CRP25 Formulario per la predisposizione dei progetti del ... · Costruzione dell’albero dei...
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POR SARDEGNA 2000-2006
AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI INTEGRATI DI SVILUPPO
19 dicembre 2006
UNIONE EUROPEA
REPUBBLICA ITALIANA
FORMULARIO PER LA PREDISPOSIZIONE DEI
PROGETTI INTEGRATI DI SVILUPPO
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
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INDICE
1. DATI GENERALI DEL PROGETTO INTEGRATO................................................................................ 3
2. SINTESI DELLA PROPOSTA DI PROGETTO INTEGRATO ................................................................. 7
3. PARTENARIATO DI PROGETTO ...................................................................................................... 7
3.1. Composizione e costituzione del Partenariato di Progetto............................. 8
3.2. Articolazione del Partenariato di Progetto........................................................ 11
4. QUADRO DI RIFERIMENTO DEL PROGETTO INTEGRATO............................................................ 14
4.1. Analisi di contesto................................................................................................... 14
4.2. Analisi SWOT ............................................................................................................. 23
5. OBIETTIVI E PRIORITA’ DEL PROGETTO INTEGRATO ................................................................... 26
5.1. Costruzione dell’albero dei problemi ................................................................. 26
5.2. Costruzione dell’albero degli obiettivi e selezione degli obiettivi prioritari 31
5.3. Coerenza con gli obiettivi specifici definiti nei pertinenti “Elementi per la
Predisposizione dei Progetti Integrati”................................................................ 37
6. STRATEGIA E OPERAZIONI DEL PROGETTO INTEGRATO............................................................ 38
6.1. Definizione della strategia..................................................................................... 37
6.2. Definizione delle operazioni.................................................................................. 50
6.3. Analisi del rispetto del principio di Pari Opportunità ....................................... 58
6.4. Analisi della sostenibilità ambientale.................................................................. 60
6.5. Definizione degli indicatori.................................................................................... 62
7. MODALITÀ DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO INTEGRATO .......................................................... 64
7.1. Iter procedurale e cronoprogrammi di attuazione delle operazioni .......... 64
7.2. Efficienza amministrativa del contesto territoriale di riferimento per
l’attuazione dell’operazione. ............................................................................... 70
7.3. Accordi di cooperazione per l’attuazione del Progetto Integrato di
Sviluppo..................................................................................................................... 73
8. QUADRO FINANZIARIO DEL PROGETTO INTEGRATO ................................................................ 76
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1. DATI GENERALI DEL PROGETTO INTEGRATO
A. Titolo del Progetto Integrato
PROGETTO INTEGRATO DI SVILUPPO TERRITORIALE INCLUSIONE SOCIALE - PROVINCIA OLBIA TEMPIO – “PATTO PER IL SOCIALE DEL DISTRETTO SANITARIO DI OLBIA”
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Classificazione del Progetto Integrato
Tipologia del Progetto Integrato
X Progetto Integrato di Sviluppo Regionale
Progetto Integrato di Sviluppo Territoriale
Tema / Settore di Riferimento del Progetto Integrato
(Fare riferimento agli Allegati dell’Avviso Pubblico)
Tipologia di Partenariato di Progetto
Barrare la Casella di Interesse
Industria, Artigianato e Servizi Regionale �
Filiere e Produzioni Agroalimentari. Regionale �
Pesca, Acquacoltura e Aree Umide. Regionale �
Rete Ecologica Regionale. Regionale �
Parchi e Compendi Forestali Regionali. Regionale �
Itinerari di Sardegna (Itinerari Turistici) Regionale �
Inclusione, Sociale Regionale x
Sicurezza e Legalità. Regionale �
Industria, Artigianato e Servizi Territoriale �
Filiere e Produzioni Agroalimentari. Territoriale �
Sviluppo delle Aree Rurali e Montane. Territoriale �
Turismo Sostenibile e Valorizzazione del Patrimonio Ambientale e Culturale.
Territoriale �
Aree Urbane e Reti di Comuni. Territoriale �
Provincia/e di Riferimento del Progetto Integrato
(Barrare la/e Provincia/e solo per i Partenariati di Progetto Territoriali)
Cagliari � Carbonia Iglesias � Medio Campidano � Oristano �
Nuoro � Ogliastra � Olbia Tempio X Sassari �
B. Partenariato di Progetto
Tipologia e Numero di Soggetti del Partenariato di Progetto
(Articolo 10, Comma 2 dell’Avviso Pubblico) Numero
Ente Locale (Comune, Comunità Montana, Provincia) 5 Enti Locali in Forma Associata (Associazioni, Unioni e Consorzi di Enti Locali) Impresa 5
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Imprese in Forma Associata (Consorzi, Società Consortili, Associazioni Temporanee di Impresa, etc.)
Università, Centro di Ricerca Pubblico, Centro di Ricerca Privato, Parco Scientifico Associazione di Categoria e/o Datoriali Organizzazione Sindacale 1 Associazione Ambientalista Associazione Culturale Organizzazione del Terzo Settore (No – Profit) 24 Costituendi Partenariati di Progetto (ai sensi dell’articolo 10, comma 2 dell’Avviso Pubblico)
Altro
Composizione del Comitato di Coordinamento (il primo nominativo è il Coordinatore)
Cognome Nome Organismo Posta Elettronica Piccinnu Gaspare Fondazione Villa
Chiara [email protected]
Mannironi Domenico Provincia Olbia-Tempio
Spano Giulia Comune Olbia [email protected] Secchi Filomena Comune Arzachena socio-
[email protected] Onorato Jeff Ass.ne Sportiva Sci
Club Saint-Tropez [email protected]
Data di Sottoscrizione del Protocollo d’Intesa (Allegato al Progetto Integrato)
Data 15.12.2006
Luogo OLBIA
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C. Approvazione del Progetto Integrato
Data di Approvazione del Progetto Integrato da parte del Partenariato di Progetto
Data 15/12/2006
Luogo Olbia – Sala consiliare della Provincia Olbia Tempio
Data di Approvazione del Progetto Integrato da parte del Tavolo di Partenariato Regionale/Provinciale
Data
Luogo
D. Presentazione del Progetto Integrato
Firma dei Componenti del Comitato di Coordinamento (il primo nominativo è il Coordinatore)
Cognome Nome Firma
Piccinnu Gaspare
Spano Giulia
Secchi Filomena
Onorato Jeff
Mannironi Domenico
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2. SINTESI DELLA PROPOSTA DI PROGETTO INTEGRATO
Sintesi della Proposta Progettuale
(max 2 pagine) La premessa Prima di riassumere i diversi aspetti della proposta progettuale appare utile precisare prioritariamente quale obiettivo il Patto per il sociale del Distretto Sanitario di Olbia si pone rispetto alle azioni che intende perseguire. L’obiettivo generale individuato dai partner territoriali, rappresentanti di istituzioni pubbliche (Comuni, Scuole, ASL, Provincia), di operatori privati e del terzo settore (associazioni e cooperative) si riassume brevemente nella finalità di raggiungimento del benessere socio economico e psico fisico delle fasce deboli della popolazione residente nel territorio del distretto. L’idea forza è dunque la seguente: coinvolgimento attivo dei partners, finalizzato a mobilitare il capitale sociale locale, valorizzare il background di conoscenze, relazioni e capacità degli operatori, razionalizzare le risorse migliorando l’offerta di servizi sociali e assistenziali e migliorare, di conseguenza, la qualità della vita delle persone coinvolte a vari livelli nel disagio e nella difficoltà di inclusione sociale. Attraverso il presente progetto si intende, dunque, proporre uno strumento di forte integrazione tra una pluralità di interlocutori pubblici e privati i quali, ognuno nella specificità del proprio ruolo, ma in modo integrato, portano avanti delle azioni complesse di intervento per favorire l’inclusione sociale e lavorativa a livello territoriale. Azioni che ben si integrano anche con il nuovo modello di lavoro in rete che si sta avviando con l’approvazione del PLUS (Piano Locale unitario dei Servizi alla persona) dell’ambito Nord – Est Sardegna. L’analisi del contesto evidenzia un territorio, la Gallura, ed in particolare la città di Olbia, che ricade prevalentemente su un’area costiera caratterizzata dalla presenza di un evidente disagio sociale, derivante da una forte spinta immigratoria e da una cultura “debole”, tipica di zone in cui vi è stato un brusco contatto della cultura locale con modelli culturali diversi e con stili di vita differenti, che non si sono integrati in maniera armonica nella realtà locale, la quale non è riuscita a costituire una propria identità culturale definita. Dal gap culturale che ne è derivato sono emersi e si sono innestati fra loro nuovi e vecchi fenomeni di emarginazione, povertà, disoccupazione e difficoltà di accesso al mondo del lavoro, forza lavoro femminile sotto utilizzata, carenza di servizi dedicati ai minori e adolescenti, obsolescenza della qualità dei servizi esistenti rispetto alle istanze di una popolazione che vive l’espulsione dal sistema lavoro, scuola, formazione, vita sociale. Prevalentemente emergono 6 macro aree di problemi generatori di una area di disagio fortemente marcata: esclusione dei disabili dalla vita sociale; esclusione sociale e sanitaria degli anziani; esclusione sociale di ex detenuti ed ex tossicodipendenti (anche ex alcolisti); la devianza di minori e adolescenti; incidenza di tumori nell’ambiente di lavoro (territori di Calangianus e La Maddalena); esclusione sociale e lavorativa di donne in difficoltà con figli minori. Il progetto Il complesso lavoro di armonizzazione degli obiettivi e delle istanze manifestate dagli attori territoriali ha messo in luce un’esigenza trasversale e comune di lavorare in rete e di creare un unico sistema qualificante anche per le singole azioni. La presente proposta di patto per il sociale nasce dall’ascolto del bisogno, dall’analisi delle difficoltà, ma anche delle risorse presenti nel territorio e dalla condivisa constatazione della necessità di promuovere la sperimentazione di modelli e strumenti innovativi, basati sulla creazione di reti sociali tra istituzioni, imprese, terzo settore e sistema formativo in un ottica di integrazione delle risorse. L’attuazione dell’obiettivo generale e degli obiettivi specifici (vedi albero degli obiettivi) passa soprattutto attraverso l’individuazione degli obiettivi operativi e la definizione delle operazioni che intervengono su una progettazione a medio e lungo termine improntata sull’accrescimento dell’autostima, la realizzazione di strutture e servizi di supporto ed il graduale allontanamento da fenomeni di emarginazione ed esclusione estrema, non
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tralasciando comunque la gestione dell’emergenza sociale di primo livello volta ad intervenire nelle fasi di disagio più pressanti. Come si evince dalla lettura dell’albero degli obiettivi le operazioni principali mirano alla creazione di opportunità di formazione professionale e inserimento lavorativo e di accesso ad attività culturali, sportive e di impiego del tempo libero, che rappresentano la strada maestra, o meglio, il ramo più importante dal quale si diramano azioni di supporto alla famiglia, creazione di strutture per disabili, anziani e minori, attivazione di servizi di trasporto e accoglienza, tutte rientranti in un “circolo virtuoso” che diventa al tempo stesso rete sociale di protezione contro l’esclusione, ma anche strumento di emancipazione economica e culturale dall’ala protettrice del Servizio sociale, quest’ultimo proiettato verso una nuova consapevolezza del proprio ruolo istituzionale ed operativo. Operazioni Sono d’esempio, in concreto, le operazioni d’inserimento presso le fattorie sociali di soggetti svantaggiati (ex detenuti, ex tossicodipendenti, adolescenti problematici) che uniscono l’intento riabilitativo e di reinserimento con l’apprendimento di nuove conoscenze spendibili nel mercato del lavoro; oppure la realizzazione e l’adeguamento di: a) strutture di aggregazione e accoglienza, veri e propri luoghi di socializzazione e scambio per gli utenti, nonché di lavoro e intervento per gli operatori; b) strutture, e correlate attività, dedicate al supporto, e alla prevenzione, delle problematiche degli adolescenti; c) strutture per bambini in età prescolare (asili nido e micronidi, anche aziendali), con evidenti benefiche ricadute in termini sia di sensibilizzazione del mondo datoriale rispetto alle esigenze delle mamme lavoratrici, sia di nuove prospettive di formazione e lavoro per le stesse utenti; c) strutture di riabilitazione e accoglienza di disabili (fisici e psichici) e anziani, viste non più come aree di ghettizzazione del “diverso” o “dell’inutile”, ma come luoghi di permanenza semiresidenziale in un contesto di integrazione tra utenti-operatori – famiglia – altre realtà sociali e di valorizzazione delle abilità residue, anche connesse a prospettive future di inserimento lavorativo. Il collante di questa rete – sistema integrato è rappresentato dalle associazioni di volontariato che costituiscono una realtà importante ed un valore aggiunto per la comunità, per l’intento pro sociale intrinseco e per i valori di cui sono portatrici, per le risorse umane e strumentali che sono in grado di garantire e di mettere in campo e per la capillarità e conoscenza del territorio che permette loro di percepire il disagio in tutte le sue manifestazioni. È pertanto una risorsa indispensabile che necessiterà di approfondita formazione e professionalizzazione dei suoi operatori su più livelli d’intervento.
3. PARTENARIATO DI PROGETTO
3.1. Composizione e costituzione del Partenariato di Progetto
Tabella 1 - Elenco degli Enti Pubblici che partecipano al Partenariato di Progetto
Ente Pubblico Titolo Operazione Proposta Codice Operazione
Comune di Arzachena The social hope P725 Comune di Buddusò Servizi all’infanzia e alla famiglia H480 Comune di Budoni E337 Comune di La Maddalena Centro Terapeutico termale di
Moneta D667
Comune di Olbia Formazione degli operatori del volontariato
H205
Comune di Olbia Centro di aggregazione periferico F158 Comune di Olbia Inclusione sociale di donne con figli
minori F157
Comune di Olbia La fattoria didattico sociale F150
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Comune di Olbia Casa famiglia F149 Comune di Olbia Integrazione socio-lavorativa
soggetti a rischio di esclusione; inserimento lavorativo ex tossicodipendenti ed ex alcolisti
B318
Comune di Oschiri Ampliamento casa di riposo per anziani
H768
Provincia Olbia-Tempio Le Strade della legalità e sicurezza in Gallura
D322
Provincia Olbia-Tempio I giovani in Gallura – volontariato e cultura
P431
Provincia Olbia-Tempio Salute mentale in Gallura F272 Provincia Olbia-Tempio Indagine sui Tumori G388 Provincia Olbia-Tempio Solidarietà e Turismo H344 Provincia Olbia-Tempio Progetto Scholè P742
Tabella 2 - Elenco delle Imprese e associazioni1 che partecipano al Partenariato di Progetto.
Imprese Titolo Operazione Proposta Codice Operazione
“Sa Domu” società cooperativa – arl Centro di riabilitazione globale a ciclo continuativo
P689
Canile Olimpo di Gabriele Serreri & C.- s.a.s.
Olimpo. Centri sperimentali per la terapia assistita dagli animali. (TAA)
D538
Coop. Soc. Il Sabato - Padru Servizio turistico ambientale e sociale
H464
Meloni Marina- Ditta individuale Laboratorio Posturale P223 Piras Efisio – impresa in via di costituzione
Affittacamere senza barriere D547
Piras Efisio – impresa in via di costituzione
Mare,disabili, ambiente D462
“Agrincasa” di Gemma Mattana Fattoria sociale P935 AIAS- Associazione Italiana Assistenza Spastici
Progetto sollievo alla famiglia G457
Ass. sportiva Sci club Saint-Tropez Fly for life H654 Ass. Volont. AUSER Filo d’Argento - Olbia
Filo d’argento P279
Associazione di volontariato Alzheimer- Olbia
Centro di ascolto Alzheimer P220
Cano Katia L’Isola Felice P687 CISL Gallura-Logudoro Sindacato Istituzioni Privati Insieme
per le Donne e i Bambini D678
Congregazione Figlie della Carità - Buddusò
Costruzione e Arredamento di una palestra polifunzionale
I147
Fondazione Villa Chiara Onlus - Olbia Completamento lavori Villa Chiara P790 LIDA Sezione Olbia – Ass. volontariato Onlus
Un Incontro, una Speranza, l’inserimento del disabile e il suo
E810
1 Modificato il titolo rispetto al format originale, con l’aggiunta di “Associazioni”, in quanto soggetti operanti
nell’inclusione sociale.
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recupero psicologico Pilolli Mariapia Scuola per la creatività e
l’innovazione P688
Rete soci@le Tutti per uno G343
Tabella 3 - Elenco degli Altri Soggetti che partecipano al Partenariato di Progetto.
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3.2. Articolazione del Partenariato di Progetto
Il partenariato di progetto coinvolto nell’attuazione degli obiettivi posti dal Patto per il sociale che si sta proponendo, comprende un complesso di attori territoriali che operano originariamente su diversi livelli del contesto sociale di riferimento (già illustrato nella tabella…...), che possiamo riassumere in tre definizioni: Enti pubblici, privati e imprese e terzo settore. Gli enti pubblici sono principalmente i Comuni, la Provincia di Olbia Tempio e la ASL n. 2 di Olbia.. Questi enti sono depositari di compiti e funzioni istituzionali proprie e delegate individuate da leggi e regolamenti, finalizzate alla prevenzione del disagio sociale (povertà, malattia, emarginazione), all’accrescimento culturale e alla trasmissione di valori comuni qualificanti per l’esercizio dei diritti/doveri di cittadinanza della comunità.. I privati e le imprese, quali Coop. Sociali e piccole imprese, operano nel territorio attraverso l’esercizio di attività orientate al sociale, come la gestione di asili nido, mense, comunità di accoglienza di minori e adolescenti in difficoltà, gestione di strutture residenziali etc. Il terzo settore individuato, nelle associazioni di volontariato, nelle organizzazioni sindacali, nelle associazioni religiose, rappresenta una realtà importante che interviene su diverse aree di disagio. I suoi ambiti d’intervento vanno dal sostengo ai disabili e ai soggetti svantaggiati, alla tutela del lavoro e formazione professionale, alla prevenzione delle devianze adolescenziali, alla diffusione della cultura sportiva come strumento di emancipazione e crescita personale. La finalità del partenariato è quello di unire queste realtà in un unico sistema integrato dove gli enti pubblici dovranno:
□ attivare, stimolare e coordinare gli interventi a livello territoriale; □ sostenere gli interventi settoriali e la loro integrazione nel progetto complessivo; □ sostenere le associazioni di volontariato e promuovere il loro coinvolgimento attivo; □ armonizzare tra loro gli obiettivi e le azioni attuative
Tabella 4 - Impegni specifici assunti dai singoli Soggetti del Partenariato di Progetto
protocollo
Soggetto del Partenariato Impegno Specifico
Priorità attribuita
all'Impegn
o Specifico
P935 "Agrincasa" di Gemma Mattana Inserimento persone svantaggiate importante
P689 "Sa Domu" società cooperativa arl - Olbia
Realizzazione di un centro di riabilitazione per persone con patologie croniche e disabilità importante
G457 AIAS - Associazione Italiana Assistenza Spastici
Promuovere azioni di integrazione sociale di soggetti a rischio di esclusione importante
H654 Ass. sportiva Sci club Saint-Tropez
Creazione di centro sportive per il recupero di soggetti diversamente abili
indispensabile
P279 Ass. volont. AUSER Filo d'Argento - Olbia
Realizzazione di servizi di accompagnamento per anziani e formazione volontari importante
P220 Associazione di volontariato Alzheimer - Olbia
Creazione di un centro di ascolto e supporto ai familiari di soggetti affetti dal morbo di Alzheimer importante
D538 Canile Olimpo di Gabriele Serreri & C. s.a.s. Trattamento disabilità con l’ausilio di animali importante
P687 Cano Katia Villaggio per i bambino dai 3 ai 12 anni - asilo nido importante
D678 CISL Gallura Logudoro Realizzazione di asili nido e scuole per l’infanzia aziendali importante
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proto
collo
Soggetto del
Partenariato Impegno Specifico
Priorità
attribuita
all'Impegn
o Specifico
P275 Comune di Arzachena
Servizio di telesoccorso e accompagnamento rivolto agli anziani – servizio semiresidenziale diurno e attività formativa in laboratorio per sofferenti mentali – servizi di accoglienza diurna semiresidenziale per diversamente abili – Servizio di udobus per minori – Realizzazione di un centro di accoglienza per ragazze madri e vittime di violenza
indispensabile
H480 Comune di Buddusò Servizi all’infanzia (asilo nido)
indispensabile
E337 Comune di Budoni
Realizzazione di una struttura sanitaria destinata agli anziani in regime residenziale e di day hospital
indispensabile
D677 Comune di La Maddalena Realizzazione di un centro terapeutico termale
indispensabile
H205 Comune di Olbia Formazione agli operatori del volontariato
indispensabile
F158 Comune di Olbia
Completamento di una struttura da destinarsi a centro di aggregazione Sociale con annesse attività formative in laboratorio
indispensabile
F157 Comune di Olbia Inserimento lavorativo di donne in stato di disagio socio-economico
indispensabile
F150 Comune di Olbia
Ristrutturazione dello stabile e realizzazione di una serra destinati alla creazione e gestione di una fattoria sociale per diversamente abili
indispensabile
F149 Comune di Olbia
Completamento di un fabbricato e acquisto arredi destinati ad una casa famiglia per minori
indispensabile
B318 Comune di Olbia Inserimento lavorativo di ex tossicodipendenti ed ex alcolisti
indispensabile
H768 Comune di Oschiri Potenziare la rete di servizi socio-assistenzialiRivolti agli anziani
indispensabile
I147
Congregazione Figlie della
Carità - Buddusò
Costruzione e arredo di una palestra polifunzionale destinata a diversamente abili
importante
H464 Coop. soc. Il Sabato - Padru Allestimento di un’area campeggio fruibile dai diversamente abili importante
P790 Fondazione Villa Chiara
Onlus - Olbia Completamento di centro diurno e struttura residenziale per diversamente abili
indispensabile
E810
LIDA Sezione Olbia - Ass. volontariato
Onlus Creazione di un centro di recupero ed accoglienza “Pet Terapy” per soggetti diversamente abili
importante
P223 Meloni Marina -
Ditta individuale Attività formative mediante la realizzazione di laboratorio posturale.
importante
P688 Pilolli Mariapia Realizzazione di una scuola per la creatività e l’innovazionea favore di giovani importante
D547 Piras Efisio -
impresa in via di costituzione Realizzazione di una struttura ricettiva per diversamente abili
importante
D462 Piras Efisio -
impresa in via di costituzione
Acquisto di un catamarano attrezzato per l’uso da parte di diversamente abili
importante
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G343 Rete Soci@le
Creazione di una rete di servizi per minori, anziani, disabili e donne in difficoltà e soggetti svantaggiati. Realizzazione di un centro educativo ricreativo per minori. Realizzazione di una struttura per diversamente abili. Servizi di mediazione familiare. Centri diurni per anziani e disabili
importante
D322 Provincia Olbia Tempio
Attivazione di un centro di ascolto per vittime di usura e attivazione di un’unità mobile per le vittime della tratta.
indispensabile
P431 Provincia Olbia Tempio
Realizzazione di attività di socializzazione e formazione a favore dei giovani.
indispensabile
F272 Provincia Olbia Tempio
Promuovere azioni di integrazione sociale dei soggetti a rischio di esclusione e azioni di inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati.
indispensabile
G388 Provincia Olbia Tempio
Indagine conoscitiva sull’incidenza dei tumori di origine professionale
indispensabile
H344 Provincia Olbia Tempio
Certificazione etica alle strutture turistiche che abbiano abbattuto le barriere architettoniche.
indispensabile
P742 Provincia Olbia Tempio
Azioni di educazione e sensibilizzazione nelle scuole superiori contro la dispersione scolastica
indispensabile
Tabella 5 - Impegni collettivi assunti dai singoli Soggetti del Partenariato di Progetto
Impegno Specifico Priorità Attribuita all’Impegno Specifico
Inclusione dei disabili nella vita sociale e lavorativa
Indispensabile
Inclusione sociale e sanitaria degli anziani Indispensabile
Inclusione sociale ex-detenuti ed ex-tossicodipendenti
Indispensabile
Sostegno e inclusione minori e adolescenti Indispensabile
Studio incidenza tumori e ambito lavorativo Indispensabile
Inclusione sociale e lavorativa delle donne Indispensabile
Rete informativa di sistema per il coordinamento del volontariato
Indispensabile
Sostegno alle vittime dell’usura Indispensabile
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4. QUADRO DI RIFERIMENTO DEL PROGETTO INTEGRATO
4.1. Analisi di contesto
A. Situazione attuale del contesto territoriale / tematico / settoriale del Progetto Integrato di Sviluppo
L’ambito territoriale su cui ricade il presente Progetto Integrato di Sviluppo interessa il territorio
del Nord Est Sardegna e coincide esattamente con i confini amministrati del Distretto Sanitaro di Olbia di pertinenza dell’Azienda Sanitaria Locale n° 2. I 17 comuni ( su 26 facenti parte della Provincia Olbia – Tempio) che fanno parte del distretto sono: Alà dei Sardi, Arzachena, Berchidda, Buddusò, Budoni Golfo Aranci, La Maddalena, Loiri Porto San Paolo, Monti, Olbia, Oschiri, Padru, Palau, Sant'Antonio di Gallura, San Teodoro, Santa Teresa Gallura, Telti.
Il territorio di riferimento comprende il versante Nord –Est della regione storica della Gallura, e si estende dal lembo di terra sarda posto più a nord costituito dai comuni che si affacciano sulle Bocche di Bonifacio e dall’Arcipelago della Maddalena, fino alla Costa esposta a nord- est sul Mar Tirreno fino a Budoni. I bordi a sud e sud-ovest confinano con la Provincia di Sassari e con la Provincia di Nuoro e comprendono la parte settentrionale del Montacuto, una piccola parte della Baronia e il versante orientale del Lago del Coghinas.
La maggioranza dei comuni che compongono l’ambito sono di piccole dimensioni, anche se nel distretto sono presenti 3 dei maggiori comuni della Gallura: Arzachena e La Maddalena (con una popolazione di circa 12.000 residenti) ed Olbia che con circa 49.000 abitanti è il quarto comune della Sardegna per numero di residenti. Gli altri 13 Comuni hanno una popolazione inferiore ai 5.000 abitanti.
Secondo i dati ufficiali diffusi dall’Istat sulla popolazione legale al 01 Gennaio 2005 il distretto di olbia contava 113.395 residenti ovvero l’89% degli abitanti della Provincia Olbia-Tempio la quale contava 143.921 residenti, ovvero l’8,7% della popolazione dell’intera Regione ed il 30,9% dei residenti che ricadevano nella precedente Provincia di Sassari. Il territorio è caratterizzato da ridotta densità demografica e crescita costante della popolazione.
Dall’analisi delle variabili demografiche, emergono tre microaree comunali: La prima area si estende lungo la costa orientale, da Santa Teresa di Gallura a Budoni e fa perno
su Olbia quale principale centro demografico e produttivo. Si tratta di un territorio caratterizzato da rapida crescita demografica, che nell’ultimo trentennio ha conosciuto un rapido sviluppo trainato dal comparto turistico, attorno al quale si sono sviluppati i settori dei servizi, dell’edilizia e del trasporto marittimo e aereo.
Il terzo gruppo è formato dai Comuni di piccole dimensioni che si concentrano nelle zone più interne dell’area. È caratterizzato da decremento demografico e bassa densità della popolazione, le attività industriali sono meno presenti e prevalgono l’agricoltura e la selvicoltura.
Caso a parte è costituito dallo storico centro amministrativo di La Maddalena caratterizzata da stabilità demografica ed alta densità abitativa.
Il confronto tra il saldo naturale ed il saldo migratorio fornisce il grado d’incidenza di ciascuna variabile sulla crescita o il decremento demografico. Dalla comparazione, se pur in un quadro territoriale eterogeneo, emerge il maggior peso del saldo migratorio. Dalla lettura dei dati presentati nel profilo d’Ambito del Piano Unitario dei Servizi Alla Persona del Nord-Est Sardegna si evince che una parte della popolazione si è spostata dai comuni dell’entroterra per insediarsi nei comuni costieri. Si riscontra, inoltre, che nei paesi in cui è in atto il decremento demografico, il fenomeno è aggravato dalla compresenza di saldo naturale negativo e fenomeni di emigrazione. Appare opportuno considerare, tuttavia, che tutta l’area, se pur con intensità diverse, sta vivendo un rallentamento del trend di crescita di nuovi nati. Fenomeni demografici di tale entità comportano, da una parte, per le aree d’immigrazione, problemi in termini di rapido inurbamento, adeguatezza dei servizi e assimilazione dei nuovi cittadini, dall’altra, per i comuni aree d’emigrazione, implicano l’invecchiamento della popolazione e progressivo spopolamento.
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Dalla rielaborazione e lettura dei dati Istat per riferiti al 31.12.2004 la popolazione dell’ambito del Nord – Est Sardegna appare nel complesso caratterizzata da un peso notevole dei residenti in età potenzialmente attiva, (70,7%) convenzionalmente fissata tra i 15 ed i 64 anni di età, dall’incremento della popolazione anziana, di 65 anni e più (indice di senilità pari a 15,5) e dal decremento della quota di popolazione più giovane con età inferiore ai 14 anni (13,8%). La tendenza demografica in atto ha, infatti, determinato negli ultimi anni una crescita degli indici di vecchiaia: 105,43 nel 2002, 108,20 nel 2003, 111,86 nel 2004.
Esistono, tuttavia, significative differenza fra le varie realtà comunali. i Comuni della fascia costiera del Nord-Est presentano i valori più bassi, In particolare spiccano 5 Comuni: Olbia, Arzachena, Golfo Aranci, San Teodoro e Budoni in quanto sono gli unici che presentano valori al di sotto sia della media della Provincia di Olbia-Tempio che della soglia di 100 che indica un numero di anziani uguale a quello dei giovani.
All’opposto vi sono, invece, altri comuni situati principalmente nell’entroterra che presentano molto alti, con un incidenza della popolazione anziana molto elevata, come a Berchidda, Luogosanto, Oschiri, S. Teresa di Gallura e Sant’Antonio di Gallura.
Va, inoltre, segnalato che, pur essendo solo 5 su 26 i comuni dell’ambito con contingenti di anziani inferiori a quelli dei giovani, è la struttura particolarmente giovane di Olbia (69,28) ad incidere sulla media provinciale tenendo il tasso di vecchiaia su valori più bassi di quelli regionali.
Nel Nord Est Sardegna, così come in tutte le popolazioni occidentali moderne, è in atto un passaggio da modelli demografici ad alta natalità e mortalità a modelli caratterizzati da bassa natalità e bassa mortalità.
I dati Istat del 14° censimento della popolazione e delle abitazioni, disaggregati per singolo comune fanno emergere, anche per l’indice di dipendenza , due realtà diversificate: da una parte si pone un aggregato disomogeneo caratterizzato, nel complesso, da un indice di dipendenza medio-alto, dall’altra, i comuni costieri della Costa Est costituiscono un aggregato piuttosto omogeneo caratterizzato dalla copiosa presenza di quote di popolazione in età lavorativa che mantengono basso l’indice di dipendenza. Anche per questo parametro, infatti, così come si è riscontrato per l’indice di vecchia, tutti i comuni che si caratterizzano per valori inferiori alla media dell’ambito (Olbia, Golfo Aranci, Palau, Arzachena, Palau e S. Teodoro) sono situati sulla costa mentre tutti i comuni che presentano i valori più elevati in questa speciale graduatoria sono ubicati nell’entroterra. Un’eccezione, In questo caso,si riscontra nei Comuni di Alà dei Sardi e Buddusò che si pongono in controtendenza rispetto alle altre località dell’entroterra facendo registrare i due valori percentuali più alti di tutti i comuni della Gallura tra i più alti della Provincia per la presenza di popolazione di età inferiore ai 5 anni: del 5,0 per il primo e di 5,1 per il secondo. Si consideri che si tratta.
La distribuzione della popolazione per classi di età evidenzia come i comuni della fascia costiera richiamino popolazione appartenente a classi demografiche in età lavorativa, mentre i comuni dell’interno vivono non solo un progressivo spopolamento ma anche un forte invecchiamento della struttura demografica.
Il flusso di popolazione dall’interno verso la costa comporta effetti importanti per le dinamiche socio-economiche della provincia: il richiamo delle classi di età più giovani nei comuni costieri, grazie alle opportunità offerte dal più dinamico mercato del lavoro e dal turismo, produce un abbassamento dell’età media della popolazione residente che incrementa in maniera esponenziale i consumi e l’economia locale ma che comporta anche stili di vita di tipo individualistico con elevata propensione al consumo, meno ligi alle tradizioni e dei legami sociali e solidaristici.
Dall’analisi della struttura dell’età della popolazione, presentata nel PLUS dell’ambito Nord-Est Sardegna, si evince, infatti, che le fasce d’età maggiormente dimensionate sono quelle comprese tra i 30 ed i 44 anni d’età.
Al contrario, nei Comuni dell’interno la perdita di grosse fette di popolazione più giovane hanno innescato un circuito negativo caratterizzato da scarso dinamismo locale, dalla riduzione dei redditi e dei consumi, e del complessivo indebolimento dell’economia. Il benessere complessivo e la relativa qualità della vita è, tuttavia, aiutato dalla persistenza nell’entroterra di una maggiore solidarietà sociale, di una maggiore adesione ai valori tradizionali della famiglia e del mutuo aiuto che ne deriva.
I principali settori di occupazione in Gallura (fonte: Rapporto d’area – Laboratorio Territoriale per la Progettazione integrata della Pr. Olbia – Tempio) sono rappresentati nell’ordine da: commercio all’ingrosso e al dettaglio, attività manifatturiere, costruzioni, alberghi, ristoranti e trasporti, comparti che riflettono la vocazione dell’area caratterizzata dalla prevalenza del settore turistico che quindi richiede servizi specifici e il sostegno di settori come le attività commerciali, l’edilizia e i trasporti, che contribuiscono allo sviluppo del sistema turistico del territorio. A conferma della vocazione turistica
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dell’area dalla lettura della tavola 12 si rileva che il peso percentuale degli addetti in alberghi e ristoranti è del 15% in Gallura contro l’8% in Sardegna.
L’Istat rende disponibili informazioni statistiche basate su stime sul numero di persone in cerca di occupazione e occupati residenti a livello di Sistema Locale del Lavoro, secondo le quali In Gallura al 2002 si stimavano 47.460 occupati (il 30% dei 160.315 occupati della Provincia di Sassari) e 9.310 disoccupati (il 35% dei 26.171 disoccupati della Provincia di Sassari). Durante il quinquennio 1998-2002 si sono registrati miglioramenti in linea con le tendenze medie della Regione rivelatesi particolarmente positive nel 2001.
In virtù di più favorevoli possibilità di inserimento occupazionale, i Sistemi Locali posizionati sulla Costa Orientale, ed il Sistema di Olbia in particolare, hanno registrato una variazione media annua della forza lavoro di molto superiore a quella della Gallura nel suo insieme e dell’intera Provincia di Sassari.
Dalla lettura dei dati relativi al quinquennio 1998-2002 emerge, inoltre, se pur con intensità diverse nei vari sistemi della Gallura, la crescita del numero degli occupati e la diminuzione del tasso di disoccupazione. Solo ad Olbia, dove è in atto una forte immigrazione, il numero dei disoccupati è aumentato se pur di pari passo con il crescere del numero degli occupati e della forza lavoro.
Da una comparazione geografica più ampia del tasso di disoccupazione (rapporto tra le persone in cerca di lavoro e le forze di lavoro) per l’anno 2002, si evince che il valore medio della Gallura (16,4), pur essendo inferiore a quello regionale (18,5) si discosta in negativo dalla media nazionale del 9,0 (Nord 4,0; Centro 6,6; Sud 18,3; fonte: Istat, Italia in cifre 2003). e si accosta maggiormente al valore caratterizzante le realtà del Mezzogiorno. Inoltre, tale tasso è superiore a quello rilevato nell’intera Provincia di Sassari (14,0).
A questi dati andrebbero aggiunte le quote di lavoro sommerso che contribuiscono a rendere il quadro del settore occupazionale ancora più complesso. Infatti, la forte incidenza del settore turistico nel mercato del lavoro della Provincia e la stagionalità, rendono il fenomeno del lavoro nero particolarmente presente: si stima infatti che il turismo e le attività collegate (dai servizi fino all’edilizia) costituiscano un ampio bacino di attività lavorative svolte in maniera non regolare, in particolare nei mesi di alta stagione. Settore turistico caratterizzato spesso dalla precarietà del lavoro stagionale e dalla conseguente mancanza di qualificazione delle figure impiegate. Le cifre sull’occupazione vanno quindi interpretate anche considerando l’incidenza del fenomeno del lavoro sommerso, su cui non sono disponibili attualmente stime attendibili, ma che è da supporre costituisca ancora una importante fetta del mercato del lavoro.
Sulla base dell’incremento di oltre 600 iscritti alle liste degli Uffici di Collocamento di Olbia e Tempio avvenuto nel 2002 (22.680 iscritti), inoltre, appare lecito supporre l’esistenza di tensioni nel mercato del lavoro.
Nonostante le potenzialità dell’area, in particolare nel comparto del turismo e dei servizi, allo stesso tempo, sembra che lo sviluppo delle imprese nel territorio sia stato inferiore alle attese. Infatti, se da una parte, nel periodo in considerazione, ad un aumento della popolazione in età di lavoro di circa 4.500 unità è corrisposto un medesimo incremento dell’occupazione, dall’altra i circa 9.500 disoccupati dell’area sono rimasti tali: I comuni dove maggiore è stato l’incremento dell’occupazione sono anche quelli che hanno conosciuto un intensa dinamica demografica, caratterizzata da un aumento dei residenti e della popolazione attiva.
L’andamento favorevole dell’economia soprattutto nelle zone costiere non è stato abbastanza forte da assorbire per intero l’afflusso demografico. Infatti, anche se in questi ultimi anni la provincia Olbia – Tempio ha conosciuto un progressivo miglioramento della situazione occupazionale dall’altro persistono una serie di condizioni (stagionalità e precarietà) che rendono ancora instabile il mercato del lavoro dell’ambito.
Se si passa all’analisi della struttura delle famiglie si evince che nei comuni costieri emergono caratteristiche tipiche delle società moderne più frequenti nell’Italia Centro-Settentrionale e nelle aree di maggiore urbanizzazione.
Mentre in passato la famiglia una volta costituita rimaneva tale fino alla fine naturale, causata dalla morte di uno o entrambi i suoi membri e dalla costituzione di nuove famiglie da parte dei figli, l’interruzione dell’esperienza familiare determinata da libera scelta di uno o di entrambi i membri della coppia originaria è diventata una prassi sempre più diffusa e praticata. Un ulteriore indicatore del mutamento sociale in atto è rappresentato dai nuclei familiari ricostituiti in cui almeno uno dei partner proviene da un matrimonio interrotto, per vedovanza, separazione o divorzio, che diventano sempre più frequenti. Con le trasformazioni delle relazioni sociali, la famiglia non solo diviene più precaria ma
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accade sempre con maggior frequenza che le coppie non sanciscano legalmente la loro unione. I cambiamenti demografici in corso incidono anche sulla dimensione della famiglia.
In Gallura, la famiglia di tipo tradizionale resiste, con maggior frequenza, nei comuni dell’entroterra in cui il numero medio dei componenti della famiglia è maggiore.
Infatti, nella speciale classifica del numero medio dei componenti delle famiglie agli estremi si pongono Buddusò con una media di 2,95 componenti e Palau con una media di 2,16.
A prescindere dalla struttura della famiglia in Gallura le coppie con figli rappresentano, comunque, la maggioranza (62,5%). Per questa variabile non si riscontra una dicotomia particolarmente accentuata tra l’interno e la costa, tuttavia nei comuni costieri la presenza di coppie senza figli (23,2%) era, al momento del 14° censimento della popolazione e delle abitazioni, di due punti percentuali superiore rispetto ai comuni dell’entroterra (21,1%). In buona sostanza, nel distretto sanitario di Olbia, la struttura e la dimensione della famiglia sono sostanzialmente variate rispetto al passato secondo i mutamenti in atto nel contesto nazionale ed internazionale. Tuttavia, le trasformazioni della famiglia tradizionale risultano più evidenti nelle realtà dei comuni costieri. Le maggiori disuguaglianze tra le famiglie dell’area costiera e quelle dell’area dell’entroterra riguardano la struttura. La dimensione presenta, invece, differenze meno evidenti.
Inoltre, dall’analisi delle variabili prese in considerazione nel presente paragrafo, se pur all’interno della dicotomia entroterra-costa, emergono due ulteriori aree omogenee. Il primo aggregato territoriale, costituito dai comuni di Arzachena, Golfo Aranci ed Olbia, è caratterizzato da famiglie poco numerose con alta incidenza delle nuove tipologie familiari. Il secondo territorio, invece, è costituito dai comuni interni posizionati a sud della nuova Provincia. Si tratta di Alà dei Sardi, Berchidda, Buddusò e Oschiri, comuni in cui le famiglie tradizionali, molto numerose rispetto alla media della nuova provincia, sono in netta prevalenza.
Trasformazioni repentine della società dovute da una rapida crescita della popolazione residente, l’integrazione di quota della popolazione proveniente da contesti territoriali e culturali diversi, la trasformazione della struttura della famiglia verso una dimensione più fragile e precaria, sono causa di un diffuso disagio giovanile che si manifesta sotto variegate forme.
Uno dei principali fenomeni dell’area è la dispersione scolastica, ovvero l’irregolarità nel corso di studi e l’abbandono precoce della scuola da parte degli studenti. La dispersione scolastica è sicuramente un fenomeno di difficile interpretazione perché risulta da un insieme combinato di fattori culturali, socio-economici e personali, che portano i giovani ad allontanarsi dalla scuola.
Attualmente lo stato del fenomeno è un preoccupante indicatore del disagio giovanile e dei bassi tassi di scolarizzazione della provincia, per questo sono in atto una serie di iniziative per il suo monitoraggio: a Olbia è stato costituito l’Osservatorio Permanente sulla Dispersione Scolastica. I dati per distretto scolastico (Fonte: Rapporto d’area – Laboratorio Territoriale per la Progettazione integrata della Pr. Olbia – Tempio) ribadiscono la gravità della situazione: nel Distretto scolastico n° 4 - Olbia si riscontra una dispersione scolastica nelle scuole medie inferiori pari all’11,3% e del 21,5% in quelle superiori.
La città di Olbia infatti, come si legge nella “Prima indagine conoscitiva sulla Dispersione Scolastica” realizzata dall’Osservatorio sulla Dispersione Scolastica del Comune di Olbia, rispetto al quadro regionale sardo che già occupa gli ultimi posti nella classifica nazionale, presenta i tassi più elevati per quanto riguarda ritardi, insuccessi e abbandoni (il genere maschile risulta maggiormente soggetto alla dispersione scolastica rispetto quello femminile).
Il basso livello di istruzione medio – alto in Gallura, e cioè la percentuale di laureati e diplomati, (inferiore alla media regionale), indica che ancora la formazione forse non viene considerata un fattore strategico su cui investire per la ricerca di un lavoro qualificato.
La lotta contro la dispersione scolastica rappresenta quindi per l’ambito un fenomeno preoccupante di disagio tra i giovani da affrontare. Anche i dati sul livello di istruzione nella provincia vanno a confermare il quadro emerso dagli indicatori sulla dispersione scolastica, si legge, infatti nel Rapporto d’area – Laboratorio Territoriale per la Progettazione integrata della Pr. Olbia – Tempio che per l’anno 2001 gli alfabeti senza il titolo di studio erano pari all’11%; gli analfabeti al 2%; in possesso di licenza elementare il 26%;di licenza media il 34%; i diplomati il 22%; i laureati il 5%: se consideriamo gli alunni che raggiungono il titolo di studio finale, la situazione appare infatti abbastanza critica, in quanto è molto elevata la percentuale di coloro che si fermano alla licenza media ed elementare, mentre è ristretto il numero di coloro che conseguono la laurea.
Un ulteriore indicatore di disagio sociale è dato dal fenomeno delle dipendenze. Le persone assistite dal Servizio per le Dipendenze ASL n. 2 di Olbia nel corso del 2005 erano
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complessivamente 679 di cui 145 legati a problematiche di alcooldipendenza, 132 erano gli utenti “appoggiati” che provengono da altri Sert ma che vengono temporaneamente assistite dall’Azienda Sanitaria n. 2 di Olbia.
Gli utenti che si rivolgono al Sert sono principalmente di genere maschile, infatti, l’86% sono maschi e solo il 14% sono femmine. Un’ulteriore elemento significativo è dato dall’età in cui gli utenti si rivolgono al servizio, come osservabile nel grafico di seguito proposto gli utenti che abusano di sostanze alcoliche tendono a concentrarsi nelle fasce d’età comprese tra i 30 ed i 59 anni con la maggiore frequenza nella fascia d’età tra i 40 ed i 49 anni.Gli utenti che abusano di sostanze stupefacenti e si rivolgono al Sert presentano un‘età media inferiore rispetto agli alcolisti: tendono a concentrarsi nelle fasce d’età comprese tra i 25 ed i 39 anni con la maggiore frequenza nella fascia d’età tra i 30 ed i 34 anni. La percezione di gravità del fenomeno dell’alcolismo rispetto a quello della tossicodipendenza è meno forte, infatti, i primi si presentano al servizio quando si manifestano conseguenze psico-fisiche tali da necessitare un intervento istituzionale. Le conseguenze psico-socio-sanitarie dell’assunzione di droghe tendono, invece, a manifestarsi in tempi molto più rapidi.
Il problema della qualità della vita dei disabili( sia psichici che fisici)i risulta particolarmente sentito nel contesto del distretto sanitario di Olbia. Le risposte tradizionali esistenti nel territorio vengono sempre più percepite come insoddisfacenti almeno per le disabilità non gravi; da cui deriva la necessità di avviare nuove modalità ed occasioni di sviluppo e di cura che producano un significativo miglioramento nei percorsi di vita delle persone disabili. Tuttavia la valutazione numerica del fenomeno risente di tutte le difficoltà legate al problema generale della valutazione del numero e delle caratteristiche delle persone disabili. Le persone assistite dal dipartimento di Psichiatria fino al 2005 erano complessivamente 6.029 di cui 3.521 ad Olbia, 417 a La Maddalena e 2.091 a Tempio. I più recenti dati disponibili (fonte AMNIC) indicano la presenza di almeno 1.447 disabili residenti nella sola città di Olbia. Tuttavia, sulla base di stime ISTAT secondo le quali il 13% della popolazione nazionale di 6 anni e più è in condizione di disabilità, si suppone che il dato sia notevolmente superiore anche a livello locale. L’ipotesi di promuovere progetti innovativi in risposta a tale bisogno ricade, tuttavia, sulle caratteristiche qualitative del problema. Si tratta, infatti, di un problema socialmente rilevante, che richiede una molteplicità di interventi necessariamente integrati tra diversi soggetti, diretti ad aumentare le opportunità disponibili per le famiglie e per i disabili e fornire soluzioni più adeguate alle esigenze manifestate.
Gli interventi ed i servizi attivi nel territorio a favore dei disabili configurano principalmente come misure di assistenza erogate sotto forma di contributi economici, sostegno per le funzioni quotidiane, soggiorni climatici ed attività di socializzazione e valorizzazione delle abilità residue.
Il territorio interessato, secondo quanto stabilito dalla L. R. 23.12.2005, ha recentemente
sperimentato di un primo importante approccio alla gestione associata delle risorse che è confluito nel Piano Locale Unitario dei Servizi alla Persona, alla stesura del quale hanno collaborato e contribuito i 26 comuni della Provincia Olbia-Tempio, la Provincia stessa, ll’Azienda Sanitaria n. 2, I soggetti sociali solidali presenti ed attivi nel territorio. Si tratta di una programmazione molto complessa ed innovativa per il territorio che prevede, almeno per il primo anno di attuazione, la gestione di fondo pari a € 2.000.000,00 che risultano, tuttavia, piuttosto limitati viste le problematiche socio-sanitarie e le dimensioni del territorio.
La RAS, Infatti, in attesa di una più puntuale definizione dei criteri di riparto del fondo, ha disposto che un trasferimento pari al 20% del fondo per il sistema integrato dei servizi debba essere gestito in forma associata tra gli Enti coinvolti nel PLUS e che I Progetti obiettivo non saranno più finanziati. Tali novità non apportano, dunque risorse aggiuntive ma implicano solo nuove modalità gestionali. I progetti previsti nel PLUS dell’Ambito Nord-Est Sardegna Indagine Sociologica dell’ambito territoriale, sono i seguenti Servizio Assistenza Educativa Territoriale, Corso di formazione per volontari, Servizio Affido Familiare, Istituzione Banca dell’Affido Familiare, e n° 17 progetti elaborati e proposti dai soggetti solidali attivi presenti nel territorio della Provincia Olbia-Tempio. Gli interventi contribuiscono alla realizzazione di sistema dei servizi alla persona e vanno ad incidere su esigenze manifestate dal territorio ma necessitano di integrazioni.
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B. Risorse materiali e immateriali di riferimento per il Progetto Integrato di Sviluppo Analisi delle risorse presenti nel territorio del distretto sanitario di Olbia:
A Strutture: � Asili Nido: è stata riscontrata la presenza di n. 5 asili nido , 3 dei quali dislocati nel Comune di
Olbia, presso i quali risultano inseriti 176 bambini; � Centri di Aggregazione Sociale : sono presenti 11 strutture di piccole e medie dimensioni, nei
comuni Santa Teresa di Gallura e San Teodoro non vi sono strutture; il centro di aggregazione presente nel Comune di Olbia risulta sotto dimensionato rispetto alle esigenze della popolazione. I centri ospitano prevalentemente disabili, minori e adolescenti. Nei Comuni di Berchidda e Monti sono presenti due centri di aggregazione per anziani.
� Ludoteche: Sono presenti 8 strutture in cui sono inseriti circa 372 minori; � Comunità Alloggio: Sono presenti 2 strutture nei Comuni di Olbia e Arzachena che ospitano
rispettivamente 8 e 9 utenti. Entrambe le strutture operano spesso in regime di “pronto intervento” accogliendo temporaneamente i minori nei casi di emergenza. La carenza di Comunità Alloggio nel territorio genera situazioni di allontanamento del minore dal luogo di origine.
� Strutture residenziali per anziani: sono presenti 10 strutture in gran parte private � Strutture residenziali per disabili: sono presenti n. 2 RSA e 1 istituto per disabili psichici . � Centri diurni per disabili: sono presenti esclusivamente in n. 3 Comuni.
Per quanto riguarda le strutture destinate all’accoglienza di disabili e anziani si rileva una netta prevalenza di quelle a carattere residenziale che offrono servizi di alloggio e sostegno nelle attività quotidiane . Si rileva la scarsa presenza di strutture diurne nelle quali avviare attività di aggregazione e di recupero delle abilità residue ( laboratori e attività manuali) che garantirebbero la permanenza nel nucleo di origine. Allo stesso modo si rileva la carenza di strutture specialistica e riabilitativa a carattere residenziale. Nel territorio sono presenti numerosi fabbricati dimessi o in fase di dismissione , quali le strutture militari , per le quali il progetto integrato prevede iniziative da destinare ad attività proprie degli obiettivi specifici del patto. Inoltre sono state individuate ulteriori strutture “allo stato rustico” per le quali non sussistono impedimenti di tipo urbanistico, tuttavia la mancanza di risorse finanziarie ne ha impedito il completamento e quindi l’utilizzo. B) I servizi come risorsa:
� Servizio Educativo Territoriale: E’ presente in 13 Comuni del Distretto con un utenza pari a 215 unità;
� Affido familiare: 33 casi di minori affidati a famiglie , di cui 21 nel solo Comune di Olbia; � Attività estive per minori: il servizio concerne prevalentemente presso le località marine, è
presente in 13 Comuni. Il servizio non è presente nei Comuni di Golfo Aranci e in due Comuni dell’entroterra Oschiri e Buddusò;
� Assistenza domiciliare: presente in tutti i Comuni del Distretto con un ‘utenza complessiva pari a n. 595 unità.
� Attività motorie per anziani: il servizio concerne la frequentazione di piscine e palestre per la ginnastica dolce.
� Soggiorni termali e climatici per anziani: il servizio è presente in quasi tutti i Comuni tranne Buddusò e Sant’Antonio di Gallura.
� Soggiorni termali e climatici per disabili: presente nei soli comuni di Olbia, Sant’Antonio di Gallura e Telti
� Assistenza scolastica: presente in n. 8 centri con un’utenza pari a 80 unità C) Risorse umane e professionali
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Come si desume dall’analisi sopra descritta la presenza di numerosi servizi seppure non sufficientemente diversificati comporta la presenza nel territorio di professionalità specifiche essenziali per lo sviluppo di servizi diversi e ulteriori. A questo riguardo un ruolo importante riveste il Terzo Settore impegnato in un’azione di formazione continua del personale inserito negli organici e nelle compagini associative e mirata all’acquisizione di nuove competenze a sempre più alto livello di specializzazione. Le numerose associazioni di volontariato presenti nel territorio di riferimento, che affiancano e spesso sostituiscono la struttura pubblica nell’erogazione di servizi rivolti alle fasce deboli della popolazione , rappresentano un punto di forza essenziale del sistema di assistenza e sostegno, in particolar modo per l’utenza costituita da anziani e disabili. Tuttavia una risorsa di cosi tale importanza costituita da soggetti in gran parte autodidatti riguardo alle specifiche problematiche del settore in cui operano, intendendo nello specifico la carenza di cognizioni di ordine sanitario, psicologico , fisiatrico , alimentare etc., ne limita oltremodo le potenzialità e l’efficacia degli interventi.
D) Economia del territorio
L’economia del territorio presenta un tasso di sviluppo superiore alla media regionale con un incremento formatosi attraverso le attività legate all’industria turistica, del sughero e del granito. A questo si aggiunge l’effetto moltiplicatore determinato dalla nascita di una rete di piccole e medie imprese, artigianali e di servizi, che ne costituiscono l’indotto. Il tessuto economico risulta pertanto foriero di opportunità lavorative anche per quelle categorie di persone, che pur avendo delle potenzialità , risultano escluse dal circuito economico a causa della propria disabilità o disagio sociale.
E) Risorse ambientali
Il territorio è caratterizzato da un ambiente naturale eterogeneo e incontaminato particolarmente favorevole alla fruizione , da parte di persone disabili o anziane, di spazi che consentono la realizzazione di attività legate al tempo libero e alla realizzazione di piccole iniziative imprenditoriali.
C. Analisi in ottica di genere del Progetto Integrato di Sviluppo
La programmazione integrata è una importante opportunità per l’applicazione del principio delle pari opportunità a livello locale. Risulta, infatti, che gli interventi previsti nel presente Progetto Integrato di Sviluppo interessano un settore, quale quello dell’inclusione e dei servizi alla persona, in cui gli addetti sono costituiti prevalentemente da donne. Sono previsti, inoltre, interventi rivolti a minori e persone non autosufficienti la cui cura impedisce, in prevalenza alle donne, l’accesso al mercato del lavoro. Ad esempio, la creazione di un asilo nido, o di un altro servizio a supporto della famiglia, consente di raggiungere un duplice risultato: da una parte consente ad una madre di conciliare la cura ed il benessere dei figli con le esigenze e le opportunità lavorative, consentendo una maggiore accessibilità del genere femminile al mercato del lavoro, dall’altra si aumenta l’occupazione femminile tradizionalmente maggiormente rappresentata nelle attività lavorative a vocazione educative e cura della persona. Nel Progetto Integrato di Sviluppo è inoltre presente un progetto che si pone l’obiettivo generale di favorire l’inclusione sociale di una particolare categoria di soggetti costituita dalle famiglie monoparentali composte da donne con figli minori. Si tratta infatti di una categoria a rischio particolarmente esposta trattandosi di donne che da un lato non hanno professionalità specifiche in quanto dedicate esclusivamente o quasi alla famiglia, e che dall’altro, in quanto donne sole, hanno difficoltà nel rendere compatibili famiglia e lavoro. Inserimento delle donne nel mondo del lavoro con conseguente “sganciamento” graduale dal sostegno del servizio sociale sia per il capofamiglia che per i minori che ne fanno parte.
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D. Analisi della sostenibilità ambientale del Progetto Integrato di Sviluppo
Avendo il progetto integrato di sviluppo una esclusiva finalità di sviluppo sociale, nei singoli progetti gli aspetti ambientali sono da considerarsi solamente positivi. I risultati dell’indagine conoscitiva delle singole operazioni che compongono il progetto integrato di sviluppo portano a definire una situazione ottimale dal punto di vista degli inquinanti da emettere nell’atmosfera, degli impatti derivanti dall’attività dell’uomo, della qualità delle acque, con conservazione e valorizzazione degli ecosistemi e del paesaggio. Considerando anche gli aspetti legati alla corretta gestione dei rifiuti, valutando gli inquinamenti acustici relativi al turismo, il progetto integrato di sviluppo conferma che gli impatti derivanti sull’ecosistema sono da considerarsi insignificanti come tipologia ed entità. Nelle opere di nuova costruzione si tiene conto della progettazione bioecologica con indagini preliminari per individuare, localizzare e misurare gli elementi perturbatori ed inquinanti che possono sussistere nell’ambiente e negli impianti, l’analisi della potenzialità energetica del sito che sarà utilizzata al massimo grado, usando solo impianti ecocompatibili ridotti al minimo indispensabile e permettendo un microclima sempre gradevole in un ambiente naturale equilibrato. La tutela e la salvaguardia dell’ambiente, nel caso di inserimenti che devono soddisfare alla condizione di compatibilità, i criteri di scelta dei materiali risponderà ai seguenti punti fondamentali:
a) Sia possibilmente reperibili in loco; b) Si privilegino quelli naturali non nocivi, che non siano resi inquinanti da trasformazioni
strutturali, stravolgenti la loro composizione chimica; c) In ogni caso di utilizzo e trasformazione essi conservino costantemente la loro propria
bioecologicità; d) Siano riciclabili.
Rispetto all’utilizzo di fonti energetiche per gli impianti elettrici e di riscaldamento gli edifici saranno dotati di impianti fotovoltaici per l’utilizzo di energia solare. Il progetto integrato porterà ad un miglioramento esponenziale dei sistemi di conoscenza, gestione e controllo delle risorse naturali, della crescita delle informazioni, della sensibilizzazione e dell’educazione sui temi dell’ambiente e dello sviluppo ecocompatibile.
E. Progetti in atto correlati con il Progetto Integrato di Sviluppo La provincia di Olbia-Tempio ha presentato nell’ambito dei POR – Sardegna 2000-2006 della progettazione integrata “Inclusione Sociale” Mis. 5.2, 22 Patti per il Sociale di cui n° 8 Patti Territoriali, n° 11 Patti Tematici, n° 3 Patti Territoriali–Tematici. Le domande di par-tecipazione relative al Progetto Integrato di Sviluppo Regionale “Inclusione Sociale” sono 48. Il Patto Territoriale “Distretto di Olbia” si propone di promuovere lo sviluppo di un sistema integrato di servizi sociali e socio-sanitari relativamente all’ambito territoriale compreso nel distretto sanitario di Olbia, così come definito dall’art. 15 della L.R. 23/2005, destinati a tutta la popolazione. Le tipologie di azioni sono: Azioni pubbliche e infrastrutture: creazione di strutture di accoglienza per pazienti con patologie croniche, disabili, anziani, minori. Incentivi: acquisto di mezzi di trasporto; attivazione di asili-nido e di servizi per l’inserimento lavorativo di donne e soggetti svantaggiati; servizi per gli anziani; attività di assistenza alla persona; allestimento di strutture ricettive adatte a ricevere utenti svantaggiati; creazione di una scuola di alto livello per la formazione di esperti nel campo della creatività e l’innovazione. Individuazione della struttura da adibire a centro culturale polivalente; creazione di un Laboratorio posturale; creazione di una fattoria sociale. Formazione: Formazione, aggiornamento e riqualificazione degli operatori del volontariato e dell’economia sociale che operano nei servizi sociali. In data 01 Dicembre 2006 si è tenuta la conferenza di servizi di approvazione territoriale del Plus 2007/2009. i progetti presentati al suo interno si integrano concretamente con le azioni previste nel POR, sia per quanto riguarda la progettazione unitaria presentata dai comuni del territorio, sia per quanto riguarda i progetti singoli presentati dai soggetti solidali presenti e attivi nel territorio, coinvolti a pieno titolo nella presentazione degli interventi. Nel bando del Plus sono stati coinvolti soggetti del
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volontariato, cooperative sociali, associazioni di promozione sociale, organizzazioni sindacali, enti di patronato, fondazioni, associazioni di tutela e ogni altra organizzazione non lucrativa operante nel territorio. Gli interventi inseriti nel finanziamento riguardano prioritariamente servizi di integrazione socio-sanitaria e laboratori territoriali in integrazione e a completamento dei servizi sociali esistenti. F. Soggetti coinvolti nella definizione e attuazione del Progetto Integrato di Sviluppo I soggetti coinvolti nell’attuazione del progetto integrato di sviluppo sono sia pubblici che privati, concorrono contestualmente all’attuazione degli obiettivi e dei risultati attesi, cosi come individuati nell’albero degli obiettivi, ognuno per le specifiche competenze e professionalità maturate nell’espletamento dei propri ruoli istituzionali e solidaristici. La Provincia, rappresentando l’ambito ottimale per la concertazione tra soggetti pubblici e privati, pur non avendo compiti diretti e gestionali in campo sociale ha assunto un particolare ruolo in linea con i compiti di rappresentanza delle esigenze della comunità, curandone gli interessi e promuovendone lo sviluppo. Ha altresì operato in maniera da razionalizzare l’offerta dei servizi che potrebbero essere forniti dal Settore privato e dal non profit. Gli Enti locali e la ASL, hanno collaborato per l’individuazione delle priorità di intervento e la definizione di una opportuna valutazione delle problematiche. Contestualmente, le scuole professionali, le ditte private, le organizzazioni sindacali motivate dall’esigenza di attivare nuove politiche del lavoro, formative, educative e abitative, partecipano al progetto integrato mettendo a disposizione: le loro strutture, la loro professionalità, la loro esperienza al fine di raggiungere obiettivi di reinserimento e professionalizzazione dei soggetti deboli della popolazione, promuovendo nuove occasioni di lavoro e qualificazione professionale Non da ultime le Associazioni di volontariato, che operano quale elemento fondamentale del sistema integrato per rappresentare e seguire la promozione e la valorizzazione della persona singola e della sua integrazione nel tessuto sociale, compartecipando su un piano di pari dignità con le istituzioni ed i servizi pubblici. Tra i soggetti coinvolti si enumerano:
• Comuni = n. 15; • ASL; • Provincia; • Ente parco = n. 1; • Organizzazione sindacale = n. 1; • Privati = n. 13; • Cooperative = n. 14; • Volontariato = n. 38.
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4.2. Analisi SWOT
Tabella 6 - Rappresentazione sintetica della SWOT
Punti di Forza
Ambito A
− Punto di Forza A.1 Avvio attività PLUS
− Punto di Forza A.2 Tessuto economico favorevole all’inserimento lavorativo nella costa.
− Punto di Forza A.3 Interventi di prevenzione sociali e sanitari attivati.
− Punto di Forza A.4 Alta incidenza nella popolazione di classi demografiche in età lavorativa in particolare
nella costa
− Punto di Forza A.5 Esperienza dei comuni del distretto nel lavoro in rete
Ambito B
− Punto di Forza B.1 presenza di numerose organizzazioni del volontariato sociale.
− Punto di Forza B.2 presenza nel territorio di operatori ad elevata professionalità
− Punto di Forza B.3 presenza di strutture residenziali di tipo classico
− Punto di Forza B.4 Rapporto consolidato con le scuole per attività di supporto.
Ambito C
− Punto di Forza C.1 Le attività previste nei progetti integrati coinvolgono manodopera prevalentemente e
tradizionalmente femminile
− Punto di Forza C.2 Gli interventi rivolti a minori e persone non autosufficienti la cui cura impedisce, in
prevalenza alle donne, l’accesso al mercato del lavoro che sono inseriti nel progetto integrato sono volti alla
rimozione di questo ostacolo
Ambito D
− Punto di Forza D.1 contenuto consumo del suolo
− Punto di Forza D.2 Tutela e recupero del patrimonio
− Punto di Forza D.3 Nuovi strumenti urbanistici più attenti a promuovere le tecniche di bioarchitettura e il
risparmio energetico e idrico
− Punto di Forza D.4 Elevato grado di naturalità e biodiversità del territorio
− Punto di Forza D.5 Rilevante valore ambientale delle zone
Ambito E
− Punto di Forza E.1 Programmazione territoriale condivisa
− Punto di Forza E.2 Maggiore partecipazione attori sociali
− Punto di Forza E.3 Integrazione socio sanitaria servizi domiciliari
Ambito F
− Punto di Forza F.1 Cabina di regia Provincia Olbia Tempio
− Punto di Forza F.2 Massiccia partecipazione dei comuni
− Punto di Forza F.3 Candidatura soggetti privati
−
Punti di Debolezza Ambito A
− Punto di debolezza A.1 nonostante lo sviluppo economico il sistema non riesce ad assorbire l’occupazione
aggiuntiva derivante dalla crescita demografica
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− Punto di Debolezza A.5 Scarsa propensione delle aziende all’inserimento lavorativo di soggetti appartenenti
alle categorie svantaggiate dovuta a carenza di professionalità degli stessi.
− Punto di Debolezza A.6 rete stradale inadeguata che costringe a capillarizzare gli interventi
− Punto di Debolezza A.7 Nuclei familiari instabili, presenza di molte famiglie monoparentali
− Punto di Debolezza A.8 Diffuso disagio giovanile con annessi comportamenti a rischio
− Punto di Debolezza A.9 Alti tassi dispersione scolastica e bassa scolarizzazione nella media della
popolazione
Ambito B
− Punto di Debolezza B.1 Insufficiente differenziazione di strutture e servizi per anziani disabili e minori
Punto di Debolezza B.2 Insufficiente presenza di strutture destinate ad asili nido
− Punto di Debolezza B.3 Scarsa formazione del volontariato
− Punto di Debolezza B.4 Strutture residenziali per minori “casa famiglia” insufficienti
− Punto di Debolezza B.5 Carenza di strutture e servizi per attività sportive e del tempo libero fruibili dai
disabili
Ambito C
− Punto di Debolezza C.1 Presenza di molte famiglie monoparentali composte da donne sole con figli, che
hanno difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro causa assenza di professionalità e mancanza di sostegno
nell’accudimento dei figli durante orario di lavoro
− Punto di Debolezza C.2 Insufficienza di servizi all’infanzia e alla famiglia
− Punto di Debolezza C.3 Disoccupazione prevalentemente femminile nonostante la più alta scolarizzazione
Ambito D
− Punto di Debolezza D.1 costi più elevati di realizzazione delle strutture
Ambito E
− Punto di Debolezza E.1 Limitate risposte per le esigente di tutti i comuni
− Punto di Debolezza E.2 Limitata formazione attori sociali
− Punto di Debolezza E.3 Scarsa presenza personale sanitario
Ambito F
- Punto di Debolezza F.1 Provincia di nuova istituzione problemi ad essa correlati
- Punto di Debolezza F.2 Difficoltà operative per esigui tempi a disposizione
- Punto di Debolezza F.3 Limitata preparazione programmazione ambito sociale
Opportunità
Ambito A
− Opportunità A.1 Recepimento da parte della RAS della L. 328/00 che prevede la sussidiarietà orizzontale e
verticale
− Opportunità A.2 Presenza legislazione nazionale che favorisce l’inclusione sociale e lavorativa delle
categorie svantaggiate
− Opportunità A.3 Istituzione della Provincia Olbia Tempio
Ambito B
− Opportunità B.1 Dismissione di edifici militari
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Ambito C
− Opportunità C.1 maggiore capacità e attitudine delle donne allo svolgimento di attività legate alla cura delle
persone
− Opportunità C.1 maggiore scolarizzazione genere femminile rispetto al maschile
Ambito D
− Opportunità D.1 incentivi per bioarchitettura e fonti energetiche
Ambito E
− Opportunità E.1 Realizzazione servizi e attività in ambito territoriale
− Opportunità E.2 Maggiore flessibilità operativa degli attori sociali
− Opportunità E.3 Maggiori risposte domiciliari agli utenti
Ambito F
- Opportunità F.1 Gestione unitaria e omogenea degli interventi nella Provincia Olbia Tempio
- Opportunità F.2 Realizzazione di nuovi servizi e attività a favore delle categorie svantaggiate della
popolazione
- Opportunità F.3 Attivazione nuove professionalità per le politiche sociali
Rischi
Ambito A
− Rischio A.1: riduzione e/o insufficienza dei finanziamenti a favore della L. 328/00
− Rischio A.2: mancata attuazione delle leggi sull’inclusione sociale
− Rischio A3: mancato funzionamento a regime della nuova provincia
Ambito B
− Rischio B.1 mancanza di continuità nel lungo-medio periodo dei finanziamenti destinati ai servizi alla
persona (nazionali-europei-regionali) in considerazione del fatto che essi non hanno un mercato privato in
grado di sostenerli
Ambito C
− Rischio C.1 Rischio A.1: fondi insufficienti per la realizzazione dei servizi
− Rischio C1 Legislazione particolarmente complessa e restrittiva (che implica altissimi costi gestionali) per
le strutture per l’infanzia e la famiglia
Ambito D
− Rischio D.1 costi elevati di manutenzione degli edifici
Ambito E
− Rischio E.1 eccessiva standardizzazione dei servizi e delle attività sul territorio
− Rischio E.2 Confusione nei ruoli istituzionali
− Rischio E.3 Ridotte risposte all’utenza per insufficienza di personale socio sanitario
Ambito F
- Rischio F.1 Avvio difficoltoso delle attività e dei servizi presenti nel patto
- Rischio F.2 Ridimensionamento dei progetti a causa dell’esiguità dei finanziamenti previsti
- Rischio F.3 Impossibilità di impiegare nel mondo del lavoro le nuove figure professionali previste per
le politiche sociali
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5. OBIETTIVI E PRIORITA’ DEL PROGETTO INTEGRATO
5.1. Costruzione dell’albero dei problemi
Tabella 7 - Descrizione dell’albero dei problemi
Problema
Generale
Problemi di
Livello 1 Problemi di Livello 2
Problema di Livello 3
Problema 1.1
Difficoltà ad accedere al
mondo del lavoro
Problema 1.1.1
Insufficiente formazione
professionale
Problema 1.2
Difficoltà a svolgere le
attività quotidiane della vita.
Problema 1.2.1 Insufficiente
informazione sui servizi presenti sul
territorio.
Problema 1.2.2
Difficoltà nella fruizione di servizi di
riabilitazione per il mantenimento e
potenziamento delle abilità residue.
Problema 1.3.1
Difficoltà del disabile a svolgere
attività sportive.
Problema 1.3
Limitato accesso alle attività
sportive e culturali e tempo
libero.
Problema 1.3.2
Difficoltà del disabile a fruire di
strutture ricettive e culturali.
Problema 1
Esclusione
Disabili dalla vita
sociale e
lavorativa
Problema 1.4
Difficoltà a relazionarsi con
le persone
Problema 1.4.1
Difficoltà delle famiglie a seguire lo
sviluppo psico-fisico del disabile
Problema 1.4.2
Insufficiente formazione delle
famiglie
Problema 1.4.3
Carenza di supporto alle famiglie.
Problema
Generale
Disagio socio-
economico e
psico-fisico
delle fasce
deboli della
popolazione
del distretto
sanitario di
Olbia
Problema 2
Esclusione
Sociale e
Sanitaria Anziani
Problema 2.1
Limitato accesso alle attività
culturali e tempo libero
Problema 2.1.1 Attività culturali e
del tempo libero inadeguate rispetto
alle esigenze degli anziani
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Problema 2.2
Difficoltà a svolgere le
attività autonomamente
all’interno della propria
abitazione
Problema 2.2.2
Difficoltà delle famiglie ad accudire
l’anziano.
Problema 2.2.3
Insufficiente informazione sui servizi
presenti sul territorio
Problema 2.3
Allettamento precoce
Problema 2.4
Elevata incidenza della
mortalità degli anziani soli
Problema 2.4.1
Interventi sanitari non tempestivi
Problema 3.1
Difficoltà ad accedere al
mercato del lavoro
Problema 3.1.1
Discriminazione sociale
Problema 3.1.2
Insufficiente formazione
professionale
Problema 3
Esclusione
Sociale Ex-
Detenuti, Ex-
Tossicodipendenti
Problema 3.2
Difficoltà a reperire un
alloggio
Problema 5
Incidenza tumori
in ambiente di
lavoro
Problema 5.1
Studio dati comparati fra La
Maddalena e Calangianus
Problema 4.1
Manifestazione episodi di
bullismo
Problema 4.1.1
Inadeguatezza della famiglia alle
nuove esigenze dei ragazzi
(educativo-relazionale-economico)
Problema 4.2
Allontanamento dalla scuola
Problema 4.2.1
Inadeguatezza della scuola alle nuove
esigenze dei minori
Problema 4.3
Episodi di microcriminalità/
comportamenti a rischio
Problema 4.3.1
Assenza di opportunità di lavoro e
formative per adolescenti
Problema 4.4
Opportunità per tempo libero,
cultura, sport e formazione,
insufficienti
Problema 4.4.1
Le attività presenti non sono
diversificate
Problema 4.5
Difficoltà a garantire la
permanenza del minore
affidato ai servizi sociali nel
territorio di origine
Problema 4.5.1
Insufficienza dei posti disponibili in
casa famiglia
Problema 4
Devianza Minori e
Adolescenti
Problema 4.6 Difficoltà
all’inserimento nel mondo del
lavoro
Problema 4.6.1 Formazione
professionale inadeguata
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Problema 6.1.1
Insufficiente formazione
professionale
Problema 6.1.2
Difficoltà nell’assistenza ai minori
nell’arco dell’orario di lavoro.
Problema 6.1
Difficoltà inserimento nel
mondo del lavoro
Problema 6.1.3
Difficoltà a reperire un alloggio
Problema 6
Esclusione sociale
e lavorativa delle
donne
Problema 6.2 Mercato della
prostituzione
Problema 6.2.1 Difficoltà a prendere
contatto con le vittime della tratta per
la programmazione di interventi di
uscita dal circuito
Problema 7
Mancanza di
coordinamento
fra associazioni di
volontariato
Problema 7.1 Replicazione
degli interventi da parte di più
associazioni
Problema 8
Disagio derivante
dall’ingresso nel
circuito dell’usura
Problema 8.1 Difficoltà a
prendere contatto con le
vittime dell’ usura per la
programmazione di interventi
di uscita dal circuito
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Descrizione dei singoli problemi (max 5 righe per problema). Problema Generale: Il distretto sanitario di Olbia presenta problematiche relative al disagio socio-psico-fisico che coinvolge tutte le diverse fasce d’età della popolazione, creando così nuove forme di povertà. Le condizioni di disagio sociale hanno coinvolto fasce di popolazione precedentemente escluse. Problema 1 Esclusione sociale dei disabili dalla vita sociale: al disabile deve essere garantita la pari opportunità nell’accesso ai vari tipi di servizi e ai vari aspetti della vita in genere, cioè scuola, lavoro, tempo libero, sport, ecc. Al disabile che non ha una adeguata formazione professionale, viene precluso l’accesso al mondo del lavoro. Si vuole dare una adeguata formazione professionale anche al disabile in modo che possa raggiungere livelli di indipendenza non solo economica. Il disabile non autosufficiente presenta difficoltà nello svolgimento delle normali e quotidiane attività all’interno della propria abitazione domestica. Si vuole incrementare l’informazione sui servizi presenti sul territorio, e implementare il servizio domiciliare. Il disabile non può usufruire di strutture di accoglienza finalizzate alla socializzazione e al recupero delle abilità residue tramite attività ricreative e di laboratorio. La famiglia non trova nel territorio strutture in grado di accogliere il disabile per brevi o medi periodi al fine di essere alleviata dal carico assistenziale. Le strutture preposte alle attività sportive, ricettive e del tempo libero presenti sul territorio non sempre sono in grado di accogliere i disabili. Le risorse presenti sul territorio non garantiscono l’accesso ai disabili che desiderano e necessitano poter sviluppare le proprie capacità e potenzialità. Tale condizione delle strutture ricreative determina una chiusura del disabile. Le famiglie non fruiscono della consulenza di figure specialistiche per cui hanno notevoli difficoltà a seguire lo sviluppo psico-fisico del disabile. Tale condizione è dovuta anche alla carente formazione della famiglia stessa. Il disabile a causa della propria condizione può avere maggiore difficoltà a relazionarsi con il mondo esterno. Problema 2 Esclusione sociale e sanitaria degli Anziani: agli anziani deve essere garantita la possibilità di poter accedere ai vari tipi di servizi preposti in ambito sociale e sanitario. La realtà territoriale non consente all’anziano di poter svolgere attività ricreative e di tempo libero, confacenti con le proprie necessità e capacità. L’anziano a causa della propria debilitazione fisica, presenta difficoltà a svolgere quotidianamente le varie attività domestiche e personali, all’interno della propria abitazione. Si vuole sostenere la permanenza degli anziani nel proprio ambiente di vita, laddove questo sia possibile, attraverso l’incremento dell’assistenza domiciliare integrata. La famiglia dell’anziano non sempre è in grado di accudire lo stesso, motivo per cui è in crescita la richiesta di interventi ai Servizi Sociali nei riguardi dell’anziano. Le famiglie non possiedono le informazioni necessarie circa i servizi e gli interventi presenti sul territorio. Le patologie invalidanti colpiscono presto l’anziano causando un allettamento precoce dello stesso. Si rende necessaria la costruzione ex-novo o il completamento di strutture di ospitalità temporanea, anche con modalità, per alcune strutture, di tipo residenziale su più ambiti territoriali. Gli anziani spesso non hanno familiari presenti che li accudiscono. Per gli anziani non autosufficienti o parzialmente autosufficienti si riscontra una elevata incidenza della mortalità. Tale situazione è determinata dagli interventi sanitari non tempestivi. Problema 3 L’esclusione sociale degli ex-detenuti ed ex-tossicodipendenti: tali soggetti presentano difficoltà ad accedere al mondo del lavoro. Gli ex-detenuti e gli ex-tossicodipendenti si vedono negare il diritto al lavoro e quindi ad un effettivo e oggettivo diritto a causa delle discriminazioni sociali.
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Gli ex-detenuti e gli ex-tossicodipendenti non reperiscono facilmente una sistemazione abitativa, a causa sia della discriminazione sociale e dei pregiudizi nei propri confronti, sia per l’insufficiente formazione professionale. Problema 4 Sempre più spesso si assiste a episodi relativi all’area dei minori che presentano comportamenti devianti. Si verificano episodi di bullismo in ambito scolastico ed extrascolastico e l’abbandono scolastico da parte di minori adolescenti. Gli episodi di microcriminalità con conseguenti comportamenti a rischio che rappresentano per la società odierna un problema concreto, segnali di disagio dei minori e delle famiglie. I minori necessitano di strutture aggregative qualificate che determinino momenti associativi e alternativi alla strada. La scuola e la famiglia sono per i ragazzi gli interlocutori diretti, i quali necessitano anch’essi di sostegno per sviluppare le capacità di ascolto e di comunicazione. Problema 5 Incidenza tumori in ambito lavorativo: si è riscontrata un’alta incidenza di patologie tumorali in particolari ambiti lavorati (Comune di Calangianus e Comune di La Maddalena). Problema 6 Esclusione sociale e lavorativa delle donne: le donne sole con figli minori a carico rappresentano in molte realtà una “categoria svantaggiata”. Le donne, a causa del carico familiare, non riescono a reperire un’attività lavorativa, ciò anche a causa dell’insufficiente formazione professionale. La causa maggiore appare essere la difficoltà nell’accudire i figli minori durante le ore di lavoro, non essendoci ad esempio, sul territorio presenza di asili- nido a sufficienza. In aggiunta le donne separate e con figli a carico, non reperiscono facilmente sistemazione abitativa. Particolarmente grave risulta il fenomeno dell’integrazione sociale e lavorativa di donne vittime della prostituzione e della tratta. Problema 7 Le associazioni di volontariato si sovrappongono nell’erogazione dei servizi e svolgimento di attività poiché in innumerevoli situazioni vi è carenza di coordinamento e reciproca conoscenza. Problema 8 La difficile situazione economica e la crisi del mondo del lavoro favoriscono l’accesso a finanziamenti illeciti in particolar modo l’usura creando nuove sacche di disagio socio-economico.
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5.2. Costruzione dell’albero degli obiettivi e selezione degli obiettivi prioritari
Tabella 8 - Descrizione della matrice progettuale
Obiettivo Generale Obiettivo Specifico Obiettivo Operativo Operazioni
Obiettivo Operativo 1.1
Facilitato accesso dei disabili
al mondo del lavoro
Operazione 1.1.1
Inserimento presso le fattorie
sociali.
Codice operazione: P935-F150-
P275
Operazione 1.1.2
Realizzazioni di laboratori di
formazione per l’acquisizione di
competenze professionali
Codice operazione: P935-P431-
P275-F272
Obiettivo Operativo 1.2
Maggiore autonomia nello
svolgimento delle attività
quotidiane della vita.
Operazione 1.2.1
Creazione di sportelli e di una rete
informativa capillare finalizzata
alla divulgazione dei servizi
erogati sul territorio da Istituzioni,
ASL, e volontariato.
Codice operazione: G343
Operazione 1.2.2
Realizzazione di centri riabilitativi
ad alta specializzazione.
Codice operazione: P689-E337-
P790-
Operazione 1.2.3
Acquisto di automezzi per
garantire il trasporto dei disabili e
per varie attività (recapito alimenti,
farmaci, ecc.)
Codice operazione: P279-
Obiettivo Generale
Aumentato benessere
socio-economico,
psico-fisico delle fasce
deboli della
popolazione del
Distretto di Olbia
Obiettivo Specifico 1
Inclusione dei disabili
nella vita sociale e
lavorativa
Obiettivo Operativo 1.3
Facilitato accesso alle attività
culturali, sportive e del tempo
libero.
Operazione 1.3.1
Realizzazione di strutture per
attività di accoglienza, attività
culturali, sportive e tempo libero.
Codice operazione: H654-D677-
I147-H464-P790-D462-P687-
Operazione 1.3.2
Acquisto di beni mobili da
destinarsi al turismo sociale.
Codice operazione: D677- H464
Operazione 1.3.3
Incentivi per l’abbattimento delle
barriere architettoniche nelle
strutture ricettive turistiche
Codice operazione: H344
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Obiettivo Operativo 1.4
Migliorata vita di relazione
con le persone
Operazione 1.4.1
Affiancamento alle famiglie di
operatori professionali finalizzato
all’acquisizione di cognizioni utili
a favorire il corretto sviluppo
psico-fisico del disabile.
Codice operazione: P220-P275-
Operazione 1.4.2
Realizzazione di un centro “Pet
Terapy”.
E810-D538
Operazione 1.4.3
Strutture realizzate di accoglienza
diurna e residenziale per brevi
periodi
Codice operazione: iH654-F158-
F150-P935-H464-I147-E810-
D547-P790-F272-P275
Obiettivo Operativo 2.1
Facilitato accesso degli
anziani alle attività culturali e
di tempo libero.
Operazione 2.1.1
Realizzate strutture di accoglienza
residenziali e semiresidenziali.
Codice operazione: P279-P275-
H768
Operazione 2.1.2
Attivati servizi di trasporto e
accompagnamento.
Codice operazione:P279
Obiettivo Operativo 2.2
Aumentata autonomia nelle
attività quotidiane della vita
Operazione 2.2.1
Sviluppo delle abilità residue con
l’attivazione di operatori
professionali a domicilio.
Codice operazione: P689-P223
Operazione 2.2.2
Attivati servizi di supporto e
accompagnamento.
Codice operazione: P220-P279-
P275
Obiettivo Operativo 2.3
Ridotti casi di allettamento
precoce
Operazione 2.3.1 Realizzati centri
riabilitativi ad alta specializzazione
Codice operazione: E337-H768
Obiettivo Specifico 2
Inclusione sociale e
sanitaria degli anziani
Obiettivo Operativo 2.4
Ridotta incidenza della
mortalità di anziani soli
Operazione 2.4.1
Attivato il servizio di telesoccorso.
Codice operazione:P275
Operazione 2.4.2
Incrementati posti letto in strutture
residenziali
Codice operazione: ..P689-E337-
H769
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Obiettivo operativo 3.1
Facilitato l’accesso al mondo
del lavoro.
Operazione 3.1.1
Attivati corsi di formazione
professionale
Codice operazione:B318-D538
Operazione 3.1.2
Erogati sussidi per inserimenti
lavorativi presso aziende
Codice operazione:F272- B318
Obiettivo Specifico 3
Inclusione sociale ex-
detenuti ed ex-
tossicodipendenti
Obiettivo operativo 3.2
Facilitato reperimento di
alloggi
Operazione 3.2.1
Coordinamento servizi sociali -
associazioni del volontariato al fine
di facilitare il reperimento di un
abitazione favorendo le politiche di
integrazione sociale.P275
Codice operazione:
Obiettivo Operativo n. 4.1
Manifestazioni di bullismo
limitate.
Operazione 4.1.1
Attivato servizio di supporto alle
famiglie nelle varie fasi di crescita
dei figli.
Codice operazione: D678-H480-
F158-P275
Obiettivo Operativo n. 4.2
Maggiore permanenza a
scuola dei minori
Operazione 4.2.1
Realizzati interventi di
formazione con e per la scuola
Codice operazione:P688-P223
Obiettivo Operativo n° 4. 3
Ridotti episodi di
microcriminalità e
comportamenti a rischio
Operazione 4.3.1
Create opportunità lavorative e
formative per gli adolescenti
Codice operazione: P431
Obiettivo Operativo n. 4.4
Alternative ricreative e di
tempo libero.
Operazione 4.4.1
Realizzate strutture alternative per
attività ricreative a tempo libero.
Codice operazione:F158-I147-
P431-P275
Obiettivo Operativo n. 4.5
Permanenza nel territorio di
origine dei minori allontanati
dalla famiglia
Operazione 4.5.1
Realizzata nuova Comunità
Alloggio per minori
Codice operazione:F149
Obiettivo Specifico 4
benessere socio- psico-
fisico dei minori e degli
adolescenti
Obiettivo Operativo 4.6
Create opportunità formative
in particolare in ambito
turistico culturale
Operazione 4.6.1 Realizzati
laboratori e scuole di formazione
per professionalità innovative
connaturate all’identità locale
Codice operazione:G343
Obiettivo Specifico 5
Incidenza tumori e
ambiente di lavoro
Obiettivo Operativo n°5.1
Individuata incidenza delle
patologie tumorali in rapporto
con l’ambiente lavorativo.
Operazione 5.1.1
Realizzato uno studio
sull’incidenza patologie tumorali
con precisi ambiti lavorativi
Codice operazione:G388
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Operazione 6.1.1
Predisposti interventi formativi
professionali attraverso inserimento
lavorativo con sussidio
Codice operazione: F157
Obiettivo Specifico 6
Inclusione sociale e
lavorativa delle donne
Obiettivo Operativo 6.1
Facilitato inserimento
lavorativo e sociale delle donne
Obiettivo operativo 6.2
Realizzati interventi per la
fuoriuscita delle donne dal
circuito della tratta
Operazione 6.1.2
Asili nido creati.
Codice operazione:D678
Operazione 6.1.3
Coordinamento servizi sociali -
associazioni del volontariato al fine
di facilitare il reperimento di un
abitazioneP275 –G343
Codice operazione
Operazione 6.2.1
Attivata unità di strada per il
contatto con le vittime della tratta
Codice operazione:D322
Obiettivo specifico 7
Rete informativa di
sistema per il
coordinamento del
volontariato
Obiettivo Operativo 7.1
Diffusione delle informazioni
Obiettivo Operativo 7.2
Formazione/informazione
sulle problematiche e
opportunità.
Operazione 7.1.1
Sito internet realizzato per
associazioni e giovani
Codice operazione:P431
Operazione 7.2.1
n. 5 Convegni realizzati in un anno
su temi riguardanti operatività
dell’associazionismo
Codice operazione P431
Obiettivo specifico 8
Contenuti i casi di
disagio economico e
sociale derivanti dal
fenomeno dell’usura
Obiettivo Operativo 8.1
Attivati servizi a favore delle
vittime dell’usura
Operazione 8.1.1
Creato un centro di ascolto
Codice operazione: D322
A. Descrizione dei singoli obiettivi (max 5 righe per problema).
Obiettivo Generale L’obiettivo generale si propone di generare benessere socio-economico, psico-fisico delle fasce deboli della popolazione del Distretto di Olbia. Obiettivo Specifico 1 L’obiettivo specifico si propone L’Inclusione dei disabili nella vita sociale e lavorativa Obiettivi operativi: Tale obiettivo specifico si prefigge l’inclusione dei disabili nella vita sociale e lavorativa. Inserimento del disabile nel mondo del lavoro mediante attività di formazione. Facilitare l’autonomia nello svolgimento delle attività quotidiane della vita. Facilitare l’accesso alle attività culturali, sportive e del tempo libero; facilitare la vita di relazione. Creare una rete informativa.
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Inserimenti presso le fattorie sociali. Attività di pet therapy Realizzazione di laboratori di formazione per l’acquisizione di competenze professionali. Fruire di strutture di accoglienza finalizzate alla socializzazione e al recupero delle abilità residue tramite attività ricreative e di laboratorio. Attività di supporto alle famiglie dei diversamente abili. Fruizione di servizi di accompagnamento e trasporto dei diversamente abili finalizzati all’acquisizione di maggiore autonomia. Incentivazione all’abbattimento delle barriere architettoniche. Obiettivo Specifico 2 L’obiettivo specifico si propone L’Inclusione sociale e sanitaria degli anziani. Obiettivi operativi: Inclusione sociale e sanitaria degli anziani Facilitare l’accesso degli anziani alle attività culturali e di tempo libero. Facilitare l’autonomia nelle attività quotidiane della vita. Favorire e potenziare le abilità residue; prolungare la vita dell’anziano. Affiancamento di operatori professionali; servizi di supporto e accompagnamento. Realizzazione di centri riabilitativi ad alta specializzazione; servizi di telesoccorso; realizzazione e completamento di strutture residenziali. Obiettivo Specifico 3 L’obiettivo specifico si propone l’inclusione sociale ex-detenuti edex- tossicodipendenti. Obiettivi operativi: Inclusione sociale ex- detenuti ed ex-tossicodipendenti Facilitare l’accesso al mondo del lavoro e facilitare il reperimento di alloggi. Formazione professionale tramite inserimenti lavorativi presso aziende, erogazione di sussidi (inserimenti civici). Affiancamento del volontariato al fine di facilitare il reperimento di un abitazione favorendo le politiche di integrazione sociale. Obiettivo Specifico 4 L’obiettivo specifico si propone benessere socio- psico-fisico dei minori e degli adolescenti Obiettivi operativi: Inclusione e sostegno dei minori e adolescenti. Eliminare le manifestazioni di bullismo; facilitare la permanenza a scuola dei minori; eliminare gli episodi di microcriminalità e i comportamenti a rischio; creazione di alternative ricreative e di tempo libero. Supportare le famiglie nelle varie fasi i crescita dei figli; progettazione di interventi formativi in sinergia con le istituzioni scolastiche. Creazione di opportunità lavorative e formative per gli adolescenti; attivare spazi per attività ricreative e tempo libero. Creare centri di aggregazione sociale per attività di socializzazione, laboratori formativi e favorire l’autonomia progettuale dei giovani. Obiettivo Specifico 5 L’obiettivo specifico si propone di valutare l’incidenza tumori e ambiente di lavoro Obiettivi operativi: Studio incidenza tumori e ambiente di lavoro. Stabilire incidenza delle patologie tumorali in rapporto con l’ambiente lavorativo. Studiare l’incidenza patologie tumorali con precisi ambiti lavorativi (Calangianus e La Maddalena). Obiettivo Specifico 6 L’obiettivo specifico si propone l’inclusione sociale e lavorativa delle donne Obiettivi operativi:
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Inclusione sociale e lavorativa delle donne. Facilitare l’inserimento lavorativo e sociale delle donne. Predisporre interventi formativi professionali; sostenere le donne nell’accudimento dei figli minori durante le ore lavorative mediante la creazione di asili nido e servizi per l’infanzia. Servizi di sostegno finalizzati al reperimento di alloggi. Realizzazione di centri di accoglienza destinati a ragazze madri e donne vittime di maltrattamenti. Attivazione di una unità di strada a favore delle vittime della tratta. Obiettivo Specifico 7 L’obiettivo specifico si propone la costituzione di una rete informativa di sistema per il coordinamento del volontariato Obiettivi operativi: Realizzazione di una rete formativa/informativa per il coordinamento del volontariato. Realizzazione di n. 5 convegni Obiettivo Specifico 8 L’obiettivo specifico si propone di contenere i casi di disagio economico e sociale derivanti dal fenomeno dell’usura Obiettivi operativi: Attivazione di servizi e di un centro di ascolto a favore delle vittime dell’usura.
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5.3. Coerenza con gli obiettivi specifici definiti nei pertinenti “Elementi per la Predisposizione dei Progetti Integrati”
Tabella 9 - Coerenza con gli obiettivi specifici definiti nei pertinenti “Elementi per la Predisposizione dei Progetti Integrati”
Obiettivi Specifici
(Elementi per la Predisposizione dei
Progetti Integrati)
Obiettivi Specifici
(Albero degli Obiettivi) Note
OS1: Promuovere azioni di integrazione
sociale dei soggetti a rischio di esclusione
Obiettivo Specifico 1
Inclusione dei disabili nella vita
sociale e lavorativa
OS1: Promuovere azioni di integrazione
sociale dei soggetti a rischio di esclusione
Obiettivo Specifico 2
Inclusione sociale e sanitaria degli
anziani
OS 2: Promuovere azioni di inserimento,
reinserimento lavorativo e riqualificazione
dei soggetti svantaggiati
Obiettivo Specifico 3
Inclusione sociale ex-detenuti ed
ex- tossicodipendenti
OS1: Promuovere azioni di integrazione
sociale dei soggetti a rischio di esclusione
Obiettivo Specifico 4
Minori e adolescenza
Testo Obiettivo/Obiettivi Specifici
Obiettivo Specifico 5
Incidenza tumori e ambiente di
lavoro
Progetti relativi alla legalità e
sicurezza di supporto
all’inclusione sociale
OS 2: Promuovere azioni di inserimento,
reinserimento lavorativo e riqualificazione
dei soggetti svantaggiati
Obiettivo Specifico 6
Inclusione sociale e lavorativa
delle donne
Testo Obiettivo/Obiettivi Specifici
Obiettivo specifico 7
Creazione di una rete informativa
di sistema per il coordinamento
del volontariato
Progetti relativi alla legalità e
sicurezza di supporto
all’inclusione sociale
OS1: Promuovere azioni di integrazione
sociale dei soggetti a rischio di esclusione
Obiettivo specifico 8
Contenuti i casi di disagio
economico e sociale derivanti dal
fenomeno dell’usura
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6. STRATEGIA E OPERAZIONI DEL PROGETTO INTEGRATO
6.1 Definizione della Strategia
OBIETTIVO
SPECIFICO
DESCRIZIONE
PERTINENTI PUNTI DI FORZA
STRATEGIA DI
VALORIZZAZIONE OPERAZIONI
Obiettivo Specifico 1
Punto di Forza A.1 E1:
Avvio attività PLUS,
Programmazione territoriale condivisa. L'avvio del PLUS
consente la realizzazione una
maggiore sinergia tra gli attori
sociali coinvolti a livello
locale e provinciale. Questa
programmazione garantirà un
ottimale completamento ed
estensione degli interventi
presenti nel territorio,
rappresentanto nel contempo
elemento di estensione dei
servizi territorialmente
presenti.
L'attivazione delle operazioni
in maniera sistematica,
organica e coordinata, rafforza
e integrata le attività inserite
all'interno del PLUS.
Le operazioni che daranno
valore aggiunto nello specifico
saranno: inserimento nelle
fattorie sociali, laboratori
formativi, sostegno alle
famiglie.
Operazione 1.4.1:
Affiancamento alle
famiglie di operatori
professionali finalizzato
all’acquisizione di
cognizioni utili a
favorire il corretto
sviluppo psico-fisico del
disabile.
Inclusione
dei disabili
nella vita
sociale
e lavorativa
Punto di Forza A.2: Tessuto economico favorevole all’inserimento lavorativo.
Sono previste attività
formative attraverso laboratori
dedicati che permettano
l'acquisizione di competenze
specifiche ed il successivo
inserimento nel mondo del
lavoro.
Punto di Forza A.4: Alta
incidenza nella popolazione di classi demografiche in età lavorativa. Ridurre il
parametro di comparazione e
di dipendenza delle
popolazione.
Opportunità F.2 Realizzazione di nuovi
servizi e attività a favore
delle categorie svantaggiate
della popolazione.
L'attivazione delle operazioni
in maniera sistematica,
organica e coordinata, rafforza
e integrata le attività che
prevedono l'inserimento
lavorativo.
Le operazioni che daranno
valore aggiunto nello specifico
saranno: fattoria sociale,
laboratori di pasta fresca,
laboratori nella serre, servizi
residenziali, ricerche mirate.
Operazione 1.1.1: Inserimento presso le
fattorie sociali;
Operazione 1.1.2: Realizzazione di
laboratori di formazione
per l'acquisizione di
competenze
professionali
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Punto di Forza A.3:
Interventi di prevenzione sociali e sanitari attivati..
Integrazione dei servizi di
prevenzione già esistenti
nell'ambito territoriale
mediante la divulgazione di
informazioni, brocure, carte
dei servizi, sia a livello
sanitario, sociale,
amministrativo anche di tipo
complesso.
L'attivazione delle operazioni
in maniera sistematica,
organica e coordinata, rafforza
e integrata le attività che
prevedono interventi di
prevenzione sociale e sanitaria.
Le operazioni che daranno
valore aggiunto nello specifico
saranno: centro di riabilitazione
globale a ciclo riabilitativo,
centro terapeutico termale,
laboratorio posturale, Progetto
sollievo alla famiglia.
Operazione 1.2.2: Realizzazione di centri
riabilitativi ad alta
specializzazione.
Punto di Forza A.5:
Esperienza dei comuni del distretto nel lavoro in rete. Condivisione di un linguaggio
comune che permette una
maggiore interazione e
flessibilità nei rapporti e nella
comunicazione.
L'attivazione delle operazioni
in maniera sistematica,
organica e coordinata rafforza e
integrata le attività che
prevedono il lavoro "in rete".
Le operazioni che daranno
valore aggiunto nello specifico
saranno: "The Social Hope"
Arzachena, Sindacato,
Istituzioni privati insieme per le
donne e i bambini, Servizi
all'infanzia e alla famiglia, La
fattoria didattico sociale,
Inclusione sociale di donne con
figli minori, Integrazione socio-
lavorativa, centro di
aggregazione periferico ...
Operazione 1.2.1: Creazione di sportelli e
di una rete informativa
capillare finalizzata alla
divulgazione dei servizi
erogati sul territorio da
Istituzioni, ASL, e
volontariato.
Punto di forza B1: Presenza
di numerose organizzazioni del volontariato sociale. La
realtà del Nord-Est Sardegna è
estremamente fiorente di
associazioni di volontariato
che a vario titolo operano e
sono inserite nel tessuto
sociale, sanitario, religioso,
sportivo. Tutte animate da
spirito solidaristico che
stimola, sollecita e sprona le
istituzioni presenti sul
territorio.
L'attivazione delle operazioni
in maniera sistematica,
organica e coordinata rafforza e
integrata le attività che
prevedono il coinvolgimento
delle Associazioni di
volontariato. Le operazioni che
daranno valore aggiunto nello
specifico saranno: pet therapy,
centri di ascolto, centri di
aggregazione, telesoccorso,
Centro di ascolto Auser.
Operazione 1.2.3: Acquisto di automezzi
per garantire il trasporto
dei disabili e per varie
attività (recapito
alimenti, farmaci, ecc.)
Operazione 1.3.2:
Acquisto di beni mobili
da destinarsi al turismo
sociale.
Operazione 1.4.2: Realizzazione di un centro di "pet teraty"
Punto di forza B2,
Opportunità F3: presenza
nel territorio di di operatori
di elevata professionalità. Attivazione di nuove
professionalità maggiormente
sensibili alle politiche sociali
ed alla programmazione
territoriale.
L'attivazione delle operazioni
in maniera sistematica,
organica e coordinata, rafforza
e integrata le attività che
prevedono interventi di
prevenzione sociale e sanitaria.
Le operazioni che daranno
valore aggiunto nello specifico
saranno: centro di riabilitazione
globale a ciclo riabilitativo,
centro terapeutico termale,
laboratorio posturale .
Operazione 1.4.3: Realizzazione e/o
completamento di
strutture di accoglienza
diurna e residenziale per
brevi periodi.
Operazione 1.1.2:
Realizzazione di
laboratori di formazione
per l'acquisizione di
competenze
professionali
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Punto di forza B3: presenza
di strutture residenziali di tipo classico. Sono presenti
sul territorio strutture
residenziali di tipo classico, e
quindi possibile potenziare
quelle territorialmente più
distanti oltre a garantire
l'attivazione di servizi
innovativi e diversificati.
L'attivazione delle operazioni
in maniera sistematica,
organica e coordinata, rafforza
e integrata le attività che
prevedono le strutture di tipo
classico.
Le operazioni che daranno
valore aggiunto nello specifico
saranno: casa di riposo di
Oschiri, Villa Chiara,
Comunità Alloggio minori,
Progetto sollievo alla famiglia,
centri di recupero e accoglienza
per fasce deboli, struttura per
donne in difficoltà.
Operazione 1.4.3: Realizzazione e/o
completamento di
strutture di accoglienza
diurna e residenziale per
brevi periodi.
Punto di Forza B.4 Rapporto
consolidato con le scuole per attività di supporto. Sinergie
per l'attivazione di laboratori
formativi finalizzati.
L'attivazione delle operazioni
in maniera sistematica,
organica e coordinata, rafforza
e integrata le attività che
prevedono le laboratori
formativi. Le operazioni che
daranno valore aggiunto nello
specifico saranno: Fattorie
sociali, inserimenti lavorativi
finalizzati ad agevolare
l'inserimento lavorativo
persone svantaggiate.
Operazione 1.1.2:
Realizzazione di
laboratori di formazione
per l'acquisizione di
competenze
professionali
Punto di Forza C.1 Le
attività previste nei progetti
integrati coinvolgono manodopera
prevalentemente e
tradizionalmente femminile.
Opportunità C.1. Maggiore
capacità e attitudine delle
donne allo svolgimento di
attività legate alla cura delle
persone
Opportunità C.2. Maggiore
scolarizzazione genere
femminile rispetto al maschile.
L'attivazione delle operazioni
in maniera sistematica,
organica e coordinata, rafforza
e integrata le attività previste
per la forza lavoro femminile.
Le operazioni che daranno
valore aggiunto nello specifico
saranno: servizi di supporto per
i minori, asili nido, servizi
residenziali e semiresidenziali
per donne in difficoltà.
Operazione 1.4.3: Realizzazione e/o
completamento di
strutture di accoglienza
diurna e residenziale per
brevi periodi.
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Punto di Forza C.2 Gli
interventi che sono inseriti
nel progetto integrato sono
rivolti a minori e persone
non autosufficienti e
garantiscono, soprattutto
alle donne, l'accesso al mercato del lavoro. Questi
interventi sono volti alla
rimozione di tale ostacolo. La
realtà dei servizi socio-
assistenziali, è caratterizzata
da un'alta percentuale di forza
lavoro femminile impiegata ..
L'attivazione delle operazioni
in maniera sistematica,
organica e coordinata, rafforza
e integrata le attività previste
per la forza lavoro femminile.
Le operazioni che daranno
valore aggiunto nello specifico
saranno: servizi di supporto per
i minori, asili nido, servizi
residenziali e semiresidenziali
per donne in difficoltà.
Operazione 1.4.1:
Affiancamento alle
famiglie di operatori
professionali finalizzato
all’acquisizione di
cognizioni utili a
favorire il corretto
sviluppo psico-fisico del
disabile.
Punto di Forza D.1
Contenuto utilizzo del suolo. Attività di tipo intensivo e
tradizionale nelle coltivazioni
in serra.
Punto di Forza D.3 Nuovi strumenti urbanistici più attenti a promuovere le
tecniche di bioarchitettura e il
risparmio energetico e idrico.
Punto di Forza D.4 Elevato presenza di ditte che
utilizzano interventi naturali
e di biodiversità nel territorio. Implementazione
delle attività già esistenti e
attivazione di strumenti per la
loro maggiore utilizzazione nel
mercato economico.
Opportunità D.1 Incentivi
per biorchitettura e fonti
energetiche.
L'attivazione delle operazioni
in maniera sistematica,
organica e coordinata, rafforza
e integrata le attività previste
per l'utilizzo del suolo e la
biodiversità.
Le operazioni che daranno
valore aggiunto nello specifico
saranno: fattorie sociali,
percorsi di inclusione sociale e
lavorativa, servizi nelle serre,
Villa Chiara, strutture
residenziali in genere.
Operazione 1.1.2:
Realizzazione di
laboratori di formazione
per l'acquisizione di
competenze
professionali
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Opportunità A.1
Recepimento da parte della
RAS della L. 328/00 che
prevede la sussidiarietà
orizzontale e verticale. Realizzazione di servizi e
attività in ambito provinciale.
La L.R. n. 23/05, disciplina i
rapporti tra i soggetti
istituzionali e solidali attivi nel
territorio.
Opportunità A.2 Presenza
legislazione nazionale che
favorisce l’inclusione sociale
e lavorativa delle categorie svantaggiate.
L'attivazione delle operazioni
in maniera sistematica,
organica e coordinata, rafforza
e integrata le attività previste
per l'avvio della L.R. n 23/05.
Le operazioni che daranno
valore aggiunto nello specifico
saranno: Centri di
aggregazione sociale, sostegno
alla famiglia, comunità
alloggio, ludoteche, servizi per
i giovani. ..
Operazione 1.4.1:
Affiancamento alle
famiglie di operatori
professionali finalizzato
all’acquisizione di
cognizioni utili a
favorire il corretto
sviluppo psico-fisico del
disabile.
Opportunità A.3. F.1
Istituzione della Provincia Olbia Tempio. Istituzione
territorialmente e
strutturalmente più vicina agli
Enti locali nelle attività di
coordinamento e studio.
L'attivazione delle operazioni
in maniera sistematica,
organica e coordinata, rafforza
e integrata le attività previste
con il coordinamento della
Provincia.
Le operazioni che daranno
valore aggiunto nello specifico
saranno: Salute mentale in
gallura, Solidarietà e turismo,
le strade della legalità e
sicurezza in gallura, i giovani
in gallura volontariato e
cultura, salute mentale in
gallura. .
Operazione 1.1.2: Realizzazione di
laboratori di formazione
per l'acquisizione di
competenze
professionali
Opportunità B.1 Presenza di edifici in fase di dismissione,
acquisizione e riconversione.
L'attivazione delle operazioni
in maniera sistematica,
organica e coordinata, rafforza
e integrata le attività previste
per l'utilizzo di strutture
dismesse. Le operazioni che
daranno valore aggiunto nello
specifico saranno: Centro
MonetaFly for life, fattoria
sociale. .
Operazione 1.3.1: Realizzazione di
strutture per attività di
accoglienza, attività
culturali, sportive e
tempo libero.
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Opportunità E.2 Maggiore
flessibilità operativa degli attori sociali. Le nuove
normative sociali
"constringono" gli attori
sociali del territorio a
progettare in termini
territorriali e di integrazione
fra servizi e istituzioni.
L'attivazione delle operazioni
in maniera sistematica,
organica e coordinata, rafforza
e integrata le attività previste
per la maggiore flessibilità
degli attri sociali. Le operazioni
che daranno valore aggiunto
nello specifico saranno: Villa
Chiara, Fattoria sociale, l'isola
felice, mare disabili e
ambiente, Scuola per la
creativtà e l'innovazione,
Laboratorio posturale, tutti per
uno, Fly for life.
Operazione 1.3.1: Realizzazione di
strutture per attività di
accoglienza, attività
culturali, sportive e
tempo libero.
Obiettivo Specifico 2
Punto di Forza A.1 E1: Avvio
attività PLUS,
Programmazione territoriale condivisa. L'avvio del PLUS
consente la realizzazione una
maggiore sinergia tra gli attori
sociali coinvolti a livello locale e
provinciale. Questa
programmazione garantirà un
ottimale completamento ed
estensione degli interventi
presenti nel territorio,
rappresentanto nel contempo
elemento di estensione dei
servizi territorialmente presenti.
L'attivazione delle operazioni
in maniera sistematica,
organica e coordinata,
rafforza e integrata le attività
inserite all'interno del PLUS.
Le operazioni che daranno
valore aggiunto nello
specifico saranno: sostegno
alle famiglie.
Operazione 2.2.1: Sviluppo delle abilità
residue con l'attivazione
di operatori professionali
a domicilio. Inclusione
sociale
e sanitaria
degli anziani
Punto di forza B3: presenza di
strutture residenziali di tipo classico. Sono presenti sul
territorio strutture residenziali di
tipo classico, e quindi possibile
potenziare quelle territorialmente
più distanti oltre a garantire
l'attivazione di servizi innovativi
e diversificati.
L'attivazione delle operazioni
in maniera sistematica,
organica e coordinata,
rafforza e integrata le attività
che prevedono le strutture di
tipo classico.
Le operazioni che daranno
valore aggiunto nello
specifico saranno: casa di
riposo di Oschiri, Villa
Chiara, Comunità Alloggio
minori, Progetto sollievo alla
famiglia, centri di recupero e
accolgienza per fasce deboli,
struttura per donne in
difficoltà.
Operazione 2.1.1: Realizzazione strutture
di accoglienza
semiresidenziali.
Operazione 2.3.1: Realizzazione Centri
riabilitativi di alta
specializzazione.
Operazione 2.4.2: Incremento posti letto in
strutture residenziali.
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
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Punto di forza B2,
Opportunità F3: presenza nel
territorio di di operatori di
elevata professionalità. Attivazione di nuove
professionalità maggiormente
sensibili alle politiche sociali ed
alla programmazione territoriale.
L'attivazione delle operazioni
in maniera sistematica,
organica e coordinata,
rafforza e integrata le attività
che prevedono interventi di
prevenzione sociale e
sanitaria.
Le operazioni che daranno
valore aggiunto nello
specifico saranno: centro di
riabilitazione globale a ciclo
riabilitativo, centro
terapeutico termale,
laboratorio posturale .
Operazione 2.3.1: Realizzazione Centri
riabilitativi di alta
specializzazione.
Operazione 2.4.2: Incremento posti letto in
strutture residenziali.
Punto di forza B1: Presenza di
numerose organizzazioni del volontariato sociale. La realtà
del Nord-Est Sardegna è
estremamente fiorente di
associazioni di volontariato che a
vario titolo operano e sono
inserite nel tessuto sociale,
sanitario, religioso, sportivo.
Tutte animate da spirito
solidaristico che stimola,
sollecita e sprona le istituzioni
presenti sul territorio.
L'attivazione delle operazioni
in maniera sistematica,
organica e coordinata
rafforza e integrata le attività
che prevedono il
coinvolgimento delle
Associazioni di volontariato.
Le operazioni che daranno
valore aggiunto nello
specifico saranno: pet
therapy, centri di ascolto,
centri di aggregazione,
telesoccorso, Centro di
ascolto Auser.
Operazione 2.4.1: Attivato il servizio di
telesoccorso.
Operazione 2.2.2: Attivati servizi di
supporto e
accompagnamento
Operazione 2.1.2: Attivati servizi di
trasporto e
accompagnamento
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
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Obiettivo Specifico 3
Punto di Forza A.2: Tessuto
economico favorevole all’inserimento lavorativo.
Sono previste attività formative
attraverso laboratori dedicati che
permettano l'acquisizione di
competenze specifiche ed il
successivo inserimento nel
mondo del lavoro.
Punto di Forza A.4: Alta
incidenza nella popolazione di classi demografiche in età lavorativa. Ridurre il parametro
di comparazione e di dipendenza
delle popolazione.
Opportunità F.2 Realizzazione di nuovi servizi e attività a
favore delle categorie
svantaggiate della popolazione.
L'attivazione delle operazioni
in maniera sistematica,
organica e coordinata,
rafforza e integrata le attività
che prevedono l'inserimento
lavorativo.
Le operazioni che daranno
valore aggiunto nello
specifico saranno: fattoria
sociale, laboratori di pasta
fresca, laboratori nella serre,
servizi residenziali, ricerche
mirate.
Operazione 3.1.1: Corsi
di formazione
professionale;
Operazione 3.1.2: Erogazione sussidi per
l'inserimento lavorativo
presso aziende.
Inclusione sociale ex-
detenuti ed ex- tossicodipendenti
Punto di forza B1: Presenza di
numerose organizzazioni del volontariato sociale. La realtà
del Nord-Est Sardegna è
estremamente fiorente di
associazioni di volontariato che a
vario titolo operano e sono
inserite nel tessuto sociale,
sanitario, religioso, sportivo.
Tutte animate da spirito
solidaristico che stimola,
sollecita e sprona le istituzioni
presenti sul territorio.
L'attivazione delle operazioni
in maniera sistematica,
organica e coordinata
rafforza e integrata le attività
che prevedono il
coinvolgimento delle
Associazioni di volontariato.
Le operazioni che daranno
valore aggiunto nello
specifico saranno: fattorie
sociali, serre integrazione
socio-lavorativa soggetti a
rischio di esclusione.
Operazione 3.1.2.: Erogazione corso di
formazione
professionale
Operazione 3.2.1: Coordinamento Servizi
Sociali, Associazione del
volontariato al fine di
facilitare il reperimento
di un'abitazione
favorendo le politiche di
integrazione sociale.
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
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Obiettivo Specifico 4
Punto di Forza A.1 E1: Avvio
attività PLUS,
Programmazione territoriale condivisa. L'avvio del PLUS
consente la realizzazione una
maggiore sinergia tra gli attori
sociali coinvolti a livello locale e
provinciale. Questa
programmazione garantirà un
ottimale completamento ed
estensione degli interventi
presenti nel territorio,
rappresentanto nel contempo
elemento di estensione dei
servizi territorialmente presenti.
L'attivazione delle operazioni
in maniera sistematica,
organica e coordinata,
rafforza e integrata le attività
inserite all'interno del PLUS.
Le operazioni che daranno
valore aggiunto nello
specifico saranno: sostegno
alle famiglie.
Operazione 4.1.1:
Attivazione servizio di
supporto alle famiglie
nelle varie fasi di
crescita dei figli.
Punto di Forza A.5:
Esperienza dei comuni del
distretto nel lavoro in rete. Condivisione di un linguaggio
comune che permette una
maggiore interazione e
flessibilità nei rapporti e nella
comunicazione.
L'attivazione delle operazioni
in maniera sistematica,
organica e coordinata
rafforza e integrata le attività
che prevedono il lavoro "in
rete". Le operazioni che
daranno valore aggiunto
nello specifico saranno: "The
Social Hope" Arzachena,
Sindacato, Istituzioni privati
insieme per le donne e i
bambini, Servizi all'infanzia
e alla famiglia, La fattoria
didattico sociale, Inclusione
sociale di donne con figli
minori, Integrazione socio-
lavorativa, centro di
aggregazione periferico ...
Operazione 4.1.1:
Attivazione servizio di
supporto alle famiglie
nelle varie fasi di
crescita dei figli.
Operazione 4.2.1:
Realizzazione interventi
di formazione con e per
la scuola.
Minori
e
adolescenza
Punto di forza B3: presenza di
strutture residenziali di tipo classico. Sono presenti sul
territorio strutture residenziali di
tipo classico, e quindi possibile
potenziare quelle territorialmente
più distanti oltre a garantire
l'attivazione di servizi innovativi
e diversificati.
L'attivazione delle operazioni
in maniera sistematica,
organica e coordinata,
rafforza e integrata le attività
che prevedono le strutture di
tipo classico.
Le operazioni che daranno
valore aggiunto nello
specifico saranno: Comunità
Alloggio minori, Progetto
sollievo alla famiglia,
organizzazione del tempo
libero dei minori.
Operazione 4.4.1: Realizzate strutture
alternative per attività
ricreatve a tempo libero.
Operazione 4.5.1: Realizzazione nuova
comunità alloggio.
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
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Punto di Forza B.4 Rapporto
consolidato con le scuole per attività di supporto. Sinergie
per l'attivazione di laboratori
formativi finalizzati.
L'attivazione delle operazioni
in maniera sistematica,
organica e coordinata,
rafforza e integrata le attività
che prevedono le laboratori
formativi.
Le operazioni che daranno
valore aggiunto nello
specifico saranno: fattorie
sociali, corsi di formazione
professionale.
Operazione 4.2.1: Realizzazione interventi
di formazione con e per
la scuola.
Operazione 4.3.1: Creare oportunità
lavorative e formative
per adolescenti.
Operazione 4.6.1: Realizzati laboratori e
scuole di formazione per
professionalità
innovative connaturate
all'identità locale.
Obiettivo Specifico 5
Incidenza tumori e
ambiente di lavoro
Opportunità A.3. F.1
Istituzione della Provincia Olbia Tempio. Istituzione
territorialmente e strutturalmente
più vicina agli Enti locali nelle
attività di coordinamento e
studio.
L'attivazione delle operazioni
in maniera sistematica,
organica e coordinata,
rafforza e integrata le attività
previste con il
coordinamento della
Provincia.
Le operazioni che daranno
valore aggiunto nello
specifico saranno: indagine
sui tumori.
Operazione 5.1.1: Realizzato uno studio
sull'incidenza patologie
tumorali con precisi
ambiti lavorativi
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
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Obiettivo Specifico 6
Punto di Forza C.1 Le attività
previste nei progetti integrati
coinvolgono manodopera
prevalentemente e
tradizionalmente femminile.
Opportunità C.1. Maggiore
capacità e attitudine delle
donne allo svolgimento di
attività legate alla cura delle
persone
Opportunità C.2. Maggiore scolarizzazione genere
femminile rispetto al maschile.
L'attivazione delle operazioni
in maniera sistematica,
organica e coordinata,
rafforza e integrata le attività
previste per la forza lavoro
femminile.
Le operazioni che daranno
valore aggiunto nello
specifico saranno: servizi di
supporto per i minori, asili
nido, servizi residenziali e
semiresidenziali per donne in
difficoltà.
Operazione 6.1.2: Asili
nido
Operazione 6.1.1:
Predisposti interventi
formativi professionali
attraverso inserimento
lavorativo con sussidio.
Inclusione sociale e
lavorativa delle
donne
Punto di forza B1: Presenza di
numerose organizzazioni del volontariato sociale. La realtà
del Nord-Est Sardegna è
estremamente fiorente di
associazioni di volontariato che a
vario titolo operano e sono
inserite nel tessuto sociale,
sanitario, religioso, sportivo.
Tutte animate da spirito
solidaristico che stimola,
sollecita e sprona le istituzioni
presenti sul territorio.
L'attivazione delle operazioni
in maniera sistematica,
organica e coordinata
rafforza e integrata le attività
che prevedono il
coinvolgimento delle
Associazioni di volontariato.
Le operazioni che daranno
valore aggiunto nello
specifico saranno: pet
therapy, centri di ascolto,
centri di aggregazione,
telesoccorso.
Operazione 6.1.3: Coordinamento servizi
sociali - associazioni del
volontariato al fine di
facilitare il reperimento
di una abitazione.
Operazione 6.2.1: Attivata unità di strada
per il contatto con le
vittime della tratta.
Obiettivo Specifico 7
Creazione di una rete
informativa di sistema
Opportunità A.3. F.1
Istituzione della Provincia Olbia Tempio. Istituzione
territorialmente e strutturalmente
più vicina agli Enti locali nelle
attività di coordinamento e
studio.
L'attivazione delle operazioni
in maniera sistematica,
organica e coordinata,
rafforza e integrata le attività
previste con il
coordinamento della
Provincia.
Le operazioni che daranno
valore aggiunto nello
specifico saranno: i giovani
in Gallura volontariato e
cultura.
Operazione 7.1.1: Realizzazione del sito
internet per giovani e
minori
Operazione 7.1.2: Attuazione convegni
relativi all'operatività del
settore del volontariato.
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
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Obiettivo Specifico 8
Fenomeno usura
Opportunità A.3. F.1
Istituzione della Provincia Olbia Tempio. Istituzione
territorialmente e strutturalmente
più vicina agli Enti locali nelle
attività di coordinamento e
studio.
L'attivazione delle operazioni
in maniera sistematica,
organica e coordinata,
rafforza e integrata le attività
previste con il
coordinamento della
Provincia.
Le operazioni che daranno
valore aggiunto nello
specifico saranno: le strade
della legalità e sicurezza in
Gallura. .
Operazione 8.1.1: Centri di ascolto per le
vittime dell'usura.
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
79/50
6.1. Definizione delle operazioni
Tabella 10 - Analisi, verifica e classificazione delle operazioni interne ed esterne al Progetto Integrato di Sviluppo.
6.2. Definizione delle operazioni
Tabella 10 - Analisi, verifica e classificazione delle operazioni interne ed esterne al Progetto Integrato di Sviluppo.
Obiettivo
Operativo Anagrafica Operazione
Classificazione
Operazione
Num
ero Titolo
Soggetto
Proponente
(34)
Titolo Codice Operazione
Proposta
Puntuale
/ Sistema Tipologia
Rilevanza
Operazione
1.1.
Facilitare
l’accesso
dei
disabili al
mondo del
lavoro
3.1
Facilitare
l’accesso
al mondo
del lavoro
“Agrincasa
” di
Gemma
Mattana
1.1.1.
Fattoria
Sociale
P935 Puntuale
Acquisizione
beni e servizi
Formazione
importante
1.2.
Facilitare
l’autonom
ia nello
svolgimen
to delle
attività
quotidiane
della vita
2.1
Facilitare
l’autonom
ia nello
svolgimen
to delle
attività
quotidiane
della vita
“Sa Domu”
Società
Cooperativ
a arl - Olbia
1.2.2.
Centro di
riabilitazione
globale a
ciclo
continuativo
P689 Puntuale
Acquisizione
beni e servizi
importante
1.2.
Facilitare
l’autonom
ia nello
svolgimen
to delle
attività
quotidiane
AIAS –
Associazio
ne Italiana
Assistenza
Spastici
Progetto
sollievo alla
famiglia
G457 Sistema
Acquisizione
beni e servizi
importante
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
79/51
della vita
1.3.
Facilitare
l’accesso
alle
attività
culturali,
sportive e
del tempo
libero
Ass.
sportiva Sci
club Saint-
Tropez
Fly for life H654 Puntuale Acquisizione
beni e servizi indispensabile
1.2.
Facilitare
l’autonom
ia nello
svolgimen
to delle
attività
quotidiane
della vita
2.2.
Facilitare
l’autonom
ia nello
svolgimen
to delle
attività
quotidiane
della vita
Ass.
Volont.
AUSER
Filo
d’Argento -
Olbia
Filo
d’Argento P279 Sistema
Acquisizione
di beni e
servizi
importante
2.2.
Facilitare
l’autonom
ia nelle
attività
quotidiane
della vita
Associazio
ne di
volontariato
Alzheimer -
Olbia
Centro di
ascolto
Alzheimer
P220 Sistema Azioni di
sostegno importante
1.4
Facilitare
la vita di
relazione
con le
persone
Canile
Olimpo di
Gabriele
Serreri &
C. s.a.s.
Olimpo.
Centri
sperimentali
per la terapia
assistita degli
animale
(TAA)
D538 Puntuale
Acquisizione
di beni e
servizi
importante
4.4.
Creazione
di
iniziative
ricreative
e di tempo
libero
Cano Katia L’Isola Felice P687 Puntuale
Acquisizione
di beni e
servizi
importante
6.1
Facilitare
l’inserime
nto
lavorativo
e sociale
delle
donne
CISL
Gallura
Logudoro
Sindacato
Istituzioni
Privati
Insieme per
le Donne e i
Bambini
D678 Puntuale Acquisizione
beni e servizi importante
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
79/52
1.4
Miglioram
ento della
vita di
relazione
con le
persone
3.1
Facilitare
l’accesso
al mondo
del lavoro
6.1
Facilitare
l’inserime
nto
lavorativo
e sociale
delle
donne
Comune di
Arzachena
The social
hope P275 Sistema
Realizzazion
e di opere
pubbliche
Acquisizione
beni e servizi
Formazione
indispensabile
4.4
Creazione
di
alternative
ricreative
e di tempo
libero
2.2.
Facilitare
l’autonom
ia nelle
attività
quotidiane
della vita
2.4.
Allungam
ento della
vita
dell’anzia
no
Comune di
Arzachena
The social
hope P275 Sistema
Realizzazion
e di opere
pubbliche
Acquisizione
beni e servizi
Formazione
indispensabile
6.1.
Facilitare
l’inserime
nto
lavorativo
e sociale
delle
donne
Comune di
Buddusò
Servizi
all’infanzia e
alla famiglia
H480 Puntuale
Realizzazion
e di opere
pubbliche
Acquisizione
beni e servizi
indispensabile
2.4.
Allungam
ento della
vita
dell’anzia
no
Comune di
Budoni
Costruire un
immobile
idoneo allo
scopo per
garantire
assistenza
ospedaliera
E337 Puntuale
Realizzazion
e di Opere
pubbliche
indispensabile
1.3
Facilitare
l’accesso
alle
attività
culturali,
sportive e
del tempo
Comune di
La
Maddalena
Centro
Terapeutico
termale di
Moneta
D677 Puntuale
Realizzazion
e di Opere
pubbliche
indispensabile
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
79/53
libero
1.4.
Facilitare
la vita di
relazione
con le
persone
Comune di
Olbia
Formazione
degli
operatori del
volontariato
H205 Sistema Formazione indispensabile
4.3
Eliminare
gli episodi
di
microcrim
inalità e
comporta
menti a
rischio
Comune di
Olbia
Centro di
aggregazione
periferico
F158 Puntuale
Realizzazion
e di opere
pubbliche
indispensabile
6.1.
Facilitare
l’inserime
nto
lavorativo
e sociale
delle
donne
Comune di
Olbia
Inclusione
sociale di
donne con
figli minori
F157 Sistema Formazione indispensabile
1.1.
Facilitare
l’accesso
dei
disabili al
mondo del
lavoro
Comune di
Olbia
La Fattoria
didattico
sociale
F150 Puntuale
Realizzazion
e di opere
pubbliche
Formazione
indispensabile
4.5.
Permanen
za nel
territorio
di origine
dei minori
allontanati
dalla
famiglia
Comune di
Olbia
Comunità
Alloggio F149 Puntuale
Realizzazion
e di opere
pubbliche
indispensabile
3.1.
Integrazio
ne socio
lavorativa
soggetti a
rischio di
esclusione
–
inseriment
o
lavorativo
ex
tossicodip
endenti ed
ex
alcolisti
Comune di
Olbia
Progetto per
il
reinserimento
di ex
tossicodipend
enti o ex
alcolisti
B318 Sistema
Formazione/
Erogazione
di
finanziament
i e servizi a
singoli
destinatari
indispensabile
2.4.
Allungam
ento della
vita
dell’anzia
no
Comune di
Oschiri
ristrutturazio
ne e
ampliamento
della casa di
riposo per
H768 Puntuale
Realizzazion
e di opere
pubbliche
indispensabile
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
79/54
anziani
1.2.
Facilitare
l’autonom
ia nello
svolgimen
to delle
attività
quotidiane
della vita
Congregazi
one Figlie
della Carità
- Buddusò
Costruzione e
Arredamento
di una
palestra
polifunzional
e
I147 Puntuale
Erogazione
di
finanziament
i e servizi a
singoli
destinatari
/Acquisizion
e beni e
servizi
importante
1.3
Facilitare
l’accesso
alle
attività
culturali,
sportive e
del tempo
libero
Coop. Soc.
Il Sabato -
Padru
Servizio
turistico
ambientale e
sociale
H464 Puntuale
Acquisizione
beni e servizi
Formazione
importante
1.4.
Miglioram
ento della
vita di
relazione
con le
persone
Fondazione
Villa
Chiara
Onlus -
Olbia
Completame
nto lavori
Villa Chiara
P790 Puntuale
Erogazione
di
finanziament
i e servizi a
singoli
destinatari
/Acquisizion
e beni e
servizi
indispensabile
1.4.
Facilitare
la vita di
relazione
con le
persone
LIDA
Sezione
Olbia – Ass
volontariato
Onlus
Un Incontro,
una
Speranza,
l’inserimento
del disabile e
il suo
recupero
psicologico
E810 Puntuale
Erogazione
di
finanziament
i e servizi a
singoli
destinatari
/Acquisizion
e beni e
servizi
importante
1.2
Facilitare
autonomia
nello
svolgimen
to delle
attività
quotidiane
della vita
Meloni
Marina
Ditta
Individuale
Laboratorio
Posturale P223 Puntuale
Erogazione
di
finanziament
i e servizi a
singoli
destinatari
/Acquisizion
e beni e
servizi/Form
azione
importante
4.4
Creazione
di
alternative
ricreative
e di tempo
libero
Pilloni
Mariapia
Scuola per la
creatività e
l’innovazione
P688 Puntuale
Erogazione
di
finanziament
i e servizi a
singoli
destinatari
/Acquisizion
e beni e
importante
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
79/55
servizi/Form
azione
30
Facilitare
l’accesso
alle
attività
culturali,
sportive e
del tempo
libero
Piras Efisio
– impresa
in via di
costituzione
Affittacamere
senza barriere D547 Puntuale
Erogazione
di
finanziament
i e servizi a
singoli
destinatari
/Acquisizion
e beni e
servizi
importante
1.3.
Facilitare
l’accesso
alle
attività
culturali,
sportive e
del tempo
libero
Piras Efisio
– impresa
in via di
costituzione
Mare,
disabili,
ambiente
D462 Puntuale
Erogazione
di
finanziament
i e servizi a
singoli
destinatari
/Acquisizion
e beni e
servizi
importante
1.2.
Facilitare
l’autonom
ia nello
svolgimen
to delle
attività
quotidiane
della vita
1.4
Miglioram
ento della
vita di
relazione
con le
persone
3.1
Facilitare
l’accesso
al mondo
del lavoro
6.1
Facilitare
l’inserime
nto
lavorativo
e sociale
delle
donne
4.4
Creazione
di
alternative
ricreative
e di tempo
libero
Rete
Soci@le Tutti per uno G343
Puntuale
/sistema
Azioni di
sostegno /
Erogazione
di
finanziament
i e servizi a
singoli
destinatari/
Acquisizione
di beni e
servizi/forma
zione
importante
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
79/56
2.2.
Facilitare
l’autonom
ia nelle
attività
quotidiane
della vita
2.4.
Allungam
ento della
vita
dell’anzia
no
6.1
Facilitare
l’inserime
nto
lavorativo
e sociale
delle
donne
Provincia
Olbia
Tempio
Le Strade
della Legalità
e sicurezza in
Gallura
D322 Sistema
Azioni di
sostegno
Acquisizione
di beni e
servizi
indispensabile
7.1
Sito
internet
realizzato
per
associazio
ni e
giovani
7.2
Convegni
realizzati
su temi
riguardant
i
operatività
dell’associ
azionismo
Provincia
Olbia
Tempio
I Giovani in
Gallura
volontariato e
cultura
P431 Sistema
Azioni di
sostegno
Acquisizione
di beni e
servizi
Formazione
Azioni
istituzionali
e di
partenariato
indispensabile
1.1
Facilitare
accesso
disabili al
mondo del
lavoro
Provincia
Olbia
Tempio
Salute
mentale in
Gallura
F272 Puntuale
Formazione
Azioni
istituzionali
e di
partenariato
indispensabile
5.1
Stabilire
incidenza
patologie
tumorali
in
rapporto
con
l’ambiente
lavorativo
Provincia
Olbia
Tempio
Indagine sui
tumori G388 Sistema
Acquisizione
di beni e
servizi
Altro (studi e
ricerca)
indispensabile
1.3
Facilitare
l’accesso
alle
attività
culturali,
sportive e
del tempo
Provincia
Olbia
Tempio
Solidarietà e
turismo H344 Sistema
Azioni
istituzionali
e di
partenariato
Altro
(sensibilizza
zione e
indispensabile
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
79/57
libero informazione
sul
territorio)/
Formazione
4.2
Maggiore
permanen
ze a
scuola dei
minori
Provincia
Olbia
Tempio
Progetto
Scholè P742 sistema
Azioni
istituzionali
e di
partenariato
altro
(informazion
e e
sensibilizzazi
one)
indispensabile
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
79/58
6.3. Analisi del rispetto del principio di Pari Opportunità
Tabella 11 - Analisi del rispetto del principio di Pari Opportunità
Codice Operazione
Soggetto Proponente Constesto di vita Accesso al Mercato del
Lavoro Situazione
occupazionale
Partecipazione Alla creazione di
attività Socio-Economiche
P689 "Sa Domu" società
cooperativa arl - Olbia
supporto e sollievo alla famiglia, in particolare alle madri e le donne in generale sulle quali ricadono i maggiori oneri dell'assistenza, dei soggetti più fragili
aumento dell'occupabilità per il genere femminle in quanto gli addetti occupati nei lavori di assistenza e cura sono prevalentemente costituiti da donne.
G457 AIAS - Associazione Italiana Assistenza
Spastici
supporto e sollievo alla famiglia, in particolare alle madri e le donne in generale sulle quali ricadono i maggiori oneri dell'assistenza, dei soggetti più fragili
aumento dell'occupabilità per il genere femminle in quanto gli addetti occupati nei lavori di assistenza e cura sono prevalentemente costituiti da donne.
P220 Associazione di
volontariato Alzheimer - Olbia
supporto e sollievo alla famiglia, in particolare alle madri e le donne in generale sulle quali ricadono i maggiori oneri dell'assistenza, dei soggetti più fragili
D538 Canile Olimpo di
Gabriele Serreri & C. s.a.s.
supporto e sollievo alla famiglia, in particolare alle madri e le donne in generale sulle quali ricadono i maggiori oneri dell'assistenza, dei soggetti più fragili
P687 Cano Katia
supporto e sollievo alla famiglia, in particolare alle madri e le donne in generale sulle quali ricadono i maggiori oneri dell'assistenza, dei soggetti più fragili
D678 CISL Gallura Logudoro
supporto e sollievo alla famiglia, in particolare alle madri e le donne in generale sulle quali ricadono i maggiori oneri dell'assistenza, dei soggetti più fragili
aumento dell'occupabilità per il genere femminle in quanto gli addetti occupati nei lavori di assistenza e cura sono prevalentemente costituiti da donne.
P275 Comune di Arzachena
supporto e sollievo alla famiglia, in particolare alle madri e le donne in generale sulle quali ricadono i maggiori oneri dell'assistenza, dei soggetti più fragili
aumento dell'occupabilità per il genere femminle in quanto gli addetti occupati nei lavori di assistenza e cura sono prevalentemente costituiti da donne.
H480 Comune di Buddusò
supporto e sollievo alla famiglia, in particolare alle madri e le donne in generale sulle quali ricadono i maggiori oneri dell'assistenza, dei soggetti più fragili
aumento dell'occupabilità per il genere femminle in quanto gli addetti occupati nei lavori di assistenza e cura sono prevalentemente costituiti da donne.
H205 Comune di Olbia
supporto e sollievo alla famiglia, in particolare alle madri e le donne in generale sulle quali ricadono i maggiori oneri dell'assistenza, dei soggetti più fragili
F158 Comune di Olbia
supporto e sollievo alla famiglia, in particolare alle madri e le donne in generale sulle quali ricadono i maggiori oneri dell'assistenza, dei soggetti più fragili
aumento dell'occupabilità per il genere femminle in quanto gli addetti occupati nei lavori di assistenza e cura sono prevalentemente costituiti da donne.
F157 Comune di Olbia supporto e sollievo alla famiglia, in particolare alle madri e le donne in generale sulle quali ricadono i maggiori oneri dell'assistenza, dei soggetti più fragili
aumento dell'occupabilità per il genere femminle in quanto gli addetti occupati nei lavori di assistenza e cura sono prevalentemente costituiti da donne.
miglioramento delle prospettive di impiego delle donne. attuazione di percorsi che favoriscono l'inserimento lavorativo o il rientro al lavoro delle donne.
promozione della partecipazione delle donne alle iniziative di sviluppo locale ed inserimento lavorativo.
F150 Comune di Olbia
aumento dell'occupabilità per il genere femminle in quanto gli addetti occupati nei lavori di assistenza e cura sono prevalentemente costituiti da donne.
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
79/59
F149 Comune di Olbia
supporto e sollievo alla famiglia, in particolare alle madri e le donne in generale sulle quali ricadono i maggiori oneri dell'assistenza, dei soggetti più fragili
B318 Comune di Olbia
supporto e sollievo alla famiglia, in particolare alle madri e le donne in generale sulle quali ricadono i maggiori oneri dell'assistenza, dei soggetti più fragili
aumento dell'occupabilità per il genere femminle in quanto gli addetti occupati nei lavori di assistenza e cura sono prevalentemente costituiti da donne.
H768 Comune di Oschiri
supporto e sollievo alla famiglia, in particolare alle madri e le donne in generale sulle quali ricadono i maggiori oneri dell'assistenza, dei soggetti più fragili
aumento dell'occupabilità per il genere femminle in quanto gli addetti occupati nei lavori di assistenza e cura sono prevalentemente costituiti da donne.
H464 Coop. soc. Il Sabato -
Padru
supporto e sollievo alla famiglia, in particolare alle madri e le donne in generale sulle quali ricadono i maggiori oneri dell'assistenza, dei soggetti più fragili
P790 Fondazione Villa
Chiara Onlus - Olbia
supporto e sollievo alla famiglia, in particolare alle madri e le donne in generale sulle quali ricadono i maggiori oneri dell'assistenza, dei soggetti più fragili
aumento dell'occupabilità per il genere femminle in quanto gli addetti occupati nei lavori di assistenza e cura sono prevalentemente costituiti da donne.
E810 LIDA Sezione Olbia -
Ass. volontariato Onlus
supporto e sollievo alla famiglia, in particolare alle madri e le donne in generale sulle quali ricadono i maggiori oneri dell'assistenza, dei soggetti più fragili
D547 Piras Efisio - impresa in via di costituzione
supporto e sollievo alla famiglia, in particolare alle madri e le donne in generale sulle quali ricadono i maggiori oneri dell'assistenza, dei soggetti più fragili
D462 Piras Efisio - impresa in via di costituzione
supporto e sollievo alla famiglia, in particolare alle madri e le donne in generale sulle quali ricadono i maggiori oneri dell'assistenza, dei soggetti più fragili
G343 Rete Soci@le supporto e sollievo alla famiglia, in particolare alle madri e le donne in generale sulle quali ricadono i maggiori oneri dell'assistenza, dei soggetti più fragili
aumento dell'occupabilità per il genere femminle in quanto gli addetti occupati nei lavori di assistenza e cura sono prevalentemente costituiti da donne.
miglioramento delle prospettive di impiego delle donne. attuazione di percorsi che favoriscono l'inserimento lavorativo o il rientro al lavoro delle donne.
promozione della partecipazione delle donne alle iniziative di sviluppo locale ed inserimento lavorativo. Sostegno e consulenza per la crezione di i mpresa.
F272 Provincia Olbia
Tempio
supporto e sollievo alla famiglia, in particolare alle madri e le donne in generale sulle quali ricadono i maggiori oneri dell'assistenza, dei soggetti più fragili
aumento dell'occupabilità per il genere femminle in quanto gli addetti occupati nei lavori di assistenza e cura sono prevalentemente costituiti da donne.
H344 Provincia Olbia
Tempio
supporto e sollievo alla famiglia, in particolare alle madri e le donne in generale sulle quali ricadono i maggiori oneri dell'assistenza, dei soggetti più fragili
D 678 C.I.S.L.
supporto e sollievo alla famiglia, in particolare alle madri e le donne in generale sulle quali ricadono i maggiori oneri dell'assistenza, dei soggetti più fragili
aumento dell'occupabilità per il genere femminle in quanto gli addetti occupati nei lavori di assistenza e cura sono prevalentemente costituiti da donne.
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
79/60
6.4. Analisi della sostenibilità ambientale
Tabella 12 - Valutazione dell’impatto delle operazioni a diretta finalità ambientale.
Obiettivi ambientali
Codice
Operazione A B C D E
Tabella 13 - Valutazione dell’impatto delle operazioni ad esclusiva finalità di sviluppo economico o sociale
Obiettivi ambientali
Codice
Operazione A B C D
E
F
P935 N N N N N N
P689 N N N N N N
G457 N N N N N N
H654 P P P P P P
P279 N N N N N N
P220 N N N N N N
D538 N N N N N N
P687 P P P P P P
D678 N N N N N N
P275 N N N N N N
H480 N N N N N N
E337 N N N N N N
Note (max 2 pagine).
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
79/61
D677 N N N N N N
H205 N N N N N N
F158 P P P P P P
F157 N N N N N N
F150 N N N N N N
F149 N N N N N N
B318 N N N N N N
H768 N N N N N N
D881 N N N N N N
I147 N N N N N N
H464 P P P P P P
P790 N N N N N N
E810 N N N N N N
P223 N N N N N N
P688 N N N N N N
D547 N N N N N N
D462 P P P P P P
G343 N N N N N N
D322 N N N N N N
P431 N N N N N N
F272 N N N N N N
G388 N N N N N N
P742 N N N N N N
Note (max 2 pagine).
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
79/62
6.5. Definizione degli indicatori
Tabella 14 - Indicatori oggettivamente verificabili
OBIETTIVO GENERALE: Benessere socio-economico, psico-fisico delle fasce deboli della popolazione
Obiettivo Specifico Obiettivo Operativo Indicatori di
Realizzazione Target
Not
e
Obiettivo Specifico 1 Obiettivo Operativo 1.1
Inclusione dei disabili nella vita
sociale e lavorativa
Facilitare l’accesso dei
disabili al mondo del lavoro
Aumento del 60% circa
dei disabili nel mondo
del lavoro entro 6-12
mesi
DISABILI
Obiettivo Operativo 1.2
Facilitare l’autonomia nello
svolgimento delle attività
quotidiane della vita.
Aumento del 40% circa
dell’autonomia dei
disabili entro 6-12 mesi
DISABILI
Obiettivo Operativo 1.3
Facilitare l’accesso alle
attività culturali, sportive e del
tempo libero.
Aumento del 60% circa
dei disabili nelle attività
socio-culturali e sportive
entro 6-12 mesi ;
DISABILI
Obiettivo Operativo 1.4
Miglioramento della vita di
relazione con le persone
Aumento del 80% circa
dei disabili nelle
occasioni di relazione
entro 6-12 mesi ;
DISABILI
Obiettivo Specifico 2 Obiettivo Operativo 2.1
Inclusione sociale e sanitaria
degli anziani
Facilitare l’accesso degli
anziani alle attività culturali e
di tempo libero.
Aumento del 60% circa
dei disabili nelle attività
socio-culturali e sportive
entro 6-12 mesi ;
ANZIANI
Obiettivo Operativo 2.2
Facilitare l’autonomia nelle
attività quotidiane della vita.
Aumento del 60% circa
dell’autonomia degli
anziani entro 6-12 mesi
ANZIANI
Obiettivo Operativo 2.3
Favorire e potenziare le abilità
residue
Aumento del 40% circa
delle abilità residue
degli anziani entro 6-12
mesi
ANZIANI
Aumento delle
aspettative di vita per il
30% circa degli anziani
entro 6-12 mesi
Obiettivo Operativo 2.4 allungamento della vita
dell’anziano. ANZIANI
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
79/63
Obiettivo Specifico 3 Obiettivo operativo 3.1
- dai dodici ai ventiquattro
mesi;
Inclusione sociale ex-
detenuti ed ex-
tossicodipendenti
Facilitare l’accesso al
mondo del lavoro.
Aumento del 40% circa delle
possibilità di accesso al
mondo del lavoro per ex
detenuti e tossicodipendenti
entro 6-12 mesi;
EX DETENUTI
EX
TOSSICODIPENDENZA
Obiettivo operativo 3.2
Facilitare il reperimento di
alloggi
Aumento del 40% circa delle
possibilità del reperimento di
un alloggio ex detenuti e
tossicodipendenti
EX DETENUTI
EX TOSSICODI
PENDENZA
Obiettivo Specifico 4 Obiettivo Operativo n. 4.1
Minori e adolescenza
Manifestazioni di bullismo
limitate.
MINORI
Riduzione del 40% circa
delle manifestazioni di
bullismo
entro sei-dodici mesi
Obiettivo Operativo n. 4.2
Maggiore permanenza a
scuola dei minori
Aumento del 50% circa della
permanenza dei minori a
scuola
Entro dodici mesi MINORI
Obiettivo Operativo n° 4.3
Ridotti episodi di
microcriminalità e
comportamenti a rischio
Riduzione del 40% circa
degli episodi di
microcriminalità entro dodici
mesi MINORI
Obiettivo Operativo n. 4.4
Creazione di alternative
ricreative e di tempo libero.
Aumento del 50% circa delle
alternative ricreative e di
tempo libero.
Entro dodici mesi MINORI
Obiettivo Operativo n. 4.5
Permanenza nel territorio di
origine dei minori
allontanati dalla famiglia
Aumento del 60% circa della
permanenza nel territorio di
origine dei minori allontanati
dalla famiglia.
Entro dodici mesi
MINORI
Obiettivo Specifico 5 Obiettivo Operativo n°5.1
Incidenza tumori e
ambiente di lavoro
Stabilire incidenza delle
patologie tumorali in
rapporto con l’ambiente
lavorativo.
Individuazione del 70% circa
dell’ incidenza delle
patologie tumorali in
rapporto con l’ambiente
lavorativo.
Entro dodici mesi;
AMBIENTE DI
LAVORO
Obiettivo
Specifico 6 Obiettivo Operativo 6.1
Inclusione sociale e
lavorativa delle
donne
Facilito inserimento
lavorativo e sociale delle
donne
Ingresso nel mondo del
lavoro del 90% circa delle
donne in cerca di lavoro
inserite nei progetti.
Entro dodici mesi
DONNE IN
DIFFICOLTA’
Obiettivo specifico 7 Obiettivo Operativo 7.1
Creazione di una rete
informativa di
sistema
Sito internet realizzato per
associazioni e giovani
Obiettivo Operativo 7.2
Realizzazione del sito
- entro dodici mesi;
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n. 5 Convegni realizzati in
un anno su temi riguardanti
operatività
dell’associazionismo
Realizzazione dei 5 convegni
- entro dodici mesi;
GIOVANI
Obiettivo specifico 8
Obiettivo 8.1.1: Centro di
ascolto per le vittime
dell’usura.
Contrasto al
fenomeno usura
- aumento del 30% circa
delle denunce dei reati di
usura;
- entro dodici mesi;
VITTIME USURA
7. MODALITÀ DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO INTEGRATO
7.1. Iter procedurale e cronoprogrammi di attuazione delle operazioni
Tabella 15 - Stato della progettazione delle operazioni.
Codice Operazione
Soggetto Proponente Tipologia Operazione Stato della progettazione
P935 "Agrincasa" di Gemma Mattana Acquisizione beni e servizi/formazione
Esecutiva
P689 "Sa Domu" società cooperativa arl - Olbia Acquisizione beni e servizi
Idea progettuale
G457 AIAS - Associazione Italiana Assistenza Spastici Acquisizione beni e servizi
Idea progettuale
H654 Ass. sportiva Sci club Saint-Tropez Acquisizione beni e servizi
Idea progettuale
P279 Ass. volont. AUSER Filo d'Argento - Olbia Acquisizione beni e servizi
Idea progettuale
P220 Associazione di volontariato Alzheimer - Olbia Azioni di sostegno
Idea progettuale
D538 Canile Olimpo di Gabriele Serreri & C. s.a.s. Acquisizioni di beni e servizi
Idea progettuale
P687 Cano Katia Acquisizioni di beni e servizi
Idea progettuale
D678 CISL Gallura Logudoro Acquisizioni di beni e servizi
Idea progettuale
P275 Comune di Arzachena Realizzazione di opere pubbliche Acquisizione beni e servizi Formazione
Esecutiva
H480 Comune di Buddusò Realizzazione di opere pubbliche
Acquisizione beni e servizi Idea progettuale
E337 Comune di Budoni Realizzazione di Opere pubbliche
Idea progettuale
D677 Comune di La Maddalena Realizzazione opere pubbliche
Idea progettuale
H205 Comune di Olbia Formazione
Idea progettuale
F158 Comune di Olbia Realizzazione di opere pubbliche
Esecutiva con autorizzazioni
F157 Comune di Olbia Formazione
Idea progettuale
F150 Comune di Olbia Realizzazione di opere pubbliche
/Formazione Esecutiva con autorizzazioni
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F149 Comune di Olbia Realizzazione di opere pubbliche
Esecutiva con autorizzazioni
B318 Comune di Olbia Formazione/Erogazione di finanziamenti e
servizi a singoli destinatari Idea progettuale
H768 Comune di Oschiri Realizzazione di opere pubbliche
Idea progettuale
I147 Congregazione Figlie della Carità - Buddusò
Erogazione di finanziamenti e servizi a
singoli destinatari /Acquisizione beni e
servizi
Idea progettuale
H464 Coop. soc. Il Sabato - Padru Acquisizione beni e servizi/formazione
Idea progettuale
P790 Fondazione Villa Chiara Onlus - Olbia Erogazione di finanziamenti e servizi a
singoli destinatari /Acquisizione beni e
servizi
Esecutiva con autorizzazioni
Codice Operazione
Soggetto Proponente Tipologia Operazione Stato della progettazione
E810 LIDA Sezione Olbia - Ass. volontariato Onlus
Erogazione di finanziamenti e servizi a
singoli destinatari /Acquisizione beni e
servizi
Idea progettuale
P223 Meloni Marina - Ditta individuale
Erogazione di finanziamenti e servizi a
singoli destinatari /Acquisizione beni e
servizi/Formazione
Idea progettuale
P688 Pilolli Mariapia Erogazione di finanziamenti e servizi a
singoli destinatari /Acquisizione beni e Idea progettuale
D547 Piras Efisio - impresa in via di costituzione
Erogazione di finanziamenti e servizi a
singoli destinatari /Acquisizione beni e Idea progettuale
D462 Piras Efisio - impresa in via di costituzione
Erogazione di finanziamenti e servizi a
singoli destinatari /Acquisizione beni e Idea progettuale
G343 Rete Soci@le
Azioni di sostegno /
Erogazione di finanziamenti e servizi a
singoli destinatari/
Acquisizione di beni e servizi/formazione
Idea progettuale
D322 Provincia Olbia Tempio Acquisizioni di beni e servizi/ azioni di sostegno
Idea progettuale
P431 Provincia Olbia Tempio
Azioni di sostegno
Acquisizione di beni e servizi
Formazione
Azioni istituzionali e di partenariato
Idea progettuale
F272 Provincia Olbia Tempio Formazione
Azioni istituzionali e di partenariato Idea progettuale
G388 Provincia Olbia Tempio Acquisizione di beni e servizi
Altro (studi e ricerca) Idea progettuale
H344 Provincia Olbia Tempio Azioni istituzionali e di partenariato Altro
(sensibilizzazione e Idea progettuale
P742 Provincia Olbia Tempio Azioni istituzionali e di partenariato altro
(informazione e sensibilizzazione) Idea progettuale
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Tabella 16 - Stato dell’iter procedurale degli adempimenti preliminari per la realizzazione delle operazioni.2
Codice Operazione Soggetto Proponente Adempimento Soggetto responsabile Stato
adempimento Data
Conclusione
P935 "Agrincasa" di Gemma Mattana
P689 "Sa Domu" società cooperativa arl - Olbia
G457 AIAS - Associazione Italiana Assistenza
Spastici
H654 Ass. sportiva Sci club Saint-Tropez
P279 Ass. volont. AUSER Filo d'Argento - Olbia
P220 Associazione di
volontariato Alzheimer - Olbia
D538 Canile Olimpo di Gabriele Serreri & C. s.a.s.
P687 Cano Katia
D678 CISL Gallura Logudoro
P275 Comune di Arzachena
H480 Comune di Buddusò
Codice Operazione Soggetto Proponente Adempimento Soggetto responsabile Stato
adempimento Data
Conclusione
E337 Comune di Budoni
D677 Comune di La Maddalena
H205 Comune di Olbia
F158 Comune di Olbia
F157 Comune di Olbia
F150 Comune di Olbia
F149 Comune di Olbia
B318 Comune di Olbia
H768 Comune di Oschiri
I147 Congregazione Figlie della Carità - Buddusò
2 La tabella è quasi vuota pechè la maggior parte dei progetti sono idee progettuali
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H464 Coop. soc. Il Sabato - Padru
P790 Fondazione Villa Chiara Onlus - Olbia Licenze costruzione
Sett. Urbanistica del Comune di olbia concluso
E810 LIDA Sezione Olbia - Ass. volontariato Onlus
P223 Meloni Marina - Ditta individuale
P688 Pilolli Mariapia
D547 Piras Efisio - impresa in via di costituzione
D462 Piras Efisio - impresa in via di costituzione
G343 Rete Soci@le
D322 Provincia Olbia Tempio
P431 Provincia Olbia Tempio
F272 Provincia Olbia Tempio
G388 Provincia Olbia Tempio
H344 Provincia Olbia Tempio
P742 Provincia Olbia Tempio
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Tabella 17 - Cronoprogramma procedurale delle fasi per la realizzazione delle operazioni.
Codice Operazione Soggetto Proponente Progettazione Selezione Soggetto
Attuatore Realizzazione Collaudo
P935 "Agrincasa" di Gemma Mattana
28.02.2006 31.03.2007 31.12.2007 30.03.2008
P689 "Sa Domu" società cooperativa arl - Olbia
In corso 31.12.2008
G457 AIAS - Associazione Italiana Assistenza
Spastici In corso 31.12.2008
H654 Ass. sportiva Sci club Saint-Tropez
In corso 31.12.2008
P279 Ass. volont. AUSER Filo d'Argento - Olbia
In corso 31.12.2008
P220 Associazione di
volontariato Alzheimer - Olbia
In corso 31.12.2008
D538 Canile Olimpo di Gabriele Serreri & C. s.a.s.
01.06.2007 30.06.2007 31.12.2008 31.12.2008
P687 Cano Katia 30.04.2007 30.05.2008 15.07.2008
D678 CISL Gallura Logudoro In corso 31.12.2008
P275 Comune di Arzachena In corso 31.12.2008
H480 Comune di Buddusò In corso 31.12.2008
E337 Comune di Budoni In corso 31.12.2008
D677 Comune di La Maddalena In corso 31.12.2008
H205 Comune di Olbia In corso 31.12.2008
F158 Comune di Olbia In corso 31.12.2008
F157 Comune di Olbia In corso 31.12.2008
F150 Comune di Olbia In corso 31.12.2008
F149 Comune di Olbia In corso 31.12.2008
B318 Comune di Olbia In corso 31.12.2008
H768 Comune di Oschiri 31.12.2006 30.06.2007 31.12.2007 31.01.2008
I147 Congregazione Figlie della Carità - Buddusò
30.06.2007 30.09.2007 1.07.2009 31.08.2009
H464 Coop. soc. Il Sabato - Padru In corso 31.12.2008
P790 Fondazione Villa Chiara Onlus - Olbia In corso 31.07.2008 31.12.2008
E810 LIDA Sezione Olbia - Ass. volontariato Onlus In corso 31.12.2008
P223 Meloni Marina - Ditta individuale
In corso 31.12.2008
P688 Pilolli Mariapia In corso 31.12.2008
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Codice Operazione
Soggetto Proponente Progettazione Selezione Soggetto Attuatore
Realizzazione Collaudo
D547 Piras Efisio - impresa in via di costituzione In corso
31.12.2008
D462 Piras Efisio - impresa in via di costituzione
In corso
31.12.2008
G343 Rete Soci@le In corso
31.12.2008
D322 Provincia Olbia Tempio In corso
31.12.2008
P431 Provincia Olbia Tempio In corso
31.12.2008
F272 Provincia Olbia Tempio In corso
31.12.2008
G388 Provincia Olbia Tempio In corso
31.12.2008
H344 Provincia Olbia Tempio In corso
31.12.2008
P742 Provincia Olbia Tempio In corso
31.12.2008
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7.2. Efficienza amministrativa del contesto territoriale di riferimento per l’attuazione dell’operazione.
Descrizione delle funzioni e dei servizi degli Enti Locali a scala intercomunale attivati e funzionanti e/o in corso di attivazione (unici es. sportelli per le imprese, uffici comuni, etc).
I comuni del distretto di Olbia, nell’ambito del progetto integrato di “INCLUSIONE SOCIALE”,
mediante la costituzione di un partenariato, e con la partecipazione del privato sociale e del terzo
settore, intendono garantire il proprio impegno alla predisposizione e realizzazione di azioni comuni,
volte alla partecipazione attiva dei soggetti svantaggiati a rischio di esclusione sociale, affinché ci
siano efficaci e razionali risposte ai disagi. Il distretto ha già operato ed opera in regime di reciproca
integrazione e complementarietà con tutti i comuni che lo compongono ed in particolare è attivo il
progetto di Gestione associata anno 2006 di cui fanno parte i comuni di Olbia (capofila), Ala’ dei
Sardi, Berchidda, Budduso’, Budoni, Loiri P.S. Paolo, Monti, Oschiri, Padru, San Teodoro, Telti.
Nello specifico, il progetto, attraverso la GESTIONE INTEGRATA, intende perseguire i seguenti
obiettivi operativi:
1) assistenza domiciliare ad anziani e disabili;
2) affido familiare e istituzione banca affido;
3) servizio educativo territoriale;
4) inclusione sociale: cantieri occupazionali per categorie svantaggiate.
Anche il Comune di Arzachena (capofila),insieme con i comuni di Golfo Aranci, La Maddalena, Palau,
S.Antonio di Gallura, Santa Teresa ha attivati la Gestione associata anno 2006 per i seguenti
servizi:
1) affido familiare e costituzione banca affido;
2) servizio educativo territoriale;
3) analisi del contesto sociale.
I comuni di Budoni e di San Teodoro, provenienti dalla provincia di Nuoro hanno ancora in corso
progetti con altri comuni della provincia di Nuoro e di Sassari .
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Di estrema rilevanza è il servizio integrato del 118, quale ente sovracomunale, comprendente l’azienda A.S.L. n. 2 e le diverse Associazioni di Volontariato (Croce Bianca, Croce Rossa, Croce Verde ecc.) , con il compito specifico di smistare le chiamate e devolverle all’ambulanza più vicina.
Max 1 pagina
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Descrizione delle esperienze di programmazione territoriale innovative attivate e funzionanti e/o in corso di attivazione (es. Agenda 21).
Nel territorio c’e’ gia’ in atto un’esperienza di programmazione qual è il PLUS, unico per tutta la
provincia Olbia-Tempio, che si estende fino al 2009.
Gli attori coinvolti con l’Amministrazione Provinciale sono i 26 comuni dell’Ambito Territoriale e
l’Azienda ASL n.2 di Olbia.
Il progetto che viene richiamato in toto è una programmazione unitaria integrata attraverso la
costruzione di una rete di interventi e servizi alla persona.
Altra esperienza intercomunale è la Legge 285/97, che prevede l’arredo di spazi verdi, nonché il
completamento della consulenza professionale attraverso l’equipe itinerante ed ha anche le seguenti
competenze relative al servizio assistenza sociale:
- affidi familiari (gestione e liquidazione contributi famiglie affidatarie);
- asili nido ( coordinamento, gestione e funzionamento);
- trasporto e accompagnamento disabili e disagiati;
- inserimento in istituto di minori, anziani, disabili e malati mentali (organizz.e gestione);
- assistenza scolastica disabili;
- prevenzione tossicodipendenze (creazione di una equipe di gruppo terapeutico e definizione
di incontri settimanali);
- inserimenti lavorativi malati di mente.
Sempre in riferimento alla Legge 285/97 è da mettere in evidenza l’attivazione da parte del Comune
di Olbia e per il distretto del “centro mediazione pacifica dei conflitti”, che si propone di comporre
amichevolmente le liti tra cittadini con lo scopo di migliorare i rapporti e di evitare il ricorso alla
giustizia ordinaria che normalmente non riesce, in tempi brevi, a dare le risposte attese dalle parti in
conflitto.
Con AGENDA 21 del comune di Olbia O.R.A.21 (Olbia Risorsa Ambientale), documento di intenti
e obiettivi programmatici, vi è una stretta collaborazione tra enti locali le attività imprenditoriali e i
cittadini.
L’attività è di tipo partecipativo e volontario. Nel contesto, attuata per il benessere umano, ha
dimensioni tanto sociali, culturali, di equità, morali e spirituali, quanto materiali.
Il processo è stato attivato mediante la realizzazione di attività specifiche (interventi formativi, gruppi di
lavoro, etc.) volte a sensibilizzare e coinvolgere direttamente i destinatari prescelti.
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7.3. Accordi di cooperazione per l’attuazione del Progetto Integrato di Sviluppo
Accordo di Cooperazione N° 1– Modello organizzativo per la gestione del Progetto Integrato
Il presente accordo intende definire le modalità per la gestione e attuazione del Progetto Integrato – Inclusione Sociale “Patto per il sociale Distretto Sanitario di Olbia”.
All’interno del presente documento sono definiti gli organismi di gestione, le principali funzioni loro demandate e le modalità per l’espletamento delle stesse, nonché il periodo di validità dello stesso.
La definizione della struttura di gestione del Progetto Integrato risponde all’obiettivo principale di non disperdere il patrimonio di cooperazione e di integrazione acquisito da parte del partenariato nel corso dei mesi di lavoro comune e di mettere a sistema e valorizzare tutte le iniziative di integrazione presenti all’interno del partenariato stesso.
Si presenta di seguito l’organigramma degli organismi di gestione e, nel seguito, la composizione e le funzioni delle singole strutture definite.
Organigramma per la gestione del Progetto Integrato
1. Assemblea del Partenariato del Progetto Integrato
Funzioni: l’Assemblea del Partenariato del Progetto Integrato è l’organo politico del Progetto stesso. Essa agisce esercitando le funzioni d’indirizzo e di coordinamento politico del PI. L’Assemblea, sia nella sua composizione collettiva che nei singoli Soggetti sottoscrittori, assume l’obbligo fondamentale di procedere alla puntuale e corretta attuazione del progetto integrato, nel rispetto delle regole e degli strumenti previsti dall’Avviso Pubblico e da tutti gli atti da esso richiamati, nonché dalla normativa comunitaria, nazionale e regionale operante nell’ambito di riferimento della progettazione integrata.
Il Coordinatore e il Comitato di Coordinamento, nella composizione definita all’interno del PI e nel Protocollo di Intesa, non cessano quindi le proprie funzioni alla scadenza del 20 dicembre 2006, ma continuano a lavorare congiuntamente ai fini del perseguimento degli obiettivi comuni di integrazione e attuazione delle singole operazioni del PI.
L’assemblea del Partenariato di progetto si impegna ad attuare tutte le azioni funzionali al perseguimento degli obiettivi del Progetto Integrato attraverso la valorizzazione delle reciproche competenze ed esperienze in una prospettiva di cooperazione socio – istituzionale. Tutti i Soggetti si impegnano a perseguire il metodo del consenso all’interno delle assemblee.
Il Comitato di Coordinamento ha il compito di garantire un’efficace azione di coordinamento nella fase di predisposizione, elaborazione, presentazione e negoziazione del Progetto Integrato nonché di agire da referente del Partenariato di Progetto per l’Amministrazione Regionale, il Tavolo di Partenariato Provinciale e il Tavolo di Partenariato Regionale. Il Comitato svolge, la funzione di presentazione del PI al Tavolo di Partenariato Provinciale / Regionale e di recepimento delle eventuali richieste di modifica del PI stesso da parte del Nucleo Regionale di Valutazione Regionale.
Il Coordinatore e il Comitato provvedono a convocare l’assemblea almeno ogni tre mesi al fine di valutare congiuntamente lo stato di attuazione del PI, esaminare le eventuali problematiche e adottare le misure necessarie per il supporto alla corretta attuazione del PI stesso.
Composizione: l’Assemblea del Partenariato di Progetto è composta da tutti i soggetti che hanno sottoscritto il Protocollo di Intesa, pubblici e privati, ovvero un rappresentante per ogni soggetto sottoscrittore del Protocollo. Il Coordinatore del PI e il Comitato di Coordinamento continueranno ad
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essere l’organismo ristretto di coordinamento politico del PI, sulla base di quanto statuito all’interno del Protocollo di Intesa, siglato in data 15 dicembre 2006.
2. Ufficio operativo del Comitato presso comune di Olbia – Assessorato ai Servizi Sociali
Funzioni: La struttura composta esclusivamente da tecnici è stata indicata dagli attori del territorio come la più idonea a realizzare tale compito.
In sintesi, la struttura tecnica dovrebbe svolgere le seguenti funzioni:
- la valutazione sull’attuazione dei singoli interventi in corso nel territorio nel rispetto della tempistica data dal PI;
- il monitoraggio sull’avanzamento dell’integrazione dei singoli interventi in termini di sviluppo; - lo svolgimento di azioni di coordinamento con tutti i soggetti, pubblici e privati, al fine di
agevolare e semplificare la realizzazione integrata degli interventi;
- l’assistenza tecnica sui singoli bandi ai quali i soggetti sottoscrittori del Protocollo d’Intesa devono correttamente partecipare;
- l’attuazione di azioni di natura conciliativa e di assistenza tecnica che possano facilitare l’attuazione di singoli interventi del PI;
- l’attuazione di azioni di promozione del territorio che facilitino lo sviluppo integrato delineato dall’Assemblea;
- l’attuazione di azioni tese a sollecitare l’interesse e la partecipazione di soggetti capaci di contribuire con capitali propri ai nuovi progetti di sviluppo territoriale ;
- l’attuazione di azioni tese a far maturare nuove forme di cooperazione per la costruzione di politiche di sviluppo territoriale sempre più autosostenute.
Il presente accordo è stato sottoscritto dai componenti del Comitato di Coordinamento in data 19/12/2006.
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Accordo di Cooperazione N° 2 – Accordo tra i Progetti Integrati dei Distretti Sanitari di Olbia e Tempio Pausania.
In data 19/12/2006 il Comitato di Coordinamento del Progetto Integrato Inclusione Sociale “Patto per il sociale del Distretto Sanitario di Olbia” e il Comitato di Coordinamento del Progetto Integrato Inclusione Sociale “Progetto ERMES – Patto per il sociale Distretto Sanitario di Tempio Pausania” hanno siglato un accordo di cooperazione per la definizione, progettazione e attuazione di azioni comuni nell’ambito delle attivita’ previste nei progetti integrati – Inclusione Sociale della provincia di Olbia Tempio.
Le parti del presente Accordo si sono impegnate a:
a) porre in atto azioni sinergiche per il raggiungimento degli obiettivi comuni contenuti nei
Progetti Integrati “Inclusione Sociale”;
b) aderire e partecipare congiuntamente alle attività proposte dalla Provincia Olbia Tempio,
ricadenti nell’intero ambito provinciale, riferite in particolare ai progetti:
- I giovani in Gallura
- Solidarietà e turismo
- Realizzazione di un sistema informativo sui tumori di origine professionale
- Promozione della salute mentale in Gallura
- Progetto SCHOLE'
c) promuovere azioni di sistema e di integrazione degli interventi finalizzati alla riduzione del
disagio e dell’emarginazione sociale dei soggetti a rischio di esclusione nel territorio della
Provincia Olbia Tempio.
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8. QUADRO FINANZIARIO DEL PROGETTO INTEGRATO
Tabella 18 - Quadro Finanziario.
CODICE OPERAZIONE TIPOLOGIA CAPOFILA TITOLO OPERAZIONE COSTO TOTALE
IMPORTO TOTALE
RICHIESTO
P935 incentivi "Agrincasa" di Gemma Mattana
realizzazione di una fattoria sociale ,cioè arrivare a fondare territori rurali che oltre alla produzione agricola si produca “welfare”perché i risultati soprattutto sotto il profilo della riabilitazione sono di tutto rispetto.questo fornisce un ulteriore elemento alla valorizzazione del territorio ,una modifica importnte della politica agricola dell’unione europea.
361.000,00 300.000,00
P689 incentivi "Sa Domu" società cooperativa arl -
Olbia
Creazione di una struttura (centro globale di riabilitazione) che eroga prestazioni di riabilitazione globale in fase post acuta, in regime di degenza a tempo pieno, rivolte persone con patologie croniche e disabilità
120.000,00 108.000,00
G457 incentivi
AIAS - Associazione
Italiana Assistenza Spastici
creare una rete di servizi a sostegno delle famiglie che sperimentano quotidianamente le difficoltà legate alla presenza di un disabile (anziano e non) all’interno del nucleo familiare intendendo tutta la rete parentale che ruota attorno al soggetto a rischio di esclusione
Non pervenuto Non pervenuto
H654 incentivi Ass. sportiva Sci club Saint-Tropez
Recupero dei soggetti con problematiche psicofisiche e sociali attraverso la creazione di un centro sportivo, l'acquisto di dotazioni strumentali e studio del profilo psicologico
280.000,00 280.000,00
P279 incentivi Ass. volont. AUSER
Filo d'Argento - Olbia
creazione di un’area, all’interno della propria sede destinata alla creazione di corsi di informatizzazione, con la predisposizione di almeno sette postazioni di lavoro in rete, ’acquisto di due automezzi per l’accompagnamento di persone non autosufficienti presso ospedali e/o altre strutture, acquisto di un motoveicolo attrezzato per il servizio di acquisto beni di prima necessità, farmaci compresi.
50.000,00 50.000,00
P220 incentivi Associazione di
volontariato Alzheimer - Olbia
Creazione di un Centro d’Ascolto dove il famigliare o il caregiver possa avere un punto di riferimento preciso e trovare persone in grado di ascoltare i propri problemi o dubbi, avere un'opportunità di sfogo e di sollievo per le proprie sofferenze.
8.000,00 8.000,00
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D538 incentivi Canile Olimpo di
Gabriele Serreri & C. s.a.s.
Favorire percorsi guidati per le persone appartenenti alle fasce di popolazione più vulnerabili; favorire le opportunità di inserimento e di occupazione dell’economia sociale; favorire il reinserimento lavorativo attraverso la realizzazione di azioni finalizzate al reimpiego; intervenire a favore delle persone più vulnerabili; favorire l’integrazione sociale delle donne e degli uomini segnatamente a causa del loro handicap e della loro appartenenza a un gruppo sociale con particolare difficoltà; intervenire, attraverso forme di assistenza tecnica, a sostegno dei soggetti istituzionali e sociali preposti alla elaborazione, attuazione e verifica dei PLUS e alla attivazione e gestione degli Osservatori provinciali delle politiche sociali.
600.000,00 300.000,00
P687 incentivi Cano Katia
Dotare La Maddalena di un insieme di servizi moderni, innovativi ed efficienti al servizio delle famiglie di turisti con bambini e preadolescenti, così come dei maddalenini
76.500,00 76.500,00
D678 azioni pubbliche
CISL Gallura Logudoro
Creazione di asilo nido e scuola per l'infanzia 800.000,00 800.000,00
P275
azioni pubbliche / incentivi /
formazione
Comune di Arzachena
servizi per gli anziani, sostegno alle responsabilità familiari, strutture e servizi per disabili fisici e sofferenti mentali, inserimento lavorativo, accoglienza e integrazione dei soggetti svantaggiati, formazione delle risorse umane coinvolte
1.555.000,00 1.321.750,00
H480 azioni pubbliche
Comune di Buddusò
Creazione di un asilo nido, acquisto arredi e attrezzature necessarie al funzionamento, acquisto pulmino per trasporto
1.200.000,00 1.200.000,00
E337 Azione pubblica Comune di Budoni
Costruire un immobile idoneo allo scopo per garantire assistenza ospedaliera evitando per quanto possibile l’ospedalizzazione, ed offrendo comunque strutture in loco, senza doversi allontanare dalla propria cittadina.
1.636.500,00 1.636.500,00
D677 Azione pubblica Comune di La Maddalena
Principale fine del progetto per il nuovo Centro terapeutico-termale di Moneta con annesso polo convegnistico e congressule è quello di rispondere puntualmente a delle richieste funzionali ben precise espresse dal Proponente prestando, al contempo, particolare attenzione al rapporto che in questa area urbana si instaura obbligatoriamente con il paesaggio circostante
8.000.000,00 7.200.000,00
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CODICE OPERAZIONE
TIPOLOGIA CAPOFILA TITOLO OPERAZIONE COSTO TOTALE IMPORTO TOTALE
RICHIESTO
H205 formazione Comune di Olbia
Formazione, aggiornamento e riqualificazione degli operatori del volontariato e dell'economia sociale che operano nei servizi sociali
100.000,00 100.000,00
F158 azioni pubbliche
Comune di Olbia Adeguamento di una struttura di proprietà del comune di Olbia da adibire a centro di aggregazione polivalente
770.000,00 770.000,00
F157 Azione pubblica Comune di Olbia Inserimento lavorativo di donne appartenenti a nuclei monoparentali con figli minori attraverso l'inserimento in cooperative sociali
370.520,00 370.520,00
F150 azioni pubbliche Comune di Olbia fattoria sociale 500.000,00 500.000,00
F149 azioni pubbliche
Comune di Olbia Completamento del fabbricato, adeguamento della struttura e acquisto arredi, per ospitare 8 minori
500.000,00 500.000,00
B318 Azione pubblica Comune di Olbia
Progetto per il reinserimento di ex tossicodipendenti o ex alcolisti nell'ambiente sociale e familiare attraverso un esperienza formativa pratica e di lavoro grazie allo strumento dei piccoli sussidi
225.080,00 225.080,00
H768 Azione pubblica Comune di Oschiri
L’intervento proposto in questa sede è quello di una ristrutturazione che funga da ampliamento della casa di riposo per anziani “Giovanna Sanna”, localizzata nel centro abitato di Oschiri.
595.000,00 595.000,00
I147 incentivi Congregazione
Figlie della Carità - Buddusò
Costruzione e Arredamento di una palestra polifunzionale
200.000,00 100.000,00
H464 incentivi Coop. soc. Il Sabato - Padru
Gli obiettivi principali da raggiungere con questo intervento sono l’attrezzatura per area campeggio e sosta attrezzata, in particolar modo per i portatori di handicap e dei servizi da realizzare necessariamente in rete con il territorio sul quale operare.
300.000,00 75.000,00
P790 azioni pubbliche
Fondazione Villa Chiara Onlus -
Olbia
Completamento centro diurno e struttura residenziale per disabili 1.050.000,00 500.000,00
E810 azioni
pubbliche / incentivi
LIDA Sezione Olbia - Ass. volontariato
Onlus
Creazione di un centro di recupero e accoglienza di Pet Terapy per la cura e il reinserimento di soggetti con patologie o svantaggiati, attraverso il contatto con la natura e il rapporto con gli animali (cani e cavalli)
1.000.000,00 600.000,00
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
79/79
CODICE OPERAZIONE
TIPOLOGIA CAPOFILA TITOLO OPERAZIONE COSTO TOTALE IMPORTO TOTALE
RICHIESTO
P223 incentivi Meloni Marina - Ditta individuale
L’OBBIETTIVO GENERALE del Laboratorio Posturale sarà la conoscenza del proprio assetto posturale e dei rischi che possono derivare da un uso non corretto delle proprie strutture muscolo scheletriche e l’apprendimento di modalità d’intervento atte a superare situazioni di disagio fisico
68.000,00 68.000,00
P688 incentivi Pilolli Mariapia Realizzazione di una scuola per la creatività e l’innovazione a favore dei giovani 159.000,00 159.000,00
D547 incentivi Piras Efisio -
impresa in via di costituzione
L’obiettivo principale è quello di dare la possibilità ad ogni disabile e non, di poter soggiornare in una struttura priva di barriere architettoniche e munita di tutti gli ausili necessari a soddisfare le particolari esigenze di questa categoria.
300.000,00 300.000,00
D462 incentivi Piras Efisio -
impresa in via di costituzione
L’impresa propone l’acquisto di un catamarano appositamente attrezzato per le persone diversamente abili, non solo come semplici osservatori, ma con la possibilità di svolgere attività inerenti la navigazione a vela e a motore per chi ne ha il desiderio
1.360.000,00 1.360.000,00
G343 azioni
pubbliche / incentivi
Rete Soci@le
Il progetto prevede la realizzazione di una serie di azioni di: coordinamento tra associati, sostegno per l'inserimento lavorativo di fasce deboli, struttura residenziale diurna, ricerca, laboratori, attività ricreative, creazione di spazi di accoglienza e socializzazione
1.630.000,00 1.630.000,00
D322 Azione pubblica Provincia Olbia Tempio
Aattivazione di azioni di comunicazione pubblica per la diffusione e sensibilizzazione della cultura della legalità, con particolare riferimento alle tematiche dell’usura e del traffico di esseri umani a scopo di sfruttamento sessuale.
292.300,00 292.300,00
P431 Azione pubblica Provincia Olbia Tempio
creare condizioni di crescita nelle quali fare esperienze significative e concrete delle proprie potenzialità e sperimentare la gioia di vedere realizzato un progetto al quale si partecipa attivamente fino dall’inizio. La capacità di dire no ad un modello finto ma comodo può venire solo dall’esperienza opposta.
81.000,00 81.000,00
F272 Azione pubblica Provincia Olbia Tempio
Promuovere azioni di integrazione sociale dei soggetti a rischio di esclusione e azioni di inserimento e reinserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati
550.000,00 550.000,00
G388 Azione pubblica Provincia Olbia Tempio
individuazione rapida dei tumori di origine professionale; correlare i casi identificati con le sedi anatomiche d’insorgenza del tumore, il tipo istologico, il sesso, l’età lavorativa e gli stili di vita dei pazienti; informare ed educare alla salute tutti i soggetti a rischio.
100.000,00 50.000,00
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
79/80
CODICE OPERAZIONE
TIPOLOGIA CAPOFILA TITOLO OPERAZIONE COSTO TOTALE
IMPORTO TOTALE
RICHIESTO
H344 Azione pubblica Provincia Olbia Tempio
miglioramento qualitativo della situazione socio-economica del territorio rendendolo accessibile anche ai portatori di bisogni speciali. Il filo conduttore di questo obiettivo è l’idea che l’accessibilità, lungi dall’essere limitata all’abbattimento di barriere per coloro che si muovono su sedie a ruote, è soprattutto una qualificazione in senso forte dell’ospitalità e che risponde quindi all’esigenza di tutti i turisti ma anche dei propri residenti offrendo risposte di alta qualità ai bisogni da essi espressi.
150.000,00 75.000,00
P742 Azione pubblica Provincia Olbia Tempio Progetto Scholè, azione di educazione contro la dispersione scolastica
155.000,00 155.000,00
TOTALI 24.992.900,00 22.261.650,00