Corso per addetti antincendio - Sapienza Università di Roma · 30/03/2012 ing. V. Nocente- VVF 4...
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LA DECONTAMINAZIONE NBCR
Corso per addetti antincendio Corso per addetti antincendio rischio elevato rischio elevato
22°°Modulo Modulo
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parleremo di:
► Misure di protezione contro gli incendi► Vie di esodo ► Procedure da adottare quando si scopre un
incendio o in caso d’allarme► Modalità di evacuazione► Collaborazione con i VVF. ► Attrezzature ed impianti di estinzione► Sistemi di allarme► Segnaletica di sicurezza► Illuminazione di sicurezza
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Misure di protezione attiva e passiva.
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PROTEZIONEPROTEZIONE
La protezione:La protezione:
B M E
Sistemi diSistemi disegnalazionesegnalazione
Riduce l’entità delleconseguenze
ATTIVAATTIVA PASSIVAPASSIVA
Sistemi diSistemi didifesadifesa
Piani diPiani disicurezzasicurezza
ProfilassiProfilassiigienica -igienica -
ambientaleambientale
Piani diPiani disicurezzasicurezza
EstinguentiEstinguenti Dispositivi eDispositivi erilevamentorilevamento
ResistenzaResistenzaREIREI
ReazioneReazioneal fuocoal fuoco
Comparti-Comparti-mentazionementazione
StruttureStruttureantintrusioneantintrusione
IsolamentoIsolamentocircuiticircuitielettricielettrici
ConfinamentoConfinamentosostanzesostanze
pericolosepericolose
ImpiantiImpiantimessa a terramessa a terra
SismicitàSismicitàstrutturestrutture
SbocchiSbocchiautomaticiautomatici
Luoghi sicuriLuoghi sicurie prontoe prontosoccorsosoccorso
N.B.Nella protezione attiva, alcune attività diprevenzione e protezione possono esseredelegate a persone preposte qualificate”
(Art. 5 legge n° 241 del 07/08/1990)
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LA PROTEZIONELA PROTEZIONE
Protezione PASSIVA
(non c'è il bisogno di un INTERVENTO)
Protezione ATTIVA
(c'è il bisogno di un INTERVENTO)
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Servono a garantire la rapida ed ordinata
evacuazione di una struttura.
Rapida per evitare che l’incendio produca
effetti dannosi per gli occupanti
Ordinata per evitare che gli occupanti si intralcino a vicenda
VIE VIE DIDI ESODOESODO
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♦ Lunghezza♦ Larghezza♦ Ubicazione♦ Numero
♦ Velocità di deflusso
♦ Densità di affollamento (pers/mq)
♦ Tempo di evacuazione massimo
CARATTERISTICHE GEOMETRICHECARATTERISTICHE GEOMETRICHEDELLE VIE DELLE VIE DIDI ESODOESODO
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Lunghezza dei percorsi di fuga e tempi di evacuazione
- 15 : 30 metri (tempo massimo di evacuazione 1 minuto) per aree a rischio di incendio elevato
- 30 : 45 metri (tempo massimo di evacuazione 3 minuti) per aree a rischio di incendio medio
- 45 : 60 metri (tempo massimo di evacuazione 5 minuti) per aree a rischio di incendio basso
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I° PARTEPROCEDURE DA ADOTTARE QUANDO SI
SCOPRE UN INCENDIO
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1-PROCEDURE DA ADOTTARE QUANDO SI SCOPRE UN
INCENDIO
► Dove esistono comportarsi secondo le procedure prestabilite.
► Dare immediatamente l’allarme al 115► Se si tratta di un principio d’incendio valutare la
situazione determinando se esiste la possibilità di estinguere immediatamente l’incendio con i mezzi a portata di mano
► Non tentare di iniziare lo spegnimento con i mezzi di estinzione portatili se non si è sicuri di riuscirvi
► Intercettare le alimentazioni di gas, en. elett., ecc.
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2-PROCEDURE DA ADOTTARE QUANDO SI SCOPRE UN
INCENDIO
► Limitare la propagazione del fumo e dell’incendio chiudendo le porte d’accesso
► Iniziare l’opera di estinzione solo con la garanzia di una via di fuga sicura alle proprie spalle e con l’assistenza d’altre persone.
► Accertarsi che l’edificio sia stato evacuato.► Se non si riesce a mettere sotto controllo
l’incendio in breve tempo, portarsi all’esterno dell’edificio e dare le adeguate indicazioni alle squadre dei Vigili del Fuoco.
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II PARTEPROCEDURE DA ADOTTARE IN CASO DI
ALLARME
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1-PROCEDURE DA ADOTTARE IN CASO DI ALLARME
► Mantenere la calma, la conoscenza approfondita delle procedure e l’addestramento periodico aiutano molto a prendere confidenza con le operazioni da intraprendere.
► Attenersi scrupolosamente a quanto previsto nei piani di emergenza.
► Evitare di trasmettere il panico ad altre persone.► Prestare assistenza a chi si trova in difficoltà, se
avete la garanzia di riuscire nell’intento.
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2-PROCEDURE DA ADOTTARE IN CASO DI ALLARME
► Allontanarsi immediatamente secondo le procedure (ad esempio in un’azienda può essere necessario mettere in sicurezza gli impianti di processo); oppure in una scuola è necessario che il docente prenda con sé il registro della classe per effettuare le verifiche sull’avvenuta evacuazione di tutti gli alunni.
► Non rientrare nell’edificio fino a quando non sono state ripristinate le condizioni di normalità.
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PIANO DI EMERGENZA
SCOPO :
Lo scopo dei piani di emergenza è quello di consentire la migliore gestione possibile degli scenari incidentali ipotizzati, determinando una o più sequenze di azioni che sono le più idonee per avere i risultati che ci si prefigge al fine di controllare le conseguenze di un incidente
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1-Piano d’emergenza in caso d’incendio
►► In un azienda, grande o piccola che sia, In un azienda, grande o piccola che sia, trovarsi coinvolti in un emergenza per trovarsi coinvolti in un emergenza per incendio o per infortunio, pur sembrando incendio o per infortunio, pur sembrando una probabilituna probabilitàà abbastanza remota, non abbastanza remota, non èèdel tutto impossibile.del tutto impossibile.
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2-Piano d’emergenza in caso d’incendio
►► La conferma la si può avere con una rapida analisi La conferma la si può avere con una rapida analisi dei dati statistici del Corpo Nazionale dei Vigili del dei dati statistici del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco che in Italia ogni anno svolge circa 600.000 Fuoco che in Italia ogni anno svolge circa 600.000 interventi di soccorso tecnico urgente. Di questi interventi di soccorso tecnico urgente. Di questi circa 40.000 sono correlati ad emergenze circa 40.000 sono correlati ad emergenze verificatesi in attivitverificatesi in attivitàà lavorative.lavorative.
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3-Piano d’emergenza in caso d’incendio
►► Indipendentemente dai materiali depositati o Indipendentemente dai materiali depositati o impiegati nelle lavorazioni e dalle caratteristiche impiegati nelle lavorazioni e dalle caratteristiche costruttive ed impiantistiche dellcostruttive ed impiantistiche dell’’azienda, uno azienda, uno degli aspetti che hanno avuto (e sempre avranno) degli aspetti che hanno avuto (e sempre avranno) grande impatto sullgrande impatto sull’’evoluzione dellevoluzione dell’’evento evento emergenza emergenza èè quello relativo a come sono stati quello relativo a come sono stati affrontati i primi momenti, nellaffrontati i primi momenti, nell’’attesa dellattesa dell’’arrivo arrivo delle squadre VVF.delle squadre VVF.
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4-Piano d’emergenza in caso d’incendio
►► Uno strumento basilare per la corretta gestione Uno strumento basilare per la corretta gestione degli incidenti (siano essi incendi, infortuni, fughe degli incidenti (siano essi incendi, infortuni, fughe di gas, ecc.) di gas, ecc.) èè il cosiddetto il cosiddetto ““ piano di emergenzapiano di emergenza””. . In tale documento sono contenute quelle In tale documento sono contenute quelle informazioni chiave che servono per mettere in atto informazioni chiave che servono per mettere in atto i primi comportamenti e le prime manovre, i primi comportamenti e le prime manovre, permettendo di ottenere nel pipermettendo di ottenere nel piùù breve tempo breve tempo possibile le azioni prioritarie da svolgere.possibile le azioni prioritarie da svolgere.
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► Raccogliere in un documento organico e ben strutturato quelle informazioni che non sono possibili ottenere facilmente durante l’emergenza.
► Fornire una serie di linee guida comportamentali e procedurali stabilite dall’esperienza di tutti i membri dell’Azienda e quindi rappresentano le migliori azioni da intraprendere.
► Disporre di uno strumento per sperimentare la simulazione dell’emergenza e promuovere organicamente l’attivitàd’addestramento aziendale.
1-OBIETTIVI
Importante :
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Azioni prioritarie da svolgere:
� Salvaguardia ed evacuazione delle persone� Messa in sicurezza degli impianti di processo� Compartimentazione e confinamento
dell’incendio� Protezione beni aziendali� Tutelare l’ambiente� Estinzione completa dell’incendio
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Istruzioni di Sicurezza
► Il piano di emergenza deve includere una planimetria nella quale sono riportate:
1. Le caratteristiche dei luoghi e vie di esodo;2. I mezzi di spegnimento (tipo, numero ed
ubicazione);3. L’ubicazione degli allarmi e della centrale di
controllo;4. L’ubicazione dell’interruttore generale
dell’alimentazione elettrica, delle valvole di intercettazione delle adduzioni idriche, gas e fluidi combustibili.
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IL PIANO IL PIANO DIDI EMERGENZAEMERGENZA
TU SEI Q U I
O R I − M A R TIN SPA − V ia C . C anovetti n . 13 − B R ESCIA
A C C IA IER IA − PLA N IM ETR IA D ELL’EM ER G EN ZA
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STRUTTURASTRUTTURA► La struttura di un piano di emergenza varia in
funzione :
►del tipo di attività,►del tipo di azienda,►della distribuzione planimetrica►del numero di dipendenti►di una serie di parametri talmente
diversificati che impediscono la creazione di un unico modello standard.
► È però possibile definire la metodologia per la strutturazione dei piani di emergenza ed elencare, quindi, i contenuti di base comuni a tutti i piani.
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Parti fondamentali di un piano di Parti fondamentali di un piano di emergenzaemergenza
� Scoperta di un pericolo in atto ►Istruzioni su “cosa fare quando si scopre una situazione
di pericolo.”� Tipi di emergenza e relativi allarmi
►Descrizione delle emergenze ipotizzabili e dei corrispondenti allarmi
� Attivazione del piano di emergenza e fine dello stato di emergenza►Procedure per le chiamate del personale delle squadre
interne, e per chiamare i Vigili del Fuoco segnalare lo stato d’allarme e impartire istruzioni via sistemi di diffusione o telefono le operazione di fine emergenza.
� Ruoli di emergenza► Descrizione dei compiti assegnati alle varie posizioni in
organico in casi di emergenza.
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Parti fondamentali di un piano di Parti fondamentali di un piano di emergenzaemergenza
� Indirizzi e numeri telefonici delle persone chiave da informare dell’emergenza.
� Numeri telefonici, telex e fax del C.N.VV.F. e delle autorità da informare.
� Numeri telefonici degli ospedali vicini e del medico aziendale.
� Elenco indirizzi telefonici di fornitori ai quali può essere chiesto supporto tecnico.
� Raccolta schede di sicurezza delle sostanze trattate, stoccate o che possono prodursi.
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ProcedureProcedure
► Le procedure sono la rappresentazione, in genere schematica, delle linee guida comportamentali ed operative che “scandiscono” i vari momenti dell’emergenza.
► Le Procedure Operative Standard ( POS ) sono un insieme di direttive tramite le quali il personale può operare efficacemente, efficientemente e con maggiore sicurezza.
► In mancanza di appropriate procedure un incidente diventa caotico, causando confusione ed incomprensione ed aumentando il rischio di infortuni.
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AggiornamentoAggiornamento
► Lo scopo dell’aggiornamento è quello di raffinare continuamente la qualità delle procedure per disporre di strumenti sempre più efficaci
► I piani di emergenza devono essere aggiornati:
� in occasione di cambiamenti di processo, introduzione di nuovi macchinari
� a scadenza prefissata (in linea di massima con cadenza annuale)
� se si ritiene migliorabile dopo ogni fase di addestramento.
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COLLABORAZIONE CON I VVF. IN CASO D’INTERVENTO
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COLLABORAZIONE CON I V.V.F. IN CASO D’INTERVENTO
►► Il modo migliore per collaborare con i Vigili del Il modo migliore per collaborare con i Vigili del Fuoco durante lFuoco durante l’’incendio incendio èè quello di mettere a quello di mettere a disposizione la vostra capacitdisposizione la vostra capacitàà ed esperienza ed esperienza lavorativa e la conoscenza dei luoghi, per svolgere lavorativa e la conoscenza dei luoghi, per svolgere quei compiti che giquei compiti che giàà siete abituati a fare perchsiete abituati a fare perchéé li li svolgete nellsvolgete nell’’attivitattivitàà di tutti i giorni.di tutti i giorni.
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►Tutto è finalizzato per consentire alle squadre VVF di operare con azioni piùopportune e corrette possibili, nel minor tempo possibile, con le risorse disponibili, ecc. ecc.
Importante
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► I momenti d’emergenza sono proprio quelli nei quali le azioni che riescono meglio (e forse sono le uniche a riuscire) sono le azioni che abbiamo saputo rendere piùautomatiche, perché siamo abituati a svolgerle frequentemente nel lavoro ordinario quotidiano.
Ricordiamoci che:
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► Può essere una buona idea predisporre una pagina fax che indica i percorsi per raggiungere l’Azienda; lo schema viene inviato alla SO dei Vigili del Fuoco del Comando al momento dell’emergenza. Così saranno fornite utili indicazioni via radio alle squadre per farle giungere sul posto nel più breve tempo possibile.
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Addestramento periodicoAddestramento periodico
► Elemento chiave nella preparazione alla gestione di un emergenza è l’addestramento periodico.
► Senza l’aggiornamento continuo e la messa in pratica periodica, anche il piano più semplice e le migliori procedure non avranno mai la giusta efficacia.
► L’addestramento permette, inoltre, la verifica ed il controllo delle attrezzature e l’aggiornamento dei piani d’emergenza.
► É consigliabile prevedere la prova delle procedure di emergenza almeno due volte l’anno.
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11--Compiti delle squadre antincendio Compiti delle squadre antincendio aziendaliaziendali
► Il servizio antincendio interno può essere realizzato, nelle aziende più grandi, da squadre antincendi aziendali permanenti, mentre in quelle più piccole è opportuno disporre di personale aziendale pratico nell’uso di mezzi antincendio.
► Le squadre antincendi aziendali permanenti dovranno essere opportunamente formate ed addestrate, con particolare riferimento alle seguenti attività:
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Domande ??Domande ??
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MODALITA’ DI EVACUAZIONE
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MODALITA’ DI EVACUAZIONE
► Si è ritenuto opportuno evidenziare questo punto del piano di emergenza generale, dedicandogli una attenzione particolare. L’obbiettivo principale di ogni piano di emergenza è quello della salvaguardia delle persone presenti e della loro evacuazione quando necessaria.
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IL PIANO DI EVACUAZIONE
► Il piano di evacuazione è in pratica un “piano nel piano” che esplicita con opportuni dettagli tutte le misure adottate (in fase preventiva e di progetto) e tutti i comportamenti da attuare (in fase di emergenza) per garantire la completa evacuazione dell’edificio/struttura da parte di tutti i presenti.
► Siano essi gli stessi titolari, i dipendenti, i clienti, i visitatori ecc. ecc. .
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Modalità di evacuazione (il piano di evacuazione)
► Anch’esso deve essere elaborato tenendo conto del tipo di evento ipotizzato e delle caratteristiche dell’azienda.
► La predisposizione del piano di evacuazione va effettuata prevedendo di far uscire dal fabbricato tutti gli occupanti utilizzando le normali vie di esodo, senza pensare di impiegare soluzioni “personalizzate” tanto ingegnose quanto pericolose.
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IL PIANO IL PIANO DIDI EMERGENZAEMERGENZA
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► Indirizzo dell’azienda e numero telefonico.► Il tipo di emergenza in corso.► Le persone coinvolte ed eventuali feriti.► Reparto coinvolto e lavorazioni in atto.► Stadio dell’evento (in fase di sviluppo,
stabilizzato, cruento, ecc..► Indicazioni particolari (materiali coinvolti,
necessità di arrestare i mezzi a distanza, pericoli di esplosioni, ecc..
► Indicazioni sul percorso
Essere chiari e precisi
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IMPORTANTE
►Le aziende più all’avanguardia spediscono periodicamente il piano di emergenza aggiornato alla Sala Operativa 115 del Comando Provinciale dei Vigili del fuoco.
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Attrezzature ed impianti Attrezzature ed impianti dd’’estinzioneestinzione
L’insieme delle misure di protezione che richiedono l’azione di un uomo o
l’azionamento di un impianto sono quelle finalizzate alla precoce
rilevazione dell’incendio, alla segnalazione e all’azione di spegnimento dello
stesso.
• estintori
• rete idrica antincendio
• impianti di rivelazione automatica d’incendio
• impianti di spegnimento automatici
• dispositivi di segnalazione e d’allarme
• evacuatori di fumo e calore
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Attrezzature ed impianti Attrezzature ed impianti dd’’estinzioneestinzione
Vediamo brevemente i sistemi e le Vediamo brevemente i sistemi e le
attrezzature di spegnimento di un incendio attrezzature di spegnimento di un incendio
che necessitano della presenza di un che necessitano della presenza di un
operatoreoperatore
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I METODI I METODI DIDI SPEGNIMENTOSPEGNIMENTO
FUOCOFUOCOCOMBUSTIBILE
CALORE
COMBURENTENecessitaintervenire, come???
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LE ATTREZZATURE LE ATTREZZATURE ANTINCENDIOANTINCENDIO
►► EstintoriEstintori
►►ManichetteManichette
►► Coperta Coperta antifiammaantifiamma
►► AsciaAscia
►► Autorespiratore Autorespiratore
►► ImpiantiImpianti
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EstintoriEstintoriGli estintori sono in molti casi i mezzi di Gli estintori sono in molti casi i mezzi di
primo intervento piprimo intervento piùù impiegati per spegnere impiegati per spegnere
i principi di incendio. i principi di incendio.
Vengono suddivisi in:Vengono suddivisi in:
►► estintori portatiliestintori portatili
►► estintori carrellati estintori carrellati
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ESTINTORIESTINTORI
Posizionamento degli estintoriPosizionamento degli estintori
Debbono essere sempre posti nella massima evidenza, in Debbono essere sempre posti nella massima evidenza, in modo da essere individuati immediatamente, modo da essere individuati immediatamente, preferibilmente vicino alle scale od agli accessi. preferibilmente vicino alle scale od agli accessi. Estintori, di tipo idoneo, saranno inoltre posti in Estintori, di tipo idoneo, saranno inoltre posti in vicinanza di rischi speciali (quadri elettrici, cucine, vicinanza di rischi speciali (quadri elettrici, cucine, impianti per la produzione di calore a combustibile solido, impianti per la produzione di calore a combustibile solido, liquido o gassoso ecceteraliquido o gassoso eccetera). ).
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ESTINTORIESTINTORI
Gli estintori potranno essere poggiati a terra od Gli estintori potranno essere poggiati a terra od attaccati alle pareti, mediante idonei attacchi che attaccati alle pareti, mediante idonei attacchi che ne consentano il facile sganciamento; se l'estintore ne consentano il facile sganciamento; se l'estintore non può essere posto in posizione ben visibile da ogni non può essere posto in posizione ben visibile da ogni punto della zona interessata, dovranno porsi dei punto della zona interessata, dovranno porsi dei cartelli di segnalazione, (se necessario a bandiera) cartelli di segnalazione, (se necessario a bandiera) del tipo conforme alle norme della segnaletica di del tipo conforme alle norme della segnaletica di sicurezza.sicurezza.
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LE ATTREZZATURE 1LE ATTREZZATURE 1
Le ManichetteLe Manichette
UNI 45
UNI70
Gli IdrantiGli Idranti
A colonna
A Muro
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LE ATTREZZATURE 2 LE ATTREZZATURE 2 Le LanceLe Lance
UNI 45
UNI 70
I RubinettiI RubinettiLe LastreLe Lastre
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LE ATTREZZATURE 3LE ATTREZZATURE 3
La coperta antifiammaLa coperta antifiammae cartelli identificativie cartelli identificativi
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Domande ??Domande ??
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IMPIANTI DI SPEGNIMENTO AUTOMATICI
• IMPIANTI AD ACQUA SPRINKLER
• IMPIANTI A SCHIUMA
• IMPIANTI AD ANIDRIDE CARBONICA
• IMPIANTI AD HALON
• IMPIANTI A POLVERE
Impianti in cui l’erogazione delle sostanze estinguenti (acqua, schiuma, CO2, etc.) avviene attraverso dei dispositivi automatici e/o manuali come:
♦ impianti elettronici di rilevazione incendi♦ testine termosensibili
Vengono utilizzati a protezione di locali ad elevato rischio d’incendio (per ubicazione e/o carico d’incendio) come Autorimesse, Depositi, etc.
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IMPIANTI SPRINKLER
L’erogazione di acqua può essere comandata da un impianto di rilevazione incendi, oppure essere provocata direttamente dalla apertura delle teste erogatrici, ossia per fusione di un elemento metallico o per rottura, a determinate temperature, di un elemento termosensibile a bulbo che consente in tal modo la fuoriuscita d’acqua.
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Può essere utile ricordare i quattro stadi di un incendio
Sono finalizzati alla tempestiva segnalazione di un processo di Sono finalizzati alla tempestiva segnalazione di un processo di combustione col duplice scopo di:combustione col duplice scopo di:
►► allarmare le personeallarmare le persone
►► azionare sistemi automatici di protezioneazionare sistemi automatici di protezione
IMPIANTI IMPIANTI DIDI RIVELAZIONE RIVELAZIONE DD’’INCENDIOINCENDIO
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Tali dispositivi di segnalazione sfruttano per la rivelazione di un incendio:
Prodotti dalla combustione
Luminosità della fiamma Rivelatori Ottici
L’impianto è costituito da:
Rivelatori di fumo
Aumento della temperatura Rivelatori Termici
1 Elemento sensore (rivelatori);
2 Centrale di controllo (presidiata o teleallarme);
3 Elemento motore (alimentazione elettrica di sicurezza).
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I SensoriI Sensori
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Segnaletica di sicurezza riferita in Segnaletica di sicurezza riferita in particolare ai rischi presenti particolare ai rischi presenti
nellnell’’ambiente di lavoroambiente di lavoro
► IL DECRETO LEGISLATIVO N°81/2008 ALLEGATO XXIV, STABILISCE LE PRESCRIZIONI PER L SEGNALETICA DISICUREZZA E DI SALUTE SUL LUOGO DILAVORO NEI SETTORI DI ATTIVITA’PUBBLICI E PRIVATI.
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Segnaletica di sicurezzaSegnaletica di sicurezza
► I CARTELLI OLTRE AD AVERE UN IDENTIFICATIVO DI PRESCRIZIONE O DIDIVIETO SONO INDIVIDUATI ANCHE DAL COLORE IDENTIFICATIVO
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Colori di riferimento per la Colori di riferimento per la segnaletica di sicurezzasegnaletica di sicurezza
� SALVATAGGIO O SOCCORSO
� DIVIETO
� AVVERTIMENTO
� PRESCRIZIONE
� ATTREZZATURE ANTINCENDIO
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SIMBOLO IN BIANCOSIMBOLO IN BIANCOSIMBOLO IN NEROSIMBOLO IN NERO
SEGNALE DISEGNALE DIAVVERTIMENTOAVVERTIMENTO
SEGNALE DISEGNALE DIPRESCRIZIONEPRESCRIZIONE
SEGNALE DISEGNALE DISALVATAGGIOSALVATAGGIO
SEGNALE DISEGNALE DIANTINCENDIOANTINCENDIO
SEGNALE DISEGNALE DIINFORMAZIONEINFORMAZIONE
SIMBOLO IN BIANCOSIMBOLO IN BIANCOSIMBOLO IN BIANCOSIMBOLO IN BIANCOSIMBOLO IN BIANCOSIMBOLO IN BIANCO
Scuola Provinciale AntincendiScuola Provinciale Antincendi
D.D. Lgs Lgs 14 14 agosto agosto 1996, n. 4931996, n. 493
SEGNALE DISEGNALE DIDIVIETODIVIETO
SIMBOLO IN NEROSIMBOLO IN NERO
B M E
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Segnali di avvertimentoSegnali di avvertimento
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Segnali di prescrizioneSegnali di prescrizione
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Segnali di salvataggioSegnali di salvataggio
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Segnaletica antincendioSegnaletica antincendio
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ILLUMINAZIONE ILLUMINAZIONE DIDISICUREZZASICUREZZA
In caso di mancanza di energia elettrica, lIn caso di mancanza di energia elettrica, l’’illuminazione illuminazione delle vie di esodo, delle vie di esodo, èè necessario garantire:necessario garantire:
►► Illuminazione minima 5 luxIlluminazione minima 5 lux►► Illuminazione dei segnali di esodoIlluminazione dei segnali di esodo►► Lampade non in alto (offuscate dai fumi)Lampade non in alto (offuscate dai fumi)►► Batterie o gruppi elettrogeni Batterie o gruppi elettrogeni ►► Autonomie variabili tra 1/2 a 3 ore Autonomie variabili tra 1/2 a 3 ore ►► Tempi di intervento tra 5s (batterie) e 15s (gruppi)Tempi di intervento tra 5s (batterie) e 15s (gruppi)►► I gruppi vanno posizionati in luoghi sicuriI gruppi vanno posizionati in luoghi sicuri
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Grazie per lGrazie per l’’attenzioneattenzione
Domande ??Domande ??
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E in ultima analisi
Se proprio deve succedere qualcosa, se ho un po’ di fortuna quando capiterà spero di essere in ferie!!!!!!
f.to un lavoratore previdente