CROnews luglio settembre 2013

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CRO trimestrale V. 7 (3) 2013 - www.cro.it CROnews luglio - settembre 3 2013

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CRO trimestrale v.7 (3) 2013

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CRO trimestrale V. 7 (3) 2013 - www.cro.it

CROnewsluglio - settembre

Centro di Riferimento Oncologico - Istituto Nazionale Tumori - IRCCS - Via Franco Gallini n° 2, Aviano (Pn) - Tel. 0434 659111www.cro.it

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CROnews

Direttore ResponsabilePaolo De [email protected]

Comitato di redazioneRenato CannizzaroValter GatteiFrancesca LolloMaurizio MascarinPaola SpessottoMichele SpinaNicoletta SuterIvana Truccolo

Foto di copertinaStefano Gislon

Hanno inoltre collaboratoLaura CiolfiChiara Cipolat MisRaffaele CollazzoEmanuela FerrarinNicolas GruarinMauro MazzocutPaola Zotti

Segreteria di redazioneFrancesca [email protected]

Iscrizione al Registro del Tribunale di Pordenone n° 545/06

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Codice Fiscale CRO Aviano 00623340932

5 PER

MILLE AL CRO

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trimestrale2013 - V. 7 (3) - luglio 2013

in questo numero

CROnews

Direttore responsabileDr. Paolo De Paoli

notizie dell’ultima oraEMILIN1: proteina da “cover” e non solo ..................................................p. 225° Congresso Società Europea di Patologia ..........................................p. 3

ACCREDITATION OECIProgramma di accreditation: al via i lavori ................................................p. 4

PARLIAMO DIEasyMob ... e non ti perdi più .................................................................p. 6YRCA 2013: giovani idee a concorso ......................................................p. 9

HIGHLIGHTSLa creatività: motore della ricerca e dell'innovazione ...............................p. 10

FLASH ON...Un sostegno alla ricerca per ricordare Gianrico Falomo ...........................p. 12I ragazzi dalla tuta blu... continua ............................................................p. 15

L’ANGOLO DELLA BIBLIOTECAScriviamoci con cura 2013 .....................................................................p. 16

PATIENT EDUCATIONIncontri a tema con i pazienti ...................................................................p. 18

RECENSIONI LIBRI DI SVAGOInvito alla lettura: cosa leggere sotto l'ombrellone ....................................p. 19

URP E ARTE COME SUPPORTO TERAPEUTICOL’esposizione di opere d’arte al CRO ......................................................p. 24

sostegno alla ricercaCalcio e solidarietà per ricordare la tragedia del Vajont ............................p. 26

ORGANIZZAZIONI NO-PROFITSono attive al CRO .................................................................................p. 28

il cinque per mille alla ricercaSostieni la ricerca al CRO .......................................................................p. 32

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notizie dell’ultima ora

EMILIN1: proteina da "cover” e non soloLa rivista Molecular and Cellu-lar Biology (MCB) ha voluto dar risalto ad una pubblicazione del laboratorio di Biologia Cellulare e Morfologia Funzionale, guidato dalla D.ssa Paola Spessotto della SOC di Oncologia Sperimentale 2, del CRO di Aviano, dedican-done la copertina. L'articolo, in-titolato “The EMILIN1α9β1 In-tegrin Interaction is Crucial in Lymphatic Valve Formation and Maintenance”, è frutto di uno studio iniziato dalla dr.ssa Carla Danussi che ora si trova alla Co-lumbia University di New York, e tratta del ruolo cruciale di Emi-lin-1 nella formazionedelle cellule del sistema vascolare linfatico«È motivo di soddisfazione - dice il Prof. Alfonso Colombatti, Diret-tore della Divisione di Oncologia

Sperimentale 2, che l’arti-colo pubblicato nel mese di novembre 2013, abbia me-ritato la copertina della rivi-sta perché rappresenta un esempio tangibile del valo-re dei ricercatori del nostro Istituto». Già in precedenza, un’altra proteina della matri-ce, EMILIN2, appartenente alla stessa famiglia, aveva meritato qualche anno fa lo stesso risalto. I motivi di soddisfazione sono molteplici, dunque: da una parte, si riconosce an-cora una volta l’importanza della matrice extracellulare nella regolazione dei pro-cessi della migrazione e in-vasione tumorale; dall’altra, si riconferma che la ricerca di base con precise indagini sui meccanismi delle diverse e numerose interazioni tra cellule e molecole è indispensabile per

ipotizzare nuovi interventi tera-peutici specifici.

EMILIN1, infatti, non è solo una proteina “strutturale”, indispen-sabile come impalcatura in vari tessuti, ma svolge importanti funzioni regolatorie soprattutto nei processi tumorali. EMILIN1 è in grado di inibire la crescita tu-morale e la disseminazione me-tastatica per via linfatica.

Nello studio, pubblicato nella ri-vista MCB, questo ruolo inibente è stato confermato per le cellule endoteliali del sistema vascolare linfatico che, come è noto, rap-presenta una delle principali vie utilizzate dai tumori (soprattutto quelli del seno) per colonizzare vari organi e tessuti.

I ricercatori della SOC di Oncologia Speri-mentale 2 che hanno contribuito allo studio. Da sx in piedi: Roberto Doliana, Teresa Maria Elisa Modica, Lisa Del Bel Belluz, Bruna Was-sermann, Paola Spessotto e Alfonso Colom-batti (Direttore). Accovacciati, da sx: Orlando Maiorani, Eliana Pivetta e Giulio Sartori.

La figura della copertina mostra l’espressione di EMILIN1 nei vasi collettori linfatici di un topo adulto. La proteina risulta concentrata e ben organizzata nelle strutture valvolari dei collettori.

Il dr. Vincenzo Canzonieri

tori hanno scelto per dar risalto al contributo che il mondo dei pa-tologi può dare alla medicina del futuro. Gli argomenti principali discussi nelle molteplici sessioni hanno permesso ai partecipanti (più di 2700 provenienti da ben 81 nazioni) di presentare “lo sta-to dell’arte” di molte patologie (cardiovascolari, ginecologiche, ematologiche, dei tessuti molli, dell’apparato endocrino, ecc.), di tecniche di microscopia elettroni-ca e di patologia molecolare.Il nostro Istituto è stato egregia-mente rappresentato dal Dr. Vin-cenzo Canzonieri, della SOC di Anatomia Patologica, scelto dal comitato scientifico del congres-so per presentare oralmente i dati recentemente ottenuti dallo studio sui sarcomi condotto in collabora-zione con i colleghi della SOC di Oncologia Sperimentale 2. “Dissecting spindle and pleo-morphic variants in undifferentia-ted soft tissue sarcomas by Gene Expression Profile” è il titolo della presentazione del Dr. Canzonie-ri che ha focalizzato l’attenzione su un argomento diagnostico di grandissimo interesse. I sarcomi sono un gruppo mol-to eterogeneo di tumori di origine mesenchimale, classificati prin-cipalmente sul-la base di criteri morfologici e ci-togenetici. Con gli attuali criteri a disposizione, per alcuni sottogrup-pi, non sempre è possibile indi-viduare alcune varianti, che poi risultano più ag-

25° Congresso della Società Europea di Patologia

Dal 31 agosto al 4 settembre 2013 si è svolto a Lisbona il 25° Congresso della Società Euro-pea di Patologia. “Pathology: A gate to the future”: questo il titolo che gli organizza-

gressive. Da qui la necessità di identificare nuovi profili molecola-ri che possano distinguere questi tumori più aggressivi e funziona-re come supporto per le indagini istologiche. La ricerca sull'espressione ge-nica (che serve per individuare il profilo molecolare) e immunoi-stochimica, condotta su un ri-dotto numero di casi, dato che i sarcomi sono tumori non molto frequenti rispetto ad esempio ai carcinomi, ha, tuttavia, permes-so di individuare alcuni geni la cui diversa espressione consente di stratificare le forme più aggres-sive. Alcuni di questi geni sono attualmente poco conosciuti. La scoperta delle loro proprietà e funzioni potrebbe essere, quin-di, molto importante dal punto di vista scientifico e soprattutto per la conoscenza dei meccanismi utilizzati da questo tipo di tumori per crescere in modo incontrol-lato e invadere i tessuti normali. I dati ottenuti, che andranno ul-teriormente convalidati su una casistica più ampia, sono molto promettenti. L'obiettivo principa-le è quello di caratterizzare nuovi markers utili per diagnosi e pro-gnosi.

Una nota di colore ... su EMI-LIN 1

Tutti sappiamo che cos'è una "cover girl" (ragazza da coperti-na). La prima ”cover girl” è stata, molti anni fa, una modella che con il suo volto sponsorizzava il primo fondotinta (che in inglese si dice appunto “cover”) in com-mercio. Ma cosa c'entra tutto ciò con Emilin1 ? Tutto questo ha a che fare con una crema di bel-lezza ...

Il team del CRO che ha con-dotto lo studio ha scoperto per caso che EMILIN1 era destinata non solo alla cover di una rivista scientifica, ma presto la vedremo anche nella "cover" (copertina) delle riviste di moda o di cosmesi.

Una famosa ditta cosmetica (di cui non diremo il nome per ovvi motivi...) sta, infatti, producendo una crema i cui componenti, uno in particolare, ha l’effetto di po-tenziare l’espressione di EMILIN1 che, purtroppo, cala con l'età, contribuendo a provocare l’in-vecchiamento della pelle.

Chi l'avrebbe detto che una ri-cerca fatta al CRO per la lotta ai tumori avrebbe anche contribuito allo sviluppo di creme di bellezza

Si potrebbe proprio pensare di “incentivare” lo studio di EMILIN1 con il seguente motto: "EMILIN1 ti fa sana, bella e ringiovanita !"

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4 5CROnews 2013 - V. 7 (3) CROnews 2013 - V. 7 (3)ACCREDITATION OECIACCREDITATION OECI

ACCREDITATION OECI

Programma di accreditamento OECIal via i lavori!

Il CRO ha aderito al pro-gramma di Accredita-mento OECI.OECI è l’acronimo di Or-ganization of European Cancer Institutes, un’or-ganizzazione non gover-nativa fondata a Vienna nel 1979 e di cui sono membri oltre 70 istituti oncologici europei.

La mission di OECI è quella di riunire gli Istituti di assistenza dell'Unione Euro-pea e la ricerca sul cancro, al fine di creare una massa critica di co-noscenze e competenze in ma-teria, e mantenere un consenso sui migliori modelli di oncologia. Un ulteriore elemento di interesse di questo network è quello di svi-luppare soluzioni concrete, eco-nomiche e realistiche per com-battere efficacemente il cancro e favorire la più ampia diffusione di soluzioni per migliorare la qualità della vita dei pazienti.

Gli IRCCS oncologici italiani, ri-uniti nella rete “Alleanza contro il Cancro”, hanno aderito al pro-gramma con l’intento di verificare l’applicabilità del modello di ac-creditamento OECI alle specifici-tà della realtà italiana.Il programma, il cui coordina-mento afferisce all'Istituto Tumori "Giovanni Paolo II" di Bari, si in-

serisce all’interno di un progetto di ricerca finalizzata finanziato dal Ministero della Salute.Le ragioni per prendere parte a questo ambizioso progetto sono molte. In primis, l’opportunità per il CRO di affrontare un percorso di ac-creditamento con un focus sulla ricerca di base e transazionale, che è stato studiato “su misura” per organizzazioni europee dedi-cate al tema dell’oncologia.

Il programma OECI rappresenta pertanto un potente “strumento” nelle mani dell’organizzazione per perseguire il miglioramento continuo, complementare rispet-to a quelli adottati sinora come ad esempio la certificazione ISO in alcune aree dell’organizzazio-ne e l’accreditamento all’eccel-lenza di Accreditation Canada International.

Lo scorso aprile, quattro istituti oncologici “pilo-ta”, fra cui il CRO, hanno dato avvio al percorso di accreditamento, che si concluderà nel novem-bre 2014.

Gli altri IRCCS italia-ni cominceranno il loro percorso nell’autunno prossimo.

Di seguito gi istituti “pilo-ta” del progetto:

CRO / centro di riferimento on-cologico / Aviano, Pordenone

IEO / istituto europeo di onco-logia / Milano IRST / istituto scientifico ro-magnolo per la cura dei tumori / Meldola, Forlì AZIENDA OSPEDALIERA ARCISPEDALE / S.Maria Nuova, Reggio Emilia

LE fAsI DEL pROgRAmmA

1 - accreditation & designation

La prima fase del processo che ha visto coinvolta la nostra orga-nizzazione è stata la cosiddetta "Accreditation & Designation".Questa fase è il primo tassello del percorso di accreditamento ed è funzionale a stabilire qual è la tipologia di struttura oncologi-

ca, secondo la classificazione di OECI, che meglio identifica l’isti-tuto.

L’esito della designazione per il CRO è stato Comprehensive Cancer Center (CCC). In tale ti-pologia ricadono tutti gli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico italiani, che sono ac-cumunati da alcune caratteristi-che quali:

• Un approccio multidisciplina-re e altamente innovativo. Nei CCC viene, infatti, condotta ricerca di base, clinica e tran-sazionale;

• Alto livello di personalizzazio-ne delle cure; tali organizza-zioni sono fortemente orien-tate al miglioramento della qualità delle cure da un punto di vista professionale, orga-nizzativo e relazionale.

• Impegno continuo e attiva-zione di progetti incentrati su temi quali prevenzione, for-mazione e diffusione, anche all’esterno, della cultura della conoscenza ed innovazione.

Inoltre, tali strutture sono dotate di strumentazioni ad alta com-plessità e che necessitano di un know-how specifico, e sono in-serite all’interno di ampi network formati da Istituti interamente de-dicati alla ricerca e alla cura.

2 - autovalutazione

La seconda fase del programma OECI che vede impegnato il no-stro istituto è l’autovalutazione, che si svolgerà nel periodo Mag-gio – Settembre 2013.

L’attività di autovalutazione prevede la compilazione di un questionario quantitativo, un

questionario qualitativo e la pre-sentazione di alcuni documenti obbligatori.

Le attività saranno coordinate dall’Unità Gestione Rischio Clini-co e Accreditamento, supportata da 6 team multidisciplinari indivi-duati all’interno dell’istituto, ripor-tati nella tabella sottostante.

Il CRO si trova quindi a questo punto del programma. Le fasi che seguiranno saranno artico-late come segue: l’invio del ma-teriale prodotto entro la fine di Settembre, valutazione da parte del comitato di OECI dello stesso (“go-no-go decision”) e la visita di accreditamento prevista per la seconda settimana di Gennaio 2014.

Team

C1 – Standard generali, piano strategico e general manage-ment;

C2 – Screening, prevenzione pri-maria ed educazione alla Salute;

C3 – Assistenza/Cura;

C4 – Ricerca, innovazione e svi-luppo;

C5 – Insegnamento ed educazio-ne continua;

C6 – Correlati al paziente.

Lettera che siga l'inizio del progetto

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HIGHLIGHTS

PARLIAMO DI...PARLIAMO DI... CROnews 2013 - V. 7 (3)CROnews 2013 - V. 7 (3)

EasyMob è una delle iniziative di ricerca industriale nel settore del-la domotica (scienza che si occu-pa dello studio delle tecnologie atte a migliorare la qualità della vita negli ambienti antropizzati) finanziate dalla Regione Autono-ma Friuli Venezia-Giulia grazie al POR-FESR - Programma Ope-rativo Regionale del Fondo Euro-peo di Sviluppo Regionale.EasyMob nasce dalla collabo-razione di sette partner, tra cui imprese, enti di ricerca, universi-tà e parchi scientifici tecnologici: Solari Spa (capofila, che realizza sistemi di visualizzazione delle in-formazioni al pubblico, orologeria industriale e sistemi di raccolta dati), L.U.C.I. Srl (che si occu-pa di sviluppo, produzione e in-stallazione di sistemi innovativi di illuminazione e segnalazione), MoBe Srl (spin-off dell’Università di Udine, che opera nel campo della ricerca di tecnologie e me-todologie innovative per dispo-sitivi mobili e sistemi web multi-mediali), l’Università degli Studi di Udine, il Centro di Riferimento Oncologico di Aviano e i parchi scientifici e tecnologici Friuli Inno-vazione di Udine e Polo Tecnolo-gico di Pordenone.L’intervento del CRO ha consen-tito di dimostrare la fattibilità tec-nica e l’utilità del sistema domoti-co di aiuto alla mobilità applicato in un ambiente pubblico.

cerca Industriale” nella quale si sono analizzati e studiati gli sce-nari di applicazione del sistema in relazione all’ambiente confinato attraverso specifiche riunioni di progetto e opportuni sopralluo-ghi. Insieme al partner Solari, è stata analizzata la logistica della struttura ospedaliera al fine di in-dividuare le possibili destinazio-ni in aiuto all’utente: all’inizio ne era prevista solamente una, de-finita nell’area del Quarto Dente; per raggiungerla era necessario, ad un certo punto del percorso, salire una rampa di scale, pro-seguire avanti per poi scendere nuovamente. Successivamente, a seguito dell’ultimazione di alcu-ni lavori, il percorso è stato mo-dificato, e i segnali di easy mob adeguati alla nuova situazione. Visti i buoni risultati della fase di sperimentazione del progetto si è

All’interno della struttura si è sperimentata l’integrazione di di-verse tipologie di invio di informa-zioni all’utente svantaggiato con difficoltà visive e/o motorie, alle persone anziane o con difficoltà nell’orientamento, per consentir-ne il movimento in modo guidato e sicuro. Il sistema prevede diverse mo-dalità di accompagnamento. Il primo è un totem con display touch-screen, posto all’ingresso su cui è possibile ottenere infor-mazioni di dettaglio sul percorso da seguire per raggiungere la de-stinazione desiderata. La seconda modalità coincide con l’uso di uno stampato illu-strativo della mappa del percorso e il codice Quick Response (QR) (che è un codice a barre leggi-bile con il cellulare che contiene informazioni) con cui orientarsi: si possono leggere le istruzioni o utilizzare gli appositi lettori di codici a barre posti lungo le vie di percorrenza dell’edificio. Con uno smartphone, invece, si può scaricare un’applicazione che, attraverso una mappa e mes-saggi audio prodotti sulla base dell’aggiornamento nella localiz-zazione dell’utente, permette di orientarsi. Coloro che non simpatizzano molto con le nuove tecnologie possono avvalersi, invece, delle guide di luce: a seconda della

passati al coinvolgimento di tutto il piano terra. È così aumentato il numero delle possibili destinazio-ni poste lungo il percorso: oltre gli Ambulatori del Quarto Dente si sono aggiunti il Centro prelievi, la Medicina Nucleare, la sala Pre-ricoveri, e la Cardiologia. Non appena i partner aziendali hanno creato e fornito i dispositivi definitivi, ha avuto inizio la fase di installazione e test, quest’ultima utile per individuare e correggere eventuali errori e dimenticanze.Infine, una volta testato l'amplia-mento delle destinazioni assisti-te, si potrà passare alla fase fina-le che prevede la messa a punto di tutto il sistema e l'inserimento di migliorie ove necessario o pos-sibile.La fase di sperimentazione è ini-ziata il 29 Aprile ed è terminata il 21 Giugno 2013. Al fine di pro-

destinazione, basterà seguire le frecce del colore associato all’a-rea (esempio: freccia rossa --> Amb. Quarto dente, freccia gial-la --> medicina nucleare, freccia blu --> uscita). Infine è presente l’orientamento tramite un sistema di trasmissio-ne a raggi infrarossi (IR): l’utente, tenendo in mano un dispositivo, seguirà i messaggi audio emessi dal dispositivo stesso, e prove-nienti, sottoforma di segnali, dai vari trasmettitori dislocati nelle diverse aree e percorsi presen-ti nell’edificio. Oltre alla funzione di guida verso un determinato reparto, il sistema prevede la modalità di veicolare in formato digitale una serie di informazioni e contenuti contestuali da diffon-dere e utili ai pazienti rispetto alle specifiche proprietà dell’ambien-te ospedaliero di utilizzo (“Patient Education”). Il totem situato al Quarto dente, infatti, oltre alla sezione “Orien-tamento”, offre quella denomi-nata “Documenti” in cui l’utente può sfogliare alcune sintesi delle guide “CRO informa” ed essere informato, per esempio, sui pros-simi incontri a tema coi pazienti. Anche sul proprio smartphone, una volta scaricata la app, è pos-sibile fruire delle guide e degli av-visi.Il progetto è stato avviato a fine 2010 con una prima fase di “Ri-

muovere il progetto agli utenti è stata di fondamentale importan-za la presenza dell’Associazione di Volontariato “Insieme” presen-te da sempre al CRO. Una delle loro mansioni è quella di accogliere e aiutare le persone che arrivano al CRO dando loro ogni tipo di informazione di cui necessitano.Le informazioni più frequente-mente richieste sono natural-mente quelle che riguardano l'u-bicazione dei servizi e dei reparti. Con l'entrata in funzione del pro-getto Easy Mob i volontari han-no offerto ai pazienti il dispositivo di orientamento dando anche le necessarie istruzioni per il suo utilizzo all’interno della struttura. Essendo difficile individuare qua-le procedura di indirizzamento fosse la più adatta tra le tecno-logie disponibili, ci si è avvalsi

EasyMob ...e non ti perdi più

Da sx: il Totem EasyMob all'ingresso del CRO che indica i percorsi e sulla dx il cartello pubblicitario che invita a usare il sistema di orientamento EasyMob

pARLIAmO DI...

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8 9PARLIAMO DI...PARLIAMO DI...CROnews 2013 - V. 7 (3) CROnews 2013 - V. 7 (3)

della sensibilità dei volontari della reception per l'identificazione di quella più idonea. Contestualmente i fruitori del servizio, pazienti e familiari, han-no collaborato alla riuscita del progetto rendendosi disponibili a testare il sistema EasyMob e a compilare un questionario di soddisfazione e gradimento utile alla valutazione del sistema. Dai questionari è emerso che la tecnologia più utilizzata è stata quella delle guide di luce, sfrut-tata dal 44% degli intervistati, seguita dalla consultazione del totem, 21%, mentre l’utilizzo del foglio riportante la mappa del per-corso e il codice QR è stato utiliz-zato dal 19%. Meno significative, invece, la tecnologia IR e l’App per smartphone, probabilmente a causa della tipologia utenti e dell'ambiente nel quale è stata condotta la sperimentazione. Gli utenti a cui è stato sottoposto EasyMob sono, infatti, per buona parte persone anziane che han-no poca familiarità con i disposi-tivi tecnologici proposti. Altro fattore risultato determinan-te, coincide con lo stato emotivo ansioso dei pazienti che li ren-dende, quindi, meno ricettivi e disponibili a dedicare attenzione all’uso di uno strumento nuovo, seppur di semplice utilizzo.Attualmente il sistema è attivo e funzionante, costantemente mo-nitorato e controllato, e analizza-to per quanto concerne il numero effettivo di utilizzi. Il sistema, al momento, non può essere considerato completo poi-ché presente solamente al piano terra. A tal proposito, il CRO di Aviano auspica, attraverso la ri-proposizione di bandi nell’ambito della domotica, il rifinanziamento del progetto per poter comple-

tare la copertura del sistema di guida sviluppato anche agli altri piani estendendolo a tutto l'Isti-tuto.In futuro si auspica di poter im-plementare assieme ai partner ulteriori soluzioni applicative, ad alto valore aggiunto per il siste-ma sanitario e per potenzialità di commercializzazione.Alla conclusione del progetto EasyMob, dove ricerca industria-le e sviluppo sperimentale sono durati circa due anni e mezzo, si aprono alcune importanti sfide.Il sistema domotico, sviluppato in una versione prototipale, è infatti applicabile anche in altri contesti

Al via l’edizione 2013 della “Gior-nata dei Giovani Ricercatori”, l’e-vento organizzato dalle giovani leve del CRO che svolgono at-tività di ricerca grazie a borse di studio o contratti a tempo deter-minato. L'iniziativa ha lo scopo di favorire lo scambio di idee sotto forma di concorso per il miglior progetto scientifico. Importanti le novità di quest’an-no: per la prima volta il concor-so sarà aperto a tutti i giovani ricercatori della Regione Friuli Venezia Giulia ed esteso anche ai progetti di applicazioni delle idee scientifiche in ambito industriale. I lavori presentati dai concorren-ti verranno valutati da ricercatori professionisti, di livello nazionale e internazionale. La manifestazione, giunta alla sua quarta edizione, ha lo scopo di favorire lo sviluppo e la creati-vità in campo scientifico e stimo-larne l’intraprendenza e l’indipen-denza. Si comincerà il 24 ottobre 2013, con i “best presentation contests” che si terranno presso la Sala Convegni della Via di Na-tale. La giornata si dividerà tra il concorso per i migliori progetti di ricerca, nella mattinata, e il con-corso per il miglior progetto di trasferimento tecnologico, il po-meriggio. Le presentazioni saran-no intervallate dalle letture magi-strali degli speaker internazionali: Sebastian Nijman, giovane ricer-catore olandese che si occupa di

genetica dei tumori e che dopo un’esperienza negli USA si è sta-bilito a Vienna presso il CeMM (Research Center for Molecular Medicine). Il suo intervento avrà come titolo “Gene-drug interac-tion screens using isogenic cell models”. La seconda lettura magistrale sarà tenuta da Teresa Frisan, ri-

cercatrice presso il dipartimento Cell and Molecular Biology del Karolinska Institute di Stoccol-ma, che cerca di scoprire come come le infezioni batteriche con-tribuiscano alla genesi dei tumori. Il suo intervento si intitolerà “Do bacterial genotoxins contribute to carcinogenesis?”. La giornata del 25 ottobre 2013 si terrà invece presso la sala con-vegni del CRO di Aviano.Il programma prevede le letture

magistrali di Salvatore Majora-na, che nel suo intervento “Italian Institute of Technology: from re-search to Technology Transfer” presenterà l’attività dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova nell’ambito del trasferimento tec-nologico. Il secondo ospite della giornata sarà Rita Fucci, rappre-sentante di Assobiotec/Federchi-mica che parlerà di “Technology Transfer in Biotechnology and Biomedicine: the value of net-working”. A concludere la ma-nifestazione le premiazioni per i migliori progetti di ricerca e di trasferimento tecnologico, non-ché l’assegnazione di una borsa di studio triennale messa in palio dalla Fondazione per la Vita. L'evento è aperto a tutti: ricerca-tori di altri istituti, rappresentanti della realtà economico–industria-le del territorio e cittadini che vo-gliano conoscere più a fondo la realtà della ricerca in campo bio-medico in Regione. L’organizzazione dell’evento è stata possibile grazie alla part-nership con la Fondazione CRO Aviano Onlus e il sostegno di Banca di Credito Cooperativo Pordenonese, Federazione delle Banche di Credito Cooperativo del Friuli Venezia Giulia, Banca Mediocredito del Friuli Venezia Giulia, EuroClone, Sigma-Al-drich, Gilson International e Macs Miltenyi Biotec. Vi aspettiamo nu-merosi!!

della vita sociale, grazie al suo potenziale industriale applicabi-le alla logistica (si pensi a tutto il sistema di trasporto pubblico) o ad altri ambiti come il turismo e la cultura (musei, cinema, teatri, …), il contesto navale e l’edilizia pubblica in genere. Tra i risvolti positivi legati al pro-getto vi è anche il fatto che esso ha creato un’ottima occasione, per le imprese e i centri di ricer-ca coinvolti, per conoscersi e la-vorare insieme in vista di ulteriori future collaborazioni, favorendo e facilitando il trasferimento tecno-logico in Regione.

Da sx: il Totem EasyMob all'ingresso del CRO

YRCA 2013: GIOVANI IDEE A CONCORSO!

pARLIAmO DI...

La locandina per la giornata dei giovani ricercatori

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FLASH ON...HIgHLIgHT

HIGHLIGHT HIGHLIGHT CROnews 2013 - V. 7 (3)CROnews 2013 - V. 7 (3)

L'11 ottobre 2013, Gabriele Centazzo, designer e presidente di Valcucine SpA, ha tenuto un seminario dal titolo "La creatività" presso la sala convegni del CRO. Per chi non la conoscesse, la Valcucine è un’azienda pordeno-nese leader nella produzione di cucine di alta gamma i cui prin-cipi costruttivi sono basati sull'in-novazione al servizio dell'eco-sostenibilità.

Questo primo seminario si inseri-sce in una serie di incontri, che si svolgeranno al CRO, in cui pro-fessionisti di vario profilo verran-no a discutere con i nostri ricer-catori di temi fondamentali e di interesse comune, come la cre-atività, la passione, il coraggio, le sfide e l'innovazione.

Gabriele Centazzo ha aperto questo ciclo di conferenze con un argomento che non pote-va essere migliore: la creatività. Questa qualità, infatti, accomuna mondo del design e mondo della ricerca: come il designer dev’es-sere creativo per progettare un nuovo prodotto, il ricercatore deve essere creativo per risolve-re i misteri della scienza o la cura del cancro. Ma che cos'è la creatività? Ga-briele Centazzo l'ha spiegato con una metafora, ossia un'immagine semplice che illustra un concetto più complesso: un caleidosco-

sta studianto sembra ancora più oscuro. Ma, proprio per questo, è sempre di grande aiuto tornare sui libri e studiare: ed è così che nuove idee e soluzioni possono nasce-re. Inoltre, la metafora del calei-doscopio racconta anche come ogni persona abbia una diversa prospettiva, e come tale prospet-tiva offra punti di vista e soluzioni molteplici allo stesso problema. I designer come i ricercatori di ogni campo devono armoniz-zare questi diversi punti di vista, intrecciare questi saperi diversi per generare innovazione. Ap-punto per questo, non bisogna dimenticare che l'osservatore del caleidoscopio ha un ruolo fonda-mentale nel processo. La cultura e la conoscenza sono, dunque, indispensabili ma non sufficienti. Devono essere co-stantemente applicate ed elabo-rate attraverso strumenti come la curiosità, l'osservazione, l'esplo-razione. Ricordiamo a tal pro-posito una frase del fisico Albert Einstein "metà delle scoperte scientifiche avvengono per caso, ma il caso favorisce una mente ben preparata".

Un altro concetto su cui si basa la linea di pensiero di Gabriele Centazzo è la bellezza. Creativi-tà e bellezza sono strettamente connesse, perché per tendere alla bellezza, si deve armonizzare la diversità, come innovazione e creatività devono armonizzare di-verse pratiche e campi di studio. L'esempio che Centazzo ha por-tato è stato quello di un bosco, il quale è costituito da infinite sfu-mature di colore, da forme intri-cate che da sole non avrebbero senso di esistere, ma che insie-

pio. Questo gioco consiste in un cilindro, rivestito internamente da tre specchi, in cui vengono inseriti dei piccoli cristalli di vetro colorato, la cui immagine viene riflessa ed amplificata dagli spec-chi. Ruotando il caleidoscopio, i pezzettini di vetro si spostano creando infinite combinazioni. Guardando all’interno del calei-doscopio attraverso un oculare, si osservano figure geometriche e disegni sempre diversi che di-pendono dal colore, dalla forma e dal numero di cristalli di vetro, dalla forma degli specchi stessi, dalla rotazione che l'osservatore imprime al caleidoscopio. Questa metafora ci vuole inse-gnare come la creatività (imma-gine generata dal caleidoscopio) nasca dal connubio tra cultura e conoscenza (cristalli di vetro)

me formano uno degli ambienti più amati, narrati e ricchi di vita. In questa parte del seminario, Gabriele Centazzo ha tenuto la platea con il fiato sospeso, gra-zie ad una carrellata di immagi-ni, dai vasi degli antichi egizi fino alle auto sportive più moderne: per un attimo, più di una persona avrà desiderato di diventare un cultore del bello.

Il successo ottenuto da questo seminario, ha confermato l'utilità e l'appropriatezza dell'idea di or-ganizzare questo ciclo di incontri, con i quali si intende aprire una finestra su mondi solo apparen-temente lontani da quello della

con la personalità (specchi) e la fantasia (rotazione impressa al caleidoscopio) di ogni singola persona. Vanno, tuttavia, sottolineati e se-gnalati alcuni aspetti molto im-portanti. Innanzitutto, la persona creativa non è tale esclusivamente per dote naturale ma deve costante-mente arricchire e diversificare il proprio bagaglio culturale. La frustrazione è una fase che il creativo o il ricercatore devono affrontare e devono mettere in conto nel processo di sviluppo di una qualsiasi idea o progetto. A maggior ragione se la ricerca avviene in un campo così difficile quale lo studio dei tumori. In que-sti momenti procedere diventa più difficile, si è tentati di abban-donare gli sforzi e il campo che si

ricerca oncologica, perché una mente aperta è più elastica e più creativa. Le date e gli argomenti dei fu-turi seminari verranno pubblicati sul blog dei giovani ricercato-ri del CRO (http://yrcaspace.wordpress.com).

Rimanete in ascolto !!!

La creatività ...motore della ricerca e dell'innovazione

Diapositiva dal seminario

Da sx: Gabriele Centazzo e Paolo De Paoli, Direttore Scientifico del CRO di Aviano

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12 13

ATTIVITÀ FORMATIVA AL CROPARLIAMO DI...

CROnews 2013 - V. 7 (3)FLASH ON...CROnews 2013 - V. 7 (3)

fLAsH ON...

FLASH ON...

Un sostegno alla ricerca per ricordare Gianrico Falomo

In questi ultimi anni, la ricer-ca scientifica ha fatto enormi progressi nella lotta contro i tumori; la strada verso la sconfitta del cancro, tuttavia, è ancora lunga: non sempre, infatti, le cure sono efficaci e risolutive e ottengono i risul-tati sperati. È ciò che è suc-cesso a Gianrico Falomo un giovane di 38 anni che ha combattuto con tenacia la sua battaglia assieme ai suoi cari, ma non ce l'ha fatta. Gianrico, ricorda la mamma Alda, era un bel ragazzo, con un buon carattere, lavorava con passione nell'azienda di famiglia assieme al papà e al fratello Massimo, ed aveva tanti progetti per il futuro, ma il destino ha deciso altrimenti. Mamma Alda, una donna sensibile, con un carattere forte, abituata a lottare e ad andare avanti, vuole lascia-re un segno significativo a ricordo del figlio Gianrico, qualcosa di utile e di tangi-bile. Decide, così, assieme alla famiglia, di dare un so-stegno alla ricerca scientifica del CRO per aiutare ad ac-celerare il raggiungimento di risultati che si traducano in cure più efficaci, almeno per coloro che verranno. Un ge-sto, il suo, generoso e altru-ista che acquista ancor più significato poiché fatto in un

momento di grande dolore e perché viene destinato, per volontà della signora Alda, a favore della formazione di un giovane ricercatore che si oc-cupi di studi sui sarcomi, il tu-more che ha colpito suo figlio, così da contribuire al progres-so della ricerca "investendo" in un giovane il cui impegno scientifico predominante sia cercare nuove cure per scon-figgere questa patolOgia.

Il caso ha voluto che presso la SOC di Oncologia Sperimen-tale 1 (OS1), che conduce da anni studi sulla biologia e la caratterizzazione molecolare di diversi istotipi di sarcoma arrivasse un giovane ricer-catore di 33 anni, Maurizio Polano che, finiti gli studi uni-versitari, e conseguito il Dot-torato di ricerca in Genomica Funzionale e Strutturale, ave-va deciso di dedicarsi alla ri-cerca sperimentale in campo oncologico. Vinta una borsa di studio di formazione e ricer-ca presso la OS1, diretta dalla Dr.ssa Roberta Maestro, Mau-rizio è stato inserito nel grup-po di ricercatori che si occupa principalmente dell'identifica-zione di anomalie associate ai sarcomi, utilizzando la tecni-ca della "next generation se-quencing" (NGS) che prevede l'utilizzo di un nuovo e potente

strumento (HiSeq 1000) e la successiva analisi bioinfor-matica dei dati della grande quantità di sequenze ottenute.

Ed è quì che le strade di Gian-rico e Maurizio si incrociano. La Dr.ssa Maestro in accordo con il Direttore Scientifico Dott. De Paoli e sentita la famiglia Falomo, ha potuto inviare pro-prio Maurizio ad approfondire e perfezionare le proprie co-noscenze nel campo del NGS e dell'analisi bioinformatica dei dati ottenuti con il sequenzia-mento, nella prestigiosa Uni-versità di Cambridge (Regno Unito). Donare ad un giovane ricercatore la possibilità di rea-lizzare le proprie aspirazioni, è un gesto generoso che dà un elevato significato sia alla do-nazione che alla vita di Gian-rico.

Il corso a Cambridge (UK) Il corso di alta formazione dal titolo: "Advanced RNA-Seq and ChiP-Seq Data Analysis Course 2013", che il Dr. Po-lano ha frequentato nel mese di giugno 2013, si è tenuto all'European Bioinformatics Institute presso i Laboratori EMBL (European Molecular Biology Laboratory) con sede a Hixinton (UK). Gli argomenti trattati, specifici e tutti mirati a questa nuova e

particolare tecnica di indagine molecolare, vengono di se-guito brevemente riportati in una breve relazione fatta dal-lo stesso Dr. Polano al rientro dall'Inghilterra.

"Il corso che ho avuto la pos-sibilità di frequentare a Hixin-ton è uno dei più importanti d'Europa sulla Next Genera-tion Sequencing (NGS).Il corso, rivolto a studenti di Dottorato o post-Dottorato, aveva lo scopo di presentare e insegnare ad utilizzare le ul-time tecniche per l'analisi dei dati provenienti da tecnlogie di sequenziamento di nuova generazione (NGS) per l'iden-tificazione di diverse alterazio-ni genetiche (geni di fusione, mutazioni di singoli nucleotidi, ecc.) comuni a malattie come il cancro. Il corpo docenti del corso, era formato da esperti di fama mondiale, in questo campo, tra i quali John Mario-ni, Ernest Turro e Rory Stark, che, con il loro lavoro, hanno contribuito significativamente all'avanzamento nelle tecni-che di analisi di dati NGS. Oltre alle basi teoriche, è sta-to dedicato molto tempo alla parte pratica necessaria per affrontare l'analisi dei dati re-ali e per comprendere meglio l'approccio bioinformatico e statistico.Nella prima giornata è stato affrontato il problema dell'alli-neamento delle sequenze ge-nerate dalla NGS e di come valutare la qualità dei dati ot-tenuti dal sequenziatore. Ho così potuto imparare, grazie all'esperienza pratica, ad uti-lizzare i programi per la vali-dazione della qualità dei dati

che successivamente vanno analizzati.Nei giorni seguenti l'attenzio-ne si è focalizzata sui proble-mi legati all'allineamento e alla statistica nello studio dei dati NGS. Il Prof. John Marioni, ha incentrato la sua relazione sull'approccio statistico ai dati evidenziando che, molto spes-so, c'è la tendenza a confon-dere il concetto di significativi-tà statistica con significatività biologica e sottolineando che non sempre la prima implichi la seconda. Tra gli argomenti trattati, è sta-to anche affrontato lo studio teorico del RNA-seq con parti-colare riguardo ai problemi più comuni quali la stima dell'e-spressione genica e la norma-lizzazione dei dati di espressio-ne. Nella fase pratica ho avuto la possibilità di esercitarmi con i programmi più utilizzati in questo campo, quali Tophat per l'allineamento, e Cufflinks per l'analisi dell'espressione.Proseguendo nel training, i professori hanno trattato lo studio del RNA-seq più nel det-taglio utilizzando il programma di statistica open-source "R". In questa fase abbiamo potuto imparare a gestire i dati di NGS utilizzando alcuni pacchetti di Bioconductor (quali DEXSeq, DEAeq, ecc.) che permettono di fare analisi di espressione differenziata e arricchimento del set genetico. La sessione pratica è stata dedicata ad una costruttiva e interessan-te discussione sui vantaggi e svantaggi dei vari approcci.Si è passati, poi, allo studio della CHIP-seq sia dal punto di vista teorico che dal punto di vista pratico. Il Prof. Stark

ha fornito diverse informazioni utili sul disegno sperimentale e sull'utilizzo dei software per l'analisi dei dati prodotti da questa tecnologia. Ha, infine, mostrato le potenzialità di al-cuni software (MACS, Chipseq e Diffbind), soffermandosi sul loro possibile utilizzo e appli-cazione.Devo dire - prosegue Polano -, che questa esperienza è stata molto importante per me sia dal punto di vista teo-rico che pratico perché mi ha aperto nuove possibilità e mi ha dato nuove abilità che po-trò applicare ora alle ricerche in corso in laboratorio di cui mi sto occupando. Una delle cose che ho apprezzato di più del corso è stata sicuramente l'attenzione volta a far capire quali sono le informazioni bio-logiche che si possono rica-vare da esperimenti di NGS, come RNA-seq e ChiP-Seq. Un punto, questo, molto im-portante perchè permette una migliore programmazione de-gli esperimenti e un utilizzo più attento della tecnologia. Ho potuto confrontarmi con molti ricercatori che proven-gono da diversi gruppi di ricer-ca presenti in Europa e scam-biare con loro esperienze e conoscenze. Inoltre, ho avuto il privilegio di conoscere esperti di questo settore, di fama internazio-nale, ai quali potrò rivolgermi anche in futuro per consigli e suggerimenti. L'impiego della tecnologia NGS sta diventando indispen-sabile per una migliore com-prensione della biologia dei tumori ed è utilizzata oramai dalla maggior parte dei gruppi

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14 15CROnews 2013 - V. 7 (3)

di ricerca europei. Rappresen-ta un approccio utile non solo nella diagnosi ma anche nella ricerca di trattamenti sempre più mirati, personalizzati ed ef-ficaci (Personalized Medicine). Capire come trattare i dati e quali sono i disegni sperimen-tali più corretti facilita il lavoro del ricercatore e contribuisce a velocizzare il progresso del-la ricerca in campo oncologi-co. La corretta interpretazione dell'enorme quantità di dati ot-tenibili con il sequenziamento di nuova generazione offre la possibilità di migliorare la pro-gnosi, di identificare i markers utili ad una diagnosi sempre più precisa e precoce, nonché di produrre nuovi farmaci che associati alle terapie conven-zionali, possano aumentarne l'efficacia e ottenere risultati più concreti e duraturi.Desidero trasmettere il mio ringraziamento alla famiglia Falomo che, per ricordare Gianrico, ha voluto offrire ad un giovane come me questa importante opportunità. Mi sento un ragazzo fortuna-to e sono molto riconoscente a chi, in un momento di gran-de dolore, ha avuto la forza di pensare agli altri. Mi dediche-rò con il maggior impegno e determinazione possibili agli studi che sto conducendo as-sieme ai colleghi del CRO per poter riuscire insieme a loro ad offrire maggiori speranze e at-tese a coloro che si troveran-no ad affrontare la malattia in futuro."

Un sentito ringraziamento va alla famiglia di Gianrico da parte di tutto l'Istituto per il

sostegno alla ricerca.

fLAsH ON...

Curriculum Vitae breve del Dr. maurizio polano

• Laurea specialistica in Biotecnologie conseguita presso Univer-sità degli studi Udine in data 11.10.2005;

• PhD in Genomica strutturale e Funzionale conseguito presso SISSA/ISAS - Polo Tecnologico di Trieste in data 31.10.2010;

• Attività di ricerca presso il Dipartimento di Scienze Biomediche e biotecnologie dell'Università degli studi di Udine - Sezione di Biofisica dal 16.10.2010 al 30.11.2012;

• Attività di ricerca in qualità di borsista di 2° Livello presso il Labo-ratorio di meccanismi molecolari della progressione neoplastica della SOC di Oncologia Sperimentale 1 del CRO di Aviano dal 16.05.2013 al 15.05.2014 (in corso) nell'ambito del progetto di "Studi di Next generation Sequencing (NGS) nella caratterizza-zione molecolare dei sarcomi: generazione e analisi bioinforma-tica dei dati";

Pubblicazioni:• Esposito G, Garvey M, Alverdi V, Pettirossi F, Corazza A, Fogolari F, Pola-

no M, Mangione PP, Giorgetti S, Stoppini M, Rekas A, Bellotti V, Heck AJ, Carver JA. "Monitoring the interaction between β2-microglobulin and the molecular chaperone αβ-crystallin by NMR and mass spectromet-ry: αβ-crystallin dissociates β2-microglobulin oligomers". J Biol Chem. 2013 Jun 4;288(24):17844-58;

• Corsaro A, Anselmi C, Polano M, Aceto A, Florio T, De Nobili M. "The interaction of humic substances with the human prion protein fragment 90-231 affects its protease K resistance and celi internalization". J Biol Regul Homeost Agents. 2010 Jan-Mar; 24(1):27 -39. PubMed PMID: 20385069;

• Polano M, Bek A, Benetti F, Lazzarino M, Legname G. "Structural in-sights into alternate aggregated prion protein forms". J Mal Biol. 2009 Nov 13;393(5):1033-42;

• Polano M, Anselmi c, Leita L, Negro A, De Nobili M. "Organic polyan ions act as complexants of prion protein in soil". Biochem Biophys Res Commun. 2008 Mar 7; 367(2):323-9;

FLASH ON...

Il dr. Maurizio Polano nel suo studio presso la SOC di Oncologia Sperimentale del CRO di Aviano

FLASH ON... CROnews 2013 - V. 7 (3)

I ragazzi dalla tuta blu ... continua

Da sx: Silvano Biasutti, Andrea Turrin, Claudio Biasutti, Nicola Ciacciarella e Marco Bocus

Nel numero 1 del CROnews 2013 avevamo dato visibilità ad un settore dell’Istituto che svol-ge un ruolo molto importante e che tuttavia rimane “invisibile”: lo STIM (Servizio Tecnico Impianti e Manutenzione), la struttura a cui fanno capo i “ragazzi dalla tuta blu”.Nell’articolo avevamo ricordato che se al CRO tutto funziona è proprio grazie a loro che si dedi-cano quotidianamente a sistema-re ogni piccolo/grande problema o inconveniente riparando velo-cemente i guasti, facendo lavori di manutenzione per prevenirli, il tutto senza dare nell’occhio e senza creare disagi al personale o agli utenti.

Oggi vogliamo mettere in risalto un altro settore altrettanto impor-tante che fa capo sempre allo STIM: la Centrale Termica del CRO di Aviano. Il bel calduccio che proviamo entrando in Istituto in inverno o il sollievo che proviamo in estate godendo di un ambiente fresco lo dobbiamo appunto agli addetti alla Centrale Termica che control-lano e gestiscono gli impianti di riscaldamento e condizionamen-to.

Il personale addetto agli impianti cioè i “Conduttori di Generatori”, sono persone specializzate che per svolgere il proprio lavoro de-vono essere in possesso di una “patente” di abilitazione rilasciata dall’Ispettorato del lavoro, come prevede la normativa vigente.Il loro è un ruolo complesso poi-

ché si devono occupare non solo dell'impianto di riscaldamento (e quindi della conduzione dei vari enormi generatori che produ-cono calore per tutto l’Istituto) ma anche dell’impianto idrico (controllano cioè l’arrivo di ac-qua dall'acquedotto comunale), dell’impianto di sterilizzazione (che serve per sterilizzare le varie attrezzature sanitarie), dell'umidi-ficazione degli ambienti (che ser-ve a garantire, sia di’inverno che d’estate, il giusto tasso di umidi-tà degli ambienti) e, infine, della gestione dei gas medicali (aria medicale-Ossigeno-CO2-Azoto .... ecc.).

La Centrale Termica funziona 24 ore su 24 ed è dotata di 4 gene-ratori di potenza variabili, di cui uno sempre in esercizio, mentre

gli altri si alternano a seconda delle condizioni climatiche. Gli addetti devono, dunque, lavorare a turno 7 giorni su 7 per sorve-gliare, controllare e gestire gli im-pianti ed essere sempre pronti in caso di guasto.Oltre a ciò, gli impianti necessi-tano di manutenzione ordinaria e straordinaria continua e accura-ta, per garantirne l’efficienza e la produttività.

Possiamo, dunque, dire in con-clusione che il comfort ambien-tale di cui tutti godiamo è meri-to dei ragazzi dalla tuta blu dello STIM con la patente di “Condut-tori di generatori” che “guidando” i loro potenti mezzi come provetti piloti di Formula 1 garantiscono il nostro benessere.

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16 17L’ANGOLO DELLA BIBLIOTECAL’ANGOLO DELLA BIBLIOTECACROnews 2013 - V. 7 (3)

L’ANgOLO DELLA BIBLIOTECA

Scriviamoci con cura 2013 Concorso letterario rivolto a pazienti oncologici e operatori sociosanitari

CROnews 2013 - V. 7 (3)

testo (verranno prese in consi-derazione soltanto se funzionali alla narrazione). Gli elaborati di entrambe le sezioni dovranno es-sere rigorosamente inediti.Art. 8. Gli elaborati dovranno per-venire esclusivamente in formato word o compatibile (.doc, .docx, .rtf), alla segreteria organizzativa che fa capo alla Biblioteca Pa-zienti del CRO di Aviano, avente sede presso il Centro di Riferi-mento Oncologico, via F. Gallini n. 2, 33081 Aviano (PN), entro e non oltre le ore 00.00 del 31 ago-sto 2013 all’indirizzo e-mail [email protected] o tramite consegna a mano esclusivamente su sup-porto elettronico (CD o chiavet-ta USB). In caso di invio tramite posta elettronica la segreteria si impegna a dare comunicazione di avvenuta ricezione. Si declina ogni responsabilità per il manca-to o ritardato recapito dei lavori in concorso. I lavori non saranno restituiti.Art. 9. La segreteria organizza-tiva darà informazione dell’esito del concorso, in forma scritta, solo a coloro che risulteranno classificati al primo, secondo e terzo posto per ciascuna sezio-ne. Gli elaborati saranno giudicati da una commissione giudicatrice appositamente selezionata.Art. 10. Gli elaborati saranno esaminati applicando i seguenti criteri di giudizio: possesso dei requisiti minimi di partecipazione; attinenza con il tema e lo scopo enunciati; arguzia e originalità; capacità compositiva e correttez-za linguistica. I giudizi della giuria sono insindacabili e non sono ammessi ricorsi. La commissione giudicatrice è composta da ope-ratori del CRO e collaboratori ed esponenti del mondo culturale. Presidente della giuria è Marghe-

rita Venturelli, responsabile della Biblioteca Civica di Aviano. La segreteria organizzativa fa capo alla Biblioteca Pazienti del CRO di Aviano.Art. 11. La giuria avrà a dispo-sizione le copie degli elaborati in forma rigorosamente anonima. I dati anagrafici richiesti ai parteci-panti verranno utilizzati solo ai fini dell’attività di segreteria.Art. 12. La giuria stabilirà, se li riterrà meritevoli, tre vincitori se-condo graduatoria (1°, 2° e 3°) per ogni sezione. A loro verrà consegnato un attestato di me-rito. I racconti dei vincitori ver-ranno pubblicati in un’antologia comprensiva degli elaborati delle sezioni a) e b). Ai candidati che si classificheranno primi nelle due sezioni sarà conferito anche un premio consistente in un buono libri del valore di Euro 250,00.Art. 13. La giuria si riserva la possibilità di premiare altre opere meritevoli.Art. 14. I diritti sugli elaborati restano riconosciuti agli autori. Gli organizzatori si riservano co-munque il diritto di pubblicare sul trimestrale d’Istituto CROnews estratti degli elaborati presentati al concorso con le dovute cita-zioni, senza che ciò comporti alcun compenso agli autori. Re-sta inteso che gli autori potranno pubblicare il materiale presentato al concorso senza preventiva au-torizzazione da parte dell’Istituto.Art. 15. La cerimonia di premia-zione si terrà il 24 ottobre 2013 ad Aviano presso il Centro di Ri-ferimento Oncologico in occasio-ne del 3° convegno di medicina narrativa Leggiamoci con cura: scrittura e narrazione di sé in medicina organizzato dal gruppo Patient Education & Empower-ment del CRO.

Art. 16. La partecipazione al concorso comporta la piena ac-cettazione del presente regola-mento. I dati acquisiti sono uti-lizzati esclusivamente dall’Istituto per lo svolgimento e l’analisi del concorso, ai sensi dell’art. 10, D. Lgs. n. 196/2003 (privacy).Art. 17. Chiarimenti e informazio-ni potranno essere richiesti tele-fonicamente ai seguenti numeri:0434/659467: Biblioteca Pazien-ti del CRO di Aviano;0434/652492: Biblioteca Civica del Comune di AvianoLa domanda di partecipazione è scaricabile anche dal sito web del CRO (www.cro.it).

Per coloro che desiderassero procurarsi una copia del libro della scorsa edizione "Scriviamo-ci con cura. Pazienti oncologici raccontano come levare l’ancora con la scrittura" informiamo che è disponibile presso la Biblioteca del CRO.

Copertina della 1a edizione

A seguito del successo riscontra-to nel 2012, la Biblioteca Pazienti del CRO ha lanciato con con-vinzione la seconda edizione del concorso letterario "Scriviamoci con cura: un racconto per levare l’ancora con la scrittura...". Questa iniziativa è nata in seno alle attività del gruppo Patient Education & Empowerment del CRO il cui obiettivo è favorire l’in-contro e il confronto fra persone: i pazienti e gli operatori, al di là dei loro rispettivi ruoli.

La novità di quest'anno è che possono partecipare alla selezio-ne sia i pazienti oncologici che gli operatori sociosanitari".Il concorso si colloca nel filone della medicina narrativa, un ap-proccio che punta allo sviluppo di una pratica clinica in cui la nar-

razione del paziente si integra, in modo significativo, al dato scien-tifico, contribuendo a costruire insieme il percorso di cura più adatto a ogni singola persona.

Regolamento 2a Edizione

Art. 1. È indetta la seconda edi-zione del concorso letterario Scriviamoci con cura: un rac-conto per levare l’ancora con la scrittura. Il concorso si con-nota come evento speciale del convegno di medicina narrativa Leggiamoci con cura: scrittura e narrazione di sé in medicina. 3a edizione, anno 2013.Art. 2. Finalità del concorso è premiare testi di pazienti oncolo-gici e di operatori con esperienza di lavoro nelle strutture socio-sanitarie con pazienti oncologi-ci che raccontino la malattia in forma narrativa. La natura del concorso è dunque di carattere letterario e gli elaborati saranno valutati rendendo conto della ca-pacità narrativa.Art. 3. Per la presente edizione del concorso i racconti dovranno iniziare da uno dei seguenti inci-pit, tratti rispettivamente da Il ter-zo uomo di Graham Greene e da La donna di paglia di Catherine Arley: «Non si può mai prevedere come gira il vento» e «Aprì la por-ta e si accorse che era venerdì».Art. 4. La partecipazione al premio è totalmente gratuita e

aperta a tutti i cittadini italiani, ai cittadini di uno degli stati mem-bri dell’Unione Europea e/o dei paesi EFTA (Norvegia, Islanda, Liechtenstein), ai cittadini extra-comunitari residenti in Italia e che vivono o hanno vissuto nella con-dizione di paziente oncologico.Art. 5. Il concorso è suddiviso in due sezioni distinte: sezione a): riservata a pazienti/ex pazienti oncologici di qualunque età; se-zione b): riservata agli operatori con esperienza di lavoro nelle strutture sociosanitarie con pa-zienti oncologici (con qualifiche quali infermieri, medici, ammini-strativi, operatori sociosanitari, tecnici, educatori, psicologi ecc.).Art. 6. In caso di autori mino-renni, si richiede l’autorizzazione scritta del genitore o di chi ne fa le veci ai fini del trattamento dei dati personali ai sensi della legge sulla privacy dell’art. 10, D. Lgs. n. 196 del 2003.Art. 7. Gli elaborati dovranno consistere in un testo scritto che si connoti come il seguente ge-nere letterario: racconto. Tutto il materiale presentato dovrà esse-re in lingua italiana, dattiloscritto con carattere times new roman dimensione 12, lunghezza da un minimo di 3 a un massimo di 10 cartelle. Per cartella si intende un foglio word di circa 40 righe. Non sa-ranno oggetto di valutazione eventuali illustrazioni inserite nel

Scriviamoci con cura“Un racconto per levare l’ancora con la scrittura…”

2a edizione 2013Il concorso è aperto a coloro che vivono o hanno vissuto

un’esperienza oncologica, ma anche a quanti quotidianamente svolgono la loro attività lavorativa a contatto con questa malattia

Per chiarimenti e informazioni:Biblioteca Pazienti del CRO di Avianotel. 0434 659467 - e-mail: [email protected] Civica del Comune di Avianotel. 0434 652492

Il bando del concorso è accessibile al sito: www.cro.it

Gli elaborati dovranno pervenire entro e non oltre il 31 agosto 2013

Comune di Aviano

Con il patrocinio AIB sezione

Friuli Venezia Giulia

PremioVerranno premiati i primi tre classificati di ogni sezione. La premiazione avverrà presso il CRO di Aviano nell’ambito del convegno di Medicina narrativa “Leggiamoci con cura. Scrittura e narrazione di sé in medicina” 3a edizione, ottobre 2013. I racconti dei vincitori saranno pubblicati in un’antologia e il primo classificato di ciascuna sezione riceverà un buono libri del valore di 250 euro.

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RECENSIONI LIBRI DI SVAGO

PATIENT EDUCATION RECENSIONI LIBRI DI SVAGOCROnews 2013 - V. 7 (3) CROnews 2013 - V. 7 (3)

INCONTRI A TEMA AL CRO PER PAZIENTI E FAMILIARI2013

Questi incontri sono organizzati dal gruppo “Patient Education” del CRO di Aviano, costituito da personale sanitario e di ricerca, pazienti e associazioni di volontari,

allo scopo di proporre ai pazienti, loro familiari e a quanti sono interessati, una nuova attività di supporto alla conoscenza delle malattie oncologiche e all’educazione alla salute.

Per informazioni: Biblioteca Scientifica e per i Pazienti, tel. 0434 659 467-248, e-mail: [email protected]

6 Tumore del seno: percorso diagnostico-chirurgico 3° piano-chirurgia ore 15.00-16.0012 Terapia del dolore e cure palliative DH-4° dente ore 9.00-10.0014 Tumore del seno: radioterapia 2°piano ore 15.30-16.30N

OVEM

BRE

7 1 Tumore del seno: percorso diagnostico-chirurgico DH-4° dente ore 9.00-10.0011 Gestione problemi gastrointestinali nei pazienti con tumore 2° piano ore 15.00-16.0018 Tumore del seno: radioterapia 2° piano ore 15.30-16.30

LUGLIO

6 5 Tumore del seno: percorso diagnostico-chirurgico 3° piano-chirurgia ore 15.00-16.0019 Tumore del polmone DH-4° dente ore 9.00-10.0020 Tumore del seno: radioterapia 2° piano ore 15.30-16.3027 Terapia del dolore e cure palliative DH-4° dente ore 9.00-10.00

GIU

GN

O

10 3 Gestione stomie 3° piano-chirurgia ore 15.00-16.00 7 Tumore del seno: percorso diagnostico -chirurgico DH-4° dente ore 9.00-10.00 9 Alimentazione e tumori 2° piano ore 15.00-16.0016 Tumore del polmone DH-4° dente ore 9.00-10.0017 Tumore del seno: radioterapia 2° piano ore 15.30-16.30 23 Tumore della prostata 2° piano ore 15.00-16.0031 Tumore del seno: chemioterapia e nuovi farmaci DH-4°dente ore 9.00-10.00

OTTO

BRE

5MA

GG

IO 2 I farmaci e i loro effetti collaterali DH-4° dente ore 9.00-10.00 6 Tumore del seno: percorso diagnostico-chirurgico DH-4° dente ore 9.00-10.0015 Alimentazione durante e dopo il trattamento oncologico DH-4° dente ore 9.00-10.0016 Tumore del seno: radioterapia 2° piano ore 15.30-16.30 23 Gestione stomie 3° piano-chirurgia ore 15.00-16.0030 Tumore del seno: chemioterapia e nuovi farmaci DH-4° dente ore 9.00-10.00

12 2 Tumore del seno: percorso diagnostico- chirurgico DH-4° dente ore 9.00-10.0010 Mangiare bene Biblioteca ore 10.00-11.0012 Tumore del seno: radioterapia 2° piano ore 15.30-16.3019 Gestione stomie 3° piano-chirurgia ore 15.00-16.00

DIC

EM

BRE

4 3 Tumore del seno: percorso diagnostico-chirurgico 3° piano-chirurgia ore 15.00-16.00 4 Tumore della prostata DH-4° dente ore 9.00-10.0010 Tumore del polmone DH-4° dente ore 9.00-10.0011 Tumore del seno: radioterapia 2° piano ore 15.30-16.30 22 Prevenzione Tumori gastrointestinali DH-4° dente ore 9.00-10.00

APRILE

SETTEMBRE

4 Tumore del seno: percorso diagnostico-chirurgico 3° piano-chirurgia ore 15.00-16.0019 Tumore del seno: radioterapia 2° piano ore 15.30-16.3026 Prevenzione dei Tumori gastrointestinali DH-4° dente ore 9.00-10.00

de successo iniziale e influenzò il giornalismo umoristico tra le due guerre. Negli ultimi anni lo scrittore seppe riconfermare la sua statura e originalità, diventando un pre-cursore del contemporaneo teatro dell'assurdo."Manuale di conversazione" è una raccolta di 48 racconti di cui il primo dà il titolo alla raccolta. Il racconto riferisce con ironia al-cune strampalate frasi di botta e risposta che riempiono i manuali di conversazione per stranieri, per l’apprendimento delle lingue; il fol-le nonsense dei dialoghi inventati in questi manuali che tracima con effetti surreali dalle pagine alla real-tà. Campanile osserva che, curio-samente, quasi sempre la risposta è fuori tema rispetto alla domanda iniziale e, anzi, essa risponde, di fatto, ad un’altra domanda.Gli altri racconti della raccolta, narrano della cocciuta ricerca di un bicchiere infrangibile nascosto in mezzo ad altri di cristallo e di come accade che per prendere proprio quello, finisce in frantumi l'intero servizio di cristallo. Oppure dei romantici tentativi di rappacifi-cazione di una coppia di ex amanti vanificati da un cavallo affetto da meteorismo. Di come la pronuncia errata di una "o" generi un imba-razzante equivoco nella redazione

che dedicò un racconto alla folla, Cerami in queste pagine si ab-bandona a "un'emozione delizio-sa e nuova per i mesti uomini in grigio che si agitano senza troppo costrutto in spazi angusti e rumo-rosi". L'atmosfera del libro oscilla tra la satira e l'enigma, venata da sottili inquietudini, la narrazione è caratterizzata da un ritmo sempre serrato, disseminato di colpi di scena.

Manuale di conversazione

Achille Campanile

Achille Campanile, scrittore italiano di spicco, si dedicò alla narrativa, al teatro, e fu anche noto giornalista e

critico televisivo. Nelle sue opere ritroviamo ripercorsa la storia del ‘900 i suoi costumi e la società rappresentata in modo sempre ironico e divertente. Il suo umorismo, attinge felice-mente alla farsa e alla freddura, e presenta situazioni sentimentali e luoghi comuni portandoli quasi fino all'assurdo. Campanile godette di un gran-

La genteVincenzo Cerami

Cerami è un autore di talento che ha espresso le sue doti in diversi campi. Di origini siciliane, ha esordito con il romanzo “Un bor-ghese piccolo piccolo” da cui è stato tratto l’omonimo film diretto da Monicelli e interpretato da Al-berto Sordi. Cerami è scrittore, sceneggiatore e drammaturgo. La sua vocazione letteraria e l’in-teresse per il cinema, sono stati probabilmente determinati dal suo incontro con Pierpaolo Pasolini che è stato suo insegnante di ita-liano alle scuole medie. Nel 1999 Cerami fu candidato all’Oscar per la sceneggiatura del film capola-voro “La vita è bella” interpretato da Roberto Benigni.

“La gente” è uno dei libri scritti dall’autore. Si tratta di una raccol-ta di storie fulminanti, di vicende quotidiane con personaggi che mostrano le fragili impalcature su cui si sorregge una normali-tà precaria. Ci troviamo davanti a squarci di vita percorsi da brividi di stranezza, giocosità e dolore in un'Italia che senza clamori conti-nua a digerire i suoi mali. Sotto il duplice segno del poeta satirico Persio, crudele quanto acuto fustigatore dei propri con-temporanei, e di Edgar Allan Poe,

Per cercare i libri di svago disponibili in Istituto consultare il catalogo del Servizio Bibliotecario

nazionale SBNlink: http://sol.units.it/SebinaOpac/Opac

Invito alla lettura...cosa leggere sotto l'ombrellone

pATIENT EDUCATION

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20 21RECENSIONI LIBRI DI SVAGO

RECENSIONI LIBRI DI SVAGO RECENSIONI LIBRI DI SVAGO

RECENSIONI LIBRI DI SVAGO CROnews 2013 - V. 7 (3)CROnews 2013 - V. 7 (3)

di una rivista per famiglie. Quarantotto racconti imprevedibili, teneri e bizzarri, esilaranti e dolce-amari che portano sulla scena i di-fetti, le manie e le frustrazioni, ma anche le indicibili delicatezze e le piccole nobiltà dell'essere umano. Un libro di facile lettura, leggero e al contempo profondo, un libro da scegliere e da leggere per poter sorridere un po’ di noi stessi.

Racconti dei saggi del desertoAndré Paul

Questo libriccino appartiene ad una collana particolare, edita da Ippocam-po, che propone al lettore piccoli estratti di saggezza attinti da va-rie culture: indiana, araba, tuareg, africana, egiziana, ecc. Questa in particolare è una rac-colta di racconti che parlano delle peculiarità umane: gioia e paura di vivere, precarietà del quotidia-no, misteri e desideri dell'amore e dell'infinito, consapevolezza della morte o forza della speranza.Come si sa, un tempo la sag-gezza e le tradizioni venivano tra-mandate per via orale mediante racconti, canti, musiche, filastroc-che, ecc. alle quali si affidavano le conoscenze e la memoria storica antica. In esse si può ritrovare l'a-nima collettiva della gente o delle popolazioni del passato. Questa raccolta, come anche altre della collana, presentano al lettore una selezione di frammenti di antiche leggende, detti, canzoni. Questi racconti parlano delle peculiarità umane: gioia e paura di vivere,

precarietà del quotidiano, misteri e desideri dell'amore e dell'infinito, consapevolezza della morte o for-za della speranza.Nel libro ritroviamo il profumo di spezie orientali, il silenzio e la gran-diosità dei deserti, la lotta perenne della vita contro le avversità. Sa di cose buone, ti svela cose rimaste a lungo nascoste e ti fa percepire con intensità l’immensità dell’uni-verso. E’ scritto con un linguaggio semplice ma curato e fluido, che non stanca il lettore e parla di cose universali senza contesto e senza tempo.È un libro particolare, che sareb-be un peccato non leggere per-ché contiene la magia delle cose, stralci di vita vissuta e preziosa saggezza per la vita ancora da vivere, momenti incastonati come gemme nella collana della vita, e, cosa non comune, si può leggere un po’ alla volta, perché sono tut-te storie a sé.

Ali di babboMilena Agus

Milena Agus è nata a Genova da genitori sardi e vive a Cagliari dove insegna italiano e storia in un Liceo. Il suo primo romanzo, pubblicato, da Nottetempo nel 2005, fu “Mentre dorme il pescecane” che ha avuto due ristampe in pochi mesi - non male come esordio. Ma è stato “Mal di pietre” il libro che l'ha rivelata al grande pubblico e, tradotto in cinque lingue, le ha fatto raggiungere fama internazionale. Questo romanzo è risultato tra i finalisti del maggior premio letterario nazionale, lo Strega e si è ben classificato anche al Campiello e al Premio Stresa Narrativa.

La Angus riporta nei suoi romanzi la sua Sardegna, narrando la storia della nonna, o di altre donne significative che in qualche modo hanno lasciato il segno del loro passaggio.

“Ali di babbo” è la storia di “madame” una donna anziana

sarda così soprannominata perché forse un giorno andrà in Francia. Possiede un terreno sul mare assediato dagli

speculatori. Ma madame, che è povera, non vende, e così facendo impedisce i possibili affari delle famiglie attorno. Nonostante ciò, i vicini non possono fare a meno di amarla, per la sua generosità e la sua candida resistenza. La storia è raccontata attraverso gli occhi di una vicina di casa quattordicenne, che riporta tutto ciò che accade in modo al contempo comico e truculento, fiabesco e reale. Ma è anche la storia del nonno della narratrice, figura potente e silenziosa, il maggior alleato di madame. Ed è la storia di amori che vanno un po' storti e dei sacrifici propiziatori per farli stare in piedi. Madame crede nella magia e la distribuisce in modi personali e approssimativi allo scopo di rendere la gente più felice, perché "senza la magia la vita è solo un grande spavento".E’ un libro delicato, scorrevole grazie ad una abile uso della prosa, che narra quasi in punta di piedi le vite di altri senza essere invasivo o invadente. Chi legge un libro della Angus generalmente se ne innamora e non può fare a meno di leggere anche gli altri.

La casa dei sette pontiMauro Corona

Corona è uno dei più singolari scrittori del nostro tempo. Figlio di venditori a m b u l a n t i , trascorse i suoi primi anni in Trentino per poi tornare al paese di origine dei genitori, Erto, per stabilirsi e dove ancora oggi risiede. Fin da bambino segue il padre nelle battute di caccia e impara ad amare la natura, i boschi e i monti senza i quali non può stare. Dal nonno invece impara l’arte dell’intaglio del legno che lo porterà a diventare uno dei più apprezzati scultori lignei d'Europa. La sua vita fu segnata, come quella di altri, dalla tristemente famosa tragedia de Vajont, che spazzò via paesi interi e 2.000 vite umane. Per sua fortuna, la famiglia Corona non subì perdite, ma Mauro e il fratello furono costretti ad entrare nel Collegio Don Bosco per frequentare la scuola. Questo fu un periodo molto difficile per Corona a causa della nostalgia per le sue montagne e della mancanza dei suoi boschi e del senso di prigionia che provava rinchiuso nel collegio. Ma come si suol dire “non tutti i mali vengono per nuocere”. Corona, infatti, in questo periodo per lui negativo, trovò qualcosa di buono. Con l’aiuto dei suoi insegnanti, potè sviluppare e rafforzare la sua passione per la letteratura. Potè dedicarsi alla lettura approfondendo le sue conoscenze dei grandi scrittori italiani e stranieri che gli furono grandemente utili poi quando scoprì la sua inclinazione per la scrittura.Ma Corona, artista a tutto tondo,

non fece mai una scelta precisa abbandonando le altre sue forti inclinazioni: le coltivò tutte e in tutte seppe diventare “maestro”.Amante della montagna, diventò un alpinista e arrampicatore fortissimo, ed ha aperto più di trecento nuovi itinerari di roccia sulle Dolomiti d'Oltre-Piave.Appassionato artigiano divenne esperto intagliatore del legno apprezzato sia in Italia che all’estero e ultimo ma non ultimo, appassionato lettore, ha saputo imparare l’arte della scrittura, imparando a dominarla e a creare il suo stile personale diventando uno dei più prolifici e letti scrittori del nostro tempo.

Il romanzo “La casa dei sette ponti” è ambientato sull'Appennino tosco-emiliano, non lontano dall'Abetone, in una valle stretta e tortuosa, e in fondo alla quale si trova una piccola casa con il tetto coperto di plastica colorata e due comignoli che emettono sempre fumo sia d’estate che d’inverno. Ed è proprio li, verso questa casa apparentemente abbandonata, che il destino conduce un ricco industriale della seta, mentre torna da una passeggiata per boschi alla ricerca di funghi. E’ un incontro inaspettato, casuale che sarà cruciale nella vita dell’uomo d’affari, che per pura curiosità, entra in questa casa quasi irreale, magica. Da lì comincia la sua avventura, che lo strappa alla mesta quotidianità del danaro e del potere per precipitarlo dentro un vertiginoso delirio, che è prova e passaggio, alla scoperta di sé. Mauro Corona scrive una piccola grande storia che suona come un apologo ed è allegoria della

condizione umana quando perde di vista la semplicità dei valori cardine della vita.Un libro molto attuale che cerca di far riflettere per cambiare rotta e ritornare ad una vita più rispettosa della natura e dei veri valori ad essa ispirati.

Il sorriso della lunaFranco Paludetto

Franco Paludet-to, scrittore tre-vigiano, nacque nel 1940 a Pez-zan di Carbone-ra (Tv). Appas-sionato rugbista passò da tifoso a giocatore ini-ziando la sua attività sportiva nel ‘54 nelle giovanili del Treviso per poi crescere nella sua carriera di giocatore disputando tredici cam-pionati di Rugby in serie A. Il rugby fu la sua vita fino al ’69, ma in quegli anni i giocatori non fa-cevano guadagni eccessivi come oggi, perciò, lasciato il rugby Pa-ludetto si inserì nel mondo del la-voro. Successivamente riuscì a dare nuova linfa alla sua passione per il rugby, cercando di raccontarla nei libri. Si dedicò, quindi, alla scrittura pubblicando «I sogni e le mischie. Storie di vita e di Rugby», e «Oltre la linea bianca. Leggende di rug-by», editi da Silvano Piazza, più un altro romanzo «Oltre la collina si vede il mare» (2002), che raccon-ta la storia di una famiglia veneta. Nella scrittura Paludetto aveva ri-versato la sua brillantezza, il suo spirito, la sua verve naturale. I suoi libri pullulano di aneddoti, raccon-ti e ritratti sul rugby degli anni 50,

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RECENSIONI LIBRI DI SVAGO RECENSIONI LIBRI DI SVAGO

RECENSIONI LIBRI DI SVAGOCROnews 2013 - V. 7 (3)

Parole fuoriAutori vari

E’ una raccolta di dodici storie che vogliono raccontare le emozioni più intense con l’ausilio di parole e immagini. Le emozioni sepolte nello stomaco, che non sempre siamo capaci di riconoscere e di esternare. A cui è difficile dare un nome e portare in superficie, allo scoperto: Desiderio, Vergogna, Timidezza, Dolore, Amore, Disperazione, Paura, Gioia, Coraggio, Colpa, Gelosia, Odio. Dieci grandi scrittori e due autori di graphic novel: Pierdomenico Baccalario, Paola Zannoner, Silvana Gandolfi, Sara Colaone, Beatrice Masini, Lodovica Cima, Guido Sgardoli, Alessandro Baronciani, Antonio Ferrara, Luisa Mattia, Fabrizio Silei, Antonella Ossorio, cercano di esprimere in questo libro quello che a volte grida forte ma non sappiamo dire. E’ un libro indicato a bambini dell’età di circa 10 anni, ma può servire anche agli adulti che magari covano ancora qualche malessere di quando erano piccoli e mai pienamente risolto

Le streghe Roal Dahl

Se non si conosce Roal Dahl, questo è il momento di porre rimedio. Non si sa scegliere se sono più interessanti i suoi racconti per ragazzini o la sua vita che è stata piena di avventure, colpi di scena ed eventi imprevedibili e apparentemente

irrimediabili.Dahl nacque nel Galles da genitori norvegesi, nel 1916, ed ebbe una vita molto avventurosa. Lavorò per la Shell in Tanzania (Africa); allo scoppio della Seconda guerra mondiale si arruolò nella RAF, il corpo di aviazione britannico, e accadde che nella sua prima missione fu colpito e si schiantò al suolo. Riuscì miracolosamente a salvarsi, nonostante le gravi ferite che subì, e a trasformare una tragedia in una opportunità.Infatti, scrisse un resoconto dell'incidente che fu pubblicato dal Saturday Evening Post, un importante giornale inglese, e da quel momento giornali inglesi e americani se lo contesero.Divenne così, autore e regista di successo; nel 1953 sposò una celebre attrice dell’epoca, Patricia Neal, dalla quale ebbe cinque figli: Olivia, Tessa, Theo, Ophelia e Lucy. La loro vita felice e piena di progetti e grandi prospettive fu, invece, colpita da terribili disgrazie: un'auto investì la carrozzina nella quale c’era il figlio Theo neonato che subì una grave frattura cranica; Olivia, la figlia maggiore, morì di morbillo e, infine, la moglie Patricia ebbe un'emorragia cerebrale e finì sulla sedia a rotelle.Chiunque si sarebbe arreso al destino avverso, ma non Dahl. Egli non si dette per vinto: inventò una valvola per liberare il cervello di suo figlio dall'acqua che vi si formava da quando aveva avuto l'incidente (una valvola usata ancora oggi per i bambini colpiti da idrocefalo, che prende il suo nome, la valvola Dahl), e trasferì la sua famiglia nel Galles, suo paese d'origine, perché riteneva che in un piccolo centro potesse curare meglio sua moglie.

Inventò, infatti, un metodo di recupero straordinario, che coinvolgeva tutti i vicini di casa nell'assistenza, e in capo a un anno Patricia tornò a recitare Shakespeare in teatro. Sulla storia di questa guarigione è stato addirittura girato un film, con Dirk Bogarde e Glenda Jackson, “La storia di Patricia Neal” (1981). Ma non fu il solo caso: molti dei suoi racconti per bambini furono trasformati in film: “I Gremlins”, del 1942, “Matilda”, del 1988, e il più famoso “La fabbrica di cioccolato”, uscito la prima volta nel 1971 con Gene Wilder e riprodotto nel 2005 con il famoso Johnny Depp.Dunque una vita affascinante, avventurosa, difficile, appassio-nante come e quanto un suo racconto o un film.Tutto iniziò all’epoca in cui Dahl inventava brevi storie della buona notte per i suoi 5 bambini e da lì trasformò questa sua capacità in un vero e proprio mestiere proponendo qualcosa di nuovo per la narrativa dei ragazzi. Consapevole della crudeltà del mondo, e della durezza della vita, lo scrittore britannico, nella seconda metà del Novecento, ha modernizzato il genere delle fiabe 'paurose' pubblicando una fortunata serie di romanzi per ragazzi destinati a restare nel tempo. Il suo è un “horror” molto particolare, più avventuroso che inquietante, pieno di fantasia e di leggerezza, che non fa paura ma indica un modo per reagire affrontando le proprie difficoltà e debolezze.“Le streghe”, uscito nel 1983, e diventato film con Anjelica Huston nel 1990, narra di un bambino rimasto orfano dei genitori, morti in un incidente stradale mentre andavano a Oslo a trovare la

nonna. Non avendo altri al mondo egli va a vivere con l’amata nonna. Questa inizia a raccontargli delle malvagie streghe, che vogliono eliminare i bambini del mondo, e gli svela i loro segreti in modo da permettergli di riconoscerne una. Le vere streghe, infatti, non si presentano come quelle delle fiabe, vestite di nero, sempre scarmigliate e a cavallo della classica scopa, ma sono elegantissime e ben curata. Per individuarle bisogna osservare bene il loro comportamento: esse portano sempre i guanti per nascondere gli artigli, si grattano spesso la testa perché portano parrucche per nascondere i loro capelli ribelli o il cranio calvo, si tolgono le scarpe sotto il tavolo perché avendo i piedi quadrati le scarpe a punta fanno male, hanno i denti azzurrini a causa della loro saliva color mirtillo, ecc.Dopo una seria polmonite di cui si ammala la nonna, su consiglio del medico, nonna e nipote partono insieme per una vacanza in uno stabilimento termale. Casualmente il ragazzino scopre che nell'albergo ha luogo il convegno di tutte le streghe inglesi, per l'annuale raduno con la Strega Suprema, e che esse hanno adottano come copertura di essere membri della Reale Società per la Protezione dell'Infanzia Maltrattata. Ed ecco che quella che avrebbe potuto rivelarsi soltanto una vacanza un po' noiosa si trasforma in una incredibile avventura. Il bambino, nascosto dietro un paravento della sala, assiste casualmente ad una riunione segreta delle streghe e sente il loro piano per eliminare tutti i bambini inglesi trasformandoli in topi grazie ad una Pozione Fabbricatopo a Scoppio

Ritardato. Suo malgrado vede anche la dimostrazione dell'effetto della pozione somministrata ad un bambino viziato e goloso adescato apposta, di nome Bruno Jenkins. Poco prima che la riunione stia per concludersi, le streghe fiutano la presenza del protagonista che, scoperto, viene costretto a bere la pozione e diventa anche lui un topo. Fortunatamente riesce a scappare assieme a Bruno e i due si rifugiano dalla nonna e le raccontano tutto. Ma il piano delle streghe è destinato a fallire perché con quella pozione i bambini non diventano topi veri, ma bambini-topi, cioè assumono le sembianze di topi ma sono ancora capaci di pensare e parlare come bambini. Superato l'iniziale shock, la nonna elabora un piano col nipote: rubano una boccetta della pozione nella stanza della Strega Suprema con un astuto piano per usarla contro le streghe. La tensione in questa parte del racconto è molta, perché il bambino, ormai topo, deve intrufolarsi nella cucina per versare la pozione nel cibo destinato alle streghe ma si sa, un topo in cucina non è gradito. Così il topolino si viene a trovare alle prese con il cuoco che si accorge di lui e cerca di ammazzarlo con un coltello tagliandogli la coda. Ma il bambino riesce nell’impresa e le streghe inglesi vengono trasformate in topi ed eliminate. Nel frattempo Bruno Jenkins viene consegnato ai suoi genitori in forma di topo ma essi lo ripudiano. Poco dopo l'accaduto, nella casa in Norvegia, quando il bambino si è abituato alla sua nuova vita da topo grazie anche all'amore della nonna, lei gli rivela di aver elaborato un altro piano ancora più grande per eliminare tutte le

streghe del mondo. Il libro si conclude con il grande progetto della nonna e del topo: usare la "Formula 86" (Pozione Fabbricatopo a Scoppio Ritardato), della quale il bambino ricordava tutti gli ingredienti per usarla contro tutte le streghe del mondo, e una volta trasformate le streghe in topi di usare dei gatti per eliminarle definitivamente, salvando tutti i bambini del mondo.

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sui protagonisti, sui campioni e sui personaggi più singolari che aveva incontrato.Tutta questa allegria e questa vita apparentemente piena e soddisfa-cente ad un certo punto purtrop-po terminano. Nell’ultimo periodo della sua vita aveva perso la vo-glia di scrivere, Paludetto si chiude in se stesso, non si interessa più nemmeno del suo amato rugby e si lascia schiacciare da un ma-lessere profondo che lo porterà a togliersi la vita. “Il sorriso del-la luna” è un libro composto da trentotto racconti che partono dal periodo della seconda guerra mondiale e ricordano le speranze, il lavoro, la religione, le usanze, la politica e le tradizioni della gente di un piccolo paese della campagna trevisana negli anni difficili della ri-costruzione. Paludetto ci parla de-gli ambienti giovanili, delle amici-zie, della scuola, della parrocchia, dello sport, del lavoro e della fa-miglia fornendoci come una serie di fotogrammi che descrivono la vita della provincia veneta dal do-poguerra fino agli anni ’60. Sono racconti semplici, attraversati da una vena di nostalgia, colorati a tratti da un delicato umorismo, brevi istantanee di vera vita vissu-ta nella rilassante e lenta realtà di campagna.

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24 25URP E ARTE COME SUPPORTO TERAPEUTICOURP E ARTE COME SUPPORTO TERAPEUTICO

URP E ARTE COME SUPPORTO TERAPEUTICO

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marco pitrelli(5 luglio -2 agosto 2013)

Marco Pitrelli nasce a San Danie-le del Friuli (UD il 1 gennaio del 1962; vive e dipinge a Pasian di Prato (UD), in Via Molino 5. La sua passione per la pittura inizia prestissimo, già in giovane età si sente portato al disegno. Tuttavia, come spesso accade, le contingenze della vita lo portano in un'altra direzione. Frequenta la scuola superiore per geometri e successivamente lavora come agente di Commercio, ma la sua vena artistica rimane viva e pre-me per uscire.Pittore per così dire autodidatta, inizia ad esprimersi artisticamen-te nel 2005, aderisce al gruppo G.A.V. (Gruppo Arti Visive) di Vittorio Veneto e incomincia ad esporre le sue opere in alcune collettive in Veneto e in Friuli Ve-nezia Giulia.

Con le sue opere, Marco richia-ma l'arte informale americana che reinterpreta con le sue pro-prie competenze, stile e tecnica Marco esprime il suo animo in-teriore sperimentando la pittu-ra e facendone una sua intima necessità. La sua è una forte inclinazione al colore, che viene mescolato con oggetti di uso quotidiano, dando vita al cosid-detto “combine painting” cioè stile combinatorio. L’artista fissa sulla tela ciò che prova nell’istante in cui dipinge cercando di trasmettere il mo-mento di felicità, di gioia e di emozione, ma anche la tristezza, l’agonia che può provare in altre occasioni. Queste emozioni tra-spaiono attraverso la varietà dei colori che possono essere vivi e accesi o più cupi e opachi a co-mentare l'intensità dei sentimenti.

L’esposizione di opere d’arte al CRO

gianni pasotti(2 agosto - 6 settembre 2013)

Gianni Pasotti è nato a Grado (Gorizia) nel 1945 ma vive a Pordenone oramai dagli anni sessanta.Pittore di formazione, ha co-minciato la sua attività espo-sitiva negli anni Ottanta col-laborando con la Galleria La Roggia di Pordenone fino al 1997. Nello stesso anno con gli artisti Crivellari, Marian, Onesti, Roccagli e Val fonda a San Vito al Tagliamento (PN) il collettivo "Punto 6" per l'arte contemporanea.Ben presto, tuttavia, abban-dona la fase pittorica per intra-prendere un percorso di spe-rimentazione che lo porterà a lavorare con maestria il polie-stere sintetico. Il Pasotti crea opere lineari delle forme pulite e meditate e realizza installazioni ambientali

stefania stefanato(6 settembre-4 ottobre 2013)

Stefania Stefanato è nata in Au-stralia nel 1961 a Footsgray vi-cino a Melbourne da genitori italiani. Rientra in Italia nel 1973 andando a vivere a Cordenons dove tuttora risiede e lavora. Da bambina passa molto tempo assieme alla zia, Teresa Ellman, una nota e valente pittrice unghe-rese dalla solida preparazione accademica, dalla quale Stefania apprende la tecnica e l'arte. L'amore per il disegno diventa subito parte essenziale e impre-scindibile nella sua vita. Dopo aver provato diverse tecniche e forme espressive: paesaggio, natura, ecc. scopre che la sua vera passione è il ritratto rigoro-samente in bianco e nero a car-boncino e matita, utilizzata per la definizione dei particolari.Al CRO, Stefania porta una serie di quadri a soggetto unico che lei ama in modo particolare: è la serie di disegni dedicata a Au-drei Hepburn che ritragggono la famosa attrice mentre indossa i più svariati cappellini o copricapi creati appositamente per lei dal famoso stilista parigino Hubert de Givency.

che guardano con divertita iro-nia e spesso con arguzia criti-ca al nostro quotidiano e alle sue tante contraddizioni. Gianni è un artista molto proli-fico ma sempre alla ricerca del nuovo e della sperimentazio-ne. Nel 2000 inizia una nuova fase della sua ricerca attraverso l’utilizzo di materiali tra i più vari quali la gomma silicone, il compensato, il metallo e ma-teriali vegetali. Anche gli oggetti comuni di-ventano protagonisti, in una sorta di rivisitato readymade, delle sue installazioni site-spe-cific. Partecipa anche a nume-rosi simposi di Land Art.Dopo sette anni di attività il “Punto 6” si scioglie e dalle sue ceneri nasce il "Punto GI" un collettivo formato da Pa-sotti, Roccagli e Marian tuttora attivo nel campo della videoar-te e performance. Dal 2006 collabora con l'As-sociazione Media Naonis di Cordenons (PN) nell’organiz-zazione di mostre d’arte ed eventi culturali.Pasotti ha al suo attivo nume-rose esposizioni personali e collettive.

Girando per l'esposizione, si ha l'impressione che il soggetto esca dalla cornice e si animi. La cosa che più colpisce è la vi-vacità dello sguardo che sembra voler comunicare con chi osser-va. La grande abilità di Stefania sta nel gioco dei chiaroscuri e nei tocchi di luce che ben studiati e posti nei punti giusti rendono così vivo il ritratto.Nel corso del tempo il tratto dell'artista si è fatto più sicuro e incisivo, passando dai segni più morbidi e velati dei primi lavori a quelli recenti in cui le sfumature sono più intense e contrasta-te. Nel ciclo di Audrey si notano chiaramente le opere del primo e del secondo periodo.Comunque, non è necessario es-sere la Hepburn per essere ritrat-ti. Stefania, infatti, esegue anche lavori su commissione; è, dun-que, possibile avere uno splen-dido ritratto del fidanzato, del ni-potino, del nonno, di un familiare.

Nell'ultimo periodo l'artista si è cimentata in un'altra tecnica: olio su tela utilizzandola per un altro tema a lei caro: i soggetti floreali e in particolare le rose. In questi quadri il colore la fa da padrone, espresso in tutte le sfumature ne-cessarie per rendere la naturale bellezza del fiore appena colto. Stefania si è dedicata a questo soggetto da circa 5 anni. Dipin-ge direttamente sulla tela senza utilizzare un disegno di base ed ha raggiunto già un ottimo livello. Tuttavia, conoscendola, siamo certi che, mai soddisfatta, con-tinuerà a sviluppare la tecnica creando qualcosa di sempre più perfetto studiando minuziosa-mente i dettagli dal vero e ripor-tandoli sulla tela facendo in modo che il fiore sembri pronto da co-gliere.

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sostegno alla ricerca

Il 9 ottobre 1963 è tristemen-te famoso per la tragedia del Vajont che causò oltre 1900 morti. A commemorare il 50° anniversario del disastro, nel corso del 2013 sono state organizzate numerose mani-festazioni sia culturali (mostre, concerti, spettacoli teatrali e ricostruzioni documentali de-nuncia di una tragedia che si sarebbe potuta evitare), che sportive di vario genere. Tra le tante manifestazioni sportive ne ricordiamo una in particolare perché ha riguar-dato direttamente il nostro Isti-tuto.

Il 7 settembre 2013, a Vajont, con inizio alle 16,30, i bianco-neri dell’Udinese hanno affron-tato, in una partita amichevo-le di solidarietà, i croati dello Slaven Belupo, la ex squadra di Igor Bubnjic che milita nella massima serie croata.L'avvenimento è stato orga-nizzato dal sindaco della citta-dina di Erto, Luciano Pezzin, in collaborazione con i sindaci di Claut e di Vajont, con lo sco-po di sottolineare da un lato il ritorno della vita in quei terri-tori devastati e annientati dalla potenza dell’acqua ed al con-tempo dare un senso più pro-fondo alla manifestazione de-volvendo l'intero incasso della partita in beneficenza al CRO

di Aviano. Un gesto molto ge-neroso che dimostra come la popolazione di quelle terre ab-bia saputo risollevarsi e a di-stanza di 50 anni ricordare la propria tragedia con un gesto di solidarietà al CRO di Avia-no per migliorare la ricerca e la lotta contro i tumori per dare più speranza agli ammalati.

L’occasione sportiva è stata ghiotta per gli spettatori che hanno potuto vedere all’opera giocatori di pregio quali Be-nussi, Kelava; Danilo, Gabriel Silva, Heurtaux, Naldo, Pic-coli; Allan, Bruno Fernandes, Jadson, Lazzari, Merkel, Mli-

nar, Pereyra; Lopez, Maico-suel, Ranegie per l’Udinese e Radic, Grgic, Plazanic, Puric, Bazaric, Briek, Matos, Glavica, Edson, Melnjac, Gregurina per la squadra croata, con vittoria finale per 3-0 degli udinesi.Ma l’evento calcistico era solo una parte della manifestazio-ne che prevedeva altre anche attrazioni ed ha riservato agli spettatori altre emozioni e sor-prese. Alla fine della partita, infatti, gli organizzatori hanno dato cor-so ad un'asta, sempre a sco-po benefico a favore del CRO di Aviano, che ha riscosso grande entusiasmo tra i parte-

SOSTEGNO ALLA RICERCA CROnews 2013 - V. 7 (3)

cipanti all’evento.Battitore d'eccezione, il fa-moso cronista sportivo Bruno Pizzul che è riuscito perfetta-mente ad entrare in questo nuovo ruolo mantenendo viva la gara solidale nei presenti.In palio c’erano le maglie dei giocatori dell’Udinese, ma non solo; qualche fortunato parte-cipante ha potuto accaparrar-si la famosa maglia n. 10 della Roma autografata daTotti, o la maglia di Pirlo, o di altri famo-si campioni della serie A delle squadre del Milan, Inter, Ata-lanta e Torino. A questa manifestazione di solidarietà hanno aderito an-che altri sportivi; all’asta sono andate, infatti, anche le maglie di alcuni campioni del cicli-smo, come quella di Bruse-ghin, il cappellino dello sciato-re discesista Kristian Ghedina, la divisa dell’arbitro di serie A Gabriele Gava e tanti altri gad-get.

Un nuovo Laboratorio di Ra-diochimica grazie agli aiuti raccolti alla manifestazione

a Vajont. La somma raccolta grazie alla generosità dei partecipanti all'evento del 7 settembre a Vajont, sono stati consegnati al Dr. Eugenio Borsatti, respon-sabile della Medicina Nucleare del CRO, da una delegazione composta da rappresentanti delle pro-loco di Erto-Casso e di Vajont. La somma donata verrà utilizzata quale contribu-

to all’allestimento del nuovo Laboratorio di Radiochimica, di imminente realizzazione.La delegazione, in questa oc-casione ha potuto visitare l'I-stituto e in particolare la strut-tura di Medicina Nucleare alla quale è stato destinato il rica-vato della raccolta di fondi. "La partecipazione di pubbli-co alla manifestazione è stata nutrita e calorosa" commenta il Dr. Borsatti "e la sensibilità a sostegno del CRO di Avia-no è stata veramente genero-sa. Non posso che ringraziare sentitamente tutte le persone che hanno voluto sostenere questo progetto: gli organiz-zatori, i giocatori dell'Udinese e la società Udinese calcio che aderendo all'iniziativa ha reso possibile tutto questo. Un grazie di cuore anche a tutti gli spettatori che hanno parteci-pato consapevoli della finalità dell'evento e che hanno ulte-riormente aumentato la som-ma raccolta con gli incassi dei biglietti partecipando all'asta di beneficienza".

SOSTEGNO ALLA RICERCA

Calcio e solidarietà a ricordo della tragedia del Vajont in favore del CRO

Un momento della partita di solidarietà Udinese-Slovan Belupo a Vajont

I rappresentanti delle Pro Loco Erto-casso e Vajont, e dell’Udinese Calcio assieme al personale della U.O .di Medicina Nucleare del Centro di Riferimento Oncologico nel mo-mento della consegna dei proventi.

Il Dr. Borsatti conduce la delegazione in visita al suo reparto di medicina nucleare.

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28 29CROnews 2013 - V. 7 (3) VOLONTARIATO E NO-PROFIT

ADmOAssociazione Donatori Midollo OsseoLa sua attività è finalizzata a creare una banca dati di donatori volontari; sostenere il Registro Internazionale Donatori Midollo Osseo.

Indirizzo Via Carducci, 48 3100, UdineWeb www.admo.itE-mail [email protected] 0432-299728fax 0481-92276

AssOCIAZIONEfEDERICA pER LA VITAL’Associazione supporta coloro che quotidianamente sono impegnati nella lotta ai tumori. È nata proprio per raccogliere fondi necessari alla ricerca scientifica e per l’aiuto ai ma-lati neoplastici. Sostiene inoltre il progetto condotto dal CRO di Aviano per la produzione di vaccini antitumorali per la terapia dei linfomi.

Indirizzo Vicolo delle Primule, 1 TriesteE-mail [email protected] 338-7457763fax 0481-92276

AfDsAssociazione Friulana Donatori Di Sangue

La sede provinciale si trova a Spi-limbergo ed è aperta il Martedì dal-le 16:30 alle 19.30 e il Sabato dalle 9.00 alle 12.00.

Indirizzo Viale Marconi, 16 33097 Spilimbergo (PN)Web www.afdspn.itE-mail [email protected]/fax 0427-51472

AssOCIAZIONE gIULIAPresso il CRO: offre sostegno e ascolto, nel reparto OMA, ai malati e ai loro familiari. Ha attivato un pun-to di ascolto, in collaborazione con la Divisione Oncologica Medica A-AIDS, rivolto alle persone sieroposi-tive all’interno del CRO; promuove gruppi di auto-mutuo-aiuto.

Il giovedì pomeriggio dalle 15.30 alle 18.00, nel salone del Secondo pia-no, svolge due attività: il laboratorio “I colori dell’anima” e “Il salotto di Giulia”.

Il lunedì pomeriggio collabora con la Biblioteca per i Pazienti (Bibliobus) per svolgere attività “diversionisti-che” e dare così “ali ai libri”.

Indirizzo Via Revedole, 88 33170 Pordenone c/o Casa SerenaWeb http://digilander.libero.it/solegiuliaE-mail [email protected] 0434-20282 / 340-2936554fax 0434-363508

AssOCIAZIONE INsIEmEL’Associazione garantisce giornal-mente, dal lunedì al venerdì, presso il CRO, un servizio di accoglienza e orientamento dei pazienti all’ingres-so e ai piani (al mattino), sostegno-relazione di aiuto ai pazienti e ai loro familiari in tutti i reparti di degenza (nel pomeriggio 4° piano: lunedì, gio-vedì - 2° e 3° piano: martedì, merco-ledì, venerdì).

Fornisce inoltre informazioni logisti-che sul territorio e di servizi esterni all’Istituto.

Indirizzo Via Stretta, 1 33081 Aviano (PN)E-mail [email protected] 334-2519013

Sono attive al CRO... le Associazioni di Volontariato e organizzazioni a sostegno della ricerca o a supporto del malato

VOLONTARIATO E NO-pROfIT

CROnews 2013 - V. 7 (3)VOLONTARIATO E NO-PROFIT

AIRCAssociazione Italiana per la Ricerca Sul CancroRaccoglie ed eroga fondi a favore del progresso della ricerca oncologi-ca e diffonde al pubblico una corret-ta informazione in materia.

Indirizzo Via del Coroneo, 5 34133 TriesteWeb www.airc.itE-mail [email protected] 040-365663fax 040-633730

ANDOs ONLUsAssociazione Nazionale Donne Operate Al SenoOffre consigli di tipo socio sanitario tramite specifico materiale informa-tivo, protesi provvisorie, trattamenti di linfodrenaggio (presso la propria Sede), organizza corsi di ginnastica riabilitativa postoperatoria, di yoga e corsi di ginnastica in acqua. Organiz-za corsi di formazione per volontarie ed operatrici. Il venerdì (e al bisogno il lunedì) pomeriggio le volontarie sono presenti al CRO a disposizione delle donne operate al seno ricove-rate. Vengono organizzati gruppi po-meridiani di ascolto e mutuo aiuto e vengono offerte informazioni utili per poter riprendere una vita normale dopo l’intervento (trattamenti di lin-fodrenaggio, ginnastiche di riabilita-zione, ecc)

AIL ONLUsAssociazione Italiana Contro Le Leucemie Linfomi E MielomaIl malato è al centro degli sforzi dell’Associazione, diretti a migliorarne la qualità della vita e ad aiutarlo nella lotta che conduce in prima persona per sconfiggere il proprio male. L’im-pegno dell’AIL è volto a: sensibi-lizzare l’opinione pubblica alla lotta contro le malattie ematologiche; promuovere e sostenere la ricerca. Web http://digilander.libero.it/solegiuliasede provinciale di pordenoneIndirizzo Via Gemona, 1 - 33077 SacileTel 0434-72518 (lun-ven 9-12/14-19)E-mail [email protected] sede locale di pramaggiore Indirizzo Piazza Libertà, 48 30020 Pramaggiore (VE)Tel 0421-799996E-mail [email protected]

AssOCIAZIONE LUCAINSIEME PER UN SORRISOSvolge le seguenti attività: sostegno economico, psicologico e logistico alle famiglie con bambini ammalati di tumore; promuove l’assistenza domiciliare socio-sanitaria rivolta ai piccoli pazienti pediatrici; collabora con vari ospedali della regione al fine di potenziarne le strutture

Indirizzo Via Roma, 3 - 33010 Magnano in Riviera (UD) E-mail [email protected] 0432-792255 / 0432-793267fax 0432-793267 / 0432-792255

Indirizzo Via Piave, 54 33170 Pordenone c/o Centro Sociale AnzianiWeb www.andosonlusnazionale.itE-mail [email protected]/fax 0434-40729

ANgOLO ONLUsAssociazione Nazionale Guariti O Lungoviventi OncologiciOffre supporto psicologico, promuo-ve attività di formazione, informazio-ne, prevenzione. Pubblica anche un periodico trimestrale dal titolo Ango-lo News.• RISPONDE LA PSICOLOGA:Lunedì e Venerdì dalle 14.30 alle 16.30. Supporto-ascolto psicolo-gico; informazioni su: centri di cura oncologici a livello nazionale, asso-ciazioni di aiuto ai pazienti terminali.• INCONTRA ANGOLO i soci rispon-dono: Lunedì-Venerdì dalle 8.00 alle 12.00. Servizio telefonico di ascolto partecipe e condivisione di esperien-ze relative all’essere malato oncolo-gico, la storia della propria malattia, la guarigione e lo star bene dopo; servizio di incontro/conoscenza dei pazienti ricoverati al CRO e dei loro familiari. Questo servizio è svolto presso la Segreteria di ANGOLO, Piano terra corridoio 4° dente.segreteria da Lunedì a Venerdì 9.00 alle 12.00Tel 0434-659277Navetta da e per veneziaTel 0434-659277Reperibilità volontariMarilena 339-8789040Indirizzo Via Franco Gallini, 2 33081 Aviano c/o CRO di Aviano Web www.associazioneangolo.it E-mail [email protected] 0434-659277fax 0434-659531

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30 31CROnews 2013 - V. 7 (3)

sOROpTImIsT INTERNATIONALChe cosè il Soroptimist international? Il Soroptimist di Pordenone, fondato nel 1973, appartiene al Soroptimist International, un’organizzazione dinamica di livello mondiale di donne impegnate in attività professionali e manageriali che promuove l’avanzamento della condizione femminile e i diritti umani. L’associazione promuove azioni e crea opportunità per migliorare la vita delle donne attraverso la rete delle socie, la cooperazione interna-zionale, il volontariato e l’amicizia e opera per un mondo dove le donne possano realizzare il loro potenziale individuale e collettivo, le loro aspira-zioni e avere pari opportunità di cre-are forti comunità pacificheI principali canali di informazione cu-rati del Soroptimist sono: La Voce delle Donne, rivista trime-strale di cultura e informazione e “il Notiziario” periodico trimestrale.

Indirizzo Via Oberdan, 19 33170 PordenoneWeb www.soroptimist.itE-mail [email protected]

Tel 348-8743636

AssOCIAZIONE VIA DI NATALE ONLUsL’Associazione Via di Natale ha re-alizzato una struttura di accoglienza per i malati di cancro e i loro familiari nei pressi del CRO di Aviano. PIANI DI OSPITALITÀ: Pazienti in terapia ambulatoriale al CRO di Aviano: l’ospitalità è consentita al paziente solo per la durata della te-rapia; il periodo massimo di perma-

ANLAIDs ONLUsAssociazione Nazionale Per La Lotta All’aidsPromuove iniziative volte allo svilup-po della ricerca scientifica nei campi della prevenzione, diagnosi e cura dell’infezione e delle forme morbose ad essa correlate. Sono attivi servizi informativi, di counseling telefonico, di assistenza e consulenza psicolo-gica, legale, sociale e medica.

Indirizzo Via F. Gallini, 2 33081 Aviano c/o Prof. Umberto Tirelli, Oncologia Medica A, CRO di Aviano (PN) Web www.anlaids.itE-mail [email protected] 0434-659284fax 0434-659531

AssOCIAZIONE ROsARIO sCARpOLINI (ONLUs)L’Associazione è nata con lo scopo di dare ospitalità alle famiglie che de-vono prestare assistenza a un pro-prio caro durante le terapie oncolo-giche e si propone di collaborare con le varie Associazioni oncologiche. L’Associazione ha messo a disposi-zione un primo appartamento, com-posto da due camere con due letti singoli, ampio angolo cottura, sala da pranzo e due bagni, in grado di ospitare contemporaneamente due famiglie. Il “Piano ospitalità Casa” prevede il suo utilizzo, a titolo gra-tuito, dando priorità ai malati in età pediatrica e/o con minori possibilità economiche.

Indirizzo Via Garibaldi, 23 33080 Roveredo in Piano (PN)Web www.associazionerosarioscarpolini.org

E-mail [email protected]@associazionerosarioscarpolini.org

Tel 331-5709988

nenza sono 4 settimane. Familiari di pazienti ricovera-ti: l’ospitalità è concessa a un solo familiare per paziente. Il periodo di permanenza concesso è di 2-3 set-timane.HOSPICE: l’ospitalità è riservata ai malati di cancro nella fase di malattia in cui non vi è più indicazione di un trattamento chemio o radioterapico volto alla guarigione o al trattamento della malattia tumorale ma sono in-dicate solo cure palliative finalizzate ad alleviare la sofferenza e a miglio-rare la qualità della vita.Hanno priorità di accoglienza a ti-tolo gratuito le persone con minori possibilità economiche. Il ricovero in Hospice garantisce la disponibilità di un’assistenza specializzata.

Indirizzo Via Franco Gallini, 1 33081 Aviano (PN)Web www.viadinatale.orgE-mail [email protected] 0434-660805 fax 0434-651800

AVIsAssociazione Volontari Italiani SangueÈ un’organizzazione costituita tra coloro che donano volontariamen-te, gratuitamente e anonimamente il proprio sangue. Gli scopi sono: venire incontro alla crescente do-manda di sangue; avere donatori pronti e controllati nella tipologia del sangue e nello stato di salute; lot-tare per eliminare la compravendita del sangue; donare gratuitamente sangue a tutti, senza alcuna discri-minazione.

Indirizzo Via Montereale, 24 33170 PordenoneWeb www.avis.it/regioni /friuli_venezia_giuliaE-mail [email protected] 0434-555145 fax 0434-253707

VOLONTARIATO E NO-PROFIT CROnews 2013 - V. 7 (3)VOLONTARIATO E NO-PROFIT

e infermieri del CRO con contributi economici destinati a corsi di aggior-namento. Mette a disposizione due propri automezzi e autisti volontari per il trasporto gratuito di ammalati oncologici dal proprio domicilio alle strutture sanitarie provinciali per visi-te oncologiche e/o terapie.

Indirizzo Via Leonardo Da Vinci, 44 33080 Ghirano di Prata

di Pordenone Web www.fondazionebiasotto.itE-mail [email protected] Tel 335-7000760fax 0434-622141

INAS - CISLL’Istituto Nazionale di Assistenza Sociale, è il patronato della Cisl che tutela gratuitamente i cittadini per i problemi previdenziali, assistenziali e per quanto riguarda l’assicurazione per gli infortuni sul lavoro. Tra i servi-zi offerti ai cittadini vi è quello legato alla malattia e all’assistenza socio sanitaria che comprende: indennità di malattia; esenzione dal ticket sani-tario e richiesta cure balneo-termali; assicurazione infortuni domestici; handicap e permessi per assistenza a familiari; domande per invalidità ci-vile; maternità. Presso il CRO è pos-sibile contattare un rappresentante dell’INAS per chiedere spiegazioni e maggiori informazioni sugli aspetti legali inerenti ai diritti del malato. L’INAS è presente al CRO di Avia-no ogni Martedì dalle ore 9.30 alle 13.30 per una consulenza.

Indirizzo Via S. Valentino, 30 33170 Pordenone Web www.inas.itE-mail [email protected] 0434-549939fax 0434-45085

CIfAVCentro d'Informazione sul Farmaco Area VastaIl Centro di Informazione sul Farma-co per l’Area Vasta promuove attività di divulgazione e informazione a cit-tadini, pazienti e professionisti sani-tari su tutto ciò che attiene l’utilizzo appropriato dei medicinali e terapie farmacologiche. Promuove la co-noscenza dei diritti all’assistenza e alle cure, anche in favore di pazienti e cittadini non di lingua italiana o di persone con particolari difficoltà di comprensione. Risponde a quesiti specifici su farmaci e terapie, posti dagli utenti attraverso uno specifico modulo (scaricabile dl sito) o al servi-zio di posta elettronica.

Indirizzo Via Franco Gallini, 1 33081 Aviano (PN)Web www.cifav.itE-mail [email protected] 0434-659221 / 0434-659738fax 0434-659743Biblioteca per i pazienti Tel 0434-659248

fONDAZIONE BIAsOTTOa Fondazione Biasotto collabora attivamente con il CRO di Aviano assicurando il trasporto gratuito dei malati oncologici residenti nella pro-vincia di Pordenone, che si trovano in situazioni economiche e/o familiari di particolare necessità.Organizza conferenze e dibattiti sulla prevenzione dei tumori e l’educa-zione alla salute e supporta medici

LILTLega Italiana Per La Lotta Contro I TumoriSi occupa della prevenzione della malattia oncologica, il suo impegno si dispiega su tre fronti: la prevenzio-ne primaria (attraverso stili e abitudi-ni di vita), quella secondaria (con la promozione di una cultura della dia-gnosi precoce) e l’attenzione verso il malato, la sua famiglia, la riabilitazio-ne e il reinserimento sociale.Offre i seguenti servizi: assisten-za domiciliare al malato tumorale, trasporto dei malati agli ambulatori; telefono amico per malati, sussidi, conferenze nelle scuole o gruppi e associazioni sull’educazione sanita-ria (lotta contro il fumo di tabacco, alcoolismo, cancerogenesi ambien-tale, educazione alimentare, AIDS, prevenzione ginecologica); corsi per la dissuasione dal fumo di ta-bacco; corsi di aggiornamento per volontari, manifestazioni e convegni scientifici.

Indirizzo Via Martelli, 12 33170 PordenoneWeb www.legatumori.itE-mail [email protected] 0434-28586fax 0434-26805

pATRONATO ITALIndirizzo Piazza Risorgimento, 10 33170 Pordenone Web http://www.ital-uil.it/E-mail [email protected] [email protected] 0434-541541fax 0434-540240

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il cinque per mille alla ricerca

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CROnews

Direttore ResponsabilePaolo De [email protected]

Comitato di redazioneRenato CannizzaroValter GatteiFrancesca LolloMaurizio MascarinPaola SpessottoMichele SpinaNicoletta SuterIvana Truccolo

Foto di copertinaStefano Gislon

Hanno inoltre collaboratoLaura CiolfiChiara Cipolat MisRaffaele CollazzoEmanuela FerrarinNicolas GruarinMauro MazzocutPaola Zotti

Segreteria di redazioneFrancesca [email protected]

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Per coloro che volessero dare un contributo alle attività di ricerca del CRO segnaliamo le modalità di versamento:

• Versamentodiretto: presso l’Ufficio Affari Generali, in contanti oppure assegno circolare, da lunedì a venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 16.00.All’atto della donazione viene rilasciata ricevuta;

• Versamento postale: sul c/c n. 10585594 intestato a “Centro di Riferimento Oncologico - Servizio Tesoreria”;

• Vaglia postale: intestato a “CRO Aviano” Via Franco Gallini 2 – 33081 Aviano;

• Bonifico bancario: versamento su c/c n. 000030264112 intestato a “Centro di Riferimento Oncologico – Servizio Tesoreria” presso Banca Popolare FriulAdria Crédit Agricole, filiale di Aviano codice IBAN: IT92Y0533664770000030264112 (codice CIN Y - ABI 05336 - CAB 64770) (effettuabile presso qualsiasi istituto bancario).

Le donazioni possono essere finalizzate a determinati Reparti e/o Servizi del CRO ovvero a specifici campi di attività.È possibile indicare direttamente oppure comunicare per iscritto un nominativo, in memoria del quale la donazione viene eseguita, nei seguenti modi:

• Versamento postale: indicare nominativo/Reparto/Attività di Ricerca direttamente nello “Spazio per la causale del versamento”;

• Vaglia postale: indicare nominativo/Reparto/Attività di Ricerca direttamente nello spazio “Comunicazioni del mittente”;

• Bonifico bancario: indicare nominativo/Reparto/Attività di Ricerca direttamente nella “Causale di versamento” ovvero comunicare direttamente con lettera indirizzata a “CRO, Via Franco Gallini, 2 – 33081 Aviano” allegando copia del Bonifico.(È possibile inviare la lettera anche via fax al n. 0434–652182).

I nominativi dei Donatori, in mancanza di indicazione contraria, verranno iscritti nell’Albo dei Donatori.Ulteriori informazioni si possono richiedere telefonando al CRO al n. 0434-659341.

Se vuoi aiutare la ricerca...copia gratuita

Per sostenere la ricerca scientifica al CRO con il 5 per mille, nella prossima dichiarazione dei redditi il contribuente dovrà inserire nello spazio “FINANZIAMENTO DELLA RICERCA SANITARIA” il Codice Fiscale del CRO e firmare nel riquadro corrispondente. Le scelte di destinazione dell’otto per mille dell’Irpef e del cinque per mille dell’Irpef sono indipendenti tra loro e possono essere espresse entrambe.

Codice Fiscale CRO Aviano 00623340932

5 PER

MILLE AL CRO

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CROnewsluglio - settembre

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