eletti allo stesso modo, democraticamente, ogni quattro anni¯.Sappiamo che l'organizzazione ha attivit… economiche: quali sono?®La ONCE, a partire dal 1990, ha creato un gruppo di imprese denominato Corporazione imprenditoriale ONCE, le cui attivit… principali sono: mezzi di comunicazione, viaggi, costruzioni, ostelli, immobiliare, servizi sicurezza, assicurazioni eccetera. In questo gruppo lavorano 10000 persone. D'altra parte, nel 1988 la ONCE ha creato una Fondazione denominata Fondazione ONCE per la cooperazione e integrazione sociale di persone con "deficit", come gesto di solidariet… con le persone disabili affette da un handicap diverso dalla cecit…. Anche questa fondazione ha costituito un gruppo di imprese, i cui principali settori sono: accessibilit… e mobilit… per le persone disabili, lavanderie industriali, agroalimentare commerciale, telemarketing, servizi, eccetera... In queste imprese lavorano pi— di 5000 persone, delle quali pi— dell'80% sono disabili¯.Lo Stato come si comporta con i ciechi? Eroga pensioni? Indennit… di accompagnamento? Servizi per l'integrazione sul lavoro?®Lo Stato spagnolo ha concesso alle persone cieche lo "sfruttamento" della lotteria. D'altra parte le persone cieche hanno diritto ai vantaggi che la legislazione prevede a favore delle persone disabili¯.

da ®La Settimana in Braille¯, 25 maggio 1998.

Che rabbia!

Le voci della notte muoiono piano con il filtrare della luce dall'abbaino e insieme all'aria fresca del giorno, i pensieri cupi e i versi di una vita disordinata e trasgressiva se ne vanno. E' bello pensare a cosa fare col giorno che esplode nei bagliori del suo sole accecante, a un programma di relax per preparare l'indomani di impegno e di lavoro. Fare un'abbondante colazione e poi andare a Toledo a

Page 63: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

visitare le sue chiese, a camminare nel suo borgo medievale e poi a gustare la sua saporita cucina. Ma i pensieri cupi della notte sono stati triste presagio di un giorno che doveva essere storto. L'hotel non fa servizio colazione ed eccomi, cos, ad addentare un croissant a un tavolino di un caffŠ vicino a Puerta del Sol senza, ahimŠ, trovare il gusto di finirlo. Un caffŠ per trovare l'energia e poi una veloce visita al Rastro, il tradizionale mercato della domenica mattina. E' quel mercato che si trova sempre nelle grandi capitali, che d… voci, colori, vita ai quartieri popolari come a Roma-Trastevere c'Š Porta Portese. C'Š proprio di tutto, e con arte indescrivibile gli ambulanti attirano l'attenzione sulle loro mercanzie. Dai vestiti usati alle divise militari, agli orologi antichi, alle scarpe, agli ammassi di roba di ogni tipo, ®tutto a 1000 pesetas¯. E poi tanto gesticolare, tanti gesti come quella signora simpaticamente tondeggiante intenta a provarsi un reggiseno.Fuori dal Rastro, gi— per la ®calle¯ che porta alla stazione dei treni Atocha, torna la tranquillit…. E' proprio piacevole, avvicinandosi alla stazione, riconoscerne i luoghi dallo scroscio della grande fontana. Poi la discesa, l'ampio piazzale silenzioso che fa pensare all'ordine, al pulito, a un qualcosa di ben organizzato. Fatto il biglietto per Toledo c'Š un'ora da aspettare, e allora, perch‚ non gustarsi una Coca nella simulazione di una foresta tropicale, nella serra che sorge all'interno di Atocha? E quando la cannuccia ha aspirato le ultime bollicine, qualcuno ci chiede: ®Los servicios por favor?¯ Uno sguardo verso l'interlocutore, una breve gentile risposta e quando, girando la testa si cerca la borsa per estrarre la guida, questa non c'Š pi—. Sparita nel nulla con soldi, documenti, biglietti aerei, telefonino, macchina fotografica e altre carte che avremmo dovuto discutere l'indomani alla ONCE.Rimaniamo inebetiti, non vogliamo credere che in quel posto cos tranquillo, possa essere accaduto tutto questo. Cerchiamo aiuto in un ®vigilante¯, ma la sua indifferenza ci raggela ulteriormente. Cerchiamo un commissariato dove poter sporgere denuncia. Ma nella grande Atocha, il commissariato di polizia il sabato e la domenica Š chiuso. ®Perch‚¯ ci dice beffardo il vigilante, ®la domenica i ladri non rubano¯. Dato che non abbiamo pi— l'ombra di un quattrino neppure per il taxi, non ci resta che avviarci a piedi verso il commissariato pi— vicino, distante almeno un paio di chilometri. Finalmente eccoci varcare il portone del moderno palazzo della centrale di polizia. Ci fanno accomodare insieme a molti altri sventurati in una saletta d'attesa provvista di ®comodi¯ sedili in pietra grezza semicircolari fino a quando un poliziotto ci chiede di che nazionalit… siamo e, senza neanche preoccuparsi di quel che ci Š accaduto, ci consegna freddamente un modulo da compilare. Tutto Š cos tristemente formale e insieme grottesco. Compiliamo il modulo con un gran senso di vuoto dentro e poi, sbrigate le formalit… di rito, ovvero il ritiro della copia della denuncia, ci prende la smania di ritornare alla stazione per vedere se svuotata la borsa del denaro, la stessa pu• essere ritrovata da qualche parte almeno con i documenti. Comincia cos una ricerca frenetica tra i cespugli, nei cassonetti dell'immondizia, dietro le colonne, nei cessi... ma della nostra borsa non c'Š alcuna traccia.Richiediamo all'ufficio oggetti smarriti, ®nada¯ Š la risposta. Andiamo all'Ufficio servizio clienti e riceviamo la stessa risposta: ®Nada¯.Tornati all'albergo e bevuta una Pepsi per spegnere la tanta sete, non resta altro che buttarsi sul letto cercando di soffocare, in un improbabile riposo, l'ira per essere stati gabbati.Solo una doccia, quando il pomeriggio Š ormai gi… a met… del suo corso, rimette un po' di energia e voglia di uscire. Un gelato, visto che qualche soldo Š rimasto giacch‚ fortunatamente i soldi italiani erano stati lasciati in albergo, e poi, con il sole ancora alto, quel sole infelice di questo cinque luglio cos maledettamente caldo andiamo al Parque del Retiro ad aspettare la "noche". E' l'ora della cena e abbiamo davvero un grande appetito dopo tanta sventura e... un pranzo saltato!

da ®La Settimana in Braille¯, 13 luglio 1998.

C.b.c.: centro bibliografico e culturale.

Page 64: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

In una zona elegante e commerciale di Madrid nelle vicinanze del Paseo de la Castellana, si trova l'edificio della C.b.c. E' un edificio fine anni settanta dove trovano posto il museo tiflologico, certamente il pi— importante del mondo e forse l'unico, la biblioteca, il centro di produzione braille e il centro di registrazione del libro parlato. Gli arredi interni, curati fin nei particolari, rendono gli ambienti nello stesso tempo accoglienti e ricercati.Ci riceve nel suo ampio ufficio il direttore del centro, il professor Ignacio, un ipovedente molto dinamico e creativo inventore, tra l'altro, del ®prisma braille¯. Un grande senso di ospitalit… prima di inoltrarsi nell'illustrazione del centro. Ignacio ci offre dei graditissimi pasticcini e cioccolatini accompagnati da un buon caffŠ, il tutto servito in maniera assai raffinata da una delle sue collaboratrici. Superati i convenevoli di rito, Š stato veramente con grande interesse che abbiamo seguito l'illustrazione delle attivit… e successivamente abbiamo potuto visitare i diversi ambienti del C.b.c. Questo centro, per numero di persone e per le attivit… che svolge, Š certamente il centro culturale per ciechi pi— importante esistente al mondo. Il C.b.c. dispone di una pianta organica di 148 persone di cui 38 ciechi. Accanto alla biblioteca, al centro di produzione di stampa braille e al centro del libro parlato, dal 1992 Š attivo il museo tiflologico, che dispone al suo interno di un'amplissima e interessantissima raccolta di strumenti che hanno contribuito nel tempo all'autonomia dei ciechi. Vi Š poi una sezione dedicata ai modelli tridimensionali di edifici, a copie di monumenti nazionali e internazionali, e una sezione che ospita opere di artisti spagnoli ciechi. L'unit… di produzione di stampa braille organizzata molto razionalmente negli spazi e nelle scelte tecniche ha una capacit… produttiva molto elevata sia di libri che di periodici nonch‚ di etichette braille per gli usi pi— disparati. Completamente automatizzata, tranne che per la fase di impaginazione, dispone di abbondante strumentazione di produzione: due punzonatrici per le lastre, tre stampanti braille a media velocit… per la stampa delle prime copie e per la correzione delle bozze, cinque stampanti interpunto, una rotativa, una pressa semiautomatica e una automatica capace di produrre fino a ottomila pagine braille all'ora.Il personale Š cordiale e altamente specializzato. Lo stesso lo riscontriamo nell'unit… di registrazione dei libri e dei periodici sonori. Moderni studi di registrazione si affiancano a sale di montaggio e di duplicazione dove sono impiegate le ultime tecnologie a disposizione per queste attivit… sul mercato mondiale. Il C.b.c. dispone in organico di trascrittori e di lettori con altissima preparazione tecnica in grado di realizzare dei prodotti di ottima fattura. Si avvale tuttavia per le stesse attivit… anche di trascrittori e di lettori autonomi, che dotandosi per proprio conto delle apparecchiature necessarie, eseguono a domicilio le commesse per conto del C.b.c. La biblioteca, pur disponendo di una sala di lettura, Š organizzata esclusivamente per offrire un servizio prestito delle opere sia in braille che su cassetta. ®A volte¯ ci dice il direttore, ®quando le opere tardano a rientrare, preferiamo rimpiazzarle riproducendole ex novo piuttosto che investire tempo e denaro nel tentativo di recuperarle presso l'utilizzatore¯. Esiste infine l'area Servizio attenzioni al consumatore. E' questa un'importante funzione del C.b.c. che ha il compito di ®ascoltare¯ le richieste di ogni lettore.Io che ho visitato analoghe strutture in Giappone Stati Uniti, Germania, Inghilterra, Francia, Norvegia, Svezia, Russia e in altri paesi e che, con un pizzico di presunzione credo di conoscere le istituzioni analoghe operanti in Italia, uscendo sul far della "tarde" da questo tempio di cultura per i ciechi spagnoli, non so se per la troppa calura del sole di luglio o per chiss… quale altra recondita ragione, resto per qualche istante interdetto e insieme assalito da un dubbio: perch‚ mai i nostri dirigenti, ad esempio quelli della biblioteca di Monza e del Libro parlato, che pure hanno conosciuto molti anni prima di me questa realt… e che pure hanno avuto e hanno, come il C.b.c., cospicua disponibilit… di risorse economiche, non sono riusciti a organizzare in Italia nulla che possa somigliarle? Salgo in macchina e chiudendo la portiera il dubbio sparisce. Nell'aria climatizzata dell'abitacolo mi resta un'unica certezza: in Italia, alla guida di queste strutture, ci sono stati e ci sono degli incapaci! Se si vogliono ottenere dei risultati che siano congruenti con le aspettative dei fruitori ciechi dei beni culturali e con le copiose risorse pubbliche impiegate, bisogna

Page 65: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

che qualcuno si assuma il coraggio di cambiare radicalmente, allontanando definitivamente tutti quegli uomini che hanno pregiudicato lo sviluppo e impedito che i ciechi italiani possano disporre di servizi come quelli spagnoli o di altri paesi europei.

da ®La Settimana in Braille¯, 13 luglio 1998.

Fondazione Once del cane guida.

Prima delle otto nelle vie strette del Paseo del Prado l'aria Š veramente frizzante e si incontra poca gente perch‚ la citt… deve ancora svegliarsi completamente. Siamo di buon umore dopo la giornata intensa del giorno prima e dopo il favoloso prosciutto e la ricca "paella" innaffiati abbondantemente da una fresca "sangria" che abbiamo gustato alla ®Taberna del Puerto¯. L'autista dell'ONCE ci aspetta puntuale alle otto insieme a Ester, una delle segretarie del nostro ospite, Manuel, membro della Direzione generale dell'ONCE. Mezz'ora circa di macchina per una strada poco trafficata ed eccoci a M¢stoles, un sobborgo a una quindicina di chilometri da Madrid. Qui sorge la "Fundaci¢n ONCE del perro gu¡a" (Fondazione del cane guida). Si tratta di un complesso di pi— costruzioni basse che sorgono in un'area alquanto isolata, dove trovano posto la direzione, gli uffici amministrativi, l'allevamento, il settore che ospita i cani nella prima fase di addestramento, il settore per quelli in fase avanzata, l'ambulatorio veterinario, la zona di isolamento, l'ospedale, i magazzini, la cucina, il reparto toelettatura e la pista per l'addestramento. ®La struttura che ospita i ciechi nella fase di addestramento del proprio cane¯ ci spiegano, ®Š dislocata a una ventina di minuti di macchina e dispone di quattro camere doppie e dei servizi generali¯.La Fondazione del cane guida, che da ottobre si trasferir… nel nuovo centro, ancor pi— moderno e funzionale, di circa 9000 metri quadrati coperti su una superficie di circa 110000 metri quadrati totali, Š nata nel 1990 e oggi occupa quarantadue persone. Attualmente il potenziale di consegna di cani addestrati Š di circa cinquanta cani all'anno che dovrebbero essere raddoppiati gi… nel '99 con il nuovo centro.Ci accoglie con grande senso di ospitalit… scodinzolando e leccandoci le mani Furia, un incrocio tra un labrador e un golden, il cane guida di Pedro Pablo Martn Lopesino, il gioviale e preparato direttore cieco della Fondazione. ®Noi, qui¯ ci spiega, ®addestriamo prevalentemente labrador e pastori tedeschi secondo il metodo della Federazione internazionale dei cani guida. Abbiamo inviato originariamente alcuni istruttori a fare un corso in Inghilterra per tre anni. Attualmente abbiamo sette istruttori, sei allenatori e quattro istruttori in formazione¯. ®Chiaramente¯ ci dice, ®non riusciamo a soddisfare tutte le richieste e abbiamo una lista d'attesa di 293 persone¯. Alla Fondazione si privilegia generalmente, come nelle scuole di molti altri paesi, la consegna di un cane a coloro che ne sono gi… stati possessori rispetto a quelli che lo chiedono per la prima volta. Traspare, visitando la struttura, uno sforzo per offrire un servizio di altissima qualit…. ®Non accade mai¯ ci dice fiero Pedro ®che i nostri cani maschi e femmine, tutti rigorosamente sterilizzati e addestrati in circa 5-6 mesi, ci vengano restituiti perch‚ inefficienti¯. E' molto importante non solo l'addestramento del cane, ma anche l'abbinamento cieco-cane. Questa fase viene seguita con particolare impegno e attenzione.Visitiamo la "perrera" e cioŠ il canile. Tutto Š lindo e profumato. Tutti gli ambienti rivestiti di mattonelle per permettere una facile e rapida pulizia. I box sono ampi e luminosi e i cani che vi si trovano ti danno veramente la sensazione di star bene. Ci ha colpito che in ogni reparto i cani ascoltino la radio sintonizzata su una stazione che trasmette musica moderna. La clinica e l'ospedale sono attrezzati con tutte le apparecchiature necessarie alla diagnosi e alla cura, e tutti i furgoni per il trasporto dei cani in citt… per l'addestramento dispongono di climatizzatore per mantenere una temperatura costante. Anche la cucina Š fornita di ogni strumentazione: forno a microonde e altro

Page 66: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

per permettere, quando Š necessario, di alimentare i cani seguendo un menu personalizzato, come prescritto dal veterinario. Una moderna lavanderia lava e sterilizza coperte e asciugamani.Proprio una bella scuola! Un autentico centro per dare autonomia ai ciechi. Ci congediamo consapevoli che, anche in questo settore, applicando modelli aziendalistici nell'organizzazione e nella gestione, si possono ottenere risposte realmente efficienti ed efficaci per i bisogni dei ciechi.

da ®La Settimana in Braille¯, 13 luglio 1998.

Luna bassa sulla Salaria.

D'estate accade che la notte sia pulsante, viva, intrigante, con le sue mille luci che nei paesaggi di montagna e di collina si stemperano sulle tonalit… pi— variegate del verde, sulle chiazze gialle del grano, sulle pendici rocciose, dove si drizzano a cercare il cielo qua e l… rami di rovo.Le luci dei paesini abbarbicati lass—, dei lampioni, dei fari delle rare automobili che incontriamo a mano a mano che ci allontaniamo da Roma, ci raccontano dei ritmi di vita diversi di chi preferisce alla routine del giorno la densit… e l'emozione del vivere notturno.Quando arriviamo, percorrendo la Salaria fattasi tortuosa, al passo da cui poi si scende a Rieti, d'improvviso ecco l davanti a noi una grande - addirittura enorme - luna bassa rischiarare da sotto la strada, la vallata e i ripidi pendii, una luce magica, intensa, fredda rispetto a quella solare, luce che ci fa venire voglia di aprire i finestrini della macchina e di assaporare gli odori intensi delle colline un po' selvagge, fragranti nello sprigionarsi degli odori primordiali dei muschi, di muffe, di cortecce, di foglie e di terra bagnati dall'umidit… notturna. Eh s, perch‚ di giorno con il sole questi odori non si percepiscono, quasi evaporati, sovrastati dalla prepotenza delle luci e dei colori, come i pensieri e il tumultuoso lavorio dell'animo che di giorno sono distratti dal fare, ora prendono il sopravvento guidati dal canto in lontananza di un uccello notturno.Questa grande luna sotterranea nella notte fonda ci accompagna sino a Rieti sorprendendola immersa nel riposo notturno, addormentata, distesa sulla collina, percepibile soltanto nel respiro della corrente del Velino.Ed Š il Velino che ci appare nella fresca mattina, pochi passi soltanto dall'hotel Cavour, acqua chiara sfiorata dalle fronde dei salici che riparano il dondolio lieve di tre piccolissime barche colorate e poi oltre il ponte la grande piazza con la fontana e subito dietro, un po' nascosta da un palazzo, la facciata della Cattedrale con al centro la torre campanaria e poi l accanto il giardino e quell'intenso odore del bosso e la piccola terrazza con vista sui tetti, dai quali lo sguardo si perde lontano, accarezza le colline verso l'orizzonte tra i cipressi, a ricercare nella memoria l'immagine di un amore.Dalla poesia della notte e del mattino al pragmatismo del Centro di produzione di stampa braille di Rieti: un capannone industriale dove al piano terreno visitiamo i locali della digitazione, della correzione delle bozze, della stampa. ®Ambienti angusti¯ ci dice Claudio, il responsabile del Centro, ®ma traslocheremo in una sede pi— grande dove potremo razionalizzare gli spazi in relazione allo sviluppo delle nuove attivit…¯.Il Centro di produzione di stampa braille di Rieti, che per quantit… di materiale prodotto e per personale impiegato pu• a tutti gli effetti considerarsi la realt… pi— rilevante nel settore della tifloeditoria, attualmente conta su uno staff di oltre quarantacinque trascrittori, che operano prevalentemente a domicilio. Dispone di moderne tecnologie per la stampa braille, con una capacit… produttiva di circa 1800 pagine braille l'ora.La stamperia trascrive prevalentemente testi scolastici in tutte le lingue, e negli ultimi due anni ha sviluppato una notevole capacit… di produzione di libri ingranditi per ragazzi ipovedenti.

Page 67: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

Una realt… dinamica, snella dove quello che conta non Š la ®politica¯ ma il prodotto; qui non ci sono organigrammi chilometrici, sedute periodiche di consigli d'amministrazione, ma la semplicit… e l'efficacia di un gruppo coeso di gente che lavora.Il Centro di produzione di stampa braille di Rieti, cos vicino, grazie alla Salaria, a Roma capitale, si rivela tuttavia cos distante, tanto distante che se non ci fosse quella parlata dai forti accenti romaneschi potremmo anche immaginare di stare nel nord-est o in Baviera.

da ®La Settimana in Braille¯, 27 luglio 1998.

Stati Uniti: Closing the Gap.

Sembrava quasi impossibile riuscire ad arrivare sotto il vasto cielo americano seduti nelle strette poltroncine di quella classe economica del volo K.L.M. proveniente da Amsterdam destinazione Minneapolis.Pigiati all'inverosimile, incastrati tra il bagaglio a mano, diventava davvero un'impresa anche soltanto allungare le gambe. Ma la scomodit… del viaggio, le file vocianti di turisti, famiglie, uomini d'affari e viaggiatori di ogni tipo, era ed Š lo scotto da pagare per il passaggio obbligato verso una universale e sempre pi— necessaria facilit… di comunicazione, era ed Š segno tangibile che ormai i Boeing 747 hanno sostituito le navi che fino a oltre la met… del Ventesimo secolo solcavano gli oceani stipate di tanta altra gente che, come questa, cercava fortuna.Fortuna, s, per concretizzare progetti, per realizzare sogni, perch‚ - oggi come allora - l'America Š il nostro approdo mentale, ma anche reale, a un illimitato universo di possibilit…, Š come se l…, sotto il grande cielo di quel composito e per certi versi incredibile paese, tutto fosse possibile, come se sapessimo gi… di trovare nuovi elementi per alimentare la speranza, e soprattutto per giustificarne la concretezza, attraverso la conoscenza delle innumerevoli e per certi aspetti assolutamente mature occasioni di integrazione e di partecipazione.E quando l'aereo finalmente tocca terra, scosso da mille forti vibrazioni, la liberazione e il sollievo che soli segnano la fine di questa nostra piccola odissea lasciano il posto al piacere di distendere e articolare i nostri passi nell'aria luminosa del nuovo continente.Eccola, l'America! Con quel suo grande aeroporto dove tutto Š ovattato, pulito, luminoso, dove la moquette grigia, morbida, spessa, provoca la sensazione stranissima di camminare quasi sospesi, dove ai controlli l'operatrice, accorgendosi che sei cieco, ti prende le mani con naturalezza per farti superare velocemente i controlli.L'albergo, a poca distanza dall'aeroporto, risolve i nostri problemi di stanchezza e ci permette di rigenerarci per affrontare con impegno ed energia la giornata di lavoro che ci attende. E' davvero una sensazione di libert… viaggiare "on the road", correre sulle grandi strade di Minneapolis, che pure sono certamente poca cosa rispetto ad altre strade americane. Il traffico Š ordinato, la citt… si distende modulata in ampi spazi colorati, tra il rosso degli aceri e il verde dei giardini delle villette nei quartieri residenziali, verticalizzandosi poi nel suo cuore, formando l'area business dominata dall'acciaio e dal cristallo dai colori cangianti, che virano nei toni con il mutare del tempo, delle stagioni, della luce delle albe e dei tramonti. Questo del colore Š forse l'aspetto pi— tipico di questa laboriosa citt… del mid-west americano, specialmente in autunno, quando il rosso e il giallo delle foglie degli aceri e dei faggi si mescolano ai verdi brillanti delle conifere e dei pini.Il Mississippi avanza lento, maestoso, solcato da grandi chiatte cariche di merci di ogni tipo, cariche soprattutto di cereali e di grano, cosicch‚ non si pu• non notare che Minneapolis, capitale dello Stato del Minnesota, Š anche la capitale statunitense del grano, centro attorno al quale si distendono a perdita d'occhio distese e distese di mais. E questo lo si pu• sentire tutt'intorno nell'aria che profuma di farina e di stoppie.

Page 68: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

Ma noi non siamo qui per i paesaggi, per la natura, e neppure per gozzovigliare nelle steak-house o in uno delle migliaia di Taco Bell e di Pizza Hut, noi siamo qui essenzialmente per partecipare alla sedicesima edizione della Conferenza annuale del Closing the Gap, Computer Technology in Special Education and Rehabilitation una delle pi— importanti manifestazioni mondiali del settore, certo la pi— interessante del centro-nord degli Stati Uniti. Giungendo nei pressi dell'Industrial Boulevard arriviamo al Raddison South Hotel, da sempre sede ufficiale della manifestazione, una gigantesca struttura alberghiera nella quale i disabili si possono muovere agevolmente, e con disinvoltura immergersi nel clima di partecipazione, di fervore che caratterizza l'edizione '98. E infatti c'Š tantissima gente, soprattutto se si considera il fatto che l'iscrizione, identica per tutti, anche per gli handicappati, costa ben 340 dollari, quasi 600000 lire.Ma Š in quel momento che ci rendiamo conto che davvero l'America Š la grande Madre della Comunicazione, diffusa, globale, multimediale; qui l'informazione, la conoscenza hanno valore primario, basilare, tanto da essere migliaia e migliaia le persone disposte a pagare cifre per noi italiani generalmente esagerate per prenderne parte.I pochi dati che vogliamo citare danno subito l'idea di un'organizzazione assolutamente seria, ben strutturata, che apre concrete prospettive di sviluppo, di innovazione; oltre 200 interventi in tre giorni, pi— di 110 espositori solo nel settore della comunicazione. Non ci sono discorsi vaghi, ideologici o politici, al contrario i vari speech (Distant Education: Tools and Applications in Assistive Technology, Computer Support for Persons with Cognitive Disabilities oppure ZoomText Extra: the Total Low Vision Solution) sono tutti impregnati di idee fattibili, concrete, pragmatiche e gli standisti presentano con molta semplicit… e professionalit… le tecniche pi— innovative.Un sostegno forte allo sviluppo e alla crescita del mercato. Basti considerare che il costo alle aziende per la partecipazione e quindi per la presentazione dei prodotti, Š di 1000 dollari, costo assolutamente irrisorio se confrontato con la media europea, e questo per sostenere le aziende pi— piccole, per permettere loro di entrare in maniera propositiva e visibile nel grande mercato delle tecnologie per l'handicap. I problemi dei ciechi e degli ipovedenti, poi, ricoprono un ruolo rilevante, tanti sono i seminari e gli studi a loro dedicati oltrech‚ gli spazi espositivi, pari a oltre il 40 per cento del totale.E' rassicurante vedere un gran numero di ciechi passeggiare lentamente o passare veloci con il loro bastone attraverso i corridoi, nella hall, o fermarsi nei caffŠ del Raddison South Hotel, quante simpatiche coppie di tutte le et… con il loro serio e affezionato labrador.Quali le novit…: innanzitutto, e questo Š gi… un dato importante, pi— nessuno negli Stati Uniti parla di DOS; allo stand della A.D.D. (Advanced Access Devices) poi, abbiamo trovato il Superbraille, un piccolo computer portatile multimediale che Š proprio il caso di dire abbia un nome azzeccato, dal momento che Š il massimo che oggi si possa trovare sul mercato mondiale. La cosa pi— stupefacente infine, Š stata la quantit… impressionante di sintesi vocali, di O.C.R., di sistemi ingrandenti. La vera novit… insomma, Š che non ci sono prodotti assolutamente nuovi, ma la grande concorrenza rende le tecnologie di impianto ormai collaudato sempre pi— sofisticate e a prezzi sempre pi— contenuti.Insomma, tre giorni al Closing the Gap danno la netta sensazione che la disabilit… sia davvero occasione per lo sviluppo di un settore economicamente rilevante, vitale, e come non il monopolio ma il libero mercato risulti essere la scelta vincente per dare risposte qualitativamente efficaci ed economicamente vantaggiose per i consumatori disabili.

da ®La settimana in Braille¯, 2 novembre 1998.

Un pranzo al Raddison South Hotel.

Page 69: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

Nell'avvolgente e calda atmosfera del ristorante al Raddison, tra i mobili eleganti e signorili di solido legno scuro, protetta dai pannelli dipinti di verde impreziositi da fiori, ghirlande e bouquet, la gente conversava sommessamente ma fittamente consumando il proprio lunch a base di zuppe fumanti, di salutari insalatone o di sostanziose bistecche, oppure di pi— classici hamburger, patatine, e di mastodontici sandwiches ripieni di ogni sorta di alimento: verdure, salse, carne e tranci di gustoso pesce alla griglia.Al brusio di fondo si sovrapponevano di continuo il tintinnio dei cubetti di ghiaccio nei bicchieri, che gentilissime cameriere si premuravano di riempire, la nota musicale delle posate d'argento nei piatti, qualche sommessa risata, un timbro pi— basso o forse solamente una voce pi— vicina.Al tavolo accanto al nostro ci accorgiamo che qualche attimo prima e con disinvolta sicurezza si era avvicinato e aveva preso posto un distinto signore di circa 35-40 anni, accompagnato dal suo fedele e bellissimo labrador color champagne. Accoccolato ai suoi piedi e del tutto indifferente il cane se ne stava seduto in tutta tranquillit…, educatissimo, assolutamente a proprio agio in un ambiente pure cos diverso dal proprio habitat usuale: una cuccia, spesso all'aperto, la nuda terra, il vento, la pioggia. Rimaneva fermo a fianco del suo padrone aspettando paziente che quest'ultimo finisse il suo lunch, poi si era alzato e l'aveva seguito mentre tornava disinvolto al lavoro nel suo stand.Nulla di inusuale in questi gesti, in questi fatti, dove quello che colpisce Š proprio l'assoluta normalit…, una normalit… cos diffusa all'interno del mondo dei ciechi negli Stati Uniti e cos complicata da raggiungere qui da noi, persino difficile da far comprendere a chi i ciechi in qualche modo si fregia di tutelarli, sostenerli. Ma tutelarli, difenderli da che cosa? Questo Š il punto! Probabilmente da una vita normalmente dura, normalmente felice, o solo normalmente normale.Non so se questa maturit… personale e sociale sia merito di un'educazione familiare meno maternamente iper-protettiva o di una politica (politica in senso ampio, Š ovvio) meno ipocritamente disposta a soffocare i problemi con le lusinghe e le moine di una assistenza miope e inerte. Non lo so davvero, e vorrei riuscire a credere fosse merito solo del cane, certo Š che quel comportamento, quel modo spigliato e disinvolto di stare in una sala ristorante, nella societ…, nel mondo, dovrebbe essere l'obiettivo principe dei tanti ciechi italiani, la "conditio sine qua non", dove ogni altra conquista perde di efficacia e di pragmatico vigore.

da ®La Settimana in Braille¯, 9 novembre 1998.

Zagorsky, un ricordo utile per il presente.

Ogni volta che ripenso a Zagorsky mi prende un tuffo al cuore, mi ritornano in mente quelle sensazioni forti e quelle immagini dell'incipiente inverno russo, mi intristisce il crollo di un'idea giovanile. Quel mattino di buonora lasciammo l'albergo dell'Accademia delle Scienze di Mosca dove eravamo alloggiati per intraprendere sulla precaria macchina stile Fiat 124 color rosso il viaggio sino all'Istituto per pluriminorati di Zagorsky, in compagnia dei nostri amici Lev e Karl, insigni esponenti del mondo scientifico russo. Colpiva il sobbalzare dell'automobile sulle tacche lasciate sull'asfalto dai cingolati che avevano segnato l'avvento al potere di Eltsin durante l'agosto. E seppur fossero ormai passati pi— di due mesi quelle sconnessure erano ancora l quasi a indicare, a ricordare che l'era Gorbaciov era proprio finita. Mosca Š una grande citt… dai grandi viali, dai grandi palazzi tutti uguali, fortemente segnata dal collettivismo. C'Š tutto infatti, ma a tutto manca un qualcosa, un non so che che la faccia sentire curata, compiuta, insomma propria. Ci lasciamo alle spalle la citt… ed eccoci fermi in un grande ingorgo. Ci sono dei lavori in corso, stanno allargando la strada, procediamo a passo d'uomo. Finalmente eccoci vicino alle macchine operatrici, ai due grossi rulli compressori, alla ruspa, alla macchina del catrame. Veramente stupefacente! Due signori vestiti di giallo a regolare il traffico, altri due o tre signori a impartire ordini con grida e gesti meccanici agli operai sulle macchine e sulla strada con delle grandi vanghe. Incredibile davvero,

Page 70: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

quegli operai erano tutte donne comandate quasi come in un copione da quei maschi vestiti di giallo. Strano davvero il comunismo. Finalmente dopo quasi due ore arriviamo all'Istituto di Zagorsky, una settantina di chilometri dalla capitale, localit… importantissima per il suo monastero. Qui il sole intiepidisce appena il mattino e rende pi— carico il rossiccio della facciata di mattoni che si erge su un grande cortile in ghiaia prospiciente la strada. E' pieno di luce e di silenzio quel grande atrio odoroso di quel pulito semplice che sa di varechina, dove ci viene incontro con grande ospitalit… Galina, una signora sui cinquant'anni assai energica e decisa pur con un comportamento e una voce dolcissimi. Galina, che dirige il Centro da oltre cinque anni e che conosce bene le strutture per sordo-ciechi danesi, inglesi, olandesi, si preoccupa di dirci che qui a Zagorsky sono poveri, dispongono di pochissimi mezzi dallo Stato e generalmente i bambini e i ragazzi ospitati appartengono alle classi pi— povere del grande paese. Entriamo nell'area dedicata ai fanciulli, ci sono tante cose colorate intorno, dei grandi giochi di legno, delle seggioline, dei piccoli tavoli esagonali, tutto Š essenziale ma si respira un'aria di impegno, un grande desiderio di ottenere risultati. E qui Tatiana, una bambina minuscola, mi si aggrappa a una gamba e come fossi un tronco di chiss… quale albero, di chiss… quale foresta lontana, con un'agilit… sorprendente mi risale fino a stringermi forte le sue braccine al collo e a baciarmi, lei bimbetta di cinque anni sordomuta e cieca, figlia di una giovane coppia del sud del paese, laggi— vicino al Mar Caspio, dove si coltiva il cotone, dove la mamma per svolgere il suo duro lavoro nei campi sta a contatto inconsapevolmente con prodotti chimici dagli effetti devastanti. Tatiana, quasi spaurita in quel lontano istituto di Zagorsky, cerca affetto, cerca disperatamente dei modi per comunicare. Poi visitiamo il laboratorio dove si fa tessitura, il laboratorio meccanico, la scuola. E' veramente sorprendente scoprire che Valerio, un ragazzotto sordo-cieco di sedici anni, quando l'insegnante lo avverte della nostra presenza e gli scrive in braille i nostri nomi, li pronuncia senza alcuna esitazione e correttamente al primo colpo. In quell'istituto pi— che in altre parti del mondo ho imparato quali traguardi possono raggiungere i sordo-ciechi. L nel pomeriggio, prima del tramonto, quando rientrando a Mosca l'ultimo sole esaltava le cupole dorate del Cremlino e dava un'incredibile e quasi surreale luce ai passanti frettolosi di trovare un riparo dal freddo, ho capito che il sapere e l'impegno sono pi— importanti delle disponibilit… economiche. In quel viaggio moscovita ho capito quanto sia importante, per risolvere veramente i problemi complessi di persone come i sordo-ciechi, abbandonare ogni velleit… localistica, provinciale o regionale; ho capito che per bisogni particolari necessitano altissime competenze e dedizione, che possono essere organizzate soltanto in un unico o in pochissimi centri in tutto il paese.

da ®La Settimana in Braille¯, 31 gennaio 2000.

In Grecia un po' meno cieco.

E' con grande emozione che salgo, con il viso sferzato da un vento tiepido, tra le rovine di Larissa. L, sotto lo strapiombo, echeggia la campana della chiesa ortodossa a ricordare che Š Pasqua qui in questa terra di ulivi d'aranci, di robinie, di gelsi, di camomilla e di malva, tra questi sassi ricchi di storia, dove i profumi trasportati dal vento inebriano, dove il biancore delle case contrasta col rosso intenso dei papaveri. Non avrei mai immaginato, percorrendo la terra di Argo e Micene, di Corinto e Atene, toccando con emozione colonne e fregi di templi, di trovarmi in un ambiente cos interessante per chi come me Š cieco. Tutti quei profumi, odori, fragranze mi hanno fatto leggere il paesaggio, l'ambiente; tutte quelle sculture, intagli, forme diverse della pietra mi hanno fatto vivere quel mondo senza esserne escluso. La terra di Omero, la terra di Edipo, la terra degli aedi e dei suonatori, oggi la terra dove a salir l'Acropoli o a passeggiar per le stradine della Plaka, tra le fragranze dei "suvlaki" provenienti dalle "taberne" e i profumi intensi della vegetazione, si possono vivere emozioni "forti" e anche l su a Capo Sunio, sul promontorio ove si erge il tempio di

Page 71: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

Poseidone, e pi— in l… dove si ritrovano i resti di quello di Atena, di fronte alla profondit… sconfinata del mare di un blu intenso che si confonde all'orizzonte col cielo appena un po' pi— chiaro, i profumi nell'aria fanno ®vedere¯ un paesaggio da sogno. Quando, infine, vien fame e ci si siede in una delle tante "taberne" che si possono trovare nei centri grandi come in quelli piccoli, Š una festa di sapori, da quelli intensi delle insalate greche con la feta, le olive, i peperoni, le cipolle, i pomodori e i cetrioli, alle fragranze dei piatti di carne speziata alla griglia o delle fritture di pesce. Insomma, un bel paese la Grecia, dove ci si sente un po' familiari per i ricordi di scuola e dove si Š un po' meno diversi dagli altri perch‚ comunque Š tanto quello di cui si pu• godere.

da ®La Settimana in Braille¯, 8 maggio 2000.

Tecnologia per la qualit… della vita dei disabili.

E' weekend di Oscar e la citt… rimbalza sulla cronaca di tutti i media mondiali. Anche noi ci immergiamo in questo clima quasi di festa e mondanit… tra una passeggiata sul Sunset Boulevard a rimirare, immerse in lussureggianti e variopinti giardini, le costruzioni pi— fantasiose ed eccentriche, dove risiedono le star del cinema, e la Rodeo Street brulicante di persone intente a fare shopping nei negozi pi— esclusivi. Qui, a dire il vero echeggia molto dell'Italia; le vetrine di Valentino, Versace, Armani, Prada, Dolce & Gabbana eccetera, e qualche rombante Ferrari danno una forte connotazione di ®made in Italy¯. Ma, poi, allontanatici dalla strada della moda, eccoci di nuovo immersi nella grande America, cos diversa, cos lontana, cos, per certi versi, tanto avanti a noi: le sue grandi strade piene di auto, i grattacieli luccicanti al sole con i loro cristalli colorati che si perdono quasi nel cielo, il rombo continuo degli aerei e i grandi ®Mall¯ stracolmi di negozi di ogni tipo dove si pu• acquistare qualsiasi cosa, dalla chincaglieria cinese o indiana, al cane robot, al potentissimo computer palmare. Qui Š facile soddisfare anche ogni desiderio di gustare le cucine pi— strane scegliendo tra un locale messicano, un caf‚ americano o un ristorantino turco. Ma noi, pur assaporando la carne alla griglia accompagnata da peperoni chili o sorseggiando un buon bicchiere di chardonnay californiano, siamo qui per il C.s.u.n. 2000, la manifestazione che raccoglie le tecnologie della comunicazione per le persone disabili e che si va via via imponendo nel tempo come la pi— importante negli Stati Uniti e quindi a livello mondiale. C.s.u.n. Š per molti inventori o creatori di tecnologie, di software, per molti ideatori di soluzioni di autonomia, un'occasione unica per confrontarsi con le persone cieche, ipovedenti, sorde, con disabilit… motoria, sull'utilit… delle loro applicazioni. Le ditte individuali, le piccole e le grandi possono, per tre giorni, confrontarsi con il mercato e creare nuovi interessi. Per i distributori provenienti da ogni parte del mondo e per gli utenti Š un'occasione unica per conoscere le nuove tendenze e per provare direttamente i benefici dei nuovi ritrovati, potendo discutere dei pregi e dei difetti con gli stessi ideatori e costruttori. Ma qui, ahimŠ, non si parla italiano, non c'Š un solo espositore della nostra terra e anche a cercar tra i visitatori, ad eccezione di un professore fiorentino, di un commerciante milanese e di noi, nessuno parla il dolce idioma, come a significare che a differenza del mondo della moda, quando si parla di Hitech per la qualit… della vita il ®made in Italy¯ proprio non c'Š. E molte sono state, anche quest'anno, le nuove proposte. Dal computer controllabile con il movimento degli occhi al monitor dove si pu• memorizzare direttamente nel computer semplicemente scrivendo a mano con un pennarello, a un apparecchietto che utilizzando il G.P.S. (Global Position System), permette ai ciechi di conoscere in qualsiasi momento la posizione in cui si trovano oppure di farsi ®raccontare¯ da una voce sintetica i luoghi di interesse che stanno lungo le vie, e poi tante e tante altre soluzioni per la casa automatizzata e per facilitare la comunicazione. Aggirandoci nei vari saloni del Marriott o dell'Hilton sul West Century Boulevard, tradizionali luoghi in cui si svolge la manifestazione poich‚ facilmente raggiungibili essendo a due passi dall'aeroporto e senza la bench‚ minima barriera architettonica, si prova, innanzitutto, una sensazione di interesse, di normalit…, di vitalit… e di

Page 72: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

partecipazione. E l'organizzazione non trascura neppure il minimo particolare affinch‚ tutti si trovino a loro agio e la manifestazione possa riuscire al meglio. Basti pensare che giornalmente viene predisposto un tappeto erboso affinch‚ i molti ciechi possano portare i loro cani guida a fare i loro bisogni senza disagio alcuno. Eh gi…, perch‚ qui, i visitatori disabili che viaggiano da soli sono davvero tanti e per tutti c'Š attenzione e cortesia. Insomma, questa volta bisogna proprio dire che Š Los Angeles a meritarsi, per il C.s.u.n., degli Oscar: quello per l'attenzione alla diversit…, per la tecnologia e per l'autonomia, quello per l'organizzazione di una fiera di soluzioni per le persone disabili, quello per lo sviluppo di attivit… economiche nel settore della qualit… della vita. Tanti Oscar di cui i nostri giornali e le nostre radio-televisioni non parlano, e sui quali invece dovremmo cominciare a riflettere, perch‚ solo in questo modo, sapendo come si sia sviluppato l'interesse per i disabili negli Stati Uniti, anche il nostro paese potr… trovare un occasione in pi— di crescita e tanti pi— cittadini ciechi, sordi, con disabilit… motorie potranno vivere una vita qualitativamente migliore.

da ®Il Gazzettino¯, 15 aprile 2000.

Nei servizi ai disabili il Canada d… lezioni.

Su quel volo della Sky Service Lamezia-Venezia-Toronto si respirava davvero un clima incredibile misto di nostalgie, entusiasmi, racconti impetuosi di questo o quel mondo, della Calabria, del Veneto, del Friuli e poi delle tante realizzazioni oltre oceano, l, vicino ai grandi laghi, dove i profumi delle foreste accompagnano il crescere dei grattacieli. E anch'io ho cercato curiosamente di inserirmi in questo mondo chiedendo timidamente a chi mi sedeva accanto: ®Ma lei sta tornando in Canada?¯ ®S, in Canada¯ mi risponde una signora, ®sto l da quarantaquattro anni e negli ultimi anni vengo per un mese a San Martino di Lupari, in provincia di Padova, a trovare i miei parenti¯. Che bella questa parlata mista di americano, veneto, italiano; un idioma incredibile, l'idioma del coraggio, l'idioma della voglia di fare, l'idioma del riscatto. Quarantaquattro anni fa lei era partita venticinquenne con la nave, tredici lunghi giorni di viaggio per arrivare in una terra sconosciuta, in una terra promessa, dove ha saputo, dove ha potuto riscattarsi dalla miseria, crescere una famiglia e, insieme a tanti altri italiani, a tanti altri immigranti, far crescere un paese. Anna, Lino, la nipote Jane, Carmela, Salvatore, Augusto, eccoli animarsi quando l'airbus Š gi… alto nel cielo, forse gi… oltre le Alpi, ®No, no, no, in Italia proprio no, non ci tornerei pi—! E' bello per una vacanza, Š bello per i parenti..., ma massa politica e burocrazia, well, per fare una carta, una settimana, you know, you know..., certo il cuore Š dove siamo nati, ma ora siamo canadesi, ora siamo felici, ora sappiamo che il nostro futuro e il futuro dei nostri figli Š migliore in America¯.La gentilezza e la professionalit… dell'equipaggio Š sorprendente, accortisi che sono cieco, al momento delle spiegazioni sui sistemi di sicurezza dell'aereo, mi chiedono se voglio un cartoncino in braille. Mai in ormai vent'anni che volo mi era accaduto questo! E poi la premura e l'attenzione nel porgermi le cose, nel chiedermi se ho bisogno di aiuto, nel cercare, insomma, di farmi sentire a mio agio. Cos, il viaggio Š volato via in un batter d'occhio ed eccomi in aeroporto a raccogliere le valigie e poi alla biglietteria della stazione dei bus per il centro. Quando il dottor Roberto M., l'oculista che viaggiava con me per questa nostra partecipazione all'undicesima conferenza mondiale sulla retinite pigmentosa, ha chiesto i due biglietti, la signorina allo sportello ha discretamente mormorato: ®Blind?¯, e al s del dottor M., ci ha dato un biglietto solo, perch‚ in Canada i ciechi accompagnati pagano come una persona sola, senza bisogno di tessere o di documenti particolari di identificazione. Saliti nel bus, eccoti subito un'altra piacevole sorpresa, ogni posto Š segnato con un'etichetta braille indicante la fila destra o sinistra e il percorso del bus stesso Una musica rilassante ci accompagnava nei lunghi rettilinei, nelle svolte, sugli svincoli, dove le strade si annodano su pi— piani, interrotta dalla voce profonda del conducente ogni qual volta si

Page 73: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

rallentava per qualche fermata. Quante sensazioni, emozioni, gioie in questi tre giorni passati in Canada, la grandezza, la strepitosa meraviglia tecnologica della C.N. Tower, dove in pochi istanti ti trovi a trecentosessanta metri, qui accanto a un caffŠ e a un ristorante tutti sono impauriti ad allungare un piede sul pavimento di vetro con il vuoto sottostante, terrore che molto efficacemente Š riuscito a trasmettermi il dottor Roberto M. tanto che io stesso tremavo allungando il piede su di esso, ma poi, fattomi coraggio, eccomi attraversare sicuro tutto lo spazio trasparente in un ®Ohhhhhh!¯ della folla rimasta ai bordi. Poi con un piccolo ascensore si sale rapidamente fino a 447 metri, al pi— alto punto di osservazione del mondo: lo Sky Pod. Qui se si ha la fortuna di non capitare in una giornata in cui ci si trova immersi tra le nuvole, si pu• ammirare tutta la citt…, guardando i grattacieli come dei nani e le automobili come dei puntini in movimento, poi a sud, oltre le isole, la grande superficie chiara del lago Ontario perdersi oltre la riga dell'orizzonte. E poi che dire del profumo dell'aria lungo le sponde del Niagara, quando si Š avvolti dagli spruzzi dell'acqua che precipita impetuosa da un'altezza di 52 metri e per un fronte di 300? E poi ancora su in alto, con quel piccolo elicottero, dove sporgendo temerariamente un po' la testa ecco nel sole riempirsi le narici degli odori intensi dei lecci, dei faggi, degli aceri, di quelle piante ora verdi e che poi nel primo autunno pennellano questa terra dei gialli e dei rossi pi— caldi. Sensazioni forti, sensazioni che ti fanno sentire contento, anche se cieco, perch‚ comunque puoi cogliere, puoi vivere ci• che ti sta intorno.Due giorni assorbiti, coinvolti in questo importante convegno dove si faceva il punto dello stato dell'arte della ricerca scientifica, circa le soluzioni, le terapie per questa gravissima malattia che Š la retinite pigmentosa che colpisce oltre 30 milioni di persone nel mondo. C'erano tanti scienziati provenienti da ogni parte del mondo, biologi, genetisti, fisiopatologi, chirurghi, oculisti, ingegneri, fisici, informatici, chimici, terapisti, e poi, tanti e tanti giovani e vecchi, uomini e donne pigmentosi in cerca di soddisfare la loro speranza. E grandi passi ha fatto la genetica, ma ancora da questa branca della scienza non arrivano soluzioni per questa nostra forma di degenerazione cellulare. Interessanti invece le soluzioni per quanto concerne la cosiddetta visione artificiale, ossia la possibilit… di impiantare un microchip a ridosso della retina in grado di decodificare la luce e trasmettere gli impulsi elettrici al cervello. Esperienze in questo senso sono gi… in atto con risultati che potremmo definire in questa prima fase soddisfacenti anche se permangono degli elementi di criticit… relativamente alla degradabilit… dei materiali impiantati all'interno dell'occhio e alla corretta decodificazione da parte del cervello degli impulsi elettrici inviati dal microchip. Comunque, sia per quanto riguarda le terapie genetiche, sia per quanto concerne la visione artificiale, si sono compiuti notevoli passi in avanti che fanno ben sperare che presto dai laboratori americani arrivi la soluzione anche per questa nostra malattia.In un Workshop si Š discusso delle terapie alternative, che animano tanti viaggi della speranza, come quelle attuate a Cuba, in Russia o in altre parti del mondo. Peccato che nessuna di queste riscuota la minima credibilit… scientifica e soprattutto dia risultati certi e replicabili nel tempo. L'iniezione di alcune sostanze fluidifica la vascolarizzazione retinica e pu• dare quindi dei benefici temporanei. Molte terapie hanno soltanto l'effetto placebo; insomma, per la retinite pigmentosa dobbiamo aspettare i progressi della scienza.Nelle sale del Westin Harbour Castle, abbiamo scoperto quanto offre la tecnologia per l'indipendenza e la qualit… della vita delle persone con retinite pigmentosa, siano essi ipovedenti o ciechi: dalle modernissime lenti illuminate ai sistemi ingrandenti elettronici, alle macchine per la lettura automatica, agli ausili per la mobilit…, sino al telescopio a infrarossi di derivazione militare che permette di vedere al buio, con batteria ricaricabile della durata di circa sessanta ore, e il cui prezzo al pubblico sar… di circa quattro-cinque milioni. Estremamente affascinante e oltremodo interessante Š stato per il dottor Roberto M., ma soprattutto per le tante persone ancora in possesso di un seppur esiguo residuo visivo, entrare nel ®mondo verde¯: una grande tenda nera dove inforcando il telescopio in un buio assoluto si potevano distinguere perfettamente anche gli oggetti pi— piccoli, nella tipica colorazione verde degli infrarossi. Una grandissima risoluzione per i pigmentosi che trovano nella emeralopia (difficolt… di adattarsi al buio) uno dei principali

Page 74: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

problemi per la loro indipendenza. Speriamo che, superati i vincoli militari, sia presto uno strumento disponibile per la qualit… della vita dei pigmentosi di tutto il mondo.I Workshop sui diversi servizi per la vita indipendente hanno messo in luce come un approccio pragmatico e fortemente orientato a risolvere i bisogni delle singole persone con l'utilizzo di tutte le tecnologie a disposizione e mediante la formazione, sia l'unico foriero di risultati positivi. Insomma, ancora una volta mi sono reso conto che in Canada come negli Stati Uniti, si blatera meno e si fa di pi—, si sentenzia meno dalle cattedre e ci si pone pi— umilmente a fianco della persona bisognosa nel cammino verso la conquista o la riconquista della voglia di vivere e di fare, verso la consapevolezza che con gli strumenti e le metodiche appropriati la minorazione visiva pur restando una grave minorazione pu• non essere un handicap per la gratificazione e soddisfazione della propria esistenza.Ricordando la quiete durante la breve passeggiata sulle stradine di Niagara-on-the-Lake, fra le casette di legno colorate, fin gi— tra gli alberi sulle sponde del lago, laddove in una quasi immobilit… delle acque al confondersi del fiume con il lago si Š ridestati dal sogno dal rumore di una leggera risacca creata dal movimento al largo di una barca a vela o dallo sbattere delle ali di un gabbiano, ricordando questo paesaggio e quelle emozioni provo grande irritazione per il contrasto con la maleducazione e l'arroganza di un'operatrice italiana che al banco transiti dell'aeroporto di Roma rivolgendosi a un signore anziano sulla sedia a rotelle, dimenticando che stava parlando con una persona, si esprimeva cos: ®Questa sedia dove deve andare?¯, costringendomi a un severo richiamo della signorina a frequentare un corso di educazione e comunicazione, giacch‚ fino a prova contraria noi disabili siamo persone e non cose. Non mi spiego, non mi spiego proprio perch‚ in questo nostro paese, quasi all'ombra del Cupolone, nell'anno giubilare accadano ancora queste cose, non so proprio darmi ragione del perch‚ qui da noi prevalga sempre l'apparire sull'essere, sia dominante l'idea che chi Š disabile vale meno, molto meno, sino a essere semplicemente confuso con gli oggetti e le cose.

da ®Il Sole 24 Ore¯, 11 settembre 2000.

Che mondo!

Che mondo! O meglio, che mondi! Insospettati, incredibili, sconosciuti mondi ai margini del turbinio, della frenesia della societ… globalizzata, eppur tuttavia ricchi e pulsanti, densi di significati e di vita.Uno di questi mondi l'abbiamo incontrato in una giornata di fine anno fredda e piovosa a Tortona (Alessandria), l… dove si incrociano le strade che collegano le grandi citt… dello sviluppo economico, paradossalmente vicino a quella Voghera tanto famosa per i peccati della carne.Eccoci arrivare di fronte alla villa, segno inconfondibile di un passato di floridezza e benessere, con imponenti alberi nudi che lasciano intravedere tra i loro rami confusi, in un cielo basso e plumbeo, grandi nidi faticosamente intrecciati dal lavorio degli uccelli durante una stagione. Oltre la grande cancellata di ferro, eccoci nel piccolo mondo delle suore sacramentine adoratrici non vedenti fondate dal beato don Orione. Un incredibile mondo perch‚ mai ci saremmo immaginati questa realt…, mai avremmo pensato che una giovane cieca non potesse, pur avendone la vocazione, farsi suora. Mai avremmo supposto che fino a quando don Orione nel 1915 non fond• l'ordine, la vocazione di fede di tanti ciechi, venisse frustrata.Cos veniamo accolti da madre Eliodora, superiora della Casa, una donna intelligente e decisa, dal fare cordiale e da un luminoso sorriso. Lei ci guida nella casa, ci fa vedere i lavori realizzati dalle sorelle nelle pause della preghiera: centrini, abitini per bimbi, coperte coloratissime, collane, portafotografie di perle e tanti altri oggetti lavorati a mano con tanta pazienza e amore. Ci fa incontrare quelle piccole grandi donne minute, ricurve per gli anni dedicati alla preghiera e alla

Page 75: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

meditazione. Le due suore pi— giovani, Maria Grazia e Maria Rosa di ventisette e trent'anni, quelle per intenderci che hanno la passione per il computer, oggi sono a un convegno nelle Marche.Ascoltiamo allora le voci di suor Paolina, di suor Gabriella e di suor Luigia, racconti densi di emozioni, di partecipazione profonda nelle piccole cose della vita pieni di grandi gioie per fatti lontani nel tempo. Che bello sentire suor Luigia con quella sua voce pacata e fluente che contrasta con quella sua figura dai lineamenti duri, raccontare di suo padre, che tanto si preoccupava di lei divenuta cieca a due anni per un morbillo, di quel padre che le rivolgeva tutte le attenzioni possibili affinch‚ non le mancasse nulla, quello stesso padre cos amoroso ma che non capiva perch‚ lei, a vent'anni, desiderasse entrare nell'ordine. Struggente il ricordo di quel mattino presto quando lui partiva per la guerra. Lei non voleva far trapelare il pianto e l'emozione e cos eccola con la testa sotto le coperte per soffocare il pianto mentre lui le d… una carezza, in quella notte prima di allontanarsi e appena infatti i suoi passi si perdono lontani, ecco lo scroscio incontenibile del pianto.Tante storie e tanta preghiera in quel luogo dove ci si alza presto la mattina e si scandiscono le ore pregando e adorando il Signore. E' una comunit… importante quella delle suore sacramentine adoratrici non vedenti di Tortona. La casa madre dell'ordine oggi ha comunit… sparse in giro per il mondo che le suore di Tortona segnano orgogliosamente sul mappamondo con una bandierina. L'ultima Š in Madagascar ci dice suor Eliodora, ma ce ne sono in Kenya, in Spagna, in Argentina, in Brasile, in Cile e in Albania. Qui a Tortona sono in diciotto pi— sei sorelle vedenti e hanno trovato utile anche l'informatica. Informatica per stampare le preghiere, la corrispondenza, informatica con internet per corrispondere velocemente con altre comunit….®Che bella cosa avere una stampante braille. Non si fa pi— fatica, e adesso che siamo vecchie che fatica, a scrivere le preghiere col punteruolo!¯Gli ambienti della casa sono puliti, semplici e marcano dei vissuti modesti dove i fatti del giorno si ripetono col passare delle stagioni con pochi accadimenti straordinari. Un accadimento straordinario Š stata la Festa della Luce, giorno in cui le suore, grazie alla generosit… di alcuni benefattori, hanno potuto inaugurare il viale della luce, ovvero un camminamento con guida mano in ferro di circa duecentocinquanta metri nel parco, che permette loro di andare, senza essere accompagnate, a pregare davanti alla statua della Madonna. E c'Š chi va piano, e chi va saltando come suor Carmen, perch‚ suor Carmen Š una suora africana e gli africani ce l'hanno nel sangue di ballare, di saltare, di muoversi.Noi lasciamo, in quel primo pomeriggio, la comunit…, quel piccolo mondo, contenti di averlo conosciuto e con molti interrogativi sul senso della vita e il perch‚ di certe cose. Perch‚ ad esempio, una suora cieca non pu• stare con altre suore ma deve avere una sua comunit…, perch‚ ad esempio una religione come quella cattolica, fino a don Orione, non permetteva ai ciechi di prendere i voti, perch‚ in questo mondo di consumismo, in questi giorni di frenesia, tra cenoni, vacanze esotiche, c'Š chi esprime gioia profonda anche solo ricordando il padre. o nel sapere che poi c'Š l'ora della preghiera. Un mondo, quello delle suore sacramentine non vedenti importante perch‚ fa riflettere, anche se incredibilmente abbandonato per l'assoluzione dei bisogni elementari, dalle organizzazioni dei ciechi, che strombazzano ai quattro venti che loro tutelano l'interesse di tutti i ciechi. Peccato che a girare l'Italia i ciechi pi— bisognosi siano proprio i pi— dimenticati.

da ®La Settimana in Braille¯, 15 gennaio 2001.

Un weekend in Scandinavia.

Chi, come me, trovava nelle fantasie dei miti nordici motivi di grandi passioni quando sui banchi di scuola al Configliachi correvo con l'immaginazione oltre le nebbie padovane fin lass— in quei fiordi dove un veliero quasi invisibile s'avvicinava alla costa condotto da uomini energici dai capelli e dagli occhi chiari, o dallo sperone roccioso appena macchiato di verde da qualche abete che

Page 76: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

miracolosamente trovava un po' di terra dove affondare le radici, dove d'improvviso, all'imbrunire, ecco apparire con il suo lungo naso, il berretto calato sugli occhi e la coda pelosa un Troll in cerca di chiss… quale avventura. Chi come me Š profondamente intriso d'amore e interesse per le terre scandinave Š con grande gioia che di buonora s'avvia all'aeroporto per un week-end su quella terra, tra quelle genti. Il destino avverso non poteva essere pi— propizio a questa mia immersione nell'inverno scandinavo, infatti, il volo che da Francoforte mi doveva portare a Oslo, a causa dell'eccessiva nebbia, atterra all'aeroporto di Stoccolma. E qui che fare? Rovinarsi il fegato con una grande arrabbiatura o riprogrammare velocemente il proprio tempo per trasformare il disagio in un'imprevista piacevole avventura? Decido cos di noleggiare una macchina e di raggiungere Tonsberg attraversando in larghezza tutta la Scandinavia. Tonsberg, la mia prima meta, si trova oltre un centinaio di chilometri dopo Oslo, sul fiordo che prende il nome da questa bellissima citt… nordica. Tutto intorno Š neve, ma le strade, nella loro colorazione rossiccia, sono perfettamente pulite. Dopo un breve tratto di E4, che ci fa passare per Uppsala, citt… svedese importantissima per la sua universit…, eccoci deviare per la 55, finch‚ non ci immettiamo finalmente nella E18, importante arteria che percorre da Est a Ovest la Scandinavia congiungendo Stoccolma a Oslo. Dobbiamo percorrere settecento chilometri fra pinete, laghi ghiacciati, distese di neve punteggiate qua e l… da qualche villaggio con le casettine dai tetti spioventi che pare tocchino il suolo, con quei colori cos vivi - rosso, giallo, azzurro - che tanto pi— risaltano nel biancore del paesaggio. E poi c'Š qualche "farm" con il tipico fienile, la casa padronale, le stalle e il cortile interno e poi qualche spuntone di roccia che emerge miracolosamente dalla neve denudato dai raggi del sole del giorno precedente, che probabilmente aveva rotto il grigiore del cielo.E' incredibile e me ne accorgo oggi che, mentre scrivo questo pezzo, sto percorrendo le nostre strade italiane per andare a Milano. E' incredibile che queste strade nonostante il freddo, il ghiaccio, la neve, le piogge, siano cos lisce e con l'asfalto regolare e che le nostre, per questi due giorni di pioggia, abbiano diversamente delle buche incredibili. Scorriamo veloci il paesaggio piatto incontro alla notte della Norvegia, l… dove finalmente l'irregolarit… del suolo rende pi— interessante e quasi pi— vivo tutto ci• che scorre accanto alla strada. Ci fermiamo in uno Scandik Restaurant per rifocillarci e apprezzare un bel filetto di alce arrostito in una salsa di funghi e pepe con delle buone crocchette di patate che gli fanno corona e naturalmente la buona birra scura che d… ancor pi— sapore a quei piatti dal gusto cos determinato. E poi eccoci lasciare con le sue mille luci Oslo immersa in una nebbia che con il biancore della neve crea un paesaggio quasi irreale. Finalmente, molto stanchi, raggiungiamo Tonsberg, cittadina storica dalle tipiche casette in legno, dove si trova l'ufficio commerciale della Braillo. Domenica mattina ci si alza di buonora con gran voglia di fare, di conoscere, di incontrare nuova gente, ci aspetta un programma intenso e cos eccoci affrontare con gioia l'abbondante colazione a base di pesce, affettati e frutta. Ci si sente pieni di energie dopo tanto ben di Dio. Un abbraccio con Egil alle nove e trenta in punto e poi rapidamente a visitare il suo ufficio. Tutto intorno spira ordine, tranquillit… e calore: le scale in legno, la moquette pulita e quei bei mobili dai colori chiari e le linee semplici, il salottino in vimini con i bei cuscini a fiori e l'angolo cucina con la macchinetta del caffŠ all'americana che impregna l'aria di un profumo intenso. Discutiamo di stampanti, di mercato mondiale, di mercato italiano, ma poi, soprattutto, con tanta curiosit…, ecco tra le mie mani il Brailletaker, l'ultimo prodotto nato in casa Braillo, che risulta veramente innovativo rispetto ai progenitori Braille n' Speak, BrailleMate e naturalmente il pi— recente Audiobraille. E' un prodotto che sar… disponibile anche per il mercato italiano da giugno, a un prezzo assolutamente competitivo, per tutte quelle persone che amano avere uno strumento piccolo, con tante funzioni, da governare con una tastiera braille. Brailletaker sar… disponibile nella versione con sintesi vocale o nella versione sintesi vocale e display braille a 16 caratteri. Brailletaker, inoltre, pu• essere collegato a un qualsiasi computer mediante porta seriale. Salutiamo Egil dopo un buon caffŠ e ci dirigiamo ad Oslo.Lungo la strada siamo attratti dal paesaggio, quella costa innevata che digrada sull'acqua a tratti ghiacciata dove piccoli iceberg bianchi si allontanano cullati dalla corrente. Ecco, ecco dei puntini colorati che si muovono in un tratto tutto ricoperto di neve, fermiamo l'automobile per guardare

Page 77: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

meglio... incredibile, sono dei ragazzi che pescano, sono sopra il ghiaccio sul quale hanno praticato dei fori dove infilare l'esca, che buffo! Siamo proprio al nord!Arrivati alla periferia di Oslo cerchiamo la "Nedre Skogervei", dove si trova una delle due scuole cani guida della Norvegia. Siamo in un quartiere residenziale caratterizzato da piccole casette immerse nel verde, la neve tutto intorno rende il luogo pi— tranquillo e quasi immerso in una quiete religiosa. Sospingiamo il cancelletto al numero 13 che Š aperto e chiamiamo Sigrid. Nel cortile non c'Š, la porta della grande casa che abbiamo di fronte non ha campanelli, ma ecco sulla destra c'Š una discesa. Chiamo a voce alta: "Sigrid!" ed ecco dal fondo aprirsi una porta: Š Sigrid, una ragazza molto slanciata e biondissima, tipicamente norvegese, addetta alla cura dei cani. Si sente nella sua voce un grande amore per il suo mestiere e per i cani, ci porta a visitare l'area box con i cani in addestramento, li chiama tutti per nome, ciascun box contiene due o tre cani, sono generalmente dei Labrador, qualche pastore e qualche Golden Retriever. Tutto Š molto pulito, le ciotole per il cibo sono di metallo lucido, per dormire hanno un tappetino bianco, in due box non c'Š, e Sigrid ci spiega che quei cani lo distruggono ogni volta che gliene viene messo uno, quindi sono costretti a dormire a terra. Andiamo a vedere la nursery, dove ci sono diverse cucciolate, poi ecco l'infermeria. Il veterinario, ci spiega, viene tutti i luned. Questa scuola ha nove istruttori e addestra ventinove cani all'anno, i ciechi non pagano nulla perch‚ dei costi si fa carico un'associazione non-profit. Per avere un cane bisogna fare un corso di tre settimane presso la scuola e poi una settimana con l'istruttore nella propria zona di residenza. La scuola Š dotata di una foresteria, che ospita fino a sette non vedenti alla volta per corso. Per diventare istruttori non servono titoli di studio o requisiti particolari, fatta eccezione per la passione e il feeling con gli animali e la frequenza di un corso di tre anni all'interno della scuola. Chiedo dove sono gli spazi per l'addestramento, quali spazi? La scuola non necessita di spazi particolari, perch‚ l'addestramento si fa direttamente per le vie del centro e della periferia della citt…. Ah gi…, naturalmente, cos non esiste nessun ambiente virtuale, artificiale! ®Qui a scuola li liberate i cani all'esterno?¯ I cani stanno in giro con l'istruttore tutti i giorni dalle otto alle tre del pomeriggio e poi stanno nei box, dove imparano a stare puliti, perch‚, dopo la scuola, dovranno vivere, senza creare problemi, nella casa o nel posto di lavoro del cieco a cui saranno destinati come guida¯. Tanta semplicit…, molto pragmatismo per realizzare interventi efficaci! Ci congediamo, avendo rafforzato la convinzione sull'utilit… dei cani per l'autonomia dei ciechi. Dopo una visita alla citt… di Oslo, la sera ci trasferiamo all'aeroporto per raggiungere Troendheim. L'aeroporto Garder Moen Š una nuovissima struttura costruita a quarantacinque chilometri dalla citt…, perfettamente ambientata nel paesaggio, con quei suoi grandi spazi di vetro, acciaio e soprattutto legno, legno nelle diverse tenui tonalit…, con quelle lunghe travature in lamellare che riescono a dare pure in strutture cos grandi un grande comfort e un senso quasi di familiare. A Troendheim, o per meglio dire a Stjiordal, un paesino a venti minuti dalla citt… dove sorgono l'aeroporto e la fabbrica della Braillo, i cinquecento chilometri pi— a nord si avvertono dalla maggiore altezza della neve e dall'odore del mare pi— intenso, quasi a segnalare la minor profondit… del fiordo e quindi la vicinanza della sua immensit… pescosa. Dopo una salutare dormita ecco che viene a prenderci puntuale Ture, un ingegnere capace e taciturno, che rappresenta la storia stessa della Braillo Norway, da quando nell'80, con un progetto dell'universit… di Troendheim, una delle pi— importanti facolt… di ingegneria e di ingegneria navale del nord Europa, prese avvio la Braillo con la costruzione delle prime grandi stampanti, consegnate a Parigi, Londra, Torino. Poi, con orgoglio, nel breve tragitto fino alla fabbrica, eccolo raccontarci della festa del ventennale celebrata a gennaio 2000 e delle tante centinaia di stampanti distribuite nei pi— impensati luoghi del mondo, molti dei quali da lui stesso visitati o per le installazioni o per le manutenzioni. ®In questo momento¯ ci dice con entusiasmo, ®ne stiamo costruendo quattro per gli USA, una per il Brasile e cinque per i paesi dell'Estremo Oriente.¯ Arriviamo cos al parcheggio della fabbrica, un capannone moderno inaugurato un anno fa, dove al piano terreno trovano posto il magazzino, l'area collaudi, l'area assemblaggio, l'area manutenzione e al primo piano spaziosi e accoglienti uffici, arredati con gusto e razionalit…, la reception, la sala del consiglio, la mensa, l'ufficio amministrativo, l'open space dedicato all'area progettazione, l'ufficio di Ture. Anche qui

Page 78: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

tutto sa di nuovo e di intenso odore di legno - dei mobili, del pavimento, delle scale - tutto Š luminoso per le grandi vetrate e le tante luci che pendono dai soffitti chiari. Il nuovo gioiello della Braillo, che con impazienza mi accingo a toccare, Š una macchina in grado di stampare in sideway oltre milleduecento pagine all'ora, quattro pagine alla volta cos da rendere facile la produzione di giornali e riviste. Un nuovo sistema di raccolta della carta programmabile permette di raccogliere il numero dei fogli prestabiliti, ad esempio trenta, e di farli poi scivolare su un nastro, cos da permettere facilmente la loro cucitura. La macchina pu• essere utilizzata anche per stampare un normale foglio a interpunto per la predisposizione di libri, il formato massimo di una pagina pu• essere di 30 righe e 48 caratteri. I primi esemplari di questa macchina rivoluzionaria che unisce la qualit… della stampa Braillo alla modernit… di un sistema quasi automatico di predisposizione di libri e riviste braille, saranno disponibili per il mercato mondiale dal mese di ottobre.Ancora una volta dalle fredde terre artiche arrivano le soluzioni pi— efficaci e innovative per la produzione di stampa ad uso dei ciechi! Come diciassette anni fa in occasione della mia prima visita a Stjiordal, esco felice di aver dedicato un po' del mio tempo ad approfondire la conoscenza di una realt… progettuale e produttiva cos significativa e quasi a segnare il ricordo di questo mio weekend scandinavo, mi faccio portare nella "pedestrian area", eh gi…, perch‚ come in tutte le citt… e i piccoli villaggi del nord, anche a Stjiordal c'Š un'area pedonale dove Š piacevole passeggiare e fare shopping. Un negozietto di prodotti tipici attira la mia attenzione, voglio tornare a casa con alcuni di quegli strani gnometti dai nasoni lunghi e la coda pelosa chiamati Troll. Sono curioso di vedere le reazioni dei miei bimbi, abituati ai Pokemon e ai Digimon, quando scarteranno i pacchetti di quei personaggi che ricordano una mitologia lontana nel tempo, che ricordano le paure, le fantasie del popolo vichingo, lass— tra quelle foreste, quei ghiacci, quelle nevi, quelle notti e quei giorni infinitamente lunghi.

da ®Temporis¯ n. 4, aprile 2001.

Disabili: le sequoie d'America e i salici piangenti d'Italia.

A toccare quel tronco si prova una sensazione indefinibile, un misto di stupore, sconcerto, entusiasmo, curiosit…; quella corteccia qua e l… spugnosa dove Š pi— giovane e fresca, e poi dura, terribilmente dura, rugosa impenetrabile al tentativo con l'unghia di scalfirla dove Š pi— vecchia. E poi quel forte odore di resina frammisto a quello di legno carbonizzato. Allargo le braccia in un tentativo infantile di stringere quel grande tronco che nella sua immensit… mi annulla. Ci giro intorno con difficolt… per la copiosa neve caduta di fresco, lass— sulla Sierra e non mi rendo quasi conto dell'immensit… di quel grande albero che resistendo per millenni si staglia monumentale come un grattacielo, verso l'alto, immerso nelle nuvole basse che non fanno intravedere la sua cima, quasi si proiettasse verso l'infinito. Il generale Sherman Š la prima e la pi— grande sequoia - 36 piedi di diametro e 275 piedi di altezza - che si incontra percorrendo da Three Rivers il parco, lungo la 198 ed Š quella che in quel bosco di conifere sulla Sierra ti lascia pi— attonito per l'incredibile differenza con tutti gli alberi fino a prima conosciuti. Ed Š la sequoia una delle tante curiosit… trovate in questo viaggio californiano, dove l'occasione d'andare a vedere le novit… tecnologiche per l'autonomia degli handicappati al C.s.u.n. 2001, ci ha permesso di scoprire altre sfaccettature di questa grande America cos contraddittoria, ma cos viva e interessante, cos dinamica e a volte distratta per il 'sociale', eppure cos fortemente radicata nel dare valore alle differenze, perch‚ essa stessa risultato delle disuguaglianze. Ed ecco allora che in questa California dai profumi intensi dei fiori a primavera, dall'aria tiepida che ti accarezza il viso sospinta dall'immensit… dell'oceano, in questa terra dove tanti, anche dei nostri paesi, hanno trovato il significato autentico della parola speranza, noi persone disabili siamo come gli altri, viviamo come gli altri, partecipiamo come gli altri senza avvertire pesante sulle spalle la differenza d'essere ciechi,

Page 79: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

spastici o con qualche altra 'sciancatura' o minorazione che dir si voglia. Tra la gente che segue curiosa gli spettacolini all'aperto che si svolgono nella zona pedonale a Santa Monica, eccoti un giovanotto cieco che passa con il suo cane, pi— in l… tra la folla che segue incuriosita i numeri di un giocoliere che con i piedi riesce a porsi sulla testa prima una, poi due, sino a sei scodelle senza farle rovesciare, eccoti un signore spastico con il suo Liberator (comunicatore) sulla carrozzina; e poi quando, finito lo spettacolo, la gente si dirada, eccolo avvicinarsi all'acrobata e con grande normalit… pronunciargli con la sua "macchina per parlare" ®Great compliments, I enjoyed it very much!¯ Pi— a sud sulla spiaggia di Newport dove le onde si infrangono fragorose e forti, quasi a indicare l'ampiezza e la profondit… della loro provenienza, tra la gente bianca, gialla, nera con cartocci in mano di fish and chips e grandi bicchieri di Coca Cola o caffŠ, eccoti anche due signori in carrozzina e dei ragazzi down; insomma in questi sette giorni passati girando in lungo e in largo per le strade, i paesi e le citt… della California abbiamo avuto la percezione di una grande presenza e visibilit… delle persone disabili mescolate insieme alle altre, e dire che qui, ci raccontano, non c'Š l'integrazione. Ma allora cos'Š e cosa si intende per integrazione? E questo interrogativo mi rode dentro, mi fa cercare possibili risposte che ho difficolt… a trovare. La sera, sferzato dal vento che a Mojave fa ruotare le pale della centrale eolica disseminate sul dorso delle colline, su quella linea dell'orizzonte a occidente lussureggiante per le frequenti piogge e a oriente in un digradare di arbusti e colori fino alla spinosit… dura e al biancore del deserto, qui capisco che la cultura protestante che sta alla radice dell'approccio americano, dove l'utilitarismo governa le politiche, le azioni, fa s che anche la disabilit… sia vissuta come una cosa positiva, come una cosa, per l'appunto, da cui qualcuno pu• trarre vantaggio e che quindi assume dignit… alla pari di tutte quelle altre situazioni di diversit… che rappresentano utilit… e vantaggio. E anche l, nel deserto, percorrendo la 14 verso nord, quando decidiamo di prendere a Red Rock Canyon una laterale in terra battuta per inoltrarci nel deserto e immergerci in quell'ambiente cos diverso e affascinante seppur apparentemente cos arido e ostile, eccoti, fatte poche centinaia di metri, la sorpresa: delle piazzole in cemento con il simbolo 'H'. Perch‚? Perch‚ anche i disabili possano scendere dalla macchina e muoversi con la loro carrozzina per ammirare quegli anfratti, quelle guglie, quegli archi porosi giallo ocra, pi— rossi striati di grigio e di bianco, che il lavorio del vento ha costruito modellando la sabbia impastata con le poche gocce d'acqua, scolpendo e riscolpendo fino a far prevalere le forme tondeggianti su quelle spigolose, quasi a rimarcarci che questa Š la forma dominante in natura. Viene quasi spontanea una battuta nel paragonare questa nostra esperienza con quel che viviamo in Italia. Qui in California i disabili possono anche andare nel deserto, in Italia, al di fuori di tanti buoni propositi e leggi inapplicate, c'Š "solo il deserto per i disabili". E gli americani non fanno differenza neanche nel concedere privilegi. A Disneyland, il primo e il pi— antico parco divertimenti del mondo, le persone disabili per entrare pagano come tutti gli altri senza nessuno sconto o addirittura gratis come accade, ad esempio, a Gardaland in Italia, ma possono usufruire di tutte le attrazioni alla stregua di tutte le altre persone, senza alcuna diversit… o discriminazione. I ciechi pagando una cauzione di 20 dollari hanno a disposizione una guida in braille o su audiocassetta e una piantina in rilievo del parco, cauzione che viene restituita alla riconsegna del materiale. Insomma, sgombri da ipocrite ideologie, a osservare con senso pratico la realt…, questo Š un paese che ha molto da insegnare forse perch‚ anche la gestione delle problematiche dei disabili non Š lasciata nelle mani di qualche organizzazione o associazione egemone, ma Š il frutto di migliaia di iniziative, di progetti di fondazioni e associazioni che in un sano competere a chi fa meglio, a chi d… di pi—, contribuiscono tutte a realizzare un grande sviluppo e avanzamento socio-economico dei portatori di deficit, nonch‚ a far raggiungere importanti traguardi nella qualit… della loro vita.

da ®Il Sole 24 Ore¯, 23 aprile 2001.

Page 80: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

INTERVISTA.

Intervista al Cardinale Ersilio Tonini.

Girando il mondo, mi sono accorto che, soprattutto nell'area anglosassone, c'Š una maggior partecipazione dei disabili, anche gravi, alla vita quotidiana attraverso il lavoro, la partecipazione sociale. Il nostro paese, che in fatto di solidariet… vorrebbe essere ai primi posti, invece conserva ancora una buona dose di esclusione sociale. Non pensa che la causa di questo sta la cultura cattolica della ®pietas¯ che si differenzia dall'utilitarismo e pragmatismo protestante?

Il fatto Š piuttosto, che in quei paesi lo sviluppo tecnologico ci ha preceduti immensamente. Quanto alla formazione cattolica, se noi dovessimo guardare in maniera pi— ampia, ci accorgeremmo che la partecipazione ai problemi sociali (ad esempio lo sviluppo delle cooperative) non Š di matrice pietistica. Noi, ad esempio, a Ravenna abbiamo quattro o cinque cooperative sociali: Š stata allestita una stamperia, si producono e si vendono fiori di carta, c'Š una rilegatoria; pertanto lo sviluppo Š intensissimo. Teniamo presente che l'Italia come nazione Š nata da poco, teniamo presente che Š stata divisa in tanti staterelli e ha impiegato molto tempo per acquisire un'unit… politica, una coscienza politica; i passaggi dalla fase rurale a quella industriale, e poi dalla fase industriale a quella informatica, sono stati processi molto lenti. Questo fenomeno di ritardo Š comune a tutto il sud europeo, per•, in compenso, la crescita Š stata pi— umana; basterebbe confrontare l'Italia di oggi con la Germania di oggi o l'Inghilterra di oggi. In Inghilterra il problema pi— grande Š, non a caso, la delinquenza minorile, tanto che la punibilit… per i reati qui Š stata portata a dieci anni, mentre in Scozia e in Galles a otto anni. La ragione di ci• si trova - diceva un deputato alla Camera dei Comuni - nell'elevato numero di famiglie spaccate che in Inghilterra Š superiore di otto volte a quello dell'Italia. Un'inchiesta ha dimostrato che nel giro di tre anni la delinquenza Š aumentata del 50 per cento, e parliamo di bambini dai dieci ai tredici anni. E' evidente che lo sviluppo tecnologico non Š andato di pari passo con la civilt…, Š una civilizzazione che non Š ancora civilt…. Per non parlare poi di un libro scritto da un grande pedagogista americano, di cui mi Š stata autorizzata la traduzione e che sto facendo tradurre proprio adesso, intitolato "Johnny non sa distinguere il bene dal male". Inizia da un'inchiesta americana da cui Š risultato che sono 153000 i ragazzi delle scuole superiori che vanno in classe con la pistola carica; si parla di ben 16000 reati al giorno all'interno delle scuole americane. E' la mentalit… che Š di una superficialit… enorme. Nell'ultimo numero di ®The Economist¯ il fenomeno, il mondo di Versace, viene presentato come un simbolo di una mentalit… pi— americana che italiana e che avrebbe un altro simbolo in Clinton, mentre invece, l'altra America, quella dei Padri Pellegrini Fondatori, che ancora Š viva, sarebbe quella della Destra. Allora, io dico, se Š questo il mondo civile, allora proprio non ci siamo. Se si ritiene che il mondo si misuri in base al numero di vestiti che uno sfoggia, il numero di comparse che uno presenta (basterebbe rifarsi allo scandalo della Casa Reale inglese), il degrado si far… davvero abissale. Io leggo molti quotidiani, anche inglesi, ed emerge in maniera preoccupante una crisi di valori. La signora Francisca Lorenz, vedova di quel grande pedagogista Philip Lorenz, sventrato due anni fa da una giovane di nome italiano, in occasione dell'anniversario della morte ha lanciato un appello alla nazione sul ®Times¯ invitando la nazione a rendersi conto che la salvezza sta soltanto nell'educazione, nella formazione dei preadolescenti. Alcuni giornalisti hanno risposto dicendo: ®Ma quali sono i valori che possiamo trasmettere?¯ Un articolista ha fatto presente che forse in comune c'Š la cortesia inglese, dunque i valori sono scaduti a formalismi (sorry, please...). La prova Š stata che Blair come programma ha lanciato: ®Education, education, education¯. Quindi il fatto che l'immissione dei disabili nel ciclo produttivo in Italia sia stata cos tarda va ricondotto non ad un problema di cultura, ma allo sviluppo tecnologico rallentato.

Page 81: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

Non crede che la crisi della famiglia anglosassone, involontariamente, possa essere la causa utilitaristica... non crede che la maggior solidariet… interna alle famiglie italiane possa essere la causa del nostro atteggiamento assistenzialistico?

Ma, anzich‚ parlare di assistenzialismo, chiamiamolo solidariet…, fraternit… o giustizia. Quando penso che in America al 50 per cento degli americani non Š garantita l'assistenza sanitaria... e da noi va al pronto soccorso anche chi ha una semplice sbucciatura. Non c'Š confronto a questo proposito; da noi c'Š civilt…, chiamiamola con il suo nome. In Italia verr… prossimamente approvata una legge che abolisce l'ergastolo, e io la trovo una cosa estremamente interessante a testimoniare che stiamo crescendo in umanit…. Fra l'altro, l'ergastolo si riduce a una finzione e chi si comporta bene non lo fa, nessuno lo fa. Se pensiamo poi, che c'Š gente che festeggia, acclama con entusiasmo le esecuzioni di condanne a morte... questi sono davvero aspetti contraddittori. estremamente inquietanti.

Dunque, avendo noi gi… un grado di civilt…, basterebbe aggiungervi la tecnologia, dobbiamo a questo punto davvero dare spazio allo sviluppo tecnologico per realizzare quanto di meglio?

C'Š anche un altro fatto: soprattutto in Italia lo Stato si Š riservato la gestione della scuola. Ora lo Stato arriva sempre in ritardo. Ad esempio, un ragazzo handicappato nella scuola pubblica viene visto come un peso (infatti ha creato le scuole speciali), mentre, a questo riguardo, la scuola privata ha compiuto dei veri e propri miracoli, in quanto tende di per s‚ a preparare tecnicamente queste creature affinch‚ possano svolgere poi i loro ruoli. Basti pensare a quanto ha fatto in questo senso il Don Guanella; ho partecipato all'inaugurazione di un'®Opera Don Guanella¯ a Recanati, nella quale si lavorava con tecnologia avanzata.

Tutte le istituzioni cattoliche hanno fatto molto in parecchie citt… d'Italia, per• sono scuole che si rivolgono alla formazione professionale. Invece, le scuole cattoliche ordinarie (elementari, medie ) non accolgono i ragazzi disabili: questa Š una critica che i laici muovono nei confronti delle istituzioni cattoliche.

Ma non Š vero! Io ho aperto una scuola media e sono capitati tutti da noi; credo proprio che non si possa accusare la comunit… cristiana di lentezza, e noi, anche a costo di sacrifici immensi, fra l'altro non gratuiti, li accogliamo con grande disponibilit… (si pensi al Don Calabria). Anzi, direi che le scuole cattoliche hanno anticipato l'integrazione. Per fortuna lo Stato ha rinunciato da tempo al suo monopolio nel campo della scuola, Š inutile riconoscere i finanziamenti allo Stato se poi sono le Regioni a pagare. Lo scriver• in un articolo su ®L'Avvenire¯ perch‚ ci sono delle finzioni davvero assurde. Secondo me Š un errore gravissimo ricondurre queste differenze a un problema di mentalit… e non possiamo pensare che ci sia pi— solidariet… in certe zone come in America o in Inghilterra.

Qualcuno dice che l'atteggiamento calvinistico pi— utilitaristico, abbia favorito maggiormente lo sviluppo...

Ma questa Š una vecchia tesi che Max Weber ha tirato fuori, e lui, a sua volta, Š un nietzschiano, quindi esalta la libert… dell'uomo da ogni valore religioso, a farsi egli stesso produttore di valori, a prendere cioŠ l'iniziativa al di l… della morale che diventa un limite. Nell'ottica nietzschiana la verit… stessa rappresenta un limite; siamo in epoca industriale per cui occorre che l'uomo espanda la sua capacit… all'estremo. Allora la morale scompare, dato che prevede appunto dei limiti. Ma

Page 82: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

adesso, voglio vedere a cosa porter…, fino a che punto si arriver… con lo sviluppo dell'ingegneria genetica. L'Inghilterra ha creduto di essere la prima nazione in fatto di ingegneria genetica, di averne il predominio dopo la nascita di Louise Braun. Quando il 31 luglio si Š vista costretta a distruggere 3200 embrioni, la stampa inglese ha gridato che occorre effettuare un cambio di rotta. Ci sono degli schemi di pensiero che inesorabilmente si ripetono. E' una favola che il protestantesimo in quanto tale, col libero pensiero sia riuscito, e in particolare che il calvinismo abbia dato... ma se c'era uno che limitava, quello era proprio Calvino. In Europa, per cinque secoli, i rapporti fra le nazioni sono stati regolati dal principio di sovranit… nazionale che rendeva il territorio sacro e intangibile. Ma ci si Š accorti che questo modo di vedere ha prodotto cinque secoli di guerre, non c'Š stato un periodo di pace superiore ai cinquant'anni. E infatti oggi quel principio si va attenuando; prima di essere cittadini si Š uomini, al cittadino occorre anteporre l'uomo. Si riconosce che alla fin fine il nazionalismo impoverisce anzich‚ arricchire: c'Š bisogno di solidariet… e il destino delle nazioni alla fine Š comune, dato che abbiamo una civilt… comune. A partire da Benedetto Croce si Š fatto strada questo principio. Il pensiero sostanzialmente si va europeizzando, ma si va anche mondializzando e viene riconosciuto che il pi— piccolo paese disturbato dell'Africa o dell'Asia Š motivo di pena, di rischio per il mondo intero. Oramai il destino dell'Italia, o dell'Europa in generale, Š in Cina, nel sud-est asiatico, ci si deve proiettare in una prospettiva mondiale, in quanto il destino economico e politico di una singola nazione Š quello del mondo intero. Per tornare allo specifico, va detto che comunque il modello della famiglia italiana Š rimasto saldo, fedele al concetto di unit… familiare, al contrario di quanto Š avvenuto nel resto dell'Europa e in generale nel mondo.

La televisione, le reti Rai, invece, propongono un modello di famiglia che Š tutt'altro che unitario. Non pensa che questo possa influire negativamente?

Questa Š la contraddizione dei mass media italiani che sono ancora vincolati al modello americano, secondo il quale la libert… di espressione Š l'unico criterio di riferimento, in altre parole Š ancora il business a dominare. I mass media continuano a proporre il modello americano, nonostante questo non rispecchi la nostra realt…, quella italiana. Si tratta di un modello che si discosta dal nostro vissuto, ma la cui massiccia diffusione Š portatrice di rischi notevoli. Di fronte ai grandi mali del nostro paese occorre rendersi conto che bisogna agire alla radice, prendendosi cura dei nostri ragazzi dagli undici ai quattordici anni; la fase della preadolescenza Š sicuramente la pi— delicata. Io credo che la salvezza, anche da parte della Chiesa, stia nell'individuazione di una nuova figura che Š quella dell'animatore (animatrice). Sono convinto che fra qualche anno dovr… essere inserita nell'organico della Chiesa, fra l'altro io gi… avevo lanciato quest'idea.

Cos come la persona prima di essere cittadino di una nazione Š uomo, la persona con necessit… speciali prima di essere un portatore di deficit Š uomo.

Questa dev'essere la visuale, per• si d… ancora troppa importanza all'esteriorit…, all'abbigliamento, alla persona non in quanto tale, bens in relazione alla figura esteriore, alla carriera... Ad esempio, in merito all'omicidio di Versace si Š parlato della perdita di una figura brillante, prima che di un uomo. Io vengo da una famiglia contadina, ma mia mamma mi diceva: ®Tieni a mente, ragazzo, che la fortuna nella vita sta nel fare il bene¯. A sette anni andavo a portare un po' di pane, quando facevamo la sfoglia, a una famiglia in cui c'erano dei bambini abbandonati dal padre; e cos facendo io gustavo la gioia di dare gioia, la felicit… di far felici gli altri. Viene da s‚ che quando un ragazzo ha preso questo gusto, nasce il gusto di comunicarlo, nasce il cuore buono, la fraternit… diventa un bisogno, il bisogno di comunicare felicit….

Page 83: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

Non crede che il disabile nella scuola primaria possa essere uno stimolo a capire i valori? Dalla sofferenza si impara, si apprende la tenacia di raggiungere certi risultati?

Ma qui l'errore sta nel mondo che noi poi prospettiamo. La televisione prospetta un mondo in cui tutti stanno bene e hanno successo, vengono presentati i bambini pi— fortunati; le ragazzine brillanti sono presentate come una copia di Ambra. La televisione ha gonfiato i giocatori di calcio, li ha quantificati per un valore di miliardi. Il rischio senza dubbio Š grosso.

Non pensa che la scelta fatta da alcuni esponenti della Chiesa di dare avvio a questa beneficenza televisiva, anzich‚ far maturare gente?

A parte il fatto che a promuoverle non Š la Chiesa se si pensa che la grande iniziativa, la partita fra cantanti e politici aveva come patrono la Marini... D'altra parte comunque, non bisogna nemmeno essere filistei. Lo spettacolo rappresenta un tramite per far conoscere alla gente certe problematiche, per imprimere valori profondi; il gusto di fare un qualcosa di gratuito comunque porta a un qualche cosa che sa di umanit…. In Romagna la solidariet… Š molto forte e io trovo sia bello offrire l'occasione, anche a chi gravita attorno al mondo dello spettacolo, di fare, una volta tanto, un qualcosa di serio di umano. Qui ricordo si era creato un comitato, di cui io stesso facevo parte, per l'acquisto di alcuni strumenti di cardiochirurgia e ricordo che in brevissimo tempo fu raccolta una somma altissima. L'Opera in cui ci troviamo ora, ad esempio, non riceve alcun contributo da parte dello Stato.

Se lo Stato concedesse almeno un minimo di sgravio, a chi fa del bene, e la percentuale Š ancora molto bassa, io credo che risolveremmo il problema della sanit… e dell'assistenza con la generosit… della gente.

Io credo che si risolverebbero molti problemi se ci fosse la garanzia che i soldi dati al Comune, alla Regione, allo Stato venissero spesi bene. Invece la gente si fida di pi— della Chiesa, e le cose la Chiesa effettivamente le fa. Ritengo centrale l'educazione. Ci si renda conto che il futuro del mondo Š nelle mani dei nostri ragazzi che vanno dunque accompagnati in tutte le fasi di crescita a partire dal momento della nascita. L'armonia in famiglia Š la condizione per poter avere dei cittadini sani ed equilibrati; le tensioni, le spaccature in famiglia sono sempre fonte di guai a scoppio ritardato, dei traumi di non accettazione. Il ragazzo ha diritto di avere un clima affettivo pieno. E anche la scuola deve darsi un clima di comunit… e non soltanto di resa scolastica. In questo quadro assume un rilievo immenso la fase preadolescenziale, dai dodici ai quattordici anni. La scuola media Š il momento in cui il ragazzo comincia a darsi una personalit…, ad assumere delle abitudini giuste o sbagliate. La Chiesa gi… sta facendo, ma deve fare ancora molto di pi—. L'urgenza, adesso, Š creare comunit… di preadolescenti, il catechismo non basta pi—, occorre creare il senso dell'appartenenza alla comunit…. Tutto lo sviluppo della scienza pedagogica va messo a disposizione dei nostri ragazzi. Infatti, nell'ambito della ®commissione dei quaranta¯, voluta da Berlinguer, io ho ripetutamente insistito sulla necessit… di formare gli insegnanti: la laurea non basta pi—, occorre che facciano dei corsi di specializzazione ulteriori. Blair ha stabilito che per cinque anni gli insegnanti debbano esser messi sotto prova. All'interno della Chiesa occorre istituire questa nuova figura (gli animatori) e occorre dare ai ragazzi delle motivazioni vere, dei valori ai quali aggrapparsi; spesso la famiglia non possiede gli strumenti per dare ai figli questo tipo di motivazioni. I ragazzi tendono a fare propri i valori comunicati dalla famiglia, se i genitori sono sensibili alla fame nel mondo, il ragazzo si aprir… con naturalezza a questa questione, a orizzonti di

Page 84: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

umanit… capaci di stimolare la sua crescita. La tecnologia deve avere un'ispirazione, se Š vista soltanto come mezzo per produrre di pi—, allora siamo nei guai.

Ricordo la frase che mi disse suor Teresina del Cottolengo di Torino: ®Se io lavoro ogni giorno solo con le mie mani, con la mia intelligenza io do grandi cose ai miei ammalati, per• a un certo punto il mio intervento si ferma. Se io invece do anche la tecnologia, che Š pur sempre un dono di Dio, si raggiungono traguardi insperati anche con persone gravi¯.

Di pari passo alla tecnologia deve crescere anche la formazione umanistica. Questo Š quanto diceva il professor Giovanni Reale, membro della ®Commissione dei quaranta¯ in risposta alla domanda: ®Qual Š la prima cosa che un ragazzo deve ricevere dalla scuola prima di entrare effettivamente nel mondo?¯ L'America ha avuto un approccio tecnicistico e pragmatistico; noi miriamo a un approccio umano, nel senso che le tecnologie devono trasmettere valori sani, il valore della globalit…, il computer va insegnato in quanto mezzo, strumento educativo, per raggiungere un fine di positivit…. La Chiesa, dal canto suo, ha il compito di radicare la distinzione fra bene e male. Il rischio oggi Š che i nostri ragazzi si trasformino soltanto in un registratore di emozioni e sensazioni. Lo scopo Š far capire loro che la vita Š un dono enorme e che non hanno il diritto di buttarla via. La vita Š un dono enorme. Mia mamma mi diceva: ®Sappi che quando sei nato tu, io e tuo padre ti abbiamo fatto tanta festa. Io ti ho ricevuto dalle mani di Dio. Riceviti tu ogni mattina dalle mani di Dio; Š molto bella la vita ricevuta ogni mattina dalle mani di Dio¯. E mio pap… diceva ®Ragazzo! Un pezzo di pane, volersi bene, la coscienza netta¯. Questi sono i grandi valori. E diceva anche: ®La coscienza netta Š la ricchezza dei poveri; un'opera buona ti fa ricco, straricco, e un bene che viene da te fa buono te, ti fa sereno, ti crea un'abitudine al bene, insomma!¯ Ecco! Queste sono le cose da farsi: avere dei valori ed essere liberi. Ma parliamo del concetto della libert…: Š un grande errore da parte di molti, concepire la libert… come la capacit… di fare tutto ci• che si vuole, fare gli scapestrati eccetera. Invece il vero concetto di uomo libero Š colui che pu• disporre di s‚, della sua affettivit…, della sua sessualit…, delle varie capacit…, della sua salute anche. Il ragazzo che butta via la sua salute nelle discoteche; questo ragazzo poi non ha pi— l'udito di un tempo, la vista di un tempo, il fegato di un tempo - il fegato si Š consumato - Š diventato un emotivo, via via. Io dico sempre che una ragazza Š libera quando sposandosi pu• portare qualcosa che le servir… per i figli; una ragazza non Š libera quando continua ad ammirare se stessa, quando si concentra sul suo aspetto fisico e modo di vestire, sulle caratteristiche del suo corpo. Una ragazza cos, cosa pu• dare ai figli! La televisione ha certo delle colpe, delle responsabilit… forti. Bisogna rendersi conto che quando la Rai Š entrata in concorrenza con la Fininvest, l'audience Š diventato il criterio misurativo a scapito della qualit…, portare dei disabili in uno spettacolo fa abbassare l'audience.

Io frequento molte comunit… di disabili e vedo che soprattutto per i disabili adulti, i disabili gravi, vivere la sessualit… Š un problema; la sessualit… viene vissuta come un problema e non c'Š la possibilit… di viverla come la vivono le persone normodotate.

La realt… Š questa. Bisogna mettersi in testa che ci sono condizioni per cui occorre essere pronti anche alla sofferenza che noi non accettiamo. Lo dico sempre! Ma quando i nostri ragazzi venivano chiamati in guerra, facevano tre, quattro anni di guerra, lo Stato che cosa chiedeva? Chiedeva sacrifici e impegni e nessuno protestava, nessuno ha protestato. Poniamoci di fronte a certe malattie. Ho avuto un caso di questo genere. Un ragazzo Š venuto da me, stava per sposarsi, lei cattolicissima, lui pure. Lui per• era sieropositivo. Si pone il problema... E' chiaro che intendono sposarsi e poi usare i contraccettivi. Io dico: ®Allora volete sposarvi con l'impegno di non avere figli... Ma non capite che non Š pi— un matrimonio?¯ Bisogna chiedersi qual Š lo scopo della nostra vita, bisogna chiedersi qual Š lo scopo della sessualit…. Se domani la Chiesa dicesse:

Page 85: Davide Cervellin - Benvenuti nel sito de "I Misirizzi"! RIDIAMO LUCE AI SENSI/Quando un... · Web view... proposte, in un clima di collaborazione davvero sinergica, sostanziale, efficace,

®Signori, la sessualit… va per conto suo e non ha nessun rapporto con la procreazione, Š fine a se stessa¯. Benissimo! Per• adesso che gi… cominciano con la clonazione per produrre i figli senza la sessualit…, che cosa ne sar…? La Chiesa non accetter… mai questo principio; gli uomini poi faranno ci• che vorranno. La Chiesa non accetter… mai di dire che la sessualit… va per conto suo, e se la sessualit… Š una facolt… che ha in s‚ il proprio scopo, allora che sia tua moglie o non sia tua moglie Š la stessa cosa, che sia uomo con uomo o donna con donna, Š la stessa cosa. Allora la sodomia Š la stessa cosa, allora i club in cui si fa lo scambio dei partner Š la stessa cosa. Allora ci sarebbe da chiedersi: ®Ma quando Dio ha creato l'uomo e la donna ha inteso fare dei bordelli?¯ Ma insomma! Ci rendiamo conto che la sessualit… Š all'origine della vita? Io, ieri sera, ero qui a festeggiare il mio compleanno assieme ai collaboratori e volontari e c'era una bambinetta di tre anni che tornava con la nonna da uno spettacolo. La sessualit… Š quella bambina, lei ne Š il frutto; ma allora la sessualit… ha una nobilt… infinita. Poi insomma, parliamoci schietti! Quante volte io, confessando, mi sono reso conto che il giorno dopo il matrimonio, per molte donne questo era gi… quasi un lutto e magari il loro uomo si era rivelato un bruto? E' chiaro che la sessualit… deve essere espressione di stima, di nobilt… e non di brutalit…. Quindi, ritornando all'handicappato, Š chiaro che tutto ci• che Š affettivit… Š esattamente possibile, Š certamente possibile purch‚ ci sia il matrimonio. Cosa dovremmo fare per accontentare gli handicappati? Dovremmo forse fare dei bordelli apposta per gli handicappati? Io dico! Tutto ci• che attiene alla sfera dell'affettivit… Š certamente possibile, ma ci vuole il matrimonio. Se per•, ad esempio, non Š pensabile il rapporto intimo... A questo punto i casi sono due. Un conto Š se a un certo momento del matrimonio uno ha un incidente e non Š pi— in grado di avere rapporti sessuali. Ben diverso Š se questa incapacit… di avere rapporti sessuali Š all'inizio. Che si fa allora, se l'incapacit… Š all'inizio? Sar… amicizia, ma non sar… matrimonio. La Chiesa non accetter… mai di fare un compromesso, occorre seguire una linea ben definita. Quando Dio ci ha creati ci ha fatto sapere le sue intenzioni.

da ®Punto di Vista¯, n. 4, 1997.