COSTA D'AVORIO - I mille volti dell'Africa Occidentale, 14 gg 2020 · 2019-09-18 · COSTA...

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COSTA D’AVORIO I mille volti dell’Africa Occidentale Attraverso una delle ultime frontiere aperte del West Africa: grattacieli e cattedrali, piantagioni e foreste sacre, reami dell’oro e riti cosmogonici Viaggio di 14 giorni Una delle ultime frontiere in Africa Occidentale riaperte al turismo, dopo anni di isolamento, è la Costa d’Avorio. Un itinerario affascinante, in un paese ricco di contrasti e dal carattere poliedrico, in grado di appassionare i viaggiatori curiosi di conoscere un’Africa dai mille volti. Dall’impressionante architettura verticale di Abidjan, moderna ‘Manhattan’ africana sospesa tra laguna e oceano, ai granai d’argilla decorati e le case sacre dal tetto a cono di Korhogo, antica capitale del fiero popolo Senoufo; dalla bizzarra neo-capitale Yamoussoukro, con l’incredibile Basilica, riproduzione identica e quasi a grandezza naturale di San Pietro, ai villaggi dell’etnia Baulé, animisti e finissimi artigiani, e dei Malinké, discendenti dell’antico e potente regno del Mali. La Costa d’Avorio abbraccia un territorio vasto e vario, dal Sahel alle foreste all’Oceano Atlantico, in cui vive un crogiolo di etnie e il che giustifica tutte le sue diversità culturali e ambientali, offrendo al viaggiatore più esigente esperienze autentiche: foreste primarie, città moderne dalle architetture monumentali, maschere rituali e danze iniziatiche ‘della pantera’ e ‘delle giovani vergini’, guaritori, popoli nomadi e antichi reami. Non ultimo il centro coloniale di Grand Bassam, sito UNESCO. Un paese in forte sviluppo, primo produttore ed esportatore al mondo di cacao e tra i primi per il caffè, ma ancora legato ad antiche tradizioni. Un vero spaccato di Africa, un itinerario in grado di sorprendere di giorno in giorno, tra ambienti diversi e autentiche feste tribali. Tutti i gruppi sono accompagnati da esperte guide locali di lingua italiana.

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COSTA D’AVORIO

I mille volti dell’Africa Occidentale

Attraverso una delle ultime frontiere aperte del West Africa: grattacieli e cattedrali,

piantagioni e foreste sacre, reami dell’oro e riti cosmogonici

Viaggio di 14 giorni

Una delle ultime frontiere in Africa Occidentale riaperte al turismo, dopo anni di

isolamento, è la Costa d’Avorio. Un itinerario affascinante, in un paese ricco di

contrasti e dal carattere poliedrico, in grado di appassionare i viaggiatori curiosi di

conoscere un’Africa dai mille volti. Dall’impressionante architettura verticale di

Abidjan, moderna ‘Manhattan’ africana sospesa tra laguna e oceano, ai granai

d’argilla decorati e le case sacre dal tetto a cono di Korhogo, antica capitale del

fiero popolo Senoufo; dalla bizzarra neo-capitale Yamoussoukro, con l’incredibile

Basilica, riproduzione identica e quasi a grandezza naturale di San Pietro, ai

villaggi dell’etnia Baulé, animisti e finissimi artigiani, e dei Malinké, discendenti

dell’antico e potente regno del Mali. La Costa d’Avorio abbraccia un territorio vasto

e vario, dal Sahel alle foreste all’Oceano Atlantico, in cui vive un crogiolo di etnie e

il che giustifica tutte le sue diversità culturali e ambientali, offrendo al viaggiatore

più esigente esperienze autentiche: foreste primarie, città moderne dalle architetture

monumentali, maschere rituali e danze iniziatiche ‘della pantera’ e ‘delle giovani

vergini’, guaritori, popoli nomadi e antichi reami. Non ultimo il centro coloniale di

Grand Bassam, sito UNESCO. Un paese in forte sviluppo, primo produttore ed

esportatore al mondo di cacao e tra i primi per il caffè, ma ancora legato ad antiche

tradizioni. Un vero spaccato di Africa, un itinerario in grado di sorprendere di

giorno in giorno, tra ambienti diversi e autentiche feste tribali. Tutti i gruppi sono

accompagnati da esperte guide locali di lingua italiana.

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PROGRAMMA DI VIAGGIO – Partenze 2020, durata 14 giorni

1° giorno / Italia – Abidjan Partenza al mattino con voli di linea dall’Italia per Abidjan, con scalo intermedio.

Arrivo in serata nella moderna metropoli della Costa d’Avorio, accoglienza dello

staff locale e trasferimento dall’aeroporto in città. Sistemazione presso il

confortevole Hotel Azalai, in camere con servizi privati e aria condizionata.

Eventuale cena libera e pernottamento in hotel 4*.

2° giorno / Abidjan – Bouaké Al mattino trasferimento in aeroporto in tempo per il volo interno per Bouaké. La

città di Bouaké, con circa 800.000 abitanti, è un grosso agglomerato nella parte

centrale della Costa d’Avorio ed è anche il cuore della regione dei Baoulé.

Accoglienza all’arrivo e trasferimento in hotel e poi, subito al pomeriggio, incontro

col popolo Baoulé, una etnia di discendenza Akan e originaria del Ghana che, in

comune coi loro affini Ashanti, ha mantenuto una radicata gerarchia sociale ma allo

stesso tempo ha colto spunti dalle vicine culture autoctone per ampliare e rielaborare

le proprie tradizioni. Durante la visita dei villaggi si avrà l’occasione di ammirare

abili artigiani del legno, con la loro ricca e finissima produzione di statue raffiguranti

il mondo sacro degli spiriti, e tessitori all’opera con telai e pulegge. L’uscita delle

maschere rituali sancisce per i Baoulé i momenti più importanti della comunità; che

si tratti di cerimonie propiziatorie, funebri o di benvenuto, tutte culminano con la

danza delle maschere, che s’interpongono tra il mondo degli spiriti e degli uomini.

Si assisterà alla danza delle maschere Goli, che i Baoulé hanno ripreso dalle

tradizioni religiose dei loro “vicini” Wan e che a differenza di questi ultimi – che

attribuiscono loro una significato rituale e sacro molto potente – esibiscono anche per

intrattenimento e divertimento. Le danze Goli, o “Kplé Kplé”, sono oggi riconosciute

come l’espressione più alta dell’arte del popolo Baoulé e, accompagnate dalla musica

e dal coinvolgimento collettivo, consistono nell’uscita di maschere in legno di

diverse tonalità cromatiche (solitamente di quattro coppie: maschere facciali a forma

di disco, maschere zoomorfe, maschere facciali sormontate da corna e maschere

antropomorfe) e sono di piacevole effetto visivo.

In serata rientro a Bouaké e sistemazione all’hotel Mon Afrik, gradevole e

confortevole struttura, con giardino e piscina a disposizione degli ospiti, in camere

dotate di servizi privati e aria condizionata. Pernottamento in hotel.

Pasti: colazione in hotel, pranzo a picnic, cena in hotel o ristorante.

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3° giorno / Bouaké – l’antico regno di Kong (250 km, circa 5h di percorrenza)

Al mattino si procede verso nord e man mano che la strada avanza verso il Sahel il

paesaggio cambia aspetto. La regione sub-sahariana inizia a palesarsi, lo sguardo si

posa ora sulla savana punteggiata di baobab e altri alberi.

Deviando dalla strada principale verso est si imbocca una pista che conduce

all’antica città di Kong. Nella zona nordorientale del paese, a partire dal XV secolo,

le popolazioni di origine mandé, conosciuti anche come ‘diola’, costituirono alcuni

piccoli reami organizzati e strutturati, il più influente dei quali fu il regno di Kong.

La sua ricchezza accrebbe con il passaggio delle carovane di sale e il commercio

dell’oro, degli schiavi e delle noci di cola, un frutto dalle proprietà eccitanti come la

caffeina e molto utilizzato nei rituali delle culture dell’Africa Occidentale. Ebbe il

suo apogeo nel XVIII secolo, quando fu la più importante città musulmana dell’area

guineana, ma alla fine del XIX capitolò prima all’invasione di un potente sovrano

malinké e poi all’avanzata dei francesi. La moschea del venerdì di Kong, che in

piccolo rievoca la più celebre moschea di Djenné in Mali, è il miglior esempio di

architettura tradizionale in stile sudanese della Costa d’Avorio e ancora in città si

trovano altre antiche costruzioni dai tetti piatti e i muri rivestiti di fango.

Sistemazione nel semplice ma confortevole Auberge de Kong, in camere con bagno

privato e aria condizionata. Pensione completa.

Pasti: colazione in hotel, pranzo e cena inclusi.

4° giorno / Kong – Ferkessedougou – la casta dei fabbri Senoufo – Korhogo (200

km, circa 4h di percorrenza)

Partenza al mattino ancora verso nord per la cittadina di Ferkessedougou,

comunemente nota come Ferké, importante centro della regione delle Savane e

snodo commerciale verso il Burkina Faso. Il suo sviluppo crebbe quando nel 1895

venne ultimato il primo troncone della ferrovia Abidjan-Niger e Ferké ne divenne il

capolinea. Oggi Ferké è rinomata per il commercio degli zebù e si effettuerà la visita

dell’interessante mercato cittadino.

Si prosegue verso Korhogo entrando nel cuore del paese Senoufo. Sosta in un

villaggio dell’interno che deve la sua peculiarità alla lavorazione del ferro. Il

minerale ferroso proviene da pozzi della larghezza di un uomo e profondi anche fino

a 20 metri, da cui si diramano gallerie; un uomo si cala con un cesto che riempie e fa

risalire in superficie carico di minerale che poi viene trasportato al villaggio e

macinato manualmente prima di essere fuso in forni tradizionali realizzati con

mattoni di fango. Assistere al processo di lavorazione del minerale e fusione, forse

l’ultimo esempio di metallurgia tradizionale e arcaica ancora in uso in Africa, è

davvero straordinario. Dapprima il forno viene caricato con strati alterni di

carbonella e minerale ferroso, poi acceso e lasciato ardere sigillato per tutta la notte,

fin quando la temperatura interna avrà raggiunto il punto di fusione. Solo allora i

fabbri, che si tramandano il mestiere e i segreti di generazione in generazione,

cominciano a dare forma al metallo armeggiando coi loro possenti martelli. La casta

dei fabbri è molto temuta e rispettata al contempo, la loro capacità di trasformare le

pietre in ferro, di portarle dallo stato solido allo stato liquido e nuovamente allo stato

solido e in forme diverse, viene interpretata come capacità di dialogare con gli spiriti

della terra e del fuoco. Ecco perché, come possessori di oscuri poteri in grado di

compiere magie padroneggiando il fuoco, le famiglie di fabbri vivono spesso ai

margini del villaggio, se non fuori addirittura. La loro abilità nel forgiare ha sempre

garantito la sopravvivenza delle comunità, sia nella fabbricazioni di armi in periodi

di guerra che di utensili per lo sviluppo della caccia e dell’agricoltura.

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Nel pomeriggio proseguimento verso Korhogo e sistemazione all’hotel Olympe in

camere con servizi privati e aria condizionata. Pernottamento.

Pasti: colazione in hotel, pranzo e cena inclusi.

5° giorno / Korhogo – la fusione del ferro – arte, società e cultura Senoufo – la

‘danza della pantera’ Si ritorna al mattino al villaggio dei fabbri per assistere al risultato della fusione. Il

sigillo alla base del forno di mattoni viene rotto, l’artigiano estrae il ferro contenuto

nel minerale grezzo e dopo averlo macinato lo verserà in uno stampo che scalderà

ulteriormente con l’ausilio di un mantice, portando la polvere di metallo alla fusione

finale e pronto per essere finalmente forgiato nella sua forma definitiva. Il ciclo si è

quindi concluso e il fabbro è nuovamente pronto per manipolare ‘magicamente’ delle

altre pietre e trasformarle in un nuovi oggetti di metallo.

Korhogo non solo è il centro più importante del nordovest ivoriano ma è soprattutto

la capitale del popolo Senoufo e la sua storia risale al XIII secolo. I Senoufo non

sono solo abili fabbri ma anche agricoltori, tessitori e scultori, che per secoli hanno

resistito alle contaminazioni esterne e ancora vivono nel rispetto di antiche tradizioni.

A loro si devono alcuni tra i maggiori capolavori di arte africana e durante la visita

dei villaggi si avrà la possibilità di ammirare la massiccia architettura dei granai in

argilla e le case sacre decorate con bellissimi bassorilievi colorati.

La cultura Senoufo, oltre allo sviluppato senso artistico, è nota per essere

essenzialmente una società di iniziazione e ciò si evince dalla loro complessa

cosmologia, in cui compaiono sia le divinità creatrici della genesi sia il primo uomo e

la prima donna che hanno pianificato il ciclo di vita sulla Terra.

Quasi tutti i gruppi etnici dell’Africa Occidentale marcano il passaggio

dall’adolescenza all’età adulta con una cerimonia di iniziazione…ma presso i

Senoufo questa iniziazione, chiamata ‘poro’, dura 21 anni!! Distribuita in tre fasi da

sette anni ciascuna, il processo iniziatico condiziona buona parte della vita

dell’individuo. E’ una scuola di formazione continua, un apprendimento sociale e

religioso di enorme importanza, in cui obbedienza agli anziani e segretezza sono

assolute. Grazie alla stretta osservanza del poro questo popolo ha difeso le sue

tradizioni ancestrali dalle contaminazioni islamiche e occidentali: solo gli iniziati

accedono alla conoscenza profonda dei simboli sacri e della religione. Il poro si

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serve di prove rituali, di danze e maschere durante le cerimonie di iniziazione, in cui

il danzatore si abbandona allo spirito che si è incarnato nella maschera.

Potremo assistere a una delle danze più spettacolari, quella del boloy o anche ‘danza

della pantera’, effettuata dai ragazzi di ritorno dalla foresta sacra dopo un periodo

isolamento e apprendimento, una coreografia di agilità e resistenza fisica eseguita al

ritmo incalzante, quasi ipnotico, dei suonatori. Come in tutti i viaggi nell’Africa

tribale, ogni giorno può riservare sorprese e magari con un po’ di fortuna si potrà

assistere a qualche altra festa nei villaggi; l’inverno è la stagione secca ed è proprio

in questi mesi che si rimandano cerimonie e celebrazioni per la comunità, anche

funerali e pur se il defunto è venuto a mancare tempo addietro. Al termine della

giornata rientro a Korhogo e pernottamento in hotel.

Pasti: colazione in hotel, pranzo e cena inclusi.

6° giorno / Korhogo – le architetture di argilla a Niofoin – i nomadi Fulani – la ‘danza delle giovani vergini’ – Boundiali (200 km, circa 5h di percorrenza)

Partenza verso ovest. Dopo circa quaranta chilometri si devia dalla strada principale

per raggiungere il villaggio senoufo di Niofoin. Qui si avrà modo di vedere più da

vicino degli esempi di architettura tradizionale, tra cui i massicci granai di argilla,

simbolicamente decorati con bassorilievi, e le case dei feticci, ossia delle costruzioni

sacre anch’esse decorate e dai peculiari tetti conici a punta alta, che custodiscono gli

oggetti sacri utilizzati per officiare le cerimonie animiste.

Si riprende la strada, il tragitto prosegue immersi nei paesaggi del Sahel, qua e là si

intravedono piccole piantagioni e pastori con piccole mandrie che si muovono in

cerca di pascolo. In queste lande è facile l’incontro con i nomadi Fulani (chiamati

anche Peul o Fula o Fulbé), uno dei gruppi etnici più numerosi delle savane

dell’Africa Occidentale e del Sahel. Dalla corporatura alta e snella, con lo sguardo

fiero, un grande cappello a punta, borraccia di pelle al collo, bastone tra le mani o a

tracolla e sandali ai piedi, i Fulani sono per tradizione allevatori nomadi di bestiame.

Il benessere degli animali è anteposto a quello degli individui ed è per questo che

trascorrono la vita in un continuo peregrinare alla ricerca di sufficiente acqua ed

erba; gli accampamenti stessi sono stagionali e danno l’idea della precarietà che la

legge della transumanza impone ma senza procurare alcun senso vacuità in questo

fiero popolo, noto per lo stile di vita scanzonato e in grado di apprezzare anche le

gioie più piccole. Le donne sono molto belle e vanitose, abbigliate in coloratissimi

vestiti ostentano preziosi monili di ambra, perle e antiche murrine veneziane che

adornano il collo, le braccia e le acconciature. Una bella esperienza la visita dei loro

villaggi, dove si viene sempre accolti dalla curiosità dei bambini, gli sorrisi maliziosi

delle donne e dal fiero piglio degli anziani.

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Si prosegue ancora verso ovest, visitando un villaggio senoufo per assistere a un’altra

tipica cerimonia iniziatica, stavolta al femminile. Le giovani adolescenti, per sancire

il passaggio dalla pubertà alla fertilità, effettuano la danza ngoro o anche ‘danza

delle vergini’, sempre al ritmo frenetico di musica, ballando a seno nudo e

indossando una gonna di tessuto e ornamenti di rafia.

In serata si raggiunge la cittadina di Boundiali, sistemazione nel semplice e modesto

hotel Le Paysan e pernottamento in camere con servizi privati e aria climatizzata.

Pasti: colazione in hotel, pranzo e cena inclusi.

7° giorno / Boundiali – i guerrieri Malinké e i valorosi Dozo – Odienne (150 km,

circa 5h di percorrenza)

Partenza al mattino verso i confini nordoccidentali della Costa d’Avorio. Siamo nella

regione abitata dal popolo Malinké, noti anche come Mandingo, la stirpe di fieri

guerrieri che nel XIII secolo fondò l’impero del Mali, uno dei regni più longevi e

potenti mai esistiti in Africa Occidentale. Tra i più leggendari condottieri malinké si

ricorda Almany Samory Touré che partendo dalla Guinea, nella seconda metà del

XIX secolo, organizzò uno stato islamico militarizzato per contrastare l’avanzata dei

francesi (ed espugnò anche la città di Kong, ndr). Se per la storia europea il nome di

Samory Touré dice poco o nulla, qui è venerato come un mito. Affianco ai Malinké

si sono sempre distinti i Dozo, non un vero è proprio ceppo etnico ma una

confraternita, una società organizzata di cacciatori, una casta temuta e rispettata e per

la quale ogni individuo che vi appartenga si distingue per coraggio, temerarietà e un

certo misticismo. Anche i Dozo, oltre alla segretezza sugli insegnamenti e sulla

conoscenza di piante medicinali, osservano un lungo apprendistato che culmina con i

riti iniziatici e portano sempre addosso i loro amuleti, chiamati gris gris. Oggi i Dozo

hanno il compito di mantenere ordine e sicurezza, una sorta di ‘vigilantes’ pubblici

che surrogano la polizia locale, intervenendo anche come pacieri in caso di discordie.

In compagnia dei cacciatori, vestiti coi loro costumi-divisa tradizionali di tessuto

bogolan, col fucile a tracolla rivestito di gris gris, visiteremo il villaggio malinké e,

oltre a fare anche una passeggiata nella savana per conoscere alcune piante officinali,

assisteremo a danze e prove di resistenza e abilità.

In serata si giunge alla cittadina di Odienne, sistemazione nel semplice e accogliente

hotel Les Frontieres, in camere climatizzate con servizi privati. Pernottamento.

Pasti: colazione in hotel, pranzo e cena inclusi.

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8° giorno / Odienne – le danze acrobatiche delle maschere Dan – Man (300 km,

circa 5h di percorrenza)

Al mattino partenza verso sud, costeggiando in maniera virtuale il confine con la

Guinea. Si attraversa il territorio del popolo Yakuba, più noto come Dan, un

miscuglio di popolazioni guineane e maliane, stabilitosi su queste terre secoli fa.

Nei villaggi, posti spesso sui declivi delle colline, le donne svolgono le mansioni

domestiche o dipingono le grandi capanne rotonde in occasioni delle cerimonie

mentre gli uomini sono dediti alle colture o alla forgia del ferro, prima riciclato dai

rottami e poi lavorato in modo rudimentale con l’ausilio di pesanti utensili

improvvisati con oggetti di metallo. Subito fuori dal villaggio i Dan coltivano i loro

orti e mentre si cammina tutt’intorno, tra le piante profumate di caffè e la pozza sacra

coi pesci gatto (i pesci sono un tabù per i Dan, che venerano come gli antenati),

l’incalzante ritmo dei tamburi, accompagnato da un crescente vociare, annuncia che

nel villaggio qualcosa sta per accadere. Le maschere sacre stanno per uscire dalla

foresta…tra poco appariranno agili danzatori su lunghi trampoli che eseguiranno una

vorticosa danza acrobatica, accompagnata dal tam tam e dall’estasi collettiva.

Lasciato il popolo Dan, il tragitto prosegue verso sud. In lontananza, fra un gruppo di

basse montagne verdi, appare la sagoma del monte Tonkoui (circa 1.220 metri) e il

caratteristico picco roccioso chiamato “il dente di Man”. Questa è la ‘regione delle

18 montagne’, il territorio dei popoli We e Gueré, di cui Man ne è il fulcro.

Sistemazione all’Hotel Les Cascades, accogliente e miglior struttura disponibile, in

camere climatizzate con servizi privati, e pernottamento.

Pasti: colazione in hotel, pranzo e cena inclusi.

9° giorno / i dintorni di Man (scimmie sacre e ponti di liane) – il popolo Gueré – Danane – Man (200 km, circa 6h di percorrenza)

Non lontana dal confine con la Liberia, in una zona di ampie vallate circondate da

montagne, in una posizione geografica privilegiata rispetto alle altre città ivoriane, la

città di Man vanta forse il clima più gradevole del paese, qui sempre fresco e

piacevole. Le ricche foreste tra la Costa d’Avorio e la Liberia sono famose per gli

alberi di grande fusto, da cui si ricava legname pregiato e in primis il mogano, per il

bambù e per le liane che vengono utilizzate dai locali per il cordame.

Al mattino escursione nei dintorni di Man, verso Danane, per ammirare i grandi

ponti di liane che si trovano nelle foreste. Come tante cose in Africa, anche i ponti

sono avvolti dal mistero…ai locali piace narrare che essi vengano costruiti in gran

segreto da giovani iniziati in una sola notte.

Al pomeriggio escursione nella foresta delle scimmie sacre, un altro luogo mistico

dove gli adolescenti si ritirano con gli anziani per apprendere la cosmogonia e i

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segreti che si tramandano gelosamente da generazioni, prima di essere iniziati

attraverso le maschere degli spiriti, custodite al riparo della foresta.

Non è raro assistere all’uscita delle maschere in qualche villaggio, poiché secondo la

cosmogonia Gueré il dio creatore dell’universo comunica con gli uomini solo

attraverso le maschere, che mentre danzano annullano il distacco tra il mondo degli

spirito e il mondo terreno fondendo il divino con l’umano. Al termine della giornata

si rientra a Man. Pernottamento in hotel.

Pasti: colazione in hotel, pranzo e cena inclusi.

10° giorno / villaggi nella foresta – la danza dei jongleurs – Daloa (200 km, circa

5h di percorrenza)

Al mattino si lascia Man per andare alla scoperta di una remota regione, dove l’arrivo

di stranieri è ancora un evento raro. La pista attraversa un territorio boschivo,

passando su alcuni ponti in legno, prima di raggiungere il più isolato insediamento

abitato dal popolo Gueré, dove le maschere segrete danzeranno per il villaggio.

Le percussioni annunceranno la rara performance dei “jongleurs”, un’antica

tradizione che sta scomparendo. Le ragazze iniziate con il viso dipinto di caolino

bianco si esibiranno in una spettacolare danza acrobatica.

Al termine di questa straordinaria esperienza lasceremo la terra dei Gueré per

proseguire alla volta di Daloa. All’arrivo sistemazione nel semplice hotel La Grace,

in camere climatizzate e con servizi. Pernottamento in hotel.

Pasti: colazione in hotel, pranzo e cena inclusi.

11° giorno / la danza delle maschere Zaouli – la Basilica di Nostra Signora della Pace, la “San Pietro” africana – Yamoussoukro (150 km, circa 3h di percorrenza)

La regione di Daloa è abitata dell’etnia Guro. Oggi avremo modo di assistere alla

danza delle maschere Zaouli. Si dice che questa danza nacque negli anni ’50 del

Novecento e che sia ispirata a una ragazza di nome “Djela Lou Zaouli”. Tuttavia, le

origini delle maschere sono sempre avvolte da un alone di leggenda e perciò ognuna

può avere storie o sfumature diverse.

Poi si prosegue verso il cuore della Costa d’Avorio. La strada si inoltre tra sterminate

piantagioni di caffè, di cacao e di alberi della gomma. Qua e là appaiono i minuscoli

villaggi dei contadini e l’aria è pervasa dall’effluvio delle bacche di caffè e delle fave

di cacao, di cui il Paese è il maggior produttore al mondo. La maggior parte della

popolazione ivoriana è impiegata nell’agricoltura e l’esportazione di queste materie

prime è la voce più importante della bilancia commerciale della nazione. Sosta in

un’azienda agricola per apprendere i processi di coltivazione, raccolta ed essicazione

dei semi di cacao, in parte ancora svolti manualmente – sebbene da qualche anno ci

sia stata l’introduzione di moderne macchine – e che conferiscono al prodotto finale

quella qualità pregiata tanto apprezzata dai maestri cioccolatieri di tutto il mondo.

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Nel pomeriggio si giunge a Yamoussoukro, l’odierna capitale e luogo natio di

Houphouet-Boigny, il primo presidente ivoriano all’indomani dell’indipendenza dalla

Francia (rimase in carica dal 1960 al 1993), che nel 1983 sposto qui tutto l’apparato

governativo da Abidjan, che rimane comunque la capitale amministrativa. Proprio

qui a Yamoussoukro l’ambizioso sogno ivoriano, non solo intellettuale ma anche e

soprattutto economico, di emanciparsi da ex colonia a nazione prospera si realizzò.

Nel ventennio tra gli anni ’70 e ’80 del secolo scorso il paese conobbe uno sviluppo

economico iperbolico, vennero realizzate numerose infrastrutture e l’agricoltura

incentivata e sovvenzionata, tanto da richiamare manodopera anche dai paesi

confinanti.

Da semplice villaggio Yamoussoukro ha cambiato aspetto, presenta oggi una

urbanistica che cerca di rivaleggiare con altre capitali africane ma, come tutte queste,

non prive di contraddizioni: così, accanto ad architetture moderne, palazzi di venti

piani, laghi artificiali ed edifici governativi monumentali…è possibile trovare ancora

per le vie del centro vecchie case con galline che razzolano nell’aia e voragini

nell’asfalto. Ma il monumento che più salta all’occhio della neo-capitale è la Basilica

di Nostra Signora della Pace, una perfetta riproduzione della Basilica di San Pietro

di Roma. Un’opera architettonica impressionante, quasi a grandezza reale, realizzata

in marmo bianco e costata centinaia di milioni di euro, alta più dell’originale e nel

guinness dei primati come la chiesa più grande del mondo, consacrata da Giovanni

Paolo II nel 1990. La visita di questo complesso ciclopico, quasi fedele all’originale

anche negli interni, è soprattutto per noi italiani davvero imperdibile e

impressionante. Alla fine della visita la capitale ci sembrerà quel che forse è davvero,

un luogo inverosimile, fluttuante tra l’onirico e il reale.

Per la sera sistemazione all’Hotel Le Presidént, in camere con servizi e aria

condizionata. Pernottamento.

Pasti: colazione in hotel, pranzo e cena inclusi.

12° giorno / Yamoussoukro – Abidjan – Gran Bassam (320 km 5h di percorrenza)

Al mattino si prosegue verso la costa sud-orientale, in direzione di Abidjian.

Il primo colpo d’occhio che Abidjan riserva al viaggiatore, che approccia la

metropoli dal mare verso l’interno, lascia col fiato sospeso: in mezzo a lagune e a

una vegetazione esuberante, tipicamente equatoriale, svetta una piccola e

impressionante ‘Manhattan’. Sono i grattacieli del ‘Plateau’, il cuore pulsante della

città, il quartiere in cui affari, amministrazione e vita mondana si amalgamano in

un’unica essenza. Capitale dell’ex colonia francese anche dopo l’indipendenza

(ottenuta nel 1960) e fino al 1983, quando venne ufficialmente spostata a

Yamoussoukro, Abidjan è ancora di fatto il motore economico del paese.

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Sospesa tra i placidi canali della laguna Ebrié e l’ondoso oceano, con quasi cinque

milioni di abitanti, l’urbanistica degli ultimi decenni si è sviluppata in verticale

dando alla città un profilo e uno skyline che a vederlo anche di notte, tutto illuminato

e colorato, dà l’impressione di essere altrove, non certamente in Africa.

Inizia la visita con una breve escursione in battello nella laguna per ammirare la

moderna architettura del ‘Plateau’ che si specchia nell’acqua; si prosegue con il

caratteristico quartiere di Treichville, il più ‘africano’ della città dove convivono tutti

i gruppi etnici ivoriani, in cui abbondano i maquis, dei tipici ristorantini locali a

buon prezzo, e alla domenica si tiene un vivace e rinomato mercato dove si trova di

tutto; poi l’elegante quartiere presidenziale di Cocody, che conserva ancora dimore

dell’epoca coloniale, e il più moderno quartiere di Youpugon (soprannominato Yop

City), una estesa area residenziale che dalla laguna si protende a ovest della capitale

fino ai margini della foresta primaria del Parco Nazionale di Banco e poco distante

dal quartiere dei lavandai, i fanico, che prima lavano a mano i panni sporchi nelle

acque del fiume Banco per poi stenderli ad asciugare puliti sui prati o dove capita!

Al termine delle visite si prosegue per Grand Bassam e sistemazione per la notte

all’Hotel Afrikland (cat. 4*), in camere con servizi e aria condizionata. Pasti: colazione in hotel, pranzo e cena inclusi.

13° giorno / Gran Bassam (UNESCO) – Abidjan – partenza Mattinata dedicata alla visita di Grand Bassam. Prima capitale della Costa d’Avorio

alla fine dell’800, a circa 40 km di distanza da Abidjan, la città si adagia su una

striscia di terra compresa fra le onde dell’oceano e le acque placide della laguna.

Antico porto da cui salpavano i grossi carichi di legname pregiato, fu il cuore

economico e commerciale della ex colonia fino agli anni ’30-’40 del secolo scorso,

fin quando l’amministrazione francese non decise di implementare la navigabilità

interna della laguna Ebrié e di costruire un porto ad Abidjan, che le sottrasse quindi

la scena. Ma la voglia di non vedere mai i riflettori spenti su di sé ha mantenuto

sempre vivace l’eclettico senso artistico di Grand Bassam.

Abili scultori, eccentrici pittori e artigiani tintori si cimentano ogni giorno nelle

botteghe e nei laboratori, sparsi tra i grandi viali alberati adorni di magnifiche

bouganvilles e arricchiti da una bella architettura coloniale, tanto che il centro storico

della città è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Oggi Grand

Bassam, dove si respira comunque una piacevole atmosfera, è divenuta anche un

luogo di villeggiatura lungo la costa.

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Visita del vecchio Palazzo delle Poste, piccolo gioiello coloniale, e dell’interessante

“Museo del Costume”, ricavato nell’ex Palazzo del Governatore, a cui si accede

esternamente da un’ampia scala a doppia rampa. Forse l’unico del genere lungo la

costa del golfo di Guinea, il museo espone una piccola e interessante collezione di

artigianato tessile della Costa d’Avorio, dai costumi di rafia (la fibra ottenuta

dall’omonima varietà di palma africana) agli abiti tradizionali indossati per le

cerimonie, oltre a monili e ornamenti, maschere e foto d’epoca, offrendo al visitatore

una panoramica abbastanza esaustiva sulla storia, la cultura e le principali etnie del

paese. Al termine delle visite proseguimento fino ad Abidjan, costeggiando l’oceano

e attraverso immense piantagioni di palme da olio e da cocco. Trasferimento in un

hotel con alcune camere a disposizione fino alle 18h00, per sciacquarsi e cambiarsi

prima della partenza (mediamente una camera ogni 3-4 persone). In serata

trasferimento in aeroporto e assistenza all'imbarco. Pernottamento a bordo.

Pasti: colazione in hotel, pranzo incluso e cena libera.

14° giorno / Italia Arrivo in Italia, previo scalo intermedio, previsto in tarda mattinata.

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LA FESTA DELL’ABISSA

La partenza del 24 Ottobre 2020 coincide con l’Abissa, la festa principale nel

calendario N’zimaa Grand Bassam. Si tratta di un’antica cerimonia della cultura,

storia, regalità e religione N’zima che viene celebrata una volta all’anno, verso fine

ottobre; celebra il tempo dell’estrema onestà, del rinnovamento e del perdono ed è

dedicata a Nyamie, il nome che in lingua Akan designa la divinità suprema.

Le celebrazioni durano due settimane, durante le quali vengono sospese tutte le

attività lavorative o altre cerimonie quali matrimoni, funerali etc. La festa Abissa è

animata dal ritmo frenetico dei percussionisti che guida danze e rituali.

Figurativamente è proprio il battito del tamburo cosmico che libera gli N’zima da tutte

le consuete restrizioni e permette loro di rivolgersi e parlare liberamente ai loro

leader e tra di loro; è’ il momento della catarsi collettiva che porta al rinnovamento e

alla rinascita dell’intera comunità. Altra particolarità: durante Abissa gli uomini si

vestono da donna e le donne si vestono da uomini.

Al momento del rituale di accusa-pentimento, le persone si travestono per imitare

coloro che le hanno fatto torto e al termine del rituale ci si aspetta che tutti vengano

“ripuliti” e perdonati degli errori.

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Aspetti tecnici: Sebbene da parte nostra si ponga ogni cura per ottenere dai fornitori

dei servizi adeguate attenzioni, non è possibile imporre a essi regole più rigorose di

quelle imposte dalle normative locali. Riguardo a quanto sopra accennato, ci sembra

opportuno aggiungere un’ulteriore avvertenza: in questi paesi africani le Autorità

Governative locali dispongono di poteri discrezionali superiori a quelli previsti nel

nostro Paese. E’ possibile pertanto che le autorità stabiliscano, anche con breve

preavviso, la “requisizione” temporanea di strutture ricettive. In tal caso si verifica

un’ipotesi di “forza maggiore”, prevista anche dalla normativa vigente, che rende

impossibile all’Organizzazione locale (senza sua colpa) la prestazione in tutto o in

parte dei servizi offerti. Naturalmente, in tali casi, sarà rimborsata la differenza di

categoria dell’hotel o del supplemento singola per le notti in cui non si è fruito.

Accondiscendenza, comprensione e flessibilità sono il modo migliore per gioire

pienamente dell’incontro con queste popolazioni e per apprezzare l’architettura, le

cerimonie, i riti e il loro senso dell’ospitalità. Itinerario, visite e pernottamenti

possono esser modificati dalla guida secondo eventuali sopravvenute esigenze.

Altre informazioni: Trasporti – Si utilizzano vetture private di modello e grandezza differente (del tipo

minibus e/o fuoristrada 4x4) a seconda del numero di partecipanti. E’ previsto anche

un volo domestico da Abidjan a Bouaké con aeromobili del tipo Dash-8. La durata di

percorrenza delle tappe è indicativa e non tiene conto anche del tempo da dedicare

alle visite; alcune strade sono ben asfaltate e con buona viabilità, altre malmesse.

Organizzazione – I pranzi sono previsti a picnic o in ristoranti locali, le cene in hotel

o al ristorante. Staff locale ed esperte guide locali parlanti francese e italiano.

Clima – Sulla costa il clima è tropicale, con temperature calde e stabili tutto l’anno

(max 30° // min 23°), con maggiore tasso di umidità. Nelle regioni saheliane del

nord, invece, il clima è temperato, secco, più soleggiato e con maggiore escursione

termica (max 33° // min 20°). La stagione delle grandi piogge va da fine Aprile a

Settembre per poi scemare a Ottobre.

Disposizioni sanitarie – E’ obbligatoria la vaccinazione contro la febbre gialla,

fortemente consigliata la profilassi antimalarica. Si suggerisce di informarsi

comunque presso l’Ufficio d’Igiene provinciale di propria competenza territoriale.

Formalità burocratiche – Per i cittadini italiani è richiesto il visto consolare

d’ingresso, che si può ottenere presso l’Ambasciata di Roma o il Consolato Generale

di Milano. Per coloro che entrano in Costa d’Avorio per via aerea si può richiedere il

visto on-line e ritirarlo all’arrivo presso l’aeroporto di Abidjan, previa registrazione e

prepagamento dello stesso prima della partenza. Necessario il passaporto con validità

di almeno 6 mesi dalla data di partenza, il certificato di vaccinazione contro la febbre

gialla, un modulo da compilare e una foto formato tessera. Per la richiesta del visto,

che sarà a cura della nostra organizzazione, sono necessari circa un paio di settimane.

Altre informazioni – Possibile effettuare l’itinerario anche sulla base di 2 partecipanti

e su richiesta. In viaggio non sono disponibili camere con due letti separati ma, per due

persone, solo camere con letto alla francese.

Caratteristiche del viaggio e grado di difficoltà – Viaggio di grande interesse

etnografico e paesaggistico in una delle ultime frontiere aperte dell’Africa, uno dei

paesi che più fra tutti ha mantenuto uno stile di vita tradizionale sebbene l’incedere

dello sviluppo. Buon confort e alberghi modesti anche se nel complesso puliti e con

servizi privati. Alcuni pranzi a pic-nic, alcune brevi escursioni a piedi. L’itinerario è

proposto in esclusiva insieme a un operatore francese, i gruppi potranno essere misti

(italiani e francesi) e sempre con guida locale parlante sia italiano sia francese.

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QUOTAZIONE PER PERSONA partenze da Milano: € 3.480 base 6-12 partecipanti, con guida locale parlante italiano

Da aggiungere:

- (as) suppl. alta stagione aerea e locale (partenza 19 Dicembre) € 290

- (a) suppl. alta stagione locale (partenza 24 Ottobre) € 120

- supplemento singola € 590

- tasse aeroportuali, security & fuel surcharge € 390

- copertura assicurativa di viaggio vedi tabella sotto

- costo individuale di gestione pratica € 90

- visto consolare d’ingresso € 95

Date di partenza 2020:

1) (f) da sabato 1 a venerdì 14 Febbraio 2020

2) (f) da sabato 14 a venerdì 27 Marzo 2020

3) (f) da sabato 25 Aprile a venerdì 8 Maggio 2020

4) (f) da sabato 1 a venerdì 14 Agosto 2020

5) (a) (f) da sabato 24 Ottobre a venerdì 6 Novembre 2020 (festa dell’Abissa, alta

stagione locale)

6) (as) (f) da sabato 19 Dicembre 2020 a venerdì 1 Gennaio 2021 (alta stagione

aerea e locale)

(f) tutte queste date di partenza prevedono feste con danze nei villaggi

Promozione “Prenota Prima”

Prenotate il vostro viaggio con un anticipo di almeno 90 giorni dalla partenza e

otterrete uno sconto del 50% sul costo della copertura assicurativa “all inclusive”.

Le quotazioni includono: volo di linea internazionale e locale in classe economica, accoglienza e trasferimenti

privati aeroporto / hotel e viceversa, tutti i pernottamenti in hotel in camere con

servizi privati e climatizzate, alcune camere in day-use il giorno della partenza (una

camera ogni 3-4 persone), pensione completa tranne la cena all’arrivo e dell’ultimo

giorno, una bottiglia di acqua minerale al giorno durante i trasferimenti, trasporto con

veicoli privati di grandezza e tipologia differente a seconda del numero di

partecipanti, guida locale parlante italiano e francese, tutti gli ingressi e le visite ai

parchi e ai siti di interesse culturale indicati sul programma, assicurazione come

specificato, dossier culturale / informativo sul paese.

Le quotazioni non includono: L’eventuale cena all’arrivo e dell’ultimo giorno, l’acqua ai pasti e tutte le bevande, le

eventuali tasse governative in uscita dal paese, il visto d’ingresso, le mance e le spese

personali, il facchinaggio e altri extra, tutto quanto non espressamente specificato sul

programma.

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La nostra nuova ed esclusiva copertura assicurativa “all inclusive”

- Annullamento del viaggio prima della partenza

- Assistenza sanitaria tramite centrale operativa h24

- Spese mediche in viaggio fino a € 20.000 (di cui € 5.000 fino a 45 gg dal rientro)

- Bagaglio fino a € 750

- Viaggi Rischio Zero per eventi fortuiti e casi di forza maggiore in corso di

viaggio

- Indennizzo fino a € 150.000 per infortunio che causi decesso o invalidità

permanente

Il costo a passeggero del pacchetto assicurativo è da aggiungere alle spese accessorie

e da versare al momento dell’iscrizione al viaggio. Il calcolo dell’importo si evince

dalla tabella che segue:

Quota totale fino a: Costo a passeggero*

€ 1.000,00 € 50

€ 2.000,00 € 90

€ 3.000,00 € 130

€ 4.000,00 € 165

€ 5.000,00 € 190

€ 10.000,00 € 200

NB: il conteggio del totale assicurabile non deve includere visto e spese gestione

pratica. *comprensivo di imposte di assicurazione e diritti di agenzia.

Copertura Integrativa E’ possibile estendere la copertura delle spese mediche in viaggio fino a € 120.000

stipulando una polizza facoltativa con premio lordo per passeggero di € 55,00, da

specificare espressamente all’operatore.

Le condizioni dettagliate delle coperture assicurative sono consultabili sul nostro

sito www.viaggilevi.com.

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NOTE IMPORTANTI

• La quotazione è calcolata sulla base delle tariffe e delle tasse aeree in vigore

nel mese di Settembre 2019. I servizi locali sono quotati in Euro e i prezzi non

saranno quindi soggetti ad adeguamenti valutari.

• Per ragioni tecnico-organizzative in fase di prenotazione o in corso di viaggio

l’itinerario potrebbe subire delle modifiche o essere effettuato in senso inverso,

mantenendo invariate quanto più possibile le visite e le escursioni programmate.

• Le tariffe aeree prevedono classi di prenotazione dedicate, soggette a

disponibilità limitata di posti. Al momento della prenotazione, in caso di non

confermabilità della tariffa utilizzata per la costruzione del prezzo del viaggio,

comunicheremo il supplemento.

• Molte compagnie aeree prevedono l’emissione immediata del biglietto. In tal

caso vi informeremo all'atto della vostra conferma e procederemo alla emissione.

L'acconto dovrà includere anche l'importo intero del biglietto, che non

sarà rimborsabile, e le penali del viaggio in questione derogheranno dalle nostre

pubblicate.

• L’importo delle tasse aeree dipende dal rapporto di cambio del USD e del costo

del petrolio, stabilito dalle compagnie aeree. Il valore esatto viene definito all’atto

dell’emissione dei biglietti aerei.

Milano, 17 Settembre 2019

Organizzazione tecnica:

I Viaggi di Maurizio Levi Via Londonio, 4 – 20154 Milano (Italy)

Tel 0039 02 34934528 – Fax 0039 02 34934595

E-Mail: [email protected] – Web site: www.viaggilevi.com