Curatori della collettiva di scultura FRANCO BALO’ - DINO ... · dia Chianucci, Giuseppe Gavazzi,...

28

Transcript of Curatori della collettiva di scultura FRANCO BALO’ - DINO ... · dia Chianucci, Giuseppe Gavazzi,...

Page 1: Curatori della collettiva di scultura FRANCO BALO’ - DINO ... · dia Chianucci, Giuseppe Gavazzi, Emanuele Giannetti, Maurizio Masini, Gianni Oliveti, Sandro Ricci, Andrea Roggi,
Page 2: Curatori della collettiva di scultura FRANCO BALO’ - DINO ... · dia Chianucci, Giuseppe Gavazzi, Emanuele Giannetti, Maurizio Masini, Gianni Oliveti, Sandro Ricci, Andrea Roggi,
Page 3: Curatori della collettiva di scultura FRANCO BALO’ - DINO ... · dia Chianucci, Giuseppe Gavazzi, Emanuele Giannetti, Maurizio Masini, Gianni Oliveti, Sandro Ricci, Andrea Roggi,

Curatori della collettiva di sculturaFRANCO BALO’ - DINO PASQUALI - DINO TIEZZI

Page 4: Curatori della collettiva di scultura FRANCO BALO’ - DINO ... · dia Chianucci, Giuseppe Gavazzi, Emanuele Giannetti, Maurizio Masini, Gianni Oliveti, Sandro Ricci, Andrea Roggi,

Ginetta MenchettiSindaco di Civitellain Val di Chiana

Siamo giunti quest’anno alla ventesima edizione della Mostra di Scultura (S)Oggettivamente “Arte Mo-derna per un Paese Antico” organizzata in collaborazione con la Pro Loco di Civitella. Ancora una volta opere moderne inserite perfettamente nel contesto ”antico” del borgo medievale di Civitella in Val di Chiana , capaci di diventare parte stessa del luogo sorprendendo ed emozionando al contempo i visi-tatori. Molti ed interessanti, come di consueto, gli espositori: Enrico Bandelli, Pietro Bartolini, Clau-dia Chianucci, Giuseppe Gavazzi, Emanuele Giannetti, Maurizio Masini, Gianni Oliveti, Sandro Ricci, Andrea Roggi, Fulvio Ticciati e Massimo Villani. Quest’anno la mostra di scultura è stata arricchita da una personale di pittura di Gustavo Giulietti allestita nei locali dell’ex Chiesa della Compagnia. L’artista nasce nel 1935 a Petralia Sottana (Sicilia). Dal 1953 si stabili- sce a Firenze. Terminati gli studi diviene prima docente di pittura e poi direttore dell’Accademia di Belle Arti di Firenze. Il percorso artistico di chi ha animato quarant’anni della cultura figurativa fioren- tina tra il 1962 ed il 2001. Grande conoscitore del-le tecniche artistiche adotta in modo sapiente sia quelle più tradizionali come l’affresco, la calcografia e la litografia sia i materiali spe-rimentali dell’arte contempo-ranea.Civitella continua nella sua tradizione e si ripropone come luogo d’arte valoriz-zando, così, nello stesso momento, opere artistiche di ottimo livello e l’incante-vole borgo medioevale che le ospita. La realizzazione dell’iniziativa è stata pos-sibile grazie alla fattiva par-tecipazione della Pro Loco di Civitella ed in particolare alla passione ed alla sempre prezio-sa e consolidata collaborazione di Dino Tiezzi che ringrazio.

“(S)Oggettivamente, arte moderna per un paese antico”, edizione 2015

Page 5: Curatori della collettiva di scultura FRANCO BALO’ - DINO ... · dia Chianucci, Giuseppe Gavazzi, Emanuele Giannetti, Maurizio Masini, Gianni Oliveti, Sandro Ricci, Andrea Roggi,

La bellezza silenziosa del nostro borgo diviene, in occasione di (S)oggettivamente, un piccolo museo della pluralità delle forme, della “vanità” di espressione come trasformazione della materia: sia essa il marmo, il metallo, il legno, la terracotta. Mi viene da pensare che forse è proprio grazie alla semplicità di questa cornice naturale, così diversa dalla rigidità austera del museo tradizionale, che il visitatore può “ascoltare”, fermandosi più a lungo, gli artisti che attraverso le loro opere hanno qualcosa da dirci e da darci. E in quel dirci, non possono fare a meno di parlare di se stessi. così in queste “autobiografie”, è facile scoprire che ciò che conta è la vitalità che esprimono. Vitalità che può anche escludere la visione del mondo reale, ma che è rivelatrice della forza che ha realizzato quell’opera. Ad ogni edizione (siamo alla ventesima) c’è sempre la soddisfazione che vale lo sforzo economico ed organizzativo per questa rassegna che raccoglie un’arte composta di armonie, di interazioni, di evasione e, perchè no, un’arte au-tobiografica. In fondo l’arte parla sempre unicamente di se stessa.

La silenziosa bellezza

Franco BalòPresidenteAssociazione Pro Loco Civitella

Page 6: Curatori della collettiva di scultura FRANCO BALO’ - DINO ... · dia Chianucci, Giuseppe Gavazzi, Emanuele Giannetti, Maurizio Masini, Gianni Oliveti, Sandro Ricci, Andrea Roggi,

Dino TiezziConsulente ArtisticoPro Loco Civitella

Civitella ha ospitato un nome di grande prestigio della pittura: Gustavo Giulietti. Un maestro del nove-cento. A suo tempo titolare per ben quindici anni della prima cattedra di pittura dell’Accademia di Belle Arti di Firenze, ne assunse poi la Direzione. A due anni dalla sua morte, gli è stata allestita in Palazzo Pitti, a Firenze, una mostra antologica che riassumeva le fasi principali del suo impegno artistico. Lo stesso Architetto (Giancarlo Lombardi) che ha curato la personale retrospettiva di Firenze ha alline-ato, in forma ridotta ma significativa, le opere di Giulietti nella ex Chiesa della Compagnia di Civitella. Ringrazio, anche a nome dell’intera nostra collettività, la famiglia dell’illustre pittore, con la quale ho avuto continui contatti organizzativi, per averci permesso di presentare un autore di così alta caratura. Rimando, per quanto riguarda le vicende della sua creatività pittorica, all’analisi di persone ben più esperte di me, in altra parte del presente catalogo, ricordando però che la famiglia lascerà in Civitella un suo magnifico quadro che andrà ad arricchire, notevolmente, lo standard qualitativo della nostra Civica Galleria d’Arte. Prima di passare ad un breve cenno di analisi sulle sculture esposte, sento il dovere di rivolgere un grazie di cuore a Dino Pasquali che mi ha dato un determinante aiuto nei frequenti scambi di opinioni e vedute in preparazione della mostra. A lui va il mio personale saluto e l’augurio sincero di poterlo avere ancora in Civitella.

Fra gli scultori, che vengono riassunti in stretto ordine alfabetico, ricordo per primo Enrico Bandelli. Lo conoscevo come pittore. Ho seguito la sua evoluzione artistica improntata ad un’attenzione, mai ve-nuta meno, per la conservazione dell’ambiente in tutte le sue complesse realtà. Si presenta come sculto-re, sempre ecologicamente impegnato, con la combinata realizzazione di un’apertura che incornicia la sagoma di un barattolo con relativo coperchio, mediante la quale apre una veduta prospettica su pano-rami, urbani e non, da non alterare. A guardia di questi interessi ecologici, colloca una colomba bianca posata in basso su escrescenze vegetative. Accanto, altre due colombe, mobili guardiane di un’integrità ambientale, si alzano da terra in un arcuato volo di perlustrazione. Pietro Bartolini. Di lui abbiamo, nella nostra Galleria, un massiccio tronco di quercia esternamente lavorato a cupola e attraversato nel suo spessore, da parte a parte, per tutta l’altezza, da una saettante incisione. Presenta due bronzi , che nella morbidezza di plasmabili curvature, attenuanti la pesantezza di una massiccia fusione “a tutto pieno“, confermano il suo impegno di astrattista. Ci ha sorpreso con tre originali legni dalla identica ti-tolazione: “Pianta Carnivora”. Sono riquadri attraversati da rilievi “aperti”, di concezione e forme molto differenziate. Dalla lineare dentatura centralizzata di uno, al circolare vortice di un pressante ingranag-gio tritatutto dell’altro, al lento muoversi verso il basso di grandi gocce “digestive” del terzo. Claudia Chianucci, unica presenza femminile nella XX Edizione di (S)Oggettivamente. Con una “Sfinge” di gran mole, consolida la sua predilezione per la statuaria che per millenni è stata il simbolo peculiare e distin-tivo dell’antico Egitto. Presenta anche una bella testa femminile in travertino sbozzata sulla nuca ma curata con particolare attenzione nei delicati tratti del volto. In legno ha messo in mostra, oltre alla Sfin-ge, un piccolo maiale con un muso che ha lineamenti vagamente umani. Il ruminante mi ha immediata-

Pittura e scultura nella più autentica tradizione culturale di (S)Oggettivamente

Page 7: Curatori della collettiva di scultura FRANCO BALO’ - DINO ... · dia Chianucci, Giuseppe Gavazzi, Emanuele Giannetti, Maurizio Masini, Gianni Oliveti, Sandro Ricci, Andrea Roggi,

mente rammentato quel grande capolavoro letterario, a sfondo socio-politico, che è “La Fattoria degli Animali” di George Orwell. Giuseppe Gavazzi. Personaggio dalla parlantina frizzante, spesso esilarante ( se Curzio Malaparte l’avesse conosciuto l’avrebbe sicuramente inserito nel repertorio caratteriale del suo saggio “ Maledetti Toscani “). Presenta quattro legni d’impostazione icastica scelti in un vasto cam-pionario, disseminato all’aperto, su una verde area di campagna da lui bonificata. Qui, ci ha detto, si svolgono anche spettacoli teatrali. Le figure presentano una diffusa patina di austerità che l’alternarsi delle stagioni ha lasciato sui legni di pioppo, di quercia, di leccio. A ben guardare però non è riuscita a cancellare gli atteggiamenti e l’espressione dei volti che l’autore ha inteso imprimere con lo scalpello. Emanuele Giannetti. Ha sottoposto alla nostra attenzione una poderosa “Stele“ di granito verde sor-montata da un grande disco di bronzo. La lapide si presenta liscia su due lati e approssimativamente sbozzata sulle restanti superfici da scanalature trasversali, non correlate fra di loro, che appaiono vero-similmente scavate da strumenti primordiali. Su questi incavi sono presenti tracce terrose residuate da una probabile (o possibile) riesumazione. Anche lo svettante bronzeo disco mostra larghe erosioni frutto di un degrado maturato da tempo immemorabile. L’insieme dà l’idea di una struttura arcaica, uscita fuori da uno scavo archeologico, che ha nascosto per millenni il simbolo di una ritualità ancestra-le. Maurizio Masini. Ci ha inviato quattro piccole sculture in marmo che hanno trovato collocazione nella saletta del nostro Centro Museale. Sono opere che ricordano quelle di maggiore mole già cono-sciute a Civitella e ispirate alle musiche del melodramma. Di queste hanno l’accuratezza della incisione, autentici ricami su marmo, dove si avvicendano e si combinano gli stilemi dell’estro creativo di Masini. Hanno inoltre la peculiarità della mobilità. Girano su perni fornendo una visione prospettica “a tutto tondo“ dello scolpito. Introduce la saletta delle piccole sculture un suo coloratissimo legno dal titolo “Al Babbo“ che accenna, nelle sue tante articolazioni verso l’alto, agli arnesi utilizzati dal falegname. Un omaggio all’attività del padre, ma anche un TOTEM inneggiante alla nobile arte artigianale della falegna-meria di pregio di cui Masini è un eccellente epigono. Di Gianni Oliveti conoscevamo un bel dipinto su tavola, in mostra nella grande sala della canonica di Civitella, dal taglio particolare: un primo piano con i piedi di un Cristo sulla croce sullo sfondo di un cielo d’intenso azzurro. Abbiamo anche ammirato un suo lavoro di grafica da poco donato e ora esposto nella nostra Galleria con figure di statue equestri immerse nel soffuso chiarore lunare. Come scultore ci ha mandato una fusione in alluminio con una successione di animali ( una tartaruga, un riccio, un cigno, un camaleonte che va con la lunga lingua a catturare una libellula ) collocati in senso ascensionale, d’impianto strettamente figurativo. Il titolo: “Allegoria della politica“. La scultura ci ha richiamato alla memoria l’installazione di Maurizio Cattelan di un asino, cane , gatto e gallo imbalsamati collocati sul dorso in successione. Con ogni probabilità anche Cattelan trovò ispirazione, per questa performance, nella precedente opera “The Piramid of animals“ della polacca Kataryna Kozyra. Sandro Ricci è in mostra con un nudo femminile in gesso di estrema fragilità, assieme ad una testa di bronzo e a una grande figura in cotto appoggiata su un cocomero, aper-to per un quarto, di spropositate dimensioni. Sono figure pervase da una vena di autentica ironia e forse anche da una, non molto latente, allusività. Andrea Roggi è presente con un’apoteosi del bronzo. Ben sei sono le sue fusioni di cui alcune datate, altre invece di più recente esecuzione. Particolare l’interesse dei visitatori per il grande ulivo radicato e ramificato su un amplesso amoroso evidente nel tronco della pianta. Roggi ha forni nel proprio laboratorio di Manciano, qui le sue opere seguono l’intero ciclo ope-rativo per giungere al prodotto finito. Attualmente sta, fra l’altro, impegnandosi su aeree figure femmi-nili librate in alto in supporti di cerchi o cubi metallici, di estrema, apparente levità. Ne abbiamo potuto installare solo una al centro del paese perché quelle che abbiamo visionato erano già state impegnate in altre mostre. Fulvio Ticciati rappresenta una new entry nel novero degli scultori di (S)Oggettiva-mente. Avevamo notato i suoi lavori in catalogo ed eravamo stati piacevolmente sorpresi dalla varietà del suo repertorio scultoreo. Lo abbiamo contattato e la nostra sensazione è stata confermata quando ci ha portato le sue opere. Sono cinque pezzi di vari materiali : legno di cipresso, di ulivo, fusione in allu-minio, bronzo. L’astrattismo regna sovrano e si sbizzarrisce in forme quasi mai ripetitive. L’esecuzione è curata nei minimi particolari, sia quando il legno è lasciato con le sue striature naturali, sia quando è interessato da laccature di assoluta perfezione. Lo stesso discorso vale per le fusioni e in particolare per quella in alluminio nascosta da uno strato di vernice bianca collegato, in una sorta di arrampicata, da una striscia argentea nella successione ascensionale di piccoli triangoli di volatile leggerezza. In gene-rale, nel suo operare, vien fatto di pensare ad una funzione esecutiva che è parte integrante di un pro-

Page 8: Curatori della collettiva di scultura FRANCO BALO’ - DINO ... · dia Chianucci, Giuseppe Gavazzi, Emanuele Giannetti, Maurizio Masini, Gianni Oliveti, Sandro Ricci, Andrea Roggi,

getto creativo e si conclude con un apprezzabile risultato di equilibrio stilistico. Massimo Villani. Era un giovane, un po’ impacciato nelle sua timidezza, quando venne per la prima volta a Civitella con i suoi lavori. Oggi è insegnante di scultura nella scuola d’arte di Pisa. Ma non faremo la storia del suo percorso artistico. Ci limiteremo a ricordare che la critica più attenta notò, a suo tempo, che la stele da lui donata al nostro paese e oggi esposta nella rampa che sale al Castello, poteva considerarsi un momento di svol-ta nel suo curriculum artistico, da accostare alla sintesi formale inaugurata dal rumeno Costantin Bran-cusi. Poco prima Dino Pasquali aveva scritto che i suoi lavori apparivano “non definiti, chiusi ma non conclusi “. Fu, il caro amico Dino (mio omonimo), un buon profeta a ben guardare i bianchi marmi di Carrara che Villani ha allineato in scenografica evidenza in Civitella. Lavori ormai quasi del tutto affran-cati da accenni antropomorfici dove l’astrattismo è giocato su un fluttuante, istintivo plasticismo che si scompone e ricompone in forme continuamente diverse.

Termina qui la succinta analisi delle opere di scultura. Mi scuso con il lettore se ritiene troppo lunghe queste note e con gli artisti per non aver potuto dire di più sul loro lavoro. Nella necessaria economia di una collettiva, per tentare di trovare una via di mezzo, si finisce per scontentare tutti. Non me ne vo-gliate.

Page 9: Curatori della collettiva di scultura FRANCO BALO’ - DINO ... · dia Chianucci, Giuseppe Gavazzi, Emanuele Giannetti, Maurizio Masini, Gianni Oliveti, Sandro Ricci, Andrea Roggi,

Gli Artisti

ENRICO BANDELLI - PIETRO BARTOLINI - CLAUDIA CHIANUCCIGIUSEPPE GAVAZZI - EMANUELE GIANNETTI - MAURIZIO MASINI

GIANNI OLIVETI - SANDRO RICCI - ANDREA ROGGIFULVIO TICCIATI - MASSIMO VILLANI

Page 10: Curatori della collettiva di scultura FRANCO BALO’ - DINO ... · dia Chianucci, Giuseppe Gavazzi, Emanuele Giannetti, Maurizio Masini, Gianni Oliveti, Sandro Ricci, Andrea Roggi,

Enrico BANDELLI - FirenzeAmbiente da conservare

Page 11: Curatori della collettiva di scultura FRANCO BALO’ - DINO ... · dia Chianucci, Giuseppe Gavazzi, Emanuele Giannetti, Maurizio Masini, Gianni Oliveti, Sandro Ricci, Andrea Roggi,

Pietro BARTOLINI - Montelupo F.no (Fi)Bronzo lucidato

Page 12: Curatori della collettiva di scultura FRANCO BALO’ - DINO ... · dia Chianucci, Giuseppe Gavazzi, Emanuele Giannetti, Maurizio Masini, Gianni Oliveti, Sandro Ricci, Andrea Roggi,

Claudia CHIANUCCI - Polvano, Castiglion F.no (Ar)Elena

Page 13: Curatori della collettiva di scultura FRANCO BALO’ - DINO ... · dia Chianucci, Giuseppe Gavazzi, Emanuele Giannetti, Maurizio Masini, Gianni Oliveti, Sandro Ricci, Andrea Roggi,

Giuseppe GAVAZZI - PistoiaMaternità

Page 14: Curatori della collettiva di scultura FRANCO BALO’ - DINO ... · dia Chianucci, Giuseppe Gavazzi, Emanuele Giannetti, Maurizio Masini, Gianni Oliveti, Sandro Ricci, Andrea Roggi,

Emanuele Giannetti - Rapolano Terme (Si)Stele

Page 15: Curatori della collettiva di scultura FRANCO BALO’ - DINO ... · dia Chianucci, Giuseppe Gavazzi, Emanuele Giannetti, Maurizio Masini, Gianni Oliveti, Sandro Ricci, Andrea Roggi,

Maurizio MASINI - S. Gimignano (Si)Il sentiero della speranza

Page 16: Curatori della collettiva di scultura FRANCO BALO’ - DINO ... · dia Chianucci, Giuseppe Gavazzi, Emanuele Giannetti, Maurizio Masini, Gianni Oliveti, Sandro Ricci, Andrea Roggi,

Gianni OLIVETI - FirenzeAllegoria della politica

Page 17: Curatori della collettiva di scultura FRANCO BALO’ - DINO ... · dia Chianucci, Giuseppe Gavazzi, Emanuele Giannetti, Maurizio Masini, Gianni Oliveti, Sandro Ricci, Andrea Roggi,

Sandro RICCI - ArezzoJudith

Page 18: Curatori della collettiva di scultura FRANCO BALO’ - DINO ... · dia Chianucci, Giuseppe Gavazzi, Emanuele Giannetti, Maurizio Masini, Gianni Oliveti, Sandro Ricci, Andrea Roggi,

Andrea ROGGI - Manciano, Castiglion F.no (Ar)L’amore apre i cuori e la nostra mente

Page 19: Curatori della collettiva di scultura FRANCO BALO’ - DINO ... · dia Chianucci, Giuseppe Gavazzi, Emanuele Giannetti, Maurizio Masini, Gianni Oliveti, Sandro Ricci, Andrea Roggi,

Fulvio TICCIATI - Campiglia Marittima (Li)Composizione n° 215

Page 20: Curatori della collettiva di scultura FRANCO BALO’ - DINO ... · dia Chianucci, Giuseppe Gavazzi, Emanuele Giannetti, Maurizio Masini, Gianni Oliveti, Sandro Ricci, Andrea Roggi,

Massimo VILLANI - Cecina (Li)Scaglie di mare

Page 21: Curatori della collettiva di scultura FRANCO BALO’ - DINO ... · dia Chianucci, Giuseppe Gavazzi, Emanuele Giannetti, Maurizio Masini, Gianni Oliveti, Sandro Ricci, Andrea Roggi,

Personale di

Gustavo Giulietti

Page 22: Curatori della collettiva di scultura FRANCO BALO’ - DINO ... · dia Chianucci, Giuseppe Gavazzi, Emanuele Giannetti, Maurizio Masini, Gianni Oliveti, Sandro Ricci, Andrea Roggi,

Gustavo Giulietti viene presentato oggi come una delle più significative e complesse figure di intellet-tuale ed artista della cultura italiana della seconda metà del Novecento. Approdato in Toscana, si forma all’Istituto d’Arte di Lucca dove apprende l’amore per la perfezione delle tecniche e la politezza del lin-guaggio. Si scrive poi all’Accademia di belle Arti di Firenze. dove diviene docente e terrà per tutta la vita la Prima Cattedra di Pittura e sarà Direttore negli ultimi anni. Il suo percorso sarà quello di un attento e colto partecipe del mondo contemporaneo ed un uomo ispirato a forti valori di impegno morale e di in-stancabile lavoro. Lavoro regolato da una manualità raffinatissima, con risultati di levigatissima fattura, all’interno del quale è possibile tracciare un percorso scandito da tre diverse fasi, percorse tuttavia da caratteri di stile univoci.All’inizio degli anni Sessanta, produce con successo, con dignità intellettuale e in tempi non sospetti di conformismo à la mode, un gruppo di opere di chiara ascendenza informale.Al periodo successivo è da ascrivere l’affermarsi del momento riflessivo e contemplativo del lavoro di creazione, con opere di inclinazione più intellettuale e fredda da rapportarsi al clima della Pop Art., di “realismo pubblicitario”.Di questo secondo periodo, particolarmente valutato dalla critica più recente, presentiamo alcune ope-re che scorrono dalla giovanile ironia di Drink a pint of beer a day, del 1968, realizzato subito dopo il rientro dalla Gran Bretagnia, ai lavori impegnati sul conflitto sociale come i dipinti dedicati alla vicenda di Giuseppe Pinelli ed ai tormentati sospetti sulla sua morte. Chiudono questa fase alcuni esemplari di una splendida serie di ventisei disegni commissionati nel 1974 dalla galleria Michelucci, in cui l’impe-gno formale prende quasi il sopravvento sui contenuti. Esponiamo qui quattro disegni eseguiti essen-

Gustavo Giulietti 1935/2003

A10

Page 23: Curatori della collettiva di scultura FRANCO BALO’ - DINO ... · dia Chianucci, Giuseppe Gavazzi, Emanuele Giannetti, Maurizio Masini, Gianni Oliveti, Sandro Ricci, Andrea Roggi,

Al di la delle barricate il terrore

Page 24: Curatori della collettiva di scultura FRANCO BALO’ - DINO ... · dia Chianucci, Giuseppe Gavazzi, Emanuele Giannetti, Maurizio Masini, Gianni Oliveti, Sandro Ricci, Andrea Roggi,

zialmente a matita con tecnica invidiabile e ormai obsoleta, insieme all’Autoritratto del 1978, nel quale non può non sfuggire la ricercata assonanza con lo scorcio del Cristo morto del Mantegna che l’artista percorre con lucidità spregiudicata.Intorno al 1979 Giulietti entra nel suo periodo di maggior espressione personale, durante il quale la sperimentazione linguistica prende il sopravvento sull’urgenza narrativa, e le immagini nascono da una sintesi di momenti operativi diversi e staccati. Nasce lentamente il periodo cosiddetto delle carte, che segna l’allontanamento dalla figurazione attraverso un viaggio al proprio interno; si presentano qui al-cune realizzazioni del decennio 1985-1995.Ecco le luci livide o incandescenti, le forme dinamiche o sospese e fluttuanti, definite dall’artista “surre-alismo moderno.”Sulla scorta di certi titoli si direbbe che alla base ci sia un rifiuto della distruzione, della dissolvenza dell’essere e della propria identità. A corroborare tale ipotesi ci sono il dipinto e la scultura (qui espo-sta) entrambi intitolati La grande madre che palesemente rimanda a uno degli archetipi fondamentali della psiche, associata sia alla terra che alla luna, protettrice astrale dell’artista. Si tratta di un equilibrio raggiunto – nella sfida fra la casualità e la conquista della forma – per il tramite della tecnica.

Di grande suggestione la tecnica adottata da Giulietti nel periodo cosiddetto delle Carte risulta misterio-sa e di difficile decrittazione.Con questa tecnica la suggestione del caso – concetto carissimo all’autore – viene nello stesso tempo controllata dalle scelte concettuali, compositive ed esecutive, uniche a condurre all’opera finita.Un grande foglio di carta viene preparato con una stesura di colore bianco: il foglio viene poi manipolato in pochi sicuri gesti da mani che pacatamente accartocciano la carta in sequenze di volumi profondi o emergenti. Successivamente le forme vengono polverizzate con l’aerografo con uno dei colori prescelti che si vanno a distribuire in addensature cromatiche, in una orografia plastica; la scelta dei colori – quattro, al massimo cinque – avviene secondo accordi prestabiliti dall’autore.La carta viene ora spianata su un largo tavolo, bagnata dal retro per costringerla a una voluta dilata-zione e poi subito incollata su una tela a trama prescelta, il cui effetto esprime sulla carta via via che si asciuga, rendendola vibrante all’incidenza della luce. I colori ora appaiono distribuiti su tutta la super-ficie e definiscono forme e accostamenti timbrici disordinati ma molto evocativi.Stendendo sulla superficie un foglio di carta lucido, l’artista scontorna a lapis i profili delle forme che sollecitano la sua intelligenza compositiva, scegliendo quel che deve rimanere nell’opera finita. Dal lu-cido ricava una accurata sagoma di cartone che viene sovrapposta al dipinto per proteggere le parti del disegno che dovrà risultare in evidenza. Sul dipinto così protetto, sempre con l’aerografo viene disteso un colore più o meno uniforme che diverrà lo sfondo cromatico alle forme salvate dalla maschera.Così i fenomeni di una causalità pur sempre controllata vengono sottoposti al giogo di una severa intel-ligenza costruttiva grazie alla raffinata sapienza della tecnica.

Page 25: Curatori della collettiva di scultura FRANCO BALO’ - DINO ... · dia Chianucci, Giuseppe Gavazzi, Emanuele Giannetti, Maurizio Masini, Gianni Oliveti, Sandro Ricci, Andrea Roggi,

La fuga come la danza

Page 26: Curatori della collettiva di scultura FRANCO BALO’ - DINO ... · dia Chianucci, Giuseppe Gavazzi, Emanuele Giannetti, Maurizio Masini, Gianni Oliveti, Sandro Ricci, Andrea Roggi,

Realizzazione grafica: MB Artwork - Civitella

Questo catalogo è disponibile in formato digitale su:

www.civichiana.itwww.prolococivitellachiana.it

Poesia dedicata a Gustavo Giulietti da Alfonso Gatto (Italia era la madre dell’artista)

La personale di pittura di Gustavo Giulietti è stata curata dall’architetto Giancarlo Lombardi

Page 27: Curatori della collettiva di scultura FRANCO BALO’ - DINO ... · dia Chianucci, Giuseppe Gavazzi, Emanuele Giannetti, Maurizio Masini, Gianni Oliveti, Sandro Ricci, Andrea Roggi,
Page 28: Curatori della collettiva di scultura FRANCO BALO’ - DINO ... · dia Chianucci, Giuseppe Gavazzi, Emanuele Giannetti, Maurizio Masini, Gianni Oliveti, Sandro Ricci, Andrea Roggi,