Corso Integrato di IGIENE AMBIENTALE · 2011-08-19 · Protezione del suolo agricolo Il suolo...
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Corso Integrato di
IGIENE AMBIENTALE
Corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro
Università di Palermo
Organizzazione del corso
L'igiene ambientale mira alla tutela della salute
delle persone negli ambienti di vita
Corso Integrato: MED/42 – Igiene e Medicina Preventiva
ICAR/03 – Ingegneria Sanitaria
CFU: 7
Propedeuticità: Esami del primo anno
Frequenza: Obbligatoria
Responsabile del corso: C.M. Maida
Generalità
Acqua
Aria
Suolo
Rapporto ambiente-salute; Inquinamento; Fattori di rischio
ambientali
Caratteristiche generali; Acque destinate al consumo umano;
Acque ricreazionali; Acque reflue; Inquinamento delle acque;
Effetti sulla salute; Campionamenti ed analisi
Caratteristiche generali; Inquinamento atmosferico; Effetti sulla
salute
Caratteristiche generali; Inquinamento del suolo; Rifiuti e pesticidi
Ambiente
Rapporto uomo-ambiente
L’uomo da sempre, in tutte le sue attività, interagisce con
l’ambiente modificandolo
131.233.971
Sfruttamento delle risorse
CAROPETROLIO
Inquinamento
Rivoluzione industriale
La crisi nel rapporto tra uomo e ambiente trova le sue
radici nella necessità dell’uomo di modificare l’ambiente
in sua propria funzione.
…ma
Il rapporto con l’ambiente è una delle determinanti
fondamentali dello stato di salute della popolazione
umana.
Dalla città inquinata alla foresta incontaminata, la relazione tra l‟individuo e
diversi fattori ambientali può risultare in diversi stati di benessere o di malattia.
L’inquinamento
ambiente “puro o incontaminato”
questo concetto in ambiente risulta essere un‟astrazione mentale
Non esistono matrici ambientali “pure” come siamo abituati a pensare, in quanto
tutte le matrici contengono una variabile entità di impurità che servono alle
differenti microspecie che le abitano per nutrirsi e sopravvivere.
CONTAMINAZIONE: Alterazione della risorsa a causa di un eccesso
di impurità di origine naturale o antropica che
possono nuocere all‟uomo
Comprendere gli elementi che hanno un impatto sulla
salute è un compito MOLTO COMPLESSO
Le previsioni dovranno considerare:
Rilevazioni sul campo (dati ambientali, territoriali, urbanistici, epidemiologici, mortalità)
Indicatori sanitari, demografici, culturali e sociali
Utili a regolare e a prevedere, quando necessario, azioni di politica sanitaria che
migliorino la salute della popolazione e limitino i danni derivanti da specifiche
componenti ambientali.
CONDIZIONE DI
SALUTE O MALATTIA
Fattori potenzialmente influenti sull’organismo
1. FATTORI GENETICI
• Alterazioni genetiche
• Stati di predisposizione
2. FATTORI COMPORTAMENTALI
• Abitudini alimentari
• Fumo di tabacco
• Uso di alcol
• Attività fisica
3. FATTORI AMBIENTALI
• AMBIENTE FISICO
• Aria atmosferica• Acqua• Suolo• Radiazioni ionizzanti• Rumore
• AMBIENTE BIOLOGICO• Microrganismi• Alimenti
• AMBIENTE SOCIALE
• Abitazioni e contesto urbano• Livello occupazionale• Disponibilità dei servizi essenziali
Lo stato dell’ambiente
E‟ opinione universalmente accettata che l‟ambiente si trovi in uno
stato di avanzato degrado
Incremento demografico
Crescente sviluppo socio economico
Aumento dei consumi
Sviluppo industriale
1.000 nuovi prodotti/anno
3 nuovi materiali/giorno
120 contaminanti mutageni/cancerogeni diversi nelle acque
170 contaminanti mutageni/cancerogeni diversi nell’aria
13.000 sostanze tossiche per i lavoratori
Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico.
Paesi membri dell’OCSE
Mega Tonnellata equivalente di petrolio
Lo stato dell‟ambiente, nella prospettiva dello sviluppo
sostenibile, può essere letto attraverso l‟analisi delle relazioni
tra i dati ambientali e l‟evoluzione dei settori chiave per la
crescita economica del paese.
Emissioni di anidride carbonica
Emissioni in atmosfera
Gestione delle risorse idriche
Gestione dei rifiuti
INDICATORI SENSIBILI
Emissioni di anidride carbonica
70%
30%
Disallineamento PIL- Intensità di C – Consumi energetici
=provvedimenti “decarbonizzazione”
* Intensità di carbonio dell’economia
*
Il crescente volume di traffico annulla l’innovazione tecnologica dei veicoli facendo aumentare i livelli di
inquinamento
Emissioni in atmosfera
… mobilità sostenibile
Lo stato dell‟ambiente, nella prospettiva dello sviluppo
sostenibile, può essere letto attraverso l‟analisi delle relazioni
tra i dati ambientali e l‟evoluzione dei settori chiave per la
crescita economica del paese.
Emissioni di anidride carbonica
Emissioni in atmosfera
Gestione delle risorse idriche
Gestione dei rifiuti
INDICATORI SENSIBILI
Gestione delle risorse idriche
Utilizzo delle acque
In Italia si utilizzano complessivamente circa 60 miliardi di m3 d‟acqua
all‟anno (dato OCSE).
AGRICOLTURA
L’agricoltura è il settore che consuma di gran lunga la quota maggiore. Basti
pensare che per far crescere una tonnellata di grano servono 500.000 m3
d’acqua, mentre per una tonnellata di riso ne servono ben 4.500.000 m3.
(dato“Obiettivo Acqua” 2003-2004 – Regione Piemonte).
Nel nostro Paese si destina all'irrigazione una delle percentuali più alte al
mondo: circa il 57,3% di tutte le acque disponibili contro il 14,2% dell’industria,
il 12,5% del raffreddamento elettrico, il14,2% degli usi pubblici e l’1,8% di altri
usi.
Non solo
nell‟irrigazione delle
colture si utilizza un
grande volume, ma
anche
nell‟allevamento di
bestiame e pollame.
Per la
produzione di
cibo occorre
tantissima
acqua.
INDUSTRIA
Segue l’uso industriale nel quale l’acqua viene impiegata: come refrigerante
per macchinari; come solvente per lavaggi di impianti o l’eliminazione di
scorie; come molecola nelle fasi di lavorazione o nel prodotto finito.
Ad esempio, per ottenere una tonnellata di carta ci vogliono 12.000.000 m3.
(dato “Obiettivo Acqua” 2003-2004 – Regione Piemonte)
In pratica, tutti i prodotti si ottengono con l’acqua.
Anche per ricavare energia si utilizza l’acqua idroelettrica o l’acqua riscaldata
sottoforma di vapore per far funzionare le turbine delle centrali
termoelettriche o nucleari (glossario).
CIVILI Gli usi civili rappresentano la quota minima dei consumi
Inquinamento delle risorse idriche
L'inquinamento idrico è un'alterazione degli ecosistemi che hanno
come componente fondamentale l'acqua.
Esso è causato da numerosi e differenti fattori, quali gli scarichi diretti
o indiretti di attività industriali o delle normali attività umane (come i
liquami domestici) che giungono nei fiumi, laghi e mari dai grandi
centri urbani senza opportuno trattamento.
L'inquinamento delle acque può derivare anche da cause accidentali,
ad esempio gli incidenti alle petroliere.
Il tipo di alterazione sui sistemi idrici può
essere di natura chimica o batterica, e le
conseguenze possono arrivare a mettere in
pericolo la salute della flora e della fauna
coinvolta, fino agli uomini, alle riserve idriche
per uso alimentare, e compromettendo le
attrattive turistiche di alcune aree o ostacolare
altri usi legittimi delle acque.
Classificazione delle sostanze inquinanti per le acque
Inquinanti fecali
derivano dagli escrementi animali e dai residui alimentari. In condizioni
aerobiche consumano O2 per formare CO2, NO3-, PO3
4-, SO2, mentre in
condizioni anaerobiche formano CH4, NH3, H2S, PH3. Nel caso ci sia un forte
inquinamento di tipo fecale, si può avere la presenza nell'acqua di
microrganismi patogeni (tifo, colera, epatite virale, ecc.).
Sostanze inorganiche tossiche
sono costituite dagli ioni dei metalli pesanti (come ad esempio Cr6+, Hg2+,
Cd2+, Cu2+, CN-) che possono bloccare l'azione catalitica degli enzimi
dell'organismo determinando avvelenamenti o la morte. Le industrie che usano
questi metalli nelle loro lavorazioni, prima di scaricare le acque, devono
eliminarli con i loro impianti di depurazione.
Sostanze inorganiche nocive
sono costituite dai fosfati ed i polifosfati presenti nei fertilizzanti, detersivi,
composti fosforati ed azotati ed in alcuni scarichi industriali. Queste provocano
l'eutrofizzazione, ovvero un enorme sviluppo della flora acquatica che in gran
parte muore depositandosi sul fondo decomponendosi e perciò consumando
notevoli quantità di ossigeno. Quando nella massa d'acqua si determina un
deficit di ossigeno, si iniziano a liberare i prodotti della decomposizione
anaerobica con conseguente morte della fauna per asfissia.
Sostanze organiche non naturali
come ad esempio i diserbanti, gli antiparassitari, gli insetticidi, portano
vantaggi all'agricoltura ma possono inquinare sia le acque che il suolo. Inoltre
ci sono i solventi organici utilizzati dalle industrie (come ad esempio l'acetone,
la trielina, il benzene, il toluene, ecc.) che devono essere eliminati prima di
scaricare l'acqua nei corsi.
Oli liberi ed emulsionanti
sono insolubili e per via della loro bassa densità, stratificano nella superficie
creando dei film oleosi che impediscono all'ossigeno di solubilizzarsi nell'acqua.
È un fenomeno esteso e provoca dei veri e propri disastri ecologici nei cui
confronti è molto difficile intervenire.
Solidi sospesi
sono sostanze di varia natura che rendono torbida l'acqua ed intercettano la
luce solare. Inoltre, una volta depositati sul fondo, impediscono lo sviluppo
della vegetazione.
Calore, acidi e basi forti
dovuti per lo più agli scarichi industriali, possono diminuire la solubilità di O2 ed
alterare temperatura e pH dell'ambiente provocando alterazioni patologiche o
la scomparsa di alcune specie viventi oppure ancora lo sviluppo di altre
normalmente assenti.
Lo stato dell‟ambiente, nella prospettiva dello sviluppo
sostenibile, può essere letto attraverso l‟analisi delle relazioni
tra i dati ambientali e l‟evoluzione dei settori chiave per la
crescita economica del paese.
Emissioni di anidride carbonica
Emissioni in atmosfera
Gestione delle risorse idriche
Gestione dei rifiuti
INDICATORI SENSIBILI
Gestione dei rifiuti
Per gestione dei rifiuti si intende l'insieme
delle politiche volte a gestire l'intero processo
dei rifiuti, dalla loro produzione fino alla loro
sorte finale, e coinvolgono quindi: la raccolta,
il trasporto, il trattamento (riciclaggio o
smaltimento) e anche il riutilizzo dei materiali
di scarto, solitamente prodotti dall'attività
umana, nel tentativo di ridurre i loro effetti
sulla salute dell'uomo e sull'ambiente.
Un interesse particolare negli ultimi decenni
riguarda la riduzione degli effetti dei rifiuti
sulla natura e sull'ambiente e la possibilità di
recuperare risorse da essi, e la riduzione della
produzione di rifiuti stessi.
combustibile
Modalità di smaltimento dei rifiuti
Discarica
Inceneritori
Inceneritori con teleriscaldamento
Termovalorizzatori
Gassificatore
Discarica
in Italia è il principale
metodo di eliminazione
dei rifiuti, in quanto è
semplice ed economico.
Dati relativi al 2004
indicano che il 51,9% dei
rifiuti totali prodotti è
stato smaltito in
discarica.
SvantaggiNecessità di ampie superfici
Controllo dei gas prodotti
Rischio di inquinamento ambientale
Impossibilità di riutilizzare l’area
Inceneritori
Termovalorizzatori
Contenimento del rischio ambientale
Riduzione delle emissioni in atmosfera
Riduzione di spargimento di acque reflue
Raccolta differenziata
Utilizzo di risorse energetiche alternative
Risparmio energetico
MINORE ESPOSIZIONE AL
RISCHIO AMBIENTALE
ECOCOMPATIBILITÀ
SOSTENIBILITÀ
AMBIENTALE
SVILUPPO SOSTENIBILE
SVILUPPO SOSTENIBILE
Forma di sviluppo che non compromette la possibilità delle
future generazioni di perdurare nello sviluppo, preservando la
qualità e la quantità del patrimonio e delle riserve naturali (che sono
esauribili, mentre le risorse sono considerabili come inesauribili).
L'obiettivo è di mantenere uno sviluppo economico
compatibile con l'equità sociale e gli ecosistemi,
operante quindi in regime di equilibrio ambientale.
• Protezione del suolo agricolo
• Rimboschimento
• Controllo demografico
• Efficienza nell'uso dell'energia
• Sviluppo delle energie rinnovabili
Lo sviluppo sostenibile può essere perseguito attraverso i
seguenti meccanismi
Protezione del suolo agricolo
Il suolo regola il ciclo naturale dell‟acqua, dell‟aria e delle sostanze
organiche e minerali. Filtra e depura l‟acqua, immagazzina,
trasforma e decompone le sostanze. È un anello fondamentale del
flusso energetico e del ciclo dei nutrienti che contraddistinguono
l‟ecosistema Terra.
Con la sua superficie e la sua sostanza, il suolo serve anche per la
produzione di alimenti e di foraggio, funge da fonte di energia e di
materie prime e fa da sostrato ai boschi di protezione, agli
agglomerati, alle infrastrutture di trasporto e agli impianti di
approvvigionamento e smaltimento.
La maggior parte di queste funzioni ecologiche ed economiche può,
tuttavia, essere assicurata dal suolo soltanto se:
- il bilancio idrico e la porosità non sono compromessi;
- le piante trovano sufficiente spazio per le radici;
- vi è equilibrio tra i nutrienti e il tipo e la quantità di organismi che
vivono nel terreno;
- il tenore di inquinanti si mantiene a un livello tollerabile per le piante
e gli organismi del suolo.
Principali minacce
La capacità del suolo di svolgere le proprie funzioni rischia di essere
definitivamente compromessa. Le principali minacce sono
essenzialmente quattro:
- consumo di superficie;
- contaminazione chimica;
- degrado fisico-meccanico;
- inquinamento biologico.
Consumo di superficie
Il terreno asportato o impermeabilizzato non è più in grado di svolgere
le proprie funzioni di regolazione naturale. Proprio per questo la
gestione parsimoniosa ed accurata delle superfici è uno degli obiettivi
fondamentali della protezione del suolo. La pianificazione territoriale,
con i suoi strumenti, è chiamata a fornire un contributo significativo in
questo senso.
Contaminazione chimica
L’inquinamento atmosferico, le precipitazioni, il deposito di polveri,
l’uso di fertilizzanti minerali e di concimi aziendali, il riciclaggio e lo
smaltimento illegale di rifiuti e prodotti fitosanitari convogliano nel
terreno grandi quantitativi di inquinanti, che penetrano nel suolo.
Alcune di queste sostanze si accumulano nel terreno, altre finiscono
nell’acqua e nell’aria o raggiungono, attraverso le piante, la catena
alimentare, danneggiando gli organismi che vivono nel suolo e, di
riflesso, riducendo la fertilità delle superfici. Se si inquina il terreno e,
indirettamente, l’acqua potabile e gli alimenti, l’uomo mette in pericolo
se stesso.
Degrado fisico-meccanico
Si attua attraverso due importanti meccanismi, la compattazione e
l’erosione
- la compattazione riduce gli spazi tra le particelle solide del suolo, con
conseguente perdita parziale o integrale della capacità di assorbimento;
- per effetto dell’erosione l’acqua trascina via il fertile strato di terra
fine. Di solito la perdita si attesta a meno di due tonnellate per ettaro
all’anno.
Inquinamento biologico
Si tratta della contaminazione legata a organismi viventi geneticamente
modificati, patogeni o non autoctoni, per lo più introdotti
accidentalmente. Pur essendo reale, questa minaccia non è acuta. Per
effetto della globalizzazione, le merci circolano da un angolo all’altro del
pianeta sempre più velocemente e con loro, a volte, anche dei
«passeggeri clandestini», ossia organismi che possono pregiudicare la
fertilità dei nostri suoli. Anche le emissioni sperimentali possono
provocare la dispersione nel suolo organismi in grado di disturbare
l’ecosistema.
PUNTI CHIAVE PER LA PROTEZIONE DEL SUOLO
• Protezione del suolo agricolo
• Rimboschimento
• Controllo demografico
• Efficienza nell'uso dell'energia
• Sviluppo delle energie rinnovabili
Lo sviluppo sostenibile può essere perseguito attraverso i
seguenti meccanismi
Rimboschimento
Riforestazione o meglio rimboschimento è un termine che indica il
processo con cui una zona da tempo priva di vegetazione o
precedentemente non boscata viene ricoperta da alberi adatti a
quella zona. Si tratta quindi di un cambio di destinazione d'uso del
suolo. Il rimboschimento può essere artificiale, se effettuato
dall'uomo, oppure naturale se avviene spontaneamente, grazie alle
sementi trasportate dal vento o dagli animali. In quest'ultimo caso si
parla più propriamente di colonizzazione forestale.
Il bosco è in grado di influenzare in maniera significativa la biosfera e la
struttura economica di una regione a diversi livelli e in diversi ambiti.
Per questo, gli scopi del rimboschimento possono essere i più disparati:
• rallentamento dell'erosione del terreno;
• innalzamento del livello delle acque sotterranee nelle falde acquiferedella zona;
• ricostituzione della biodiversità;
• freno ad un eventuale processo di desertificazione;
• protezione contro inondazioni o valanghe;
• produzione di legname;
• controllo del tenore di anidride carbonica nell'atmosfera.
• Protezione del suolo agricolo
• Rimboschimento
• Controllo demografico
• Efficienza nell'uso dell'energia
• Sviluppo delle energie rinnovabili
Lo sviluppo sostenibile può essere perseguito attraverso i
seguenti meccanismi
• Protezione del suolo agricolo
• Rimboschimento
• Controllo demografico
• Efficienza nell'uso dell'energia
• Sviluppo delle energie rinnovabili
Lo sviluppo sostenibile può essere perseguito attraverso i
seguenti meccanismi
Lampadine fluorescenti
Elettrodomestici classe A
Efficienza nell’uso dell’energia
VAPORE
RISPARMIO 20-25%
Caldaia a condensazione
4-12 W/h = 30-90Kw/h anno
21,6-64 Kg CO2
…alcuni piccoli consigli
Riscaldamento
• non coprire i caloriferi con tende o rivestimenti;
• riducendo di 1°C la temperatura nelle stanze si risparmia circa il 6 %di energia;
• ventilare i locali più volte al giorno creando correnti d'aria;
• provvedere regolarmente alla pulizia e alla manutenzione dellacaldaia;
• sfiatare i caloriferi all'inizio della stagione fredda.
Acqua
• quando ci si lava i denti, le mani o si fa la doccia, aprire il rubinettosolo per il tempo necessario a bagnarsi e a sciacquarsi;
• fare la doccia anziché il bagno;
• applicare regolatori di flusso sui rubinetti.
Frigorifero, congelatore, lavatrice
• scegliere il frigo e il congelatore di dimensioni adeguate all'effettivofabbisogno familiare;
• inserire nel frigo e nel congelatore soltanto cibi già freddi;
• asciugare il bucato preferibilmente all'aria, evitando l'impiegodell„asciugatrice;
• utilizzare lavatrice, asciugatrice e lavastoviglie solo a pieno carico;
• utilizzare il prelavaggio solo per la biancheria molto sporca;
• non lavare le stoviglie sotto l'acqua corrente.
Cucina
• durante la cottura dei cibi coprire pentole e padelle con il coperchio;
• in caso di lunghi tempi di cottura, usare la pentola a pressione;
• spegnere la piastra elettrica e il forno un po' prima della fine cottura,allo scopo di sfruttare il calore residuo.
Energia elettrica
• utilizzare lampadine a basso consumo;
• quando si abbandona una stanza, spegnere sempre la luce;
• se non utilizzati per ore, spegnere gli apparecchi elettrici (televisore,radio, macchina del caffè ecc.) con l'interruttore principale, evitando lafunzione stand-by (anche la lucina rossa consuma energia).
• Protezione del suolo agricolo
• Rimboschimento
• Controllo demografico
• Efficienza nell'uso dell'energia
• Sviluppo delle energie rinnovabili
Lo sviluppo sostenibile può essere perseguito attraverso i
seguenti meccanismi
CENTRALI TERMOELETTRICHE
Sviluppo delle energie rinnovabili
Sono da considerarsi energie rinnovabili quelle forme di energia generate
da fonti che per loro caratteristica intrinseca si rigenerano o non sono
"esauribili" nella scala dei tempi "umani" e, per estensione, il cui
utilizzo non pregiudica le risorse naturali per le generazioni future.
Sono dunque generalmente considerate "fonti di energia rinnovabile"
il sole, il vento, il mare, il calore della Terra, ovvero quelle fonti il cui
utilizzo attuale non ne pregiudica la disponibilità nel futuro.
CENTRALI IDROELETTRICHE CENTRALI GEOTERMICHE
Sfruttano la caduta dell‟acqua per
produrre energia elettrica.
Catturano il calore da fonti naturali per
produrre calore ed energia.
Fonti rinnovabili “classiche”
FOTOVOLTAICO
Un impianto fotovoltaico è un impianto
elettrico che sfrutta l'energia solare per
produrre energia elettrica.
“Nuove” Fonti di energia rinnovabile
vantaggi..
• inesauribilità della fonte
• assenza di emissioni inquinanti ed in particolare di gas serra
• non consumo di combustibili fossili
..svantaggi
• rendimento di conversione ancora non elevato (10-15% per le celle a silicio) ma
presto si potranno raggiungere efficienze fino al doppio o più con l‟uso di nuovi
materiali semiconduttori (Gallio, Tellurio, Indio) e nuove tecnologie
• costo dell‟energia prodotta ancora elevato.L‟investimento per un impianto
fotovoltaico è ancora elevato e l‟energia elettrica prodotta con questa tecnologia ha
un costo superiore (fino a 5 volte) rispetto all‟energia prodotta con i sistemi
tradizionali dunque non sarebbe ancora di per sé conveniente
EOLICO
L'energia eolica è il prodotto
della conversione dell'energia
cinetica del vento in altre
forme di energia. Attualmente
viene per lo più convertita in
elettrica tramite una centrale
eolica
vantaggi..
• Incentivazione della manutenzione dei boschi attraverso la valorizzazione dei residui agroforestali
• creazione di nuove opportunità di sviluppo per zone marginali e la riduzione di surplus agricoli, con sostituzione di colture tradizionali, con “colture energetiche” dedicate
• utilizzo di residui di lavorazione di prodotti agricoli
• utilizzazione delle biomasse per fini energetici è considerato ad impatto nullo sull‟effetto serra dato che la quantità di anidride carbonica emessa risulta equivalente a quella assorbita durante la crescita della biomassa stessa
..svantaggi
• localizzazione della biomassa. Il trasporto da un luogo all‟altro aumenta le emissioni di CO2
BIOMASSE
Si intende per biomassa ogni sostanza organica di origine
biologica, in forma non fossile, prodotta direttamente e
indirettamente dalla fotosintesi (nel senso più generale sono
considerate biomasse anche il plancton e gli animali, ma in tema
energetico si fa riferimento a quella vegetale).
• Legname da ardere
• Residui agricoli e forestali
• Scarti dell'industria agroalimentare
Come si ricava energia?
DIGESTIONE ANAEROBICA = GAS
DIGESTIONE AEROBICA = CALORE
CARBONIZZAZIONE = CALORE
ESTRAZIONE DI OLI E PRODUZIONE DI BIODIESEL
• Reflui degli allevamenti
• Rifiuti urbani
• Specie vegetali coltivate per lo scopo
Biomassa è un termine che riunisce una gran quantità di materiale di
origine vegetale e animale, di natura estremamente eterogenea.
vantaggi..
• Energia pulita. Il vento è disponibile in moltissime zone della terra, non inquina, èinesauribile.
• Produzione costante. Non ci sono significative differenze di produzione energetica neltempo: a differenza ad esempio del fotovoltaico che è legato all'ora del giorno o allastagione, in questo caso la produzione può avvenire in modi più o meno costanti.
• Costo contenuto del generatore che ha permesso la sua espansione (anche se ancoranon eccezionale) nonostante la mancanza di un sistema incentivante come per il solarefotovoltaico
..svantaggi
• Impatto visivo. Non è sempre facile convincere le amministrazioni locali che una
wind-farm sia anche bella esteticamente. Il discorso è piu semplice per gli impiantiminieolici, che hanno meno impatti visivo e possono essere sistemati teoricamenteovunque.
• Rumorosità delle pale. Sebbene quelli moderni abbiano valori di rumorità accettabili
in decibel, in ogni caso a circa 150-180 metri la rumorosità è di circa 45 decibel, che è ilvalore massimo in prossimità delle abitazioni.
NUCLEARE
Con energia nucleare si intendono tutti quei fenomeni in cui si ha la produzione
di energia in seguito a trasformazioni nei nuclei atomici. L'energia nucleare,
insieme alle fonti rinnovabili e le fonti fossili, è una fonte di energia primaria,
ovvero è presente in natura* e non deriva dalla trasformazione di altra forma di
energia.
Il costo variabile dell'energia nucleare può trarre in inganno poiché
non include l'intera spesa che il pubblico deve sostenere per
realizzare, gestire e infine smantellare una centrale nucleare.
Una centrale nucleare necessita un lungo periodo di tempo per esserecostruita (in media 10 anni). In questo lungo periodo di tempo vanno poiaggiunti i costi delle perdite "potenziali" pari al tasso di interesse perso sei fondi fossero stati depositati in banca o occupati in altre attivitàeconomiche.
Le centrali nucleari producono rifiuti radioattivi (scorie) la cui gestione èancora un capitolo aperto per l'intero occidente.
Al termine del ciclo di vita della centrale nucleare va considerato anche ilcosto del suo smantellamento, la bonifica del territorio e lostoccaggio delle scorie radioattive.
vantaggi..
• Una centrale nucleare non emette CO2
Le centrali nucleari non producono anidride carbonica ed ossidi di azoto e di zolfo, principali cause del
buco nell'ozono e dell'effetto serra.
• Vantaggio nella bilancia dei pagamenti
La produzione di energia dal nucleare riduce l'importazione di petrolio e la dipendenza delle economie dal petrolio.
• Maggiore stabilità politica
Le principali riserve petrolifere sono concentrate in pochi paesi ad elevata instabilità politica (MedioOriente) che rischia di trasmettersi anche nei paesi fortemente dipendenti dall'import del petrolio. L'usodel nucleare riduce la dipendenza occidentale dal petrolio mediorientale.
..svantaggi
• Conseguenze in caso di incidente
Dall'incidente di Chernobyl la sicurezza delle centrali nucleari è diventato uno dei principali aspetti criticidell'energia nucleare per uso civile. Negli ultimi anni il progresso tecnologico ha notevolmente migliorato lasicurezza delle centrali nucleari dotate di reattori di ultima generazione
• Le scorie nucleari
Purtroppo le scorie nucleari sono un altro aspetto critico del nucleare. Non possono essere distrutte e l'unicasoluzione, per il momento, sembra essere lo stoccaggio per migliaia di anni in depositi geologici oingegneristici. La ricerca di un deposito sicuro è tra i principali obiettivi della UE e degli Usa. Sono necessarianni di studi e grandi investimenti per l'individuazione delle soluzioni di stoccaggio per centinaia di migliaiadi anni
• Localizzazione centrali nucleari e proteste locali, terrorismo
• Il trasporto di materiale nucleare
Il trasporto di scorie e di materiale nucleare è uno degli aspetti più critici della questione "sicurezza".Durante il trasporto, oltre all'opposizione delle popolazioni che vedranno passare treni o navi con carichiradioattivi vicino alle proprie abitazioni, sussiste il rischio di incidenti e di attentati terroristici. La ricercatecnologica e scientifica non ha ancora trovato il modo per distruggere le scorie all'interno delle stessecentrali nucleari. Si attendono ancora risposte in tale senso
Smaltimento delle scorie radioattive
disastro di Chernobyl
Nucleare 6,0
rinnovabili a confronto
Il protocollo di Kyoto:
un primo passo verso la protezione del clima globale
Il Protocollo di Kyoto sui cambiamenti climatici è un accordo
internazionale che stabilisce precisi obiettivi per i tagli delle
emissioni di gas responsabili dell'effetto serra, del riscaldamento del
pianeta, da parte dei Paesi industrializzati.
E' l'unico accordo internazionale che sancisce una limitazione delle emissioni
ritenute responsabili dell'effetto serra, degli stravolgimenti climatici, del
surriscaldamento globale.
Paesi aderenti
36.2% emissioni
Non aderiscono: Afganistan, Città del vaticano, Iraq, San Marino, Taiwan, Zimbawe
Punti chiave
Per i Paesi aderenti l'obbligo è ridurre le emissioni di gas serra di
almeno il 5% rispetto ai livelli del 1990, nel periodo di
adempimento che va dal 2008 al 2012.
Gli stessi Paesi devono predisporre progetti di protezione di boschi,
foreste, terreni agricoli che assorbono anidride carbonica, (perciò
sono detti ''carbon sinks', cioè immagazzinatori di CO2). Inoltre
possono guadagnare 'carbon credit' aiutando i Paesi in via di
sviluppo ad evitare emissioni inquinanti, esportando tecnologie
pulite.
Kg/mt2/year
Provvedimenti da adottare
Aumento della capacità di assorbimento del carbonio
attraverso la migliore gestione delle aree forestali e
boschive;
Aumento dell’efficienza energetica in tutti i settori, con
particolare riferimento alla diffusione di apparecchiature e
dispositivi elettrici ad alta efficienza;
Aumento dell’impiego delle fonti di energia rinnovabile, con
particolare riferimento all’energia eolica;
Produzione di energia dai rifiuti;
Impronta ecologica
Misura la “porzione di territorio” (sia essa terra o acqua) di cui una
popolazione necessita per produrre in maniera sostenibile tutte le
risorse che consuma e per assorbire i rifiuti.
L‟impronta ecologica di qualsiasi popolazione (dal livello individuale
fino al livello di città o di nazione) è il totale della terra e del mare
ecologicamente produttivi occupati esclusivamente per produrre
tutte le risorse consumate e per assimilare i rifiuti generati da una
popolazione.
Effetti sulla salute umana
Questa capacità di adattamento, per quanto ampia,
è però comunque finita.
Il contenimento del rischio ambientale tende ad ottenere la
riduzione del rischio diminuendo, al massimo grado possibile, il
livello di esposizione alle sostanze tossiche o dannose presenti in
tutte le matrici ambientali con cui l‟uomo viene a contatto.
La specie, grazie alla capacità di adattamento, può sopravvivere
mediante la selezione dei soggetti più resistenti.
STIMOLO AMBIENTALE
Lieve entità e breve durata Rilevante entità e lunga durata
Modificazioni funzionali
modeste e transitorie
rientranti (adattamento
omeostatico)
Capacità di adattamento
insufficienti, crisi,
disequilibrio da scompensi
funzionali e alterazioni
stabili che possono condurre
a malattia e morte.
AMBIENTE
Alte dosi Basse dosi
Effetti acuti
AVVELENAMENTI
STATI TOSSICI SISTEMICI
MALATTIE RESPIRATORIE
Effetti cronici
MALATTIE RESPIRATORIE
TUMORI
MALATTIE NEUROLOGICHE
MALATTIE CARDIOVASCOLARI
INQUINAMENTO IDRICO
INQUINAMENTO ATMOSFERICO
CONTAMINAZIONE ALIMENTARE
RISCHI OCCUPAZIONALI
UOMO
DALYs: disability adjusted life years
I seguenti fattori di rischio e
le conseguenti malattie sono
solamente alcuni di quelli
esistenti.
Contenimento del rischio ambientale 2
Tale metodologia tende ad ottenere la riduzione del rischio
diminuendo, al massimo grado possibile, il livello di esposizione alle
sostanze tossiche o dannose presenti in tutte le matrici ambientali
con cui l‟uomo viene a contatto.
concetto di “accettabilità”
ADI
Admissible Dose Intake
quantità di sostanza in esame che può essere giornalmente assunta
da un uomo medio per l‟intera durata della vita senza che si
manifestino danni e/o alterazioni obiettivamente rilevabili
dose giornaliera ammissibile
Tossicità
Esposizionef
ADI
per la definizione della ADI è
necessario conoscere, con la
maggiore chiarezza
possibile, le caratteristiche
bio-tossicologiche della
sostanza che si vuole
regolamentare
Tossicità acuta/cronica
Teratogenicità
Embriotossicità
Genotossicità
Cancerogenicità
Determinare la possibile distribuzione % della sostanza nelle diverse
matrici ambientali: aria, acqua, suolo, alimenti1
Modalità di definizione delle concentrazioni massime ammissibili
2Suddividere il valore ADI in proporzione ai coefficienti di ripartizione della
sostanza nelle matrici ambientali
3Calcolare la ADI per unità di volume di ciascuna matrice ambientale
utilizzando i seguenti parametri
VOLUME MEDIO DI ARIA VENTILATA GIORNALMENTE = 18 M3
ASSUNZIONE GIORNALIERA DI ALIMENTI = 0.63 KG SECCO (1.5-2 KG FRESCO)
ASSUNZIONE GIORNALIERA DI ACQUA = 2 LITRI
4Considerare eventuali variazioni di tossicità in funzione delle vie di
introduzione nell’organismo
Coefficienti di ripartizione nelle matrici ambientali1
2Quantità di introduzione giornaliera ammessa con le matrici ambientali
3Coefficiente di utilizzazione giornaliera per l’uomo medio
4Concentrazione massima ammissibile nelle diverse matrici ambientali
Esempio di calcolo delle concentrazioni massime ammissibili
ADI “SOSTANZA X” = 100 µg/Kg uomo adulto
ARIA = 20%; ACQUA = 40%; ALIMENTI = 40%
ARIA = 20 µg/die; ACQUA = 20 µg/die; ALIMENTI = 40 µg/die
ARIA = 18.5 m3; ACQUA = 2 litri; ALIMENTI = 0.63 Kg (peso secco)
ARIA = 1.08 µg/m3; ACQUA = 20 µg/litri; ALIMENTI = 63.49 µg/Kg (peso secco)
Fattori limitanti per la definizione della ADI
Impossibile definire valori di esposizione cui corrisponde una
sicura assenza di danno per la sostanze CANCEROGENE (iniziatori)
L’ADI è usualmente riferita ad una singola sostanza. Non consente
di valutare con attendibilità gli effetti derivanti dalla esposizione
contemporanea a diversi inquinanti.
Tipi di ADI e modalità di definizione
In base alle conoscenze scientifiche disponibili possono essere
definiti tre tipi di ADI
DEFINITIVA
CONDIZIONATA
TEMPORANEA
ADI DEFINITIVA
Secondo la definizione di OMS corrisponde alla dose più alta di una
sostanza che, somministrata ad animali per l’intera durata della vita,
non provoca alcun fenomeno nocivo.
NELL
ADID =100
La NELL (Life No-effect Level) rappresenta la quantità di una
sostanza che somministrata per almeno due anni ad un animale
NON CAUSA ALCUN EFFETTO NOCIVO
In particolare NON DETERMINA
Disturbi nell‟accrescimento
Modificazioni cliniche di malattia
Variazioni nel tasso di mortalità e della sua distribuzione
Alterazioni biochimiche e fisiologiche
Danni agli organi e/o tessuti
Influenze negative sulla riproduzione
Effetti teratogeni, genotossici, embriotossici e cancerogeni
La sperimentazione deve essere effettuata su
almeno due specie animali (di cui un roditore). Si
applica un fattore 100 per trasposizione degli
effetti tossici dall’animale all’uomo
ADI CONDIZIONATA/TEMPORANEA
Qualora non si conosca il NELL, viene definita una ADIT utilizzando dati
di tossicità a medio termine o, addirittura, di tossicità acuta.
NEL90
ADIT =1.000
NEL90 - 90 No-effect level, utilizzando un fattore di sicurezza 103
DL50
ADIT =100.000
DL50 - dose letale 50, utilizzando un fattore di sicurezza 105
I fattori di sicurezza 103 e 105 si applicano quando la sostanza in studio presenta solo effetti tossici.
In presenza di potere teratogeno e/o genotossico si applica, usualmente, un ulteriore fattore di sicurezza = 10
Alcuni problemi inerenti la definizione del
“coefficiente di sicurezza” e loro soluzioni
TIPO DI PROBLEMA SOLUZIONI POSSIBILI
Trasposizione degli effetti tossici
dall‟animale all‟uomo
a) Scelta delle specie più sensibili
b) Scelta delle specie più vicine all‟uomo
c) Adozione di un fattore di correzione medio
Esposizione cumulativa attraverso
differenti vie (acqua, aria,
alimenti)
a) Si considera l‟esposizione maggiore
b) Si fa la media delle concentrazioni nelle diverse matrici
c) Si calcolano i singoli contributi in funzione delle diverse possibilità di esposizione
Possibile sinergismo e/o
antagonismo
a) Si assume che i due fenomeni non esistano sommando gli effetti in modo lineare
b) Si fa uso di un fattore di sicurezza (ritenendo possibile l‟effetto sinergico)
Adozione di più sostanze a
diversa potenzialità cancerogena
a) Si sceglie l‟evento più sfavorevole
b) Si fa la somma lineare degli effetti
c) Si trascurano gli effetti minori
Conoscenza degli effetti tossici
solo per alti livelli di esposizione
(effetti acuti)
a) Si assumono per bassi livelli di esposizione i risultati corrispondenti ad altri livelli
b) Si calcolano per estrapolazione gli effetti cronici dagli acuti
c) Si ignorano gli effetti acuti
La scelta della soluzione più permissiva o, al contrario, quella
più cautelativa, può fare divergere fortemente la definizione
finale di coefficiente di sicurezza
Si deve, inoltre, considerare che il valore predittivo della ADIT
risulta ridotto non essendo consentito, in molti casi almeno,
l‟accertamento definitivo della potenzialità genotossica o
cancerogena della sostanza in studio
In regime di ADIT si trovano, attualmente, la maggior parte degli inquinanti ambientali
Per essi sono pertanto definiti, attualmente, solo valori limite di
concentrazione nelle diverse matrici ambientali, CAUTELATIVI
E PROVVISORI
Questo concetto di “provvisorietà” dei valori limite attualmente in uso è opportuno
che sia correttamente recepito dagli organi dello Stato
I valori limite dovrebbero essere considerati come non del tutto certi e soprattutto
provvisori, soggetti, quindi, a modificazioni frequenti anche se certamente
cautelativi e dotati di un certo grado di validità