Cosa avete imparato su Geova dai capitoli in programma questa · Sarebbe davvero stolto che oggi un...

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gemmeteocratiche.altervista.or Sofonia 1:8 Quale avvertimento troviamo in questo versetto? (w07 15/11 11 par. 3) Punti notevoli dei libri di Naum, Abacuc e Sofonia 1:8. Alcuni contemporanei di Sofonia cercavano il beneplacito delle nazioni circonvicine „indossando abiti stranieri‟. Sarebbe davvero stolto che oggi un adoratore di Geova cercasse di uniformarsi al mondo in modo simile. Aggeo 2:9 Sotto quali aspetti la gloria del tempio di Zorobabele fu più grande di quella del tempio di Salomone? (w07 1/12 9 par. 3) Punti notevoli dei libri di Aggeo e Zaccaria 2:9: Sotto quali aspetti „la gloria dell‟ultima casa sarebbe divenuta più grande di quella della casa precedente‟? Sotto almeno tre aspetti: quanti anni sarebbe durato il tempio, chi vi avrebbe insegnato e chi vi sarebbe andato ad adorare Geova. Sebbene il glorioso tempio di Salomone fosse esistito per 420 anni, dal 1027 a.E.V. al 607 a.E.V., l‟“ultima casa” fu usata per oltre 580 anni, da quando venne terminata nel 515 a.E.V. a quando venne distrutta nel 70 E.V. Inoltre il Messia, Gesù Cristo, insegnò nell‟“ultima casa”, e coloro che andarono ad adorare Dio in essa furono più numerosi di coloro che erano andati nella “precedente”. — Atti 2:1-11. Cosa avete imparato su Geova dai capitoli in programma questa settimana? w01 15/2 pp. 12-17 Il giorno del giudizio di Geova è vicino! “Il grande giorno di Geova è vicino. È vicino, e si affretta moltissimo”. — SOFONIA 1:14. 1. Che avvertimento diede Dio tramite Sofonia? GEOVA DIO sta per entrare in azione contro i malvagi. Ascoltate! Ecco il suo avvertimento: “Porrò fine all‟uomo terreno . . . Stroncherò il genere umano dalla superficie del suolo”. (Sofonia 1:3) Il Sovrano Signore Geova pronunciò queste parole per mezzo del profeta Sofonia, di cui forse il fedele re Ezechia era il trisavolo. Questa dichiarazione, fatta ai giorni del buon re Giosia, non presagiva nulla di buono per i malvagi che abitavano nel paese di Giuda. 2. Perché le azioni di Giosia non impedirono la venuta del giorno del giudizio di Geova? 2 L‟opera profetica svolta da Sofonia rese il giovane re Giosia ancor più consapevole del bisogno di purificare Giuda dall‟adorazione impura. Ma ciò che il re fece per purificare il paese dalla falsa religione non eliminò tutta la malvagità di mezzo al popolo né servì a

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gemmeteocratiche.altervista.or

Sofonia 1:8 — Quale avvertimento troviamo in questo versetto? (w07 15/11 11 par. 3)

Punti notevoli dei libri di Naum, Abacuc e Sofonia

1:8. Alcuni contemporanei di Sofonia cercavano il beneplacito delle nazioni circonvicine

„indossando abiti stranieri‟. Sarebbe davvero

stolto che oggi un adoratore di Geova cercasse

di uniformarsi al mondo in modo simile.

Aggeo 2:9 — Sotto quali aspetti la gloria del

tempio di Zorobabele fu più grande di quella del

tempio di Salomone? (w07 1/12 9 par. 3)

Punti notevoli dei libri di Aggeo e Zaccaria

2:9: Sotto quali aspetti „la gloria dell‟ultima

casa sarebbe divenuta più grande di quella

della casa precedente‟? Sotto almeno tre aspetti:

quanti anni sarebbe durato il tempio, chi vi avrebbe insegnato e chi vi sarebbe andato ad

adorare Geova. Sebbene il glorioso tempio di Salomone fosse esistito per 420 anni, dal

1027 a.E.V. al 607 a.E.V., l‟“ultima casa” fu usata per oltre 580 anni, da quando venne

terminata nel 515 a.E.V. a quando venne distrutta nel 70 E.V. Inoltre il Messia, Gesù Cristo,

insegnò nell‟“ultima casa”, e coloro che andarono ad adorare Dio in essa furono più

numerosi di coloro che erano andati nella “precedente”. — Atti 2:1-11.

Cosa avete imparato su Geova dai capitoli in programma questa

settimana?

w01 15/2 pp. 12-17 Il giorno del giudizio di Geova è vicino! “Il grande giorno di Geova è vicino. È vicino, e si affretta moltissimo”. — SOFONIA 1:14.

1. Che avvertimento diede Dio tramite Sofonia?

GEOVA DIO sta per entrare in azione contro i malvagi. Ascoltate! Ecco il suo

avvertimento: “Porrò fine all‟uomo terreno . . . Stroncherò il genere umano dalla superficie

del suolo”. (Sofonia 1:3) Il Sovrano Signore Geova pronunciò queste parole per mezzo del

profeta Sofonia, di cui forse il fedele re Ezechia era il trisavolo. Questa dichiarazione, fatta

ai giorni del buon re Giosia, non presagiva nulla di buono per i malvagi che abitavano nel

paese di Giuda.

2. Perché le azioni di Giosia non impedirono la venuta del giorno del giudizio di Geova?

2

L‟opera profetica svolta da Sofonia rese il giovane re Giosia ancor più consapevole del

bisogno di purificare Giuda dall‟adorazione impura. Ma ciò che il re fece per purificare il

paese dalla falsa religione non eliminò tutta la malvagità di mezzo al popolo né servì a

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espiare i peccati di suo nonno, il re Manasse, che „aveva riempito Gerusalemme di sangue

innocente‟. (2 Re 24:3, 4; 2 Cronache 34:3) Perciò il giorno del giudizio di Geova sarebbe

venuto sicuramente.

3. Come possiamo essere certi che è possibile sopravvivere al “giorno dell‟ira di Geova”?

3

Tuttavia ci sarebbero stati superstiti di quel tremendo giorno. Perciò il profeta di Dio

esortò: “Prima che lo statuto partorisca alcuna cosa, prima che il giorno sia passato proprio

come la pula, prima che venga su di voi l‟ardente ira di Geova, prima che venga su di voi il

giorno dell‟ira di Geova, cercate Geova, voi tutti mansueti della terra, che avete praticato la

Sua propria decisione giudiziaria. Cercate la giustizia, cercate la mansuetudine.

Probabilmente potrete essere nascosti nel giorno dell‟ira di Geova”. (Sofonia 2:2, 3)

Tenendo a mente la speranza di sopravvivere al giorno del giudizio di Geova, prendiamo in

esame il libro biblico di Sofonia. Scritto nel paese di Giuda prima

del 648 a.E.V., fa parte della “parola profetica” di Dio a cui tutti

noi dovremmo prestare la massima attenzione. — 2 Pietro 1:19.

Geova stende la sua mano

4, 5. Come si adempì Sofonia 1:1-3 sui malvagi di Giuda?

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“La parola di Geova” dichiarata a Sofonia comincia con

l‟avvertimento già citato: “„Immancabilmente porrò fine a ogni

cosa dalla superficie del suolo‟, è l‟espressione di Geova. „Porrò fine all‟uomo terreno e alla

bestia. Porrò fine alla creatura volatile dei cieli e ai pesci del mare, e alle pietre d‟inciampo

con i malvagi; e certamente stroncherò il genere umano dalla superficie del suolo‟, è

l‟espressione di Geova”. — Sofonia 1:1-3.

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Sì, Geova avrebbe posto fine all‟enorme malvagità che esisteva nel paese di Giuda. Ma chi

avrebbe impiegato per porre “fine a ogni cosa dalla superficie del suolo”? Poiché sembra

che Sofonia abbia profetizzato durante la prima parte del regno di Giosia, che ebbe inizio nel

659 a.E.V., quelle parole profetiche ebbero un adempimento con la desolazione di Giuda e

della sua capitale, Gerusalemme, per mano dei babilonesi nel 607 a.E.V. A quel tempo si

„pose fine‟ ai malvagi di Giuda.

6-8. Cos‟era predetto in Sofonia 1:4-6, e come si adempì quella profezia nell‟antico paese

di Giuda?

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Predicendo ciò che Dio avrebbe fatto contro i falsi adoratori, Sofonia 1:4-6 dice:

“Certamente stenderò la mia mano contro Giuda e contro tutti gli abitanti di Gerusalemme, e

di sicuro stroncherò da questo luogo i rimanenti del Baal, il nome dei sacerdoti di dèi

stranieri insieme ai sacerdoti, e quelli che sui tetti si inchinano davanti all‟esercito dei cieli,

e quelli che si inchinano, facendo giuramenti a Geova e facendo giuramenti per Malcam; e

quelli che si ritraggono dal seguire Geova e che non hanno cercato Geova e non l‟hanno

interrogato”.

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Geova stese la mano contro gli abitanti di Giuda e Gerusalemme. Era deciso a stroncare, a

mettere a morte, gli adoratori di Baal, dio cananeo della fertilità. Varie divinità locali

venivano chiamate Baal perché i loro adoratori pensavano che avessero ed esercitassero

influenza su particolari luoghi. Per esempio, c‟era il Baal adorato dai moabiti e dai madianiti

presso il monte Peor. (Numeri 25:1, 3, 6) In tutto il paese di Giuda, Geova avrebbe stroncato

i sacerdoti di Baal nonché gli infedeli sacerdoti leviti che violavano la legge di Dio stando in

loro compagnia. — Esodo 20:2, 3.

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Dio avrebbe stroncato anche quelli che „si inchinavano davanti all‟esercito dei cieli‟,

evidentemente praticando l‟astrologia e adorando il sole. (2 Re 23:11; Geremia 19:13;

32:29) L‟ira divina si sarebbe abbattuta anche su quelli che tentavano di mischiare la vera

adorazione con la falsa religione „facendo giuramenti a Geova e per Malcam‟. Malcam

potrebbe essere un altro nome di Molec, il principale dio degli ammoniti. Il culto di Molec

includeva il sacrificio di bambini. — 1 Re 11:5; Geremia 32:35.

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La fine della cristianità è vicina!

9. (a) Di che cosa è colpevole la cristianità? (b) A differenza degli infedeli di Giuda, cosa

dovremmo essere determinati a fare?

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Tutto questo ci fa pensare alla cristianità, che è immersa nella falsa adorazione e

nell‟astrologia. E com‟è disgustoso il ruolo che essa ha avuto nel sacrificare milioni di vite

sull‟altare delle guerre sostenute dal clero! Non vorremmo mai essere come gli infedeli di

Giuda, che „si ritrassero dal seguire Geova‟, diventando indifferenti e non ricercando più né

lui né la sua guida. Manteniamo invece l‟integrità verso Dio.

10. Come spieghereste il significato profetico di Sofonia 1:7?

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Le successive parole del profeta si applicano sia ai trasgressori di Giuda che ai malvagi

odierni. Sofonia 1:7 dice: “Fate silenzio dinanzi al Sovrano Signore Geova; poiché il giorno

di Geova si avvicina, poiché Geova ha preparato un sacrificio; ha santificato i suoi invitati”.

Gli “invitati” erano evidentemente i caldei, nemici di Giuda.

Il “sacrificio” era il paese di Giuda stesso, inclusa la sua capitale. Così Sofonia annunciò il

proposito di Dio di distruggere Gerusalemme, e questa profezia additava anche la

distruzione della cristianità. Dato che il giorno del giudizio di Dio è oggi così vicino, tutto il

mondo dovrebbe „fare silenzio dinanzi al Sovrano Signore Geova‟ e sentire quello che dice

attraverso il “piccolo gregge” di unti seguaci di Gesù e i loro compagni, le sue “altre

pecore”. (Luca 12:32; Giovanni 10:16) Tutti quelli che non ascoltano e

che quindi si mettono contro il dominio del Regno di Dio vanno incontro

all‟annientamento. — Salmo 2:1, 2.

Presto si sentirà urlare!

11. Qual è in sintesi il senso di Sofonia 1:8-11?

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Riguardo al giorno di Geova, Sofonia 1:8-11 aggiunge: “„E

deve accadere nel giorno del sacrificio di Geova che di sicuro presterò attenzione ai principi,

e ai figli del re, e a tutti quelli che indossano abiti stranieri. E certamente presterò attenzione

a tutti quelli che salgono sul palco in quel giorno, quelli che riempiono la casa dei loro

padroni di violenza e inganno. E deve accadere in quel giorno‟, è l‟espressione di Geova, „il

suono di un grido dalla Porta dei Pesci, e un urlo dal secondo quartiere, e un gran fragore dai

colli. Urlate, abitanti di Mactes, poiché tutto il popolo dei trafficanti è stato ridotto al

silenzio; tutti quelli che pesano l‟argento sono stati stroncati‟”.

12. In che senso alcuni „indossavano abiti stranieri‟?

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Al re Giosia sarebbero succeduti Ioacaz, Ioiachim e Ioiachin. Avrebbe poi fatto seguito il

dominio di Sedechia, che sarebbe stato contrassegnato dalla distruzione di Gerusalemme.

Nonostante incombesse tale calamità, alcuni a quanto pare ricercavano il favore delle

nazioni vicine „indossando abiti stranieri‟. Similmente oggi molti dimostrano in vari modi di

non far parte dell‟organizzazione di Geova. Essendo chiaramente parte dell‟organizzazione

di Satana, verranno puniti.

13. In armonia con la profezia di Sofonia, cosa sarebbe accaduto quando i babilonesi

avrebbero attaccato Gerusalemme?

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“Quel giorno” della resa dei conti che si abbatté su Giuda corrisponde al giorno stabilito

da Geova per eseguire il giudizio sui suoi nemici, porre fine alla malvagità e dimostrare la

sua supremazia. Allorché i babilonesi avrebbero attaccato Gerusalemme, dalla Porta dei

Pesci si sarebbe levato un grido. Forse quella porta si chiamava così perché era vicina al

mercato del pesce. (Neemia 13:16) Le orde di Babilonia sarebbero entrate nel settore detto

secondo quartiere, e il “fragore dai colli” può indicare il rumore dei caldei che si

avvicinavano. Ci sarebbe stato un “urlo” da parte degli abitanti di Mactes, forse la parte alta

della valle del Tiropeon. Perché avrebbero urlato? Perché le attività commerciali che vi si

svolgevano, compresa quella di coloro „che pesavano l‟argento‟, sarebbero cessate.

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14. Quanto sarebbe stato accurato l‟esame a cui Dio avrebbe sottoposto quelli che

professavano di essere suoi adoratori?

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Quanto sarebbe stato accurato l‟esame a cui Geova avrebbe sottoposto quelli che

professavano di essere suoi adoratori? La profezia continua: “Deve accadere in quel tempo

che investigherò accuratamente Gerusalemme con lampade, e di sicuro presterò attenzione

agli uomini che si rapprendono sulle loro fecce e che dicono nel loro cuore: „Geova non farà

bene, e non farà male‟. E le loro ricchezze devono divenire per il saccheggio e le loro case

per una distesa desolata. Ed edificheranno case, ma non le occuperanno; e pianteranno

vigne, ma non ne berranno il vino”. — Sofonia 1:12, 13.

15. (a) Cosa sarebbe accaduto ai sacerdoti apostati di Gerusalemme? (b) Cosa è in serbo

per coloro che oggi praticano la falsa religione?

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I sacerdoti apostati di Gerusalemme mischiavano l‟adorazione di Geova con la falsa

religione. Benché si sentissero al sicuro, Geova li avrebbe ricercati come con luminose

lampade in grado di penetrare le tenebre spirituali in cui si erano rifugiati. Nessuno sarebbe

scampato alla proclamazione e all‟esecuzione del giudizio divino. Soddisfatti di sé, quegli

apostati si erano posati come la feccia in fondo a una botte. Non volevano essere disturbati

da nessuna dichiarazione di un intervento divino negli affari umani, ma non sarebbero

sfuggiti all‟esecuzione del giudizio di Dio su di loro. Non sfuggiranno nemmeno quelli che

oggi praticano la falsa religione, compresi gli aderenti alla cristianità e quelli che hanno

apostatato dall‟adorazione di Geova. Negando che questi siano gli “ultimi giorni”, dicono

nel loro cuore: “Geova non farà bene, e non farà male”. Ma si sbagliano di grosso! —

2 Timoteo 3:1-5; 2 Pietro 3:3, 4, 10.

16. Cosa sarebbe avvenuto quando su Giuda sarebbe stato eseguito il giudizio divino, e

sapere questo che effetto dovrebbe avere su di noi?

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Gli apostati di Giuda furono avvertiti che i babilonesi avrebbero saccheggiato le loro

ricchezze, devastato le loro case e preso il frutto delle loro vigne. Le cose materiali non

sarebbero state di alcun valore quando il giudizio divino sarebbe stato eseguito su Giuda. La

stessa cosa avverrà quando il giorno del giudizio di Geova si

abbatterà sul sistema di cose attuale. Ci sia quindi consentito di

avere una mentalità spirituale e di „accumulare tesori in cielo‟

mantenendo il servizio di Geova al primo posto nella nostra vita! —

Matteo 6:19-21, 33.

“Il grande giorno di Geova è vicino”

17. Secondo Sofonia 1:14-16, quanto è vicino il giorno del giudizio di Geova?

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Quanto è vicino il giorno del giudizio di Geova? Secondo Sofonia 1:14-16, Dio ci

assicura: “Il grande giorno di Geova è vicino. È vicino, e si affretta moltissimo. Il suono del

giorno di Geova è amaro. Là un uomo potente emette un grido. Quel giorno è un giorno di

furore, un giorno di strettezza e di angoscia, un giorno di bufera e di desolazione, un giorno

di tenebre e di caligine, un giorno di nuvole e di fitta oscurità, un giorno di corno e di

segnale d‟allarme contro le città fortificate e contro le alte torri d‟angolo”.

18. Perché non dovremmo concludere che il giorno del giudizio di Geova sia molto

lontano?

18

Gli empi sacerdoti, principi e abitanti di Giuda furono avvertiti che „il grande giorno di

Geova era vicino‟. Per Giuda „il giorno di Geova si sarebbe affrettato moltissimo‟.

Similmente nel nostro tempo nessuno pensi che l‟esecuzione del giudizio di Geova sui

malvagi avrà luogo nel lontano futuro. Come Dio agì rapidamente in Giuda, così „affretterà‟

il giorno dell‟esecuzione del suo giudizio. (Rivelazione [Apocalisse] 16:14, 16) Sarà un

tempo amaro per tutti quelli che rifiutano di dare ascolto agli avvertimenti di Geova

trasmessi dai suoi Testimoni e che non praticano la vera adorazione!

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19, 20. (a) Quali furono alcuni aspetti dell‟esecuzione dell‟ira di Dio su Giuda e

Gerusalemme? (b) Vista la distruzione selettiva cui va incontro questo sistema di cose, quali

domande sorgono?

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Quando Dio espresse la sua ira su Giuda e Gerusalemme fu “un giorno di strettezza e di

angoscia”. Gli invasori babilonesi causarono molte sofferenze agli abitanti di Giuda, inclusa

l‟angoscia davanti alla morte e alla devastazione. Quel “giorno di bufera e di desolazione”

fu un giorno di tenebre, di nuvole e di fitta oscurità forse non solo in senso figurato ma

anche in senso letterale, a motivo del fumo e della carneficina che ci furono ovunque. Fu

“un giorno di corno e di segnale d‟allarme”, ma gli avvertimenti risuonarono invano.

20

Le sentinelle di Gerusalemme risultarono impotenti quando gli arieti babilonesi fecero

crollare “le alte torri d‟angolo”. Le fortificazioni dell‟attuale sistema di cose malvagio

saranno altrettanto inutili contro le armi dell‟arsenale celeste, che presto Dio impiegherà per

compiere una distruzione selettiva. Sperate di essere risparmiati? Vi siete schierati

fermamente dalla parte di Geova, che “custodisce tutti quelli che lo amano, ma annienterà

tutti i malvagi”? — Salmo 145:20.

21, 22. Come si adempirà nei nostri giorni Sofonia 1:17, 18?

21

Che spaventoso giorno di giudizio è predetto in Sofonia 1:17, 18! “Certamente causerò

angustia al genere umano”, dice Geova Dio, “e di sicuro cammineranno come uomini ciechi;

perché hanno peccato contro Geova. E il loro sangue sarà in effetti versato come la polvere,

e le loro viscere come lo sterco. Né il loro argento né il loro oro li potrà salvare nel giorno

del furore di Geova; ma dal fuoco del suo zelo sarà divorata l‟intera terra, perché egli farà

uno sterminio realmente terribile di tutti gli abitanti della terra”.

22

Come fece ai giorni di Sofonia, presto Geova causerà angustia su “tutti gli abitanti della

terra”, quelli che rifiutano di dare ascolto al suo avvertimento. Poiché peccano contro Dio,

andranno in giro impotenti come uomini ciechi, incapaci di trovare scampo. Nel giorno del

giudizio di Geova, il loro sangue “sarà in effetti versato come la polvere”, come qualcosa di

nessun valore. Faranno una fine davvero vergognosa, poiché Dio spargerà i corpi — perfino

le viscere — di questi malvagi sopra la terra, “come lo sterco”.

23. Mentre i trasgressori non avranno scampo “nel giorno del furore di Geova”, che

speranza offre la profezia di Sofonia?

23

Nessuno può salvare quelli che combattono contro Dio e il suo popolo.

Né l‟argento né l‟oro avrebbero potuto liberare i malfattori di Giuda, così come la ricchezza

accumulata e le bustarelle non offriranno protezione o scampo “nel giorno del furore di

Geova” sulla cristianità e sul resto di questo sistema di cose. In quel giorno decisivo, „tutta

la terra‟ sarà divorata dal fuoco dello zelo divino allorché Dio farà un terribile sterminio dei

malvagi. Poiché abbiamo fede nella parola profetica di Dio, siamo convinti che ora siamo

molto inoltrati nel “tempo della fine”. (Daniele 12:4) Il

giorno del giudizio di Geova è vicino, e presto egli

eseguirà vendetta sui suoi nemici. La profezia di Sofonia

offre però la speranza della liberazione. Cosa si deve fare

dunque per essere nascosti nel giorno dell‟ira di Geova?

w07 15/11 p. 8-p. 11 par. 9 “IL GIORNO DI GEOVA SI AVVICINA”

(Sofonia 1:1–3:20)

In Giuda dilaga l‟adorazione di Baal. Per mezzo del profeta Sofonia, Geova dichiara: “Certamente

stenderò la mia mano contro Giuda e contro tutti gli abitanti di Gerusalemme”. Sofonia avverte: “Il

giorno di Geova si avvicina”. (Sofonia 1:4, 7, 14) Solo quelli che rispondono ai requisiti stabiliti da

Dio „saranno nascosti‟ in quel giorno. —

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Sofonia 2:3. „Guai alla città oppressiva‟, Gerusalemme! “„Attendetemi‟, è l‟espressione di Geova,

„fino al giorno che mi leverò per il bottino, poiché la mia decisione giudiziaria è di raccogliere le

nazioni . . . per versare su di loro la mia denuncia‟”. Ma Dio promette anche: “Vi farò essere un

nome e una lode fra tutti i popoli della terra, quando ricondurrò i vostri prigionieri davanti ai vostri

occhi”. — Sofonia 3:1, 8, 20.

Risposta a domande bibliche:

2:13, 14: Di chi è la voce che “continuerà a cantare” quando Ninive sarà completamente

desolata? Dato che Ninive doveva diventare rifugio di animali selvaggi e uccelli, la „voce che

avrebbe continuato a cantare‟ doveva riferirsi al canto degli uccelli e forse al vento, che avrebbe

ululato attraverso le finestre di edifici abbandonati.

3:9: Cos‟è la “lingua pura” e come viene parlata? La “lingua pura” è la verità di Dio che si trova

nella sua Parola, la Bibbia, e include tutti gli insegnamenti biblici. Parliamo la lingua pura credendo

nella verità, insegnandola correttamente ad altri e vivendo in conformità con la volontà di Dio.

Lezioni per noi:

1:8. Alcuni contemporanei di Sofonia cercavano il beneplacito delle nazioni circonvicine

„indossando abiti stranieri‟. Sarebbe davvero stolto che oggi un adoratore di Geova cercasse di

uniformarsi al mondo in modo simile.

1:12; 3:5, 16. Geova mandò ripetutamente i suoi profeti ad avvisare il popolo delle sue decisioni

giudiziarie. Continuò a farlo anche se molti in Giuda erano come le fecce che si depositano sul

fondo di una botte: facevano una vita tranquilla ed erano apatici nei confronti del messaggio. Il

grande giorno di Geova si avvicina, perciò non lasciamo che l‟indifferenza della gente ci faccia

„cascare le mani‟, cioè ci renda indolenti. Piuttosto, dobbiamo continuare a proclamare il messaggio

del Regno senza posa.

2:3. Solo Geova ci può salvare nel giorno della sua ira. Per rimanere nel suo favore dobbiamo

„cercare Geova‟ studiando con attenzione la sua Parola, la Bibbia, pregandolo di darci la sua guida e

avvicinandoci a lui. Dobbiamo „cercare la giustizia‟ mantenendo la nostra vita moralmente pura.

Inoltre dobbiamo „cercare la mansuetudine‟ coltivando uno spirito mite e sottomesso.

2:4-15; 3:1-5. Nel giorno in cui Geova eseguirà il suo giudizio, alla cristianità e a tutte le nazioni,

che hanno oppresso il popolo di Dio, è riservato lo stesso epilogo che toccò all‟antica Gerusalemme

e alle nazioni vicine. (Rivelazione [Apocalisse] 16:14, 16; 18:4-8) Facciamo bene a continuare a far

conoscere i giudizi di Geova senza timore.

3:8, 9. Mentre attendiamo il giorno di Geova ci prepariamo per sopravvivere imparando a parlare la

“lingua pura” e „invocando il nome di Geova‟, cioè dedicandoci a lui. Inoltre lo serviamo “a spalla a

spalla” insieme al suo popolo e gli offriamo “un sacrificio di lode”. — Ebrei 13:15.

“Si affretta moltissimo”

Il salmista cantò: “Ancora un poco, e il malvagio non sarà più; e certamente presterai attenzione al

suo luogo, ed egli non sarà”. (Salmo 37:10) Riflettere su ciò che era stato predetto riguardo a Ninive

nel libro di Naum e riguardo a Babilonia e all‟apostata Giuda nel libro di Abacuc ci convince che le

parole del salmista si avvereranno sicuramente. Ma quanto dobbiamo aspettare ancora?

“Il grande giorno di Geova è vicino”, dice Sofonia 1:14. “È vicino, e si affretta moltissimo”. Il libro

di Sofonia mostra anche come possiamo essere nascosti in quel giorno e che cosa dobbiamo fare ora

per salvarci. È proprio vero, “la parola di Dio è vivente ed esercita potenza”! — Ebrei 4:12.

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w06 15/4 pp. 20-24 “Io sono con voi”

“Il messaggero di Geova continuò a dire: . . . „“Io sono con voi”, è l‟espressione di Geova‟”. —

AGGEO 1:13.

1. Quale parallelo profetico per i nostri giorni

menzionò Gesù?

VIVIAMO in un periodo cruciale della storia

umana. Come indica l‟adempimento delle

profezie bibliche, dal 1914 siamo nel “giorno

del Signore”. (Rivelazione [Apocalisse] 1:10)

Probabilmente avrete studiato questo

argomento, per cui sapete che Gesù paragonò i

“giorni del Figlio dell‟uomo” nel potere del

Regno ai “giorni di Noè” e ai “giorni di Lot”. (Luca 17:26, 28) La Bibbia quindi indica che questi

periodi costituiscono un parallelo profetico. Tuttavia c‟è un altro parallelo che merita la nostra

massima attenzione.

2. Quale incarico affidò Geova ad Aggeo e Zaccaria?

2 Analizziamo una situazione che esisteva ai giorni dei profeti ebrei Aggeo e Zaccaria. In che modo

il messaggio di quei due profeti fedeli si applica agli odierni servitori di Geova? Aggeo e Zaccaria

erano „messaggeri di Geova‟ mandati agli ebrei dopo il ritorno dall‟esilio babilonese. Ricevettero

l‟incarico di assicurare agli israeliti che avevano l‟appoggio di Dio nella ricostruzione del tempio.

(Aggeo 1:13; Zaccaria 4:8, 9) Anche se sono brevi, i libri di Aggeo e Zaccaria fanno parte di “tutta

la Scrittura” che “è ispirata da Dio e utile per insegnare, per riprendere, per correggere, per

disciplinare nella giustizia”. — 2 Timoteo 3:16.

Dei messaggi che ci riguardano

3, 4. Perché i messaggi di Aggeo e Zaccaria ci interessano?

3 Certamente i messaggi di Aggeo e Zaccaria furono utili ai loro contemporanei ebrei, e le loro

profezie ebbero un adempimento a quel tempo. Ma cosa ci dà la certezza che il contenuto di questi

due libri riguarda anche noi oggi? Un‟indicazione ce la dà Ebrei 12:26-29. Lì l‟apostolo Paolo cita

Aggeo 2:6, dov‟è detto che Geova avrebbe „scrollato i cieli e la terra‟. Questo scrollamento avrebbe

infine „rovesciato il trono dei regni e annientato la forza dei regni delle nazioni‟. — Aggeo 2:22.

4 Citando Aggeo, Paolo dichiara ciò che deve accadere ai “regni delle nazioni” e pone l‟accento

sulla superiorità del Regno che riceveranno i cristiani unti, un regno che non può essere scosso.

(Ebrei 12:28) Da questo si comprende che le profezie di Aggeo e Zaccaria si riferiscono a un tempo

che nel I secolo E.V., quando fu scritto il libro di Ebrei, era ancora futuro. Oggi sulla terra vi è

ancora un rimanente di cristiani unti, che sono eredi del Regno messianico insieme a Gesù. I libri di

Aggeo e Zaccaria, perciò, devono essere ricchi di significato per i nostri giorni.

5, 6. In quale contesto storico prestarono servizio Aggeo e Zaccaria?

5 Il libro di Esdra delinea il contesto storico. Dopo il ritorno degli ebrei dall‟esilio babilonese

avvenuto nel 537 a.E.V., il governatore Zorobabele e il sommo sacerdote Giosuè (o Iesua)

soprintesero alla posa delle fondamenta del nuovo tempio nel 536 a.E.V. (Esdra 3:8-13; 5:1) Anche

se questa fu un‟occasione di grande allegrezza, ben presto gli ebrei si fecero prendere dal timore.

Certi avversari, “il popolo del paese”, come li definisce Esdra 4:4, „indebolivano di continuo le

mani del popolo di Giuda e lo scoraggiavano dall‟edificare‟. Quei nemici, soprattutto i samaritani,

lanciarono false accuse contro gli ebrei, e convinsero il re di Persia a emanare un decreto che

bloccava la costruzione del tempio. — Esdra 4:10-21.

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6 L‟entusiasmo iniziale per la ricostruzione del tempio svanì. Gli ebrei si dedicarono ad attività

personali. Ad ogni modo nel 520 a.E.V., 16 anni dopo la posa delle fondamenta del tempio, Geova

suscitò Aggeo e Zaccaria per spronare il popolo a riprendere i lavori. (Aggeo 1:1; Zaccaria 1:1)

Spronati dai messaggeri di Dio e sostenuti dalla chiara prova dell‟appoggio di Geova, gli ebrei si

rimisero all‟opera finché il tempio non fu completato nel 515 a.E.V. — Esdra 6:14, 15.

7. Quale parallelo moderno ha la situazione che esisteva al tempo di Aggeo e Zaccaria?

7 Sapete che significato ha tutto questo per noi? Noi abbiamo un‟opera da compiere in relazione alla

predicazione della “buona notizia del regno”. (Matteo 24:14) Quest‟opera ricevette uno speciale

impulso dopo la prima guerra mondiale. Proprio come gli antichi ebrei furono liberati dalla

schiavitù letterale a Babilonia, l‟odierno popolo di Geova fu liberato dalla schiavitù di Babilonia la

Grande, l‟impero mondiale della falsa religione. Quelli che Dio aveva unto si impegnarono

nell‟opera di predicare, insegnare e indirizzare le persone alla vera adorazione. Oggi quest‟opera

continua su scala ancora più grande, e magari anche voi vi prendete parte. Ora è il tempo di

compierla, perché la fine di questo sistema malvagio è imminente! Quest‟opera comandata da Dio

deve proseguire finché egli non interverrà negli affari umani al tempo della “grande tribolazione”.

(Matteo 24:21) Allora egli spazzerà via la malvagità, e la vera adorazione potrà così fiorire in tutta

la terra.

8. Perché possiamo essere certi che la nostra opera ha il sostegno di Geova?

8 Come indicano le profezie di Aggeo e Zaccaria, nel compiere quest‟opera con tutto il cuore

possiamo contare sul sostegno e sulla benedizione di Geova. Nonostante ci sia stato chi ha cercato

di sopprimere i servitori di Dio o di proscrivere l‟opera a loro affidata, nessun governo è stato in

grado di fermare l‟opera di evangelizzazione. Pensate a come Geova ha benedetto e fatto crescere

l‟opera del Regno nel corso dei decenni successivi alla prima guerra mondiale fino a oggi. Ad ogni

modo c‟è ancora molto da fare.

9. Quale situazione dell‟antichità dovremmo analizzare, e perché?

9 In che modo quello che impariamo da Aggeo e Zaccaria costituisce un ulteriore stimolo a ubbidire

al comando divino di predicare e insegnare? Ebbene, esaminiamo alcune lezioni che possiamo trarre

da questi due libri della Bibbia. Ad esempio, consideriamo alcuni particolari riguardanti l‟opera che

gli ebrei tornati in patria dovevano compiere per ricostruire il tempio. Come abbiamo visto, gli ebrei

che tornarono a Gerusalemme da Babilonia non perseverarono nella costruzione del tempio. Dopo

averne posto le fondamenta, persero l‟entusiasmo e si fermarono. Quale punto di vista errato si

diffuse fra loro, e cosa possiamo imparare da questo?

Coltivare la giusta mentalità

10. Quale mentalità sbagliata adottarono gli ebrei, e con quale risultato?

10 Gli ebrei tornati in patria dicevano: “Il tempo non è venuto”. (Aggeo 1:2) Quando avevano

cominciato il lavoro di costruzione del tempio, gettandone le fondamenta nel 536 a.E.V., non

dicevano che „il tempo non era venuto‟. Ma presto si lasciarono condizionare dall‟opposizione dei

vicini e dall‟intervento delle autorità. Cominciarono ad attribuire più importanza alle loro case e alle

loro comodità. Visto il contrasto che c‟era tra le loro dimore rivestite di legno pregiato e il tempio

non completato, Geova chiese: “È il tempo per voi stessi di dimorare nelle vostre case rivestite di

pannelli, mentre questa casa è devastata?” — Aggeo 1:4.

11. Perché Geova dovette correggere gli ebrei al tempo di Aggeo?

11 La scala di valori degli ebrei era cambiata. Invece di mettere al primo posto il proposito di Geova

che il tempio fosse ricostruito, si concentrarono su se stessi e sulle proprie case. La casa di

adorazione di Geova fu trascurata. Come si legge in Aggeo 1:5, Geova incoraggiò gli ebrei a „porre

il cuore alle loro vie‟.

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In altre parole, Geova stava dicendo loro di riflettere su ciò che stavano facendo e di considerare

l‟effetto che aveva sulla loro vita il non mettere più al primo posto la costruzione del tempio.

12, 13. Come viene descritta la situazione degli ebrei in Aggeo 1:6, e cosa significa questo versetto?

12 Come si può immaginare, gli ebrei pagavano le conseguenze del fatto che davano la priorità alle

cose sbagliate.

Notate le parole di Geova riportate in Aggeo 1:6: “Avete seminato molto seme, ma si riporta poco.

Si mangia, ma non a sazietà. Si beve, ma non fino al punto di essere inebriati. Si indossano vesti,

ma nessuno si riscalda; e chi lavora per un salario lavora per una borsa che ha buchi”.

13 Benché gli ebrei fossero tornati nel paese o territorio che Dio aveva dato loro, la terra non

produceva come avrebbero voluto. Geova tratteneva la sua benedizione, proprio come aveva

preavvertito. (Deuteronomio 28:38-48) Non avendo il suo sostegno, gli ebrei seminavano, ma il

raccolto era magro, insufficiente a saziarli. Senza la sua benedizione non erano in grado di vestirsi

adeguatamente in modo da non sentire freddo. Sembrava addirittura che il denaro che

guadagnavano finisse in una borsa piena di buchi, così che chi lavorava non ne traeva beneficio.

Che dire dell‟espressione: “Si beve, ma non fino al punto di essere inebriati”? Non può voler dire

che ubriacarsi sarebbe stato un segno della benedizione di Dio; Dio condanna l‟ubriachezza.

(1 Samuele 25:36; Proverbi 23:29-35) Questa espressione è un altro modo per dire che Geova non

benediceva gli ebrei. La quantità di vino che riuscivano a produrre era minima, insufficiente a

creare uno stato di ebbrezza. La Versione Riveduta di Giovanni Luzzi rende Aggeo 1:6 in questo

modo: “Bevete, ma senza soddisfare la vostra sete”.

14, 15. Quale lezione impariamo da Aggeo 1:6?

14 La lezione che dovremmo trarre da tutto questo non riguarda la costruzione o l‟arredamento delle

case. Molto prima dell‟esilio il profeta Amos aveva rimproverato i ricchi di Israele per le loro “case

d‟avorio” e per il fatto che „giacevano su letti d‟avorio‟. (Amos 3:15; 6:4) Le loro case eleganti e i

loro mobili decorati non durarono molto. Questi beni furono saccheggiati dai nemici. Eppure anni

dopo, e nonostante un esilio durato settant‟anni, molti servitori di Dio non avevano imparato la

lezione. Noi la impareremo? Ciascuno di noi farebbe bene a chiedersi: „Onestamente, quanta

importanza do alla casa e all‟arredamento? Come considero l‟idea di proseguire gli studi per fare

carriera, anche se questo assorbirebbe molto del mio tempo per vari anni, e quindi di fatto mi

impedirebbe di dedicarmi ad aspetti importanti della mia vita spirituale?‟ — Luca 12:20, 21;

1 Timoteo 6:17-19.

15 Le parole di Aggeo 1:6 dovrebbero farci capire che abbiamo bisogno della benedizione di Dio

nella nostra vita. Gli antichi ebrei non l‟avevano, e ne pagarono le conseguenze. Che dal punto di

vista materiale siamo nell‟abbondanza o meno, se non abbiamo la benedizione di Geova ne

pagheremo le conseguenze sul piano spirituale. (Matteo 25:34-40; 2 Corinti 9:8-12) Ma come

possiamo ricevere tale benedizione?

Geova aiuta mediante il suo spirito

16-18. Cosa significa Zaccaria 4:6 nel suo contesto storico?

16 Zaccaria, profeta contemporaneo di Aggeo, spiegò sotto ispirazione con quale mezzo Geova

motivava e benediceva le persone devote di allora. Questo fa capire come benedirà anche noi.

Leggiamo: “„Non mediante forza militare, né mediante potenza, ma mediante il mio spirito‟, ha

detto Geova degli eserciti”. (Zaccaria 4:6) Probabilmente avete sentito citare spesso questo versetto,

ma che significato aveva per gli ebrei dei giorni di Aggeo e Zaccaria, e che significato ha per noi?

17 Ricordiamo che le parole ispirate dei profeti Aggeo e Zaccaria ebbero un effetto straordinario

all‟epoca in cui furono pronunciate. Rinvigorirono gli ebrei fedeli. Aggeo cominciò a profetizzare

nel sesto mese del 520 a.E.V. Zaccaria cominciò a profetizzare nell‟ottavo mese dello stesso anno.

(Zaccaria 1:1)

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Come si nota da Aggeo 2:18, nel nono mese si ricominciò a lavorare alle fondamenta. Perciò gli

ebrei furono spinti ad agire e ubbidirono a Geova confidando nel suo sostegno. Le parole di

Zaccaria 4:6 si riferiscono al sostegno di Dio.

18 Quando gli ebrei tornarono in patria, nel 537 a.E.V., non avevano forze militari. Tuttavia Geova li

aveva protetti e li aveva guidati nel viaggio di ritorno da Babilonia. E il suo spirito aveva guidato le

cose quando di lì a poco si erano messi al lavoro per ricostruire il tempio. Una volta che avessero

ricominciato a lavorare con zelo, egli li avrebbe sostenuti mediante il suo spirito santo.

19. Quale forte influenza fu vinta dallo spirito di Dio?

19 Attraverso una serie di otto visioni, Geova assicurò a Zaccaria che sarebbe stato con il suo

popolo, il quale avrebbe fedelmente portato a termine la ricostruzione del tempio. La quarta visione,

descritta nel capitolo 3, mostra che Satana si dava da fare per ostacolare gli sforzi compiuti dagli

ebrei per completare il tempio. (Zaccaria 3:1) Certamente Satana non sarebbe stato contento di

vedere il sommo sacerdote Giosuè svolgere i servizi sacerdotali a favore del popolo in un nuovo

tempio. Nonostante il Diavolo tentasse di impedire agli ebrei di ricostruire il tempio, lo spirito di

Geova avrebbe avuto un ruolo fondamentale nel rimuovere gli ostacoli e infondere negli ebrei le

energie necessarie per andare avanti sino al completamento del tempio.

20. In che modo lo spirito santo aiutò gli ebrei a compiere la volontà di Dio?

20 L‟opposizione dei funzionari, che erano riusciti a far vietare i lavori, sembrava un ostacolo

insormontabile. Tuttavia Geova promise che quello che sembrava un “monte” sarebbe stato

spianato e sarebbe diventato una “pianura”. (Zaccaria 4:7) E così avvenne! Il re Dario I ordinò

un‟investigazione e scoprì il decreto emanato da Ciro che autorizzava gli ebrei a riedificare il

tempio. A questo punto Dario revocò il divieto e comandò che venissero dati agli ebrei dei fondi dal

tesoro reale per finanziare i lavori. Che straordinario capovolgimento della situazione! Lo spirito di

Dio ebbe una parte in tutto questo? Indubbiamente! Il tempio fu completato nel 515 a.E.V., nel

sesto anno di Dario I. — Esdra 6:1, 15.

21. (a) Nell‟antichità, in che modo Dio „scrollò tutte le nazioni‟, e in che modo “le cose

desiderabili” uscirono? (b) Qual è l‟adempimento odierno di questa profezia?

21 In Aggeo 2:5 il profeta ricordò agli ebrei il patto che Dio aveva stipulato con loro al monte Sinai

quando “l‟intero monte tremava moltissimo”. (Esodo 19:18) Ai giorni di

Aggeo e Zaccaria Geova avrebbe prodotto un altro scuotimento, com‟è

descritto con linguaggio figurato nei versetti 6 e 7. Le condizioni

dell‟impero persiano sarebbero diventate instabili, ma il lavoro del tempio

sarebbe andato avanti finché non fosse stato completato. Persone non

appartenenti al popolo ebraico, “le cose desiderabili di tutte le nazioni”,

avrebbero infine glorificato Dio insieme agli ebrei in quel luogo di

adorazione. Nei nostri giorni Dio ha „scrollato le nazioni‟ in modo notevole attraverso la nostra

opera di predicazione, e “le cose desiderabili di tutte le nazioni” sono venute ad adorare Dio

insieme all‟unto rimanente. Gli unti insieme alle altre pecore stanno riempiendo la casa di Geova di

gloria. Questi veri adoratori attendono con fede il tempo in cui Geova „scrollerà i cieli e la terra‟ in

un altro senso, cioè quando rovescerà e annienterà la forza dei regni delle nazioni. — Aggeo 2:22.

22. In che modo vengono „scrollate‟ le nazioni, con quali risultati, e cosa deve ancora accadere?

22 Pensiamo agli sconvolgimenti che hanno scosso vari elementi raffigurati da „cieli e terra e mare e

suolo asciutto‟. Per esempio, Satana il Diavolo e i suoi demoni sono stati scagliati nelle vicinanze

della terra. (Rivelazione 12:7-12) Inoltre, la predicazione guidata dagli unti di Dio ha certamente

scrollato gli elementi terreni di questo sistema di cose. (Rivelazione 11:18) Nonostante questo, “una

grande folla” di cose desiderabili di tutte le nazioni si è unita all‟Israele spirituale nel servire Geova.

(Rivelazione 7:9, 10) La grande folla si adopera insieme ai cristiani unti nel predicare la buona

notizia che presto Dio scrollerà le nazioni ad Armaghedon. Quell‟avvenimento permetterà a tutto

ciò che riguarda la vera adorazione di essere portato a compimento su scala mondiale.

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Quali altre gemme spirituali avete scoperto nei capitoli in programma

questa settimana?

w00 15/1 pp. 14-19 Le “cose desiderabili” stanno riempiendo la casa di

Geova

“[Io, Geova,] certamente scrollerò tutte le nazioni, e le cose desiderabili di tutte le nazioni

dovranno venire; e certamente riempirò questa casa di gloria”. — AGGEO 2:7.

1. In caso di emergenza, perché pensiamo subito ai

nostri cari?

QUALI cose desiderabili riempiono la vostra casa?

Mobili di lusso, un computer ultimo modello, un‟auto nuova

in garage? Anche se aveste tutti questi oggetti, non sareste

d‟accordo che le cose più preziose in casa vostra sono le

persone, i vostri familiari? Supponete di svegliarvi una notte

sentendo odore di fumo. La casa è in fiamme e avete solo

pochi minuti per mettervi in salvo! A cosa pensereste? Ai mobili? Al computer? All‟auto?

Non pensereste piuttosto ai vostri cari? Certo, perché le persone valgono più delle cose.

2. Quanto è vasta la creazione di Geova, ma di quale aspetto della creazione Gesù si

dilettava maggiormente?

2

Pensate ora a Geova Dio e a suo Figlio Gesù Cristo. Geova è “Colui che ha fatto il cielo e

la terra e il mare e tutte le cose che sono in essi”. (Atti 4:24) Suo Figlio, l‟“artefice”, fu colui

mediante il quale Geova fece tutte le altre cose. (Proverbi 8:30, 31; Giovanni 1:3; Colossesi

1:15-17) Di sicuro sia Geova che Gesù tengono in gran conto tutto ciò che è stato creato.

(Confronta Genesi 1:31). Ma a quale aspetto della creazione pensate tengano di più: alle

cose o alle persone? In veste di sapienza personificata Gesù afferma: “Le cose che mi

dilettavano erano presso i figli degli uomini”. Secondo la traduzione di William F. Beck,

Gesù „si dilettava degli esseri umani‟.

3. Quale profezia pronunciò Geova tramite Aggeo?

3

Non c‟è dubbio che Geova attribuisca grande valore alle persone. Lo indicano anche le

parole profetiche che pronunciò nel 520 a.E.V. tramite il profeta Aggeo. Geova dichiarò:

“Certamente scrollerò tutte le nazioni, e le cose desiderabili di tutte le nazioni dovranno

venire; e certamente riempirò questa casa di gloria. . . . La gloria di quest‟ultima casa diverrà

più grande di quella della casa precedente”. — Aggeo 2:7, 9.

4, 5. (a) Perché non sarebbe ragionevole concludere che l‟espressione “cose desiderabili” si

riferisca allo splendore materiale? (b) Come definireste le “cose desiderabili”, e perché?

4

Quali “cose desiderabili” avrebbero riempito la casa di Geova conferendole una gloria

senza precedenti? Arredi sontuosi e splendide decorazioni? Oro, argento e pietre preziose?

Difficilmente. Ricorderete che il tempio precedente, inaugurato circa cinque secoli prima,

era un edificio che valeva migliaia di miliardi!* Di sicuro Geova non si aspettava che il

tempio costruito dalla schiera relativamente piccola di ebrei rimpatriati superasse il tempio

di Salomone per splendore materiale!

5

Cosa sono dunque le “cose desiderabili” che avrebbero riempito la casa di Geova? Doveva

trattarsi di persone. Dopo tutto, ciò che fa rallegrare il cuore di Geova non sono l‟argento e

l‟oro, ma le persone che lo servono per amore. (Proverbi 27:11; 1 Corinti 10:26) Sì, Geova

apprezza moltissimo tutti gli uomini, le donne e i bambini che lo adorano in maniera

accettevole. (Giovanni 4:23, 24) Sono “cose desiderabili” e ai suoi occhi valgono molto più

di tutti i raffinati ornamenti del tempio di Salomone.

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6. Che funzione svolse l‟antico tempio di Dio?

6

Nonostante l‟accanita opposizione, nel 515 a.E.V. il tempio fu completato. Fino al tempo

del sacrificio di Gesù, il tempio di Gerusalemme

continuò a essere il centro della pura adorazione

per molte “cose desiderabili”: ebrei naturali e

proseliti gentili. Ma, come vedremo, il tempio

rappresentava qualcosa di molto più grande.

Adempimento nel I secolo

7. (a) Cosa prefigurava l‟antico tempio di Dio a

Gerusalemme? (b) Descrivete ciò che faceva il

sommo sacerdote nel giorno di espiazione.

7

Il tempio di Gerusalemme prefigurava una più grande disposizione per l‟adorazione: il

tempio spirituale di Dio, che Geova istituì nel 29 E.V. con Gesù quale Sommo Sacerdote.

(Ebrei 5:4-10; 9:11, 12) Considerate un parallelo fra le mansioni del sommo sacerdote di

Israele e ciò che fece Gesù. Ogni anno nel giorno di espiazione il sommo sacerdote si recava

presso l‟altare nel cortile del tempio e offriva un toro per espiare i peccati dei sacerdoti. Poi

entrava nel tempio col sangue del toro, oltrepassava le porte che separavano il cortile dal

Santo e poi la cortina che divideva il Santo dal Santissimo. Una volta nel Santissimo, il

sommo sacerdote spruzzava il sangue davanti all‟arca del patto. Poi, ripetendo la stessa

procedura, offriva un capro per espiare i peccati delle 12 tribù non sacerdotali di Israele.

(Levitico 16:5-15) Che nesso c‟è fra questa cerimonia e il tempio spirituale di Dio?

8. (a) In che senso Gesù fu offerto a cominciare dal 29 E.V.? (b) Che speciale relazione ebbe

Gesù con Geova per tutta la durata del suo ministero terreno?

8

In effetti Gesù fu offerto sull‟altare della volontà di Dio quando si battezzò e fu unto con lo

spirito santo di Dio nel 29 E.V. (Luca 3:21, 22) In effetti quell‟avvenimento segnò per Gesù

l‟inizio di una vita di sacrificio che durò tre anni e mezzo. (Ebrei 10:5-10) Durante quel

periodo Gesù ebbe con Dio la speciale relazione di generato dallo spirito. Quella relazione

che Gesù aveva col suo Padre celeste non poteva essere pienamente compresa da altri esseri

umani. Era come se un pesante tendaggio impedisse loro di vedere con gli occhi del

discernimento, proprio come una portiera impediva a quelli nel cortile del tabernacolo di

penetrare con lo sguardo nel Santo. — Esodo 40:28.

9. Perché Gesù come uomo non poteva avere accesso al cielo, e come fu risolta la cosa?

9

Nonostante fosse il Figlio di Dio, unto con lo spirito, l‟uomo Gesù non poteva ottenere la

vita in cielo. Perché? Perché carne e sangue non possono ereditare il celeste Regno di Dio.

(1 Corinti 15:44, 50) Essendo una barriera, la carne umana di Gesù era appropriatamente

simboleggiata dalla cortina che separava il Santo dal Santissimo nell‟antico tempio di Dio.

(Ebrei 10:20) Ma tre giorni dopo la sua morte Gesù fu risuscitato da Dio come spirito.

(1 Pietro 3:18) Così poté entrare nel Santissimo del tempio spirituale di Dio, il cielo stesso.

E questo è esattamente ciò che accadde. Paolo scrive: “Cristo entrò non in un luogo santo

[riferendosi evidentemente al Santissimo] fatto con mani, che è una copia della realtà, ma

nel cielo stesso, per comparire ora dinanzi alla persona di Dio per noi”. — Ebrei 9:24.

10. Cosa fece Gesù una volta tornato in cielo?

10

In cielo Gesù „spruzzò il sangue‟ del suo sacrificio presentando a Geova il valore

espiatorio del suo sangue. Ma fece di più. Poco prima di morire aveva detto ai suoi seguaci:

“Vado a prepararvi un luogo. E, se sarò andato e vi avrò preparato un luogo, verrò di nuovo

e vi riceverò a casa presso di me, affinché dove sono io siate anche voi”. (Giovanni 14:2, 3)

Perciò, ottenendo accesso al Santissimo, cioè al cielo, Gesù aprì la via ad altri. (Ebrei

6:19, 20) Questi, che sarebbero stati 144.000, avrebbero prestato servizio come

sottosacerdoti nella disposizione del tempio spirituale di Dio

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(Rivelazione [Apocalisse] 7:4; 14:1; 20:6) Come in Israele il sommo sacerdote portava nel

Santissimo prima il sangue del toro per espiare i peccati dei sacerdoti, così il valore del

sangue versato da Gesù fu applicato prima a questi 144.000 sottosacerdoti.*

Le odierne “cose desiderabili”

11. A favore di chi il sommo sacerdote di Israele offriva un capro, e cosa prefigurava

questo?

11

Sembra che il radunamento generale degli unti sia stato completato entro il 1935.* Ma

Geova non aveva finito di glorificare la sua casa. In essa dovevano ancora affluire “cose

desiderabili”. Ricordate che il sommo sacerdote di Israele offriva due animali: un toro per i

peccati dei sacerdoti e un capro per i peccati delle tribù non sacerdotali. Dato che i sacerdoti

prefiguravano gli unti che sarebbero stati con Gesù nel Regno celeste, chi rappresentavano

le tribù non sacerdotali? La risposta si trova nelle parole di Gesù riportate in Giovanni

10:16: “Ho altre pecore, che non sono di questo ovile; anche quelle devo condurre, ed esse

ascolteranno la mia voce, e diverranno un solo gregge, un solo pastore”. Perciò il sangue

versato da Gesù reca beneficio a due gruppi di persone: il primo è quello dei cristiani che

hanno la speranza di regnare con lui in cielo e il secondo è quello di coloro che sperano di

vivere per sempre su una terra paradisiaca. Evidentemente le “cose desiderabili” della

profezia di Aggeo prefigurano il secondo gruppo. — Michea 4:1, 2; 1 Giovanni 2:1, 2.

12. Come vengono attirate oggi nella casa di Dio molte “cose desiderabili”?

12

Queste “cose desiderabili” continuano a riempire

la casa di Geova. Negli ultimi anni sono state tolte le

restrizioni all‟opera nell‟Europa orientale, in certe

zone dell‟Africa e in altri paesi, così che la buona

notizia dell‟istituito Regno di Dio ha potuto

diffondersi in territori fino ad allora intatti. Man

mano che affluiscono nella disposizione del tempio

di Dio, queste persone desiderabili si impegnano a

loro volta a fare discepoli, in ubbidienza al comando

di Gesù. (Matteo 28:19, 20) Nel far questo incontrano molte persone, giovani e anziane, che

hanno il potenziale per divenire “cose desiderabili” che glorificheranno la casa di Geova.

Considerate solo alcuni esempi.

13. In che modo una bambina boliviana dimostrò zelo per la diffusione del messaggio del

Regno?

13

In Bolivia una bambina di cinque anni, figlia di Testimoni, chiese alla maestra il permesso

di assentarsi durante la settimana della visita del sorvegliante di circoscrizione. Perché?

Voleva partecipare al ministero durante quell‟intera settimana di speciale attività. I genitori

rimasero sorpresi, ma furono felici che la bambina avesse uno spirito così eccellente. Ora

quella bambina conduce cinque studi biblici a domicilio e alcuni dei suoi studenti

frequentano le adunanze cristiane. Ha portato persino la maestra nella Sala del Regno. Forse

col tempo alcuni di quelli che studiano la Bibbia con lei si dimostreranno “cose desiderabili”

che glorificheranno la casa di Geova.

14. In Corea, come fu premiata la perseveranza di una sorella nel parlare a una persona

apparentemente non interessata?

14

In Corea una donna cristiana, mentre aspettava alla stazione ferroviaria, si avvicinò a uno

studente che ascoltava musica con le cuffie. “Hai una religione?”, gli chiese. “Non mi

interesso di nessuna religione”, rispose lo studente. La sorella non si arrese. “Col passar del

tempo”, disse, “può darsi che uno decida di scegliere una religione. Ma se non sa nulla di

religione, potrebbe sceglierne una sbagliata”. Lo studente cambiò espressione e si mise ad

ascoltare con interesse.

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La sorella gli offrì il libro Esiste un Creatore che si interessa di noi? e gli disse che gli

sarebbe stato molto utile il giorno in cui avesse deciso di scegliere una religione. Lo studente

accettò volentieri il libro. La settimana seguente iniziò a studiare la Bibbia con i testimoni di

Geova e ora frequenta tutte le adunanze di congregazione.

15. Cosa fa una ragazzina giapponese per iniziare studi biblici, e come sono stati

ricompensati i suoi sforzi?

15

In Giappone una dodicenne di nome Megumi considera la scuola un campo produttivo in

cui predicare e insegnare. È anche riuscita a iniziare molti studi biblici.

Come fa? Dato che nell‟intervallo legge la Bibbia o si prepara per le

adunanze, spesso i compagni le chiedono cosa sta facendo. Alcuni

vogliono sapere perché non partecipa a certe attività scolastiche. Megumi

risponde alle loro domande e spiega loro che Dio ha un nome. Spesso

questo desta l‟interesse dei suoi ascoltatori. Allora offre loro uno studio

biblico. Attualmente conduce

20 studi biblici, 18 dei quali con compagni di classe.

16. In che modo un fratello del Camerun riuscì a iniziare studi biblici con alcuni schernitori?

16

In Camerun un gruppo di otto uomini che lavoravano in un cantiere chiamarono un

fratello che stava offrendo letteratura biblica ai passanti. Volendo prenderlo in giro, gli

chiesero perché non credeva nella Trinità, nell‟inferno di fuoco e nell‟immortalità

dell‟anima. Bibbia alla mano, il fratello rispose alle loro domande. Come risultato, tre

accettarono uno studio biblico. Uno di loro, Daniel, cominciò a frequentare le adunanze e

eliminò tutti gli oggetti legati allo spiritismo che aveva. (Rivelazione 21:8) In meno di un

anno si battezzò.

17. Cosa escogitarono dei fratelli di El Salvador per predicare a un uomo che all‟inizio non

voleva ascoltare il messaggio del Regno?

17

A El Salvador un uomo che aveva un cane feroce ogni volta che vedeva avvicinarsi i

testimoni di Geova lo legava davanti alla porta. Aspettava che i Testimoni se ne andassero e

poi riportava il cane in casa. I fratelli non erano mai riusciti a parlare con quell‟uomo. Così

un giorno decisero di provare un altro metodo. Sapendo che l‟uomo poteva udire ciò che

dicevano, decisero di predicare al cane. Arrivarono fino alla casa, salutarono il cane e gli

dissero che erano molto contenti di avere l‟opportunità di parlare con lui. Parlarono del

tempo in cui ci sarebbe stato un paradiso sulla terra, quando nessuno si sarebbe più

arrabbiato e perfino gli animali sarebbero stati pacifici. Poi salutarono gentilmente il cane e

fecero per andarsene. Con loro sorpresa l‟uomo uscì di casa e si scusò per non aver mai dato

ai Testimoni l‟opportunità di parlare con lui. Prese le riviste e accettò uno studio biblico.

Ora è un nostro fratello, una delle “cose desiderabili”!

„Non temete‟

18. Quali difficoltà incontrano molti cristiani, ma come considera Geova i suoi adoratori?

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State partecipando alla salvifica opera di predicare il Regno e fare discepoli? Se lo fate

avete davvero un grande privilegio. Infatti è attraverso quest‟opera che Geova attira le “cose

desiderabili” nella sua casa. (Giovanni 6:44) È vero che di tanto in tanto forse vi sentite un

po‟ stanchi o scoraggiati. A volte alcuni — anche tra i fedeli servitori di Geova — si sentono

indegni o incapaci. Ma fatevi coraggio! Geova considera

desiderabile ogni suo adoratore e ha a cuore la vostra salvezza.

— 2 Pietro 3:9.

Page 15: Cosa avete imparato su Geova dai capitoli in programma questa · Sarebbe davvero stolto che oggi un adoratore di Geova cercasse di uniformarsi al mondo in modo simile. ... Sebbene

19. Che incoraggiamento provvide Geova tramite Aggeo, e in che modo queste parole

possono rafforzarci?

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Quando ci sentiamo scoraggiati a causa dell‟opposizione o di altre situazioni spiacevoli,

possiamo essere rafforzati dalle parole che Geova rivolse agli ebrei rimpatriati. In Aggeo

2:4-6 leggiamo: “„Ma ora sii forte, o Zorobabele‟, è l‟espressione di Geova, „e sii forte, o

Giosuè figlio di Iozadac, sommo sacerdote. E sii forte, popolo tutto del paese‟, è

l‟espressione di Geova, „e lavorate. Poiché io sono con voi‟, è l‟espressione di Geova degli

eserciti. „Ricordate la cosa che conclusi con voi quando usciste dall‟Egitto, e quando il mio

spirito stava fra voi. Non abbiate timore‟. Poiché Geova degli eserciti ha detto questo:

„Ancora una volta — fra poco — e scrollerò i cieli e la terra e il mare e il suolo asciutto‟”.

Notate che Geova non solo ci esorta a essere forti, ma ci provvede anche il mezzo per

acquistare forza. In che modo? Notate le sue rassicuranti parole: “Io sono con voi”. Come

rafforza la nostra fede sapere che qualunque ostacolo ci si presenti, Geova è con noi! —

Romani 8:31.

20. In che modo oggi la casa di Geova si sta riempiendo di una gloria senza precedenti?

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Geova ha sicuramente dimostrato di essere col suo popolo, proprio come dichiarò tramite

il profeta Aggeo: “La gloria di quest‟ultima casa diverrà più grande di quella della casa

precedente . . . E in questo luogo darò pace”. (Aggeo 2:9) Oggi la più grande gloria si trova

indubbiamente nel tempio spirituale di Geova. Ogni anno centinaia di migliaia di persone

affluiscono alla vera adorazione. Vengono debitamente nutrite in senso spirituale e anche in

questo mondo turbolento godono una pace che sarà superata solo da quella che ci sarà nel

nuovo mondo di Dio. — Isaia 9:6, 7; Luca 12:42.

21. Cosa dovremmo essere determinati a fare?

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Lo scrollamento delle nazioni da parte di Geova ad Armaghedon è alle porte. (Rivelazione

16:14, 16) Usiamo quindi il tempo rimasto per aiutare altri a salvarsi. Dobbiamo essere forti

e avere completa fiducia in Geova. Vogliamo essere determinati a continuare ad adorarlo nel

suo grande tempio spirituale, riempiendolo di altre “cose desiderabili”, finché Geova non

dirà che la nostra opera è giunta al termine.