Corso Pacchetto pesticidi - 11. Residui miele e api
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Istituto Istituto ZooprofilatticoZooprofilatticoSperimentale del Piemonte,Sperimentale del Piemonte,Liguria e Valle dLiguria e Valle d’’ AostaAosta
Dipartimento di Prevenzione ASL – AT
“ Pacchetto Pesticidi ”
“ Residui nelle api e nei prodotti dell’alveare”
dott.vet. Paola Mogliotti,Centro Apistico Regionale IZS PLVA
Asti,15 maggio 2014,Centro Formazione ASL - AT
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Negli ultimi anni si è assistito ad un aumento di segnalazioni da parte delle associazioni di Apicoltori relative a problemi dimortalità e spopolamento delle famiglie d’api,spesso senza cause evidenti a cui imputare questi fenomeni.
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Tra il 2005 e il 2009 si sono verificate numerose
morie di api nel mondo.
In particolare in Italia, Europa e U.S.A..
Negli U.S.A.,le ingenti perdite hanno raggiunto il
90% delle apiari.
Questo fenomeno è stato denominato CCD.
( Colony Collapse Disorder)
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Le possibili cause ipotizzate sono della CCD:� Global warming� Inquinamento elettro-magnetico� Diffusione di patologie e parassitosi
(es. varroasi, nosemiasi,ect.)� Impiego di pesticidi particolarmente aggressivi (es. neonicotinoidi)� Mancanza di varietà di pollini a causa delle mono colture
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L'uso dei pesticidi è citato ampiamente come uno dei possibili fattori che contribuiscono alla CCD.Questo declino preoccupa fortemente il mondo agricolo, oltre che quello apistico, perché dagli insetti impollinatori, e dalle api in particolar modo, si stima che dipenda l'80% delle 264 specie vegetali coltivate nell'UE.*
* *Pesticides and bee health: EFSA reviews the science - 23 May 2012
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La densità di alveari, in Italia è tra le più alte in Europa e nel mondo, con quasi 4 alveari/km2.Il nostro paese è in vetta alle medie europee ed internazionali, che si attestano, ormai da anni sui 3 alveari/km2.
In questo scenario il Piemonte si collocacome seconda regione italiana per quantitàdi apiari sul proprio territorio.
Abbiamo quindi ritenuto necessario attivare,ricerche sui residui di xenobiotici nelle api quali bioindicatori della qualità ambientale e nei prodotti d'alveare a garanzia del consumatore.
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XENOBIOTICI
Dal greco xénos, estraneo, è sostanza estranea all'organismo che può causareeffetti biologici indesiderati.
L’attività biologica degli xenobiotici è determinata in gran parte dalle loro proprietà intrinseche, ma è condizionata anche dalla risposta dell'organismo stesso. Infatti, l'intensità degli effetti che si possono esplicare negli organi o nei tessuti bersaglio dipende dalla concentrazione nell'ambiente dello xenobiotico, dalle vie e dalla durata d'esposizione, dalle dimensioni del corpo, dalla velocità di assorbimento, dal flusso sanguigno, dalla velocità di biotrasformazione, dalla permeabilità delle membrane per giungere a contatto con il DNA, dalla quantità e durata dell'immagazzinamento della sostanza o dei suoi metaboliti nell'organismo.
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Oltre all'impiego di pesticidi, si ritiene che la diffusione di forme patologiche e parassitosi, sia un'altra concausa importante della CCD.Paradossalmente,“l'eccesso di protezione” ovvero la somministrazione di antibiotici in grandi quantità, rende le api più vulnerabili a virus e parassiti più forti e resistenti agli antibiotici.
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L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale PLVA,è stato finanziato dal
Ministero della Salute per i progetto di ricerca:
“Monitoraggio della situazione ambientale dei territori delle Provincedi Alessandria ed Asti attraverso l'approfondimento di metodi di
indagine per la ricerca e la quantificazione di residui xenobiotici nelle api e nei prodotti dell'alveare a garanzia di salubrità nei prodotti
destinati al consumatore ”
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OBIETTIVO DELLA RICERCA
Studiare più attentamente il fenomeno a livello locale ed ottenere una conoscenza più
ampia e accurata del “rumore di fondo” provocato dagli inquinanti ambientali.
Si è provveduto ad effettuare un monitoraggio attento e organico, organizzato per
molecole, area geografica e tempistica dei momenti di prelievo. Tramite l'ausilio di biorivelatori, quali le api, veri e propri SSA (Sistema Sentinella
Animale), si è voluto monitorare l'inquinamento da xenobiotici di parte del territorio
piemontese (province di Alessandria e Asti).
Considerate un vero e proprio “termometro” della salubrità ambientale, le api, con la
loro attività di insetti impollinatori, intercettano un'ampia quantità di contaminanti
pericolosi per la salute umana, presenti nel loro habitat, permettendone l'identificazione e il monitoraggio.
Sono in grado rilevare le condizioni minime di vita.
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Api, sistema sentinella animaleFacili da allevare
Piccole esigenze
alimentari
Costi di gestione contenuti
Organismi quasi ubiquitari
Perlustrano ogni giorno tutti i
settori ambientali
Intercettano materiali e
sostanze con cui vengono
a contatto
Dotate di alta
mobilità
Altamente sensibili agli
antiparassitari
Alto tasso di
riproduzione
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Partner della ricerca:IZS PLV – Sezione di Asti - C.A.Re.
Analisi Neonicotinoidi
IZS PLV – Sezione di Vercelli
Analisi Radionuclidi
IZS PLV – Sicurezza Ambientale e C.Re.A.A. - Torino
Analisi Metalli pesanti
IZS PLV – Sezione di Genova
Analisi PCB e Pesticidi
Le ASL di Alessandria e Asti
Prelevamento campioni
Apicoltori – Province di Alessandria e di Asti
IZSVE – Centro di referenza nazionale per l'apicoltura – Padova
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XENOBIOTICI OGGETTO DELLA RICERCA
�Neonicotinoidi
�Pesticidi Clorurati e Fosforati
�Policlorobifenili
�Metalli pesanti - Cd, Cr, Pb
�Radionuclidi - Stronzio 90 (90Sr) e Cesio 137 (137Cs)
thiamethoxam
acetamprid
thiacloprid
clothianidin
imidacloprid
Cs-137Cesium-137
(Caesium-137)
SrSr--9090StrontiumStrontium--9090
(Strontium(Strontium--90)90)
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Impiegati principalmente nella concia delle sementi (mais) esu vasta scala nella protezione delle colture,quali: � Cotone � Colza� Barbabietola� Girasole� Vite� Trattamenti fogliari di alberi fruttiferi e piante ornamentali ,grazie alla loro ottimaattività insetticida ed ampio spettro d’azione.
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Sono dotati di elevata sistemicità, il principio attivo assorbito dalle radici, dal fusto e dalle foglie, viene traslocato dalla pianta attraverso la via xilematica (ascendente) venendo costantemente veicolato alle foglie presenti e a quelle in corso diformazione. Questo viene assorbito anche attraverso la cuticola fogliare consentendo la protezione anche delle partisviluppatesi dopo il trattamento.
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Agiscono a livello del sistema nervoso fissandosi airecettori nicotinici dell'acetilcolina (nAChRs),a livello delle sinapsi tradue neuroni.Tale processoprovoca alterazionedella trasmissione degliimpulsi nervosi.
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I neonicotinoidi risultano particolarmente pericolosi nelle api.
Già a bassissimi dosaggi provocano diminuzione dei
movimenti dell'animale, alterazioni al sistema
di navigazione e perdita dell'orientamento.
Sono possibili intossicazioni croniche con
quantitativi sub-letali che determinano
effetti fisiologici e comportamentali.
Un’ intossicazione acuta per contatto
o ingestione con la raccolta di nettare,
acqua o pollini contaminati
provoca paralisi e morte dell'insetto.
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Vie d’intossicazione dei
Neonicotinoidi :� contatto diretto attraverso le nubi
chimiche nei periodi in cui il pesticida
viene usato (semine e/o bottinatura);
� ingestione, quando raccolgono
nettare,acqua o pollini contaminati dagli
insetticidi sistemici entrati in circolo
nella linfa delle piante;
� attraverso guttazione ( eliminazione di
acqua da una pianta in forma di
goccioline).
Asti
Aramengo
Calosso
Mombaruzzo
Provincia di Asti
MontafiaCalliano
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Castelnuovo Scrivia
Alessandria
Visone
Provincia di Alessandria
Lucelio
Casale Monferrato
Camino
Frassineto Po
Bistagno
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TERRITORIO OGGETTO D'INDAGINE
La zona è stata scelta in base all'utilizzo del suolo e della
composizione agricola previa consultazione di mappe colturali.
Gli alveari sono stati collocati in modo tale da permettere la
copertura di un'area di circa 7 Km2.
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Frequenza e modalità di campionamento
Durata totale del monitoraggioda primavera 2010 a autunno 2012
Matrici campionate� Api vive� Api morte
� Cera� Propoli� Polline� Miele
Frequenza� Da marzo a
novembre� 2 prelievi mensili
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TERRITORIO OGGETTO TERRITORIO OGGETTO D'INDAGINED'INDAGINE
Provincia di Provincia di BiellaBiella
La zona è stata scelta in base all'utilizzo del suolo e della composizione agricola previa consultazione di mappe colturali.
Gli alveari sono stati collocati in modo tale da permettere la copertura di un'area di circa 7Km2.
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Frequenza e modalità di campionamento
Durata totale del monitoraggioda settembre 2008 a febbraio 2011
Matrici campionate� Api vive� Api morte
� Cera� Propoli� Polline� Miele
Frequenza� Da marzo a
novembre� 2 prelievi mensili
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MATERIALI IMPIEGATI PER IL CAMPIONAMENTO
N.12 Stazioni di monitoraggio georeferenziate
N.2 arnie Dadant-Blatt std per stazione
TETTOTETTO
COPRIFAVCOPRIFAV
MELARIOMELARIO
COPRIFAVOCOPRIFAVO
NIDONIDO
Mascherina di Mascherina di
reterete
N.10-12 telaini, per arnia, di famiglie di api in buono stato di salute e sottoposte ai controlli previsti dal piano regionale delle malattie piùcomuni.
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Risultati ottenuti Alessandria - Asti
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Numero di campioni per matrice362 campioni
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PROVENIENZA
Provenienza CampioniAsti - Alessandria
Bistagno Casale Monferrato Visone Castelnuovo Scrivia Lucelio Frassineto Po Camino0
5
10
15
20
25
30
35
40
3431
28 27
2119
9
Provenienza Campioni
Prov. Alessandria
Qu
an
tità
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Calliano Calosso Montafia Mombaruzzo Aramengo Asti0
5
10
15
20
25
30
35
40
36 3633
3129 28
Provenienza Campioni
Prov. Asti
Qu
an
tità
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radionuclidi pesticidi PCB neonicotinoidi metalli pesanti0
20
40
60
80
100
120
140
160
180161
139 139127
48
Tipo e numero analisi effettuate
Tipo analisi
Nu
me
ro a
na
lisi
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Positività Neonicotinoidi
27/08/10 09/09/10 10/09/10 15/09/10 16/09/10 29/09/10 30/10/100,00
0,50
1,00
1,50
2,00
2,50
3,00
3,50
4,00
2,60
2,00
2,80
1,60
1,39
1,00
3,80
Positivi Neonicotinoidiposit ivo c lothianidinposit ivo thiaclopr idposit ivo imidaclopr id
Data prelievo
pp
b
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Castelnuovo Scrivia
Alessandria
Bistagno
LocalitLocalitàà N. positiviN. positivi
BistagnoBistagno 11
CastenuovoCastenuovo
ScriviaScrivia22
LucelioLucelio 11
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Localizzazione positivi
Provincia di Provincia di
AlessandriaAlessandria
Lucelio
LocalitLocalitàà N. positiviN. positivi
AramengoAramengo 11
CalossoCalosso 11
MombaruzzoMombaruzzo 11
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Localizzazione positiviAsti
Aramengo
Calosso
Mombaruzzo
Provincia di AstiProvincia di Asti
59
70
10
Matrici per Pesticidi clorurati e fostorati - PCB
api
cera
polline
Totale campioni 139
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Assenza di positivi
8480
2
8968
6
8974
2
8994
4
9004
2
9067
9
9891
5
1064
31
9002
9
0
0,01
0,01
0,02
0,02
0,03
0,02 0,02 0,02 0,02
0,01
0,02
0,01 0,01 0,01
Cadmio nel miele
Accettazione
mg/
kg
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QUANTIFICABILE IN 9 CAMPIONI SU 48 TOTALI
897
42
899
67
mel
ata
900
38
900
42
906
79
999
82
932
730
50
733
36
857
18
857
59
859
02 a
caci
a
859
02
tiglio
859
43
859
67
109
921
0
0,02
0,04
0,06
0,08
0,1
0,12
0,14
0,16
0,18
0,0
5 0,0
6
0,1
5
0,0
5
0,0
8
0,0
5
0,0
5
0,0
8
0,1
0,0
2
0,0
2
0,0
1
0,0
1
0,0
3
0,0
2
0,0
5
Cromo nel miele
Accettazione
mg/
kg
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QUANTIFICABILE IN 16 CAMPIONI SU 48 TOTALI
8512
0
8968
6
8973
3
8974
2
8994
4
8996
7 ac
acia
8996
7 m
elat
a
9061
7
9067
9
9891
5
1064
31
7305
0
7333
6
7689
7
7693
8
7696
7
8571
8
8575
9
8590
2 ac
acia
8594
3
8898
5
9002
9
9301
0
9494
2
9571
7 m
elat
a
1041
31
1041
71
1099
21
1099
51
0
0,1
0,2
0,3
0,4
0,5
0,6
0,7
0,8
0,9
0,05 0,
09
0,01
0,1
0,8
0,04
0,12
0,08
0,14
0,05
0,04
0,19
0,13
0,07
0,05 0,06
0,02
0,09
0,17
0,05
0,03
0,02
0,02
0,01 0,02 0,
05
0,04 0,05 0,06
Piombo nel miele
Accettazione
mg/
kg
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QUANTIFICABILE IN 29 CAMPIONI SU 48 TOTALI
848
02
896
86
897
42
899
44
900
42
906
79
989
15
106
431
900
29
8996
7 m
ela
ta
900
38
999
82
932
730
50
733
36
857
18
857
59
859
02 a
caci
a
8590
2 tig
lio
859
43
859
67
109
921
851
20
897
33
899
67 a
caci
a
906
17
768
97
769
38
769
67
889
85
930
10
949
42
9571
7 m
ela
ta
104
131
104
171
109
951
Metalli pesantiCompresenza nei campioni >LOQ
cdcrpb
Pre
sen
za m
etal
li
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Assenza di positivi
161 analisi
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Risultati ottenuti BiellaRisultati ottenuti Biella
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api cera miele polline propoli0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
78
46
2117
5
Campioni analizzati
166 campioni
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clothianidin thiamethoxam acetamiprid imidaclorpid thiaclorpid0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
78 78 78 78 78
19
0 0 0 0
Analizzati
Positivi
Analisi Neonicotinoidi effettuate sulle API
≤ 1 ppb 1<ppb ≤2 2<ppb ≤3 3<ppb ≤4 4<ppb ≤5 ppb>5
0
2
4
6
8
10
12
1
10
5
2
1
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Positivi al clothianidin
Range
Nu
me
ro ca
mp
ion
i
0
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Localizzazione positiviLocalizzazione positivi
Provincia Provincia
di Bielladi Biella
Località N. positivi
Donato 3
Salussola 4
Zubiena 7
Bioglio 3
Valle Mosso 1
Piedicavallo 1
Fosforati Clorurati0
5
10
15
20
25
30
35
0 0
14
32
Positivi
Analizzati
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Classe del pesticida
Nu
me
ro ca
mp
ion
i
Analisi Pesticidi Clorurati e Fosforatieffettuate su Api, Cera e Propoli
0
2
4
6
8
10
12
14
16
0
14Positivi
Analizzati
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PoliCloroBifenili
Nu
me
ro ca
mp
ion
i
Analisi PoliCloroBifenilieffettuate su Cera e Propoli
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
0
9Positivi
Analizzati
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Radionuclidi
Nu
m
er
o
ca
m
pi
on
i
Analisi Radionuclidi effettuate su Polline
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Metallo
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Analisi Metalli pesantieffettuate sul Miele
Cadmio Cromo Piombo0
5
10
15
20
25
0
5
1921 21 21
Positivi
Analizzati
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RISCONTRO NEONICOTINOIDI
Su un totale di 127 analisi effettuate i positivi sono stati 7 (meno del 9% totale).I campioni risultati positivi al Clothianidin si sono riscontrati nelle zone di Bistagno(1), Castelnuovo Scrivia (2) e Lucedio (1).Ad eccezione del primo, gli altri punti non presentano campi coltivati a mais nelle vicinanze, ma rispettivamente ortaggi e riso.I campioni risultati positivi all'Imidacloprid sono emersi nelle zone di Aramengo (1) e Monbaruzzo (1).Prevalente la presenza di boschi, dal 70-80%, mentre il rimanente è coltivato a vite, mais, frutta e girasole.Unico positivo al Thiacloprid è risultato a Calosso, zona a coltura viticola.
Uguale monitoraggio eseguito negli anni dal 2008 al 2011 nella provincia di Biella, ha evidenziato, a fronte di 78 determinazioni analitiche per la ricerca di neonicotinoidi, 19 positivi per clothianidin (quasi il 15% del totale).
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CONSIDERAZIONI
Il decreto del 17/09/2008 e successive proroghe, stabiliscono la sospensione cautelativa all’impiego dei neonicotinoidi solo per la concia del mais e non per le altre tipologie di colture.La presenza di positività di tali molecole indica che molti sono i pesticidi di uso corrente che le contengono.Altre fonti di inquinamento ambientale si sono rilevate essere al di sotto del limite di rilevabilità strumentale come ad esempio la determinazione della radioattivitàambientale, dato potrebbe far supporre come l'effetto Chernobyl sia terminato, ma può essere utile per monitorare piccole problematiche in campo nucleare che possono eventualmente succedere, ad esempio la manipolazione di scorie radioattive.Non si evidenziano, nei campioni analizzati, contaminazioni ambientali da cadmio e cromo mentre da piombo si manifesta a bassi livelli di concentrazione.
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RIFLESSIONIQuesti studi hanno evidenziato come l'impiego delle api, nella ricerca scientifica, siano fondamentali in quanto efficienti bioindicatori per il monitoraggio della salubrità ambientale.La loro presenza e la loro capacità di rilevare le condizioni minime di sopravvivenza, anche per le altre forme biologiche, sono indici di una corretta gestione del territorio.Grazie al campionamento ampio e capillare che un ape può svolgere, avendo essa un raggio di azione di 7 km2 dall'alveare ed effettuando nell'arco della giornata un elevato numero d’impollinazioni, i risultati ottenuti sono fedelmente rappresentativi e molto utili per l'individuazione di colture che utilizzano diversamente i vari prodotti fitosanitari.
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NormativaDECRETO del 17 settembre 2008
Sospensione cautelativa dell'autorizzazione di impi ego per la concia di sementi, dei prodotti fitosani tari contenenti le sostanze attive clothianidin, thiamet hoxam, imidacloprid e fipronil, ai sensi dell'artico lo 13, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblic a 23 aprile 2001, n. 290. (G.U. Serie Generale n. 2 21 del 20 settembre 2008)
DECRETO 26 gennaio 2009Fissazione del limite temporale relativo alla sospensione cautelativa dell’autorizzazione di impiego per la concia di sementi dei
prodotti fitosanitari contenenti le sostanze attive clothianidin, thiamethoxam, imidacloprid e fipronil, ai sensi dell’articolo 13,
comma 1, del Decreto del Presidente della Repubblica 23 aprile 2001, n. 290 di cui al Decreto Dirigenziale del 17 settembre
2008. - FINO AL 20 SETTEMBRE 2009
DECRETO 14 settembre 2009
Proroga della sospensione FINO AL 20 SETTEMBRE 2010
DECRETO 28 giugno 2011
Proroga della sospensione FINO AL 31 OTTOBRE 2011
DECRETO 25 giugno 2012 - (G.U. n. 151 del 30-6-2012)
Proroga della sospensione FINO AL 31 GENNAIO 2013
In attesa di acquisire da parte dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) sia il parere sui risultati del progetto APENET che
le conclusioni delle analisi in merito agli effetti acuti e cronici dei neonicotinoidi sulle api.
Proroga della sospensione sino al 31 dicembre 2013.
DECRETO 16 settembre 2010
Proroga della sospensione FINO AL 30 GIUGNO 2011
DECRETO del 25 ottobre 2011
Proroga della sospensione FINO AL 30 GIUGNO 2012
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La UE , aveva richiesto all’EFSA,di esprimere un parere scientifico relativamente ai neonicotinoidi. Gli esperti dell’EFSA si sono
concentrati su tre sostanze tra quelle più utilizzate : clothianidin, imidacloprid, e thiamethoxam, valutando gli effetti acuti e cronici
(anche a basse dosi) sulla vita dell’alveare e dei suoi abitanti.
Il rapporto dell’EFSA ha accertato i rischi inacettabili per l’esposizione delle api da :concia delle sementi;trattamento di colture visitate da api
e impollinatori per raccolta nettare e polline; guttazione del mais.
Per gli esperti queste tre sostanze non dovrebbero essere usate su colture considerate attraenti per le api,come mais, colza, girasole e
cotone.
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La Commissione Europea ha deciso di sospendere l’utilizzo in tutta l’Europa dei tre
pesticidi clothianidin,imidacloprid e thiamethoxam per uso agricolo per due anni,per i loro effetti sulla moria d’api
emersi dal recente rapporto dell’EFSA.
Il bando è entrato in vigore l’ 1/12/13.
Viene così sottolineata l’urgenza di usare il principio di precauzione prima che le api
scompaiano del tutto.
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Definizione del Codex Alimentarius, ripresa dalla legge 753/82
“ il miele è il prodotto alimentare che le api domestiche producono dal nettare dei fiori o dalle secrezioni provenienti da parti vive di piante che si trovano sulle stesse,che esse bottinano,trasformano,combinano con sostanze specifiche proprie e lasciano maturare nei favi dell’alveare”
Il miele considerato un prodotto naturale per eccellenza!!
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In realtà,negli ultimi anni,il miele ha subito gli effetti dell’industrializzazione e dell’evoluzione della produzione agricola da cui può risultare una contaminazione.
A ciò si aggiungono, l’insorgenza e/o la recrudescenza di patologie delle api che comportano la necessità di somministrare agli alveari sostanze che possono residuare nel miele.
Problema di notevole importanza risulta essere quello relativo alla presenza di residui nel miele. Infatti,pur non essendo autorizzati, antibiotici e sulfamidici vengono utilizzati in apicoltura per il controllo e la profilassi di alcune noxae patogene. Esigenza di effettuare controlli sui residui dei prodotti dell’alveare.
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PNR : Piano Nazionale Residui( in applicazione dell’art.13 del d.lgs.del 16 marzo 2006,n.158 e s.m.)
“ Al fine di svelare i casi di somministrazione illecita di sostanze vietate e di somministrazione abusiva di sostanze autorizzate e di verificare la conformità dei residui di medicinali veterinari con i limiti massimi di residui (LMR) fissati nell’allegato del regolamento (UE) n.37/2010 e delle quantità massime di antiparassitari e di contaminanti ambientali fissate dalla normativa nazionale e comunitaria,viene predisposto un piano di sorveglianza a livello del processo di allevamento degli animali e di prima trasformazione dei prodotti di origine animale.”
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Il PNR definisce le specie e le categorie animali da sottoporre a campionamento,la categoria di residui o di sostanze da ricercare,le strategie di campionamento,i livelli e le frequenze di campionamento,secondo il dettato della normativa in vigore e le indicazioni della Commissione europea.
E’ elaborato annualmente dal Ministero della Salute - Direzione Generale per l’Igiene e la Sicurezza degli Alimenti e la Nutrizione con la collaborazione delle Provincie Autonome,dei Laboratori Nazionali di Riferimento per i residui e degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali.
L’elaborazione del PNR tiene conto,tra l’altro dei risultati dell’anno precedente,al fine di operare opportune modifiche ed eventuali azioni tese a migliorare il processo di sorveglianza.
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Miele PNR 2014
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Miele- PNR 2014
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CONCLUSIONILe api sono estremamente sensibili agli antiparassitari. Il numero di api morte davanti all’alveare è una variabile molto importante da considerare per questi agentiinquinanti e varia secondo un certo numero di fattori: la tossicità per le api del principio attivo usato,la presenza e l’estensione delle fioriture delle piante coltivate o spontanee,la presenza delle api durante il trattamento chimico,i mezzi usati per la distribuzione del prodotto,la presenza o meno del vento,ecc.
Molte api direttamente investite dall’insetticida in campo,quando perlustrano fiori per raccogliere nettare o polline,muore in campo o durante il volo di ritorno,mentre altre,colpite solo marginalmente rientrano nell’alveare per,ivi,perire.In questo caso l’ape funge da indicatore diretto.
Nel caso,invece,di prodotti che non sono particolarmente pericolosi,l’ape funge da indicatore indiretto,cioè non sensibile ma esposto e ci fornirà le informazioni sotto forma di residui.
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Grazie per l'attenzione!