Cosa Ho Imparato Da Uno Sconosciuto

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un articolo "psicologico"

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Eccita di più e impegna meno. L’incontro con uno sconosciuto, contattato online o intravisto al supermercato accende i sensi e difende da un eccesso d’intimità. Al netto della timidezza, può rappresentare il massimo dell’avventura

perché, come spiega lo psicoterapeuta Paolo Mordazzi, «è più facile far cadere le inibizioni davanti a un estraneo, come quando in viaggio all’estero ci sentiamo svincolati dalla pressione sociale alla quale siamo soggetti ogni giorno». Come attraverso uno specchio non condizionato dall’abitudine del passato o dalle aspettative del futuro, un appuntamento al buio può, inoltre, insegnarci molte cose sul nostro conto, da come ci vedono gli altri (punti deboli e di forza) a quanto sappiamo rimaner fedeli a noi stessi (sesso occasionale sì o no?).

 Partner ignoto, sensazione f in troppo nota«In vacanza da sola, per riflettere sul licenziamento improvviso, una sera incontro un israeliano statuario (sfido, si allenano in un servizio militare lungo cinque anni!). Dopo qualche cena, decidiamo di condividere lo stesso bungalow, il mio. La mattina dopo esce all ’alba. Per un’escursione organizzata giorni prima. “Ci mancherebbe che rinunciasse”, penso sulle prime, ma poi in spiaggia mi sento in ansia, esattamente come quando il mio ex fidanzato di lunga data andava spesso via per lavoro. Un giorno di vacanza buttato, anche perché ho capito che sono io a far indossare a ogni uomo che incontro lo stesso “vestito”, quello di chi sul più bello mi molla». Margherita, 31 anni

Psico-letturaSapere che la responsabilità è (anche) la tua, Margherita, è già un buon inizio. Se ti comporti sempre allo stesso modo, non puoi aspettarti risultati diversi. Quindi come evitare, in questo caso, di sentirsi al palo il giorno “dopo”, in cui lui prosegue nei suoi piani? Non con una scelta istintiva come quella di andare a letto insieme, ma allenando la consapevolezza. Finché non sei assolutamente certa di riuscire ad affrontare le conseguenze peggiori di una decisione che ti rende vulnerabile stai ferma, non fare nulla. Rafforzati!Psico-strategiaChiedi a persone simili a te, per età e sesso, come si comporterebbero in una situazione del genere. Attenzione, non chiedere come devi comportarti tu: quello lo deciderai in autonomia! Ti propongo, invece, di raccogliere informazioni utili per giungere alla “tua” soluzione. Rivolgiti, se credi, a uno psicologo che ti può dare gli strumenti tecnici per rafforzare la tua consapevolezza, e soprattutto, a differenza di amici e conoscenti, è tenuto a prendersi la responsabilità di quel che ti dice. Ma occhio: se chiedi aiuto solo quando la ferita fa male, da una parte sei meno lucida, dall’altra cerchi una strategia per tirarti fuori dalla sofferenza più che le risorse per non caderci più. Ben più importanti! 

Godersi la conoscenza estemporanea, senza paranoie«L’ho conosciuto una sera a casa di amici. Era inverno, e avrei fatto qualsiasi cosa pur di non uscire di casa. Invece mi sono

Passione rovente e al risveglio cosa resta? Per Margherita la cocente delusione di abbandono, per Valentina il piacere di rivedersi senza timori. Alessia si fa un film tutto suo, mentre Eleonora sa che le avventure non fanno per lei. Quattro lettrici ci raccontano le loro esperienze. E uno psico ci aiuta a farle nostre

L’amore di una notte ha lasciato il segno. Cosa ho imparato dall’incontro con uno sconosciuto

di Monica Piccini*

*Con la consulenza

di Paolo Mordazzi, psicologo,

psicoterapeuta, coach.

Responsabile degli studi

affiliati allo Strategic

Therapy Center di Parma e

Milano

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vita di coppia

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sforzata: “mica posso andare in letargo perché è scesa la temperatura”. Appena arrivo mi apre lui. Gentile e affascinante quanto basta. Ci siamo fermati a parlare all’ingresso davanti ai cappotti per tutta la sera. Neanche il tempo di salutare i presenti. A un certo punto – perso il senso del tempo – ricordo di aver pensato: “Oddio, mi sarei potuta mettere qualcosa di più elegante di questo maglione con le trecce”, ma poi la confidenza tra noi ha reso tutto così naturale. Compreso accettare di rivederci… il giorno dopo!». Valentina 27 anniPsico-letturaL’aspetto positivo (tra quelli negativi: i sudori freddi) di un approccio con uno sconosciuto sta nel prendersi qualche libertà, come se non dovesse esserci una seconda volta. Valentina non si è preparata ed è uscita di casa “imperfetta” così come si trovava, con un maglione pesante, riuscendo a essere sicura di sé, come chi non ha niente da perdere. Non è stata lì a misurare le parole, l’outfit o il trucco. Si è fatta coinvolgere dalla piacevolezza della sorpresa, ascoltando quel che lui aveva da dire, e soprattutto rimanendo in ascolto delle proprie emozioni, senza il filtro dalla razionalità. Concedendosi la libertà anche di valutare: “rivederci domani? Perchè no?”.Psico-strategiaCitando artisti del calibro di Leonardo Da Vinci e Christian Dior è proprio vero che «la vera arte sta nel togliere», ossia nell’essere il più naturale possibile in modo da non appesantire l’esistenza. Lascia perdere la perfezione, quindi, perché chi la ricerca aumenta solo la possibilità di deludere gli altri: nessun “trucco” può durare a lungo. Non solo, una persona artificiosa avrà anche lei i suoi estimatori ma molto probabilmente saranno legati all’aspetto superficiale e narcisistico della relazione.

Dal suo sguardo a una nuova immagine di me stessa«Dopo la mia seconda figlia mi sono decisa a tornare in palestra per recuperare la forma. Nello sforzo titanico mi affianca Marco, un personal trainer paziente e muscoloso. A ogni progresso nell’allenamento la nostra complicità cresce. Cominciamo a vederci anche fuori. Mai avrei pensato a una storia con uno come lui, distante per interessi e background. Ma tant’è. Qualche senso di colpa, certo, poi arrivo a pensare che il sesso rientri a pieno titolo nel mio recupero psico-fisico. Finalmente lascio parlare il corpo, mi dico, invece che la testa. Mi sento di nuovo desiderata. Mi dimentico di mio marito. Mi sento come la cinquantenne che s’innamora di un cameriere dopo averne colto nello specchio uno sguardo che la fa bella, nell’ultimo libro di Valeria Parrella». Alessia, 44 anniPsico-letturaIl personal trainer assume qui esattamente la funzione di uno specchio, in grado di confermare ad Alessia il suo immutato sex appeal. Fin qui niente di strano, poiché ogni essere umano ha bisogno di non passare inosservato agli occhi degli altri. La questione si complica, però, quando si cerca questo “riconoscimento” in una fase della vita emotivamente delicata, come il periodo post gravidanza. Più si è sensibili, infatti, e più aumenta il rischio di fraintendimenti. Per Marco la gentilezza potrebbe essere solo un aspetto del lavoro, non un interesse personale per Alessia. L’attività fisica inoltre è galeotta, perché libera endorfine, i neurotrasmettitori di

euforia e buon umore, e aumenta l’autostima. Terreno fertile per equivoci sentimentali.Psico-strategiaUomo d’affari e geisha, psicanalista e paziente: siamo tutti sensibili ai rapporti di cura e accudimento. È importante saperlo, per non oltrepassare i limiti del consentito. La gentilezza poi, anticamera della seduzione, è un messaggio positivo per il nostro cervello fin da quando, da piccoli, eravamo al centro dell’attenzione dei nostri genitori. Quindi occhio ai seduttori gentili, ma soprattutto a non far dipendere l’idea che hai di te dallo sguardo di uno sconosciuto. Cerca di volerti bene a prescindere dal giudizio altrui, in modo da comportarti come l’innamorata (di te stessa), incurante delle critiche di chi ti sta intorno. 

Lo so da sempre: il sesso occasionale non fa per me«Gli incontri al buio e quelli occasionali li lascio alle amiche più “sgamate”. L’unica volta che ci ho provato io ero appena maggiorenne. Su insistenza di una coetanea più sveglia che mi diceva “ma se non provi non puoi capire se Luca ti piace davvero”. Da quella volta ho capito solo una cosa: l’uomo di una notte quasi sempre vuole fare sesso, mentre io voglio essere amata, fosse anche solo per il tempo dell’incontro. Ogni volta infatti credo che dal letto si possa arrivare all’amore. Risultato: non succede mai e ci sto male dall’inizio alla fine. Fine delle prove». Eleonora, 24 anniPsico-letturaUomini e donne vivono in maniera differente gli incontri al buio. Ricerche sui siti d’incontri online dimostrano che generalmente gli uomini cercano esperienze fisiche mente le donne una sorta di connessione emotiva. E anche quando le donne pagano per la compagnia maschile (un fenomeno in aumento soprattutto negli Stati Uniti e nel Nord Europa) cercano in gran parte la cosiddetta boyfriend experience: cene, ascolto, attenzioni. Paradossalmente, in queste situazioni è più facile destreggiarsi, perché le regole sono chiare (“io pago un servizio, tu me lo fornisci”). Il problema si complica invece quando, come in un appuntamento occasionale, le regole non sono così trasparenti. Psico-strategiaL’importante è che il gioco sia alla pari. Se l’uomo per definizione cerca il sesso, anche la donna può desiderare un rapporto “corpo a corpo” senza coinvolgimento emotivo. Come nel film Tra le nuvole, in cui George Clooney che viaggia di mestiere per licenziare i dipendenti della sua compagnia, incontra una donna in carriera che fa una vita simile alla sua. Stanco di legami precari, suona al campanello di casa sua, lei gli dice la fatidica frase «Ma che ti aspettavi?» e quasi gli presenta il marito. Per essere come la Vera Farmiga del film, però, bisogna saper tenere a bada l’emotività, l’affetto, l’interesse. Ha fatto bene Eleonora a declinare gli inviti al buio, perchè o sei una donna capace di gestire le emozioni con un certo distacco, oppure in questi casi rischi una cocente delusione.

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