Crea Il Tuo Vino Benvenuti !!! In
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CREA IL TUO VINO
Benvenuti !!! In questo spazio troverete semplici ed utili consigli su come fare il vino in casa!!! Prima di tutto non badate a spese per l'acquisto dell'uva, è la base per produrre un buon vino!
In tal senso è opportuno informarsi sul periodo migliore per la raccolta dal proprietario del vigneto, in quanto localita’, tipo di impianto del vigneto, tipo di vitigno e fattori climatici
dell’annata influiscono sulla data di raccolta. Inoltre, è bene che il processo di vinificazione si svolga in un luogo areato (durante la fermentazione si sviluppa anidride carbonica nociva alla salute) e fresco (le temperature elevate potrebbero vanificare gli sforzi). In ogni caso, la vostra
cantina deve essere sempre pulita, il vino non deve prendere aria e vanno evitati sempre odori forti e grosse vibrazioni.
Ammettiamo che abbiate l’intenzione di produrre circa 150 litri di vino (se le quantita’ cambiano fate le dovute proporzioni): considerando che ogni quintale di uva dà circa 70 litri di vino (avendo un torchio, altrimenti si diminuisce), bisognerà acquistare 2,5 quintali d’uva da vino. Le prime
operazioni da effettuare dopo la raccolta dell'uva sono quelle della pigiatura e della diraspatura, ovvero separare i raspi dall'acino (a tal
proposito ci sono delle pigiadiraspatrici manuali, che per piccole quantità vanno benissimo). Mentre svolgete questa operazione aggiungete del
metabisolfito (o trefosolfina):questa sostanza ha infatti proprieta’ antisettiche, antiossidanti ed aiuta la precipitazione delle sostanze in
sospensione da eliminare (la quantità da aggiungere, è scritta sulla confezione). Il "vino" ottenuto da questa prima fase di lavorazione deve essere posto in un recipiente,
possibilmente di acciaio inox, da 250 litri e con rubinetto. Il contenitore, deve essere lavato e disinfettato con una parte di un dischetto di zolfo,
facendolo bruciare all'interno (o pulito con acqua bollente).Solo dopo questa operazione potrete tappare il contenitore: dopo qualche minuto potrete
riaprire, ma evitando di respirare il fumo che si è prodotto. Dovrete ripetere questa operazione ogni qual volta riutilizzerete il recipiente.
Chiudete appena il coperchio, in modo tale che i gas prodotti durante la fermentazione possano fuoriuscire. Le
bucce devono essere "affogate" (follatura) due volte al giorno per evitare che si ossidino (diventerebbero più scure ed
irrancidirebbero alterando il mosto) e anche per abbassare leggermente la temperatura della massa, che oltre i 36
gradi circa, potrebbe far arrestare la fermentazione (si arresta infatti l'attività dei lieviti che sono gli autori della fermentazione). A questo punto passate alla svinatura: dopo 1 giorno, se si
tratta di uve bianche, circa 5 giorni, se si tratta di uve nere. La svinatura, consiste nella fuoriuscita del mosto dal
recipiente e nella raccolta delle bucce che possiedono ancora molto liquido. Inserite le bucce nella piccola pressa e
passate alla torchiatura: il mosto ottenuto dovra’ essere unito a quello appena svinato. Tutto il mosto che avrete ottenuto dovra’ essere posto in 3 damigiane da 54 litri ciascuna
(eventualmente distribuendo il mosto ottenuto dalla pressatura in ciascuna damigiana), la rimanenza, che all'incirca dovrebbe
essere di 10 -15 litri, in un contenitore più piccolo .
Come tappo dovrete utilizzare dei piccoli "bollitori" di plastica (uno per damigiana) che dovranno essere riempiti al loro interno con un po' d'acqua. In questo modo otterrete una barriera che
impedirà all'aria di entrare, e allo stesso tempo farete fuoriuscire l'anidride carbonica (l'effetto è molto evidente e si vedranno
fuoriuscire dal tappo delle bolle). Mettete le damigiane su di un piano rialzato. Il mosto pian piano si quieterà e dopo circa 20
giorni potrete fare il 1° travaso (dico circa, perché non è sbagliato eseguire l'operazione con la luna in fase calante). A questo punto si potra’ effettuare il travaso tramite un tubo di plastica nel recipiente in acciaio inox, sciacquate bene le damigiane e riempitele nuovamente. Non
bisogna assolutamente toccare il fondo delle damigiane né agitare il vino da travasare, perche’ si potrebbe causare il movimento della "feccia" che si è accumulata nel fondo (i residui oltre ad
essere causa della non limpidezza del vino sono anche portatori di batteri pericolosi per lo stesso).
Durante il travaso prelevate un campione del vostro vino (circa ½ litro), chiudetelo bene in una bottiglia di pari quantità e portatelo ad analizzare da un enologo (la spesa si aggira intorno a
10 euro). L'enologo sicuramente vi darà dei correttivi come ad esempio acido citrico, o tartarico, di cui il vostro vino è deficitario e vi consiglierà di mettere un po' di bentonite per la
chiarificazione del vino (fatevi spiegare bene come utilizzarla): in commercio esistono comunque dei filtri ad un prezzo accessibile.
La quantità del vino è diminuita per via dei depositi che avrete eliminato e va reintegrata con il vino del piccolo recipiente, colmandolo . Di nuovo andrete a mettere gli speciali tappi. Dopo
circa 30 giorni dovrete effettuare un nuovo travaso - II TRAVASO (se avete acquistato la bentonite ricordatevi di metterne un po' per damigiana circa una settimana prima del nuovo travaso). Mettete tutto il vino che avete nel recipiente di acciaio e dopo aver miscelato bene i prodotti che vi sono stati dati dall'enologo con del vino(non vi preoccupate non sono sostanze
pericolose ma solo sostanze che il vino possiede naturalmente e di cui il vostro necessita per la sua buona
conservazione ed il miglioramento delle qualità organolettiche).
Ripulite le damigiane e, se potete, lasciatele scolare a testa in giù (risciaquare con acqua prima di un nuovo utilizzo).
Il nostro recipiente con il vino deve essere dotato di galleggiante, è l'ideale perché con l'aggiunta di una piccola quantità di olio enologico (intorno al galleggiante) avrete
ottenuto un'ottima protezione dall'aria; in caso contrario la quantità di olio da utilizzare sarà di circa 1 litro, e l'effetto
sarà identico. Dopo circa 15 giorni assaggiate il vostro vino, ma se volete un consiglio del tutto personale non iniziate a berlo prima di Natale: ha bisogno di maturare !!!
Ora se tutto è andato bene avrete la grande soddisfazione di aver CREATO IL VOSTRO VINO!!! Guardatelo dentro ad un bicchiere rigorosamente di vetro non lavorato, se il vostro vino bianco
avrà un colore dorato va bene se risulta ambrato dovrete iniziare a preoccuparvi ! Procedete alla degustazione del primo bicchiere…..vi emozionerete perché vi sembrerà il vino più buono che abbiate mai bevuto!!! Qualora vogliate imbottigliare il vostro vino, posto che
quest’ultimo non potra’ durare a lungo nelle bottiglie, dovrete usare tappi in plastica o in sughero tenendo presente che per questi ultimi serve necessariamente un’imbottigliatrice
manuale. Per il vino rosso imbottigliato con tappi di sughero, provate a vedere com’e’ dopo un anno.
L'imbottigliamento deve essere fatto comunque a primavera. Cercate quindi di consumare il vino nell'anno in corso,con maggiore attenzione per il bianco e ricordatevi di imbottigliare con
la Luna giusta.Per presentare meglio il vostro vino potrete creare una vostra etichetta ed utilizzare una
capsula termorestringente sul tappo. Ora che avete imparato a fare il vino in casa, sperando che tutto sia andato bene e soprattutto che sia venuto un buon vino vi auguro….. BUONA
BEVUTA A TUTTI!!!!!!
LA VITE
La vite è una pianta antichissima che da milioni di anni è presente nelle zone temperate del pianeta; solo da qualche migliaio di anni però si è cominciato a produrre vino. Hanno
incominciato i sumeri, poi gli egiziani e greci e quindi gli etruschi. Oggi l'Italia è il primo paese viticolo del mondo e l'Europa detiene l'80% della produzione mondiale.
Tra le varie specie esistenti la più importante è sicuramente la vitis vinifera alla quale appartengono quasi tutte le varietà da
frutto.La vite può vivere e fruttificare solo dove esistono le quattro stagioni. Già al tempo dell'Impero Romano vi erano circa 140 tipi di vino che circolavano a Roma che, per via
dell'estensione dell'Impero, arrivavano da ogni parte. Dopo la caduta dell'impero il vino e la vite subirono una grave
involuzione e resistettero bene solo all'interno dei monasteri. In seguito grazie a Carlo Magno, grande estimatore, il vino
conobbe un nuovo boom. La vite era coltivabile senza grossi problemi fino a che ,circa 200 anni fa, dell'America sono
arrivati dei parassiti che hanno quasi portato all'estinzione la vite europea.
Quelli degni di nota e molto pericolosi sono: La fillossera, che attacca le radici della pianta, la peronospora e l'oidio, che attaccano foglie e grappoli. Per tali motivi oggi si combattono ancora questi parassiti con prodotti a base di rame per la peronospora e zolfo per l'oidio. Questo tipo
di trattamenti oggi sono molto meno "velenosi" che in passato ma efficaci e soprattutto necessari.Gli interventi vengono eseguiti a distanza di circa 10-12 giorni l'uno dall'altro. Il primo
si effettua alla comparsa dei grappoli per evitare che vengano subito attaccati dalla peronospora l'ultimo almeno 45 giorni
prima della vendemmia, questo per evitare che tracce di questi prodotti creino problemi alla fermentazione alcolica. Per la
fillossera il problema è stato risolto con l'utilizzazione dell'apparato radicale americano che ne è immune.Oggi le
piante europee hanno tutte il basale portante le radici di tipo americano, la parte fruttifera invece è europea e viene
applicata per mezzo di un innesto.
Ogni anno la vite, quando è a riposo vegetativo, deve essere potata per ottenere una buona produzione sia dal punto di vista
qualitativo che quantitativo. Dal tipo di potatura dal numero di piante per ettaro e dal tipo di vigneto dipende in gran parte la qualità e la quantità dell'uva. Con la potatura vengono
eliminati i tralci che hanno già dato il frutto, (se non fossero tagliati la pianta crescerebbe a dismisura e si spoglierebbe della vegetazione fruttifera, la vite è un vegetale parente della liana). I sistemi di potatura sono di diverso tipo a seconda dei fattori climatici e del tipo di
vigneto. Nei climi ed ambienti più consoni alla coltivazione si cerca, dopo un'adeguata potatura, di avere dalla pianta la massima espansione vegetativa. Non dimentichiamo che più
vegetazione c'è più è accentuata la fotosintesi clorofilliana e più zucchero ci sarà nell'acino (questo è uno dei motivi per cui si stà tornando decisamente ad impianti di vigneto a "filare",
dato che essi garantiscono un maggiore sviluppo fogliare ed una esposizione al sole maggiore).
Il tralcio si pota più o meno corto a seconda dell'uva che si vuole produrre; più gemme avrà il tralcio più
uva produrrà la vite e minore sarà la qualità. L'esposizione migliore che la vite può avere è quella a
sud est per un ovvio motivo di esposizione al Sole, ed in collina.Le piantine (denominate barbatelle
quando vengono acquistate in vivaio prima di essere piantate), cominciano a produrre intorno al 3° o 4°
anno di età, raggiunto il 6° anno si ottiene già un'ottima produzione. Il ciclo della vite durerà
fino ai 30 anni, dopo conviene estirpare il vigneto, far riposare il terreno qualche anno e reimpiantare. In primavera la vite ricomincia a vegetare ed in seguito ci sarà la fioritura a cui segue la formazione di piccoli grappoli (allegagione).Prima dell'estate noteremo i grappoli già formati e verdi, mentre in piena estate c'è la fase dell'invaiatura dove l'acino per dilatazione
cellulare si ammorbidisce e prende il colore (giallo o rosso) dalla buccia. Il momento della raccolta dipende molto dal vino che si vuole ottenere. Se si deve produrre uno spumante la raccolta sarà leggermente anticipata per avere una quantità di acidi superiore nell'uva (per
motivi che non stò ad elencare), man mano che l'uva matura diminuiscono gli acidi e crescono gli zuccheri; al bilanciamento considerato ottimale si raccoglie l'uva. Cercando di rovinare gli
acini il meno possibile, l'uva viene portata in cantina per la vinificazione. Il ciclo poi ricomincerà nuovamente.
COS’E’ IL VINO
Il vino è il prodotto della fermentazione alcolica, in presenza o in assenza di vinacce, che viene operata dai lieviti (presenti sulla buccia dell'acino). Il succo contenuto nell'acino si trasforma da
liquido zuccherino a liquido alcolico tramite delle reazioni chimiche.
Il vino è una bevanda antichissima, forse nata per un caso, che solo con il passare del tempo è stato affinato per mezzo di
tecniche di vinificazione sempre migliori. E' un prodotto dell'uomo e della natura, quest'ultima da sola produrrebbe solo
aceto! Non viene usato solo come bevanda, ma in numerose preparazioni culinarie, alle quali dona profumi e sapori deliziosi.
Tra i numerosissimi componenti del vino ve ne sono alcuni minori che sono responsabili delle funzioni positive che un buon bicchiere di vino può svolgere nel nostro organismo.
Moderate quantità svolgono una funzione di stimolazione ed attivazione della digestione, contrastano l'insorgenza di calcoli biliari, stimolano la diuresi; il potassio presente nel vino tonifica
e stimola i muscoli, migliora la circolazione, porta il colesterolo "cattivo" viene portato al degrado favorendo la produzione del cosiddetto colesterolo "buono". Infine l'alcol etilico
fluidifica il sangue, aiuta a prevenire l'insorgenza di malattie cardiovascolari, stimola le difese immunitarie e l'invecchiamento cellulare perché alcune sostanze antiossidanti (presenti in
quantità maggiori nei vini rossi) combattono i radicali liberi, l'alcool etilico in piccole quantità può fungere da parziale antidepressivo (mai mischiare i veri antidepressivi con l'alcool).
Vista così sembrerebbe una bevanda miracolosa, ma fate attenzione alle quantità, per cui vi consigliamo le quantità giornaliere indicate che sono 3 o 4 bicchieri per l'uomo e 2 o 3 per la
donna.Bere quantità eccessive di alcool provoca seri danni all'organismo ed in particolare al fegato
che trasforma da solo circa l'80% dell'alcool ingerito.l'abuso di alcool porta alla fibrosi e alla cirrosi epatica !
L'alcool ed il fumo insieme sono alleati per creare danni ! Non ne abusiamo...e sopratutto non insieme.
Insomma beviamo bene, e con moderazione .."Che sarebbe la vita, senza il vino ?
Il vino bevuto in tempi e quantità giuste è gaiezza del cuore, gioia dell'anima . . . ".
MOSTO E VINO
Il mosto è costituito fondamentalmente da acqua (70-80%), glucosio, fruttosio e contiene un elevato numero di sostanze tra cui le più importanti sono l'acido tartarico, l'acido malico e l'acido citrico. Tali acidi determinano l'acidità totale del vino compresa di solito tra 4 e 8 grammi per litro. Vi sono poi pectine e tannini che andremo ad analizzare più tardi. Il vino diversamente dal mosto, è costituito da una soluzione idroalcolica dove l'alcool è presente in quantità oscillanti, in genere, tra gli 80 ed i 140 millilitri di alcool etilico per litro ( 8° e 14° alcolici).Il vino contiene circa 600 sostanze ( molte delle quali sono già presenti nel mosto), tra cui come già visto per il mosto, gli acidi. Tali acidi si dividono in acidi fissi (tartarico, malico , succinico etc.) e quelli volatili (che possono distillare se il vino è portato all'ebollizione) come l'acido acetico (se è troppo elevata la quantità di acido acetico si ha un vino che è prossimo dal diventare aceto). La somma di tutti gli acidi presenti nel vino danno un valore chiamato acidità totale. Vi sono poi i sali degli acidi suddetti, le sostanze coloranti (diverse tra vino bianco e rosso), altri tipi di alcool, la glicerina, sostanze proteiche, dei minerali, alcune vitamine , i componenti delle sostanze che danno i profumi ed i sapori, l'anidride carbonica, che se presente in grandi quantità rende i vini frizzanti ed infine i tannini che sono presenti nei vini rossi ed hanno un gusto amarognolo ed astringente.
VINIFICAZIONI
Le tecniche di vinificazione maggiormente utilizzate sono due: con o senza macerazione. Con macerazione significa che non vengono eliminate le bucce nei primi giorni in cui il mosto
comincia a fermentare (questa tecnica è usata soprattutto per i rossi). Senza macerazione, detta in bianco, quando vengono eliminate le bucce prima della fermentazione(tecnica usata
per i vini bianchi).
La vinificazione con macerazione dona il colore al vino oltre che i tannini e gli aromi. Se ciò avvenisse per i vini bianchi , inizialmente risulterebbero più aromatici ma
passerebbe in soluzione un eccesso di sostanza colorante, un eccesso di tannini e soprattutto delle
sostanze ossidabili.Ne conseguirebbe una maggiore facilità all'ossidazione del vino, gli aromi si perderebbero in breve tempo e la
vita organolettica diminuirebbe. L'uva portata in cantina viene pigiata e diraspata (si raccolgono gli acini e vengono eliminati i raspi); quindi si procederà alla pressatura delle bucce
per ottenere ancora vino (il rimanente andrà in distilleria). Con l'aggiunta di modeste quantità di anidride solforosa (per disinfettare i vasi e disinfettare la
massa che talvolta può essere leggermente rovinata) il mosto viene messo a fermentare all'interno di vasi e ad una temperatura controllata di circa 18°-20° mediante dei refrigeratori (se la temperatura superasse i 37 gradi la fermentazione alcolica cesserebbe). Subito i lieviti
(organismi monocellulari presenti nelle bucce, ma che spesso vengono aggiunti) danno il via alla fermentazione alcolica dove avviene la trasformazione degli zuccheri in alcol e anidride carbonica, con emissione di calore. Dopo alcuni giorni di fermentazione gli zuccheri vengono tutti trasformati in alcool e il processo si completa (non avendo più "carburante"), quindi ne
risulterà un vino già secco. Oltre all'alcol si ottengono un gran numero di sostanze.
Dopo si procede al travaso in un'altro tino, rigorosamente impermeabile all'ossigeno, si eliminano le fecce depositate sul fondo, quindi si procede alla filtrazione del vino. Nel vino
rosso invece le bucce rimangono per alcuni giorni per far sciogliere delle sostanze tra cui quelle coloranti.La temperatura del mosto nella fermentazione delle uve rosse deve aggirarsi intorno ai 26°.I gas che si sviluppano portano in superficie le bucce che devono essere spinte di tanto in tanto in basso per ossigenare i lieviti e rimescolare le masse per una perfetta riuscita. Alcuni tini sono dotati di una barriera ad una certa altezza per le bucce in modo che non salgano oltre
un certo livello e rimangano sempre immerse nel mosto.
Oltre al colore rosso al vino viene rilasciata una certa quantità di tannini necessari per ottenere dei vini corposi.Le sostanze coloranti sono ossidabili ma non rilasciano al vino il sapore di
ossidato quindi hanno la funzione di barriera contro l'ossigeno.Le bucce vengono pressate e aggiunte al mosto già ottenuto.In seguito il vino viene posto in un'altro contenitore dove
proseguirà la fermentazione e,dopo la svinatura, necessaria per separare le fecce dal mosto, può passare in botti di rovere a maturare, dove vengono migliorate le caratteristiche
organolettiche del vino. A questo punto i vini restano in cantina a maturare ed il freddo dell'inverno aiuterà questo processo.
Facendo un accenno ad altri due metodi di vinificazione possiamo dire che esiste la vinificazione in rosato dove le bucce restano a contatto con il mosto solo per far diventare il vino rosato; quindi la macerazione carbonica , dove l'uva viene inserita in un contenitore per circa 15 giorni insieme ad anidride carbonica, successivamente viene fatta fermentare per 2 o 3 giorni e pochi giorni dopo il vino è pronto per la commercializzazione, questa tecnica è usata
per ottenere il vino novello.
EVOLUZIONE DEL VINO
Il vino non rimane mai immobile ma evolve continuamente. La sua evoluzione può essere notata tramite il suo colore, il sapore ed il suo profumo.
Ogni vino attraversa diverse fasi: acerbo, giovane, pronto, invecchiato e vecchio. Insomma ogni vino possiede un
preciso ciclo vitale, che può durare qualche mese, ma può giungere sino a qualche decennio. Se ci soffermiamo ad analizzare il colore possiamo dire che ad una colorazione corrisponde una determinata caratteristica gustativa. Nei vini bianchi la colorazione deve essere giallo paglierino (ci
sono varie sfumature dello stesso). Non è accettabile infatti un vino molto chiaro (povero), nè un vino bianco ambrato
(vecchio, tannico, ossidato). Per i vini rossi la scala cromatica và dal porpora, al rubino, al granato o aranciato (con sfumature intermedie).In genere il porpora (pensate ai Cardinali) è il colore di un vino giovane, man mano che il vino invecchia perde parte del rosso per acquistare più color mattone. Naturalmente se un vino giovane è color mattone significa che il vino non è
buono. Esempio: un lambrusco essendo un vino giovane deve essere rosso rubino, un cabernet (3 0 4 anni) deve
avere un colore rubino con riflessi granati o rubino granato, un barolo essendo un vino di quasi un decennio sarà rosso granato etc. A tutto ciò si sommano poi gli aromi ed i sapori ( profumi
che ricordano la vaniglia) che vengono donati al vino dall'invecchiamento in botti di rovere (per il rosso).
Nell'invecchiamento del vino diminuisce l'acidità totale (ciò è dovuto ad un tipo di fermentazione effettuata da batteri lattici che viene chiamata fermentazione malolattica).
Questo tipo di fermentazione consiste nel trasformare l'acido malico in acido lattico ed anidride carbonica. Grazie a questa fermentazione il vino sarà più morbido rotondo ed armonico. Tale processo avviene spontaneamente in primavera in seguito ad un aumento termico per via di
batteri che si mettono in azione (mentre ciò è gradito per i vini rossi e da evitare nei i vini bianchi che possiedono già buona morbidezza). Quindi non berrete quasi mai vini nell'anno in
cui sono state raccolte le uve, il vino ha infatti bisogno di mesi per essere pronto, eccezion fatta per i vini novelli che in poco più di un mese sono in commercio.
STABILIZZAZIONE
Abbiamo visto che il vino è un prodotto piuttosto complesso per via della molteplici sostanze che lo compongono.Proprio questo comporta (oltre alle fermentazioni di cui abbiamo parlato)
reazioni chimiche di varia natura che portano a continui cambiamenti e ad una evidente instabilità. Questa instabilità porta ad avere nel vino dei depositi, o leggere velature, che
naturalmente non è bello trovare all'interno di una bottiglia. Per tali motivi si lavora il vino in modo più complesso e dispendioso del necessario.
Il consumatore non accetta tali "imperfezioni" anche se in alcuni vini sono presenti e ne fanno un vanto a dimostrazione della
"genuinità" , o minor lavorazione, del vino. Se dovesse capitarvi quindi di trovare dei depositi nella bottiglia non pensate che vi sia chissà cosa nel vino. In enologia, quindi, assume un aspetto
rilevante il come un prodotto appare agli occhi del consumatore. L' illimpidimento del vino viene effettuato grazie a
dei filtri speciali o con aggiunta di additivi (tramite reazioni fisiche). I filtri possono funzionare in due diversi modi: per
adsorbimento o per setacciamento. Il principio dell'adsorbimento funziona trattenendo elettrostaticamente particelle in sopensione nel vino che possiedono una carica opposta a
quella dello strato filtrante (rimanendovi così "incollate"), per capire meglio immaginate una calamita che attrae a sè della limatura di ferro. Tali filtri funzionano meglio all'inizio della
filtrazione; man mano che aumenta la quantità del vino filtrato diminuisce la sua limpidezza, ciò è dovuto a una perdita di capacità da parte del filtro a trattenere le particelle.
Il setacciamento, invece, consiste semplicemente nell'avere uno strato filtrante con dei pori più piccoli delle particelle da trattenere, tale tipo di filtro al contrario del precedente aumenta la limpidezza con l'aumentare del vino filtrato e questo perchè si depositano le particelle sullo
strato filtrante e creano spazi ancora più piccoli. Il diametro dei pori può essere talmente piccolo da ottenere una sterilizzazione del vino che (dove vengono trattenuti anche i
microrganismi) che serve anche per avere una stabilità antibatterica e antifermentativa.. Per quanto riguarda, invece, la stabilizzazione contro le precipitazioni cristalline l'intervento da effettuare è quello basato sull'azione insolubilizzante del freddo (dopo una filtrazione che ha
reso brillante il vino). Tale tecnica consiste nel portare velocemente il vino ad una temperatura di -4 gradi e dopo un mantenimento a bassa temperatura del vino per un determinato tempo, si decanta il vino dai depositi cristallini. Vi sono poi anche dei chiarificanti minerali ed organici
tra cui la più diffusa è la bentonite. La bentonite è un'argilla in polvere di origine minerale che miscelata con acqua crea una massa "collosa" che, immessa nel vino, è capace di attrarre a se le sostanze da eliminare
formando dei flocculi che si depositano sul fondo. Dopo queste operazioni è possibile imbottigliare il vino.
CONSERVAZIONE DEL VINO
L'imbottigliamento del vino è una pratica che richiede molta attenzione soprattutto per i bianchi oltre all'utilizzazione di macchinari moderni ed estremamente costosi. Il vino, neanche a dirlo, va imbottigliato solo dopo aver eseguito le dovute filtrazioni che lo rendono "pulito" e
privo di batteri che potrebbero alterarne il colore ed il gusto. Si elimina così il rischio di trovarsi di fronte a dei depositi all'interno della bottiglia, che hanno la sola "colpa" di essere
antiestetici, o di un vino alterato. L'imbottigliamento, una pratica apparentemente semplice, ha grande importanza.
Prima del vino, nella bottiglia viene inserito azoto gassoso al fine di eliminare l'ossigeno presente. Una volta terminato il
riempimento della bottiglia, occorre eliminare l'ossigeno che rimane nel collo tra il vino ed il tappo (nel cosiddetto "spazio di
testa"). Per tal fine, un istante prima che nella bottiglia si introduca il tappo, è necessario aggiungere dell'azoto gassoso. In questo modo si evita che quella piccola quantità di ossigeno,
con il tempo, alteri il vino. Quando tutto ormai sembra finito e viene spontaneamente pensare che gli accorgimenti siano terminati, è ancora necessario fare attenzione alla conservazione del
prodotto in bottiglia. Bisogna considerare che un ambiente umido è lo stato ideale per la formazione di muffe e
funghi, quindi, nel caso in cui le bottiglie non vengano poste in orizzontale, si rischia di trovarsi di fronte ad un vino che "sa di tappo" (se il tappo è immerso nel vino i parassiti non si
sviluppano). Importante per la corretta conservazione del vino è anche la temperatura del locale dove vengono conservate le bottiglie.
La temperatura ideale per un vino bianco è di circa 14 gradi mentre se si superano i 21° si riduce la vita organolettica dello stesso. E' quindi importante sottolineare che se si possiede del vino bianco e non si dispone di un locale adeguato alla sua conservazione è conveniente berlo
quanto prima. Quanto detto per il vino bianco vale anche per spumanti e champagne: non lasciate mai una buona bottiglia per un'occasione particolare, rischiate una figuraccia !!!
I VINI SPECIALI
I vini speciali rappresentano un gruppo piuttosto vario di prodotti, anche molto diversi tra loro. Da un punto di vista legale "per vini speciali" si intendono le mistelle, i vini liquorosi, gli
spumanti ed i vini aromatizzati (in questa parte si descrivono anche i vini passiti, anche se non sono classificati nei vini speciali). Le mistelle sono ottenute da un mosto con gradazione alcolica non inferiore a 12 gradi e reso infermentescibile con l'aggiunta di alcool etilico o
acquavite (le mistelle sono classificate nei vini speciali ma in realtà vengono utilizzate per la produzione dei vini liquorosi).
I vini liquorosi sono prodotti da un vino base con aggiunta di mistella, alcol etilico, acquavite di vino o mosto
concentrato (per aumentarne il titolo alcolometrico complessivo). Alcuni tra i vini liquorosi più famosi sono il
Marsala e il Porto. I vini passiti sono prodotti da uve appassite. Ciò viene fatto direttamente sulla pianta o mettendo le uve al sole o, ancora, su dei graticci per
eliminare una parte di acqua contenuta nell'uva ottenere una alta concentrazioni di zuccheri. I vini aromatizzati si ottengono partendo da un vino bianco
base con l'aggiunta di: 1)alcol etilico per aumentare il grado alcolico; 2) zucchero per aumentare il corpo e la consistenza; 3) estratti o infusioni di erbe e spezie (cannella, china,
rabarbaro ecc.) per caratterizzare i profumi e gli odori. Gli spumanti sono dei vini che contengono una elevata quantità di anidride carbonica. Esistono più metodi per ottenerli. Il più conosciuto è naturalmente lo "Champenois", ma questa terminologia può essere solo utilizzata
per gli Champagne. In Italia lo stesso metodo viene definito "Metodo classico". Questo procedimento consiste nel far rifermentare il "vino base" (ottenuto con il metodo di
vinificazione in bianco visto nel capitolo "Tecniche di vinificazione") nella bottiglia. Nel
momento in cui il vino viene imbottigliato si aggiunge uno "sciroppo" chiamato "Liqueur de tirage", un misto di lieviti e zucchero.
In questo modo il vino inizia una nuova fermentazione con sviluppo di anidride carbonica. Le bottiglie vengono
inizialmente lasciate in posizione orizzontale, ma dopo una certa maturazione vengono messe in verticale per far accumulare le "fecce" sul collo della bottiglia. A questo
punto le bottiglie vengono stappate (il tappo usato era a corona) per far fuoriuscire le fecce. La parte di liquido che
si è perduta deve essere reintegrata con l'aggiunta di "Liqueur d'expedition" . Questo liquido è formato da vino
invecchiato, mosto fresco, concentrato o parzialmente fermentato ed eventualmente una modesta quantità di vino distillato e zucchero di canna, l'esatta composizione di tale sciroppo comunque è un segreto delle aziende produttrici. Subito dopo viene inserito un nuovo tappo
(questa volta il classico sughero a forma di fungo), che precede l'etichettatura. Subito dopo ci sarà la distribuzione. Un altro metodo usato è lo "Charmat".
Tale sistema viene utilizzato in particolare per ottenere vini spumanti più aromatici del metodo classico. Non dobbiamo intenderlo come un metodo di spumantizzazione di serie "B",
l'applicazione dipende dal vino che si può e si vuole ottenere. A differenza del precedente la presa di spuma non avviene all'interno delle bottiglie ma in recipienti, talvolta anche molto grandi. La tecnologia usata è piuttosto avanzata e costosa, tutto avviene senza che il prodotto venga mai a contatto con l'ossigeno (travasi isobarici,
filtrazioni isobariche, imbottigliamento isobarico).
IL GLOSSARIO DEL VINO
A
Abboccato vino con leggero residuo zuccherino
Acerbo vino non ancora pronto , con acidita' in eccesso
Acidita' fissa acidita' determinata dagli acidi fissi (non volatili)
Acidita' totale
somma dell'acidità, sia volatile che fissa - componente fondamentale di un vino
Acidulo vino con acidità in eccesso
Allappante vino aspro, astringente,dovuto ad eccesso di tannino
Alcoolico Vino con elevato titolo alcolometrico (15- 18 gradi), generalmente si tratta di vini speciali ottenuti con particolari tecniche enologiche
Amabile vino dolce
Ambrato colore di un vino bianco, in genere vini passiti,liquorosi
Ampio caratteristica del profumo di un vino ricco e complesso
Armonico vino con gli elementi che lo compongono in giuste proporzioni
Aroma sensazione olfattiva, dovuta ai profumi del vino dati dalla presenza di sostanze aromatiche
Aromatico Vino ricco di sostanze aromatiche, spesso tali profumi ci riconducono ai componenti aromatici naturali del vitigno di provenienza
Astringente vino che asciuga la bocca, dovuto all'eccesso di tannino
Austero vino imponente, con bouquet ben definito leggermente amarognolo
B
Barrique
botte in rovere con la caratteristica di essere fatta con doghe piegate a fuoco diretto e quindi con la superficie interna con diversi livelli di tostatura a secondo del tempo di permanenza a contatto col fuoco. Generalmente ha la capacita' di 225 litri. Dona un aroma caratteristico di vaniglia ai vini che vi maturano.
Botritizzato vino derivante da uve colpite una muffa nobile (da cui si ottengono anche vini passiti naturalmente).
Bouquet insieme dei profumi che un vino acquista con la maturazione (in botte ed in seguito in bottiglia).
C
Caldo vino ricco di alcool e glicerina che fanno percepire una senzazione calorica
Caratteristico
vino in cui risulta evidente la provenienza da un determinati vitigno
Corpo insieme degli elementi che compongono un vino, tolti alcool ed acqua
Corto vino poco persistente in bocca
Cuvée operazioni di taglio di vari vini di diverse provenienze ed annate
D
Disarmonico
vino in cui e' presente un forte squilibrio nei suoi componenti
D.O.C denominazione di origine controllata
D.O.C.G.. denominazione di origine controllata e garantita
Dorato colore di vini bianchi di corpo o passati in barrique
E
Effervescenza
Presenza di anidride carbonica che si manifesta con la presenza di bollicine più o meno grandi (più sono fini e persistenti, migliore è la qualità)
Elegante vino equilibrato, fine , delicato
Equilibrato vino in cui le componenti principali sono in equilibrio fra di loro
Erbaceo sentore vegetale tipico di alcuni vitigni (cabernet e merlot), di vini giovani o
fatti con uve non perfettamente mature
Etereo sentore dei vini di lungo affinamento in botte e bottiglia dovuto, appunto, agli eteri
F
Feccioso vino con odore sgradevole di feccia
Fermentazione alcolica
processo chimico ad opera di lieviti per il quale gli zuccheri vengono trasformati in alcool e anidride carbonica
Fermentazione malolattica
avviene dopo quella primaria (alcolica), e' la trasformazione dell'acido malico in acido lattico sotto l'azione di batteri. In genere si sviluppa con i primi caldi in primavera e determina una perdita' di acidita' totale
Floreale Profumo dato da un'insieme di note fiori
Fluido Vino inconsistente, versandolo nel bicchiere scorre come se fosse acqua
Fine elegante nei profumi e armonico nel gusto
Fragrante riferito al profumo, intenso fine ed elegante
Fresco di gradevole acidita'
Fruttato con sentore di frutta
G
Giovane Vino che non presenta ancora senzazioni ben equilibrate tra loro, che ha bisogno di affinamento
Goudron (catrame) profumo tipico di grandi vini rossi invecchiati
Granato colore tipico di grandi vini rossi da invecchiamento
I
I.G.T. indicazione geografica tipica
Intenso nel colore indica la tonalita',nel profumo l'ampiezza, nel gusto l'intensità
L
Leggero vino di bassa gradazione alcolica
Liquoroso somigliante ad un liquore per struttura e dolcezza. Puo' essere addizionato ad alcool o comunque di gradazione superiore a 15°
M
Maderizzato vino ossidato, in alcuni vini e' una caratteristica (madera,marsala)
Magro debole povero di corpo
Mattonato colore di rossi molto invecchiati
Morbido vino equilibrato e con una certa rotondita' dovuta all'abbondanza di alcool e glicerina
N
Netto profumo o gusto pulito, senza difetti
O
Ossidato a causa del contatto con l'aria, il vino ha perso freschezza ed ha assunto un colore piu' scuro ed opaco
P
Paglierino colore giallo che somiglia alla paglia
Passito vino ottenuto da uve appassite (naturalmente sulla pianta o su graticci),con elevato contenuto alcolico e zuccherino
Pastoso ricco di zuccheri e glicerina
Penetrante odore acuto talvolta sgradevole
Persistenza durata delle sensazione gustose ed olfattive. Direttamente proporzionale alla qualita'
Pesante troppo ricco di alcool
Pieno ricco di corpo e struttura,equilibrato
Porpora classico colore dei vini rossi giovani e leggeri (vino novello)
Pronto vino adatto ad essere bevuto senza ulteriore invecchiamento
R
Retrogusto sensazioni che si provano dopo aver deglutito il vino
Robusto ricco di alcool, strutturato
Rotondo si dice di vino morbido,con moderata acidita', e corpo
Rubino classico colore dei vini rossi giovani
S
Sapido ricco di sali minerali
Spunto eccesso di componenti volatili sgradevoli (ricorda quello dell'aceto)
Struttura l'insieme delle componenti del vino
Svanito si dice di un vino restato eccessivamente esposto all'aria, con perdita delle caratteristiche
T
Taglio mescolanza di vini diversi
Tanninosostanza ceduta al vino dalla buccia dell'uva prima e dalle botti di legno poi, importante per il colore e per la conservazione.Da un gusto astringente e ruvido che si attenua con l'invecchiamento
Terroir insieme di territorio, vitigno e tecniche di vinificazione che determinano il carattere unico di un vino
Tranquillo vino che ha terminato la fermentazione e non presenta tracce di anidride carbonica
V
Vecchio Vino con evidenti cedimenti, di una o più, delle sue caratteristiche
Velato poco limpido, che presenta accentuata opalescenza
Vellutato vino armonico e morbido
Vinoso si dice di vino giovane con profumo che ricorda il mosto
Vitigno tipo di pianta (esistono una molteplicità di vitigni, ognuno dona al vino determinate caratteristiche)
ViscosoVino che scende nel bicchiere in modo pesante quasi fosse una sostanza sciropposa
Vivace presenza tracce di anidride carbonica
V.Q.P.R.D. Vini di qualità prodotti in regioni determinate - classificazione europea per i vini D.O.C. e D.O.C.G.
VITIGNI COLTIVATI IN ITALIA
I vitigni più diffusi in Italia
La vite è una pianta antichissima che da milioni di anni è presente nelle zone temperate del pianeta; solo da qualche migliaio di anni però si è cominciato a produrre vino. Hanno incominciato i sumeri, poi gli egiziani e greci e quindi gli etruschi. Oggi l'Italia è il primo paese vitivinicolo del mondo e l'Europa detiene l'80% della produzione mondiale. Il Sangiovese è il vitigno più diffuso in Italia, che copre oltre il 10% delle superfici vitate ad uva da vino. Il sangiovese insieme a Catarratto Bianco siciliano, Trebbiano Toscano, Montepulciano ed il Barbera ricoprono da soli oltre il 30% delle coltivazioni.In totale in Italia ci sono ben 355 vitigni autoctoni che rappresentando un record unico al mondo. Sono in crescita di superficie vitata i vitigni internazionali per via della maggiore apertura verso i mercati internazionali nonostante la progressiva riscoperta delle qualità autoctone.
Vediamole da Nord a Sud ed Isole :
VALLE D’AOSTAUve a bacca rossa DolcettoFreisaFuminGamayGrenacheMerlotNebbioloNeyretPetit RougePinot NeroSyrahVien de NusUve a bacca bianca Blanc de MorgexChardonnayCornallinMayoletMoscato BiancoMuller ThurgauPetite ArvinePinot BiancoPinot GrigioPriè BlancPriè Ruge (Premetta)
PIEMONTE
Uve a bacca rossa
AleaticoAncellottaAvanaAvarengo
BarberaBonardaBrachettoCabernet FrancCabernet SauvignonCiliegioloCroatinaDolcettoDoux d'HenryDurasaFreisaGrignolinoLambrusca di AlessandriaMalvasia di Casorzo Malvasia di SchieranoMerlotMoscato NeroNebbioloNeretta CuneeseNeretto di BairoPelavergaPinot NeroPlassaQuaglianoRuchèSangioveseUva RaraVespolina
Uve a bacca bianca
ArneisBarbera BiancaChardonnayCorteseErbaluceFavoritaMoscato BiancoMuller ThurgauPinot BiancoPinot GrigioRiesling RenanoRiesling ItalicoSauvignonSylvaner VerdeTimorassoTraminer Aromatico
LIGURIA Uve a bacca rossa
AlicanteBarberaCabernet FrancCanaioloCiliegioloDolcettoMerlotPollera NeraRosseseSangiovese
Uve a bacca bianca AlbanaAlbarolaBianchetta genoveseBoscoGrecoLumassinaMalvasia Bianca LungaMoscato BiancoPigatoRolloTrebbiano ToscanoVermentino
LOMBARDIA
Uve a bacca rossa
AncellottaBarberaBonardaCabernet FrancCabernet SauvignonCorvinaCroatinaDolcettoFortanaFranconiaFreisaGroppello di MocasinaGroppello di Santo StefanoGroppello GentileIncrocio Terzi n.1Lambrusco di SorbaraLambrusco GrasparossaLambrusco MaestriLambrusco MaraniLambrusco SalaminoLambrusco Viadanese
MarzeminoMerlotMontepulcianoMoscato di ScanzoNebbioloNegraraPignola Pinot NeroRaboso VeroneseRondinellaRossola NeraSangioveseSchiavaSchiava GentileSchiava GrigiaSchiava GrossaUva Rara Vespolina
Uve a bacca bianca ChardonnayCorteseGarganegaIncrocio Manzoni 6.0.13InvernengaMoscato BiancoMuller ThurgauMalvasia Bianca di CandiaPinot BiancoPinot GrigioProseccoRiesling RenanoRiesling ItalicoSauvignonTrebbiano di SoaveTrebbiano GialloTrebbiano RomagnoloTrebbiano ToscanoVerdeca
VENETO
Uve a bacca rossa AncellottaBarberaCabernet FrancCabernet SauvignonCiliegioloCorvinaCroatinaEnantio
FertiliaFranconiaFreisaGroppello GentileIncrocio Manzoni 2.15LagreinLambrusco di SorbaraLambrusco MaestriMalbechMarzeminoMerlotMolinaraNegraraNigraPavanaPinot NeroProdestRaboso PiaveRaboso VeroneseRefosco dal Peduncolo RossoRondinellaRossignolaSangioveseSchiava GentileSchiava GrigiaSchiava GrossaTeroldego Tocai RossoTrevisana NeraTurcaWildbacher
Uve a bacca bianca
Bianchetta TrevigianaChardonnayCorteseDurellaFlavisGarganegaIncrocio Bianco Fedit 51 C.S.G.Incrocio Manzoni 6.0.13ItalicaMalvasia Bianca di CandiaMalvasia Bianca LungaMalvasia IstrianaMoscato BiancoMoscato GialloMuller ThurgauNosiolaPinella
Pinot BiancoPinot GrigioProseccoRiesling RenanoRiesling ItalicoSauvignonSylvaner VerdeTocai FriulanoTraminer AromaticoVeltlinerVerdisioVerduzzo FriulanoVerduzzo TrevigianoVespaiola
TRENTINO ALTO ADIGE
Uve a bacca rossa
Cabernet FrancCabernet SauvignonEnantioLagreinMalvasiaMarzeminoMerlotMeunierNegraraPavanaPinot NeroPortogheseReboSchiava GentileSchiava GrigiaSchiava GrossaTeroldego
Uve a bacca bianca
Bianchetta TrevigianaChardonnayKernerIncrocio Manzoni 6.0.13Moscato GialloMoscato RosaMuller ThurgauNosiolaPinot BiancoPinot GrigioRiesling RenanoRiesling Italico
SauvignonSylvaner VerdeTraminer AromaticoTrebbiano ToscanoVeltliner
FRIULI VENEZIA GIULIA Uve a bacca rossa AncellottaCabernet FrancCabernet SauvignonForgiarinFranconiaGamayLambrusco Maestri MalbechMarzeminoMerlotPiccola NeraPignoloPinot NeroRaboso PiaveRaboso VeroneseRefosco dal peduncolo rossoRefosco NostranoSchioppettinoTazzelengheTerrano
Uve a bacca bianca
ChardonnayGarganegaMalvasia Bianca LungaMalvasia IstrianaMoscato GialloMoscato RosaMuller ThurgauPicolitPinot BiancoPinot GrigioProseccoRibolla GiallaRiesling RenanoRiesling ItalicoSauvignonSemillonSylvaner VerdeTocai FriulanoTraminer AromaticoUcelutVerduzzo FriulanoVerduzzo Trevigiano
EMILIA ROMAGNA
Uve a bacca rossa
AncellottaBarberaBonardaCabernet FrancCabernet SauvignonCanina NeraCiliegioloCroatinaDolcettoFortanaLambrusco di SorbaraLambrusco GrasparossaLambrusco MaestriLambrusco MaraniLambrusco MontericcoLambrusco SalaminoLambrusco ViadaneseMarzeminoMerlotMontepulcianoNegrettoPinot NeroRaboso VeroneseSangioveseSgavettaTerranoUva Tosca
Uve a bacca bianca
AlbanaBiancameChardonnayMalvasia Bianca di CandiaMalvasia di Candia AromaticaMalvasia RosaMontùMoscato BiancoMostosaMuller ThurgauOrtrugoPignolettoPinot BiancoPinot GrigioRibolla Gialla Riesling Italico
Riesling RenanoSauvignonTrebbiano ModeneseTrebbiano RomagnoloTrebbiano ToscanoVerdeca
TOSCANA
Uve a bacca rossa
AleaticoAlicanteAncellottaBarberaCabernet FrancCabernet SauvignonCanaioloCanina NeraCiliegioloMerlotMontepulcianoPinot NeroPollera NeraPrugnolo GentileSangioveseSchiava GentileSyrahVermentino Nero
Uve a bacca bianca
AlbanaAlbarolaAnsonicaBianconeCanaiolo BiancoChardonnayGrechettoGrecoLivornese BiancaMalvasia Bianca di CandiaMalvasia Bianca LungaMoscato BiancoPinot BiancoPinot GrigioSauvignonSemillonTrebbianoTrebbiano Toscano
VermentinoVernaccia di San Gimignano
MARCHE
Uve a bacca rossa
AleaticoAlicanteBarberaCabernet FrancCanaiolo NeroCiliegioloMerlotMontepulcianoPinot NeroSangioveseVernaccia Nera
Uve a bacca bianca
AlbanaBiancameBombino BiancoChardonnayGrechettoMaceratinoMalvasia Bianca di CandiaMalvasia Bianca LungaMalvasia ToscanaPasserinaPecorinoPinot BiancoPinot GrigioSauvignonTrebbiano ToscanoVerdicchio Bianco
UMBRIA
Uve a bacca rossa
AleaticoBarberaCabernet FrancCabernet SauvignonCanaiolo NeroCesanese ComuneCiliegioloMerlotMontepulciano
Pinot NeroSagrantinoSangiovese
Uve a bacca bianca
BiancameChardonnayGarganega GrechettoMalvasia Bianca di CandiaMalvasia Bianca LungaMoscato BiancoPecorinoPinot BiancoPinot GrigioTrebbiano SpoletinoTrebbiano ToscanoVenaccia di San Gimignano
LAZIO
Uve a bacca rossaAleaticoBarberaBombino NeroCabernet FrancCabernet SauvignonCanaiolo NeroCesanese ComuneCesanese d'AffileCiliegioloMerlotMontepulcianoPinot NeroSangioveseSyrah
Uve a bacca bianca
BelloneBombino BiancoCanaiolo BiancoChardonnay GrechettoGrecoMalvasia Bianca di CandiaMalvasia Bianca LungaMalvasia del LazioMoscato BiancoMoscato di Terracina
PasserinaPecorino Pinot BiancoTrebbiano di SoaveTrebbiano GialloTrebbiano Toscano
ABRUZZO
Uve a bacca rossa Aglianico Barbera Cabernet Franc Cabernet Sauvignon Ciliegiolo Merlot Montepulciano Pinot Nero Sangiovese Uve a bacca bianca Biancame Bombino Bianco Chardonnay Malvasia Bianca Lunga Moscato Bianco Pecorino Pinot Bianco Pinot Grigio Regina Regina dei Vigneti Trebbiano Toscano Verdicchio Bianco
MOLISE
Uve a bacca rossa AglianicoBarberaBovale GrandeCabernet FrancCabernet SauvignonCiliegioloMonepulcianoPinot NeroSangiovese
Uve a bacca bianca
Bombino BiancoChardonnayFalanghina GrecoMalvasia Bianca LungaMoscato BiancoPinot Bianco
Pinot GrigioSauvignonTrebbiano Toscano
CAMPANIA
Uve a bacca rossa AglianicoAleaticoBarberaCabernet FrancCabernet SauvignonCesanese ComuneCiliegioloGreco NeroMalvasia NeraMerlotMontepulcianoPiedirossoPinot NeroPrimitivoSangioveseSciascinosoUva di Troia
Uve a bacca bianca
AsprinioBelloneBiancolellaBombino BiancoCoda di VolpeFalanghinaFianoForasteraGreco BiancoMalvasia BiancaMalvasia di CandiaMontonico BiancoMoscato BiancoPinot BiancoPinot GrigioSan LunardoTrebbiano Toscano
PUGLIA
Uve a bacca rossa
AglianicoAncellottaAleaticoBarbera
Bombino Nero
Cabernet FrancCabernet SauvignonCiliegioloLacrima Malvasia Nera di BrindisiMalvasia Nera di LecceMerlotMontepulcianoNegroamaroPiedirossoPinot NeroPrimitivoSangioveseUva di Troia
Uve a bacca bianca
AsprinioBianco AlessanoBombino BiancoChardonnayFalanghinaFianoFrancaviddaGrecoGreco di Tufo GrilloMalvasia BiancaMalvasia Bianca di CandiaMalvasia Bianca LungaMontonico BiancoMoscatello SelvaticMoscato BiancoPampanutoPinot BiancoSauvignonTrebbiano GialloTrebbiano RomagnoloTrebbiano Toscano
BASILICATA
Uve a bacca rossa
AglianicoAglianiconeAleaticoBombino NeroCiliegiolo
Malvasia Nera di BasilicataMontepulcianoPrimitivoSangioveseUve a bacca biancaAsprinioBombino BiancoChardonnayFianoMalvasia Bianca di BasilicataMoscato BiancoPinot GrigioTrebbiano Toscano
CALABRIA
Uve a bacca rossa
Cabernet FrancCabernet SauvignonCalabreseCastiglioneGaglioppoGreco NeroMagliocco CaninoMalvasia Nera di BrindisiMerlotMarsigliana NeraNerello CappuccioNerello MascaleseNoceraPecorelloPrunestaSangiovese
Uve a bacca bianca
ChardonnayGreco BiancoGuardavalleGuarnacciaMalvasia Bianca Moscato BiancoPinot BiancoSauvignonTrebbiano Toscano
SICILIA
Uve a bacca rossa
AlicanteBarberaCabernet SauvignonCalabreseCatanese NeroCorinto NeroFrappatoGaglioppoNerello CappuccioNerello MascaleseNoceraPerriconePinot NeroSangioveseNero d’avola
Uve a bacca Bianca
AlbanelloAnsonicaCarricanteCatarratto Bianco ComuneCatarratto Bianco LucidoChardonnayDamaschinoGrecanico DoratoGrilloMalvasia BiancaMalvasia di LipariMoscato BiancoMoscato GialloPinot BiancoSauvignonZibibbo
SARDEGNA
Uve a bacca rossa
AglianicoAlbarenzeuli NeroAleaticoAncellottaBarbera SardaBovaleBovale GrandeCabernet FrancCabernet SauvignonCaddiuCagniulariCanaiolo Nero
CannonauCaricagiolaCarignanoDolcettoGaglioppoGiròGreco NeroMalvasia NeraMerlotMonicaNiedderaNieddu MannuPascalePinot NeroSangiovese
Uve a bacca bianca
Albarenzeuli BiancoArvesignaduBiancolellaChardonnayClairetteFalanghinaForasteraMalvasia Bianca di CandiaMalvasia di SardegnaMoscato BiancoNascoNuragusPinot BiancoPinot GrigioRetagliado BiancoSauvignonSemidanoTorbatoTrebbiano ToscanoVermentinoVernaccia