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Corso di Misure meccaniche, termiche e collaudi Rodolfo Taccani Dipartimento di ingegneria ed architettura

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Corso di

Misure meccaniche, termiche e collaudi

Rodolfo Taccani

Dipartimento di ingegneria edarchitettura

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Informazioni preliminari

2016 - R. Taccani2

Docente

Rodolfo Taccani

tel. 040 558 3806

E-mail: [email protected]

Supporto nelle esercitazioni

Diego Micheli

Francesco Baciocchini

Ricevimento

Martedì 11-13 e su appuntamento

E’ comunque consigliabile mandare sempre una e-mail

prima di passare

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Caratteristiche statiche degli strumenti

Introduzione

Le caratteristiche di qualità:

Accuratezza

Ripetibilità e Riproducibilità

Precisione

Leggibilità

Risoluzione

Intervallo di funzionamento/lavoro

Sensitività e Sensibilità

Linearità

Effetti nonlineari: Isteresi. Soglia

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Caratteristiche di qualità: Accuratezza

Accuratezza (Accuracy): è la caratteristica che definisce la

capacità dello strumento di dare mediamente misure prossime

a quelle definite dal campione nazionale della grandezza

corrispondente.

ISO 10012/1 - grado di concordanza fra risultato della

misurazione e valore convenzionalmente vero del misurando

E’ valutabile come massimo scostamento prevedibile di una

lettura dal valore reale: se una sonda misura la velocità del

fluido con un'accuratezza di 0.3 m/s il valore effettivo della

grandezza non dovrebbe scostarsi più di questa quantità dalla

media delle misure fornite dallo strumento (ricordiamo che a

questa definizione può essere associato un significato

probabilistico)

Un altro modo per… indicare l'errore di misura

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Caratteristiche di qualità: Accuratezza

E’ una caratteristica necessaria quando si utilizzi uno strumento

per determinare una misura, cioè un valore che sia confrontabile

con altri valori dello stesso misurando ottenuti per altra via.

Dipende sia dalle caratteristiche dello strumento che

dall’operazione di calibrazione a cui è stato sottoposto.

Una buona parte dell'errore di un sistema di misura può essere

eliminata mediante una adeguata calibrazione.

E’ sempre presente una certa dose di errore residuo

La qualità della misura non dipende solo dall’accuratezza dello

strumento ma anche da come viene impiegato

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Caratteristiche di qualità: Accuratezza

L'accuratezza si calcola come deviazione statistica dal valore vero:

A = max VRifer −VMedio e si usa come VRifer = VMedio ± A

:

Viene normalmente espressa in percentuale del fondoscala:

A%= max VRifer −VMedio /VFS x100 VRifer =VMedio ± (A%/100)xVFS

E’ tanto più piccolo il numero che esprime la sua accuratezza

quanto più elevata è la qualità di uno strumento

Si chiama accuratezza ma quantifica l’inaccuratezza

un manometro avente 1 MPa di fondoscala ed una accuratezza dell'

1 % FS con il 95% di livello fiduciario fornirà misure accurate entro

±0.01 MPa per pressioni da 0 a 1 MPa nel 95% dei casi

poiché l’incertezza è costante su tutto il campo, l’errore relativo

aumenta per i valori minimi

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La classe di Precisione

La precisione di uno strumento è definita dai limiti dell’errore

espresso in percento di un valore convenzionale.

Il valore convenzionale coincide quasi sempre con il valore di

fondo scala, cioè con la portata.

Per quanto riguarda la precisione, gli strumenti sono suddivisi in

classi contraddistinte da un numero detto indice di classe. Le classi

previste dalle Norme CEI sono:

• Classe 0.05. errore inferiore allo 0.05% del fondo scala;

• Classe 0.1. errore inferiore allo 0.1% del fondo scala;

• Classe 0.2. errore inferiore allo 0.2% del fondo scala;

• Classe 0.3. errore inferiore allo 0.3% del fondo scala;

• Classe 0.5. errore inferiore allo 0.5% del fondo scala;

• Classe 1. errore inferiore allo 1% del fondo scala;

• Classe 1.5. errore inferiore allo 1.5% del fondo scala;

• Classe 2.5. errore inferiore allo 2.5% del fondo scala;

• Classe 3. errore inferiore allo 3% del fondo scala.2016 – Misure - R. Taccani

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La classe di Precisione

Questi indici rappresentano i limiti di errore percentuale che uno

strumento, appartenente ad una certa classe, non deve superare, al

fondo scala, nelle condizioni di riferimento, indicate dal

costruttore oppure specificate dalle norme:

Es. un amperometro di classe 0.2 portata 5 A. In qualunque punto

della scala non deve avere un errore assoluto superiore a

e = ± (0.2/100) x 5 A = ± 0.01 A

Le condizioni di riferimento riguardano la temperatura ambiente

la posizione e orientamento dello strumento, eventuali valori di

induzione magnetica esterna, la frequenza della corrente in misura…

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Caratteristiche di qualità: Risoluzione

Risoluzione (Discrimination) è la qualità che caratterizza la

capacità dello strumento di risolvere due valori del misurando

molto vicini tra loro: è data dalla minima differenza rilevabile

dallo strumento.

Risoluzione sull’ingresso (trasduttore) o sull’uscita (strumento)

Per esempio, se un termometro ha una scala con la risoluzione

di 1 decimo di grado, probabilmente si riuscirà a leggere con

una precisione all'incirca la metà di questa, cioè mezzo decimo

di grado.

In mancanza di altre indicazioni si può assumere che l’errore di

risoluzione sia pari alla metà della risoluzione della scala di

lettura

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Caratteristiche di qualità: Ripetibilità

Ripetibilità (Repeatability): grado di concordanza tra i

risultati di misure successive dello stesso misurando effettuate

nelle medesime condizioni di misura, eseguite in un breve

intervallo temporale.

E’ un indice della capacità di eseguire misure caratterizzate

dallo stesso livello di accuratezza in un breve lasso di tempo.

La ripetizione di una misura, anche se effettuate su di una

grandezza costante, non produce valori uguali, ma una serie di

numeri affetti da una certa dispersione: il valore medio sarà

presumibilmente la migliore approssimazione del valore della

grandezza da misurare.

Uno strumento è ripetibile se lo scarto tra le diverse misure è

piccolo.

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Caratteristiche di qualità: Riproducibilità

Riproducibilità (Reproducibility) : Capacità di ripetere una

misura con una data accuratezza nel lungo periodo

E’ un indice della differenza che si riscontra tra misure

successive effettuate sulla stessa grandezza in tempi diversi,

quindi, in condizioni di misura diverse.

Si tratta quindi di un indice simile a quello di ripetibilità ma

va inteso come capacità dello strumento di fornire la stessa

misura anche quando impiegato in condizioni diverse

facendo intervenire tutte le modifiche della condizione di

misura che possono presentarsi nell'uso normale (es.

temperatura, umidità, pressione atmosferica … )

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Caratteristiche di qualità: Riproducibilità

Le norme ISO sulla taratura dei dinamometri richiedono

che nel corso della valutazione della riproducibilità il

Caratteristiche di qualità: Riproducibilità

dinamometro, che è uno strumento portatile, venga smontato

e riposto almeno una volta nel suo imballo come se dovesse

essere trasportato durante la ripetizione delle misure.

La Riproducibilità permette di stimare l’incertezza tipica

prodotta in una certa operazione di misura da cause

accidentali frequenti.

Una buona riproducibilità consente l’utilizzazione dello

strumento come riferimento

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Caratteristiche di qualità: Precisione

Precisione (precision) è una caratteristica qualitativa globale di

tipo generico, data dall'insieme delle caratteristiche di

risoluzione, ripetibilità e riproducibilità.

L’errore di precisione è dato da: ePrecisione = max media −misura

Gli errori di precisione compendono tutti gli elementi trattabili

in termini statistici: la dispersione dei dati attorno al valore

medio deve essere limitata superiormente per definire il valore

massimo di perturbazione della misura da parte degli effetti

“ambientali”

L’errore di precisione identifica la ripetibilità dello strumento

mentre lo scostamento del valore medio da quello vero da la

misura dell'errore sistematico o di bias.

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Caratteristiche di qualità

L'errore di precisione è dovuto alla mancanza di ripetibilità nella

misura della stessa quantità; occorre quindi fare riferimento ad

una serie di misure per poterlo inquadrare.

La precisione non garantisce l'accuratezza

Esempio: Consideriamo una tensione di 100V e cinque letture

date da un voltmetro (104. 103. 105. 103. e 105. V).

L'accuratezza dello strumento è al minimo del 5% (l'errore

massimo è di 5 V su 100)

La precisione è ±1V in quanto tutte le letture sono contenute in

un intervallo di 2V attorno al loro valore medio.

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Sensibilità

La Sensibilità (sensitivity) o Guadagno (gain) di uno strumento o di un

trasduttore è definita come la pendenza della curva di calibrazione

dell'ingresso desiderato

Sensitività = (uscita)/ (ingresso)= K

A parità di variazione della grandezza in ingresso lo strumento più

sensibile fornisce un’indicazione maggiore

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Sensibilità

Può assumere rilievo anche l’effetto che gli ingressi non desiderati

possono avere sulla sensibilità

Due gli effetti più frequenti:

deriva dello zero (zero drift).

cioè la presenza di una lettura

non nulla in mancanza di

ingresso.

Deriva della sensibilità

(sensitivity drift o scale-factor

drift). Vale a dire una variazione

della sensibilità dipendente

dall'ingresso non desiderato.

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Linearità

Uno strumento/sensore è lineare se la

variazione dell’uscita è proporzionale

alla variazione dell’ingresso (almeno nel

range di misura)

Si possono avere strumenti con leggi di

calibrazione non lineari

Anche in presenza di una curva di

calibrazione non lineare uno strumento

può essere accurato

In molte applicazioni il comportamento

lineare è preferibile e rappresenta,

in generale, una caratteristica positiva

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Linearità

La Linearità è definita in termini di percentuale della portata o

della misura.

In genere è compresa nella accuratezza specificata.

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Linearità

La linearità di uno strumento o di

un trasduttore è data dalla misura

del massimo scostamento di un

qualsiasi punto di calibrazione dalla

retta di calibrazione.

Questo scostamento può essere

espresso in termini di percentuale

della lettura attuale o del

fondoscala dello strumento.

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Linearità

Schema diffuso per la

descrizione della linearità di

uno strumento combina queste

due definizioni:

la percentuale del fondoscala

viene adottata per definire il

campo di linearità in prossimità

dello zero dove l'errore

percentuale sulla lettura

potrebbe essere alto,

l’errore percentuale viene

adottato per la rimanente

porzione del campo di lavoro.

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Sensibilità alle interferenze

Complessità di una calibrazione statica reale:

- tutti gli ingressi sono mantenuti costanti, ad eccezione di uno,

fatto variare nell'intervallo previsto attraverso una serie di

valori costanti

Sensibilità alle interferenze costanti.

- la relazione ingresso-uscita definisce una calibrazione statica

valida nelle condizioni di tutti gli altri ingressi costanti.

- la procedura dovrebbe essere ripetuta facendo variare tutti gli

ingressi su tutto il campo della rispettiva ammissibilità.

- alla fine della procedura si dispone di una famiglia di curve di

calibrazione dello strumento

Procedura lunga e costosa: valutazione quantitativa preliminare

degli ingressi secondari per verificare se ci sono effetti al di

sotto della soglia di qualità dello strumento

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Sensibilità alle interferenze

Disponendo di mappe di calibrazione è possibile correggere le

misure

Nel primo diagramma è riprodotto l'effetto che un ingresso non

desiderato, nella fattispecie la temperatura ambientale, può avere

sulla curva di calibrazione. Nel secondo la curva di taratura è stata

corretta in funzione di questo parametro.

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Campo di misura

I limiti inferiore e superiore del campo di utilizzo prendono il

nome di fondoscala dello strumento o del trasduttore

Range dell’ingresso (Input Span) e dell’uscita (Output Span o

FSO: Full Scale Operating range).

I valori estremi della scala di lettura possono essere visti con la

doppia funzione di limiti fisici o di misura.

Cosa potrebbe succedere se si uscisse dalla scala di misura di

un termometro a bulbo o di un trasduttore di pressione

piezoelettrico?

I limiti fisici rappresentano il campo di utilizzo entro il quale

lo strumento non si danneggia

L'intervallo di calibrazione definisce il campo di utilizzo

entro il quale sono possibili misure accurate.

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Campo di misura

La curva di calibrazione di uno

strumento ne indica il campo di

coretto impiego: per il sensore

piezoelettrico definisce un

intervallo di misure da 3 a 10 psi.

Utilizzare il trasduttore per la misura di 1 psi è sicuro, ma

richiede l'estrapolazione arbitraria della curva di taratura

All'esterno della zona di calibrazione uno strumento potrebbe

avere un comportamento non lineare.

L'esistenza di curve di calibrazione opportunamente verificate

fornisce informazioni solo sul campo di funzionamento

In assenza di ulteriori dati va assunta anche per definire i limiti

fisici di impiego dello strumento

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Cause di non linearità: isteresi

L'Isteresi (Hysteresis) è il fenomeno per il quale una parte

dell'energia assorbita dal trasduttore viene dispersa anziché

essere completamente trasformata e resa disponibile per la

misura.

La dissipazione può avvenire in uno

qualsiasi dei passaggi interni.

Nel caso del manometro meccanico gli

attriti del pistone nel cilindro interno

della molla o del perno dell'indicatore

sono sicuramente responsabili della

dissipazione di una parte dell'energia che

il fluido trasferisce al pistone.

Non esistono sistemi privi di isteresi: violerebbero il secondo

principio della Termodinamica, secondo il quale i sistemi reali non sono

mai perfettamente reversibili.2016 – Misure - R. Taccani

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Cause di non linearità: isteresi

Gli strumenti, soprattutto a carattere meccanico o elettromeccanico,

presentano una forma di sensibilità ridotta alle piccole

variazioni dell'ingresso, conseguente alla presenza di attriti di

primo distacco

Cause di non linearità: Isteresi di distacco.

Esiste quindi una soglia di sensibilità (Threshold) che rappresenta

la minima variazione dell'ingresso avvertibile dallo strumento.

Gli effetti isteretici dipendono da:

entità delle forze in gioco

zona di misura (zero, di un punto

qualsiasi e all’inversione

dell’ingresso)

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Alcuni simboli sugli strumenti

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