dalla malattia Antibo, in fuga - LICE2011/03/27  · «La passione per uno sport può essere molto...

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Avvenire 03/27/2011 Page : A33 Copyright (c) Avvenire March 27, 2011 3:51 pm / Powered by TECNAVIA / HIT-M Copy Reduced to 49% from original to fit letter page L’ex fondista siciliano, e recordman italiano dei 5mila e 10mila, è testimonial di Lice, la Lega contro l’epilessia, malattia che lo ha colpito quando era in piena attività agonistica DI CARMEN MORRONE orrerà la Maratolice, corsa non competitiva di 6 chilometri aperta a tutti, organizzata da Lice-Lega italiana contro l’epilessia a Roma il 9 maggio. Lui è Salvatore Antibo, 49 anni, re dei 10mila e dei 5mila negli anni 90. Testimonial di Lice, Antibo è la dimostrazione vivente che la malattia non impedisce di praticare sport. La diagnosi di epilessia generalmente diventa un ostacolo per chi vuole fare anche la più semplice attività sportiva. Contro qualsiasi discriminazione, Salvatore racconta la sua esperienza di runner che continua a correre per le campagne di Altofonte, nel Palermitano, sostenuto dal tifo della moglie Stefania e dei figli, Cristian di 9 anni e Gabriele di 7. È davvero così difficile fare sport? «La prima difficoltà è dovuta al fatto che allenatori e tecnici si sentono caricati di una forte responsabilità e sono sempre incerti se accettare o meno, in palestra, una persona con l’epilessia». La seconda? «Le crisi. Arrivano a sorpresa. Per questo in ogni nostra attività siamo accompagnati da almeno una persona che ha il compito di proteggerci quando perdiamo i sensi. Anche nello sport abbiamo un accompagnatore. Io corro sempre con il mio amico Salvatore, a cui si aggiungono altri runner». Non basta, però, saper stare al ritmo. «Chi corre con me è preparato a reagire. Sa cosa deve fare durante la crisi e al mio risveglio non mi C fa sentire a disagio o, peggio, impaurito. Non ci sono molte persone così». Mondiali di Tokyo 1991. «Avevo tutti gli occhi puntati addosso, ero partito come favorito e stavo andando bene. A un certo punto mi sono ritrovato ultimo. Ho voluto concludere la gara per rispetto degli avversari». Lei non ha nascosto la sua malattia, a differenza di molti altri sportivi. «È il mio carattere, però mi è costato tanta sofferenza. Avevo 22 anni, ero nel pieno di una carriera di cui già raccoglievo i frutti. Avevo vinto la medaglia d’argento alle Olimpiadi di Seul 1988 nei 10 mila; agli Europei un bronzo nel 1986 e due medaglie d’oro, nei 5mila e nei 10mila, nel 1990, oltre a essere detentore del record italiano in entrambe le distanze». Dopo l’ammissione della malattia si apre uno dei periodi più bui della sua vita. «Sono stato accusato di doping. Ho provato tanta solitudine. E poi le cure intensive contro le crisi che mi sfiancavano». Un anno dopo Tokyo sfiora il bronzo alle olimpiadi di Barcellona del 1992. «La corsa è ancora la mia vita. Oggi più che prima. Se non corro quattro o cinque volte la settimana le crisi sarebbero più frequenti». Un consiglio a chi è epilettico e vuole fare sport. «La passione per uno sport può essere molto curativa. A volte incontro genitori troppo protettivi, anche se li capisco, ma non possono crescere il loro figlio con una costante paura. Anche la malattia fa parte della vita». ATLETICA L’INTERVISTA La Stramilano fa 40 e la corsa diventa rosa Andrea Lalli favorito per la mezza maratona DI CESARE MONETTI er capire a fondo l’impor- tanza della Stramilano bi- sogna voltarsi indietro, guardare al 1972, in una piace- vole serata di primavera quando in viale Suzzani si radunarono 3500 persone per correre 26 chi- lometri lungo la città. Nasceva la Stramilano, la madre di tutte le stracittadine, la prima ed unica in Italia, all’epoca. Negli anni della crisi petrolifera nacque un fenomeno vero, con la febbre che salì l’anno dopo con oltre 30mila persone al via e addirittura 50mila nel 1974. Sen- za troppa pubblicità, senza in- ternet a fare da megafono. Oggi da piazza Duomo, per il quaran- tesimo anno, il fenomeno si ri- peterà ed ancora 55mila persone saranno al via, con il consueto colpo di cannone, per arrivare al- l’Arena dopo 10 km. Di corsa o camminando non importa, quel che conta è esserci. Oltre alla camminata popolare c’è anche la sfida agonistica, con al- tre 6mila persone a darsi battaglia sulla distanza di mezza maratona. Al nastro di partenza oltre ai forti atleti keniani o etiopi, anche lo svizzero Rothlin, campione euro- peo di maratona, ma soprattutto l’azzurro Andrea Lalli al debutto sui 21 km: «Voglio provarci, darò tutto e vorrei chiudere in 1h03’, però nel mio futuro c’è ancora il cross e il sogno dei mondiali di Daegu, in pista sui diecimila. Per la maratona ci sarà tempo». Tra le donne riflettori su Anna Incerti al- la ricerca del primato italiano e del gradino più alto del podio. In scia ai professionisti migliaia di appassionati che ogni domenica mattina decidono di gareggiare in qualche città d’Italia. La Strami- lano ha dato l’esempio qua- rant’anni fa ed oggi ogni città ha la sua maratona. Un fenomeno cresciuto all’insegna del benesse- re fisico, per dare uno schiaffo al- la sedentarietà, con oltre 34mila i- taliani che nel 2010 hanno con- cluso una maratona da 42 km. La corsa è l’unico sport dove si può competere direttamente con il campione che vince le Olimpia- di, dove la fatica e la gioia annul- lano le classi sociali, le differenze d’età o razziali. Poco conta se sei un precario o un grande manager, contano le gambe, i polmoni e so- prattutto la voglia di esserci. Il fe- nomeno è talmente ampio d’aver coinvolto anche tanti personaggi pubblici, dallo “zio” Bergomi a La- po Elkann, da Lance Armostrong a Gianni Morandi o Alex Zanardi. L’ultima a rimanere estasiata dal piacere della corsa è la cantante Annalisa Minetti. Nessun proble- ma che sia non vedente, basta a- vere un compagno di corsa che ti guidi ed il gioco è fatto. Correre è di moda, un gesto da e- sibire e da far sapere agli amici che prima o poi si uniranno coinvolti dall’entusiasmo di chi racconta le emozioni di una maratona. Così diventa una soddisfazione porta- re la medaglia della gara in ufficio il lunedì mattina da esibire ai col- leghi. Da due anni le statistiche di- cono che la corsa è sempre più “ro- sa”, sono sempre di più le donne di ogni età che iniziano a correre: og- gi sulle vie di Milano saranno di- verse migliaia. Non è più la Mila- no da bere, bensì quella da corre- re, perché partecipare alla Strami- lano significa vivere e respirare la città, annullare traffico e auto, con- centrarsi sul proprio corpo per a- scoltarne le sensazioni. Fra due settimane sempre all’ombra della Madonnina ci sarà la maratona e la città sarà ancora invasa da chi corre per vivere. Un’altra gara, un altro traguardo, nuove emozioni. P Antibo, in fuga dalla malattia «Corro ancora, ma mai da solo La passione per uno sport può essere curativa Ci sono genitori troppo protettivi, anche la malattia fa parte della vita» DOMENICA 27 MARZO 2011 33 FORMULA UNO Vettel da record al Gp d’Australia Le Ferrari subito ad inseguire Il Mondiale di Formula 1 è ripartito dal punto dove era arrivato la scorsa stagione: con Vettel e la sua Red Bull una spanna sopra a tutti gli altri. Nel Gran Premio d’Australia il campione del mondo è partito in prima fila, con una pole da record, davanti ad Hamilton. In seconda fila i loro compagni di squadra Mark Webber e Jenson Button. Qualifiche deludenti per le Ferrari: quinto tempo per Alonso, ottavo per Massa. (Diretta tv: Rai 1, ore 8. Sintesi: Rai 2, ore 17,55) Volley: Trento in finale, vuole il tris in Chamions League BOLZANO. Vittorie secche e senza recriminazioni nelle semifinali della Final Four di Champions League di Volley al PalaOnda di Bolzano. La Trentino Betclic, campione uscente, ha superato per 3-0 i polacchi del Jastrzebski Wegiel, guidati dall’ex Lorenzo Bernardi. I parziali: 25-16, 27-25, 25-22 in un’ora e 26 minuti di gioco effettivo. Nella seconda semifinale ,il derby russo è stato vinto dallo Zenit Kazan che si è imposto nettamente sulla Dinamo Mosca (3-0). Oggi, alle 14.30, la finale per il terzo posto. Alle 18, la sfida per il titolo di Campione d’Europa fra Trento e Zenit. (Diretta tv su Sportitalia). I CONSIGLI «Calcio, basket, tennis e atletica si possono praticare senza pericoli» Oriano Mecarelli è il neurologo che dal 1991 segue Salvatore Antibo e collabora con Lice- Lega nazionale contro l’epilessia. Ogni anno visita decine di bambini a cui viene negato il certificato medico, richiesto dalle società sportive, per poter frequentare palestre, piscine e via dicendo. «Ai genitori consiglio di rivolgersi a centri specializzati - afferma Mecarelli -. Esistono diverse forme di epilessia e ogni caso va valutato alla luce di molti elementi. Fra questi anche il rapporto fra attività e beneficio psico-fisico. Si tratta di valutazioni molto relative». Diversi gli sport praticabili. «Calcio, basket, tennis, atletica, sono i più indicati, non ci sono pericoli anche se l’atleta perde conoscenza. Inoltre sono attività in cui il malato non si trova solo». La malattia è ancora considerata tabù. «Chi ne soffre la nasconde. Gli altri temono di poter essere scioccati dall’assistere a una crisi. O si sentono impreparati. Si deve sensibilizzare l’opinione pubblica per evitare discriminazioni». Info: www.lice.it Salvatore Antibo in testa al gruppo nella semifinale, da lui vinta, dei 5000 metri alle Olimpiadi di Barcellona 1992 I podisti alla Stramilano Superbike: Checa in pole, Biaggi solo sesto DONINGTON. Come già a Phillip Island, Carlos Checa ha conquistato la superpole anche sul circuito inglese di Donington Park e oggi partirà davanti a tutti nel Gran Premio d’Europa, seconda tappa del mondiale Superbike. Lo spagnolo, in sella alla Ducati, ha preceduto il pilota di casa Leon Haslam. L’iridato Max Biaggi non è riuscito ad andare oltre il sesto posto, dopo il miglior tempo ottenuto venerdì, nella prima sessione di prove. Marco Melandri partirà dalla nona posizione. (Diretta tv: La 7, ore 13 e ore 16.30) Ciclismo: la “Coppi e Bartali” a Sella SASSUOLO. Il vicentino Emanuele Sella (Androni) ha vinto la Settimana internazionale Coppi e Bartali. L’ultima tappa, la Fiorano Modenese-Sassuolo, è stata vinta in volata dal campione d’Italia Giovanni Visconti davanti a Jackson Rodriguez. Nella classifica finale, alle spalle di Sella c’è un gruppo di giovani: Diego Ulissi, 2° a 30”, Stefano Pirazzi, 3 a 32”,Visconti, 4° a 38” e Adriano Malori, 5° a 43”. Rugby: Viadana vince la prima in Celtic VIADANA. Prima vittoria per gli Aironi nella Celtic League contro gli irlandesi del Connacht (25-13).

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L’ex fondista siciliano, e recordman italiano dei 5mila e 10mila, è testimonial di Lice,

la Lega contro l’epilessia,malattia che lo hacolpito quando era inpiena attività agonistica

DI CARMEN MORRONE

orrerà la Maratolice, corsa non competitivadi 6 chilometri aperta a tutti, organizzatada Lice-Lega italiana contro l’epilessia a

Roma il 9 maggio. Lui è Salvatore Antibo, 49 anni,re dei 10mila e dei 5mila negli anni 90.Testimonial di Lice, Antibo è la dimostrazionevivente che la malattia non impedisce dipraticare sport. La diagnosi di epilessiageneralmente diventa un ostacolo per chi vuolefare anche la più semplice attività sportiva.Contro qualsiasi discriminazione, Salvatoreracconta la sua esperienza dirunner che continua a correre perle campagne di Altofonte, nelPalermitano, sostenuto dal tifodella moglie Stefania e dei figli,Cristian di 9 anni e Gabriele di 7.È davvero così difficile fare sport?«La prima difficoltà è dovuta alfatto che allenatori e tecnici sisentono caricati di una forteresponsabilità e sono sempreincerti se accettare o meno, inpalestra, una persona conl’epilessia». La seconda?«Le crisi. Arrivano a sorpresa. Perquesto in ogni nostra attività siamoaccompagnati da almeno una persona che ha ilcompito di proteggerci quando perdiamo i sensi.Anche nello sport abbiamo un accompagnatore.Io corro sempre con il mio amico Salvatore, a cuisi aggiungono altri runner». Non basta, però, saper stare al ritmo.«Chi corre con me è preparato a reagire. Sa cosadeve fare durante la crisi e al mio risveglio non mi

Cfa sentire a disagio o, peggio, impaurito. Non cisono molte persone così». Mondiali di Tokyo 1991.«Avevo tutti gli occhi puntati addosso, ero partitocome favorito e stavo andando bene. A un certopunto mi sono ritrovato ultimo. Ho volutoconcludere la gara per rispetto degli avversari». Lei non ha nascosto la sua malattia, a differenzadi molti altri sportivi.«È il mio carattere, però mi è costato tantasofferenza. Avevo 22 anni, ero nel pieno di unacarriera di cui già raccoglievo i frutti. Avevo vintola medaglia d’argento alle Olimpiadi di Seul 1988

nei 10 mila; agli Europei unbronzo nel 1986 e due medaglied’oro, nei 5mila e nei 10mila, nel1990, oltre a essere detentore delrecord italiano in entrambe ledistanze». Dopo l’ammissione della malattiasi apre uno dei periodi più buidella sua vita.«Sono stato accusato di doping.Ho provato tanta solitudine. E poile cure intensive contro le crisi chemi sfiancavano». Un anno dopo Tokyo sfiora ilbronzo alle olimpiadi diBarcellona del 1992.

«La corsa è ancora la mia vita. Oggi più cheprima. Se non corro quattro o cinque volte lasettimana le crisi sarebbero più frequenti». Un consiglio a chi è epilettico e vuole fare sport.«La passione per uno sport può essere moltocurativa. A volte incontro genitori troppoprotettivi, anche se li capisco, ma non possonocrescere il loro figlio con una costante paura.Anche la malattia fa parte della vita».

ATLETICAL’INTERVISTA

La Stramilano fa 40 e la corsa diventa rosaAndrea Lalli favorito per la mezza maratonaDI CESARE MONETTI

er capire a fondo l’impor-tanza della Stramilano bi-sogna voltarsi indietro,

guardare al 1972, in una piace-vole serata di primavera quandoin viale Suzzani si radunarono3500 persone per correre 26 chi-lometri lungo la città. Nasceva laStramilano, la madre di tutte lestracittadine, la prima ed unicain Italia, all’epoca. Negli anni della crisi petroliferanacque un fenomeno vero, conla febbre che salì l’anno dopocon oltre 30mila persone al via eaddirittura 50mila nel 1974. Sen-za troppa pubblicità, senza in-ternet a fare da megafono. Oggida piazza Duomo, per il quaran-tesimo anno, il fenomeno si ri-peterà ed ancora 55mila personesaranno al via, con il consuetocolpo di cannone, per arrivare al-l’Arena dopo 10 km. Di corsa ocamminando non importa, quelche conta è esserci. Oltre alla camminata popolare c’èanche la sfida agonistica, con al-tre 6mila persone a darsi battagliasulla distanza di mezza maratona.Al nastro di partenza oltre ai fortiatleti keniani o etiopi, anche losvizzero Rothlin, campione euro-peo di maratona, ma soprattuttol’azzurro Andrea Lalli al debuttosui 21 km: «Voglio provarci, daròtutto e vorrei chiudere in 1h03’,però nel mio futuro c’è ancora ilcross e il sogno dei mondiali di

Daegu, in pista sui diecimila. Perla maratona ci sarà tempo». Tra ledonne riflettori su Anna Incerti al-la ricerca del primato italiano e delgradino più alto del podio. In scia ai professionisti migliaia diappassionati che ogni domenicamattina decidono di gareggiare inqualche città d’Italia. La Strami-lano ha dato l’esempio qua-rant’anni fa ed oggi ogni città hala sua maratona. Un fenomenocresciuto all’insegna del benesse-re fisico, per dare uno schiaffo al-la sedentarietà, con oltre 34mila i-taliani che nel 2010 hanno con-cluso una maratona da 42 km. Lacorsa è l’unico sport dove si puòcompetere direttamente con ilcampione che vince le Olimpia-di, dove la fatica e la gioia annul-

lano le classi sociali, le differenzed’età o razziali. Poco conta se seiun precario o un grande manager,contano le gambe, i polmoni e so-prattutto la voglia di esserci. Il fe-nomeno è talmente ampio d’avercoinvolto anche tanti personaggipubblici, dallo “zio” Bergomi a La-po Elkann, da Lance Armostronga Gianni Morandi o Alex Zanardi.L’ultima a rimanere estasiata dalpiacere della corsa è la cantanteAnnalisa Minetti. Nessun proble-ma che sia non vedente, basta a-vere un compagno di corsa che tiguidi ed il gioco è fatto. Correre è di moda, un gesto da e-sibire e da far sapere agli amici cheprima o poi si uniranno coinvoltidall’entusiasmo di chi racconta leemozioni di una maratona. Cosìdiventa una soddisfazione porta-re la medaglia della gara in ufficioil lunedì mattina da esibire ai col-leghi. Da due anni le statistiche di-cono che la corsa è sempre più “ro-sa”, sono sempre di più le donne diogni età che iniziano a correre: og-gi sulle vie di Milano saranno di-verse migliaia. Non è più la Mila-no da bere, bensì quella da corre-re, perché partecipare alla Strami-lano significa vivere e respirare lacittà, annullare traffico e auto, con-centrarsi sul proprio corpo per a-scoltarne le sensazioni. Fra duesettimane sempre all’ombra dellaMadonnina ci sarà la maratona ela città sarà ancora invasa da chicorre per vivere. Un’altra gara, unaltro traguardo, nuove emozioni.

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Antibo, in fugadalla malattia

«Corro ancora, ma mai da soloLa passione peruno sport puòessere curativaCi sono genitoritroppo protettivi,anche la malattiafa parte della vita»

DOMENICA27 MARZO 2011 33

FORMULA UNO Vettel da recordal Gp d’AustraliaLe Ferrari subito ad inseguire

Il Mondiale di Formula 1è ripartito dal punto doveera arrivato la scorsastagione: con Vettel e lasua Red Bull una spannasopra a tutti gli altri. NelGran Premio d’Australiail campione del mondo èpartito in prima fila, conuna pole da record,davanti ad Hamilton. Inseconda fila i lorocompagni di squadraMark Webber e JensonButton. Qualifichedeludenti per le Ferrari:quinto tempo per Alonso,ottavo per Massa.(Diretta tv: Rai 1, ore 8.Sintesi: Rai 2, ore 17,55)

Volley: Trento in finale, vuole il tris in Chamions League

BOLZANO. Vittorie secchee senza recriminazioni nellesemifinali della Final Four diChampions League di Volleyal PalaOnda di Bolzano. LaTrentino Betclic, campioneuscente, ha superato per 3-0i polacchi del JastrzebskiWegiel, guidati dall’exLorenzo Bernardi. I parziali:25-16, 27-25, 25-22 in un’orae 26 minuti di gioco effettivo.Nella seconda semifinale ,ilderby russo è stato vintodallo Zenit Kazan che si èimposto nettamente sullaDinamo Mosca (3-0). Oggi,alle 14.30, la finale per ilterzo posto. Alle 18, la sfidaper il titolo di Campioned’Europa fra Trento e Zenit.(Diretta tv su Sportitalia).

I CONSIGLI

«Calcio, basket, tennis e atletica si possono praticare senza pericoli»Oriano Mecarelli è il neurologo che dal 1991segue Salvatore Antibo e collabora con Lice-Lega nazionale contro l’epilessia. Ogni annovisita decine di bambini a cui viene negato ilcertificato medico, richiesto dalle societàsportive, per poter frequentare palestre,piscine e via dicendo. «Ai genitori consiglio dirivolgersi a centri specializzati - affermaMecarelli -. Esistono diverse forme diepilessia e ogni caso va valutato alla luce dimolti elementi. Fra questi anche il rapportofra attività e beneficio psico-fisico. Si tratta divalutazioni molto relative». Diversi gli sportpraticabili. «Calcio, basket, tennis, atletica,sono i più indicati, non ci sono pericoli anchese l’atleta perde conoscenza. Inoltre sonoattività in cui il malato non si trova solo». Lamalattia è ancora considerata tabù. «Chi nesoffre la nasconde. Gli altri temono di poteressere scioccati dall’assistere a una crisi. O sisentono impreparati. Si deve sensibilizzarel’opinione pubblica per evitarediscriminazioni». Info: www.lice.it

SalvatoreAntibo in testa

al grupponella

semifinale,da lui vinta,

dei 5000metri alle

Olimpiadi diBarcellona

1992

I podisti alla Stramilano

Superbike: Checa in pole, Biaggi solo sesto

■ DONINGTON. Come già a Phillip Island, Carlos Checa haconquistato la superpole anche sul circuito inglese diDonington Park e oggi partirà davanti a tutti nel GranPremio d’Europa, seconda tappa del mondiale Superbike. Lospagnolo, in sella alla Ducati, ha preceduto il pilota di casaLeon Haslam. L’iridato Max Biaggi non è riuscito ad andareoltre il sesto posto, dopo il miglior tempo ottenuto venerdì,nella prima sessione di prove. Marco Melandri partirà dallanona posizione. (Diretta tv: La 7, ore 13 e ore 16.30)

Ciclismo: la “Coppi e Bartali” a Sella

■ SASSUOLO. Il vicentino Emanuele Sella (Androni) ha vintola Settimana internazionale Coppi e Bartali. L’ultima tappa,la Fiorano Modenese-Sassuolo, è stata vinta in volata dalcampione d’Italia Giovanni Visconti davanti a JacksonRodriguez. Nella classifica finale, alle spalle di Sella c’è ungruppo di giovani: Diego Ulissi, 2° a 30”, Stefano Pirazzi, 3 a32”, Visconti, 4° a 38” e Adriano Malori, 5° a 43”.

Rugby: Viadana vince la prima in Celtic

■ VIADANA. Prima vittoria per gli Aironi nella CelticLeague contro gli irlandesi del Connacht (25-13).