Corso primo soccorso studio rosi

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Cenni Di Primo Soccorso

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Corso primo soccorso Studio Rosi. Maggiori informazioni su www.studiorosi.org

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Cenni� Di Primo� Soccorso�

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DOVE ?

PERCHE’?

COME?

famiglia

sport

lavoro

scuola

lavoro

strada

Semplici gesti che impediscono il

peggioramento delle condizioni dell’infortunato

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REATO DI OMISSIONE DI SOCCORSO

Art. 593 C.P. •  “…Chiunque… trovando un corpo che sia o sembri

inanimato, ovvero una persona ferita o altrimenti in pericolo, omette di prestare l’assistenza occorrente o di darne immediato avviso all’Autorità… è punito con la reclusione fino a tre mesi. Se da siffatta condotta del colpevole deriva una lesione personale, la pena è aumentata; se ne deriva la morte, la pena è raddoppiata”.

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Stato di necessità Art. 54 C.P.

•  “… Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionale al pericolo…”

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COSA COMPETE AL SOCCORRITORE OCCASIONALE

•  Si ferma sul luogo dell’evento e non abbandona lo/gli infortunati;

•  Fa una chiamata corretta, specificando il luogo dell’evento, il numero degli infortunati, il tipo di infortunio e dando i ragguagli del caso;

•  Attende l’arrivo del soccorso qualificato e consegna la vittima nelle mani dei Soccorritori esperti e/o delle autorità;

•  Evita commenti sullo stato della/e vittime. Usa discrezione e tatto;

•  Evita aggravamenti della situazione e non mette se stesso od altri in pericolo (AUTOPROTEZIONE);

•  Non deve agire al di là delle proprie competenze.

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Catena della sopravvivenza

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Emergenza!

Non fatevi prendere dal panico Risposta organizzata

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Risposta Organizzata

•  Organizzazione interna preventiva; •  Precisa assegnazione delle mansioni; •  Flessibilità d’operato in caso di necessità; •  Attrezzature a portata di mano/facilmente

reperibili; •  Facile reperibilità di un telefono; •  Facile reperibilità dei numeri di telefono; •  Facile reperibilità dell’indirizzo.

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Approccio (punti generali)

•  MANTENERE LA CALMA •  ALLONTANARE LA FOLLA

•  CAPIRE LA DINAMICA DELL’ACCADUTO •  ESAMINARE L’INFORTUNATO

•  CHIAMARE I SOCCORSI •  PRATICARE IL PRIMO SOCCORSO

•  ASSISTERE I SOCCORRITORI

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Ispezione

Prendete pochi secondi per capire cosa è successo

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Approccio alla persona in stato di necessità

Cosa NON fare MAI

•  Mettere a repentaglio la propria sicurezza

•  Muovere l’infortunato

•  Dare da bere (eccetto alcune situazioni)

•  Caricare l’infortunato su una macchina di passaggio

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Valutazione estemporanea dello stato di coscienza

•  Inginocchiarsi di fianco all’infortunato e guardarlo bene in viso;

•  SCUOTERLO leggermente per le spalle chiederndo: “SIGNORE/A, SIGNORE/A MI SENTE?”;

•  Se non riceviamo alcuna risposta o stimolo l’infortunato è INCOSCIENTE. Chiamare immediatamente il 118!!!!

Evitare di metterci un secolo!

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Persona cosciente *Lasciare la persona, qualora sia possibile, nella stessa posizione in cui è stata trovata; * Cercare di capire cosa possa essere accaduto (osservazione, Domande, ecc…); * Periodicamente, riaccertarsi della condizione della persona.

(Ricordate che uno stato di coscienza non assente non è automaticamente indice di una situazione patologica lieve)

In caso di necessità, chiamare i soccorsi!

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Persona non cosciente

• Chiamare i soccorsi! •  Vautazione della pervietà delle vie

aeree •  Valutazione dell’attività respiratoria •  Valutazione dell’attività cardiaca • Rianimazione (in caso di necessità)

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Valutazione dell’attività respiratoria

• Girare la persona sul dorso • Controllare con lo sguardo il cavo orale • Manovra d’estensione del collo

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Estensione del collo Apertura delle vie aeree

Nota: la mano sulla fronte deve tenere il pollice e l’indice liberi al fine di procedere con la respirazione assistita, se necessario

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Valutazione dell’attività respiratoria

1) Osservare i movimenti del torace; 2) Ascoltare per avvertire i rumori dovuti alla respirazione; 3) Percepire sulla guancia la presenza dell’aria espirata.

Non confondere i rumori respiratori con la presenza di rantoli. Non metterci più di 10 secondi per effettuare la valutazione. In caso di dubbi, procedere ritenendo l’attività respiratoria assente.

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Pervietà delle vie aeree

•  Valutare la presenza di rumori respiratori anomali (gorgoglii,rantoli,ecc…);

•  Osservare l’eventuale presenza di dissociazione tra torace ed addome durante la respirazione;

•  Effettuare, se possibile, un’esplorazione del cavo orale della persona con un dito per rimuovere eventuali corpi estranei (meglio se già visibili).

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Attività respiratoria presente

•  Porre la persona in posizione laterale di sicurezza; •  Chiamare i soccorsi (se non lo si è già fatto); •  Monitorare regolarmente lo stato della persona.

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Posizione laterale di sicurezza

1

2

3

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Attività respiratoria assente

•  Chiamare i soccorsi (se non lo si è già fatto);

•  In caso di necessità ci si può allontanare dalla persona per il tempo più breve possibile per chiamare i soccorsi;

•  Iniziare il massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca (o bocca naso).

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Fasi della procedura (I)

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Fasi della procedura (II)

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Fasi della procedura (III)

•  Prima di iniziare la compressione, mettere le braccia tese e posizionate perpendicolarmente rispetto al torace;

•  Esercitare la compressione avvertendo il movimento di rientranza del torace (circa 4-5 cm per un adulto) e, subito dopo, smettere di comprimere senza perdere il contatto col torace della persona;

•  Compressione e rilascio dovrebbero durare la stessa quantità di tempo;

•  Tenere un ritmo di circa due compressioni al secondo (o poco meno).

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Posizione corretta

Compressione

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Respirazione assistita

Chiudere il naso della persona con l’indice ed il pollice.

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Respirazione assistita (II)

Se la respirazione assistita viene eseguita correttamente, durante la fase d’immissione dell’aria il torace della persona si solleva.

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Respirazione assistita (III) Espirazione

Allontanarsi lievemente dalla bocca della persona ed osservare l’abbassamento del torace.

Anche nella respirazione assistita si dovrebbe mantenere un ritmo di circa 1 inspirazione al secondo.

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Integrazione tra compressione toracica e respirazione assistita

•  Iniziare con la compressione toracica •  Effettuare 30 compressioni (contate ad alta voce!) •  Iniziare la respirazione •  Effettuare due insufflazioni d’aria •  Riprendere la compressione

Si tratta d’un processo assai faticoso

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Soffocamento

• Molto spaventoso ma raramente mortale (meno dell’1% dei casi).

Segni Soffocamento lieve Soffocamento severo Si sente soffocare? Sì Non risponde

Altri segni Può parlare, respira e tossisce Incapace a parlare, presenza di rumori anomali, incapacità a tossire, perdita di coscienza

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Soffocamento lieve

•  Invitare la persona a continuare a tossire

• Non effettuare manovre per aiutare

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Soffocamento severo Persona conscia

•  Porsi al fianco della persona •  Fare inchinare la persona in avanti ed

utilizzare una mano come sostegno •  Col palmo della mano libera dare 5 pacche

decise sulla schiena tra le due scapole • Dopo ogni pacca controllare subito se la

persona sta meglio (in caso affermativo, fermarsi)

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Soffocamento severo Persona conscia (II)

In caso di mancata risposta, iniziare la manovra di Heimlich.

*Porsi alle spalle della persona, *Chiudere a pugno una mano e porla sulla zona superiore dell’addome tra l’ombelico ed il processo xifoideo (parte terminale dello sterno), *Con la mano libera, agganciare quella chiusa a pugno, *Fare inchinare in avanti la persona, *Esercitare una compressione all’indietro e verso l’alto.

Ripetere la compressione cinque volte ed alternarla con 5 pacche sulla schiena fino alla risposta.

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Soffocamento severo Persona inconscia

• Distendere la persona sulla schiena •  Allertare i soccorsi •  Iniziare immediatamente la

rianimazione cardio-polmonare

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ORIGINE

TERMICA- da fiamme , liquidi bollenti ed oggetti roventi CHIMICA- da vari acidi , basi e sostanze caustiche ELETTRICA- da corrente elettrica LUCE- da intensa e prolungata esposizione alla luce solare RADIAZIONI- da una fonte di tipo nucleare

Ustioni

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Ustioni I Grado

II Grado

III Grado

1ー grado = Superficiale. Interessa solo l’epidermide. Arrossamento e leggero gonfiore.

2ー grado = Superano l’epidermide ed interessano anche il derma. Arrossamento notevole e formazione di vesciche.

3ー grado = Tutti gli strati della pelle sono interessati. Aeree carbonizzate.

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Ustioni (II)

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Ustioni (raccomandazioni)

•  Interrompere subito la causa dell’ustione •  Levare i vestiti solo se nell’area non vi è una

zona cutanea ustionata •  Non versare sulla cute ustionata olio, vino od

altri liquidi in genere •  Non perforare le vesciche •  In caso di ustioni non gravi (e dovute a cause

termiche) è possibile lavare la zona lesionata con acqua sterile

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Ustioni (raccomandazioni II) •  Porre la persona in posizione antishock •  In caso di necessità umidificare un poco

la persona (mai sulle aree ustionate) e dare da bere

•  Approccio utilizzabile anche per colpi di calore

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Ustioni dovute a cause elettriche e chimiche

In caso di ustioni da corrente elettrica cercare sia l’ustione d’entrata che d’uscita della corrente e trattarle entrambe come ustioni di terzo grado.

In caso di ustioni chimiche lavare con acqua corrente in abbondanza. Ricordare che l’ac. solforico e la calce viva reagiscono con l’acqua producendo calore: il lavaggio va proseguito per almeno 10’

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Possono essere causate da una sostanza o un preparato allo stato solido, liquido o gassoso, che interagendo con l’organismo, causano danni alla salute

Lesioni da sostanze chimiche

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contatto con cute e mucose

Vie di penetrazione

Le principali vie di penetrazione degli agenti chimici nell’organismo sono:

inalazione

ingestione

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Rischi possibili

incendi irritazioni o lesioni del derma e delle mucose

intossicazioni acute

intossicazioni croniche

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Definizioni varie •  irritanti: quando a contatto di cute e mucose possono causare una reazione infiammatoria •  corrosivi: quando a contatto con i tessuti possono avere un’azione corrosiva •  nocivi: quando per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea possono comportare rischi di limitata gravità •  tossici: quando per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea possono comportare rischi gravi per esposizione acuta o cronica •  cancerogeni: determinano nel tempo un aumento delle probabilità di sviluppo di una malattia tumorale

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I prodotti chimici

per legge devono essere conservati in contenitori e locali idonei e riportare all’esterno la natura del loro contenuto. In etichetta vengono anche riportate informazioni relative ai rischi e consigli per l’utilizzo.

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APPROCCIO IN CASO DI INGESTIONE DI SOSTANZE TOSSICHE

raccogliere informazioni sull’evento ed eventuali flaconi e\o etichette delle sostanze ingerite

contattare il Sistema d’Emrgenzache avvertira’ il Centro Antiveleni per eventuali istruzioni

conservare e portare in pronto soccorso l’eventuale vomito per l’identificazione della sostanza tossica ingerita

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TERAPIA IN CASO DI INALAZIONE

utilizzare maschere adeguate

allontanare il paziente dalla fonte di intossicazione ed identificarla

mantenere pervie le vie aeree

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TERAPIA IN CASO DI INALAZIONE

posizione laterale di sicurezza per il vomito

togliere gli abiti e conservarli (indossare guanti) contattare il Servizio d’Emergenza

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Lesioni oculari

Lavaggio oculare abbondante e continuo forzando la chiusura delle palpebre (blefarospasmo) per consentire il lavaggio.

Proteggere l’occhio con garza sterile (applicabile anche in caso di lesione da corpo estraneo)

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Le ferite sono tutte quelle lesioni che creano discontinuità della pelle, l’interruzione può interessare anche i tessuti sottostanti come i muscoli. Nel primo caso si parla di ferite semplici; nel secondo caso le ferite sono definite gravi e a loro volta si suddividono in profonde, estese, multiple e complicate. Le ferite lievi guariscono spontaneamente ma è sempre utile lavarle subito, disinfettarle con prodotti presenti in farmacia e coprirle con garza.

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La fuoriuscita di sangue dai vasi, dove normalmente scorre, si chiama emorragia: se il sangue esce fuori dal corpo l’emorragia è esterna, se il sangue si riversa all’interno del corpo l’emorragia è interna. Se il sangue è rosso vivo e sgorga a zampilli, con getto intermittente, significa che l’emorragia è arteriosa, cioè interessa un’arteria ( si consiglia di applicare il laccio emostatico al di sopra della ferita), se il sangue è scuro e cola ininterrottamente, l’emorragia è venosa (si consiglia di fasciare stretto l’arto).

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Blocco della fuoriuscita del sangue con laccio emostatico di emergenza (emorragia arteriosa).

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Posizione antishock

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essere prudenti, eliminare la causa prevenire i rischi: non intervenire senza certezza che la corrente sia interrotta!!! posizione laterale di sicurezza se la vittima è incosciente ventilazione/massaggio cardiaco se è in arresto cardiorespiratorio (BLS) allertare o far allertare il 118

Lesioni da corrente elettrica

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Aggiornamenti

Corsi della Croce Rossa Italiana

Linee guida dell’European Resuscitation Council