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Università degli studi Gabriele D’Annunzio Chieti - Pescara Corso di laurea specialistica in Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattative GUIDA DELLO STUDENTE Anno accademico 2007/2008

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Università degli studi Gabriele D’Annunzio

Chieti - Pescara

Corso di laurea specialistica in

Scienze e tecniche

delle attività motorie preventive e adattative

GUIDA DELLO STUDENTE

Anno accademico 2007/2008

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Guida al Corso di Studio

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INDICE

Recapiti pag. 4 Presentazione del Preside pag. 5 Università: informazioni generali pag. 6

CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE E TECNICHE DELLE ATTIVITÀ MOTORIE PREVENTIVE E

ADATTATIVE

Informazioni sul corso pag. 8

Piano di studi e docenti pag. 11

Tesi di laurea pag. 14

Programmi a.a. 2007 - 2008 pag. 16

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RECAPITI

Preside

Segreteria di Presidenza

Presidente del corso di laurea

Segreteria

Segreteria didattica

Segreteria Studenti Unificata

Biblioteca (c/o Sebi):

Risorse internet

Sedi didattiche

Prof. Mario Felaco 08713555309 (Dipartimento)

0871587107 (Presidenza)

[email protected] Laura Santangelo Centralino (sede ciapi) 0871587107

fax 0871575317 [email protected]

[email protected] Prof.ssa Patrizia Di Iorio 0871/3554013

[email protected] Giuseppe Petolicchio Centralino (sede ciapi) 0871587107

[email protected]

Dott. Francesco Di Giovanni Centralino (sede ciapi) 0871587107

[email protected]

Dott.ssa Anna Rosa Evangelista 08713554059

[email protected]

0871/3555334

0871/ 3555377

0871/3556759

0871/3556742 Apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì (9,00 - 19,00)

sabato (9,00 - 13,00).

www.unich.it/facolta/scienzemotorie/

Fondazione CIAPI (viale Abruzzo, 322 - Chieti

Scalo).

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PRESENTAZIONE DEL PRESIDE

La Facoltà prevede un Corso di laurea di primo livello in Scienze Motorie e una

laurea specialistica (di secondo livello) in Scienze e Tecniche delle Attività Motorie

Preventive e Adattative. I corsi sono organizzati in semestri, con verifiche al termine

di ogni unità didattica.

Gli obiettivi formativi per i laureati di secondo livello prevedono la capacità di

progettare e gestire le attività motorie, avere competenze avanzate per poter operare

in piena autonomia nell'ambito delle scienze motorie e avere una approfondita

conoscenza delle metodologie e delle tecniche dell'educazione motoria dei disabili.

Le strutture didattiche sono dislocate presso la fondazione CIAPI (viale Abruzzo 322,

Chieti Scalo), quelle tecniche (palazzetto dello sport, campi da tennis e da calcetto)

sono ubicate presso il Centro Universitario Sportivo (C.U.S.) con cui è stata attivata

una convenzione.

I laureati nel corso di laurea specialistica potranno esercitare funzioni d'elevata

responsabilità nei vari ambiti di progettazione, conduzione e gestione delle attività

motorie preventive e adattative.

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Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattative - a.a. 2007-2008 6

UNIVERSITÀ : INFORMAZIONI GENERALI

Dal 4 gennaio 2000, con la pubblicazione del decreto 3 novembre 1999 n. 509

``Norme concernenti l'autonomia didattica degli atenei'', è vigente il regolamento

attuativo della legge 127/97 (Bassanini bis), che ha riformato i corsi degli studi

universitari. Il 4 agosto 2000 il ministro dell'Università e della Ricerca ha firmato il

decreto con cui sono state determinate le classi delle lauree universitarie.

Le Università hanno avuto la possibilità di attivare i nuovi corsi a partire dall'anno

accademico 2001-2002, facendo cessare le immatricolazioni in tutti i vecchi corsi e

garantendo agli studenti iscritti nei vecchi ordinamenti o il completamento di quegli

studi o il passaggio nei nuovi corsi.

La riforma prevede una nuova articolazione dei titoli di studio. In base ad essa, le

università rilasciano i seguenti titoli, distinti fra loro per livelli:

� al primo livello si situa la Laurea (L), che si ottiene normalmente dopo

tre anni di corso. Essa ha l'obiettivo di assicurare allo studente

un'adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali,

nonché l'acquisizione di specifiche conoscenze professionali. Per

conseguire la laurea lo studente deve aver acquisito 180 crediti formativi

(sui quali si daranno indicazioni più avanti), comprensivi di quelli

relativi alla conoscenza obbligatoria di una lingua dell'Unione Europea

oltre l'italiano. Per essere ammessi ad un corso di laurea occorre essere

in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo

di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo;

� al secondo livello si colloca la Laurea Specialistica (LS) che si ottiene

dopo la frequenza di ulteriori due anni di corso. Essa ha l'obiettivo di

fornire allo studente una formazione di livello avanzato per l'esercizio di

attività di elevata qualificazione in ambiti specifici. La laurea

specialistica si consegue dopo aver acquisito 300 crediti, compresi quelli

già acquisiti e riconosciuti validi per il relativo corso di laurea triennale.

Per essere ammessi ad un corso di laurea specialistica occorre essere in

possesso della laurea, o di altro titolo di studio conseguito all'estero,

riconosciuto idoneo;

� al terzo livello, dopo la laurea specialistica, si trova il Diploma di

Specializzazione (DS) e il Dottorato di Ricerca (DR). Il primo titolo si

ottiene dopo la frequenza di un corso di specializzazione (in genere si

parla di Scuole di Specializzazione) diretto a fornire conoscenze e abilità

per particolari attività professionali in applicazione di specifiche leggi o

direttive dell'Unione Europea. Il Corso di Dottorato di Ricerca ha invece

l'obiettivo di preparare i laureati nell'ambito della ricerca scientifica

avanzata di base e applicata;

� sono stati infine istituiti due ulteriori titoli, il Master universitario di

primo livello, che si consegue dopo la laurea, e il Master universitario di

secondo livello, che si consegue dopo la laurea specialistica. I Master

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riguardano il perfezionamento scientifico in ambito professionale e la

formazione permanente e ricorrente.

La revisione della didattica universitaria, voluta dalla riforma, ha distinto le attività

considerate indispensabili per il conseguimento degli obiettivi formativi in sei gruppi,

o “tipologie”, in base ai quali sono organizzati i piani di studio dei corsi di laurea:

attività formative di base;

attività formative caratterizzanti;

attività formative affini o integrative;

attività formative a scelta dello studente;

attività formative per la prova finale e per la lingua straniera;

attività formative per le ulteriori conoscenze linguistiche, per le abilità

informatiche e relazionali, per i tirocini, ecc…

La riforma ha introdotto, inoltre, come punto di riferimento delle attività formative,

l'uso del credito. Essendo indispensabile comprenderne il significato, se ne indicano

sinteticamente le principali caratteristiche.

I Crediti Formativi Universitari (CFU) rappresentano l'unità di misura del lavoro

richiesto ad uno studente per le attività formative utili al conseguimento di un titolo

di studio universitario. In altre parole, essi corrispondono alle ore di studio necessarie

per l'apprendimento in relazione alle diverse attività previste nel piano degli studi. Il

lavoro di un anno corrisponde convenzionalmente a 60 crediti. Ad un credito

corrisponde idealmente un valore in ore di lavoro pari a 25 e quindi a 1500 ore di

lavoro annue.

Per un'attività formativa tipica, come il corso di insegnamento, cui segue un esame

che valuta la qualità e quantità dell'apprendimento dello studente, il lavoro svolto

dallo studente consiste naturalmente nelle ore di lezione, di esercitazione, di

seminario, ecc… richieste dal corso, cui vanno aggiunte le ore di studio o di impegno

personale che servono per acquisire le conoscenze e le competenze utili a superare

l'esame. Per le altre attività formative (progetti, tirocini, conoscenza della lingua

straniera, avviamento all'uso degli strumenti informatici, addestramento alle abilità

comunicative o relazionali e al lavoro di gruppo, tesi, ecc.) la misura dei crediti viene

effettuata in modo simile, calcolando le ore di lavoro dello studente. I crediti

corrispondenti a ciascuna attività formativa sono acquisiti dallo studente con il

superamento dell'esame o di altra forma di verifica del profitto; il riconoscimento

totale o parziale dei crediti acquisiti ai fini della prosecuzione degli studi compete alla

struttura didattica che accoglie lo studente.

Attualmente tutti i corsi di laurea sono stati accorpati in classi sulla base dell'ambito

di riferimento. Relativamente all'ambito che ci interessa, e cioè le scienze

dell’educazione motoria, il corso di Laurea (specialistica) è situato nella Classe 76/S.

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INFORMAZIONI SUL CORSO

Il corso di laurea specialistica in Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e

adattative (classe 76/s) ha la durata di due anni per un totale di 120 cfu. Possono

accedere al corso i laureati in Scienze motorie e i diplomati isef (i quali sono ammessi

con debiti formativi da recuperare durante il corso).

Obiettivi formativi specifici Il laureato nel corso di laurea specialistica in Scienze e Tecniche delle Attività

Motorie Preventive e Adattative dovrà avere una formazione di base che integra le

conoscenze biologiche, psicopedagogiche, sociologiche e giuridico-economiche con i

contenuti fondamentali dell'ambito delle discipline motorie e sportive. Su questa

formazione di base, le attività formative caratterizzanti e integrative serviranno a

sviluppare ulteriori competenze specifiche. In particolare, i laureati del corso di

laurea specialistica in Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Preventive e

Adattative devono:

- avere una solida preparazione nell'area delle scienze motorie ed essere in grado di

progettare e gestire le attività motorie con attenzione alle specificità di genere;

- avere competenze di livello avanzato per poter operare nell'ambito delle attività

motorie ai fini ricreativi, di socializzazione, di prevenzione, del mantenimento e del

recupero della migliore efficienza fisica nelle diverse fasce di età;

- avere una approfondita conoscenza delle metodologie e delle tecniche della

educazione motoria per i disabili;

- essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una

lingua dell'Unione Europea oltre l'Italiano, con riferimento anche ai lessici

disciplinari;

- essere in grado di utilizzare i principali strumenti informatici negli specifici ambiti

di competenza;

- essere in grado di lavorare con ampia autonomia, anche assumendo responsabilità di

progetti e strutture.

I laureati nel corso di laurea specialistica potranno esercitare funzioni di elevata

responsabilità nei vari ambiti di progettazione e gestione delle attività motorie

preventive e adattate.

Attività Le attività di insegnamento si dividono nel seguente modo:

Lezione ex-cathedra: trattazione di uno specifico argomento identificato da un titolo

e facente parte del curriculum formativo previsto per il Corso di Studio, effettuata da

un Professore o Ricercatore Universitario, sulla base di un calendario predefinito, ed

impartita agli studenti regolarmente iscritti ad un determinato anno di corso, anche

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suddivisi in piccoli gruppi. La lezione ex-cathedra può essere svolta anche in modo

prevalentemente pratico (in palestra, piscina…) in ragione delle caratteristiche della

disciplina oggetto della stessa.

Seminario: attività didattica che ha le stesse caratteristiche della Lezione ex cathedra,

e, come tale, viene annotata nel registro delle lezioni. Può essere svolta in

contemporanea da più Docenti. Le attività seminariali possono essere

interuniversitarie e realizzate sotto forma di videoconferenze.

Attività formative a scelta dello studente: attività didattiche opzionali, realizzabili

con lezioni ex-cathedra, seminari, corsi interattivi a piccoli gruppi, attività non

coordinate oppure collegate in “percorsi didattici omogenei”, fra i quali lo studente

esercita la propria personale opzione, fino al conseguimento di un numero

complessivo di 8 CFU. La valutazione delle singole attività didattiche formative

svolte dallo Studente è convertita in un giudizio di idoneità secondo il piano di studi

vigente. Per poter partecipare alle varie attività formative a scelta, lo studente deve

effettuare la relativa iscrizione.

Attività professionalizzanti: rientrano in questa categoria i tirocini (forma di attività

didattica tutoriale che comporta per lo studente l’esecuzione di mansioni con ampi

gradi di autonomia a simulazione dell’attività svolta a livello lavorativo), i laboratori

e qualsiasi altra attività volta ad agevolare le scelte professionali dello studente. Per le

attività professionali scelte, lo studente deve effettuare la relativa iscrizione.

Obbligo di frequenza

Lo studente ha l’obbligo di frequenza per almeno il 50% delle lezioni teoriche (in

aula) e del 75% del monte ore previsto per le lezioni pratiche, le “attività formative a

scelta dello studente” I e II e le “ulteriori conoscenze…” I e II.

Calendario delle attività Le lezioni si svolgono, all’interno dell’anno accademico, in due semestri distinti: il

primo compreso generalmente tra la seconda metà di ottobre e il 31 gennaio mentre il

secondo tra 1° marzo e il 31 maggio.

Gli esami si sostengono in appositi periodi denominati sessioni:

� autunnale: settembre – prima metà di ottobre

� straordinaria: febbraio

� estiva: giugno – luglio

Annualmente, inoltre, il Consiglio può decidere di fissare ulteriori date per gli appelli

d’esame.

Per poter sostenere gli esami è necessario effettuare, nei termini stabiliti, la relativa

prenotazione presso l’ufficio di management didattico.

Ambiti occupazionali previsti per i laureati Il laureato del corso di laurea specialistica in Scienze e Tecniche delle Attività

Motorie Preventive e Adattative potrà svolgere le seguenti attività professionali:

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- progettazione e gestione di attività motorie finalizzate al raggiungimento, al

mantenimento e al recupero del quadro ottimale dell'efficienza fisica e del benessere

psico-fisico;

- progettazione e gestione di attività motorie educative e ricreative adattate per

disabili presso istituzioni ed enti specializzati;

- progettazione e gestione di attività motorie mirate alla prevenzione generale e

specifica e al superamento delle patologie correlate alla sedentarietà e a scorretti stili

di vita;

- progettazione e gestione di attività motorie e sportive negli istituti di rieducazione e

pena;

- progettazione e gestione di attività motorie e sportive nelle comunità di

aggregazione e di recupero;

- progettazione e gestione di attività motorie ricreative presso strutture sanitarie;

- progettazione e gestione di attività motorie a carattere educativo e formativo nella

scuola dell'infanzia;

- insegnamento di educazione fisica nelle scuole di ogni ordine e grado (dopo aver

frequentato la SSIS).

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Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattative - a.a. 2007-2008 11

PIANO DI STUDIO

I ANNO

Corso integrato SSD CFU I semestre

4

4 1

Rieducazione Motoria in acqua ed Antropologia del movimento 1) Teorie, tecniche e didattiche della rieducazione motoria in acqua

2 ) Antropometria ed ergonomia del movimento

M-EDF/01

BIO/08

8

3,5

3 2

Biologia applicata e Biochimica clinica 1) Biologia Umana e Genetica della variabilità

2) Biochimica clinica delle attività motorie e sportive (C.A.)

BIO/13

BIO/12

6,5

3

2 3

Teoria, tecnica e didattica dell'attività motoria e dell'allenamento adattati al disabile 1) Teoria e tecnica dell'attività motoria adattata

2) Metodologie dell'allenamento adattato

M-EDF/01

M-EDF/02

5

4 Metodi di valutazione dell'attività motoria in età adulta e anziana 1) Metodi di valutazione dell'attività motoria in età adulta e anziana

M-EDF01

3

5 A scelta dello studente 4 6 Ulteriori conoscenze (tirocini…) 3

Totale CFU 1° semestre 29,5

II semestre

3

3 1

Sociologia e Psicologia sociale 1) Sociologia generale

2) Psicologia sociale

SPS/07

M-PSI/05

6

2

3 2

Psicologia dell'educazione e delle attività motorie in età evolutiva 1) Psicologia dello sviluppo e dell'educazione (C.A.)

2) Attività motoria e sportiva nell'età evolutiva

M-PSI/04

M-EDF/02

5

4

4 3

Anatomia clinica e Fisiologia dell'attività motoria 1) Fisiologia del lavoro e dello sport

2) Anatomia clinica

BIO/09

BIO/16

8 2,5

2

3 4

Igiene, Patologia ed Endocrinologia del movimento 1) Fisiopatologia generale

2) Endocrinologia dell'esercizio fisico

3) Igiene e metodologie della prevenzione

MED/04

MED/13

MED/42

7,5 5 Ulteriori conoscenze (tirocini…) 5

Totale CFU 2° semestre 31,5

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II ANNO Corso integrato SSD CFU

I semestre

3

2 1 Neurologia e malattie dell'apparato locomotore 1) Neurologia e Neuropatologia del sistema motorio

2) Malattie dell'apparato locomotore (corso avanzato)

MED/26

MED/33 5

2,5

3 2

Bio ingegneria e Medicina fisica e riabilitativa 1) Bioingegneria applicata all'attività motoria

2) Posturologia ed attività fisica

ING-INF/06

MED/34

5,5

3 Valutazione e rieducazione psicomotoria delle disabilità 1) Valutazione e rieducazione psicomotoria delle disabilità

M-EDF/01 4

4 Teoria e metodologia del movimento umano applicato alla prevenzione e al recupero 1) Teoria e metodologia del movimento umano applicato alla prevenzione e al recupero

M-EDF01

3

5 A scelta dello studente 4 6 Ulteriori conoscenze (tirocini…) 8

Totale CFU 1° semestre 29,5

II semestre

2

2 1

Reumatologia e Malattie dell'apparato cardiovascolare 1) Reumatologia

2) Malattie dell'apparato cardiovascolare (corso avanzato)

MED/16

MED/11

4

3,5

2 2

Semeiotica e nutrizione clinica applicata all'attività motoria 1) Semeiotica applicata

2) Nutrizione applicata all'attività motoria

MED/09

BIO/09

5,5

1,5

1,5 3

Farmacologia applicata all'attività motoria e riabilitativa 1) Farmacologia applicata all'attività motoria (corso avanzato)

2) Terapia farmacologica della riabilitazione

BIO/14

BIO/14

3

4 Diritto privato 1) Elementi di diritto privato e legislazione sportiva

IUS/01 2

3 3

5

Sports adattati e ri-atletismo 1) Sports individuali e di squadra adattati

2) Ri-atletismo

M-EDF/02

M-EDF/01

6 6 Prova finale (preparazione tesi) 9

Totale CFU 2° semestre 29,5

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DISCIPLINE E DOCENTI

INSEGNAMENTO DOCENTE TELEFONO E-MAIL

Antropometria CAPASSO 0871/540187 [email protected]

Teorie, tecniche e didattiche della rie. mot. in

ac. BELLOMO [email protected]

Biologia umana e genetica della variabilità FELACO 0871/3555309 [email protected]

Biochimica clinica delle att. motorie e sportive ACETO 0871/3555272 [email protected]

Teoria e tecnica dell’attività motoria adattata BORTOLI [email protected]

Metodologie dell’allenamento adattato CANDELORO [email protected]

Met. di val. dell’att. motoria in età adulta BUCCI 0871/5412316 [email protected]

Sociologia generale SECONDINI [email protected]

Psicologia sociale IANI [email protected]

Psicologia dello sviluppo e dell’ed. LABBROZZI [email protected]

Attività motoria e sportiva in età evolutiva RAGANATO [email protected]

Fisiologia del lavoro e dello sport MARIGGIO’ 0871/3554038 [email protected]

Anatomia clinica DI BALDASSARRE 0871/3555294 [email protected]

Fisiopatologia generale BATTISTA 0871/3554106 [email protected]

Endocrinologia dell’esercizio fisico NAPOLITANO 0871/3556714 [email protected]

Igiene MANZOLI 0871/3554146 [email protected]

Neurologia UNCINI 0871/358584 [email protected]

Malattie dell’apparato locomotore D’ONOFRIO [email protected]

Bioingegneria FERRETTI [email protected]

Posturologia ed attività fisica BELLOMO [email protected]

Valutazione e rieducazione psicomotoria BERTOLLO [email protected]

T.e met.del movimento umano app. alla preven. ROBAZZA [email protected]

Reumatologia PAGANELLI 0871/3556704 [email protected]

Malattie dell’apparato cardiovascolare GALLINA 0871/41512 [email protected]

Semeiotica applicata RIPARI 0871587107 [email protected]

Nutrizione applicata VITACOLONNA [email protected]

Farmacologia DI IORIO 0871/3554013

[email protected]

Elementi di diritto privato RADOCCIA

Sport individuali BORTOLI [email protected]

Riatletismo CAPPELLETTI [email protected]

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Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattative - a.a. 2007-2008 14

TESI DI LAUREA

Gli studenti del corso di laurea specialistica in Scienze e tecniche delle attività

motorie preventive e adattative devono sostenere, per laurearsi, una prova finale

consistente nella predisposizione e discussione di una tesi di laurea. Lo studente deve

dimostrare la sua capacità di affrontare una tematica caratterizzante il corso di laurea

e la scelta dell'argomento da sviluppare deve essere il più possibile coerente con il

curriculum formativo seguito.

L'elaborato può riguardare:

- un saggio di tipo teorico (es.: sintesi in ambiti tecnico-sportivo ed educativo-

rieducativo; saggio tematico; rassegna metodologica; rassegna critica della

bibliografia su un tema specifico; discussione di alcuni articoli scientifici, progetti

organizzativi ecc.);

- un lavoro di tipo empirico (raccolta ed elaborazione di dati sperimentali con lo

scopo di dimostrare tesi e presupposti ed anche la padronanza dei metodi statistici;

predisposizione di un progetto di ricerca; costruzione di strumenti di indagine ecc.);

- un resoconto di un'esperienza professionale (resoconto critico del tirocinio, di

un'esperienza di osservazione o di un'esperienza socio-psicopedagogica ecc…).

Requisiti: lo studente può effettuare la richiesta di assegnazione della prova finale al

Docente - relatore non prima di aver completato gli esami del primo dei due anni del

corso di laurea.

Sulla base dei propri interessi, o dell'esperienza del tirocinio, lo studente deve

rivolgersi direttamente al Docente-relatore dell'insegnamento nel quale intenda

sostenere la prova finale, almeno 6 mesi prima della data prevista per la discussione.

Nel caso in cui lo studente non possa, per tale via, ottenere l'assegnazione di un

argomento, il Preside di Facoltà provvederà d'ufficio a nominare un relatore, con il

quale lo studente dovrà prendere contatto per definire l'argomento della prova e le

relative modalità di svolgimento. Come da art. 25 (comma 8) del Regolamento di

Ateneo, il Docente può essere anche un Ricercatore o un Professore a contratto. Per

consentire una migliore definizione della scelta dell'argomento della prova finale, lo

studente può presentare al Docente - relatore il proprio curriculum (elenco degli

esami svolti e voti conseguiti in ciascuno di essi, elenco delle attività opzionali

seguite, attività di tirocinio svolte, qualsiasi altra attività compiuta ai fini della

promozione) in modo da rendere la scelta dell’argomento stesso più coerente con la

propria preparazione.

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Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattative - a.a. 2007-2008 15

Le attività relative alla prova finale sono svolte dallo studente, sotto la supervisione

del Docente-relatore, con modalità quali l'osservazione, la ricerca e interventi in

situazioni di laboratorio o sul campo.

La scelta della tipologia dell'elaborato viene concordata tra lo studente e il Docente-

relatore e l'assegnazione dell'argomento verrà formalizzata mediante le modalità

stabilite annualmente dalla segreteria studenti.

Entro tre settimane dalla discussione, lo studente deve presentare il proprio elaborato

al Docente relatore il quale esprime, attraverso una regolare verbalizzazione (“prova

finale”), il giudizio di idoneità. Tale giudizio di idoneità consente l’acquisizione di 9

CFU. Negli stessi termini, lo studente deve consegnare alla segreteria studenti una

copia definitiva della prova finale (su supporto cd rom), copia del frontespizio

dell’elaborato controfirmato dal Docente-relatore e i libretti d’esame e di tirocinio. Il

giudizio di idoneità può essere espresso, comunque, solo dopo l’acquisizione di 111

CFU da parte dello studente.

Acquisiti i 120 crediti, lo studente discute l'elaborato davanti alla commissione di

laurea.

Il calendario delle sedute di laurea e gli adempimenti da rispettare per la discussione

della tesi di laurea sono pubblicati annualmente sulle pagine di facoltà del sito

internet di ateneo (www.unich.it).

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PROGRAMMI A.A. 2007/2008

Eventuali indicazioni, aggiornamenti e modifiche saranno comunicati durante lo

svolgimento dell'attività didattica

I ANNO

CORSO INTEGRATO DI METODI DI VALUTAZIONE DELL’ATTIVITA’ MOTORIA IN ETA’

ADULTA E ANZIANA (CFU = 3)

� MODULO DI: METODI DI VALUTAZIONE DELL’ATTIVITA’

MOTORIA IN ETA’ ADULTA E ANZIANA Docente : M. Bucci

Argomenti

1^ parte

Premesse (6 ore) Premesse di anatomia e fisiologia degli apparati cardiovascolare (cuore, vasi, piccola e

grande circolazione, sangue, ciclo cardiaco; parametri vitali), respiratorio (vie aeree

superiori e inferiori, respirazione; scambi gassosi: diffusione, legame e trasporto dell’O2) e

locomotore (cenni sulla struttura delle ossa e delle grosse articolazioni; struttura e

innervazione dei muscoli striati, fibre rosse e bianche, tendini).

Brevi richiami di fisica e biochimica: concetti di lavoro (muscolare e cardiaco) e

movimento; substrati energetici e vie di trasformazione dell'"energia chimica" in "energia

meccanica" (via anaerobica alattacida, glicolisi anaerobica o via anaerobica lattacida,

metabolismo ossidativo o ciclo di krebs); metabolismo energetico del cuore e dei muscoli. Il

consumo di O2.

Definizioni di: parametri biometrici; forza (potenza) e resistenza muscolare, elasticità e

flessibilità articolare. Soglia aerobica ed anaerobica. Definizione di "test valutativo".

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Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattative - a.a. 2007-2008 17

2^ parte

Metodi di valutazione delle attività motorie in età adulta (12 ore). Adattamenti fisiologici durante e dopo attività fisica: adattamenti sistemici (modificazioni

delle capacità cardio-polmonari e muscolari) e biochimici (modificazioni dei metabolismi

aerobico e anaerobico, lattacidemia); comportamento dei parametri vitali durante sforzo: la

FC teorica max e la valutazione del VO2 max. Il debito di O2; il recupero cardiaco.

Classificazione degli esercizi (attività fisiche) in funzione del diverso utilizzo delle vie

metaboliche.

Classificazione dei test: "da laboratorio" e "da campo", massimali o submassimali.

Concetti preliminari per la scelta dei test (o dei diversi protocolli) in funzione del diverso

obiettivo valutativo: a) valutazione attitudinale; b) valutazione dell'efficienza fisica di base;

c) valutazione dei miglioramenti nelle performance agonistiche.

Descrizione dei vari test (per ciascun test: indicazioni, modalità di esecuzione, valutazione)

Test per la valutazione della capacità anaerobica alattacida: Sergeant jump, salto in lungo,

test dei 30 - 50 - 60 metri.

Test per la valutazione della capacità anaerobica lattacida: test dei 200 - 300 metri.

Test per la valutazione della capacità aerobica: cicloergometro e treadmill ("da

laboratorio"), Conconi, Cooper, 1200 metri…

Test che esplorano l'efficienza di varie vie metaboliche e l'adattamento cardiocircolatorio

allo sforzo: Margaria, Dal Monte, Bosco, "navetta", Mognoni, Ruffier-Dickson, 15" di salti

continui, step test.

Test submassimali da laboratorio e test per la valutazione del recupero cardiaco: I.R.I. test.

Test per la valutazione della forza muscolare: degli arti superiori (arti superiori Power test,

doppio sollevamento di pesi, sbarra, lancio del pallone medicinale), degli addominali

(kendall, addominali Power test), degli arti inferiori (salto in lungo da fermo, salto triplo,

squatting jump su pedana di Bosco).

Cenni sui test per la valutazione dell'ampiezza articolare: valutazione della rotazione del

tronco, della estensibilità e flessibilità del tronco e della colonna (test di flessibilità

vertebrale), della mobilità dei cingoli scapolo-omerale (test di flessibilità delle spalle) e

coxo-femorale (test di flessibilità delle anche), dei movimenti di flessoestensione della

caviglia).

Cenni sui test per la coordinazione e rapidità dei movimenti (tapping test, corsa veloce)

Metodi di valutazione delle attività motorie per l'età anziana (4 ore)

Cenni sulle principali patologie dell'anziano (che ne limitano lo svolgimento dell'attività

fisica): la sindrome ipocinetica.

Attività fisica nell'età anziana: test valutativi indicati e controindicati;differenze tra

l'"anziano allenato", l'"anziano sedentario", e l'"anziano con patologie": possibilità e limiti

del soggetto anziano allenato e dell'anziano con patologie; esercizi "in sicurezza"

("ginnastica da camera").

Attività fisica come prevenzione; attività di gruppo in palestra; attività agonistica nell'età

anziana.

3^ parte

La ricerca (2 ore) Studi e ricerche sull'attività motoria nell'età adulta e avanzata. Valutazione dell'

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Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattative - a.a. 2007-2008 18

"invecchiamento di successo" (successful aging)

Al termine del corso lo studente dovrà:

Conoscere le basilari nozioni di fisiologia che, in un soggetto adulto sano, regolano la

risposta - sistemica e biochimica - e gli adattamenti dell'organismo durante lo svolgimento

dell'attività fisica e durante il recupero;

Conoscere la fisiologia relativa all'invecchiamento e le principali patologie che interessano

l'adulto-anziano;

Essere in grado di giudicare le prestazioni di un soggetto (adulto o anziano, allenato o

sedentario) sottoposto a specifici test valutativi;

Essere in grado di razionalizzare le attività pratiche proposte alle diverse categorie di

soggetti;

Svolgere regolarmente e in sicurezza un proficuo programma di allenamento nell'età adulta-

anziana

Verifica finale

L’esame finale consisterà in una prova scritta a quiz a risposta chiusa (singola o multipla)

TESTI CONSIGLIATI

A. Del Monte, M. Faina;

VALUTAZIONE DELL’ATLETA UTET, TO, 1999 (Rist. 2003)

Italo Sannicandro

METODI DELLA VALUTAZIONE MOTORIA ED ATTITUDINALE Ed. Pensa Multimedia, Lecce, 2004 - www.pensamultimedia.it

M. Gottin, E. Degani

VALORE SPORT

Società Editrice Internazionale, Torino, 2007

CORSO INTEGRATO DI BIOLOGIA APPLICATA E BIOCHIMICA CLINICA (CFU= 6.5)

� MODULO DI: BIOLOGIA UMANA E GENETICA DELLA VARIABILITÀ Docente :M. Felaco

Capitolo 1 - Leggi di Mendel

- Incrocio monoibrido

- Leggi della probabilità e frequenze di eventi genetici

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Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattative - a.a. 2007-2008 19

- Incrocio di ibrido

- Determinazione genetica del sesso

- Relazione tra genotipo e fenotipo

- Incrocio, in incrocio e selezione

Capitolo 2 - Metodi del DNA ricombinante

- Applicazione dell’ingegneria genetica

- Procedure di sicurezza del DNA ricombinante

Capitolo 3 - Metodi di studio della Genetica Umana

- Alterazioni nel numero dei cromosomi e malattie umane

- Anomalie nella struttura cromosomica e malattie

- Malattie genetiche ereditate come caratteri autosomici recessivi

- Malattie genetiche ereditate come caratteri autosomici dominanti

- Malattie genetiche ereditate come caratteri recessivi legati al cromosoma X

- Strumenti della consulenza e dei Test genetici

- Concetto di terapia genica

- Genetica umana e società

Capitolo 4 - Il differenziamento cellulare: generalità

- Genetica molecolare e studio dello sviluppo

- Mutanti per lo sviluppo di Idrosophila Melanogaster

- Prime fasi dello sviluppo di Caenorhabditis Elegans

- Modello di sviluppo nel topo

- Eccezioni al principio dell’equivalenza nucleare

Capitolo 5 - Concetti pre-Darwiniani sull’evoluzione

- Teoria dell’evoluzione di Darwin

- La selezione naturale

- La teoria sintetica di Darwin

- Evidenze scientifiche a supporto dell’evoluzione

Capitolo 6 - Calcolo delle frequenze dei genotipi, fenotipi e alleli

- Principio di Hardy-Weinberg

- La microevoluzione

- Accoppiamenti non casuali e frequenze genotipiche

- Mutazione e variabilità all’interno di una popolazione

- Deriva genetica e frequenze alleliche

- Flusso genico e variabilità all’interno di una popolazione

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Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattative - a.a. 2007-2008 20

- Selezione naturale e frequenze alleliche

- Variabilità genetica e selezione naturale

Capitolo 7 - Isolamento riproduttivo delle specie

- Isolamento riproduttivo e speciazione

- Cambiamenti evolutivi rapidi e graduali

- La macro evoluzione

- La micro evoluzione

Capitolo 8 - Evoluzione chimica sulla terra

- Molecole organiche e prime cellule

- Reperti fossili e storia della vita

Capitolo 9 - Evoluzione dei primati

- Principi di classificazione dei primati

- Resti fossili ed evoluzione degli ominidi

- L’evoluzione culturale

Capitolo 10 - Effetti genetici e fisiologici della fecondazione

- Il processo della segmentazione

- Formazione dei foglietti germinativi e gastrulazione

- L’organo genesi e la formazione del sistema nervoso

- Protezione e nutrimento dell’embrione tramite le membrane extraembrionali

- Sviluppo embrionale umano

- Adattamento del neonato

- Ciclo vitale umano

� MODULO DI: BIOCHIMICA CLINICA DELLE ATTIVITÀ MOTORIE E

SPORTIVE (C.A.) Docente : A. Aceto

La regolazione del metabolismo glucidico e lipidico nel fegato. Regolazione del

metabolismo degli aminoacidi: degradazione e sintesi. Aminoacidi essenziali e non

essenziali. Aminoacidi glucogenetici e chetogenetici. Glicemia. Significato ed analisi:

ruolo della glucochinasi, della gluco6-fosfatasi e degli aminoacidi glucogenetici.

La regolazione del metabolismo del tessuto adiposo.

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Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattative - a.a. 2007-2008 21

La regolazione del metabolismo del tessuto muscolare. Catabolismo aerobio,

anaerobio e alattacido. Principali fibre muscolari. Modificazioni delle fibre muscolari

indotti dall’allenamento specifico. Ruolo della creatina e fosfocreatina. Dosaggio

della creatinina. Produzione di energia dal catabolismo degli aminoacidi. Ciclo

dell’alanina. Catabolismo di valina, leucina e isoleucina. Biochimica clinica degli

aminoacidi. Metabolismi specifici attivati in funzione dell’intensita’ e della durata

dello sforzo muscolare. Metabolismi attivati durante la fase di recupero. Ciclo di

Cori. Adattamento indotto dall’esercizio fisico. Biochimica della fatica muscolare.

Metabolismo del glucosio e dei corpi chetonici nel cervello.

Interdipendenza metabolica dei tessuti. Il trasporto dei metaboliti nel sangue:

significato ed analisi durante l’attivita’ sportiva. Metabolismo del globulo rosso.

Mioglobina/emoglobina, effetto Bohr e sistema tampone dell’emoglobina.

Modificazioni dell’equilibrio idro-salino durante l’esercizio fisico. Significato e

analisi degli elettroliti durante l’attivita’ sportiva.

Regolazione ormonale del metabolismo energetico: adrenalina, glucagone e insulina.

Meccanismo d’azione degli ormoni. I trasportatori del glucosio nei tessuti. Indice

glicemico dei nutrienti

Analisi biochimico-cliniche nella pratica sportiva e delle patologie muscolari:

specificita’ dei dosaggi enzimatici nella biochimica clinica. Misure di stress

ossidativo indotto dall’esercizio fisico.

CORSO INTEGRATO DI ANATOMIA CLINICA E FISIOLOGIA DELL’ATTIVITA’ MOTORIA

(CFU = 8)

Obiettivi: L’acquisizione dei principi anatomo-funzionali di livello avanzato al fine

di acquisire le competenze per poter operare nell'ambito delle attività motorie ai fini

ricreativi, di socializzazione, di prevenzione, del mantenimento e del recupero della

migliore efficienza fisica nelle diverse età.

In particolare, in base alle principali tappe dello sviluppo umano ed alle metodologie

operative necessarie per progettare e valutare interventi su soggetti in ambienti

diversi (lavoro e sport), si focalizzerà l’attenzione sulle basi anatomo fisiologiche dei

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Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattative - a.a. 2007-2008 22

sistemi che regolano l’equilibrio e la postura, l’omeostasi organica, i ritmi biologici,

gli adattamenti.

� MODULO DI: ANATOMIA CLINICA

Docente :A. Di Baldassarre

Orecchio esterno, orecchio medio. Orecchio interno.

Via acustica; via vestibolare e sue connessioni con il cervelletto, il midollo spinale ed

il tronco encefalico. L'equilibrio come integrazione di afferenze vestibolari,

propriocettive, acustiche e visive.

Ipotalamo: anatomia e funzione

La mandibola. L'articolazione temporo-mandibolare. I muscoli masticatori

Tronco: anatomia della gabbia toracica; I muscoli respiratori

PROGRAMMA AGGIUNTIVO LEZIONI STUDENTI

MODULO DI ANATOMIA CLINICA

Piede, articolazioni e deformità ad esse associate (di Michetti F., Berardinucci D. e

Fabrizio N.) Argomenti trattati:

• Cenni anatomici Piede e Caviglia

o Ossa

o Legamenti

o Articolazioni

o Muscoli che agiscono sull’articolazione della caviglia

• Appoggio e distribuzione del carico

• Distorsione della Caviglia

• Piede piatto infantile e adulto

• Piede torto

• Alluce valgo

• Piede artrosico

Modificazioni anatomo-strutturali nel soggetto obeso (di D’Ercole C., Greco A. e

Longo A.L.) Argomenti trattati:

• Definizione e dati ISTAT sull’Obesità

• Cenni e Modificazioni da carico della colonna vertebrale

o Ernia al disco

o Lombalgia

o Lombo-sciatalgia

• Cenni e Modificazioni da carico nel ginocchio

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Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattative - a.a. 2007-2008 23

o Valgismo

• Cenni e Modificazioni da carico nell’anca

o Coxartrosi

• Esercizi e stili di vita proposti in prevenzione dell’Obesità

Aspetti anatomo-funzionali dello stomaco, intestino e fegato (di Mastrodicasa M.,

Ghiotti A., Marianaccio A. e Scampamorte A.) Argomenti trattati:

• Anatomia e funzione dello Stomaco

o Forma, posizione, rapporti

o Struttura dello stomaco

� Piccoli cenni di vascolarizzazione e innervazione

• Anatomia e funzione del Duodeno

• Anatomia e funzione del Pancreas

• Anatomia e funzione dell’Intestino

o Tenue

o Crasso

� Cieco

� Colon

� Retto

Alterazioni anatomiche in corso di gravidanza (di Caioni R., Menicucci M., Di Giulio

S. e Fratta M.) Argomenti trattati:

• Grande e piccola pelvi

• Anatomia dell’utero: forma, posizione, rapporti. Struttura:

o Endometrio

o Miometrio

o Perimetrio

• Modificazioni in gravidanza

o Apparato cardiovascolare

o Apparato respiratorio

o Apparato muscolo-scheletrico

o termoregolazione

• Esercizi durante la gravidanza

o Linee guida

o Controindicazioni

Il calcio: muscoli glutei, della coscia, della gamba, retto addominale e canale

inguinale (di Rocchio A., Celsi M., La Rovere S. e Zulli F.) Argomenti trattati:

• Muscoli della regione antero-laterale dell’addome

• Guaina dei muscoli retti

• Linea alba

• Muscoli della coscia

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Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattative - a.a. 2007-2008 24

o Posteriori

o Adduttori

o Anteriori

• Muscoli glutei

• Muscoli della gamba

o Anteriori

o Posteriori

• Modificazioni a carico dell’articolazione del ginocchio

• Traumi

o Diretti

o Indiretti

• Pubalgia

Alterazioni anatomiche e funzionali nel soggetto anziano (di Capone E.) Argomenti trattati:

• Definizione d’Invecchiamento

• Richiami istologici dei tessuti:

o Muscolare

� Scheletrico

� Cardiaco

o Osseo

• Patologie

o Osteoporosi

o Sarcopenia

• Anatomia della spalla

o Ossa

o Articolazioni

o Muscoli

o Legamenti

• Patologie

o Artrosi

� Coxartrosi

� Gonartrosi

� Artrosi della colonna vertebrale

� Artrosi della spalla

� Sindrome da impingment

� MODULO DI: FISIOLOGIA DEL LAVORO E DELLO SPORT Docente : M. Mariggiò

Introduzione alla fisiologia dell’integrazione.

L’omeostasi endocrina: l’ipotalamo come centro integratore. L’asse ipotalamo-

ipofisi: regolazioni ormonali fisiologiche in funzione dell’età, del sesso e

dell’ambiente. L’attività endocrina durante l’esercizio fisico: differenze tra attività

aerobica e di resistenza. Il ciclo ovario: regolazione fisiologiche ed influenze

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Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattative - a.a. 2007-2008 25

sull’attività fisica. La gravidanza: le modificazioni morfo-funzionali e le implicazioni

nell’attività fisica.

Il sistema nervoso vegetativo e gli adattamenti funzionali. Regolazione dell’equilibrio

idro-salino ed acido-base: compensazione fisiologica delle modificazioni indotte

dall’attività fisica. Il metabolismo del calcio e del fosfato. Controllo dell'apporto

energetico: regolazione endocrina e nervosa. Controllo dell’assunzione di liquidi:

regolazione endocrina e nervosa. Termoregolazione: regolazione in funzione dell’età,

del sesso, dell’ambiente esterno, dello stile di vita, dell’attività fisica. I cicli biologici,

il ritmo circadiano ed il sonno.

L’esercizio fisico: modificazioni morfo-funzionali in relazione al metabolismo

energetico, all’età, al sesso. Adattamenti funzionali ad ambienti straordinari:

condizioni di ipossia, iperbaria, assenza di gravità.

La senescenza: modificazioni metaboliche e funzionali. La sarcopenia. Il ruolo

dell’attività fisica nell’invecchiamento.

Testi consigliati: “Fisiologia dell’uomo” Autori Vari Ed EDI ERMES;

“Fisiologia umana” D.U. Silverthorn Ed Casa Editrice Ambrosiana

“Fisiologia dell’Esercizio” P. Cerretelli, Ed. Società Editrice

Universo Roma

“Fisiologia applicata allo sport” W.D. McArdle, F.I. Katch, V.L.

Katch, Ed. Casa Editrice Ambrosiana

Ricevimento studenti: dal lunedì al venerdì su appuntamento contattando il numero

0871-3554038; o scrivendo all’indirizzo di e-mail: [email protected]; presso: Lab.

Fisiologia Cellulare, Dip. Scienze del Farmaco, Nuovo Polo Didattico Pal. B

(basamento livello –2) Campus universitario, Via dei Vestini, Chieti.

CORSO INTEGRATO DI PSICOLOGIA DELL’EDUCAZIONE E DELLE ATTIVITÀ MOTORIE

IN ETÀ EVOLUTIVA (CFU = 5)

� MODULO DI: PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E DELL’EDUCAZIONE

(C.A.) Docente : D. Labbrozzi

Obiettivi del programma

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Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattative - a.a. 2007-2008 26

L’insegnamento è finalizzato a fornire agli allievi le conoscenze e le competenze

necessarie a promuovere, sviluppare e monitorare la didattica delle attività motorie e

sportive in età evolutiva.

Gli obiettivi dell’insegnamento comprendono:

• l’approfondimento dello studio dell’adolescenza per quanto concerne i

principali compiti di sviluppo (strutturazione dell’identità, sviluppo dell’intelligenza,

evoluzione del pensiero morale);

• l’acquisizione di specifiche competenze relazionali nel lavoro con gli

adolescenti;

• la conoscenza di interventi destinati a sostenere il percorso di crescita e a

contrastare esiti patologici o devianti

In funzione degli obiettivi sopra esposti, l’insegnamento sarà condotto in modo tale

da privilegiare la discussione con gli studenti degli argomenti proposti e la

condivisione di esperienze di lavoro.

Contenuti

• Adolescenza fra natura e cultura

• I compiti evolutivi dell’adolescente

• I comportamenti patologici e devianti nell’adolescenza

• Percorsi di resilienza

• Famiglie e modelli di educazione

• Interventi psicoeducativi di promozione del benessere in adolescenza

Testi per l’esame

L’esame sarà svolto in forma scritta, con domande a risposta aperta e integrazione

orale.

I testi per l’esame comprendono:

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Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattative - a.a. 2007-2008 27

- Confalonieri E., Grazzani Gavazzi I. Adolescenza e compiti di sviluppo.

Unicopli, Milano: 2002.

- Bonono S., Cattelino E. La prevenzione in adolescenza. Percorsi psicoeducativi

di intervento sul rischio e la salute Erickson, Trento: 2008.

N.B.

Eventuali altri testi potranno essere concordati con il docente.

Ulteriori fonti di documentazione potranno essere proposte nella forma di dispense e

articoli.

CORSO INTEGRATO DI SOCIOLOGIA E PSICOLOGIA SOCIALE (CFU = 6)

� MODULO DI: PSICOLOGIA SOCIALE Docente : L. Iani

Programma del corso:

Il corso tratterà i temi e le ricerche più rilevanti della psicologia sociale (dalle origini

fino agli attuali sviluppi), in particolare:

- la cognizione sociale (schemi, euristiche)

- la percezione sociale (comportamento non verbale, teorie implicite della personalità,

attribuzione causale)

- il Sé (comprensione, giustificazione e bisogno di mantenimento del Sé)

- gli atteggiamenti (definizioni e misurazioni, cambiamenti di atteggiamento,

relazione tra atteggiamenti e comportamento)

- il conformismo e l’influenza del comportamento (influenza sociale informazionale e

normativa)

- i processi di gruppo

- l’interazione sociale (determinanti personali e situazionali dei comportamenti

prosociali e aggressivi)

- il pregiudizio

Modalità di esame:

Prova scritta con prova orale facoltativa a discrezione del docente o su richiesta dello

studente. La prova orale è subordinata al superamento dello scritto. Per gli studenti

frequentanti sono previsti accertamenti scritti intermedi e a fine corso.

Testo d’esame:

Il testo per il programma d’esame è il seguente:

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Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattative - a.a. 2007-2008 28

Aronson, Wilson, Akert (1999). Psicologia sociale. Il Mulino, Bologna (esclusi

capitoli 2 e 10)

� MODULO DI: SOCIOLOGIA GENERALE Docente: S. Secondini

Programma d’esame

Testo di riferimento: Simonetta Secondini, Riflessioni sociologhe

sullo sport, Aracne editrice, 2006.

Programma: Introduzione; capitolo I parte prima, un autore a scelta; parte prima;

parte seconda.

CORSO INTEGRATO DI IGIENE, PATOLOGIA ED ENDOCRINOLOGIA DEL MOVIMENTO

(CFU = 7.5)

� MODULO DI: ENDOCRINOLOGIA DELL’ESERCIZIO FISICO Docente : G. Napolitano

Richiami dei concetti fondamentali dell’Endocrinologia

Cenni sul doping

GH ed esercizio fisico

Osteopatie metaboliche ed esercizio fisico

Ormoni steroidei ed esercizio fisico

Insulina, diabete ed esercizio fisico

Obesità ed esercizio fisico

� MODULO DI: FISIOPATOLOGIA GENERALE Docente : P. Battista

FISIOPATOLOGIA DELL'ERITROPOIESI

Il processo emopoietico. Le anemie. Meccanismi fisiopatologici responsabili delle

anemie. Meccanismi di compenso centrali e periferici delle anemie. Le policitemie.

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Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattative - a.a. 2007-2008 29

FISIOPATOLOGIA DELL'EMOSTASI E DELLA COAGULAZIONE.

L’endotelio, le piastrine e i fattori plasmatici nel processo emostatico e coagulativo.

I principali disordini emorragici da difetti dell’endotelio, delle piastrine e dei fattori

plasmatici della coagulazione (le emofilie).

Ematoma, ecchimosi.

Le complicanze delle malattie emorragiche.

FISIOPATOLOGIA DEL SISTEMA IMMUNITARIO

Immunità innata e immunità acquisita. Organizzazione del sistema immunitario. Gli

antigeni. Immunità umorale e immunità cellulo-mediata. Gli anticorpi. La

Immunopatologia: i fenomeni allergici, le malattie autoimmuni. Patologie muscolo-

scheletriche su base immunitaria e autoimmunitaria.

LE MALATTIE MUSCOLO-SCHELETRICHE E CONNETTIVALI

Malattie articolari e connettivali. Alterazioni muscolo-scheletriche su base genetica

(distrofia muscolare di Duchenne/Becker), modalità di trasmissione. Miopatie

tossiche, infiammatorie, dei canali ionici e forme associate ad alterazioni metaboliche

congenite. Le alterazioni a carico della matrice extracellulare.

FISIOPATOLOGIA DELL’INVECCHIAMENTO

Teoria dell’invecchiamento, alterazioni molecolari e cellulari correlate

all’invecchiamento. I geni correlati col processo d’invecchiamento.

Testo consigliato: Patologia e Fisiopatologia Generale – Pontieri. Piccin Editore

� MODULO DI: IGIENE E METODOLOGIE DELLA PREVENZIONE Docente : L. Manzoli

- Introduzione all’epidemiologia: definizione e obiettivi.

- Principali tipologie di studi epidemiologici:

- Descrittivi;

- Trasversali;

- Caso-controllo;

- Coorte;

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Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattative - a.a. 2007-2008 30

- Misure fondamentali di frequenza e associazione;

- Tipologie di bias;

- Trias clinici sperimentali;

- RCT;

- Misure di efficacia del trattamento e concetto di inferenza statistica;

- Revisioni sistematiche e meta-analisi;

- Programmi di screening e standardizzazione dei tassi.

- Cenni di Evidence Based Medicine:

- Epidemiologia clinica, il concetto di evidenze scientifiche e di outcomes

clinici;

- Strumenti per l’ottenimento degli studi epidemiologici;

- Strumenti per l’interpretazione e la valutazione critica delle evidenze

scientifiche;

- Basi per la programmazione di interventi preventivi.

CORSO INTEGRATO DI TEORIA, TECNICA E DIDATTICA DELL’ATTIVITÀ MOTORIA E

DELL’ALLENAMENTO ADATTATI AL DISABILE (CFU = 5)

� MODULO DI: METODOLOGIE DELL’ALLENAMENTO ADATTATO Docente : N. Candeloro

Obiettivi:

Al termine del corso lo studente dovrà essere in grado di conoscere i principi generali

dell’allenamento adattato ai diversamente abili, gli stimoli indotti dall’allenamento

(specificità, intensità, durata, densità, qualità); l’individualizzazione, l’organizzazione

dell’allenamento, le capacità motorie (forza, resistenza, velocità, flessibilità,

destrezza) i fattori limitanti e il loro sviluppo. Tenendo conto dei parametri:

educativo-formativo, integrativo-sociale, preventivo, fisico, cognitivo, psicologico.

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Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattative - a.a. 2007-2008 31

Contenuti:

L’allenamento come processo d’adattamento; stimoli d’allenamento e carico fisico; la

supercompensazione dinamica come base dell’adattamento; fondamenti generali per

l’organizzazione del carico d’allenamento; la progressività del carico; la

multilateralità e polivalenza della preparazione; metodi e stili d’insegnamento; il

controllo e la misurazione dell’allenamento; la valutazione dell’intensità del carico;

carico interno e carico esterno; l’organizzazione dell’allenamento in periodi; la

capacità condizionali; la forza muscolare; le classificazioni della forza; i principi

d’allenamento della forza; mezzi e metodi di sviluppo dei vari tipi di forza; la

resistenza; la classificazione delle capacità di resistenza; capacità di resistenza e

soglia anaerobica; metodiche per lo sviluppo della resistenza; forme di valutazione

della resistenza; l’allenamento speciale della resistenza; l’allenamento in altura; la

velocità; la rapidità; le metodiche d’allenamento della velocità e della rapidità; la

barriera della velocità; l’allenamento alla resistenza alla velocità; la flessibilità; le

classificazioni della flessibilità; le metodiche di sviluppo della mobilità; la capacità di

coordinazione; classificazione delle capacità coordinative; metodi generali per lo

sviluppo della capacità coordinativa; fondamenti di tecnica sportiva e di tattica

sportiva; differenzazione dei metodi di preparazione delle diverse fasce d’età.

Bibliografia:

Introduzione alla teoria e metodologia dell’allenamento sportivo Yurij

Verchoshanskij scuola dello sport CONI.

La moderna programmazione dell’allenamento sportivo Yurij Verchoshanskij scuola

dello sport CONI.

Al termine d’ogni lezione sarà consegnata una dispensa completa sull’argomento

trattato.

Modalità sullo sviluppo delle prove: L’esame consiste in una prova orale in cui lo studente dovrà orientarsi

padroneggiando alcuni fra tutti i temi trattati. Con ausili audiovisivi (powerpoint).

� MODULO DI: TEORIA E TECNICA DELL’ATTIVITÀ MOTORIA

ADATTATA Docente : L. Bortoli

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Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattative - a.a. 2007-2008 32

II ANNO

CORSO INTEGRATO DI TEORIA E METODOLOGIA DEL MOVIMENTO UMANO

APPLICATO ALLA PREVENZIONE E AL RECUPERO (CFU = 3)

� MODULO DI: TEORIA E METODOLOGIA DEL MOVIMENTO UMANO

APPLICATO ALLA PREVENZIONE E AL RECUPERO Docente : C. Robazza

OBIETTIVI DEL CORSO

Obiettivi del corso sono di sviluppare e approfondire i fondamenti di teoria e metodologia

del movimento umano rivolgendo particolare attenzione agli aspetti applicativi nell’ambito

della prevenzione e del recupero. L’approccio teorico adottato è prevalentemente cognitivo-

comportamentale ed ecologico pur fondato su processi neurologici e biomeccanici

sottostanti il controllo e l’apprendimento motorio.

PROGRAMMA DEL CORSO

Classificazioni del movimento, capacità, abilità, competenze. Meccanismi elaborazione

informazioni nell’esecuzione del movimento secondo l’approccio cognitivo-

comportamentale e l’approccio dinamico. Tappe dell’apprendimento motorio. Modello

cognitivo ed il modello ecologico nell’insegnamento delle abilità motorie. Definizione degli

obiettivi. Obiettivi di prestazione, di risultato e di processo. Comunicazione. Regole per

comunicare efficacemente. Informazioni verbali, visive e cinestesiche nelle tappe

dell’apprendimento. Feedback aggiuntivo: effetti motivanti, di rinforzo, informativi.

Feedback quantitativo e feedback qualitativo. Feedback relativo a programma motorio,

relativo a parametri, descrittivo, e prescrittivo. Feedback riassuntivo e feedback medio.

Tecniche feedback di frequenza auto-determinata, fading e performance bandwidth. Sovra-

apprendimento. Pratica ammassata e pratica distribuita. Variabilità nei contenuti e

variabilità nei parametri. Interferenza contestuale. Pratica globale e pratica per parti. Mental

imagery. Transfer di apprendimento. Strategie, metastrategie e metacognizioni. Self-

efficacy, emozioni, motivazioni. Orientamento motivazionale e clima motivazionale. Effetti

dell’attività fisica sulla salute. Attività fisica come terapia nelle malattie croniche. Modello

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Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattative - a.a. 2007-2008 33

transteoretico, stadi di cambiamento ed attività fisica. Metodologia della ricerca e della

sperimentazione applicata alla prevenzione e al recupero.

LIBRI ED ARTICOLI DI RIFERIMENTO

Libri:

Bortoli, L., e Robazza, C. (1990). Apprendimento motorio: concetti e applicazioni. Roma:

Edizioni Luigi Pozzi.

Carraro, A., e Lanza, M. (a cura di). (2004). Insegnare/apprendere in educazione fisica:

problemi e prospettive. Roma: Armando.

Magill, R.A. (2006). Motor learning and control: concepts and applications (8th ed.).

Dubuque, IA: McGraw-Hill.

Schmidt, R. A, & Wrisberg, C. A. (2004). Motor learning and performance (3rd ed.).

Champaign, IL: Human Kinetics. (Tr. it. Apprendimento motorio e prestazione.

Roma: Società Stampa Sportiva).

Articoli:

American College of Sports Medicine. (1998). Position stand on exercise and physical

activity for older adults. Medicine and Science in Sports and Exercise, 30, 992-

1008.

Bortoli, L., Bertollo, M., e Robazza, C. (2005). Sostenere la motivazione nello sport

giovanile: Il modello TARGET. Giornale Italiano di Psicologia dello Sport, 3, 69-

72.

Bortoli, L., e Robazza, C. (1993). Le aspettative personali di efficacia nell’apprendimento

motorio e nella prestazione. Didattica del Movimento, 86/87, 48-56.

Bortoli, L., e Robazza, C. (2004). Il clima motivazionale nello sport. Giornale Italiano di

Psicologia dello Sport, 1, 9-16.

Bortoli, L., e Robazza, C. (2004). Motivazioni in educazione fisica: orientamento sul

compito e orientamento sull’io. Educazione fisica e Sport nella Scuola, 191/192,

14-22.

Blume, D. D. (1981). Le capacità coordinative: definizione e possibilità di svilupparle. Trad.

it. in Didattica del Movimento, 42/43, 60-82, 1986.

Marcus, B. H., Bock, B. C., Pinto, B. M., Napolitano, M. A., & Clark, M. M. (2002).

Exercise initiation, adoption, and maintenance in adults: theoretical models and

empirical support. In J. L. Van Raalte & B. W. Brewer (Eds.), Exploring sport and

exercise psychology (2nd ed., pp. 185-208). Washington, DC: American

Psychological Association.

Pedersen, B. K., & Saltin, B. (2006). Evidence for prescribing exercise as therapy in chronic

disease. Scandinavian Journal of Medicine and Science in Sports, 16 (Suppl. 1), 3-

63.

Pesce, C. (2002). Insegnamento prescrittivo o apprendimento euristico? Rivista di Cultura

Sportiva, 55, 10-18.

Robazza, C., e Bortoli, L. (1997). Riqualificazione del sistema formativo motorio-sportivo:

linee metodologiche e didattiche. Didattica del Movimento, 108, 15-24.

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Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattative - a.a. 2007-2008 34

CORSO INTEGRATO DI VALUTAZIONE E RIEDUCAZIONE PSICOMOTORIA DELLA

DISABILITÀ (CFU = 4)

� MODULO DI: VALUTAZIONE E RIEDUCAZIONE PSICOMOTORIA DELLA

DISABILITÀ Docente : M. Bertollo

Prerequisiti necessari per la frequenza del corso: Conoscenza dello sviluppo motorio, affettivo, cognitivo e sociale del bambino.

Conoscenza della classificazione internazionale delle disabilità (ICF).

Obiettivi formativi e didattici: Lo scopo del corso è di conoscere i concetti che regolano l’intervento psicomotorio in

ambito educativo, rieducativo e terapeutico. Saper svolgere una valutazione

psicomotoria secondo le principali linee di pensiero utilizzando griglie, test e scale di

osservazione e saper rielaborare un profilo psicomotorio utile al successivo intervento

rieducativo. Conoscere le procedure di intervento educativo e rieducativo con

soggetti disabili, in particolare durante l’età evolutiva.

Contenuti dell' attività formativa: Cenni di storia del movimento psicomotorio;

Il concetto di psicomotricità;

Le nozioni fondamentali della psicomotricità ed i fattori psicomotori;

La funzione del gioco in ambito psicomotorio;

La corporeità, l'immagine del corpo, lo schema corporeo;

Il corpo e la dimensione fantasmatica delle angosce arcaiche;

Interventi educativi, rieducativi e terapeutici;

La psicomotricità educativa e rieducativa di Vayer e Picq;

La psicomotricità funzionale o psicocinetica di Le Boulch;

La psicomotricità relazionale di Lapierre e Aucouturier;

La Valutazione psicomotoria (griglie di osservazione e scale di sviluppo- Oseretzky,

Movit- Batterie dello sviluppo motorio –ABC Movement-);

Costruzione, analisi e interpretazione di un profilo psicomotorio;

Il progetto di intervento;

Analisi di casi clinici e valutazione delle tecniche di intervento psicomotorio per

ciascuna disabilità.

Metodi didattici: Lezioni frontali

Osservazione, analisi e discussione di materiale videoregistrato

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Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattative - a.a. 2007-2008 35

Discussione e lavoro di gruppo

Esercitazioni pratiche di attività utilizzando il role play e la simulazione

Verifica di profitto: Esame pratico e orale

Testi e materiale di Studio:

Formenti L. (2007) Psicomotricità. Educazione e prevenzione Erickson, Trento

Cottini, L. (2003). Psicomotricità. Roma: Carocci Editore.

Massenz, M., Simonetta E. (2002). La valutazione psicomotoria. Milano: Franco

Angeli.

Pisatauro, C.,(1996). Appunti di psicomotricità, Padova: Piccin.

Testi e materiale di approfondimento: Berti E, Comunello F , (2000). La costruzione del senso. Milano:Masson

Edelman, G. M. (2004). Più grande del cielo. Torino: G. Einaudi

Frostig, M., Maslow, P. (1977). Educazione motoria, Torino I: Omega.

Lapierre, A., Acouturier, B. (1982). Il corpo e l’inconscio in educazione e terapia.

Roma: Armando Editore.

Lapierre, A., Acouturier, B. (2001). La simbologia del movimento. Cremona:

Edipsicologiche.

Lapierre, A., (2002). Dalla psicomotricità relazionale all’analisi corporea della

relazione.,Roma: Armando.

Le Boulch, J., (1975). Verso una scienza del movimento umano. Roma: Armando

Le Boulch, J. (1979). Educare con il movimento, Roma: Armando.

Le Boulch, J,(1981). Lo sviluppo psicomotorio dalla nascita a 6 anni, Roma:

Armando.

Le Boulch, J. (2000). L’educazione del corpo nella scuola del domani. Roma:

Edizioni Scientifiche Magi.

Martinet, S. (1992). La musica del corpo. Trento: Edizioni Centro studi Erickson.

Nanetti, F., Cottini, L., Busacchi, M. (1996). Psicopedagogia del movimento

umano. Roma: Armando Editore.

Nicolodi, G., (2000). Ti aiuto a giocare. Bologna: CSIFRA

Nicolodi, G.,(1992). Maestra guardami. Bologna: CSIFRA

Parlebais, P. (1989). La motricità ludico sportiva: psicomotricità e sociomotricità. In

P. Arnaud e G. Broyer (Eds.). Corpo e movimento, educazione allo sviluppo

motorio. Roma: Borla.

Schiavo, A., Barbuiani, A, (1995). Giocario. Vicenza: Editrice Veneta.

Schiavo, A., Barbuiani, A., (1999). Giocario 2,Vicenza: Editrice Veneta.

Sherril, C. (1993). Adapted physical activity recreation and sport: crossdisciplinary

and lifespan. Madison, WI: WCB Brown & Benchmark.

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Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattative - a.a. 2007-2008 36

Trisciuzzi, L, Zappaterra, T., (2004). La psicomotricità tra biologia e didattica, Pisa:

edizioni ETS.

Vayer P, Picq C. (1979). Educazione psicomotoria e ritardo mentale. Roma:

Armando Editore.

Vayer P,(1981). Educazione psicomotoria nell’età pre-scolastica. Roma: Armando

Editore.

Vayer P,(1982). Educazione psicomotoria nell’età scolastica. Roma: Armando

Editore.

Vayer P.,Camuffo M., (1998). Fuori…classe. Roma: Edizioni Scientifiche Magi.

Vayer, P. e Roncin, C. (2000). L’animazione dei gruppi di adulti. Roma: Edizioni

Scientifiche Magi.

Wallon, H. , (1967). Psicologia ed educazione del bambino. Firenze: La Nuova Italia.

CORSO INTEGRATO DI BIOINGEGNERIA E MEDICINA FISICA E RIABILITATIVA (CFU =

5.5)

� MODULO DI: BIOINGEGNERIA APPLICATA ALL’ATTIVITÀ MOTORIA Docente : A. Ferretti

Richiami di meccanica

Cinematica e dinamica del punto materiale

Cinematica e dinamica del corpo rigido

Reazioni vincolari

Attrito

Stabilità ed equilibrio

Centro di Massa

Equilibrio

Movimento

Esercizio

Proprietà meccaniche dei tessuti

Osso

Muscoli

Legamenti e tendini

Lesioni

Contrazione Muscolare

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Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattative - a.a. 2007-2008 37

Fibre lente e veloci

Diagramma forza-velocità

La fisica delle articolazioni nel corpo umano

Analisi statica

Analisi dinamica

Ginocchio

Colonna vertebrale

Spalla

Metodiche e strumentazione

Elettromiografia

Stereofotogrammetria

Imaging infrarosso

Risonanza magnetica funzionale

CORSO INTEGRATO DI NEUROLOGIA E MALATTIE DELL’APPARATO LOCOMOTORE

(CFU 5)

� MODULO DI: NEUROLOGIA E MALATTIE DELL’APPARATO

LOCOMOTORE Docente : A. Uncini

1. Ritardo mentale e attività sportiva

Sindrome di Down, x-fragile, altre forme di ritardo mentale

2. Autismo e attività sportiva

3. Mielolesi e attività sportiva

Paraolimpiadi, regolamento, allenamento

4. PCI e attività sportiva

5. Deficit sensoriali e attività sportiva

6. Epilessia e attività sportiva

7. Miopatie

8. Neuropatie

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Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattative - a.a. 2007-2008 38

9. Malattia del motoncuronc

10. Riabilitazione dell’atleta con lesione neulogica

11. Attività sportiva nel disabile neurologico

CORSO INTEGRATO DI DIRITTO PRIVATO (CFU = 2)

� MODULO DI: ELEMENTI DI DIRITTO PRIVATO E LEGISLAZIONE

SPORTIVA Docente : I. Radoccia

CORSO INTEGRATO SPORT ADATTATI E RIATLETISMO (CFU = 6)

� MODULO DI: SPORT INDIVIDUALI E DI SQUADRA ADATTATI Docente : L. Bortoli

Obiettivi formativi del corso Il corso mira a fornire conoscenze e competenze sui principali aspetti degli sport

individuali e di squadra adattati, con riferimento sia ad adattamenti motori specifici,

sia a fattori didattico-metodologici. Verranno inoltre affrontate le problematiche

psicopdagogiche inerenti la pratica dello sport adattato.

Programma La disabilità: il modello categoriale ed il modello delle differenze individuali.

Finalità dell’attività sportiva adattata.

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Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattative - a.a. 2007-2008 39

Aspetti psicopedagogici dello sport adattato.

Aspetti didattico-metodologici dell’apprendimento tecnico e problematiche degli

adattamenti motori specifici.

Le classificazioni funzionali dello sport adattatato.

Analisi di alcune discipline sportive individuali e di squadra.

I regolamenti FISD e Special Olympics

Testi consigliati Sherrill, C. Adapted physical education and recreation. Dubuque, IA: Wm. C. Brown.

Winnick J.P. (Ed.). Adapted physical education and sport. Champaign, IL: Human

Kinetics.

Altre indicazioni bibliografiche e materiale di studio verranno forniti durante il corso.

� MODULO DI: RIATLETISMO Docente : C. Cappelletti

Finalità formativa del corso.

L'insegnamento di Ri-Atletismo ha lo scopo di fornire i presupposti scientifici e

culturali attraverso la conoscenza di adeguate metodologie didattiche oltre ad offrire

gli strumenti operativi necessari per intervenire nella ri-proposizione funzionale,

tecnica, tattica e psicologica di atleti, ex atleti, amatori e pazienti ingenerale, reduci

da infortuni o problematiche non patologiche.

Il programma si svolge in un anno accademico del Corso di Specializzazione

attraverso lezioni frontali ed esercitazioni di tirocinio assistito.Nelle lezioni frontali

saranno sviluppate le tematiche riguardanti i processi d'apprendimento, ri-

apprendimento e controllo motorio alla luce delle moderne metodologie didattiche

scaturite dalla ricerca scientifica internazionale.

Ampio spazio sarà dato alla ri-programmazione fisica ed atletica delle capacità ed

abilità coordinative tecniche, tattiche, condizionali e psicologiche del soggetto.

Obiettivi Didattici.

Al termine del corso di studi, lo studente dovrà acquisire le strategie metodologiche e

didattiche allo scopo di perseguire gli obiettivi finalizzati all'attività della ri-

proposizione funzionale ed atletica del soggetto.Inoltre, deve poter padroneggiare le

metodologie speciali apprese, saperle modulare in base alle necessità e ai casi che si

presentano alla sua attenzione. Deve saper fare una programmazione a lungo, medio e

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Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattative - a.a. 2007-2008 40

breve termine; deve dimostrare di conoscere e padroneggiare gli strumenti operativi

necessari per intervenire nel processo di ri-inserimento nella normale attività

lavorativa e/o sportiva professionistica od amatoriale del soggetto affidatogli.

Testi consigliati.

• Dispense del docente

• R.A. SCHMIDT-CRAIG A. WRISBERG.Apprendimento motorio e

Prestazione.Edizioni S.S.S.ROMA,

• TERRY ORLICK, PH D. In pursuit of execcellence.Human Kinetics, Leisure

Press.Champaign, Ill.USA, 1990

• R.M.NIDIFFER, PH.D.Atletes guide to Mental-training.Human Kinetics,ILL.

USA.

• STEVEN R.S.I..Coaches guide to Sport

Rehabilitation.PT,ATC,H.K.,Champaign,ILL.,USA,1999.

• RISNER & COLBY.L'esercizio Terapeutico.Edizioni PICCIN , PADOVA.

• BORTOLI-ROBAZZA.Apprendimento motorio.Edizioni L.POZZI, ROMA,

1989.

PROGRAMMA

Ri-Atletismo. Obiettivi; mezzi; valutazione.Presupposti pedagogici, psicologici,

metodologici.

Motricità. Genesi del movimento. Teoria di N: Bernestein.Contrazione

muscolare.Lavoro muscolare.Teoria tecnica e metodologia degli esercizi.

Movimento articolare (ROM). Principi di biomeccanica articolare.Base

scientifica.Linee guida cliniche.Tecnica operativa.

Ri-atletismo e catena cinetica. Catena Cinetica Aperta (OKC); terminologia.Basi

scientifiche.Basi fisiologiche.Esercizi e protocollo operativo.

Catena Cinetica chiusa (CKC); terminologia.Basi scientifiche.Basi

fisiologiche.Esercizi e protocollo operativo.

Ri-atletismo e Pliometria.Terminologia.Basi scientifiche.Fasi

dell'esercizio.Protocollo operativo.

Ri-allenamento con esercizi TERAPEUTICI (MET); terminologia.Basi

scientifiche.Teoria Tecnica e Metodologia dell'Allenamento Terapeutico.

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Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattative - a.a. 2007-2008 41

Integrazione dell'allenamento Funzionale.Anamnesi dell'attività

praticata.Trattamento della catena cinetica disfunzionale.Allenamento funzionale e

concetto di "facilitazione".

Ri-allenamentoalla FLESSIBILITA'. Definizione scientifica.Metodologia.Tecnica

esecutiva.Protocollo operativo.

Ri-allenamento alla RESISTENZA.Definizione scientifica.Fonti energetiche e loro

rigenerazione.Lavoro Aerobico e Anaerobico.Reazioni fisiologiche ed

adattamento.Reazioni patologiche.

Ri-allenamento all'EQUILIBRIO.Basi scientifiche.Tecniche esecutive.Protocollo

operativo.

Ri-allenamento funzionale dell'Atleta.Basi scientifiche.Test d'ingresso e

programmazione.Ri-allenamento generale (RFG).Ri-allenamento specifico (RFS).Ri-

allenamento alla tecnica.Ri-allenamento alla tattica.Protocollo operativo.Test di

valutazione finale.

Ri-programmazione degli Atleti con RACHIALGIE.Definizione e classificazione

delle rachialgie.Meccanica del corpo e comportamento atletico.Principi basilari e

concetto di "Stabilizzazione".Teoria, tecnica, metodologia e protocollo operativo.

Ri-programmazione agonistica.Valutazione e scelta degli obiettivi.Programmazione

a breve termine (BT), medio termine (MT) e lungo termine (LT).

Mental-training.Definizione.Basi scientifiche.Protocollo operativo e definizione

delle metodologie.Valutazione psicologica.Interpretazione e valutazione dei Test.

Prevenzione degli infortuni.Allungamento e flessibilità muscolare.Facilitazione

neuromuscolare propriocettiva (PNF).

Propriocezione neuro linguistica (PNL).Back-school.

CORSO INTEGRATO SEMEIOTICA E NUTRIZIONE CLINICA APPLICATA ALL’ATTIVITÀ

MOTORIA (CFU = 5.5)

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Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattative - a.a. 2007-2008 42

� MODULO DI: SEMEIOTICA APPLICATA Docente : P. Ripari

SEMEIOTICA GENERALE

Anamnesi

-familiare

-personale

-fisiologica

-patologica remota e recente

-sportiva

SEMEIOTICA DEL DOLORE

-dolore somatico

-dolore viscerale

-cefalea

-dolore al collo

-dolore toracico

-dolore muscolare scheletrico

SINTOMI PARTICOLARI

-astenia

-vertigine

-convulsioni

-sincope

-febbre e ipotermia

-fame

-sete

Ansia e depressione

ESAME OBBIETTIVO

-Costituzione corporea

-legge di Sheldon

-difetti staturali

-eccessi staturali

-acromegalia e gigantismo

-stato nutrizionale

-obesità

-magrezza

-atteggiamento ,decubito,andatura

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Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattative - a.a. 2007-2008 43

-cute ed annessi

SEMEIOTICA SPECIALE

Capo e collo

Torace

-esame fisico

-esplorazione funzionale

Cardiocircolatorio

-esame fisico

-esplorazione funzionale

-il polso

-la pressione arteriosa

Addome

-semeiotica fisica

SISTEMA NERVOSO

Esame Neurologico

-emiplegia

-monoplegia

-diplegia

-paraplegia

-riflessologia

-sintomi extrapiramidali

-coordinazione e atassia

-disturbi della stazione eretta e della deambulazione

-sensibilità normale e patologica

-semeiologia dei nervi spinali

-lombalgie,sciatalgie,miopatie,distrofie

-sclerosi a placche

SEMEIOTICA DEL SISTEMA NERVOSO VEGETATIVO

-reflessologia

-cold pressure test

-test di Shellong

-tetania

SISTEMA OSTEO-ARTICOLARE -esame generale

-artrogoniometria

-motilità attiva e passiva

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Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattative - a.a. 2007-2008 44

-reumatismo articolare

-artrite reumatica

-gotta

-spondilite anchilosante

-artrosi

-osteopatie e osteodistrofie

-sindrome di Osgood-Shlatter

ESAME CHINESIOLOGICO

-esame cutaneo

-bilancio morfo-statico

-bilancio articolare

-bilancio muscolare

-bilancio funzionale

-bilancio della sensibilità

-bilancio circolatorio

� MODULO DI: FARMACOLOGIA APPLICATA ALL’ATTIVITÀ MOTORIA Docente : E. Vitacolonna

Attività fisica, nutrizione e prevenzione

Attività fisica, nutrizione e funzioni metaboliche

Attività Fisica, Nutrizione e Prevenzione nell’Obesità e nel Sovrappeso

Attività Fisica, Nutrizione e Prevenzione nel Diabete Mellito

Attività fisica, Nutrizione e Insulino resistenza

Attività fisica, Nutrizione e Complicanze cardio-vascolari

Studio della Composizione corporea e modifiche di essa in relazione all’attività fisica

Effetti dell’interruzione dell’attività fisica sulla composizione corporea

Motivazione al cambiamento dello stile di vita

Ruolo dell’attività fisica nella cura e nella prevenzione dei Disturbi del

Comportamento Alimentare

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Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattative - a.a. 2007-2008 45

CORSO INTEGRATO FARMACOLOGIA APPLICATA ALL’ATTIVITÀ MOTORIA E

RIABILITATIVA (CFU = 3)

� MODULO DI: FARMACOLOGIA APPLICATA ALL’ATTIVITÀ MOTORIA Docente : P. Di Iorio

• FARMACI PER LA TERAPIA DEL DOLORE

- Sodio-bloccanti

- FANS

- Oppioidi

• FARMACI ANTINFIAMMATORI STEROIDEI

Glucocorticoidi

• FARMACI IMMUNOSOPPRESSORI

• FARMACI ANTISPASTICI

- Benzodiazepine

- Agonisti recettori GABAB

- Tossina botulinica

- Dantrolene

• FARMACI PER IL TRATTAMENTO DELLE EPILESSIE

• FARMACI PER IL TRATTAMENTO DELLE MALATTIE

NEURODEGENERATIVE

- Morbo di Alzheimer

- Morbo di Parkinson

- Sclerosi laterale amiotrofica

• ORMONI E FARMACI DEL METABOLISMO DEL CALCIO

- Calcitonina

- Paratormone

- Calcio e Vitamina D

- Bifosfonati

- Estrogeni e correlati

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Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattative - a.a. 2007-2008 46

• FARMACI DEL METABOLISMO

- Farmaci ipoglicemizzanti

- Anoressizzanti centrali

• FARMACI DELL’APPARATO CARDIOVASCOLARE E RENALE

- Vasodilatatori: nitrati e nitriti

- Calcio-antagonisti

- Beta-bloccanti

- ACE-inibitori

- Glicosidi cardioattivi

- Diuretici

• TERAPIA ANTITROMBOTICA

- Acido acetilsalicilico

- Ticlopidina

- Prostaglandine

I testi consigliati sono:

“Farmacologia” di F. Rossi, V. Cuomo, C. Riccardi. Edizioni Minerva Medica

“Farmacologia” di H.P. Rang, M.M.. Dale, J.M. Ritter, P.K. Moore, Casa Editrice

Ambrosiana

CORSO INTEGRATO REUMATOLOGIA E MALATTIE DELL’APPARATO

CARDIOVASCOLARE (CFU = 4)

� MODULO DI: MALATTIE DELL’APPARATO CARDIOVASCOLARE (C.A.) Docente : S. Gallina

Obiettivi del Corso: Lo studente dovrà raggiungere una adeguata conoscenza delle cardiopatie e delle

potenzialità terapeutiche dell’attività fisica del cardiopatico; avere una specifica

competenza nella scelta del tipo di attività sportiva per i pazienti affetti da cardiopatia

Il cuore d’atleta:

Rimodellamento cardiovascolare secondario all’esercizio fisico

Aspetti cardiologici dello sport nell’atleta master

Aspetti cardiologici dello sport nell’atleta disabile

Page 47: Corso di laurea specialistica in Scienze e tecniche delle ... · Presentazione del Preside pag. 5 ... conoscenza delle metodologie e delle tecniche dell'educazione motoria dei disabili.

Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattative - a.a. 2007-2008 47

La valutazione dell’apparato cardiovascolare

• Metodologie di studio dell’apparato cardiovascolare nell’atleta

• La sintomatologia e semeiotica dell’apparato cardiovascolare

• L’attività sportiva nella prevenzione primaria e secondaria delle cardiopatie

• Classificazione ed etiopatogenesi delle cardiopatie:cenni

• Classificazione degli sport in relazione all’impegno cardiovascolare

• La Cardiopatia Ischemica acuta e cronica: eziopatogenesi, fisiopatologia,quadri

clinici; l’attività sportiva nella cardiopatia ischemica

• L’ipertensione arteriosa sistemica:definizione, cause,fisiopatologia, trattamento

non farmacologico; l’attività sportiva nella ipertensione arteriosa sistemica

• Scompenso Cardiaco –Trapianto Cardiaco ed esercizio fisico

• Aritmie,sincope e morte improvvisa: epidemiologia, cause e meccanismi,

prevenzione

• Cardiomiopatie,valvulopatie e cardiopatie congenite

Emergenze ed urgenze cardiologiche nel corso della pratica sportiva

Definizione

Eziopatogenesi

Meccanismi fisopatologici

Principali manovre di rianimazione cardiovascolare

• La riabilitazione cardiovascolare: modalità operative,prescrizione dell'esercizio

fisico; Controindicazioni, sicurezza.Valutazione del programma e verifiche

operative

• Protocolli di idoeneità sportiva in pazienti cardiopatici:Criteri di idoneità e non

idoneità allo sport nel paziente affetto da cardiopatia

Testi consigliati:

- CARDIOLOGIA per scienze motorie e scienze infermieristiche

- R. Calabrò, A D'Andrea, B. Sarubbi - casa editrice IDELSON-GNOCCHI

- Cardiologia dello Sport Paolo Zeppilli / Casa editrice scientifica

internazionale